espressioni estetiche. moretti, vii-72: quel lutto che non finiva più e le inibiva
4-63: è lì, cova lì in quel nonnulla, il cieco furore che gli
avremo. varchi, 22-66: con quel cerchio u'più chiara si mostra /
, che muove appena / e accompagna quel cielo. -essere delimitato, circoscritto
le inquadrature erano spesso eccellenti, ma quel che faceva difetto era il ritmo. pasolini
mai la sua fiso- nomia aveva avuto quel carattere di mistero inquietante? borgese,
.. aveva assediato la notte e tutto quel giorno la sua fantasia. soffici,
, 1-163: forse piacerà al signore quel cocchiere, inquietatóre di tanti animi,
,... diliberò di rifiutar quel dono pericoloso di natura, con magnanimo
bartoli, 14-1-66: se s'impetra quel che si domanda, si farà quel che
quel che si domanda, si farà quel che si dee, e con quiete.
/ volteggia. govoni, 811: quel lume... tu abbassi come luna
solo un gracco [vedeva] / di quel gran nido garrulo inquieto / che fe'
pitti, 2-171: questo pierfilippo e quel giovanni ringhiadori... sono uomini sediziosi
nel petto tuo tonde di lete / quel proprio avesson fatto, / che fan tonde
-guastare. pea, 7-12: quel puzzo inquinava l'odore del mangiare che
ebbe tempo d'assorbire la fatale corruzione di quel consorzio malsano che inquina poi l'anima
a chi la dea moda aveva destinato quel cappellino. manzoni, pr. sp
nuove verità, ma... a quel genere che travaglia di aggiungere chiarezza e
, molto più efficacemente ci muovono di quel che si faccia qualsivoglia acuta ed inquisita
la chiavetta elettrica, si colmava di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo
non interpreti che sia stato per estasi quel che forse sarà proceduto per balordaggine.
, 6-1-70: avvenne che vacasse in quel tempo l'inquisizione di malta, sotto
in te, sua si- rocchia, quel tesoro della verginità ch'ella ha inricompera-
insabbiata come allora è pur sempre di quel verde ineffabile che non mai si vide
quanto egli ebbe a penare per trovare quel luogo dove riporre le reliquie di tanto
. bocchelli, 2-xix-91: egli era quel carducci monarchico, senatore,..
e cresce / e sempre butta dentro in quel sacco di stracci. 7.
colla pala, non avea tempo da curare quel lontano poderetto. pirandello, 5-584:
non era lei a tener saldo, quel tiramolla di suo marito si lasciava insaccare
m'imbacucco, / m'entra in quel punto la dottrina in testa. verga,
2-54: non trovando altra casa in quel salvatico, / che quella grotta,
, 1-68: quello m'è parso quel moscon di cleante, ma e'può ronzare
. pananti, ii-24: così quando quel discolo insaccava / in certi buchi, in
: fu il primo ad introdurre in quel paese l'invenzione d'insalare l'arin-
le nari il cervello, riempiendo poscia quel luogo con certi medicamenti, e dipoi con
linguaggio. scarfoglio, 302: essendo quel barbarume un'insalata di versi italiani,
vi dissi d'un dante, se quel ruscello ne avesse fatti stampare (poiché egli
finestra, e di sulle bacchette d'ottone quel lieve grazioso dondolìo nell'aria primaverile delle
. 1. nelli, iii-97: quel drusillo insaldato da capo a piedi,
l'elesse insalubre. soldani, 1-27: quel ch'ell'umore / giova dell'un
che anche gli splendidi versi innestati in quel poema passano insalutati. = voce
salvarsi che allindarsi insanamente a precipitare in quel partito che mancava di forze a sostenerlo.
18-15: se la fiera madre a quel si lancia, / e ne l'orecchio
mutossi inopinatamente lo stato d'europa, quel dell'africa turbossi, le ottomane spade
lo fanciullo. boiardo, 1-7-8: avea quel re la spada insanguinata. caro,
usato, significa morte; e se quel stridore sarà con insania et alienazione di mente
4-181: quando non intervenga nel cerebro quel disordine che appelliamo insania o pazzia,
tale fu la temerità che si dubitò quel giorno stesso di veder prorompere la turba
, che... domandasse di quel medesimo rimedio. boiardo, 2-3-28:
mano sulla bocca di dale e interruppe quel ritornello insano. 4. figur
marittima, xliii-253: maria fece in quel luoco dì quaranta / e poi nel tempio
fumo tanto insapienti, che loro tolsono quel bel marmo a michelagnolo.
della vostra intimità domestica, insaporati di quel particolare alito che cova in ogni casa
, i-336: del sale polemico conserva quel tanto che basti a insaporire la pagina
bernari, 7-122: si contenta di quel poco fiato insaporito appena di parole.
. mazzini, 47-336: chiamo preghiera quel concentramento di desiderii, di speranze e
200: le sode lastre / di quel lor ghiaccio... fischiando incrosta
; / ch'avendol, può mirar quel mostro crudo, / e fa che non
assegnare quattro cagioni. biringuccio, 1-146: quel naturai desiderio d'insaziabilità, del volere
insaziabilità, del volere sempre più di quel che s'ha e di non mai contentarci
s'ha e di non mai contentarci di quel che abbiamo. galileo, 1-1-315:
opinioni, in tutte le sembianze di quel tempo omerico, ci è qualche cosa di
il mauro ha tasteciola inselta / e quel di baleare ha la sua fronda, /
265: non era tanto facile trovare quel che cercava l'inscenatore del film,
. della inscienza sua sul carattere di quel ceto maschile e mulièbre. memmo, xviii-7-251
inscizia', poco sapere, segnatamente in quel che concerne l'esperienza delle esterne cose
, quando v'inscon- trai, / quel pauroso spirito d'amore. l. giustinian
viste di studiare, questi per insegnare quel che non sanno. -in partic
caro al sole / chi, a sormontar quel dirupato sasso, / a sé d'
leggere nell'inscrizione funeraria il nome di quel sepolto. 2. per estens
, né altre difese, / contra quel che destina il ciel nel mondo, /
magalotti, 23-170: applicate, insino a quel segno che lo permette l'inscrutabilità dell'
segni insculto. tasso, 1-17-45: quel ferro ch'ai collo avea sospeso, /
già trenta o più. insecchiva; e quel che sul suo volto aveva avuto una
vasari, il-n: quella fine e quel certo che, che ci mancava,
è preso per terminare i fini in quel modo. carena, 1-159: '
giusti, ii-195: saluta... quel poeta ingrassato del gua- dagnoli, il
centinaia, tre cinquantine o tre volte quel numero che allora si costumava mettere sotto
due! machiavelli, 571: ingannati da quel nome della libertà, che costoro per
ciascun al suo mulino attende; / e quel che più s'accende, / e
poi con efficaci detti / ch'egli sia quel ch'a questa pugna vegna / col
a. cattaneo, i-311: non toccate quel tale, perché sa cavarsi le lambrusche
; lasciate star per il fatto suo quel l'altro, perché dipende da una gran
. colletta, i-178: sebbene da quel giorno fosse cessato il vergognoso tributo,
la notte dormiva pochissimo, ed in quel poco di spazio sempre era agitato da insogni
/ che ne la prima observi / quel lamentar e doler che ti pare.
per grazia grandissima aver un rametto de quel fico, per inserire in qualche albero dell'
atto lamentevole. algarotti, 1-vi-193: quel luogo nella bella lamentazione della morte di
/ con l'arpa lamentevole / su quel sasso t'arresta. foscolo, 1-291:
, metteva un mugolio continuo. era quel suono che rende irriconoscibile la voce nostra
voce nostra nell'eccesso della sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l'uomo che soffre
la nenia d'un bambino, a quel fremito degli steli, a quel susurro degli
a quel fremito degli steli, a quel susurro degli insetti, a quel lamento
a quel susurro degli insetti, a quel lamento delle acque, alla voce del vento
i bei campi traversando, / e quel bello stradone lungo lungo, / ce
stessa poesia. nievo, 9-171: stava quel miserando / colla penna fra i denti
mi movo a far lamento / e quel dolore cresce e non s'atuta. dante
mazzini, 83-147: il prigioniero che movea quel lamento avea nome adolfo mancini, e
tra quelle rovine che danno al paesaggio quel tono lamentoso di grandezza morta e di
fuggevoli, liete di quella serenità e di quel medesimo oblìo. dessi, 7-151:
d'oro, nella quale era scritto quel nome * tetragrammaton ', che era nome
sopra il crassume della cera, attenuava quel baluginare del lucignolo, a commiato di
savonarola, 8-ii-376: la morte teneva quel corpo [di cristo], pensando
buona esca, e nondimanco lei e quel corpo fu esca della vita, e la
stanza tua. sciascia, 8-118: in quel salottino... le imposte socchiuse
lampe. goldoni, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e
. colletta, i-282: la città in quel tempo non era illuminata da lampadi.
