nieri, 316: per avere quel quid la mattina vanno là... e
, ut per vocabula ipsa in opere suo quid legger ne'cieli e a svelare gli arcani
dis negotiis operibusque custodiunt, et quid per singula tempora observare debeat homo
una materia bene attenuata et « si quid aliud ad idem conducit ». de
caleidoscopica dietro cui si nasconda un « quid » più vero, più sottilmente operante,
cfr. varrone, 5-162: « ubi quid conditimi esse volebant, a celando cellam
. = deriv. dal lat. quid quid (neutro del pron. interrogativo
= deriv. dal lat. quid quid (neutro del pron. interrogativo quis
neutro del pron. interrogativo quis quae quid). checchessìa (chechessìa, checché
pron. interrogativo lat. quis quae quid. chi3, pron. indefinito,
ebbe a combattere co'galantuomini del 'ne quid nimis ', i quali, in
pupille mettea lampi e paura, / quid fiero alano, che, ne'presti piedi
1-8-9: costor non dan mai d'un quid sentore, / fuorché al comune,
, 8-121: sì venne deducendo infino a quid; / poscia conchiuse: « dunque
philosophorum, quae in rebus exprimendis explicat quid res ipsa sit, qualis sit,
adunanze segrete a porte chiuse per deliberare * quid agendum'. tommaseo [s. v
dogmatica; se essa vanta un * quid simile 'dell'infallibilità papale testé eretta
l'ignoranza altrui onde credesse ad un quid di sua propria fattura: mito,
, un legato a latere, un 'quid prò quo ', uno insomma
, un legato a latere, un * quid prò quo ', uno insomma,
lezo, posatura, fondaccio, * et quid non '? si vede oggi alzata
sogni. ojetti, ii-643: -'quid petis ab ecclesia dei? ». -quante
, posatura, fondaccio, 'et quid non ', si vede oggi alzata a
nel rovescio si legge 'popule meus quid feci tibi? '. mazzini, 28-133
violenza. nomi, 10-15: un terzo quid, impraticàbile (ant. impratticàbile
poco un solo a questa massima: « quid prodest homini, si mundum universum lucretur
lasciano in una indecisione febbrile sul * quid agendum 'per me o per altri.
. g. belli, 456: -4 quid est aeconomia? ', -gli domandò
che ne esprimesse il pragma -l'intimo quid, disse ancora il presidente - subito
, posatura, fondaccio, 4 et quid non? ', si vede oggi alzata
vóto o satollo; / * quid eris mihi? '. il mangia o
si definisce che non è 1 neque quid, neque quale, neque quantum 'e
gl'ingiu- riatori a parole: 'non quid inimicos audire'. tommaseo [s
nequìcia, v. nequizia. ne quid nimis, locuz. lat. con valore
cardinal federigo] co'galantuomini del 'ne quid nimis ', i quali, in
, sul modello del lat. nescio quid: cfr. fr. je ne sais
questo stratagemma oraziano:... 'si quid ta- men olim '. sacchi,
, vii-45: fo secreto, 'nescio quid ', ma fo cazà li
non si rispetta la gran massima 'ne quid nimis ', tanto raccomandabile anche nelle
179: 'io son pergola': incertus sum quid agam. 'e'fa pergola'. nihil
solo il decider pettoralmente sopra il 'quid juris'. bandini, 2-i-259: suol tornare
, 12-131: illuminato e augustin son quid, / che fuor de'primi scalzi poverelli
, significa quanto presso e latini 'quid 'e 'quantum 'e 'quale
12-131: illuminato ed au- gustin son quid, / che fuor de'primi scalzi poverelli
, significa quanto presso e latini 'quid 'e 'quantum 'e 'quale
toa, provedadori e condutieri fatto conseio 'quid fien- dum \ e tutto el campo
toa, provedadori e condutieri fatto conseio 'quid fien- dum, e tutto el campo
pulte; sive enim sola pultis; sive quid aliud eius permixtione sumatur, pulmentum proprie
presi la soy armi quadre / domine quid et cum invocarem / et verba mea fé
« deus, deus meus, ut quid dereliquisti me? » foscolo, iv-403:
opposizione a quello a priori o propter quid, che muove dall'essenza di una
stare contenti al perché, senza cercare il quid. -in senso generico: il
'. = comp. da quid e dal lat. recta 'direttamente '
pron. indef.). quid (tose, quiddé), sm.
