affanno nel voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio. vallisneri,
si convien ancor nel parlare; e quel parlar è bellissimo, che è simile
è che subito l'aria raffreddata di quel vasto regno si condenserà. magalotti, 9-1-160
moravia, iv-178: fosse la vista di quel letto,... oppure veramente
parmi, / colà, posando in quel cespuglio starsi / un non so che di
., 17 (291): e quel gran fascio di lettere, dove c'
ogni bene. verga, 3-115: quel pizzuto avvelena la gente colla sua erbabianca,
rivedo e la cerulea dora / e quel dolce paese che non dico. palazzeschi,
estate: / non una randa in tutto quel turchino. d'annunzio, ii-647:
1-85 (201): subito rispose quel cervellino di maestro bernardino e disse: «
dimandando e narrando quello che le sanno e quel che le non sanno; imperò
buttar da lato, / e tristo quel che soi gran colpi aspetta;
. nievo, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello
, / perch'hanno indosso in capo quel che sanno, / non chi l'ha
, 39: a chi in- viarrò quel che dal sirio influsso celeste...
giovane, i-281: il fine è quel per cui l'uom suda e s'ange
loro che di nulla si mancassi a quel valoroso giovane. partito che fu il
cervello a partito, e fargli dimenticar quel poco che e'sanno. caro,
perché certamente chi perde l'arte in quel tempo, dà segno che prima ha perduto
. gelli, iii-34: ma fa'quel ch'io t'ho detto, e farai
in cervello, quando gli sarà passato quel furore. p. del rosso, 82
e come possa navigare senza bussola in quel mare di tenebre! per me credo che
ben voltare el tuo cervello e farti volere quel che tu prima non volevi. machiavelli
, / non si vuol mai pensar quel che l'uom faccia, / ma
d'ammo- nirlo che fusse cauto di quel cervello coperto. bruno, 3-496:
ebbe campo di friggere anco dopo morto quel suo cervellone bislacco. = acer
quella fraschetta della tancia mia, / quel cerveuuzzo della mia figliuola, / s'è
femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben potrà civetteggiare.
potrà civetteggiare. bocchelli, i-248: quel tal « signore », ammalorato di vanità
da fondar da l'ultima radice / quel con ch'esser vorrò possente e carco.
cerviera vista..., non vedete quel che vede ognuno. g.
/ potesse altri mirar intento e fiso / quel che fuor non si mostra, un
cerviero, / mercurio lusinghiero, / come quel d'argo già, non addormenta.
fia giammai ch'uno stranier possegga / quel raggio di dunscaglia; e mai cervetta
il po e la dora, dietro a quel mio cameriere, tutti noi come cacciatori
, 10-78: del duca di glocestra è quel segnale, / c'ha duo corna
. ugolini, 82: 'cervo volante', quel balocco di carta che i fanciulli mandano
possibilità di realizzarli. -dare a cesare quel che è di cesare, a dio
che è di cesare, a dio quel che è di dio: formula evangelica
a comporle in una conciliazione, che quel giorno sedusse e ingannò tutti, e
questo fu il cesarismo, e a quel tipo si informò il secondo impero,
impero, vagheggiando qualcosa di simile a quel sistema di governo, che si compendiò
vision di donne / che vider che 'n quel tempo era periglio / di ciò per
sì cespitar mi fa per ogni via / quel rabido rancor di gelosia. tesauro,
petrarca, 160-11: qual miracolo è quel, quando tra l'erba / quasi
che della selva rompìeno ogni rosta. / quel dinanzi: « or accorri, accorri
/ -dove? - / -in quel cespuglio. - / tocca, picchia,
. ariosto, 1-52: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di
chiaro di luna. ojetti, ii-20: quel volto roseo senza collo sembrava affacciarsi:
sopracciglia a cespuglio. cicognani, 9-162: quel cinquantenne tozzo coi sopraccigli a cespuglio.
uno è di lucro cessante, per quel bene che quivi lascia; l'altro
altro è di danno emergente, per quel male che ne ricava. boccardo,
/ come i pastor che prima udir quel canto, / fin che 'l tremar cessò
che l'attendea. pavese, 4-211: quel mattino... ci fu un
luce che possedè il cielo / vien da quel corpo [il sole] qual natura
'l cielo però, che in quel momento / che la scelta bevanda a
allarme. pavese, 4-144: in quel momento si sentì il cessato allarme.
la quale [freddura] è venuta in quel luogo per la cessazione del sole stando
di fresco e d'estate, regnava in quel luogo un tanfo, un fortore,
ii-84: dando la colpa all'aria di quel luogo, si fe'portare a fiorenza
corpo: quella pianta così gagliarda, quel cestello del corsetto, ricolmo, se
, e la barba raccolta, con quel cestello nella mano sinistra pieno di grano
canestri'. mattio frantesi, xxvi-2-192: in quel tanto baciare e gote e mani /
. f. doni, 3-130: udite quel che fu risposto a suo padre quando
tini di chermisi, ed a traverso quel cinto che domandavano il cesto, divisato
schiusa ad afferrare tra le due mandibole quel che le capiti nel mar delle tenebre.
io non so intendere / a quel che serve dir d'avergli debito
sue operazioni, e poteva ridersi di tutto quel fracasso delle gride. leopardi, ii-655
ceto e ceto. nievo, 292: quel medio ceto, senza cervello e senza
ii-290: rimanea tuttavia nel ceto universitario quel linguaggio signorile e piano in cui luceva
, /... sì: sentii quel fiore. sola / ero con
così, rimosso d'aspettare indugio, / quel mormorar dell'aguglia salissi / su per
'l mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a
le usano condire con il sale a quel modo verdi, che durano poi tutto
cetriolo, e l'avrebbe barattato volentieri con quel disutilaccio di tocco spatu, il quale
, / che sia cecto crocefisso / quel che fra noi è tanto visso.
de'medici, 54: colui che di quel c'ha, sol si contenta,
, / ricco mi pare; e non quel che più prezza / ciò che non
/ ciò che non ha, che quel che suo diventa. bembo, 2-114:
, ii-1009: sol ne apprendi / quel che la dolce voluttà rinfranca, /
che la dolce voluttà rinfranca, / quel che scioglie i desiri, e quel che
/ quel che scioglie i desiri, e quel che nutre / la libertà magnanima.
la storia antecedente di questa infelice; quel tanto cioè che basti a render ragione dell'
! de sanctis, iii-293: a quel modo che il realismo tirò la filosofìa dalle
dove... mi pasco di quel cibo che solum è mio e che io
/ mi par che sien, secondo quel ch'intendo. /... /
e corpulenta. nievo, 123: a quel tempo pertanto io amava nella pisana la
che se non costituisce amore e di quel pretto, come notava più sopra, prendetevela
nel che credo assai ma assai meno di quel che si dice. de sanctis,
, / e non si potre'dir quel ch'egli ha fatto; / e dove
si era operata dentro di lei, quel rifugiarsi nell'estrema consolazione di un
l'estate sfogo della voce, possino servire quel meglio l'autunno. -mettere
.). giusti, ii-306: quel luogo... mi rammenta i miei
era. ariosto, 1-73: boiardo è quel destrier, ch'in mezzo il bosco
poi vedrem le gotte, / ch'ebbe quel vecchio chioccia di sileno. d.
teneva chiuse le sue passioni; e quel poco che ne traspariva, pareva calore
). petrarca, iv-1-117: e quel che parve altrui beato e lieto,
guardava, appassionata, il figliolo; quel figliolo chiuso, che covava tutto dentro
male era quello che lo sigillava a quel modo! saba, 244: ore in
vita umana. pavese, 4-263: quel giro di portico intorno al cortile, quelle
a. f. doni, 3-14: quel rosso chiuso come tu ti sei allacciato
chiusa / entro 'n pistoia, a quel di pietramala, / e giungi da
e provava già, dinanzi all'intensità di quel raccoglimento, una specie di appassionata impazienza
'chiusura-lampo'(o apertura- lampo) quel dispositivo di chiusura scorrevole, d'invenzione
. bartoli, 42-ii-95: chi non sa quel che si è giunto a sapere da
verbi di stato); lì, in quel luogo; da questo posto, da
luogo; da questo posto, da quel luogo; per questo, per quel
quel luogo; per questo, per quel luogo (con i verbi di moto)
me verrebbe compero stoffa o capecchio in quel cambio, non ci avendo massime molta
monti lo accolse liberalmente, come accolse anche quel seccatore (perdonatemi) quel seccatore di
accolse anche quel seccatore (perdonatemi) quel seccatore di gervasoni; ce l'ho
beatitudine di diventare ciabatta più presto di quel che bisogni, ciabatta di molti.
tommaseo [s. v.]: quel sor giovanni è un gran cia- bonaccio
e non essere investite dagli spruzzi di quel ciac che l'acqua produceva sull'impiantito
, 2-3: i raggi tristi di quel sole indorarono cupamente il volto della fanciulla,
contenti d'aver capito il doppio senso di quel balletto burlevole. ciaf, ciaf.
anche: persona trasandata e trascurata in quel che fa (e dimostra scarsa voglia
, eh? buommattei, ii-n-5-261: quel barattiere, che forse di- rem'oggi
a'cialtroni. baretti, 1-320: entra quel cialtrone confratello di certi poeti teatrali.
ciambelle riescono col buco: non tutto quel che si fa riesce bene o come si
dell'aristocrazia. leopardi, iii-160: quel nostro zio..., fatto cavaliere
capello di paglia, e aver assunto quel di cendalo, o la berretta di
carducci, 506: tutt'a un tratto quel movente di maligni ossami stuolo / scricchiolando
, / a gli altri discendenti e quel che fenno. piovano arlotto, 26:
ma il mattacelo dopo molte ciance vedendo quel padre in collera rivestì tutte le femmine
spendere il tempo in ciancie, affermo quel che non posso negare. campanella,
dar lo scudo in dono, / o quel destrier, che miei, non più
co tali isfagumati legge per disgrazia nostra quel che ora cianciamo tra noi, senza
questi a chi non piace in altri quel vizio che in sé no gli dispiace,
-le fu dianzi lasciato in guardia da quel ciancione, sai? -da quale? caro
di seccaggini, ma una composizione di quel marino il cui solo nome sarebbe, secondo
cianfruglione: quando parla non si sa quel e'si dica o si voglia. è
ambra, 103: io vo'intendere / quel ch'ella dice, poi che seco
lo sgarbo di quei gridi, di quel massiccio ciangottìo, di quelle rauche proteste.
