, già tra se grandemente adontati, quetò e mollio. ariosto, 21-31:
albanzani, ii-17: con prudente orazione quetò quegli che disfrenatamente lo stimolavano. dominici,
, 1-192: molte afflitte menti / forse quetò la tua leggiadra lingua. ariosto,
: cerere verminosa / delle viscere mia quetò i clamori / e in onda abominosa /
aveano in sardigna, ed egli gli quetò della rendita del tempo che l'aveano tenuto
non rintuzzò il male e vi si quetò tristamente. 17. rappacificarsi,
ah'ammunire; e per allora si quetò in parte come che teneramente istavano le cose