, e come ordino, et a chi racomando le care mie cose et amate.
, e come ordino, et a chi racomando te care mie cose et amate.
rispose 11 frate: -a dio te racomando, / s'io te occidessi, io
811: o donne, io ve gli racomando che voi n'aviate qualche piatà;
, iii-626: d figliuolo e 'l padre racomando a'compagni e in una piegata valle
di avisarla: a la qual mi racomando. tolomei, 2-114: averò caro intendere
/ e mille volte a te mi racomando. castelvetro, 1-96: la memoria
: lo quale alla vostra paternità fedelmente racomando, pregando cho'umiltà che a lui
caonoscenza fina giunta, / a voi mi racomando, non per sagio / né per
son sanza divisa, / a voi mi racomando. dante, conv., iv-
non toma, / a voi lo racomando / no li facciate gelosia, né doglia
sperando: / però la mia vertute racomando, / poi non vi veggio, al
altra volta: messere, io vi racomando l'abate per amore di bonacorso vostro
. fi. cieco, i-433: racomando con tutta diligenza / el degno studio
di quelli nostri marzolini ed assai li racomando allo iscalco di galea. vocabolario nautico
l'officio. a vostra signoria sempre me racomando. orsi, cxiv-32-90: mi truovo
vostra signoria, a la quale me racomando. g. visconti, 2-177:
mani, in bona grazia umilmente mi racomando. muse padovane, lxv- 305
, 1-i-15: a voi senpre mi racomando, ricordandovi che, dove i'sono,
protettor saggi di mercatantìa, / mi racomando a vostra signoria / con mille volte
et in buona grazia sua umilmente mi racomando, supplicansinistròide, agg. che professa
quelle, con sommesse ciglia, / racomando la dolce mia famiglia. buonarroti il
). castiglione, 3-i-1-299: mi racomando pregandola a procurar de resanarsi bene e