. pananti, li-io: per prendersi quel semplice trastullo, / da piè non resterà
mugghi e con fischio / soffiavan per quel mare, andando a piaggia, / lo
nella sua agitazione, la lascerò esser quel che piace a voi. d.
1-i-382: ancora chiamavasi patrimonio del principe quel fondo ch'ei possedeva in proprietà,
giudice ma come a prencipe, tutto quel progresso di cose ch'ai fisco, per
: elias si sentiva fisicamente bene in quel luogo solitario e selvaggiamente bello, dove era
corpo asciutto. 5. per quel che riguarda la conformazione naturale, la
. a. cocchi, 4-1-13: per quel che riguarda la medicina fisica si crede
iv-2-738: egli un giorno aveva congiunto quel prodigio d'amore a un'imagine fisica
di annientarlo. pea, 7-408: quel lavoro, del pane, dei panni,
anatomia. muratori, 3-113: per quel che concerne la preservativa, non è
fisime moralistiche; ma la presenza di quel pover'uomo ingannato, o, in ogni
xpdcxeiv, 'comandare ') che quel maestro diede ad una raccolta di scritti
d'ostetricia. credo che debba ripetere quel d'anatomia patologica. si è ostinato
si è ostinato a non voler mai prendere quel di fisiologia per certe sue ragioni che
bocchelli, 4-169: il nostro terzetto in quel viaggio guardò senza parlare, ché per
, venisse riguardata come una provincia di quel gran tutto al quale appartiene, e
fisiologicamente: era troppo irritato e turbato quel sistema organico che serve alle funzioni più
e. gadda, 23 7: quel bel tomo non avrebbe mai impalmato nessuna
non sente il puzzo di morticino che quel corpiciattolo tramanda. intanto la trinstanzuola,
.. che da lui preso avesse quel pensiero fisiologico del perpetuo mutamento del corpo
, iv-1-398: ma la preparazione di quel pianto * utile 'distrasse il mio
inferno. lalli, 6-216: chi è quel cavaliero / sì bello, sì gentil
, sì delicato, / che va di quel marcello in compagnia, / e l'
alla fisonomia, gli parve di raffigurar quel povero mezzo scemo di gervaso. carducci
vostra fisonomia. verga, i-116: quel marito istesso così rozzo, così brutale
sarebbe la fisionomia,... imitando quel demone, lacedemone pittore, le pitture
fortemente segnati in tutti gli uomini di quel tempo, come si vede nei loro
della particolare fi sionomia di quel secolo, dei tratti, che lo caratterizzano
fisonomia civile. carducci, ii-8-278: quel tuo stupido nerva imperatore, imperatore detto
novellata dal carbone una divinazion fisionomica di quel papa su'due ultimi marchesi di ferrara.
bella al cavalier adorno / sempre teneva quel dì fiso gli occhi. ariosto,
accorgete, / quando mirate fiso / quel sì soave ed angelico viso, / che
: or ti vo ritornare / a quel consiglio ch'io darti promisi; / sien
guglielmotti, 705: usato da'veneziani [quel palischermo] per la caccia degli smerghi
che impediscano assolutamente gli equivoci, di quel fissamento dei significati che è il sospiro
... l'innominato, fissando quel viso turbato dall'accoramento e dal terrore.
eruditi, metodici, mancano generalmente di quel genio che fissa, incanta, trasporta.
l'estratto a scena per scena di quel che diranno e faranno. pananti, i-137
prescrivere. guarini, 75: se quel che n'hai predetto /...
forma, / che convenir potesse a quel bestiame, / prendendo i colti popoli
8-138: quei colori esterrefatti, e quel silenzio troppo ascoltato, finivano col fissare
né con l'eremita che comparisce in quel punto. 2. per estens
papini, 20-419: s'è creduto che quel padrone fosse un familiare di gesù e
pezzettini, e ogni pezzettino impiegarlo a quel modo fissato nell'orario: tutto a ora
avere un 'fissato', dicono i toscani quel ch'altri un 'appuntamento soffici, i-48
, vecchiette fissate, vanno a visitare quel cervo, quell'alce, quasi fosse un
19-44: è probabile che la società di quel tempo fosse fissata in una sola passione
dominatrice. barilli, 3-59: ecco quel che succedeva intorno a me...
... sotto la fissità di quel lampione acceso, a ridosso del colosseo.
paurosa. pirandello, 7-61: sempre con quel suo viso di bambinona,..
discoprirvi a pieno, / né pur quel sol, che dentro l'alma io tegno
distinguerò gli fuochi da le terre? -da quel, che gli fuochi sono fissi e
suo cordoglio. goldoni, vii-154: quel che intesi dire or nella mente ho
l'ha fisso, e giustamente, da quel gran politico che è, che il
nel mezzo del cuore / di far quel che poi fece, il traditore. carducci
come una misura fissa, in cui quel dire un po'fluido si riposa e si
forse impossibile cosa essere il potergli smuovere da quel proponimento. n. da ponte,
devozione al re, alla patria e a quel che segue, pure son fisso di
i-31: cesare han morto e, quel che più mi cale, / roma ancor
marchi, i-510: fisso, estasiato di quel suo trionfo, l'avvocato dei preti
volontà di ogni istante e non già quel concetto astratto, che si dice disegno
anonimo, ix-918: pur si rizzò quel cavaliere, e disse: / queste
: solido libero di ruotare intorno a quel punto o a quell'asse. galileo
del firmamento. grandi, 1-132: quel lato fisso, intorno a cui gira il
[la] notte dei monti / con quel fisso lumino di pastore.
acute per la mutazione della fistola (cioè quel loco dove si genera la voce)
sulla testa subito. panzini, iii-599: quel ragazzo di gasparo,...
, esclamerà: « il fistolo a quel dio e alle nove sorelle, tutte e
marito. forteguerri, 30-38: perché quel sol, che tanto braman'esse, /
). ariosto, 26-41: quel fiton che per carte e per inchiostro
prima volta ebbe un'idea chiara di quel che aveva fatto, come una fitta
palizzata. viviani, 1-42: mediante quel perpendicolo della fitta, che non si
don ippolito direttamente, a cui anche quel fèudo apparteneva, ma da fittavoli di
materia onde componeansi i fittili, ma quel colore che attraverso la vernice dava riverberi
marchio; il qual colore somiglia pur quel dei fittili che ornava di figure geometriche
quella via, che è colà in quel canto fitta, / è la via dello
che poscia fitto / ululando portai finch'a quel giorno / si fu due volte ricondotto
malinconia. buzzati, 1-170: proprio in quel momento cominciò a nevicare, una neve
(608): verso il mezzo di quel cielo cupo e abbassato, traspariva,
il fango su quella strada era fino a quel punto fatto perenne. manzoni, fermo
179: non pur lo liberava da quel debito, ma gli donava il terreno
pergamo? rosa, 176: di quel ch'hai fatto [tu, invidia]
da barberino, ii-354: ti guarda da quel ch'è 'l suo dire / conincia
baldinucci, 22: bietta dicono ancora a quel legno o sasso che si ficca per
cella del fratello. tommaseo, i-394: quel che più la tormenta adesso, gli
un birbone superbo. bandi, 359: quel caparbio..., quando gli
accanto a me: l'altro, quel ch'io / avea freddato. d'annunzio
: venite / venite a vedere costui / quel che fa (lo freddasse una serpe
ha vinto, ha messo in vendita quel famoso ritratto di tommaso moro fatto dall'
: per sgravio di coscienza, quasi quel quarto d'ora sciupato fosse peccato mortale,
degli alberi. ramusio, i-9: quel giorno si mostrò il sole chiaro, e
stesso, opererà con freddezza maggiore per quel tempo che sarà solo al comando.
alcuno ch'elle macchieranno il parlare di quel vizio, il quale da i greci
. alfieri, i-93: io trovava in quel libro tanta maniera, tanta ricercatezza,
torelli, ix-267: vorrei col foco mio quel freddo ghiaccio / intepidire, e rimpastar
vede bianco / e fredo e seco e quel niente manco. palladio volgar.,
, 23-40: ei duo mi trasformare in quel ch'i'sono, / facendomi d'
nubilosa fredda e piovosa, io lasciava quel bellissimo cielo di provenza e d'italia.
5 * 8 (73): quel cuor duro e freddo, nel qual mai
stesso, opererà con freddezza maggiore per quel tempo che sarà solo al comando. botta
d'altra parte vendendo, / so quel ch'a fiera fredda comperai. c.
senza grazia. cesarotti, i-238: quel linguaggio platonico, che stemperato nella poesia
della nazione era imbarbarita e ampollosa, e quel che volevano ripulirla a forza di studio
paura. pavese, 4-26: in quel vecchio salotto c'era un freddo di pietra
petrarca, 363-3: morte ha spento quel sol ch'abagliar suolmi: / e
12-715: il freddo... è quel ch'eccede la propria esposizione, perch'
: la notte giudicavano doversi morire in quel bosco, sì per lo smisurato freddo che
, il quale non perdeva un ette di quel discorso, al tocco di questa corda
impastava le cervella a giornate sane martirizzava quel piano e lo faceva gemere.
poco a stirar le braccia garbatamente in quel pigro benessere che mette in corpo il
: per quanto cercasse di scuotere da sé quel fuoco, gettandogli adosso mille licenziose freddure
le burle fatte da questo o da quel pittore, di tutte le freddure ch'e'
opere che condussero. baretti, 2-124: quel piovano, la più parte delle di
per continuarlo e crescerlo: inasprendo con quel nuovo fregamento, su e giù, della
all'orecchio di marco, che per quel fregamento provava in tutti i nervi un
con sale e con mele, / ché quel dolor rimove. boccaccio, dee.
