: montano, io piango il mise- rabil caso / de la tua morte acerba e
, / bruttossi il bianco e vene- rabil erme / d'immonda polve: amaramente pianse
: ritomeran le porpore / sull'ado- rabil viso, / e su le labbra il
qual maestro, avesse appresa quell'insupe- rabil forza del porgere con tanta efficacia le sue
2-2-177: per redimersi da una intole- rabil molestia ei non si conduce a dire ima
/ una gran gente, un mise- rabil volgo / d'ogni età, d'ogni
fece fede che alle parole del vene- rabil vescovo dessero piena fede. caro, i-239
, 3-3-412: al che con ammi- rabil assenso si accorda il cader tutte [le
, 16-80: orlando con antea mi- rabil pruova / facea col brando, e costei
/ l'alta fatica e le mi- rabil prove / che fece il franco orlando per
incavato, in ima pietra di mi- rabil grandezza, e fuori della naturai moderna.
. beccari, xxx-4-309: o incompa- rabil gaudio, / o soave piacer, o
. / bruttossi il bianco e vene- rabil crine / d'immonda polve. tasso,
, / in disonesta e mise- rabil guisa / avea le man, gli orecchi
se in un sol punto la incu- rabil morte / alfin conduce ogni disegno al basso
il giovane, i-228: quel vene- rabil vaso di pandora, / che tanti ne
. tasso, 12-85: il vene- rabil piero, a cui ne cale, /
altri che là erano facevano un mise- rabil lamento. già erano passate da cinque in
minima maestrina di pensione scriverebbe un tolle- rabil paio di volumi. 9. in
ii-42: la nostra è troppo intolle- rabil salma, / qual comparando alla pastoral vita
gente, / ché duplicati con mi- rabil arte / sono gli oggetti da cristal lucente
pietre il pavimento ameno / di mi- rabil pittura adorna il seno. ariosto, 33-105
/ e 'n poca piazza fé mi- rabil cose. -portata di un pranzo
anime affannate ': aggiunto di mi- rabil proprietà e senza dubbio il più proprio che
a chi, radicato in questa mi- rabil virtù, si applicherà all'opere sue.
ingegnò di proporgli l'ultima ed irrepa- rabil rovina che per quella pace a tutti ne
/ che presumono i seggi / insepa- rabil proprietà natia. c. i. frugoni
d'àzeglio, 5-ii-77: con mi- rabil prontezza portarono il loro vasellame, e le
. beccari, xxx-4-310: o incompa- rabil gaudio, / o soave piacer, o
. anguillara, 2-306: l'incu- rabil cancro ingordo / serpendo rode un corpo e
-contienti, o tu, molt'ono- rabil eschilo: / e tu, misero euripide
deh frangi / questo corporeo e mise- rabil velo, / ma pria il duro mio
assai più splende, / mi- rabil notte ond'è quel sole uscito / che
: tua madre con bruttissimo e mise- rabil fine verrà tempo, che giacerà nella strada
il figliuolo di dio] con ammi- rabil coraggio a un turbine spaventoso di sassi,