di broccato, che secondo l'usanza di quel tempo drieto le spalle gli pendeva.
fatta in famiglia, guardò di schiancio quel petto esuberante. gozzano, i-557:
, ii-4-191: anche te ringrazio di quel che mi dici dell'idillio: il quale
punto infemminita, come aveva fatto in quel secolo la poesia. gir. tagliazucchi
a cavai molto robusto, / che a quel cotale iddio per lor s'aguaglia.
quello / che piace a giovinezza e quel ch'è caro / alla robusta etate e
ch'è caro / alla robusta etate e quel che meglio / sembra alla fredda e
/ diventi 'l suo dolore / di quel di tizio e tantalo maggiore, /
vero al nostral vento / 0 vero a quel de la terra di iarba, /
, 325: vedete come in esprimere quel ch'è di sua natura piacevole si spargono
che si struggono da se stesse in quel terribile isolamento di pensieri cui furono condannate
.. spicca nei pensatori napoletani e quel loro robusto risalire sempre ai princìpi.
tingere più robusto... di quel che sia in raffaello stesso. cesarotti,
che gli sia bastato l'animo d'affrontare quel torrione: tutte dicono che la rocca
un punto / che gli spirti vital, quel sendo aperto / e già per l'
spirito. a. paoletti, 275: quel buon vecchio di noè... si
che la libertà non sarà poggiata su quel masso di granito, su quella rocca
un gambo fitto e ribia- dito in quel colmo fatti a modo d'una rocca,
in alto mare è più prezioso di quel delle spiagge e delle acque stagnanti.
,... fu lei che, quel giorno, riconobbe il poeta e lo
6-i-379: fummo costretti di abbandonarci a quel bistolfo cencioso che, ostentando due pezzi
. berni, 163: avete lì quel cardinal divino, / al qual vò
che non siano attinti nell'imo fondo di quel rocchetto di nervi e di muscoletti che
reau', per le buone abitudini che ha quel pesce di procacciare il cibo ai pesci
venire alcun ch'aspetto / non guicciardini quel fedel rocchigiano, / con lui era il
stivalato. brusoni, 6-191: era in quel giorno ghsomiro vestito d'un'abito nero
avventura men lunghe di quello, in quel sito, si richiedevano, fu forzato
in questo senso gli artiglieri chiamano rocchio quel zoccolo ritondo, sul quale posa il
. / e dopo dove scende / quel rocchio / in che non conosciuta fenditura /
turba in chiesa ad ascoltar tornava / quel rocchio della messa che restava.
passare della lana, la ròccia (quel tanto di lana che vi riman in fondo
guardare quella bocca lorda di bava, quel corpo steso sul pavimento, chiuso in
.. dietro la nuca, e trafitto quel ciuffo da una forchetta di celluloide verde
/ né sì chiuso sentiero, ove quel roco / mio sempre mormorar già non si
; con un roco vocione / rispose quel barbone [fauno], / che da
il chiaro lume, / quella biltate e quel divin costume / ch'ogni poeta farie
in carte una fresca ombra / per quel sol vivo, e de le cose eterne
, 22-175: vienna non è più quel manicaretto rococò che era al tempo di
. d'annunzio, i-819: quel cor che un dì fremea di santi
. stampa periodica milanese, i-491: quel pizzicore senza soccorso che lo morde, ingenerato
sfuggire a quella tetra ombra, a quel rodente rimorso a tutto ricorsi: al potere
poi non se ne trova, ramar quel che s'è roso. monosini, 385
essi alternano il morso - del dente a quel dell'ugna. -addentare rabbiosamente o
io per me credo che venga da quel sale che suol fiorire su'vasi di cristallo
(408): coloro che hanno quel gusto di fare il male, ci mettono
pren- don mai requie, perché hanno quel canchero che li rode. tarchetti,
monda bene, frega, stropicci, taglia quel pelo, acconcia questo altro, di
vengono infiniti turchi, che tutti rodono quel misero paese. leti, 5-ii-175:
fiamma, 11: voi, che amate quel ben che rodon gli anni / e
sazio, se io non mi vendico con quel traditore: io l'ho pur nelle
210: il ministro di sicilia rode, quel di napoli mangia e quel di milano
rode, quel di napoli mangia e quel di milano divora. = lat
... entrava e usciva liberamente da quel porto senza alcun rischio.
i peccatori al certo non hanno tutto quel bene che il mondo crede per lo
l'abborrir di trovarsi con chi conculcava, quel non poter fuggire il proprio nido:
il proprio nido: quella trista passione, quel rodio profondo e tenace, in una
: de'gradassi e de'rodomonti come quel signor barbiere in portogallo ve n'ha
dovere il marchese stanislao, ch'era quel rodomonte che ognun sa. d'annunzio,
vuoi. emiliani- giudici, ii-260: quel grande poeta... voleva ad un
politi, 1-574: 'roffia', senese: quel riparo di cuoio famiglia bromeliace, rappresentato
benché non comune, a siena, per quel ridostachys carnea, con arma dal petto
-predica'di virtù dandovi exemplo; / quel ch'i'parlava ne la sinagoga, /
, pria d'appressarsi / alle labbra quel caro tesor, / un notaio si chiami
donatisti. buonaiuti, 1-238: da quel momento, donatisti, massimianisti, rogatisti
il privilegio d'ospitare la vedova di quel giornalista loffredi. bontempelli, i-64:
chermisi allo scarlatto, quanti rossi in quel rosso, montale, 1-106: alte tremano
. fanfani, i-156: 'roghèllo': quel vuoto che resta fra le mammelle di
possa salvare. / e puossi dir a quel che tien tal rogna / che u
infermo, al pigliar medicina: / quel si discosta dalla grazia divina. nomi
d'un colore assai disfatto, di quel colore che i setaioli fiorentini chiamavano rosa
brasile ben caldo, e quando avrà preso quel grado di colore che vorrai, lavala
rivolsi le mia vaghe ciglie, / per quel che visto non avevo mai. n
non si aveva voglia di guardare altro in quel tratto di strada. sbarbaro, 1-68
la repubblica [12-xi-1986], 7: quel lungo rosario di vedove. davanti alla
porpora... non è altro che quel colore che chiamiamo rosa secca. sassetti
marmi rosati. piovene, 14-95: quel prosciutto rosato nel quale gli abitanti sembrano
, 04: in breve intervallo / quel ferale vapor s'addolce e indora / l'
che t'abbonda lo sudore? / piglia quel fazzoletto gallonato: / asciugati una volta
anonimo, i-506: or foss'eo in quel loco, / e fostevi u'sai
13-214: entrò teodora... con quel rosato in viso che aveva acquistato nella
rosato. lamenti storici, 11-68: quel brigantino che prima giungeva / un palio
nocca rosi da e vermiglia / esce quel canto suo celestiale. 3.
ogni mattina, / davanti a te quel tuo splendido riso / di bruni occhi e
roseo sbiadito,... spiccavano in quel pallore. ghislanzoni, 8-38: il
scuro di ogni altro nelle rosee lusinghe di quel tempo. c. carrà, 260
tacea. l. gualdo, iv-76: quel parco verdeggiante misterioso era lo scenario richiesto
verdeggiante misterioso era lo scenario richiesto per quel roseo poema. 7. limpido
, vi-566: gli occhi cerulei in su quel bianco viso / pareano due pervinche in
. ramusio [oviedo], cii-v-285: quel luogo si marcisce e rosegano il legno
sconveniente. verga, 7-224: e quel becco di 'pentolaccia! 'dicevano,
, non si scomodò. / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo /
l'han sentito. tarchetti, 6-ii-150: quel povero cristo di bosso era tutto malconcio
destra danese spera di rosicchiare... quel poco di consenso che gli manca per
cultura, quel padreterno della cultura che era l'onorevole
cominciare a fare letteratura. scava in quel punto, lavoraci, rosicchia il tuo
non riuscì per nessun verso ad abboccare quel rosicchio [l'ossobucoj. soffici, v-2-169
nidiata, / non fa rosicchi a quel che trova. 2. il rosicchiare
bene anch'io... ma con quel rosichino dentro. = deverb
quigi arborselli. lanfrancni, xxix-74: in quel giardin sì avea da l'un canto
vostro amor canto. petrarca, 311-1: quel rosigniuol, che sì soave piagne,
in cui chiamava me aquila e rusignolo quel povero zendrini che non aveva tuono per
consumata. giovannini, 5-122: -vedete quel libricciuolo che pare un giornale di mercatante.
7-17 ^, nessuna espressione passava mai su quel volto roso dalla salsedine. -roso
perché caschi la rosola nel piano (quel colore di che s'investe la volta
de'vecchi tronchi rifermentava anch'esso in quel ribollimento di tutta la materia nazionale,
sordo e cieco e muto sui fatti di quel tiranno. 9. ardere,
ché oggi ti rosolo io. » e quel giorno al monte giù acqua a rovesci
schive nature. tozzi, vt-991: a quel chiarore gli vedevo brillare gli occhi nella
uso comune a pistoia e per tutto quel contado. = var. metaplasmatica,
vedano; è stata imbiancata di fresco. quel rosoncino ce lo ha fatto un imbianchino
po'la testa come per schermirsi da quel che avrei potuto dirle, o forse lo
fatto arnese / hanno i rospacci di quel reo paese. baretti, i-299: crepi
se desiccarà lì; de poi far aprire quel vaso, che se esalerà el suo
546): si diceva composto, quel veleno, di rospi, di serpenti,
furore, e maggiormente per porgermela in quel modo che faceva quel velenoso rospo.
per porgermela in quel modo che faceva quel velenoso rospo. martello, 6-iii-65:
pure la vado persuadendo; ma se quel rospo di briche non le manda denaro,
non altro il lato probabile, ma con quel rospo! pirandello, 8-305: ah
, 11-77: il parroco, in quel momento, ingoiò il rospo e si tacque
o disposizione morbosa. anche sostantivato. quel rossàccio mi piace poco.
