, fame, pestilenza, tremuoti, e quant' altro la rabbia e il bisogno lor
quanto abbisognarne d'una tua intervenzione, quant' è necessario un tuo ritorno.
abondo, vedendo... / quant' era la distanza fra tessere e 'l vedere
al fondo perché è a predominio aereo quant' è 'l dire perché è men grave dell'
che si genera dall'abitudine è potente quant' altro mai. settembrini, 1-402:
. idem, xiv-1-67: abbono, quant' altri, gli aristocratici, abbono l'antico
qualche confidenza ruvida; ma io so quant' è difficile parlarsi tra esseri umani.
una palla di finissim'oro, grossa quant' è il profilo accennato nella figura.
] entra in casa a ciascuno, quant' egli vi truova di accesso; non violenta
ancor com'ella piace, / né quant' io l'amo forte. idem,
su per lo scoglio venire. / ahi quant' elli era nell'aspetto fero! /
'l garzon mio. -non sapere in quant' acque si pesca, non sapere
lorenzino, 1-3-5: nessun non sa in quant' acqua si pesca. de marchi
, appunto, per i ferrovieri cin- quant' anni addietro. sinisgalli, 4-147: non
fame, pestilenza, tremuoti, e quant' altro la rabbia e il bisogno lor
en core stretto: tant'è granne quant' hai affetto. dante, par.,
e l'ultimo saluto, / o quant' amata sfortunata suora. sempronio, iii-216
rota, e più con beffe ride / quant' ha più fatto col suo mal ploranti
: non sai tu, frate, quant' io son distretto / di quel signore cui
disfaceva nel pianto:... quant' era agghindatura, quel po'di giovinezza fittizia
sente cor, mente non mira / quant' alto salga la grandezza mia. e
io vorrei / farvi cotanto onore, / quant' io vi porto amore, / vostre
, voce tanto più necessaria e valente, quant' è più inutile e impotente la cosa
nero /... / ahi quant' elli era nell'aspetto fero! / e
alba cittadina. idem, 3-39: quant' albe nasceranno ancora al mondo / dopo di
17-131: alcuno / non l'amerà quant' io l'amai. non nasce /
, 189: e fe'venir quant' arme in corte avea, /..
gambe e le spalle: / quant' è nudo, del corpo. rimontano rapide
i-257: qui dolce aura d'amor, quant' i'disio, / sol mi nutrica
, 32-110: baldezza e leggiadria / quant' esser puote in angelo ed in alma,
: pure se ci avessi che fare quant' è alta un'ugna, mi crederei obbligata
17-133: alcuno / non l'amerà quant' io l'amai. / non nasce un
insù, altrettanta salita per appunto, quant' era stata la scesa basterà per torgli ed
nella tenda entrato / d'agamennòn, quant' io t'impongo esponi / esatto ambasciator
tanta mole d'aria non compressa, quant' era quella che nella palla occupava lo
nelle cose innocenti; forse tanto peggio, quant' ella era in prima credula al bene
ammanta. marino, 321: certo (quant' io mi creda) / certo alcun
niuno altro uom vive il quale te quant' io ami, avendo riguardo all'altezza dell'
b. davanzali, i-53: con quant' arte di tiberio un crudelissimo fuoco si
, aminta, 1846: oh con quant' arte, / e per che ignote
piglia, fere e ancide, / quant' ella o dolce parla o dolce ride.
scorgere tuttavia di gran panorami: l'italia quant' è lunga, l'intera europa in
quanto è nascosto, / quanto appare e quant' è, muove, nudrisce /
un fritto di schienali, animelle e quant' altro. = dimin. di
a me d'orror sembiante / è quant' io veggo; e, se nel ciel
il duolo, il quale, tanto quant' egli è novello, truova chi 'l conforta
che mai / faccia del cor, quant' ei vive, partita. maestro alberto
ti si prepara, / che appagherà quant' hai servito e servi. = comp
., 18-34: or ti puote apparer quant' è nascosa / la veritate. g
tutto / quanto è largo si sgombri e quant' è lungo. pallavicino, 3-1-585:
il numero della fronte, subito dice quant' è tutto lo stuolo. apposticelo,
nel tuo arbitrio tanta cera, / quant' è mestiere infino al sommo smalto. idem
io so che vi è a cuore quant' io v'amo; vivete felice che io
innamorata, / non mi donasti ardir quant' ho temenza / che io potessi sola
, 126-67: se tu avessi ornamenti quant' hai voglia, / poresti arditamente / uscir
, 310: il quale [volto] quant' è più grave e severo e saldo
alor ch'i'miro e penso / quant' aria dal bel viso mi diparte.
122-13: vedrò mai il dì che pur quant' io vorrei / quel'aria dolce del
1-24: e serbi [l'arsenale] quant' oprare in pace 0 'n guerra
colore oscuro; e tanto più oscuro quant' egli è più vicino all'orizzonte, e
l'armonio; ma tu dicevi: quant' è noioso; sempre a quell'armonio.
volte un bel cordesco, / quant' egli è giovane e fresco, / vuoisi
188: viva pur sandro manzoni! / quant' è mai che s'arrabatta / co'
. francesco da barberino, iii-402: quant' è tal doglia e sì fera portare
molto lieto che gli altri non abbiano danno quant' io, e sono molto dolente di
con tante bocche e tante / quant' apre in lui caverne il fiero ardore,
re- dentor. carducci, 887: quant' è che aspetto! la ferocia bianca
asprezza tanto amara e ria / fu quant' è tal dolcezza, o crudel morte
tal dolcezza, o crudel morte / quant' è mia vita per l'accesa speme.
quanto a monsignore di torcelli, farò quant' io potrò; ma il povero signore
boccaccio, iv-270: umile e pian, quant' io posso, m'assegno / a
slataper, 1-42: voi non sapete quant' astuzia s'impara guardando come un'ape
, inf., 21-32: ahi quant' elli era nell'aspetto fero! / e
chiusi. marino, 321: certo (quant' io mi creda) / certo alcun
io, qui seduto, sinceramente disposto quant' altri mai a ridurre in meglio il
miei, / e 'l cor di tante quant' al mondo sono. bandello, 1-2
del conforto usato, / né so quant' io mi viva in questo stato. idem
. dati, xxvii-4-90: poteva ben egli quant' alcun altro fermarsi a contemplar l'avito
., 18-35: or ti puote apparer quant' è nascosa / la veritate a la
/... / a crescer vien quant' egli più s'adatta i a far
i-720: conchiglie fasciate, ma belle quant' ogn'altra, poiché le fasce,
1. nelli, 14-3-23: in quant' a me, i'mi chiamo contenta
ne vennero poi col tempo non so quant' altri [di bambini]...
in un, badile, / buona quant' altra, ma men grave all'opre.
, senza costare un baiocco, tanto rende quant' uno ne prende. -da
: « bal- dezza e leggiadria / quant' esser puote in angelo ed in alma,
in milano; /... / quant' è in vinegia zazzere, e cammini
le ginocchia callose e steso il collo quant' era lungo per posare il mento barbuto sul
, iv-2-76: poi, stendendo la vista quant' io basto, / colui vidi oltra
s'ostina / tanto contra di me quant' io mi doglio; / e sono i
, aminta, 1845: oh con quant' arte, / e per che ignote
, e più con beffe ride / quant' ha più fatto col suo mal ploranti.
mi giova e dole, / ché quant' io miro par sogni, ombre,
tanto si scosta ciascuno da'beni spirituali quant' e's'accosta a'beni temporali.
crebbe, / quai ti fe'dono e quant' onor t'accrebbe / quel 2
el si gode / tanto del ber quant' è grande la sete, / non saprei
la sete, / non saprei dir quant' el mi fece prode. idem, purg
biadetti, e le biacche, e quant' altri o di corpo, o acquerelli,
i biadetti, e le biacche, e quant' altri o di corpo, o acquerelli
: [l'acqua naturale stillata] fa quant' è una nocciola d'un ghiaccio più
. idem, 887: vieni. / quant' è che aspetto! la ferocia bianca
vii fango e brutta macchia, quant' è il parlar in biasmo di voi donne
rose allora / mai non vi potre'dir quant' eran belle: / quale scoppiava della
si mescola, ed arride / a quant' altri mal cauto e bonario / o
, 31-83: di tante cose, quant' i'ho vedute, / dal tuo podere
, e per dignità la più reverenda di quant' altre ve n'abbia: perocché.
a onore, perché di tanti anni, quant' io ti conosco, non t'ho
« se tanta grazia luca in voi, quant' è 'l disio, fatemi saggio
e ben sedenti, / e brun quant' altri che ne fosser mai. lorenzo
ogni pianeta, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata, /
non posso esprimere, / maestro, quant' ho verso voi buon animo. castiglione
'fiorentino'. carducci, ii-1-210: adoprerommi quant' io posso per iscrivere nella settimana santa
col mal seme e non cólto, / quant' elli ha più di buon vigor terrestro
, sta'seco in tono, / che quant' al resto anch'io -buono di
: fuori le fontane non buttano da quant' è freddo. idem, 6-233:
allegri, 101: e però sappiendo quant' ella di lui fosse cacherosa, per
in grado di sapere la mia lingua quant' uomo d'italia. -cadere dal
, li-m: nella nuova via, quant' è più l'altezza a cui si tende
di me chi vide il vero, / quant' io calcai, fin che chinato givi
, 20-345: consentir gli convenne a quant' ei volle; / e benché gisse ov'
starai per giullare, / o spenderai quant' essi, / ché, se tu noi
dante, par., 29-6: quant' è dal punto che 'l cenit i
il giudice a levargli la camicia e quant' altro rimaneva, per conto della signoria.
mie terre, finché saranno mie, quant' è vero che mi chiamo clapasson,
dei francesi, non ti camperebbe quant' oro è al mondo che non ti fosse
strada nella notte terribile era stata corsa quant' era lunga e larga dai cavalloni del
quel fanatico che, a far vedere quant' egli abborrrisse ogni odore d'aristocrazia,
, 85: accogli pur insieme / quant' hanno in sé di dolce / o le
. idem, par., 1-12: quant' io del regno santo / nella mia
: in cosa adunque di tanta importanza quant' è la sollecitudine nella sementa, bisogna ben
che apertamente io l'oso. / quant' io già son, né in pensier pur
di pagare orlandino galigaio prode e capitale quant' elli istessero. nuovi testi fiorentini,
ve l'ho potuta pestar nel capo quant' ho potuto, non l'avete voluta
non nasce da non aver contezza di quant' altri ci abbia pensato, ma,
amanti fa altro, ch'onore, / quant' elli ha fatto carampìa, de'denti
/ non hanno tante belleze in domino / quant' ha in sé la mia donna amorosa
/ nave di merci preziose carca, / quant' io sempre la debile mia barca /
lavava i piedi a tanti poveri, quant' egli aveva anni; e lavavagli come
sì felici e cari lumi, / che quant' io vidi poi, / vago amoroso
hermes carrucolatore: ch'è un tipo quant' altri impavido di tutta la celeste combriccola.