la salvia fregata a'denti, in quel medesimo accidente cadde che prima caduto era
te la frega. serra, ili-m: quel tenente che m'ha fregato il biglietto
una rivoluzione che fregherà il demonio, quel vecchio sporcaccione. soldati, 2-521: in
provassi, ell'era d'interrogarli con quel riguardo e destrezza necessaria per non smascherar
carducci, ii-5-288: il gran prete quel dì svegliossi allegro: / guardò nei
: da molte dotte mani fabricato veniva quel bello aparato,... con fregiami
onore di fregiar la sua bottega di quel simbolo regale. -ant. e
fregia oro lucente. paoli, iii-194: quel biondo crin, ch'in dolci nodi
pur fregiò, giocasta: e a quel letto, / misera! a quali nozze
e poscia inganna come chi dileggia, / quel ch'è ingannato, tanto irar si
i-192: seguì la solenne incoronazione di quel raro imbecille con una ghirlanda di susine
paterne e materne. boriili, 1-27: quel pubblico verdiano cupo e fedele che è
il sagginato, / dhe nò, to quel fregiato, / che è di bello
filato. tolomei. 2-39: non so quel che si desideri nella medaglia, avendo
guerrieri egregi / mira schierati; e quel senz'elmo avante / c'ha
, ti voglio far un fregio su quel visaccio per conoscerti meglio, quando è
altro col credersi ch'io sia non quel ch'io sono, ma un qualche
auruspi e sortilegi / non posson far quel che non può natura. 12
, voce bassa e poco onesta, per quel che i latini dicevano 4 cunnus '
, giocherellò e rigiocherellò con le dita quel fregnetto. = deriv. da fregna
lo negasse, egli fingeva d'intendere quel che dicevano quei freghi fatti da lui
:... che marco non ricevesse quel frego e godesse suo patrimonio. b
guardate frego che fa sul viso a quel giovane; il quale dovendo essere in cose
per vestigia, poiché ogni pezzo di quel pane florido mi fu boccone, senza masticarlo
nel divelto, levar via col fregolo quel poco che ha roso e quasi abbrucciato
seni delle ragazze che si tuffarono gridando in quel dolce lavacro fremente. -impetuoso
: d'improvviso pascoli si tolse da quel suo accasciamento, si eccitò; la parola
ed il pentimento gireranno fremendo intorno a quel letto e insanguineranno forse quelle catene.
affetto che pareggi, o vinca / quel dolce fremer di pietà, che ogni
terra. ariosto, 36-21: marfisa a quel parlar gli occhi torvi, e le sue
vento! marino, 368: quel zefiretto che sussurra e freme / tra le
venivi / e sorridevi a lui sotto quel tiglio / ch'or con dimesse fiondi va
balenare. bontempelli, 8-14: in quel cielo lontano... il raggio
scrivere i nuovi e grandi pensieri che in quel paese mi fremeran nella mente. manzoni
.). arici, ii-iii: quel misero, tra i freddi abbracciamenti,
fuoco quando il cuore non risponde a quel fremito con palpiti innamorati? -dibattere (
di minore prezzo. aretino, 8-281: quel fremitar che fa il toro il quale
commoversi improvvisamente d'un lieve interno fremito quel luogo; un'aura non più sentita
, 1-148: mi piace... quel fremito alato che un vento leggero rapisce
saetta. tasso, 13-25: io sol quel bosco di troncar intendo, / che
. d. bartoli, 30-474: quel famoso timoteo... intavolatavi sopra
an nunzio, i-586: quel messo, in un dolce atto e solenne
uccelli, da più mesi imprigionati, in quel subitaneo scompiglio, sgomenti, sospesi sul
). carducci, 1069: da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie
questo al germe, / quanto lo ingrossa quel, più l'ardor frena.
/ mostrar che e'viva per frenar quel suo / fìgliuol, che non consumi
io (183): stanca di quel lungo strazio, chiese allora d'entrar
anche quella parte della briglia, cioè quel cuoio che passa sopra i portamorsi per
740: * frenello del remo ', quel doppino col quale si allacciava nei grandi
forame. 'frenello del timone ', quel legame di canapo o di catena che
593): era ben raro che quel silenzio di morte fosse rotto da altro che
. baruffaldi, io: si credeva quel nume frenetico / di regnar da monarca
considera per frenetici ed irresponsabili, per quel che sono, cioè: ubbriachi fradici
serpi in corpo, è tormentato da quel martirio, da quella frenesia, da quella
gri, gridò e letico, / quel ch'ei vuol non vorrei io, /
). straparola, 1-2: tutto quel giorno freneticando se n'andò come egli
attoniti, cercandovi, e sperando quasi in quel menta ex cholerica vi effecta »
. ant. frenetico. l'incanto, quel raggio d'amore che fu per tanti anni
ingiustizia... l'accomunare con quel frenetico e sanguinario dispotismo, veruno dei governi
nella disperazione di poter tradurre in parole quel sublime inferno. verga, i-63:
veglione della scala, in mezzo a quel turbine d'allegria frenetica, avevo in
: senza fiato per lui ad assistere a quel frenetico affaccendarsi, gli chiesi chi glielo
baldacci / de'tuberosi, / con quel profumo, / ch'ha tanto fumo
. lorenzo de'medici, i-246: quel giorno adunque, che nel cor dipinse /
lenti o presti. boccalini, ii-241: quel freno della pietà che, nelle sue
sapeva... che per entrare in quel suo emporio di oggetti di non riconosciuta
freno. idem, 16-ii-63: ma quel superbo con l'usato ardore / tosto ammortino
ristoro / de le sue noie, e quel piacer si sente, / che già
. pucci, cent., 55-87: quel signor tenea dante sanza freno, /
provvede eminentemente con tenere in essi forte quel freno che più di tutto fa starli a
, 8-73: perocch'era molto forte [quel castello], e in una contrada
dante, par., 22-38: quel monte a cui cassino è nella costa
ciclisti, che ancora tanno prima frequentavano quel passo. -figur. pisacane
boccalini, i-16: la scuola di quel giuoco fu frequentatissima. lanzi, ii-365
molta entrata di pigioni che aveano in quel luogo frequentatissimo di botteghe, e furono
miseria aveva divezzati tutti i frequentatori di quel luogo di delizie. carducci, iii-n-47:
al berretto, mancava loro, poveracci, quel brio di circostanza che crea la frequentazione
seguitare,... intendea, con quel colore che si chiama frequentemente frequentazione,
e femmina. varchi, 18-1-284: in quel giorno fu [il senato] frequentissimo
fiorentini... difficilmente rinunziano a quel frizzo che fino dai tempi antichi in
. la fossa frequentemente si commuova di quel luogo, molto germogliamento produce nella primavera
qualche cosa gli va proprio male) quel suo « e va bene! ».
con ciò sia che 'guizzare 'sia quel dibattersi e muover frequentemente l'ali e
13: alcune mi sono parse bellissime e quel colore nero non mi dava punto di
altri edifici, si facevan gran maraviglia che quel popolo in tempo sì corto fusse venuto
palladio volgar., 5-11: porrai quel così acconcio vaso lungo le fontane ove la
. algarotti, 2-70: anzi a quel modo che la varia frequenza nel guizzar
colpi), in realtà basato, a quel che pare, sulla frequenza relativa delle
. d'annunzio, iv-2-60: amava quel bel pescatore... frescamente ridente
ma che a me pareva in quel tempo perfetta e miracolosa. =
bernardo volgar. [crusca }: in quel medesimo modo trapassa e fugge la freschezza
cose nuove, la evidenza felice di quel che è nato a un punto con l'
, 32-117: io vidi... quel da duera / là dove i peccatori
: lo sventurato vicario stava, in quel momento, facendo un chilo agro e stentato
dall'erba e dalli fior dentr'a quel seno / posti ciascun saria di color vinto
« leggi questo », mi disse quel ragazzo, mettendomi fra le mani,
monte, ii-384: la ov'è quel dolze fiore, / fresco ed amoroso
d'amore / con dixoneste parole, a quel fresco fiore. l. martelli
età). petrarca, 55-2: quel foco ch'i'pensai che fosse spento
età più fresca, / e con lei quel che ne adesca / fior sì tenero
e gentil. foscolo, iv-417: quel fuoco celeste... nel tempo della
1-188: stavano godendo il fresco a quel lume di luna sghignazzando fanciullescamente. leopardi
... 'buon fresco ', quel vento gagliardetto e disteso che ti favorisce
: cosa vuol fare una contadina di quel ventaglio? oh, farà la bella
capuana, 2-142: per tenere in fresco quel povero giovane, che doveva essere proprio
aggiunto a quello della notte e di quel poco bagno, non gli dava altro che
sopraggiunto a quello della notte e di quel poco bagno, non gli dava altro che
niente avrebbe potuto essere più delizioso di quel frescolino della sera, nel vivo della
sino a che sia finito quanto per quel giorno si vuole lavorare. baldinucci,
e sparte. cattaneo, iii-1-70: quel labirinto di rupi, di freti, di
morte, si diede fretta a spendere quel poco di vita che gli rimaneva in servigio
principe. v. borghini, 6-i-137: quel che s'era fatto frettolosamente...
frettoloso, or da questo or da quel canto / confusamente l'arme si
. g. capponi, 2-375: quel primo è lavoro di attenzione costante,
in casa una moglie freudiana. successe quel che successe. scandali, suicidi, decessi
da un canto della camera, e a quel fumo fricandosi le mani per pigliare calore
-si fermò, arrossendo fino ai capelli: quel fricare, santo cielo, era un
quanto ti pesa, duole e incresce / quel tempo fastidioso, quando è giunto,
noi avevamo preso in iscambio, a quel barlume, lo stroscio d'acqua dal mormorio
. insino a tanto che tu senti quel rumore del friggere. salvini, 22-187:
la bava e se n'avvolgono e tra quel vano bollichìo iridescente allungano i tentoni oculati
] tra ferro e fuoco, / quel farsi in corpo frigger gli intestini, /
lamentio stizzoso. baldovini, 2-1: quel mai non si sent'altro / che lezzi
ponere vult freta ', far sentire quel friggio che fa l'onda in arrivare
pirandello, 7-159: avvertì, a quel riso, come un friggìo per tutto
, troppo mi parve triste e grigio quel frigidario da convitto gesuitico. e.
in quella bocca, a quello sognatore punse quel dito che sta per confino in mezzo
sarà disdetto... conseguir tutto quel vantaggio di spiritosità, che gode questo
le biade. alamanni, 5-3-238: quel [vino] ch'ha più forza,
, 2-219: egli era rimasto fino a quel giorno frigido dinanzi a renata; non
frigido e sdegnoso di solito, in quel momento lo ravvi vava [
persone, nate da genitori affetti da quel male, soffrono di anemia, di mal
prime volte che telemachino era uscito in quel suo frignìo fisso ed eterno, qualche vicina
tozzi, iv-22: si sentiva frignare con quel frigno tutto unito e senza stacchi
fai il piacere di metter via quel muso da funerale!... e
dare / (cervel di gatta) a quel falimbelluzzo? / che accozzando due frinfei
rimbambito. buonarroti il giovatte, 9-173: quel frinfrin di tonchio / la vagheggia egli
tutti i poeti, fin turchi, per quel frinfrino di scambietti vocali, per quel
quel frinfrino di scambietti vocali, per quel tenorino virtuoso de'boschi, per quel
quel tenorino virtuoso de'boschi, per quel flautetto e organetto pennuto, che è
del paese ». baldini, i-264: quel fringuello di supplente ci declamò il «
pananti, ii-41: ma sceglier potrai pur quel fringuelletto / che in gabbia udisti un
con una sconciatura ladra, che ha quel poeta più regatieri alle spalle, che fripieri
. carena, 2-355: 'friso', quel pezzo che si mette in giro nelle
, 1-266: cade, e resta impacciato quel gran- done / co 'l cavallaccio quasi
, 7-641: nessuno sentiva... quel silenzio tutto pieno di fremiti, di
la bice / ci facemmo poi far quel frittatóne / con gli zoccol tant'alto.
