con sua gente. pulci, 1-23: quand' io ci venni al principio abitare,
lato con paura / d'essere abbandonato, quand' io vidi / solo dinanzi a me
una rete di seta, cascavano, quand' io la vidi, abbandonate. memorieper
le barboline s'apprende al terreno; quand' è abbarbicata, allora barbifica, cioè distende
vi s'iaebria. nievo, 408: quand' egli si abbatteva nel viso adunco e
e simile al sor betto quand' è un po'troppo serrato.
quando è cominciata la guerra fino a quand' è finita. b. croce, i-3-215
sul prato in maestà pomposa, / quand' esce l'alba a presagirne il giorno
: e che diavol è poi quand' egli [il cacciatore] accana / la
. ci siamo! come vent'anni fa quand' ero accantonato sotto il grappa, mi
più volentieri però io sono andato, quand' ho potuto, all'accatto di addobbamenti
1-24: e li accerchiavano la carrozza quand' egli usciva. d'annunzio, iv-1-119
, iii-243: altri poi lodi il sol quand' ei sospende / nella tepida libra il
/ rimettendo ciascun di questa risma / quand' avem volta la dolente strada. vellutello
, ghiotto di quella broda oliosa, quand' erano vuotate, me le scolavo in bocca
bisogna accogliere con amore la vita anche quand' essa è pesante. 3
. dante, 64-6: e quand' è giunta a piè di quella torre /
quel placido accoramento che si mostra di quand' in quando sul volto delle spose.
chi non vuole essere migliore, però quand' e'comincia di non volere essere migliore e
raggio accusar negli abitati lochi, / quand' ei m'offriva al = deverb
odore di sudore acido e caldo, quand' era affannato dalla corsa e dalla fatica.
che creda avere nei lombi sangue d'adamo quand' era re del paradiso terrestre, o
] di tale usato, / che, quand' è airato -più felinamente, / per
detto d'amore, 40: e quand' ella m'appare / sì grande
di costumi. frezzi, i-17-114: quand' ella a te venia quassù nel monte,
: ben è eletta gioia da vedere / quand' appare 'nfra l'altre più adorna
di parlare con quel caro ragazzo. quand' io potrò vivere con voi io
sa quante cose guasta ed aduggia, quand' entra, cotesto rovello di giudicare il
vigilava su un silenzio stranamente affatturate, quand' ecco insinuarsi, carica di coperta potenza,
che si hanno ad acciuffar pe'capelli, quand' elle volano. fagiuoli [tommaseo]
quel placido accoramento che si mostra di quand' in quando sul volto delle spese.
v-83-26: tanto siete maravi- gliosa / quand' i v'ho ben afigurata, / ch'
più pestilente cosa che quelli, che quand' elli ingannano, istudiano e afforzano di
agghiaccia nelle vene il sangue, / quand' or meco ripenso / la dura vita perigliosa
, agghiado. caro, 2-342: quand' ecco che da tepedo (m'agghiado
. capponi [tommaseo-rigutini, 245]: quand' io dico: il tal vocabolo è
è sfigurata / e quel che pare quand' ella s'aggruzza. = deriv.
ix-397: a noia m'è, quand' egli è domandato / del ben per dio
per usanza di donare un ago / quand' io penso cavarne un pai di ferro.
togli'a'serpenti, / come l'agresto quand' allega i denti. idem, 36-74
verrucosa, di un bel rosso scarlatto quand' è matura, con polpa molle giallastra.
quel cielo di lombardia, così bello quand' è bello, così splendido, così
iv-47 (5-5): aria serena quand' appar l'albore, / e bianca
allo stato puro ha colore ombrato, quand' è secca si presenta in scaglie o
, e ora alla fine calza meglio. quand' io dico: alla fine la vincerò
canape s'allaccia / un'anima gentil quand' ella è sola. boccaccio, i-475:
far da me..., e quand' io non potevo far di più da
ci siamo! come vent'anni fa quand' ero accantonato sotto il grappa, mi
togli'a'serpenti, / come l'agresto quand' allega i denti. della casa,
girai parlando / a donne assai, quand' io t'avrò avanzata. / or
, e'mi parrebbe / andarne bene quand' anco e'non mi resti / niente.
quasi fero leon rugge / la notte allor quand' io posar devrei. idem, 331-43
, io (173): ma quand' è pronto, non bisogna fare aspettare,
(iv-279): e come awien, quand' uno è riscaldato, / che le
allungati c'eravam di lici, / quand' io m'accorsi che 'l monte era scemo
dimmi, uom dabbene, di', quand' ei [amore] ti prese, /
sovvienti ancor, [fido destriero] quand' ella il collo, e il petto /
in sul mio primo giovenile errore / quand' era in parte altr'uom da quel ch'
e tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta, / ch'ogne
. giacomo da lentini, ii-98: quand' eo li parlo, moroli davanti:
era del polmon sì munta / quand' io fui su, ch'i'non potea
piccol cosa; / ma è grande, quand' om basso amistanza = voce dotta
girai parlando / a donne assai, quand' io t'avrò avanzata. / or t'
sul mio primo giovenile errore, / quand' era in parte altr'uom da quel ch'
: sì dolce, sì gradita / quand' è, com'or, la vita?
andare ne trasuda anche per amore, quand' ell'è, come la chiamano i nostri
5. anche che, anche se, quand' anche: ancorché, sebbene.
dotti furono originalmente poveri. ma quand' anche questo fosse il caso, sei
sannazaro, 12-205: or che dirai, quand' ei gittò precipite / quella sampogna sua
mossi i piè nostri anco, / quand' io conobbi quella ripa intorno, / che
. àncora. fiore, 33-3: quand' i'vidi i marosi sì 'nforzare / per
. burchiello, 124: besso, quand' andi alla città sanese, / saluta per
dante, purg., 4-92: quand' ella [la montagna] ti parrà
andare. berni, 173: quand' io trovo la gente per la via,
. livio volgar., ii-1-103: quand' ella [lucrezia] fu svegliata tutta
che pare un fiume o 'l mar quand' egli è grosso. redi, 16-vii-146
. michelangelo, 36-82: come quand' entra in una palla il vento,
g. m. cecchi, 295: quand' un parlami, / sta'cheto tu
intorno alla propria lingua s'impiega, massime quand' ella è così illustre, e
belle, ma particolarmente una nostra donna quand' è annunziata; perché in essa espresse
g. m. cecchi, 295: quand' e'dirà che quella tossa, o
dura antenna. alfieri, 1-640: quand' io con fermo / braccio la salda noderosa
a vederlo volare. frezzi, iv-9-13: quand' io andava, vidi il cielo aperto
che molto è grande rischio d'apostasia, quand' altri è in prigione, il troppo
, iv-47 (5-5): aria serena quand' appar l'albore. intelligenza, 3
]: questa cosa fu principalmente appariscente quand' egli [cammillo] subitamente montò a cavallo
giacomino pugliese, ii-124: membro e ricordo quand' era co mico, / sovente m'
moglie; in malora, avessila tolta quand' egli era d'altra fatta e giovine
c'insegna il nostro maestro... quand' egli ci apprende a dire: bel
una cavezza. cattaneo, i-1-29: quand' anche taluno giungesse a trovare queste mezzetinte,
ruota di molin terragno, / quand' ella più verso le pale approccia.
tanto piacevol la bocca / che par, quand' ella l'apre a un sorriso,
: ciò vaneggiando, / infuriava; quand' ecco una luce / m'aprìo la notte
là 'vunque passo, / com'aghila quand' ha la caccia giunta. fra gidio,
bonagiunta, ii-306: come arbore quand' è fruttiferosa, / qual frutto e
, iii-243: altri poi lodi il sol quand' ei sospende / nella tepida libra il
, 1-279: il sopraornato, quand' anche si facessero le comici architravate
dita congiunte ad arco, come soleva quand' era il caso di dire o udire cose
, / tal che mi fece, or quand' egli arde 'l cielo, / tutto
tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta / ch'ogne lingua
cellini, 2-75: (431): quand' io ebbi finito di votar la detta
fiore, 47-3: ragion si parte, quand' ella m'intese, / sanza più
mandi innanzi. fiore, 188-11: e quand' ella [l'amica] sarà a
questa è un po'ariosa, / quand' ella vedde simil precipizio; / costui ha
/ serbati tegno, e spesso, quand' io volgoli, / il cor mi
non armigeri. il soldato mercenario, quand' anco sia armigero di natura, perde
più fiero / per torre ogni ombra quand' uno asserisce: / ch'i'arrabbi com'
per lei gran tempo / viver, quand' altri mi terrà per morto. a.
una volta. tommaseo, ii-387: quand' ella avrà letto tutto l'articolo,
essere ascoltata. algarotti, 1-224: quand' anche sensatamente scritto e composto fosse un
qual fanno le pure gallinelle, / quand' elle son dalla volpe assaltate. leonardo,
tommaseo, 1-366: e prometta pagare quand' abbia per mia raccomandazione l'assegnamento,
m'asembra tanto d'amor vaga / quand' ella dice: omè, biondella mia,
lasciaro andare l'assetto del soccorso, quand' egli intesero che sì vituperevolmente s'erano
trasformare, / o nella mia colei, quand' ell'è in parto, / che
passo grada sì com voi misura: / quand' ha pensato riten su'penserò / infino
che ne gli occhi si mise / quand' io guardai 'n voi molto valore, /
sul prato in maestà pomposa, / quand' esce l'alba a presagirne il giorno,
azione). carducci, ii-10-9: quand' anche le mie faccende non mi ritenessero
: astuzia, secondo tommaso, è detta quand' al- cuno che vuol pervenire ad alcuno
10 il vedo a rosto, o ver quand' io l'attasto. i. neri,
si direbbe che le ombre ritornano: quand' egli per la prima volta si assise nel
noia m'è chi col frate motteggia / quand' è in atto di confessione / né
adesso ch'eo vivo più trista / che quand' eo fosse morta. guittone,
: non uscire fuori troppo avaccio: quand' è nebbia e piova istatti al fuoco
noi volli mai far, se non quand' io / viddi che landò l'arebbe [
, con una donna a quattr'occhi, quand' anche dovesse aprirmi il paradiso. di
della cura delle malattie [tommaseo]: quand' hanno pigliato simile avvezzatura, è difficile
sé pura e bella, / niente meno quand' ella il corpo avviva, /
s. girolamo volgar., 1-28: quand' egli ha digiunato un termine tanto che
di babelle. foscolo, xv-137: quand' io udiva dire per milano di quelle
, sperduta. ojetti, i-624: quand' era andato ad abitare in quella nuda
notte d'inverno i vostri baccanali, quand' anche fossero tutti all'opposto di quello che
nel buio. bocchelli, i-474: quand' egli risalì sul podio dopo l'intervallo,
. cavalcanti, 267: di poi, quand' ei volle, il fece partire di
carne e'nervi e l'osso, / quand' io darò qualche bacchiata soda. nieri
: rimembriti a la fiata, / quand' io t'ebi abrazata. / a!
anima vostra. tommaseo-rigutini, 2582: quand' io desidero che colui che mi ascolta ponga
figlio tre volte più baggèo di lui quand' era ragazzo, chiamato arsenio.
