animo, odio nutrito nei confronti di qualcuno. domenichi, 5-183: dalla qual
comportarsi 0 parlare in modo da danneggiare qualcuno, arrecandogli un nocumento pratico o spirituale
insinuazioni malevole e denigratorie nei confronti di qualcuno; malignare, sparlare (anche in
» ». -che sparla di qualcuno con acredine; maldicente, calunniatore (
figur. manifestarsi, mostrarsi chiaramente in qualcuno (una virtù, una dote).
-fare pergola, fare restare pergola qualcuno, porre qualcuno sulla pergola: gabbarlo
, fare restare pergola qualcuno, porre qualcuno sulla pergola: gabbarlo, raggirarlo.
. -a rischio e pericolo di qualcuno, a pericolo di qualcuno: con
pericolo di qualcuno, a pericolo di qualcuno: con assunzione o addossamento (disposto
la letizia. -fare pericolo a qualcuno: aggredirlo, assalirlo. bartolomeo da
pubblico? -a tutto periglio di qualcuno: a suo rischio e pericolo.
opra il mio consiglio. -trarre qualcuno di, dal, fuori di periglio:
ostilità e odio, per imprecare contro qualcuno o qualcosa, per lanciare una maledizione
quanto il cane della mazza. -tenere qualcuno come una perla: accudirlo con un'
non cito nomi, ma se ne vedrebbe qualcuno d'illustre). =
fondo, per lo più in cerca di qualcuno o qualcosa. c. bini
-sostant. ghislanzoni, 18-143: qualcuno ha bussato leggermente alla porta, accompagnando
, la possibilità, la libertà a qualcuno di fare qualcosa: concedere, consentire
. -allearsi, unirsi con qualcuno. bartolomeo da s. c.
scuola è permissiva per tutti, ivi qualcuno cercherà sempre scuole severissime. =
di sonante pernacchia sociale che fa dire a qualcuno 'caricatura'. 2.
se uno si difendesse d'avere ucciso qualcuno, percioché egli avesse spento un pestifero
do colpi alla vite. -smuovere qualcuno dal suo perno: agitarlo, inauietarlo
o delle ragioni e dei diritti di qualcuno o per giustificarne le azioni e i
(o per tutta la vita di qualcuno). immanuel romano, vi-552 (
illimitatamente, per tutta la vita di qualcuno una condizione, un'istituzione, una tradizione
2. immortalare la memoria di qualcuno, delle sue azioni, delle sue
. 4. assegnare, destinare qualcuno a ricoprire una carica o una funzione
, anche, per tutta la vita di qualcuno; mantenersi senza variazioni e indefinitamente
2. l'immortalare il nome di qualcuno, le imprese compiute. guicciardini
., per tutta la vita di qualcuno o, anche, molto a lungo o
, con attenuazione: che fa oggetto qualcuno di attenzioni continue, ma non richieste
all'attività di perseguire giudizialmente qualcosa o qualcuno. -stor. dir. giudizio persecutorio
l'attività del perseguire giudizialmente qualcosa o qualcuno, in partic. in sede penale
: l'attività del perseguire qualcosa o qualcuno in via giudiziaria, specie in sede
-in capo, in testa a qualcuno (con riferimento al soggetto a cui
-in persona, sotto la persona di qualcuno: al suo posto, in sua
potere portare l'amaritudine. -rappresentando qualcuno. trattato della messa, 13:
fu la loro caduta. -liberare qualcuno della persona: assolverlo dalla pena capitale
. -mettere qualcosa in persona di qualcuno: intestarglielo. caro, 12-i-78
. 2. -non essere persona da qualcuno: non avere lasciato discendenza.
la persona. -per la persona di qualcuno: tramite esso. bonrizzo, lii-13-66
-pigliare, vestire la persona di qualcuno: impersonarlo, assumerne i caratteri,
, ritenere, sostenere la persona di qualcuno: farne le veci, svolgerne i compiti
giustissima ragione. -togliere la persona a qualcuno: ucciderlo. a. pucci,
persona. sbarbaro, 1-135: qualcuno... è venuto a nascondere nel
. locuz. avere un fatto personale con qualcuno: nutrire nei suoi confronti dei particolari
l'affidamento o il riferire qualcosa a qualcuno). mazzini, 44-79: ricomponete
, 5-12: conciosiaché ogni persuasivo a qualcuno persuada. marino, 10-74: pandora è
14. locuz. -persuadere di sé qualcuno: convincerlo della propria missione.
grandissima facilità. -persuadersi di qualcuno: confidare nella sua protezione.
8. locuz. -a persuasione di qualcuno: in seguito alla sua opera di
7. locuz. a persuasiva di qualcuno: per sua richiesta o sollecitazione.
riguarda, che concerne direttamente qualcosa o qualcuno, che vi attiene strettamente; concernente
5. ciò che attiene direttamente a qualcuno o a qualcosa; caratteristica peculiare;
3-146: lì su c'era stato qualcuno, qualcuno del mestiere; e aveva
lì su c'era stato qualcuno, qualcuno del mestiere; e aveva riforato uno
essere riferito, comunicato o riportato a qualcuno (una notizia). bembo,
vacanza di potere; passare in proprietà di qualcuno. dante, conv., iv-xi-10
accesa. -pervenire a cognizione di qualcuno: essergli noto. de dominici
-pervenire a, alla, in notizia di qualcuno: v. notizia, n.
8. -pervenire agli orecchi di qualcuno: v. orecchio, n.
. 17. -pervenire alle orecchie di qualcuno: v. orecchia, n.
mano, alle o nelle mani di qualcuno: v. mano, n. 47
ciò che divien pervio alla virtù di qualcuno si dice aprirsegli. 2.
n. 47. -essere pesante a qualcuno di qualcosa: dispiacersene, dolersene.
adeguati strumenti il peso di qualcosa o di qualcuno, in base a determinati sistemi e
dare fastidio, essere di peso a qualcuno (una persona). nievo,
fastidiosi, che cominciano ad irritarsi contro qualcuno, e finiscono poi col pesar sopra
e paga. -fare pesare qualcosa a qualcuno: insistere nel sottolineare un proprio merito
, n. 6. -non pesare qualcuno per un quattrino: non tenerlo nella
. stadera. -pesare le ossa a qualcuno: per indicare il notevole peso di
voi oro pesate. -pesare qualcuno a oro: considerarlo prezioso. proverbia
. -sapere quanto pesa la lana di qualcuno: v. lana, n.
2. locuz. fare pescagione di qualcuno: irretirlo. alatri, 33:
avete. -conoscere, anche casualmente, qualcuno. verga, 3-18: dopo un
per la memoria, ti ricorderai di qualcuno che si è restato ignudo, cantando e
!: per indicare che qualcosa o qualcuno non sono più o molto difficilmente rintracciabili
una babilonia. -non sapere come qualcuno peschi: non potere conoscerne o prevederne
essere presa per una forestiera e che qualcuno osi offrirle un go, un lotregan,
-fare l'occhio di pesce morto a qualcuno, fissare qualcuno con occhi da pesce
di pesce morto a qualcuno, fissare qualcuno con occhi da pesce morto; guardarlo con
, buttarsi a pesce su qualcosa o qualcuno: con estrema e immediata bramosia,
pesce; non sapere se qualcosa o qualcuno è carne 0 pesce: per indicare la
e bramo. -prendere, trattare qualcuno a pesci in faccia: farlo oggetto
sarebbe un mortaio, nella spalla a qualcuno ponendo, un'arte piglia e a
. -accrescere il peso alle some di qualcuno: trattarlo sempre peggio. beccuti,
. -essere peso per le spalle di qualcuno: essere un compito tale da poter
senza peso e misura. -sollevare qualcuno dal peso di qualcosa: rubarglielo (
. 21. -vivere a peso di qualcuno: farsene mantenere. periodici popolari,
la disposizione d'animo, le intenzioni verso qualcuno); implacabile, inestinguibile (l'
o di rintracciarla; il cammino che qualcuno ha seguito per andarsene o per fuggire
11. locuz. -calcare le peste di qualcuno; camminare sulle medesime peste: seguirne
peste. -mettere sulle peste di qualcuno: indirizzare sulle sue tracce.
-mettersi, stare, tenersi sulle peste di qualcuno: darsi a inseguirlo; seguirlo passo
all'abbordaggio. -essere al servizio di qualcuno. foscolo, xv-148: quello starsi
ultima luce del tramonto...: qualcuno doveva esserci entrato e doveva averci camminato
calli, i piedi, sui piedi a qualcuno: danneggiarlo, offenderlo; contrariarlo,
alta ungheria. -pestare le orme di qualcuno: v. orma, n. 11
11. -pestare nel capo qualcosa a qualcuno: inculcarglielo con insistenza.
una bella pestata o più pestate a qualcuno: massacrarlo di botte. manzini,
abbominio! 17. locuz. -aborrire qualcuno più che la peste: nutrire per
-dire peste, peste e coma di qualcuno, dire le sette peste intorno a
, dire le sette peste intorno a qualcuno: esprimere su di lui giudizi molto
-fuggire, sfuggire, scansare qualcosa, qualcuno come la peste; guardarsi da qualcuno
qualcuno come la peste; guardarsi da qualcuno come la peste, come da una
peste e saette a qualcosa o a qualcuno: imprecare contro. emiliani-giudici, 1-248
di scoppiare come se dalla nuca forata qualcuno seguitasse ad insaccarvi sugna e carne pesta.
padrona. -dare un pesto a qualcuno: riempirlo di botte. forteguerri,
. -fare mangiare del pesto a qualcuno: picchiarlo duramente. p.
sulla superbia. -tenere qualcuno sulle petacchine: fargli condurre una vita
. svillaneggiare producendo rumori osceni. -peteggiare qualcuno con la bocca: prenderlo a pernacchie
lo più nell'espressione a petizione di qualcuno). - anche: rivendicazione.
