scempia ne provoca il rafforzamento fonetico (raddoppiamento), espresso ortograficamente nelle parole composte
a soldo a soldo. -con raddoppiamento rafforzativo. dante, inf.,
un altro ornamento, che s'appella raddoppiamento, il quale si fa...
addoppiare. addoppiaménto, sm. raddoppiamento. giamboni, iv-61: l'
. = lat. ulùcus, col raddoppiamento popolare uluccus (d'origine sconosciuta:
odore. = variante di amaricare con raddoppiamento della m per analogia con rammaricare.
bartoli, 40-ii-24: giunge col suo raddoppiamento fin sotto all'ascella del braccio destro
. bis2, prefisso usato per il raddoppiamento. l. bellini,
in quattro guise. e prima col raddoppiamento de le parole, come fece.
, come attesta la sua formazione con raddoppiamento (come cicoda, cicala)
. cattaneo, ii-2-65: se questo raddoppiamento [del fondo sociale] si riservasse
elemento di parole composte, richiede il raddoppiamento della consonante iniziale delle parole a cui
ditirambi. caro, 5-209: lo raddoppiamento de le parole è utilissimo a i
doppio. doppiaménto, sm. raddoppiamento. baroni, 215: i
il madore soffocante. -sostant. raddoppiamento, moltiplicazione. -il doppiar degli scacchi
da doppiare2. doppiatura1, sf. raddoppiamento, ripetizione; piega.
marin. rinforzo dello scafo costituito dal raddoppiamento del fasciame metallico. < =
della vista in una donna, consistente nel raddoppiamento degli oggetti seguita dopo la depressione delle
moto da luogo la forma daddove con raddoppiamento sintattico). dante, inf.
è evidentemente erronea. -tipogr. raddoppiamento di una o più lettere dovuto a
duplicatura, sf. raro. duplicazione, raddoppiamento. -in partic.: in anatomia
. il duplicare, il raddoppiare; raddoppiamento; cosa raddoppiata. -anche al figur
fenomeno grammaticale più noto col nome di raddoppiamento. -in senso concreto: forma
forma grammaticale che presenta il fenomeno del raddoppiamento. leopardi, 11-86: 'memini
= comp. da e e come con raddoppiamento sintattico. eccondròma, sm.
dalle congiunz. e e perché (con raddoppiamento sintattico). epperciò, cong
dalle cong. e e perciò (con raddoppiamento sintattico). epperò, cong
dalle cong. e e però (con raddoppiamento sintattico). eppòi,
e e dall'avv. poi (con raddoppiamento sintattico). eppure (ant
mescere (v.); per il raddoppiamento dell'iniziale di mescere cfr. gli
mettere (v.); per il raddoppiamento dell'iniziale di mettere cfr. gli
fuochi morti, si ha non ostante con raddoppiamento di lavoro a ricorrer poi ancora al
deriv. da aliga 'alga 'per raddoppiamento sillabico. galigaio (galligaio),
geminaménto, sm. letter. geminazione; raddoppiamento. - anche al figur.
geminatura, sf. raro. raddoppiamento. = deriv. da geminare1
geminazióne » sm. letter. raddoppiamento; ripetizione. -in partic.
dualizza. 2. fonet. raddoppiamento o prolungamento di una consonante nella pronuncia
e da cocozione, deriv. per raddoppiamento della sillaba iniziale da cozione (v
indoppiaménto, sm. letter. duplicità; raddoppiamento. tesauro, 4-70:
salvini, 41-63: in giuseppe, il raddoppiamento della lettera labiale p non pare che
d'un pesante cappello. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. dante,
/ pel vicinato fumoso. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. fra giordano
luogo aiuterebbero, ed assentirono. = raddoppiamento dell'imp. di levare.
tenue ed è contraddistinto nella grafìa del raddoppiamento del segno (grammo, fiamma);
è tutto un mangiamangia. = raddoppiamento dell'imp. di mangiare1.
