passata, cresciuta, morta; le radici franate, travolte in belbo; eppure a
abbarbare, intr. mettere le radici; abbarbicare. 2.
sm. l'abbarbicarsi, il mettere radici profonde. viani, 19-382:
fanno le piante con le barbe (o radici) al terreno, ai muri,
cannuccie,... producendo copiosissime radici, nella corteccia, si può dire,
a qualche anno diventano sì folte esse radici e così insieme ammassate, che, marcendosi
agg. attaccato, appigliato con le radici; radicato saldamente. dante
posta. d'annunzio, iv-2-68: le radici dei vecchi salici abbarbicate all'argine sembravano
in guerra / uguali alle salde radici abbarbicate dentro la terra. beltramelli,
vechio poi disteso et abbarbicato sta con radici troppe grandi e troppe tenaci. bandello
bellezza in abito celeste / son le radici de la nobil pianta. boccaccio, ii-1-12
quale energia possa l'appestato tradurre dalle radici o dalle potenze de'panni agli atti
(si estrae dalle foglie e dalle radici dell'aconito). -deriv.
la quale seguita per qualche tratto le radici delle colline di ponsacco, che mettono
di vacca, di semi, di radici,... e che null'altro
suo fiero proponimento, fattesi venire erbe e radici velenose,... quelle stillò
, le quali... agevolmente fanno radici e crescono. idem, 2-13:
, e stendeva ancora largamente le sue radici. = deriv. da quartiere
, infitti a fior di pelle alle prime radici di un gran naso.
nievo, 156: lì aveva le sue radici e sentiva che a sbarbicarlo di quel
manetti, 1-158: queste stesse [radici] oggigiorno sono introdotte e molto usate
sorda / com'albero con tutte le radici. slataper, 1-96: tentò con tutta
scriva che 'l costo si suole adulterare con radici d'elenio. ricettario fiorentino, 68
il figlio / l'aereo pin da le radici schianta. idem, 27: tal
raggiungono il terreno dove si sviluppano come radici sotterranee. 8. fis.
detto di pianta che sviluppa anche le radici al di sopra del terreno, come
sopra del terreno (che ha cioè radici aeree); che si sviluppa a contatto
affà l'acqua, dando alimento alle radici come il sole e l'aere. manzoni
essenziali. 4. bot. di radici folte che si raccolgono a fascio;
un'onda di odio mi sorse dalle radici più profonde, mi parve affluire alle mani
arbori che fic cano le radici in fondo, come gli aranci, i
quale è stato innestato, allorché emette radici per conto proprio. deriv. da
campo affrettatamente, e sotto le radici del monte s'accampò. =
una ripugnanza invincibile gli si levava dalle radici dell'essere, al pensiero di dover affrontare
famiglia gigliacee (agapanthus), a radici tuberose, con foglie radicali lineari,
o aggirare monticelli sassosi e viluppi di radici. marotta, 1-84: le acque la
aggiunge, / tocca vi muor dalle radici ogn'erba. leopardi, 19-84:
lingue flessive si fondono, affìggono alle radici verbali 0 nominali vere e proprie parole
sannazaro, 10-171: tagliate tosto le radici all'ellere: / che se col tempo
valichi. suoni] come strane radici d'alberi, che dànno all'udito
dai muratori vi aveva bruciate anche le radici della gramigna: agropyrum repens, diceva
., 9-8: sotto le radici de'monti e ne'sassi alberesi, buone
lanceolate, irsute, fiori azzurri e radici rosso scure, da cui si ricava una
foglie, ha fior di rosa, radici bianche, il più delle volte sei,
picciolo simile alla rosa, le radici bianche, larghe cinque o sei di lunghezza
famiglia droseracee, sommersa, priva di radici e annoverata tra le piante carnivore.
sono, che cavano intorno alle sue radici [del melograno], e mettonvi aliga
quali non si possono ritrovare algebraicamente le radici. idem, 1-2-779: quelle curve
/ di san giovanni a vender le radici... / né 'l pizzicagnol vi
annusando come un cane in traccia, fra radici gonfie di germogli diafani, dietro un
a tirso nella sommità; ha le radici spesse e sottili come d'elleboro nero,
ogni vena, le scosse fin le radici infime della vita. panzini, iii-674:
fecondo suo lieto terreno / allargo le radici, e i rami spando. manzoni,
29: l'umor sorgente / dalle radici ad allattar la pianta, / quanto
[accademia]: guai se a queste radici si dà tempo di approfondirsi e
allignare, intr. mettere radici, attecchire, sviluppare la propria esistenza
), agg. che ha messo radici. - al figur.: tenace.
ridotta, foglie e fusti succulenti, radici poco permeabili ai sali del terreno,
mischi altea, cioè foglie, ower radici tenere di malvavischio cotto. crescenzi volgar.
cioè di malvavischio le foglie ovvero le radici ovvero il suo torso tenero cotto metterai
quella che ha le foglie grandi e le radici bianche si chiama altea, dalla eccellenza
, che avea poste nella sua mente altissime radici. pascoli, 13: paranzelle in
multiplicano, si chiamano lati o radici; gli altri poi, che non nascono
superiore e inferiore) in cui stanno le radici dei denti. svevo,
di limone, di china, di radici di genziana, di assenzio, ecc
frutti a capsula coriacea con molti semi, radici a forma di tuberi (nelle
: mele darai loro... ovvero radici d'erba, che da'foresi si
in prevalenza nei semi, nelle radici e nei tuberi (specie in
ricettario fiorentino, 116: se sono radici, o frutti, o legni,
che a ciò sovvengono, forando le radici e ficcandovi dentro un conio. marsilio
di molt'erbe si ammanta, e di radici. idem, 267: discoscesa levandosi
loro bastante nutrimento la materia dell'altre radici vecchie, che in quell'ammassamento galleggiante
. carletti, 27: queste medesime radici, macinandole come si fa le canne
cannuccie..., producendo copiosissime radici, nella corteccia, si può dire,
a qualche anno diventano sì folte esse radici e così insieme ammassate, che,
legge così severa, e che ha radici così intralciate e ammatassate con tutti gli
nievo, 156: lì aveva le sue radici e sentiva che a sbarbicarlo di quel
: ha raggiunto, forse, le radici dell'equazione: poteva essere più accomodante
l'ammette in fondo, mandandola alle radici delle piante e smaltendola.
la morchia con terra ammolsata intorno alle radici. = part. pass, di
ti sei ingegnata di svegliere fin dalle radici i ben barbati arbori dello orto d'amore
, e ha piantato di colpo le sue radici entro di lui. 2.
e illustrano le antichissime voci e radici della lingua la tina,
trema / e si risente nelle sue radici. -ancora ancora (con valore superlativo
famiglia graminacee, con fiori pelosi e radici fi liformi.
dove appro fonda le sue radici o barbìcine lunghe, sottili e resistenti
per gli anemoni / già bagna le radici degli alberi. palazzeschi, 4-121: e
ancora artemisia e aneti, le loro radici bolla in vino bianco, e di quello
], ferma il corpo. delle sue radici si fa impiastro alle lagrime degli occhi
un cespuglio e un nodo di vecchie radici, su per i rami delle elei
. ricettario fiorentino, 87: le radici odorate, come l'angelica,..
volto suo venga ch'uccida / le radici dell'erbe e venga un angue / che
ecc.); l'anguìllula delle radici (heterodera radicicola) attacca erbe e
bencivenni [crusca]: prendi le radici della cicoria, lavale bene, tagliale
scarabeide, la cui larva attacca le radici e i semi degli ortaggi e degli
e lucide le foghe, fresche le radici. fracchia, 503: si allontanava con
: acciocché annegate non fossero le loro radici [delle piante], con misura cercavano
una volontà omicida, le svegliava nelle radici dell'essere un istinto ostile all'essere
gran pianta / per estirparla fin dalle radici. artale, iii-405: sia la notte
, si raccoglie ne la primavera: le radici, i fiori, l'erbe hanno
succedaneo dello spodio (fatto con ossa, radici, piante bruciate).
della natura fatto un cotanto apparato di radici, gambo, foglie, fiori e frutto
. ant. abbarbicato, che ha messo radici. g. b. tedaldi,
, e forti / pria gittar le radici. leopardi, 860: lo porrebbe
nella maniera che alcuna verga novella alle radici di maggior pianta appigliata, dal suo
sterco caldo e grasso apponemo alle loro radici. tesauro, 461: sotto nome generale
pronom. attecchire, allignare, mettere radici. crescenzi volgar., 6-22:
. attecchito, allignato; che ha messo radici. leonardo, 2-247: molti legni
. doni, 3-31: tutte le radici dell'erbe erano appropriate a le famiglie e
di sé fra le nocchie unghiute delle radici e dei tronchi. -aprire un
, e scalzinsi le viti intorno alle radici. crescenzi volgar., 2-20: se
sementi, a favorire lo sviluppo delle radici e ad assorbire l'acqua e le
vien come ogni arbor vien da sue radici. idem, 263-1: arbor vittoriosa triunfale
. cocchi, 8-28: alcuni filamenti di radici arboree che talora penetrano nei canali,
cresce sopra un albero, con le radici nella terra accumulata in cavità del tronco
così li parlari degli uomini ardono le radici delle virtudi della mente. a chiliini
mascheroni, 2-16: chi vorrà trovare radici quadrate di numeri, cioè duplicare
e quale ad andare cavando e cercando radici selvatiche. cantari, 206: nel prato
che le idee feudali abbiano posto profonde radici in certi animi, qualora non potendo
corrotto da l'aro. fanno delle radici di questa le donne acque e lisci
i fiori fra le foglie, appresso alle radici, porporei e odoriferi, simili di
banti, 6-81: le costruzioni avevano radici profondissime nel suolo, il moto degli
l'altezza di un metro); le radici, un tempo usate in farmacia,
d'ellera e rami lunghi e numerose radici sottili odorifere. mattioli [dioscoride]
all'edera, ma lunghette; le radici sottili, copiose e odorate; ha
fiori bianchi o gialli in pannocchie, radici più o meno tuberizzate ed eduli. il
, il qual chiamano anterico. ha le radici lunghe e ritonde, simili alle ghiande
sue cipolle, cioè i capi delle radici che mettono, cotte con l'orzata,
l'impunità era organizzata, e aveva radici che le gride non toccavano, o
bianco, nel quale erano state bollite le radici d'aspa- iato. =
... era andato / ver le radici, dove il colle assiede.
le passava sopra, l'assiderava dalle radici dei capelli all'estremità delle dita.
r. cocchi, 1-89: le sottili radici della vena om- bellicale nella placenta debbono
; el fiore ha di iacinto e le radici vellose, inviluppate rosse e dure;
di terra per la grande moltitudine delle radici che gli pendono attorno: percioché tal pianta
che gli ho ritrovato più di cento radici attaccate dintorno. domenichi [plinio],
alcaloide (non velenoso) estratto dalle radici dell'aconitum heterophyllum. = ingl.
sf. farmac. alcaloide ricavato dalle radici della belladonna (v. atropa) e
pronom.). attecchire, mettere radici; prendere (un innesto).
