/ immemore dei sonni e degli scorni / quand' ella mendicava il suo preconio / dal
suo prepotente modo da un prete, quand' ebbe il foglio che lo punse.
fece scipion di gloria reda, / quand' annibal co'suoi diede le spalle, /
abraàm è più liggie- ro, / quand' ella va, volando, a pigliar preda
di sé. bacchetti, 2-xxiv-360: quand' arrivai all'aia, tagliavan...
dare noia. poliziano, 1-699: quand' io vo'certe tre lire / che più
che si univa con la mano per assicurarla quand' era intera. 0. targioni tozzetti
. guarini, 1-196: sì come quand' era vescovo io l'ammirava come cardinale,
tutte donne al tuo signor congionte; / quand' el comanda, prompte / sien le
). battista, vi-4-56: quand' io credea ch'a fortunata luce /
per le stelle 7 la nocte quand' è oscurata. / la propagine distese,
al male! benci, lxxxviii-i-261: quand' io penso talvolta all'ul- tim'ora
giuliani, ii-306: la terra, quand' è governata, dà sempre il suo
averà l'orazione il decoro suo, quand' ella sarà affettuosa, costumata e proporzionata
ogni (fi cose da matti. / quand' almen noi facciam le intelligenti / dell'
adornamento di parole. petrarca, 143-2: quand' io v'odo parlar sì dolcemente /
1-678: ella sa proprio di cuoio / quand' è 'n concia o di can morto
tanti rimedi era già lasso, / quand' ecco umimprovisa ca- carola / che con
. fioretti di vite, 195: quand' ella fue tornata a casa, in tal
, che non fa il servigio grande quand' è in prosperità. s. bernardino da
gran forza ha quest'arte della pittura quand' ella è bene intesa, ché, a
di vita. tommaseo, 15-445: quand' io m'imbarcai per l'italia, il
. f. frugoni, i-293: quand' io gli conficava il guardo sul volto,
protino riguardo: / pareva un lioncin quand' egli scherza, / che salta in qua
né di scisma. pirandello, 8-158: quand' ero ancora io, voglio dire,
ch'usan que'di barga, / quand' om, per non far guerra, è
fra pallottole, canti ed appetito; / quand' eran le vivande apparecchiate / e udiasi
questo priego avea io detto, / quand' egli [cupido] apparve a me fresco
acciocché lo ménasse in ispagna... quand' e p p
e già l'avea ferito, / quand' egli: -or ferma, -disse -
verrà ora a farmi codesti rimproveri, quand' era lei che me la faceva andar via
si ripone e si conserva il butirro quand' è preparato. faldella, i-1-33: gli
non sono punti. monti, 4-10: quand' ecco il sommo / saturnio, intese
se ne nutrono. saba, 496: quand' eri / giovinetta pungevi / come una
una lingua che spazzerebbe sette forni. quand' ha messo il becco in molle, non
dante, inf., 34-110: quand' io mi volsi, tu passasti 'l punto
rimettendo ciascun di questa risma, / quand' avem volta la dolente strada.
via / di qua dal sonno, quand' io vidi un foco / ch'emisperio di
quelle ciglia che pare una festa / quand' ella l'alza, ched ella me guata
- érraù cristiano? -il diavolo, quand' è vecchio, si fa cappuccino '
alla colla strutta o più propriamente alla gelatina quand' è sul quagliare. spallanzani, 4-vi-307
illustrazione italiana [9-iv-1911], 365: quand' è che anche il più privato uomo
v. quando. quandanche (quand' anche), cong. anche se (
sì lunga. foscolo, iv-337: quand' anche l'amica mia fosse madre de'miei
dante, purg., 3-109: quand' io mi fui umilmente disdetto / d'
. marco polo volgar., 3-5: quand' e'furono dimorati in soldania alquanti di
individui: accuse inique e maligne, quand' anche la vita de'più incorrotti è
. con valore concessivo: anche se, quand' anche. dante, par.,
» e « mio », / quand' era nel concetto e 'noi 'e '
l'amor cha te mi scalda, / quand' io dismento nostra vanitate, / trattando
parve a me gran maraviglia, / quand' io vidi tre facce a la sua
. g. villani, 10-118: quand' egli [saturno] si truova nelle
7-40: il comandare è sempre dolce, quand' anche non si avesse a comandare che
: 'quattro ': in toscana, quand' è sostantivato, ha un plurale '
sente: oh che tagliata / si fa quand' una querce è rovinata!
/ di riscuoter sempre vaga, / quand' il debito si paga, / di non
sì bella creatura. pellico, 4-50: quand' io udiva il custode o altri aprire
, / da ben pagar costui, quand' i'mi muoio, / 0 che insepolto
rabbiosetta invidia. rajoerti, 5-60: quand' io frequentavo i pranzi, mi ricordo che
e ribuffati dossi. marino, 1-9-183: quand' ecco fuor d'un cavernoso tufo /
(sgrossino) a ferro ci serve quand' un vuole portar via la grossezza del legno
cosa mi dice / lo zio prete quand' ha raccapezzato / che io mi son messo
si raccolse. bronzino, 1-7: quand' uno a casa si raccoglie, / e
intende e pugna. giuliani, ii-305: quand' ha fame questo bove, muglicchia senza
bibbia volgar. [tommaseo]: quand' elli [dio] li uccidea,
il pregio dell'onestà ad una donna quand' ella vien chiamata crudele. g. bentivoglio
olio conserva la lampada, e il quale quand' è esausto, lascia la vita estinta
pare di tornare nel tempo addietro, quand' ero una buona e povera fanciulla.
colla strutta o più propriamente alla gelatina quand' è sul quagliare. manzoni, pr.
benignissima udienza. pallavicino, 10-ii-202: quand' io scrivo a v. s.
in sul mio primo giovende errore / quand' era in parte altr'uom da [
forza, chi si perde in disputare quand' è da operare: 'ragiona troppo '
a1amore [dante], i-126: quand' i'ebbi intesa / ragion, ch'è
-coscienza. nievo, 38: quand' io cominciai ad aver ragione di me
una cittadinanza parlante esiste in tutte, quand' anche possa esistere in parecchie senza che n'
'ragnare ': ragliare. « quand' un asino ragna, quell'altro sta
cino, iii-68-3: amato gherarduccio, quand' i'scrivo / di quella ch'ad
tanto a voltolar sul'aia, / quand' io dirò ch'ella non vuol udire /
-iron. fagiuoli, vh-119: quand' io sono / quasi alla fin del
libro di sydrach, 404: quand' egli sarà morto in croce, e'sarà
s'egli aveva sognato o se sognava quand' egli ramemoriava el passato. foscolo,
piega ritta e sottile delle sue labbra quand' io le nominai la sua ottima nonna
, disciplina. cesarotti, i-xxrx-113: quand' anche nella università non si ammettessero gli
5-114: più rider mi fa, quand' egli lancia / sentenze dello stoico zenone
pulci, 5-54: disse dodon: quand' io me ne ricordo, / io
discende nel- risoletta a rapirlo appunto, quand' egli moveva il passo affrettato verso pronto
e nulla per me fu caifi- biato quand' egli diventò un maestro per tutti. ma
. dante, inf, 22-76: quand' elli un poco rappaciati fuoro, /
dei capitani fumando come aveva fumato io quand' era intendente. c. e. gadda
in effetto. muratori, 4-177: quand' anche la mente ecciti queste riflessioni ed
: allorché nel mese d'ottobre, quand' è maturissima la sua radice, l'
malizia... gli veniva fuori, quand' era solo, nella bella stanza d'
. prov. monosini, 379: quand' e'canta il botto, / rasciuga più
raso / fa più grato l'odor quand' un s'accosta / con amore a toccarla
comprare. d'annunzio, v-2-205: quand' ero scolaro a sgobbo di latino sotto
di ridurlasi a la mente, / quand' io udi'questa proferta, degna / di
più guai / che non fa l'uom quand' è verru- colato. cavalca, 20-361
male affetti. mazzini, 3-228: quand' io penso all'italia, a'suoi
., 6-152: anco giovrà, quand' ella non fi affaitata, subitamente la maitina
. g. gozzi, i-17-50: quand' io m'allontanai questa mattina / dal fianco
filicaia, 2-1-130: tra scogli poi, quand' ei gonfio esulta, / ratto spargesi
di raucedine. cicognani, v-1-397: quand' io cominciai il greco, eccoti mio
i'mi fui raveduto: / « quand' io dissi, avea bevuto. / kosì
ci divideva: passo per questa porta: quand' ecco la porta si ristringe e mi
avrebbe forse fra non molto distrutto, quand' anche ei non si fosse distrutto da sé
di saturno: el qual pianeti), quand' è ben disposto ne la natività
razzolano la terra. redi, 16-iv-84: quand' elle [gru] vengon di settembre
82: tentò grande impresa l'autore quand' egli procurò di restringere in pochi versi
dreiser mostra meno affetto per la parola, quand' è più preso dal fatto -gesto,
fece scipion di gloria reda, / quand' annibàl co'suoi diede le spalle,
quel gentil donzello; / e poi quand' ella fu in sé reddita, / ratta
3-191: chi non ama costei, quand' ei la mira, / par che bellezza
(167): continuò dicendo che, quand' anche.. caso mai.,
di malta al generale delle galere, quand' era commendatore o semplice professo.