sue dame e donne, tutte impiastrate di quel rossàccio che usavano allora esclusivamente le francesi
e provai l'ebbrezza che deriva da quel vortice denso e rossastro della polvere ardente
sole un colore fosco rossastro simile a quel della fiamma quando lingueggia. montale,
: 1 capegli, che risplendevano di quel color biondo che hanno le noc- ciuole
galileo, 4-3-74: se io presenterò a quel foro un vaso con del vino rosso
quei tempi;... acciocché con quel color troppo acceso e'non imbiancassero il
della mirabella? ha i capelli di quel bruno rosseggiante che usavano per la chioma
in lui una bellezza virile anche in quel caso, e nelle sue guance, per
porporeggia. ventura rosetti, i-216: quel muschio che rosseggia si è il buono
: mira fra lor [i pescij quel picciolin, che mista / ha di verde
dei due combattenti. siri, xii-822: quel suolo mostrava qual macello d'uomini e
dalla straniera luce rapiti, immobilmente in quel temuto crine s'affilano. campailla,
s'affilano. campailla, 3-42: quel che fra giove e noi rosseggia è marte
richiedi / quell'al- bano, / quel vaiano, / che biondeggia, / che
rosseggia. imperiali, 4-408: ah che quel foco, onde rosseggi in viso,
viso e divien rossa, / e in quel suo rosseggiar di- vien più bella.
industre, / al mattutino canto / quel [l'uccello] desterà le valli
il conte orlando, / fuor di quel lago la trasse nel prato, / e
libro dimostrato, / sé tutto di quel sangue rosseggiando, / e l'arme e
: sapete, babbo,... quel ciliegio di cima alla vigna le [
rosso attenuato. salvini, 34-25: quel rossellino toro ancora è magro.
rossezza del fuoco, per dimostrarne in quel modo l'ardor suo. serpetro,
posti differenti corpi di vario colore in quel raggio artifiziale, mostravano tutti il proprio colore
donde scorgeasi venire più fulgido e brillante quel subito irraggiamento. 2. rossore
dell'etere ambiente la luna le porga quel poco di lume rossigno che la rende
e le spande d'un colore rossigno, quel villaggio in collina è detto poggiorosso.
malgrado tutto, supera il vocalismo: quel sinfonismo rossiniano nel quale si perpetua il sinfonismo
è un crescendo rossiniano; e ripensando quel che ho fatto il 6, 7,
di rossini. ojetti, 1-18: quel beato faccione rossiniano, cogli occhietti neri
. storia di stefano, 2-17: quel bon cavaliero, avendo zo audito,
alcuni con la divisa rossa, altri senza quel distintivo. pratesi, 1-70: non
1-70: non voglio che porti al collo quel vellutino rosso così sfacciato, e lei
dante, par., 17-60: quel che più ti graverà le spalle /
possa / venir a capo, ornai quel gioco incresce. / poco, per far
non è de lo'ntelletto acolto / quel che staman ti fece disonesto: / or
, 155: la guardia civica interruppe quel tal lavoro, e saltò su: «
3 (42): cercate di quel dottore alto, asciutto, pelato, col
uno roscio venenoso. calandra, 3-86: quel rosso dal mal pelo, maresciallo d'
; altri come 'rosso'. rimango quel che sono. leoni, 476: la
si fece amici tutti i componenti di quel gruppo che allora frequentava le 'giubbe
.. s'affacciarono mute a mirare quel viso trasfigurito già dal peccato, ora dalla
5-ii-6: fece un'impressione senza pari quel partigiano semplice che passò vestito con l'
non la stella, ma quella luce e quel rossore che nell'oriente risplende avanti il
. carducci, iii-20- 88: quel lene incominciare della passione, che quasi rinfresca
arrossava tutto il cielo verso il gianicolo. quel rossore si diffondeva sulle acque e le
il che diogene affermò, quando vide quel fanciullo tutto, per rossore e vergogna,
può dirsi che si riceva da noi quel freddo che sogliono arrecarci le ventarole e
sudaticcia e stanca, / che in quel punto la rosta non avessi, /
, ii-139: avviene alla scienza cattolica quel medesimo che... accade agli
e dall'obbligo schifoso / m legarsi a quel rostic73: ripenso con rammarico ai sottili
. bernari, 6-209: comstagando en quel tormento, sovra ge ven un cogo,
carri, si li ne dà spesso de quel che sta dentro la cara.
corona il nobil crin, come a quel bravo / guerrier ch'ebbe l'onor
fessi e partiti in cinque dita e quel di mezzo lunghissimo, le gambe lunghe
). cornazano, 1-141: quando quel pizicore, che e'piedi et il
. v. sperone]: sperone è quel legno lungo che spunta fuori della prora
, ma per lo più intendesi di quel rosume di pomice e di metallo fine che
. buti, 2-18: questo è quel fiume che descende del nostro mondo.
ingolfava il vento. ojetti, i-163: quel turchino già entra nei crepacci, s'
gholare',... dicesi di quel molesto cigolio che fanno fra'denti le
. a. adimari, 4-31: quel solo è bello e glorioso ardore, /
crine. gozzano, i-1307: anche quel mendicante incontrato sul nostro cammino - ricordate
gherardi, lxxxviii-i-638: o gentil creature di quel cielo, / dove venere rota il
io lo ruoto in giro, chiamate quel muscolo ruotatore. dizionario dei termini di
politica, e partecipavano alle ampie rotazioni di quel sistema universale che si chiamava la cristianità
sghembe vi precipitavano girando su se stesse. quel roteare mi portava all'orgasmo e questa
rendere più che mai difficile ed incomodo quel già sì intricato ro- teggio della repubblica
: si avverta il rigore metrico di quel cordiglio rettilineo e senza peso, bianchissimo
così crescere o scemare di mezza voce quel dato suono. tommaseo [s. v
. baretti, 3- 25: quel re... viene quivi rappresentato con
sghignazzamenti,... tutto quel tuo esibirsi in pantomime oscene e sberleffi
. fagiuoli, xii-160: se di quel sacro coro ella s'intitola, /
lo portava, / e pel dolor di quel candido giglio / berta meschina sì s'
e con voci alte godono: / quel si vede ondeggiar, quei par che 'nciam-
rotolati buona pezza e adacquati, pigliano quel lustro che dà loro l'ultimo pregio
] / quanto oh vario è da quel che, se si spieghi / nel dritto
lancia di lui non era meno grossa di quel rotolo sopra il quale voltano la tela
« dio gliene renda merito, a quel signore », disse: « e vossignoria
tanto ». betteioni, iii-82: apri quel cassetto; troverai due rotoli di napoleoni
del comune, e non si vedeva in quel che egli avesse speso i danari ch'
ruzzolare qualcuno. rovani, i-410: quel vostro domestico si comportò di maniera che
. e. gadda, 6-283: di quel tesoro di noci le più grulle,
tempio della pace, onde ne venne quel miraeoi dell'arti san pietro di roma
tacente di non dire in rima / quel che par che la vita mi confonda
dove, / che questo è come quel d'avorio schietto, / benché sol questo
. i pittori del cinquecento esageravano in quel rotondeggiare. = denom. da rotondo
. bembo, 9-2-268: avea quel libro quattro brocche di rame ne'canti
mostrato e insegnato espressamente che abbia con quel commodo e diletto da riempirsi il concavo
la fa girare di sotto, e con quel gran furore scalda il metallo et in
di collegio, incolore, ignorante di quel che sia il 'sex appeal'con tutte le
/ bestemmiando la sua rotondità / e quel leggiadro viaggiar, la guerra, / agnese
che nelle sue periodi soglia comunemente adoperare quel divin dicitore, nelle quali tu vedi una
scossi gl'italiani, gli eredi cioè di quel popolo che ascoltò marco tullio. carducci
peppino gli prendeva il quaderno, sbirciava quel 'bene'in rosso, faceva una carezza rotonda
bel soggetto del piombo ritondo, / fu quel che fece così duro e tardo /
e venni al pomo d'oro / ché quel metallo in vista è sì iocondo /
ogni altra poetica industria. da ciò nasce quel rotondo, quel canoro, che ci
. da ciò nasce quel rotondo, quel canoro, che ci rapisce; e tanto
numero ritondo e intero della loro lira quel terzo e quel quarto più. tommaseo
e intero della loro lira quel terzo e quel quarto più. tommaseo [s.
orologio. viani, 19-279: su quel rotone stampato di lettere romane il tempo
obietto alcuno che mi muova a far quel che fo se non la gloria e l'
. di ricever un breve per fare quel che aveano minacciato, cioè di partirsi
. tasso, 1-46: è fama che quel dì che glorioso / fé la rotta
immobile: la luce ancor piena di quel tramonto di marzo investiva da sinistra avanti
x-2-310: o l'uomo diventa altro da quel che finora fu, o si spoglia
enrico e voleva mutar la rotta a quel discorso pericoloso.
. zappata, 180: immaginatevi di vedere quel valoroso anacoreta, sotto i rottami pendenti
quasi al gioco si eccitasse, pigliava da quel crescendo l'abbrivio per toni sempre più
sonetto già conosciuto di guido guinizzelli, quel che incomincia 'voglio del ver la mia
costanza [il secolo presente] / quel che ieri schernì, prosteso adora /
, 2-484: « non a tutti dànno quel calcio vitaminico da rotto in culo »
fra le cartaccie anziché pubblicarla rotta a quel modo. -sciolto, mosso (
meati e quelle rupi rotte / diventa quel vapor sottile e raro, / quando di
estremo sforzo. per fortuna le rocce di quel tratto erano meno ripide e ancora più
rotto e livido / le tempie ancor di quel vibrato sasso / che l'anima gli
, 32: pur colle rotte braccia / quel torso ancor m'allaccia, / e
vertù non basta a veder luce / di quel che ti conviene esser fedele. filicaia
giunto il cannone a casale per battere quel castello. botta, ¦ 5-395:
fosse di costà passato a vedere tutto quel luogo così sformato e tutto il terreno
: nella ora medesima che david intese quel che 'l profeta gli disse, si sentì
che pescasti zascun omo rupto / dicendo quel che 'l maestro volea, / el quarto
appena rotta, ma non fugata, da quel menomo spiraglio di luce che trapelava dall'
, che dallo stesso punto aveva ritratto quel rio, seguendolo nella lunga parete dell'ospedale
. e cominciavano le fortune che rendono quel mare di verso lelio da fano,
corre. giusti, i-99: un quel giovane. g. b. adriani,
faceva. benzoni, 1-83: se quel generale non fosse stato più che presto a
, sì mi giunse al rotto / di quel che si piangeva con la zanca.