. che ha attecchito, che ha messo radici. segneri, iii-1-239: tre proprietà
, volendo propagginarle, bisogna scalzare le radici con diligenza insino alle attaccature dell'ultimo
sm. l'attecchire, il mettere radici e crescere (una pianta).
, attecchisco, attecchisci). mettere radici, crescere, prosperare (una pianta)
attecchisce un altro innesto; ma le radici o non si spiantano, o spiantate disseccano
sono da esser seminate rade [le radici] per poter attenderle di quella maniera
. redi, 16-iv-185: alle radici de'suddetti due denti [viperini] ne
uno accanto all'altro con tutte le radici scoperte. idem, iv-2-811: l'uomo
/ son d'esta rosa quasi due radici. buti, 3-846: come lo imperadore
venti e acque, perché il borea le radici che si portano attorno ristrigne e percuote
arazioni s'eserciti, acciocché spente le radici della primaia vigna,... la
qualche cosa d'avvinazzato come se le radici avessero preso la ciucca sotto terra.
/ foco dal suolo ov'eran le radici / della mia forza, e tutto m'
in sicilia): rizomatosa, con radici provviste di piccoli tuberi (bianchi all'
boccaccio, v-70: vidi le mutate radici del gelso, co'suoi pedali,
colore porporeo biancheggiante: sono le sue radici simili a quelle dell'elleboro nero,
. tozzi, i-414: tra le radici del bosso c'era il terriccio nero
solamente le diverse formazioni che dalle sue radici ella può fare de'verbi frequentativi o
detto spacca- sassi per le sue fortissime radici che s'insinuano fra le screpolature della
che vivono allo stato parassitario sulle radici di piante legnose); se ne conta
(e le loro parti: tuberi, radici, rizomi; foglie, fiori,
da rami numerosi da cui scendono tante radici che formano enormi pergolati.
cocchi e dei baniam, gli alberi dalle radici multiple, ascendenti, discendenti, moltiplicanti
la terra in giro, e le radici scuopra / della vite gentil, e quante
come... barbe, le radici;... braccio di fiume.
. assalgono i tronchi tentando prima le radici palesi, le barbe esterne. paolieri
far barba: abbarbicarsi, mettere le radici, attecchire. -anche al figur.
-disus. dalle barbe: dalle radici, dalle fonda- menta. - al
-disus. tagliare alle barbe: alle radici. -anche al figur. giusti
la beta maritima 0 perennis. le radici delle specie coltivate (a rapa o
conosciuta e volgar pianta. usansi le radici il verno nell'insalate, per esser
lunghezza; fiori piccoli e bianchi; radici allungate, grosse, brucianti al gusto
barbare, intr. metter le barbe o radici, barbicare, attecchire. - anche
della vite che ha messo fuori le radici (le barbe).
finché mettono fuori e consolidano le loro radici o barbe). barbatèllo1, agg
bot. che ha messo radici; abbarbicato. -anche al figur.
ti sei ingegnata di svegliere fin dalle radici i ben barbati arbori dello orto d'
2. che ha barbe, radici. latini, i-443: e la
queste cannuccie,... producendo copiosissime radici, nella corteccia, si può dire
capo a qualche anno diventano sì folte esse radici e così insieme ammassate, che,
, sm. abbarbicamene; attecchimento delle radici o barbe. = deriv.
barbichi). abbarbicare: mettere le radici o barbe. -anche al figur.
), agg. che ha messo radici; attecchito (v. abbarbicato).
capacità di una pianta a metter le radici. targioni tozzetti, 7-55: alla
pianterelle nel suo circuito sopra le sue radici, molto circondate di barbi- celle abili
come tanti fili, pendono dalle grandi radici. tommaseo-rigutini, 543: non si dirà
(che son quasi appendice alle grosse radici) di pianta robusta... un
soderini, iii-97: le radici [degli alberi] sono la lor
, barbicàia, sf. fascetto di radici a fior di e tractose alfin per reverenzia
, barbifichi). attecchire con le radici o barbe nel terreno, radicarsi (
5. bot. pieno di barbe o radici, o. peggior. barbutàccio.
con molti capolini quasi sferici, con radici grosse (da cui si estrae una sostanza
inferiore del bulbo da cui spuntano le radici. giusti, iv-105: non ho dolori
, i-1772: alcune erbe hanno le radici capitiate, come l'appio e la malva
dintorno, presso allo stipite vegnienti dalle radici, per niun modo si lascino:
. associazione mutualistica fra batteri e le radici di piante fanerogame. = voce scient
di alcaloidi e dalle sue foglie e radici si preparano polveri, sciroppi, soluzioni
amicizie... avendo le sue radici nel merito e nel proceder di colui,
a scalzar la pianta, per metterle le radici al sole. leopardi, iii-153:
terza spezie di rossa, le cui radici non sono punto dissimili nelle fattezze loro
, le cui larve si nutrono di radici e sono dannose per gli ortaggi e le
bietole, così delle foglie come delle radici, lavandosi la testa, leva via
pruno] cascano, forerai le sue radici e metteravi una bietta d'ulivo salvatico.
, ed entrano nei principi o nelle radici del canale bilario. bilicaménto,
incommensurabili essendo proporzionali... alle radici qua drate, cubiche
, sm. liquore amaro, infuso di radici amare: come aperitivo (cfr.
stomatici, con infusioni di scorze e radici amare (arancio, genziana, rabarbaro,
: ne la valle gargafia, a le radici / d'un solitario monte, /
ella gran resistenza all'aratro con le forti radici e rami che vi s'intrigano,
; ma boriando / pensi alle sue radici, e tema il verno. berchet,
/ zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi.
, ma sono comunque sprovviste di vere radici, sostituite da sottili filamenti [rizoidi
rara). le brionie hanno grosse radici fusiformi contenenti un glucoside (brionina)
sf. chim. glucoside contenuto nelle radici della brionia: si presenta come una polvere
, si assunsero, senza più, le radici greche, come bromo, cloro
braccio l'innestatura, perché vi metta radici. = etimo incerto.
ascendere per tutte le fibre, dalle radici alle ultime cime, il succo trionfale.
maglia, / fu bravo, e le radici bruciolate / mangiava tutte, e dormia
ii-298: il letame le fa [le radici] spugnose e bruciolenti.
ricettario fiorentino, 9: seccansi [le radici] parte intere... come
con ossimele semplice o composto, con radici di petrosemoli o di finocchio, d'apio
, ma se ne stacca mettendo nuove radici nel terreno e generando il nuovo individuo.
parte inferiore del girello hanno origine le radici, filiformi. -bulbo tunicato:
nei campi, ostacolando con le sue radici lunghe, dure e intricate taratura.
'), per l'intrico delle radici. bulimàcola, sf. bot
i fiumi. profonda molto le sue radici, ed è incommoda agli aratori sì per
soffre l'aratro... queste radici sono state adoperate come specifico nell'iscuria,
piantato nelle menti, e con bone radici. giusti, iii-68: il governo ha
zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi.
le deradicate piante, miste co'sassi, radici, terra e schiuma, cacciandosi inanzi
ed a'limoni quand'hanno le loro radici fisse nel suolo, poiché s'alza circa
se l'arbore è inferma, gittisi alle radici morchia e acqua egualmente,..
, proprio dell'america tropicale; dalle radici si estraggono sostanze usate in medicina per
ed il serpillo, si pestano come le radici odorate. baldini, i-797: nel
il trono e la tempesta / dalle radici schianta la foresta. ariosto, 13-17
soda, non vi potrebbe entrare alle sue radici. bcrni, 8-43 (i-220)
un'erba molto spinosa, delle cui radici si fa la zenzeverata. dioscoride volgar.
i nostri speziali sanesi togliendo per le radici dell'eringio, che volgarmente chiamano iringo,
, che volgarmente chiamano iringo, le radici di quella spinosa, crespa e breve pianta
sinonimi di anchùsa 'sorta di pianta con radici rosse '), forse comp.
la quale ha fondato altamente le sue radici fino con la produzione de'tumori e
8-394: infuse... le radici di genziana, la calendula o fior
comisso, 1-265: mani forti come radici d'albero erano le sue e sapevano
che riveste e protegge l'apice delle radici, spesso facilitando il loro avanzamento nel
. palladio, 4-19: si veggono alle radici del campidoglio alcuni vestigi del seguente tempio
in una rovina del parapetto disgregato dalle radici penetranti dell'edera, appariva scoperto un
le ferite, recipe garo- filata, radici di canapaccia, serbastrella, camomilla [ecc
mattioli, 1-166: fassi delle radici delle canne domestiche un'acqua molto
canne piantate e fisse con le radici in fondo a quel mare e
. carletti, 27: queste medesime radici, macinandole come si fa le canne
. ceppo della pianta, vicino alle radici. soderini, ii-170: si
per la coppa intorniando l'ultime radici della cuticagna, dove la cape- gliaia
2. l'insieme delle barbe, delle radici di una pianta. crescenzi volgar
capigliatura 'e anche 4 insieme di radici ': da capillus 1 capello '.