5. ant. interrogazione rivolta a qualcuno per avere notizie, informazioni, pareri
-ritornare il peto in culo a qualcuno, riavere il peto: acquistare nuovamente
propria delle donne quando sono infatuate per qualcuno, e naturalmente si era espressa in
si rivolge alla canzone per inviarla a qualcuno o per darle qualche ammonimento (e
se'! -rompere i petronciani a qualcuno: recargli fastidio. borsi,
. avere). fare pettegolezzi su qualcuno o qualche cosa; spettegolare, malignare
. locuz. - accozzare il pettignóne con qualcuno: avere un rapporto sessuale.
pettinare il cervello o la parrucca a qualcuno, pettinare senza pettine). boccaccio
bene anche facto ogni diligenzia per avere qualcuno de quilli tali poveri omini nelle mani
pettine da lino, pettinare la lana a qualcuno). gigli, 37: d
-non passare un nodo al pettine di qualcuno: v. nodo, n.
dir mangiare a scrocco. -scarmignare qualcuno senza pettine: picchiarlo, batterlo,
, prendere di petto, per il petto qualcuno, prendersela di petto con qualcuno:
petto qualcuno, prendersela di petto con qualcuno: affrontarlo aggressivamente, investirlo con atti
animo, il cuore, il petto a qualcuno, a qualche cosa: v.
questo papa. -avere in petto qualcuno: nutrire nei suoi confronti un particolare
uscio nel, per il petto a qualcuno: chiudergliela in faccia. dante,
! ». -cogliere in petto qualcuno: turbarlo profondamente, offenderlo.
momento. -essere al petto di qualcuno: essergli accanto. dante,
. -essere, stare a petto a qualcuno: stargli a cuore, importargli
-fare petto, farsi a petto a qualcuno: opporsi, contrastare, resistere
. 27. -leggere in petto a qualcuno: comprenderne i più riposti pensieri.
promettere. -partire da petto a qualcuno: allontanarsi da lui.
a, con, di qualcosa o qualcuno: reggerne il confronto, stargli alla
cosa. -rimettersi in petto di qualcuno: sottostare alla sua volontà.
petto. -venire in petto a qualcuno: affrontarlo in combattimento.
la petulanza e reprima l'avarizia di qualcuno. siri, i-191: il prin con
monumenti: indispensabile sborsare una tangente a qualcuno che s'intromette e petùla.
30. locuz. -accapare sulla pezza qualcuno: sollevarlo da una condizione miserabile.
-avere asciugato le pezze a un sole con qualcuno: per indicare che la parentela o
campo. -fare pezza da calzari di qualcuno: vituperarlo con accuse molto gravi.
[i della robbia] si è qualcuno esercitato in quella sorte di scultura, non
. 17. -fare due pezzi di qualcuno, mettere in due pezzi: decapitare
facesti pezzi. -fare pezzi di qualcuno: trucidarlo, ucciderlo. b.
, in partic. per compiacere a qualcuno. manzoni, pr. sp.
abituale diretto a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne favori e vantaggi.
anche nella locuz. essere in piacenza a qualcuno). pucciandone, 351: quando
in modo da accattivarsi la benevolenza di qualcuno. monosini, 302: 'parlare a
8. compiacere, fare cosa gradita a qualcuno; accontentarlo, assecondarne i desideri,
perché. -rallegrarsi, congratularsi con qualcuno. bembo, 10-vi-262: piacemi della
ha valore iperb). -parlare a qualcuno a ben piacere: rivolgersi a qualcuno
qualcuno a ben piacere: rivolgersi a qualcuno con cortesia e gentilezza per ingraziarselo.
a, in o di piacere di qualcuno; mettere qualcuno a piacere, ecc.
o di piacere di qualcuno; mettere qualcuno a piacere, ecc.). -
. fare il piacere di o a qualcuno e nell'espressione donna di piacere)
. a piacere, a piacere di qualcuno: a volontà, a capriccio, a
secondo il desiderio, l'aspirazione di qualcuno; nel linguaggio gastron., nella
piacere qualcosa, essere al piacere di qualcuno, essere qualcosa al o in piacere
di o a qualcuno, levarsi il piacere). -anche:
atto compiuto per fare cosa gradita a qualcuno, per aiutarlo, per appagarne i
. fare piacere o un piacere a qualcuno, anche in relazione con una n
nella locuz. mettersi in piacere di qualcuno) ', compiacenza. guittone
n. 13. -prendersi piacere di qualcuno: farsi beffa di lui, prenderlo
: burlarlo. -tornare in piacere di qualcuno: accattivarselo. latini, rettor.
, prendersi gioco, farsi beffa di qualcuno. girolamo da siena, ii-78
generosità, disposizione d'animo favorevole verso qualcuno. -anche: indole giocosa, allegra
locuz. essere a, di piacimento a qualcuno). - anche: senso di
quando trelawney si stabilì tra noi, qualcuno sperò che egli volesse dedicare la sua scienza
. -tenere aperte le piaghe a qualcuno: alimentarne le difficoltà, i fattori
). tose. lusingare, adulare qualcuno insistentemente. de roberto, 11-123:
abituale inteso a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne favori e vantaggi; adulazione,
(piàggió). adulare, blandire qualcuno con parole e atteggiamenti compiacenti, cortesi
i sentimenti o anche i vizi di qualcuno. giannotti, 2-1-119: non aveva
al piacevole. zena, 1-593: qualcuno, alla 'minerva', bussò pianamente contro
. -fare fiutare una pianella a qualcuno: colpirlo in volto con essa.
-non valere neppure le pianelle di qualcuno, di qualcosa: essergli infinitamente inferiore
arrossate van cadendo dal sonno / e qualcuno piangendo. -con uso impers.
lasciare soltanto gli occhi per piangere a qualcuno: v. occhio, n.
e fatta piana. -fare piano qualcuno: renderlo benigno, propizio.
vostra disgrazia. -essere o lasciare qualcuno al piano dei rospi: in una
, n. 21. -fare essere qualcuno piano di monte: v. monte,
e mente in vano. -lasciare qualcuno in piano delle secche: abbandonarlo nel
piante. -essere sotto le piante di qualcuno: dipenderne, essere in sua balia
-fare voltare le piante al cielo a qualcuno: atterrarlo, ucciderlo nel corso di
piante. -fermare le piante a qualcuno: obbligarlo a sostare, ad arrestarsi
. 2. -incalzare alle piante qualcuno: seguirlo da vicino, stargli alle
campali. -levare la pianta di qualcuno: sparlarne, indicarne i difetti,
-mettere le ali alle piante di qualcuno: indurlo a correre, ad affrettarsi
. -passeggiare appresso le piante di qualcuno: seguirlo. imperiali, 4-691:
-porre le piante sopra le pedate di qualcuno: v. pedata, n.
-portare, tenere in pianta di mano qualcuno: averne la massima considerazione, manifestare
indotte? -sospendere a una pianta qualcuno: impiccarlo. g. c.
, tenere le piante contro le piante di qualcuno: abitare agli antipodi.
altri. -tenere sotto le piante qualcuno: sotto il proprio dominio.
la pianta. -volgere le piante a qualcuno: tradirlo. savonarola, 13-10:
. locuz. dare acqua di piantaggine a qualcuno: lasciarlo, abbandonarlo. monosini
disfarsene. a meno che non si trovi qualcuno anche per lei, se no è
elsa. 5. fare sprofondare qualcuno nel terreno impedendogli di procedere.
va. -consegnare un oggetto a qualcuno, metterglielo in mano con gesto fermo
estens. porre una mano addosso a qualcuno in modo vigoroso e fermo. di
balcone. -porsi di fronte a qualcuno con atteggiamento risoluto e, per lo
. -figur. contrapporsi strenuamente a qualcuno, difendersi con tenacia. chiabrera
la nazione. -insinuarsi nelle grazie di qualcuno, guadagnarsene il favore. sagredo
le genti. -istruire, educare qualcuno secondo determinati princìpi. gregorio tx
1460. -proporre all'attenzione di qualcuno. a. cattaneo, ii-156:
mantello.. 30. abbandonare qualcuno definitivamente o temporaneamente, allontanandosi, volontariamente
). -in partic.: lasciare qualcuno in un luogo rifiutandosi di condurlo oltre
canto]. 31. abbandonare qualcuno troncando i rapporti di amicizia, di
giunti, di piantarla. j2-lasciare qualcuno in una situazione difficile, sgradevole,
belleville. calandra, 6-223: se qualcuno di questi scalzacani si pigliasse la libertà
si vuole. -piantare in marmo qualcuno: rappresentarlo, raffigurarlo plasticamente.
-piantare la bocca su qualcosa o qualcuno: baciarlo con forza e trasporto.
-piantare le coma o piantarle a qualcuno: tradirlo (in un rapporto amoroso
-piantare le fusa torte in capo a qualcuno: v. fuso1, n.
5. locuz. fare una piantata di qualcuno: sottoporlo alla pena della propagginazione.
. 14. fissato su qualcuno o qualcosa (lo sguardo).
26. abbandonato, lasciato da qualcuno (una persona, con partic.
che cerca di sfuggire alla presenza di qualcuno, di evitarlo. caro, 12-i-199
sgradevole. -fare il pianto di qualcuno o di qualcosa: considerarlo ormai perduto
gli altri cittadini. -fare piatà ax qualcuno: averne compassione. dominici, 1-107
3. locuz. -muovere piatanza a qualcuno: impietosirlo. chiaro davanzali, 394
ammazzarlo. -piatire in pena di qualcuno: intentargli causa per ottenerne la condanna
casa. -mettere poco piato di qualcuno: tenerlo in scarsa considerazione.
imperfetta. -mangiare nel piattello di qualcuno: essere invitato alla sua mensa.
che schiacciasse noci. banti, 6-16: qualcuno discorre, anzi non ha mai smesso
perché non scarseggi il cibo se capita qualcuno. giorgini-broglio [s. v.
17. locuz. -fare buon piatto a qualcuno: dargli da mangiare bene, imbandirgli
dice, in piattole. -mandare qualcuno a far ridere le piattole: ucciderlo
, sbizzarrire. comisso, i-45: qualcuno si era buttato a ventre a terra
-dare, lasciare piazza, piazza libera a qualcuno: battere in ritirata, fuggirgli davanti
. -fare piazza pulita intorno a qualcuno: appianare ogni difficoltà che gli rechi
piazza, piazza pulita o polita di qualcuno o di qualcosa: sgombrare, levare di
lavorare. -rovinare la piazza a qualcuno: ostacolarlo mentre cerca di affermarsi o
comodamente, installarsi a proprio agio presso qualcuno. allegri, 210: monsignor è
materasse. -fare a picca con qualcuno: litigare. giusti, 4-i-46:
finestra, quando dal basso del cortile, qualcuno la chiamava allegramente: « oh,
ti pare sentire di fuori / sovente qualcuno che picchia, che picchia..
-picchiare le caviglie, le panche dietro a qualcuno: manifestargli rumorosamente la propria dirovazione.
repentino di una persona per gettarsi su qualcuno o qualcosa. c. e.
... un picchierellare intermittente; qualcuno di quegli uccelli, forse, che s'
salvini, v-1-4-4: dichiamo per istìmolare qualcuno a qualche faccenda: 'su piccino'.
). 8. locuz. allevare qualcuno a piccioni e piccioncini: v.
a piccioni e piccioncini. -ammazzare qualcuno come un piccione; sopprimerlo senza pietà
azione, in partic. ai danni di qualcuno). latini, rettor.,
di munizioni a chi ne mancava, a qualcuno vanghetta e piccozzino e ci han detto
. -levare i pidocchi di dosso a qualcuno: liberarlo da una condizione di estrema
di sotto? -mangiare i pidocchi qualcuno: per indicarne l'estrema povertà e
, n. 24. -tenere qualcuno fuori dai pidocchi: permettergli condizioni di
-a piè, ai piè di qualcuno: standogli prostrato davanti in atteggiamento umile
ma pur giunge. -avere in piè qualcuno: averlo in proprio potere.
