viene infisso nel tumore, che le radiazioni raggiungono filtrando attraverso il metallo.
, colpito dai raggi catodici, emette radiazioni x. = comp. da
dalla frequemza dell'onda: assorbimento di radiazioni elettromagnetiche, del suono, ecc.
atermano, agg. fis. opaco alle radiazioni calorifiche; adiatermano. = voce
che si occupa della misurazione delle radiazioni solari (intensità calorifica e luminosa,
raggi attinici (o delle radiazioni luminose e infrarosse): nel rachitismo
. biol. immagine fotografica prodotta dalle radiazioni di atomi radioattivi presenti naturalmente in un
medie. sistema di radiumterapia che utilizza radiazioni p, emerse da speciali preparati (
completa o tollerano solo l'uso di radiazioni di lunghezza d'onda ben determinata (
sia in relazione con l'intensità delle radiazioni esistere. tutta l'isola impalpabile
e a sostenere 1 tubi generatori delle radiazioni roentgen. 11. marin. coppa
se opaco o trasparente) tutte le radiazioni che riceve. -corpo nero: che
nero: che assorbe completamente tutte le radiazioni elettromagnetiche che incidono su di esso,
con la bocca semiaperta e di radiazioni emesse da sostanze radioattive. carica
o sfregamenti; bruciature, freddo, radiazioni solari; eruzioni da medicamenti, ecc
corpi che si lasciano attraversare dalle radiazioni calorifiche. = dal fr.
determinare la diffusione di particelle o di radiazioni elettro- magnetiche che urtino su una delle
, per influenza di agenti atmosferici (radiazioni solari, gelo, disgelo, acque meteoriche
. -in radioterapia: quantità di radiazioni roentgen o gamma che vengono emesse dalla
13. fis. potere di penetrazione delle radiazioni elettromagnetiche, specialmente dei raggi x,
applicazione tecnica nella realizzazione di sorgenti di radiazioni luminose ultrarosse e ultraviolette con elevato rendimento
la luce solare e di assorbire le radiazioni infrarosse. tramater [s.
2. fis. di due radiazioni di colore diverso. eterocromatina, sf
grande profondità, sensibilizzandone i plastidi a radiazioni non utili alla fotosintesi.
trasparente che ha la proprietà di assorbire radiazioni luminose di una certa lunghezza d'onda
camera oscura per eliminare quelle particolari radiazioni luminose a cui è sensibile il materiale
ambiente: igrometrico, elettricità, radiazioni, ecc. (e, a seconda
solida, liquida o gassosa eccitata da radiazioni ondulatorie o corpuscolari (diversamente dalla fosforescenza
che ha la proprietà di emanare radiazioni luminose dopo essere stato illuminato per un
, un corpo); che emette radiazioni luminose per cause biologiche o chimiche (
tempo dopo che sono stati illuminati, radiazioni luminose o di tipo analogo (ultraviolette
-in partic.: emissione di radiazioni luminose, per lo più verdi-azzurre,
organici; ha la proprietà di emettere radiazioni luminose; industrialmente si ottiene scaldando in
sotto l'influenza di energia raggiante, di radiazioni visive, ultraviolette o infrarosse, di
fra l'esposizione delle sostanze chimiche alle radiazioni ed il compiersi della reazione. -reazione
provocata o favorita dalla luce o da radiazioni di diversa lunghezza d'onda.
della pelle, che è provocata da radiazioni luminose, da raggi ultravioletti, ecc
fenomeni elettrici che la luce o le radiazioni elettro- magnetiche provocano su certe sostanze ed
emissione di elettroni, che è provocata da radiazioni elettromagnetiche. -effetto fotoelettrico nucleare:
fotometria. -soglia fotoelettrica: frequenza delle radiazioni illuminanti una superficie metanica, al di
per l'azione meccanica della luce o di radiazioni elettromagnetiche. = voce dotta,
altro, che avviene per azione delle radiazioni luminose. = voce dotta,
si verifica quando questo è esposto alle radiazioni luminose. 2. bot.