. 3. l'insieme delle radici di una pianta. soderini, ii-359
per simil. fornito di barbe, di radici (una pianta). magalotti
mattioli, 1-35: le vere radici della spica s'intendono essere quelle capillari
. l'insieme delle ultime diramazioni delle radici delle piante (fornite di peli assorbenti)
caucaso, né tutto svelto dalle sue radici l'olimpo; ma con due dita
, capovolte, traggono i nutrimenti colle radici, e poi per le midolle,
a guisa de'capperi, spandono le loro radici. panzini, ii-267: questo paese
certi scaffali, /... / radici capricciose, ròcce tetre. marino,
, gambo giallo, cilindrico (cresce sulle radici dell'eryngium campestre ed è mangereccio)
garzoni, 1-187: sotto le radici d'erbe si comprendono i tartufinoli,
getta la pianta del carciofo dalle radici, e che s'impiegano a produrre nuove
: insorgeva quel sonno dal profondo delle radici vitali, dalle scaturigini cieche, di
crescenzi volgar., 5-37: delle sue radici [del brillo] si fanno bellissimi
e gambe e braccia; / e radici e carote / ne le mani e ne'
somministra un alimento sano e piacevole colle sue radici di color rosso e cariche di principio
fiori, frutti, semi, pollini, radici (soprattutto nella carota), di
piante, frutti, semi, pollini, radici, ecc., le foglie d'
l'umile serpillo, / che con mille radici attorte e crespe / sen va carpon
vite (mentre le larve distruggono le radici). = voce lombarda:
su in giù, non ascendevano dalle loro radici. g. gozzi, 3-5-378:
8-394: tenervi infuse... le radici di genziana, la calendula o fior
invisibile mano di dio li tornò con le radici nelle lor casse, e rifermovveli dentro
farina, che si ottiene triturando le radici di manioca (v. cassavi).
, iii-96: in tutti gli arbori le radici si possono mettere per i piedi,
fuoco, per mandar all'aria le radici de fondamenti de gli edifici. galileo
; sradicare, estirpare (erbe, radici, ecc.). g.
denti l'uno adopera'a cavare le radici per cibarsi, all'altro conserva'la
la noce cominciò aprirsi, e mettere le radici infra le fessure delle pietre, e
lepri non son situate immediatamente sotto le radici della coda. vallisneri, ii-153:
, 6-130: che cosa siano le radici di una quercia potete rendervene conto a
., 5-18: altri pertugiano le radici, e vi mettono un palo di
: tramandano il loro contenuto liquido nelle radici della vena cava. 6
le accusai la ricevuta del seme delle radici rosse e del cavolfiore. menzini,
in giardini): le foglie e le radici del ceanoto americano vengono usate come astringente
procerità, ha nondimeno poche e rare radici, non profonde, ma sparse nella prima
: i piaceri sposerecci sono come le radici del cedro che ogni dì più si
satollo, e si mantenne con le radici delle palme per qualche tempo nelle indie
albero, dalla quale si dipartono le radici. tommaseo [s. v
céppo). raro. mettere solide radici (un albero). = deriv
tronco e dal quale si diramano le radici; pedale dell'albero tagliato.
mosterrai... le rugginenti e aride radici, tessute co'le falde e rotture
la raccolta stagionale di tartufi, funghi, radici commestibili, ecc. piovene,
rami degli alberi dando origine frequentemente a radici avventizie. redi, 16-iii-302: la
spezzò in bocca, rimasene nelle gengie le radici. f. f. frugoni,
, smembrarla nel cespite, levarla dalle radici dello stipite locale; certo voleva dire,
astri parevano. pascoli, 814: spuntarono radici / dal calcio e fecero cespuglio.
se ne ritiene intorno alle sue radici, per cagione che cotal luogo non
e vapora assai facilmente alle sue radici. = deriv. da chinare
, più profondamente si piantino [le radici]. roncisvaxle, 5-22: e cade
strano, con la scorza delle radici, sopra terra, rugosa e squamosa come
il signor duca di nivers non metta le radici in mantova, il signor duca di
(rami, steli, filamenti di radici, ecc.). buonarroti il
cocchi, 8-28: alcuni filamenti di radici arboree, che talora penetrano ne'canali,
, mentre al lume sereno / d'ime radici sorge la verde cima. b.
sua due denti timo adopera'a cavare le radici per cibarsi, all'altro conserva'la
della pianta, e che allora dalle radici sue si tiri e attragga tumido, e
vita è nel profondo / attossicata sino alle radici. 6. cicatrice ornamentale:
cicoria radicchio ordinaria ', le cui radici si mettono a pullulare sotterrandole nell'arena
ci ha svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà, che
nutrir piante e fiori, erbe e radici. d. battoli, 9-31-2-45: tiene
leccioli isolati si drizzavano sul ciglione: le radici si sporgevano tra il sasso vivo e
. alamanni, 5-459: altre veggiam nelle radici in basso, / ch'anno i
: nelle canne piantate e fisse con le radici in fondo a quel mare, e
vita del tronco ramoso fino alle estreme radici, io sentii vivere in me tutta la
, ch'avea d'onore / cime e radici e frutti d'onestade, / fioria
modo di linguette, e appresso alle radici sono simili all'ambito d'uno occhio
polvere di colore bruno, estratta dalle radici della cimicifuga, e usata in medicina
di smilace... le sue radici tubercolose, di colore rossiccio e farinace,
. chim. alcaloide isolato dalle radici di una specie di aconitum della lapponia
sf. chim. alcaloide isolato dalle radici del cynoglossum officinale, che si presenta
e incolti; il rizoma e le radici vengono usati come astringenti.
e paludosi dell'europa meridionale: le radici sono provviste di tubercoli commestibili, i
... così dette perché le radici di alcune sue specie hanno la forma di
come emmenagoghe e diuretiche, singolarmente le radici. la specie detta da linneo cyperus
boreale); il rizoma e le radici del cypripedium pubescens sono usati in medicina
cose universe - circola e vive alle radici della nostra vita, del nostro sognare
arrivano i suoi giri molto spazio fuor delle radici del monte, il quale è tanto
e per la coppa intorniando l'ultime radici della cuticagna, dove la cape- gliaia
tronco annoso et indurato, per le radici poi vede rampollare più e più astili
viluppi delle serpi azzuffate, gli intrichi delle radici divette, gli avvolgimenti delle viscere,
ipocistide è una pianta che nasce alle radici del cisto, volgarmente detto imbren- tina
il cytinus hypocistis, che cresce sulle radici di parecchie specie di cisti: con
vano i suoi giri molto spazio fuor delle radici del monte, il quale è
(lathraea clandestina), parassita delle radici: è chiamata cosi perché il fusto è
; abbarbicarsi (riferito a piante o radici). soderini, ii-286:
., 10-14: divellasi il pollone colle radici, e impiastrisi con letame di
la coccola che si trova tra le radici della gran pimpinella, 0 sassifraga.
o coccio sotto, acciò si faccian le radici maggiori. b. davanzali, ii-207
parti, strano, con la scorza delle radici, sopra terra, rugosa e squamosa
vita, sì come quegli che di radici d'erbe e di coccole salvatiche e
-coda equina: il fascio delle radici spinali che è contenuto nello speco vertebrale
/ colson de l'erbe, e con radici e senza. firenzuola, 44:
vogliamo dire, te quali in forma di radici son generate da alcune sorgenti d'acque
quasi come è quella delle viti. le radici sono sottili, sciolte, ritorte
questi le foglie, a quegli le radici son medicina; la malva sana li frenetici
pannocchie, frutto a drupa. dalle radici si ricava una droga di sapore molto
. colombo americano: sostanza ricavata dalle radici di una genzianacea dell'america settentrionale (
. comisso, 1-265: mani forti come radici d'albero erano le sue e sapevano
ottenerla [la pianta] con le radici... mi rassegnai a reciderla raso
fatti con poco buon ordine, dalle radici di essi monti fino alle cime.
buio, viveva in burroni, in radici, in cose occulte, in paure
e di lui per le viscere distendi / radici grate al generoso seno. campanella,
commacerato per un giorno ed aspersone nelle radici. commaculare, tr. (commàculo
e dell'acqua e la penetrazione delle radici. paóletti, 1-2-34: terre sassose
vita del tronco ramoso fino alle estreme radici. sbarbaro, 1-174: l'estate
gettando in tal concentramento più valide le radici, e provvedendosi di più copioso alimento.