'l pescator fileno / che presente ascoltò quant' egli disse, / quanto diss'egli e
. castiglione, 336: possendo approvar quant' io ragiono col testimonio de molti omini
cellini, 1-2 (29): ora quant' io m'abbia acquistato qualche onore alla
fatta e vigna posta, nessun sa quant' ella costa. lastri, 1-3-115: ritenuti
105: e per mostrarvi come, e quant' io stimo / la grazia vostra,
ecc. rigatini-cappuccini, 181: quant' occorre a una caserma: brande,
è come i casi tuoi, / quant' ebbi al mondo più fidato e caro.
, / visti non ci ho, quant' io vorrei, castrati. campanella,
viviani, vi-105: restami ora a dire quant' io so intorno all'uso delle catenuzze
alberi, e gli animali, con quant' era sopra la terra, anzi la terra
beùto di sotto, e tanto più, quant' era la lavatura, che erano alquante
catinella d'acqua chiara; lascialo bere quant' acqua e'vuole. 3.
/ nunzia di quanto mira e di quant' ode. parini, giorno, 1-688
strada nella notte terribile era stata corsa quant' era lunga e larga dai cavalloni del
la zappa sua trova il tesoro / quant' io faria di ritrovar l'avello.
di confessione. petrarca, 127-100: che quant' io parlo è nulla / al celato
la natura li renderà più belli assai di quant' arte mai volesse porci il tuo parrucchiere
ognor l'è dietro, / e quant' ella compone emenda e tassa. i
. d'annunzio, iv-2-416: veementi quant' altri mai erano gli impulsi che partivano
mi pinge. guittone, xx-52: quant' è, più ch'om, d'amore
nel tuo arbitrio tanta cera, / quant' è mestiere infino al sommo smalto.
detto luigi pulci, dicendogli, per quant' obbrigo lui s'era vantato di avermi,
/ su i gravi ferri, in ritrovar quant' alto / ivi s'erga da tonde
aron te / cade primier; cadon quant' altri han core / d'awentarsegli.
vederle, l'eseguì, trattenendole solo quant' era necessario per dar loro, in fretta
. lorenzo de'medici, 233: quant' è bella giovinezza, / che si
tanto dal voler di dio riprende, / quant' ella versa da due parti aperta.
cerasichello sì sprovveduto, che nemmen sappia quant' ossa ha l'uomo. = voce
cetere. buonarroti il giovane, 9-31: quant' è più agevol cosa a voi
rispose, nulla parendogli poter rispondere a quant' egli aveva detto. savonarola, iii-27
/ d'una sola esser certo, / quant' arti, parti e rispetti dio pose
le gambe e le spalle: / quant' è nudo, del corpo. rimontano rapide
, 1-42: perché voi non sapete quant' astuzia s'impara guardando come un'ape entra
, e quella è tanta, / quant' ha di grazia sovra suo valore. cecco
menzogne, / ma non tanto però quant' io n'ho visto. 13
, 21-90: perch'alia vista mia, quant' ella è chiara. / la chiarità
salvi iddio, donna chiarita, / quant' è 'n piacer del vostro nobil core.
quanto ha di qui al cielo; quant' acqua è in mare: quello che
fr. de marchi, 1-10: quant' acqua che si vorrà cavare delli fiumi
vecchia una giovane / ch'è bella quant' un sol di mezzo luglio; /
dell'anima. matraini, ix-507: quant' ho più da lontan l'aspetto vostro
non nasce da non aver contezza di quant' altri ci abbia pensato, ma,
188: viva pur sandro manzoni! / quant' è mai che s'arrabatta / co'
le dolci olive per natura cole. / quant' è più pura l'aria, più
, in ponente; / ma in quant' a me l'è una cicalata / delle
pianeta, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata, / non
fanno dell'orizzonte insieme zona, / quant' è dal punto che 'l cenìt i 'nlibra
tutto disciolto, / e messo a riguardar quant' era volto / el suo legiadro et
mosse, /... / quant' una voce ch'io d'un'angioletta /
, cert'a gran fee; / ma quant' eo più recheo, lor men pare
iii-84: a me fecondi / di quant' oro fien gli strilli / de'clienti e
fa più vivo e più cocente, / quant' ha da te più strazi e fiero
e gigli. tassoni, 8-60: quant' era meglio questi frutti córre, / ch'
può il sognante cogliere, / per quant' orecchio intenda: / è gente che con
tre poeti cogliere il bello, lasciando quant' era in loro men che degno, l'
supplice umile a te presento, / quant' hanno in sé d'amore e di lamento
abbassando anche lui la voce. -noi quant' è che cerchiamo il collegamento.
bibbia], 2-205: or, quant' è alla colletta che si fa per li
scritterelli colloco su fogli che vivono, quant' essi, un giorno: né so come
mia. l. alamanni, 7-i-327: quant' or s'abbassa il tuo bel regno
mezzo a tanta cafoneria, e brutte quant' erano -senza loro colpa -le figlie del
. diodati [bibbia], 1-401: quant' è... alla gran colta
mal seme e non cólto, / quant' egli ha più di buon vigor terrestro.
bartóli, 40-i-24: credendo che di quant' altra ha 11 mondo, l'ottima
11 mondo, l'ottima, e di quant' altre nazioni ha il genere umano,
di francia, avvenimento grande e memorabile quant' altro mai. foscolo, xiv-158: il
pagare... prode e capitale quant' elli stessero. testimoni alberto baldovini e var-
/ mi facea trasparer per la coverta / quant' ella a compiacermi venia gaia. boccaccio
: non si potria compiutamente dire / quant' è la tua bellezza, né tu
ii-328: ben vorria ritornare, / quant' ho più potenza, / e mettere
leggeva e scriveva nel proprio cuore tutto quant' è necessario a donna operosa, a
di lombardia, e chi sa di quant' altri paesi! non lascia mai di fare
/ di tradimenti assai la disleale / quant' era di valor la sua rivale. giusti
sua gelosia, - quel donnaiuolo compromettente quant' altri mai. soffici, 6-106:
mia non lo voglio mai più. quant' era meglio ch'io seguitassi a ballare
, inf., 34-33: vedi oggimai quant' esser dee quel tutto / ch'a
mi posi a ridere. e da quant' altro poi ho visto in quel paese
ostinatissimi peccatori..., e quant' altro può un uomo apostolico investito d'
di lui / esser può in te: quant' io ti abborro, l'amo.
, / onorando ancor tossa / quant' io più far mi possa! marino,
/ mi conduce a morire: / quant' io più v'amo, più ne son
sono contraddetti da altri, e finalmente quant' è maggiore il loro numero. imbriani,
, xxxv1- 103: di tanto mondo quant' aggio cercato / nullo consiglio non posso
, 8-60: misera me, dicea, quant' error presi / quel dì ch'io
l'arco e 'l bosco entrai! / quant' anni poscia ho consumati e spesi,
lunghe. pirandello, 5-593: ma vede quant' altri pensieri, quant'altro da fare
: ma vede quant'altri pensieri, quant' altro da fare mi dà lei adesso?
ognuno, imperador, si lagna. / quant' io per me, ripasserò que'monti
di sovra e sé ad essi tanto confermarsi quant' ella porrà più, però che di
è più pregna di bella eloquenza, quant' è più derivata dai sentimenti del cuore,
arcivescovo che fusse conveniente a una città quant' era firenze. boiardo, 2- 1-48
tanto dal voler di dio riprende, / quant' ella versa da due parti aperta.
di bella eloquenza, quant' è più derivata dai sentimenti del cuore
mi facea trasparer per la coverta / quant' ella a compiacermi venia gaia. buti
bere di quell'acqua per dua riprese quant' io potetti, tanto che buonamente io ne
di sospetto / consentir gli convenne a quant' ei volle. manzoni, pr. sp
di lombardia, e chi sa di quant' altri paesi! non lascia mai di
mio; / tu gli può'dir, quant' è pericolosa / la guerra in dacia
, / rosse ento 'l mezzo, quant' è una rosa, / che non si
/ non hanno tante belleze in domino / quant' ha in sé la mia donna amorosa
in quella mente / vivo; e quant' ozio il fato e i tempi iniqui /
di costà, non è così tempestoso quant' egli è, se non per li molti
fiera salvatica; io per certo la difenderò quant' io potrò. d'annunzio, ii-925
koulicano. alfieri, 1-15: sai quant' oro e sudore e sangue indarno /
posso affrettarmi quanto tu chiedi, e quant' io desidero. verga, 3-68: voi
giovane, 9-339: -dimmi un po', quant' è che tu se'infermo? /
ognor l'è dietro, / e quant' ella compone emenda e tassa. / col
pietra bigia, / ne taglia via quant' io non vi so dire. / la
giacomo da lentini, ii-76: per quant' aggio di gioia / tant'aio di
, 24-120: o giustizia di dio, quant' è severa, / che cotai colpi
cecco d'ascoli, 2309: quant' è più pura l'aria, più
, e zampe... in quant' alla grossezza, è poco minore d'una
: aronte / cade primier; cadon quant' altri han core / d'avventategli.
