uomini avvolti in candidi accappatoi si lasciavano radere. e. cecchi, 5-84: con
intorno all'asta della meta così stretto da radere con l'ala inflessa la punta della
chiara, punteggiata di barba dura a radere. 2. babbo morto
barbe de'pazzi il barbiere impara a radere ': certe esperienze si fanno alle spese
un barbieri che raffila il rasoio per radere, ed ora un beccaio che arruota il
cattivo? - rispondo che dio fa radere l'uno barbiere con l'altro.
ospizio, li venne voglia di'farsi radere, avendone grandissimo bisogno; e così
: andatosene ad una barbaria si fece radere la lunga barba. aretino, ii-47:
pazzeschi. borgese, 1-330: si fece radere il mento, il labbro, le
un barbieri che raffila il rasoio per radere, ed ora un beccaio che arruota
sarebbe quella la qual mi conducessi a radere le insaponate barbe de'rustici villani.
: don silvestro prese ad andare a farsi radere anche lui, fra quelli che
capitano, preso l'auditore, lo fece radere alla divisa, come i buffoni si
don silvestro prese ad andare a farsi radere anche lui, fra quelli che aspettavano
onori. 2. locuz. radere il calvizio: radersi tanto i capelli
se la fe'tondire, e si fe'radere il calvizio. = voce dotta,
, e fuvvi entrato dentro e cominciò a radere. fucini, 93: ma quando
di que'modisti che si fanno sovente radere per qualificarsi tante tavole rase. o
/ lento, più lento, a radere / il vagheggiato suolo; /..
ninno cartolaio, possa... radere o far radere... alcune carte
, possa... radere o far radere... alcune carte o libri
[i cirurgici] a tondere, radere, scotenare, trapannare,...
refrattario si fe'smacchinare il capo, radere la barba, intorchiare i baffi con
/ lento, più lento, a radere / il vagheggiato suolo; / com'ape
che non le tornava a conto di radere le fortificazioni esteriori senza le quali mi pareva
[crusca]: cosa molto giovativa è radere il capo nella commessura coronale, e
zanca adunque... il cominciò a radere; e, come li ebbe raso
: cosa molto giovativa... è radere il capo nella commissura coronale, e
da cum * con 'e radere * radere '), sul modello di
* con 'e radere * radere '), sul modello di abrasione (
di quei modisti che si fanno sovente radere per qualificarsi tante tavole rase. o
era calvo, e che si faceva radere il mento, talmenteché non bisognerebbe dipignerlo
: egli ha una lingua che potrebbe radere, / così ben taglia, e il
e chiara, punteggiata di barba dura a radere; imboccava 11 piccino a cucchiaiate.
attendono [i cirurgici] a tondere, radere, scotenare, trapannare, raspare,
325): ed essendo, non a radere, ma a scorticare uomini date del
. decalvare, tr. ant. radere completamente i capelli come segno di ignominia
far deformare i suoi macedoni, facendoli radere. s. maffei, 5-5-34: segue
fece egli a ciascuno di essi profondissimamente radere il capo, come a tanti schiavi,
strappandoli a uno a uno); radere, tosare. guittone, i-14-81
. (per la coniugazione: cfr. radere). raschiare, radere via,
cfr. radere). raschiare, radere via, levar via raschiando.
. da di-'da'e ràdere 'radere '. deradicare, v. diradicare
barba difficile; cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e irritazioni
bibbia volgar., viii-240: e farò radere e tondere sopra i figliuoli dei tuoi
la tosura de'capelli, ovvero al radere del capo, tre cose significano,
mormorio, disse. -ant. radere, ripulire. g. gozzi,
la tosura de'capelli, ovvero al radere del capo, tre cose significano, ovvero
l'ospizio, li venne voglia de farse radere, avendone grandissimo bisogno. ariosto,
4. cancellare, raschiare, radere. -anche al figur. livio
: preso l'auditore, lo fece radere alla divisa, come i buffoni si fanno
. comisso, 14-18: si faceva radere la barba e teneva il capo rivolto
diligenza si tosava, ma ancora si faceva radere e pelare per tutto. 4
affatto. 2. per estens. radere al suolo, distruggere (una città
uomo o di un animale); radere, svellere (capelli o peli).