; e questa operazione cade nelle radici delle erbe, ne * rami teneri e
i pomi sorbitici ed aspri, / radici insulse, spiacevoli e forti / a
. tutta l'anima gli tremava dalle radici ogni volta che gli giungeva all'orecchio
, 8-28: gli alberi, le cui radici possono essere da quest'acqua bagnate,
i fori intervertebrali attraverso cui passano le radici spinali. tramaler [s. v
e l'erbe e i fiori e le radici servono al sostegno ed al conservamento del
, per saper io che le sue radici curano i bestiami da vari e diversi
cosa d'essenziale: il vigore delle radici con cui s'è piantato dentro se
non si può racconsolare; e giacente nelle radici di sotto del monte, si consumava
che essi olezzavano, i rotti di radici che traevano, e con le correggie appresso
che potesse a fatto toglier via le radici de inconvenienti e vani principii, onde
occidentali e dell'america meridionale, le cui radici, che sono amare, ed aromatiche
che potesse a fatto toglier via le radici de inconvenienti e vani principii, onde
di droghe medecinale e contraveleni maravigliosi di radici e semi et erbe. redi,
ottenerla [la pianta] con le radici... mi rassegnai a reciderla raso
specialmente di quella prima triturazione di radici, semi ed altre materie secche
i miei sentimenti si consolidavano, mettevano radici, mi dolevano dentro. mi scoprivo
2-4: le piante, le quali hanno radici rare e porose e calde, traggono
cercare ne luoghi più propinqui a le radici de monti convicini, o a le
e per la coppa intorniando l'ultime radici della cuticagna, dove la capegliaia si termina
in quel giro, una vita senza radici. = comp. da co-per
completamente di clorofilla: sono prive di radici e vivono in simbiosi con funghi basidiomiceti
con maggiore o minore evidenza, dalle radici ai rami più robusti. -anche:
* clava ', per la forma delle radici. cordilla, sf. ant
dava per cibo foglie di verdura, radici e vermi, restando estatica ad osservare
struttura secondaria dei fusti eustelici e delle radici relative, il complesso dei tessuti primari
gettate l'eresia ormai troppo alte le radici del suo malore, e con l'allettatrice
una collina corsa dal succhio d'infinite radici profondissime, sgorganti alla sommità in mille
cor- teccie degli arbori; e le radici delli ginepri erano loro cibo. sannazaro
sorci, e sino l'erba, le radici, e le foglie, e le
. non altrimenti si debbono seccare che le radici, e così medesimamente riporre. soderini
e d'erbe e di piante e di radici e di boscaglie; e ditemi
. così le nobili piante con lunghe radici suddivise in miriadi di fibrille assorbono dall'
gran pro fondo dirizzano le radici, dove è il caldo fumante, per
che contiene il groviglio più fitto delle radici e degli organi sotterranei delle piante erbacee
, iii-100: il sambuco non ha molte radici, né grandi; e nella cotica
zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi. sinisgalli
moltiplicazione vegetativa per mezzo di bulbilli e radici avventizie). = voce dotta
: mette egli [amore] le radici più ferme ne'petti vie più gentili e
quivi rivelato, come l'attorcimento delle radici, come lo screzio delle pietre torpide
crepacci del monte, si attorcigliavano le radici dell'albero. alvaro, 9-453: non
. citolini, 201: parlando de le radici d'erbe troveremo... il
qua e di là nel naso alle radici dell'osso cribroso. 3.
stabiliti, e stirparne e svellerne le radici. -filos. nella filosofia kantiana
il figlio / l'aereo pin da le radici schianta. pellico, conc.,
come i quadrati, o cubi, o radici quadre'o cubiche,..
agnesi, 1-1-227: tante saranno le radici delle equazioni, comprese le immaginarie,
loro; e però due saranno le radici dell'equazione quadratica, tre della cubica
aritmetica fa il simile con le sue radici cube e quadrate. cavalieri, 1-476:
. agnesi, 1-26: rispetto alle radici cube: sia da estrorsi la radice cuba
, nelle fessure delle rocce, tra le radici, nelle crepe dei muriccioli, nei
nel buio, viveva in burroni, in radici, in cose occulte, in paure
gli insetti adulti sono fitofagi e distruggono radici, corteccia, gemme, foglie, frutti
e per la coppa intorniando l'ultime radici della cuticagna, dove la cape- gliaia
le parti del vegetale dall'estremità delle radici fino alla sommità de'rami, foglie
famiglia composte tubuliflore, vivaci, con radici perenni fusiformi fascicolate, molto grosse,
) si usano in tintoria le radici; radici e corteccia sono anche
usano in tintoria le radici; radici e corteccia sono anche usate dagli
intorno a quelle nascenti, le cui radici sottraggono il nutrimento alle viti, che
la pula e minuta paglia fanno prode alle radici d'ogni postume e nascenza, così
terreno, spoppandolo con le sue numerose radici, che non vi profitta o poco
terreno, in luoghi umidi, cibandosi di radici di piante erbacee. =
(364): dandole alquanto da mangiare radici d'erbe, e pomi salvatichi e
con la particella pronom. mettere radici, radicarsi. - anche al figur.
, e l'autunnale: allora le radici si moveranno in debita quantità della sua
-scarsa robustezza e tenacia (di radici). crescenzi volgar., 4-10
è più sicuro per la debolezza delle radici di due anni, che la vite nuova
ciò a che mira è rifare le radici alla pianta « uomo », in
ciascuna delle antiche namento. e primitive radici latine, e vedrete in quante maniere,
vegetali (cortecce, radici, semi, precedentemente ridotti a frammenti
prepararti il decotto di dulcamara e di radici di cicoria. ungaretti, xi-95: ha
alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi, se sarà gargarizzata.
diverse / convien di vostri effetti le radici ». 5. dir.
.. s'appigliavano al terreno come radici maestre. bocchelli, 9-112: sarà opportuno
lavorano delicatissimamente, d'erbe, di radici odorose, di legna e d'altro.
ci ha svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà, che dopo
noi! siamo assisi alla terra con radici larghe e profonde quanto il sono i nostri
quasi salso, di fulmini e di radici. pieretto disse: -che delizia! -perfino
tinte splendide, spesso profumati; possiede radici aeree, capaci di assorbire l'acqua
ricavandone il loro nutrimento colle loro piccole radici che s'insinuano nella corteccia di essi
compongono sono parassite, introducendo le loro radici nella corteccia degli alberi, e vivendo
collenuccio, 40: tiratosi a le radici del monte con una galea e smontato
chiamano alcuni dentaria per rappresentare le sue radici, quasi come una forma di denti
altra; e * dentate ', le radici che hanno protuberanze appuntate e distanti a
, passando per ciascun lato tra le radici anteriore e posteriore de'nervi spinali.
gli dava per cibo foglie di verdura, radici e vermi, restando estatica ad osservare
dentro, e truovino con le loro radici sempre di buono. quarantotti gambini, 7-i33
. strumento che serve a cavar le radici de'denti. più comunemente dicesi leva.
2. bot. spogliare delle tuniche le radici bulbose; scortecciare una pianta, un
consiste nel togliere le tuniche a certe radici bulbose o nello scortecciare un tronco o
bot. floema d'origine secondaria delle radici; è costituito da un complesso di
cambio nella struttura secondaria di fusti e radici. = voce dotta, comp.
bot. xilema d'origine secondaria delle radici. = voce dotta, comp.
costosissimo fomento (strane equino) le radici de'peri, al primo diacciare di
129: l'emulazione insomma ha le sue radici in quel dialettismo bilaterale di cui testé
formata da quattro ingredienti, che sono radici d'aristolochia, genziana, bacche di lauro
una pianta dal suolo; svellere dalle radici. - anche assol.
tronca da le barbe e da le radici. ottimo, ii-550: qui introduce
giardiniere si purghi prima dall'erbe e radici malvage e grandi; la qual cosa appena
appiana il luogo, dibarbatone le lor radici. boiardo, 3-8-39: come il
: si svelse affatto, e dalle ultime radici si dibarbò la mala opinione di berengario
letter. sradicato, divelto con le radici. a. pucci, cent
sradicare, strappare una pianta con le radici, abbattere alberi, diboscare. -
adoperava la pubblicità per dibarbicare le sue radici e rivoltarle al sole. 4
letter. sradicato, strappato con le radici. 2. figur. corretto
del fusto, troncando in profondità le radici principali; con esplosivi, dopo che
dicrollaménto de'venti, mettono in terra le radici molto a dentro. =
che tra'greci, avendo le stesse radici che in latino, ma essendo però difettivi
suoi difetti e le sue qualità han radici profonde nella nostra terra. estirpare i
11-14: le piante, le quali hanno radici porose e calde, attraggono più nutrimento
e tortuoso, ha non per tanto radici profonde, e metterà fiondi di bel verde-cupo
per le parti degli arbori e per le radici che sono la lor bocca, e
sugo è umor per li pori delle radici attratto, per similitudine della pianta, per
fendasi adunque pel mezzo delle più grosse radici, e nelle fenditure, acciocché chiudere
iii-521: è il tubero vizio delle radici degli arbori e grandemente è appruovato quello
6-47: l'urbe immensa vacilla sulle sue radici eterne, si dilata, s'irradia
6. protendere (i rami, le radici). g. villani, 11-3
, in tal maniera, che le radici si possan confortare e dilatare, allora la
. sagredo, 1-3: le prime radici di questa prodigiosa pianta, la quale
è composto di metafore, perché le radici sono pochissime e il linguaggio si dilatò massimamente
ferro e di fuoco, purgare le radici di quel male, il quale con la
: in questa [terra] fanno radici assai, profonde e dilatate. marino
senza nulla dimoranza si divella infino alle radici del petto del cavallo...
: i denti..., alle radici, erano scalciati e sembravano grumati di
sf. chim. saponina estratta dalle radici di dioscorea japonica (e si presenta in
, per lo più tropicali; hanno radici spesso tuberose, fusti volubili, fiori
dai miotomi, quelli innervati da due radici. = voce dotta, comp.
intorno, attento a non ferire le radici, a non pure scalfirle; diradava i
, diràdichi). letter. svellere dalle radici, sradicare. ristoro, vii-4 (
cosa transitoria / diradicato m'ha dalle radici; / e questo ha fatto sol per
2. ant. scavato, liberato dalle radici e dalle erbacce (il terreno)
ha messe e in largo diramate le sue radici. panciatichi, 122: per segreti
in un golfo concavo e lunato ed alle radici del promontorio cavernoso, le stesse voci
era un fico che con le sue radici minacciava di dirompere la grande muraglia di
, ovvero tra esse, si pongano radici di gramigna verde, che fa più forti
percotendo e scalzando le ritorte e gloppolente radici delle gran piante. d. bartoli,
tanta che vorremmo sopprimere in noi le radici di questo o quell'affetto, troppo
precisa nel suo vagabondare; privo di radici in un luogo, in un ambiente.
passeroni, iii-15-40: troppo alte le radici ha la gramigna / per disbarbarla.