articolo, sembra molto opportuno osservare, quant' anche spicchi la sua curiale perizia nel
. sennuccio del bene, ix-51: quant' uomo ha da sé per suo fattura,
or trebuta, / non ne potre'avere quant' un dado. fiore, 10-13:
/ a null'om non afisi / quant' a me solo, ed io ne so
. lorenzino, 73: tu sai quant' era [la moglie] meschina, perfida
d'una sola esser certo, / quant' arti, parti e rispetti dio pose /
miei scritterelli colloco su fogli che vivono, quant' essi, un giorno: né so
di rinaldo, e che gli mostri quant' egli sia debilitato di forze. davila
, xxx-1-42: dunque sul cominciar, quant' è in tua mano, / debitamente a
: a me anche, che lo merito quant' ogni altro, e n'ho diritto
averno. alfieri, 1-878: io, quant' è in me, presto a giovar
, 147: ogni verso è pregiabile / quant' un poema epico, / di cui
. casti, 3-71: sa inoltre ognun quant' egli [il gatto] osserva ed
mie lettere: io credo, in quant' a me, che lo faccia perché
torini, 303: e la cosa, quant' ella è assaltata e per sua natura
dai colleghi l'assicurazione d'aver fatto quant' era possibile per l'inferma, volle
. sacchetti, 9: deh, quant' io ebi tua persona a degno,
de l'orizzonte insieme zona, / quant' è dal punto che 'l cenìt inlibra
422: il nobile demagogo alcibiade, perito quant' altri mai nel governo della gran bestia
, i-iii: mi par soverchio il cercar quant' oltre si stenda la potenza de l'
divien, ch'ivi entro passa / quant' acqua scende e gli depreda i campi.
rialzatevi, ripiegate la vita: e quant' altro dee farsi. goldoni, iv-295:
pastorello, amato / tanto da me, quant' io da te derisa? magalotti,
pene, stenti e guai, / e quant' umor dagli occhi miei derive. tasso
v-82: sapi come la figura mia quant' e'più l'ò scoperta, ò trovato
24-122: e sallo iddio, / quant' io ho desiato questo giorno, /
talor vo cercand'io, / donna, quant' è possibile, in altrui /
par., 30-132: vedi nostra città quant' ella gira! / vedi li nostri
secolo tanto n'n'amai ancore / quant' amo teve, rosa invidiata: / bene
de la tua figlia, / e per quant' altre cose umile ancora / ne'suoi
messo / nel foco il dito, in quant' io vidi 'l segno / che segue
secolo tanto n'n'amai ancore / quant' amo teve, rosa invidiata. giamboni,
à lo saladino / e per aiunta quant' à lo soldano, / toccareme nom pòtteri
altri segni, è la stessa logica in quant' è vestita di vocaboli. gioberti,
su per lo scoglio venire. / ahi quant' elli era nell'aspetto fiero! /
tuttavia di gran panorami: l'italia quant' è lunga, l'intera europa in
, / né di persona; e so quant' altri al certo, / dove la
ramo d'umiltà si è dibassarsi, e quant' elli è in maggiore dignità tanto
ognora di credito e di certezza, quant' è più stata in disa- minazione e
. d. bartoli, 9-24-2-31: quant' è difficile allentare le [corde]
di firenze, dannava tante sepolture, quant' egli vedeva per le chiese;.
mai. v. franco, 310: quant' è per me difficultoso, angusto /
, 157: la carne vostra, quant' è vostra possa, / colla stinenza
e. cecchi, 5-516: potei osservare quant' è scroccata la fama del leone,
né dignità d'imperial corona: / ché quant' uom maggio, più vii si ragiona
non si può sapere in tanta città quant' è firenze, ma in digrosso,
la rosa quando aperta / tanto divien quant' ell'ha di possanza. lorenzo de'medici
detto muro appunto tanta dilatazione d'ombra quant' è quella che si trova su la parte
lasciare una traccia / su costei. quant' è stato dilegua in un sogno / come
a casa. ma per rimanere « quant' era possibile, immobile » a letto
62-51: or considera, lettore, quant' è ignorante chi fa lunga dimora nella
lo meo cor senti. / oi quant' è dura pena a cor dolenti / stare
la rosa quando aperta / tanto divien quant' ell'ha di possanza. boccaccio,
-e'sono usciti, / eh? e quant' è -è tanto, ch'e'potreb-
più di me; tanto affettuoso, quant' io passionata. venne il momento delle
io benedirei e mi asterrei di tanto quant' ei facesse primo perché gioverebbe alla educazione
sovra e sé ad essi tanto confermarsi quant' ella porrà più, però che di costumi
, com'io spero, ancora / quant' io posso più priego umilemente. macinghi
, 3-189: fa scorger [amor] quant' ha il ciel terr'ed inferno,
cresciuta ognora di credito e di certezza, quant' è più stata in disaminazióne e in
quante veste / gentil buccia, e quant' arma o riccio, o guscio,
alle leggi, che egli sa venerar quant' ognaltro, ma per la leggierezza del fatto
quindi apprender dee l'uom che comandi / quant' ha mestier di disciplina e 'ngegno.
par., 26-113: tu vuogli udir quant' è che dio mi pose / nell'
tue questure, edilità, / e quant' altri abbi, avesti o avrai disdori
, trade o falsa tanto / donna quant' om? compagni, 1-2: per loro
.. /... che quant' ha desface / a prò de tal,
/ tanto più facea rider la brigata / quant' ei volea più far del grazioso.
saggio del mio mastro dir disnebbia / quant' era d'ombra sparso ne la mente.
frezzi, iii-3-32: in lui apparve ben quant' egli è grieve / la signoria e
appresso l'universale. lippi, 2-2: quant' ei far solea, posto in disprezzo
t'infigni, o non sai / quant' è la furia di sosia molesta; /
sordastri. marnioni, 1-274: non so quant' ora ivi rimasi: / gelida disensata
siete, a cui tanto distilla / quant' i'veggio dolor giù per le guance?
morte questi due prinzi come traditori. quant' io, per mio consiglio, giudicherei
. alfieri, v-2-500: a convalidar quant' io dico, mi si appresentano tosto gli
divine, / per confermarne in voi quant' io disvelo, / da'sempiterni lumi
ch'i'tante volte sia manganeggiato, / quant' ha grosseto granella di sale. grazzini
gli è tolto in ciascuna cosa, quant' egli è occupato a molte cose.
dei / separati e divisi, / quant' è diviso e separato il cielo / dalla
non si potria compiuta- mente dire / quant' è la tua bellezza, né tu il
guido delle colonne, 3-42: oi quant' è dura pena al cor dolenti /
, in cui mostra natura / di quant' ha forza il suo mirando instinto: /
siete, a cui tanto distilla / quant' io veggio dolor giù per le guance?
. lorenzo de'medici, ii-249: quant' è bella giovinezza, / che si fugge
barberino, 157: la carne vostra, quant' è vostra possa, / colla stinenza
? grazzini, 4-71: domin, quant' ore sono? d. bartoli, 31-218
sono usciti, / eh? e quant' è? -è tanto, ch'e'potrebbono
à lo saladino / e per aiunta quant' à lo soldano, / tocca- reme
degl'insubri. sbarbaro, 3-80: quant' albe nasceranno ancora al mondo / dopo di
a dietro. petrarca, v-1-633: ché quant' io vidi il tempo andar leggero /
allora. petrarca, 192-5: vedi quant' arte dora e 'mperla e 'nostra /
male 'nciampo. pulci, 10-42: quant' arme truova, tanta ne fracassa;
però s'alcuno, non convinto di quant' ho scritto, vorrà il mio errore mostrarmi
io m'intendo / di bindoli, quant' altri: appena visto / io m'avrò
dura pietra. frezzi, ii-13-145: proverà quant' è duro lo smalto / del suol
, iii-3-32: in lui apparve ben quant' egli è grieve / la signoria e dispettosa
di corruzione... noi per esempio quant' è che frequentiamo la casa del nostro
conoscere al mondo che 'l papa, quant' era in sé, voleva per effetto il
, 3-189: fa scorger [amor] quant' ha il ciel terr'ed inferno,
l'adultèro. petrarca, 192-6: vedi quant' arte dora e 'mperla e 'nostra /
ad esso acquistando veglia e pensa e fa quant' el può far com'ello sia.
scorre, non conosce o crede / quant' egli di più ancora indietro lassa / ogn'
al cono abc s'aggiungerà tanta gravità quant' è li quattro ventisettesimi del peso del
alla morte. michelangelo, i-35: quant' è veder 'n un eminente loco /
che quella suprema empirea spera / mostra quant' arte in sé rinchiuda e celi. chiabrera
uso avverb. torini, 251: quant' era più laudevole secondo la pos
poscia divien ch'ivi entro passa / quant' acqua scende, e gli depreda i
di lombardia, e chi sa di quant' altri paesi! non lascia mai di
reggia, ma presto dovetti accorgermi di quant' era instabile, perché già tesserci dentro
fieri, v-2-500: a convalidar quant' io dico, mi si appre- sentano
capua avendo fatto il medesimo esattissimamente di quant' è succeduto sin qui conforme agli ordini
nella tenda entrato / d'agamennon, quant' io t'impongo esponi / esatto ambasciator
diodati [bibbia], 3-69: quant' è esecrabile chi abbandona suo padre?
esecrabile chi abbandona suo padre? e quant' è maladetto dal signore chi provoca ad
pregio sia del pennello semplice esecutore di quant' ordina e figura prima la fantasia.
dolce esser amato amando, / e quant' è duro, esperienza avessi, / lungi
tenda entrato / d'aga- mennon, quant' io t'impongo esponi / esatto ambasciator.
la reggia. pananti, ii-152: quant' è che non vi siete confessato?