326): essendo, non a radere, ma a scorticare uomini date del
patema. 48. tagliare, radere la barba; accorciare, ravviare,
ai ferri, ancora bollente sul barbieri insegnò radere e tondere a le sue figliuole. a
: per paura altresì de'barbieri insegnò radere e tondere a le sue figliuole.
targioni tozzetti, 2-340: gli fece radere il capo [ad un apoplettico]
il vanissimo imperatore nerone si avea fatta radere la prima barba fioritagli su le guance
fa il ventre flussibile per la forza del radere che ha in sé.
che non mi trovo pur dinar per radere. bellincioni, ii-16: s'è sforzato
petruccelli della gattina, 2-156: fate radere fino al sangue questi due galuppi e metteteli
e non sa far altro che un poco radere, che non ne viverebbe una mosca
/ che non mi trovo pur dinar per radere. aretino, 8-38: aveano giuocato
più si guasta. -cancellare, radere, raschiare; far scomparire. bibbia
de'pori, deltarrente caldo, di radere e cadere i capelli e incalvire il capo
affilato sulla ruota della fortuna, per radere chi v'incappa. alfieri, i-95:
, inconiare, impannare, ingessare, radere i gessi e pulirli. documenti per la
. prov. l'uomo che non sa radere innavera le carte: chi non agisce
rasoio], la qual mi conducessi a radere le insaponate barbe de'rustichi villani,
di un ferro inzancato pur tagliente da radere ogni immondezza. = deriv.
come la pirucca, incostante: nel radere ogni mattina la prorompente lanugine al mento
affinché i rigurgiti dell'acqua non possano radere e portar via quel buon fondo
, barba, baffi, capelli); radere, rasare. - anche assol.
45. demolire, abbattere; radere al suolo, distruggere; fare scomparire
nella natura, la quale giungesse a radere mai dagli animi sì altamente ogni sentore di
atti di riforbirsi tutto... e radere dal collo quella loietta nericcia.
i-1-207: ella m'indusse a farmi radere quella mia maestosa barba. parini, giorno
macedonia aver comandato a'capitani che facesser radere a'macedoni le barbe, perché non
più non si può né cassare né radere: al terzo gli si marchia similmente
che da empire i bicchieri di greco, radere il zuccaro sopra le maronate.
spropositata. le vedevo annaspare nell'aria, radere appena la massicciata di cemento.
, cauteri, coltelli da tagliare, da radere, lime, spedile, alcune
recidere, tagliare (i capelli); radere (i peli, la barba)
stolto. bencivenni, 5-190: bisogna di radere il capo e fregare...
] per cagione di giarda, fa radere lo loco del male, e lo
trovi nella vite, se ne vuole radere. = deriv. dal lat
mediante taglio o demolizione. -anche: radere. fra giordano, 1-98:
: volse vestirsi, pulirsi, farsi radere, alzar i mostacchi, arricciare e spolverare
ronlo [david] che per dispetto facesse radere loro mezze le barbe e tagliare i
... e facciasi il nazireo radere il capo del suo nazireato all'entrata del
lo scalpellino nettare e senza dolore benissimo radere in quella parte ove il buco si vede
andò a ricoverarsi. -abbattere, radere una costruzione. domenichi, 5-122
dicendo a piero se elio lo voleva radere, li respose de sì. il che
] apparisce che nudare la testa vuol dire radere i capelli. 4. liberare
i-170: si suole ne'campi di quelli radere il bianco e poi avere una tinta
e trifone che, nell'opportunità di radere il re, immergesse il rasoio nelle
, all'erba, al suolo: radere al suolo; distruggere. giovanni da
barbe de'pazzi, il barbiere impara a radere. ibidem, 296: bisogna che
a dirgli: -non ti vergogni? fatti radere cotesti pelacci! pirandello, 7-90:
inclinato a scorticare la pelle che a radere il pelo. seriman, i-537: alto
era eli strappare i peli o di far radere a secco gli indiziati di pelosità liberale
bibbia volgar., ii-33: niuno radere si farà insino a tanto che non
, 3-124: il piano non si può radere troppo perfettamente. l. ghiberti,
-volvere in polve: distruggere, radere al suolo. g. b.