de l'altrui. cavalca, 20-165: quand' egli stava solitario nel monte sinai,
ch'io drizzai mia cura, / quand' io intesi là dove tu chiame, /
cosa nuova; / so come mal, quand' è vecchio, si regge: /
vita nuova, 23-28 (105): quand' io era solo, / dicea,
le monache le chiude- van la bocca quand' ella s'arrischiava a chiedere loro di
[dante], i-128: e, quand' i ebbi intesa / ragion, ch'
del deponente. cesarotti, i-xxvm-210: quand' anche la condotta degli ateniesi fosse stata
, anche quelle che giungono a milano quand' io son fuori, mi vengono regolarmente
novellino, xxvii-823: lancial- lotto, quand' elli venne forsennato per amore della reina
amore. petrarca, 55-17: che quand' ho più speranza che 'l cor n'
finale). segneri, i-566: quand' odi mai dire che il peccato veniale
1-57: gloria del disteso mezzogiorno / quand' ombra non rendono gli alberi, /
ch'era peggio, di batter, quand' era briaco, la moglie, di cui
la stessa ana di repellente tristezza di quand' ero bambina. pratolini, 10-206:
, e tomo tomo si ricuce che quand' è esposto chi è che s'accorge di
uscio sbraitando: -ah!... quand' è così!... giacch'è
duol no resto / quand' a pensar m'aresto / là n'il
. -io la torrò per moglie / quand' il fuoco sia freddo. / -resterà /
lui che non gli toccava che resti quand' era in squadra operaia). -in
: tentò grande impresa l'autore, quand' egli procurò di restringere in pochi versi
ci divideva: passo per questa porta: quand' ecco la porta si ristringe e mi
, sulla bragia del caminetto in salotto quand' era freddo, sul prato dietro la casa
foscolo, xv-526: certo che quand' io fui scelto alla cattedra da te
onestà dovrebbono amarsi per loro stesse, quand' anche mancasse loro la retribuzione. mazzini
le belle cacciate degli altri anni, quand' egli non soffriva ancora dei maledetti reumi
rimettendo ciascun di questa risma, / quand' avem volta la dolente strada; /
vita. ghislanzoni, 16-290: quand' anche la mia giovinezza, oramai spenta
e cangiata la lor natura come l'aveano quand' erano giovani, molto più riposano adirandosi
canna e si sapeva come viveva, quand' era a ro, in due stanze riattate
avvincere intensamente. foscolo, vii-48: quand' io giovinetto leggeva, come per dovere
loro una gran torma di vizi; e quand' anche non apparisca la loro ribalderia,
fremo in questa imagin viva, / quand' era tutto sole 'l mio pensiero / e
secondo che occorre. giuliani, i-30: quand' è attuto il cappello in formazione d'
nimicizie delle nazioni non si cancellano che quand' esse si ribattezzano libere. -rinnovare
infino in cima / fortuna un, quand' ella scherza, / porre in pregio,
pascoli, 1421: questo diceva: quand' io ricambiando i suoi detti, gli
giuliani, i-413: la sanza, quand' esce dallo 'sciacquino'(di sotto il
ricchi quandmanno fame; pei poveri, quand' hanno da mangiare. ibidem, 234:
. /... trinco è poi quand' uno / abbraccia prima udite e
/ m'arrestò il raccio; almen quand' io mirai / l'infelice zopiro men possente
non era sua bocca richiusa, / quand' una donna apparve santa e presta / lunghesso
: arrigo iv..., quand' ebbe la ricomunica e l'amplesso paterno e
. lorenzo de'medici, 5-30: quand' io ho delle fave co'baccelli /
fiore [dante], i-107-6: quand' io veggo ignudi que'truanti / su'monti
averla altre volte provata tal quale, quand' ero matto. -isolare nel flusso
. amico di dante, xxxv-ii-746: quand' io mi vo'ridure a la ragione
riconoscer via di salvamento, / che quand' i'penso aver cuor di leone. girone
di una ricchezza che è riconosciuta solo quand' essi, sul punto di morire,
è padre d'ogne mortai vita, / quand' io senti'di prima l'aere tosco
mi veggio: / di molta debolezza quand' io seggio, / l'anima sento ricoprir
giacomino pugliese, 181: membro e ricordo quand' era co mico / sovente m'appellava
di là giù s'esprime. / ma quand' ei cala e l'auree leggi ha
-e tal -dàmmi 'l cappello - / quand' io ricoverai col mio uccello / dove una
ricreazione': il segno dell'andarci, quand' essa comincia. 4. in
leone...!... quand' è airato più fellonamente, / per
rileghi a maniera di diana riculata, quand' ella, come suole, dimanda le fiere
del giudizio. canigiani, 1-48: quand' egli ha nella mente ricotte / le
col sole e l'aria di allora, quand' era bella e sana e gaia e i
: scommettiamo. pascoli, 97: quand' ella rise; rise, o rondinelle /
v. j: 'riderà meglio quand' è sposa'o 'sposo'. dicon le mamme
6-iii- 589: che ridicansi i numi quand' han pronunciato? / ov'e- sempio
: era negli anni mille trecentotto / quand' arse san giovanni laterano / e dove il
di dante, xxxv-ii- 746: quand' io mi vo'ridure a la ragione /
mconoscer via di salvamento, / che quand' i'penso aver cuor di leone.
prolungargli la vita di qualche mese, quand' egli stia alle regole che gli verranno da
rientrò). giuliani, i-30: quand' è battuto il cappello in formazione d'
parlar finché avrò lingua e fiato, / quand' anche tu mi avessi a rifinire.
purg., 25-92: l'aere, quand' è ben piomo, / per l'
situazione difficile. muratori, 11-256: quand' anche fosse solamente dubbiosa la perdizione di
rifugio del povero, non dànno le riviste quand' escono, ma alla fine æl semestre
debe cure e le carezze che mi davi quand' ero bambino. de libero, 1-60
tenere sotto disciplina...; quand' il popolo è ebbro e rigetta per troppo
i rigiri forensi; ed io, quand' altro non riesce, con un colpo gli
giuliani, ii-307: la terra, quand' è governata, dà sempre il suo
all'areonautica, ero tenuto, ancora quand' essa era già in grande rigoglio, in
la virilità) ghislanzoni, 16-290: quand' anche la mia giovinezza, oramai spenta
rigorosamente gastigargli. tasso, ii-56: quand' io avessi a lamentarmi o di quei
io n'ò riceputo male a torto / quand' elli s'avisaro / agli occhi suo'
dei morti. molineri, 1-102: quand' egli predicava, la chiesa rigurgitava di
rifugio del povero, non dànno le riviste quand' escono, ma alla fine del semestre
in su 'l lito di chiassi, / quand' eolo scilocco fuor discioglie. poliziano,
tegnamo / chente due auselli fanno / quand' a l'amor s'adanno. -lasciar
nel cantare tanto si rimbaglia, / quand' ha rio tempo, ch'a- tende
a li occhi, che fuor porte / quand' ella entrò col foco ond'io sempr'
rimembriti, a la fiata, / quand' io, tebi abrazzata. giacomino pugliese,
). giuliani, i-397: quand' è ammagliata, si porta al canapino
lancia. lorenzo de'medici, i-175: quand' ebbe fatto questo, il suo strai
rimettendo ciascun di questa risma, / quand' avem volta la dolente strada. storie
vita sdrucciola. muratori, 6-107: quand' anche talora per umana fragilità e debolezza
, i-146-9: or sì mi doglio, quand' i'mi rimiro / dentro a
candido cigno. piovene, 1-85: quand' era in camera stava per lo più
tempo perduto. pataffio, 8: quand' io son con la landra molto alleno:
. b. corsini, 2-16-101: quand' ecco vien dal tetto in su la
di quel divino ch'è in me, quand' anche il mondo mal mi giudicasse.
. s'era scordata di rincavemarlo: quand' ella spenge, invece, su le
, eo dicerò lo vero: / quand' om diven solicito e pensuso / vedendo uno
il padre. cicerchia, xliii-348: quand' ella 'l vidde, con grande languire
d'un combattimento navale provocato da'palermitani quand' ebbero gli aiuti d'affrica.
renzo, tutto rincorato, disse: « quand' è così la cosa è fatta »
m. cecchi, 360: quand' io vi dico e stimolo / ad aver
il suo destino quaggiù, ma, quand' è noto a tutti, si rincrudisce per
. v.]: dopo desinare, quand' è freddo asciutto, si rinfagotta nel
ii-26: essendo io capitato in valdinievole, quand' era venuto un po'di pioggia dopo
un torrente che bolle e che ringorga / quand' a l'impeto suo la strada è
? fiore [dante], i-231-2: quand' i'mi vidi in così alto grado
iddio': modo di dire che s'usa quand' altri è contento della riuscita di alcuna
della canapa. giuliani, 1-397: quand' è ammagliata, si porta [la canapa
fiore [dante], i-203-4: quand' i'udi'l'offerta che facea,
giura contro l'antica giurata fede, quand' essi 'forse'sagrificano all''utile'e
rinovarla [la mia egloga] affatto quand' ella non m'indichi caritativamente ove più
par, ma chiaro giorno, / quand' egli al verde aprii si rinovella.
corrugando la fronte. « quand' è che hai il primo esame,
come codardi mastini, gridate al lupo quand' egli, già con la pecorella partitosi in
colla liscia'. giuliani, i-21: quand' il cuoio è un pochino passoccio, si
gioco). gelsi, 124: quand' a gilè la carta mi rinterza, /
, e di doppi e rintocchi, / quand' un ha inteso e divozion lo tocca
men vegeta. giuliani, i-490: quand' ebbe due anni e otto mesi, quasi
proprio. d'annunzio, v-2-820: quand' ero il coetaneo di costui non già
migliori, i più famosi / scritti, quand' anche hanno d invidia il dente /
. magalotti, 20-72: tomi di quand' in quando a rinnumi- dirle [le
lacci in si diverse tempre / che quand' ho più speranza che 'l cor n'esca
sella], la discussione fosse esaurita, quand' eccomi il deputato toscanelli che la rinvigorisce
com'orno sal- vaggio veramente: / quand' ha rio tempo, forza lo cantare
tentar potessi anch'io / il mar quand' è più rio! 14.