erano de'nostri: per- viene, quant' è da lui, ad impedire l'effetto
menin lo lor vita: / ma quant' uomo ha da sé per suo fattura
a morti, / che non amaro quant' eo, né sì forti. fra giordano
poi stesamente. carducci, 887: quant' è che aspetto! la ferocia bianca /
gl'importa di favo rire quant' è possibile il suo protagonista, estenuandone
e non dispiace a dio, in quant' egli è diletto, se non ci ha
. delfino, 1-22: allor pensai quant' ha veloce il piede / la forte amica
d'esercitar tant'azione di dilatazione, quant' è la differenza [ecc.]
né mai fallace / o vano è mai quant' io col capo accenno. alfieri,
non promette, che pur troppo scorge / quant' altri a lei, ella a me
falsar sua mente / dee esser conoscente / quant' à amici, e esso amico a
, ii-13-13: guarda la faccia sua quant' ella è falza / e che di chiara
. tu se'in fantasia. / quant' è che tu venisti? -fare
tafalco -quanto faceva teatro, quant' era surrealista -e riattaccò con la
el si gode / tanto del ber quant' è grande la sete, / non saprei
grande la sete, / non saprei dir quant' el mi fece prode. ariosto,
perciò che queste o in niuna parte, quant' all'es- senzia, son dalle commedie
, or son seconde, / e quant' è di mortale, al fin rinasce.
sangue de'fanciulli ebrei, / con quant' io uccido in fasce i pensier miei
fastel di cervello, e i'non ho quant' un'oca, e un sacco di
fabbricazione dell'olio, deve esser caldo quant' è possibile, esposto a mezzogiorno, e
. diodati [bibbia], 1-317: quant' è alla tratta de'cavalli,
petto l'altrui fregio, / ma quant' uomo ha da sé per suo fattura,
di diritto, rapporto, e di quant' altro occorra, a forma della fattura
e per dignità la più reverenda di quant' altre ve n'abbia: perocché (
, ch'el primo fanciul nacque, / quant' io ho pentiòn chèd èl mi piacque
gentilezza fede. manzoni, 297: quant' io / per la salvezza di tal padre
novella / de la cità d'inferno, quant' ell'è falsa e fella, /
. f. frugoni, v-573: oh quant' è falsa, oh come fellona l'
aver amanti. lorenzino, 152: quant' era meglio, in sul principio,
riprese a misurare lo studio d'architettura quant' era lungo, prendendo e lasciando ad
una cicatrice che gli fendeva la fronte quant' era larga. fogazzaro, 2-191: il
in qua, quante rapine, / quant' ire, quanti torti, / quante ferite
vii-474 (18-8): zascun mostra quant' angossa e danno / cum l'orgoiosa
un ferlino, / de tanta moneta quant' eo guadagnaie. velluti, 28
cecco d'ascoli, 1369: o quant' è bella cosa la fermezza / d'amore
fisando, ai fermi sguardi offerto / quant' esser può splendea di sacro e grande
proprietà. foscolo, xiv-67: abborro, quant' altri, gli aristocratici, abborro l'
, da vendetta orribile guidato, / quant' io ti dava un nulla reputavi /
soper- chieria. carducci, 887: quant' è che aspetto! la ferocia bianca
regia testa / tessa tante ghirlande / quant' egli, forte e grande, / vedrassi
al figur. guittone, xx-51: quant' è, più ch'om, d'amore
per scaldare il forno. ha sentito quant' è buono il pane di nicolosi? gramsci
suo con tante bocche e tante / quant' apre in lui caverne il fiero ardore,
davanti. del bene, 65: mira quant' oggi ancora 11 nome pio / del
. alfieri, 1-878: io, quant' è in me, presto a giovar di
tanto aveste voi mai fiato, / quant' ognuna tornar vuole. aretino, ii-127:
da me, col quale la terra quant' è bisogno profondamente si fora; e
il posseder, crison, tant'or quant' hai, / se non l'adopri,
la rosa quando aperta / tanto divien quant' ell'ha di possanza. passavanti,
spaventare). guiltone, xx-5o: quant' è, più ch'om, d'amore
'l cielo ha forza in noi / quant' alcun crede, fu sotto ch'io nacqui
avuto tanto giudicio. alfieri, 8-217: quant' uom più vai, men se medesmo
, una ciste, grossa quasi quant' un pugno, che ingrossava sempre,
fatta / col suo santo volere: / quant' era el tuo gaudere, / nullo
dentro il mio cervello in non so quant' anni di lavoro pressoché tutte le filosofie
è evidente in essi, a chi considera quant' oro e quante gemme greggie e rozze
cagion ed accidente, / schiude ai piacer quant' hai fenestre e porte! b.
/ ma di voi tiene in fio / quant' ha gioia e conforto. 2
fresca ed aulorita fiore, / che quant' io più guardo più mi prende. petrarca
presto. fagiuoli, 3-6-189: è vero quant' io dico, e sia la firma
quel fisando, ai fermi sguardi offerto / quant' esser può splendea di sacro e grande
tanto più facea rider la brigata / quant' ei volea più far del grazioso. /
il cappello in mano, ad esporsi quant' è lungo alla vista. -con
conoscere al mondo che 'l papa, quant' era in sé, voleva per effetto il
in croce, / che ti dimostran, quant' è lunga, e lata. /
caro. anonimo, ix-430: deh quant' è amaro il felle / che 'l mondo
quegli sorride con una compiacenza, da quant' è fonda, che m'intenerisce. boine
tanto dal voler di dio riprende, / quant' ella versa da due parti aperta
la gioia mia passa l'ottima, / quant' è più d'alta cima; /
da me, col quale la terra quant' è bisogno profondamente si fora.
iesù vèr li lor volti: / quant' è -disse -la mente vostra torba! /
e morti, / che non amaro quant' eo, né sì forti. guittone,
rei, calcando i buoni, e con quant' arte / disturbi sempre ogni onorata impresa
è stato tiziano sanissimo e fortunato, quant' alcun altro suo pari sia stato ancor
purg., 14-51: vassi caggendo e quant' ella più 'ngrossa, / tanto
etate / la prezzi e stimi più quant' ella cresce, / perfetta sia.
avanza del conforto usato, / né so quant' io mi viva in questo stato.
là trovai l'uccello francolino / e provai quant' è buono a viver seco. marco
à l'om de lo tono, / quant' è più fragente. idem, i-578
la fresca e verde / età sentir, quant' a l'ultimo passo / si cangia
quivi e con tanta maiésta, / quant' hanno i santi, dov'è il dolce
di frullone la voce, ma non vai quant' un frullo. -prendere a frullo
tanto buoni e sì fruttevoli, / quant' io trovassi in altra parte mai. paolo
mezzo ai valor più pieno / quant' alza più se stesso alla fucina,
te raccolto / con diletto maggior, quant' è più caro / il sapor dolce a
? lorenzo de'medici, ii-249: quant' è bella giovinezza, / che si fugge
lacchesco, / che in breve attesterà quant' è dappoco. / a mano armata
, non che membra umane, / quant' io vidi due ombre smorte e nude,
pieni di sapienza, / ed uomini quant' e n'ha sotto al sole, /
gagliardo, che interrogato un dì: quant' anni ha ella? / rispose in sua
mi facea trasparer per la coverta / quant' ella a compiacermi venia gaia.
o qui comincia la galanteria. / quant' imbrogli ci son pria ch'un si sfami
. m. cecchi, 1-1-552: guarda quant' è più forte un gran di pepe
vivacità. foscolo, iv-314: se quant' entra nel tuo cuore di ghiaccio non
di lusso mi sono scapricciato a suo tempo quant' ho voluto. = voce dotta
tutto coco, / chiare e salse quant' aqua di mare. fra giordano,
. se vo'state tanto a mangiare, quant' io starò a tornare, vo'farete
faccio. foscolo, iv-313: se quant' entra nel tuo cuore di ghiaccio non divenisse
purg., 22-149: lo secol primo quant' oro fu bello, / fe'savorose
alla fama e all'opera di filippo quant' e'poteva,... ma filippo
/ non hanno tante bellezze in domino / quant' ha in sé la mia donna amorosa
ii-853: nulla scienza, / sia quant' esser si vuole arcana e grande,
par., 26-110: tu vuogli udir quant' è che dio mi pose / nell'
guarìa il giudalesco ed il giardone / quant' uno de'più dotti professori. batacchi
andasse a giocarle i numeri. « quant' è la posta? ». viani,
1-108: perché vediate che ci giocherei quant' ho in questo mondo mi giocherò la
novelle non di ventate ignude, i quant' esser pon lontane sian da gioco, /
poi che fortuna in adornarvi, / quant' ella possa, chiaramente ha mostro, /
lorenzo de'medici, ii-249: quant' è bella giovinezza, / che
par., 30-130: vedi nostra città quant' ella gira. boccaccio, iii-7-108
conosce e celebra, assume ed assolve quant' è significato del verbo.
b. davanzali, ii-476: ah quant' è cosa rea metter la divinità in
far, se, in premio di quant' amo, / giunto da l'altrui orgoglio
secondo la direzione dei termini giurisdizionali per quant' acqua pende in detta pastura. botta
sovra e sé ad essi tanto confermarsi quant' ella porrà più. dante inf.,
chi stipa / nove trabaglie e pene quant' io viddi? / e perché nostra
5-26: rideva anche, ma appena quant' era necessario, il prefetto cicero,
pasqualigo, 1-43: lassala piu: quant' ella vuol gracchiare, / che non
l'om c'amasse fosse tanto amato / quant' ama, siché stesse in par gradagio
l'altra vita, / se lassuso è quant' esser de'gradita, / terra del
l'uom s'ettema: / e quant' io l'abbia in grado, mentr'io
riprese a misurare lo studio d'architettura quant' era lungo, prendendo... una
in grado di sapere la mia lingua quant' uomo d'italia... fatto il
., ii -canzone, 47: mira quant' ell'è pietosa e umile, /
accolta a portar danno e male, / quant' era allor la grandinosa pioggia / di
ch'i'tante volte sia manganeggiato, / quant' ha grosseto granella di sale. guido
può chiamar l'amante, / che quant' opra in favor de la sua dea,
, / non c'è più dolce grappola quant' ella, / ch'i mi sollucro
da spendere. alfieri, v-1-799: -a quant' ore suolsi / aprir, vostra udienza
'l suo non face, / ma che quant' ha desface / a prò de tal
guarini, 2-185: gravato di saper dire quant' acqua fosse nel mare, chiudete,
greve, / non più né men quant' una libra d'oro. alberti, ii-15
, il tordo alzando, / mostri quant' è negli artigli feroce. forteguerri, 25-37
tanto è minore congiunzione, e, quant' ella è di cose più suttìli o spirituali
non si può sapere in tanta città quant' è firenze, ma in digrosso,
[bibbia], 2-283: or, quant' è a noi, non siamo da
-chi ha passato il guado sa quant' acqua tiene: solo l'esperienza diretta
chi ha passato il guado, sa quant' acqua tiene. = dal lat.
