il naso, / e cominciò a ragghiar. tommaseo-rigutini, 3241: *
fingeva con la sua voce ora il ragghiar de l'asino, ora l'annitrire
il vespro, ed abbaiar la messa / ragghiar la * gloria ', il
il vespro ed abbaiar la messa, / ragghiar la gloria, il credo e
. elemento imprevisto; sorpresa, nodel ragghiar le scuole. f. f. frugoni
non sale, ma non pertanto lascia di ragghiar l'asino, e se non può
tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari che un cantar d'uomini
, / s'apron per tutto del ragghiar le scuole. parini, giorno,
grazia alla regina / a forza di ragghiar sotto al balcone / quand'ella si levava
ebbe proprio quella cura / ch'ha del ragghiar degli asini un alocco. pallavicino
quanti / micci ha l'arcadia ivi ragghiar diresti. nievo, 97: gli asi-
, il baiar de'cani, il ragghiar degli asini, te zappare de'cavalli.
strambotto alla sprofondata, e strangolarmi col ragghiar forte un madrigalino. -ant.
non sale, ma non pertanto lascia di ragghiar l'asino, e, se non
il vostro furiar / e il torbido ragghiar, / venti, placate. -stridere
1-ii-459: tremaron di presente / e ragghiar tutte ad una ora le porte. ranieri
più tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari che un cantar d'uomini
ebbe proprio quella cura / c'ha del ragghiar degli asini un alocco. vasari,
fagiuoli, vii-23: e pur ella ragghiar sente somari, / i castroni belar
strambotto alla sprofondata, e strangolarmi col ragghiar forte un madri- galino. =