cattivo, /... / quand' ecco alla primiera ria percossa, / oh
: ei su la ripa / era già quand' io giunsi e il campidolio, /
riparleremo. goldoni, ii-1108: finalmente, quand' anche fosse vero che rosaura vi avesse
non era aperta alcuna via di scampo, quand' aveste voluto guardarvi d'intorno, pensarci
ma senza pur ripartirmi un'occhiata, quand' io gli confi- cava il guardo sul
. bianchetti, 1-133: madamigella contat, quand' era ancora principiante, fu corretta del
dante, rime, 1-xvi-7: falli natura quand' è amorosa, / amor per sire
anni m'arridea la prima aurora / quand' egli [il padre] in terra riposò
ogni uomo di formare le sue voci quand' egli riposatamente e naturalmente parla senza sollecitudine
[dall'incarico], / che quand' i'abbia a entrar, vo'entrar po'
furtivamente. bencivenni, 4-99: quand' elli era fanciullo una fiata entrò nel
dolor, potè 'l digiuno ». / quand' ebbe detto ciò, con li occhi
essendo sano i libri che aveva letti quand' era ammalato, perché la memoria dei
le balenava e le squillava nei denti quand' ella si trovava dinanzi a una repulsa dell'
da dolor, da pietà, quand' ella pure / ebbe a'discorsi suoi
un drappo. pirandello, 7-906: quand' era là, appena ritornato dalla scuola
veggonsi dei miseri affogati risalire alla superficie quand' il corpo loro, col putrefarsi,
iteri, vi-i-380 (69-12): quand' ei denar, non me solea venire,
poco varrà vostra difen- sione, / quand' i'[venus] v'avrò il fomel
torre a guarir la gelatìna, / quand' ell'è riscaldata e raffreddata. lancellotti
tonda, / e... quand' è tutta luminosa, / comincia a riscemare
potentissimo sciloppo. nievo, 36: soltanto quand' egli veniva in coda al piovano di
e la teresina. foscolo, vil-48: quand' io giovinetto leggeva, come per dovere
rischiararmi e per dirigere le mie azioni e quand' anco tutti gli uomini fossero ingiusti,
giuliani, i-413: la sanza, quand' esce dallo sciaquino (di sotto il
di sé. petrarca, 298-9: quand' io mi volgo indietro a mirar gli
io l'amo e che l'amerei quand' anche non fosse vostro medico ed amico perché
ballai e cantai la parte mia, / quand' io presi la lisa. piovene,
trasse. chiaro davanzati, xxxvii-37: quand' i'fui ne. loco / là'nd'
ecclesiastiche nel parmegiano. magalotti, 23-364: quand' anche potesse mai darsi il caso che
in infusori ed in muffe, come avviene quand' elle sono lasciate nell'acqua, è
, / ch'escon del vostro stil, quand' ei nsuona / placido e molle,
primo premio. zavattini, i-103: quand' ero soldato, appena risuonava il mio
miro la ferita / che mi disfece quand' io fui percosso, / confortar non mi
è cosa da gustar da vicino: quand' ella ci consolerà con la sua venuta a
di me lungamente la risposta aspettata, quand' egli me non rispondente vedendo, disse
la testa degli spropositi che faranno: quand' abbiano la testa. borsi, 46
a la cittade. messero polo, quand' elli tomaro, non si levò, e
angiolieri, vi-i-391 (80-10): po'quand' i'fu'cresciuto, mi fu dato
le locazioni di case non potevano celebrarsi quand' erano picciole le città e tabitazioni ristrette.
un bacio. giuliani, i-421: quand' uno è stracco..., con
sono le cose disposte ad andar forte, quand' elle truovano alcun ritegno e trapassanlo.
assalgono od inseguono i pas- saggieri, quand' anche non ne fosse risultato alcun male o
vole possi spandere la urina, e quand' è necessario ritenerla la possi ritenere.
passo grada sì com'voi misura: / quand' ha pensato, riten su'penserò /
e l'uso ritenete / dello leone quand' è più adirato, / che toma umiliato
, ma ora comincia a ritirare; poi quand' è caldo caldo (nella grand'estate
dipinge amore. cicognani, 13-35: quand' ebbero finito, la signora lucia si
dante, conv., ii-vi-4: quand' uomo riceve beneficio o vero ingiuria,
dove era ritratta la storia di sant'antonio quand' è battuto da'diavoli,..
ne'mesi di maggio e giugno, quand' è in fiaschi. 4.
, / ligure ardita prole, / quand' oltre alle colonne, ed oltre ai
la voce e della gente; / quand' ella, volta all'amorosa meta, /
rìpidissimo, e d'un terreno che, quand' è molle, l'uomo non vi
che non c'è persona, e forse quand' io ci tornassi ci sarebbe chi che
; e mi avete molto afflitta, quand' io v'ho veduto tanto mal ordinato
manzoni, fermo e lucia, 99: quand' ebbe chiusa dietro sé la portiera,
lo scriver male. per gloria! quand' anche ella fosse impresa difficile, tanti
nei giudizi. muratori, cxiv-46-206: quand' io aspetto di vedervi ingolfare in alto
come chi racconta una cosa che, quand' anche dispiacesse, non può cambiare,
cospirazioni o di questi crimini, quand' anche venissero nconosciuti esenti da ogni complicità
d'a- veme sempre onore, / quand' altrui ne fa la pruova; /
contadini / alle feste in sul ballo quand' io tresco / di tante riverenze e tanti
inchini. lorenzo de'medici, ii-280: quand' ella compie 'l ballo, ella s'
come dentro fende. cicerchia, xliii-332: quand' ella udiva la novell'amara, /
fiorini 400 d'oro per la dota sua quand' ella la rivolesse. boccaccio, dee
era alta cxx braccia parve manifestamente, quand' ella venne a cadere, ella ischifasse
10 rivolve, / come falso veder bestia quand' ombra. 5. far di
. g. cavalcanti, xxxv-ii-509: quand' i'guardo verso lei, / rizzami
vizza, / e quel che par quand' un poco si rizza, / e come
. pucci, cent., 86-66: quand' ebbe predicato a mano a mano /
colla strutta o più propriamente alla gelatìna quand' è sul quagliare. zambeccan, 1-11
706: rodesi i guanti un, quand' egli ha martello: / fermasi or sul
fucini, 925: « e quand' un omo, a trent'anni sonati,
le fiamme il mantice v'incita, / quand' il fanciullo in dolorosi lai / proruppe
nella città. beltramelli, ii-461: quand' ero ragazzo ricordo il senso di penosa
fioretti di vite, 194: quand' ella fue tornata a casa, in tal
proverbi toscani, 302: il diavolo, quand' è vecchio, si fa romito.
indegno / non è 'l mio stil, quand' io di lei ragiono, / vò
l'uscio rotto / e tentennato, quand' io mi dormia. statuto del comune
15-127: altra rovina dell'arte, quand' hanno preso un dirizzone, non ristare finché
leone, il cane, aveva ronchiato quand' ella era passata vicina al casotto.
di macigno rugginoso. cesareo, 175: quand' ella fu giunta ove s'insena /
quell'armi ch'io portavo già / quand' io ero sull'armi: un celatone,
stoffa). petrarca, 291-2: quand' io veggio dal ciel scender l'aurora
mi sembri un'amorosa aurora, / quand' elìa, d'ostro ambe le gote sparsa
la voce e 'io'e 'mio', / quand' era nel concetto e 'noi'e 'nostro'
ritondità di tutte le cose rotea, quand' ella sé immobile e costante conserva ».
subita persona e la più rotta / (quand' e'gli par aver giusta cagione)
. sennuccio del bene, 24: quand' uom si vede andare in ver la
rovello era che i bei classici di quand' era in rettonca, da orazio a dante
sulla mensa. giuliani, ii-187: quand' era ben cotta la po- lenda,
vigna. ser giovanni, 3-57: quand' ella sentì il marito, venne tutta meno
rovinerà il mondo! si suol dire quand' altri mostra impensierirsi per cosa che a
. g. gozzi, i-28-26: quand' io era per andarmene pien d'ira
aquileiese ma nemico / del sangue tuo. quand' orso fu legato, / io gli
al tramontarsi. barbaro, 333: quand' anche dietro agli umidi e ribecchi /
m. adriani, ii-392: quand' io fedelmente e bene amministrai l'ufizio
. seneca volgar., 3-378: quand' egli è sano e ben disposto,
celebri ogni importuno s'aspetta che, quand' aprono bocca, n'esca perle e
iacopo del bientina, 15: orbò, quand' io n'avessi anche settanta, /
i resti di costruzioni già non più giovane quand' era partito, tornava vecchio (
va insino all'effe: / pensa quand' io sarò condotto al rue! =
1-15: lo stomaco,... quand' egli non fosse ben disposto né ben
struscia mai. giuliani, ii-276: quand' era giovinetto, andò a pietrasanta e
sorridente il ciglio, / l'alma, quand' a- docchiolla il gran nemico, /
carni, da fargli spiccare un salto, quand' anche esso, più che arrembato,
di lui, sono saliti in gran fama quand' egli rimaneva in basso, nell'ombra
maggiori delizie che mai gustasse per verità quand' era in cima alla ruota della fortuna quel
a volger mota di molin terragno, / quand' ella più verso le pale approccia.
con l'erre fuor eluso. / quand' io mi raso sapi che 'l me pizza
stige, / questo tristo ruscel, quand' è disceso / al piè de le maligne
. idem, 4-i-138: volle, quand' ebbe i rusponi a palate, / rubar
1-15: lo stomaco..., quand' egli non fosse ben disposto né ben
/ mi leggeva l''andromeda', quand' ecco / m'entrava il razzo in
queu'àbreo. fanfani, 3-80: quand' io mi fondassi sopra buoni codici e
ai sacramenti. cicognani, iii-2-260: quand' era ragazza, s'accostava ai sacramenti
sacrosanti per lo vecchio sacramento della plebe quand' ella ordinò primamente questo magistrato. nardi
lei, no, da soldato, quand' anche tutte le belle e brutte donne -anche
/ al sognatore ebbrezza non discibile / quand' egli con sagacia ti prepari! comisso
buonissime. pascoli, 469: ricordi quand' eri saggina, / coi penduli grani che
grada sì con'voi mesura: / quand' ha pensato, reten so penserò / de
amor i'fosse essuta / ben saggia quand' i'era giovanella, / i'sare'ricca
(167): continuò dicendo che, quand' anche.. caso mai.,
ala tua madre, amore, / quand' era, ch'or non son, contento
suo prete. verga, i-30: quand' ella passò dinanzi a janu, il
disinfettarla. testi fiorentini, 186: quand' elli [il bimbo] sarae caduto,
. bacchelli, 18-i- 420: quand' uno e tanto stupido da credere ai medicinali
6. prov. il salce va piegato quand' è giovane: bisogna educare i bambini
è inutile: 'il salcio va piegato quand' è giovane'. 7. acer
, 78: mi fu dato, quand' ero ancor ragazzo, una stoccata qui dietro
amor ch'a te mi scalda, / quand' io dismento nostra vanitate, / trattando
e del ritrattarmi con sallustiana romanticità, quand' egli non mi conosce? = voce
la gatta si mangiò la crostata. e quand' ella aperse, il topo ne saltò
tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta, / ch'ogne
. binduccio dello scelto, xliii-427: quand' elli [il messaggero] fu dinanzi
e coccarde, / resistere ai vinti quand' essi / si destano e sono i
le finisce a un tratto. viene quand' esse mangiano erba grossa, sanguigna.