, sotto la lampada a sospensione con quel berrettone rosso di carta velina con cui
altri. e veramente assai bene disse quel poeta, che l'uno dava a
ciel teco condotte. caro, 3-1001: quel ch'unico avea / di targa e
, 2-2-89: onorato alla divina con quel superbissimo tempio, ufficiato da mille religiosi
altare magiore. strascino, xxvi-2-204: hai quel capoccio che pare un pagliaio, /
credito si getta assai più all'ingrosso che quel danaro lampante che paga di volta in
, 3-5: lascio cadere verso di quel piccino, tutto a strappi, che con
periodici popolari, ii-496: chi scrisse quel programma,... crede che
; inequivocabile. mamiani, 83: quel suo sistema combatte di fronte la evidenza
lampa e tuona, / siccome piace a quel signore divino, / statevi col pensiero
talvolta anche i pennoni maggiori, in quel punto, ove stanno a contatto coll'
diventare contessa le lampeggiò nella fantasia per quel tanto che questa, agghiacciata dalle monache
tardi o riesca imperfetta al confronto di quel lampeggiamento originario. papini, ii-151:
corde, e lampeggianti / fin da quel giorno di serena gioia / girò le
di fiesole s'era tanto invanito di quel titolo lampeggiante che... protestò che
di consentir mai a decreto ignudo di quel dovuto ornamento. lampeggiare, impers
vide che stava al buio e che quel frastuono del terremoto e dei crolli non era
trabocco giù. tasso, 12-44: in quel modo che fulmine o bombarda /
-sostant. beccuti, 1-277: quel lampeggiar de le gemmate sponde / ripercuote
vólto, / che mi giova seguir quel che mi duole. boccaccio, dee.
le fossi presso, / e veggo lampeggiar quel dolce riso / che mi furò a
errar m'ha tolto, / che in quel punto vederla io mi- credei. alfieri
ceresa, 1-2162: mi parea veder quel vivo raggio / che sì il cuor
ecco che finalmente mi lampeggia nella rimembranza quel luminoso monsù parisotto. monti, x-2-259:
della signora genoveffa il sospetto che, in quel momento che essa era giù nel pollaio
/ una donna che in mezzo a quel lampeggia / splendida sì che del suo
parve che per qualche tempo restasse oscurato quel valore della bravura portoghese, il quale
luci. linati, xii-166: in quel momento la sua testa levata splende al sole
afeti diviniza, / de tal sorte quel quadro glorioso, / che un tal misto
la rapidità del lempo e dileguasse in quel solo momento in cui abbassavo gli occhi
con malizia, avevano mostrato i lampi di quel satanico colore. sbarbaro, 1-69:
una confusa e torbida reminiscenza / di quel che tu eri lassù. -letter.
dell'anima. monti, x-4-370: quel detto il cor mi serra. oh quale
? guerrazzi, 121: propose vendicare quel lampo di viltà operando più trucemente che
da supplire col lampo dell'intuizione a quel che può mancargli, da tenere a
che aveva attraversato il mio cervello, quel guizzo di luce sinistra, pareva che
vago fior tosto languir, / che quel lampo di neve / o bello, sì
. marini, 100: al lampo di quel chiaro e temuto nome che d'improvviso
/ fosse con tanti addobbi, trapelava / quel chiaro lampo di villan cornuto. gravina
potere a sua volta comperare. in quel momento gli voglio bene. e ai
azzecca-garbugli,... cercate di quel dottore alto, asciutto, pelato, col
di anguilla; e se anch'essa in quel dì è troppo cara, si volgono
, iv-40: -sa -gli urlai su quel suo floscio viso di lampredotto -sa perché lei
]: nella scelta delle nostre tutto quel che v'ha di più fine e di
mi tengano un santo, / né san quel che s'asconde in questa lana.
l'arte della lana è presso a quel luogo. 4. simil.
lana da pettinar col fuoco che è quel branca e anco il raspa e il fora
, fermo e lucia, 392: quel suo sposo, era una buona lana,
anzi che si tocchino più assai di quel che non dica il proverbio: che
berni, 7-5 (i-180): quel pover uom di carlo sempre aveva /
banche. parabosco, 4-9: questo è quel suono che fa saltare / giovane e
, sì che la lancetta si ferma su quel vento che tira. magi, 38
tutto 'l mondo costa, / ed in quel che, forato dalla lancia, /
di lume, tutto fosse infuso / da quel valor che l'uno e l'altro
esso, e lungo l'altro posa / quel duca sotto cui visse di manna /
piastra, la lancia per lo costato fu quel coltello che tagliò e recise la morte
faccia isbigotì; / ogni sua forza in quel punto mancò, / e lo animoso
cavalca, 20-157: combatti valentemente contro a quel pensiero che ti combatte, col coltello
cavalca, 16-2-77: combatti valentemente contro a quel pensiero, che ti combatte col coltello
todesca lanza. ariosto, 8-69: cadea quel dì per l'africana lancia / il
davanzati, i-211: hai trovato forse quel che non seppe il divino augusto?
acqua, sì che di quella parte quel loco si potrà reputar assecurato.
ma diede lor verace fondamento; / e quel tanto sonò ne le sue guance,
43: io veggo che egli impazza sopra quel chiavistello; ci voglio rompere una lancia
la camera, con animo di corcarla su quel lettuccio e romper due o tre lancie
traverso, lanciai all'aria che scritti di quel genere poteva capirli solo chi fosse versato
per mostrar che innamorato / ha seco quel dond'egli é poi lanciato. meditazione
: pur si rimaneva / confitto in su quel legno / el corpo del benigno /
tante lanciate, sciabolate, e dagate a quel povero diciottesimo, che in poco d'
bambù una chioccia, soprattutto per via di quel collo su cui cangiavano i colori battaglieri
cattolicesimo: nondimeno è nostro, e quel tanto ch'ei può, fa. bernari
). frateili, 5-120: in quel tempo egli era già uno scrittore «
riformare di lancio; ma l'austria temperò quel bollore. carducci, iii-7-435: il
aspettando l'ora, che tutte in quel landróne erano occupate intorno ai sacrifizi e
20-243: se io fossi... quel che sono stati i miei antecessori,
io sappia, in germania, né so quel che significhi. g. bentivoglio
viva el fiero angue, / viva quel duca che porta el bisso, / viva
per fame non si sarebbero gettati in quel tumulto. carducci, iii9- 287:
, abulico. tasso, 16-29: quel sì feroce e ardente / suo spirto
feroce e ardente / suo spirto a quel fulgor si scosse, / benché tra gli
ramente, / almeno avrai memoria di quel giorno / che ferito sul suolo, egro
chiese per grazia di avere comune col martelli quel posto pericoloso e l'ottenne. grafi
proposito). soldati, 1-14: quel vigor, che 'l senso instiga, /
d'oggi non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e senza
(151): era essa, in quel momento, come abbiam detto, ritta
, iii-76: sarà ben degno di lode quel cantore che le cose allegre e vivaci
, tristemente. leopardi, 443: quel tuo viso così languidamente afflitto che par
s'appoggia e dal timore / resa in quel punto ne l'amor più ardita,
sue pallide foglie all'aura aprì, / quel suo pallore / segno è d'un
: in un sol giorno muore / quel languidétto fiore. 3. per
sentimento di ripugnanza per quanto mi aspettava quel giorno e i giorni seguenti.
, 2-55 (ii-217): avvenne in quel punto che la reina stratonica entrò in
-di animali. firenzuola, 259: quel gentil mio palafreno, accordato coll'asino
buona espressione per fare maggior impressione di quel che faccia un informante languido o pure
di verde altro d'intorno / che quel verde gentil de la speranza. tommaseo [
civetteria raffinata e signorile, girando intorno quel suo sguardo ora vivo e penetrante fino
. lombardelli, 202: l'apostrofo è quel segno per cui, le vocali concorrenti
, cantando una nenia popolare, piena di quel fuoco languido ed estroso, sdolcinato e
, salvoché, per pochezza di lume, quel bianco è languido ed ottuso rispetto a
in pascolo. cremonini, lxv-96: quel baciar baci languidi e fugaci / non è
, 3-320: che debbo dire di quel tuo scrivere affettato? di que'tuoi proverbi
per essere stato longo tempo studioso di quel maestro, avea anco occasione d'uniformarsi
i mali? algarotti, 1-x-172: da quel tempo sino ad ora ho languito d'
che secura. dondi, 237: in quel mio bel giardin... /.
, ed al nemico artiglio / di quel che t'aspettava internai angue. rebora,
elevato in croce per amore, tutto quel tempo dico che esso amore si contenta
albori. panzini, i-165: in quel muto languire del giorno, una figura
, del mio languire, / fa tu quel ch'io non posso; / dàlmi
di sì. bechi, 2-94: in quel languore primaverile, la bocca socchiusa a
, 28 (490): mentre in quel luogo tutto il resto era languore,
è la migliore che poteasi sperare di quel poema. cassola, 4-84: in
alla stanchezza / delle vegliate notti, / quel soave languor che per le vene /
caccia è laniato. ariosto, 10-86: quel avoltor, ch'un drago verde lania
, ii-354: abbiano almen compassione a quel sacratissimo sangue per loro sparso, a
de'possenti le cure atre e quel crudo / laniator de li umani petti
* laniccio ', comunemente chiamasi così quel sudicio come lanoso che si aduna sotto
olimpia? -se non la porta dentro quel suo tumido ventre, ignoriamo dove la
ariosto, sai., 3-115: in quel tempo, d'armenti e de lanosi
mai li detti portughesi, se non quel tanto che di giorno è loro concesso
e guarda, e vede / a quel romor, senza notizia averne, /
mano a guisa di lanterna: / e quel mirava noi e dicea: « oh
giovane, i-277: il fine è quel che ci fa da lanterna.
ucciderlo. falerni, 56: di quel briccon con l'effe d'ulufeme /
, 188: pensando a quell'occhiale in quel cannone, / non dirò che si
, /... / ne fece quel che del gregge lanuto / sul falanteo
si toccò quasi automaticamente la testa, quel grumo cupo lanuto di capelli appena brizzolati alle
, perché da quella banda tenessino chiuso quel passo. buonarroti il giovane, 10-915
molti si eran dati a credere, in quel medesimo che andavano i vinti a processione
arrivato nel detto luogo di s. mesmè quel lanzo che ingrassava l'oche a madama
marito, ciò o làolo, / ma quel core che di questo fu gàolo,
/ colonna maremmana, / laonde venne quel dolore / che già mai non risana,
vi possa sodisfar, gaudendo / di quel laond'io fui comin- ciatore. morovelli
curate traspaiono ignoranze di lapicidi che palesano quel che i parlanti ignoravano della lingua scritta
agostino con s. monica, ed in quel di mezzo san gaudioso portato in gloria
era percosso, pregava che alli lapidanti quel peccato fosse perdonato. lapidare, tr
un poeta. / dei morti in quel vivente lapidario / la sua opera compie
, pretese di trattener la forza di quel vapore con mettere a contrasto, traila
guerrazzi, 139: avrò per infausto quel giorno in cui mi occorra sembiante umano,
necessario che mastro teodoro dia dentro in quel lapis, ché così mi rincorerei di
mostrare, prese una penna (perciocché in quel tempo il lapis non era in uso
sono fissati sempre e si fissano in quel pezzetto di carta scritta col lapis. collodi
insegnarmi piuttosto la ricetta / di far quel lapis di virtù celesti, / che
di lappa. gatto, 4-82: quel battere di zappa / che scalza sul pedale
, 3-120: fece il cane in quel rigagno / lappe lappe, e l'umor
'lappe lappe', voce che imita quel piccolo movimento e rumore che si fa inghiottendo
s'ingiunca / de l'umor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'
carni che si voglion cuocere condite a quel modo. -per simil. inserire
lardegli e le tue note, / che quel si tesse poi che s'inconocchia.