/ e vile onne valenza, / quant' aggio e quale in voi ver bono
nave di merci preziose carca, / quant' io sempre la debile mia barca / da
com'una gioia, ognun sa in quant' acqua si peschi. tasso, 6-71
malispini, 1-25: e'facea armare quant' egli potea il più, di dì
.. una ciste, grossa quasi quant' un pugno, che ingrossava sempre, filogranata
guada il guidalesco ed il giardone / quant' uno de'più dotti professori. fr.
, da vendetta orribile guidato, / quant' io ti dava un nulla reputavi /
forse mai più tant'anni di vita, quant' ebbe secoli. de sanctis, ii-15-389
guardi iddio. -per iddio, quant' è vero iddio: in verità,
40-74: il cannone tuona, ma, quant' è vero iddio, li vinceremo
e monarca, / conosco or ben quant' era d'error carca. della porta,
, trade o falsa tanto / donna quant' om? fra giordano, 1-305: onde
doveva fornir l'acqua ad asmara, quant' acqua appunto basterà ai lavori e ai lavoranti
per dormire, sulla tavola stessa, quant' era lungo, tutto imbrodolato dal vino uscito
far (bench'a danno tuo) quant' oggi chiedi, / poi che l'onda
potuto fare pretestando un rammendo delicato o quant' altro fosse piaciuto alla fantesca di immaginar *
mano. chiaro davanzali, xv-4: quant' io più penso, e 'l pensier più
, vi ridiate tanto di me, quant' io mi do gl'impacci del rosso a
a milano ad amici che non ti amano quant' io t'amo, e che potranno
, le promise con giuramento di osservare quant' ella chiedeva. berchet, 323:
sol timore rimettervi goldoni, se sapeste quant' io / ho faticato a superar gl'impegni
marchetti, 4-208: so ben io quant' impensata e nuova / cosa e stupenda
con umiltate: / a lei inchina quant' è di piacere. compagni, 1-1
ingioiellare. petrarca, 192-5: vedi quant' arte dora e 'mperla e '
meno greci che latini, è incredibile quant' impicci sian andati cercando per ispiegarci quest'
guerre di lombardia, aveva cotanto re quant' era solimano signor de'turchi, con trecento
: senti (volli dir dea) senti quant' osa / dir con strane d'amor
s'impin guarono di tutta quant' era la civiltà italica. soffici, v5-
: se grave è l'ubbidir, quant' è più amaro / impor la legge,
con buone ragioni di far loro conoscere quant' era imprudente risoluzione l'andar in quel
avere fede. chiaro davanzali, xv-5: quant' io più penso, e 'l pensier
che mai / faccia del cor, quant' ei vive, partita: / di cotal
chiude, e tanto ei scende, / quant' io m'inalzo. -intr. con
e la rapidità del torrente, e quant' altro si rendeva osservabile, per determinarsi
forte ardea. idem, 290-8: o quant' era il peggior farmi contento / quella
, 2-31: più s'irrita il re quant' ella ed esso / e più costante
il dolor verace / s'innaspra più quant' ei più fassi antico. 12
fazio, ii-27-78: perché veggi e pensi quant' è tenera / questa rota, che
. g. stampa, 139: digli quant' è 'l mio stato aspro edi ncerto
carducci, 111-1-459: deh chi potria contar quant' era mesta / ne gli atti inchini
vero, ancorché paia strano, / quant' or mia penna audacemente inchiostra. faldella
veduto, in trattando della gola, quant' ella sia incitatrice della libidine. salvini
propizio. tortora, i-2: conosceranno quant' io abbia proceduto senza animosità o affetto
/ con un incontentabile disio, / quant' ha di sozzo in lei, quant'
quant'ha di sozzo in lei, quant' ha di rio? morando, 499:
è incredulo poi chi gli dà fede / quant' è incredulo quel che vuol negarle [
, par che tanto avanziate di durezza quant' io m'accendo in amoroso desio.
/ c'alzar non si pò già quant' io vorrei. ariosto, 23-4:
: indiademato abbellisi il delitto, / quant' ei più sa, dei loschi e tristi
pallavicino, 6-2-34: è indicibile con quant' ardore s'affaticasse dì e notte in
ed pascoli, 308: « oh! quant' è mai che non vi si rivede!
papini, 5-76: ma quant' è duro non dover nulla a nessuno.
d'acque insolite ed indovute riceversi, quant' ella n'è lontana per cagione di questi
? -eh! che al solito / quant' alle pricissioni. ho la mia bartola /
, 3-183: dannava tante sepolture, quant' egli vedeva per le chiese; e che
fa 'l nodo a i cor, quant' ha più sciolto il crine. siri,
l'alito infame / che noce più quant' uomo più ne gode. monti, x-4-642
infensissimi a'portoghesi. alfieri, 8-354: quant' io più t'amo più a me
inutili, o nocive alla scienza quant' altri crede o s'infinge. carducci,
o t'infingi o non sai / quant' è la furia di sosia molesta. b
basa d'una piramide con tanti lati quant' erano li lati di tal piramide, e
al figur. petrarca, 339-11: quant' io di lei parlai né scrissi, /
mirare; però che 'l numero, quant' è in sé considerato, è infinito,
stelle han le celesti rote, / quant' arbori appennin, gli arbori foglie,
informan loro. idem, xx-49: quant' è, più ch'om, d'amore
, 126-68: se tu avessi ornamenti quant' hai voglia, / poresti arditamente /
, trade o falsa tanto / donna quant' om? cavalca, iii-138: giustizia commutativa
donna iniqua e dispietata, / considera quant' anni / tenuta hai la mia vita
generoso ', cioè lode tanto più vera quant' è più temperata e modesta. padula
superficialità. tommaseo, 13-151: con quant' arte il manzoni abbia saputo svincolarsi dal
, ii-26: alfin sue fauci, / quant' eran larghe, spalancò l'inferno,
si perde per venire in essa, / quant' è terror che la sua vita ingombra
perché della dottrina vi s'ingozza / quant' un che stesse a pisa gli anni
tanta forza e con cotale ingresso / che quant' arme avia indosso gli divise / e
? v. franco, 310: quant' è per me difficultoso, angusto /
donna iniqua e dispietata, / considera quant' anni / tenuta hai la mia vita soggiogata
de l'orizzonte insieme zona, / quant' è dal punto che 'l cenìt inlibra
gio'port'alle- gransa, / ché quant' à più, voler d'aver più 'nnansa
innati. bergantini, 1-409: guarda quant' erbe in validi manipoli / affocatesi si lievan
, iv-2-78: poi stendendo la vista quant' io basto, / colui [adamo
purpurei. petrarca, 192-5: vedi quant' arte dora e 'mperla c 'nostra
per la sua grand'inquietudine. -in quant' a quest', eghi è vero, tè
fare -chi sì ben comenza, / quant' à più de te donne insegnamento.
è più la mia vita terribile / quant' io 'l sento e quegli è insensibile.
e intarsiati. zabaglia, 1-6: quant' ornamento e venustà arrecano ad una fabbrica
tino, a nona giunge. / oh quant' intender questo a i franchi aggrada.
né dignità d'imperial corona: / ché quant' uom maggio, più vii si ragiona
in questa nostra età prima s'interroga quant' è la dote e poi quale è la
e pur la più malvagia parte è dolce quant' altra cosa mai, fuorché quella morte
, 109: deh, firenze, quant' obligo hai a questo monasterio, che è
v.]: il male, in quant' è male, certamente è intollerabile,
né crudel botta scappa di martello, / quant' è il valor, la possa e
non può, ma più s'intriga / quant' ei di ricercar fa maggior briga.