. -chinare, presentare ai piè di qualcuno insegne, emblemi: in segno di
di piombo. -essere piè di qualcuno: aiutarlo, sostenerlo nel cammino.
. -essere sotto i piè di qualcuno: esserne stato sconfitto. antonio
. -in piè, nei piè di qualcuno: al suo posto, facendone le
-mettere, porre il piè innanzi a qualcuno: superarlo, essergli superiore in qualche
. -mettersi o entrare nei piè di qualcuno: nel suo stato d'animo,
gamba. -pestare sui piè a qualcuno: importunarlo con la propria invadenza
il castello. -porre a piè qualcuno: farlo smontare da cavallo.
i piè: capitare in presenza di qualcuno, presso il suo domicilio. ariosto
il riposo. pratolini, 10-175: qualcuno teneva un moschetto a pied'arm o
espressioni baciare, abbracciare i piedi a qualcuno, gettarsi ai piedi di qualcuno, ecc
a qualcuno, gettarsi ai piedi di qualcuno, ecc.). latini,
dite sempre per scherzo: ma quando qualcuno di quei bellimbusti vi fa gli occhi dolci
24. sport. contare in piedi qualcuno: nel pugilato, effettuare il conteggio
-mettere la palla sui piedi a qualcuno: nel gioco del calcio, effettuare
del suo cuore. -insorgere contro qualcuno, affrancandosi da una condizione di sottomissione
. -andare con i piedi di qualcuno: seguire i suoi consigli, adeguarsi
. -baciare le orme dei piedi di qualcuno: v. orma, n.
addio. -condurre ai piedi di qualcuno: davanti, in presenza.
. -dare fra i piedi a qualcuno: urtarlo, farlo inciampare.
al passo. -dare piede a qualcuno: fornirgli l'opportunità di recarsi in
-dare, venire nei piedi a, in qualcuno: imbattersi. ariosto, 1-iv-209:
mettersi ai piedi, sotto i piedi di qualcuno: essere in suo potere.
piede di vigilanza. -essere piede a qualcuno: aiutarlo a sostenersi nel cammino.
, inginocchiarsi al piede, ai piedi di qualcuno: stargli prostrato davanti in atteggiamento
-fissare, tenere i piedi nelle vestigia di qualcuno: seguirne gli insegnamenti, la dottrina
. -gettare uno stato ai piedi di qualcuno: darglielo in potere. mazzini
-lavarsi le mani e i piedi di qualcuno: provare nei suoi confronti indifferenza e
piedi. -leccare i piedi a qualcuno: v. leccare1, n. 8
8. -legare mani e piedi a qualcuno: v. mano, n.
di quella strada. -levare, levarsi qualcuno o qualcosa dai piedi, metterlo fuori
ballerina o cotremola. -levare qualcuno dai suoi piedi: costringerlo a muoversi
-levarsi, togliersi dai piedi di qualcuno: andarsene, allontanarsi (in partic
piedi. -mancare il piede a qualcuno, mancare d'un piede: soggiacere
meno la terra sotto i piedi a qualcuno: v. terra. -mani e
-mettere il mondo sotto i piedi a qualcuno: innalzarlo spiritualmente. trattato del
. -mettere il piede sul collo a qualcuno: v. collo1, n.
mettersi, porsi, tenere qualcosa o qualcuno sotto i piedi: sprezzarlo, non tenerne
-mettere, porre il piede sulla gola a qualcuno: v. gola, n.
sopra o sulla testa a qualcosa o qualcuno: dominarlo; angariarlo, vessarlo.
porre il piede, i piedi innanzi a qualcuno: superarlo, sopravanzarlo in un determinato
-mettere o porre il piede sulle orme di qualcuno: v. orma, n.
-misurare il busto coi piedi a qualcuno: calpestarlo, prenderlo a calci.
i piedi a, con qualcosa, qualcuno: aderire a un credo, a una
il piede, i piedi per qualcosa o qualcuno: impegnarsi in una determinata azione,
, darsi da fare in favore di qualcuno. guittone, 124-7: altro non
a me. -nei piedi di qualcuno: nella sua situazione, nel suo
maltrattava. -pestare i piedi a qualcuno: v. pestare, n. 9
9. -pestarsi sotto i piedi qualcuno: massacrarlo di botte. pirandello
piede. -ricorrere ai piedi di qualcuno: impetrare umilmente aiuto, soccorso,
maestà. -rimettere nei suoi piedi qualcuno: reintegrarlo nella sua posizione, nei
torcere il piede, i piedi da qualcuno: allontanarsene. dante, par.
-scavare la terra sotto i piedi a qualcuno: v. terra.
20. -tenere piede contro qualcosa o qualcuno: resistergli, opporgli resistenza.
tener piede. -tirare in piedi qualcuno: svegliarlo. c. e
alle sei. -tirare i piedi a qualcuno: operare per la sua rovina.
dar piega. -avere in piega qualcuno: tenerlo sotto il proprio dominio;
e sempre mortificante e malinconico assistere quando qualcuno 'accetta i termini', si piega,
11. -piegare il cuore a qualcuno: mostrargli favore o affetto.
quirino. -piegarsi le gambe a qualcuno: v. gamba1, n
. 19. -piegarsi le ginocchia a qualcuno: v. ginocchio, n.
; rovina (anche nell'espressione ridurre qualcuno in piego). f. alberti
domandare. -averne una piena di qualcuno o di qualcosa: averne abbastanza,
. -essere grossa la piena per qualcuno: per indicare che incontra il massimo
: c'erano anche le femmine: prendete qualcuno di questi tipi, infilategli la sottana
. -avere la bocca sempre piena di qualcuno o di qualcosa: parlarne continuamente,
uva. -essere pieno il mondo di qualcuno: essere al centro dell'attenzione generale
altro. -dare il pieno a qualcuno: tutto quanto gli spetta in seguito
a fondo. borgese, 1-204: qualcuno lo oltrepassò di corsa, si voltò
facciamo monte? '. e scherzosamente qualcuno risponde: 'io fo il piano', se
zi. locuz. -avere pietà di qualcuno: non fargli del male, risparmiarlo
uomo -disse infine un pietoso, e qualcuno si provò ad aprire lo sportello che
sottace eventi infausti, per riguardo a qualcuno o per risparmiargli inquietudini o sofferenze.
-cavare sangue dalle pietre: esigere da qualcuno ciò che non è in grado di
4. locuz. dare la pietrata a qualcuno: inferirgli il colpo finale; ucciderlo
furono petrificati. 2. immortalare qualcuno in una statua. bernini, 1-8-54
3. per estens. costringere qualcuno a rimanere fermo, immobile.
in atto un imbroglio o a picchiare qualcuno e ne rimane scornato (per lo
la carta. palazzeschi, 8-88: qualcuno cammina più profondo, / e pigia una
prudenza. 5. spingere, urtare qualcuno; comprimerlo, costringerlo a occupare uno
per estens. picchiare, pestare violentemente qualcuno, schiacciarlo con il proprio peso arrecandogli
5. per estens. fare salire qualcuno su un veicolo. di giacomo,
7. ricevere qualcosa dalle mani di qualcuno. s. maria maddalena de'pazzi
! » gli diceva. -accattivarsi qualcuno, renderselo benevolo. boccaccio, dee
l'avviso. 26. sorprendere qualcuno all'improvviso, inaspettatamente. i.
cioè 42. 48. considerare qualcuno o qualcosa in un certo modo,
da ponte, 333: se pur qualcuno accidentalmente s'inganna, creder possiamo che
: per indicare disprezzo e disinteresse per qualcuno o, anche, per esprimere insofferenza
: per indicare noncuranza o disprezzo per qualcuno. malaparte, ii-139: questo del
-pigliare berta, passatempo, spasso di qualcuno: deriderlo, schernirlo, beffarlo.
. 1. -pigliare confidenza con qualcuno: trattarlo con familiarità e libertà (
corpo. -pigliare cuore addosso a qualcuno: diventare prepotente nei suoi confronti.
dalle o delle mani a o di qualcuno: v. mano, n. 47
n. 13. -pigliare figlioli da qualcuno: farsi ingravidare. giamboni, 4-49
gli pare. -pigliare gioco di qualcuno: v. gioco, n. 27
, poiché allora era un secreto, qualcuno del paese n'era spesso prevenuto alcune
cura medica. -pigliare i nervi a qualcuno: provocargli irritazione. tozzi, vi-515
i muscoli. -pigliare in giro qualcuno: deriderlo, canzonarlo. pirandello,
-pigliare la parte, le parti di qualcuno: v. parte, n.
romanzesco anfiteatro. -pigliare le difese di qualcuno: v. difesa, n. 24
. 5. -pigliare per il naso qualcuno: fargli fare con l'inganno o
posto: v. posto. -pigliare qualcuno di filo: non concedergli la possibilità
dargli tempo di replicare. -pigliare qualcuno nelle parole: coglierlo in fallo.
muovere alcuna quistione. -pigliare qualcuno per il collo: imporgli condizioni molto
pigliarsela con qualcosa, con o contro qualcuno; pigliarsela male, a male: avere
cosa. -pigliarla, pigliarsela per qualcuno: parteggiare per lui. firenzuola
vivamente, affannarsi, prendersi pena di qualcuno o qualcosa. brignole sale, 2-18
-dare di piglio a, in qualcuno: cercare di prendere, di abbrancare
-perché non chiedevi un po'di pane a qualcuno? disse a redento, prendendo da
». voleva consegnare la chiave a qualcuno. loro erano capaci di queste pignolerie
2. per simil. torturare qualcuno facendogli colare sul corpo grasso o altra
. locuz. dare il pillotto a qualcuno: sedurlo. igli, 2-216
io gli farò. -rivolgersi a qualcuno in modo insistente, petulante, fastidioso
, la volontà o i sentimenti di qualcuno; consigliere. boccaccio, vii-149:
? 4. condurre o accompagnare qualcuno per lo più attraverso luoghi o locali
particolare. -introdurre, persuadere o costringere qualcuno a dirigersi in una determinata direzione;
sfruttare economicamente o spogliare dei suoi beni qualcuno (per lo più in modo subdolo,
denaro (o altri beni) a qualcuno, per lo più poco per volta e
-in senso generico: ottenere qualcosa da qualcuno (anche con lusinghe o con ostinazione
, il diavolo lo pilucca, piluccare qualcuno sino all'anima: come imprecazione o
del pinco, dare del pinco a qualcuno, parere pinco sulla luna).
