è il tempo miglior quando si deggia / raf- fondar e mondar le fosse e'i
in relazione con un agg. con valore raf- forz.); facilità d'
detto o raccontato (anche nelle espressioni raf- forz. parola d'onore, parola
principio pareva che fossero dalla regina impedite e raf- feddate, perché ella diceva pubblicamente che
sfugge, ognun fa lepre vecchia / e raf- fardella la sua mercanzia. idem,
sf. invar. biochim. diastasi del raf- finoso, atta a staccare da esso
esser destinato a raffinare i metalli può chiamarsi raf- nnatoio. = deriv
effetto, e avria messo, se il raf- frenamento del duca e d'ascalion non
angiolo mandato da dio,... raf- frenatore de'vizi. bettinelli, 1-i-118
sagaci et erudit'ingegni si può interpretare col raf- frontamento di erudizioni non astruse e di
primo o in senso contrario (spesso come raf- forz. di giro).
er mettermi ugualmente in contatto, attraverso le raf- che di pioggia che si rovesciavano in
. intensamente, fortemente (con un valore raf- -traccia di un'arte passata, di
chiamano con nome accomodato lepratto, capriolatto, raf- folatto. scappi, lxvi-2-22: ha
rivato delle coma (anche con riferimento a raf- gurazioni di esseri soprannaturali). -
, spronato in un punto dallo spavento e raf- renato da tigrinda, si diè furioso
criticare. -anche nella locuz. di valore raf- forz. toccare sul vivo o nel
anche in forma iterata), con uso raf- forz. o anche antifrastico e iron
, dalla parte di belbo. il bren raf- ficò improvviso, seguì una fitta fucileria
bestemmie o imprecazioni, talvolta con funzione raf- forz.). aretino,
unione con stessi o medesimi, in funzione raf- forz. davila, 613: