una mela; lancio di mele contro qualcuno come manifestazione di disapprovazione o di dileggio
. locuz. - dare del melenso a qualcuno: rinfacciargli l'inettitudine e la goffaggine
3. locuz. dare a qualcuno persiche per meliache: fargli credere una
9. locuz. -fare una melma di qualcuno (con valore iperbolico): ridurlo
il mellone. -dare il melone a qualcuno: dichiararlo soccombente in una gara,
meluzze e i torsi) dietro a qualcuno: esporlo al pubblico dileggio, schernirlo
alcun valore. -donare membranza a qualcuno di qualcosa: ricordargliela. boccaccio
3. indirizzare il pensiero verso qualcuno o qualcosa; pensare, considerare,
tormenta; maritatevi. -vestire qualcuno delle membra mortali: dargli la vita
: per raccomandarsi piamente alle preghiere di qualcuno (e, in partic.,
. locuz. -dare un memento a qualcuno: lente. buonarroti il giovane, 9-433
memoria o nei dì della memoria di qualcuno: per quanto egli possa ricordare,
-a memoria o per memoria di qualcuno: al fine di richiamargli qualcosa alla
, per memoria o alla memoria di qualcuno: al fine di conservarne vivo il
-andare in acqua la memoria di qualcuno: soffrire di amnesia abituale o occasionale
-avere a memoria, fare memoria di qualcuno nelle proprie preghiere: pregare per lui
tenere, serbare, conservare memoria di qualcuno o di qualcosa: tenerli presenti alla mente
togliere la memoria o le memorie di qualcuno o di qualcosa: dimenticarli o farli
. -dare, rendere memoria di qualcuno o di qualcosa: richiamarli alla mente
di qualcosa: richiamarli alla mente di qualcuno, rammentarli, conservarne o ravvivarne il
in memoria, o alla memoria a qualcuno o di qualcuno: essergli presente alla
o alla memoria a qualcuno o di qualcuno: essergli presente alla mente, costituire
. -fare o lasciare memoria di qualcuno o di qualcosa: richiamarlo alla mente
-lasciare una memoria sul viso a qualcuno: schiaffeggiarlo. goldoni, i-974
, ravvivare, rinnovare la memoria di qualcuno: tenerne vivo e onorato il ricordo
sua memoria. -perdere la memoria di qualcuno o di qualcosa: 'obliarli, dimenticarli
foglio qualunque. -raccomandare o mandare qualcuno o qualcosa a memoria o alla memoria
. -rendere beneficio di memoria a qualcuno: conservarne vivo e grato il ricordo
indurre, recare, ridurre qualcosa o qualcuno a memoria, alla memoria o in
ballabile. -toccare la memoria a qualcuno: stargli a cuore. dante,
. -tornare con la memoria a qualcuno o a qualcosa: richiamarli alla mente
-volgersi la memoria in corpo a qualcuno: conturbarglisi le facoltà mentali.
più illecito e disonesto, per trarre qualcuno in errore o in inganno, per indurlo
longa mena. -dare mena a qualcuno: infondergli coraggio, ispirargli fiducia.
viver lice. -tenere mene con qualcuno: gareggiare con lui. taviani,
ant. anche merrèi). accompagnare qualcuno in un dato luogo, per lo più
: costituire la causa determinante per cui qualcuno si reca in un dato luogo,
-introdurre una persona alla presenza di qualcuno, presentargliela, fargliene fare la conoscenza.
al supplizio. 2. accompagnare qualcuno da un luogo a un altro servendosi
dimeno. 6. popol. colpire qualcuno con violenza e insistentemente; ridurre in
. reclutare, assoldare militari; assumere qualcuno al proprio servizio, prenderloalle proprie dipendenze o
35. intr. infierire con accanimento su qualcuno; vibrare colpi; tirare botte,
-per estens. dare addosso a qualcuno. galileo, 3-2-310: par che
dormia. -farsi menare al guinzaglio da qualcuno: su birne passivamente la
vocabolario]. -menare a colonna qualcuno: esorcizzarlo. aretino, 20-334:
. 13. -menare a doppio morire qualcuno: causargli contemporaneamente la morte temporale e
morte, a morire, alla tomba qualcuno: causarne o affrettarne il decesso,
n. 17. -menare a spasso qualcuno: v. spasso. -menare a
-menare attorno, in tondo, in volta qualcuno: farlo andare di qua e di
. 13. — menare gabbo di qualcuno: farsene beffe. livio volgar.
— menare la lingua contro o verso qualcuno: v. lingua, n.
3. — menare legato o preso qualcuno: trascinarlo strettamente avvinto con funi o
v. moglie. -menare per beffe qualcuno: prenderlo in giro, coprirlo di
. -menare per le cime degli alberi qualcuno: v. cima, n.
vidi in parma. -menare via qualcuno: accompagnarlo o trascinarlo fuori, lontano
ci ha menato: per indicare che qualcuno arriva nel momento meno propizio.
da un luogo a un altro da qualcuno, anche per mezzo di un veicolo;
un veicolo; introdotto alla presenza di qualcuno, presentato a qualcuno. -anche:
alla presenza di qualcuno, presentato a qualcuno. -anche: trascinato a viva forza
6. locuz. — accusare, convincere qualcuno di mendacio: dimostrare la falsità delle
mezzi umilianti) di accaparrarsi o associarsi qualcuno o di accattivarsene il favore o l'
4. locuz. fare un mendo a qualcuno: recargli un danno, un torto
di più. borgese, 6-42: qualcuno da principio con rammarico s'è accorto
da meno (o meno) di qualcuno o di qualcosa: essere o apparire
-fare a meno o di meno di qualcuno o di qualcosa: farne senza,
di questa qui. -trovare meno qualcuno o qualcosa: non trovarlo più,
autorità, la potenza, l'indipendenza di qualcuno; indebolire la forza di uno stato
alcuni giochi di società. -avere qualcuno a mensa: averlo per commensale.
fanno mensa comune. -fare stare qualcuno con la mensa distesa: fare in
esse ricever la porzione. -invitare qualcuno a mensa: chiamarlo a consumare un
-sedere, mangiare alla mensa di qualcuno: consumare i pasti, abitualmente o
dal maggio all'aprile alla mensa di qualcuno: godere della sua ospitalità per tutto
5. locuz. adempiere la mensura di qualcuno: uguagliarlo, superarlo in un atteggiamento
nella pignatta. -far tenere a qualcuno la mestola degli affari'. affidargliene la
-menare le mestole per il dosso a qualcuno: recargli un grave danno, per
. -venire la mestola a qualcuno: giungere il suo turno; toccare
ghermire, levare il mestolo di mano a qualcuno: estrometterlo da un'iniziativa, usurparne
3. locuz. leccare il mestone a qualcuno: riceverne ciò che gli riesce superfluo
meta: diffondere maldicenze sul conto di qualcuno; sparlarne. -fare meta: porre
. -non valere la metà di qualcuno o di qualcosa: essergli molto inferiore
parla delle ricchezze o delle virtù di qualcuno. bacchelli, 1-ii-257: quattrini e
opportunità, per riguardo nei confronti di qualcuno o, anche, per indurlo volutamente
-come sempre -a me sarà diffìcile trovare qualcuno con cui parlar spesso e metodicamente tedesco
11. locuz. -andare al metro a qualcuno: andare d'accordo con lui.
-fare indossare, aiutare o costringere qualcuno a indossare un indumento; applicare,
. 7 vestire, abbigliare, agghindare qualcuno conabiti particolari, secondo un determinato costume,
accompagnare o, anche, rinchiudere opportunamente qualcuno in un determinato luogo, presso una
persona (anche nella locuz. mettersi qualcuno in casa: concedergli di entrarvi,
-ammettere una persona alla presenza di qualcuno. boccaccio, dee., 9-9
(anche nell'espressione mettere addosso a qualcuno). chiaro davanzati, xxviii-28:
partic.: porre a disposizione di qualcuno denaro, beni materiali, ecc.
assegnare il nome o un appellativo a qualcuno o a qualcosa. pietro da bascapè
fiume bisenzio. -trasportare, trasferire qualcuno o qualcosa attraverso un determinato luogo o
sottolineare l'importanza di qualcosa o di qualcuno di cui non si è tenuto conto
-mettere a o al o in basso qualcuno: abbassarlo, umiliarlo, avvilirlo.
ad arsura. -mettere a derenzione qualcuno: condurlo alla rovina, alla morte
. -mettere a, al dovere qualcuno: ridurlo all'obbedienza, alla sottomissione
. -mettere a fuoco, al fuoco qualcuno: condannarlo al rogo (cfr.
riporre '. -mettere a greve qualcuno: porlo in una situazione disperata.
incontro: contrapporre. -mettere a declino qualcuno: avvilirlo, umiliarlo. boterò, 104
parole, ma fatti. mettere avanti qualcuno: servirsi di una persona, o
s'averia. -mettere cuore a qualcuno: rincuorarlo, incoraggiarlo, animarlo.
alla paglia? -mettere di lunga qualcuno: allontanarlo, tenerlo lontano.
l'altrui. -mettere giù qualcuno: gettarlo a terra. g.
-mettere in bocca il proprio nome a qualcuno: dargli occasione di parlare sul proprio
mio nome. -mettere in candela qualcuno: sistemarlo, offrirgli una sistemazione adeguata
in carena. -mettere in carta qualcuno: schedarlo, registrarne le generalità.
. -mettere in ceppi, in legamento qualcuno: imprigionarlo, incarcerarlo. bibbia
mettere in santo. -mettere in chimera qualcuno: ingannarlo, illuderlo.
un discorso. -mettere in cura qualcuno: affidarlo alle cure di qualcuno (
cura qualcuno: affidarlo alle cure di qualcuno (cfr. anche cura, n.
di ippocrate. -mettere in dubbio qualcuno: dichiararlo in pericolo di vita (
, ecc. -mettere in gioia qualcuno: renderlo felice. intelligenza,
. -mettere in groppa qualcosa a qualcuno: scaricare su di lui una responsabilità
guerra col culopizzuto. -mettere in licenza qualcuno: concedergli una facoltà, autorizzarlo.
messe. -mettere la benda a qualcuno, agli occhi diqualcuno: impedirgli di valutare
-mettere la lingua in bocca a qualcuno: in- trodurvela nella pratica del bacio
-mettere le mani al corpo di qualcuno: toccarlo, palparlo. cellini
. -mettere le mani attorno a qualcuno: sorprenderlo, agguantarlo, acciuffarlo.
sono. -mettere le mani contro qualcuno: aggredirlo, assalirlo. tortora
metto male? -mettere male qualcosa a qualcuno: presentargliela m una cattiva luce,
povero babbo! -mettere male qualcuno con qualcun altro: porlo in disaccordo
. -mettere mano in gola a qualcuno: afferrarlo per il collo, strangolarlo
strangolato. -mettere mano violenta a qualcuno: fargli violenza. cicerone volgar.
. -mettere qualcosa a colpa di qualcuno: imputargliela, attribuirgliene la responsabilità.
i pensieri dell'altro. -mettere qualcuno a capo chino: ucciderlo. cantari
pareva un franco paladino. -mettere qualcuno appresso a un altro: paragonarlo.
da mettere appresso al villani. -mettere qualcuno nelle mani dei beccamorti: farlo morire
beccamorti chi ne viene assalito. -mettere qualcuno sotto il giogo della verità: illuminargli
giogo de la veritade. -mettere qualcuno tra le braccia di qualcun'altro:
-mettere sotto o al di sotto qualcuno: soverchiarlo, abbatterlo; sottometterlo,
denti. -mettere sotto le armi qualcuno: arruolarlo. visconti venosta, 341
se era vero. -mettere su qualcuno: aizzarlo, sobillarlo, istigarlo a
-porre in auge; far raggiungere a qualcuno un alto grado di successo, di
-mettere una persona in casa di qualcuno: accasarla, maritarla a qualcuno (
di qualcuno: accasarla, maritarla a qualcuno (una donna). dante,
gatta il campanello. -mettere via qualcuno: lasciarlo da parte, interrompere con
no, un giorno o l'altro qualcuno te la ruba e per riaverla ti
usate. -mettersi al livello di qualcuno: raggiungere la condizione economica, sociale
diavolo per averle. -mettersi con qualcuno o con qualcuna: stringere un rapporto
qualcuna: stringere un rapporto amoroso con qualcuno. buzzati, 6-270: niente.