. e letter. spingere qualcosa o qualcuno per spostarlo, rimuoverlo, scostarlo,
-costituire la causa oggettiva che fa giungere qualcuno a una meta o lo fa incamminare verso
altro che cose sacre. -indurre qualcuno a fare una cosa verso la quale
pascoli, 265: faceva l'unghia già qualcuno ai pali / per le sue viti
un gamberello. montale, 3-265: se qualcuno levava un dito per toccarlo, il
nulla, l'inetto. -lasciare qualcuno sui pioli: farlo restare in piedi
-montare un piolo nella stima di qualcuno: acquistare stima, credito presso qualcuno
qualcuno: acquistare stima, credito presso qualcuno. dossi, 3-25: io aveva
, piantare, mettere, far stare qualcuno a piolo o come uno zugo a piolo
era a piombo sopra il nostro capo qualcuno per istinto chiudeva gli occhi. c
stretto. guadagnali, 1-ii-209: trova qualcuno un baco in una pera / o
7-149: strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota. landolfi,
in bocca o fra i denti a qualcuno: v. manna1, n. 8
in via del como « ci deve essere qualcuno che fa pippo ». =
lucido pelo. bacchelli, 2-xxi-20: se qualcuno arrivò nella notte, vide i fuochi
7. locuz. divenire pirata di qualcuno, di qualcosa: impadronirsene rapidamente e
poi 'capriola', di origine incerta (qualcuno la riconduce al gr. izeipoj 'infilzare,
mantaldi dei prìncipi di valdiriva, e qualcuno andava fino a predirgli il rosso cappello
2. locuz. dare il pisolo a qualcuno: farlo addormentare. p.
e vaga menzione di qualcosa o di qualcuno in ambiti alquanto limitati.
preoccupazione; anche nella locuz. mettere qualcuno in ivio volgar. [manuzzi
: 'pispilloria': discorso a carico di qualcuno, o lungo e noioso. dossi,
. fischiare per richiamare l'attenzione di qualcuno. verga, i-437: giuocava di
permettono di raggiungere o di rintracciare qualcuno o qualcosa, in quanto ne indicano
nelle locuz. battere la pista di qualcuno, mettere qualcuno su una determinata pista
battere la pista di qualcuno, mettere qualcuno su una determinata pista, seguire una
libera. 13. locuz. -cercare qualcuno per pista: seguendone le tracce con
. -mettersi sulle piste di qualcuno: seguirlo, pedinarlo.
montano. -non lasciar di pista qualcuno: non perderlodi vista. siri,
partecipare a una polemica. -seguire qualcuno per la pista: seguirne la sorte
, né piccozza, né corda: qualcuno il pistocco. monelli, i-138:
scimiuzza stridula a roma e consegnarla a qualcuno. ora costui l'avrebbe egli tolta
medici-gonzaga, i-242: il signor principe e qualcuno della sua compagnia portino pistole all'arcione
aglio. -puntare pistole: minacciare qualcuno costringendolo a tenere un determinato comportamento.
pistola alla mano o alla gola di qualcuno: essere molto esigente, pretendere molto
essere molto esigente, pretendere molto da qualcuno. tommaseo [s. v.
e 'l tuo sparagni, / e con qualcuno ognora ti lamenti / per non prestarne
piumini da una parte sola, come se qualcuno si fosse steso a terra a soffiarci
non è forse quell'immortale capolavoro che qualcuno pretende,... ma non
3. locuz. fare una pizza di qualcuno: massacrarlo di botte. baldini
le legnate! 6. sorprendere qualcuno mentre agisce in modo non regolare,
, iv-302: era solo per pizzicare qualcuno che avrebbero consegnato alla polizia?
gonnella. -pizzicare il cervello a qualcuno: venire una voglia strana, un
palato, la bocca, la lingua a qualcuno: non riuscire a trattenersi dal parlare
-pizzicare la morte il naso di qualcuno: per indicare che una persona è
affumicata. -pizzicare le mani a qualcuno; sentirsi pizzicare le mani: avere
via! -pizzicare le orecchie a qualcuno: sgridarlo benevolmente. breme,
vespa. -fare rientrare in pizzico qualcuno: suscitargli soggezione e disagio, procurargli
-grattare il pizzicore alle orecchie, grattare qualcuno dove ha il pizzicore: adularlo, lusingarlo
4. locuz. fare il pizzicorino a qualcuno: adularlo. cantù, 3-139:
a placito, a bene placito di qualcuno: cfr. anche beneplacito).
. nella locuz. dire plagas di qualcuno: dime tutto il male possibile.
-essere il ritratto in plastica di qualcuno: costituirne la vivente incarnazione, essere
: appena il primo plotone comparve, qualcuno gettò un grido: -i valdesi!
a chiunque renda un portafoglio cascato a qualcuno di tasca. idem, iii-27-31: tanto
di primavera / e di rado / qualcuno passa / su parigi s'addensa /
. -avere poco di qualcosa, di qualcuno: condividerne in misura esigua la natura
microrganismo. 4. locuz. -amare qualcuno al pari delle podagre: detestarlo,
, 2-396: il camion ripartì, qualcuno attaccò una canzone partigiana e presto ne
de'torti e dell'offese che da qualcuno della brigata stimava di aver ricevuto, e
notti verso un'ora, il marchesino sentiva qualcuno correre giù nella strada...
3. locuz. fare il poggiolo a qualcuno: formare il sostegno per arrampicarsi.
vita sociale, perpetrata nei confronti di qualcuno. pasolini, 10-262: daniel e
che: v. dappoiché. -da qualcuno o da qualcosa in poi: per
locuz. -essere impastato della polenta di qualcuno: essere del suo ceto sociale.
: viene presentato [hoffmann] come qualcuno che è allo stesso tempo scrittore, disegnatore
... succede continuamente, qualcuno che si è sempre chiamato ulpio crinito
di chi lo polisca, anzi, se qualcuno lo liscia, s'offusca. milizia
. 5. educare, formare qualcuno intellettualmente e moralmente, facendone maturare la
denota rispetto o premura nei riguardi di qualcuno; segno o espressione di stima,
o operando. bocchelli, 2-xi-391: qualcuno gli diceva che 'politicavano'per la
insolitamente 'politicizzata'. 2. interessare qualcuno ai problemi della politica con un'opera
opprimente e irritante, sul comportamento di qualcuno. ojetti, 1-112: a chiedergli
. a otta a otta si spiccava da qualcuno e correva a favellare a le pollastriere
ospite chiede. « avete già insegnato a qualcuno come si mangia il pollo? »
polmoni. -dilatarsi i polmoni a qualcuno: per il piacere di respirare un'
. -non mancare il polmone a qualcuno: essere in grado di parlare molto
-non rimanere osso né polpa di qualcuno: essere annientato. ceccoli,
. -togliere la polpa dall'osso a qualcuno: ridurlo in rovina, sfruttarlo fino
4. locuz. mordere i polpacci di qualcuno: incitarlo, sollecitarlo. scarfoglio
non guasta. -fare polpette di qualcuno, ridurre qualcuno in polpette: farlo
-fare polpette di qualcuno, ridurre qualcuno in polpette: farlo a pezzi,
dondolo si dondolava ancora, come se qualcuno se ne fosse levato appena un istante
dolore! -levare il poltrone a qualcuno: riscuoterlo dalla pigrizia. pananti
ogni diavoleria. -fare polve di qualcuno: ucciderlo, annientarlo. anguillara,
-intrigo; burla tramata ai danni di qualcuno. aretino, 20-333: la polvere
». -dare la polvere a qualcuno: superarlo in velocità. pratolini
-dare, gettare polvere negli occhi a qualcuno: illuderlo, ingannarlo con false apparenze
polveri asciutte. -fare polvere di qualcuno o di qualcosa: massacrare, sbaragliare
polvere di dosso, dal groppone a qualcuno, cavargli la polvere fuori delle spalle:
altro. quando quel del mezzo ne chiappa qualcuno degli altri, dice: qui ti
lusinghiere; manifestare ammirazione e deferenza per qualcuno. giovio, i-169: io fui
antenati. qualcuno ancora settecentesco: gli uomini in parrucca
che assaggia. -tenere lontano qualcuno da qualcosa come un ragazzo dai pomi
(molto maturo o marcio) per colpire qualcuno (un oratore, un attore,
io mostro. -essere pompa di qualcuno: costituirne glorificazione, ricompensa, riconoscimento
sulle navi. pavese, 1-103: qualcuno nel cortile davanti alla casa pompava dell'
'pompare':... insufflare, aizzare qualcuno. pavese, n-i-617: vicari pompava
. fioretti, 2-1-119: platone è da qualcuno incaricato di locuzione pompeggiale. -che
siepe di pitosfori, era d'uso che qualcuno (madre o zia o cugina o
4. -augurare ponti d'oro a qualcuno: auspicare il rapido superamento di tutte
a pressa: adoperarsi attivamente per convincere qualcuno a compiere una determinata azione.
, fare il ponte alla fuga di qualcuno: favorirne in ogni modo la ritirata.
d'oro il ponte. -incoraggiare qualcuno a compiere una determinata azione, rimuovendo
e guasterebbe la terra. -favorire qualcuno di due ponti: concederglinotevoli vantaggi.
né pur queste. -tenere in ponte qualcuno: tenerlo nell'incertezza, nel dubbio
essere tenuto in ponte a parole da qualcuno che m'incontrassi, andrò per transtevere e
, 6-126: mi faccio dare da qualcuno che conosco una sigaretta e me la fumo
lo 'smoking'. sbarbaro, 1-135: qualcuno... è venuto a nascondere nel
una città che sempremai ha servito a qualcuno; altrimenti una città che è consueta
2. locuz. venire a popolato con qualcuno: avere contatti con esso.
fiore. -voltare la poppa a qualcuno: volgergli le spalle. - anche
3. locuz. -essere per qualcuno porcellana: costituirgli il minimo indispensabile per
-ant. protendere un oggetto verso qualcuno, porre innanzi. - anche al
polsi. 2. protendere verso qualcuno o qualcosa, accostare, allungare,
fanali, attender lì qualcosa. / o qualcuno? non so. so che indiscreto
rimettere in balìa e in potere di qualcuno (soprattutto nel rapporto amoroso).
cessi, se davvero vogliamo essere liberi: qualcuno bisogna che ne porga l'esempio.
n. 15; porre dinanzi a qualcuno: v. dinanzi, n. 12
-per estens. porgere qualcosa a qualcuno. a. pucci, 5-54:
. -far indossare, aiutare o costringere qualcuno a indossare un indumento o a mettersi
timorata s'infoltava nella selva, ma se qualcuno più ardito si poneva sul saluto,
(o, anche, rinchiudere opportunamente) qualcuno in un determinato luogo, presso una
20-323: io, per far correre qualcuno, come io feci, sempre inanzi a
-in partic.: far sbarcare, approdare qualcuno (anche nella locuz. porre in
estens. assegnare, destinare, designare qualcuno a una missione, a un incarico,
ecc.). -anche: insediare qualcuno nel possesso di una carica.