l'umana gente, senza volere sapere il quid, ciò è che cosa è questa
. salvini, v-3-3-2: 'il quid ':... la quiddità,
civile dei visi puliti; il nostro quid umano manca nei barbari meglio educati.
se non come negazione ed annichilazione del quid teoretico nucleante quella figura. montale, 12-88
velo sottile appena mi separava dal 'quid 'definitivo. 3. qualche cosa
così evidente, c'è un 'quid 'msomma che se fossero inventate sarebbe
fremito sentimentale, sì bene soltanto un 'quid 'che vuole esprimere, qualcosa d'
le montagne del lago di como un quid di avventurose superbie e di letterarie prerogative
, 13-40: l'armonia è un quid raro / adelheit / non è oggetto né
11-205: intanto / li accusa un quid, / li incolpa / un'ignominia
s. v.]: 'un quid ': un tanto, una parte
tanto, una parte. gli chiese un quid per andare avanti nella spesa.
indef. neutro). quid agèndum, locuz. lat. con valore
di comprender bene il punto ed il 'quid agendum 'in ueste materie. tommaseo
materie. tommaseo [s. v. quid]: dicono 'quid agen- um
. v. quid]: dicono 'quid agen- um? ', 'che
modo di sost. 'discorrere del quid agendum '. = propr. '
, cioè la risposta alla domanda 'quid est ', 'che cosa è?
-àtis, deriv. dal class, quid (v. quid).
dal class, quid (v. quid). quidditare (quiditare)
ha proposto la derivazione dal lat. quid genus 'quale genere '.
pepe, « gli è un quimmèdio (quid medium) tra la porca e i'
. da un comp. dal lat. quid 'qualcosa 'e medio (v
invece di quo '(oppure quid prò quod), per indicare un
= da quisquilia. quissìmile { quid sìmile, quidsìmile), sm. letter
torracchione in cima: e avrai un quid simile. guerzoni, ii-1090: il suo
di poussin, l'altro ancora un quid simile di david. e. cecchi,
= voce dotta, lat. quid simile, comp. da quid 'qualcosa
lat. quid simile, comp. da quid 'qualcosa 'e simile 'simile
i-12: « racha, racha! quid nunc personat tuba novissimi frederici ».
/ 1'ho richiesto per insino a quid / parenti, amici, palese e sagrata
fazio, iv-22-45: figliuolo, ascolta quid / e ciò ch'io dico,
dice egli, 'quia et propter quid '; il quale 'quia 'non
dio fa quello rescritto: « nescitis quid petatis ». f. casini, ii-627
detto di quell'antico filosofo: « ne quid nimis »... noi diciamo
fazio, iv-22-44: figliuolo, ascolta quid / e ciò ch'io dico,
. g. belli, 456: « quid est aeconomia? » gli domandò sbadigliando
. belli, 456: « quid est oeconomia? » gli dimandò sbadigliando un
ipotetica, di origine indeuropea) con quid 'che cosa'. se2, cong
v. secondo e deriv. secundum quid, locuz. lat. con valore avv
, ma qualcosa giù di lì, un quid si -facoltà intellettuale. mile
animali. sacchetti, x-35-8: - quid est terribilis?... - il
chi egli è, lo domandò: « quid est terribilis? » il cherico,
suo torracchione in cima: e avrai un quid simile. pascoli, 1047: voi
; e allora il cinematografo offre questo quid medium. pratolini, 3-98: il varietà