. giusti, 3-207: 1 capi, quand' anche avessero avuto animo di far sangue
fare prò. giuliani, i-421: quand' uno è stracco..., con
le finisce a un tratto. viene quand' esse mangiano erba grossa, sanguigna.
non era sua bocca richiusa, / quand' una donna [la filosofia] apparve santa
. giacomo da lentini, 57: quand' om à un bon amico leiale,
1-678: ella sa proprio di cuoio / quand' è 'n concia o di can
[mia madre] molto mi loda, quand' i'sento doglia: / e ch'
altra cosa soda, / e quand' io fossi poi ben satollato / ti stare'
di sydrac, 142: il povero, quand' egli diventa ricco, egli diventa savio
esca dalla sua tana, e guidalo, quand' anche tu dovessi fare come il savoiardo
danza. lippi, 11-4: quand' infra dame e cavalieri erranti /..
mi addormentai. tozzi, vi-696: quand' erano passati i carri con le uve
sbarazzino galante. ojetti, iii-78: quand' era [sforza] giovane, a
., 24 (406): quand' è stato sbarbato un grand'albero, il
tono sgradevole. carducci, iii-24-207: quand' a un tratto odesi dietro su dall'
con danno. batacchi, 2-193: quand' ebbe sbevazzato un bic- chieretto, /
pur visto silvana a la festa / quand' ho il farsetto e 'l mantello sbiadato /
e da un tremano i codici quand' ei li guata / e dal libumio remo
toccò a marco mèola di rapirsi, quand' era invece amato fervidamente anche dalle
ai vecchi, e i vecchi lo insolentirono quand' ebbe liberato mezza italia. non gliel'
/ ch'e'par un pollo d'india quand' e'gonfia.
... ma almeno sbottonati, quand' è ora. -risolvere, spiegare
come turbine che allora spira più forte quand' ha a sbrattare le nuvole e tornare il
toccato si sbriciolava, ma poi, quand' era ben secco, riusciva durissimo.
libro, uno dei libri che ho letto quand' ero ragazzo, un'edizione popolare,
al gioco. burchiello, 93: quand' egli ebbon giuocato un poco poco,
bandello, 1-27 (i-337): quand' ella poi parlava o rideva, alora due
manco le farebbe un arlecchino, / quand' in commedia fa le sue scalate.
amor ch'a te mi scalda, / quand' io dismento nostra vanitate, / trattando
scalette fatta di carne, la quale quand' è piegata stia nelle fauci del camaleonte
. g. chiarini, 44: quand' ecco de l'attigua / stanza nel
. lorenzo de'medici, ii-280: quand' ella compie 'l ballo, ella s'
era aperta alcuna via di scampo, quand' aveste voluto guardarvi d'intorno, pensarci,
, destinato a scannare i romani, quand' essi, nel nome d'italia,
d'uscir fuori almen tardi, / quand' è levato e ch'è ben alto il
.). tommaseo, 2-ii-299: quand' ellu parla in piazza, / la sua
fan delle scappate: / voi pur quand' eravate a viareggio / fatto avrete lo
buonarroti il giovane, 10-879: quand' e'si fece un dì la scapponata
uno scopo. bacchetti, 1-ii-93: quand' c d'erano sposi di
: cavare il carbone dalla carbonaia, quand' è bello e fatto. e. bechi
solo che porta la mia spada, quand' io la callo abasso, può occider gli
di vecchie tavole. bacchelli, 2-ix-139: quand' ebbe vista scardinata la porta d'una
eccogli. pasquinate romane, 575: quand' imbrazan la rodella, / e ch'io
io mi sento sì smarrito, / quand' io non ò denari nella scarsella.
una facoltà. tasso, ii-56: quand' io avessi a lamentarmi o di quei
e inaspettato. bandi, 1-i-50: quand' ecco il tonfo misurato di due remi
più scempie e svivagnate, / massimamente quand' elle son brutte. passeroni, 4-212:
inf, 20-29: qui vive la pietà quand' è ben morta; / chi è
un signor di tutti quanti; / quand' è fatto il signor, ciascuno prieme
doppio. si taglia a scempio perché quand' anco sia ciò che dice d'essere
pananti, i-48: quella scena poi quand' è arrivata / dove il gran marcantonio
scompare il mare. sbarbaro, 1-26: quand' ecco, nell'appropriato scenario, il
g. cavalcanti, 1-iii-6: aria serena quand' apar l'albore / e bianca neve
cure di vantag gio, quand' ancor volessi dire qualche strampalatissimo scerpellone.
un proposito. lippi, 5-49: quand' innanzi a lei costui si ferma / così
fino in fondo in tutti i modi; quand' anche si trattasse di andare a torino
ch'e'par un pollo d'india quand' e'gonfia. 3. intr.
. c. arrighi, 295: quand' ecco, al balconcino di primo piano
), si ripulisce la caldaia. quand' è cresciuta al suo punto (la
anche sostant. stoppani, 1-122: quand' ecco uno schiattire lontano, poi sempre
: dio ne scampi i cani, quand' e'si fa a schiccherar carta, ché
uva). tozzi, vi-690: quand' erano passati i carri con le uve,
scoppi di risa agili e schietti / quand' io mi pungo appena appena il dito.
d'essere in corte adoperati assai, / quand' o- gnun sa, che vi si
e il ranno dal paiol nero, quand' alza / la schiuma, su la conca
cfè come un tatto dell'anima, quand' ella si attacca, mediante l'amore,
ma poi disse che era inutile, perché quand' uno si è lasciato morire, alla
rimettere se prima non schizza, e quand' egli avrà schizzato, incontenente gli si
più guai, / che non fa ruom quand' è verrucolato. cavalca, 20-97:
le stette a la sciaurata, / quand' ella sofferìa così gran puzzo! dante,
immaginazioni vane. bresciani, 1-ii-535: quand' era soletto diffondeasi e scialacquavasi in mille
tommaseo [s. v.]: quand' altri dà e fa molto meno che
giamboni, 8-ii-262: senza colpa è quand' egli dice cheno 'l fece scientemente. elucidano
volgar., 6-321: che diroe io quand' elle nel loro parlare frodano alcuna lettera
: oh la scimunita figura ch'io fo quand' ellasiede lavorando ed io leggo!..
minori o di vive la pietà quand' è ben morta. de bonis, 51
corno, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca!
sciolga dal corpo. benci, lxxxviii-i-261: quand' io penso talvolta all'ultim'ora /
capo a pigliar moglie; / ma quand' io veggio te, giglio incarnato,
su 'l lito di chiassi, / quand' eolo scilocco fuor discioglie. folgore da
], stai conquiso. / quand' ecco dilungato non mi fui / cento
(e rotto il velo / avea quand' egli osò tentar le prove) / saglio
d'altro inganno, / se non quand' egli è colto in mezzo 'l fianco /
, beffato. pataffio, 7: quand' in testa si pon le vivuole, /
fatta sospirare! il letto è pronto: quand' e che comince- rete a scodellare la
: disnaturato son come la foglia / quand' è caduta de la sua verdura, /
; e così piglia l'infreddature. quand' uno è accaldato, non bisogna scollacciarsi
: talvolta anche metto il mio 'veto'quand' egli è sul concludere un qualche suo
affare, gli scombùssolo un suo progetto quand' egli già assaporava col desiderio il frutto
quel placido accoramento che si mostra di quand' in quando sul volto delle spose, e
una febbre da cavalli, oggi, quand' è per scoppiare, manda a chiamare
/ raggio accusar negli abitati lochi, / quand' ei m'offriva al guardo umano,
che tu sia. / vieni con me quand' hai spassate l'altre, / e
/ come la sera il sol, quand' egli è basso. -sminuire il
voi se elle cigne degli ossi, quand' ei si slungano e s'accorciano non facessero
servitore devoto. fagiuoli, vi-109: quand' io non vi portassi affetto, / come
miniera contiene sì poco oro che, quand' anche per mezzo della fusione e scorificazione
del viso mio ne l'aspetto beato / quand' io mi trasmutai ad altra cura,
che rogna gratta, / chesente 'l mal quand' elli è scorticato. sermini, 62:
: ma dante intende: nello scosciarmi quand' ero a cavallo di gerione, per
erano i giorni delle pazze spese, sicché quand' era l'ora di pagare lo scotto
frutto ch'esilara la mente. / quand' è maturo, è tutto screpolato.
. pietro da bascapè, 2375: quand' el avrà sententiao / etabsolvuto et condempnao /
e. gadda, 6-319: aggiunse, quand' anche senza entusiasmo, d'essere una
le morette. cicognani, iii-2-215: quand' ebbe saputo del parto e che era nata
drittamente sfigurata / e quel che pare quand' ella s'agruzza! = deriv.
io appena finito quest'ultimo verso, quand' odo dietro alle spalle un grandissimo scroscio
semplice festevolezza d'ospite e di sorella quand' egli rientrava, ma evitava di guardarlo
poi, tra rabbia ed amor, quand' ha più anni, / divien sì ch'
scuramente sono dette, quando mente quand' è alquanto grave. ha scosso più febbri
'l cielo per le stelle / la nocte quand' è scurata. -offuscato (la
x-1-1045: chi mai avrebbe pensato, quand' era bambino, che avrebbe commesso crimini
la pena ov'io son dato, / quand' io non veggio quella dolze spera,
ché noi piangevi [tuo figlio] tu quand' era vivo, sappiendo che dovea morire
che un sonetto a masticare, / quand' anche fusse di quei del petrarca, /
roba, corpo di mia vita! / quand' ioci vo pensando a queste cose, /
suscita tenerezza. nievo, 408: quand' egli si abbatteva nel viso adunco e
cadessero, e pur e pure, quand' usciano di colà unti ritornavano a sdrucciolare
: quantunque, benché, ancorché, quand' anche. guittone, 7-1: ahi
dee., 3-1 (1-iv-240): quand' io lavorava alcuna volta l'orto,
anche voi. e fosse finita! quand' è mietuto, seccato, trebbiato,
i-167: l'orto, arrabbiato dall'arsione quand' era sul fiocco, dà in seccareccio
un bel murare a secco: / quand' ei fu pieno, alfin chiese da bere
167): continuò dicendo che, quand' anche., caso mai., che
dante, purg., 4-93: quand' ella [montagna] ti parrà soave
sono le undici e mezzo: e quand' anche il tempo mi secondasse...