, / se non pensassi fare, anzi quel punto, / vendetta e strazio di
spalle. cassola, 3-57: guarda quel prete che tonaca frittellosa. =
l'artifìcio del cuoco in fare che quel che si cuoce sia saporito,.
a desinar seco, e da loro di quel fritto [il cuscussù] accompagnato con
noi avevamo preso in iscambio, a quel barlume, lo stroscio d'acqua dal
] si vide dal bisogno tirato entro a quel mondo, e potè dappresso studiarlo nella
d'annunzio, iv-1-162: andrea, dopo quel dialogo, si sentiva allegro, leggero
loro e'troiani, / lei domandando quel che le ne pare, / s'
superficialità. de sanctis, iii-140: quel francesizzare era oramai una moda volgare
pungente. salvini, v-436: quel frizzaménto del sale condiziona il gusto al
da bere all'insidiato, a cui quel buon vermiglio succo delle vigne spolto- resi
volgare opinione,... cercando quel frizzante che lo distingua nelle compagnie,
, 9-56: 'frizzare', diciamo di quel dolore che prova un paziente quando sopr'a
. aveva quella del frizzo, di quel frizzo o di quella soia che dir si
che lo possono offendere, come sarebbe quel frizzétto che ho distinto con carattere diverso
vitto, toglieva alle sue proprie necessità quel che veniva a dare per onorare manlio.
rompesse ovvero uccidesse ignorantemente l'animale in quel tempo nato, non gli sia posto per
ch'in lui fida / ed in quel che fidanza non imborsa. 5
luca pulci, ii-32: io odo / quel che parla con seco pel viaggio,
, / e se voi non farete quel che dicano, / ne pagarete la gabella
froge, sì m'han tolto / da quel piager, che me fieci esser stolto
animo, o dal danno che sottrae di quel vigore d'utilità in cui da molti
a vederla: quelle membra slegate, quel petto frollo, con quel ventre incuoiato,
slegate, quel petto frollo, con quel ventre incuoiato, costretto nella tazza di
, delle inquietudini, e delle parlate di quel giorno, aveva presa correndo la via
chiama * frombola ', forse così da quel frombo ch'e'fa quando egli è
frombola, / fé il colpo, onde quel forte abbasso tombola. roberti, iii-306
giro. bocchelli, 3-89: tutto quel lungo carreggio... era stato addossato
venivi / e sorridevi a lui sotto quel tiglio / ch'or con dimesse frondi va
e altra vene. petrarca, 318-11: quel vivo lauro ove solean far nido /
, / al ciel translato, in quel suo albergo fido / lasciò radici, onde
tutta umil starsi vedrai / a pareggio di quel volto, / dov'è accolto /
volto, / dov'è accolto / quel vermiglio verecondo, / ch'ogn'im-
... sa ambientare i ricordi di quel sottile ellenismo tra grevi ornamenti e fregi
riparo / se non dolersi per passar quel tempo, / che più è savio
poterò / scettri nascer novelli, e quel sì degno / tronco, allor che sue
dante, par., 24-117: quel baron che sì di ramo in ramo
alcuna importanza. boiardo, 2-9-47: quel che vince ogni omo, io dico
ii-6-446: ci si lasciava andare facilmente a quel censurare leggiero e a quel motteggiare che
facilmente a quel censurare leggiero e a quel motteggiare che merita il nome storico di
de'palustri / giunchi sottili, o di quel sì de'colli / tabacco goditor
colui che egli chiamava nelle proprie lettere « quel birichino del cavour ».
quante confuse memorie sotto l'ombra di quel noce e di quei gelsi, sempre verdi
querce ispida schiena. testi, ii-179: quel po, quel re de'fiumi altero
. testi, ii-179: quel po, quel re de'fiumi altero e grande,
it., ii-257: avvolto in quel fraseggiare d'uso, frondoso e monotono
xxx-5-129: or vedi, aminta, / quel fronduto cespuglio? / par ben ch'
fortini, ii-636: messo che gli ebbe quel monile ne trasse fuori un altro non
boiardo, 2-10-19: tira dudone adosso a quel malvaso, j sopra il frontale ad
-sostant. giovio, i-103: fece quel bruto pecato da non dire e.
non è ancora scomparso dalla sua fronte quel marchio che ci ha impresso la storia di
., 1-81: « or se'tu quel virgilio e quella fonte / che spandi
, ii-136: i repubblicani si affaticarono in quel primo giorno a munire le fronti offese
ad orar te n'andrai là su quel monte, / ch'ai raggio mattutin volge
alta sessanta braccia. machiavelli, 1-i-356: quel principe... alla fronte dello
fronte. mascardi, 2-322: stavasene in quel letto di miseria quasi in teatro di
, ii-122: il sole discende davanti a quel borgo, / discende, / lambisce
suoi avversari. caro, 5-1046: era quel giorno enea d'achille a fronte.
-di persona. ariosto, 21-42: quel che già per messi ha ricercato, /
apparenze. machiavelli, 124: o quel che tu hai a persuadere rappresenta in
alfieri, i-95: il desiderio di quel ricco matrimonio era come la base delle
ii- 214: fór questi publicani di quel seme / d'uomini infami e d'
. pecchio, ii-1-107: entrai in quel punto nel giardino che fronteggiava la casa del
5-243: gravavano i popoli alla rinfusa quel bastione, che fronteggia sulla porta. arici
giovio, 1-71: questa impresa intendo che quel gentiluomo ha fatta dipingere sopra la facciata
ò fatto villania / giusta mie possa a quel giglio fronzuto. g. visconti,
fu del popolo la flotta, / di quel ch'è all'elefante e alla marmotta
questi fu il primo, che in quel modo di dire il quale i volgari chiamano
è / del parentado? -sianne a quel medesimo: / non è venuta la risposta
pale, / e tutti alfin di quel drappello adorno / vernano armati d'arme
sua importunissima eloquenza tanto stuzzicò e fruconò quel povero buco, ch'ei alla fin
imitativa che suol dirsi comunemente a significare quel romore sordo e spesso che fa la gente
buone razze, / come quelle di quel mazze / passerebbe ogni corazze i senze
, tanto era grande il prestigio di quel nostro favoloso e frugale eroe, pareva
nel fine. alfieri, 1-1235: quel che ci apponi / candido latte alla
abbia cenato bene, dee intendersi, quel bene, rettamente, frugalmente, onestamente
prima, alle spese di fabbricazione e a quel picciolo guadagno che è necessario al mantenimento
/ case ogni lato, accolto in quel saccello / avean le salme d'alcun
con le mani tuffandosi a capofitto in quel fiumicello e frucando nelle buche tra i
/ e s'aizano, / e 'n quel tonfano / laggiù godono e trionfano!
e vi insiste, e vi fruga con quel raffinamento di sensitività, che è come
frugato con lo scaldaletto, / e senti quel bollor sotto al calcagno, / e
e raccostati in brevissimo tempo mercé di quel glutine che dice v. a.
ei vuole, / mettendo questo e quel nel serbatoio. caro, i-132:
buonarroti il giovane, 9-439: ve've'quel pescatore / col frugatoio in mano.
, /... offende con quel subito splendore / l'augelletto, che
, 16-63: per quella pece e per quel tosco / frugnolava ricciardetto le balene.
cuor mi frugola / di scaldarsi a quel fuoco. fagiuoli, 3-6-63: fa'cenno
tutto. soldani, 1-28: ma quel frugol del figlio di laerte / lo fe'
. g. bianchini, 1-38: 'ma quel frugol'... benché si dica
i frugoni o ricci di ferro in quel furiosissimo ardore arro ventano in
e quei luoghi comuni delle terzine oscurano quel po'di lume. leopardi, i-132:
. carducci, ii-1-80: è quel gonfio e fragilissimo strumento con cui questo
frugoni. monti, i-386: quel « gonfia » caratterizza bene il frugonismo,
, e s'innamora / or di quel raggio ed or di questo, e brama
ella sapeva pure d'aver, sino a quel punto, fruito nel mondo. dossi
essere stato fatto ad andare a fruire quel bene che esso avea perduto. bibbia
carlo è seppellito e morto / e fruisce quel gaudio e quel giubillo / che s'
morto / e fruisce quel gaudio e quel giubillo / che s'aspetta a ognun che
cesari, 3-2-535: fruitiva comprensione di quel bene eterno, che il farebbe beato
: in paragone degli altri fruiti in quel medesimo letto, il sonno del quale m'
. cialdini, lx- 1-162: con quel furore che sogliono causare i disinganni repentini
xii-177: ah, s'io non fossi quel fatalista che sono, ci sarebbe di
le stame. faldella, iii-118: quel mormorio si abbassava, ingrossava, finché raggiungeva
dritto frulla. passeroni, iii-26-57: [quel nocchier] sa il suo legno /
setaccio... fino a quel momento aveva frullato come una trottola al tocco
, 1-213: frullare... è quel amoreggiare che fanno le stame, o
d'annunzio, v-2-361: faccio tutto quel che voglio, faccio di rilievo e
. barilli, 5-43: posati su quel nastro convulso di mare frullato dall'elica
rendicontisti dell'opposizione, cogliendo a frullo quel bene! e quel bravo! piovuti dalla
cogliendo a frullo quel bene! e quel bravo! piovuti dalla piccionaia, aprono
lorenzo de'medici, ii-176: ve'quel ch'egli ha fatto, / or
ha sete; e però pensar dèi / quel che farà, se berrà qualche tratto
di conti, qualche cosa in somma di quel povero forno. verga, 2-218:
. frugoni, iv-346: mi sembrava quel forlano un frullone, che con istrepitoso
benigne, / porterò alcun tributo a quel frullone, / che tal corona di gloria
chiamaronla frullone dal frullare, che è quel romoreggiare che fanno le stame, o siano
il sig. grassi lascia interamente ignorare quel po'di frullonica superstizione di ché si compiacque
dovuto per metà sbassarsi di prezzo, di quel che era stato prima di tal epoca
mezzo del desco. nievo, 1-162: quel mulinetto... in tempi
freddo non lo può così guastare come quel che tira in oro che l'ha molto
liberal dava la vita / comunemente in quel bel tempo a tutti. / non
nella campagna, al nostro paese, quel frumentone che dava delle pannocchie bianche,
un fruscio di polle, / in quel contorno, che fa dir: qui
contentava di spiare le occasioni di levarsi quel fruscolo d'in sugli occhi.