. testi fiorentini, 187: e quand' elli avràe assai dormito, sì 'l
piatta, / vieni, rispondi almen quand' io t'appello. 3.
lo qual farà, non già quand' io vorrei, / sol una sede,
, 4-245: le medesime stelle di quand' ero ragazzo, le medesime che balenavano
e non di maggio, / fu quand' i'presi amor a signoria, / e
strade o piazze. magalotti, 9-1-131: quand' uscimmo fuori, trovammo pieno tutto il
iii-1-540: e qualche giorno, / quand' è sul ballatoio, / temo che spicchi
bisogna ballare. fagiuoli, 3-2-320: quand' uno a porsi a grande impresa viene
verso poppa, della vela latina (quand' essa è alzata e spiegata).
però con impeto, 11 quale, quand' è concepito, si conserva per qualche
altra bambina. così il nostro sangue, quand' anche fossi mancato io, non veniva
, / abbian pazienza, e aspettin quand' io torno. boccardo, i-265: mercé
lato è una linea... quand' è largo lo spazio ch'io voglio
aiutato, gli abbiamo dato una mano quand' era oramai giù nel bàratro. palazzeschi
/ usava troppo dormir polidoro, / quand' era a campo all'isola de'traci.
barcaccia, saliva spesso nel loro palco quand' era la loro volta d'abbonamento.
la mia barchetta? pulci, 1-4: quand' io varai la mia barchetta, prima
e questi cotali baroni dicono: « quand' io veggo che 'l re se ne sta
cicognani, 1-191: la passeggiata! quand' era tempo cattivo, in città, per
bassò l'arme. linati, 8-69: quand' era a qualche episodio bieco, bassava
idem, inf., 5-1 io: quand' io intesi queìl'anime offense, /
modo particolare. berni, 33: quand' io mel veggo indosso la mattina [
l'idea. ma un castigo, quand' è giusto e sbrigativo, lo si accetta
bavarella, che mi colava dalla bocca quand' ebbi a spuntare i denti, mi fece
bavarella, che mi colava dalla bocca quand' ebbi a spuntare i denti, mi fece
io fui abbandonato alla discrezione del caso quand' io mi morii, e que'ladri
/ pur cucùlio. li-ppi, 9-7: quand' ei fu pieno, alfin chiese da
dopo straziato per vezzo il cuore altrui, quand' e'sentono scalfitto il proprio, belano
quel cielo di lombardia, così bello quand' è bello, così splendido, così in
nonna! deh com'era beffa / quand' ero bimbo! ditemela ancor, /
ritornava a star come la sa; / quand' eccoti, per farmi un altro tiro
cosa mi dice / lo zio prete quand' ha raccapezzato / che io mi son
stesse in contado. pulci, 1-23: quand' io ci venni al principio abitare,
, 20-28: qui vive la pietà quand' è ben morta. idem, purg.
in qualcosa. de marchi, 262: quand' ebbero finito di vestirsi, madre e
. idem, conv., ii-vi-4: quand' uomo riceve beneficio, o vero ingiuria
, ed utili. fiore, 231-2: quand' i'mi vidi in così alto grado
suo tremito non cessò, anzi crebbe, quand' ebbe riconosciuto chi gli dava per primo
, davan l'idea di un pagliaio quand' è consumato a metà, che si
pulci, 19-132: ma finalmente, quand' egli era stracco / e che pel naso
e mi ricordavo la notte prima, quand' era talino che faceva il bersaglio
le passere idem, 124: besso, quand' andi alla città sanese / saluta e
: / sol la vergine maria / sa quand' io ritornerò. verga, 3-27:
bene dalla sua fisionomia alterata e biancastrona quand' egli e di lontano / biancheggiar tutto il
in una rete di seta, cascavano, quand' io la vidi, abbandonate. linati
ch'io risponda alla prima, / quand' i'ho aver marito... /
con acqua acetata. tozzi, i-400: quand' erano passati i carri con le uve
della sua saggezza. manzoni, 172: quand' anche un precetto fosse d'ostacolo a
contorno. c. gozzi, 4-126: quand' io leggo turpin, divengo munto:
bilico a guisa d'ago magnetico, quand' ell'è strofinata e calda si fa incontro
. giusti, 2-7$: volle, quand' ebbe i ruspoli a palate, /
me dir solia / il bisavolo mio quand' io era infante. guicciardini,
pulci, 19-132: ma finalmente, quand' egli era stracco / e che pel
un figlio tre volte più baggèo di lui quand' era ragazzo, chiamato arsenio. soldati
bocca dolce col far credere a ognuno quand' è a solo, ch'egli è il
lusinga ma piena certezza morale che, quand' egli scriva con eloquenza e con verità
non tremi tu? collodi, 377: quand' ecco che vide sull'erba un carpione
fare a chi lo trovi a mangiare, quand' anche questo fosse un ricco epulone alzatosi
perché son nato vestito, ma perdio! quand' anco fossi venuto al mondo nudo di
borboni. de roberto, 45: quand' era partito per palermo aveva un bel
il più assiduo alla tavola verde; quand' egli prendeva le carte le poste aumentavano
, 2-178: mia madre... quand' ebbi finito gli studi elementari, decantando
, a tempo d'una volta, quand' ero selvatico e boschivo, più nel mondo
fare altri peregrinaggi: / io mi botai quand' io era in prigione. lorenzo de'
bracchi). venat. cercare quand' ero a braccetto seco, me ne tenevo
. tommaseo, i-323: ne'momenti quand' ero sola, mi sentivo svogliata,
per isciogliermi dalla parola data: e quand' anche dovessi tirarmi sulle braccia una guerra
suo le piaccia, / e chiama lei quand' ella i bracchi mena / per le
boccaccio, iii-7-4: ma certo, quand' io loro in pace posi / e nelle
veggio un branchétto che vien basso / quand' è già sera; domani un gran passo
me. verga, 4-303: adesso, quand' era presa dalla tosse, si metteva
suo forame / più lune già, quand' io feci 'l mal sonno / che del
3-51: te riderai: ridon tutti quand' io comincio a fare di questi discorsi:
quanto al poter n'era permesso, / quand' io senti', come cosa che cada
sempre intorno mi t'aggiri: / e quand' i'veggo ch'un altro te guata
e'nervi e l'osso, / quand' io darò qualche bacchiata soda. verga,
o cera può levare e porre, e quand' è terminata, con facilità si gitta
cucinando a sua volta:... quand' io credevo che pensasse soltanto alla pentola
come fa la padella da bruciate, / quand' ella è piena, e dalle fiamme
guido, e il moversi di mare quand' è grosso nell'intimo dell'ospite si possono
pel pendio. soffici, 1-24: quand' ella vide che lo sconosciuto le si avvicinava
aver fatto alessandro bruno di carnagione, quand' egli era bianchissimo. p. verri,
a'nostri dì fa la canaglia / quand' uno è morto in caso repentino.
come una mamma fa al su'bambino quand' è cascato: gli cerca la bua
, sempre più da presso / finché, quand' è pieno, si cerca il posto
una fontana. pananti, i-405: quand' èf bel tempo, al sole escono
stupido. lippi, 7-62: che quand' ei prese quello, gli altri due
caro, 1-166: così dicea; quand' ecco d'aquilone / una buffa a
candire. de amicis, i-132: quand' era in paese stava quasi sempre..
. gozzi, 4-113: l'altre ridean quand' ell'era discesa, / buffoneggiando avolio
gomito, arrotondato a unafondo ad esso, quand' è esclusivo come oggi, non ci troveestremità
di nostra dimora. fiore, 36-2: quand' i'udi'ragion che 'l su'consiglio
« s'arricorda, mi dicono, quand' èramo ragazzi insieme? chi l'avrebbe
padre era un buon'uomo... quand' era di cattivo umore, mi batteva
posito / vuo'tu ch'i'burli, quand' e'mi domandano / buristio. è
di burro, così facile al taglio quand' esce dalla cava che ci si può scavare
. burroncèllo. forteguerri, 2-7: quand' egli fra scoscesi burroncelli /..
alla contessina. verga, ii-23: quand' essa arrivava piagnucolando ancora per le busse
s. v.]: càbala, quand' è affine a imbroglio, dice cosa
, la''vunque passo, / com'aghila quand' ha la caccia giunta. novellino,
a cavarsi qualche caccolétta dal naso; quand' uno è assorto e perduto nei suoi
clarinetti. verga, 4-156: « quand' è così, don gesualdo, state
. idem, purg., 20-127: quand' io senti', come cosa che cada
già ogni stella cade che saliva / quand' io mi mossi. idem, purg.
aspetto paragonasi agli aranci ed a'limoni quand' hanno le loro radici fisse nel suolo
d'aloe, che chiunque lo prova, quand' anche fosse l'uomo il più grave
intorno, e li accerchiavano la carrozza quand' egli usciva. nievo, 531: tuttavia
a. pucci, ix-407: recanvi, quand' è 'l tempo, i contadini /
., 12 (216): quand' anche avessero voluto ubbidire, dite un poco
[ediz. 1827 (215): quand' anche avessero voluto obbedire, dite un
e gonfia / un gran caldar, quand' ha di verghe a'fianchi / chi
apparire in colenda: non farsi vedere quand' è tempo di pagare. aretino
: e giù de su trabuca, quand' è plui en altor, / e cade
credea già nella mia etade acerba / quand' io vedeva questi sudicioni, / che'e'
camaleonti, avere un colore solo, e quand' anco questo colore il tempo ce lo
in tante cambiali quando salì ministro; e quand' anche non avesse avuto un soldo,
. a. pucci, ix-893: quand' e'fu tempo, ed e'per ubbidire
anni, e nel suo rimpianto di quand' era libera deve ancora sentirsi un poco bambina
con due mani il camice azzurro; quand' ella fu ben rosolata, glie l'
poiché era monsignore che mi passava le sue quand' erano sdruscite; e nessuno si prendeva
vede che tentenna, come la pera quand' è matura... m'ha fatto
, la descrizione del mobile; magnificava quand' era un camorro: « ecco un pezzo
/ impaurite. montale, 3-80: quand' era giovane (quarant'anni fa)
era monsignore che mi passava le sue quand' erano sdru- scite; e nessuno si
bonichi, ix-292: non creda alcun, quand' ode dir canaglia, / s'intenda
bel canapè soffice. dossi, 428: quand' io rincasavo ella, sùbito, indovinava
alla vita. fagiuoli, 3-1-380: quand' ebbe il bricca tai parole udite,
d'aristarco. alfieri, i-214: quand' essa lo seppe [questo passo deba
distesa, / che dir bisogna, quand' un è sgraziato: / e affortunato
sempre velenoso '. il cane, quand' è in amore, è cattivo. *
dimensioni. bronzino, 334: quand' il suo seme [della cipolla] è
voi se nelle cigne degli ossi, quand' ei si slungano e s'accorciano, non
non hai tu visto a precission, quand' elli / ch'ognun si fermi fa
sacre a raccor fu mai veduta, / quand' ella già rinnovellar volea / del padre
tragiche, nascoste a me. quand' io aprivo gli usci, avevo paura;
da l'anima / di dante, quand' egli nel maggio / angeli e spiriti
. giusti, 2-73: volle, quand' ebbe i ruspoli a palate, /
i denari che baldovino aveva dati loro quand' eglino andaro in inghilterra, che fuoro di
niente, ma quand' ho fatto il soldato e girato i carrugi
, forse ciechi, color della terra quand' è asciutta, con il becco sproporzionato.
g. m. cecchi, 7-3-4: quand' io te lo diceva, caponcèllo.
a dio il capostipite dei capeti, quand' era ancor recente la santità di luigi
cresta, / conoscer non si può quand' è castrata. del bene, 1-18:
g. m. cecchi, 1-2-409: quand' io era fanciulla, e io avevo
frustate dall'improvviso scatenarsi del boogie-woogie, quand' ecco che il pigni che caracollava accanto
quel placido accoramento che si mostra di quand' in quando sul volto delle spose, e
su per giù io sto meglio di quand' ero costà ma quando tira scirocco,
i-147: ogni vergogna si stana, quand' io più non comando. allora il
: chi cardar si sente, / quand' il tempo gli par conforme ed atto,
cardini divelta avea la porta; / quand' egli a forza urtò, ruppe e conquise
'l cardon mi par confetto, / quand' ho insalata mi par d'esser papa;
fece intrare appresso lui; / e sol quand' io fui dentro parve carca. idem
berni, 60-16 (v-96): ma quand' un con superchia cortesia / si mette
denari, / com'è l'uccel quand' è vivo pelato; / li uomin di
. note al malmantile, 1-419: quand' altri fa qualche risoluzione, che non
, i-377: una sera, proprio quand' era stata per passare ai teatri primari
margine, che la sera poi, quand' ella rimaneva sola ravvicinata al cartoccio del
che manco le farebbe un arlecchino / quand' in commedia fa le sue scalate.
lena / spenta pel corpo mio, quand' esso nacque / sulla terra ch'io fui
con cipolla / molto mi loda, quand' i sento doglia: / e ch'
alcun ornamento. cicognani, 1-12: quand' ebbi finito, un fremito agitò la
167): continuò dicendo che, quand' anche... caso mai..
veri casso? intelligenza, 84: quand' udì la novella immantenente, / sì
in roma a la stagione, / quand' ella dispensava i iiuov'onori: / poi
o suo oficial, mi riconduca, / quand' io arò il termine colieto. fioravante
. giusti, i-96: eh! quand' è il castigo di dio, che ci
quel termine casto / ch'io la lasciai quand' io andai a orvieto, / il
1 nostra natura inferma e 'ndebolita, / quand' anco il gran dottor, l'anima
, la descrizione del mobile; magnificava quand' era un camorro: « ecco un pezzo
, / col catinuzzo in man, quand' io m'immollo. redi, 16-vii-
s'arricorda, mi dicono, quand' èramo ragazzi insieme? chi l'avrebbe detto
somma di danaro che si dà a'birri quand' hanno pigliato uno. paoletti, 1-1-374
premio de'miei studi la futura equitazione, quand' io mi risolvessi a pigliare all'università
: la mia madre morì dal dispiacere / quand' e'partì per farsi cavaliere. /
le loro forze in battaglia cavalleresca, quand' ebbero veduto che invano si travagliavano di
il corso. marino, 9-183: quand' ecco fuor d'un cavernoso tufo, /
a mettersi un cavezzóne, che di quand' in quando non poteva non dar loro
adopra il setaiuolo per torcer la seta quand' esce dalla tinta. = deriv.
del polmone » annunziò nella stanza, quand' ebbe osservato, il chirurgo taurino.
di poppa. pascoli, 1392: quand' ebbi detto, montai sulla nave ed
t'uccido. -il ferro avrai, / quand' io rimanga estinto. / -empio!
dee., 6-8 (124): quand' ella andava per via, sì forte
dai semi. bruno, 3-1085: quand' i debiti censi / daratti l'alma
. buommattei, iv- 216: quand' io penso d'aver a sentir una mano
vaghe luci dov'io mi specchiava / quand' ella mi cercava / con le suo belle
non hai tu visto a precission, quand' elli / ch'ognun si fermi fa comandamento
nel fior degli anni estinta, / quand' è il viver più dolce, e
uscito di cervello. lorenzino, 154: quand' io mi ricordo de'denari, io
/ quasi un fior siede, o ver quand' ella preme / col suo candido seno
quelle ciglia che pare una festa / quand' ella l'alza, ched ella me
. dante, inf., 5-111: quand' io intesi quell'anime offense, /
vita è la sua; la seconda, quand' e'crede potere tornare in milano.
11-61: perch'io avevo rinaldo sbandito / quand' io pensai tu mi fussi fedele,
. giacomo da dentini, ii-108: quand' om ha un bon amico leiale,
si corrompe. pulci, 1-23: quand' io ci venni al principio abitare, /
ch'io drizzai mia cura, / quand' io intesi là dove tu chiame, /
le chiappole, / come al topo quand' esce dalle trappole, / ch'i'so
voglia. chiaro davanzali, ii-353: quand' io guardo lo suo chiaro viso,
no chiaro e tondo a mastro callà, quand' è venuto a fare l'ambasciata in
il sonno dei fratelli. e, quand' ebbero aperte le imposte, il sole
g. m. cecchi, 18-10: quand' io tolsi / tua madre,
olio sull'acqua, che anni fa, quand' era di moda, si chiamava di
del nemico mio spiasse nella mia mente quand' io mi movo a chiedere l'altrui
dee., 9-2 (236): quand' io tornassi ci sarebbe chi che
prima a vienna nel 1685, quand' era assediata da'turchi; ed
). d'azeglio, x-201: quand' io me la presi [la febbre]
più s'interna. marino, 1-72: quand' egli scorge il nudo pargoletto, /
lando, sì la bocca, / quand' il maestro col baston lo chiocca.
pratolini, 9-265: è in bottega da quand' era ragazzo e non si è mai
ciancie. berni, 68: pur quand' io sento dir oltramontano, / vi fo
nerbi e di giunture, si acquetano quand' elle hanno indeboliti, e tolto il sentimento
cetra. angiolieri, 91-12: po'quand' i'fu'cresciuto, mi fu dato
, chitarrina. tassoni, 10-6: quand' il conte levato anch'egli mosse /
suo forame / più lune già, quand' io feci 'l mal sonno / che
io fo professione di dire la verità quand' anche ella fosse a discapito mio.
le metto. pulci, 1-23: quand' io ci venni al principio abitare, /
. giusti, i-96: eh! quand' è il castigo di dio, che ci
fiacco. buommattei, iv-216: quand' io penso d'aver a sentir una
, 272: tutto a un tratto, quand' era proprio sul momento più bello
. comisso, 1-230: il capitano quand' era di buon umore ciarlava. calvino,
arricchito, ma sempre mercante più di quand' era mercante d'olio, il quale
che molto è grande rischio d'apostasia, quand' altri è in prigione, il troppo
, vi-1-393 (80-n): po'quand' i'fu'cresciuto, mi fu dato
quel cielo di lombardia, così bello quand' è bello, cori splendido, così
: lo cesne canta più gioiosamente / quand' egli è presso a lo so finimento.
s. girolamo volgar., 1-28: quand' egli [il serpente] ha digiunato
inciso michelangelo ch'io lo farei venire quand' anche mi dovesse costare una copia del
o i campagnoli conoscenti, o, quand' era il tempo, gli stessi signori
più fresca. -e perché non pensarci quand' io moriva dal caldo, e l'aria
chi sa che. pavese, 6-262: quand' eravamo due bambine, gisella era tenuta
, che da lui fuggiasi ratta; / quand' ei l'incorse colla cinquadèa. nomi
di fiori. tozzi, i-399: quand' erano passati i carri con le uve,
immemore dei sonni e degli scorni / quand' ella mendicava il suo preconio / dal ciompo
con cipolla / molto mi loda, quand' i'sento doglia: / e ch'
senza essermi incontrato in detti portughesi, quand' io fussi poi arrivato in europa,
la poesia popolare del medio evo, quand' ella imprende a narrare avvenimenti, se
: questi [il vizio] levare, quand' è dentro fitto, / altri non
cisposa toccò a marco mèola di rapirsi, quand' era invece amato fervidamente anche dalle altre
/ serbàti tegno, e spesso, quand' io volgoli, / il cor mi
b. corsini, 5-13: quand' ecco ad apportar nuovo diletto / ai
; cittarina. allegri, 161: quand' i'vi scontro, se tu manderai /
volgar. [tommaseo]: e1 gioco quand' elli non è onesto né temperato,
assaggia questa. fagiuoli, 3-2-127: quand' uno scorge un colpo che l'investe
fuor la voce appiccinita, / il sospirar quand' il prossimo cocca: /..
olio sull'acqua, che anni fa, quand' era di moda, si chiamava di
fastidio insopportabile. nievo, 36: soltanto quand' egli veniva in coda al piovano di
cosa parrebbe a me, per esempio, quand' uno per la via è stanco o
regina didon v'è piangente, / quand' eneasse si partìo per mare: / che
o suo oficial, mi riconduca, / quand' io arò il termine colleto!
margine, che la sera poi, quand' ella rimaneva sola ravvicinata al cartoccio del
bevute). nievo, 37: quand' essi capitavano era giorno di gazzarra.