pena interiore. crudeli, 1-34: quand' ecco a me d'avante / in pietoso
dell'animo. marino, 1-13-237: quand' egli [adone] ha ben quelle
tola da seder. giamboni, 10-32: quand' ebbe così detto entrammo là entro e
mi veggio: / di molta debolezza quand' io seggio, fi l'anima sento ricoprir
disse: « tornate a parigi e, quand' io sarò a sedere in luogo di
mangon a di lui smacco / posarlo (quand' io possa) avanti al seggio.
sp., 8 (124): quand' ebbero voltato, e furono in luogo
ne'sassi di nera / nota, quand' er'io lunge, / non pur i
signora di tutte. rosmini, 2-1-101: quand' egli è chiamato pel suo nome proprio
andranno a le dette gualchiere a conciare, quand' avranno conci e'detti panni, segnati
, il vino. stigliani, 2-331: quand' il sommo pastore, / che i
di tale usato, / che, quand' è airato -più felinamente, / per cosa
sacramenti cristiani. muratori, 11-256: quand' anche fosse solamente dubbiosa la perdizione di
« nel fior degli anni estinta, / quand' è il viver più dolce, e
: non mi farebbe difficoltà il seguitare questaidea quand' anche i professori dovessero ricevere i loro stipendi
co- m'omo salvaggio veramente: / quand' ha rio tempo, forza10 cantare / co
decima parte di pena che il corpo sostiene quand' egli si parte dell'anima, conciosia
; ma fiorentino / mi sembri veramente quand' io rodo. petrarca, 127-39: quella
iustiziariva; / l'altra è che, quand' ell'è al corpo unita, / nella
semenza ch'i'avea portata, / quand' ebbi arato, sì. lla seminai.
la semenza ch'i'avea portata, / quand' ebbi arato, cose che il rende singolare
radamisto ». mazzini, 25-105: quand' ei parlava d'italia e d'un avvenire
cor alteri pensate or che fia, / quand' io, sì basso spirto, prendo
de'senni miei si sta contento / quand' i'm'accordo 'n gioia dimenare, /
/ che festi del tuo nato, quand' in questa / vita 'l produsse il
onnipotente nell'uomo, può sempre eccitare quand' è destramente maneggiata. de sanctis,
malattia). giuliani, i-490: quand' ebbe due anni e otto mesi, quasi
di conoscenza. civinini, 7-53: quand' ebbe quella brutta notizia, le presero
f. m. zanotti, 1-8-48: quand' io sento i soavi e molli versi /
possibile, ed anzi profittando di esse quand' altri meno sei crede. -patire
albero sente della pazzia di serse, quand' egli era innamorato di quel suo platano.
padre d'ogne mortai vita, / quand' io senti'di prima l'aere tosco.
, ii-155: non so ciò che dirà quand' avrà letto / il mondo il mio
facoltà mentali. pirandello, 8-161: quand' ero matto, non mi sentivo in
, il più delle volte senza, quand' io era molto astretto, mi dava molto
a me l'idolo mio, / quand' agio gliene porse il gioco impreso; /
non avrai posa enon sarai felice, / quand' anco a te serbi l'arene il tago
mazzini, 21-152: il pittore, quand' egli imprende a ritraivi, vi chiede di
affetto. chiaro davanzati, 106-8: quand' om per non far guerraè 'n gran periglio
quell'infelice maseo, 3-i-3: quand' anche il granduca non si tenesse ob
. cavalcanti, 1-iii-5: aria serena quand' apar l'albore / e bianca neve scender
doria o semfirebene, 434: lo giorno quand' è dal martino / darò e serino
sterile. b. corsini, 5-30: quand' ecco (oh caso insoe leuce:
-ferraglia. 7rissino, 2-2-283: quand' ecco udirsi ^ iù da l'alte mura
attorno visitando il suo governo; ma quand' egli volle entrare nella città di bordeos,
). novellino, xxviii-879: quand' ebbero così ordinato, fe ce
, lxxxviii-i-532: lassa, ché mi sovien quand' iosolea / nelle braccia serrate, / ch'
-acer. servóna. deframoroldo, quand' io diliverai loro e lor terre di vile
. che luogo avrà l'anima, quand' ella sarà liberata del servaggio del corpo.
nido / il verno lungo il mar quand' egli è fido. arici, iii-165:
al mio servizio. giuliani, ii-276: quand' era giovinetto, andò a pietrasanta e
tra noi e loro; / ma quand' i'fui sì presso di lor fatto,
fia da tacque madefatto e molle; / quand' ella il tocca, subito si sface
fo sfarzi, non posso, e quand' anco / potessi farlo, non ho
drittamente sfigurata / e quel che pare quand' ella s'agruzza! cantari antichi,
: 'sfilato': dell'ago da cucire, quand' èuscito il filo dalla cruna. 'coll'ago
, sfinitissimo! verga, 8-368: quand' era presa della tosse, simetteva ad ansare
contadino che aveva in consegna la villetta quand' era sfittata. sfiniménto, sm
che nelprimiero assalto / d'amor usai, quand' io non ebbi altriar- me, /
, minchioneria. nieri, 134: quand' uno racconta qualche balla, qualche sfondone
di cartucce. verga, 7-277: quand' ebbe finito di sfornare il pane, venne
si sforzano il cervello e che non sanno quand' è tempo di smettere ».
petrocchi [s. v.]: quand' ànno due soldi, li sfottono subito.
destra per farmene al collo catena, quand' io, stomacato da sfrontatezza così deforme,
: gli scherani..., quand' anche fossero stati sfrontati a segno di
. » « oh! per codesto, quand' ò fatto un prognostico io, non
sgobbo. d'annunzio, v-2-205: quand' ero scolaro a sgobbodi latino sotto il magisterio
e di là. borgese, 1-93: quand' ebbe lasciato presa, gli si lesse
mio consiglio, / rimembrerolli che, quand' ei s'accinge / a quest'impresa,
in cuore cent'altri dispiaceri; come, quand' è stato sbarbato un grand'albero,
un animale. collodi, 146: quand' ecco che all'improvviso il ciuchino alzò
, o più propriamente alla gelatina, quand' è sul quagliare. 2.
tommaseo [s. v.]: quand' esce il nastro dalla guaina ov'è
s'isguscia dal suo mallo, / come quand' una noce è maturata, / nel
, quei par che consigliarsi come / e quand' essi dovean di nuovo a fronte '
mai il vero isnoda, / se non quand' è furente,
queste cospirazioni o di questi crimini, quand' anche venissero riconosciuti esenti da ogni complicità
in poppa in alto mar secure, / quand' ecco si turbar l'aure soavi /
redenzione. laudano urbinate, lxxxiii-203: quand' io, amor, me recordo de
non si move / la sua imprenta quand' ella sigilla. m. frescobaldi, 1-53
programma politico. mazzini, 55-294: quand' io, uscito dalla fortezza di savona,
membrandomi la gioia ch'avemo insembra: / quand' io ve- raggio a simile disio?
. /... de'quai quand' io ne truovo alcun che sia, /
romane- scato. foscolo, xxi-296: quand' anche io non parlassi di nulla,
che ravevan come accompagnato, inseguito, quand' era fuggito da que'luoghi. ghislanzoni,
). nievo, 36: soltanto quand' egli veniva in coda al piovano di
, rime, 1-xvi-6: falli natura quand' è amorosa, / amor per sire e
o la skua? forse la skua. quand' essa / svola sui ghiacci, esce
letterari. tommaseo, 15: quand' egli [il manzoni] stava ancora scrivendo
voi se nelle cigne degli ossi, quand' ei si slungano e s'accorciano, non
truppa regia. berchet, vii-1154: quand' ecco a un tratto smacchiar di lontano un
primiero assalto / d'amor usai, quand' io non ebbi altriarme, / chi verrà
occhi). verga, 8-368: quand' era presa della tosse, si metteva ad
cortona dicono puranco: 'ferraio ferreggia', quand' è così rigido o crudo, quale suol
/ qual oca o smergo va, quand' ha la caccia. daniello, lxi-11:
tommaseo [s. v.]: quand' ha qualche cappello smesso, qualche paio
volgar., 19-1 (351): quand' ella fue giunta, egli prontamente andòe
secca terra. frezzi, i-7-118: quand' ella di me si fo accorta, /
non ti avvezzi a credere esser perfetto puomo quand' ha smorzato in sé ogni luce della
/ e fassi nube; e, quand' egli è costretto, / e si fa
particella pronom. giuliani, i-322: quand' è lì li per maturare, che passione
in esilio. tommaseo, n-88: quand' io la lettera scrissi non ancora pensavo
una persona. sagredo, li-8-3388: quand' egli subentrar volesse in un posto precedentemente
in alto mar secure, 7 quand' ecco si turbar l'aure soavi, /
dante, purg., 4-91: quand' ella [montagna] ti parrà soave /
nimo un tratto lo combatta, / quand' egli ha dato a'socci la sconfitta.
ciancia. della robbia, 119: quand' io ero giovanetto mi votai d'andar a
rispuose e disse: « io ti sodisfarò quand' io tornerò ». dante, ii-4
volere che noi crediamo al loro liberalismo quand' essi non vogliono correre alcuno dei danni
1-220: l'uomo era potenzialmente uomo anche quand' era bestia... nata dal
scappata retorica. verga, 1-286: quand' io la soffocavo di carezze deliranti,
povari uomini non sanno sofferire le ricchezze quand' ellino l'hanno. -assumersi una
uomo è incudine, gli bisogna soffrire; quand' è martello, percuotere. ibidem,
, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca! /
prencipi che debbono gastigare lor suggerii, quand' elli sanno che sono malvagi. g.
allora averà l'orazione il decoro suo quand' ella sarà affettuosa, costumata e proporzionata al
fagiuoli, ix-87: lo chiama eroe quand' è un soggetto vile; / generoso,
de'mortali. muratori, 6-20: quand' anche questo non fosse stato a noi rivelato
, i-150-2: molto mi dolea il cuor quand' i vedea / che l'uscio mio
eo l'amore sia, / se non quand' om sognasse maraviglia. dante, inf
non procura saper da lui questa cosa. quand' altri fa un discorso, e fa
argini / solinghi. pirandello, 8-492: quand' erano stanche di cucire e di pregare
matrona amatrice di muscolosi gladiatori. quand' è 'n bonazza -che quand'è turbata.