talune sostanze, quando sono esposte a radiazioni luminose. = voce dotta,
volanti. che si riferiscono alle radiazioni luminose in panzini, iv-274:
fronta gli effetti che hanno sull'occhio radiazioni fotomodèlla, sf. neol. modella che
delle immagini anne lazione di radiazioni luminose di debole in rite
di un composto provocata dall'azione delle radiazioni luminose. = voce dotta, comp
, per opera della luce o di radiazioni, modificazioni alle proprie caratteristiche fisiche
reagire in modi diversi all'azione delle radiazioni luminose. = voce dotta, comp
sostanza ha la proprietà di assorbire determinate radiazioni senza essere trasformata nelle proprie caratteristiche
4. fis. raggi gamma: radiazioni non corpuscolari di natura elettromagnetica, ad
persi e gialli. -che produce radiazioni di questo colore (un raggio di
se trasparente o opaco, tutte le radiazioni che compongono la luce incidente: in
le punte degli acidi forestesso, emette radiazioni che permettono di sestieri. comisso,
agg. e sm. fis. di radiazioni (dette anche raggi infrarossi) elettromagnetiche
microonde; ogni corpo caldo emana tali radiazioni, il corpo che le assorbe sviluppa
che le assorbe sviluppa calore; queste radiazioni, invisibili all'occhio umano, scarsamente
quella che è sensibile unicamente a tali radiazioni. -filtro infrarosso: quello che lascia
che lascia giungere alla pellicola solo tali radiazioni (ed è impiegato per ottenere immagini
instabile e se ne andava tutto in radiazioni. 11. chim. combinazione
vivente in atomi atti a liberare due radiazioni, l'una mentale e l'altra elettrica
legge di kirchhoff) per cui le radiazioni che una sostanza può emettere in date
ottenuta mediante lastre o pellicole sensibili alle radiazioni luminose invisibili, quali i raggi infrarossi
manto. calvino, 7-37: le radiazioni del sole stavano bruciando gli involucri dei
trasforma in radio, per emissione di radiazioni 3 e y. = voce
fenomeno della ionizzazione, per azione delle radiazioni ultraviolette 0 di altre radiazioni provenienti dal
azione delle radiazioni ultraviolette 0 di altre radiazioni provenienti dal sole). =
, propagazione di raggi luminosi o di radiazioni da parte di una sorgente di luce
2. arrivo di radiazioni su una superfìcie. -fis. irradiamento
che emette, che propaga raggi o radiazioni; radiante; irraggiante.
, riscaldare con i propri raggi o radiazioni; rischiarare con la propria luce.
. sottoporre un materiale all'azione di radiazioni. 4. medie. sottoporre un
5. intr. emettere raggi luminosi o radiazioni; raggiare; risplendere, brillare;
10. fis. propagarsi sotto forma di radiazioni. = voce dotta, lat.
distrutti. 3. sottoposto a radiazioni. 4. ant. che è
e propagazione di raggi luminosi o di radiazioni da parte di una sorgente di luce o
2. flusso di raggi luminosi o di radiazioni su una superficie; illuminazione, riscaldamento
2. fis. emissione di radiazioni elettromagnetiche da una sorgente. 3
o termica, di onde sonore, di radiazioni o di umidità da un oggetto o
o termica, di onde sonore, di radiazioni o di umidità da un corpo,
acustico, per impedire la propagazione di radiazioni, di umidità, di rumori. -anche
istologico consistente nel fotografare preparati microscopici con radiazioni luminose di diversa lunghezza d'onda,
apparecchio in cui la scarica elettrica produce radiazioni ultraviolette (e viene utilizzata per elioterapia
4 amplificazione di luce mediante emissione di radiazioni '. làsero (lasserò,
bianca: luce risultante dalla sovrapposizione delle radiazioni invisibili di tutte le lunghezze d'onda
che studia l'azione del magnetismo sulle radiazioni luminose e sulla loro emissione e propagazione
uno strumento sensibile indistintamente a tutte le radiazioni, comprese le rosse e le infrarosse
radiol. dosimetria applicata a quantità di radiazioni minime o che agiscono su corpi microscopici
atto a misurare localmente l'intensità di radiazioni ionizzanti. = voce dotta, comp
le eventuali differenze di fase fra le radiazioni luminose. -microscopio stereoscopico: costituito da
materiali metallici mediante l'esame spettrale delle radiazioni x emesse dal campione bombardato con elettroni
plur. milligrammi-ora): quantità di radiazioni prodotta da un milligrammo di radio in
. strumento che segnala il livello delle radiazioni di fondo nelle zone in cui sorgono
. selezionare da un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche e corpuscolari quelle
selezione, da un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche e corpuscolari, di
isolare, in un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche e corpuscolari,
servano anche a proteggere zone vitali dalle radiazioni termiche delle esplosioni nucleari); si
scosse elettriche, ustioni, congelamenti, radiazioni), chimica (per sostanze o elementi
colore dei corpi che assorbono tutte le radiazioni dello spettro solare (e si riferisce alla
colore dei corpi che assorbono tutte le radiazioni della luce. maestro rinuccino, 108-1
-ott. che assorbe allo stesso modo radiazioni di diversa lunghezza d'onda (un
; radioattivi, legati all'emissione di radiazioni e alla conseguente contaminazione ambientale.