russi stavano per tornare, avrebbero saputo quel che io avevo fatto coi nemici;
ironia, frustando i predicatori plebei di quel tempo. boine, ii-9: quando
/ non m'è rimasto se non quel di bere. 8. locuz
a campare giorno per giorno, con quel po'che s'accatta, e bisogna
fassi il mercato. foscolo, v-82: quel ghiottoncello lasciò andare un'inumana frustata all'
che davasi laggiù, al buio, quel buon cristiano di cheli mosca, famoso
egli mai menare una buona frustata a quel cavallastro del suo intelletto, per fargli avac-
frustate giungesse a selvaggiano sono certo che quel povero vecchio ne sarebbe afflittissimo. giusti
ero distratto », egli disse risentendo quel gusto, quella frustata che gli dava il
che una frustata d'incoraggiamento, [quel grido] gli parve una ferita,
dante, inf., 18-46: quel frustato celar si credette / bassando il
più trascinar l'anima, frustata da quel dileggio. landolfi, 3-58: la guardava
o della mia zelia? -aggiunse con quel risolino mordente e leggiadro, guardandolo ardita
essi stessi facevano il manico, con quel dilicato lavoro che può mettere in un
: io credo che nella dimostrazione di quel teorema del centro della gravezza del frusto del
di mutar veste, e sì perché in quel colore manco si conosce il frusto che
or ne temete un solo / pur di quel sangue e pur di quello stuolo?
i-170: non potevo levarmi di mente quel tale... aveva gli occhiali,
oro, o una goccia, di quel fuoco lontano, durava a persistere nell'intrico
avello; / tanto va sotto terra quel frustone. 2. tose.
la scorsa primavera, come se da quel dì non si fossero più mossi, e
rimorto 10 si direbbe più morto di quel ramo. pancrazi, 1-67: sotto
/ gioie e di speme empiea / quel cuor che, poi frustrato, /
son frate alberigo; / io son quel da le frutta del mal orto, /
. buti, 1-839: 'io son quel dalle frutte del mal orto ':
e fruttari. sanudo, 73: è quel giardino bellissimo..., con
la rivoluzione delle idee è compita, quel concetto di pochi getta un seme nell'
bove. massaia, vii-15: se di quel numero stragrande di animali domestici se ne
fruttano assai. muratori, 9-15: quel ministero ha da fruttare il più mai
si impara mai abbastanza nella vita. e quel poco che si impara, non è
d. bartoli, 27-103: quel padrone della vigna,... trovata
a mortaio, / dice, se quel di min credo fruttare. detti del
tasso, 14-55: di sospetto / sparse quel seme in lor ch'indi nutrito /
.. dolce il perdonare / se quel sacro tribunale / frutta a lui come
eccellente madre di famiglia, non volete che quel fruttato serva ancora alla rovina delle vostre
albertazzi, 1035: il ricordo di quel giorno di ottobre mi è chiaro nella
perfettamente ignobili, ne venne uno di quel genere frutticolo: le fotografie delle più
uomini. serdonati, 9-372: lasciò quel campo del signore così ben coltivato e
fruttifero, peane. baruffaldi, xxx-1-21: quel [escremento] che gli armenti de
il danaio che si spende è sterile e quel che si giuoca fruttifero. note al
veleggio nella zona degli alisei, lungo quel meraviglioso cinto di venere che fascia l'
e fruttificare un tal seme, pure in quel luglio ne lessi di molti squarci qua
frutto maturo. alvaro, 15-84: quel pensiero esisteva in lui come un frutto,
questo frutto della vigna, fino a quel giorno ch'io lo berrò nuovo con
infiniti mali ampio retaggio / lasciato avea quel sempre acerbo frutto. -figur.
. d'annunzio, iv-2-60: amava quel bel pescatore frescamente odorante di frutti marini
eletta, /... / benedetto quel frutto, / che del tuo ventre
li conveniva presentare a'piedi della maestà sua quel frutto nato nello steril campo del suo
frutti gli cognoscerete. pulci, 26-21: quel marsilio, se nessun lo ignora,
esse nessun frutto si porta innanzi a quel giudice eterno. -premio, ricompensa
/ contra 'l piacer di dio quanto quel frutto / che fa il cor dei
mi sarà ora il trar da voi quel frutto ch'io desidero. pisacane,
mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel mio poderetto, ch'io stimavo non
, xxx-i- 72: amor è quel ch'ogni granel ne porta, / e
, 139: egli [cristo] è quel frutto, il qual tu ci donasti
che rimorso quando ebbi tra le mani quel ciuffetto di penne insanguinate. jovine, 2-222
muri dei camposanti..., trionfavano quel giorno nei due prodittatori di garibaldi.
fucilazione, che fu eseguita nella fossa di quel castello. imbriani, 3-79: fra'
in sacrificio... alla nequizia di quel carcere e fucina dell'odio contro l'
: così fa la mente mia, in quel momento, ma, poiché essa è
. e. gadda, 7-61: quel prisma deformabile azzancato così alla lontana dai
teneva. salvini, 13-133: quel è agli uomini in odio ed agli dei
di cucito. viani, 4-57: quel fuffigno di camicia, che sbuzzava fuori
altre e si sospingono e si frammischiano e quel che ne resta è nulla. l'
dentro il suo palagio; perocché a quel da torre, per lo gran corpo
tranquilli / arpeggi, quelle fughe, quel tuo canto, / quei tuoi limpidi
capellano volgar., i-237: e quel che dite, che ad amore d'
finto immortale, / e in vano altrui quel che nou ha comparte. zanella,
più fresca, / e con lei quel che ne adesca / fior sì tenero e
or sdegnosi. spallanzani, 4-i-260: quel suolo in vicinanza de'fumi è pur
: a le tue luci belle / da quel balen fugace il cor si svelle.
, per farsi tornar vivo nella memoria quel fatto, di cui non ci rimaneva
: il comitato sorgeva per sostituirsi a quel trono, verso cui fugacemente s'erano rivolte
viani, 19-558: lo avrei, a quel furore, anco strangolato se non fossero
acqua). alamanni, 5-5-90: quel [orto] si può più lodar che
altri corpi manco fuggevoli e liquidi di quel che sieno, son tolte via dal calore
taciturno, ora, in mezzo a tutto quel sorriso, un po'stanco un po'
di pensieri sotto tal fronte dovesse albergare quel testone ispido. palazzeschi, 7-135:
, 5-117: il vino è appunto quel giusto, virtuoso amarone che l'aroma annuncia
fiammiferi, e a guardarmi attorno, a quel lume fuggevole. 7. figur
accorgeva, pur senza volerlo, che quel po'di disordine cresceva grazia alla sua
dante, purg., 7-105: quel nasetto, che stretto a consiglio /
. cammelli, 316: oggi è quel dì che abbandono la corte / lassando
modo. guarini, 66: insomma, quel che s'abbia il ciel disposto /
il giorno, / e fuggendo mi toi quel ch'i'più bramo. savonarola,
e già presente / si vedea quasi quel ch'amò l'alloro. baldi,
3-19: uscendo il sole dalle nuvole su quel lucente paesaggio, s'eran viste fuggire
strano risalto alla faccia d'adolescente di quel giovane, e la sua fronte pareva fuggisse
n'andiamo l'un dopo l'altro per quel procelloso mare che ogni cosa assorbe e
e mi palpita il cuore disarmato di quel fortissimo usbergo che a tutti i colpi
velo il piacer si sta riposto, / quel piacer che gentile anima sugge; /
mente il don che fai, / quel che ricevi tieni. boccaccio, dee.
so come si fuggisse della penna a quel valente autore delle osservazioni ecc. che
e tendendo lungagnole alle lepri, che in quel tempo fuggivano i rumori delle vigne.
udito, fuggendo esso la dissonanza e tutto quel che non è armonioso. parini,
, 1-151: ma non erra già quel che si dà morte / per fuggir vita
della valle, 323: di quel lavoro che in arabico si chiama 'usciàm
a noi; abbaiava al cavalletto. quel maledetto ordegno dalle tre lunghe zampe avrebbe
: percossi nondimeno i sudditi di quel tratto dal timore di sì pros
rovani, i-174: se molti in quel punto la guardavano fuggitivamente, lorenzo teneva
alla disciplina dello stormo compatto, con quel richiamo, l'ala bizzarra e per
tuoi pensieri acuti et irti; / né quel sì breve e fuggitivo sonno / godere
, 21-4: silvia, rimembri ancora / quel tempo della tua vita mortale, /
c'era in quella inalterabile taciturnità, in quel parlar soldatesco, in quel ricambiarsi fuggitivo
, in quel parlar soldatesco, in quel ricambiarsi fuggitivo di sguardi,...
