: oh sante / ore notturne e quete, / che i desiosi amanti accompagnate
furor d'orridi venti, / son quete tonde tempestose, e intorno sgombre le nubi
fiume è più amorosamente cinto d'ombre quete, leggevam poesia. 3.
/ aure serene, acque tranquille e quete, / marini armenti, e voi,
sospesa per l'aer serena: / quete sanza alcun rombo l'ale porta,
. di giacomo, ii-880: ora sulle quete sponde di un lago il quale beve
volponi, degli accorti bigatti, e delle quete acque di toscana. caro, i-158
piedi tuoi. monti, x-2-132: eran quete le selve, eran dell'aure /
. aretino, 1-127: l'acque quete son le cattive. 23.
un tempo. monti, x-2-132: eran quete le selve, eran deltaure / queti
mormora un carme che degli estinti le quete ossa turba. idem [darwin]
piante / vedransi a riverir / le quete ossa compiante / i posteri venir. manzoni
divallo un silenzio come una nenia di quete, ma se il ticchio mi salta,
, degli accorti bigatti, e delle quete acque di toscana, oh il doppio
, / e le galere mie tacite e quete / mossi disarborate e senza vela /
il mare disposto alle vele e le terre quete... si ristette nella sommità
dopo, quando ritornerà un'isola di quete case, nel porto delle alpi dolomiti!
ìmpito del moto; e allora sta in quete. -intr. cattaneo,
s'ella s'arresta, / semplici e quete, e lo 'mperché non sanno.
un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi, alle
reposo, con firma speranza de conseguire quete e felicità del despia- tato amore,
/ ché le vostre acque son tranquille e quete. b. davanzali, i-348:
un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi,
e bagni, e 'n lei concordi e quete / vedi le genti, halli,
iii-35: io stava le ore più quete e tranquille del giorno e della notte
un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi,
gir le navi / veloci, e quete sovra il mar tranquillo. -volare.
, inf., 3-97: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier della
ella s'arresta, / semplici e quete, e lo 'mperché non sanno. catone
amorosa speme, / pur geme per le quete aure diffusa, / e 'l su'
, inf., 3-97: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de
d'un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovanetti cipressi,
d'un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovanetti cipressi,
, inf., 3-98: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de
e d'onda, / di quete rugiade, di marcida fronda, / d'
core / m'era, a vedere le quete maree, / accompagnate da cento galee
negra ed una bianca / all'aure quete al fuggir nostro amiche. caro,
, inf., 3-98: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier della
aperse gli occhi, sì soavi e quete. chiabrera, 1-ii-283: mio nome fu
/ declinan verso 'l pian soavi e quete; / e, poi che 'n lenta
maggiori de le marine allor tranquille e quete. cinelli, 1-117: la bestia
maggiori de le marine allor tranquille e quete. 15. avere un
, inf., 3-98: quinci hior quete le lanose gote / al nocchier de
s'ella s'arresta, / semplici e quete, e lo 'mperché non sanno
i-214: vi sarebbe di gran quete far un cambio con alfonso di
che de'teucri e degli achei / quete stian l'armi, e sia da solo
/ e per meco abitar piagge più quete, / non ti gravi passar fossato
un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi, alle
barbadoro in modo che le cose stettono quete quanto durò la guerra di lucca.
divallo un silenzio come una nenia di quete. -in quiete: tranquillamente,
ai tutti li moti locali. nessuna quete è sanza equalità. piccolomini, i-72
di me. calvino, 13-78: le quete ragazze casalinghe di carlo cassola.
s'ella s'arresta, / semplici e quete. dondi, 248: questa
in su gli scogli / e sulla rena quete se ne stanno / e prendon sonno
dante, inf, 3-97: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de
sospesa per l'aier serena; / quete sanza alcun rombo l'ale porta.
aperse gli occhi, sì soavi e quete. bontempi, 1-2-145: per la
/ e per meco abitar piagge iù quete, / non ti gravi passar fossato o
1-149: l'alme virtuti in vera pace quete / vivean, signor, nel vostro
ché le vostre acque son tranquille e quete. beccuti, i-199: era sereno
alfin dove un fiume versa oleose e quete / onde, né sai se vada o
, scintillando giù al basso nelle povere e quete acque del fiumicello. d'annunzio,
. g. stampa, 62: stan quete le procelle e i venti. galileo
amorosa speme / pur geme per le quete aure diffusa / e il suo altero
gattamorta. piccolomini, xxv-2-75: acque quete? fan le cose e stansi chete
dante, inf, 3-97: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de
sospesa per l'aier serena; / quete sanza alcun rombo l'ale porta, /
/ declinan verso 'l pian soavi e quete; / e, poi che 'n lenta
chiabrera, 1-i-419: o dove tra le quete onde marine / la sposa di nettun
speme, / pur geme per le quete aure diffusa, / e il suo
/ credete / nelle colline rinfrescanti / nelle quete case pulite, credete, / non
un fonte / limpido, fra le quete ombre di mille / giovinetti cipressi alle tre
sospesa per l'aier serena; / quete sanza alcun rombo l'ale porta, /
, inf, 3-99: quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de la
: l'alme virtuti in vera pace quete / vivean, signor, nel vostro saggio
, oh sante / ore notturne e quete, / ch'i disiosi amanti accampagnate!
impazienti e delle donne impotenti a star quete, anzi uscite interamente del cervello nel
s'ella s'arresta, / semplici e quete, e lo 'mperché non sanno
non le scienze filosofiche speciali, e quete sono quella; il plurale e il
correa sospesa per l'aier serena; / quete sanza alcun rombo tale porta, /
le mortale ferute, / ke so'quete et acute / perché fèr spirtualmen- te
discosto. ibidem, 301: acque quete fan le cose e stansi chete. ibidem
che raudace fanciullo ti tolga / a la quete de'campi, e ti tormenti /
si potrebbe chiamarla. santi, ii-134: quete [mura] d. bartoli, 2-1-27
d'agosto / per voi cercar, o quete ombre dei faggi, / scossi e
. queˆte / ket / (quete), sf. invar. letter.
], 30: non per nulla la quete che muove i protagonisti della sfinge non