., io (167): quand' anche... caso mai..
di gioia. pellico, ii-124: quand' io vedeva alcuno uscire di quelle abitazioni
suoi. fiore, 108-4: ma quand' i'truovo un ben ricco usuraio / infermo
. bracciolini, 1-8-9: or, quand' egli era nel maggior travaglio, / giunge
mare, / ligure ardita prole, / quand' oltre alle colonne, ed oltre ai
e colpo colpo imbreccia, / massime quand' altrui vuol dar la freccia. note al
buonarroti il giovane, 10-918: poi quand' e's'è con parole aggirato, /
non hai tu visto a precission, quand' elli / ch'ognun si fermi fa comandamento
far in modo che le nostre opinioni, quand' anche avessero qualche apparente contrarietà, si
, la''vunque passo, / com'aghila quand' ha la caccia giunta. giamboni,
verrà ora a farmi codesti rimproveri, quand' era lei che me la faceva andar
io vorrei esser morto veramente, / quand' io cascai, che tu v'eri presente
, / ligure ardita prole, / quand' oltre alle colonne, ed oltre ai liti
b. davanzati, ii-432: quand' occorre,... il consolo le
com- pagnuzzi, che gli desti dipinti quand' era nella fasce. pulci, vi-49
amore, perch'egli fu mio compagnone quand' io cavalcava con scimitarra al fianco,
per partire quando si sia... quand' è pronto, non bisogna farlo aspettare
inf., 27- 130: quand' elli ebbe il suo dir così compiuto,
! » aggiungeva lo zio crocifisso, quand' era solo a brontolare con compare tino,
6-84: liliana aveva perduto la madre quand' era ancora bambina. complicazioni sopravvenute al
vergine orsola. cardarelli, 1-47: quand' essi giungono / ritto sull'uscio li
: ch'allungar non si dee, quand' è complita / intera e tonda, una
ch'ella tiene utile a sé, quand' anco le ne provenga manifesta vergogna.
ahi lasso! che corrotto / feci, quand' ebi inteso / com'io era compreso
signore », e dopo una pausa, quand' era convinta che avessi capito la
del nemico mio spiasse nella mia mente quand' io mi movo a chiedere l'altrui
idem, purg., 29-47: quand' i'fui sì presso di lor fatto,
che mal può giudicarsi del concerto, / quand' un solo strumento è quel che suona
« io * e « mio * / quand' era nel concetto « noi * e
1-678: ella sa proprio di cuoio / quand' è in concia. leggi di toscana
ascoli, 2774: [l'aranea] quand' è nel tempo che amore la stringe
, basta dire, che fu mio condiscepolo quand' andavo a studio anch'io. giusti
. panzini, ii-506: lassù, quand' era fantolino, era stato di condotta
il nostro spirito rende più chiaro suono quand' egli è tratto per uno stretto condotto d'
m'è chi col frate motteggia / quand' è in atto la confessione / né par
, i... i e piacemi quand' è a confessione, / che non
'l cardon mi par confetto, / quand' ho insalata mi par d'esser papa;
che sono a morte confinati, / quand' io rimembro i compagni passati, / odendo
. pucci, ix-407: recanvi, quand' è 'l tempo, i contadini / di
perché non ha tasche; -e, quand' anche le avesse, cosa dovrebbe cercarvi mai
del viso mio nell'aspetto beato / quand' io mi trasmutai ad altra cura, /
in poltrona al fuoco assiso, / quand' ebbe conosciuto che son io, /
volgar., 76 (102): quand' egli vede il gran signore, egli
avea per la bella isotta la bionda, quand' elli la conobbe da prima d'amore
uso sia letterario sia ecclesiastico, o quand' egli voglia sfoggiar sua virtù in vincere
guerra si fa e non si discute, quand' egli non faceva altro che discettarvi attorno
bonichi, ix-292: non creda alcun, quand' ode dir canaglia, / s'intenda
dosso, / come al garani, quand' a gambe alzate / andato era la notte
/... l'adiviene / quand' ella si contiene / d'essere, in
baldini, i-42: la grande fatica è quand' uno si sente veramente lasciato a se
la gran corte in francia, / quand' io d'egitto messaggier vi fui. marino
domandavamo contezza di lui con ansietà filiale. quand' egli era convalescente, veniva talvolta a
qui se ne può andare; / quand' io fussi anche solo, spero in dio
miei contradicenti. intelligenza, 84: quand' udì la novella immantenente, / si
in roma a la stagione, / quand' ella dispensava i nuov'onori: / poi
giuseppe venarvaghi saltacavallo avrebbe dovuto sposare quand' anche di contraggenio, era per l'appunto
altra volta santificata, e questo fu quand' ella [la vergine maria] concepette
/ del viso mio nell'aspetto beato / quand' io mi trasmutai ad altra cura,
in modo che le nostre opinioni, quand' anche avessero qualche apparente contrarietà, si
: ciascun [spirito] s'attrista quand' ombra lo prende, / siccome pel
le parti sostenean di rachi, / quand' egli osò di contrastarmi il soglio. leopardi
contezza di lui con ansietà filiale. quand' egli era convalescente, veniva talvolta a
. giacomo da lentini, ii-108: quand' om ha un bon amico leiale,
nel cammino. fiore, 108-7: quand' egli è morto, il convio a sotterrare
tuo desìo si gode / d'ogni piacer quand' ella ti convita. gozzano, 91
: non hai tu visto a precission, quand' elli / ch'ognun si fermi fa
rettor, com'è usanza, / quand' ei va da solenne in covertina, /
certo; / non pò coverto -star quand' è sì giunto. francesco da barberino,
a veder madonna morta; / e quand' io l'avea scorta, / vedea
della città. alvaro, 9-121: quand' erano certi giorni d'inverno, la
sp., 24 (406): quand' è stato sbarbato un grand'albero,
color verde infin a tanto; / quand' egli è fuor dell'acqua il muta
ancor ti priego e dico, / quand' hai lo buono amico / e lo leal
xii-3-152: qual cherco scorda coro, / quand' è solennitade. maestro alberto, 14
molto è grande rischio d'apostasia, quand' altri è in prigione, il troppo
). angiolieri, 48-13: e quand' i'credev'esser apportato, / una
a volger ruota di mulin terragno, / quand' ella più verso le pale approccia.
; / ma perch'io non so ben quand' io mi ritorni / a cotal punto
lasso! che corrotto / feci, quand' ebi inteso / com'io era compreso /
la mia ventura] m'avesse, quand' io dico, ucciso, / non m'
cor tragge nocchier sospiri amari, / quand' austro reo / gonfia l'egeo, /
. giacomo da lentini, ii-108: quand' om ha un bon amico leiale,
uno scopo. baldinucci, 2-4-12: quand' alcun'occasione si scopriva d'operare,
. giacomo da lentini, ii-108: quand' om ha un bon amico leiale,
cosa parrebbe a me, per esempio, quand' uno per la via è stanco o
quel cielo di lombardia, così bello quand' è bello, così splendido, così
, la''vunque passo, / com'aghila quand' ha la caccia giunta. latini,
di pensieri ombrosa e folta, / quand' ogni pace, ogni dolcezza, è
a fare le mercatanzie di francia, perché quand' e'fia di xxx anni o cori
per allegrezza nuova che s'accrebbe, / quand' io parlai, all'allegrezze sue!
cosmica lena / spenta pel corpo mio, quand' esso nacque, / sulla terra ch'
che mi tenne / strano mistero, di quand' ero bimbo. silone, 62:
a montare sull'orizzonte della privanza, quand' ei si trova nell'apogeo della grazia
: deh pur pian, barbiere, / quand' egli fiede nel bacino il cosso.
o 'soppunto'. pascoli, 62: quand' ella / facea l'imbastitura e il
sé la propria fermezza. cotale era quand' ella ti lusingava, quand'ella co'diletti
cotale era quand'ella ti lusingava, quand' ella co'diletti della falsa felicità ti
pucci, ix-407: re- canvi, quand' è 'l tempo, i contadini / di
era cotto spolpato. saccenti, 1-1-67: quand' era quasi per finir la festa,
pochissimo che si lascia nel piatto, quand' uno è a mangiare a casa degli
. g. rucellai, 284: quand' escon l'api de i rinchiusi alberghi,
. angiolieri, 91-9: po', quand' i'fu'cresciuto, mi fu dato /
g. m. cecchi, 295: quand' e'dirà che quella tossa, o
ahi lasso! che corrotto / feci, quand' ebi inteso / com'io era compreso
-figur. petrarca, 291-2: quand' io veggio dal ciel scender l'aurora
29: l'uomo perfetto cristiano, quand' elli è unto di questo santo crisma,
quel delle trecce rosse di monna cavolfiore quand' ella sul capo faceva la crocchia.
la mia madre morì dal dispiacere / quand' e'partì per farsi cavaliere. / ecco
. bocchelli, 1-i-252: la pera quand' è mezza, le convien crodare.
si vede che tentenna, come la pera quand' è matura... m'ha
». a. pucci, ix-366: quand' udirò quella voce benegna / dicendo a'
egli è piloso; / per il diaul quand' è cruccioso. 2.