. quand'è 'n bonazza -che quand' è turbata. varchi, 22-10: con
come vedi son restato quie / a crepar quand' ognun sollazza e ode. temanza,
su a sollazzare. fagiuoh, xv-153: quand' hanno [i poveri] un fiasco
f. de'folcacchieri, 56: quand' eo vegio gli altri cavalieri / arme
mettono in ardenza. muratori, 8-ii-13: quand' anche gli umani ingegni siano dalla infiammata
, eo dicerò lo vero: / quand' om diven solicito e pensuso / vegendo uno
solito ogni uomo di formare le sue voci quand' egli riposata- mente e naturalmente parla senza
lei, no, da soldato, quand' anche tutte le belle e brutte donne -
già il codazzo del mortorio si sbandava, quand' ecco... la signora fana
chimai cosa incredibil vide, / miriam costei quand' ella parla o ride / che sol
. testi fiorentini, 186: quand' elli sarae caduto, sì vi. ssi
voler sovrano. alfieri, 1-328: quand' io secura / vedrotti in trono poscia,
strimpellare. giuliani, i-443: quand' ebbono concio l'organo, volevan ch'
m'avvilisca, mi faccia raccapricciare, e quand' esce da quel- l'istessa tromba sonata
stesso, dedito, come si sa, quand' era in vita, alle ricerche oceanografiche,
il meno ch'io posso, e quand' io son sonacchioso, isforzo gli occhi tegnendogli
suo forame / più lune già, quand' io feci 'l mal sonno, / che
è al disopra de'conquistatori del mondo quand' ei possa divenir utile a * suoi fratelli
non così promettesti, fanciullezza! / quand' ero appena scàlpito o riposo / nel vento
queste strade paion fatte di nuovo. quand' io ci fui, eran tutte sordide e
le arti sorelle fiorivano davvero, i pittori quand' anche si dessero per vinti a'poeti
la bella pollisena ettor piangea, / quand' accillesse sorprese d'amore, / di guisa
, 58: altri sventa il liquor quand' ella il sorsa, / altri contro ogni
forse / in utica tacea caton, quand' egli / agli affanni agognò sottrarsi alfine,
sé d'intorno, e tale / quand' il mar chiuse e ne fé tomba altrui
fugge, / sì alto chiama voi quand' ei sospira / ch'altri direbbe: «
i-52: se 'l fortunato cor, quand' è più presso / a voi, madonna
dante, purg., 29-72: quand' io da la mia riva ebbi tal posta
giuliani, i-413: la sanza, quand' esce dallo sciaquino (di sotto il frullino
di diana, com'ella suole essere quand' ella caccia le spaventate fiere.
aw. sottoter viver, quand' io sarò spento e sotterra. l.
. fiore [dante], 108-7: quand' egli è morto, il convio a
vita nuova, 41-12 (162): quand' elli è giunto là dove disira /
sarà uopo ch'io 'l saluti / quand' io lo 'ntoppo e 'l buon giorno gli
., 19-1 (351): quand' ella fue giunta, egli prontamente andòe a
qual modo sottrarmi all'odioso legame, quand' io fossi stata postaalle strette. cesarotti,
giacomo da lentini, 50: quand' eo li parlo mordi davanti, /
per far le aste e le vocali quand' ancora andava a scuola. pasolini, 3-261
elli colla pala della verace confessione. ma quand' elli ginestra marina. ha lungamente mirato
. / guardami ben dinanzi: / e quand' i'sia di doppie spalle armato,
vole, possi spandere la urina e, quand' è necessario ritenerla, la possi ritenere
mi fu posto questo nome sparecchia, perciocché quand' azeglio, 1-361: ha fatto una
stanchi di mirar, non sazi, / quand' io caddi ne l'acqua, et
in sul mio primo giovenile errore / quand' era in parte altriuom da quel ch'i'
delle colonne volgar. [tommaseo]: quand' ella fu ritornata di spasmagione, si
, angoscia. grato, 7-121: quand' io contemplo il viso vostro vero / sì
ii-53: si penso tra sé che, quand' egliera in prigione, si spassava col rammentare
, 4-45: nuotare di spasseggio diciamo quand' uno, essendo tutto nell'acqua,
ricevere il giuramento di ari- giso, quand' egli inaspettatamente si morì. =
.. come falso vedere rivolve bestia quand' ombra, cioè bestia ombriosa e spaureggia,
di diana, com'ella suole essere quand' ella caccia le spaventate fiere. roseo,
per spaventevol grido / del cacciator, quand' è presso al suo nido. ottimo,
al vincitore. lemene, ii-311: quand' ecco, ohimè, di cavernose rupi,
io non ho ancor avuto denari perché quand' io giunsi tutti erano spazzati. cesari,
tendine tese e fisse perché il vetro quand' era aperto non formasse contro l'imposta
sono concavi; oppure in direzioni contrarie quand' uno degli specchi sia concavo e l'altro
suo soave canto, / il qual, quand' entra ne'bramosi orecchi, / mi
del pensiero speculativo. gentile, 3-57: quand' anche paia che l'artista trovi non
vedetta. baruffaldi, i-175: quand' ecco, ahimè, ipogastro / speculator =
, / o che non voglia andar quand' è mestiere. / e sono, per
vero non dèe mai essere necessaria. quand' anche, a questi spedienti ridotta, l'
s'usa a bologna di parlare / quand' un ha un figlio e la morte il
franco, 67: sarìa error aperto / quand' io cercassi metter spendereccia. pascoli, i-745
. rriso. petrarca, 143-4: quand' io v'odo parlar sì dolcemente / co-
pena ov'io son dato, / quand' io non veggio quella dolze spera, /
attività artistica. pulci, 15-108: quand' ella [antea] vide così buona razza
/ porta anche tonde a spiaggia: / quand' una vi si spezza, / un'
gli vònno un en dell'anima: quand' è in casa, saltano tutti, gli
serri altrui l'entrata, / ma quand' uom v'entra poi, d'alto si
fosco. tasso, 11- iv-5: quand' ecco veggio, quasi per ispicchio, spuntar
nel giuoco de'birri e ladri, quand' uno tocca bomba, o per qualche
: l'erba eziandio ha altra costituzione quand' ella è tenera e verde, altra
ella è tenera e verde, altra quand' ella è cresciuta e spigata e altra quand'
quand'ella è cresciuta e spigata e altra quand' ella è matura. ramusio, cii-ii-173
sp., 12 (216): quand' anche avessero voluto, ubbidire, dite
. buonarroti il giovane, i-59: quand' ei t'ode parlar, quand'ei t'
: quand'ei t'ode parlar, quand' ei t'incontra, / sembra, tutto
così. saluzzo roero, 1-i-51: quand' io respiro l'aure in grembo a'fiori
quel cielo di lombardia, così bello quand' è bello, così splendido, così
tommaseo [s. v.]: quand' è co'signori, quello spocchione non
aiutato, gli abbiamo dato una mano quand' era oramai giù nel baratro.
par che s'apran mille monimenta / quand' apri il ceffo; perché non ti spolpe
sporgono a te. foscolo, xvi-77: quand' anche ei mi gridassero, come merito
i miei denti sporgessero sulle labbra; quand' ero piccola, lei avrebbe voluto farmi
1-97: m'hanno rotto l'anima, quand' ero al san michele, con una
serri altrui l'entrata, / ma quand' uom v'entra poi, d'alto si
quel placido accoramento che si mostra di quand' in quando sul volto delle spose,
o presago spositor di sogni, / quand' anche il sogno a noi scende da giove
cetra. guglielminetti, 3-81: forse quand' io veda ne'tuoi supplici occhi l'offerta
... tra due nubi spunta / quand' è sul campo la scritti medesimi
a un sentimento. buonaccorsi, 197: quand' è troppo affaticato / sputa poco e
, ii-29-78: i grandi mal contenti, quand' han possa, / volentier fanno del
nel primiero assalto / d'amor usai, quand' io non ebbi altriarme, / chi
che le balenava e le squillava nei denti quand' ella si trovava dinanzi a una repulsa
o musicale). graf 5-555: quand' anche ne'cieli il sol s'abbui,
è che parla. né direbbesi, quand' altri spende per fare a taluno un
ai lati. era capace di sentire quand' è il momento, però guardò il tachimetro
, 383: lo frutto lauda el fior quand' è stasione. proverbia pseudoiacoponici, 117
quantità. fiore, 108-4: quand' i'truovo un ben ricco usuraio / infermo
un altro nostro detto argueto, / quand' uno a tempo non si fa avvertire,
. -come l'asino che corre quand' è vicino alla stalla: con allusione
.]: 'come l'asino che corre quand' è vicino alla stalla'. a chi
: ancor ti priego e dico, / quand' hai lo buono amico / e lo
ascosa. leopardi, 364: morir quand' anco in terra orma non stampo?