6. nei giochi d'azzardo, raddoppiamento della posta perduta. -anche: puntata
assimilazione della consonante nasale precedente o con raddoppiamento, nel caso di forme tronche o
mento. lenzoni, 170: il raddoppiamento di quel 'non pianger, non pianger
mp. da mio e dio1, con raddoppiamento eufonico.
divisione indiretta e assicura, mediante il raddoppiamento di cromosomi, un'eguale distribuzione del
in quattro guise. e prima col raddoppiamento de le parole, come fece licotrone
; forte, in posizione intervocalica con raddoppiamento del segno. boccaccio, viii-2-41
le forme tronche e monosillabiche presentano il raddoppiamento sintattico con enclisi; segue le
e pure (v.), con raddoppiamento fonosintattico. nepticula, sf.
all'estrema destra e all'estrema sinistra raddoppiamento d'accuse contro l'opportunismo, l'equilibrismo
comp. da nò e maestà, con raddoppiamento fonosin- tattico, sul modello di nossignore
a2e ciò (v.), con raddoppiamento fonosintattico. oltracelèste, v
e sovrano (v.), con raddoppiamento fonosintattico. oltraterréno, v
che * (v.), con raddoppiamento fonosintattico. oltreacciò, v.
e pure (v.), con raddoppiamento fono- sintattico. òpra, v
ostupire, con metaplasmo di coniugazione e raddoppiamento consonantico per esigenze metriche. osura1
iniziale per influsso di ora e con raddoppiamento di natura espressiva. ottach
postconsonantica), forte (contraddistinta dal raddoppiamento del segno). delminio, ii-148
e biber -iris 'bevanda ', con raddoppiamento fonosintattico nella var.: cfr.
, di origine espressiva (formata per raddoppiamento della prima sillaba di padre),
di area sett., formata per raddoppiamento della prima sillaba di fityde (v
... nasce... nel raddoppiamento, quando s'accozzeranno insieme due parole
e botta1 (v.), con raddoppiamento fonosintattico e nel senso di 'difesa del
formazione scherz. da pinnacolo, con raddoppiamento della sillaba iniziale. pinsàcchio,
il diaframma: è osservabile per certo raddoppiamento precipitato nella dilatazione del vaso, con
. da pomulo, per pomolo, con raddoppiamento di origine espressiva.
/ tanto studio mi fruttò? = raddoppiamento di po', forma tronca di poco (
latini. monti, 4-3-260: questo raddoppiamento che precipita la prosodia del verso schivasi
mostro fetale con due teste e con raddoppiamento della parte superiore del tronco, a
punto che: appena che (anche con raddoppiamento enfatico). caro, 12-i-9
di essere1 (v.), con raddoppiamento fonosintattico. purchessìa, agg.
essere1 (v.), con raddoppiamento fonosintattico. purchessìasi, agg.
; la lettera q non ammette mai raddoppiamento, eccetto che in soqquadro e nei
e giù (v.), con raddoppiamento fono- sintattico. quaggiuso (
aere spesso e per lo conculcamento e raddoppiamento d'essi. bembo, 10-v-7:
trovandosi ingannati dall'improviso e non aspettato raddoppiamento dei vascelli inimici, perdano l'animo
energetico dei cromosomi anzi nel loro giulivo raddoppiamento, perché ognuno dei cromosomi si ripeteva
tade e in tanta riconoscenza e in tanto raddoppiamento d'amore che mi penso che non
lui, questo a lui dovesse essere raddoppiamento di pene. masuccio, 95: vui
è mal umore: in più punti, raddoppiamento di terrore e quindi di precauzioni da'
oh! '-ripetè èva con un raddoppiamento di dolore. soffici, v-2-260:
che provocò un applauso generale e un raddoppiamento d'entusiasmo. papini, 27-417:
agire mi varrà la salvezza o un raddoppiamento di castigo? -grande incremento della
16-k-352: si ha non ostante, con raddoppiamento di lavoro, a ricorrer poi ancora
ti prego di considerare l'importanza d'un raddoppiamento di lavoro, il vantaggio d \
meno bile nel petto e un reale raddoppiamento d'esistenza. mazzini, 69-73:
una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali.
adesso aggiungo che va cancellata, come raddoppiamento di racconto, la chiamata dei bizantini
promontorio. beccaria, i-20: il raddoppiamento del capo di buona speranza all'italia
cittadini, 12: quanto al predetto raddoppiamento delle semivocali in mezzo alle vocali,
e le lettere in particolare e il raddoppiamento delle consonanti e gli accenti. 7
tommaseo [s. v.]: raddoppiamento del dialetto attico, nella lingua greca
conosciuto anche per pinini, causa un raddoppiamento spostato nella coniugazione del verbo..