. scalzare, mettere a nudo (le radici di una pianta, le fondamenta di
abbi fatti i fiori, discalzategli ben le radici, gli darai dell'acqua bollente e
scende, lungo il fusto, alle radici. -preflorazione discendente: v. preflorazione
trasformate in depositi d'acqua per le radici che vi crescono e vi si sviluppano.
acerba della terra, che trae delle sue radici; poi nel processo del tempo crescendo
in uno bosco, accostandosi allato alle radici d'uno albore vide infinite formiche con
: il sommesso discorrere delle correnti, alle radici dei pioppi, dei salci, la
sull'utero con le foglie, e radici d'ebulo,... le unzioni
loro tronco gagliardo e tutte le loro radici intatte per soverchiare con una rapida espansione
, in niuna persona stanno con ferme radici. d'azeglio, 1-444: giocai
i fichi, se s'infonda alle loro radici rubrica con letame e morchia disfatta,
in una rovina del parapetto disgregato dalle radici disgreganti dell'edera, appariva scoperto un
toglierne il brutto, quasi disinfettarmi fino alle radici. = dal fr. disinfccter (
apre e disparte, / e scote le radici, e 'l giogo infiamma.
pesce dispolpato. chi rimane ha le radici nella miseria e vive negli interstizi delle
, 512: la trinitas produce molte radici di non ingrato odore et al gusto costrettive
, svellere, strappare una pianta dalle radici. soderini, iii-57: nelle
, tanto nella parte materiale ossia nelle radici, quanto nella formale ossia nel modo
. soderini, iii-275: che le radici non sieno lor noiate col distaccarle dal
la faccia, prendi le tuberosi tadi delle radici del giglio salvatico e seccale, e
fuor de la terra uscendo, le radici / si distendean con lotte ed artifici
alla terra, nel luogo dove le radici maggiori si giungono al pedale, acciocché
se l'arbore è inferma, gittisi alle radici morchia e acqua... con
si beve: / cui le radici avvolgono e intraprendono / sic
le scoscendesse, aprisse e disvegliesse dalle concusse radici. pascoli, 1252: quello che
grosso tuo maestro dito / ne le radici a terminar si vanno, / tal
30 cm a un metro, con radici bianche, rizoma verticale, fusti eretti
lauro, e quelle fare mangiare con radici di oliva e di dittamo meschiate con seme
divulso). letter. strappare dalle radici, estirpare, sradicare; estrarre con
regno, acciò che lo divella dalle radici e distruggalo e faccialo disperso. leggenda di
tre puntate, ché così manterrà fresche le radici la estate. targioni tozzetti, 7-90
con la particella pronom. strapparsi dalle radici; crollare dalle fondamenta, sovvertirsi,
e par che tutto / da le radici si divelga il mondo. -figur.
con altre erbe non divelte da le radici, ma secate con acuta falce al
9-60: fiumi appenninici, vicini nelle radici, lontani nelle foci, che s'affrontano
sf. chim. alcaloide estratto dalle radici della menispermacea sinomenium diversifolium: è una
crescenzi volgar., 2-7: quando le radici degli antichi arbori si dividono per lo
crescenzi volgar., 2-7: quando le radici degli antichi arbori si dividono per lo
avere in questi anni talmente profondate le radici del vostro professato ateismo, mercé gli
il sommesso discorrere delle correnti, alle radici dei pioppi, dei salci, la pervade
angustifolius',... le di cui radici olivari sono dolci, sostanziose e gustosissime
dopo la vittoria della plebe cominciano le radici del dominio mediceo. d'annunzio,
lagune, vi gettò così alte e potenti radici che ora a'suoi cittadini dona saporitissimi
a dispetto di tutto, getta profonde radici la ricca pianta del gelso,
maturità escono fuori di scatto; le radici di qualche specie hanno impiego medicinale.
messe in giù rasente il gambo alle radici un mazzo di sermenti di bacchette o
e schianta fin dovunque era con le radici. -per dovunque: per ogni luogo
gettate l'eresia ormai troppo alte le radici del suo malore, e con l'allet-
rami che a terra crescono con le radici. c. durante, 1-54: '
. vive nei paduli. le sue radici, opportunamente preparate, sono adoprate da'
di droghe medicinale e contraveleni maravigliosi di radici e semi et erbe. redi,
prepararti il decotto di dulcamara e di radici di cicoria. govoni, 44:
che da dieci anni ha messe le radici in piemonte, all'udire quei dulcamara
mediante operazioni razionali ed estrazioni di radici quadrate). galileo, 2-2-414:
funzione di trasporto delle soluzioni nutritive dalle radici alle foglie, perché i vasi sono
, 7-2-1: trovamole divisate, e le radici, e li pedoni, e li
e sieno lasciati alquanti dì sopra le radici. e quegli son molto durevoli,
terzo grado, e le cortecce delle sue radici, e le cime spezialmente sono medicinali
sono medicinali. le cortecce delle sue radici si colgon la primavera e si seccano al
, ramosissimi, che per mezzo di radici avventizie si abbarbicano ai sostegni; le
picciolo e rossigno, e con sottilissime radici va serpendo per terra, la quale chiamano
passione e di opere, benché da radici così diverse com'erano l'ardore tutto
diverse / convien di vostri effetti le radici. boccaccio, iii-1-3: sostenete e
l'effimero ci porta / si mettono radici, rami, foglie / dove una lamentosa
ombrellifere (pastinaca sativa), con radici a fittone, foglie pennato-composte, fiori
, indigeno del nostro regno, le cui radici buone a mangiare chiamansi volgarmente * tartufi
di ceramica; in essa affonderebbero le radici dei più antichi istituti di culto.
chim. acido ellagitannico: estratto dalle radici del melograno e dai baccelli di alcune
sf. chim. glucoside ricavato dalle radici e dalle foglie di elleboro verde e di
sf. chim. glucoside ricavato dalle radici dell'elleboro nero; si presenta in
l'ellera più soda s'abbarbicava alle radici serpigne che sbucavano dalle esplosioni della terra
ritrovandosene di quelli che hanno appena le radici di quelle. il corpo loro è
fulva e hemerocallis flava) ', ha radici robuste, carnose, tuberizzate; foghe
del suo respiro. -gettare (radici, germogli, rami, gemme,
. afforzatela ancóra; fate ch'emetta radici più robuste, aculei più fieri. comisso
. -emetina bruna: quella estratta dalle radici di ipecacuana. -cloridrato di emetina
immediata o principio emetico estratto da diverse radici, cioè da quella della 'cephaelis
come malva, semi di lino, radici di altea, e gli amidi di
il votarvi debilità e dolore: ecco le radici dell'infirmità dove le si fondano.
bot. che penetra nella corteccia delle radici (una cellula fungina).
di sopra o di sotto rodono le radici o le cime della gran pianta dell'umana
: il sommesso discorrere delle correnti, alle radici dei pioppi, dei salci, la
2. bot. rivestimento superficiale delle radici, del fusto e delle foglie delle
vecchime, epitimo, cuscute, agarico, radici di finocchio, libro della cura
sì attorno che ne piglia nutrimento dalle radici del timo. garzoni, 1-187: sotto
isnensis vibra ancora per entro a quelle radici di rocche, i denti del feudalismo malamente
virtù sola sicome quella che ha le sue radici fitte tenacemente nell'anima può e dee
due sistemi di equazioni) aventi le stesse radici. -attributo di due figure piane o
eràdichi). ant. strappare dalle radici; sradicare (una pianta).
radici d'erbe, in erbe che si vanno
. d'annunzio, i-580: le radici / difendi e i germi, che daranno
famiglia graminacee, alta 1 m, radici grosse, tenaci (usate per fare
della volpe, percioché trite le sue radici ammazzano le volpi, i lupi,
ha la proprietà del guado. le radici fanno buon letto per le conce.
a preparare i filtri amatorii. le sue radici hanno la proprietà di eccitare il vomito
virtù astringente e consolidante, essendo le radici buone a fare inchiostro. -erba
393): fattesi venire erbe e radici velenose, poi che partito fu il
quelle [parasite] che crescono sulle radici tanto di piante arboree che erbacee, vi
, tralasciarono però di scrivere di molte radici utilissime. 4. sf.
, ma tutto per semplici di erbe, radici ed altri ingredienti, e risponde più
lungo e denso racemo; con le radici di alcune specie si prepara una colla
vista era sublime / tanto profonde le radici avea. a. verri, ii-334:
rami servono per far scope, le radici per fare pipe); yerica carnea
. chim. glucoside contenuto nelle radici dell'eringio (e ha proprietà diaforetiche
emenagoga fu messa nel numero delle cinque radici aperiti ve. dossi, 812: io
. chim. sostanza colorante contenuta nelle radici di ipecacuana. = voce dotta,
. malattia prodotta da un parassita nelle radici di alcune crocifere; si manifesta con
il suolo, in guisa che le radici delle piante possano facilmente penetrarvi e trarne
diluto vigor mena / de le erranti radici in ogni vena. -che non
penèo già venne a porre / sue radici, arbor novo e pellegrino. manzoni
. sono velenosi tarli, rodenti le radici e i germogli. di quella sospirata
esala dal profondo, dove mordono le radici delle rupi. 6. venire
e tiene stretta e ritorna indietro alle radici di loro, per le quali l'
openione che vadi sotto con le radici, quanto in alto co 'l fusto e
non per una base sottile e per radici poco profonde; sporgenza anormale di un
sugo dell'aglio, dopo avere scorso dalle radici alle foglie, e similmente per meglio
e purgarsi, circolando dalle foglie alle radici, e da queste a quelle, col
riferito a erbe, piante, radici, ecc.). baruffaldi
, che nella parte presso le radici si succhiava cruda o si mangiava tosta,
1-229: rinunziato ad ottenerla con le radici (un buon esemplare non deve mancarne
gli abissi, / e 'nfin da le radici / la sua base profonda /
nella parte più interna del velame delle radici delle orchidee epifite. = voce dotta
come se egli avesse posto le sue radici nella terra nera, e sentisse il
il loro tronco gagliardo e tutte le loro radici intatte per soverchiare con una rapida espansione
atene in liceo, n'ebbe [di radici] di trenta piedi; purché abbin
un grumo di sangue, carne e radici spezzate 7. ant. dissolvere
s'egli è possibile, sia sotto radici di monte. pavese, 4-168:
paoletti, 1-1-307: elle [le radici dell'iride] sono esternamente di un colore
fare estirpamento de'tronchi e delle radici salvatiche, le quali sugano ogni umor del
estirpare, tr. strappare con tutte le radici, sradicare (un albero, un'
; far perire fin nelle più profonde radici (una pianta). crescenzi
posson far nuovi prati, estirpando prima dalle radici pruni e bronchi, e arbori e
gran pianta / per estirparla fin dalle radici. soderini, ii-6: così fatta siepe
estirpò delicatamente la pianticella e ripulì le radici dal terriccio. 2. asportare
gli avevano piantato dentro, con profonde radici, egli non lo poteva estirpare.