:... non so se di quel primo sommato così spaventoso vi rimarranno i
gola / e 'l sardanapalesco e quel ch'aspetta / l'impubere alla svolta
. bernari, 7-21: ho venduto quel poco che mi rimaneva della casa,
f. chilanti, 2-50: quel rottone giochi del suo, perda del
fòre nel piano. ramusio, cii-vi-469: quel giorno giunsi da una banda sopra una
con buon ordine, con lo aver caminato quel dì alcuni degli ultimi cinquanta leghe,
il conte di dinal, il quale da quel canto aveva la cura della difesa,
e poscia ne nasce la rottura in quel dipinto che viene per lo più a separarsi
. b. corsini, 9-68: uscì quel sasso a far un colpo strano.
: si mise a fare lo spartimento di quel salotto, secondo le rotture dei vani
contemplar faccia sì bella, / dove quel crudo balestrier d'amore 7 tira frecciata
io ho avuto a rovellarmi intorno a quel vostro sportello di bottega. = var
saputi vincere. rapini, iv-69: quel suo dolore non è alto o nobile:
a essere come loro. senza più quel rovello e quella smania del denaro,
, di poi vi spruzzò su di quel buon vin greco. f. f.
, dai rovi e dalle nerbate, comparve quel confidente di casati, rubanga: al
: chi ha mai visto in settembre quel sole rovente / e doversi fermare al
.. che la aiutasse a denunziare quel farabutto... per un bel pezzo
. per un bel pezzo, dopo quel pomeriggio rovente, nessuno vide più la bona
essi non hanno la minima idea di quel che significasse vivere nella atmosfera ancora balenante
: o poterla invece sprezzare e nutrir quel disprezzo con cura e fame un rimedio rovente
fabbrica in bologna, ci corre forse quel divario che è tra il rovere e il
loda dio, che seco sta in quel rovero. 3. figur.
si vantano ancora di essere stati, in quel contano periodo, sudditi della serenissima,
della strada principale sbuffando e rotolando in quel modo ridicolo che era stata una delle
anche l'interpretazione della musica non tenta quel 'rovesciamento dei valori'che tanto avvenire ha
piena di tante luci sgorgate che in quel procinto gli rovesciava nell'anima u cielo
i. nelli, i-57: vorrei sapere quel che tu fai qui, vecchia insolente
23): don abbondio, pronunziato quel nome, si rovesciò sulla spalliera della
argomento che come si porta ben in quel grado così si porterebbe ottimamente nel maggiore,
essendo il suo vaso pieno di tutto quel licore di che può esser capace, se
che di pioggia che si rovesciavano in quel momento sulla città, con la voce
povera ildegarda. d azeglio, 1-355: quel pover uomo ebbe a cader rovescio a
ha le radici chiuse nel vaso rimboccato di quel cielo invisibile e le fronde visibili verso
, ii-607: che mai levò di mezzo quel rovescio di cimbri e teutoni venutici di
è tutto dolcezza, ma dietro a quel piccolo saggio ne viene un rovescio abbondantissimo
a spiccargli il capo con un rovescio di quel suo maledetto spadone. cicognani, v-1-407
sono qui tutto 'l rovescio dì quel che per lo più sono coloro che fanno
l'analisi psicologica, l'immaginazione di quel che si passa nella testa delle persone,
ne il pudore pubblico andava salvo in quel rovescio d'ogni ordine morale. tarchetti,
il ballonetto a terra, egli sopragiunghi in quel luogo, e nel balzo che fa
rovescio, creda che tutte le cose di quel dì gli andranno a ritroso. boccaccio
bacchetti, 1-iii-620: sto in pensiero per quel ragazzo, che non faccia qualche sproposito
citae corno un tiggon de fogo e tufo quel regnarne devegne salvaiura e le nobel vigne
: iddio lo chiamò [mosè] da quel ro- vetto, lo fece duca de
essa rovigliò il cofanetto, e sotto quel po'di gioie trovò le sante immagini
e di sterpi. ojetti, i-237: quel paese s'è fatto deserto dopo essere
rovina totale di quella felice esperienza e di quel senso glorioso di libertà per cui ci
n. franco, 5-9: quel giardinetto che c'è? credi che un'
fissarono... lo sguardo su quel garofano e su quel nastro, su
. lo sguardo su quel garofano e su quel nastro, su quella vecchiezza imbellettata e
morte. giordani, ii-29: quel fermissimo propugnacolo della fiorentina libertà girolamo savonarola
non udita e nonne usata innanzi a quel tempo, imperò che grande moltitudine d'ar
non rovinasse. machiavelli, 1-i-99: quel principe che s'appoggia tutto in sulla fortuna
la figliuola, e poi / udiren quel ch'ella dirà. / -é appunto /
interiore. pavese, 4-175: da quel momento la mia vita rovinava. ero
passando il ponte a rifredi, rovinò tutto quel borgo di case. buonarroti il giovane
porcacchi, i-36: rovinò e distrusse tutto quel che poteva adoperare e servirsene, con
con animo di lasciare nudo e sterile quel paese ch'ei non poteva difendere. davila
con violenza. bersezio, 4-277: quel colosso di ulano rovinava giù colpi da
buonarroti il giovane, 10-905: se quel ch'ell'ha risposto a ciapin dico,
attento a tuo figlio, bada che quel vecchiaccio te lo rovina. fenoglio,
veleno che quella razza ribalda mi rovini quel poco ben mobile che m'ho con
anni di studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi s'andava formando e
rovinata, se fosse costretta a lasciare quel luogo ove da tanti anni ha il
, che non dovrebbe fallire; ma quel di lassù governa i tempi. e fin
insania, la irragionevolezza e la empietà di quel formidabile rovinatore degli umani discorsi, cameade
... inferociva sulle creature con quel rovinio di sole e di azzurro e di
ne vennero e... facevano quel rovinio dintorno alla porta. landi,
sa quanto grande sia stata, a quel tempo, la voga dei pittori di rovine
sassi, e col loro rotolarsi sfracelloron quel medesimo granchio. peri, 5-86: rovinoso
, dove fummo costretti di abbandonarci a quel bistolfo cencioso, che, ostentando due pezzi
un giornale tedesco hanno messo fuori che quel de boni, stabilito a losanna,
loro fautori, sperando ch'atterrati, restarebbe quel partito caduco e rovinoso. g.
8-170: certo nella sua vita, causa quel nome, spesso egli aveva rovistato nel
ferro rovito? sermini, 87: con quel ferro rovito l'inquoce la tagliatura e
bresciani, i-i-xiii: il corriere gridava che quel cavallo era una rozzaccia poltra.
: avvisai... di goder quel privilegio che a scrittore di cose rustiche si
di costumi e implacabilità di bestie in quel magnanimo guerriero, se avesse in così
e dappocaggine. vico, 4-i-880: quel sistema mondano fu tramandato ad omero:
settembrini [luciano], iii-1-237: sai quel che penso per issione? non punirlo
i. neri, 12-104: quel rozzibelligero villano / appena gli si cava
, 89: le frutte proprie di quel paese... mi parvero assai più
ingegno. pacichelli, 5-185: dicesi tettorio quel giurino o composto di calce macerata con
tommaseo, 11-165: offertene, falba di quel dì, le primizie [delle rose
da massa marittima, xliii-236: qual sarà quel cri- stian cotanto duro, / el
par sì gentile / ch'i'ne disgrado quel del duom di pisa? oliva,
la bellezza di venere non si fa da quel marmo, vedendosi che l'altro suo
. g. chiarini, 43: guarda quel delicato / vetro, da rozza mano
rozzo e scabro, / quivi si forma quel suave riso, / ch'apre
e la grazia. calvino, 1-458: quel muratore montanaro, armato solo della
da questo perfido e ingrato col darli quel castigo che meritato hanno i rozi suoi
si dilunghi da questa, tanto più quel gusto rozzo lo rigetta e ricusa.
poi limata ed alla fine condotta a quel termine nel quale fu da dante lasciata
dei colori della fantasia e animata da quel foco che inspirano le passioni non compresse
castagna. sinisgalli, 6-70: tutto quel ciarpame,... a confronto della
del teatro », proseguì egli trattando quel senatore con degli epiteti che al tempo
è rozone, asino tardo, / quel bon destrier che va con tanta fretta,
, tutti li modi tenta, / ma quel pigro rozzon non però salta. peregrini
torcesi poco... perché ella lasci quel rozzumàccio che ha addosso.
mano di ladroncelli che mettevano a mba quel poco che rimaneva. -esporre al
segneri, ii-244: credete voi che quel misero figliuol prodigo si sarebbe mai risoluto
son più pedanti loro a giocar a quel mo'd'esempi rubacchiati e chiappati a
industriale, deputato, rubadenari, o quel che l'è. = comp.
gola, una volta! tu e quel rubagalline del tuo padrone. =
, 1-344: deliberato rabbiosamente di rifarsi su quel prossimo del sofferto rubamento, trasse a
dovute affannare per preparargli la colazione con quel rubapane del capraio che ancora non aveva
, 1-283: ditelo or voi chi sia quel giovinastro, ru- bapollai! =
ho pur una volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinello che dava il guasto al nostro
grandi e, toccandogli, questo e quel cortigianuzzo soffia e con le sue colere
e nulla. pavese, 10-43: tra quel verde borbotta -a quel modo che fa
10-43: tra quel verde borbotta -a quel modo che fa sulle tombe - / negli
e che le lezioni le rubassero tutto quel tempo che rimaneva fuori di casa.
che lo combattono. baldini, 5-66: quel che realmente mi ruba e sgretola il
forche nel cavare e mettere ridendo a quel non so che, che udiva allo
entrare e allo uscire del piuolo simigliante a quel 'tof, tof, e taf',
bello, non si ponno imaginare che sia quel satanasso, quel gran diavolo ch'io
ponno imaginare che sia quel satanasso, quel gran diavolo ch'io sono.
sì come fa il pontefice e in quel caso è concesso impune rubare e distrugger
di poppa talora ruba il vento a quel di prora quando soffia in ni di
di cose proprie d'ugual bellezza in quel tema. menzini, 6-90: sa
, più non mi vuole, io con quel mezzo che più agevolmente posso e che
magazzini, 17-116: onde è nato quel proverbio: chi non sa rubare, muri
taglia a pisa. castiglione, 3-i-1-512: quel spagnolo rubbato non è per ancor stato
ricuperarle. f. galiani, 4-312: quel sovrano, sul cui territorio giunge il
degli altri. mascardi, 58: quel giudicioso oratore, che le parti del
ogni giorno. nievo, 514: quel mese smemorato di beatitudine e di voluttà,
lo sorveglia, non altrimenti lo difende / quel suo tardivo amore / lei, ricordo
tutto lo smanceroso e idiota condimento di quel melodramma verista che da cinquantini a questa
da imola volgar., ii-198: in quel medesimo tempo li pirati, cioè corsali
e in questi altri lochi circumstanti, quel poco formento che si trova, gli
», 2-ii-1960], 56: senza quel greve apparire, quella densità carnale rabensiana
rubberie. spallanzani, iii-378: a quel tempo che fu in modena o poco
che costui, senza leggerlo, sapesse quel che dottamente c'insegna plutarco in quel
sapesse quel che dottamente c'insegna plutarco in quel suo bellissimo opuscolo della viziosa rubescenza.