stampar monete. -mettersi dietro a qualcuno: seguirlo. tasso, 12-51:
in campagna. -mettersi in lega con qualcuno: allearsi, porsi in combutta con
— 299 — mettitoio -mettersi innanzi a qualcuno: precederlo, ar- dargli innanzi,
istato di difesa. -mettersi intorno qualcuno: circondarsene, entrare in relazione con
loro. -mettersi nella fede di qualcuno: porsi sotto la sua tutela o
milano. -mettersi sotto il debito con qualcuno: contrarre con lui un debito,
chi consegna o mette a disposizione di qualcuno denaro o beni materiali (anche percontribuire a
polli, se ne ha. -mettere qualcuno mezzano: interporlo come intermediario; affidargli
fummo ». -a mezzo di qualcuno: da parte sua, permezzo di lui
-di mezzo a (o di) qualcuno: dalla compagnia, dal gruppo o
mezzo a o di, fra mezzo di qualcuno: fra due o più persone;
genti latine. -per mezzo di qualcuno: per sua opera o interessamento,
-avere mezzo (o mezzi) con qualcuno (o di qualcuno): ottenerne
mezzi) con qualcuno (o di qualcuno): ottenerne la collaborazione, l'aiuto
, mettere di mezzo o in mezzo qualcuno: affidare funzioni di mediatore o di
moderna. -fare a mezzo con qualcuno, fare mezzo per uno: dividere
togliere in (o di) mezzo qualcuno: attorniarlo, fargli cerchio intorno;
raccontato ». -senza di mezzo qualcuno: senza il suo intervento. carducci
di mezzo. -tenere mezzo con qualcuno: mettersi in contatto, trattare,
. locuz. -essere, farsi micidiale di qualcuno: ucciderlo. compagni, 1-8
3. locuz. cedere il microfono a qualcuno: nel corso di uno spettacolo,
corteccia alla midolla: stare intorno a qualcuno assiduamente, non lasciarlo più. bellincioni
midolla. -succhiare le midolle a qualcuno: spremergli fin gli ultimi quattrini;
midollo. -penetrare nel midollo di qualcuno, penetrarglinel midollo delle ossa: guadagnarsene la
questo e di quello. -ricercare qualcuno fino all'ultimo midollo: indagarne e
ultimo midollo. -rosicchiare il midollo a qualcuno: rovinarlo economicamente. f.
-avere il miele in bocca con qualcuno: parlargli con benevolenza e affabilità.
porgere il tossico nel miele: raggirare qualcuno sotto parvenza di giovargli; tradire,
]. -per il migliore di qualcuno: per suo maggior bene, a
. 4. locuz. -rigirarsi qualcuno intorno al mignolo: tenerlo in proprio
(per lo più al servizio di qualcuno). - anche al figur.
. -agire o operare a favore di qualcuno; favorire, facilitare, assecondare (
anche nell'espressione militare in favore di qualcuno). f. villani, i-409
inclinazioni altrui (al fine di schernire qualcuno o, anche, per mancanza di doti
occhiali, povera mimma, chi sa qualcuno non volesse credere di chi era figlia.