. d'annunzio, iii-1-25: somiglia a quel tintinnìo fuggitivo che s'ode a traverso
tempo fastidita e lassa / se'di quel falso dolce fugitivo / che 'l mondo traditor
fuggitivo / appar nel mondo, e quel che più benigna / di natura e
-e non il mìgnolo -nelle azioni ladre di quel fuggito all'inferno. 2
di dio, anciderà la fuia / con quel gigante che con lei delinque. landino
, qualcuno. ramusio, iii-208: quel giovane, che io dico, andava
'o 4 punto d'appoggio 'a quel punto della macchina, sul quale le
. manzini, 13-223: qualcosa di quel fruscio lievita adesso nella voce dell'insegnante.
, 3-4-348: che volete che faccia quel debolissimo lume mescolato con quei fulgentissimi raggi
flutti. pindemonte, 13-117: quando comparve quel sì fulgid'astro, / che della
a lui nell'etere / non tornerà quel mite / lume, dator di vite,
. l. gualdo, iv-72: su quel viale, a una ventina di passi
mirabil cosa era il vedere / quando quel campo e questo a fronte venne,
oggetto risplendente. galileo, 151: quel fulgore ascitizio delle stelle non è realmente
n'esce fuori fumo e polvere e tutto quel terreno è ceneroso. palladio volgar.
polve. leopardi, i-1547: tutto quel ch'ha fatto è stato di perfezionar le
di tempo in tempo degli scritti fulminanti in quel luogo tanto tranquillo. -che
paiono veramente immortali e fulminanti, con quel continuo profetizzare castighi, dai cittadini del
una quistione, che potrà nascere intorno quel citato passo di dante, ove fulmina
l'altra stella; / e di quel biondo crin l'aurea procella / a
pulci, 27-270: quando e'vide quel carubbo secco / e quello allor fulminato
. tommaseo, 3-i-31: si rammenta quel che patirono e fecero... i
furia percossa, che gran parte di quel pinnacolo rovinò. ariosto, 809
questo paese, sì che le fulmini amazzaro quel giorno omini e bestie. citolini,
fu dipinto il fulmine di giove in quel modo che si vede nelle medaglie antiche.
d. bartoli, 21-266: in quel medesimo pugno, un dito del quale
3-181: finì che arrivai dove era quel morto. ma chi fui? un fulmine
dal manzanarre al reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al
io quasi temetti di guardare in viso quel fulmine di guerra [garibaldi],
fulminétto. magalotti, 2-16: di quel, ch'in sue profonde / vene
stessa. de amicis, i-293: quel diavolo di mazzoni asciugava d'un colpo
e un impeto fulmineo di spadaccino in quel polso smunto. piovene, 5-311:
annunzio, i-684: venne il desìo, quel violento / fulmineo desìo che ci percote
: non rifugiarti nell'ombra / di quel folto di verzura / come il falchetto
, 1-134: erano li occhi suoi di quel colore ch'è 10 grifone; e
f. f. frugoni, vii-763: quel fornaciaio, avvezzo a conoscere ogni vento
, 6: un'altra anomalia di quel fabbricato era la moltitudine dei fumaiuoli; i
2- 220: entrava, in quel momento, nell'acqua fumante del bagno
in fanciullesco modo, / per ascoltar quel trillo alto perduto di allodola; / guardavi
: prendo questo coltello, / e su quel sangue pio, / di cui è
rimanessero * statu quo '; e quel trasportare di letti e schiodare e rinchiodare
tremare, imperciocché dio era venuto insù quel monte. ugurgieri, i-607: noi
: c'era un'aria di pioggia quel giorno e il cielo era tutto inchiostro.
fernal rugiada / fumarono le membra a quel baleno. levi, i-iio: io
/ onde riguarda come può là giùe / quel che non potè perché 'l ciel l'
un liquore che fa in vari luoghi di quel paese. goldoni, iv-177: bel
. buonarroti il giovane, i-278: quel superbo garzon cui sempre fuma, /
lago si cominciò a farci un'idea di quel che fosse il cratere: cono bruciato
7-759: non prendeva mai nulla, in quel caffè, neanche un bicchier d'acqua
più densa si sprigionò... da quel mucchio di carte. 2.
cipresso alto sul muro. / e quel cipresso tumido si scaglia / allo scirocco
ahimè! che il fumido / di quel sangue aspro sentiero / era via di gloria
ottone. faldella, 3-141: in quel punto balenarono le fiamme dalle finestre fumicanti
, 56: le campagne addolcì quel tintinnìo / e i neri boschi fumiganti
son trovate delle lucerne, statevi fino a quel punto accese: e che il fossero
il manutengolo, sequestra qualche giornale di quel colore, punisce il prete turbolento..
bruciava il mallo delle mandorle, e quel fumichìo, nell'immobilità dell'aria, saliva
nievo, 1-227: diede una tirata da quel suo briciolo di pipa, ed essendomisi
all'eccentrico. bontempelli, 13-29: quel preteso « fumismo » (in cui
, purg., 5-113: giunse quel mal voler che pur mal chiede / con
vapora / fumo da questa, a quel modo che s'entro v'ardesse del
pagliaresi, xliii-80: per obedir, quel gran baron l'aperse, / e
que'fummi porti, / ma tostamente quel gòffan coperse / per non aver da
scriver più lungamente. malpighi, 1-237: quel dolore di stomaco non dipendeva da infiammazione
alle tue gonfiate voglie / che lui è quel che 'l vincer dà e toglie.
vivo, / celare ora non puoi quel ch'io ti scrivo, / perché 'l
manifesta. de sanctis, ii-1-79: quel maestro perciò garbava poco alla mia
svaligiati del vino, ce fareste; poiché quel raspato bisogna ben che raspi a supplir
: aveva creduto sul serio che da quel matrimonio gli fosse derivato quasi un titolo
un'altra, voler apparire diverso da quel che si è. menzini, 5-2
naso pareva estenuarsi e prendere nelle narici quel colore fumolento che suole accompagnare la perdita
: deh! per chi mai scorrea / quel sangue onde il terren vostro è fumoso
. pindemonte, 10-241: così tutto quel dì sino all'occaso / di carne opima
2-84: è persona ghiaccia, in quel fatto che voi intendete;..
gioco di narratori. bontempelli, 13-29: quel « funambulismo » col quale i critici
zingari! d'arzo, 13: su quel filo, teso da gronda a gronda
s'ella ne prendesse gran funata / di quel che ciaschedun la vuol brocciare, /
umida. barilli, 2-203: su quel capannone incombono le gru con i loro
d'un gentile ucciso, / e su quel collo ahi! livido, che un
. cadetti, io7: uscirno di quel porto gran numero di barche, che
funèbri pompe. folengo, ii-191: quel morto damigel pian piano / s'erge
pascoli, 76: or m'apprestate quel che già chiedevo / funebre panno,
al mantel, quando è maturo, / quel sangue e quel color funebre e scuro
è maturo, / quel sangue e quel color funebre e scuro. jahier, 120
voci funebri mi trafissero, come se in quel punto giungessero al mio orecchio le fucilate
confessione? anguillara, 8-255: con quel, ch'avea in man, celeste ramo
... / e 'n varie foggie quel cotto, e condito, / l'
dei tram, della folla che brulica in quel popoloso quartiere, il funerale si allungò
e nero come il catrame, addosso a quel cosetto magro, con gli occhiali,
, i-232: non si sa se in quel vaso teatrale / è un'accademia ovvero
elena... or dee / funerar quel suo sposo. = voce dotta
alto splendea, era a vedersi / quel pianto, come queto e solitario / rivo
movermi, mi svegliò un poco da quel sogno funereo. pascoli, 1218: stridon
già panni / che siam giunti a quel punto ov'ella ornai / contro se stessa
a funestarlo con la velenosa sua ombra quel manzanillo ambulante di gea. bernari, 7-253
strida / empiere il cielo? e quel per giuochi e pompe / allegro giorno
ii-237: su quell'alber colà, sopra quel tufo, / che copre quella pietra
in terra con vergogna e scorno / quel fier senza pietà nuovo breusse; / che
schermo intrepido et onesto / subito ricoperse quel bel viso / dal colpo, a chi
anima alquanto / a compassione aver di quel dolente, / cui vedea far così
in rocca forte, / fin a quel dì ch'a lei toccò la sorte.
/ si lascia a dietro ippotada, e quel loco / la cui sulfurea vena
nessun colore e del tutto perfetto è quel lume che in pulita candela di bianca cera
gli accetterei anch'io in parte a quel prezzo. = deriv. dal
gozzano, 312: da portiere fungeva quel povero mini... il quale era
condannata celsina a funghir lì, in quel paese marcio, d'ignoranti.
olao magno], 99: pigliando di quel fungo che s'adopera per esca da
rossor nella parte di sopra, e in quel rossore ha molte ampulle elevate, delle
fungo; / ma il gambo a quel cappel è troppo lungo. g. m
uno scoglio:... di quel colore per appunto, che hanno i funghi
. govoni, 3-51: ma perché quel mostruoso criminale / frugando fin nel cuore
, l'ha fatta parecchi dì alla fila quel prete de'giamburlari che è quivi custode
d'un stimolo ferita / piggior di quel che caccia asini e buoi, /
conchiuse e fece nascer come un fungo / quel che più giorni avea menato in lungo
provedete / casa e cavalcatura, e quel che fa / di bisogno, acciò che
gli altri un cittadino, / tant'ha quel visarello inzucca- rato, / e par
orazio le hanno forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza, da
io vedevo el signore che misurava con quel funicolo un muro che era
o di piombo, io confesso sentirsi quel glutine tenacissimo e quei funicoli, invisibili
la superiora contemplava, muta, quel malinconico quadro senile e sembrava pur che la
flessioni. baldini, i-577: a quel tempo i signori critici non mi avevano
dietro suo invito, baciare in viso quel sucido figliuolo, che funzionava al solito
cader la questione, per dire di quel vescovo colla barba che aveva funzionato al
è imperfetto, resta ancor privo di quel poco di uso, che ne trarrei quando
alla malinconia, era pur anche durante quel tempo d'una sordida parsimonia; ma
1-249: acciocché la terra di lavoro temesse quel più i fuochi de'suoi monti.
... /... quel ch'io dico / per testimoni invoco.
