cantò carme amoroso. idem, 1-166: ór non vedrei... /..
, 12-33: ricco e sazio de l'ór che la regina / nel partir diemmi
g. m. cecchi, 67: ór vada alla malora il tutto; vada
tocca / con la sua lancia d'ór, tanti n'atterra. caro, 12-1062
., 59: quel vago cerchio d'ór che me tien vivo, / ed
/ con le sarte di seta e d'ór la vela / lunge da galilea la
prese una sedia, che è tutta d'ór fino, / dicendo: « questa
, 409: ei s'è ficcato l'ór fin sulla nuca, / sotto alla
e bianco, / che ha tutto ad ór brunito il guar- nimento, / un
candido e polito, / e d'ór sì riccamente era adomata, / che rendea
., 59: quel vago cerchio d'ór che me tien vivo, / ed
avanza / ogn'altra, come l'ór tutte minere; / e 'l secolo innocente
carattere, / eri più bello! / ór tra lo strascico / e l'
il petto attraversavagli una larga / d'ór cintura terribile, su cui / storiate
, / tutto di seta e d'ór di più colori: / ond'al primo
sì ricca e polita, / che d'ór tutto il giardino aluminava. bembo
, / che sopraposti son tutti d'ór fino. redi, 16-i-104: dalla chinea
de alabastro egreggio, / e d'ór coperta è la suprema altura, /
de alabastro egreggio, / e d'ór coperta è la suprema altura, / sotto
corsier focosi, / con le rote d'ór fino / ad erto adriza e corsi
in esse, / quasi smalto su l'ór, consparse i fiori. foscolo,
/ erge il crestuto capo, e l'ór novello / dell'azzurrino dorso al sol
, 59: quel vago cerchio d'ór che me tien vivo, / ed hami
/ né disiai. caporali, i-100: ór, acciò del naufragio la novella /
d'argenteo pelo, / dal morso d'ór foco spiranti e spume. monti,
tina / il sol di ragi d'ór tutto iubato. cellini, 2-101 (481
lancia], e con lame d'ór fino, / tutta di smalto intorno lavorata
inutili all'estinta. alfieri, 1-205: ór dal cospetto / fuggir dovrò del re
parte: una leggiadra / conocchia d'ór le porse, ed il paniere /
/ erge il crestuto capo, e l'ór novello / dell'azzurrino dorso al sol
una matina / il sol di ragi d'ór tutto iubato, / e di tal
argenteo pelo, / dal morso d'ór foco spiranti e spume. niccolini, ii-457
e fornitene niuna. tasso, ili- ór sua altezza,... avendo cominciato
. boiardo, 2-9-39: la sedia d'ór, di cui sopra ho parlato,
/ or con l'armi facendo, ór co'destrieri, / che sudanti,
/ che vi sia per far prò. ór azzini, 4-426: ma'più ai
, / che stelle e rose ed ór vincon d'assai, / questi superbi portamenti
crin d'òr verde ghirlanda / fa l'ór parer più chiaro e più lucente.
4-172: una leggiadra / conocchia d'ór le porse, ed il paniere / ritondo
fulmine di marte. monti, 9-144: ór tempo egli è di consultar le guise
pagare. lettera senese, v-200-48: ór vedi che 'nprontare avemo noi cagiuso!
, / questi a libbre abbia l'ór, non, pure ad oncie.
idem, inf., 4-15: ór discendiam qua giù nel cieco mondo, /
, / tutto di seta e d'ór di più colori. moretti, i-440:
l'anello. sermini, 296: ór chi allora veduto avesse matquella sorta di
disposizione del minerale non rendaogn'altra come l'ór tutte miniere. g. michiel, lxxx
le mie volontadi. tansillo, 93: ór ciò che le mie note / cantan
e'si partì. sacchetti, 356: ór guardi chi è motor di tanto male
in nave negra. cesarotti, 1-xii-276: ór questi fatti adulti seguitarono gli argivi sulle
d'amore / chiusa d'un nembo d'ór, cinta di luce.
su la belva doma / scotendo l'ór de la nettarea chioma. monti,
suo simil giammai? berchet, 334: ór tu numera il censo ond'ella è
= voce dotta, gr. olvo / ór), comp. da otvo$ * vino
tuo bel dire. tasso, 7-6-55: ór chi narrar potrebbe a parte a parte
aóra', anche nella forma tronca ór), avv. di tempo. in
rotonda del manico. orbène (ór bène; anche nella forma tronca orbe
. da àrdo1. ordùnque [ór dùnque), cong. letter. dunque
. orsù [òr su, ór sue), inter. interiezione esortativa,
proprietà medicinali. orvìa (ór vìa), avv. interiezione esortativa
vinti piei. ariosto, 26-129: ór d'improviso spiccò in aria un salto /
perfetti argomenti. forteguerri, 9-4: ór le greche, or le latine carte /
/ tra di noi ci somigliamo. / ór mutati, ora scordati, / or
e rimondare. alamanni, 5-5-1007: ór più che in altro affar volga il pensiero
bemi, 46-56 (iv-115): ór la zuffa rinforza tuttavolta, / né così
è sì che non ripara. / ór non è ella una grazia infinita / gli
valore / ch'ancor agli occhi mei l'ór mi rassembra? malatesta malatesti, 1-158
la teneva come in un incantamento. ór tutta quella doviziosa colorazione svaniva a grado a
ferro altrui stampar gli esempi, / sopr'ór, de la reai vostra sembianza,
. d. bartoli, 2-2-431: ór a questi, in subito arrivare, strinsero
e sporca. castiglione, iii-125: ór io non voglio seguitare più minutamente in dir
trata intera, / strusciando seta ed ór mattina e sera. -trascinare con
dial. tucta óra, tuetór, tuct'ór, tuctora, tute óre, tutór