, per lo più ai danni di qualcuno; trama, congiura, complotto,
vendicativi, per lo più per indurre qualcuno a tenere un determinato comportamento (una
. { minàccio). fare oggetto qualcuno di minacce, prospettandogli, esplicitamente o
di persona). -in partic. minacciare qualcuno di guerra: annunciargliela; manifestargli,
mostrarsi ostile o sdegnoso nei confronti di qualcuno; recargli offesa, danneggiarlo, fargli
, a distanza; spaventare, intimorire qualcuno brandendo o puntando un'arma (o
e facendo mostra di colpirlo. -minacciare qualcuno nella vita: nutrire e manifestare il
; essere puntato, essere teso contro qualcuno o qualcosa, tenerlo sotto tiro (
ant. comportarsi ostilmente nei confronti di qualcuno; trattarlo duramente. latini, 3-12
dal notturno / adria. -colpire qualcuno in caso di trasgressione (un provvedimento
io? 9. fare oggetto qualcuno di minacce, prospettandogli un male o
minacciar pavento. 10. rivolgere a qualcuno gesti che valgano come tacito ammonimento o
causare danni fisici; fare incombere su qualcuno un castigo corporale, allo scopo di
. 13. ant. accusare qualcuno di una colpa; fargliene carico,
amori. 24. prospettare a qualcuno un male o un danno, allo
agire o comportarsi minacciosamente nei riguardi di qualcuno; indirizzargli minacce. iacopone,
29. rivolgere severi rimproveri a qualcuno. iacopone, 1-73-23: omo che
veramente intenzione di fare del male a qualcuno, non lo annuncia. proverbi
— minchionare il grillo in testa a qualcuno: ingannarlo, illuderlo, lusingarlo.
minchiona al ministero. -lasciare minchione qualcuno: raggirarlo; prenderlo in giro.
da meno, non essere inferiore a qualcuno. lippi, 2-18: il cuoco
da minchione. -prendere per minchione qualcuno: trattarlo come uno sciocco, uno
-fare recere, far vomitare la minestra a qualcuno: fargli scontare duramente una colpa.
. -fare smaltire la minestra a qualcuno: dargliele di santa ragione, fargli
-mangiare la minestra in testa a qualcuno: fargliela in barba, ingannarlo senza
-non essere l'oro della miniera di qualcuno: non appartenergli, non essergli proprio
. -a, in, per ministero di qualcuno: nella condizione di servo; al
-col ministero, per ministero di qualcuno: avvalendosi della sua opera; per
. -passare per il ministero di qualcuno: dipendere dalla sua azione, dalla'
, provvedere, dare, porgere a qualcuno ciò che gli è necessario, utile
missione); essere a disposizione di qualcuno per determinati servizi; aver cura,
cura, prendersi, darsi pensiero di qualcuno per un'assistenza sia materiale, sia
; riconoscere e ristabilire i diritti di qualcuno, riparare le offese e i torti
il suo grado, -ministrarle a qualcuno: prenderlo a botte, percuoterlo violentemente
da ministro. -farsi ministro di qualcuno: porsi al suo servizio; rendersi
gerarchia; che è al servizio di qualcuno. benvenuto da imola volgar.,
— fare un fiero pasto delle minuge di qualcuno: tormentarlo crudelmente. menzini,
cose per minuto. -pestare, rompere qualcuno a minuto: picchiarlo duramente; conciarlo
, ridurre, stritolare, tagliare, tritare qualcuno a o in minuzzoli; fare minuzzoli
a o in minuzzoli; fare minuzzoli di qualcuno: farlo a pezzi, ridurlo a
assenzia minuzzoli. -rimanere (o lasciare qualcuno) coi minuzzoli in bocca o con
a tutti minuzzoli. -tirare su qualcuno a minuzzoli di pane: trattarlo con
gli occhi miopi, come se aspettasse qualcuno. gozzano, i-608: miss chloe mi
miopemente, cercando, essa pure, qualcuno. moravia, xiv-139: accavalla le
vidi. -avere la mira a qualcuno: farlo oggettodei propri pensieri, averlo a
-avere, prendere per mira qualcuno: proporselo come esempio e modello.
-avere, tenere di mira o in mira qualcuno: tenerlo d'occhio, per lo
.: impedire all'ultimo momento a qualcuno di ottenere un determinato risultato.
. -porre la mira addosso a qualcuno: fare assegnamento su una persona per
. -tenere la prima mira verso qualcuno: assegnargli il primo posto; attribuirgli
comico sfaccendato e vanitoso cominciava ad affigliar qualcuno alla setta mirabolante [l'internazionale anarchica
miracolo. -attendersi miracoli da qualcuno: richiedere prove eccessive per le sue
morte (o virtù) e miracoli di qualcuno o di qualcosa: conoscere le vicende
de'miracoli. -fare miracolo di qualcuno: convertirlo in modo prodigioso.