. / saltereste una siepe / sazia di quel mangiare, / più ligiera che augel
e colivisi dentro, facendolo passare per quel pannolino. delle colombe, 153:
, 2-146: pare cosa incredibile che in quel fatto d'arme della moscomachia, la
f. frugoni, iv-433: vedi là quel pastoraccio che sembra un pecorone tronso e
altrui lari ingresso / tolto al viver quel dolce, che nascea / dal raro conversar
qualità di famiglia assai rispettabile e con quel senso patriarcale che fa pensare al tizzo
aquila, che ferma / mirava a lungo quel lavoro in terra. e. cecchi
se gli profersono largamente per dover esser di quel numero. -ant. a
quando largamente, s'intende per tutto quel parlare che 'n numeri e tempo regolato
intento e rimanere assoluto ad un tempo da quel ribrezzo che porta con sè questa idea
di tutte le ballate che sono in quel codice, con i titoli gli argomenti
del peccato, / serai sotterrato en quel foco ardente; / si qui tu 'l
beicari, 6-361: è il sito di quel luogo una pianura di campo distesa di
ii-188: ora descrive la larghezza di quel piano che girava il monte, ed egli
freno di largéssa; cioè tenere e dare quel che dèi. iacopone, 81-26:
sua bontate / più conformato, a quel ch'e'più aprezza, / fu de
con la speranza allontanarli altrui / è quel che gli si può largir d'aiuto.
. hiaro davanzali, xvii-757-5: quel ch'io ti largisco ed acomsento /
larga prataria. pantera, 1-20: se quel vaso fosse stato largo a proporzione della
si risponde. cavalca, 21-261: quel luogo è molto larghissimo e smisurato.
svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà, che dopo avere
a schiera larga e piena, / così quel fiato li spiriti mali / di qua
quello stesso che in banchi correrà per quel giorno o tempo quando si fanno i
a distinzione dall'altre che fino a quel tempo erano state battute nella nostra zecca
inf., 1-80: or se'tu quel virgilio e quella fonte / che spandi
amava,... parendo largo quel tempo che stare dovea in officio. cantari
largo e il più gentilesco che in quel tempo si trovasse. petrarca, iv-2-163
fare il largo e 'l magno / di quel d'altri. segneri, i-572:
per dritta linea e lontana da questo o quel luogo. b. croce, iv-11-353
largo. nievo, 97: sopra a quel largo dove il laghetto tornava ruscello erano
e così facile, / chi sarà quel che dica loro: andatevene, / da
mi vincete. rajberti, 5-47: quel buon prete timido e scrupoloso...
/ e con flemma e silenzio invigilando, quel che succederà stiamo aspettando. fr.
particolari. gelli, 15-ii-141: ecco quel che insegna l'operazione principale dello intelletto
. cecchi, i-298: egli è vero quel proverbio: / che gli spende più
mercati, 1-7: -io so benissimo quel che mi si conviene, senza che tu
, ii-145: a grande fatica passarono quel luogo oscuro. e quando ebbono passato
, è condanato, / e da quel non t'è dato / che 'l biasimasti
, 45: perché in vederti nascer di quel mese / che le squallide larve et
206: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa, /..
ruota! camerana, 170: in quel tempo la voce sua tuonò: / «
con diaboliche sue larve / parer da quel diverso che solea: / gigante ad
era mica certa, tudina, che quel suo patrigno fosse vero, un uomo vero
pietose larve altrui confortano / a sperar quel che forse essi non sperano. tasso,
; e poi tra via m'apparve / quel traditore in sì mentite larve / che
, xxx-5-158: o come dolcemente in quel bel viso / va l'empio cor
cena o a desinare; / e con quel cibo le lasagne fare; / ma
ugolini, 197: 'lasagnolo ', quel legno lungo e tondo, su cui
anguilla; e se anch'essa in quel dì è troppo cara, si volgono
carità. s. maffei, 7-52: quel tuo chiuso soggiorno / deh lascia,
de jennaro, 57: ecco teodosio e quel giusto traiano, / che oltre al
, o maritati, per avisarvi di tutto quel che occorre alla giornata circa il fatto
[la legge di cristo], pativano quel volontario impoverimento, quell'indegno esilio.
e di stento. bandello, ii-1146: quel rossignuol... / rammentar fammi
sp., 3 (52): quel brav'uomo aveva lasciato un figliuolo di
mia mente / ripresta un poco di quel che parevi, / e fa la lingua
queste parole di vita lasciava anche a noi quel sovrano e amoroso maestro, il quale
è figliuolo, li dimanda cento di quel che forse a un altro lasseria per dieci
debito della giustizia, resterà nondimeno immenso quel della gratitudine. muratori, 7-iv-326:
alla loro condizione. gnoli, 1-127: quel che fondò la casa, e lasciò
.. m'ha al presente lasciato quel piacere che egli è usato di porgere
intra lor medesimi, se doveano portare quel santo corpo nel modo vilissimo che egli
guerra... fu accesa in quel giorno stesso in cui si lasciarono in balìa
era l'amarezza per l'irreparabile perdita di quel tacco di legno / che, disertando
il terzo e quarto anno a stoppia quel terreno, vi pullulano le piante selvatiche.
nella sua agitazione, la lascerò esser quel che piace a voi. 33
di leggere. marino, 256: se quel sen piagasti / che fu d'osceno
bellincioni, i-52: già non sa, quel che a gioco tien rinviti, /
sa ciò che lascia ma non sa quel che trova (o spesse volte ingannato
padre aveva fatto bene a legargli in quel modo la più gran parte della roba
dall'impaccio, venir delimitando le sfere di quel che è da lasciar fare e di
che è da lasciar fare e di quel che non è da lasciar fare, perché
emiliani: manca ad essi degli emiliani quel certo lascito clericale che la natura degli
alle tue vestigia, per intendere e scrutare quel che tu pensi di fare, con
i-iii-2-57: resto quasi attonito nel considerare quel bellissimo viso d'oro e quella chioma d'
non metto in oblio, / né quel peccato rio / d'avarizia, d'
bene esser flagellata che dalla mano di quel vivacissimo bartoli. 7. leggiadria
brutti piaceri. michiele, i-308: quel ch'a la bella mia ladra d'amore
ove il baciare in bocca, quantunque quel medesimo sia alcuna volta, le più delle
non mi prometti tu qualche volta pigliar quel flauto e quel lascivissimo cornetto e..
tu qualche volta pigliar quel flauto e quel lascivissimo cornetto e... dilettandoti.
tacque lente / di questo e di quel rio, / altro certo non è che
di brina. tombari, 4-134: quel guatare fra i laschi, a tu
tu con la terra, col tempo, quel fremito cosmico. = deriv.
forse egli non è da giudicar favoloso quel racconto di teofrasto, che in cirene
8-2-228: chiamasi ancor 4 lassa 'quel legame che il cacciatore tiene a'collari
e dolce. rovani, 5-313: in quel ritorno si sentì lassate tutte le membra
danno lassezza all'anima, la quale in quel tempo non è così pronta, né
»; e riprovandosi oggimai da tutti quel principio, che fu pur fonte di
[la natura], dopo aver riscosso quel seme di cui la si serva,
gran tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugi- tivo / che 'l
aggirarsi tanto, / s'avvide che quel loco era incantato. bruni, 478:
. frugoni, i-8-219: questo non è quel gelido / e disagiato sasso, /
aire del sezza'sospiro / entro 'n quel cor che i belli occhi ferirò /
ch'io non son possente / di dir quel ch'odo de la donna mia!
co- mento al petrarca fosse scritto in quel lasso di tempo. pavese, 8-37
ebree, testarde villeggianti, / io, quel ragazzo, parlavamo ancora / lassù italiano
nel mondo. pascoli, ii-370: donde quel lume? il quale ragionevolmente dobbiamo supporre
per l'impedimento del luogo stesso, dove quel lume penetra a stento; del luogo
i celesti. tommaseo, 11-88: quel nebbioso volume in nostro stile / metafisica
iii-44-22: non può dir, né saver quel che simiglia, / e se non
core astioso, / che non à invidia quel ch'è maraviglia, / lo quale
su la lastra di marmo bigio tutto quel che aveva d'argento e di rame,
guisa / di propaggine curva, a quel portata / adito e là inclinata.
infilzò dentro la testa e si conciò a quel modo. bar etti, 3-240:
la nave, e forare e disforare in quel luoco donde si partirà la nave,
lastricossi, e fu tenuto nobile lavoro a quel tempo. giuseppe flavio volgar.,
, 2-48: guarda che poltroneria di quel maestro che lastricò questa via: quel
quel maestro che lastricò questa via: quel mattone è fuor di squadra. soderini
santi, 4-342: essendo poi in quel luogo edificata la ecclesia, ove aveva cristo
al figur. cagna, 3-371: quel povero generale rombola ormai non istava neanche
il solaro altissimo e il terreno in quel luogo lastricato di marmo, si fracassò
a gioire. campailla, 4-63: in quel florido campo occhio drizzato, / se
strada per portarsi con gran felicità sopra quel tono reale.
maestri, in stabil forma, dentro a quel termine che gli sarà prefisso. fagiuoli
l'asperges d'oro in pugno / quel che tinse del suo sangue gli arsi lastrici
facevano rivoluzione di sotto in alcuna cosa di quel colore che il mare aveva per lastro
li furon trovati a mio tempo in quel di castelfiorentino. c. bartoli, 1-288
dubbio; e portavo in me latente quel germe venefico. piovene, 3-112: anna
delle laterali, torricelli, ii-3-307: quel gran fosso, eccettuati pochi mesi dell'
del centro è una stoltezza, perché quel centro è centro di azione, e conserva
mia ripugnanza e opposizione si riferiva a quel caso particolare di conciliazione effettuata non con
da'più bei tempi dell'impero in quel di rimini, e del commercio di
5-117: le orine... da quel tempo in poi principiarono ad avere il
se fosse la sua latezza meridionale, quel dìe fu dall'agguagliamento d'autunno.
lucini, 7-148: sai dirmi chi sia quel bell'uomo alto della persona, sbarbato
per accrescitiva diligenza io avessi desunto da quel suo medesimo seneca un tema ben più
se mi fosse nato un bimbo in quel dì, a quest'ora lo vedrei biascicare
è un verso notissimo, latinizzaménto di quel celebre verso d'esiodo. 2
a dire in nova foggia / di quel trent'un che ti fu fatto in
latino. lanfranchi, lxiii-28: in quel giardin sì avea da l'un canto /
'n sin a qui ne sono a quel che n'era, / e non trovo
, benissimo inteso il latino, pigliato quel poco che la povertà del nostro convento
che fingo scritto da un trobadore in quel latinaccio del secolo 150. nievo, 1-477
non fa latinucci per mostrare in atto quel che la voce significhi, spesso le sue
. giambullari, 5-167: chiamò lazio quel paese ov'egli / sicuramente latitando visse.
è necessario provare, che latiti per quel fine di fraudarlo. 2.
delle colombe, 166: qual è quel matematico che non sappia che le dimensioni
: il fatto solo d'essere stato quel motto in bocca di niccolò machiavelli coimputato
, in cui la logica feroce di quel sarcasmo rappresenta l'estremo opposto di ciò
. leonardo, 2-603: ora pensa quel che parrebbe essa nostra stella in tanta
1-24: si porti all'orizzonte quel punto dell'ecclittica in cui trovasi il
balzo poco in sùe / che da quel lato il poggio tutto gira. idem,
: or si volge da questo or da quel lato, / né vedendo persona,
/ con due pozzette a questo ed a quel lato. d'annunzio, ii-322:
lato. machiavelli, 1-viii-64: potrebbe quel luogo farla diventare d'un'altra natura,
con aurei fiocchi in questo ed in quel lato. carducci, iii-9-151: i
loro il luogo dove posarsi per farvi in quel giorno la lor bottega; onde pigliavano
serviva per impedire che altri entrassero in quel luogo. e di qui dicendosi: '
martinazza * scrive lato preso 'in quel monte di scope, per intendere che
intendere che ha fatto in modo, che quel fuoco non le poteva esser tolto.
occasione di fiere, a indicare che quel luogo è occupato da qualche mercante;
lato, / per non udir di lor quel che po'fia. -dare lato,
g. m. cecchi, 1-1-163: quel messer remigio / era tuo padre,
lato. -né vero né in quel lato: né vero né verisimile.
una filastroccola, né vera né in quel lato, gli faccio credere che doman da
paterno o materno): relativamente a quel determinato grado di parentela, a quella
fare. cavalca, 20-96: per tutto quel tempo di otto mesi fu bisogno che
vocal de i mali scalchi / di quel campo latrante ora gli aizza. maniglia,
falso duce, il lusinghier latrante, / quel che da prima in solitaria parte /
ed armenti. soldani, 1-15: quel ghigno mansueto, quel giocondo / parlare
soldani, 1-15: quel ghigno mansueto, quel giocondo / parlare, e quella faccia
/ celan mostri più fieri giù in quel fondo, / che ne'latranti fianchi non
, 1-51 (133): quel suo gran latrare [del cane] quei
dante, par., 6-74: di quel che fe'col baiulo seguente, /
. e di che gridano? di quel che fé la insegna dell'aquila menata da
contra di loro. cesari, iii-102: quel 'latra'porta un'idea forte e feroce
grido di iena. pascoli, 171: quel nitrito, per le antiche mura,
dove arriva / ogni creata làtria di quel regno. 2. per estens
siete bene da essere costretti ad accomunare quel tesoro. benvenuto da imola volgar.
qual benefizio? a me restituire / doveva quel che a me minore avea / frodato
quell'arte del corseggiare o più tosto in quel latrocinio non ebbe pari. algarotti,
.. grande fu la devozione di quel latrone. -pirata. lamenti storici
lattaia', così chiamasi nella montagna pistoiese quel vaso di latta nel quale si raccoglie il
.., fossi o vero debbia in quel dì nel quale avesse fatto et avesse
tuo nome. casoni, 123: quel bambino lattante / piange e rider non
assai /... siam con quel greco / che le muse lattar più
-alimentato. tesauro, 2-ii-203: mira quel celebrato eridano... che d'
pelle. baruffàldi, i-143: quel duplice adiutorio, / che è la
vola come augello, non è più quel primo piacere, ma 'l desiderio, con
f. rondinelli, 93: quel che volentieri perdona,... si
e. cecchi, 5-167: sentivo quel sommesso brusìo che si sente intorno agli
latte, che si fa il burro, quel cibo che a roma e per tutta
di gallina, a vederti te con quel grugno rinceppato starei male. 10
strappa le foglie dell'esula e raccogli quel latte che ne cola. palladio volgar.
perché non si trionfa co'fichi è che quel lor latte è arsivo e appiccaticcio,
ragion di quelle cose ch'avengono in quel loco ch'è vicino a le stelle
rimirando intorno / or questo ed or quel giro, / e 'l cristallo e 'l
latte, si mangia cotto, messo a quel modo a bollire nell'acqua overo rostito
questo mar di latte. / quest'è quel tratto che vanno in malora / questi
nera per lo luogo che ha a dar quel colore; 'altheana ', quasi
. buonafede, i-75: -vedete là quel vecchierei sì lepido, / che di
, 1-198: era di splendidissima bianchezza quel cerchio, fra le fiamme rilucente, il
malmantile, 2-691: via lattea è quel circolo bianco che divide da una parte all'
schifo per quella pelug- gine rossa e quel lattime sulla testa. 2.
/ rischiara; che se no, quel più lattoso / sugo, onde lieta in
letizia... è... quel prezioso lattovaro che lo spirito egro cura
. m. cecchi, i-57: a quel ch'i'veggo, tu hai buono /
s. ieronimo, 90: finiremo in quel luogo la vita laudabilmente. s.
se ancor lui con molta maraviglia come quel che sendo di
odoriferi incensi. montigiano, 47: quel laudano è tenuto migliore, che è odorifero
scrittura l'opinion sua quanto al merito di quel delinquente e bisogna che si vada al
bisogna, donne, ch'io dica / quel che sa far costei ne i petti
con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier, che fu di voi / e
par., 19-37: vid'io farsi quel segno, che di laude / de
la laude della fede, che crediamo quel che non si vede. petrarca,
gran laude / svegliere alle radice / quel ch'è diffidi poi tagliare appresso.
? tasso, n-iv-15: s'è vero quel che si legge nel 'menone '
da me alcuna verace conclusione intorno a quel di che si favella. —
potetti avere di forze, allora consumai in quel dolore. ariosto, sat.,
acqua, a laude e gloria di quel bel viso di monna lauretta sua.
: vi mostreranno [questi ammaestramenti] quel che laudevolmente dovrete fare anche negli anni
. buti, 2-509: coronavansi a quel tempo li poeti co la mortella; avale
versi manifesta, da lui composti in quel tempo che fu laureato. moneti,
degli antiquari di far dire a'vecchi tutto quel che pensano i giovani, affine di
. gambino d'arezzo, 35: quel altro ch'ha laureata chioma, /
... faceva umilisima figura in quel simposio, sebbene imperatore laureato. d'annunzio
fucini, 7-148: sai dirmi chi sia quel bell'uomo alto della persona, sbarbato
donna per sapere l'uso appunto di quel popolo ch'è tra il volgo laureato e
* la vergine lauretana ', onorata in quel tempio. e. cecchi,
da le fiondi,... / quel fiume a me tutti sui doni
il crin corona, / di quel forte ti ragiona / per cui trema il
, 1-ix-145: oimè qual sei da quel di pria diforme, / italia mia
, 23-39: ei duo mi trasformar© in quel ch'i'sono, / facendomi d'
onor de l'erudite fronti, / quel tòsco in terra e in ciel amato lauro
cuccagna! bocchelli, 18-i-221: in quel mestiere avevo fatto il gusto alle lautezze
anni fa,... versando quel bitume infuocato che gli uomini di quella
, attendi l'ora / di scoprire quel velo che t'ha un giorno /
lavabo 'chiamasi così quella piletta o quel recipiente, munito di una chiavettina soprastante
arlia, 1-199: 'lavabo'dicesi pure così quel tavolino da tre lati contornato da un
lavaceci ed il vicecurato più erudito di quel che paresse. carducci, ii-1-29: da
. redi, 16-i-2: ma di quel [claretto] che sì puretto, /
, la rigenerazione degli uomini infiacchiti mercè quel bagno e lavacro cruento. 7.
. manzoni, ii-ii: sì, quel sangue sovr'essi discenda; / ma sia
arlia, 311: 'lavaggio': addimandano così quel recipiente dove lavano il minerale scavato dalla
numeri in lavagna. giusti, 2-241: quel prete, per disgrazia, infarinato /
l'altra comadre: « per deo, quel buxo stagna, / ché fat'
/ così cors'io a pianger a quel vaso, / durando a lagrimar sei
caldo e fumante: scendete a goder quel benefizio comperatovi con tante morti. -abluzione
è piena di pompa e del contrario di quel che quell'atto rappresenta. pamgarola,
sudicio: se lo risente nelle mani quel sudiciume a furia di lavare e stirare.
da che tu mi lavi / di quel peccato ov'io mo cader deggio, /
un graffio sopra il braccio, lavò quel disonore che in tal modo si usa
. piovene, 3-22: addormentandomi in quel letto, mi lavavo di tutte le mie
lavata, così alla grossa, di quel più grosso vostro suci- dume. arbasino
anni, da mille immondizie, con quel fondume di mali abiti e di sozzi fantasmi
nel muro. palazzeschi, i-430: e quel lavativo di mia madre, con tutte
e sua descendenti. fiorio, 28: quel luogo a cui la natura ha dato
933: odi quelli occhi di colombe, quel collo di torre,...
cassa, le va vagliando, e quel ch'esce fuori lava in un vaso quasi
e in testimonianza di questa santità, disse quel monaco che fu a lavarlo e seppellirlo
ii-216: lavéggio, in significato di quel vasetto di terra che serve per iscaldar
somi glianza che ha con quel vaso usato in lombardia per cuocervi la
giacer posto / presso un lavel da quel poco discosto. pascoli, 1036:
antichi [crusca:]: assuefatti a quel loro pessimo lavoraccio, non sanno né
gli consente iddio ben truandia / per quel che gli fallisce al su'managgio. canaldo
ramento ovvero passamento per alcun luogo prese quel colore. = deriv.
romano, ed espongansi all'intemperie di quel molto più caldo clima, abbandonando le
le scuole serali e le festive con quel... sentito bisogno di perfezionare
strali acuti, / e nascoso con quel sì ben lavora, / che fora
segnatamente lucrosi. e, dicendo che 4 quel medico lavora ', s'intende che
fenoglio, 1-184: quanto ha lavorato quel grammofono. 12. produrre gli effetti
quali amari pensieri gli lavorassero dentro in quel momento. pea, 8-15: le più
alesso baldovinetti dopo lippo pittore fiorentino racconciò quel musaico, si vide ch'ella era stata
2-187: non lasciano lavorare ad altri quel terreno ch'avanza loro, e se ne
m'è stato permesso, fino a quel segno cioè che si potea senza offendere
i pomidori, e le patate, e quel grano, e quel pollo? per
le patate, e quel grano, e quel pollo? per lui cotesta non era
., 112: tutti li muri di quel palagio erano lavorati d'oro dentro e
.]: 'la plebe lavoratrice'. (quel che francesemente * le classi laboriose '
v.]: 'lavorazione', segnatamente di quel lavoro che muta la materia per farla
. cassola, 4- 44: quel capannone che c'è prima di arrivare a
applicata a qualsivoglia materia per condurla a quel grado che si desidera; sebbene usano alcuni
botto. b. davanzati, ii-510: quel povero frutto... si muore
quando lo littore trovò nel suo lavorerio quel venerabile uomo, stando egli appoggiato al
. baldini, i-650: nei secoli quel cantuccio era statosempre un po'lavoricchiato.
atene, e gli donò danari per far quel lavorio, graf, 5-294: queste
era d'oro il lavorio, non osando quel bambolo avanti la madre comparire che con
creato. frezzi, ii-2-97: in quel loco bel vagheggio dio, / e
del lavorìo degno di sedervi la persona di quel gran re. f. f.
uopo di formar la gran tela di quel sistema che vogliasi ordire. percoto,
: ad altri in vece parrebbe che quel faticoso ed esquisito lavorìo dello stile,
qualunque potere per attirare, per conquistare quel giovanotto. bacchetti, 2ix- 379:
al lavorìo riparatore che si compieva in quel corpo affranto, 14. dimin.
370): volsono dumila ducati di quel loro porco lavoro. b. corsini,
sanza dilettar non vi s'assetti / a quel lavori attribuito a petrarca, xlvii-141:
dal lavor vostro antico; / poiché quel vago volto al ciel sì amico / ha
, la quale cresce più che dura quel lavoro. cattaneo, v-3-218: l'associazione
, 13-31: onnipotente idio / tu sai quel che bisogna al mio lavoro. bernardo
imbroglio. boccaccio, vii-55: se quel serpente che guarda il tesoro, /
certe ore, grottescamente si tingono di quel ceruleo nobilissimo che è « tintura propria
accompagnandole con atti giocosi. 4 quel buffo lazza bene '. =
stizza. -me ne rammento. -a quel cociore che ti abbruscia grattata che ti
della gattina, ii-154: che era mò quel ridicolo re lazzarone di ferdinando? carducci
ospidale, ove tutti li ammorbati di quel male, uomini e donne sono ridutti ad
al fìgur. cicognani, iii-2-181: quel tombolotto grasso con le gote di mela
qualcuno. moniglia, 1-iii-467: seconda quel ch'io dico, / tieni il
piante vedrà sorgere (a parlar col quel nostro poeta) anche i lazzi sorbi.
veder quelle lacrime, per tesservi così quel 'le '? il quale se quindi
. pascoli, 229: egli ascoltava quel gorgoglio blando, / le mani all'asta
allegoria] io mi son servito in quel mio [sonetto], mandatole le settimane
valore enfatico. pratesi, 1-67: quel lusso non le veniva alla gigia né
ricordisi vostra signoria, a rincontro, quel ch'io le dissi d'un mio antico
che... ardisca mostrar saper quel che essi non sanno. qua le
inferno le donne infedeli; e da quel che me ne raccontò l'ombra amante,
, 1-16 (i-192): accettatemi per quel vero e leai servidore che sempre stato
leale: / schiva in se stesso quel che in altri abborre: / e,
serbato / verso te suo figliuolo / quel medesimo amore. lambruschini, 4-41:
.. accomandatario, purché giuri esser quel conto vero e leale.
annunzio, iv-1-28: io voleva dirti quel che t'ho detto: ch'io non
la speranza / chi no'lascia di quel che più disia. gallo da pisa,
e del palese. pulci, 26-107: quel traditor... /..
/ non volisti aver lianza / 'n quel che te fo commandato. chiaro davanzati
leanza di buon cavalliero, / per quel giove tonante, in cui se crede
che pascean la spelta; / e cantavi quel giorno / aggiogando il leardo e il
. v.]: 'leardo sorcino', quel mantello, che nella tinta somiglia al
, * roano 'o 'fermante 'quel pelame che risulta da un miscuglio di
attratti. beicari, 1-26: abbracciò quel lebbroso e poselo in su una panca.
aveva lasciato che io facessi coppia con « quel leccaculo del pulga ». =
monsù leccapiatti, vi si farà sentire quel che sta male. — di animali
folengo, i-263: la vaghezza di quel luogo era solamente di lardo, botiro
bonvesin da la riva, xxxv-1-706: quel k'è lecardo de carne on d'
leccardo di lui. lomazzi, 421: quel ch'a leccardi mangiatori piace. garzoni
f. frugoni, vii-471: questi è quel gran gnaton, quel gran leccardo /
vii-471: questi è quel gran gnaton, quel gran leccardo / che stanca i grassi
: va dall'arcivescovo / bonifazio, quel è il più gran leccardo / che sia
presa ove si stringe il nodo di quel furiosissimo vento, levarsi come a volo
andrà sotterra, / ed io mi leccherò quel buon retaggio. pananti, i-107:
abbastanza energici. forteguerri, 20-79: quel chirurgo che le piaghe lecca, /
. ibidem, 328: chi cerca sapere quel che bolle nella pentola d'altri,
[luciano], iii-2-367: tutto quel bene per legge è toccato a simone
legge è toccato a simone: e quel cencioso, quel sozzo, quel leccascodelle
toccato a simone: e quel cencioso, quel sozzo, quel leccascodelle affamato ora va
: e quel cencioso, quel sozzo, quel leccascodelle affamato ora va in cocchio,
, i-163: mi fa sovvenire di quel nostro modo di dire 4 mettere in quinci
xvii-410: de'capelli e de'pizzi di quel mio marmoreo capaccio non ve ne pigliate
intanto ch'io ristetti all'avviso, quel generoso molosso scagliossi di rimbalzo verso il
, vagheggino. es.: « quel ragazzo ha cominciato presto a far il
principio partorischino pur qualche effetto, per quel poco di lecco che i patroni ne gustano
magalotti, 1-66: vero è che quel poco che ei ne dice lo dice a
frugoni, 3-iii-305: io son sardanapalo / quel gran rege de i ghiotti e de
al leccume. cantiì, 265: postosi quel leccume sovra le gambe incrociate, si
vite, il cui umore al leccume di quel terriccio se ne va tutto. gioberti
colle barbe si avventa al leccume di quel terriccio che le si confà. 3
reità di un atto, si pensa a quel che direbbe il prete.
/ ledèo. idem, v-2-155: quel calice d'elettro... fatto a
: nel prosperevel tempo amice molte / quel se retrova, che nel sommo sède;
, che nel sommo sède; / ma quel cui la fortuna abbatte o lede,
.. dee rispettare quest'amore per quel che vale; senza di che egli lede
non possano radere e portar via quel buon fondo. = deriv.
io? posso incominciare dal mandar via quel birbante di scartoccio, perché la credo
g. b. tedaldi, 1-61: quel ramo di fico farà lega con detto
per essersi consumata la lega per virtù di quel terribil fuoco, io feci pigliare tutti
puro, tu vi hai a metter su quel rame e quell'argento detto, il
e non corron sempre / mai per quel che veramente vagliono, / così avvien
marchi, i-299: strinse con un legaccio quel tesoro di carte unte. c.
una vendetta, e di cercare altrove quel naturale sfogo alla mia rigogliosa gioventù,
: la repubblica fiorentina assicurava chiunque vedeva quel sigillo illeso, che dentro a quella tal
sp., 32 (559): quel deirio, le cui 'disquisizioni magiche'
legame delle amistà troppo più stringa che quel del sangue e del parentado. ottimo,
al dominante perch'è legame più forte che quel dell'amore, poiché l'amor di
ma ami me, e allora rompi quel legame... - non posso.
sociabile. d. bartoli, 2-2-152: quel primo abboccamento, cominciato in iscambievoli cortesie
le loro contagioni spasmodiche... quel liquido, sequestrato fra le menzionate fibre
-l'un l'altro dicea / -che quel piccolo il grande abbia legato? tasso,
par., 11-87: indi sen va quel padre e quel maestro / con la
11-87: indi sen va quel padre e quel maestro / con la sua donna e
, inf., 24-114: qual è quel che cade, e non sa come
legno tal tantifebril natura, / che quel fermento ha di legar possanza, / non
iv-508: ogni padre si tiene offeso da quel figliolo che leghisi in matrimonio con una
legate. equicola, 8: quel sommo oratore isocrate per maggior dolcezza legò
considero nella reazione, che hanno con quel tutto a cui si legano. b.