, agg. sradicato, strappato dalle radici (una pianta). - per
estirpare, lo svellere con tutte le radici (un albero, un arbusto,
quest'or, che fitte tanto ha le radici / ne'petti umani, e che
terra? dormivamo quieti nel tepore umido delle radici. più fondi ancora eravamo, eravamo
l'uomo... estrasse alcune radici cubiche, quarte e persino quinte con grande
agnesi, 1-1-12: dell'estrazione delle radici dalle quantità semplici intere. carena,
risultanti dall'unione di più temi o radici. = deriv. da eteroclito
o coniugazione presenta più temi o radici). l. salviati, ii-1-32
santi misteri della trinità e delle radici, parassita di varie piante coltivate.
semi nel pianta di due tipi di radici dall'aspetto e dalla disco calvi e nel
loro semi. sotterranea e le numerose radici caulogene sui = voce dotta, lat.
tutte le lingue native, composte di radici monosillabiche e in gran parte onomatopeiche.
ruvido, così chiamata perché le sue radici, che hanno proprietà medicinali, seccandosi
tutte, semiparassite e vivono attaccate alle radici di piante erbacee di prati o pascoli
di colore rossastro che si estrae dalle radici di alcune araliacee della cina (ed
sf. chim. glucoside contenuto nelle radici e nella corteccia dell'evonimo; si
terra selvosa, raffermato dagli attorcimenti delle radici e delle barbe, che nasconde la
, con fusto sotterraneo rizomatoso, con radici perenni grosse e carnose, foglie lineari
produce assai fusti da minute e inutili radici, simili alle gambe della zea,
produce assai fusti da minute et inutili radici, simili alle gambe della zea,
che con le loro ife invadono le radici provocandone la marcescenza con conseguente perdita delle
vicina al piano; il piede, le radici di un monte. g.
mani due sassi a gesù affranto sopra le radici contorte, sopra le radici oblique.
sopra le radici contorte, sopra le radici oblique. fievole è il gesto dell'eroe
che in una qualunque equazione tutte le radici vere o positive divengano false o
, ii-143: quella ragazza ha le radici compromesse: ha trascorso la fanciullezza,
. alcole bivalente che si estrae dalle radici della farfara; cristallizza con una molecola
fronde, fiori, frutti; mettere radici. latini, i-21: facea la
sien fitte in terra, agevolmente fanno radici e crescono. mattioli [dioscoride]
grosso tuo maestro dito / ne le radici a terminar si vanno, / tal qual
fanno i bambini, erano unghiate alle radici. -essere causa, motivo,
europa, asia, africa: ha radici grosse, striscianti, bru- nicce,
vegetali). -radici fascicolate: le radici secondarie che in seguito a forte sviluppo
]: 'fascicolato', aggiunto di quelle radici le quali a guisa di un fastelletto sono
: elemento vasale che si trova nelle radici, nei fusti e nelle foglie (
telli, e lascinsi i sagginali sopra le radici ne'campi. bembo, 9-3-102:
, che le renderebbe fastidiose [le radici], ma mettavisi paglia in suo
umane: qualità salutiferissima per estirpar dalle radici la pianta velenosa della fastosa ambizione che
ai composti o derivati fatti da quelle radici che sono familiari a ciascuno di loro
ne la valle gargafia, a le radici / d'un solitario monte, / spaziosa
i quali riempie prodigiosamente per mezzo delle radici tubercolose e dei semi. =
a credere che le mandragore abbiano le radici di forma umana, come si crede il
tanto dico nelle frondi, quanto nelle radici, quantunque piccioline elle si sieno. soderini
tuberi (come le patate) o da radici (come la manioca) o da
si estrae dal sugo di alcuni bulbi o radici. quest'ultimo è qualche volta chiamato
8-10: si sentiva l'odore delle radici profonde, quell'odore sotterraneo e caldo dove
inf., 13-74: per le nove radici d'esto legno / vi giuro che
e sarmentosi. ha molte e lunghe radici, ritorte, le quali nel nero rosseggiano
alti e sarmentosi. ha molte e lunghe radici ritorte, le quali al nero rosseggiano
più dense foglie e è incavata verso le radici. panzini, iv-255: 'felce
/ son d'esta rosa quasi due radici. fogazzaro, 1-28: eravamo felici di
e lustri, / laddove avesti pria salde radici, / spieghi altera i bei rami
parenchima corticale primario, prodotto nelle radici e nei fusti dal fellogeno sul
abbarbicarsi strettamente al terreno formando con le radici e le barbe uno strato fittamente intrecciato
in un fitto intreccio (di barbe e radici). targioni tozzetti, 12-9-125:
basse e minute che con le loro radici e barbe fittamente intrecciate rendono solido e
vivace, / virtù generativa / traggon radici e semi / per cui ne'folti
è 'l sermento. -fermare le radici: abbarbicarsi, affondare nel terreno.
per qualche tempo v'abbia fermate le sue radici. soderini, iii-i 19: tutti
19: tutti, ferme che hanno le radici, [gli alberi] si possono
ne'più bassi fondi / fermò lor le radici. -fermare il viso, il
il luogo richiedeva. -mettere radici (una pianta). palladio volgar
8. ant. che ha messo radici, che vigoreggia (un trapianto,
alcolica, ottenuto facendo macerare in alcool radici, erbe, droghe (genziana,
pavese, 3-203: le forre, le radici, i ciglioni, mi richiamavano ogni
per trattenere le lordure grosse e le radici. guerrazzi, 6-699: intanto il digiuno
porta isnensis vibra ancora per entro a quelle radici di rocche, i denti del feudalismo
le rupi / smosse dalle ferrigne ime radici. d'annunzio, i-300: una ferrigna
marmo, che io infino alle radici, o si tagliano cautamente con tagliente
ferro e di fuoco, purgare le radici di quel male. casti, ii-7-29:
fichi, se s'infonda alle loro radici rubrica con letame e morchia disfatta, quando
elaborati, con lungo fervore, dalle radici nascoste e silenziose. e. cecchi,
con poche frondi ritonde e fesse, e radici forcate in tre parti, lo seme
terra, che porge tumore alle sue radici, fatto ombra, spesse volte si risolverebbe
bencivenni [crusca]: tagliate le radici in sottilissime fettoline. della porta,
, la quale nasce ne'campi sulle radici de'legumi e in poco tempo gli fa
il giorno, che gli scorra alle radici. chiabrera, 469: quanto a'fiaschi
iv-2-500: le nobili piante con lunghe radici suddivise in miriadi di fibrille assorbono dah'
sentiva i nervi che si faceano / radici, fibrille suggenti / avide il sangue
cocchi, 1-39: ha due distinte radici, come si disse, una per parte
.. diverse sono le denominazioni delle radici. secondo la struttura dicesi: semplice
valle ficaie, e diverse e le radici, e li pedoni, e li rami
che fosse cresciuta lassù. affondava le radici tra i sassi di un muricciolo sfatto e
con i cotiledoni quasi saldati e le radici avventizie tuberizzate a forma di fico.
configgere, pinserire; il propagare (radici). crescenzi volgar., 4-7
dia impedimento nel ficcaménto delle deboli radici. = deriv. da ficcare
. -stendere, affondare (le radici). -anche al figur.
immobile, come se avesse ficcate le radici in terra. zanobi da strata [s
, 11-14: gli arbori ficcano le radici in giù nella terra, acciocché di quella
iii-27: gli arbori che ficcano le radici in fondo, come gli aranci,
, 1-310: dilungansi le sudette [radici [del fico d'india] fino
86: vedi / tu dove le radici entro l'aperto / ha quel fico selvaggio
toccano il terreno vi si attaccano mettendo radici e formando una nuova pianta.
così detto per l'amarezza delle sue radici e foglie. = lat. fel
[la siepe]; fate ch'emetta radici più robuste, aculei più fieri.
. govoni, 8-84: alle lontane fievoli radici / più non mi lega ormai che
e la spenna. -affondare (le radici); piantare (un albero).
albero, che ha fitte giù fondo le radici, e diramatele, e d'intorno
li avevano fitti per terra, così senza radici, per far bella figura un giorno
figur. palazzeschi, i-221: alle radici della sua arte si trovavano il guardi
come s'è detto, alle sue radici ed a se stesso. tasso,
e biforcate. -prolungamento filiforme delle radici delle piante; barbolina. a
. cocchi, 8-28: alcuni filamenti di radici arboree, che talora penetrano nei canali
brume e delle filandre pendevano lunghe come radici. 3. cascame di
era fatto di ghiande, il terzo di radici dell'erba filipendula o 4 molon '
famiglia ombrellifere, con foglie bipennate e radici tuberose pendenti da filamenti. tramaier
lineari, lunghe e scanalate, e dalle radici tuberose pendenti da lunghi filamenti.