ceppo, n. 17; porre qualcuno in necessità di fare qualcosa: v.
anche nella locuz. porre in opera qualcuno: v. opera1, n.
menòe presso al mare. -sottoporre qualcuno a regole o a una prova,
-presentare, far apparire, mostrare qualcuno o qualcosa in una determinata luce,
fiducia o la felicità o l'affetto in qualcuno o in qualcosa (anche con riferimento
per la locuz. porre fede in qualcuno: v. fede, n. 17
, regalare; mettere a disposizione di qualcuno denaro, beni materiali. poliziano,
e valorosi. -affidare qualcosa a qualcuno. dante, inf., 19-92
di fare qualcosa, porre cura a qualcuno o a qualcosa: v. cura,
n. 18; porre mente a qualcuno o a qualcosa: v. mente1
in cotal truppa! -classificare qualcuno o qualcosa o collocarlo in un determinato
-indirizzare una lettera, un plico a qualcuno. mazzini. 5-265: suggella il
17. attribuire, ascrivere a qualcuno un merito, una dote, una
una dote, una virtù; imputare a qualcuno un vizio, un difetto, una
rotazione. sassetti, 62: potrebbe qualcuno opporre che questi incanti significano mala cosa
, un nomignolo o un appellativo a qualcuno o a qualcosa. fra giordano
n. 79. -porre a governo qualcuno: v. governo, n. io
, n. 21. -porre a qualcuno o a qualcosa: risultare migliore,
14. -porre il campo intorno a qualcuno: v. campo, n.
t piedi addosso o sulla testa a qualcuno: v. piede, n. 31
o % piedi avanti o innanzi a qualcuno: v. piede, n. 31
mano, il governo della mano sotto qualcuno: aiutarlo, soccorrerlo, sorreggerlo (con
o le mani sopra, addosso a qualcuno: v. mano, n.
. -porre le uova nel nido di qualcuno: v. nido, n.
47. -porre qualcosa in bocca a qualcuno: v. bocca, n.
16. -porre qualcosa in capo a qualcuno: destargli aspirazioni, desideri, pretese
nel capo nuove pretensioni. -porre qualcuno a piolo: v. piolo,
, n. 9. -porre qualcuno a sedere: destituirlo da una carica
e non fa figura. -porre qualcuno in cielo: v. cielo,
. 98. -porsi o porre con qualcuno: contendere, contrastare, misurarsi,
piantare un porro a, dietro a qualcuno: imbrogliarlo, raggirarlo (anche piantandolo
in mano un porro per cipolla a qualcuno: fargli credere una cosa per un'altra
prima era preclusa; mostrarsi consenziente a qualcuno, accoglierne le richieste. tommaseo
: se pure la sorte cadrà in qualcuno che non sia a proposito, ci saranno
picchiare alla porta, alle porte di qualcuno (o, anche, in forma assol
porta, alle porte): ricorrere a qualcuno per ottenere aiuto (anche economico)
, le porte: rifiutare accoglienza a qualcuno; estrometterlo, scacciarlo in malo modo
porte. -dare la porta a qualcuno: accoglierlo nella propria abitazione; dargli
è cinto! -mettere alla porta qualcuno: congedarlo, licenziarlo, scacciarlo
consiglio. -mostrare la porta a qualcuno: invitarlo bruscamente ad andarsene.
aperta. -stare sulle porte di qualcuno, abbracciarne le porte: vivere parassitariamente
. -tenere aperte le porte a qualcuno: essere pronto ad accoglierlo (e
. chi ha il compito di recapitare a qualcuno lettere e messaggi. bemari,
determinato posto (anche per consegnarlo a qualcuno e per mestiere), talora avvalendosi
-adesso è natale, smettiamola, -disse qualcuno. -di animali (per lo più
che porta al cielo. -trascinare qualcuno per lo più contro la sua volontà
-proporre, sottoporre all'attenzione di qualcuno (un argomento, un tema di
ecc. 42. locuz. avere qualcuno un diavolo che lo porta: un
n. 16. -portare a letto qualcuno: sedurlo, possederlo carnalmente (c
ragione porti canoscenza. -portare corona sopra qualcuno: v. corona, n.
possibili. -portare gli anni di qualcuno: avere la stessa età.
16. -portare il peccato di qualcuno: v. peccato, n.
il posto dall'onorevole. -trascinare qualcuno, per lo più contro la sua
rivoluzione come tanti leoni! -condurre qualcuno con sé. betti, i-129:
-a portata, alla portata di qualcuno: al livello delle sue possibilità,
esisteva! -a disposizione di qualcuno (una persona). moretti,
tutto. -fuori della portata di qualcuno: in condizione di non poterne esser
. de giuliani, xviii-3-692: se qualcuno ammassa delle ricchezze, egli ama di
9. rivolto, mosso contro qualcuno (una battaglia, una guerra)
, sentito, nutrito nei confronti di qualcuno (un sentimento, uno stato d'animo
stato d'animo); diretto verso qualcuno (un atteggiamento, una disposizione interiore
che permette di stabilire l'appartenenza di qualcuno a un determinato gruppo, a una
arbasino, 11-75: s'intrawede solo qualcuno che piange negli angoli, dietro un
volentiera. -non esserci portiera per qualcuno, non ritenersi portiera a qualcuno:
per qualcuno, non ritenersi portiera a qualcuno: per indicare che una persona è
. d'annunzio, iv-1-236: se viene qualcuno a chiedere di me, ditegli che
-essere il portinaio di seconda bussola di qualcuno: ricevere, immiserito, il riflesso
peggior porto. -dare porto a qualcuno: adempierne i desideri, le speranze
naturale. -fare porto a qualcuno: rivolgerglisi per ottenere aiuto.
in benenanza. -fare porto in qualcuno: essere, trovarsi in lui (
, hai dato in scoglio. -porre qualcuno a mal porto: pronosticargli una brutta
, anche, andare in pratica con qualcuno, esercitare la pratica, esercitarsi nella
la pratica, esercitarsi nella pratica sotto qualcuno, stare, trovarsi in pratica,
sociali. -avere pratica con, di qualcuno: conoscerlo molto bene. -avere qualcuno
qualcuno: conoscerlo molto bene. -avere qualcuno in pratica: frequentarlo assiduamente, esserne
entrare in pratica, prendere pratica con qualcuno: entrare in relazione con lui, nella
sua confidenza. -essere in pratica a qualcuno: esserne intrinseco. -fare pratica di
: esserne intrinseco. -fare pratica di qualcuno: cercarne e coltivarne la compagnia.
coltivarne la compagnia. -tenere pratica con qualcuno: intrattenere rapporti regolari, costanti.
secondo giorno che avrà contratta amicizia con qualcuno, se ne vada in persona propria a
-chi è in rapporti di affari con qualcuno; cliente, avventore. sassetti
barba / a questo modo, acciocché da qualcuno / non fussi conosciuto, e via
to'la ventura sua. -tenere qualcuno in pratica, sulle pratiche: tenerlo
». 12. agire su qualcuno allo scopo di ottenerne qualcosa; coinvolgere
preaccusare, tr. ant. accusare qualcuno al co spetto di un'
maneggiare, nello spostare, nel toccare qualcuno o qualcosa. barilli, 5-85:
voce di giubilo e di inneggiamento per qualcuno; acclamazione, ovazione. g.
, marciare più avanti (rispetto a qualcuno o a qualcosa). dante
. 6. tr. sopravanzare qualcuno, andargli dinanzi in segno di onore
essere, collocarsi davanti o prima di qualcuno o qualcosa in una successione spaziale o
, agg. che segue qualcosa o qualcuno (che, a sua volta, va
equinozi. torricelli, 191: quando [qualcuno] investigasse le precessioni degli equinozi,
o abitudine che informa la condotta di qualcuno. p. del rosso, 186
5. locuz. fare da precettore a qualcuno: pretendere di dargli precetti con supponenza
aver divinizzati gli astri, il supporre che qualcuno tra essi precipitasse talvolta dal cielo,
e l'eccidio. -abbattersi su qualcuno (una disgrazia, una sciagura)
dànno). pirandello, 7-350: qualcuno lo preconizzava anche ministro. -annunciare
conseguenza determinata. cassieri, 220: qualcuno avanzò l'ipotesi di un'intossicazione da
dette una gomitata al cavallucci e indicando qualcuno tra la mischia gli sussurrò: -guardali.
! -sonare le predelle dietro a qualcuno: criticarlo. firenzuola, 547:
. lodatore, elogiatore, esalatore di qualcuno o di qualcosa. bibbiena, 135
discorso. oriani, x-13-45: indarno qualcuno ha creduto che un patriziato possa ritemprarsi
ai più spiccati interessi o preferenze di qualcuno. tommaseo [s. v.
astratti) costituire la causa che mette qualcuno in un determinato stato d'animo o
. 4. far sì che qualcuno assuma un determinato atteggiamento; indurre.
che forse don zame aveva litigato con qualcuno e che era stato ammazzato a colpi
governato, posto sotto il dominio di qualcuno. aretino, 22-186: la
un'in fluenza profonda su qualcuno attraverso il proprio prestigio e la propna
5. locuz. sonare il prefazio a qualcuno: malmenarlo, percuoterlo di santa ragione
al portatore. -a preferenza di qualcuno 0 qualcosa (con valore di cong
un giornale suona ogni minuto, vi era qualcuno che diceva guardandomi: « sarà la
. (prègo, prèghi). supplicare qualcuno, chiedendogli con umiltà che compia,
ringrazia o chiede scusa o per invitare qualcuno ad accomodarsi, ad accettare qualcosa,
piangeva, gemeva, oppresso dall'angoscia; qualcuno piangeva, gemeva, chiamava dio,
5. locuz. fare le pregherie di qualcuno: arrendersi alle sue istanze, alle
. che rivolge preghiere, suppliche a qualcuno; che impetra umilmente il soddisfacimento di
rivolgendosi umilmente e talvolta pressantemente a qualcuno per ottenere qualcosa nell'interesse o secondo
. -a preghiera o preghiere di qualcuno: su sua richiesta, in seguito
fattore, fu conveniente che liberasse qualcuno dalla colpa e dall'odio di
-cedere, dare il pregio a qualcuno: essergli secondo, inferiore; soggiacergli
. -fare onore e pregio a qualcuno: onorarlo, trattarlo cortesemente.
precio. -fare poco pregio di qualcuno: non tenerlo in considerazione, disprezzarlo
di lui. -fare pregio a qualcuno (in relazione con una prop.