. n. agostini, 5-14-125: era quel portinaio un uom ardito, / un
rubesti. sercambi, i-13: in quel die li cavalieri di montecatini col populo forte
: cara filia, fa che presto / quel bel pomaro tu abi taliato; /
. d annunzio, v-2-154: tutto quel che v'è di pio e di rubesto
inferto). boiardo, 1-1-81: quel gigante con forza rubesta / giun- selo
fen suo ritorno, / come femo quel dì per darsi vanto / onde convien che
risento la sete insidiosa e il fiasco di quel generoso e rubicondo che matura in questi
della compagnia di san gillio, 325: quel rubicondo aulente fiore / istando in croce
del suo colore: chiamiamo dunque carbonchio quel c'ha rossezza risplendente e bella.
rubini vivaci. magalotti, 2-63: quel gran dio tebano, / se una
marino, 1-4-148: sentesi psiche, a quel parlar, d'orrore / tremare i
180: le linee delle fiaccole impallidivano in quel chiarore diffuso simili a macchioline rubinose e
parola: del bal- ducci stesso: quel maritone rubizzo tutto affari e tutto lepri
della salute. bacchetti, 1-ii-63: quel gusto sano e vegeto e rubizzo d'amor
portarono via quattro cannoni, / e, quel che è peggio, fecero man bassa
, lxxxviii-ii- 346: questo è quel rubo santo e incombusto / che 'l nostro
c. e. gadda, 19-43: quel negozio, a milano, del ciuco
in se stesso / quella pietate e quel fiero stridore 7 che fan con gran
'sinopia'. d'annunzio, iv-2-1165: quel rigagnolo tumido dei bulicami volterrani arrossato dalla
m'intendo chiarire in questo giorno / quel ch'è in que'versi e sotto lor
primiero, anzi che il porti / quel guerrier che comprarmela pur vuole, /
in tanta luce del testo latino piglia quel 'cytharae'nominativo di 'juvant'per dativo singulare
, quanto puoi, rubrica, / ché quel dir frutta c'ha vive radici.
: rubricai sul calendario, a festa, quel dì in cui ricevetti questa attestazione.
, xxx-6-107: -è [don chisciotte] quel che ha combattuto / col capo generai
, / gines di passamente: / quel diavol che lavora di sassate / meglio di
se stesso. 'se non è vero quel che ti dico, ch'i'rucoli'.
lii-3-100: prima non era sicuro cavalcar quel paese e pericolosissimo era il negoziare; aveano
[la casa] il carattere di quel tempo rude, quando il vecchio,
agnello!), è privato di quel misero, unico, durissimo pane.
. j: 'rudimento di cristalli': è quel primo embrione dei cristalli che apparisce nel
impresso in una più attiva porzione di quel liquore, mentre vien trattenuto dalle parti
sono molto arillupati, / tenendo pochi quel ch'a molti tocca. aretino, 26-207
26-207: uno, avendo giocato tutto quel che egli aveva accumulato di mffa e di
cosa; e dice il proverbio, quel che vien di ruffa in raffa, se
la mffa, or portando ambasciate a quel cmdel d'orazio. c. gonzaga,
gargiolli, 265: il 'ruffèllo'è quel ballone di capelli levati dal pettine dopo aver
-ero venuta per far un'ambasciata a quel giovane. non so se mi disse che
7-108: quanto a perina, le darò quel castigo che merita il suo ruffianéccio.
del suo assiduo servigio, è oggi quel che diremmo noi o mastro di camera
facile sentimentalismo. carducci, ii-1-220: quel che mi vò sforzar di provare col
essere abitatore di quella solitudine e di quel luogo padrone.
noi piaggi, ti coprirà facchinescamente di quel fango che t'ho detto lo impaccia ancora
ciò che io mi paressi, o a quel che mi rassimigliassi, io entrai ne
dio, di esser libera, e, quel ch'è peggio, la libertà che
mi piaceva molto, ed imparai a distinguere quel territorio, per quanto sembri tutto eguale
gli s'intrica in questo et in quel piede / la veste e fa di sé
oggidì ancora più il nome mio che quel del sanazara. c. malespini, i-84-222
d'una grossa fazione di popolo di quel quartiere. g. cozzi, 1-340:
ventura rosetti, 1-18: distendete di quel liquor su 'l viso dove volete e farà
o disappunto. garzoni, 1-160: quel mastro ravano che ruga di dietro senza
, seccare. panzini, i-708: quel suo amico sarà andato a scuola,
, 7-403: gnaffe, vedi mò colà quel rigattier di novelle che fa l'istoriografo
di novelle che fa l'istoriografo: quel mistagogo che va rugando i misteri ne'
rugando i misteri ne'luogi occulti, quel moccolone che fa del livio e resta
3-898: con gesto di voler buttar quel pulce, ch'ha tra le due prime
luca pulci, i-7-90: ancor non era quel popol satollo, / anzi ragghiava con
b. corsini, 9-68: uscì quel sasso a far un colpo strano:
corda alaciata giù distende, / poi quel pan della cera ebbe gettato. ulloa [
raggiar la chiave, / sendo in quel punto un'ora disusata, / immediate
: forse in altri tempi era stato quel caseggiato l'albergo di una famiglia di signori
/ ché questo è porre in ciel quel ricco avere, / sicuro da tignuol,
rispondere che que'parecchi non guardarono poi mai quel poeta [petrarca] o rattenuti dalla
e sottili, levando loro continuamente d'attomo quel poco di ruggine e grossezza, che
quella barbarie e reggine che gli copriva e quel gran disordine che tutto guastava fra loro
. uguccione da lodi, xxxv-i-614: quel peccator ch'avrà en ciel tesaurigadho /
la corazza e i cosciali, coprendo quel petto d'avorio con armi rugginose.
di papa nicola, muffati e rugginosi di quel verde che s'impone ne l'oro
martello, 6-ii-722: richiudesti tu bene quel rugginoso e grave / cancello? c.
ripezzata barca, vi piaccia ispormi da quel canto dell'acqua rugginosa onde nulla mi
ruginoso artiglio, / destossi all'uomo quel furore antico. 4. che
691: gli giovò, combattendo e battendo quel corrugato, rugginoso senso di totale vacuità
in prosa / tutto il suggetto di quel che volete / ché la memoria è fatta
dell'umana voce dolce e soave ne esca quel suono rugginoso ed aspro che imiti quello
rugge il leone al bosco, / né quel ruggito è d'ira: / così
xiv-315: ahi, ahi! io ruggiva quel giorno come una tigre; l'avrei
in boboli. papini, 28-49: in quel penultimo decennio del secolo passato..
/ vinta dall'appetito di fruire / quel ch'è cagion che 'l misero cor
quanta desolazione si vide il popolo di quel comune per la morte del barone? cristo
il fascino di quest'arte sta in quel tanto d'incerto che è proprio dell'invenzione
vien da tutele, / e se quel manca, il servisio si strage, /
mi strage / e non posso fuggir quel ch'esser deve. g. b.
rugge. nievo, 9-216: se di quel che mi rugge / nel cor otente
, per vomitare addosso au'umanità tutto quel fuoco che gli ruggiva dentro. boine
: non so quanti mesi ruggii in quel carcere. aleardi, 1-275: a me
1-95: la santa libertà ruggiva / in quel bronzo che ardente io vi colai.
giovane, 9-832: l'ira di quel cielo atroce / raggea nel suo più fervido
le teste degli uomini, pareva, per quel poco di muro a secco frapposto,
il leone al bosco, / né quel ruggito è d'ira: / così d'
, non doveva permettere alle sue belve quel ruggito infernale, esprimere ora spasimo disperato
la testa. faldella, ii-2-350: quel manipolo dei garibaldini mandò un ruggito di
da quella folla di generosi, e quel ruggito decise della libertà di due popoli e
, spaventatissimi per li tremendi giudizi di quel signore... un san bernardo che
dei ruggiti che strappava il travaglio a quel pertinace schiavo sublime. y rumore
farà. d'annunzio, iv-2-220: udendo quel singolare ruggito che fanno le fiamme nel
malaparte, ii-57: si pensi a quel che sarebbe diventata, in bocca a
persona). nievo, 426: quel giovinetto ruggitóre e stravolto aveva nome ugo
natura, perché, illustrandola e percotendola quel pianeta quanto si voglia fervente nell'està
. tasso, 4-70: a quel parlar chinò la donna e fisse / le
firenzuola, 239: il popolo in quel mezzo ragliava, e chi l'intendeva
intestini. es.: 'oggi non so quel che ho: mi raglia il corpo
di tratto in tratto otturandosi la bocca con quel fazzoletto appallottolato, combatterà con una tosse
canaglia? la qual per mostrar a quel popolazzo, che gli sta d'intorno,
121: né anco fa bel vedere quel sgrignar de'denti, quando si nettano col
595: qui senza onor alcun giace quel matto, / quel rugo, per dir
onor alcun giace quel matto, / quel rugo, per dir meglio, de'pisani
esteriori e poi per gl'interiori concepe, quel sugo fruttuoso ne trae spesse volte,
prender moglie? così rugumava sordo quel rumore chiuso. =
quale pungiamo li fianchi al cavallo e quel riparo ancora che si fa di muraglia
sina del sangue reale... quel regno... fu distrutto da mao-
vigoroso. ariosto, 2-11: quel porge lo scudo, ch'era d'osso
di nulla, e tratta innanzi a quel modo nei suoi tranquillissimi atteggiamenti, chi
introaur nella lingua: questi i princìpi di quel detestabile tollerantismo che minaccia secondo voi ruina
, dissi ad alta voce, / « quel che tormenta mie membra meschine! »
stmzione de'corpi. campailla, 1-3-49: quel che l'estro carnai fomite accende /
poi bisogna che anco egli indivina / quel che la dice, o che qua
ne sorgeva, quella / minandosi e quel d'alto minante. -ruini il
morto... uno fratello di quel centurione..., tamen lo teneva
minassero la campagna e non riducessero tutto quel paese sotto il dominio foro. brusoni
hassi a sapere che un cinghiale minava quel contado; però meleagro, signore di que'
pomella forte il percotea / credendosi a quel tratto minarlo / con tutto telefante in
non capio in me stessa. ma quel che solo mi sbigottisce è ch'io credo
fuoco nella monizion della polvere, costrignesse quel presidio alla resa.