, i-147: ogni vergogna si stana, quand' io più non comando. = comp
stanchi di mirar, non sazi, / quand' io caddi ne l'acqua, et
: già ogne stella cade che saliva / quand' io mi mossi, e 'l troppo
in giudizio senza pautorizzazione del marito, quand' anche ella esercitasse pubblicamente la mercatura o
, i-391: 'seguitare la starna': quand' uno seguita un altro, per aver
. a. verri, i-30: quand' ecco si udì sussurrare e crescere alla
g. gozzi, i-1-122: quand' io avrò alquanto ordinato un certo mio
già ogne stella cade che saliva / quand' io mi mossi, e 'l troppo star
l'altre stelle. petrarca, 22-4: quand' io veggio fiammeggiar le stelle / vo
con voi. idem, 23-84: spesso quand' io ti miro / star così muta
egli non è stato iii-1-319: quand' era qui, voleva da me ogni giorno
dall'uliviera, 264: che sarà, quand' ella lo singnore / vedrà legato /
. ovidio volpar., 6-620: quand' elli mangiava, l'arpie li sterco-
bellini, 5-1-264: qual d'arco saettatore quand' egli scocca, gran numero di animali.
di animali. qual di mina sterminatrice quand' ella vola. salvini, 16-i-341:
viani, 19-108: mia madre, quand' ebbe intriso il levarne, si nettò
nome stige / questo tristo ruscel, quand' è disceso / al piè delle maligne piagge
si suol dire, a gallo, specie quand' era soddisfatto e si stimava.
la madre dolorosamente pugne; / e quand' è la natura stimolata, / innanzi
v.]: quanto stiracchia! (quand' ha a comprare qualcosa). h.
foscolo, xv-421: egli fu mio compagnone quand' io cavalcava con scimitarra al fianco e
, simile. giuliani, i-5: quand' era ancora da latte, non li faceva
ci facciamo vecchi, torniamo peggio di quand' eravamo bambini! » stolido,
. amico di dante, xxxv-ii-767: quand' om è acconcio in fede molta,
calvino, 12-19: la conoscono da quand' era ragazza, ne sanno vita e
dico s'elle n'hanno boria, / quand' un va sotto, e dicon gongolando
... /... / quand' una fiamma più chiara che 'l giorno
la strada / fece a'roman, quand' ella si fuggìo. cicognani, 13-56:
benedetta corte inglese che il tassato, quand' anche guadagnasse avanti al giurì, in definitiva
a sazietà. rastrelli, 18: quand' eran le vivande apparecchiate / e udiasi
multo stralluciente. ritmo nenciale, 1-135: quand' io miro rileggi occhi stralucenti, /
. buonarroti il giovane, 10-879: quand' e'si fece un dì la scap
: soprabondare; e dicesi della ricolta quand' ella passa d'assai il solito.
ordine, eseguisce. bacchelli, 13-565: quand' ebbe attorno un cerchio di gente stranita
. fioretti di vite, 194: quand' ella fue tornata a casa, in tal
d'una donna di casa, / quand' ha compiuto il lungo / giorno che l'
somme ingenti per far grandi cose, quand' anche dovessi personalmente vivere più stremo che
., io (173): quand' è pronto, non bisogna farlo aspettare,
stretto stretto. giuliani, i-47: quand' è in casa, saltano tutti, gli
cari amici. fagiuoli, vi-109: quand' io non vi portassi affetto, / come
pareva strano esser tenuto sì stretto, quand' egli si cibava sì largamente.
strigli mai. razzi, 6-84: quand' io sono a stregliare la mula, ragionando
sudici, intrisi di mota che sgronda quand' è dolco, le case a un
al consolo scilla, vedendo giulio cesare quand' era giovane caminar col saio mal strengato e
insolente e confortante. stringendo l'argomento, quand' anche ci facessimo tutti naufraghi, vedo
per ritornare e dar maggiore strinta, / quand' aver ti parrà la guerra vinta.
59: 'striscino': si dice del vino quand' è leggiero e facile a digerire,
esso. testi fiorentini, 190: quand' elli comincia a parlare, sì. lli
te ne stropicci bene del suo salice, quand' egli appunto non si volle stropicciare dei
: sì dolce, sì gradita / quand' è, com'or, la vita?
. a. pucci, 4-271: quand' è 'l tempo molte contadine / con
riceverne con modo infame e sozzo, / quand' un trogol si stura, o vota
parlandoli chiaro. alfieri, 12-324: quand' anche della moglie / ei tomi in grazia
la noiosa gente / che sturbano iamor quand' è in parvenza / piò tosto che se
lo garantisce. cavour, iii-41: quand' anche il corpo morale possedesse sul debito
[il brunelleschi] cosa per cosa, quand' elle succedevano neh'opera propia, farle
1-6 (25): dico che, quand' io venni in quelle parti, /
con questo nome 'cecco suda', perché quand' uno s'affatica e s'affanna senza proposito
sapore alcuno. ghislanzoni, 9-115: quand' uno non ha bevuto, e naturale che
», 0-i-1992], 26: quand' è il supergigante di megève? appena prima
impose questo / non m'inganò, quand' io partì'da lui. scala del paradiso
sventa il liquor [il caffè] quand' ella il sorsa, / altri contro ogni
: per la sverzatura (svergitura), quand' è il suo tempo si conosce al
: per la sverzatura (svergitura), quand' è il suo tempo si conosce al
guisa ch'a riposo pelegrino. / e quand' è dentro sua pianezza sveste / e
sempie e svivagnate, / massimamente quand' elle son brutte. faldella, iii-110
giudice, 2-3: era capace di sentire quand' è il momento, però guardò il
27-471: li accoglievo e li perdonavo quand' eran divenute salme taciturne e inoffensive. c
: oh che tagliata / si fa quand' una querce è rovinata! -insieme
tagliato sui più semplici sentimenti dell'uomo quand' è vicino alla terra che lavora. arpino
poco! - non so che dire. quand' ella 10 dice, sarà ma quello
fiorentini, 195: mangi e bea quand' elli n'ae talento, ma no tanto
20-4 (83): falli natura, quand' è amorosa, / amor per sire
, i-183-14: vedi l'uccel del bosco quand' è 'n gabbia: / e'canterà
color verde infin a tanto; / quand' egli è fuor dell'acqua il muta.
e tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta, / ch'ogne
del ritorno. sbarbaro, 1-26: quand' ecco, nell'appropriato scenario, il
, / che coll'arboree braccia / (quand' à ciò la stagion si sottoscrive)
/ d'uscir fuori almen tardi, / quand' è levato, e ch'è ben
della guerra, e per dir vero quand' io penso a tutto quello che si
tedesco. van già il taddeo / quand' io sentì granir due mie vicine. pulci
il rosmarino cotto in acqua melata, quand' è divenuto freddo, versato in tegole
e mille disegni in un'ora, / quand' una è senzio, a'bottoni di fuoco
peccato veramente, perché, poi, quand' era in tèmpera di lavorare, poteva
pananti, i-48: quella scena poi quand' è arrivata / dove il gran marcantonio
foco colori; / e ven dal ciel quand' è la tempestia. =
carni, da fargli spiccare un salto, quand' anche esso, più che arrembato,
cumincia a piangere molto tenne- ramente, quand' ella intese la volontà del suo padre.
messer gherardin dovia lasciare / la signoria, quand' e'fusse pagato / del primo costo
, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca!
. testi fiorentini, 211: ora, quand' egli è vecchio, non si puote
fanciullino. buonarroti il giovane, i-59: quand' ei t'ode parlar, quand'ei
: quand'ei t'ode parlar, quand' ei t'incontra, / sembra, tutto
e orecchio esatto, volle fargli gustare, quand' ebbero fatta amicizia, la serenata di
/ tentar potessi anch'io / il mar quand' è più no! -cercare di
l'uscio rotto / e tentennato, quand' io mi dormia. stoppani, 1-186:
mi par forte: po'poi, / quand' un fa quanto bruna luogo tenuto in
le arti sorelle fiorivano davvero, i pittori quand' anche si dessero per vinti a'poeti
aveva io appena finito quest'ultimo verso, quand' odo dietro alle spalle un grandissimo scroscio
dante, inf, 33-77: quand' ebbe detto ciò, con li occhi torti
ed apparecchiarmi un tesoretto alla mia memoria quand' io non potrò vivere se non del passato
quelle ciglia che pare una festa / quand' ella l'alza, ched ella me guata
o secoli volati io vi sospiro, / quand' eran premio alle più sag- gie teste
facile che qualcuno mi potesse accusare, quand' ho avuto amici, di timidità e remissività
muso. frezzi, i-7-118: quand' ella di me si fo accorta, /
non v'ebbe alcuno intra loro ™ quand' elli viddero la moltitudine de'troiani, che
tal è palida e tenta -la man quand' è levata, / qe l'om la
del presente. frezzi, iii-9-157: quand' io vidi i servitor del mondo / servir
curarsi di ciò che altri dica » quand' ha un lavoro tra mano, lascia
. e. gadda, 12-38: spesso quand' ella [la regina] arrivava in
, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca! biffoli
andare nella vallata della toce; ma quand' anche si vada nella vallata della toce si
visto, silvana, a la festa / quand' ho il farsetto e 'l mantello sbiadato
di toletta. imbnani, 10-51: quand' ebbe finita la toletta notturna, mi si
gli lice. sestini, 35: quand' io contemplo il candido / seno e le
tuo pianto, ché noi piangevi tu quand' era vivo, sappiendo che dovea morire?
. capuana, 12-49: si ricorda di quand' era bambina e mi diceva: sciancata
uomo. /... / quand' ha peccato, gli fa dare un tomo
piccolomini, 8-158: una donna, quand' ella è grassetta, tondetta, mezzarella
tu se'il perno delle canterine: / quand' i'vi scontro, se tu manderai
. e. gadda, 6-189: di quand' in quando [la voce di mussolini]
l'uomo di fatica,... quand' era mezzogiorno si metteva un faldone nero
semre di consigli e doni, / quand' era il destin mio torbido e bieco.
guai. chiaro davanzali, xii-4: quand' è contrado il tempo e la stagione
. m. lecchi, 23-13: quand' io morrò, o io gli lascerò che
di tomesi. ser giovanni, 3-527: quand' egli faceva sua armata, io gli
456: quanto dite marino, xiii-227: quand' è vicino a me, torrioneggia.
soggetto, / che diceva, che quand' ei canta, pare, / ch'abbia
insieme, con cui si stropiccia un cavallo quand' è sudato. 'tortore di paglia accesa'
padre d'ogne mortai vita, / quand' io senti'di prima l'aere tosco.
che la gente tosca / risponder sappia quand' altri la chiama. poliziano, st.