): niuna sconsolata / da dolersi ha quant' io, / che 'nvan sospiro,
, ch'ella vola tanto alto in aire quant' ella può. crescenzi volgar.,
/ la vocca noi sa dire, quant' è 'l mio cor penato. bonichi,
chiese consiglio,... ed investigò quant' e'potè per intendere come stava quella
beata è la fortissima donzella! / quant' io la invidio! segneri, i-513:
secolo tanto n'n'amai ancore / quant' amo teve, rosa invidiata. leandreide,
venirci, accioché tanta beltà e leggiadria, quant' è la tua, non abbia da
51: o dannazion terribile / di quant' onor se'degna, / da poi
adduce / lo inviso de me, quant' è possìbele. = voce dotta
di'levare, / bever un poco u quant' è necesso, / e po l'
così vii fango e brutta macchia, quant' è il parlar in biasmo di voi donne
vero. delfino, 1-104: oh quant' è oscuro il fato! / quanto folta
dovea non solo fruire un tanto bene quant' emilia vostra, ma diveniva possessore d'
onore, percioché tanto è giovevole alla fortezza quant' ella è accompagnata dalla prudenza, essendo
la di lui salvezza sta nel perpetuare quant' ei può la codarda irresoluta condotta degli
2-31: più s'irrita il re quant' ella ed esso / è più costante
, degno veramente d'esser, tra quant' altre cose sono tra gl'uomini,
menò tanti armati in grecia serse / quant' ivi erano amanti ignudi e presi, /
temer vie più del primo, / quant' è più indebolito il corpo offeso. redi
dolce, 9-3: io volea dir quant' è corrotto e lacero / ogni costume
robe cucite... e di quant' altro fa bisogno alla vita. galanti,
rucelli. bandello, ii-1168: se quant' è leggiadra, vaga e bella, /
, 20-401: vedi, margherita, quant' io t'amo, / trami fuori di
. buonarroti il giovane, 9-31: quant' è più agevol cosa a voi,
.. caduto in mortale disperazione, quant' è dalla parte tua, il desti nelle
tutt'a bocconi / tossa e'nerbi quant' elli sono. cantari cavallereschi, 182
monaldo da sofena, xvii-194-41: quant' om più so- ferto à languire,
triboli. i. nelli, ii-64: quant' a'discorsi, i'ci darò tutta
. gozzi, i-9-200: più di quant' altri il ciel doni largisce, / bell'
208: ciesare,... tanto quant' ò largire e ispazio di fare tornare
donna amor tant'è più vivo, / quant' esse son più chiuse e riguardate.
ognora / ninfe faccian dimora, / quant' altre furon mai vaghe e lascive. b
quanto e voi bella fusti, e quant' io lasso / si veggia, e com'
: niuna sconsolata / da dolersi ha quant' io, / che 'nvan sospiro,
alcuna notte /... / quant' ha 'l mio cor pensier ciascuna sera
ragionare, che tant'è a dire quant' a darci l'orma e il latino,
croce, / che ti di- mostran quant' è lunga e lata. leonardo, 2-68
., 18-36: or ti puote apparer quant' è nascosa / la veritate a la
insieme. tassoni, xiii-444: 'quant' io veggio m'è noia, e
io veggio m'è noia, e quant' io ascolto '. questo è un tasto
dante, inf., 21-33: ahi quant' elli era nell'aspetto fero! /
che era stata d'altri almeno cin- quant' anni, si ripulisse e rinnovasse solo per
/ questo giardin, cui cedono / quant' altri oggi sen vedono? manzoni,
gran colpi e punture e tagli e quant' altro può far risentire un così disperatamente
soblima, / fec'io in tanto in quant' ella diceva. idem, xliii-14:
figlia del liberopensatore. idem, 9-166: quant' alla ragazza, essa è una liberapensatrice
di libertà visse mai lieto, / quant' io di servitù, donna, vivea,
profanano. berchet, 335: vasto quant' è lo stadio, egli d'un occhio
grave, pretosa. petrarca, iii-2-184: quant' io soffersi mai, soave e leve
, che lo disfacciano in minutissima polvere quant' egli è; questa si staccia di nuovo
vorrei linda acconciarmi ed attillata / vestir quant' altra dama che si sia. beccuti,
mia propria consolazione e sfogo, direi quant' allegrezza m'abbia cagionato il suo libro
l'uom s'etterna: / e quant' io abbia in grado, mentr'io
/ non porterebor tanti / dolor, quant' in te rengna. chiaro davanzali, ix-39
]. bergantini, 1-409: guarda quant' erbe in validi manipoli / affocatesi si
cattivo; / del livido mi guardo quant' io posso, / poi non mi curo
mia propria consolazione e sfogo, direi quant' allegrezza m'abbia cagionato il suo libro
e la loica so ch'entender suoi / quant' un altro che sia de qui in
f. f. frugoni, 4-99: quant' inganni / logran gli anni! cesarotti
[l'uomo] da blasmare / quant' ha potensa / e intendensa / e non
dante, purg., 8-57: quant' è che tu venisti / a piè
. adriani, 3-5-490: dicon vero quant' appartiene alla sicurezza di lor salute; ma
, oh come orribil forme! / quant' è ne gli occhi lor terrore e morte
, 14: ciascuno apertamente può discernere quant' egli la volgar lingua con la latina di
canteo, 58: so ben quant' è 'l perieoi mio / de m'appressare
/ truovi nel tuo arbitrio tanta cera / quant' è mestiere infino al sommo smalto »
, i-547: specchio non à luceza / quant' à la tua belleza.
da farne piuttosto una luganiga, da quant' è lungo. monelli, 2-75: prima
calcato, / sia lugubre trofeo di quant' oprasti. gravina, 39: dalle gran
alcuna notte, /... / quant' ha 'l mio cor pensier ciascuna sera
ligiadra donna, nobeltà e ricchezza / quant' è maggiure e più fa sé parere,
e ben sedenti, / e brun quant' altri che ne fosser mai. cennini
novelle non di veritade ignude, / quant' esser pon lontane sian da gioco, /
lippi, 5-61: perché tutto il giorno quant' e'dura, / egli ha il
. felice da massa marittima, xliii-232: quant' è la roba, peccator maligno,
lusso. i barbari divorano e consumano quant' hanno in un giorno, né pensano al
felicemente ordite, che tanto è succeduto quant' ella à disegnato. panigarola, 1-179:
, femene, col vostro portamento / quant' anem'a sto secolo mannate a perde-
conv., ii-m-14: ciascuna parte, quant' ella più è presso ad esso,
canti carnascialeschi, 1-75: l'è quant' altra oggi gentile / e può ir
mani de'raspanti. sermini, 103: quant' è maggior di te più il dèi
ed esprime questa bellezza ne'suoi magisteri quant' ella può. marino, x-196:
funi e funicelle..., quant' ingegno, quanto mirabile magistero si richieda nella
erano soli con la loro guerra, quant' erano magnifici. bocchelli, 2-33: avrebbe
coll'è. 'si mise a ridere quant' è mai '. p. petrocchi
, 1-6-4: la terra pensa poi quant' è imperfetta / ne la fecondità sua naturale
., 14-51: vassi caggendo; e quant' ella più 'ngrossa, / tanto
uomini disensati e male- ficati, quant' è la vostra malizia dell'arte magica,
mantener si potesse nella provincia, quant' anco per fuggire le lingue de'
di volermi sposare!... quant' era meglio ch'io seguitassi a ballare
, 330: o tu scempio infedele / quant' hai da render conto al giorno estremo
esso sia di pali e di terra, quant' è ordine che i villani lascino mai
prossimo s'era esercitata a fargli sentire quant' è amara, rinfacciandogli la colpa patema
cattivo; / del livido mi guardo quant' io posso, / poi non mi curo
questo verderame per cotai opere basta pigliarne quant' è una noce nostrale senza il mallo.
mal seme e non còlto, / quant' elli ha più di buon vigor terrestro.
xviii-16: disio ho di valenza / quant' è lo mio piacere, / ché son
ch'i'tante volte sia manganeggiato, / quant' ha grosseto granella di sale.
e se gli alza la mangiatoia, quant' era dianzi baldanzoso e paffuto, si
de amicis, xiii-237: per dimostrarti quant' è ricca in questo campo la nostra
'-quanto mi piace quella canzone, quant' è bella! l'avrei sentita tanto
cercano d'imitargli; ma passati cin- quant' anni, non si tien più conto di
dispetto. b. corsini, 7-24: quant' a lui fu grave / a mente
, grazioso e umano, / sicuro quant' ogn'altro uccel che voli, / da
bel centonovelle. genovesi, 394: quant' è da che non battiamo più la
che si vede sono abituati a far miglia quant' il pensiero, con quella loro andatura
, seccare. giuglaris, 181: quant' hanno a maledire la mia predica,
scrivano le masserizie dela compangnia, tutte quant' elle sono, ordinatamente. ibidem,
... sono abituati a far miglia quant' il pensiero, con quella loro andatura
-quanto o in quanto a me; quant' è a me: per ciò che
conv., ii-m-14: ciascuna parte, quant' ella più è presso ad esso,
di me chi vide il vero, / quant' io calcai, fin che chinato givi
non canza, / tanto mei vince quant' è più penoso, / chi si
oro avea [il grifone] quant' era uccello, / e bianche l'altre
menò tanti armati in grecia serse / quant' ivi erano amanti ignudi e presi.
ch'ei fosse, / per quant' io veggo, un furfante, un taccagno
. più. guittone, 27-5: quant' eo più recheo, lor men pare /
là su somiglia, / e tanta più quant' è me'conosciuta. petrarca, 127-75
con le creature, mal per noi: quant' oro ha il perù non ci varrebbe
tommaseo, 11-265: lo ricomperò con quant' oro ell'aveva portato dalle case paterne
nave di merci preziose carca, / quant' io sempre la debile mia barca /
vince o merzede. guittone, 27-6: quant' eo più recheo, lor men pare
mercede, / e se pietà ancor pò quant' ella suole, / mercede avrò,
, 80: la fama è invidiata quant' altra cosa dell'universo, e la meritata
posso de l'amor mesdire, / quant' ha morto un per lealmente amare /
, 397: richiamato il concilio, tutti quant' i vescovi s'accordarono ad una sentenzia
[l'uomo] da blasmare / quant' ha potensa / e intendensa / e non
va emulando che ciascuno apertamente può discernere quant' egli la volgar lingua con la latina
boccaccio, ii-3-9: io ti priego tanto quant' io posso, / ch'occulto sia
non vi sto [in chiesa] quant' è dovere, / a senso di toledo
le briglie. berchet, 335: vasto quant' è lo stadio, egli d'un
sentir nulla. fagiuoli, xiv-36: quant' ella mi risponde ho bene udito, /
allegrezza / già mai non fu, quant' io avrò quel giorno. 8
del conforto usato, / né só quant' io mi viva in questo stato.
d'alcuna sottile vanagloria, o sceverarsi quant' uno micolino della somma perfezione per necessità
molti per queste tribulazioni fossero tanto migliorati quant' e'sono peggiorati. dante, lvii-7
: nocerà al nocchiere la tempesta, quant' airufficio e al ministèrio, che fu promesso
, evangelizzazione. diodati, 2-132: quant' è a noi, noi perseveremo nel-
conv., ii-in-14: ciascuna parte, quant' ella più è. presso ad esso
consideramo / da lo bactismo preso / quant' avem menospreso, / desperàmone allore. chiaro
lettori portino. dell'uva, 9: quant' erbe rie, quante radici ha ponto
., ii -canzone, 50: mira quant' ell'è pietosa e umile, /
, ii -canzone, 46: mira quant' ell'è pietosa e umile, / saggia
un fatto minore del principe, mirava quant' ei comandasse senz'altro pensiero. tasso,
o quanti visi pien di liscio, to'quant' occhi! mira mira, to'quanti
reo e non dispiace a dio, in quant' egli è diletto, se non ci
viste; / le membra d'oro avea quant' era uccello, / e bianche l'
/ con tanta degnità organizzati, / quant' esser possa in questa carne pura? g
acqua. baldelli, 3-573: -con quant' acqua, disse, misurerai la tua
ch'in voi sol mira / vede quant' il sol gira. galileo, 1-1-174:
'molli amori'. rajberti, 2-152: quant' aura di molle voluttà [nel '
molle. bandello, ii-1168: se quant' è leggiadra, vaga e bella, /
. sarpi, 1-2- 129: quant' al papa e la sua persona, egli
parte entro a'begli occhi leggo / quant' io parlo d'amore e quant'io
leggo / quant'io parlo d'amore e quant' io scrivo. boccaccio, dee.