. mattioli [dioscoride], i-343: quel fiore celeste chiamato pel suo vivo colore
parole. c. gozzi, 4-49: quel poveruom perdé la pazienza: / come
di ciarlare al bel tempo, con quel dolce calore. le teste feminili apparivano
per significare un racconto delle imprese di quel celebre monarca. imperocché una volta le
con perpetua. pellico, ii-65: quel cattiv'umore è l'effetto naturale della solitudine
parla, / senza saper che sia quel ch'ella ciarla. = voce onomatopeica
ciarlataneria, non invidia, niente di quel piccolo che pur senti in molti grandi
. ma quando mi trovai dinanzi a quel suo occhio, freddamente indagatore, non
della cura psicanalitica, che, per quel poco che posso giudicare allo stato delle
s'ella non fa agli uomini tutto quel bene che se ne promette il volgo e
: la sua improvvisa scomparsa recò a quel piccolo luogo il pascolo ciarlereccio che procura un
a mano,... che quel tumore [ecc.]. =
/ ima molto triste fine, / a quel ciarliero maligno. 3. che
: il meschin tuo padre affascinato / da quel ciarlon d'omero, / nel romantico
fucini, 142: e quello con quel ciarpóne di seta nera al collo,
le spoglie secche dell'albero. di tutto quel ciarpame, buttato via quando la rappresentazione
compagno / ch'insieme si trovar, di quel guadagno. f. d'ambra,
con tutto ciò non ci resta invisibile quel campo che da loro è occupato;
rimane ancor la gola, / che quel si chere e di quel si ringrazia,
, / che quel si chere e di quel si ringrazia, / così fec'io
dagli apostoli dati, andrete a mangiare quel cibo, che iddio provvedera alla vostra
di non prendere altro cibo, che quel poco e vile di legumi o d'erbe
viscere vuote, le dava alla bocca quel movimento vago delle mandibole chiedenti qualche cosa
con tanto studio e tanti errori / quel che cibo facesti / de le bramose canne
31-128: l'anima mia gustava di quel cibo / che, saziando di sé,
e fruttuosa. pallavicino, 3-211: quel luogo non riusciva in acconcio al concilio
chiede rugiada. boccalini, i-368: quel viandante che in mezzo dell'infocato luglio nel
pucci, cent., 45-50: in quel di parma appresso stese l'ala,
gabbie stian ardite, e s'accendin quel più al canto, gli si darà qualche
salvini, 41-85: i nobili di quel paese,... tirandosi in su
gli ingannati, xxv-1-319: io non so quel che si vorrà indovinare che tutte le
. machiavelli, 888: non so quel che queste brigate si cicalano. bandello
molta confidenza, de'pronostici lieti per quel sistema. collodi, 409:
l. bellini, 1-68: quel che verrà nella mia luogotenenza cicalatoria non
pare voglia sopraffare i pensieri che in quel capo sente nascere. piovene, 1-150:
, si potrebbe tener da più di quel turcimanno, che interpretava il cicaleccio de'
nome di lei era / porzia, per quel che la ne scinguettava; / che
] un ronzio, un cicalio per quel convento che paiono uno sciame di pecchie
animo sì subiti a trasformarsi, che quel mostro marino (come lo chiamano questi
'l cor con dolce cicatrice / e però quel mi dice / ch'io ti venga
de'medici, 286: io, come quel che non avea ben salde / l'
gran laide / svegliere alle radice / quel ch'è diffidi poi tagliare appresso,
, che la cicatricola dell'uova di quel pesce sia il contorno di tutto il corpo
baldini, i-372: il preside di quel ginnasio era un poeta di arezzo famoso
che deve sentire la ciccia posteriore di quel bambino. palazzeschi, 3-146: i
. cicognani, 3-136: la festa a quel gran balocco che passa coi cavalli veri
grassa. pasolini, 3-331: in quel momento venne da quelle parti la maschera
che dalla sua figura, simile a quel legume che chiamasi cicerchia, ha fatto acquistare
. v.]: 'cicisbea', in quel di lucca, la dama, in
riforme ci voleva a rifare il sangue di quel vecchio popolo italiano, di frati,
, iv-2-773: s'indugiarono a mirare quel gioco fallace composto da un giardiniere ingegnoso
leggende, di racconti. -poesia ciclica: quel fenomeno letterario per cui, intorno a
e robusto, e ciclistico) con quel suo bastoncello di ciliegio. pratolini
loro cicli e pervengono all'arco di quel canale, rallentano ivi un poco. montale
che non per la paura che avessi di quel ciclope. pecchio, conc.,
iii-280: fra i monti ciclopici biancheggia quel romitorio. idem, iv-135: 'ciclopico'.
che io avevo fatto il mio conto, quel che mi bastassi a viver cieco.
amico, / né lodator comprati avea quel sommo / d'occhi cieco, e divin
ciechi e pazzi, se non sapran scuoprir quel ch'è ascosto sotto questi sileni.
per torto calle gli uomini a cercare / quel che ciascun per natura disia! lorenzo
rassegnazione. de sanctis, i-71: in quel ri- bollimento di spiriti, che
, distratto /... / da quel salone buio e troppo vasto.
. della casa, ix-454: sì tutto quel che luce all'alma porga, /
orfeo, primo le grazie / compartiano quel suono, onde a più mite /
ha svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà, che dopo avere
, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. marino, 12-11:
. ariosto, 1-52: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di
, 98: il cieco scoglio / è quel ch'inganna i marinari ancora / più
: il palazzo del castello, da quel lato della montagnola, non aveva né
spende il suo fiato in dare spirito a quel legno, sotto la neve, e
cieli estivi. gozzano, 42: e quel velario azzurro tutto a strisce, /
e. cecchi, 1-9: quel cielo era davvero troppo bianco e troppo
udì distintamente nell'aria un nome. quel nome rimase fermo, un momento,
limpidissimo. pananti, ii-16: amo quel ciel tirato, il dì sereno,
quello cielo empirò / sì alto è quel che trova, / che non ne pò
primo ciel della luna, passerete a quel di mercurio, indi a quello di venere
davan lumeggiando di mille colori senza nome: quel cielo di lombardia, così bello quand'
più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca di
pare, in un certo modo, che quel cielo inclini e voglia che s'appetischino
figlia e madre e sposa / di quel signor che ti détte la chiave /
dello zar -un tarchiato scultore cui guadagnavano quel nomignolo degli occhi cido in un volto
: cessi 'l cido però, che in quel momento /... / servo
o del! che tenti? quel nudo acciar [ecc.]. goldoni
è fuori di sé, / non sa quel che ella si faccia.
7-210: intontito dalla buffonesca loquela di quel suo amico piovuto dal cielo, lo osservava
cifre. caro, 15-iii-133: quel ciferista, scrittor di bolle, mastro
di bolle, mastro di piombo? quel filosofo, medicastro, stregone, archimista
, archimista? in una parola, quel panurgo? caporali, ii- 45
ricorre nel parlare mondano, per indicare quel mobile elegante, per lo più alto
proprio e particolare di alcuno: * in quel quadro si vede chiara la sua cifra
dava pena, l'impressione di alterigia che quel suo corpo così grande poteva destare sulle
rivolsi le mia vaghe ciglie, / per quel che visto non avevo mai. ariosto
il pianto il ciglio / tuo su quel sonno. sbarbaro, 1-166: le vedo
non se può levar de opinione / quel re il colpo che ha visto ismisurato;
tortorella insieme. bar etti, 1-268: quel materasso pieno di piume di cigno e
'n bocca 'l ghigno, / semina in quel cor puro odi e sospetti. tansillo
mano destra aperta per tenerlo discosto. ma quel gesto svelò di nuovo una spalla,
in maniera per lo cielo nel porterà quel suo rarissimo e felicissimo ingegno. della casa
quella, e fa, combattendo, quel suono, che il poeta chiama cigolare
che cigolare si chiama quello stridere e quel fischiare sottilmente che fanno i zufoli quando
bencivenni [crusca]: si conosce da quel cigolìo che fa lo stinco della gamba
voce s'accompagnaron tutte l'altre di quel turpe coro. la cantilena infernale,
fu il maestro / rinaldo, che quel dì molto era adorno / d'un ricco
vii qe ge firà venduo, / e quel medessemo serà asai perduo. iacopone,
carni: fatta divenir cosa d'ognidì quel ch'era di qualche volta e in
sua città, si senti sospingere verso quel dolce signore. = cfr.
? e potrebbe il ciliegio sottrarsi a quel diritto quando le gemme s'empiono di
andar più là con la meditazione di quel ch'egli [archimede] era andato
c. e. gadda, 434: quel lumignolo così stanco e dimesso, immobilità
così crescere o scemare di mezza voce quel dato suono. tommaseo [s. v
giusti, i-375: a farlo apposta in quel momento la macchina non andava; ma
le carte il senno leggi / di quel consesso che in atene il crime / punìa
fisse con le radici in fondo a quel mare, e mobili con le cime,
stianesmo / e chi me pose nome a quel zimbello. -per cima: interamente
su la cima. idem, 360-4: quel antiquo mio dolce empio signore /
: subito levò una bellissima roba di quel panno ch'ella aveva chiesto, e
sopra detti membri; percioché la cimasa è quel liniamento che sta sopra a quel tu
è quel liniamento che sta sopra a quel tu ti voglia membro. palladio,
. bellori, 1-152: fu in quel tanto cavato il piedistallo, che era sepolto
cimadori. carletti, 43: in quel tempo si cuopre il cielo di spesse
-figur. boccalini, i-9: in quel mirabil fondaco si vende copia grande di
'l mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia promessa si accomodi a
, cori 4 cimelio 'potrà dirsi quel che ora 4 tesoro '.