, con allusione ai tuberi pendenti da radici filiformi. filippa, sf.
lasciano cadere a terra e raggiungono le radici, dove generano altre radicicole; dal
'fillossera'. nome di un pidocchio delle radici delle viti: insetto di esiziale effetto
allungo / disfatto di me sulle ossute / radici che sporgono e pungo / con fili
troppo tardi. quella ragazza ha le radici compromesse: ha trascorso la fanciullezza,
. quale felicità vuoi che attinga a radici che non sanno più filtrare dalla vita tutti
con una spezie di filtrazione, per le radici, sino alla sommità e alle foglie
delle zone tropicali e temperate, con radici fibrose, fusti fascicolati filiformi, villosi,
che divengono fimo prolifico per le loro radici. 3. per estens.
fiori vermigli, e seme giallo, e radici grosse e ritonde. palladio volgar.
cresce nelle zone montane, le cui radici emanano un forte odore di finocchio e
come ortaggi; dai frutti e dalle radici si ricavano polveri, infusi, estratti
capperi; i frutti aromatici e le radici erano un tempo ritenuti officinali. citolini
, famiglia orchidacee, che vive sulle radici di piante boschive, con fiori violacei
il seme negro, et ha le radici sottili e fibrose. fiorisce nel fin della
, i-150: la sostanza, le radici di quella prima e sola fioritura della
fortuna. -affondare nel terreno (le radici). s. gregorio magno volgar
[gli alberi] hanno fisse le radici, lasciamo stare lo inaffiare. -rifl
, abbarbicato (tuberi, bulbi, radici). - anche al figur.
cui si fisse ha l'alte sue radici. idem, 12-384: tali sono i
quelli che nella natura hanno fisse le loro radici. -duro, pressato, non
il signor duca di nivers non metta le radici in mantova, il signor duca di
bot. domazio che si forma sulle radici di certe piante ad opera di organismi
. malattia delle piante per cui le radici e i frutti diventano durissimi; concrezione
. malattia delle piante per cui le radici ed i frutti pigliano una durezza poco diversa
arenosi [il pino] distende le radici e profonda la sua fittagnola volentieri,
ceppi che avean sì profonde e diramate radici a chi darebbe il cuore? 0.
aggrappati e sospesi quegli alberi disperati dalle radici a metà scoperte. 4.
scoscendesse, aprisse e disvegliasse dalle concusse radici. tornasi di lampedusa, 67: su
gialli dei fiori, nel legno e nelle radici di alcune piante. = voce
stive. -flemìngia vestita: quella che ha radici tuberose mangerecce. - flemingia congesta
nella struttura secondaria di fusti e radici per effetto dell'attività del cambio.
investe, sibilante ale, / alle radici del crine. 3. ant
al mezo, non solamente fa le radici, ma in breve tempo mette fuori
... o di piante, come radici, legni, cortecio, licori,
... usando vegetabili, foglie, radici e frutti, e pochi semi,
la buca in cui si pongono le radici di una pianta con cocci, pietre,
del terreno che si fa intorno alle radici di una pianta). oderigo d'
disposto intorno alla buca che contiene le radici. soderini, i-220: quivi compartiremo
denti, privi, o quasi, di radici. -cordone follicolare: prolungamento del tessuto
farà la vite più alta fondar le radici. folengo, ii-33: verrà quel vecchio
in sé il travaglio di tutte le radici. moravia, ii-444: seguii il
penetrare, l'affondare profondamente (le radici di una pianta). soderini
de'venti, mettono in terra le radici molto addentro... e così i
i rami suoi grandissimi per le fonde radici non si rompono. d.
tanto alla libera e dove abbia messe radici così ben piantate e fonde, come in
il genio gesuitico; le quali non gittano radici fonde e se ne vanno tutte in
ritruova buon fondo di terreno fa le radici profonde. soderini, ii-7: guardisi di
si pognano le lor fonge, cioè le radici degli sparagi, le quali faranno più
delle bietole, così delle foglie come delle radici, lavandosi la testa, leva via
umor, che dentro forma / salde radici, e come torna aprile, / vien
un'equazione, quella che esprime le radici di un'equazione algebrica per mezzo dei
parrà. soderini, ii-394: le radici di vitalba seccate all'ombra e cacciate
: produce [l'asaro] assaissime radici, nodose, sottili, e torte,
un lungo tempo per fortificarsi e metter radici. 2. per estens.
dona la fortunata acqua del tevere alle sue radici, 10 ancora non ne riceva ristoro
il suo possente tronco aperto fino alle radici da una squarciatura che evocava la terribilità
prenda. soderini, ii-394: se le radici sue, tagliato il verde, si
cariossidi nei cereali e lo sviluppo delle radici; viene assimilato dalle piante sotto forma
col fracidiccio che aveano, dove le radici del canchero eran giunte a toccarle.
, quasi salso, di fulmini e di radici. 4. figur. che
occupata da piante del genere phragmites con radici sommerse e fusto emerso che si trovano
torte frange d'edera ascendevano dalle sue radici affondate nell'erba che brillava ancora di
piazza / di san giovanni a vender le radici /... / né al
poggio fratto si vedono ripiegate a gomito le radici degli olivi, piantati sul ciglio
[l'argento vivo] offende le radici de'denti. chimentelli, i-m-i-94: pane
in quel suo albergo fido / lasciò radici, onde con gravi accenti / è
tempo tenga in cotal testo / le sue radici e negli altri le fronde, /
e frusco superfluo, e curate le loro radici, se nessuna ve n'avesse vessata
e con più rami nascono sarmentosi dalle radici, come sono i rovi, i rosai
prezioso di quella pianta, le cui radici sono in roma, e i rami
fulcrante, agg. bot. di radici caulogene che, sviluppandosi dal fusto,
i rizoidi delle alghe) o di radici (come quelle caulogene in certi tipi di
scuotere e a crollare orribilmente le sue radici, col quale orrendo fulmina- mento e
, quasi salso, di fulmini e di radici. -come attributo della divinità (in
lamelle bianche o rosate e cresce sulle radici di varie piante ombrellifere; è comune
vedere con i funghi; cresce sulle radici di varie piante ed è diffusa nella regione
quelle [piante] che crescono sulle radici tanto di piante arboree che erbacee,
i'sono stato / fuori a cercar delle radici. baldovini, 2-50: non so
metter letame [dove si seminano le radici], ma paglia innanzi, perocché
fuor de la terra uscendo, le radici / si distendean con lotte ed artifici
, per rincalzare la zolla umida sulle radici della quercioletta che le avevano portato di
tempo del verno, raunano l'umor nelle radici; nella state lo spargon fuora e
targioni tozzetti, i-47: differiscono le radici per la figura dicendosi.
un albore travolto, che le sue radici sono i capelli, il pedale si
pianta, che collega le foglie con le radici (può essere semplice o ramificato
sostanze nutritizie prove nienti dalle radici e della linfa elaborata dalle foglie
grosso fusto che la involgono con le radici come in una rete per la minima
sederini, iii-58: attendere a ampliare le radici e fortificarle, per a primavera rinvigorire
ne vegga il danno, hanno posto le radici gagliarde, né è più possibile sveglierle
. chim. sostanza colorante contenuta nelle radici di galanga che, isolata, si
ché questa lunga età di galleggianti / secche radici e canne e antichi bronchi / strinse
, nelle foglie di tè, nelle radici del melograno, ecc.; sotto forma
uomini e per le bestie, tanto le radici che le foglie o grumoli, detti4
produce assai fusti da minute et inutili radici, simili alle gambe della zea,
la parte estrema della pianta che mette radici sotterra. 2. stelo
, con funzioni di sostegno, le radici con le foglie e i fiori (e
che ne son [dell'umore] le radici [dell'albero] o esse medesime
-polvere ottenuta dalla macinazione delle radici essiccate della robbia; sostanza colorante rossa
posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi, se sarà gargarizzata.
di gariofilata. ibidem, ii-60: le radici odorate, come l'angelica,.
. anonimo toscano, lxvi-1-30: togli radici di petroselli, di rafano..
vegetali { gelatina vegetale) come tuberi, radici, alghe, ecc., con
: non credevano che'nimici stessono nelle radici de'monti freddissimi a sostenere lo gelo
sostanza resinoide isolata dai rizomi e dalle radici del gelsemio degli stati uniti meridionali e
2. alcaloide contenuto nei rizomi e nelle radici del gelsemio americano e del messico,
, con chioma larga, fornito di radici robuste e profonde; il tronco è
. boccaccio, v-70: vidi le mutate radici del gelso, co'suoi pedali
migna '. la gemma che mette radici, com'è quella della fragola, si
vigor vivace / virtù generativa / traggon radici e semi / per cui ne'folti
generativo delle cose universe -circola e vive alle radici della nostra vita, del nostro sognare
fra quei corpi e quelle piante piena di radici e soleggiata e calda.
pianta di sua spezie, che ha le radici piccole, simili a quelle del cipero
1-1-307: l'iride volgare forma le sue radici della grossezza d'un pollice, o
cui sono organizzati taluni fusti e talune radici. 2. gradino per inginocchiarsi
rinovella le piante, risveglia la virtù delle radici e, risolvendo l'umor della terra
un pigmento giallo che si estrae dalle radici della genziana, usato come colorante.
'. si conservano nella spezieria le radici secche, le quali sono gialle, di
febbri intermittenti. nel tirolo distillano queste radici, per ottenerne uno spirito ardente.