-rifl. bambagiuoli, 1-8: quant' uomo alcuno è di maggior valore,
bisticci, 3-183: dannava tante sepolture, quant' egli vedeva per le chiese, e
ov'ella vien, che ben vedrassi / quant' è beltà con voi tutta in lei
: questa sua santità della vita copriva quant' egli poteva, per non montare in
. petrarca, 141-10: veggio ben quant' elli a schivo m'hanno, / e
, oh come orribil forme! / quant' è ne gli occhi lor terrore e
morto giace / seco quanto valor, quant' ebbe gloria, / mentre visse qua giù
di me chi vide il vero, / quant' io calcai fin che chinato givi.
parte entro a'begli occhi leggo / quant' io parlo d'amore e quant'io scrivo
leggo / quant'io parlo d'amore e quant' io scrivo. -predire, profetare
cavalcanti, i-164: io non mostro quant' io sento affanno. dante, conv.
/ non essere ignorante quando sali / quant' ella [fortuna] m'ha lasciati
della religione, fu poi nondimeno, per quant' è fama, vivamente aiutata dalla ambizione
partì aa lor quasi da lunga / quant' un gittasse una pietra con mano * /
? / con voi che siate astuto quant' un zingano? / io dico che la
non mutato amor mutata serba, / ebbe quant' io già mai fortuna acerba. b
accertarsi ch'era lui, dovette vedere quant' era mutato, il portamento curvo e stentato
adirino, / ch'adulator vorrebbono: / quant' egli è più veridico, / contro
, che mal fece parrasio a cavare quant' egli più poteva da quel cada- vero
, adesso a voi certo insulsi, quant' erano a me nauseosi in allora. gozzano
longobardi, come prima i goti, e quant' altri eran venuti e poi vennero.
. bresciani, 6-x-105: cotesti nebuloni quant' hanno ghermito con una mano, gittan
volto s'incon- traro, j che quant' era più negletto / apparta più vago e
: / forme d'orror mi sembra quant' io scemo; / esser cieco vorrei per
dante, inf., 21-36: ahi quant' elli era nell'aspetto fero! /
, / ohimè, misero me, quant' è '1 mio danno, / mi consuma
dolse, / né di morte, quant' io di libertate. r. roselli,
., 22-150: lo secol primo, quant' oro fu bello, / fé savorose
/ l'orca, il delfino e quant' altri mortali / vivon quaggiù. gioia
nel mezzo fa [l'acqua] quant' e una nocciuola d'un ghiaccio più
stando / come far solea, / per quant' agio di gioia / tant'aio di
. e. cecchi, 8-101: quant' è noioso il vento in città, a
5. caterina de'ricci, 53: quant' all'orazione, non si mancherà farne
sua fisonomia non mi parve tanto alterata quant' io m'aspettava. pascoli, 377:
743: io ho ben potuto sonar nona quant' i'ho voluto, che non è
., 30-130: vedi nostra città quant' ella gira; / vedi li nostri scanni
travicello lungo notabilmente e largo tanto solamente quant' è largo il piede d'un uomo.
il duolo, il quale, tanto quant' egli c novello, truova chi 'l conforta
: ben sai, canzon, che quant' io parlo è nulla / al celato amoroso
nello scampo / ha la speme minor, quant' ei più vede / farsi degli unni
trinca. moretti, ii-89x: eppure quant' egli diceva non era a rigore nuovo
vergogna si dee nutricare e crescere, perocché quant' ella starà nell'animo suo, tanto
/ qui dolce aura d'amor, quant' io disio, / sol mi nutrica,
pronuba terra nutrice, / quanto vive, quant' ama t'invita. 7
caro, 6-1086: quanto appare e quant' è, muove, nudrisce / e regge
ogne pianeto sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata. simintendi,
, obli gato, / quant' or più farlo debbo, che sarei,
d'amaro costo! / figliuol mie, quant' obbro- r! dicerti odo. s
i cavalier alla battaglia / a dimostrar quant' ognun possa e vaglia. -che
affanno, / ohimè, misero me, quant' è 'l mio danno, / mi
mirare; però che '1 numero, quant' è in sé considerato, è infinito,
depurazione e da altre causespese diritto, e quant' altro occorrenti di rapporto di
soave / è la gioia d'amor quant' è più ascosa, / non vo'ch'
, la patria, i genitori e quant' altro empiricamente vediamo dietro a noi,
io dirò tanto della sua eccellenzia / quant' io ebbi oculata esperienzia. f. degli
non sia de'suoi begli occhi / quant' io languisco, o come altronde scocchi
offesono gli occhi della divina maestà, quant' è che già sono nelle pene perpetue
di ragione, oh quanta, / quant' ignoranza è quella che vi offende!
/ a null'om non affisi / quant' a me solo, ed i'ne so
, 24-119: oh potenza di dio, quant' è severa, / che cotai colpi
graf, 5-84: povero cappuccin, quant' anni avete? / oh, come siete
/ ohimè, misero me, quant' è 'l mio danno, / mi consuma
guerra e 'suo oltraggi, / e quant' ell'è a dio ingiuria e sdegno
: sol° amo raimondo; / l'amo quant' oltre puossi; e per lui tremo
per dormire, sulla tavola stessa, quant' era lungo, tutto imbrodolato dal vino
/ da riversar non trovo, / quant' io duol pruovo or de'begli occhi
, / e per gli aperti campi / quant' egli tocca uccide. menzini, ii-55
sopra l'albero della croce, 1-38: quant' ella fu l'ansietà e '1 trambasciamento
tanto non amai / cosa neuna, quant' io agi'amata / vostra onoranza ed amo
testimonio. pallavicino, 10-iii-207: veggasi quant' onorato luogo ne'teatri della fama procacci
operante, insistere nella rappresentazione intera di quant' è in noi più delicato, più difficile
il re fé comandamento a'soldati che quant' oro si trovavano le gettassero in grembo
? goldoni, vi-122: -signor, quant' ore abbiamo? / - l'ore
in sì gran copia il cibo / che quant' è d'uopo somministri al corpo,
dante, par., 1-12: veramente quant' io del regno santo / ne la
baldelli, 3-573: con quant' acqua disse misurerai la tua orazione?
il notaro / perché non scoprasi / quant' è somaro. foscolo, xviii-34: son
e caratteri e maestri dell'arte e quant' altro era bisogno a stampare in abbondanza
sia del pennello, semplice esecutore di quant' ordina e figura prima la fantasia.
, / con tanta degnità organizzata / quant' esser possa in uesta carne pura?
lasciamli pur bramar con folle ardire / quant' oro il gange, il tago, il
ragionare, che tant'è a dire quant' a darci torma e il latino,
se tu [canzone] avessi ornamenti quant' hai voglia, / poresti arditamente /
; / le membra d'oro avea quant' era uccello, / e bianche l'altre
vorrei esser morto in quel punto per quant' oro ha il mondo. manzoni,
e poggia e afferra e sferra e quant' altro è dell'arte messa in confusione.
* / ohimè, misero me, quant' è 'l mio danno, / mi consuma
f. d'ambra, 4-72: quant' è cosa piacevole / e dolce il
la riputavano. lancellotti, 2-230: quant' arte e diligenza si richiegga nell'ostetrici per
e l'anima, e tutta la deitade quant' ella è. possavanti, 101:
acquistare al livello i k dell'argento quant' è un capello, resistendo l'acqua ostinatamente
sai tu, amico caro, con quant' ostinata ripugnanza ti contesi la licenza di
gioia mia passa l'ottima, / quant' è più d'alta cima. bartolomeo da
/ a ogni lato, / per quant' ampio è lo steccato. =
, il leganès divenuto tanto più famelico quant' era maggiore il pabulo che alla giornata
ancor com'ella piace, / né quant' io l'amo forte, / né che
fo con tutti alle palline, siano grosse quant' un vuole. -giocare a palline
palmenti..., chi sà quant' anni ancora avrebbero dovuto aspettare.
, avrò un bel mostrare il braccio quant' è lungo, gran mercé se mi si
del nudo e del panneggiato e in quant' altro è dell'arte. lanzi, ii-
: -oh! già che son qui; quant' ho da dare di questo? cantoni
pantomima, e tanto più di core quant' è più imminente. sbarbaro, 1-235:
... e in codesti paradisetti, quant' è lunga la notte, udir conserti
. musso, 103: vengano pure quant' adverse fortune si vogliono al buon servo,
om c'amasse fosse tanto amato / quant' ama, sì che stesse in par gradaggio
, proseguire. berni, 101: quant' io vo più pensando alla pazzia /.