libro nel quale l'autore non sa quel che vuol dire? nel quale ogni pagina
una lega. biringuccio, 1-276: quel medesimo ordine che teneste a legare l'
? ariosto, 4-26: avea lasciato quel misero [il mago] in terra /
or legare, or io dovea / darvi quel fimo al piè, che vi nutrica
piè de la vedova frasca, / e quel di lei a lei lasciò legato.
segneri, iv-106: non è l'intelletto quel che in essi [nei vecchi decrepiti
esser libera, che poteva muoversi e far quel che voleva, si sentiva più legata
da alcuno. magalotti, 9-2-103: quel non so che di necessaria obbedienza o
pieni di un certo spirito, che quel parlar pianissimo e strettamente legato e come
. s'accendevano di nuovi bagliori su quel busto chimerico. -per estens. ornato
migliaia di fiorini, fece testamento e in quel un legato nel quale lasciava l'anima
pioggie,... lo detti a quel legatore romano, che serve al palazzo
che sopra questo nostro si suol dare a quel secolo, non è tanto..
la legatura è gentiluccia, e con tutto quel giudizio che bisogna. c. e
mondo regge, / dimmi: perché quel popolo è sì empio / incontr'a'miei
dei tre poteri, con un atto di quel parlamento che fece la legge e la
cioè un decreto, che ci mostri quel che si dee o no fare, ed
n'è ancora assai copiosamente fornito: eleggete quel numero che volete, e il duca
scaglie: / pel porco, fosse quel di sant'antonio, / seguo le leggi
fine al suo discorso, per rilevare quel che nel detto da lui era o inesatto
naturale antecedente si può definire: « quel complesso di azioni e riazioni fra l'
della natura, e sono degni di quel castigo che non solo dalle leggi canoniche
gentili. montale, 5-66: in quel crepuscolo eri tu sul vertice [della
cammino, e che si vada oltre di quel punto. saba, 537: tu
sarà ben facile compito in paragone di quel che i superstiti troveranno dinanzi a loro.
rason ch'io vi meta / leze a quel che tu de'fa'. ariosto,
, ch'a mezzo novembre / non giunge quel che tu d'ottobre fili. g
: [semiramis] per legge costituì che quel ch'altrui piacesse, fosse licito di
. bresciani, 1-ii-350: rodeasi di quel vivere a legge. -vivere a
/ u'leggerebbe « i'mi son quel ch'i'soglio ». g. gozzi
. idem, inf., 5-138: quel giorno più non vi leggemmo avante.
: io non so ben s'io volia quel ch'io voglio, / s'i'
io voglio, / s'i'toco quel ch'i'palpo tutavia; / se quel
quel ch'i'palpo tutavia; / se quel ch'i'odo, oda; e
scriverò più lungo. leggiarete e rileggiarete quel che vi scrivo. tasso, 11-iii-
: le orecchie gli rombavano, e in quel mormorio sinistro leggeva una strana minaccia.
era difficile per lei esprimersi davanti a quel fenomeno e davanti al suo signore che pure
signor, prima? che poi? / quel ch'io t'ho già di lei
di lei scritto nel core, / e quel che leggerai ne'suoi begli occhi.
. magalotti, 26-288: non erano in quel tempo se non quattro soli professori,
sono primo. marino, vii-127: quel che nel salmo, secondo l'inter-
elohin', che vuol dir 'deorum': e quel ch'altrove è scritto 4 paulo minus
che le allarga leggermente a ventaglio di quel tanto che basti per riconoscerle (e
. fazio, i-6-16: e però quel ch'io dico nota e leggi, /
3-14: 'insegnar leggere a'dottori'. è quel de'latini * sus minervam [docet
facendo o no intendere d'avere inteso quel che si legge, e con l'
. -non vi fosse il bollo, a quel giallo oro, a quella leggerezza di
a tirarla innanzi e non tema di quel che il volgo si dica, ché mostrerebbe
da uomini dotti dei secoli andati circa quel tempio. 15. mancanza di gravità
, leggerezze ed insolenze, facevano sì che quel luogo era più simigliante all'inferno de'
, inf., 18-70: assai leggeramente quel salimmo; / e vólti a destra
scemereste d'un atomo la piccola infermità di quel misero. d'este, 133:
terre, dile- guaron più leggermente di quel che non vaporino all'ap- parire del
, perché poco bisogno ne avevano in quel tempo. ottonelli, 41: in seneca
è quello abbagliantissimo del sole, cioè quel vivissimo lume, che ci rimane e che
6-14: io aveva molto leggermente conosciuto quel garbato svizzero in londra. fogazzaro,
gli altri ne hanno parlato pochissimo e quel poco leggermente. alvaro, 18-68: aveva
e rosse, assumevano una tinta soave dietro quel leggiero fumo di vapore che non intorbidiva
pari di terreno, pose in desperazione quel presidio. pirandello, 8-225: segno
lorenzo de'medici, 7-141: tristo a quel bicchier ch'a lor venia, /
corso, quando / vidi corrermi dietro quel cornuto / satiro. tasso, 1-65
bestia chinò le coma per ferirlo, quel negro, leggero come un passero, spiccò
iii-104: si trova poi la gazzella, quel grazioso animale leggero come il vento.
ov'ampia ardea fornace, / di quel leggier non agguagliando il salto, / precipitò
volgar., 2-28: in quel luogo ove la siepe si dee fare,
: non erano tali l'infermità di quel regno, né così deboli gli umori che
uso avverb. ungaretti, i-43: quel contadino / si affida alla medaglia /
sempre leggieri al credere e paghi di quel che pare. -agevolato, favorito.
. alfieri, 8-62: quando fia quel dì bramato tanto, / che al lungo
non leggero, / d'andar per quel cammin ch'à comandato / colui ch'à
a roma, senza avere a lui quel rispetto che a'grandi cittadini si suole
petrarca, 39-14: il tornare a quel ch'uom fugge, / e 'l
crederei... che... quel leggerissimo guscio facesse, nell'atto dell'
vendere in modo le sue merci che quel di meno che riceve nel peso, venga
de legiero / e ferma un fiume quel falso palmiero. guazzo, 1-22:
. nieri, 2-150: tutto quel forforìo e quel leggerume resta addietro e
nieri, 2-150: tutto quel forforìo e quel leggerume resta addietro e vien giù adagio
10-iii-103: ritengo ancor vivo in mente quel cannocchiale per cui vidi con sommo piacere merendo
: il tono patetico, dopo tutto quel pranzo, mi parve leggiadramente buffo.
lo sgarbo di quei gridi, di quel massiccio ciangottìo. -in partic.
le beltade affìsse / il cavaliere in quel novo e gentile / miracolo notando la
spenta. chiabrera, 1-iii-272: con quel vivo sol di leggiadria / e di
delle arti fiorentine... facevano a quel tempo che... ogni addobbo
per necessità, non avendo nome di quel verbo che acconciatamente gli si possa dare
52-55 (iv-250): come ne vien quel leggiadro animale! / e pure ha
, toi di questo leggiadro, bei di quel della vena, io non me ne
voi / ancor dato nel corpo a quel leggiadro?
la leggiadra lingua etrusca; / biasimo quel noioso infrascamento / che ogni pensier d'
la rima abbia sformato le grazie di quel leggiadrissimo originale. fanfani, lvii-5:
: sento ch'ebbe pagine leggiadre / anche quel libro nella chiusa scuola / se il
certo leggiadro disprezzo. moretti, 165: quel devoto fraticino / era un po'come
'o 'leggiàio ': che vuol quel che vuole. = deriv.
è pazza. cattaneo, iv-1-401: da quel tempo in poi... abbiamo
patetica, avessero scritto sul leggìo del gravicembalo quel motto di cicerone: * lacryma nihil
carabinieri di tutta la legione, in quel risvegliante marzo castellano. -nel periodo
fare certe incantagioni sopra quella invasata, quel diavolo, che v'era, ne
della ragione trovasi il principio della giustizia, quel principio del dare a tutti il suo
cattivo. tasso, n-iv-112: per quel ch'io ne creda, i legisti,
grande negli animi de'cittadini, di quel reggimento amatori. marino, vii-86:
de l'adulterio ti rimorde, fa quel ben più, legittimando i figliuoli con la
. carducci, iii-22-156: fu da quel papa, come narra salimbene, legittimata,
. guarini, 59: se quel verso... possa legittimarsi per eroico
motivo? la coscienza della legittimità di quel suono; e tale coscienza è data,
sull'evoluzione del senso ottico; per quel che riguarda lo spirito: sulla libertà
insieme e patema. tommaseo, 15-165: quel guanto che l'ultimo rampollo della casa
. mamiani, 7-242: legittimo è quel governo che ha il consenso dei governati
gobbo legittimo non era perché prima di quel maledetto ruzzolone egli era dritto come un
/ sorella (o dio! a quel mo'son le donne! / voi perrete
a far legna « nel luogo di quel poverino », come dicevano. bocchelli
un gran legnaro, secondo che solevano in quel tempo essere apparecchiati per bruciare i corpi
non ha quoio duro, / e da quel di legname, / che spesso ha
quale poi il mastro di legname cava quel di legno, mettendolo in quella giusta grandezza
per tanto tempo giammai a veruno in quel suo popolo che li fosse fatta casa
tommaseo [s. v.]: quel bosco serve ad uso de'paesani per
; / questa sia in luogo di quel santo legno / dove patì la giusta
. collenuccio, 1-118: ben prego prima quel che sopra 'l ligno / la rabbia
qualunque altra parte ove s'adori / quel che volse per noi pender sul legno
'scricchiare'o 'scricchiolare ', nato da quel * cricch ', manifestamente si riconosce
, manifestamente si riconosce che è appunto quel suono che producono i legni che
e chi ristoppa / le coste a quel che più viaggi fece. idem, par
egli, vago allora / di costeggiar quel dilettoso loco, / entra nel legno
a petrarca, xlvii-93: non gustar quel legno / che d'ogni avversità ti faria
ministro... facilmente persuade poi a quel tiranno di legno, di cui ha
: 4 legnuolo ',... quel composto di più fili e di
palma], che viene a essere quel guscio legnoso che immediatamente ricopre la noce
legnosa'si è detto il vizio di quel pittore il quale, quantunque abbia buon
invocazione, con brutalità forsennata, in quel legnoso falsetto di negri, miseramente più
carnosi fiori. landolfi, 8-28: quel segno era ormai indelebile sulla persona di
di anna, e affermo che da quel momento io fui guarito di lei.