, fra cui la lenza, e, quel che più conta, i suoi manoscritti
s'appresta, / verserò tutto / quel [sangue] che mi resta. goldoni
della guerra. segneri, iii-1-91: quel superbo lucifero che da principio si cimentò d'
, i-316: ma perché quei che aveano quel primo magistrato erono giovani, nerone elesse
vita, ma che già covavano in quel senso di felicità e di religione che a
lettore la raccolta di tutti i giudizi su quel fatto, che c'era riuscito di
tante fatiche. monti, x-3-193: pasci quel gregge; e, buon pastor,
e non credevo più possibile di formarne in quel luogo degli altri. moretti, ii-461
cavalcanti, 106: tutta l'erba di quel prato ingrassava di sangue; e non
usciti fanti, molti ne rimasero in su quel cimitero morti, e malamente feriti
gli occhi scorrendo, indi disegna / quel che riman della cimmeria nebbia. monti,
, perché gli antichi greci credevano che quel paese fosse confinante coll'inferno, e
fatica fregandomi gli occhi, ne sgombrai quel che ci restava della 4 cimmeria nebbia '
i nasi smoccolati dei mascheroni, con quel cinabrese che ci tingono di rosso i
). ariosto, 7-13: sotto quel sta, quasi fra due vailette,
ammiri la sapienza e lo stile di quel gran coloritore? testi, 307:
col prossimo come quella vana fatica, quel travagliato cincischiaménto di parole incerte e
vivere daria colui che perde, in quel punto che un simile accidente lo disturba
ne fu così colpito che volle toglier quel curioso pezzo di folclore marino per metterlo
savonarola, 16: deh! mira quel cinedo e quel lenone / di porpora
16: deh! mira quel cinedo e quel lenone / di porpora vestito, un
p. del rosso, 93: vedi quel cinedo, come tempera il mondo col
risa. gozzano, 84: rivedo / quel tuo sottile corpo di cinedo.
farò mai più. -pigliate, pigliate quel capestrunculo. -eh! mastro mio, non
, 6-158: approfittando del bel sole, quel dì che fu sì funesto, i
schiette. se non altro, per quel rozzo tessuto cinetico e ritmico di fughe,
discende / vien da due fonte da quel poggio aitano, / e da l'un
trionfo, e vie magiore / che quel de augusto on d'altro imperatore, /
. lorenzo de'medici, 482: quel monte che s'oppone a cauro fero
la spada. tasso, 7-34: quel tancredi son io che 'l ferro cinse /
dante, par., 27-114: e quel precinto / colui che 'l cinge solamente
. m. cecchi, 1-1-91: quel sicilian me la volea cignere. idem,
sacripante se ne avede, / che quel se parte, e lui rimane a
piede. ariosto, 23-87: per quel tirar che fa il pagan, constrette
15-i-468: così [gorgogliare] si chiama quel cinguettarsi in gola sotto voce, ch'
nome di lei era / porzia, per quel che ne la cinguettava, / ché
(per non farlo più povero di quel cinico mascalzone) manda qualche diretto o
10 sono un cinico che ha fede in quel che fa. comisso, 7-226:
comparire donna qual ella è: ma quel suo non turbarsene punto ed eroicamente rimontare
essere / conta 11 parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di
la molta cinigia il mio palo sospinsi in quel punto, / fin che non fosse
: un altro giorno siete menato a quel dizionario in cui aristarco è condito col
dovere il marchese stanislao, ch'era quel rodomonte che ognun sa. 4
somma equivalente. palazzeschi, 3-148: quel pubbbeo attento... ci andava
3. scherz. por cinque a quel degli altri e levar sei: rubare
santinfizza e gabbadei, / ch'a quel d'altri pon cinque e levi sei.
dio, anciderà la fuia / con quel gigante che con lei delinque. ottimo,
pasolini, no: qualcuno, in quel silenzio, si muove: / qualche vecchia
parco. pavese, 5-119: tutto quel fianco della collina era cintato e una riva
ima muraglia smisurata e forte; / chiamavasi quel cerchio il labirinto. machiavelli, 753
pubblico, meschino e polveroso, in quel torrido pomeriggio d'agosto era quasi deserto
/ dissi: « maestro, che è quel ch'i'odo? *. lorenzo de'
/ guardò in sé, né in me quel capestro / che solea fare i suoi
usattini di chermisi, ed a traverso quel cinto che domandavano il cesto, divisato
giri. manzoni, 69: rividi / quel doppio cinto di muniti carri, /
infin che l'uno e l'altro da quel cinto, / cambiando l'emisperio,
per forza d'introdurre la mano in quel suo nascondiglio. -per simil.
intende la cintura del cielo, perché quel bove, verso il principio del zodiaco,
(v-84): or chi sarà quel traditor villano, / che così far vedendo
e la penna e 'l foglio e quel primo loro processo; e disse che scrivesse
medici, 54: colui che di quel c'ha, sol si contenta, /
, / ricco mi pare; e non quel che più prezza / ciò che non
prezza / ciò che non ha, che quel che suo diventa. ariosto, 17-21
ho meco stesso proposto di volere in quel poco che per me si può,
coraggio. cornaro, 69: fu lodato quel buon vecchio, greco di nazione e
1-14: io mi nascondevo spesso su quel vecchio cipresso ricco di cantucci folti e di
idem, inf., 33-20: però quel che non puoi avere inteso, /
lo spincione scioglie, / se fa quel leggiadretto verso tronco, / le alate schiere
capo. fagiuoli, 3-2-151: levatevi quel brutto cagnucciaccio, / ch'ha un nome
romanticismo così irritante. - sempre con quel cuore ciondoloni. = deriv.
l'ho 'n pegno; / e, quel ch'è peggio, per ora non
ch'io votole, / alla fin quel che ne va. panciatichi, 55:
poliziano, st., i-iii: quel con un cembol bee: quelli altri
di tal vin facesse invito, / quel buon vecchio colassù / tornerebbe in gioventù.
senza raddolcirlo. faldella, 2-76: quel ciotolone di legno largo come un vaglio
: ogni acqua la bagna, e quel che è peggio ha coraggio quanto n'
(130): conciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta toscana
cerchiate, / che non vien fuor quel che dentro vi bolle. pananti,
, 234: o primavera! con quel verde d'agli, /...
venne a fastidio d'avere ogni momento quel negozio a tavola, perché un po'po'
tutte quelle forme da piccoli e quel garbo che se gli dà,
terzo loco è lo salutatorio, / e quel luoch'è la grande camminata, /
in banco; ed ivi ti potrà occorrere quel megliore a cui iure meriti la si
, vel circa, cioè o in quel torno. e per comodità della nostra
3-65: non bisogna sapere se non quel che basti, come dire secondo l'
bevo. nievo, 250: circa a quel tempo uscì di collegio il signor raimondo
e. gadda, 7-152: e poi quel presagio o quel sospetto già circolante nella
7-152: e poi quel presagio o quel sospetto già circolante nella coscienza collettiva
boccardo, 1-378: chiamasi invece circolante quel capitale, il cui carattere distintivo è
. monti, x-2-136: e in quel gioire / il cor sospinse i suoi purpurei
un nocciolo) non erano ancora avvertite che quel libro circolava, ed io colsi il
una trafila e andarla circolando e tessendone quel loro prezioso gomitolo, ella s'addensa
circulare, e il tempo che da quel procede, non potria aver avuto principio
come abbiam veduto, porta quell'aria e quel suono circolato tre volte ad entrar nella
nel frate non gli diede orecchie, quel conto di lui tenendo ch'egli averebbe
ripreso la sua vasta circolazione per tutto quel gran corpo dal polo all'equatore.
predetta, quanto durasse la causa, cioè quel freddo d'una provincia, maggior che
zione assai men generale di quel che sarebbe desiderabile, concorrono in un
tonda; perché nel picciolo spazio di quel circolo troppo velocemente rivolgendomi, un de'
discorrevano il lago del cuore / e quel friggere vasto della materia / che discolora e
ficcò la vista, / e vide entro quel circolo lucente / gran tratta spaziar di
possedeva soltanto quelle nozioni generiche, e quel vocabolario comune, d'influssi, d'aspetti
rende chiaro che non era risolubile a quel modo. gramsci, 112: mi pare
detta iris, e corna, che è quel luogo, dove il bianco si copula
un altro circum- cinto, / e quel dal terzo, e 'l terzo poi dal
monti, x-3-322: non istupir: quel ladro circonciso / per cui fu cristo
ne tornò a fiorenza, in quel tempo appunto che pisa era circondata ed
cosa veramente strana e commovente veder allora quel folto corteo, tutto splendido di vesti
figur. petrarca, 73-80: solamente quel nodo / eh'amor cer- conda a
prenderei baldanza / di dir parole in quel punto sì nove, / che farian lagrimar
la castalia fronda, / e quel crine è fatai che si circonda /
e di tutti i capretti che nacquero in quel torno nella giurisdizione del castello di fratta
cavalcando per quelle solitudini immense che in quel circondario disabitato di roma invitano a riflettere
circondata di esempi tristissimi, si formava quel gregge impecorito di uomini, che senza fede
sieno molto torti nel fine, perché quel circonduciménto apporta gravità. circondurre,
vada intorno, non però si muta mai quel rispetto e costituzione, che hanno tra
naturale. -sì, ma solamente a quel grado di perfezione a loro connaturale,
idem, par., 20-49: e quel che segue
, senza pretendere né sperar di riaverne quel che la fanciulla non le avrebbe mai
viii-1-221: il quale [cielo] è quel della luna, che, perciocché più
ch'ogni ardir mi circonscrisse amore / quel dì, ch'io posi nel suo regno
. magalotti, 17-21: in tutto quel paese non solamente non si sa quello che
). che fa bene attenzione a quel che fa, che opera con cautela
d'alessandria. porzio, 40: quel tanto che si distende fra queste circostanze
impacciata di don abbondio,... quel farsi quasi nuovo del matrimonio così espressamente
guardando in ciascun fatto la sua individualità, quel complesso di circostanze sue proprie, che
mani nei capelli, udendo discorrere a quel modo, persino la piccola lia,
, 1-103: l'anno lunare è quel spazio di tempo, nel quale la luna
altre oblique, con le quali circuir quel riparo, abbracciandolo dall'un lato e
gradi della perfezione, per giongere a quel centro infinito, il quale non è
., 1-74: chiamasi dunque ottava quel tempo che seguita per lo mutamento dello
, dove si è fatto maggior buio di quel che forse credete. =
tozzi, i-38: io mangio quel che trovo: minestra magari come la
verticale. pascoli, 541: di tutto quel cupo tumulto, / di tutta quell'
, / pur si godono in pace quel che han tolto. giusti, v-58:
ufficiale nell'esercito cisalpino. si creavano a quel tempo gli ufficiali, come gli uomini
.. pubblicò un severo monitorio contra quel cardinale, citandolo a roma sotto gravissime
261: mi avevano fatto citare avanti quel consiglio del mare, che loro chiamano del-
... laggiù!... quel ladro di canali!...