possibile l'utilizzazione e la trasformazione delle radiazioni (per impieghi scientifici, in medicina
quantitativamente costituisce i 2 / 3 delle radiazioni emesse dall'esplosione ed è dovuta ai
reazioni che avvengono nelle stelle egli operatori dalle radiazioni. -per estens.: l'inquelle
particolari fotorecettori, benché siano sensibili alle radiazioni luminose. giamboni, 8-i-217: gli
referto patologico) prodotta dall'intercettazione di radiazioni da parte di un corpo. -ombra
. che ha, rispetto ad altre radiazioni luminose dello stesso colore, la stessa
; che ha, rispetto ad altre radiazioni luminose di diverso colore, la stessa
mori mediante l'impiego di radiazioni. = voce dotta, comp
ultraviolette, raggi x, raggi y, radiazioni cosmiche). -onde acustiche o sonore'
impenetrabili ai raggi x o ad altre radiazioni organi e strutture anatomiche, al fine
una superficie, con riferimento anche a radiazioni di natura elettromagnetica o corpuscolare).
l'eosina, capaci di assorbire particolari radiazioni, in modo da poter essere trattata
una sensibilità spettrale estesa a tutte le radiazioni visibili, che risulta minima per il
studia i fenomeni luminosi; studio delle radiazioni atte a impressionare l'occhio umano e
, per estens., delle altre radiazioni elettro- magnetiche. -ottica geometrica: che
9. 3. che concerne le radiazioni luminose e, per estens.,
per estens., anche le altre radiazioni elettromagnetiche (un fenomeno, una legge
; che costituisce un fenomeno dovuto alle radiazioni luminose. galileo, 3-4-201:
. -mezzo ottico', mezzo trasparente alle radiazioni luminose. -asse ottico: v
fotogr. sensibile a tutte le radiazioni visibili (un'e mulsione
varie funzioni, come la trasformazione delle radiazioni luminose, la fotosintesi, la protezione
la fotosintesi, la protezione contro talune radiazioni, la colorazione dei fiori per attirare
, grembiuli, schermi di protezione dalle radiazioni ionizzanti, recipienti schermati destinati a contenere
. radioterapia nella quale la sorgente delle radiazioni è accostata alla lesione da curare.
provoca la polarizzazione della luce o di radiazioni elettromagnetiche; che serve a produrre o
hanno una funzione determinante nell'assorbimento delle radiazioni dovuto alla materia interstellare, che si
. 6. elettron. generatore di radiazioni che servono per eccitare un sistema molecolare
di partenza, con conseguente emissione di radiazioni (e tale processo applicato al laser
molecole in stato elettronico eccitato con le radiazioni emesse da un generatore (onde determinare
allo stato di partenza, l'emissione di radiazioni). 8. metall. mantenere
nelle collisioni tra elettroni e positroni le radiazioni sono molto basse. non è come una
esauriscono nello scoppio, senza che le radiazioni perdurino dopo l'esplosione e si propaghino
da cui dipendano interazioni fra materia e radiazioni elettromagnetiche. -meccanica quantistica: v.
parte dell'elettronica che s'interessa delle radiazioni, nei campi visibile, ultravioletto e
determinato fenomeno (e con riferimento alle radiazioni elettromagnetiche, si ha la quantità di
al quarzo: quella che, emettendo radiazioni infrarosse e ultraviolette, ha applicazioni mediche
rad è l'unità di dose di radiazioni ionizzanti assorbite: un soggetto (inanimato
un rad quando l'energia che le radiazioni gb conferiscono per ogni grammo del suo peso
. -che ha forma di radiazioni. bacchelli, 18-ii-561: ho sentito
-che si diffonde sotto forma di radiazioni. p. volpe [« la
vantaggio di equiparare gli effetti nocivi di radiazioni ionizzanti di natura ed energie diverse.