che non ha misura in condannare, quand' elli ne ha cagione. iacopone,
3-3-360: or intend'io, perché quand' un la mira / pone sopra d'un
i-1126: ma, caro signore, quand' ella vuole certi servizi d'elaborazione d'
quei che sono a morte confinati, / quand' io rimembro i compagni passati, /
... riescon merlotti, / quand' awien poi ch'un dottore 'n latino /
slataper, 1-111: di notte, quand' uno non può dormire, sente un
lastrone. note al malmantile, 2-505: quand' un mercante fallisce, diciamo: il
il curvo pino. marino, 1-72: quand' egli scorge 11 nudo pargoletto, /
, ii-175: fidata lampa, che, quand' io t'invoco / per segnar qualche
queste cose accendeano la gioventù loro, quand' era venuto meno l'avere da casa
dell'amico suo. petrarca, 1-4: quand' era in parte al- tr'uom da
mezo die. angiolieri, 91-11: po'quand' i'fu'cresciuto, mi fu dato
g. m. cecchi, 295: quand' un parlami, / sta cheto tu
doria, 1-1: come lo giorno quand' è dal maitino / darò e serino
e da'più dotti dairi di meaco, quand' io la tradussi loro in lingua siamese
delle chiesa stessa. gran signore / quand' era il tempo che berta filava; /
son zuccherini / struggonsi in bocca, quand' altri li succia. soderini, ii-274
avvezzo. / non sai ch'amor quand' entra 'n un cervello, / insegna
nacque de'miei danni, / viver, quand' io sarò spento e sottoterra. michelangelo
guado chiuso: si corre ai ripari quand' è troppo tardi. proverbi toscani,
, 6-50: cercava di conferire specie quand' era davanti all obbiettivo fotografico, una
e e'non è sì bella canzone, quand' ella è troppo lunga, che non
fede da madama. tommaseo, 3-i-2: quand' anche il granduca non si tenesse obbligato
nel volto viemme, / fammi risovenir quand' amor diemme / le prime piaghe,
pavese, 6-147: lei gli chiede quand' è che avrà dato la laurea e l'
fuor di tuo stello / ancor rimani quand' ello / a donne che tu dia mangiar
.. 'l mio cuore porta, quand' io mi ricordo della mia bellissima figliuola;
i'credo, alla fortuna parole, quand' ella ti addolcisce, quando con le
. idem, inf., 31-117: quand' annibài co'suoi diede le spalle.
che tutto il giorno faccia risse percuotendo quand' uno e quand'un altro.
giorno faccia risse percuotendo quand'uno e quand' un altro. -avere,
mandala [la palla] allora, / quand' ella è fuora, ove non piace
poi tanti, che un pover uomo, quand' anco si sentisse bollire in corpo tutte
verga, i-41: la domenica, quand' era bel tempo, andavano a spasso
debito di fratello, e di figlio, quand' anche il molena fosse impiegato.
cor si sface; / ed allor, quand' egli è per venir meno, /
.). manzoni, 174: quand' anche il censurato sia costretto a confessare
mi veggio; / di molta debolezza quand' io seggio, / l'anima sento ricoprir
legare l'attenzione al lavoro, usava quand' era solo di declamare ad alta voce
la campagna. marino, 2-72: quand' ecco declinar la nube ei vede /
, 3-22: è l'etade dilettevole, quand' ella viene dichinando, non essendo dichinata
esclamazione di nausea, che soleva usare quand' io m'affannavo a fargli capire le
i francesi, rispettano l'infamia, quand' è decorata dalle dignità ed armata della
, a cui papa gregoro, / quand' egli dimorava giù nel mondo, / fe'
vicino alla mia casa patema; ma quand' anche questo mio proponimento fosse deluso -sono
una fortezza o d'un esercito, quand' è fatta senz'aspettare l'estrema necessità
3-31: e ognun pensa fra sé: quand' ella toma 1 il re non avrà
ii-175: fidata lampa, che, quand' io t'invoco / per segnar qualche
sì come elli ebbero al tempo deltamoroldo, quand' io diliverai loro e lor terre,
esse. a. verri, ii-286: quand' ecco di repente si concitò nel petto
di quand' in quando quasi con negligenza artificiosa scappar
del resto 'miserere mei'; perché quand' io concepiva e scriveva la 'berenice '
felice. fiore, 108-3: ma quand' i'truovo un bel ricco usuraio /
il cancro. cesarotti, i-45: quand' anche volesse fingersi che si fossero già scoperti
. dante, inf., 33-77: quand' ebbe detto ciò, con gli occhi
): un monastero di monza, quand' anche non ci fosse stata una principessa,
entrare appresso lui; / e sol quand' io fui dentro parve carca. idem,
il canto. foscolo, xviii-113: quand' io partii di firenze a mezzo novembre,
ha pafo e derelitto ha gnido, / quand' io l'orgoglio di fortuna infido /
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-439: quand' io mirai, e non veddi più
questo costato guardare equitade e discrezione che quand' io veggo il folle e 'l peccatore,
non fe'così messer santo francesco / quand' alia vemia stava in orazione, / ma
l'ora del desinare, pe'ricchi quand' hanno fame; pei poveri, quand'hanno
quand'hanno fame; pei poveri, quand' hanno da mangiare. idem, 286
credenza. segneri, ii-643: tornate quand' ella [la rosa] pallida languirà
dante, inf., 33-37: quand' io fui desto innanzi la dimane /
il fabro. parini, 219: quand' ecco, oh cielo! a me,
pulci, 5-48: pareva un lioncin quand' egli scherza, / che salta in
; deh pur pian, barbiere / quand' egli siede nel bacino il cosso. varchi
. le rose devastate lo blandiscono, quand' egli le preme. tozzi, i-167
deviamento dalla storia, lieve come pare, quand' anche non fosse scorto da niuno,
santo. pirandello, 6-235: meglio quand' essa viveva d'indulgenze e di giubilei
va con un grosso fazzoletto, o quand' era piccola, col dorso della mano.
guai, / che non fa l'uom quand' è verrucolato. dante, inf.
che di me gl'incresca, / quand' in un gentil core / entra di foco
. corsini, 9-52: dilli, che quand' a lui s'offrano avanti / ne'
porse pieno, / diavolo farsi, quand' ella gliel diede, / a membro
mi darei al diavolo se dovesse venire quand' io fossi fuori di casa. nievo,
brutto com'egli è dipinto, / quand' io più credo a gola esser ne'
i giornali. -il diavolo quand' è vecchio si fa frate: è
proverbi toscani, 302: il diavolo, quand' è vecchio, si fa romito (
li parve aver tratto diciannove, / quand' egli fu dalla furia riscosso.
, e sentivan le sue parole, quand' anche avessero voluto ubbidire, dite un
disporre / i guerrieri in buon ordine, quand' ecco / alla volta di lui lieto
lunghe mura ai tempi di grandezza, quand' era città guerriera, emporio delle lane.
non ti stesse salda, / come quand' eri giovine amoroso. cornaro, 79
con paura / d'essere abbandonato, quand' io vidi / solo dinanzi a me la
la terza natura del serpente si è quand' egli è vecchio, ed egli si vuole
sì digiuna; e quand' egli ha digiunato un termine tanto che
o iron. angiolieri, 78-11: quand' avea denar, non solea venire,
possono da quelle buone genti apprendere, quand' uno sia dotato di quella pazienza,
giovane, 10-908: ma tu da quand' in qua le vuo'tu bene? /
, 1-29: io mi dilettava tanto quand' era giovinetto di leggere storie e poesia,
, ix-283: mi sovvien del tempo quand' io soglio / girmen nudo tra tacque
viver poi quieto e senza affanno, / quand' ei dilolla, ower quand'egli ammosta
, / quand'ei dilolla, ower quand' egli ammosta. = comp.
pallido è più [l'arno], quand' à maggior potere, / e dimagra
, signora bella e graziosa, / quand' egli viene a voi per consolarvi, /
, squallido. cicognani, 1-191: quand' era tempo cattivo, in città,
. seneca volgar., 3-136: quand' i mi son dato agli amici, i'
quella medesima forma ch'egli fia, quand' egli trafigureràe tra li suoi disciepoli,
si dimosterrà in quella maniera egli fia quand' elli sarà in crocie. boccaccio,
gli anziani del paese raccontavano che anche quand' era giovane e bella da dipingere,
dante, purg., 29-74: quand' io dalla mia riva ebbi tal posta
filicaia, 2-1-130: tra scogli poi, quand' ei più gonfio esulta, / ratto
sue visite. cicognani, iii-2-260: quand' era ragazza, s'accostava ai sacramenti
spinti o ritirati. alfieri, 1-298: quand' ecco, in men che non balena
nonna! deh com'era bella / quand' ero bimbo! ditemela ancor, / ditela
mossi i piè nostri anco, / quand' io conobbi quella ripa intorno / che dritto
490: la cittade ha pregio / quand' ella rende i cittadin felici / per
anderò poi d'accordo col signor denina quand' egli mi dirà che non v'è da
dai guanti eterni, che isa, quand' anche non figlia del conte gonzalo, di
. tommaseo, i-323: ne'momenti quand' ero sola, mi sentivo svogliata,
ritornare. l. dati, 1-3-8: quand' hanno vento che contrario sia, /
derivante. tommaseo, 8-243: così quand' io so dalla tavola alfabetica preposta al
trare appresso lui; / e sol quand' io fui dentro parve carca. cavalca,
'l fiato e 'l cor serrarse / quand' a l'uscio udii dar la prima scossa
ognuna si dischiome. bracciolini, 2-25-38: quand' ecco a lui con la canuta chioma
, ma poi sgorgano in apertissimi colloqui quand' abbiano dischiusa la fonte del cuore.
in su 'l lito di chiassi, / quand' eolo scirocco fuor discioglie. tedaldi,
cinque sensi dell'uomo, 1-15: e quand' egli [lo stomaco] non fosse
chi potrà giammai mirarvi fiso, / quand' amor regge il dolce nero e 'l bianco
prima lo caccia in esilio, / quand' e'si discredea con una femmina,
i quali tu mi prestasti in- sino quand' io menai donna, e facestimi gran servigio
cavalcanti, iv-62 (23-10): quand' i'guardo verso lei, / rizzami gli
paolo da certaldo, 313: sempre quand' ài commesso il fallo, e 'l
dante, purg., 3-109: quand' i'mi fui umilmente disdetto / d'averlo
lo raggiunse pel trabocco dell'allegrezza quand' ebbe contezza della ina spettata
dalle lontananze ritornano i vaghi disfacimenti di quand' ero fanciullo; riconosco lo spiazzo del
, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca!