querelandosi dell'istesso, ha detto che quel predicar la scrittura ha del sospettoso, e
. a. braccesi, 71: quel dì ch'io tanto ognor temea sovente,
in un momento / e toltomi da quel ch'io immaginai. -ruinare, minarsi
e trombe e corni / oltra a quel monte, e par che il cel roine
riuscivo a rendermi conto: il sereno, quel bellissimo e cmdelissimo sereno del cielo di
minati, di cui è tutto cosparso quel luogo solitarissimo, lontano da ogni casolare
mezo siano benissimo contenute, et allora quel luogo che sarà tra 'l muro sia
boiardo, 1-6-11: non se smarisce quel conte animoso, / col brando incontra
e 'l pensiero, / volsi far quel benigno amico vento / de le mie gioie
c. arrighi, 4-236: si dica quel si vuole, la è logica anche
a terra / cade, ma, quel ch'è peggio, anco la vita /
correvano bei napoleoni d'oro. in quel teatrino recitò elisa buonaparte ».
da un valletto a piè che compassionava quel quadrupede, ancorché robusto. panciatichi,
, 1-386: sarà al tutto mutabile quel letto [di fiume] che arà le
che i denti di esso siano in quel del ruletto implicati. che consumandosi l'oglio
: al pagar dello scotto / saprai quel ch'or maciulli. / quando e'si
e chi più ne fa cadere con quel tiro, vince. -fiefur.
poi non se ne trova, rumar quel che s'è roso. 3
madre sua trova fetonte / spinto da quel pensier ch'entro il consuma, /
, il martello e altri arnesi: quel che rumi non lo so.
fanfani, i-157: 'rumicciare': così chiamasi quel piccolo romore che altri fa nel passeggiare
sorte un giorno che li due amanti avendo quel giorno li loro armenti all'ombra romugare
contristo l'accattarotto, « è questione che quel po'di pane che romico (che
del fiume che ritrovarono, dove in quel tempo era un fico, e però quel
quel tempo era un fico, e però quel luogo fu chiamato fico ruminale. caro
credevate dunque che noi non fossimo più quel popolo di vecchi e perpetui acade- mici
v-21: ogni fiera ascosa, ruminando / quel ch'ha pasciuto nel giovane sole,
e pensare e ruminare delle scritture sante quel che abbiamo a mente. leggenda di lazzaro
me. ariosto, 27-1: può mai quel degli uomini esser buono, / che
ruminando la rabbia, che mi cagionava quel tripudio crapulesco. = voce dotta,
che leggiamo. casti, 1-9-107: da quel tratto insultante il cor ferito, /
lontano lontano, e non da tutto quel sogno lì meraviglioso. -in relazione con
vangeli volgar., 2: in quel tempo disse gesù a'discepoli suoi: «
a quelle bestie, che rintronava tutto quel paese d'un pazzo suono. de'
caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. manzoni, pr.
muggir, che spaventoso strido / è quel ch'uscir dal sacro tempio intendo!
di tosse. mazzini, iv-2-111: quel rumore della sua tosse m'è rimasto,
che io credo, se io avessi quel dolore, che io mi morrei. guido
cellini, 1-126 (287): quel misser antonio, che certo di tal cosa
. sar-pi, i-1-204: ha ancora quel duca fatto spianare una rocca nella terra
né per que sto il pontefice fa quel tanto rumore che s'averebbe potuto credere
rimase loro nella mente alcun rimbombo di quel rumore di fuori. -con metonimia
ariosto, 32-32: credea il guascon quel che dicea, non senza / cagion,
, senza offesa, senza peccato, da quel romore il quale per addrieto s'era
che pemilio'non abbia cagionato in inghilterra quel romore che eccitò altrove. a.
gareggiano nell'assalire villanamente l'autore di quel libro. rovani, 3-i-4: allorquando
uomini; e faceva un romore di quel grado e un così gran vantarlo e a
non m'ero voluto accorgere fino a quel momento, la delirante, l'incoricabile,
del re cristianissimo, 11 quale in quel punto, non sapendo più oltra,
e si turbò per tema che da quel fatto il regno non si ponesse di nuovo
che senza ro- morè non poteva avere quel ch'egli cercava, disposto a non
un solo non può condurre a fine quel fatto che ha bisogno di molti.
, avviene come disse il diavolo a quel contadino che con reverenza tosava i porci:
strumenti di corde, accioché il suono per quel foro, sotto spandendosi, più spicchi
/... /... quel che or parvi un inclito / romoreggiante
cielo. gius. sacchi, ii-208: quel fuoco... pareva come internarsi
foscolo, iv-414: gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi...
poco il romorio de'fuochi di dendo quel re e chiedendo alla repubblica che non tratte
, in ogni lato nesse nella città quel che era ministro della corona di
duto mai tante stelle né inteso così bene quel rumorio che con tali discorsi.
: quando giunsero nel cortile del palazzo quel che comandato aveva che si facesse, e
ri avevo inteso rumoreggiare in quel tempo che bonaparte sorta a ricordare
il vento folto di eroi la investe, quel cimitero vedendo il modello o il
limitava la via, piegando il fianco verso quel lato: una torma di uccelli si
fra la romorosa stretta dell'orchestra con quel trombone che urlava. verga, 1-384:
se commenzò ad rumunare e currare addosso quel fante forestiero. = var.
g. manganelli, 16-232: quel genovese sui ruolini pontifici risultava gaspare invrea
. giovanni crisostomo volgar., 3-7: quel santo omo de- scagao de la soa
ci costituisce arrendevoli agli altrui sensi in quel caso ancora nel quale detti sensi non
faldella, i-4-138: il concorso per quel posto a cui era annesso lo stipendio
, 7-43: i 'dansarinos'che si producevano quel giorno, saranno stati trenta, all'
: questo d'amleto era, a quel tempo, più spesso molo di donna.
in loco / e mette in bono stato quel ch'à poco, / al poderoso
quanto può vuol fortuna, / e quel ch'in cima di sua rota sale
quand'era in cima alla ruota della fortuna quel siila che in sua età fu soprannominato
dritta la rota, et insieme gira anco quel bastoncello con la man manca accosta a
bisogno d'alcuna cosa, lor viene in quel modo data. pal barili d'
. bufalino, 9-105: ti conobbi a quel tempo, barone, e certo ricorderai
, 13-12: imagini la bocca di quel corno / che si comincia in punta
che m quelle rote del cielo sia scritto quel che ha da esser di noi.
... sboccia per i rincasanti / quel largo argenteo fiore di bugia / come
/ l'orca tratta per forza di quel braccio / con mille guizzi e mille
una mota, una buona mota di quel meccanismo che sarà il vostro istituto,
le labbra dal dispetto, pensando a quel che era toccato a lui.
: « o non lo sente lei quel continuo morso di carne alla rota delle ginocchia
esterni. massaia, i-182: in quel tempo i vapori erano a mota, e
guglielmotti, 762: 'rota del timone': quel meccanismo girevole, per mezzo del quale
di richelieu, rquale girava la mota di quel governo, sarebbe rimasto contento ne'suoi
b. barezzi, 1-22: con quel che gli diedero rimise il nappo in
ha più difetti o minor merito è quel che prima parla o si risente. monosini
: chi a più difetti è sempre quel che più parla. bacchelli, i-hi-
, fin sul pianoro dove avevo spiato quel mattino balenare il primo sole.
imagini, chi bene intender cupe / quel chi''or vidi, e ritegna l'image
sta'ntu la nostra porta, la quel sta meza raperta? non gliel diss'io
spettacolo che offriva la semplicità rurale di quel luogo. e. cecchi, 3-7:
con una casa rurale, proprio in quel punto ove la corrente rivolgesi formando quasi
593: quell'azzurro di arnesi rurali / quel vermiglione che hanno i carri / pieni
l'anno, zappando e sementando in quel degli altri un po'di grano o
tra le pigne, gli richiamava il ruscellamento quel giorno, là, della corrente.
fra giordano [crusca]: correva per quel campo un ruscellettino di poca acqua.
fiume a largo ponte / simile a quel che 'l becco di pegaso / recò a
onore e possente balia / di commessione in quel vago paese, / ove prima disciese
paese, / ove prima disciese / quel cristallin rusciel di fal- terona. poliziano
è sì corale, / che passa quel d'ogn'altro sciagurato, / ché per
alto... doveva dormire su quel rusco perché la capigliatura era vilucchiata di
tommaso, come se intuisse che fosse quel signore ben vestito a interessarsi di marta,
fra le foglie o che cadono da quel giorno in poi. questo diritto si chiama
, 1-170: l'orologio della parrocchia in quel gran silenzio russò mezzanotte.
insieme. cancogni, 162: presto quel fruscio s'è fuso nella mia coscienza
nicola e la visita con natalia a quel loro zio russissimo. -russo bianco
. neri, 11-71: tutti alfin di quel drappello adorno / vernano armati d'arme
suo genere rusticale tiene in sé di quel non so che di saporito che si gusta
gualdo priorato, 8-78: cento soldati di quel presidio, uniti a questi paesani delle
. pasini, rv-609: nel carducci quel gusto e quel rimpianto della vita rusticale
, rv-609: nel carducci quel gusto e quel rimpianto della vita rusticale erano sincerissimi.
: sedevasi... sulla ripa di quel fiume il rusticano iddio pane, e
le care mandre e venissero a visitarlo in quel presepio. f. f. frugoni
oltre non mi sono arrischiato, già per quel che s'è provato potete esser chiara
donatore è schernito da la rustichezza di quel che riceve. -modo brusco di
de'boschi. camerana, 252: vedrai quel mio tugurio affumicato, / vedrai che
un disprezzo generoso al vostro cuore di quel desiderio di piacere. 4.