-figur. petrarca, 360-2: quel antiquo mio dolce empio signore, /
lo citò a venire in italia a pigliare quel regno. ariosto, 20-83: di
in aquisgrana un certo citarista / era in quel tempo, lattanzio appellato, / molto
, più volte citata, rende conto di quel confronto in questi termini. pascoli,
togae; ma ferrer non aveva in quel momento la testa a citazioni. giusti,
. ariosto, 1-52: e fuor di quel ce spuglio oscuro e cieco
impazzare affatto in tutto questo mezzo tempo quel vostro citrullo, al quale ha data
del ripiego e corbellando la dabbenaggine di quel povero citrullo. fucini, 351:
stagno più scuro e più brutto / di quel che cinge la città di dite.
sopra canoni arbitrari, e nieghi a quel termine la cittadinanza. leopardi, i-538:
guido da pisa, 1-10: in quel tempo gli uomini erano grossi, e fuori
guido da pisa, 1-10: in quel tempo gli uomini eran grossi e fuori
tetto. fiacchi, 218: da quel momento in agognar s'affanna, /
., 16 (283): « quel che vorrei sapere », riprese il
»). foscolo, xv-319: quel povero ragazzo mi fa pietà; e
il raibolini, che l'avrebbe stregghiato da quel ciuco rognoso ch'egli era. pratolini
: / « a ercol s'agguagliò quel ciuffalmosto, / o cavalier di gatta,
139: e se qualch'uno toccasse loro quel ciuffétto che portano legato insieme di dietro
essendo quasi tutt'una, fuor che in quel ciuf- fetto, che la differenzia dall'
buona occasione. poliziano, 1-521: quel che non si fa presto, mai poi
giovane, 9-480: s'io ti piglio quel ciuffo tuo canuto, /..
., 3 (47): a quel tempo, 1 bravi di mestiere,
, il viso pieno d'efelidi, e quel gran ciuffo sugli occhi. alvaro,
sensibile a ogni movimento, davano, a quel che di patito, un senso di
: ma delle donne anco più plebee di quel paese, che pensate voi? che
. puoti, 80: ciufolo, quel fischietto col quale i cacciatori, imitando il
1-194: ci si levi di bocca tutto quel di meccanico che ci potesse lasciar dentro
mi volevate dare; ché non voglio perder quel poco di appetito che ho
132: ma che farò io di quel letto e di quella tavola e di quelle
di quei fini, e fini bene, quel medico il quale propone l'elissir
ricordare esser nato appunto a ginevra quel giangiacomo rousseau il quale, a
le vostre. tesauro, xxiv-99: quel paralogismo che zenone chiamava il suo achille
il giovane, 10-946: e fecero in quel vin zuppon tant'alti, / per
e ogni altra civaia, / che in quel tempo s'usa di mangiarne. canti
. girolamo leopardi, 1-28: mostrò quel galantuom d'aver cervello, / che per
giovane, 9-46: pòrtine pur la golpe quel pollastro, / il cui civanzo all'
a denotare il fr. épargnes, quando quel che avanza alle spese e ponesi in
mangiar lucertoloni, / che v'erano a quel bosco a milioni. note al malmantile
avesse coscienza e gusto a fare quel primo bagno, il dottore esclamò: «
atti così flebili e divoti, / quel far civetta ad ogni tabernacolo, / quel
quel far civetta ad ogni tabernacolo, / quel fermarsi agli altari come i boti [
e lasciar vivere il prossimo, con quel cappello a lobbia e la barba tonda
non solo per uccellare, ma in quel proprio significato che i greci dicono rrapoocotrcxeiv
18-35: -oh io intendo adesso / per quel che in mentre che tu m'hai
[s. v.]: a quel lunghissimo civettamento non poteva seguire un buon
d'ogni conquista cittadina / mi lusingò quel tuo voler piacermi! -per simil.
or quell'amico, or questo, or quel parente. = deriv. da civetta
femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben potrà civetteggiare,
i-327: l'anno 1293 fu per firenze quel che il 1793 per la francia:
alligna. de sanctis, i-71: in quel ribollimento di spiriti, che vien dietro
, abbia un passaporto libero di franchigia quel delitto, che non l'ebbe libero
: così talvolta il dialettico, spogliato quel suo scolastico rigore, diverrà civile e faceto
a vederla. ogni uomo civile paga quel che vuole; gli altri sono tassati in
: questa arte di rettorica porremo in quel genere che noi diciamo ch'ella sia parte
carletti, 58: esservi ordine in quel paese di non poter partire da una provincia
era riuscita una vera massaia campagnuola. quel po'di civilino che la s'aveva
è bellissima, perché andar a cercar quel di fuori? 2. rifl
è il sapere ubbedire all'uomo non in quel modo che 'l servo al signore e
animo ubbe- disce, ma civilmente in quel modo che nelle città bene ordinate i
civilmente. caro, 12-ii-43: se sapeste quel che disegnano di coprire sotto il nostro
, i-3-172: la civiltà antica in quel che ebbe di veramente reale, non morì
si separavan continuando a brontolare; e quel che al notaio parve un segno mortale
d'arimatea / venne; e in quel vaso accolse il sangue sparso.
paris sen fugì al re priamo; / quel che fe al re carlo audito n'
, risa eruppero da ogni parte con quel clamore minaccioso caratteristico delle esplosioni di furor
stanza dell'appartamento: gli giungeva sempre quel lamento clamoroso, fitto, che nulla
un tempo truccato come il nostro, quel periodo che si è convenuto di chiamare
battaglia, il clangore delle trombe, quel correre di qua e di là, la
. redi, 16-i-2: benedetto / quel claretto, / che si spilla in avignone
spende il suo fiato in dare spirito a quel legno, sotto la neve, e
ranno assai. pulci, 26-109: forse quel sangue innocente sì claro / vendetta
intellettuali far sciocchezze come gli altri. quel che conta è l'istinto di classe.
devo aver dormito, forse, su quel rosso e servizievole cuscino di prima classe.
. gadda, 6-56: gli porgeva [quel vino]... tutta la vena
canti rimase classico, ma non di quel classicismo tecnico che è quasi uno spogliatoio
quasi uno spogliatoio teatrale, sì di quel classicismo eterno che è l'armonia più
insomma posso dire che pe'miei studi classici quel secondo peccato della pisana mi fu piucchealtro
mosca. bocchelli, 1-iii-751: continuava in quel frangente tragico a vagheggiare rivoluzione secondo un
un uomo in cerca d'avventure, quel dialogo di lei con i ragazzetti pescatori
meglio di lui le teste che fa quel tale a firenze sulle lastre del marciapiede
insieme, senza troppo saper come, a quel modo che chiuso.
innanzi senza volgersi a riguardare, con quel suo passo affaticato e claudicante. panzini
vengano stabilite. manzoni, 975: in quel luogo... dove s'è
lo teneva tuttavia obbligato, perché in quel frattempo giuliano poteva essersi mutato d'idea
superstiziose de'claustrali si dileguarono appena pubblicato quel libro. gioberti, ii-43: quell'alfabeto
anguillara, 5-82: e 'l fece con quel nembo oscuro e nero / nasconder sotto
che pur dimorava in venezia, in quel tempo ancora aperta agli influii intemazionali e
lavoro, rifiutarsi per settimane e per mesi quel che gli era più dolce ed accetto
.. i e gli denti appiccando a quel legname, / come se in bocca
or s'allarga. / e mentre contra quel questo si scaglia, / fan cozzar
, 386: se segue il moto di quel corpo grave, / oh! del
e d'ognuno contro ognuno; e quel poeta sentì che sopra le fiere e i
, né le clavicole altro sostegno che quel del petto. targioni tozzetti, 125-
monti, x-2-337: a canto in quel medesmo atto composti / gli eran due
, sì come a'suoi figliuoli, quel suo raggio. tasso, ii-135:
. de roberto, 64: lavorava a quel risultato educando il ragazzo alla cieca obbedienza
? de roberto, 472: fin a quel momento era stato borbonico nell'anima e
. bocchelli, i-253: a quel posto era stato nominato l'altro,
e mezzi che si potrebbono adoperare perché quel clero abbia quella giusta porzione de'beni
, i-338: ed io mi sono / quel negromante che nel suo palagio / senza
degli apparituri. ungaretti, viii-42: quel nonnulla di sabbia che trascorre / dalla
onorevole che s'era scomodato a far quel viaggio, avrebbe potuto riferire al suo
della romana libertà popolare, passarono in quel costume col qual i plebei con le
. ariosto, 15-74: era in quel clima già sparito il giorno / all'isole
tosto dall'aria diversa e pestifera di quel clima, o per dir meglio intemperie di
clima, o per dir meglio intemperie di quel paese nuovo a me che non aveva
34-115: il freddo eccessivo che fa in quel clima, e che si penetra in
clima, e che si penetra in quel ghiaccio, ne mortifica il sapore per modo
/ straniero. cassola, 2-196: quel vecchio impermeabile bianco faceva venir freddo a
da quello dell'appartenenza a questo e quel gruppo. sinisgalli, 6-205: si pensa
quali sforzi avranno fatto i suoi, in quel frangente, per pagargli la pensione in
rima, vi chiedono di far loro quel servizio, di mettere insieme tante sillabe
la spola. campanella, 4-419: quel che noi 'capo ', i lombardi
un paio di forficette, e compiè quel ch'era bisogno. 3. ant
di coadunarvi insieme per vedere e adorare quel unico figlio. = voce dotta
, sulla madia: rispondeva così a quel che diceva la zia. -figur
né pepo né ottorino erano invogliati da quel sugo coagulato. -quando volete dell'altro
erano coalizzati contro di lui, e quel muratore montanaro, armato solo della sua
leone ebreo, 307: quel construtto che caviamo di questa allegoria,
bassani, 1-198: il fascismo, con quel gesto pazzesco di uscire dalla cobelligeranza,
, / che gode della rena, e quel che in scogli / si diletta scarpione
. d'alberti, 213: 'cobio', quel pesce che comunemente si chiama ghiozzo.