. terapia radiante: quella che impiega radiazioni ionizzanti; radioterapia. e. minetto
stropicciarli e fanno lume. -emettere radiazioni. calvino, 7-44: la galassia
. fis. corpo atto a emettere radiazioni. - radiatore integrale, nero,
380: potenza comparativa ottenuta fotograficamente delle radiazioni emesse dall'azotato d'uranile, dal
. piccola enciclopedia hoepli, i-iv-499: 'radiazioni cosmiche ': hanno una frequenza altissima
codesta universalità di rapporti dialettici sono le radiazioni cosmiche, messaggio dei mondi cioè dei
: i virus, i veleni, le radiazioni dell'uranio..., il
celesti] o le proprie o le attaccate radiazioni ne tramandino con quelle del sole e
come il fumo di sigaretta e le radiazioni, che inducono reazioni radicaliche nei tessuti
ra) caratterizzato dalla proprietà di emettere radiazioni, disgregandosi lentamente e sviluppando una grande
per preparazioni di laboratorio; le sue radiazioni, se assorbite dai tessuti organici in
: se si bombarda... con radiazioni del radio l'acqua pesante, si
, originato dall'attinio per emissione di radiazioni. m. ponzio, 1-104
, 1-104: pare che l'attinio emani radiazioni... in un ciclo evolutivo
che hanno taluni nuclei atomici di emettere radiazioni per effetto di disintegrazioni nucleari; può
. 2. sottoposto a radiazioni terapeutiche. g. berto, 6-87
. che presenta radioattività; che emana radiazioni nucleari. -anche: prodotto da radioattività
': studio degli effetti fisiologici delle radiazioni elettromagnetiche. migliorini, [in «
) in medicina, come sorgente di radiazioni nella terapia dei tumori (in sostituzione
rilevanti di assorbimento tali da determinare per radiazioni prossime a tale lunghezza di onda differenze
la durezza media di un fascio di radiazioni, stabilendone la qualità media (e la
un radiocromometro per misura di durezza delle radiazioni, applicando in luogo della progressione aritmetica
sf. medie. dermatite provocata da radiazioni. = comp. da radio4 e
che studia l'azione sugli organismi delle radiazioni, naturali o artificiali, presenti nell'
disintegrazione nucleare e la conseguente emissione di radiazioni nucleari si accompagnano alla formazione di gas
lesione dell'epidermide procurata da esposizione a radiazioni. = comp. da radio4
medie. lesione dell'epitelio causata da radiazioni. = comp. da radio4 (
, sf. speciale capacità di percepire radiazioni (di natura per ora non ben
o radioestesia ': la sensibilità a radiazioni che di solito passano inosservate. papini
le vibrazioni muscolari suscitate nel soggetto dalle radiazioni captate durante la ricerca).
sf. miner. fluorite che emette radiazioni. = comp. da radio4 e
aloni 'di elettroni relativistici che emettono radiazioni muovendosi in campi magnetici. t.
il cui impiego possa determinare rischi di radiazioni ionizzanti per i lavoratori e la popolazione
medie. condizione di diminuita sensibilità alle radiazioni. = comp. da radio4 e
non presenta radioattività; che non emana radiazioni nucleari. m. ponzio,
mucose provocata da eccessivo assorbimento di radiazioni nucleari o comunque ionizzanti; può avere
reazione chimica di dissociazione, provocata da radiazioni. m. ponzio, 1-517
parte della fisica che studia le radiazioni elettromagnetiche di pic colissima lunghezza
e raggi y) e le radiazioni corpuscolari originate dalle disintegra zioni
. medie. affezione cutanea provocata dalle radiazioni attiniche della luce solare. = comp
sf. fis. luminescenza provocata da radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari. = voce dotta
delle saldature di questa è colpita dalle radiazioni, il circuito viene percorso da corrente
. necrosi di un tessuto colpito da radiazioni: è lo stadio più grave delle
cui qualcuno vorrebbe spiegare la telepatia: radiazioni del cervello, il quale ora agirebbe come
le lesioni prodotte negli organismi viventi dalle radiazioni. = comp. da radio4
). biol. che protegge dalle radiazioni. p. bianucci [«
sostanza protettrice, dispositivo di protezione dalle radiazioni. p. volpe [« la
proteggere gli organismi viventi dai danni delle radiazioni. 2. complesso di
complesso di misure attuate per proteggere dalle radiazioni gli addetti ai lavori, in un ambiente
in un primo tempo era stata rivolta alle radiazioni ionizzanti, sia di origine nucleare sia
radiorecettività, sf. recettività alle radiazioni da raggi x. m
radiosensìbile, agg. biol. sensibile alle radiazioni (un tessuto organico).