anzi apparendo cento volte più marmo di quand' era ancora disforme nel masso.
tregua, / e coprir suo dolor quand' altri il punge. sannazaro, 10-164:
giacomo da lentini, 57: quand' om ha un bon amico leiale,
amor ch'a te mi scalda, / quand' io dismento nostra vanitate, / trattando
: disnaturato son come la foglia / quand' è caduta de la sua verdura.
no gli è troppo disi- nore / quand' orno è vinto da un suo megliore.
vita sarebbe scorsa onorata e tranquilla, quand' egli avesse semplicemente prelevato e messo in
sommis'a la romana suggezione; / quand' udì la novella, immantenente / sì
: o io come mi dispero io, quand' altri viene alla predica quando è meza
. nieri, 338: -lo sai che quand' un omo è alla disperazione, quando
bonichi, ix-292: non creda alcun, quand' ode dir canaglia, / s'intenda
lassa me dolorosa!, / fu quand' io dispettosa / credea ch'egli altra
dispettose. a. verri, ii-62: quand' ecco la donna con dispettosa mano sgombrò
basso centro il dispietato dio, / quand' ei sentì cangiarse, / e tutto
piacere d'avermi aiutato ne'casi estremi, quand' anche io non mi giovassi del danaro
tasso, aminta, 753: lasso, quand' io t'offrisco il dolce mele,
: uscite. forteguerri, 28-40: quand' ecco una stanza si disserra, / e
nel mare. foscolo, xv-108: quand' io ti vedo circondata dal mondo tremo
fulmine piombato. forteguerri, 13-30: quand' ecco piomba orribile dall'etra / un
, ei già salia vincendo; / quand' ecco strai tremendo / dalla destra alta,
, le soffocazioni e gli incubi di quand' era piccino (come gli si dissotterrassero
le patate. barilli, 1-89: quand' era in piedi, il ponte verde,
sente / un pezzo il rimbombar, quand' ella è buona. vasari, i-377:
del suo amore timido e sospeso, / quand' egli udì, dopo un combattimento /
1-57: gloria del disteso mezzogiorno / quand' ombra non rendono gli alberi, /
non si move / la sua imprenta quand' ella sigilla. buti, 3-235: distilla
c. dati, 8-22: quand' altri adunque si scorge distolto e impedito
su nel primiero scorno, / allor quand' io del suo accorger m'accorsi.
, iv-62 (23-11): quand' i'guardo verso lei, / rizzami gli
/ ma perde il suo colore / quand' uom se lo disvelle. -schiantare
disvii. l. martelli, 1-2: quand' io volgo la mente a dire in
: equus si scrive per 4 e 'quand' è animale, e per dittongo quando
medicine e speranze di vita diuturna, quand' elleno dimostrano nella compassionevole deformità del loro
-prevenire. dossi, 817: quand' io, sventuratamente, ho lite con
le divise. pulci, 22-252: quand' io ripenso a tanta crudeltade / de'pianti
che nei sereni impàllida tutto l'occidente quand' è per sgorgarne la lacrima di espero
anguste mura avvinto / d'invitto il cor quand' io 'l credea divinto.
dirittamente sfigurata / e quel che pare quand' ella s'ag- gruzza. fra giordano
volger ruota di molin terragno, / quand' ella più verso le pale approccia. boccaccio
: ma più rider mi fa, quand' egli lancia / sentenze dello stoico zenone,
, e con quel ti disfoga / quand' ira o altra passion ti tocca!
prima etade. idem, 217-14: quand' i'sia di questa carne scosso,
mi veggio; / di molta debolezza quand' io seggio, / l'anima sento ricoprir
. dante, inf., 27-131: quand' egli ebbe 'l suo dir così compiuto
donna, e'mi dòle ancor, quand' io rimembro / i dolorosi colpi e li
/ lassa me dolorosa! / fu quand' io dispettosa / credea ch'egli altra amasse
e tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta, / ch'ogne
che mio zio baccio aggiunse alle donora quand' io mi maritai. 6. stor
al domani. boine, ii-57: quand' egli il domani come un'automa arrivò
. note al malmantile, 6-107: quand' altri, dopo molte malfatte, ne fa
, acciò ne l'ore ombrose, / quand' io son trasognata, il piè non
g. m. cecchi, 382: quand' io ero bella giovane, / ero
: no gli è troppo disinore / quand' orno è vinto d'uno suo migliore,
de'miei studi la futura equitazione, quand' io mi risolvessi a pigliare all'università
dei) / de l'imagine sua, quand' ella corse / al cor là, dove
« malizioso son io troppo, / quand' io procuro a'miei maggior tristizia ».
e d'ogni servitù gli eterni drudi / quand' ei gli ozi turbò de'tristi ludi
la libertà. fogazzaro, 4-41: quand' ebbe finito di parlare la guardai muto
terzo creditore. tommaseo, 3-ii-246: quand' ella dice che la bontà non è stimata
modi del verbo dubitativi ed ipotetici, quand' altri era già passato alle coniugazioni più
suo oficial, mi riconduca, / quand' io arò il termine colleto. bencivenni,
duino e tre. pataffio, 8: quand' i'voglio un asso, e'vien
, consumato ogne duolo; / e quand' io era solo, / dicea, guardando
dee., 3-4 (296): quand' ella si sarebbe voluta dormire...
anzi crede essere grande signore. ma quand' elli ha dormito, elli ritorna a
io sono, non starei con lui quand' anche si fermasse, = calco
discorso, la discussione fosse esaurita, quand' eccomi il deputato toscanelli che la rinvigorisce
ant. ecco che: anche se, quand' anche. boccaccio, i-177: ecco
va insino all'effe, / pensa quand' io sarò condotto al rue.
, esemplare. frezzi, ii-10-105: quand' io fu'in cima, vidi il lago
poco effusivi dell'animo proprio, specie quand' è il più intimo e vero.
fantolin corre a la mamma, / quand' ha paura o quand'egli è afflitto
la mamma, / quand'ha paura o quand' egli è afflitto. petrarca, i-1-68
52-7: tal che mi fece or quand' egli arde 'l cielo / tutto tremar
: non s'adira 11 cinghiai, quand' altri il preme, / né mostra con
dura. chiaro davanzali, xlvii-53: quand' omo ave improntato / ciò ch'egli ha
agonizzare elemosinando. bocchelli, 13-565: quand' ebbe attorno un cerchio di gente stranita dal
tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta / ch'ogne lingua
canape s'allaccia / un'anima gentil quand' ella è sola / e non v'è
m'empieste, e di desire, / quand' io parti'dal sommo piacer vivo.
-energia; -e cercava di conferire specie quand' era davanti all'ob- biettivo fotografico,
entra, e mena a compimento; / quand' hai menato, ei vien come un'
: gozzovigliare. frezzi, iii-13-117: quand' altri sfrena sì, che troppo cura
scrivere epigrafi. giordani, i-2-187: quand' io vidi superga, dissi a me
molto istruttiva. bocchelli, 10-224: quand' anche, sappia che io la seguirei,
fare a chi lo trovi a mangiare, quand' anche questo fosse un ricco epulone alzatosi
de'miei studi la futura equitazione, quand' io mi risolvessi a pigliare all'università
. fiore. dante, 54-13: quand' ella ha in testa una ghirlanda d'
parlari attagliano loro. foscolo, xvi-152: quand' io non fo nulla, sto peggio
le grandezze della sua reale dignitade quand' ^ lla per cagione del tuo
. v. colonna, 1-304: quand' io riguardo il mio sì grave errore,
/ contro l'ardente sol, quand' egli vibra / accesi rai coll'erigonia fera
a caso. parini, 407: quand' io 'l vidi, costui, femmi paura
e gli dèi e gli eroi prevalsero quand' eran in terra. -sostant.
non si truova cotti e tordi, / quand' io sarò per le selve tra'cerri
? v. colonna, 1-304: quand' io riguardo il mio sì grave errore,
sul mio primo giovenile errore, / quand' era in parte altr'uom da quel
essere segnore / de lo suo core quand' este 'n errore. canzonette anonime, xxxv-i-
era intorno a domandarla ed esaminarla, quand' io giunsi, né mai le aveva potuto
discorso, la discussione fosse esaurita, quand' eccomi il deputato toscanelli che la rinvigorisce
fuori della ragione. fogazzaro, 1-102: quand' egli finalmente rispose proponendomi condizioni che io
sfrattare. bocchelli, 1-iii-611: quand' egli annunciò che intendeva di escomiatare tutti
a'corteggian mio caso apporte; / quand' uno è presso alla bramata meta / allor
partissi dal primo ben dire, quand' ella insegnò buona dottrina, in che semplici
anch'egli da giovane, o pure quand' era già esente del giuoco per l'età
in rotta. d'annunzio, i-113: quand' ecco improvvise nuvole a furia surgono /
, nostro signore. mazzini, ii-300: quand' io... vedo..
dalla mia amata chitarra... quand' ecco a un tratto, una sera,
al securo. tasso, i-102: quand' io guarisca prima de la mia espettazione,
:... le esplorazioni, quand' era bambina, del mondo, là fino
10-188: sembrava evitare d'essere viva, quand' era immobile (e allora il suo
, come l'aveva già esposta, quand' era ancora educanda, all'ammirazione generale
una saletta conversando con un amico, quand' ecco presentarsi, all'amico, che
p. verri, i-169: e quand' anche potesse in alcune occasioni servire quest'
309): un monastero di monza, quand' anche non ci fosse stata una principessa
cioè ch'ella caccia fuori la vivanda quand' ella è cotta. tesauro, 2-474:
. cava. pancrazi, 2-14: quand' è così, aspetta; che anch'io
avessi detto oggi a fortunio, / quand' e'fu preso, tu ne sarai fuori
mio primo giovenile errore, / quand' era in parte altr'uom da quel ch'
sul finire [la mortalità], quand' ecco un nuovo flagello. nievo,
quanto parve a me gran maraviglia / quand' io vidi tre facce a la sua testa
giorni. il suo profumo arriverà, quand' è sera, sino al pianterreno di
e per contrario: perché, quand' era così forte estate, s'andavano
che nei sereni impàllida tutto l'occidente quand' è per sgorgarne la lacrima di espero.