maggiore che un coccal, ma di quel garbo... queste cinque maniere
suo strai la cocca, / poi tira quel col braccio poderoso / tal che raggiugne
ariosto, 29-64: che le parrebbe a quel bisogno lenta, / se ben volasse
magi ioli. soderini, i-358: quel tagliargli [i magliuoli] co 'l vecchio
d'alberti, 213: cocca dicesi anche quel poco d'annoda- mento che si fa
fare qualcosa. fiore, 51-14: quel normando incontanente scocca / ciò ched e'
lasciai finalmente uscir di bocca / che quel non era un rospo, ma in
o vero cocche, al modo di quel mare. m. villani, 3-79:
bianche e turchine, che le ragazze per quel gran giorno s'appuntarono sul seno.
c. e. gadda, 2-94: quel disordine primo si sciolse e poi si
richiesta da me si me voleva fare quel piacere, mi rispose: « no
eremo, la solitudine, che sogliono parturir quel divino sigillo ch'è la buona contrazione
pratolini, 9-268: è, intendimi, quel ragazzetto a cui affidavo il velocipede tanti
. conchiglia. sannazaro, iv-28: quel monile che ora gli vedi di marine
gli vedi di marine cochiglie, con quel dente di cinghiale che a guisa di
'coccia', chiamasi pure con questo nome quel fornimento di ferro o di ottone,
fatto però si è, che in quel paese ella è una spezie d'insetto come
il monte, e le cagne di quel luogo ti han dato il latte.
medicinale. lippi, 7-79: ed in quel cambio vistovi il suo bracco / tra
cosa. caporali, 1-73: perché quel capo incaparbito e matto / nulla stimava,
: non era affatto brutta, con quel viso tra di ragazzo cocciuto e di donna
pascoli, 542: il padre a quel suono rincasa / facendo un passo
... ». « io penso quel che pare a me, cocchina
o grani abbondano di piccioli insetti producenti quel colore... da plinio fu
ogni minuto sopravvivere accanto a una rivale quel bellissimo giovane ch'ella avrebbe potuto abbattere
e mostra essere tagliata di poco; e quel ramicello di albero con quelle coccole rosse
testa. pulci, 24-94: e quel fantin come chi spesso smoccola, /
con l'amorevolezza d'una mammina giovine quel suo catarro sommesso di catacomba.
appostata- mente era troppo più calda di quel che comportar si potesse, la porse
face ch'abbia amore, / spruzzò di quel leggiermente una stilla, / che di
passo falso, della cochetteria interessata e quel suo maledetto raso. = adattamento del
far disegni nuovi / dianzi l'invidia a quel cochin pagliardo, / così spera trovar
, 2-236: dicesi 'commento 'quel prudore, pizzicore, mordicamento o cociore,
, 8-18: nel cavarlo, restai con quel cociore, che rimane in uno rognoso
1-44: stavano due poveri contadini in quel feudo... rompendo e squagliando,
quella sua tanta gola, e, quel che più vale, contentare a sua posta
altro animale, cotal forma avrà in sé quel cotal cocomero, e cotal figura.
323: la giava, che matura in quel tempo, grande e ovata come un
dei capelli a dovere, fu messo in quel bustone di berretto
i-12: gran spaccio si fa anco in quel fonal capo che diventava compatto e tondo
: ti mando le granella / di quel cocomerino / che tu mandasti a me
già tanto la luna a rovescio, per quel maledetto casale che non vuole arrendersi
, / e da tre piedi è quel destrier balzano. leonardo, 1-114: quando
; / e taglierei la coda a quel minosse, / se come questo ogni diavol
fosse; / e pelerò la barba a quel caron, / e leverò della sedia
a coda di rondine, e ripensiamo che quel coso lì è creato a immagine e
vagheggiata non mezzanamente si dilettava, e quel che era e forse più si stimava,
fu concesso di godere lo spettacolo di quel solenne ricevimento. d'annunzio, iv-1-55
boccardo, 1-476: 'coda'. così chiamasi quel brano di carta che viene unito talvolta
avere quella libbra di pane che basti quel giorno all'italia per non morir di
faran gli affar più lesti, / che quel latino e quelli antichi testi. de
; / a chi piace il color, quel se ne porte: / che ferirò
gli lisciava la coda, / e quel crudel superbo con dispetto / lo rampognava.
buonarroti il giovane, 9-188: veggo quel che s'alleva in sen la serpe
alleva in sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia, / e quel
quel che nel vaglio piscia, / e quel che liscia alla golpe la coda.
dalla fine, fare il contrario di quel che si dovrebbe. giusti, iv-18
morire, si avviliscono codardissimamente a osservar quel giuramento empio e nefando. pellico,
, 17-121: volse saper chi fosse quel codardo / che così avea al suo onor
farsi / in roma re ». suona quel nome appena, / che da tergo
/ tu congioisti al lume / di quel nefando sol! nievo, 131: da
per cotesta infallibilità; la qual dichiarare in quel modo e adesso, pareva e pare
sempre s'intenderà per quella cosa, quel fatto, quel che tu mi hai detto
per quella cosa, quel fatto, quel che tu mi hai detto. manzoni,
cecchi, 48: ascolta: hatti aria quel ragazzo d'esser femmina? - cotesta
preferibile alla vulgata la lezione che dà quel codice di certi versi di esso petrarca
, e si conserva... in quel codice, nel quale scritti sono i
codici che provano la ignoranza dei russi a quel tempo. bianca.
libri. garzoni, 1-98: compilavono quel volume di legge chiamato il codice di giustiniano
del diritto dell'imperio, né di quel delle genti, o di quello della natura
sempre di star volentieri sottoposti a quel codice poetico a cui obbedirono dante
fo altro che ripetere gl'insegnamenti di quel codice elementare [il galateo] e sopra
parea cosa facile ottenere l'abrogazione di quel codicillo testamentario. -per simil
annunzio, ii-858: per l'ombra di quel semplice assereto / che, distolto da
davasi a diveder noiato e ristucco di quel borbottato codicillo. 3. stor.
lunga. d'annunzio, v-2-456: quel palafreno da comparsa, normanno di
cardinal de gregorio, ottimo uomo ma quel che ora si direbbe codino feroce, e
cagnoletto intorno, / ma noi toccar quel giorno / che gli prorompe l'ira.
parola, di esprimere il contrario di quel che pensava, si presentò come una fatica
conoscere i suoi sentimenti, che da quel complesso di massime pendono e a quel
quel complesso di massime pendono e a quel tutto son coerenti? a. f.
il poco, che ho qui affoltato di quel sistema, basti a farne sentire il
magalotti, i-83: vivono coerentemente a quel ch'essi credono, e a quel che
a quel ch'essi credono, e a quel che ne sperano [da dio]
o per non riflettere alla setta di quel tale, o al sistema suo,
. croce, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva,
l'assoluta disperata quiete delle parti di quel ghiaccio, sentirà dolore più intenso, che
, i-129: [le voci di quel secolo] non potevano assaporarsi come tali
fan cofacciette, e serbanlo a quel modo in lato asciutto. =
. imbriani, 2-120: chi sa quel nome d'aguglione come sarebbe stato storpiato
n-174: ergasto... mentre quel cantare durò, in una fissa e
, con gli occhi sempre fermati in quel sepolcro. leone ebreo, 198:
cuore procedono le cogitazioni ', accenna quel ch'è di appartenente alla volontà nell'
di questo vocabolo. panzini, i-693: quel galante poeta di ovidio nasone non avrebbe
fiori. quasimodo, 2-27: in quel bosco / giocava prosperina cogliendo bianchi gigli
l'aprir d'aprile, / pria che quel foco che ne gli occhi avete /
suo fin colse; / ché più assai quel campa che ben vive. ariosto,
coglie, che la felicità di dio è quel bene onde i beati sopra ogni cosa
là, in quegli uomini, in quel tempo, sotto quelli aspetti, con
. brancoli, 4-123: si accorse di quel rossore e, acutissimo com'era nel
freddo, e in pochi giorni scapitai quel poco che avevo guadagnato. settembrini, 1-104
/ su per la punta, dandole quel guizzo / che dato avea la lingua
117: uno di quei monelli agguantò quel volume e, presa di mira la
2-4-60: de un gran colpo a quel colse ne l'anca / dal lato destro
il maestro; ci mancava costui con quel suo parlare arabico: è meglio ch'io
e senza coglioni, alle mani di quel contadino che lo teneva prima che lo
dante, par., 15-92: quel, da cui si dice / tua cognazione
fue. boti, 3-450: « quel da cui si dice tua cognazione »;
, ed è chiamata appetito; e così quel moto che fa l'intelletto cognoscendo,
non è altro che una massa di quel pane stolido, che si è mangiato,
: restavan tutti privi / di cognizion di quel signor cortese; / che per lungo
: la radegonda, semplice sino a quel punto, scaltrita, ora, dalla cognizione
senza gli organi per esercitare, anche in quel momento, la cognizione e il diletto
dell'iliade di questo poeta, riserbiamo a quel tempo di trattarne con maggiore cognizione di
con qualche cognizion di causa; perché quel brav'uomo del signor castellano si degna
18-1-416: la quale [eloquenza] in quel tempo non era né in prezzo né
verrebbe compero stoppa o capecchio in quel cambio [del lino], non ci
molta cognizione. tasso, iii-17: faccio quel che vostra paternità mi consiglia, perché
d'ima ricca chiesa, / di quel ch'ei chiede non ha cognizione: /
5 (79): ma, da quel che mi pare d'aver capito,
(77): ma, da quel che mi pare d'aver inteso,.