, / con quella gorgia, con quel bel co'coi? / pensate voi se
parini, 675: 1 letterati di quel paese non affettavano tutti una certa rusticità
1-iv-444): cominciò a dubitare non quel suo guardar così fiso movesse la sua rusticità
non è meno dispiacevole all'udito di quel che sia alla vita la incompostezza e rusticità
rumore). soldati, 2-29: quel suono [del martello sull'incudine].
c. 1 frugoni, i-3-343: quel secondo tralcio, / dori, spogliasti
incontanente che fosse morto, lo sotterrassero in quel suo orticello, vestito come egli era
pur savia e bona, / mat è quel gaiamente sotto la pergola, di vivande
... non pretendeva di parere quel che non era; riconosceva con cupa
se molto più si risolveva fermarsi in quel romitaggio. c. i. frugoni,
rustico pezzo di marmo e in disegno quel che ne dovean formare. vincenzo maria
selvaggio ». castiglione, 3-i-1-69: de quel nostro mstico parente non me maraviglio:
a risentirne la natia vaghezza / in quel semplice suo rustico canto. carducci,
di giungere in paese, ma sapeva che quel -erba rustica: nome volgare
rime in lingua rustica padoana si legge quel verso 'e barba gallo trombetta del dì'.
, trasfusa poi nelle lingue volgari da quel latino rustico e guasto originate. temanza,
ruzzante a cercar via di disua- dere quel porporato da questa impresa, come rilevasi dalla
mano sobria, aveva ingentilito, per quel tanto giusto che stava bene, il rustico
stoppa né fusa, / e che quel non è vin, ma acquerello. p
: e 'l non offerire o rifiutare offerto quel beveraggio sarebbe non solo scortesia da rustico
rese a mala pena il saluto, quel rusticóne. bechi, 1-115: essa era
tranquilla vedendo la figlia in compagnia di quel rusticóne. 2. agg.
, senza quelle fratture e sminuzzature, senza quel rutilaménto di colori puri, non aveva
m'abbiate che ancora extinto non sia quel lume rutilante del bel ingeniolo vostro.
punto giù dal capricorno / insino a quel del cancro i rutilanti / razzi del
stelle. peri, 13-54: il sol quel dì da la magion lucente / splendea
xxv-1-160: or vederò... quel rutilante e coruscante ocello. p. fortini
barilli, 5-253: tutto era ormai quel che intravedevo, un sogno fioco,
v.]: 'vapore rutilante': è quel vapore rosso che si svolge dall'acido
altro ancora. ma chi possedeva quel libro se lo teneva caro.
[1763], 168: fatto / quel salutar licore agro e indigesto / tra
magalotti, 2-1 io: né men voglio quel diluvio / che gorgoglia in sulla vite
, attribuendo una vita bisognosa di calore a quel suo cavalluccio di legno che alla vita
come messa apposta fra le ruvidezze di quel sistema repressivo per renderli più insopportabili.
abbiamo gli orecchi dilicati oggidì: e quel poco di ruvidezza antica, che a'tempi
non a caminare a tutta la credenza di quel fatto. c. dati, 11-105
conviene sommamente alla ruvidezza e squallore di quel luogo. ottimo, i-217: qui descrive
il meno che si sente / è quel grano che s'appiatta / nella polve.
carletti, 89: le frutte proprie di quel paese... mi parvero assai
amaro. tecchi, 9-105: c'è quel ponticello di legno la dietro, solitario
. gozzi, 1-939: quant'è felice quel villano! ei deve / senza idee
345: il mercoledì santo di quel 1957 apparve su santa maria maggiore ruvido
non è meno dispiacevole all'udito di quel che sia alla vista la incompostezza e
l'altro, alla forte scossa di quel giudizio ruvido e esagerato e al nuovo spirito
risoluta: « rinunciate per sempre a quel giovine, povero, ruvido, grossolano,
solaio un gran mattone / e con quel s'affacciò fuor del balcone. 9
. petrarca, 186-12: ennio di quel cantò ruvido carme. lorenzo de'medici
ornatissimi, gravi e sentenziosi; ma quel primo alquanto ruvido e severo, né
un gusto austero innanzi gli anni gustate di quel divino poeta che alle fantasie delicate dyoggidì
anderanno / giù, nell'onfemo, in quel ruvido stato, / peccator e dimon
dimenar fatto ha sta notte / su quel letto e ruzzar e tanti baci / ha
il razzo in cor, ma di quel buono. vittorélli, ii-46: uno stuol
per un nonnulla! soffici, ii-167: quel gran ruzzo e tumulto non durava molto
anche di quei fiorentini che non giran quel frullone il quale col gran suono assorda
significato attivo. carducci, iii-24-428: quel bastardo borbone... tirava del fucile
sull'idea di quella fuga, di quel ruzzolare da un paese all'altro.
4-55: fu un dolore per mio padre quel vedermi ruzzolare di bocciatura in bocciatura e
e ruzzola verso il fallimento. lato quel profluvio di melliflue parole, vedendole andare a
messolo al trotto cercò di fargli oltrepassare quel benedetto ponte. = dimin. di
non fu l'awenimento più rilevante in quel mio primo entrare fra i danzatori e
, bisognava andar cauti, con tutto quel pacciame di foglie per terra, lubrico
, per cui l'anima comincia a fare quel sabba- tesimo caro, di grazia qui
al suo monistero, e giunsevi appunto quel giorno che gli altri secondo l'usanza,
racconta non so che paurose fole di quel luogo, di quella pianta, di
loro sede. soldati, 2-15: quel gruppo medievale di case e di chiese
calandra] tutto piemontese e sabaudo, con quel collo che non si piegava, dava
un suo perenne sabba, / e quel matto rimbombo assorda l'etra / livida.
wisconsin o del vermont, ma in quel tempo aveva preso il suo turno sabatico
ve nire a capo di quel maledettissimo versetto che mi resterà impresso
contento. algarotti, 1-vi-172: anche quel vastissimo recipiente d'acque, per la quantità
a prendere materiale al fiume, vide quel corpo intirizzito e umido di guazza.
, tolto con noi un peota in quel luogo per ischivar una sabbionara, con buon
. boiardo, 1-1-65: disteso era quel duca in sul sabbione, / e crucioso
faceva sentire gagliardo, e la polvere di quel paese arido e sabioniccio, la qual
san juan. nievo, 99: quel sito... era un luogo deserto
sabeismo. cattaneo, iii-1-136: tutto quel riparto di caste, di territori e
1-246: la neve riprese a cadere in quel baratro d'aria. cadeva turbinando,
saccenti, 1-2-259: vada dal ciarlasogni quel riccone, / che sebben puzza alquanto
arrighi, 2-13: appena io ebbi fatto quel pensiero, che cacciando le mani nel
. redi, 16-vi-186: chi è quel saccente che va dicendo che tutte le
venire, / terre tenere, a quel ch'io vi dirabbo; / e 'l
: io ho quella diavola di mogliama e quel saccentino del mio figliuolo, che io
voglio in troppo giovenile età e, quel ch'è peggio, senza saper mnto
il rigattiere, / ma frena pria quel tuo cervel balzano / e quel fasto
pria quel tuo cervel balzano / e quel fasto che hai da saccentóne, / senza
a'concetti o alla lingua questo o quel che si pigli, doverrà pur sempre dilettare
dolina certa saccenteria, il signor podestà, quel medesimo a cui, in teoria,
affinché questo furbo terreno desiderio non saccheggi quel merito che i buoni vorrebbono prepararsi verso
pecchi, viii-55: mai, come in quel principio d'autunno,
trattenere gl'insolenti saccheggiatori; e disgraziatamente quel paese, benché piccolo, era riccamente
canoniero, 120: anco cosa plebea quel pigliare qualche cosa della mensa e porre
, gli avrebbe mangiato il naso a quel turco, anima sacchetta!
/ chi un cartoccin da questo e da quel lato. serao, i-50: emilia
, si contentò solamente della vaghezza di quel sacchetto. tasso, ii-559: vorrei
amicizia] / per che saver vorrae / quel che tu hai in quore / e
bacchettóne. grazzini, 4-170: hagli quel fattore, che tu vedi, in quei
che qualch'astrologo saciuto, / con quel suo lambicarsi di cervello, / mi dichiarasse
l'acqua alle mani, che da quel fratotto, che porta il vin nelle sacca
tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia. boccaccio, viii-2-
, 2-ii-199: venutoli volontà di voitarsi quel sacco tristo, si discosto solo lassando
1-65: se ancora in te penserai quel che se', concetta di peccato,
2-14: lelio non vuole travagliar con quel sacco di vento del capitano bellerofonte. alfieri
quali fu dato il carico di riscuotere quel formento furono chiamati i podestà del sacco
fratei mio, se tu mi vuoi / quel ben che tu dicei volermi a sacca
di dare scacco, / seguirà lor quel ch'è seguito a tanti: / ritomeran
... alla peggio del sacco con quel barbagianni che far vi doveva l'argumento
, cvi-276: costui [ercole] è quel eh'e'vici ha messi a sacco
vilissime ne troverete per le scritture di quel secolo da empier le sacca.
cecchi, 1-1-243: e'va tanto a quel che tiene / il sacco, quanto
del sacco non può uscir se non quel che v'è. idem, 335:
aprir mai sacco. [non ostentare quel ch'hai. tommaseo]. ibidem
grano. ibidem, 206: cattivo è quel sacco che non si può rappezzare [
nel sacco: proverbio nato da fatto di quel villano che levava i tordi dalla ragna
, xxvi-1-231: io aveva una mula e quel polletro / che mi donaste voi,
mi'anelli / di sen mi tolse quel mal saccomanno! » bisticci, 1-i-52:
anni or sono, in palermo da quel contadino corso al primo rumore della rivolta
e saccomanni. bacchelli, 2-xxiv-595: quel grande enrico iv era...