quel pianeta eterno che scese ad infervorarmi quand' io vagiva in culla. giocosa, 21
. a. verri, ii-286: quand' ecco di repente si concitò nel petto
un'ampiezza euritmica alle forme del viso quand' era pieno, appariva enorme.
il martello. leonardo, 2-560: quand' io facevo il gran cavallo di milano,
pensieri. c. bini, 68: quand' anche e cielo e terra cospirassero a
intimerebbe guerra. carducci, ii-10-9: quand' anche le mie faccende non mi ritenessero,
dei) / de l'imagine sua, quand' ella corse / al cor, là dove
1-57: gloria del disteso mezzogiorno / quand' ombra non rendono gli alberi, /
levi, 1-63: nella sua gioventù, quand' egli falciava un campo di grano,
4 e piglian detta lana con i carnati quand' è vergheggiata ponendola in sullo spazzo distesa
a veder madonna morta; / e quand' io l'avea scorta, / vedea
have [proteo] in costume, / quand' arde in cielo il maggior lume errante
ch'io foe troppo grande fallimento, quand' io amo isotta la bionda di folle
fuggio. fiore, 149-11: ma quand' i'me n'avvidi, egli era tardi
uno saramento falso del suo idio, quand' elli sia buono o rio, per
concetti filosofici. pirandello, ii-2-72: quand' anche non ci fosse alcun tornaconto, non
il cuore umano; di rado potenti, quand' anche concentrano lor forze; impotentissime sempre
fiamme il mantice v'incita, / quand' il fanciullo in dolorosi lai / proruppe.
lo scudo, e fuori uscia, / quand' ecco in su la soglia attraversata /
cicognani, 1-191: la passeggiata! quand' era tempo cattivo, in città,
. servitore. marignolle, 68: quand' io sarò costà quasi vicino, /
di tener contento / il figlio suo, quand' era ancor fantino. guerrazzi, 5-88
fardello, / ch'io porterei, quand' io rubo, un castello. aretino
sai quel buon compagno / che, quand' e'fa alle commedie il vecchio, /
balli / fan gli augel- letti, quand' amor gl'inspira. guarini, 79:
tregua, / e coprir suo dolor quand' altri il punge. savonarola, 8-i-261
supplicanti / contaminò. verga, ii-17: quand' ebbe terminato si nettò le mani nella
non si mette in mezzo nessuno, quand' uno si rimette a quel che fa
io son, ne farò venir sette / quand' io suffolerò, com'è nostro uso
non farti male. cicognani, 1-258: quand' uno à avuto un colpo diventa così
valere moltissimo. fagiuoli, 3-4-264: quand' un vento di quei che fa per
de farlingoti. grazzini, 362: quand' io odo sanesi, o perugini, /
so se farnetica o se sogna; / quand' io domando, e'guata come un
. l. cassola, 64: quand' ecco splender l'atro lembo, e in
. / ma lei beata poi, quand' ei se 'n toma / sparso di limo
, festività, sacerdoti, simulacri, quand' ella compiutamente fu tua serva. bacchelli,
vicende provate. foscolo, iv-309: quand' io veggo come gli uomini cercano per
patrimonio che, essendogli morti i genitori quand' era bambino, gli era stato consegnato,
e calcetti di feltrelli / che fanno, quand' io vo, ch'ognuno assorde,
di moglie; in malora, avessila tolta quand' egli era d'altra fatta e giovine
erano i giorni delle pazze spese; sicché quand' era l'ora di pagare lo scotto
, finiva sempre per dirle le cose quand' eran già belle e fatte. -in
caton già soppressa. frezzi, ii-10-104: quand' io fu'in cima, vidi il
facevo per fare il fatto mio / quand' era presso al tempo, e ci son
. velluti, 25: rendemmi favella quand' io gli bisognava, e per questa
propria, giovane e desiderata: ma quand' ella pregava, non pensava che a dio
i'credo, alla fortuna parole, quand' ella ti addolcisce, quando con le
maggior fortuna / favoreggia la luna, / quand' ella è nuova e vecchia. doridi
ed universale. carducci, iii-25-233: quand' ella vuole certi servizi d'elaborazione d'
regina didon v'è piangente, / quand' eneasse si partìo per mare: / che
marco lombardo al conte ugolino di pisa, quand' egli era nella sua maggiore felicità e
, ii-269: un giorno trovandola, quand' ella / mi vide, di me
sì veloce, che una saetta, / quand' esce d'arco,
este di tale usato, / che quand' è airato -più fellonamente / per cosa,
di feltrelli, / che fanno, quand' io vo', ch'ognuno assorde, /
(che qui batte il fondamento) / quand' il nimico ti verrà a ferire,
, lavunque passo, / com'aghila quand' a la caccia è giunta. iacopone,
legge prescrivesse al vago crine, / quand' ei, fra tonde d'or ferendo
capo dalla sciabola del mio avversario, quand' ero ancor giovinetto: una ferita che
gli eserciti interi di fanteria e cavalleria quand' anche combattevano insieme. tasso, 7-5-3
fermo alcune ore. tommaseo, 3-iii-322: quand' altri... cominciava a tentennare
una calzetta. fagiuoli, 3-2-286: quand' or di grossi or fini / ferri provviste
. - il ferro avrai, / quand' io rimanga estinto. / -empio! vivrai
si è messo a ridere come quand' era sano. sembrava persino allegro. -che
sare'guida ad ogni maremmana; / quand' ella suona quella canna vana / 'l
ciglia che pare una festa, / quand' ella l'alza, ched ella me guata
semplice festevolezza d'ospite e di sorella quand' egli rientrava, ma evitava di guardarlo
/ di rigirarmi tra la morta gente / quand' ho moderni mangiatori in chiocca? tommaseo
angustie in cui si trovò, quand' egli ignudo, fetidoso, famelico, derelitto
su melarance. fiore, 33-3: quand' i'vidi i marosi sì 'nforzare /
con fiacco tempestivo. frezzi, iii-3-29: quand' è divenuto grosso e pregno, /
g. l. cassola, 64: quand' ecco splender l'atro lembo, e
venga percosso. algarotti, 1-289: quand' ecco il prodigio della fiamma che di
dei) / de l'imagine sua, quand' ella corse / al cor, là
l'appoggio. petrarca, 22-11: poi quand' io veggio fiammeggiar le stelle / vo
claretto. nievo, 37: quand' essi capitavano era giorno di gazzarra. si
di lambrusca. nieri, 190: quand' hanno davanti il fiascaccio del vino o la
stringeva dappresso, e già traboccava, quand' egli, poco pratico della lingua, non
con divina delizia. onofri, 11-12: quand' io ti cerco, / è
ben voglia / de'fichi fiori, quand' i'ebbi la fregola / di tornare a
un fico fresco. normale! era così quand' io ero vecchio. io sono tutto
mi tengo in una gran ventura / quand' i'mi posso pur su'piei fidare.
te seguir, bella immortale, / quand' apri ardente l'ale / vèr l'infinito
come cannamele. fiore, 16-2: quand' i'vidi lo schifo sì addol- zito
. cavalcanti, iv-62 (23-11): quand' i'guardo verso lei, / rizzami
degli oggetti sarebbe stata fieramente gravosa, quand' anche gli oggetti fossero stati tutt'altri
balene, / ch'allor senton piacer quand' uom dispera. fiacchi, 138: col
gentile, / ma molto fier, quand' egli era adirato. caro, 4-904:
: certo lo seccava... che quand' egli trovava bella una donna, essa
figura del mondo. parini, 407: quand' io 'l vidi, costui, femmi
la veste. lippi, 5-19: quand' un tien questa nera in una branca,
una frasca di càrpine: così, quand' è nella strada maestra può figurar di far
bronzino, 1-63: un raviggiuol caloscio quand' e'fila. -con la particella
del palato medesimo. collodi, 172: quand' ecco uscir fuori dall'acqua e venirgli
affiena più che cavai corso, / quand' è stato in riposo, e leva i
-figur. giusti, iii-238: quand' anco avessi in corpo un filone di
questo loco. foscolo, viii-34: quand' anche il machiavelli avesse scritto con secondo
e ogni stella parea nel cielo, quand' io giovinetta, non vinta dal sonno,
dall'alpi. cesarotti, i-45: quand' anche volesse fingersi che si fossero già scoperti
455: lo cesne canta piu gioiosamente / quand' è piu presso a lo so finimento
p. verri, i-169: e quand' anche potesse in alcune occasioni servire quest'
le mie doglie. bembo, 1-25: quand' io penso al martire, / amor
nell'autunno. era sul finire, quand' ecco un nuovo flagello. carducci, ii-19-46
'l vento resterà com'un finocchio / quand' egli rieda, ed è ciò naturale
immobili, senza difesa i portastendardo: quand' uno piegava, un altro afferrava,
rincora. buonarroti il giovane, i-259: quand' un amante a'maggior bui / s'
si puote bene alcuno effetto, / quand' è futuro, nella sua cagione, /
e gli dèi e gli eroi prevalsero quand' eran in terra. g. l.