7-784: era per sorte / tirro in quel punto ad una quercia intorno, /
di francalanza. pecchi, 3-69: quel nome rimase fermo, un momento,
. muratori, 7-iv-139: a'tempi di quel santo [agostino] erano in uso
inventori di qualche bel giuoco, come quel trovato dal signor claudio tolomei, che si
effetti. oriani, x-21-248: da quel giorno, per una di quelle coincidenze
, di banane... e quel che più importa d'ogni altra cosa
aw. di luogo. in quel luogo, in quella località, in quella
i-985: quella via che è colà in quel canto fitta, / è la via
desse il cuore di dar vicino a quel sole [l'insegna di un'osteria]
panni, / colà, posando in quel cespuglio starsi / un non so che di
* ve): dove, in quel luogo in cui. dante, inf
-colà oltre: al di là di quel luogo. bembo, 5-6-72: alcune
-colà onde o donde: in quel luogo, da quel luogo dal quale
o donde: in quel luogo, da quel luogo dal quale. petrarca,
circondata di esempi tristissimi, si formava quel gregge impecorito di uomini, che senza
, / de'quali il primo è quel che 'mpone altrui / « lasciar ir l'
plicassero il rimbombo: e incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse
rispondervi, che quanto si è a quel mercurio, del quale il cannello è ripieno
sì che v'affoghi, e sia quel che a voi còle / da i sen
alma, che teme e cola / quel che l'occhio non vede, / come
poco, / dove si vede colassù quel fuoco. aretino, ii-92: io veggo
duchessa di roma. guarini, 344: quel birro non può andar di sopra,
/ di tal vin facesse invito, / quel buon vecchio colassù / tornerebbe in gioventù
si comandò di colassù l'istituzione di quel tal processo... ella intende
. ella intende bene... quel protocollo segreto... a carico di
segreto... a carico di quel mastro germano. = comp.
le colate di terra, / sembrano in quel tremito disfarsi. idem, 3-371:
la scorza rugosa di un albero: e quel succo gommoso, quella linfa colaticcia,
grosso: / vedrai come egli scuffia, quel ghiottone, / che debbe, come
colazione diplomatica, non avrei immaginato che quel signore anziano fosse un padre gesuita in
la morte dell'estate era tranquilla / in quel mattino chiaro che salii / tra i
anche in forza di sostantivo. dicesi quel canale o dutto della bile, che è
teatro, e andava spargendo il colèra con quel pretesto, era stata uccisa a furor
.). panzini, ii-316: quel vigliacco del farmacista, che ci ha
/ tant'alto s'erge ad ecclissar quel sole, / che spira in mezzo a
nella tua famiglia c'è un santo: quel vescovo che, mi pare, è
barella del coleroso forse moribondo, quel medesimo che stamani sanissimo passava in rassegna
(i-1040): avvenne adunque in quel tempo che il tedesco padrone di paolo partì
al colico dolore / ché fa cessare quel maligno umore. mattioli [dioscoride]
, in vece di serviziale si empiono di quel fumo [del tabacco], ma
alla doglia colica. giusti, i-473: quel pover uomo era continuamente tormentato dai suoi
teneva chiuse le sue passioni; e quel poco che ne traspariva, pareva calore
partito agrario, ma esso manca di quel tanto di sentimento che fa da colla ai
dolor mi tolla: / ch'è più quel, che mi fa frat'angoliere,
: quale importanza m'era attribuita in quel suo piccolo mondo! dovevo dire la mia
lei che salveremo la patria. si fa quel che si può. si collabora.
sapersi per cosa certa lo scrittore di quel dialogo era il lucchese federici, collaboratore
non la guarderà a donare a plutone quel bel collanon d'oro che portava al
scendendo dal tranvai si vede entrare in quel cancello un prelato importante; importanza che si
l'acqua et il sole ardente di quel paese a farle stare e tener sodo quelle
e parrucche, ma sopra tutto con quel sopracciglio e con quella gravità pedantesca,
/ renoppia di sua man trasse a quel lampo. / tra 'l collo e le
'collare'o 'bavero alla spagnuola *: quel collare increspato a guisa di cannoncini che
8-2-228: chiamasi ancor « lassa » quel legame che il cacciatore tiene a'collari
al suo fedele: / non è quel di san luigi, non è quel di
è quel di san luigi, non è quel di san michele. imbriani, 2-76
sentenze. panzini, iii-165: presso quel tabernacolo era piantata una colonna di granito
nel leggere questo libro, ed è quel suo cominciare la narrazione d'un caso
163-44: andò a palagio del podestà quel dì medesimo, per dare una accezione a
e l'assessore / risusciteran tutti a quel remore. giannotti, 2-1-34: soleva
beneficio venuta in luce una storia fedele di quel congresso, di cui ciascuna pagina sarebbe
. provvedimenti. straparola, 8-6: quel famoso et onorato medico, gonfiato il petto
destra [di don rodrigo] sedeva quel conte attilio suo cugino, e,
: in zola non c'è vestigio di quel « rire gaulois », di quello
lasciò andar di botto / in quel che trovò prima o crudo o cotto.
. caro, 12-i-88: brindisi a quel suo vin crudo, che vi parrà altra
l'orina sia d'altra natura di quel ch'ella apparisce, cioè aquea e
maturando dal tempo de'gracchi perfino a quel di tiberio. magalotti, vi-171: tutto
avesse dove posare il capo se non quel muro crudo a cui l'appoggiava.
te inganni. idem, 7-ii-110: quel corpo farà maggiore differenza dalle ombre ai
ammollito, che i più vicini con quel concento più pieno, ma più crudo
e il campo avanti spaccia, / così quel crudo con la spada in mano /
testé giunse / donde altri, che in quel mar furia di crudo / vento cacciasse
la qual [angelica] non saria stato quel crudo / zeno- crate di lui più
altra costa gli occhi volse, / quel prima ch'a ciò far era più crudo
su di lei, e ritrovai ancora quel viso fermo in una sua bellezza cruda e
anch'io di sangue lorda / quel nome proferir grande e temuto.
dante, inf., 33-20: quel che non puoi avere inteso, /
/ se questa spene porto / a quel dubbioso passo. boiardo, canz.,
la panziera: / fino alla carne andò quel colpo crudo. boiardo, 2-6-44:
il ferro gli trapassa: / ma quel gigante, ch'era cotto e crudo
179: ma s'io piglio coi denti quel coraccio, / 10 gli darò
sagrifizio incruento, fu per emendare tutto quel male che erasi mescolato nel sagrifizio cruentissimo
bruno, 3-341: sento grande angoscia per quel, che nel mio marsupio e crumena
d. bartoli, 5-232: fino a quel terribile dichiarar malagevole ad un ricco l'
con arte affinché entrino nella cruna di quel cervello. c. e. gadda,
cred'io né più né meno in quel punto in cui finì di pubblicarsi l'
di questo, e quell'anno, quel mese, quel giorno in cui fu
, e quell'anno, quel mese, quel giorno in cui fu pubblicato chiuse per
qualche accademico della crusca, avevano in quel giorno traversato la via dello stomaco, leggieri
cruscante; ché tanto avete voluto dire con quel grazioso motto che v'è, *
mai troppo propizio, verbigrazia, a quel filologo, il quale non sa far altro
[i poveri] si prendeva di quel cruschello il quale avanzava a'fornai per la
li aveva costruiti tutti più stretti di quel che era stabilito nell'appalto, per
duplicazione del cubo, dovea prima investigarsi quel famoso problema delle due medie proporzionali.
punti contenuti in un cubo costruito su quel lato. 3. matem.
