disposte a raggera. appartengono all'ordine radiolari. = lat. scient. acanthometra
calcari, con pochi resti organici sicuri: radiolari). = dal nome degli
la maggior parte da resti microscopici di radiolari, spicule di spugne, echinodermi,
, sm. plur. zool. protozoi radiolari aventi una caratteristica capsula centrale attraversata
gocce pigmentate in giallo bruno tipici dei radiolari feodari, la cui funzione non è
zool. raggruppamento sistematico di protozoi radiolari monorifran genti, che comprende
galleggianti (come gli eliozoi, i radiolari, ecc.] che, per
cunicoli. -nei protozoi foraminiferi e radiolari, ciascuno dei minuscoli fori dello scheletro
= dimin. di radio1. radiolari, sm. (rar. radiolarie,
sedimento oceanico (la cosiddetta melma a radiolari) e, insieme con gusci di
lessona, supbl., 130: 'radiolari ': ordine di protozoi, secondo
del corpo dei radiolari è tuttavia la capsula centrale che,
penetra fino nel suo interno. i radiolari sono essenzialmente animali marini, sebbene non
lari. = deriv. da radiolari; voce registr. dal d. e
in partic. da foraminiferi e da radiolari. = comp. da sferoidale
diatomee e nelle formazioni di sostegno di radiolari e poriferi; non è molto reattivo
plur. zool. sottoordine di protozoi radiolari rappresentato da forme unicellulari, costituite da
di alghe diatomee e di scheletri di radiolari; ha colore giallognolo, è finemente
. e m. paleont. fossile dei radiolari. trochèo4, agg. mus