8-92: roi c'è il caso del raddoppiamento sintattico. gli antichi manoscritti toscani scrivevano
dizionario di sanità, iii-7: 'raddoppiamento significa l'aumentazione della febbre continua e
oltre que'di continua piressia con serotino raddoppiamento. 9. mus. raddoppio
[s. v.]: 'raddoppiamento uso contemporaneo che nell'armonia si fa
uno altro ornamento che si appella 'raddoppiamento 'ed ha luogo quando, volendo
anadiplosi 'ancora (cioè il 'raddoppiamento ') in qualche occasione fa grandezza.
daniello, 1-116: fassi eziandio questo raddoppiamento nelle contraposizioni. -l'inventare
in quattro guise, e prima col raddoppiamento de le parole come fece lico- fronte
'. 11. stor. raddoppiamento del terzo: decreto emanato da luigi
risoluzione rimase celebre sotto il nome di raddoppiamento del terzo. = nome d'azione
non raddoppia consonanti. -provocare il raddoppiamento. monti, xii-2-51: perché la
(una parola); essere soggetto a raddoppiamento o allungamento (una lettera).
un suono o ai una lettera; raddoppiamento. ruscelli, 1-76: se mirate
raddoppiare. raddóppio, sm. raddoppiamento. baldinucci, 9-vi-124: alla
radduplicazióne, sf. ant. raddoppiamento. bergantini [s. v.
: l'ortografia comune non indica mai il raddoppiamento che l'italiano parlato fa correttamente portando
e deriv. reduplicaménto, sm. raddoppiamento, ripetizione. b.
). reduplicazióne, sf. raddoppiamento. lanzi, 1-1-202: formasi [
continua, la quale succede fra il raddoppiamento e l'accesso. piovene, 13-123
proferendosi nella gola più spiccati e con raddoppiamento di fiato e negl'in- strumenti d'
. ribattutaménte, aw. con raddoppiamento di una lettera. salvini
e con qualche lettera raddoppiata, il quale raddoppiamento ringagliardisce la voce. 15
. v.]: 'ritroso': quel raddoppiamento che ha la bocca della rete o
petali profumati e vellutati, derivati dal raddoppiamento di quelli originari e dalla trasformazione in
con una consonante liquida, presuppone un raddoppiamento fonosintattico; la forma ant. sam
principio della parola. manni, i-201: raddoppiamento e respettivo scemamente di consonanti.
: passo di danza costituito da un raddoppiamento incompleto del movimento (e seguito semidoppio
e mai (v.), con raddoppiamento fonosin- tattico. semmana (semana
v. serra3) che spiega il raddoppiamento della vibrante. serrare2, tr.
e il medioevo) per indicare il raddoppiamento delle lettere sulle quali era posto.
pio fino alla fine senza raddoppiamento, e si estende fino al
sintagmaticamente. -raddoppiamento sintattico: v. raddoppiamento, n. 7. =
e signore (v.), con raddoppiamento fono-sin- tattico; il secondo elemento può
ii-18: questa ricerca fu per me un raddoppiamento d'affetto e d'inquietudine
conosciuto anche per pinini, causa un raddoppiamento spostato nella coniugazione del verbo jilveiv,
tommaso, bartolommeo, ne'quali il raddoppiamento dell'emme richiede necessariamente un brutto squarcio
; il forte, contraddistinto graficamente dal raddoppiamento del segno (attore).
e con l'imperativo), talvolta con raddoppiamento. dante, purg., 1-67
e le lettere in particolare, e il raddoppiamento delle consonanti, e gli accenti,
una parte di vela, precisamente quel raddoppiamento o rinforzo di tela che a guisa
enclitica rispetto al verbo, anche con raddoppiamento sintattico. gherardi, lxxxviii-i-626: tal
. - anche in posizione enclitica e con raddoppiamento sintattico. dante, inf
di marijuana e yé-yé. = raddoppiamento dell'ingl. americ. ye [ah
= voce dotta, comp. dal raddoppiamento del lat. post 'dopo'.