un tessuto organico di essere sensibile alle radiazioni. m. ponzio, 1-299
. biol. che rende sensibile alle radiazioni un tessuto radioresistente. -anche sostant
sf. biol. il sensibilizzare con radiazioni un tessuto radioresistente. m.
rapporti fra i fenomeni cadaverici e le radiazioni. = voce dotta, comp.
. parte della radiologia che impiega radiazioni elettromagnetiche o nucleari nella cura di talune
per sfruttare il potere penetrante delle radiazioni. = comp. da radio4
tali, cioè a causa delle radiazioni emesse. g. cavinato [
sf. medie. tossicosi provocata da radiazioni. = comp. da radio4 e
222; è usato come sorgente di radiazioni nel trattamento medico dei tumori.
; che si propaga per mezzo di radiazioni; radiante. guglielmotti, 706:
linguaggio comune anche semplicemente raggi): radiazioni di natura elettromagnetica, prodotte da particolari
per l'esplorazione del corpo con tali radiazioni. g. bufalino, 1-152:
corpo o di suoi organi con tali radiazioni. volponi, 2-469: questa volta
-raggi a, (3, y: radiazioni corpuscolari (a e p) o
vantaggio di equiparare gli effetti nocivi di radiazioni ionizzanti di natura ed energie diverse.
. disus. unità per il dosaggio delle radiazioni ionizzanti, che provoca un assorbimento
fuori la dicitura. -assorbimento di radiazioni o di energia. piccolomini, ii-90
. 8. atto ad assorbire radiazioni o energia. varchi, 8-1-481:
sorgente, per lo più suoni, radiazioni, segnali elettro- magnetici; può essere
sorgente (consistente per lo più in radiazioni o impulsi elettrici o elettromagnetici) e
ed i prodotti dovuti all'azione delle radiazioni. la preparazione, il maneggio e
immagine monocromatica e nitida di ciascuna delle radiazioni contenute nella luce che attraversa uno spettroscopio
processo con cui un materiale danneggiato da radiazioni riacquista, spontaneamente o attraverso opportuni procedimenti
di bellissima luce. -che emette radiazioni luminose (un animale o una parte
in moto o, anche, di radiazioni elettromagnetiche. t. regge [«
-circondato da materiale idoneo a bloccare le radiazioni nocive. del giudice, 2-104:
fluorescente che s'illumina se colpita da radiazioni elettromagnetiche (come i raggi x,
-schermo nucleare: dispositivo che impedisce alle radiazioni prodotte da un reattore nucleare di fuoriuscire
100 a 300 cm, che riduce le radiazioni y fino ai livelli di tollerabilità.
davanti agli obiettivi fotografici per assorbire determinate radiazioni luminose. 14. idraul
diagnostico che si serve dell'emissione di radiazioni da parte di isotopi radioattivi artificiali
di scintille prodotte in materiali che emettono radiazioni luminose come conseguenza dell'interazione di particelle
2. fis. materiale che emette radiazioni luminose quando viene sottoposto a irradiazione;
fenomeno offerto da una qualsiasi sorgente di radiazioni luminose. d'annunzio, iv-2-549:
chiamate scintillatori, allorché vengono colpite da radiazioni. -contatore a scintillazione: v.
le galere capitane e talvolta anad altre radiazioni, sensibilizzatori chimici le soulloa [guevara
la disintegrazione della materia fino ad ottenerne radiazioni paragonabili a raggi cosmici. migliorini [
di leucemie fosse proporzionale alle dosi di radiazioni assorbite,... oppure se vi
spettro. -vento solare, flusso di radiazioni corpuscolari emesso dal sole. g
. -tecnol. che sfrutta le radiazioni del sole per il proprio funzionamento o
eclittica e irradia energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari; è costituito da
insieme dei fenomeni riconducibili all'influenza delle radiazioni solari sulle condizioni dell'atmosfera e del
misurazione e di trasmissione, la potenza delle radiazioni al di là dell'atmosfera.