aus. avere). nuocere a qualcuno riducendolo in una situazione sfavorevole, compromettendone
decenti. 4. che nuoce a qualcuno riducendolo in una situazione sfavorevole, compromettendone
anguste e retrive) nei confronti di qualcuno o di qualcosa e, in partic.
qualche maniera gli favoriscono. -porre qualcuno in pregiudizio: sottoporlo a una sanzione
. locuz. -a, in pregiudizio di qualcuno 0 di qualcosa (anche in endiadi
dannoso, pregiudizievole; che nuoce a qualcuno. b. segni, 16
so che capriccio geloso. bastava che qualcuno s'accostasse a me, che la
casamenti, a cercare, a stanare qualcuno. ne fu certo quando si trovò
2. fare luce, risplendere davanti a qualcuno. alfieri, 12-55: ma tu
. g. raimondi, 4-30: qualcuno scende le scale, lentamente. scivolano i
caldamente, indurre; far pressioni su qualcuno affinché faccia qualcosa; interpellare con insistenza
pedate, le tracce, le vestigia di qualcuno: seguirne il modello, l'esempio
). dare riconoscimento di merito a qualcuno con un premio, con lodi e onori
potevano immaginare. 3. insignire qualcuno di un premio in un concorso o
. 4. ant. provvedere qualcuno di qualcosa. beicari, lxxxviii-i-239:
sf. cura particolare, sollecitudine verso qualcuno o qualcosa, determinata da amore e
sollecitudine o di rispetto nei confronti di qualcuno; attenzione, riguardo. chiari,
locuz. -a premura, a premure di qualcuno: per interessamento, raccomandazione o sollecitazione
per interessamento, raccomandazione o sollecitazione di qualcuno. calzabigi, 186: questa [
. che dimostra cura e sollecitudine per qualcuno o qualcosa, che ha preciso o
è segno di cura e sollecitudine per qualcuno (il viso, l'espressione,
infanzia eterna, letto premuroso come se qualcuno lo avesse rincalzato. 4.
10. per estens. fare salire qualcuno su un veicolo. gemelli careri,
saluti. -stabilire di allontanarsi da qualcuno o da qualcosa, chiedendone e ottenendone
prendiamo in queste sere una macchina di qualcuno e andiamo a prendere un gelato in
venire una persona con sé; raggiungere qualcuno in un luogo prefissato allo scopo di incontrarlo
i vizi. 29. sorprendere qualcuno all'improvviso; cogliere in fallo (
(anche nell'espressione prendere in castagna qualcuno). boccaccio, dee.,
dagli orbetani. 54. considerare qualcuno o qualcosa in un certo modo;
anche nell'espressione prendersi dell'amore di qualcuno). chiaro davanzati, xlviii-34:
preso un incendio in negozio o licenziassero qualcuno, direi che è uno iettatore.
senza caffè. -prendere balìa sopra qualcuno: acquistare dominio su di lui.
impresa. -prendere consiglio da qualcuno: comportarsi, regolarsi conseguentemente alle sue
uscito. -prendere del nome di qualcuno: appartenere alla sua discendenza o famiglia
n. io. -prendere gatta con qualcuno: provocarlo al combattimento, attaccare briga
giudicar dell'ambiguo. -prendere in ballo qualcuno: invitarlo a ballare. goldoni,
consentio. -prendere le difese di qualcuno: v. difesa, n. 24
pel lor filo prese. -prendere qualcuno su di sé: assumere l'impegno
improvviso e brusco. -prenderla a qualcuno: atteggiarsi a tale persona, vantando
prima forza. -prenderla per qualcuno: intervenire in sua difesa. d
-prenderla, prendersela con o contro qualcuno: avere una reazione di risentimento o
così? ». -prendersi a qualcuno: rivolgergli una richiesta. sercambi,
. che cattura, che si impadronisce di qualcuno o di qualcosa. - anche al
. 2. impegnare preventivamente qualcuno in un'attività, in un'impresa
togliere un privilegio o una possibilità a qualcuno, anche sconfinando dalla propria competenza o
ansia, in dubbio, in apprensione per qualcuno o per qualcosa (anche in relazione
4. attività rivolta a istruire qualcuno o ad acquisire per conto proprio un
l'uragano? 5. mettere qualcuno in un determinato stato d'animo,
. -che è a disposizione di qualcuno (e ha valore scherz.)
6. messo in serbo per qualcuno. mazzini, 28-219: ho dimenticato
. 5. che serve a preparare qualcuno culturalmente, spiritualmente e m modo propedeutico
2. che serve o contribuisce a preparare qualcuno (o se stessi) a un
mentale) con cui si intende mettere qualcuno (o, anche, se stessi)
attività rivolta ad addestrare o a esercitare qualcuno nella pratica di una determinata attività o
, militare, ecc.) di qualcuno rispetto ad altri. delfico, i-159
comandare, a governare; sovrintendere a qualcuno o a qualcosa; porre a capo,
suo ramo o rete secondaria, il nominare qualcuno institore (v. institore).
prepotenza, attuare prevaricazioni nei confronti di qualcuno. imbriani, 6-164: quegli
docile, ma guai s'egli vede qualcuno accostarsi alle nostre valigie, guai tre
alcune prese di cronaca locale per indurre qualcuno dei più duri a leggere brani di
-che è in contatto, in rapporto con qualcuno (per lo più in situazioni difficili
le prese, l'onore delle prese a qualcuno: concedergli la precedenza nello scegliere fra
quanti ». -fare presa di qualcuno: catturarlo. brusoni, 4-ii-130:
la tassa. 4. portare qualcuno dinanzi a una determinata persona o a
legittimo matrimonio. -condurre, accompagnare da qualcuno. boccaccio, dee., 2-7
io? 5. far conoscere qualcuno a una persona o a un gruppo
un tempo prestabilito; pararsi dinanzi a qualcuno; recarsi al cospetto m un'autorità.
si presenti nel parto. -presentarsi a qualcuno per servitore: come formula di cortesia
mandibola. -presentare le armi a qualcuno: manifestargli obbedienza passiva. a
. 6. il far conoscere qualcuno a una persona o a un gruppo
aggiunge in conversazione quando si teme che qualcuno dei presenti possa sentirsi offeso da un'asserzione
uso scherz., alla chiamata di qualcuno). fusinato, vii-971: l'
una presenza / primitiva, lo sguardo di qualcuno, / forse impietoso, ma pur
, nella presenza o dalla presenza di qualcuno (con verbi sia di stato sia di
. preseduto). governato, guidato da qualcuno. manzoni, iv-362: « nessuna
2. posto sotto la direzione di qualcuno; diretto. foscolo, xv-306:
(anche nell'espressione fare pressa a qualcuno). dante, purg.,
che annegare detto campo. -venire a qualcuno pressoché fatto di: per poco non
in un senso determinato il comportamento di qualcuno. giannone, ii-344: giovanni,
: era qualche dizionaretto d'amore? qualcuno di quei libri proibiti... che
.: fornire un bene, procurare a qualcuno ciò che gli necessita, che gli
pronom. essere adatto, confarsi a qualcuno o a qualcosa; presentare caratteristiche adeguate
17. riti. offrirsi a qualcuno mettendogli a disposizione le proprie capacità e
. 13. -prestare la penna a qualcuno 0 a qualcosa: scriverne. donato
o in servizio o a favore di qualcuno (considerata soprattutto per l'impe- gno
con cui si tende a trarre in inganno qualcuno con astuzia e con malizia, anche
, tr. { prestìgio). ingannare qualcuno con astuzia e con malizia, inducendolo
o di assurdo; che trae in inganno qualcuno con astuzia e con malizia, approfittando
errore o si illude o si lusinga qualcuno, sorprendendone la buona fede e la
a trarre in errore, a lusingare qualcuno sorprendendone la buona fede e la credulità
. -attribuzione di un merito a qualcuno. carducci, iii-13-109: era così
. -atteggiamento o sentimento ispirato da qualcuno ad altri. montale, 9-46
. -subdolamente, a danno di qualcuno. monti, vi-232: tutto considerato
lume1, n. 34. -mandare qualcuno a guardare le oche al prete:
l'oche al prete. -mandare qualcuno a prete: farlo entrare in seminario,
2. locuz. avere a fare con qualcuno quanto col pretegianni: essergli completamente estraneo
tutti occupar pretese. -aspettarsi da qualcuno ciò che non è in grado di
; che avanza pretese su qualcosa o qualcuno. m. zane, lii-14-419
contrario alle intenzioni o alla volontà di qualcuno. r. longhi, 1068:
del medesimo giornale, era escluso. qualcuno lo punse di questa preterizione.
nella quale il testatore non abbia compreso qualcuno dei legittimari o degli eredi istituiti è
mia vita. 8. superare qualcuno, essere migliore di lui. a
. 2. tr. fornire qualcuno di quanto gli è necessario. s
cfr. venire). precedere qualcuno in un determinato luogo.
prevengano. 2. anticipare qualcuno in un'azione, soprattutto intervenendo in
apprezzare molto, fare gran conto di qualcuno, considerare con affetto e sollecitudine.
interesse, valore a qualcosa o a qualcuno; tenerlo in conto. cielo d
trovato. -fare un prezzo di qualcuno: tradirlo per denaro, venderlo.
a prezzo: lavorare alle dipendenze di qualcuno come salariato. statuto dell'arte dei
stesso debito: per indicare comunanza con qualcuno nella disgrazia, nella cattiva sorte.
impedimento o disgrazia che abbiasi comune con qualcuno. -rompere le prigioni: evaderne
un luogo limitato sia per imposizione di qualcuno, sia per assolvere a determinati compiti
2. per estens. segregazione di qualcuno in un locale o in un luogo
esclusione (volontaria o imposta) di qualcuno dai rapporti con la vita sociale, politica
si sente prigioniero, ha bisogno di qualcuno con cui poter ammirare e vilipendere il
anche in un gioco) di sorvegliare qualcuno affinché non fugga. boccaccio, 1-i-569
passione che domina o influisce profondamente su qualcuno. boccaccio, vii-161: io mi
denaro, con ferito a qualcuno da un ente pubblico o privato per
presenza / primitiva, lo sguardo di qualcuno, / forse impietoso, ma pur vivo
il principale era uscito, sentii che qualcuno entrava. -disus. chi commissiona un
condizione sociale, economica o politica di qualcuno. -anche: prime prove che una
serra, iii-498: andar d'accordo con qualcuno così intimamente come mi è accaduto con
prioranza, sf. ant. antecedenza di qualcuno nello svolgere un'attività o nel compiere
opporsi alla risoluzione di recevere in firenze qualcuno di sangue reale per pacificatore della discordia
priorità, sf. invar. antecedenza di qualcuno rispetto ad altri nel compiere un'azione
di osservare e di analizzare qualcosa o qualcuno in tutti gli aspetti e particolari.
privo, senza desinenza). rendere qualcuno privo, sfornito, sprovvisto (per
in se medesimo. 2. rendere qualcuno privo della presenza, dell'affetto,
-sottrarre, portare via qualcosa a qualcuno. m. palmieri,
ogni fetore. 4. allontanare qualcuno da una carica, da un ufficio
5. impedire, vietare o ostacolare qualcuno nel compiere determinate azioni, nello svolgimento
. 6. segregare; rinchiudere qualcuno.
purgante lo potesse fare. -mutilare qualcuno di un organo. - anche riti.
d'espiazione. -allontanarsi da qualcuno. iacopone, 11-19: non è
de'soldati privati, facendone ancora morire qualcuno, non volle però o non seppe
fatto privato, come pure può parere a qualcuno: era nella natura delle dottrine.
femm. -tricé). che priva qualcuno di un bene materiale (anche con riferimento
{ privagione), sf. il privare qualcuno di qualcosa. -in partic.,
il fare venire meno in capo a qualcuno, mediante un apposito atto giuridico e
acquistato. 2. deposizione di qualcuno da un incarico, da una dignità
-a, in, per prò di qualcuno: a suo beneficio o vantaggio.