. lancellotti, 117: e qual è quel paese, quella cuccagna, dove oggidì
bella cuccagna esser marito! / poi quel piacer finisce, e sol gli resta
anche la povera niobe faceva i miracoli quel giorno, poco dopo le due la cucina
barche che il vanno a ricever sotto. quel [strumento] con che a corfù
mandraccio, non è molto diverso di quel di genova, salvo, che in loco
gero dei cucchiai nelle scodelle, che in quel bagliore del di rifinitura e di
gambo anzi infinito, adeguato alla profondità di quel respinge con dispetto il cucchiaio d'acqua che
: la qual [botte], per quel che a roma e sbattevano cucchiaini nei
,... e tutto quel che chere. anonimo, ix-836:
vi sdrucciola '. checchi, ii-1047: quel suo sguardo imperioso, gravido di minacce
. nievo, 63: in quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una
gran còcuma d'argento dove ci buttavano quel tè. govoni, 3-157: forse dentro
corpo. allegri, 78: e come quel che ne va dal lett'al cesso
quelle pentole. soffici, ii-229: quel gran cafarnao di baracche, tende, carrette
, tacevo, signorina: / godevo quel silenzio e quegli odori / tanto tanto
di esser sola, nel letto sfatto in quel cantuccio dello studio, e sentir guido
camera, io mi cucinava da me a quel fuoco della polenta, e altre cose
] altri cappuccini; e furono in quel luogo soprintendenti, confessori, amministratori,
mi ripiglia sulla scelta dello stile di quel lavoro, quasi che lo stile si scegliesse
: a un grido di questo o quel venditore di passaggio le intrecciatrici di paglia
cuciture. de sanctis, iii-287: quel legame serve all'artista per creare nella
ali strascicanti, a coda sparpagliata, quel suo cu-cu, cu-cu, che in
: né meno è persa la memoria di quel, che, prima che le lettere
lupo, adesso con la sua fionda in quel versaglio sei può guadagnare. garzoni,
ogni volta, lo porta volando in quel nido in cui trova maggior somiglianza di tinte
di fiorite orecchie / chissà come godrà quel canto amaro / del cuculo venuto con
un capei torto avervi, il quale quel medesimo mestiere usava che ciacco. sacchetti
loro, senza parere, si guardano quel che hanno indosso. pindemonte, 221
. menzini, 5-4: e quel, che pretto ossequio esser t'avvisi,
umana spezie eccede ogni contento / da quel ciel c'ha minor li cerchi sui.
il primo ad acquistar l'onore, / quel possa uscire alla giostra di fore.
obliqui casi. ariosto, 1-12: quel paladin gagliardo, /...
): trova'gli a tavola, e quel giovane gherardo che era stato capo della
esamina bene... quale sia quel cimento cui va ad esporsi. rolli,
ch'egli era idio quello che sapeva quel che doveva essere del mio figliuolo,
prigione acerba; / deh! con quel fiore / consiglia il core / sulla sua
, i-51: così tore tranquille e quel sereno, / cui l'aprico di
con gli occhi i raggi imperiosi di quel bel volto, per annoverar le cui
pie- tate cheggia, / mercé di quel signore / che gira la fortuna del
/ doni con volto amico, / con quel tacer pudico, / che accetto il
2. modesta cognizione, nozioncella, quel poco che uno conosce. a
v-3-183: andava su, appoggiato a quel suo rozzo bastone, le lunghe gambe
9-576: essere a quest'e a quel mosche culaie. redi, 16-vii-187: lo
s. v.]: 'culatta', quel pezzo quasi triangolare che è nella parte
ionio il corso. / ebbi in quel mar la culla. leopardi, 41-18
oppio romantico, e sognava sveglia; e quel sogno era l'arte, l'arte
mente la canzone era già addormentato e quel ritmo continuò a cullarlo trionfalmente nel sonno
eppure stasera si riducevano a quella vasca e quel tepore. -figur. campana
grandi amarezze? carducci, i-740: quel popolo degenerato... dagli attriti
fanno meglio seguire, quelle filze, e quel linguaggio ce lo fa meglio capire,
linguaggio ce lo fa meglio capire, quel ragionamento; o forse no, che
non fu soltanto il bisogno a provocare quel fenomeno, riscontrato in tutte le nazioni
; / or davanti un altare in su quel culmine / con incensi si sta sempre
aurora sul monte, / quando, quel giorno, la fronte / volgesti alla luce
dar via il culo: andare a quel paese, andare al diavolo. -avere
vogliamo essere adirati con esso voi ». quel vechione de'nardi disse che io avevo
nell'abbondanza; ma nostro padre ha quel male benedetto che ogni tanto gli piglia senza
tagliar a traverso il mappamondo. / quel che non ha del buono né del
sia punto. che sai tu di quel che abbia a venire? -trovare
guardia, e per il culto di quel tempio... vi pose monaci di
infrangibile della deità di cristo, in quel contemplamento ch'era divenuto lo scopo della
memoria durevole e quasi culto glorioso in quel luogo ove più la civiltà e la prosperità
allusione che il forte spagnuolo trae da quel fatto antico è degna di un animo
tutti [gli essei] era simile a quel dei fanciulli che stanno in timore e
altro nell'istessa trina- cria? -fate quel che vi piace del vostro cultore e
aristarco non sarà mai troppo favorevole a quel geopo- nico atto solo a discernere se
e mattia, del gran cultore / di quel più ch'altro aventuroso innesto / successori
, / cui fuggendo anco adoro, a quel ch'io dico / per testimoni invoco
rosmini, xxiii-53: per coltura intendiamo quel corredo di cognizioni alla mano su diverse
quale diminuizione per me venir privato di quel mio secondo padre, ordinario, ignorante,
culturalismo. culturalménte, avv. per quel che concerne la cultura; sul piano
esce mai da una conferenza, che tutto quel che vi si è ascoltato, se
stato un mediocre cumulo di scempiate bugie quel vostro ripetuto asseverare che la 'frusta
vie. targioni tozzetti, 12-12-303: quel tratto di sedili che rimaneva tra un
raggiungere i tre in pericolo, stava in quel cunicolo da aprire. piovene, 5-491
si semina e cultivasi la cunella in quel modo che l'aglio e la cipolla.
camere non più illuminate da spiragli di quel che basta per non dar del capo
più a più si facea basso / quel sangue, sì che cocea pur li piedi
. nievo, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello,
può mia afflitta voce, / mirati a quel ardor che 'l cor mi coce,
questa indeterminatezza mi cuoce: vorrei sapere quel che son veramente, qual'è la mia
sue cosucce sul carro, e insaccava quel po'di paglia che rimaneva nella mangiatoia,
tu ne guarda dal profondo / di quel logo tenebroso, / là ve non ha
ella diviene; / ma grazia in quel colore anco ritiene. marino, 11-185
verberava la terra affocata, che prona sotto quel fermo furore cuoceva senza rifiatare, e
carpito. -e che alla fine questo è quel che vi cuoce. più non ne
ii-27: assai ci cuoce privarci di quel diletto che la vendetta ci poteva promettere
per le vie più oscure, / quel che mi cuoce più, sparir mel
più ch'ella si sentiva capace di quel sotterfugio. baldini, i-243: quelli che
; ché la corrente era, in quel luogo, troppo rapida, per tagliarla direttamente
, 3-829: presto tolgasi da là quel pesce, e non vi rimanga altro
imprestito argenterie, tondini e tutto quel che vi bisogna. pecchio, conc
usa tal malizia, / che non è quel che pare. soderini, ii-221:
p. f. giambullari, i-19: quel fregio che, da peduccio a peduccio
è a puoia, / per allegrezza di quel tu'parente / c'ha nome benci
un bichier d'argento, e che in quel bichiere era gioie di valore di molte
giovenissimo, avvolto in un mantarro di quel colore, che sogliono essere le grue
aveva, / come l'asino già quel del leone, / chiamato, se
, / e ne le cuoia avvolto ha quel di fuore, / per ischermirsi da
vestita di cuoio lustro tenace, di quel colore simile al capellato che dalla castagna
cuoia. paolieri, 4-167: in quel dolce paese dove erano tutti briachi..
sangue. redi, 16-iv-192: si trova quel congelamento di sangue ne'ventricoli del cuore
comisso, 1-197: è geloso, quel figliolo! pensa che à cancellato il
... ripalpitò ai tempi nostri in quel gran cuore de'5-86: la verità che
lorenzo de'medici, 215: questo è quel mal che affligge e passa il core
e passa il core, / questo è quel mal che si piange a ragione.
. belo, xxv-1-143: e quale è quel cuore sì efferato, sì inumano che
i... i e sopra quel che va per l'aria [ltppogrifo]
si chiama cuore. nievo, 1-105: quel vecchio non mancava di cuore, ma
: e m'è cascato addosso anche quel povero orfanello di corrado la gurna..
più d'un'occasione, la riputazione di quel signore... ma, in
signore... ma, in quel momento, gli diede in cuor suo tutti
. petrarca, i-2-31: avend'io in quel sommo uom tutto 'l cor messo,
. boiardo, canz., 59: quel vago cerchio d'ór che me tien
forteguerri, 29-55: e tutto da quel dì gli diedi il cuore. metastasio,
anima mia. ariosto, 2-57- a quel loco, che chiudea il mio core,
nel core, / l'anima tua arà quel vero iddio / che ci può sol
uomini, che, per commiserazione avuta di quel religioso, si ritrovavano in quello medesimo
. petrarca, 99-4: dietr'a quel sommo ben, che mai non spiace
, la 'provvidenza'e ogni cosa, quel ragazzo aveva il cuore più grande del
sovranità è divisa, pretenderete invano veder quel legislatore, nelle di cui mani è
cuore. ariosto, 19-1: e quel, che di cor ama, riman forte
inganni artifiziosi fabbri, / che mai quel che han sul cor non han sui labbri
melensa. nievo, 55: quel viso di cuor contento, e quelle mani
davano stizza. verga, 3-27: quel cuor contento della cugina anna invece la prendeva
in mezzo a quella calvizie e a quel pelo una faccia di cuore contento. panzini
che bella faccia da cuor contento con quel suo cravattone sino agli orecchi. valeri,
conto, di rimaner intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore,
di cuore, non volersi involgere in quel travaglio. salvini, 30-2-84: luciano,
mi togliete crudi e dispietati / da quel piacer che più m'andava a core.
a me, se le mie parole fanno quel frutto nel tuo cervello, che fa
? boiardo, 2-6-58: così parlava quel giovane audace, / ma la sua
anche voi, don gesualdo, capirete quel che devo averci in cuore...
altri tempi alcun altro signore avere in quel modo danneggiato le sua provincie. sassetti
cavano il cuore, e tanto più che quel suo sonetto... non mi
. pulci, 6-16: se con quel cavalier vi desse il core / a corpo
, 1-107 (250): con quel poco dello ingegno poi che manualmente io adopererei
, / ché bene inspira il cielo / quel cor che bene spera. marini,
cavalca, 9-81: ma perché in quel dì niuno impedimento gli incontrò, fece
alla chiesa, immaginando che iddio di quel peccato non si curasse.
di far cuor di pietra / contro quel can mordace ed arrogante, / che
vile. d. battoli, 13-2-50: quel che dio abbia in disegno di fare
truova animale alcuno, che manchi di quel conoscimento che si conviene alla specie sua
compagni, 3-8: i cavalcanti perderono quel dì il cuore e il sangue,
pulci, 16-43: e disse a quel, che di ciò domandava: /
13-2-51: gli stava continuamente sul cuore quel che un uomo di tanto essere secondo ogni
allora confessò d'avere inteso a fatti quel che sia toccar iddio con la sua pietosa
si raggrinza al ruggito; e, quel che è peggio, anco al sospiro dei
179: ma s'io piglio co'denti quel coraccio, / io gli darò de'
faldella, 2-2: i raggi tristi di quel sole indorarono cupamente il volto della fanciulla
imagini chi bene intender cupe / quel ch'i'or vidi. =
aliena dalle gaiezze che porta quell'età e quel tempo; cominciò a fare il capo
andavano già da qualche tempo operando lentamente quel tristo effetto in tutto il milanese.