. fis. sostanza o corpo che emana radiazioni (elettromagnetiche, corpuscolari, ecc.
tut- t'all'intomo a guisa di radiazioni luminose, sparpagliati, appunto.
. riferimento allo spettro di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari. -analisi spettrale-,
a seconda dei livelli di assorbimento delle radiazioni emanate dalla corona stellare; il diagramma
dall'attraversamento di una sostanza pervia alle radiazioni luminose da parte di flussi delle medesime
luminose da parte di flussi delle medesime radiazioni, e che indica (in base alla
. -spettro visibile-, l'insieme delle radiazioni elettromagnetiche visibili all'occhio umano (ed
con i due opposti campi di frequenza delle radiazioni invisibili, rispettivamente lo spettro infrarosso,
rispettivamente lo spettro infrarosso, costituito da radiazioni di lunghezza d'onda superiore a quella
e lo spettro ultravioletto, comprendente le radiazioni di frequenza inferiore a quella dei raggi x
fuggenti. -nell'ottica delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari in generale, la
fotografica o no, prodotta da tali radiazioni diffratte per mezzo di particolari dispositivi;
di particolari dispositivi; la composizione delle radiazioni stesse, rilevata mediante l'uso di
con cui si rileva l'intensità delle radiazioni elettromagnetiche nelle diverse regioni dello spettro solare
onde acustiche e da un generatore di radiazioni elettromagnetiche). = comp.
le differenze di intensità fra due sorgenti di radiazioni policromatiche in corrispondenza di una lunghezza
spettro di emissione di una sorgente di radiazioni elettromagnetiche, in partic. luminose.
e anche la produzione degli spettri delle radiazioni emesse da una sorgente (siano esse
. -spettroscopia ottica: quella relativa alle radiazioni percepibili otticamente. -per estens.,
nom.: quella che studia tutte le radiazioni il cui irraggiamento e assorbimento dipendono da
di venire a sua volta contaminata dalle radiazioni atomiche). rapporto censis1902,
. fis. emissione spontanea: emanazione di radiazioni da parte di un sistema atomico per
è costituita da soli neutroni ed emette radiazioni non luminose. le scienze [
. -stelle colorate, che emanano radiazioni colorate. tommaseo [s.
: un miliardo di mosche sterilizzate con radiazioni nucleari verranno fomite dall'italia all'egitto,
di vetro per i televisori assorbenti le radiazioni x); artificialmente sono stati preparati
farmaco. -anche: esposizione a radiazioni di intensità eccessiva. g. a
il superdosaggio e l'esposizione prolungata alle radiazioni 'uvi'provocano... una serie
instabile e se ne andava tutto in radiazioni. e. segrè [« la stampa
per il trattamento dei tumori che sfrutta le radiazioni gamma emesse da una sorgente di cobalto
telegammaterapìa, sf. medie. teleterapia con radiazioni gamma. = voce dotta,
una superficie più vasta; sfruttando le radiazioni più dure e penetranti, riduce la
da una telescrivente. lisi di radiazioni corpuscolari, specialmente di natura cosmica,
del pane. -calore emanato dalle radiazioni dei corpi celesti. varchi, 7-13
fis. disus. che seleziona le radiazioni calorifiche in base alla loro frequenza (
e il vetro, sono diatermani per certe radiazioni e non lo sono per altre che
di una sostanza di assorbire selettivamente le radiazioni calorifiche. lessona, 1456: 'termocrosi'
delle variazioni quantitative registrate a carico delle radiazioni termiche nella banda dell'infrarosso emesse dalle
ultima tecnica prevede la periodica esposizione a radiazioni ionizzanti di donne spesso in età fertile
, che veniva usato per la misura delle radiazioni termiche. lessona, 1458
di osservare dei corpi che, investiti da radiazioni infrarosse, diventano termoluminescenti. =
. tecnica di rilevamento visivo, delle radiazioni termiche emesse da un corpo attuato per
termovisóre, sm. strumento che visualizza le radiazioni termiche emesse da un corpo; è
una telecamera fornita di un tubo sensibile alle radiazioni infrarosse e da un cinescopio.