non parrebbe l'un mille bella di quel che lei par di notte.
due. d'annunzio, iv-2-11: quel finanziere voleva proprio buscarsi una coltellata alla
disfatta! cellini, 2-42: era quel mio giovane ascanio innamorato d'una bellissima
finite, vi prego, di strapazzarmi con quel 4 lei 'abborrito, e così
esitazione tornati dopo il breve abbandono di quel crepuscolo di pianto. bocchelli, 18-i-466
, con l'altra, il lembo di quel tale arnese, che s'era messo
evidentemente era una consuetudine ammessa. ma quel lembo di coscia nuda che appariva aveva
che tremano con l'onda come assiderate in quel fondo dopo tanti secoli di gloria nel
fuso a lui nell'etere / non tornerà quel mite / lume, dator di vite
3-30: se i greci, ascosi in quel ronzone, / in troia fuoco diedero
spazio da intagliarvelo? menzini, 5-95: quel ch'assai gli scritti orna ed aiuta,
,... tornava a galla su quel letto squallido. 2. in
alcun loco, / con mente immota in quel lagrimar vano, / la lena strangosciata
voce 4 lena 'significa appresso di noi quel medesimo che fa appresso i latini 4
latini 4 respiratio ', il che è quel tirare dentro di loro e dipoi rimandar
si fosse. se non gli riusciva quel giorno era risoluto di camminare fin che la
potere. granucci, 1-161: ferisci quel serpente nella gola, poscia a tuo bell'
algarotti, 1-x-385: intendimento era di quel principe di ridurre la toscana lingua più
arebbe staccati cento uomini, e beato a quel che poteva ballar con essa pure ima
e buona lena / et atti a far quel che diletta e piace /..
, e chiarisciti. pratolini, 9-1053: quel lendinoso d'un napoletano. idem,
, 554: stupisce le placide vene / quel flutto soave e straniero / quel rivolo
/ quel flutto soave e straniero / quel rivolo, labile, lene. d'annunzio
esser vecchi,... / e quel tuo lene sospirar nelle pene / cui
e mesta [era] la voce di quel canto, che bartolo, lasciatosi cadere
violenza, versare un lene incantesimo in quel bacino foggiato con arte ignea dalla volontà
fenomeni morbosi. pellico, 4-157: quel tumore era tutto piaghe; ma non
savonarola, 13-4: deh! mira quel cinedo e quel lenone / di porpora
13-4: deh! mira quel cinedo e quel lenone / di porpora vestito, un
, 558: hanno gli orecchi, in quel pertugio che manda dentro la voce,
come un serpe, in mezzo a quel bagno caldo, a quella spuma che
prendersi gusto e il lentar le redine a quel che piace... sia più
sciolson correge; / l'albero a quel che lo riceve legno / avvicinar, lentandol
giorni e poi morì; / e quel salice pietoso / lentò i rami, ed
ha da far meno a lasciar cadere quel misero nell'inferno di quel che avreste a
lasciar cadere quel misero nell'inferno di quel che avreste a far voi, lentando
lentando la mano, a lasciar cadere quel salvatore indomabile in precipizio. paolieri,
dietro le spalle gli sussurrò: -lenta quel figliuolo, razza di cane. -e nel
stessa, che... non abbandona quel che ha afferrato con tutta la forza
, noi ministri, mettendo in disparte quel fragile strumento che era la famosa '
g. bassani, 3-145: da quel momento... il tempo che
ch'avea cotta il minore, e per quel prezzo vendè la primogenitura.
acquatiche... pullulavano su questo o quel tratto di canale fin verso la chiusa
della pittura da cui essa deriva: quel colore lapideo, laccato. 2.
, m'induce in pensieri religiosi. quel delicato profumo, dolce ma pulito e
: la pelle floscia e lentigginosa di quel collo la vide a poco a poco
sortì dal verde terebinto; / tal quel che estratto è dal montano abete,
fanno tacque lente / di questo e di quel rio, / altro certo non è
o presto o lente, / come quel vuol, convien segua il cammino, /
iii-4-65: il comitato di lecco armava quel territorio, la val sas- sina,
ti guarda e dal corrente, / da quel che in compagnia / nasconde ogni sua
il cielo? / deh! levami quel velo, / che mi fa lento e
di lente faci, / e ne formò quel sì mirabil cinto / di ch'ella
non posso or, no; che quel vigore è spento, / e desio più
arlia, 313: 'lenza ': quel piccolo arnesetto di ferro di forma bislunga
vestimenti privi; / e mostran spesso quel che mostra il mulo, / pescando
). govoni, 9-385: quel teatro universale / dei poveri dei deficienti
il vin si dona, / tu quel più mangia e raffina e lenzuoli. arlia
il lenzuol si sia lungo, bastandovi quel che fino a ora s'è detto
alessandro? e. cecchi, 9-77: quel che importa, è che parlando dell'
lion ', i francesi così addimandano quel giovane tutto eleganza e profumi, nei costumi
dante, par., 16-37: da quel dì che fu detto 'ave'/ al
] che ci stava davanti, con quel piglio quasi leonino, cogli occhi fissi
il primo a metterli in credito fosse quel leone parigino che circa il 1190 fiorì
; ha la barba picola utile, per quel che si dice, alle malie d'
. carducci, iii-8-320: nel 1359 quel messer dolcibene, buffone di corti lepidamente
lepore, tutti li leipri si congregaranno in quel luogo fino a tanto che sia tolto
/ che noi gli tenghiam dietro a quel guidone, / e gliela leppiam su
. lippi, 8-52: buona parte di quel crine, / ch'alcun non sen'
a. f. bertini, 1-145: quel vecchio avaro di plauto, dalla rabbia
guiniforto, 682: leppo si chiama quel fumo unto, arsiccio, che fanno
ormai aveva infetta tutta l'anima di quel morbo, e il leppo glie ne saliva
si sia. vispo come un lepre, quel diavoletto: ma! è stato così
1-15-15: io voglio a mio domino / quel cacio per condir le mie vivande;
rischio presi. sempronio, 34: quel leprettin, che fra le tue mammelle /
170): vispo come un lepratto, quel diavoletto. d'annunzio, v-1-378:
arriva, si vaglia di fare ammazzare quel leprotto, che è costì in casa,
parli di salute ridendo, non sai quel che vale... guarda un lepraccio
cecchi, 1-ii-414: guarda, / se quel vecchio dovette corre al covo / questo
accostate. moretti, iii-78: ha visto quel bambino ch'è entrato adesso, quel
quel bambino ch'è entrato adesso, quel brutto maccabeo sudicio,...?
nella nebbia, stenebravano a mala pena quel lercio budello: uno a principio,
2. l'essere di gusti difficili per quel che riguarda il cibo; schizzinosità.
lievo e a fascio, avevan quel biondo fragile e corroso del
v.]: date una lessatina a quel pollo, e poi friggetelo.
1760-1828) ci ricordano il meglio di quel neoclassicismo lessicale che fu detto purismo.
, sulla soglia delle botteghe, con quel genio verbale, ricchissimo di invenzioni lessicali e
però non fosse il cuoco, / che quel che è da arrostir non fosse a
l'unghie costui, / né mai di quel che è suo si pasce o veste.
3-5-7: scrivi pure cosette leste e quel che ti viene alla penna, senza
loetali. beccuti, i-190: di quel sugo letal ch'a morte spinse / chi
, 255: ambe due sono ascose in quel letale / perniciato oblio. buonarroti il
gracili... parevano rivelare pur in quel semplice atto la pena d'uno sforzo
: delle donne se ne deve far quel conto che dell'erbe fetide e amare
per le medicine, che, cavatone quel succo giovevole, si buttano nel letamaro.
asciutto. loredano, 1-71: amandolo [quel terreno] l'agricoltore v'impiega giornalmente
il giovane, 9-570: -va', vota quel pital; va', ch'egli e
io sia vivo o morto: eppure quel che non ha potuto farmi un anno addietro
di smania delirante. moravia, iv-205: quel respiro letargico, là, al suo
3-ii-30: sotto la forza letargica di quel costume, sotto l'autorità de'brà-
crescenti / attossicavan l'aria, ma da quel gran letargo / vegetale un respiro saliva
stordimento e 'l sonno. / scossi da quel letargo, tosto che alcun gli tocca
, / gracchianti, a stormo, quel letargo strano / scotean nell'ira, d'
, un po'che ci rimanga, con quel vino, gli passa la voglia,
tu lasci tal vestigio, / per quel ch'i'odo, in me e tanto
l'onda bruna, / mosso a pietà quel cuor tiranno e fiero, / tu
io t'inghirlando, o fonte ove quel giorno / parvemi bere in coppa iacintea /
. leopardi, 1-2-21: dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare il quale concorse
1-287: che non avrebbe dato, in quel punto, per essere, con lei
, e penseremo umilemente e caritativamente che quel portinaio veracemente ci cognosca, e che
infinita -: / tu, con quel tuo sorridere mesto, / tu sola avevi
narcissi. b. croce, ii-6-193: quel che bisogna raccomandare, perché si attiene
pur sei le lettere che 'ncise / quel da le chiavi a me sovra le tempie
azione con penne: / 'nanzi che addivenisse quel ch'avvenne, / ad ogni capoverso
testo, / e se le littre in quel son negre o bianche, / acciò
il c... e partendo quel che te ne sarà venuto per il d
carena, 1-78: 4 lettera', quel segno, in testa del carattere
le ore dall'alba al tramonto per quel che avrebbe voluto leggere. -uomo di
giustino volgar., 307: da quel tempo innanzi niuno imparasse lettera greca né
in vista. silone, 8-33: da quel momento la lettera di raccomandazione -l'atto
è mai ben di me, se non quel dìche mi sono portate lettere di voi.