di mio nonno! -distruggere completamente, radere al suolo. donato degli albanzani,
carne. -distruggere completamente, radere al suolo. piovene, 7-526:
bottega di un parrucchiere, si fece radere la barba, si pose in capo una
benissimo senza radere e senza altro, con bellissima difi-
che da empire i bicchieri di greco, radere il zuccaro sopra le maronate e processionare
fece egli a ciascuno di essi profondissimamente radere il capo come a tanti schiavi.
cervello come la pirucca incostante; nel radere ogni mattina la prorompente lanugine al mento,
a'barbieri, perché si aremo da radere alla latina; e bon prode facia a
, inconiare, impannare, ingessare, radere i gessi e pulirli. leonardo, 2-249
, volse vestirsi, pulirsi, farsi radere. pratesi, 5-188: che cosa
', ma coi signif. di radere 'raschiare, portar via '(cfr
ràdare e deriv., v. radere e deriv. radarfaro, sm
rasato, per accostamento alla radice di radere. radatura, sf. tess
, per tema de'barbieri si acea radere alla moglie. s. bernardino da siena
per lui, che lo venissi a radere. a. f. doni, 119
giovani desiderosi d'aver la barba si fanno radere spesso; i vecchi per ringiovanire se
fu il primo che cominciò a farsi radere ogni giorno. gualdo priorato, 3-ii-77:
festino, volse vestirsi, pulirsi, farsi radere, alzar i mostacchi, arricciare e
filippo in quei giorni non si taceva radere. moravia, i-229: il barbiere,
, discusse con un'altra chi dovesse radere, se giuseppe o giovanni: si
di voi fare ricchi e vogliovi fare radere la testa e velare a maniera di
. bibbia volgar., ii-33: niuno radere si farà in- sino a tanto che
, 759: si conviene il far radere la testa e applicarle sopra in forma d'
capitano, preso l'auditore, lo fece radere alla divisa, come 1 buffoni si
1-124: faccia [l'aguzzino] radere spesso la ciurma, perché sia più polita
le porte del palazzo e tosare o radere il figliuolo, al che fare soleva venirsi
mascalcie, 1-25: la cura è di radere lo luogo del male e scarasare senza
: sono abbruciate soltanto le macchine da radere il panno e le gualchiere non che
essendo [queste donne] non a radere, ma a scorticare uomini date del tutto
cervello ch'ella m'indusse a farmi radere quella mia maestosa barba. arici,
1-231: cura di questa infermità è radere i peli, tagliare lo loco del male
faccia or mai. questo è di radere la casa / con tal rasiera ferrea,
lo scalpellino nettare e senza dolore benissimo radere in quella parte ove il buco si
entrato dentro al doglio e cominciò a radere. -levigare, lucidare una superficie
macinare, inconiare, impannare, ingessare, radere i gessi e pulirli. cellini,
che da empire i bicchieri di greco, radere il zuccaro sopra le maronate e processionare
i rigurgiti dei- acqua non possano radere e portar via quel buon fondo.
il concilio i tre sonetti furono fatti radere anche dal canzoniere. -figur
ignoranza; e 'l tempo stesso, col radere dalla memoria il mal detto, fa
lasciai di raddoppiare il passo e di radere la muraglia, guardando sempre sull'alto
[s. v.]: 'radere il suolo, il tappeto od andar
soggetto ad inciampare. -figur. radere il suolo: mantenersi a un livello
sicuri d ^ occhio e di polso nel radere le curve come con una rasoiata.