-secondo i fini o gli scopi di qualcuno. 0. rucellai, 6-75:
stampa periodica milanese, i-333: se qualcuno ha omesso di leggere il 'proemio della
non più vere. -fare procaccio di qualcuno: assicurarsene i servigi. baldinucci,
: ad evitare che allo stato maggiore qualcuno osasse accusarlo di partigianeria, aveva esitato
usa oggidì. -agire giudiziariamente contro qualcuno; esercitare
un'azione contro qualcuno in sede giudiziaria per procurarne la condanna
la condanna; intentare un processo contro qualcuno, con particolare riferimento a un'azione
di un luogo in cui si sottopone qualcuno a procedure burocratiche. c. e
trae origine, che discende genealogicamente da qualcuno. carducci, iii-19-341: cesare
quantità di cose, ripetutamente offerte a qualcuno. magalotti, 2-25: né varratti
da processione. -mandare a qualcuno il cervello a processione: v.
-fare il processo, un processo a qualcuno, contro qualcuno: sottoporre qualcuno a
, un processo a qualcuno, contro qualcuno: sottoporre qualcuno a giudizio penale,
a qualcuno, contro qualcuno: sottoporre qualcuno a giudizio penale, celebrare un giudizio
penale, celebrare un giudizio penale contro qualcuno. - fare processo a qualcuno,
contro qualcuno. - fare processo a qualcuno, contro qualcuno: promuovere un'azione
- fare processo a qualcuno, contro qualcuno: promuovere un'azione penale, fare
penale, celebrare un processo penale contro qualcuno. - fare processo di qualcosa:
anche nell'espressione fare il processo a qualcuno o fare il processo alle intenzioni,
ant. che opera a favore di qualcuno. boccaccio, viii-1-48: esse [
adoperarsi in favore o in difesa di qualcuno. fra giordano, 2-197: ogni
danno. -brigare ai danni di qualcuno. compagni, 3-2: i due
3. procacciato a favore di qualcuno. caro, 12-iii-115: né la
7. locuz. drizzare la proda verso qualcuno: fargli guerra, perseguitarlo.
. locuz. -a, in prode di qualcuno: a suo beneficio o vantaggio.
, impegnarsi a fondo a favore di qualcuno o per raggiungere un determinato scopo.
si prodiga senza risparmio a favore di qualcuno o per raggiungere un determinato scopo.
si adopera senza risparmio a favore di qualcuno o per raggiungere un determinato scopo;
-che è eccessivamente tollerante o indulgente con qualcuno. imperiali, 4-296: con quello
un luogo: essere la patria di qualcuno. -in partic.: dare i natali
, indurre un sentimento nell'animo di qualcuno; determinare una condizione spirituale, una
. 15. mostrare qualcosa a qualcuno perché la esamini o ne prenda conoscenza
farsi vedere, presentarsi al cospetto di qualcuno o in un dato luogo; mostrarsi in
un testimone in un processo, citare qualcuno a tale titolo (anche nelle espressioni
di voi. -disus. trarre qualcuno dinanzi al popolo perché sia giudicato (
giustizia morire. 22. introdurre qualcuno in un dato ambiente o generalmente in
darmi qualche apprensione. -proporre qualcuno come partito nuziale. n. sagredo
. -produttività sociale: utilità di qualcuno in rapporto col benessere collettivo.
suoi colleghi operatori andavano in tram, qualcuno anche in macchina insieme al metteur-en- scène
. moravia, 26-200: mettiamo che qualcuno urini sull'altare di una chiesa;
. 6. locuz. togliere a qualcuno la profenda dalla mangiatoia: sottrarre un
1 7. mettere a disposizione di qualcuno i propri servizi, la propria opera
); nutrire (un sentimento verso qualcuno). s. caterina de'ricci
rattrista vedere... che vien su qualcuno a interrompere il coro di giornalistici e
-andare, ire a, al profitto di qualcuno: esserne incassato, incamerato (beni
senza mallevadori. -fare profitto a qualcuno: riuscirgli utile, giovargli. zanobi
libertà. -scaraventare giù o lasciar cadere qualcuno o qualcosa. guido da pisa
! ». alvaro, 17-369: qualcuno, scorgendo la macchina tra i canneti,
demonia. -tirare in profondo qualcuno: provocarne la rovina spirituale.
, 1-ii-150: io son sicuro che qualcuno tiene delle armi nascoste, e voglio
del consiglio. -non volere qualcuno per profumo: non volerlo vicino a
avere avuto qualche principio e origine da qualcuno. progènero, sm. marito
qualche 'uomo ', (ossia qualcuno che fosse studioso e uomo nuovo insieme
2. impedire a qualcuno (anche con la prevenzione) un
. ostacolare e trattenere o tenere lontano qualcuno, anche con la forza, dall'attuazione
, non concedere, rifiutare qualcosa a qualcuno (anche con la forza).
: era qualche dizionarietto d'amore? qualcuno di quei libri proibiti che le fanciulle leggono
prolifica di problemi sociali e, se qualcuno per miracolo se ne risolve, ne sorgono
tari uno. -giurare fedeltà a qualcuno (anche nel rapporto amoroso o nel
-rifl. impegnarsi a essere fedele a qualcuno, giurargli fedeltà. busone da
propria disponibilità; mettersi a disposizione di qualcuno. dante, purg., 8-43
-promettere in, per sposa una donna a qualcuno: dargliela in sposa, fidanzargliela (
. -intr. fare affidamento su qualcuno e su qualcosa; contarci o servirsene
10. ant. garantire qualcosa per qualcuno, farsi mallevadore di un impegno,
. economico. -promettere il battesimo per qualcuno: impegnarsi come padrino, dichiararsi garante
11. chiedere con fermezza a qualcuno di compiere qualcosa; dichiarare che è
7. locuz. -essere in promissione a qualcuno: essergli fidanzato. percoto,
1-1-556: e'ci bisogna trovar or qualcuno / che e'paia che il re per
, pronta alla battuta di spirito se qualcuno avesse ancora voglia di stuzzicarla, ma anche
vecchietta aveva in pronto pel mio sacrificio qualcuno, che non voleva nominare e nominò
piazza risuonava di urli e disperazioni; qualcuno che era andato a cercare d'un famigliare
innocenzio quarto. 8. dichiarare qualcuno colpevole di una grave colpa ecclesiastica (
numero possibile di persone; ar conoscere qualcuno o qualcosa sotto luce positiva.
: per il fatto di discendere da qualcuno. sermoni sacri [tommaseo]:
ecc.) manifestare favore politico per qualcuno. siri, x-780: tutti
persona. -anche: benevolo interesse per qualcuno; protezione, patrocinio. f
che brinda, che beve alla salute di qualcuno. -anche sostant. tramater
; offrire un brindisi alla salute di qualcuno; versare, mescere. pseudo-scroffa
letter. il brindare alla salute di qualcuno. panzini, iii-221: un mandarino
in una sinestesia: rivolto direttamente a qualcuno. machiavelli, 1-i-19: satisfannosi e'
agg. che intercede in favore di qualcuno. foscolo, i-147: non
, 11-83: chi ce lo assicura che qualcuno, in gran segretezza, con l'
le loro gelose divinità. -gratificare qualcuno di una cortesia. leoni, 626
rendere amico, ben disposto o favorevole qualcuno. ranieri, 87: il grande
per cercare di ottenere il favore di qualcuno o un effetto positivo. -in partic.
per accattivare il favore o l'attenzione di qualcuno (un filtro magico).
4. proprio di chi intende accattivarsi qualcuno. piovene, 3-171: anna si
anche inconsciamente, si tenta di ingraziarsi qualcuno e, in partic., di
. diretto ad accattivare, a ingraziare qualcuno. botta, 4-287: s'abbracciavano
opera in modo soprannaturale a vantaggio di qualcuno o dell'umanità e, in partic
, a favore, a profitto di qualcuno; vantaggioso, profittevole; fortunato.
, gesto, opera compiuta per aiutare qualcuno. ritmo di s. alessio,
da risolvere o da trattare; sottoporre a qualcuno un argomento, un problema, un
raccontare, descrivere; rendere noto a qualcuno. faba, xxviii-14: la vostra
. -porgere, stendere la mano a qualcuno. bigiaretti, 11-22: alberta accettò
. -che è di pertinenza di qualcuno. de luca, i-proem.,
. -che è alla portata di qualcuno. de luca, 19: queste
tipico della sensibilità o della mentalità di qualcuno. bontempi, 1-2-140: il [
più terribile. -ai propositi di qualcuno: ai suoi ordini, a sua
nel, sul proposito di qualcosa o di qualcuno: intorno a esso (per introdurre
male a proposito. -mettere in proposito qualcuno: fare cadere il discorso su di
sua congregazione. -venire al proposito di qualcuno: raggiungere il proprio scopo riguardo a
lei. -venire in proposito a qualcuno: essere usato da lui.
alla deliberazione, all'approvazione di qualcuno e, in partic., di un
. locuz. a, su proposta di qualcuno: seguendone l'invito, l'ordine
. di un governante. -in proprietà di qualcuno: in suo potere. bisticci
de'plebei. -di proprietà di qualcuno (con valore aggetti, anche seguito
a costruire case. con quale materiale? qualcuno anche con materiale che produce in proprio
persona, nell'espressione prorogare in vita qualcuno) o la durata di una stirpe o
5. locuz. avere prosapia da qualcuno: esserne discendente. cavalca,
testo. d'annunzio, iv-1-199: qualcuno mi cantò, gran tempo indietro;
; e non terminò la sua canzone. qualcuno ora mi canta, riprendendo la canzone
che confederata. 5. inseguire qualcuno, per lo più con intenzioni osmi
18. ant. agire giudiziariamente contro qualcuno. consolato del mare, 149:
attività instancabile e pressante di convincere qualcuno ad aderire a una religione, a un
. non pensate di fare paura a qualcuno. tutta prosopopea. -pretenziosità.