di luce-, dispositivo adatto ad assorbire radiazioni luminose o elettromagnetiche. -trappola di vapore
da agenti oncogeni come per es. radiazioni, sostanze chimiche, ecc.
dogliette umorali. 6. riflessione di radiazioni luminose. algarotti, 6-98: il
essere attraversato da tutto lo spettro delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. -coefficiente di trasparenza
corpo, secondo la lunghezza d'onda delle radiazioni incidenti, salvo che per i corpi
colorati per trasparenza sono attraversati preferibilmente dalle radiazioni di un colore determinato). 9
un diverso coefficiente di assorbimento delle radiazioni luminose, per cui appaiono con tre
bande spettrali che sotto l'azione di radiazioni ultraviolette emana una luce di colore bianco
amplificatore, aumentando grandemente la potenza delle radiazioni telefòniche. didimo [« la stampa »
ad agenti oncogeni (sostanze chimiche, radiazioni, ecc.) sui luoghi di lavoro
ecc. -sm. campo di tali radiazioni, diviso in ultravioletto vicino, da
: 1 virus, i veleni, le radiazioni dell'uranio... il caso
-vetro atermico: atto ad assorbire le radiazioni infrarosse. -vetro bianco: di qualità
colore nero e lo rende opaco alle radiazioni visibili e trasparente a quelle ultraviolette.
: i virus, i veleni, le radiazioni dell'uranio... il caso che
. 3. fis. proprietà delle radiazioni elettromagnetiche di eccitare la facoltà visiva dell'
buio, la visione normale di soggetti mediante radiazioni infrarosse, usato specialmente per scopi militari
o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di
. fis. spazio privo di materia e radiazioni o contenente solo gas molto rarefatti.
anche di molte altre cose: dalle radiazioni termonucleari che tengono accese le stelle alla
occupa di individuare le zone contaminate da radiazioni. corriere della sera [10-i-2001]
, 6664: autorizzazione al trattamento mediante radiazioni gamma, a scopo antigermogliativo, di patate
, agg. che protegge la pelle dalle radiazioni solari (un cosmetico); antisole
cristalli delle automobili atti ad assorbire le radiazioni infrarosse). = comp.
attinologìa, sf. medie. studio delle radiazioni luminose in rapporto alla loro azione biologica
un sistema per proteggere l'operatore dalle radiazioni. autopsicologìa, sf. analisi
una strattura elettroottica o magnetoottica di produrre radiazioni particellari convergenti. la stampa [
in rapporto all'illuminamento da parte di radiazioni elettromagnetiche. = voce dotta, comp
tura di un composto per effetto delle radiazioni luminose. = voce dotta, comp
ampia informazione sul problema dell'esposizione a radiazioni ionizzanti del personale di volo delle compagnie
. invar. fis. dispositivo amplificatore di radiazioni elettromagnetiche, basato sull'emissione coerente di
fenomeni fotochimici prodotti da gas emessi dalle radiazioni solari. = voce ingl.
. tubo elettronico a scarica usato per rilevare radiazioni ad alta frequenza. = voce
, agg. che è stato contaminato da radiazioni nocive. gazzetta ufficiale [13-v-1986
radiologia che si occupa dei danni da radiazioni sull'organismo dei bambini. corriere della
materiale resistente agli agenti atmosferici e alle radiazioni ionizzanti, ma permeabile alle radioonde.
, visualizzandole come fonte di calore emettenti radiazioni nella banda dell'infrarosso. business
impedire l'uscita e l'entrata di radiazioni. m. venturoli, 1-127: dopo
ecc., protegge la pelle dalle radiazioni nocive emesse dal sole; ciascuno dei filtri
na làmpada, sf. apparecchio che emette radiazioni ultraviolette capaci di abbronzare la pelle senza
insorgere della malattia, come l'esposizione a radiazioni nucleari. = voce dotta,
, sm. fis. raggi uva: radiazioni elettromagnetiche con lunghezze d'onda appartenenti al