automatiche. busca, 142: è radere la campagna o il muro, quando i
, 5-4-206: le cannoniere vengono a radere il fosso. bacchelli, 3-121:
, abbattere completamente (nelle locuz. radere al suolo, dalle fondamenta, ecc.
g. parrilli, 1-ii-295: 'radere ': tagliare le opere morte del
come fece benvenuto, che andò per radere e fu raduto: essere sopraffatto da colui
fece benvenuto, il quale andò per radere e fu raduto. -no, no (
1-37: la cosa consiste altrove che nel radere il cocuzzolo: se vi satisfanno le
sua? e lasciarsi a sua discrezione radere il pelo? lasso, ché vi andranno
, no: l'omo che non sa radere innavera le carte. proverbi toscani,
de'pazzi, il barbiere impara a radere. = dal lat. radere
radere. = dal lat. radere, di origine incerta. raderizzare,
norsine. = nome d'azione da radere. radévole, agg. atto a
. radévole, agg. atto a radere; tagliente, affilato.
'. = agg. verb. radere. radézza, sf. l'
'), per cancellare, cassare, radere, cancellazione, cancellamento: incomportabile barbarismo
comune; e piuttosto che sconciatura di * radere ', come pensano alcuni che lo
entrato dentro al doglio e cominciò a radere. citolini, 502: le
= comp. dall'imp. di radere e madia1 (v.).
sm. ant. e letter. il radere, il ra schiare.
cielo. = nome d'azione da radere. radingòt e radingòtte, v
= comp. dall'imp. di radere e terra (v.).
raditura, sf. ant. il radere; rasatura. cassiano volgar.
di fumo. = deriv. da radere. radium, v.
radula, deriv. dal class. radere (v. radere). radume
dal class. radere (v. radere). radume, sm. radezza
raduto (pari. pass, di radere), agg. ant. raschiato,
campagna. - in partic.: radere al suolo un edificio 0 una
il vomere ', deriv. da radere (v. radere). ralla3
, deriv. da radere (v. radere). ralla3, sf. supporto
rasato, raso ', aeriv. da radere (v. radere). rabogare1
, aeriv. da radere (v. radere). rabogare1 (ralogare),
e 'scheggia ', deriv. da radere 'radere, raschiare '.
scheggia ', deriv. da radere 'radere, raschiare '. raménto2
-in partic.: spianare, radere al suolo (edifici, mura)
vani o nicchie. 2. il radere al suolo; distruzione di mura, di
(ant. rassaré), tr. radere al suolo; demolire un edificio,
-intr. con la particella pronom. farsi radere la barba. c. levi
^ rasare, frequent. del class, radere (v. radere) attraverso il
. del class, radere (v. radere) attraverso il part. pass,
-in partic.: l'operazione di radere o radersi la barba. tornasi
da * rascùlum, deriv. da radere (v. radere). raschiata
deriv. da radere (v. radere). raschiata (ant. rasoiata
una superficie o a un ostacolo; radere. machiavelli, i-vn-443: questa
i'faccia or mai. questo è di radere la casa / con tal rasiera ferrea
dello staio. e questo si dice radere. e tal bastone si dice rasiera
. rasìlis, agg. verb. da radere (v. radere).