, acciò che iddio gli tragga di quel fuoco pennace. s. caterina da
giustizia alle liti civili sottoposte sino a quel tempo ai giudizi arbitrari dei nobili,
4-8: io veggo un fuoco appiè di quel poggetto: / gente debbe abitar per
i-56: io mi cucinava da me a quel fuoco della polenta. collodi, 5
fuoco debole molto, al contrario di quel secondo. vasari, i-336: fu
pallavicino, 7-409: se vogliamo conoscere quel ch'è di prezioso, e quel ch'
conoscere quel ch'è di prezioso, e quel ch'è di feccioso in una massa
. sieno un sicuro medicamento per estinguer quel fuoco febbrile. d'azeglio, 1-201:
è; e poi dormirò intorno a quel buon fuoco. rosa, 74: la
inf., 26-52: chi è in quel foco che vien sì diviso / di
283: [venere] avuto a sé quel suo figliuolo,... armato
, o una goccia, di quel fuoco lontano, durava a persistere nell'
spessa nube, quando piove, / da quel confine che più va remoto, /
allora il cielo avvisasse di mandare con quel fuoco nuove anime ad abitare la terra
. bisticci, 3-51: era in quel tempo a napoli un ingegniere e maestro
tal fuoco. petrarca, 55-1: quel foco ch'i'pensai che fosse spento /
: / 10 ve ne priego per quel dolce foco / che ciascun cor gentile
... / lassan nel mio pensier quel sacro loco, / ove io la vidi
mi fende. pulci, 27-156: quel foco dello etterno amore, / quando per
ah s'io non mi sentissi oramai spento quel fuoco celeste che nel tempo della fresca
. possibile che abbiate ancora addosso tutto quel fuoco, dopo tante cose! leopardi
concorrere e ragunarsi delle linee sonore in quel punto. magalotti, 21-115: ci venne
e l'altro; mettere a fuoco quel 'quasi 'in cui si rifugia l'
16-v-217: fuoco appresso i geometri significa quel punto determinato nell'asse delle sezioni del
. b. davanzali, ii-497: quel fortore, che la vinaccia piglia di sopra
/ forse il gran diavol, non quel de lo 'nfemo, / ma quel
non quel de lo 'nfemo, / ma quel del mio signor, che va col
la camicia ch'io porto indosso sapesse quel ch'io ho nell'animo, io la
476: il cherubino, che guarda quel loco, / ruppe la punta alla spada
, 1-12: cominciai a salire su per quel cantone del muro dove noi facevamo fuoco
filippo corridoni era con loro, impugnava egli quel fucile che fatalmente a casteluuovo non fece
ne fuoco, sicché 'l fummo entri in quel buco; sì n'uscirà fuori o
foco la mano, / che in quel paese non è ruggier certo. varchi,
umana operazione, egli è ricordevole di quel maggiore e celeste sole, come d'un
: l'aria era piena del fumo di quel fuocherello. -focarino. papini
: ma se volete non isperdere al vento quel po'di focolino di poesia che dio
. ariosto, 8-7: voltasi a quel che vien sì a piè gagliardo;
esso, sì come si legge in quel verso del petrarca: * fuor tutti i
. ariosto, 1-52: fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di
jennaro, 94: non posso più celar quel che m'accora, / perché 'l
verisimile che un padre al ricordo di quel bestiale suo fatto aggiunga anche l'orrore
stagione, conosce l'immenso squallore di quel lido piatto e sterminato. -con
sanctis, 7-360: non dovete badare a quel che dicono i partiti, guardate a
che dicono i partiti, guardate a quel che dice tutto il popolo, fuori
guardò attorno. altri non era in quel luogo in fuori di lei e dello scolaretto
. parini, giorno, 1-13: quel salutar licore agro e indigesto / tra le
che conto volete voi che tenga di quel che si dica fuori il popolazzo?
. stampa, 98: voi vedete sol quel ch'appar fuore. tasso, 3-53
anello suo. michelangelo, i-60: quel sol m'arde e questo m'innamora,
la casa era un po'più ospitale di quel che non sembrasse di fuori.
de guinegaud è di fuora, ma quel suo aiutante di studio si ritrova in parigi
. idem, inf., 9-1: quel color che viltà di fuor mi pinse
del di fori; / ma, per quel poco, vedea io le stelle,
questo di fuori dà notizia spesso di quel dentro. i. pitti, 2-2 7
al ver che vi s'asconde, / quel fia stravagantissimo ch'ai capo / attaccato
in voce e in scritto a punto quel che mi è stato detto da chi non
acqua). soderini, i-132: quel suolo di donde è solita l'acqua
guisa che il procuratore li aveva in quel momento. cicognani, 9-139: al principio
fuor di strada. lanzi, i-147: quel poeta, volendo affrontare il malagevole dei
: quasi fuori di vista / come quel giorno / che te ne andasti per non
che cotto lo potrem mangiare. / per quel che di quel sasso là mi paia
mangiare. / per quel che di quel sasso là mi paia, / noi gli
le spese: manda dunque a dire quel che hai messo fuora. pea,
paternità butti qui fuora qualche bava di quel veleno antimonarchico e antipapistico, di cui
rovani, i-200: appena messo fuori, quel sospetto fece tosto presa nella testa del
fuora il racconto del caso succeduto a quel genovese entrato furtivamente in quella moschea de'
. assalivano argomenti marginali, estranei a quel che bolliva entro l'anima di isabella e
carrozza chiusa, fuori porta pia, quel solitario fuoriporta rimasto allora suppergiù come ai
. beltramelli, i-424: fino a quel tempo aveva vissuto come 'un fuori sacco'
, ii-19: come posso fare a lasciare quel poveretto fuorivia, in mano altrui,
narrava gran cose. bocchelli, 13-9: quel che aveva fatto pietro,.
ella non fu data a esso bettino per quel pregio che iacopo gliel'aveva promessa,
, vi-11-54 (19-92): di quel ladro dico / ch'ai figlio furarebbe.
dentro al consiglio divino: / ché quel può surgere, e quel può cadere
: / ché quel può surgere, e quel può cadere. cavalca, 9-338:
mondo el mio maggior tesoro; / e quel si è, a non volere errare
era vero che il padre aveva furato quel putto che stava all! presente.
ma gloria; né a torto scusavasi quel poeta rimproverato di furar bellezze e figure
al cor per gli occhi porta / quel che 'n un punto el tempo e
ch'io nel mio sen ti dondoli / quel molle capo e furi / cento baci
porge. bembo, 1-2io: veggo lampeggiar quel dolce riso, / che mi furò
suo costume. menzini, i-326: quel sol, che parve alteramente adorno,
: guardava me, proprio me, da quel letto, con gli occhi pelosi.
viii-470: credete ch'io non sappia quel che passa fra voi e zelinda,
i greci verso i latini, e quel che tenevano. nievo, 1-186: se
volpe). fiacchi, 81: quel suo contegno [della volpe] -era non
di fare. denina, iii-156: assegnò quel ducato al suddetto uberto duca di toscana
lingua furbesca si chiama 'berlengo 'quel luogo dove i furbi alzano il fianco
asti. buonarroti il giovane, 9-299: quel lor parlar furbesco, e dubbio e
disegni, / che l'obbligavan fuor di quel quartiere, / parlò in furbesco e
solo ragazzo di quindici anni che attribuisca quel rumore accidentale, o furbesco, che
: rassettato dalla calma l'ondeggiamento di quel popolo, ripigliò il discorso quel buon
di quel popolo, ripigliò il discorso quel buon uomo et esecrò con amarissimo risentimento
, da baro, / cioè a dir quel morire impiccato. monti, iv-412:
, annuì: ma rise dell'iperbole. quel riso da furba era perfettamente silenzioso.
ambizion gonfiato e pregno / crede saper quel che non seppe mai. f. negri
g. bentivoglio, 5-ii-279: ma quel furbo del frescia che vien scacciato ora
delle carte. svevo, 6-534: furbo quel raulli! se dicesse a me che
avanti, non c'è caso che quel viso furbétto mi voglia ricordare nulla delle
n'erano altri a trezza, e quel furbàccio di campana di legno sapeva pure che
cosa vada / intorno al furto di quel furbettàccio / di brun suo figlio, a
qua, e di più ci è quel furbone di valerio. carducci, ii-6-226:
: a questo fare son constretto da quel furcifero... figliuol di quella dea
leggera, la moglie, spaventata da quel repentino cambiamento del marito, cui accrescevano
è pervenuto della vita e costumi di quel tristo il quale stese la face sacrilega
251: entrò per la prima volta in quel triste mondo della pazzia furente dove i
che m'inmaginai che la venissi da quel suo furfante tesauriere, detti l'anello a
sbirraglia inutile e furfanta, / a quel ramo costì, che sporge in fuora /
essere sepolti in un cimitero isterminato, quel doversi venire a trovare -un povero cane
che il vecchio omobono, quantunque fosse quel furfante da tre cotte che noi conosciamo,
certa esitanza gl'impedisse di rompere su quel subito il silenzio. imbriani, 3-70:
', o * non badare a quel che ei dice '. 9.
furfantella mi lassa. nievo, 1-193: quel grave furfantello di giorgetto,..
martini, io7: guarda se quel furfantin d'amore sogioga il dio marte,
7-1-5 sottomessa, e chiedere permissione a quel furfantonaccio, porco briaco, vituperoso, briccon
fin dal principio nel bel mezzo di quel suo mondo furfantesco vivamente particolareggiato. morante
e furfantina, che va a doventare quel linguaggio universale tanto sognato dai filologi umanitari
un giro a tondo un cittadini / quel dama mulattiero è una bestia furfantina,
uomo di vent'anni, che deve in quel giorno sposare quella che ama. verga
bacco avesser uopo, / cotal per quel giron suo passo falca. m.