/ per ch'a la vista mia, quant' ella è chiara, / la chiarità
intendanza, al mio parere, / quant' eo in privanza teno spessamente. latini
quella per me pari sono / a quant' altre d'intorno mi vedo; / del
gran busia ». petrarca, 339-9: quant' io di lei parlai né scrissi /
il greco, perché vediate che ci giocherei quant' ho in questo mondo, mi giocherò
natura li renderà più belli assai di quant' arte mai volesse porci il tuo perrucchiere.
sociale italiana. gagnoli, vi-361: quant' aere ci parte interminato!
altre, una testa di un dalfino grande quant' una fava da partito grossetta.
la dea volle esprimere in effetto / quant' alto il barro bucchero salisse / nell'armi
dante, par., 10-42: quant' esser convenìa da sé lucente / quel
il cavallo marino... è grande quant' un toro ed ha li piedi molto
solitario in alcun tetto / non fu quant' io, né fera in alcun bosco.
scostarsi. r. borghini, 2-18: quant' a ricchezza, io credo trovarmi più
/ granghi, anguille e morene / quant' in un corpo uman son nervi e vene
gabriel; / oy dé!, quant' angel'comes-el / a li pastor'noncià novel
contrade reggi, udir conviensi / quant' occorre d'intorno. alv. contarini,
1-62: il pastorfido patisce tanta dilazione quant' io patisco travaglio d'animo. boterò
e i municipi avevano patrimoni per tutto quant' era il mondo latino. padula,
senza remeio. monte, 1-vi-7: quant' o qual è mostrat'ò,
angiolieri, vi-1-307 (12-7): deh quant' è suta la sventura mia / poi
corrono in que'giorni benedetti, / quant' ivi dalle fiamme aspre e funeste, /
ogni pianeta, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata, /
pelo. marino, 1-12-274: se di quant' or dal'indiche maremme / per le
vii-474 (18-7): zascun mostra quant' angossa e danno / cum l'orgoiosa
, 66-14: la vocca noi sa dire quant' è 'l mio cor penato. sercambi
antonio da ferrara, 40: ahi, quant' è lassa l'infima pendice / de
comincio io a renderlo informato / di quant' ei non m'avrebbe ricercato / e
sì che guardando verso lui, penètri / quant' è possibil per lo suo fulgore.
perseguitò qui il dottor martelli e, per quant' io penetro, passerà per modana.
amoroso meo core, / >eo, quant' ha'pensamento, / rimemorando al ben c'
pare. chiaro davanzati, xv-2: quant' io più penso, e 'l pensier più
ch'el primo fanciul nacque, / quant' io ho pentiòn chéd él mi piacque
nave di merci preziose carca, / quant' io sempre la debile mia barca /
nel foco il dito, in quant' io vidi 'l segno / che segue il
a morti, / che non amaro quant' eo, né sì forti.
, la mente sua [di job] quant' ella fisse santa e constante lo dimostra
, femene, col vostro portamento / quant' anem'a sto secolo mannate a perdemento
entro. marino, 1-12-124: quant' oro involge tra le pallid'onde /
overo di deto afito o tanto tenpo quant' eli fusse istato comodamente, ch'eli
quel pericolare, quel tremare continuo e quant' altro ha d'indegno a uomo savio
: ben sai, canzon, che quant' io parlo è nulla / al celato
/ a null'om non affisi / quant' a me solo, ed i'ne so
iv-2-422: u nobile demagogo alcibiade, perito quant' altri mai nel governo della gran bestia
colore? -naturale. -un pochino, quant' è niente, di periato, via,
fuggire la invidia quanto egli potè, quant' eìla era pemiziosa in una città. s
verri, ii-93: o bruto, vedi quant' era opportuna la mia severità e quanto
pazzi, vii-322: chi vuol sapere quant' anime buone son nel mondo pemota ciascuna di
quando sale, / se fosse 'n alto quant' è del sol rai, / per
ch'o starai per giullare / o spenderai quant' essi: /...;
giammai d'oro e di gemme / quant' egli ne profonde a'suoi galanti, /
. sarpi, i-2-129: ora, quant' al papa e la sua persona, egli
credeva allora alle sue professioni liberali, quant' io aveva creduto al suo personeggiare di cincinnato
corridoio angusto. frezzi, ii-3-76: quant' io vedrei con ciascun occhio chiuso,
lorenzino, 136: ognun non sa in quant' acqua si peschi. buonarroti il giovane
qui toma 'l proverbio) / in quant' acqua ei pescasse. mazzini, 12-49:
so, come si suol dire, in quant' acqua pesco. 22. prov
: né sono in amo tanti pesciolini / quant' è in vinegia zazzere e cammini.
giudizio come bisognava a sì grande peso quant' è il pontificato. guicciardini, 2-1-218:
petto. s. maffei, 308: quant' è miglior diletto / versar dentro il
ella sia somigliante a la madre tanto quant' ella si puote il più trovare.
di rabbia avevano buttato gb otturatori e quant' altro materiale era stato possibile. a.
, banale. baldini, 9-166: quant' alla ragazza, essa è una liberapensatrice
forme non cangia incontro al sole / quant' egli in sé stampar sempre ne suole
ogne pianeto, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata. foscolo
. buonarroti il giovane, 9-31: quant' è più agevol cosa a voi,
di 40 anni, e non mi dici quant' è: deve esser piccino bensì.
antifrastico). pirandello, 8-21: quant' anni? cinquantasei? eh, picciottella
'l cielo ha forza in noi / quant' alcun crede, fu sotto ch'io nacqui
poter nascondervisi. dell'uva, 9: quant' erbe rie, quante radici ha ponto
., ii-canzone, 46: mira quant' ell'è pietosa e umile, / saggia
, par che tanto avanziate di durezza quant' io m'accendo in amoroso desio.
qualche gentilezza / a tanto amor, quant' io bramoso avampo, / gelata prieta
e non dispiace a dio, in quant' egli è diletto, se non ci ha
questo ben mostra come nelli atti dimostravano quant' era stata la pigréssa loro.
arte o natura, / più vai quant' è più vecchia una pittura. casalicchio,
del primo mur rotondo / con tanta venustà quant' altr'ha 'l mondo. /
moto che fa il cavallo nel voltarsi quant' esso è lungo senza cangiar sito. pirandello
: nel petto risplendeva un piropo grande quant' una castagna. marino, 1-2-20: tra
si poteva procedere lungo un cammino intricato quant' altri mai..., col naso
/ e per più non poter, fo quant' io posso. s. bernardino da
2-31: più s'irrita il re quant' ella ed esso / è più costante in
a corr'uomo; gridare a testa; quant' e'n'ha nella gola; a
pizzol costume / ha tanto de valor quant' uccellino / in volar fin al sol
vignali, 54: tanto avessino essi fiato quant' io volsi lor mai insegnare certi colpi
edifizio in una platea a tutto muro larga quant' è l'area e scendente ben due
rota, e più con beffe ride / quant' ha più fatto col suo mal ploranti
nel regno di pluto bolle falda / quant' io nel petto il sangue mi sentìa,
non basta-, tanto è il troppo, quant' è il poco o quanto il troppo
.. tanto è 'l troppo, quant' è 'l poco. ogni estremo è vizioso
[s. v.]: 'rende quant' un podere in piano'...:
no 'l savria / la sua bieltade quant' è poderosa, / che taira tenebrosa
abbia potuto sbagliare un poemastro cattivo, quant' è questo, per fattura del conte
e poggia e afferra e sferra e quant' altro è dell'arte, messa in
. b. nani, ixxx-4-71: quant' a'polachi, non essendo al presente punti
sguardo, assicurisi pure d'aver mirato quant' ha di raro il cielo. cesarotti,
cuor gli viene / brama di registrar quant' è seguito, / fra sé dicendo
pollacchesco, / che in breve attesterà quant' è dappoco. = deriv. da
lxxxviii-ii-443: ohimè, misero me, quant' è 'l mio danno, / mi
di macerie, in lungo e in largo quant' è grande l'italia, tiriamoci su
di nuovo addormentato, / ma prima quant' un asino ha poppato. g. gozzi
/ so che il fine è più santo quant' è più porco il mezzo.
, 2-170: egli è indubitato, quant' è al fatto, che il primo uomo
astro). petrarca, v-1-47: quant' io vidi il tempo andar leggero /
sai / che al primo cenno tuo, quant' è in noi possa, / sempre
crudel botta scappa di martello, / quant' è il valor, la possa e
in terra, or puoi sapere / quant' ella è grande e ampia la sua possa
far giusta mia possa noto ad ognuno quant' io facessi male e quanto io me ne
stesso, onde t'aweg- ga / quant' io t'avanzo di possanza. papi,
la rosa quando aperta / tanto divien quant' ell'ha di possanza ». landino,
niente è troppo, l'uom vale quant' egh possiede. comisso, 17-139:
patire. monte, 1-vi-6: quant' o qual è mostrat'ò, -e né-mic'
che, guardando verso lui, penètri / quant' è possibil per lo suo fulgore.
ch'io mi sia de'titoli e di quant' altro di posticcio mi dia la sorte
tale ballo sarebbe a posticcio e sconvenevole quant' un patetù inglese, perché il ballo
, che s'appella fato, / detta quant' ei determina in sua corte.
, fiore, / per servidore -con quant' ò di potensa / e di sapiensa partendo
/ di canoscenza / e di valensa / quant' opra per ragione; / e tant'
; / e tant'è da blasmare / quant' ha potensa / e intendensa / e
inesiste in un atto, che in quant' è atto non è potenza. la potenza
viii-16: ben voria ritornare, / quant' i'ho più potenza. pagano, iii-83
spirito, andava per città provedendo a quant' era da fare per la difesa delle mura
pianeto, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata, /
grande puote durare, ché la tempesta quant' hapiù di forza tant'ha meno di
: per più non poter, fo quant' io posso. bibbia volgar., ix-353
di vannozzo, 7: donili alor quant' io potetti aiuto. boiardo, 71-101:
saramento / che 'n voi ò miso quant' aggio im podere. c. ghiberti,
, perché non possan tanto / nuocer altrui quant' è l'ingorda brama.
ogne pianeta, sotto pover cielo, / quant' esser può di nuvol tenebrata,