facendo ottenere prosperità e potere; favorendo qualcuno; bene, favorevolmente. compagni,
che si svolge in senso favorevole a qualcuno; che accade a vantaggio di qualcuno,
qualcuno; che accade a vantaggio di qualcuno, che va a profitto di qualcuno
qualcuno, che va a profitto di qualcuno o di qualcosa; vantaggioso, favorevole
prospettiva d'un'altra vita sarebbe per qualcuno meno allettante se considerasse che di là
della via. -fare prospettiva di qualcuno: fame spettacolo; offrirlo al ludibrio
esaltarla, premiarla. -mettere qualcuno in prospetto: farlo conoscere. marco
, condiscendente, adulatorio nei confronti di qualcuno; adattarsi ai più bassi servigi.
ogni volta che mi awien di percorrere qualcuno dei nostri pomposi cimiteri, m'indignano
6. rifl. gettarsi ai piedi di qualcuno, con il viso rivolto alla terra
7. figur. rivolgersi a qualcuno (o a un simbolo) in
riuscita, la buona sistemazione sociale di qualcuno (anche con implicita allusione spreg.
mille modi. si dice ancora oggi di qualcuno che fa molte cose insieme, che
-che si offre al dominio di qualcuno. lucini, 4-262: far l'
e rumoroso, dissenso o disaccordo con qualcuno, contrarietà a una decisione, malcontento
: la turba dei protestanti incalzava. qualcuno era già balzato sulla pedana e stendeva le
-protestare la pena deltobbligo: considerare qualcuno responsabile o mallevadore dei danni seguiti alla
, ricca o influente in vantaggio di qualcuno che si trova in condizioni di bisogno
nella disgrazia del re, avendo sempre qualcuno delli primi consiglieri che tiene la difesa
bisognava impedire che il protocollo desse a qualcuno un vicino meno gradito. perciò ogni invitato
reali (la durata della vita di qualcuno). foscolo, ix-1-276: non
(anche nelle locuz. fare prova di qualcuno o prendere qualcuno a prova, con
. fare prova di qualcuno o prendere qualcuno a prova, con valore scherz. per
mettere alla prova o a dura prova qualcuno). -anche: condizione o circostanza
, della stima che si nutre per qualcuno. -in senso generico: impresa,
breve eternità. 4. mettere qualcuno (o i suoi sentimenti) alla
palle. 8. conoscere personalmente qualcuno; venire in contatto o essere in
3-172: que'che 'l vi dice è qualcuno che mi vuole male e cerca di
23. rifl. misurarsi o cimentarsi con qualcuno per dimostrare il proprio valore; gareggiare
a respirare artificialmente e a fare nsatamente qualcuno di quei moltissimi atti che si ino
in un luogo; luogo da cui qualcuno proviene, giunge, arriva; origine
1-ii-412: bastava... che da qualcuno fosse gridato, intanto, i soliti
orizzonti intellettuali. pasolini, 8-75: qualcuno a questo punto dirà: questo manipolatore
alla parete nera del teatro, e qualcuno vociferava: « più forte, più forte
14. invocare dio contro qualcuno. zanobi da strata [s.
questa risponderà per me ». qualcuno: attirarsene l'ostilità. guicciardini,
che pel convincimento di vedere aprire e apparir qualcuno. arpino, 9-78: il professore
2. agire a favore di qualcuno (una persona, una categoria di
-esercitare la tutela giuridica nei confronti di qualcuno (anche con riferimento alla legge stessa)
, di svantaggio: prendere provvedimenti contro qualcuno, anche con sanzioni disciplinari; opporsi
.: agire opportunamente nei confronti di qualcuno o di qualcosa; compiere quanto è
denaro, cibo, ecc. a qualcuno; agire a suo vantaggio col dargli ciò
-assegnare una o più persone a qualcuno (in partic. a una truppa
licenziò. -attendere all'educazione di qualcuno col fornirgli opportuni esempi; fare in
. 9. tr. fornire qualcuno di beni o strumenti che gli necessitano
provvisti di prelature. -fornire qualcuno della disponibilità di una o più persone
una persona, metterla a disposizione di qualcuno (in partic. di una comunità,
12. ant. e letter. assistere qualcuno nelle sue necessità materiali o spirituali;
ché dio ti prowederà ». -rifornire qualcuno (una persona, una comunità,
a le difese. -controllare qualcuno mediante un'ispezione per accertarsi che svolga
è al soldo o 3 servizio di qualcuno (in partic. di un
provvedigione: al servizio, al soldo di qualcuno. vita di filippo brunelleschi, 300
c'era; la storia e la geografia qualcuno doveva pure insegnarle. chi? il
12. locuz. - abbandonare qualcuno alla provvidenza: disinteressarsene, sperando nelle
; ripeto le mie istruzioni: vorrei che qualcuno facesse la nota esatta dei libri e
fornito periodicamente per il mantenimento di qualcuno. livio volgar., 2-221:
exercito. -essere qualcosa nella provvisione di qualcuno: spettargli come specifica incombenza o competenza
più ardita di questa, se non fosse qualcuno dei più famosi ed imprecati stagli di
. -capitare sotto la prua di qualcuno: esserne in balìa. -cascare
venosta, 63: di tanto in tanto qualcuno si affacciava alle finestre o con passo
: se la sarà sopra la autorità di qualcuno o sopra qualche falsa apparenza firmata,
? 4. locuz. -grattare qualcuno nei calcagni quando prude il capo:
. 14. -prudere il didietro a qualcuno: essere pronto a spettegolare, a
didietro. -prudere la brachetta a qualcuno per una donna: desiderarla ardentemente.
generale. -prudere la lingua a qualcuno: smaniare per la voglia di parlare
scherzi. -prudere le mani a qualcuno: v. mano, n. 47
n. 47. -toccare o stuzzicare qualcuno dove gli prude: provocarlo, esasperarlo
, quisquiglia. -stimare o non stimare qualcuno oo qualcosa una prugna: considerarli come
migliorare lo stato di qualcosa o di qualcuno al di là dei limiti imposti dalla
. -essere un pruno negli occhi a qualcuno: essergli molto molesto. tommaseo,
-far fiore i pruni in mano a qualcuno: fargli ottenere un successo imprevedibile e
duole. -prurire all'udito di qualcuno: giungere insistentemente alle orecchie.
alcuna. -prurire le orecchie di qualcuno: sonare piacevole, lusinghiero (un
imperi. -prurire le spalle a qualcuno: annunciarsi botte, bastonate.
menare le mani: voglia di picchiare qualcuno, di passare alle vie di fatto
pseudopadre, sm. chi dedica a qualcuno cure, attenzioni paterne pur senza essergli
sibilo emesso per richiamare l'attenzione di qualcuno (per lo più in forma iterata
sa tutto su tutto, ha confessato a qualcuno che, psicanalizzandosi, si è scoperto
c. ferrio, 1-324: qualcuno oggi preferisce al termine di psicopatici quello
. c. ferrio, 1-324: qualcuno oggi preferisce al termine di psicopatici quello
senza far rumore, l'attenzione di qualcuno o, anche, per invitarlo alla
chiedere e procurare che si faccia per qualcuno de'protonotari stromento pubblico a perpetua memoria
-attribuire ufficialmente e pubblicamente a qualcuno una determinata qualifica (moralmente e legalmente
de'soldati privati, facendone ancora morire qualcuno, non volle però o non seppe raffrenare
a quell'accoglienza]. -cogliere qualcuno al punto: ingannarlo. bemi,
-mettere al punto: stimolare, spingere qualcuno a un dato comportamento, a una
, i-128: antipatro del continuo mandava qualcuno secretamente a stimolarlo et a metterlo al
cominciata invece una certa irritazione, in qualcuno anche una vera indignazione per questa che
pirandello, 8-502: avrebbe voluto che qualcuno per via esclamasse: « ma brava
, la cura, l'affezione verso qualcuno o qualcosa, in partic. nelle
espressione essere la pupilla degli occhi di qualcuno e anche in appellativi iperbolici).
protezione, l'aiuto materiale o spirituale di qualcuno; protetto, favorito. c
purgavansi. 4. medie. sottoporre qualcuno a una cura depurativa deltorganismo mediante la
14. discolpare, scusare qualcuno; ottenergli indulgenza e perdono, farlo
certi sonetti, che ancora se ne truova qualcuno, che lo purgano di tutto.
. v.]: 'c'è qualcuno qua dentro che avrebbe bisogno di purgarsi
. non avere lo stomaco purgato verso qualcuno: sentirsi in colpa verso di lui,
1044: di quei tanti quadretti, qualcuno è ancora superstite, e tale che,
compagnie di soldati. -far soffrire a qualcuno le pene del purgatorio: tormentarlo continuamente
, notte e giorno. -porre qualcuno nel purgatorio: condannarlo a un'esistenza
6. locuz. -dare a qualcuno il purgatorio: infliggergli una dura espiazione
sarà forse ancor qualche sballone, / ma qualcuno dirà le cose pure. foscolo,
-che è il padre presunto di qualcuno. lucini, 3-58: ho dimenticato
], 226: mi chiedo se qualcuno, in rappresentanza della repubblica e della sua
iii-16-44: la satira plebea è in qualcuno di quei versi d'una rozzezza efficace:
o i fagiani o le rose a qualcuno: essere abituato alle cose più raffinate e
puttana la madre, la sorella di qualcuno. della porta, 4-116: menti
-la puttana fila: per indicare che qualcuno, affaticandosi e industriandosi in modo insolito
, trascurare, lasciar perdere qualcosa o qualcuno senza curarsi dei danni che ne conseguono
, di compagnia: essere compiacenti con qualcuno per ottenerne vantaggi; intrattenervi relazioni degradanti
-non voler sentire nemmeno la puzza di qualcuno 0 di qualcosa: non volerne sentir
. locuz. -fare puzzare l'odore di qualcuno: porre in cattiva luce; provocare
campare, la salute, la vita a qualcuno; puzzargli di campare: non volere
6-225: « se c'è fra voi qualcuno che gli puzza di campare..
e l'ambracane o l'ambracane a qualcuno: essere esageratamente schizzinoso n. franco
; destare l'avversione, fostilità di qualcuno. f. f. frugoni,
far puzzo. -fare puzzo a qualcuno: dispiacergli, non gradirlo. lorenzo
né bruciaticcio: perdere le tracce di qualcuno, non avere notizia di qualcosa.
-venire puzzo, in puzzo a qualcuno di qualcosa: provocargli fastidio, noia