disfatto, / né si potè rifar quel né l'altr'anno, / tanti n'
villani... in atto di far quel giuoco che dicesi il sacco- mazzone,
suo eroe. pirandello, 7-645: che quel duro patire lì sul saccone sudicio di
duro patire lì sul saccone sudicio di quel letto nella casa vuota la persuadesse a
mio maron del saculo / passai quel giorno onestamente il tedio, /
bibbia volgar., ix-377: vendete quel che possedete e date la elemosina;
sacelli è dedicato / ad una santa de quel le alme dive / che
/ case ogni lato, accolto in quel sacello / avean le salme d'alcun
... che lasciavansi accecare da quel cerretano cicalonaccio che faceva il gran balio
aaron sommo sacerdote, avendo invidia di quel suo stato e volendolo per sé, fu
ventre, per battesmo / si died'a quel cui generato avevi. s. caterina
con l'annegazione e con la preghiera a quel dio innanzi a cui ogni spirito schietto
1-i-1316: sua madre, sacerdotessa di quel rito, armeggiava per sintonizzarsi su londra.
de'marcomanni. tasso, n-ii-412: quel filosofo, il qual scrive de le
privilegio di poter dedicarsi senza scrupoli a quel suo antico piacere maschile.
questa rivelazione di un'arte, quando quel gesto fosse, beninteso, di un'unicità
tre volte all'anno, ma non in quel modo che usa la chiesa, né
sagramen- tavano essere nobilissimi i versi di quel tiranno. grossi, ii-395: per
femina carnalmente sanza paccato per virtù di quel sacramento. cavalca, 20-67: un
adesso. donna agrippina rispose che a quel modo non le pareva nemmeno un sagramento
tempo stesso ti manderò ciò che riguarda quel sacramento di daelli, il quale già non
! '... 'ma che vuole quel sacramento? '-oggetto che colpisce
. levi, 3-75: voglio dire, quel sacramento di ferro piantato in mezzo al
un corpo con lui, non poteva fare quel sacramento senza volontà del marito, e
. gabiani, 21: deh, che quel dio indugia pur troppo a prendere di
da ivi a trenta giorni, fu in quel mezzo lo detto santissimo corpo [di
sortite dall'avemo al pianto mio. / quel palagio incendiate, il quale sacrai /
/ ché, dopo tanno, in quel medesmo tempo, / con ricaduta più
, 191: oh per me fortunato / quel dì che ti sacrai l'animo casto
. marino, i-469: là ardeva quel fuoco inconsumabile, nutrito dalle nobili vergini
, adomando anche le parti laterali di quel sagrario due magnifici sepolcri. capuana,
vergine! come potevano pensare? in quel sacrario di memorie no, no,
sagrati. casti, ii-10-94: a quel sacrato tempierei vicino / la provvida cattuna
è spezialissimamente da avere degnamente in memoria quel suo convito che fece da sezzo nella
ii-1-120: ma dio sagrato, mi dici quel che è successo de'fogli miei su'
, 1-28: voi... maneggiate quel napoleone come una brocca, sagratissimo diavolo
. torpè, 77: in su quel monte stava uno remita, / prete sacrato
tutto romito e solo, / su quel poggetto placido et aprico, / quell'intri-
al parlar nobile). dicono che quel 'sacra'è detto per antifrasi.
1-72: i romani... per quel miracolo sacrificarono nove dì. bibbia volgar
giudicati minori di se stessi, appunto di quel
: ah crudeltà sarebbe / resistere a quel pianto, e a un vano amore
contro i latini, i quali intino a quel dì non aveano provate le armi de'
balbo, ii-224: dal mattino di quel dì si gridò per le vie,
greppi, alloggio del re, traditore quel re sacrificatore... di sé,
: punto non si disdiceva offrire a quel dio sagrifizi così nelle fortune di mare
vesta, / se tu mi rechi quel corpo di cristo, / che nel communicar
colle virtù del sacrificio e della fatica quel posto che l'odiema civiltà non s'
mio padre doveva aver fatto per mandarmi quel denaro e sentivo di aver compiuto un'
vorrei che la riverenza o l'affezione che quel buon ragazzo mi porta reprimesse, in
un'anima. bacchetti, 5-68: quel giovane s'era accorto che agata aveva amato
vendetta, non avessero fatto sacrificio di quel traditore e crudelissimo assassino nell'entrar proprio
, 8: con sì crudel rovina estinto quel nobilissimo seminario, non lasciarono tuttavia quei
mori, 1-182: un giovane nativo di quel luogo, detto boldrino,..
guerrazzi, 139: avrò per infausto quel giorno in cui, mi occorra sembiante
nato per tutta la citta e in quel medesimo luogo, nel quale egli
» bandello, ii-874: vi fu tra quel nemico di dio stuolo 7 un sacrilego
scala, 64: tutte le linee di quel zelante pastore si ridderò a dirittura cadenti
avere, con sacrilega mano, profanato tutto quel che c'era di più puro in
colpevole già ai frequenti scandali, e che quel ridere sacrilego era diretto sull'augusta sua
avogadori ai comune incaricato dell'esecuzione di quel sacrilego decreto. carducci, ii-9-108:
smarrito. a. monti, 78: quel becco fottuto d'un professore che t'
non capiva e non poteva capire chi fosse quel barcaiuolo a spasso, un bel giovinotto
cedere il posto agli avvocati, quel sacripante d'uomo si era fatto mandare prima
del filtro, mi volsi a considerare quel sacripante del mio vicino. ohimè!
sanudo, lii-649: a la fine di quel ponte vi era uno dei sacrista che
alla mia puerizia, devo dire che quel curato prese a ben volermi: mi vestì
legger per trastullo onesto e breve / quel ch'or con questa vi manda latino
riluttante e tentò resistere ancora; ma quel dolore folle aveva qualche cosa di sacro
..., / signor, quel legno riverito e santo / porporeggiar di sacro
monte in cima, / signor, quel legno riverito e santo / porporeggiar di.
in mano ha 'l freno / di quel sacro excelso regnio; / suo ardor non
passo raro / vèr me si mosse quel signor divino, / insieme con la sua
de le guardie lente e oziose / quel di, ch'era ai roman sagro e
battesimo. varano, iii-429: benedico quel dio, che ne sottrasse / dalle
false onde. de iennaro, 119: quel segnor che ad exaudir non dorme /
stavano minacciando, se non renunziava in quel punto alla corona dell'imperio, di
, 1-141: « o alta fiamma di quel sacro monte, / surge! »
leggi... è inutile, senza quel sacro fuoco che agita ed incende gl'
grande. idem, v-3-4-11: dicono che quel 'sacra'è detto per antifrasi..
., ma io credo più verisimile che quel 'sacra'voglia dire grande e solenne,
, 35: tutti errammo: di tutti quel sacro / santo sangue [di cristo
che a niuno patrizio fusse lecito avere quel magistrato. sansovino, 2- 143
pago il quale soleva aver cura di quel che ciascheduno ateniese faceva e di che
il sacrosanto favore di non chiamarmi con quel nome e meglio ancora fatemi il maledetto
diatessaron volgar., 301: in quel dì vennero a. llui i sa-
non dire 'saetta'. es.: ^ quel ragazzo è proprio una saéppola'.
tra il nuovo ed il vecchio da quel prim'occhio che cieco si appella,
amor balestra / saette d'oro a quel corpo divino, / con l'aureato
fa formolo, a cui poco vale quel che ha meditato... di dentro
ballattetta, / a chi sente nel cor quel che sent'io; / di':
. queste e altre parole disse in quel punto, dettatele dalla pietà e dall'
ferita percotesse il santo petto, quanto quel colpo veniva da più giovane braccio.
ardenti. d'annunzio, iv-2-62: su quel viluppo muliebre ed equino ferivano le prime
viene. fortis, 1-160: quel ponte non ha più che dieci in
v.]: 'saetta': dicesi anche quel candeliere dove si pongono le quindici candele
uno strai d'oro, / signor, quel giorno ch'i fu'm tua
xxxviii-383: e non m'incresce, come quel che aspetta / sol per la certa
da longiano, iv-276: per certo che quel dì che dalla rocca delle tue finestre
che le saettavano coi loro raggi, pregustavano quel po'di sonno ch'è loro concesso
del tetto, agghiacciò. da dietro quel vertice era spuntata una testa grossa..
delfini. fanzini, ii-582: in quel punto, nel vano del cancello, apparve
cavaliere! » esclamò il marchese « quel gatto è un masnadiere ». beltramelli
p p baretti, 6-52: quel pesce volante... ha i fianchi
chiede a prova il principe gemando / quel grado, e, bench'armida in lui
che vien dal cielo, e ha seco quel fuoco, / di che ardevano i
, ah ch'è più fiero / quel guardo umìl, saettator d'ardore, /
s. v.]: 'saettile': quel candeliere che sostiene quindici candele accese ne'
5-16: 'come un saettóne': come quel serpe, detto così perché forse vada
atto di vibrare attualmente dalle terga inarcate quel suo mortìfero saettume. = deriv
credenza che questa specie di impetigine sia quel morbo che avicenna appella sahafati, percioché
poeta più mi par che contici / quel ribaldon che sa più alzare i mantici?
.. /... a quel regai banchetto / (narra un'antica saga
/ funebri, bieche, / e in quel si godono / metro monotono, /
, uno di essi aveva potuto in tutto quel tempo scrivere una saga.