(643): si figurava con quel martello in mano: ci sarà o non
d'anfion dificò sé; / orfeo con quel fe'i fiumi andare in su,
, / che mordendo correvan di quel modo / che 'l porco quando del
. g. visconti, i-3-53: per quel pregare filtrava in furia / antonio,
furia, ed ella mi può mandare quel che farà pel solito mezzo.
davanti a gli occhi tutto tapparato di quel segreto sagrificio... e torri-
foscolo, iii-1-38: furiali consigli a quel deliro, / cui né il passato né
testa; / poi furiando correre a quel lato / che più d'arbori fitta
stimi tu a lui [noè] fusse quel carcere suo tra le fere, in
-sostant. antico serventese, 184: quel foribundo, / niente parve in sua
. furibonda. svevo, 6-485: quel fortunato... è di una gelosia
, 12-74: come alzirdo appressar vide quel conte / che di valor non avea pari
congedi. verga, i-370: in quel carnevale furibondo... continuava a suonare
chi per l'esercito ancora stimò nocivo quel furibondo rumore. boine, i-iii:
s'acquetava d'essere stato corbellato a quel modo da quel furicchio. = deverb
essere stato corbellato a quel modo da quel furicchio. = deverb. di furicare
cosa,... allora quel desiderio non ha modo né misura, ma
che segno se ne vuol, sendo a quel modo / dianzi da noi partita /
tagliar la testa: / poi si pentì quel cavalier furioso, / féla menar davanti
felicità -io lo strinsi avido, furioso, quel frutto. carducci, ii-6-95: sai
... e i loro volti esprimono quel che la religione non concede di pronunziare
... erano ancora stretti da quel furioso bisogno d'inventario ch'è indizio
raggiunse... un poggetto che dominava quel furioso tramestìo. -
e simili mali. castiglione, 214: quel movimento impetuoso e sùbito, senza parole
. bartoli, 40-ii-14: l'aria di quel pestilenzioso ciel di sciaoceo gl'ingenerò una
qualunque nazione. goldoni, vii-293: quel salto che facea nella furlana / quel ballerino
: quel salto che facea nella furlana / quel ballerino dagli occhi di smalto. marnioni
: assumono da credere [gli eretici] quel che gli cade in fantasia, e
che gli cade in fantasia, e quel che gli detta il capriccio del cervello
occhiucce ner'co'more / di quel furel che m'ha 'nvolato el core.
la propria mano / non si passasse in quel furore il petto. castiglione, 440
; / e reprimi il furor di quel fellone. testi, ii-40: non ha
dante, inf., 21-67: con quel furore e con quella tempesta / ch'
a maneggiar soldati pacifichi, non che quel furore che per la debolezza del raffrenante
. firenzuola, 55: questo è quel fuoco, per lo cui furore si
1-183: allora el magistrato, estimando quel che era il vero, cioè che tal
deriva dalla squisitezza del sentimento; ma quel furore erotico fatto di grascia bollente;
furore erotico fatto di grascia bollente; quel furore ributtante che, in alcuni quadri
caso e in quei tumulti e in quel popolar furore impiccati l'arcivescovo e 'l
: faceva furore, capirà, con quel sacrifizio delle dimissioni per amore, così
bibbia], 1-295: il popolo in quel dì entrò furtivamente nella città: come
: la presenza di un essere umano in quel posto a quell'ora sarebbe stata di
ben ch'alcun fedele / abbia fatto quel furto, e che sei cele. /
. a. verri, i-100: fu quel lume sufficiente senza le faci ad eseguire
ei non può loro impedire / da quel lato fortivi, e pochi uscire. alfieri
al giureconsulto. cinelli, 1-50: quel senso di furtiva umiltà lo tentava come
ben ch'alcun fedele / abbia fatto quel furto, e che se 'l cele.
, o 'l ladro chiedi; / quel no 'l vedrai in eterno, e questo
né di tanta finezza, / quanto quel che s'asconde / sotto il vel d'
o onore, / che furto sia quel che fu don d'amore. loredano,
scambiata di furto, in fondo a quel deserto, dovesse vibrare tanto deliziosamente!
due da piedi al fusino, cioè a quel pezzetto affusato che ha pancia nel mezzo
altra parte il medesimo fuso per cagion di quel peso più precipitosamente raggirandosi meglio venga a
s. v.]: 'fusaiuolo', quel piccolo strumento di terra cotta, o
e subito i meschini affo- gono in quel ritroso del fiume letèo. michelangelo, i-127
spada. ariosto, 2-10: quel porge lo scudo, ch'era d'osso
vuol dire: il tale fa tutto quel che egli può per esser percosso o
poi vediamo / ciò che faran con quel fuscei ne gli occhi. botta,
assomigliano in tutto al padre loro, quel caro fuscello d'uomo attaccato come un'
). roberti, v-137: in quel tempio rovinoso potea vedersi una colonna ben
giovine, 9-393: ormai lascialo andar quel fuseràgnolo, / e più non dire
qui parentesi. salvini, v-439: 'quel fuse- ragnolo ': soprannome di disprezzo
sinistra? de roberto, 2-59: quel tentativo di fusione tra le varie parti
(nel 1945 sgg., quel partito socialista che è proclive alla fu
a lui nell'etere / non tornerà quel mite / lume, dator di vite,
dante, par., 15-117: vidi quel de'nerli e quel del vecchio /
, 15-117: vidi quel de'nerli e quel del vecchio / esser contenti alla pelle
/ con un torcer di muso / quel ch'è di sopra manda al basso sito
il fuso torto. batacchi, i-13: quel bravazzon tu dèi scacciare, / ch'
sul furgoncino a fusoliera, con quel fazzoletto insanguinato mezzo sugli occhi, schiacciò
. negri, 2-109: fu, quel denaro, il primo che non la umiliasse
, 20-503: egli non può, in quel momento, ricompensare i suoi fustigatori che
appezzamenti frastagliati, il vento che su quel suolo piano, tanto poco levato sul
). ruscelli, 3-5: da quel luogo medesimo, cioè dalla cima del
cima del fusto o della gamba di quel piede, si hanno da partir due
. berchet, 138: il francese tien quel fusto / a servigio di bacchetta.
; / e rivoltato nequitosamente / arresta quel gran fusto e smisurato. n
boiardo, 1-8-6: le colonne di quel bel lavoro / han di cristallo il fusto
scanditi, 1 più tenui arpeggi di quel gran contrappunto marmoreo. -colonna o
torre a mezo il ponte / sembrava quel pagan di cui ragiono, / barbuto
. pulci, 26-73: fecesi innanzi quel corbacchion nero / che si. chiamava
la sposa, ed il mio sposo è quel bel fusto / che là si vede
un cavaliere che da ricca mercantessa con quel fusto. baldovini, 2-20: né fa
, come dicono certuni, vedendo quel canucciaccio del mancini abbaiare ai garetti
qualche importanza si perdono in mezzo a quel mare d'inezie e di futilità,
forza, tutto galleggia alla deriva su quel mare morto, e affonda e riaffiora
s. v.]: 'futuribile', quel che può futuramente essere.
s. v.]: 'futuro'è quel che sarà; 'futuribile 'quel che
è quel che sarà; 'futuribile 'quel che può futuramente essere. è usato da
. menzini, iii-159: sento in quel fondo gracidar la rana, / indizio
la dottrina morale sarebbe stata tutt'altra da quel che ella apparisce ne'salmi, nei
mia mente / ripresta un poco di quel che parevi, / e fa la lingua
, 190: il futuro imperfetto, quel che si promette o spera di fare:
, sentirò '. il futuro perfetto, quel che si promette, che a tal
non son saccente, / se non di quel che vuole. dante, inf.
tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia chiusa
casi che già furo, / si mostrò quel sommo sole. settembrini, 1-216:
tuo governo, / sarai exaldito a quel dimanderai. longo, xviii3- 245:
figuraccio di gabbagente, ch'entrò a quel tempo colla moglie in francia.
tutto quello che si può fare per quel povero demente, vittima certo e del
marchi, i-136: fra lo scompiglio di quel ghetto sparirebbe un bastimento e palpo,
che queste stesse rime hanno gabbato a quel pover'uomo forse un'ora di schede:
3-41: neuno ha diterminato del tutto quel che vuole, diversificando sempre la sua volontà
'essere gabbato dal sonno'... è quel lasciarsi prendere dal sonno in punto in
6. prov. gabbato è sempre quel che più si fida: chi ripone
proverbi toscani, 135: gabbato è sempre quel che più si fida.
in gabbia / pensi chi le legge se quel nentra in rabbia. bocchelli, 2-243
... / alzano il capo a quel trillar d'aurora. panzini,
voce di tenore. e di faccia a quel camerino trovai il mio, un gabbiotto
un giardino. govoni, 2-87: quel giorno è un paradiso senza fine / per
marito, ciò o làolo, / ma quel core che di questo fu gàolo,
dossi, iii-295: è là con quel suo viso scaltrito,... rubando
. carletti, 41: in quel mare non spira mai altro vento in
da gabella. pananti, i-222: quel signor, che talvolta si trastulla,
per più assiduo né per men premuroso di quel che è, sa stare naturalmente in
in campagna, a tirar gli orecchi a quel boia del gabellotto. gramsci, 7-192-193
anima nel sonno e ne'sogni, da quel che si osserva in lei, quando
... ci annunzia chiaramente che quel bambino aspetta soltanto un po'di barba
si facciano detestar i dogmi pestiferi di quel macchiavel- lismo che fu in ogni tempo
del gabinetto imperialregio, ad accondiscendere che quel suo ormai vecchio strumento decorasse..
loro, accettarono la sfida, che a quel modo in cotesti tempi si dava e
(256): io tirai con quel mio pugnale e ne punsi uno tanto
ten- devasi e distendevasi così gagliardamente in quel continuo scoccare, pur gli rimaneva una
oltre su giostranti al badalone, / quel di lorenzo guarda il gagliardetto. buonarroti il
, poiché l'ha veduto / con quel suo ardir soverchio e intempestivo: /
fu in quella medesima tempesta, incontro quel medesimo nimico et in quel medesimo fiume
, incontro quel medesimo nimico et in quel medesimo fiume del tevere ch'ella ardie fare
. b. davanzali, ii-497: quel fortore, che la vinaccia piglia di
. bartoli, 18-1-225: ecco improvviso levarsi quel tanto formidabil vento tifone, della cui
annunzio, 1-277: i giovenchi fiutavano quel fanciullo gagliardo. bacchelli, 2-120:
panciatichi, 73: ti risponda per me quel buon lombardo, / vecchio sì
. ariosto, 1-12: era costui quel paladin gagliardo, / figliuol d'amon
ancora prima di potersi rendere conto di quel che vuole accedere, le sabine son
). brasca, 68: per quel giorno ogniuno atese a ripossarse per esser
mangiatoie gagliarde, acciò non gettin via quel che tu gli dài da mangiare.