. verb. da radere (v. radere). rasimigliare, v
raso1 (pari. pass, di radere), agg. { raso-, ant
), sm. strumento usato per radere la barba, i capelli, i peli
dalle due piastre in misura sufficiente per radere, ma tale da non potere arrecare
fu il primo che si cominciò a radere ogni dì: di poi cesare augusto sempre
triste azioni. -menare il rasoio, radere come il rasoio: spogliare completamente una
da rasus, pari. pass, di radere (v. radere);
, di radere (v. radere); le var. rasore, rasoro
[i chirurghi] a tondere, radere, scotenare, trapannare, raspare,
sarà grata. -per estens. radere le guance, sbarbare. pasquinate romane
, lat. rastrum, deriv. da radere (v. radere). rasucare
, deriv. da radere (v. radere). rasucare e rasugare, v
., i-521: la casa tutta farà radere di dentro per lo circuito, e
, lat. rasura, deriv. da radere (v. radere), attraverso
, deriv. da radere (v. radere), attraverso la forma del pari
suo. -recare al pari: radere al suolo. giov. cavalcanti,
, cauten, coltelli da tagliare, da radere, lime, spedile, alcune specie
barba difficile, cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e irritazioni
. 4. tr. radere il suolo (la traiettoria di un
dizionario marittimo militare [tommaseo]: radere la campagna o il muro è quando
mai più non si può né cassare né radere. -dannato al fuoco infernale.
quando distaccarsi, avvicinarsi alla terra, quasi radere la cima degli alberi, lacerarsi,
f. f. frugoni, v-503: radere di grazia cotanto pelo superfluo a quei
, inconiare, impannare, ingessare, radere i gessi e pulirli, rilevare di
. tagliare peli o capelli; rasare, radere. - rimondare jìno alla cotenna:
. - rimondare jìno alla cotenna: radere a zero., lippi, 8-51
peli e barba divellere e tondare come radere, unde li fu rimprocciato d'alcuna
e dicendo a piero se elio lo voleva radere, li respose de sì. il
desiderosi d'aver la barba si fanno radere spesso; i vecchi per ringiovanire se
3-129: contadini... si facevano radere sulla faccia e sulla nuca e lavare
nostro parente o amico, non vi fate radere le teste, non vogliate graffiarvi la
barba difficile, cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori e irritazioni
alla selva di vona, nel radere della torre tibalta, vive una
tutto nudo salvo per due pancacce e il radere di pirandello, 8-232: essendosi
ne sia rimasto mdemente deluso. è un radere stonco, abbandonato da mosca.
incerto. ancora viva, insigne radere del passato, nella casa di cam
ru infermo, ridotto un radere. savmio, 22-92: un giorno,
firenze, in un signore, ridotto a radere umano ma ancora derale: favorevole
. lorenzi, 1-102: io di radere infranto il campo aspergo, / =
torrente. 12. tr. radere al suolo, distruggere, abbattere una
folta e atorta, deliberò de farsela radere. ulloa [guevara], iv-80:
. capuana, 14-188: oltre a radere, [il barbiere] doveva salassare una
conservarla in moto. 2. radere della barba. foscolo, xv-330:
. distruggere dalle fondamenta una costruzione; radere al suolo una città. -in partic.
. sbarbatura, sf. il radere o il radersi la barba.
tr. { sbarbifico, sbarbifichi). radere, sbarbare, (e ha per
delle pompe funebri non pare disposto a farsi radere i baffi,... come
i-170: si suole ne'campi di quelle radere il bianco e poi avere una tinta
scalvare, tr. ant. radere il capo. -anche as- sol
degli amoniti, fece in derisione scalvare e radere la barba e tagliare le vestimenta infino
vanno scancellati. -distruggere completamente, radere al suolo. baldini, i-148:
, cauteri, coltelli da tagliare, da radere, lime, spedile, alcune specie
et alquanto scantonata un poco, debbesi radere da tutte a dua le bande.
terreno. busca, 142: è radere la campagna o il muro, quando i
del male. la cura è di radere lo luogo del male e scarasare senza traimento
dalla selce, perché non è atto a radere da essa quelle particelle così minute.
tropp'urlato. -scherz. radere in modo rude e maldestro. goldoni
. il libraro, in vece di radere, scorticato e circonciso in guisa che n'
: essendo [le femine] non a radere, maspose nel dialetto ordinario degli austriaci e
attendono [i chirurghi] a tondere, radere, scotenare, trapannare, raspare.