fama gloriosa et alma / non sente quand' io agghiaccio o quand'io flagro,
alma / non sente quand'io agghiaccio o quand' io flagro, / s'i'son
; rimpinzato. fiore, 191-12: quand' ella avrà passata nona, / il guar-
chiusa inventata ed usata dalle donnicciuole, quand' hanno raccontata una novella, cioè '
con ragion 'plusquam-perfetto '; / quand' egli al maschio regno fu spedito / e
volto. tocci, 17-158: donna, quand' io mi mossi a mirar voi,
frezzi, iii-8-92: risponder gli volea, quand' esto disse; / ma per la
secolo decimosecondo. civinini, 7-109: quand' era sulle piazze e i paesani gli
. bencivenni, 4-45: salamone disse, quand' elli ebbe tutto 'l mondo rivesciato,
feciono due follie. fiore, 33-6: quand' i'vidi i marosi sì 'nforzare,
erano i giorni delle pazze spese; sicché quand' era l'ora di pagare lo scotto
/ lassa me dolorosa, / fu quand' io dispetosa / credea ch'egli altra amasse
giusti, 3-101: quella folta di facinorosi quand' ebbe visto pulire la piazza cominciò a
della tradizione. tommaseo, 3-i-195: quand' anco il senato ionio fondasse le sue
occhi tu ti fondi nella cosa più lieve quand' io ho bisogno della più lieve cosa
presto che potrò. bocchelli, i-165: quand' egli ebbe davanti una braciola olezzante e
suo forame / più lune già, quand' io feci 'l mal sonno / che
di fermarsi in su la spiaggia; / quand' ei s'accorse, che lontano alquanto
il peso. marino, 1-72: quand' egli scorge il nudo pargoletto, / la
nieri, 339: la zìzzola è che quand' uno ha tirato la fiatata universale,
fiorentini, 195: mangi e bea quand' elli n'ae talento, ma no tanto
): era in pensar d'amor quand' i'trovai / due foresette nòve. m
patria] divisa in parecchi stati, quand' anche fossero tutti rappresentativi, bisogna saper
della vita. pagliaresi, xliii-61: quand' elli ebbe fomiti trent'anni / e
, così dicesi nell'uso il forno quand' è troppo caldo. il contrario 4
) / de l'imagine sua, quand' ella corse / al cor, là dove
dell'incertezza. intelligenza, 190: quand' ella 'l vide al certo e fuor
, 28 (55): lancialotto, quand' elli venne forsennato, per amore della
e ben mi stringe forte, / quand' io farei quel ch'io dico per lui
dotta delle cose necessarie, quand' anche facesse mestiere di assicurar quel
tra la norvegia e l'islanda, e quand' è fortuna, quei pescatori non istanno
, i-52: se 'l fortunato cor, quand' è più presso / a voi,
lucciola nelle sale e nelle conversazioni, quand' io era oscuro per me, così ora
; -e cercava di conferire, specie quand' era davanti all'ob- biettivo fotografico,
dante, inf., 33-38: quand' io fui desto innanzi la dimane /
popolar vedi. pananti, ii-102: quand' eran delle tazze fracassate, / e qualche
può in alcun modo sostentare, ma quand' egli scade del tutto, come una
sbagliare. grazzini, 4-291: e quand' è che tu non frantenda, scimunita?
disonora dio. delfino, 1-15: quand' anco vi fosse / dubbio di franger
/ si frange e sparge; e, quand' è così sparso, / non accagiona
con la fronte / alta, come quand' un si rade o beve. / e
ch'era una frasca, / trovò, quand' egli uscì di vita fuore, /
indicare cibo indigesto. -il diavolo quand' è vecchio si fa frate: v.
son fratei germani. lorenzino, 236: quand' io veggio uscir fuor nell'oriente /
e colpo colpo imbreccia, / massime quand' altrui vuol dar la freccia. note
erba, ch'ella è temperata, quand' ella non è troppo fredda, né troppo
fregio. ciro di pers, 4: quand' ecco lei, che per mio mal
ben voglia / de'fichi fiori, quand' i'ebbi la fregola / di tornare
maninconia che il mio cuore porta, quand' io mi ricordo della mia bellissima figliuola.
: vegliò fermo tutta quella notte: quand' anche i pensieri non gli avessero tolto
discorrendo. g. gozzi, 1-121: quand' erano insieme, frizzavano e diceano cose
che me fieci esser stolto, / quand' io me 'nnamorai de te. anonimo,
sé per spaventevol grido / del cacciator quand' è presso al suo nido. crescenzi volgar
quella parte che 'l sol guata / quand' è nel mezzogiorno a fronte a fronte.
con la fronte / alta, come quand' un si rade o beve. menzini,
e già erano in assetto per cominciare, quand' il nostro reggente tutto doglioso di non
tu ti fondi nella cosa più lieve quand' io ho bisogno della più lieve cosa,
frullone e partire. fagiuoli, 3-1-73: quand' ecco di cavalli odo un fruscio,
e a'sorgozzoni! fagiuoli, i-79: quand' ecco di cavalli odo un fruscio,
. bonagiunta, lxiii-66: arbore quand' è fruttiferosa, / qual frutto è
da quell'assedio. alfieri, 1-443: quand' ecco, a me di contro altr'
. pananti, ii-14: il buon guerrier quand' è la pugna accesa / ruotando va
so dir, mi fuma, / quand' io m'abbatto a quei [ecc.
la fumo'si dice in canzonatura, quand' altri minaccia, o quando altri tema di
cinque sensi dell'uomo, 1-15: quand' egli [lo stomaco] non fosse ben
dura / traea la notte oscura. / quand' ecco serpi a funestargli il seno /
proposito / vuo'tu ch'i'burli, quand' e'mi domandano i di cose fuor
raggio, / panni vedere il sol, quand' esce fòra. a. m.
ch'i'mora, / donna, quand' io vi mostro / ch'i'ho degli
: dio sa che aspetto deve avere quand' è arrabbiato se quando vuol bene ha
tenore / sia la mia penna, quand' ell'è in furore. -fare
. a. boito, iv-139: quand' egli suona un « valzer » sul
203: onde non dirittamente alcuni - quand' eglino odono esser paruto a plato questo mondo
due 'gg ', dico che, quand' anche non si fossero trovati esempi,
m'ha gabbato questa matta idea: / quand' era tempo d'andar da me stesso
voce dolente / de'miei sospiri, quand' escon di fore, / non gabbereste
donne, nel rimprovero ch'egli soffrì, quand' ella gli si mostrò in su la
novellino, 92 (211): quand' egli l'ebbono armato ed apparecchiato d'
con la fronte / alta, come quand' un si rade o beve. -con
perigliosa avventura. foscolo, iv-302: quand' io sto con la sorellina di teresa,
ergastolo. bronzino, 1-348: ma quand' un meritava poi la morte, /
pananti, i-216: ma dovean farlo quand' erano a galla, / pensarci prima,
chiarori dell'alba. baldini, 3-235: quand' ero ragazzo andavo a letto con le
le pure gallinelle, / quand' elle son dalla volpe assaltate, / quanto
dosso, i come al garani, quand' a gambe alzate / andato era la
latini volgar., xxviii-336: quand' ella [la luna] cresce conviene
fegato di vitello, o altro, quand' ha inuguaglianze o punti bianchi, che lo
ancor la vittoria era tra questi / quand' ecco fuor d'un cavernoso tufo, /
ismugner de'miseri clientoli / domani, quand' aver dovrian garontoli. pananti
masino. fagiuoli, iv-19: così quand' un fa il goffo e il babbuino,
di gatti. collodi, 461: quand' ebbe fatti due o tre squilli di corno
che son questi. lippi, 7-9: quand' ei vedde colla sporta piena / giungere
siccome il gatto giuoca col topo; che quand' elli l'ha preso, e hae
neri, 7-80: piover sa far costei quand' ella vuole / ed arrestare il passo
del popolo. nievo, 37: quand' essi capitavano era giorno di gazzarra.
che ben parea / il gemmaio del ciel quand' è sereno, / al cortese consegna
firmare da lei, più tardi, quand' ella avrà fatto la chiusa. e.
tanto onesta pare / la donna mia quand' ella altrui saluta. idem, conv.
contadini / alle feste in sul ballo quand' io tresco / di tante riverenze e tanti
italia. b. corsini, 20-9: quand' ecco frettoloso... / vien
così come fa il gentile cane, quand' elli vede sua preda dinanzi a'suoi occhi
come l'inglese simula il gentilomismo anche quand' è un furfante. gentilòtto,
.. metto il mio 'veto 'quand' egli è sul concludere un qualche suo
, gli scom- bùssolo un suo progetto quand' egli già assaporava col desiderio il frutto
. f. buonarroti, 1-260: quand' e'non voglia intendere del gesto d'
sarian gettati. foscolo, xvi-500: solo quand' io sarò morto si saprà s'io
aveva perfino gettato una diga nel belbo quand' io ancora dovevo nascere. -figur.
: il getto deve aversi per legittimo quand' anco il pericolo non venisse in seguito a
ghiotti, né lo potrebbono fors'essere quand' anche lo volessero, per alcune ragioni
sol, quel ghiotterei d'amore, / quand' ella dolce parla, o dolce ride
., 9-conci. (402): quand' io ne truovo alcun che sia,
e a buone maniere, tuttavia, quand' ellino ànno l'appetito corrotto e la
ma il giorno delle feste, / quand' ho la giacchettina di velluto /..
. francesco da barberino, 106: quand' egli avien che 'l signor sie malato
giacere; ch'è cattivo segno, quand' uno enfermo megliora, e sta giudicato nel
corpo. testi fiorentini, 187: quand' elli sarà bagniato, sì 'l dee
menato dinanzi al gran signore; e quand' egli vede il gran signore, egli
intorno, e li accerchiavano la carrozza quand' egli usciva. d'annunzio, v-3-809
svegliessi e gittassi le piante, / quand' io riguardo or le fattezze tue. boiardo
lentini, 43: lo giglio, quand' è colto, tost'è passo. dante
il gatto giuoca col topo; che, quand' elli l'ha preso e hae lungamente
31-4): era in pensar d'amor quand' i'trovai / due foro- sette nòve
valerio massimo volgar., i-572: quand' elli favellasse contra la volontade del popolo
m'incontra ne la mente more, / quand' i'vegno a veder voi, bella
ira e melanconia i'porto in gozzo / quand' io non veggio el monte de parnaso
au- toritade di q. catullo, quand' elli in perfetta etade fu, tenne
de'miei studi la futura equitazione, quand' io mi risolvessi a pigliare all'università
bellissima lingua. giusti, i-314: quand' ero in collegio m'impazientivo di dovermi
il lino non vien bianco, come quand' è gramolato al sole. pascoli,
latini volgar., xxviii-336: quand' ella [la luna] cresce.
per figura. pascoli, 469: ricordi quand' eri saggina, / coi penduli grani
del viso mio nell'aspetto beato / quand' io mi trasmutai ad altra cura,
poi tanti, che un pover uomo, quand' anco si sentisse bollire in corpo tutte