, no; egli si tossicava fin troppo quand' ella, per la poca provvista,
paura e stava in dietro intento, / quand' io ottimo, i-237: non
di manifestazioni (124): quand' ebbero voltato, e furono in luogo,
l'anime degli uomini essere divine, e quand' elle si partono dal corpo, essere
à da cucire. giuliani, i-397: quand' è ammagliata, si porta al canapino
per chivasso, cigliano e vercelli, quand' anche non dovesse portare lettere per cigliano,
dell'antico testamento [tommaseo]: e quand' esso [mosè] andava trabattendo per
tracollo che mi pose in peggior condizione di quand' ero costà. nievo, 1-683:
anzi apparendo cento volte più marmo di quand' era ancora disforme nel masso.
un altro oggetto galleggiante è alla traina, quand' è attaccato ad una corda che si
ferro dalla calamita. algarotti, 6-143: quand' ella uscirà dal vetro nell'aria,
orso. g. gozzi, 75: quand' io vi guardo, conosco benissimo che
tempo). na, / quand' io entrai ne'laureati regni, / cognobi
lento vada. berchet, 1-43: quand' ecco, trap trap trap, un calpestio
nel suo villone di bergamo alta, quand' ecco le salta il ticchio di trapiantarsi a
chi fugga, o si vergogni, / quand' a trebbio si sta, en conversazione
. giacomo da lentini, 57: quand' om à un bon amico leiale, /
soavissimo sonno. fagiuoli, xv-153: quand' hanno [1 poveri] / un fiasco
], i-47-4: ragion si parte, quand' ella m'intese, / sanza tener
. dante, inf, 34-111: quand' io mi volsi, tu passati il punto
fino in fondo in tutti i modi; quand' anche si trattasse di andare a torino
'travagliare': dicono i marinai del mare quand' è grandemente agitato, e un vascello
2-342: 'travagliare'dicono i marinai del mare quand' è grandemente agitato.
fessura. giuliani, i-387: quand' è sfondata la mina (a una tondezza
di quella del gran santo di chiaravalle quand' ha dovuto veder coi suoi occhi la
vorticosamente. chiabrera, 1-i-82: quand' ecco strai tremendo / dalla destra alta
bianciardi, 3-15: d'estate, quand' era cominciata l'afa e dalla pianura
, xxxv-ii-500: tant'è gentil che, quand' eo penso bene, / l'anima
trepidante barlume alla reina / luce, quand' ella con possanza eguale / tutte le vie
semplice cosa è e di piccola fatica, quand' ella giace in su lo diritto lato
contadini / alle feste in sul ballo quand' io tresco / di tante riverenze e
in gran trescone. lippi, 11-4: quand' in- fra dame e cavalieri erranti,
ch'apposta sempre a gir in volta, quand' io la voglio; dove è.
trinchetto io t'ho dipinta: / quand' i'getto giù la vela, ti ci
serpente). daniello, lxi-46: quand' ei giù poste le sue vecchie spoglie,
vino. i. neri, 5-45: quand' ebbe il gran campion la trippa piena,
però, come la gatta mia, / quand' ode il trippaiuol gridar per la via
fagiuoli, vi-143: ditemi un poco, quand' enea troiano / voi voleste mandare in
sue bellezze senza fine; / e quand' io prima la vidi e ch'ebbi /
/ ch'e'par un pollo d'india quand' e'gonfia. crudeli, 2-163:
/ non dovrà durar troppo, e quand' e'viene / veder bisogna, s'io
anzi apparendo cento volte più marmo di quand' era ancora disforme nel masso. bacchelli,
animo). mascardi, 2-66: quand' ebbe [tieste] per inganno dell'empio
turò gli orecchi a'compagni suoi, quand' e'trovò cantare le serene in mare.
nascosto. canti carnascialeschi, 1-277: quand' appostato qualch'uccello abbiamo, / turati
: così mi fece sbigottir lo mastro / quand' ioli vidi sì turbar la fronte. petrarca
. stuparich, 1-101: lo rimproverava quand' egli pronunciava parole turpi, gli stroncava
. amico di dante, xxxv-ii-767: quand' om è acconcio in fede molta,
f. de'folcacchieri, v-i 14-12: quand' eo vegio gli altri cavalieri / arme
, iii-33-6: parmi vedere in lei, quand' io la guardo, tuttor nova bellezza
381: eo di duol no resto / quand' a pensar m'are- sto / là
g. villani, iv-n-119: quand' egli si truova ne le case e segni
in su quel primo albore, / quand' ei rende la vita al giorno ucciso.
né intendere la sua ragione dagli uomini quand' ella si lamentarà, sarà udita e intesa
). cesarotti, 1-xxvii-108: ma quand' anche fossi di tutti il più tristo
: seme di lino, mio caro, quand' hai la tosse: un buon cataplasma
e l'uso ritenete / dello leone quand' è più adirato, / che torna umiliato
dolce, 3-136: se ne rallegrò quand' egli intese, / che 'l gentil
conto / la sera spesso al fuoco quand' i veglio, / le son le scarpe
l'uomo, era potenzialmente uomo anche quand' era bestia. era una bestia quella
vecchio e gli faceva l'uomo addosso quand' e'si perdesse in lavori che non
/ e per la gran pagura, / quand' a casa tomòe rime scolata
son, ne farò venir sette, / quand' io suffolerò, com'è nostpuso, di
fiore [dante] i-108-1: quand' i'truovo un ben ricco usuraio /
sare'guida ad ogni maremmana; / quand' ella suona quella canna vana / '1
propria volontà. frezzi, i-7-142: quand' ella questo udì, si volse alquanto /
un mezzo arco di ponte; / quand' io udì « venite, qui si varca
fatta seccare. giuliani, i-296: quand' hanno [le castagne] la buccia diseccata
/ e quel, che par, quand' un poco si rizza, / e come
suo oficial, mi riconduca, / quand' io arò il termine colieto. a.
di deifobo. pulci, 2-54: quand' io da montalban feci partita, / io
prolungandosi quanto può senza tripudio, staccandosi quand' è necessario senz'altro spasimo che quello
la mia casa non è vegliata, e quand' anche lo fosse, sarebbe perfettamente inutile
). berni, xxvi-1-21: quand' io veggio nardin con quel piatel10 /
condusse a veder madonna morta; / e quand' io l'avea scorta, / vedea
da pietro nenni al principio del 1945 quand' era ormai imminente la caduta del nazifascismo
dei ventricelli si mette a seccare, e quand' è secca s'inforna. 2
della famiglia fiorentino / mi sembri veramente quand' io t'odo. s. giovanni liliacee
): io poco i caglio, / quand' ei m'en- frasca con cotai mài
'l palazzo ne risuoni, / quand' ognuno il riposo ama e 'l
pochissimo che si lascia nel piatto, quand' uno è a mangiare a casa degli altri
la morte? svevo, 8-131: quand' essa si fermò, un piccolo vermicello si
tal è palida e tenta -la man quand' è levata, / qe l'om la
d'importuna nebbia. venditti, 1-16: quand' ecco, chiuso nel suo tabarro /
guai, / che non fa l'uom quand' è verrucolato. = denom.
verso, ché messer alesso, / quand' e'non vi può star, vi tien
lussureggiante. cino, iii-145-53: quand' io penso a mia leggera vita / che
gigli, 2-216: a un'amante, quand' è cotto / il pillotto / anch'io
vestigi. leopardi, 364: morir quand' anco in terra orma non stampo? /
, tirando in su il vestitino grigio quand' era costretta a scendere dal marciapiedi sulla
insubbiata. chiamasi poi l'insubbiata la tela quand' è girata sopra il subbio.
1-678: ella sa proprio di cuoio / quand' è 'n concia o di can
raggio, / parmi veder ii sol, quand' esce fora; / quando fa meco
. prov. monosini, 217: quand' egli arde in vicinanza, porta l'acqua
fa nascere la vicissitudine delle cose, quand' ella tarda. f. m. bonini
già ogne stella cade che saliva / quand' io mi mossi, e 'l troppo star
della voce. tarchetti, 6-i-345: quand' anche la vostra voce, che è così
di luce porporina eran vergate, / quand' ila fea co'suoi dogliosi accenti / pianger
, / vincer che l'altre qui, quand' ella c'era. petrarca, 128-79
morte). alfieri, 1-1172: quand' ecco, in su la soglia a me
in silenzio il favore della fortuna, quand' io mi trovassi nella parte vincitrice; ricordandomi
idem, purg., 9-11: quand' io, che meco avea di quel d'
: io non ritiro una virgola; e quand' anche riuscisse provato che il verginesi luca
motrice, / e il moto ancor, quand' ella manca o cresce. mamiani,
., 25-96: come l'aere, quand' è ben pyomo, / per questi alla
gran musa or che non può? quand' ella / me stolta sa dell'altrui senno
. boccaccio, ii- 337: quand' egli intese il fatto, similmente / per
, 20-28: qui vive la pietà quand' è ben morta; / chi è più
sotto gli occhi più viva della viva quand' era viva. -che ha vita in
in voce voce si disceme, / quand' una è ferma e altra va e riede
è vicinissima al il nano, quand' ella tacque. racconto a viva
'l lepretasso vola per rivera, / quand' om l'apella lasciasi cadire. guinizelli,
muscolo in un suo moto un vero arco quand' egli scocca e in un altro una
lusinga ma piena certezza morale che, quand' egli scriva con eloquenza e con verità,
secoli volati io vi sospiro, / quand' eran premio alle più saggie teste /
paghi inanzi mano: / ché, quand' e'sarà ben volonteroso, /..
[albini] un bravuomo e, quand' occorra, intrepido, almeno con la penna
istorie infin dai miglior tempi, / quand' era più novello e fresco il mondo
sp., 8 (124): quand' ebbero voltato, e furono in luogo
inghiottito mago, / nominato almeon quand' avrà scorto / de la terrena e subita
avrebbe forse fra non molto distrutto, quand' anche ei non si fosse distrutto da sé
subord. della robbia, 119: quand' io ero giovanetto mi votai d'andar
, io: i bei classici di quand' era in rettorica, da orazio a dante
l. veniero, 35: quand' ella sente la festa annunziarsi, / al
, 5-246: alle sette suona sangue, quand' è più fiocca, / né nuove rivolture
6-74: non è gran cosa, quand' altri è sciolto e libero, il vincere
... i -questo spesso avvien quand' un zinzinna, / e quando uno sbevazza
... i -questo spesso awien quand' un zinzinna / e quando uno sbevazza.
, ii-172: mi conosce a'passi quand' entro in camera, si zittisce al colpo
un fraticello zoccolante. bacchetti, 9-24: quand' ebbi cenato, segui la gente che
cena. bolezze. quand' anche egli zoppicasse, sarebbe almeno desiderabile,
lasserei altrui. testi fiorentini, 190: quand' elli comincia ad andare, no.
che son zuccherini / struggonsi in bocca quand' altrui gli succia. -proprio di
son, ne farò venir sette / quand' io suffolerò, com'è nostro uso /
privilegi economici. arbasino, 23-520: quand' è che sono più loro, però?
il cèlo d'una stanza, specialmente quand' è decorato. 2. econ
). casti, 1-21-22: quand' ecco un caribù parlamentario, / che ha
lago. de amicis, xv-387: quand' era bel tempo, tutti scappavano dall'al