incendi e patimenti, comparve nondimeno in quel giorno tutta brillante di gioia e di gale
papi, 2-1-157: parlò gagliardamente contro quel mandato ch'egli chiamò lettera si sigillo
s'i'non ho saputo raccontare / quel che mi è stato imposto e comandato
detto: -scrivi, / scrivi quel che vedesti in lettre d'oro, /
oro. v. franco, 311: quel che dentro 'l petto amor mi scrive
9-1-263: fu il primo a domandare quel che avesse da la corte. rispose:
davanzati, i-144: s'era deliberato quel giorno in senato, vi s'intagliasse a
una scelta di letterucole moderne fatta da quel napoletanesco imbecille che fu il melga.
mente. magalotti, 23-147: pigliare quel nome di... potenza,
dovesse incidere litteralmente il merito riconosciuto di quel tal cittadino. 6. ant
lei, la 'letterante ', quel che voleva. = deriv.
per i letterati o vada in cerca di quel lirismo romantico o abracadabrante che poi non
lungo le reliquie. non erano precisamente quel che si dice delle opere d'arte
in su de'rai traslata / quel teatro erudito adam rimira: / e in
o una commedia, condannano questo o quel personaggio. -composto da letterati.
quivi trattare,... è quel cambio locale che si dice letterario, cioè
.., severino, e raschierà via quel tanto di lette- ratesco che gli c'
l'uomo. leopardi, iii-57: quel non avere un letterato con cui trattenersi,
avere un letterato con cui trattenersi, quel serbarsi tutti i pensieri per sé, quel
quel serbarsi tutti i pensieri per sé, quel non potere... chiedere aiuto
ma non ti ci confondi entro, per quel po'di compassione dovuta ai tribolati.
il letteratuccio, due sonetti tutti fatti che quel che dice l'uno dice l'altro
don alessandro m'ha scritto un letterino da quel solito briccone che è. rovani,
galeani napione, 272: pontefici medesimi in quel secolo favorirono maggiormente i bei letteristi e
o più breve o meno elegante di quel ch'altri s'aspetti...
: io vorrei piuttosto far servigio a quel primo, perché io mi reputo da
. carducci, h-3 * 33i: quel 'borghini'! che infamia! quelle lezioni
crusca]: non essendo in pisa in quel tempo né lettiga né lettighieri. chiabrera
(ii-586): beato e felice è quel letto ove non sono questioni. tasso
salute?... stavasene in quel letto di miseria quasi in teatro di
, quando mi è dato di riposarmi in quel soave riposo, tutto è dimenticato.
ogni condizione agiata e piacevole. a quel suo seguace, che sulle brace ardenti gemeva
dante, inf., 16-98: quel fiume... / che si chiama
contento. morando, 384: lasciato a quel monastero de'cappuccini segni liberali di sua
il flusso (elettrico o magnetico) in quel punto. -fotogr. effetto delle
.. le sostanze del povero di quel tanto che sia tolto al mal uso del
mente ne la gola, / in quel meato che conduce i spirti. mattioli
era per uscirgli da un angolo di quel poco ritentivo meato, filtratogli di sotto la
soffiando per un fil di paglia in quel meato ch'egli [i ranocchi] hanno
marino, 16-117: racconciato in suso / quel che fa duo spiragli all'odorato,
, le ore che aveva libere da quel suo po'di scuola, le dava in
sessi, onde è sovente l'ingresso di quel veleno che volge in amarezza il bel
: ripetendo meccanicamente queste frasi, cercava quel che avrebbe potuto fare contro il marito.
loro forma flessionale, e insomma per quel che esse sono in se stesse meccanica-
arte, consumando la vita sua in quel travaglio meccanicamente. g. f. loredano
(guardata, s'intende, da quel solo lato, che è il meccanicistico)
, secondo la oppinion de'meccanici, quel peccato commisi, il quale sempre tiene
fabrizio pensò a quanto fiele venisse in quel momento mescolato a tante agonie, in
un piede, poi l'altro con quel moto meccanico ed indeciso dell'automa.
papini, i-842: l'interprete rise di quel suo riso a scatti, di quel
quel suo riso a scatti, di quel suo riso meccanico. borgese, 1-64
nacque, fu dalla parte dei raccontatori quel bisogno meccanico, che tutti gli uomini provano
con qualche astuzia, prendiamo l'apparecchio di quel tuo amico aviatore e si va a
giorno, bella giovane. - no quel bon giorno ha tropo del meccanico. soffici
ordinamenti meccanici si può verbigrazia arivare a quel monumento di assurdità che è il meccanismo
opere delle nazioni più barbare riuscirono in quel modo da destar in chi che sia
realtà agli schemi dell'astrazione e converte quel che è spirituale in materiale e meccanico
; nelle sue posizioni e classificazioni è quel meccani zzamento dello spirito, che è il
un idolo dell'intelletto, tipostasi di quel concetto di « natura » che la
del lor fondatore pietro mechitar, che eresse quel monastero nel 1718. tommaseo [s
è veduto centinaia di volte, tanto quel di rabarbaro, di sena, di
cesari, iii-322: volentieri dirò io quel poco che, cercando io meco testé,
): voi appresso con meco insieme quel partito ne prenderemo che vi parrà il migliore
con pericolo eminente che insieme meco non muova quel che immortale mi desti perché immortale te
. novellino, vi-202: usavasi a quel tempo le medaglie in firenze, che le
medaglie, a che siamo? a quel medesimo risponderebbe eraclito: proprio proprio come
lvii-12: stefano de la boétie, in quel suo mirabile discorso 'della servitù volontaria
sempre addosso. ungaretti, i-43: quel contadino / si affida alla medaglia / di
giusto giusto il rovescio della medaglia di quel ribaldone. g. capponi, 1-i-61
medaglia. bonsanti, 4-452: riconoscere quel che c'è di buono in uno
veggiono alcune, e particolarmente quella di quel papa, e quelle d'antonio ro-
guarda, guarda fin dove è salito quel monello! gli ha la medaglia di s
senatore. es.: « ha letto quel po'po'd'insolenze che il deputato
medagliere arabo-siculo '. nievo, 114: quel muso cresceva sempre, e lo
spesso era necessitato; e medemamente in quel tempo attendea alle expedizioni delle cose del
si facessino li omicidi, ritornò a lui quel lodovico e lo ricercò medesimamente de'sua
convien al cortegiano, né ancor di quel modo che fanno i pazzi e gli imbriachi
in due, ponendovi ciascuno dal canto suo quel tanto che mancava all'altro.
pallavicino, 1-522: era fra noi quel vero e strettissimo parentado che nasce dalla
poliziano, 1-556: maggior foco istrugge quel che t'ama, / e 'l
, che già buona pezza aveva condannato quel tempio al fuoco. leopardi, iii-100:
semina in que'medesimi mesi e in quel medesimo modo. trissino, xx-1-108:
al suono dell'arpa, solea celebrare in quel giorno medesimo fra le domestiche gioie la
, / ch'i'medesmo non so quel ch'io mi voglio. s. caterina
, come un anacoreta. a provvedergli quel po'di carne cruda ci pensa puntualmente
vii que ge firà venduo, / e quel medessemo serà assai perduo. fra giordano
par gran fatto, / però che quel medesmo avvenne a noi. idem, inf
. idem, inf., 14-49: quel medesmo, che si fu accorto /
raccolse per sé stessa / e 'n quel medesmo ritornò di butto. benvenuto da
fare questo medesimo. leonardo, 2-62: quel medesimo farai, ponendo la detta testa
a te palese fatta / sarà da quel medesmo in chi s'appiatta. bruno,
tavola... il signor podestà, quel medesimo a cui in teoria, sarebbe
rodrigo. -con uso avverb. quel medesimo: del pari, ugualmente.
cominciò a bramare più oltre; e teodora quel medesimo. -accompagna, con valore
petrarca, 323-37: chiara fontana in quel medesmo bosco / sorgea d'un sasso
accenti [gli uccelli] facevano tutto quel luogo risonare, quelle medesme note le
alcuni in guerra, alcuni altri con quel medesimo pugnale, col quale e'avevano
mare. c. dati, iii-n-3-162: quel che volesse dir pittagora, mi par
volesse dir pittagora, mi par chiarissimo da quel che dice porfirio nella vita del medesimo
: poi quando il vero sgombra / quel dolce error, pur lì medesmo assido /
/. ma da la tua vertute ha quel ch'elli osa / oltre al poder
tale egli è seguito. -in quel medesimo, in un medesimo: nello
, cioè una cosa che fa in quel medesimo che egli guarda. -nel medesimo
sol leone. tasso, 7-96: in quel tempo medesmo il destrier punge / e
l'error suo ed incontamente fece levar via quel corpo e seppellire, non avendogli più
. panzini, iv-412: 'medianità': quel potere che possiede il medioum di produrre
rucellai, 2-284: la vena cefalica fa quel ramo interiore che constituisce la vena mediana
artiglieria. gelli, 10-46: in quel modo che si vede avenir tal volta
cellulare applicati l'uno all'altro, fanno quel che forinola e innestandosi sul concetto di
insino alla fine. non fa nulla quel principio né quel mezzo, ma il fine
. non fa nulla quel principio né quel mezzo, ma il fine è quello che
del religioso. segneri, iii-2-61: quel pregiudizio... che l'empio
mediatezza. rosmini, xi-324: a quel modo che hegel del nulla fa un
che si attenda la sola legittimazione di quel principe, sotto il dominio del quale
tutte le cose, e mai da quel mezzo e da quella perfezione non si partì
verbo eterno..., in quel punto medesimo ella pigliò un altro possesso
: / volgesi a loro, e quel suo medicamine / di falsiron impose a la
le nari il cervello, riempiendo poscia quel luoco con certi medicamenti e dipoi con
che v. s. illustrissima cominci quel piccolo e piacevole medicamento che la consigliai
sia un medicamento nulla a proposito per quel male che ella dimostra. -opera diretta
iii-223: forte è da blasmare / quel che vuol medicare, / se non
, xxxv-n-308: prete talor predica / di quel che sé non medica. iacopone,