: dopo l'error commesso, dopo quel passo audace, / studiai per non scoprirlo
artefice sagace avea dipinto, / tessendo quel ricchissimo lavoro, / un maritaggio con tal
altri 'l creda; / e questo è quel martel che ferma il chiodo. fil
vii-78: dopo l'error commesso, dopo quel passo audace, / studiai per non
nelle formiche] nella sagacità dei sensi quel che par che manchi nella quantità della virtù
arete, fia quando verrò a saggiare quel vino del fiaschette. carrer, 2-250:
to?.. v'è colà in quel piattello una pesca. dall'ongaro, 25
, sarei riuscito ad essere, in quel momento, poco evasivo. -messo in
quanto ottimo saggiatore degl'ingegni fosse quel ministro in caparla e proporla al re
rossiccio. d'annunzio, v-2-552: quel centauro apparso nella pineta tirrena non era
, 5-97: qui... insegnò quel saggio [pitagora] che vedeva dappertutto
. / deh, no, to'quel fregiato. marino, 1-20-292: saginato e
colonna, 2-70: il parlar saggio e quel bel lume ardente / che né morte
saggio di queste dottrine nel caso di quel servitore che ammazzò empiamente con archibugiata un
., 16-133: oual gherardo è quel che tu per saggio / di'ch'è
li faceva, lei s'ingegnava a quel saggio copiosamente rispondere. ariosto, 194
perché non fai? delizioso frutto / quel della donna! bacchetti, 2-xv-99: un
ginnico). fenoglio, 1-i-1296: quel che piaceva al segretario politico era un
appartargli per alcuni giorni, e vedremo quel che ne risulta. corani, aviii-3-514:
storia generale, come per saggio di quel che hanno potuto pensare e scrivere degli
; / non so perché se ne portar quel saggio / che di lor aisinore è
aperse la mano e alla tricca diede quel verme credendo fusse candella. la tricca,
1-i-163: pregoti che tu mi mandi quel pirpigniano più presto che tu puoi,
scodella il saggio del grano e con quel poco vendere il molto che hanno.
vi fu lasciata. ella, per quel saggio che n'ho gustato, m'è
madonna caterina da gonzaga e so che quel saggio vi arà aguzato lo appetito de
tenere i pesi delle monete, e quel che e'dicevano saggio e saggiuolo, fu
n'hanno conoscenza per fama e per quel saggetto che dette in corte alli mesi
il tenere i pesi delle monete e quel che e'dicevano saggio e saggiuolo fu già
, 3-69: costume era in grecia a quel tempo che... sagitta1),
. degli atti, 141: in quel dì che forono publicati, fo in roma
ariosto, cinque canti, 2-121: quel dì inanzi alla chiesa del battista 7
nel cerchio del zodiaco, ed è quel segno il quale noi chiamiamo sagittario. b
/ giunto il lampo di fiamme a quel de l'armi, / vedonsi uscir
arte saga / di trasformare or questo or quel amante / in rozzi bruti, in
botti nelle orecchie della parte di dietro quel piccolo lavoro che vi si suol fare e
bande e manopole rosse; in testa quel lucente elmo che per l'elegante sagoma
. chiappini, cxtv-14-213: la sagoma di quel libro non a tutti piacque egualmente.
lasciava capire se..., sbirciando quel barilozzo con due stente gambette sotto e
e quante false sagome di salvazione attraversano quel fascio di luce mostrando sembianze che paiono
). bembo, 9-2-268: avea quel libro quattro brocche di rame ne'canti
dentro più risplende / e mostra fuora quel color gentile. bracciolini, 2-22-67: sovra
. stampa periodica milanese, i-182: quel dolce suono che nasce da una schietta
... nella sola toscana è a quel mo'pieghevole e schietta, acconcia ad
ché il vivere diletta, / e quel dovere ad un tratto basire / e star
asciavan 'intendere di veder più volentieri lui in quel posto, che alla esperienza aveva congionte
, perché tombrone non gli portasse via quel resto del podere. fanfani, 3-138:
porto. capellano volgar., i-41: quel che dicesti che, per ischifare fatica
natura che io fugga la infelicità in quel solo modo che hanno gli uomini di
i sia dato; / tolto i sia quel che à pilliato. cavalca, 20-607
dura: / e mal si può schivar quel che l'uom crede / esser la
conoscesse i suoi giorni, schiferebbe anche quel povero piacere che ci trova.
. cavalca, 20-121: sowennele di quel che potè, non curandosi né schifandosi
[patimenti] è più tormentoso che tutto quel mucchio ai tenuissime fatiche schifate dal pigro
crusca]: si mostrano schifatoli di quel brutto peccato. ovidio volgar., 6-796
quell'occhio vivo dove è smarrito? quel volto maestoso chi l'ha disfatto?
loredano, 7-15: -che vuoi dire con quel utrum di vacca? -quel latte averti
non voleva bere per ischifiltà di quel lebbroso che l'attigneva. seneca volgar
per la dilicata e schifiltosa leopoldina! quel brutto pecca- taccio [del bere]
bassani, 5-71: di solito nomi 'di quel genere'non venivano pronunciati che da labbra
faceva schifo per quella peluggine rossa e quel lattime sulla testa. bacchelli, 1-ii-202:
quello schifo dei gesti meschini altrui, quel rimorso delle esitazioni e indegnità formali mie,
a schivo / ch'io v'abbia detto quel che vi si deve. leopardi,
lo schifo! beccuti, i-143: quel che l'uom a disperar conduce, /
il giallo / e non esser tutt'or quel che riluce; / l'aver nel
. b. davanzati, ii-146: arricciagli quel silenzio i capelli, cerca le camere
importanza. leopardi, iii-60: gustato quel cibo, le altre cose moderne,
accarez zava oltre di questo quel parasitaccio. firenzuola, 2-130:
l'artificio del cuoco in fare che quel che si cuoce sia saporito...
, volesse dissimulare di non aver caro quel che oltra modo diletta a ogniuno,
l'ammirante con le sue caravelle per quel golfo, vide certi indiani in una barca
, et io di nuovo, indovino di quel che successe, gli feci instanza di
bere quella schifosa acquavite non sa più quel che si dice. di giacomo,
, difetto è certo / schifoso intollerabile quel vezzo / ch'or nel sesso prevai
cominciossi a discutere se non conveniva rompere quel loro schifoso ozio e sottometterli al lavoro.
1-155: mai gli si era come in quel punto rivelata la nequizia schifosa degli uomini
timore all'ira. non poteva sopportare quel 'che! ', schioccante come un suono
cavallo. moretti, iii-300: con quel gocciolo avvino via via tutti gli altri bicchieri
pedina tra l'ingiallito grano / con quel secco rumore 7 che si diverte a
8-141: sembrava più giovane e graziosa in quel vestito candido e spumante:..
s. v.]: 'schioccolare': quel canticchiare dei merli avanti di spiegare la
tesauro, 3-203: il vedere quel terror dell'italia bassare il capo schiomato
esemplare superbo e senza criniera: msomma quel che si dice un maestoso leone schiomato
a sortire effecto,... e quel che è più miracoloso in lochi dove
. muratori, cxiv-14-iq9: si guardi quel libro, che tratta di pizzicar le
: « vadine un boccale di grego di quel buono eli palombo oste, e che
mio stioppo) io lo investirò in quel poco del capolino che mi mostra ».
caporali, i-27: tremò il mastro a quel schioppo e a un tempo stesso /
. /... / da quel che spesso batte / gli occhi guardando e
in cui le porte / chiude infausto quel dì ch'apre il natale: / sola
espone. / incalza a forza in quel l'aere compresso, / rottura; indi
nude, / che mordendo correvan di quel modo / che 'l porco quando del
, 4-22: in casa nostra e in quel momento non c'era altro partito da
teoretica,... egli, in quel primo istante, puramente intuitivo, non
. l. gualdo, 14: quel mese in cui tralasciò di far visita
mare svanisce presto, presto ancora svanisce quel moto che si fa nel congiugnersi insieme.
quella schiuma antica / per indi ove quel fummo è più acerbo.
d'alabastro quasi a pregarmi di confrontare quel poco della sua pelle al niveo candore di
sua pelle al niveo candore di quel monte di veli. stuparich, 5-122:
non sapia de ramo, e poi quel vino falò tanto scaldare che 'l comenza a
schiuma su le labra per lo sdegno di quel ribaldo- naccio, ha ragione. v
: si adattò, meglio, per sorreggere quel peso carissimo; ed, in quegli
amorba, infam'e detestando, / di quel prete ribaldo e traforello / che lassò
, 8-65: sapevo che le onde, quel giorno schiumanti, coprono pezzi di colonne
paiolo dove fa bollire le sue conserve, quel felice tepore della casa sua tra i
pirateria. bacchetti, 3-56: in quel sicuro e chiuso golfo, giù giù
schiumo, / se tosto non retomano a quel renno, / onde lor nascemento en
. fremeva, bolliva, schiumava sotto quel regime militare gretto. gramsci, 11-90:
non sapia de ramo, e poi quel vino falò tanto scaldare che 'l comenza a
beatrice, soltanto a sentir raccontare di quel tirar su dalla bigoncia il mosto schiumoso
alloggiato, bene stipendiato, e, quel che è più, rispettato, si
cor vuodo d'amore, / e schivarò quel volto ch'à 'l governo / de
e attraversar la strada / gli bastò quel bastone veggente. slataper, 1-62: in
: chi avrebbe avuto la forza ai schivare quel perpetuo trionfo? -evitare l'uso
ojetti, i-785: era gozzano, con quel pallore dorato e la voce agra,
/ venimmo, alpestre e, per quel che v'er'anco, / tal,
, frammenti. redi, 16-i-326: quel [vino] chiaro, limpido, brillante
grasso, con un ciuffo già grigio a quel tempo,... occhi grandi
. palazzeschi, 4-170: quel frullino, quella trottola, quel gran
4-170: quel frullino, quella trottola, quel gran di pepe, quello schizzapìscio della
, quello schizzapìscio della signora cherobina in quel giorno idillico e memorabile aveva mangiato per
notte sognò di sagrificare: schizargli di quel sagro sangue nel vestone, e agusta
fai venir la grande stizza / in quel punto, se awien che alcun ti chiame
luogo tutta agghiacciata, si messe subito quel pignatto fra le gambe; non sterno
e. gadda, 10-147: in quel momento, però, si udirono ciottoletti schizzare
suolo). grandi, 250: quel terreno posticcio era così molle e cedente
. buonarroti il giovane, 9-156: mira quel che fuoco e rabbia! / preso
che fuoco e rabbia! / preso ha quel pel collo e strignelo / forte sì
strettoie di sotto al mento e far quel volto lungo; e poi, perché divenga
[carrozza] è schizzato, / era quel filinoro di guascogna. pananti, i-50
iii-2-122: beatrice era salita su in quel momento..., quando sentì
si schianta e getta faville. 'guarda quel carbone come schizza! '. pascoli
si cuciano le ferite del stomaco a quel modo che sono cucite quelle dell'intestino;
, io non ragiono già se non di quel che io porto. questa tua padrona
sant'agostino] biografi cercano di sorvolare su quel turbine sensuale ma per queste vergogne giovanili
di vedervi in iscorruccio, perché come a quel gentiluomo delicatello e schezzenoso che sete e
7-759: non prendeva mai nulla, in quel caffè, neanche un biccnier d'acqua
spenderlo in un poco di schiccio di quel ciborio et angioli. castelvetro, 10-a-147
, pe'quali chiaro si scorge come quel maestro già non si contentava della prima idea
schizzi poetici'mancano e i saggi di quel che oggi si dice 'umorismo'. cantoni,