. lippi, 1-47: perché bevon quel lor vin gagliardo, / le strade allagan
lippi, 1-77: tutti tuffandosi a quel vino / s'imbria- caron come tante
xxx-n-34: l'altro dine in su quel sol gagliardo / veddi che dal veron tu
non si direbbe che sia adunato in quel secolo tutto quanto ha potere di muovergli
dei denti con tracotanza parlando a grumi quel dialetto mescolato e gagliardo che ancora dura
. ariosto, 8-7: voltasi a quel che vien sì a piè gagliardo; /
s gagliardetta. alfieri, i-243: quel penoso lavoro del riveder le prove..
. chi avesse detto al frugoni che quel bamberottolo così carino sarebbe cresciuto uomo
che il tuo valore non sia maggiore di quel che dici? faldella, iii-72:
dici? faldella, iii-72: allora quel gaglioffo di mussolino [il gatto]
omo; e pure è di quel medesimo luto che tu. berni,
e impronto. banti, 11-512: quel gaglioffo dottore non si curava neppure di
, 1-i-466: il loro degno capitano, quel gaglioffone che s'intitola massaro della plebe
, invece che al pavimento avrebber fatto quel servizio di sputi alla mia propria faccia.
il gaglioffaccio a farlo, volendo ricuperar quel credito che s'ha già perduto con
sua sorte che l'ha portato in quel gagno, in quella compagnia. rovani,
. tesauro, 4-474: osserva quel tenero cagnolino che...,
carena, 2-350: 'gaie', quel luogo nella stiva, che rimane lateralmente
usa piuttosto nel plur. gaie. quel luogo nella stiva, che rimane lateralmente
quelle ancora si perderanno è tenuto emendare a quel patrone di quella nave. g.
g. m. casaregi, 2-115: quel padrone di nave, che leverà o
porpora a riverberare la sua gaiezza su quel voto silenzio di pomice, vi ci
egli acconciato,... a quel duro mestiere impostogli. -sostant.
nativo carattere leggiero dell'architettura cinese nasce quel suo gaio, che presenta l'aspetto
4-33: nviluti li xolosmini / di quel tempo ricordato, / ch'erano sì gai
chiaro vivaio, / u'pria mirai quel leggiadretto e gaio / satirisco, ch'
sull'alba il queto lario, e a quel susurro / canta il nocchiero, allegransi
snelli. tommaseo, i-334: mi stuccava quel suo [del mio marsigliese] non
: quanto poi sua maestà cattolica aggradisse quel donativo, lo fe'conoscere ne'giorni di
quando gli odori diventassero più importanti di quel che or sono, vi sarebbero gli odori
di gala. casti, ii-2-22: quel dì s'adunò nella gran sala / tutta
questo benedett'uomo..., per quel che tocca alle preparazioni anatomiche, ha
carletti, 105: usano in quel cambio un certo bitume fatto di calcina
maggio mi sbocciò rosso avvampante. / quel fiore siete voi, donna gentile,
siete voi, donna gentile, / quel fiore siete voi, donna galante.
. berni, 41-44 (iii-324): quel, giunto a lui, con un
francesco i. bocchelli, 5-38: quel modo di sedersi compostamente al piano e
al mio padrone, / sì come quel che, per essere il più / galante
s'era vista mai una vecchietta galante a quel modo! giocosa, 138: all'
, 80: l'imperio della carne è quel che regge, / lo spirto va
xxii- 859: bizzarramente poniti / quel cappellin galante, / che tanto,
questo; e sciolse il problema da quel poeta galante ch'egli era. bacchelli,
bella e galante. redi, 16-iii-m: quel che più galante mi pare si è
plausibilmente felice. cesarotti, i-238: quel linguaggio platonico, che stemperato nella poesia
p. della valle, 148: per quel giorno ebbi gusto e mi dispiacque assai
prima lei a riderne e a pigliarle per quel che valevano. de roberto, 361
che non ricoprissero le ghiotte perfezioni di quel corpo e facevano piuttosto pensare alle galanterie
del dotto commentario sopra i problemi di quel galantuomo d'aristotile. p.
segue fedelmente a un metro di distanza, quel galantuomo avrebbe una buona esperienza di cosa
io non mi so immaginare chi possa essere quel galant'uomo dalle lettere e mi dò
e la generosità di non dare a quel buon galantuomo l'inutile mortificazione ch'egli
villa d'aiuolo, non molto lontano a quel galante uomo di gello da prato.
, 115: alla semplice nominazione di quel ribaldacelo dello storione, gli viene subito
... ditelo or voi chi sia quel giovinastro, rubapollai! carducci, iii-24-299
idem, iii-151: era amicissimo di quel galantomone del loro signor padre. pananti
andasti a perder poi chiusa in quel nodo, / ch'or fa che 'l
di questo cielo? dico quella zona o quel circolo che,... da
lippi, 5-64: i cavalier famosi e quel plebeo /... / furon
il significato di « lattea » di quel nome, alcuni credono una « smectite
i-32: anco è da vedere che in quel luogo per via naturale o chiusa l'
del ciel la strada, / quest'è quel dì che fece 'l signor degno.
terra nel conflitto, è minore di quel che desideri il capo di teseo; sembra
, 1183: stupor li prese di quel corpo cinto / d'armi cangianti, di
corpo cinto / d'armi cangianti, di quel capo ignoto / dentro l'irsuta gàlea
da galea /... / è quel vicario; orsù confessa. guerrazzi,
la esercitasse, alla quale ricerca seriamente quel galenista rispose che avea grandissimo rimorso a
lui nasaccio bitorzoluto sentì lo stuzzico di quel pruritante ingrediente, che sparò una quantità
un galeotto? zeno, xxx-6-107: è quel che ha combattuto / col capo generai
giannina! quando sarà mia moglie, quel galeotto non la tormenterà più. foscolo,
io m'annoio più che mai, poiché quel galeotto di giorgio non è rimasto a
di modo che la cosa, in fra quel paio, / dal galeotto andava al
palla galeotta dell'anima, immemore di quel bagno penale che chiàmasi 'il mondo'.
non fosse conservato dentro alla corpulenza di quel navilio e del suo carico,
scappava via così. soffici, v-2-95: quel giovane era arrivato lì un'ora fa
la grazia, che ha nel dimostrar quel subitano impeto di voce che veri- similmente
bicchiere, / e tristo a quel bicchier che a lor venia, / ché
, 2- 178: io per quel mar di guerre e di congiure / tener
ora era fermamente deciso a togliersi dattorno quel gallinaceo invespito. e non era,
, 386: 'linea di galleggiamento'. quel termine ove il naviglio cessa di essere
vide con quell'andatura galleggiosa, dandosi tutto quel da spuntare la carrozza del re,
i-195: perché i più allegri di quel drappello amavano di far galeggiare di boria
587: ha di muraglia recinto quel luogo, ed hallo partito in picciolo
armadioni / dell'umano saper, sai quel ch'io veggio? / gallerie di vesciche
persona. castellini, 1-21: a quel gallettuzzo / marzaiuolo,... toccherà
sanctis, i-174: i più in quel tempo gallicizzavano di pensiero e di lingua.
stolti, se li gallici bracati non sentissero quel medesimo. benvenuto da imola volgar.
1-59 (145): soprastette quel morbo gallico a scoprirmisi più di quattro
. gemelli careri, 1-iii-121: incontrai in quel giorno galline di campagna,..
strillava come una gallina spennata viva contro quel ladro. moravia, vii-78: le donne
, che essi annunciano il gallo, quel gallo che è la passione delle galline.
. zucchetti, 382: era tutto quel pesce d'ottima qualità,..
allegri, 101: cupido garosello, come quel ch'è gallina mugellese,..
, / e parere il tantusso e quel che soffia / il naso alle galline,
uccelli acquatici non hanno... quel gozzo che vi hanno i galli e tutto
ora era fermamente deciso a togliersi dattorno quel gallinaceo invespito. = voce dotta
li-2-16: desideroso che il re stimi quel sito e si accrediti come un
! sul campanile / com'è triste quel gallo banderuola / che prilla prilla su
della porta, 1-219: fate che quel gallo d'india sia più pelato del
, che essi annunciano il gallo, quel gallo che è la passione delle galline.
: tu la finirai male se vai con quel gallo lì! pea, 7-468:
: il papa ora è ristretto in quel piccolo principato o patrimonio di s
era diventato una gallina... quel beccare non mi quadrava, ma dormire
a. verga, i-276: l'acchiappaporci quel giorno non aveva il berretto col gallone
, 413: 4 gallozzola ', quel globo che fa l'aria passando per
aria passando per altro liquido; e quel sonaglio che fa nell'acqua la piova
tocco galoppa, / cosi si crucciò lui quel mariuolo, / che non era uso
il gualoppo, mi comandò di recitargli quel sonetto. cattaneo, iii-1-243; il
mirabile]. bresciani, 1-ii-343: quel galuppo è un plebeo, un mariuolo
. nievo, 1-283: in tali parole quel galuppino squadrava la colomba di sbieco con
. bersezio, 244: se fosse quel ricco che ella dice non ista- rebbe
eh? leva la gamba! / quel che tu di'! buonarroti il giovane,
le gambe all'aria, e in quel modo stare ritto e andare con le
speroni, 1-136: questo è proprio quel vestimento... corto a mezza
.. non desti in te più di quel senso di generale benevolenza che un cuor
fanno ammazzare... i baroni di quel regno che siano rei di qualche grosso
rancore, disperazione: tant'odio contro quel sano e forte in gambe suo compaesano.
. così per esempio: questa volta quel pover uomo non ne leva le gambe
. machiavelli, 278: questo fu quel partito sinistro che tagliò loro le gambe
12-i-303: gl'imperiali guardano in cagnesco quel carignano, e si vantano di vettovagliarlo o
soderini, i-366: è ancora buono quel magliuolo che si spicca rasente a
ci vada lui a far la guerra; quel gambastorta! = comp.
e dromedari. calmo, i-14: in quel che voio tastizar el claucimbano sento un
: confidavo tanto di poter cavare da quel giovine un novello teseo... che
scarabèo. cicognani, iii-2-209: osservò quel visino di mela tutt'una grinza di