). ruscelli, 3-15: radere gentilmente e dar loro il gesso con
avesse avuto meglio, avrebbe serbato il radere in occasione di parlare di far la
europa. 9. ant. radere una moneta, asportandone un sottile strato
. borgese, 1-331: si fece radere il mento, il labbro, le gote
a smantellarla. 2. radere al suolo una città. caro,
dalla selce perché non è atto a radere da essa quelle particelle così minute,
6. locuz. distruggere fino al soglia radere al suolo. s. degli arienti
(per la coniug.: cfr. radere). ant. e letter.
da super (v. sor2) e radere (v. radere).
) e radere (v. radere). sorrancare, tr. (
piazza con la mitraglia. -abbattere, radere al suolo un edificio. p levi
la pelle liscia; depilare; sbarbare, radere. castiglione, 117: molti [
o, anche, spalmare il sapone per radere la barba. gadda conti,
fondamenta un edificio, una fortificazione; radere al suolo una città, le mura.
venirvi. 2. per simil. radere al suolo una città o una fortezza;
; abbandonare il vizio, il peccato. radere. leggenda aurea volgar., 857:
festino volse vestirsi, pulirsi, farsi radere, alzar i mostacchi, arricciare e spolverare
chiari che nessuna mutazione gli può del cuore radere e disgombrare totalmente. fiamma, 1-493
affoghi. -stendere al piano: radere al suolo. pananti, i-201:
... il libraro, invece di radere, scorticato e circonciso in guisa che
: quelle che hanno la funzione di radere il fondo raccogliendo nella parte terminale della
da empire i bicchieri di greco, radere il zuccaro sopra le maronate. =
chiesa. 5. ant. radere. buti, 1-338: con carboni
barba. -tagliare a zero: radere, rasare il cuoio capelluto. l
1-iv-107: egli ha una lingua che potrebbe radere, / così ben taglia. aretino
via, / né per tema del mar radere il lido. monti, x-4-
12. ant. abbattere, radere al suolo. bibbia volgar, vii-488
insapona, scrupoloso, poi comincia a radere premendo il meno possibile col suo ventre
togliersi il cappello. 6. radere (o farsi radere da altri) la
6. radere (o farsi radere da altri) la barba, i baffi
torre. 7. distruggere, radere al suolo una città. dante,
(tondéggio). ant. rasare, radere. luna [s. v
prima volta i giovani si faceano tagliare o radere la barba. papini, x-2-266:
il vello lanoso alla pecora; radere il pelo al cane, le setole
siamo obbligati. -accorciare o radere la barba. manni,
'l chirurgo, il tendere, il radere, lo scotenare, trappanare, raspare,
[i chirurghi] a tendere, radere, scotenare, trapannare, raspare,
fratelli. 2. per simil. radere al suolo, distruggere, abbattere.
, distruggere un edificio dalle fondamenta, radere al suolo una città. gemelli careri
po'di pelo vano, si fanno radere, perché gli venga la barba. tozzi
ma sicuri d'occhio e di polso nel radere le curve come con una rasoiata
xiv alla fine della lunga disputa fece radere al suolo, la cappella compresa,
din cellini, 624: vedendomi questi lavoranti radere quelle mie 'merzede', / sì
vizia. moneti, -tosare, radere sul vivo-, scorticare radendo la barpovertà
. coventrizzare, tr. distruggere, radere al suolo una città, un paese
coventrizzazióne, sf. il radere al suolo una città mediante bombardamento.
(per la coniug.: cfr. radere). paleogr. raschiare un
comp. da ex 'fuori, da'e radere 'raschiare'. erbalismo, sm. erboristeria
egli si è abituato anche a farsi radere il pube da due suore bianche, una
), tr. (contropèlo). radere contropelo. tommaseo [s.
(* sbarbìfico, * sbarbìfichi). radere, sbarbare (e ha per lo