. glucoside, che si trova nelle radici di genziana. = deriv.
e si nutrono per lo più di radici carnose; vi appartiene il geophilus electricus
i valori geometrici o sia le radici dell'equazione proposta. landolfi, 8-162:
della terra, come avviene per le radici; negativo se è volto in senso opposto
, i rami del fusto e delle radici). = voce dotta,
); lucch. ingerbì « mettere radici » (v. gerbo2).
il glorioso e nobil tronco / da radici alte e ferme, / di virtuti e
suoi rami a lei, e le sue radici erano sotto lei: fatta è adunque
. leone ebreo, 123: le radici de le semente de le cose principiano.
più rotonde, e sempre caccia fuori dalle radici nuovi germogli. beccaria, ii-279:
: porria [lo zappatore] l'irne radici offender anco / e scoprirne i germogli
[plinio], 19-7: hanno le radici che durano assai e sono germogliose,
, allevando ed organizzando quella pianta nelle radici, nella corteccia, nel midollo, nel
ecc.; far affondare e stendere le radici; far spuntare rami e foglie,
... gettano e spargono le radici a uso di capelli in alto. b
: a dispetto di tutto, getta profonde radici la ricca pianta del gelso.
gettò... alte e potenti radici. diodati [bibbia], 3-89:
aveva gettate l'eresia ormai troppo alte le radici del suo malore. gioberti, i-132
, dee cominciare a gittar le sue radici in roma e in piemonte, che sono
addento come pane. sotto, pulsano le radici. -indurito, rassodato, rappreso
poco, avevano quasi apparenzia di bianchissime radici. ricettario fiorentino, 1-50: il nitro
e, trovato buon terreno, mise radici, gittò un germoglio vivo. 6
cerro al piè divide / dalle attorte radici e 'n basso caccia. mattioli [
tra le biade, con fiondi e radici cipolline, con gambo alto una spanna
; ha rizomi sottili che portano grosse radici tuberizzate, rami volubili e corolla tubu-
e corolla tubu- losa rosso-violacea; le radici secche vengono usate per confezionare una droga
diradicano del giardino del cuore le quattro radici d'orgoglio. castiglione, 142:
diconsi da'botanici le piante che producono radici della forma e qualità del gichero.
l'albero della famiglia che bagnava le radici nel sangue di un re libertino,
vien come ogni arbor vien da sue radici. bembo, 1-134: certo sotto
: poi tali ancor, che senza aver radici / crescon gioiose. bocchelli, i-109
mente a ciascuna delle antiche e primitive radici latine, e vedrete in quante maniere,
inf., 13-74: per le nove radici d'esto legno / vi giuro che
se egli sia più copioso, trascendendo alle radici, le inaridisce, e in ultimo
sf. chim. alcaloide isolato dalle radici e dall'erba del papavero cornuto (giancium
poggio fratto si vedono ripiegate a gomito le radici degli olivi, piantati sul ciglio.
uno o più centimetri di diametro sulle radici a fior di terra, che provocano il
gradazioncèlla. leopardi, i-550: le radici converrebbe che fossero infinite per esprimere e
utilizzati in farmacia con il nome di radici di gramigna per fare tisane rinfrescanti e
da i quali si spargono assai dolci radici, e parimente nodose. produce le fiondi
; vizio che si estende e prende radici. fazio, ii-15-76: moltiplicava la
, vivono nascoste nel terreno nutrendosi delle radici e delle basi degli steli della gramigna,
arbusti o alberi) caratterizzate da radici fascicolate, caule o culmo nodoso con
boccaccio, i-473: dove le vecchie radici del bel granato, vedete. libro
composto di piccoli tubercoli rotondati. dicesi delle radici fornite di piccoli tuberetti atti a riprodurre
genere triticum, famiglia graminacee, con radici embrionali (durante la germinazione) e
203: fa il grano assai e sottili radici e produce da prima una foglia sola
terra posticcia, e per le loro radici le grasse acque della corte trapassino,
proprie parti (come 1'emissione di radici sotterranee lunghe e verticali, ramificate solo
scoperto ch'avea una sacoccia piena di radici d'erbe, insieme con..
21- 125: l'aniso e le radici libiane / in un con essi ne grattugia
e tutte l'erbe con parte delle radici e le foglie degli alberi col tenerume de'
dannosissimo alle culture perché recide le radici scavando le sue gallerie sotterranee.
, e danneggia gli orti rodendo le tenere radici delle piante, e specialmente delle
, né grillitalpa che mangino le radici. = comp. da grillo1
strappò un mazzo di ranuncoli con le radici da cui grondarono piccoli insetti neri.
questa polvere con la macinata grossamente delle radici di diciotto mesi. redi, 16-iv-343
, e poi il legname, e radici. b. segni, 73: levarono
più grosso tuo maestro dito / ne le radici a terminar si vanno. verga,
propagano fino all'arno, anzi le loro radici sono rose di continuo dalle di lui
amili fera: endoderma di fusti e radici le cui cellule contengono molti granuli di
molle, perché sconciamente s'adatta alle radici. m. savonarola, 26:
di terra, sì non poteo mettere radici, e seccossi. fr. colonna,
, con foglie sempreverdi opposte, radici aeree, fiori spesso unisessuati,
diffusi nell'africa tropicale (e dalle radici si trae una droga usata nella neurastenia
diffuse nelle zone tropicali, parassite delle radici d'altre piante. =
in arbusti cespugliosi o rampicanti, ha radici aeree, foglie dentate, fiori molto
proprietà diuretiche e catartiche contenuto nelle radici di alcune specie di idrangèa. =
il photos, ecc.) le cui radici, tolte dalla terra, vengono
, ec., stendono sull'acqua le radici ed i rami. = voce dotta
idropico. soderini, iii-605: le sue radici [del sambuco] cotte nel
di coltivazione delle piante, le cui radici sono immerse in soluzioni acquose di sali
, dalla cui parte inferiore si sviluppano radici avventizie, mentre dalla parte superiore hanno
(ed è particolarmente evidente sulle radici delle piante che si curvano e si allungano
. ramusio, i-127: le radici dell'igname è gran fondamento del suo
, si nutrono di foglie, gemme e radici, e, in partic.,
, ilici nere e rubeste, le cui radici, come serpi, sporgono dalle rocce
si sviluppa sui ceppi e le radici degli alberi abbattuti, e yhilobius
pronom. diramarsi in barbe (le radici). bresciani, 6-i-60: pel
pel sole i semi attecchiscono, le radici s'imbarbano, i tronchi si ristorano.
un bagno di sterco e argilla, delle radici delle piante, prima del loro trapianto
. m. zanotti, 1-9-180: le radici si chiamano imaginarie, quando la quantità
il... limite, queste due radici diverranno immaginarie, e resterà la sola
dicesi delle espressioni algebriche in cui entrano radici quadrate di qualità negativa, che sono
quadrate di qualità negativa, che sono radici impossibili, perché tutti 1 quadrati sono
da un'eternità già immemore / di radici sepolte e foglie libere / morto ignaro
: appresso, marcite le scorze delle radici, le cavano e pestano in una pila
). letter. attecchire, metter radici. c. e. gadda
corde a ogni gioia apparsa / e alle radici sùbito indurita. -per antifrasi.
: nasce di rupe alpestra / nelle radici più riposte ed ime / pietra candida
la particella pronom. ant. mettere radici. bembo, iii-420: se gli
[del tradimento] ha le sue radici proprie fatte nella superbia, barba di tutti
, quel sonno, dal profondo delle radici vitali, dalle scaturigini cieche, di
gatto, 5-176: dalle estreme / radici, nell'impervio ogni parola / salì
., incar- bonare e scoprire le radici, la scabbia, la strangolazione,
quel ginocchio; / di certe erbe e radici lo compose; / messevi salvia,
le ripe dei fiumi con le loro radici, non le lasciando soggrottare. lastri,
. agnesi, 1-1-13: queste tali radici d'indice pari di quantità negativa si
scoperto ch'avea una sacoccia piena di radici d'erbe, insieme con denti di talpa
in acqua cresce: / da le radici ognor d'acqua si pasce: /.
nel mio seno / con più salde radici amor s'imprime. pindemonte, 149:
e del sugo nervoso altre impurità nelle radici de'nervi, e da queste nascono le
quali l'ubbriachezza avea imputridito perfin le radici della pazzia umana. dossi, iii-235:
l'albore, enabissolla infino a le radici. aretino, ii-161: io credetti che
i suoi rami, innabissa le sue radici. cesarotti, 1-x-238: lo sfracellò
di tessaglia, / che, con radici, imagini ed incanti / oprando,
per effetto del gran caldo prire le radici, la scabbia, la strangolazione, il
: se un solo carbone tocca le radici o se un tarlo le corrompe,
. gabbia di assicelle disposte intorno alle radici di una pianta per evitarne il danneggiamento
-anche: proteggere durante il trasporto le radici di una pianta con una gabbia di
..., le cui bianche radici sono... fatte d'uno incatenamento
far penetrare profondamente nel terreno (le radici di un albero); infossare nelle
su l'alpi e sì profonde / le radici incaverna in mezzo ai sassi /
sino al piano di tutte le sue radici,... e subito cignere
calore che con tal letame intorno le radici si genera, incende queste cotali radici
radici si genera, incende queste cotali radici. varchi, 22-13: l'ardente sollion
annerimento della base del fusto, delle radici e del terreno che vi aderisce; le
fegato umano giova la decozione delle sue radici [del papavero] ridotta bollendo al calo
erta, quasi una scalea / di radici, su, con molta / pena.
qual fu quello dell'infedeltà, le robuste radici di nostra salvazione, irrigandole, quando
assai lunga e ben fortificata giace alle radici del monte, e ha un assai forte
d'allora insuperabile incontro, erano le radici del monte atlante. -ant.
piante tramandano giù il maggior quantitativo delle radici vicino al fusto della pianta, quali
: sbarbai [il tasso] da le radici e 'l tronco fendi, / per
. alcaloide isolato dalle foglie e dalle radici dell'aconito. = deriv.
, è male rifarla, per le radici restatevi e pel terreno indebolito. paoletti
vedremo signoreggiare... a le radici delle alpi la indomita e generosa razza
siete più nocivi dell'insetto che rode le radici della pianta latini, ii-28:
volgar., i-xiv-4: di due divine radici ingieneratrici chi potrà dannifficare né provare
un tratto sulle erte rive, fra radici e sassi invano inghermigliati. =
a un tratto e non dilavando le radici, ma stillando quanto è la sete
passati si deono trasporre con tutte le radici alle fosse, cioè nel luogo dove hai
.. dove / del paradiso alle radici il tigri / s'ingolfava sotterra, e
, intr. letter. mettere forti radici come la gramigna; crescere vigorosamente,
e per le siepi, le cui radici danno una tinta rossa. = comp
arbores ambulantes '; percioché hanno le radici libere, toccanti terra, è vero
mattioli [dioscoride], 20: radici... al gusto acute e di