53: come esser può quieto mai quel core, / in qual cupiditate affligge e
cupide pupille. colletta, i-109: era quel re di spagna infingardo, crudelmente divoto
di ogni età. tasso, n-ii-241: quel [piacer] che sogliono aver gli
e vagante / a me rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo
al presente lasciato [l'amore] quel piacere, che egli è usato di
tenebroso. ariosto, 12-78: ma quel, ch'ai timor mai non diede
la vii turba e l'arme tante / quel che dentro alla mandra, all'aer
608): verso il mezzo di quel cielo cupo e abbassato, traspariva,
dissolvono adagio adagio. non rimane di quel che fu che un cupo alone fumoso
vani. idem, 541: di tutto quel cupo tumulto, / di tutta quell'
.. / è meno assai di quel che al mondo appare. carducci, i-280
mestieri supplire con la velocità del corso quel che non han nel cupo e nel largo
agitavano e si sollevavano incessamente. entro quel cerchio mobile ella di tratto in tratto
salvini, 41-85: i nobili di quel paese, acconciandosi
, 697: e'vi debbe dare briga quel che voi diceste prima, perché voi
è il francese 'coupon', che è quel fogliolino che ogni sei mesi si stacca dalle
ed è, si può dire, quel medesimo che il francese, perchè se
i borghesi sapessero d'etimologia e non avessero quel peccato originale di credere che ogni parola
in mezzo alle cure della mia persona che quel giorno esagerai, io non pensai ad
croce, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva,
pensò che 'l negromante fosse, / quel che nutrì ruggier con sì gran cura
. per non ricevere in faccia dagli avversari quel vergognoso 4 nego suppositum ', che
potendo [cosimo] essere presente in quel modo soleva alle cure pubbliche, pochi
dunque m'inchino, altèra figlia / di quel monarca, a cui / né anco
il sol tramonta, / sposa di quel gran duce, / al cui senno,
e'sa e quanti rimedi e'può a quel male che l'uomo ha nell'ossa
impotente restasse e più debole / di quel che sia, e in modo che
fissazione della cura psicanalitica, che, per quel poco che posso giudicare allo stato delle
e in libertate. ariosto, 1-79: quel liquor di secreto venen misto, /
intero. ariosto, 36-42: in quel boschetto era di bianchi marmi / fatta
hanno cura di dire alli cochi in quel giorno, qual sorte di vivanda conviene
, 14- 46: chi è quel grande che non par che curi / lo
: comprese ch'era di troppo, in quel momento; e, riprendendo il suo
i lardelli e le tuo'note / che quel si tesse poi che si inconocchia.
. bocchelli, 2-298: se quel vecchio non si sbriga a morire,
ad un tratto, e cominciavano per quel piccolo mondo tenebroso le ore della luce.
in uso;... desiderandosi solamente quel requisito anche legale, il quale viene
stavano dappresso nella sua venezia e in quel periodo di lotta giurisdizionale dello stato veneto
europa dovetter essere di baroni, come quel di francia certamente lo fu di pari
cittadini: e però che all'esercizio di quel mestiere pieno di guadagni non si richiedevano
ii-287: si capiva che alla fine quel po'che poteva esser salvato del
sinistro augurio frastornò e sciolse per quel giorno i comizi. garzoni, 1-96:
: mentre che io me ne andavo con quel maestro iacopino, curiosissimamente mi domandava che
eravamo attendati. tecchi, 3-19: quel modo di parlare e di muoversi della
parlare e di muoversi della madre, quel curiosare continuo fra le vecchie cose del
. vuol saper tutto. vuol saper quel che si fa, quel che si mangia
vuol saper quel che si fa, quel che si mangia, e poi lo
affanno nel voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio. d. bartoli
, il studiare, / voler saper quel che fa la natura, / se gli
l'ambra già strofinata e calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta
. vasari, i-630: per potere quel cielo aprire e serrare, aveva fatto
, signori miei, non avevano a quel tempo né vapori né telegrafi da far
/ franta. stuparich, 5-358: quel grande, muto, immenso cielo curvato sulle
, funebri, larici e pini, quel silenzio rotto solo dal gemere delle acque
avversi e fieri, / e solo quel, ch'a'fortunati regni / conduce in
magnanimità di francesco i in astenersi da quel preziosissimo rompimento di fede che molte anime
criniera, gittava di tratto in tratto quel grido breve, èsile, penetrante, che
giorno più di luce muto, / di quel ch'ultimo a te spense i tuoi
dalmatica, d'un colore disfatto, di quel colore che i setaiuoli fiorentini chiamavano rosa
di una semiretta che ha origine in quel punto e passa per un punto del
l'unica cosa che ti frastona è quel goffo commento che ti ronzano all'orecchio
mariangela si era svegliata subito, con quel senso fine dei cani di custodia.
e nel suo vicario in terra che quel carico sarà dato a persone degne ed esercitate
: la radegonda custodiva, ancora, quel carteggio... che le due parti
con amore / custodia quest'almo fiore / quel diritto iddio severo [l'onore]
: l'aveva soprannominato sancrispino, per quel garbo del piantare e stringere i punti
v.]: * cuticola quel finissimo ed esterno inviluppo arido e per
delle città. pascoli, 793: quel tuono per sempre il gracile / bisbiglio ruppe
albero sono i segni di quattro vittorie su quel petto rigonfio. alvaro, 9-494
che ha tolto al popolo russo anche quel non molto respiro mentale e di libertà,
t'appresserai al punto d, perché quel luogo è meno partecipante di detta percussione de'
idem, par., 15-91: quel da cui si dice / tua cognazione.
rappoveri. petrarca, i-3-112: da quel tempo ebbi gli occhi vivranno più in
: non credea / tanto cangiarmi amor da quel, ch'io m'era. g
di qua da picciol tempo / di quel che prato, non ch'altri, t'
, 32-33: così di con tra quel del gran giovanni, / che, sempre
cotale frutto che, però che non sente quel medesimo che dice, conviene che di
era in parte al- tr'uom da quel ch'i'sono. a. pucci,
anni, io spero / ch'almen dirà quel che verrà da poi: / in
. c., 76: da quel tempo in qua tutti quegli che hanno commossa
, quando passò da savona, manifestato quel che occultamente per consiglio e mezzo suo
, vorrei anche passare un momento da quel paese, piuttosto grosso, sulla strada di
santo padre, presono la cassa con quel divotissimo corpo. machiavelli, 716
dalle malattie. dossi, 49: in quel punto ricamminavo coll'ànimo per una viuzza
dalla contentezza. levi, 1-76: da quel poco che ho visto di gagliano,
, tutta si confessa; / e quel conoscitor de le peccata / vede qual
da niente. prudenzani, ix-534: in quel di pisa fo già villa / d'
il babbo cerca, intorno / casa, quel ciocco (dov'è mai?)
tu mi fai pur fare nella mia vecchiaia quel ch'io non feci mai da giovine
): vispo come una lepre, quel diavoletto: ma! è stato così fin
spirti; / ciascun si fascia di quel ch'elli è inceso. idem, par
tozzi, i-382: io non sapevo quel che inventare che mi paresse meno da
così dabbasso. redi, 16-ix-28: quel sollievo tanto confortativo, che provano coloro
. possono darci ad intendere di veder quel che non si vede, e a questo
ad amare taluno, sogliono unire sopra quel solo capo le tenerezze le cure e
. baretti, 2-63: qual è quel dabben padre che possa in coscienza lasciar
! allora scriva a don placidi, quel dabbene canonico che ride tanto, che mangia
caro, 12-i-161: conosco in lui quel da bene che mi muove in un
. paolo, guardando questo, vedrà quel dabbene della civiltà romana insieme con la
. baretti, 3-378: raccontando bene quel fatto, s'illustrerà moltissimo quel carattere
bene quel fatto, s'illustrerà moltissimo quel carattere di capricciosa dabbe- nezza, che
lui daccanto. cicognani, 13-358: in quel momento passò loro daccanto il prelato con
c. ', significa che terminato quel dato pezzo di musica o periodo principale
fagiuoli, 1-5-381: voi volete vedere quel pellegrino un po'più daccosto. g
che significa, in senso proprio, quel cavalluccio di legno, di carta
temete altro danno, / che fia quel, ch'esser suole, / il ciel
. pulci, 18-122: non domandar quel ch'io so far d'un dado,
, dicendo di non aver voluto dire quel ch'avete detto. g. m.
o zingherlo, arbo o usso; / quel che si ruba non s'ha a
, e falle torre i dadi, e quel corpo che fia già generato in corpo
daffare / lascia, e par solo quel periglio veda. cardarelli, 1-45:
quaderno [di dante] / e quel povero veltro ha un bel da fare /