entusiasmo; esaltare esageratamente. -guardare qualcuno per miracolo: osservarlo con meraviglia e
; levare gli occhi verso qualcosa o qualcuno; cercare con 10 sguardo, guardare
!: per attirare l'attenzione di qualcuno, per rafforzare un rimprovero, per
e malevolenza; essere mal disposto verso qualcuno, mostrare diffidenza; ostacolare, osteggiare.
rimescola nel proferirgli. -mirarsi in qualcuno: riporvi ogni compiacenza, trarne motivo
voto: si accostava ridendo a osservarne qualcuno. calvino, 2-143: -bacini!
lamenti. -usare la mirra con qualcuno: trattarlo molto severamente, redarguirlo aspramente
. locuz. — cambiarsi o farsi di qualcuno i mirti in cipresso; lasciare i
diffamare e di mettere in cattiva luce qualcuno. testi, 2-743: spero
quei poeti che inviano i loro scritti a qualcuno che abita in roncisvalle, cui mai
dette una gomitata al cavallucci e indicando qualcuno tra la mischia gli susurrò: -
parti. -stare alla mischia con qualcuno: essere in stato di guerra.
colori secondi, 11. implicare qualcuno in una determinata faccenda o situazione,
unirsi, entrare in rapporti personali con qualcuno, riscuotendone la stima, la benevolenza,
dio. -partecipare ai sentimenti di qualcuno. palazzeschi, 4-157: durante il
-mischiarsi tutti i giorni della settimana a qualcuno: sentirsi sopraffare da un'ira violenta;
non fu mai sola 'e che qualcuno a lei smisuratamente superiore, l'aiutò
, le affermazioni, il comportamento di qualcuno. guittone, xxviii-50: e1 mesconosce
. -dire o cantare il miserere a qualcuno: darlo per spacciato. foscolo
-in miseria, per miseria di qualcuno: con suo danno, con suo
fare allegri gli eredi. -tenere qualcuno in miseria: costringerlo a una condizione
, rimettersi, tornare alla misericordia di qualcuno: confidare nella sua clemenza, rimettersi
è sanato. -avere misericordia di qualcuno o a qualcuno, avere qualcuno in
-avere misericordia di qualcuno o a qualcuno, avere qualcuno in misericordia: dimostrarsi
di qualcuno o a qualcuno, avere qualcuno in misericordia: dimostrarsi compassionevole, pietoso
la misericordia. -fuggire alla misericordia di qualcuno: rifugiarsi presso di lui per ottenerne
dio. -mandare alla misericordia di qualcuno: rimettere alla sua clemenza. -venire
alla misericordia. -muoversi a misericordia di qualcuno: provare compassione verso di lui,
misericordia. -per misericordia di qualcuno: per amor suo. leopardi
. -ricevere, togliere a misericordia qualcuno: concedergli la grazia, il perdono
8. locuz. - essere misericordioso in qualcuno, di qualcuno, a qualcuno:
- essere misericordioso in qualcuno, di qualcuno, a qualcuno: usargli misericordia,
in qualcuno, di qualcuno, a qualcuno: usargli misericordia, trattarlo benignamente;
. 9. locuz. mandare qualcuno in missione: inviarlo in un dato
, mistifichi). trarre in inganno qualcuno approfittando della sua buona fede o della
? è un abuso della credulità di qualcuno per prendersi giuoco di lui. capuana
irretire e, anche, per burlare qualcuno, approfittando della sua buona fede,
di gabbare o, anche, di burlare qualcuno, di celiare; macchinazione, montatura
— fare tutto un misto con qualcuno: accordarsi, fare comunella con lui
. fatta livida e spaventata come se qualcuno, dall'alto, ammantato di nembi
meglio, vorremmo che mandasti qui a qualcuno o la misura o qualche altra cosa
tua misura? -a misura di qualcuno: come gli si addice 0 si
giusta misura al dosso dei bisogni di qualcuno: venire adeguatamente incontro alle sue necessità
grossoni. -fare miglior misura a qualcuno: ribattere in modo più duro,
-misurare un legno, un bastone su qualcuno: bastonarlo, percuoterlo duramente, insistentemente
19. locuz. -ricondurre, ridurrà qualcuno a miti o a più miti consigliò
, tr. mitizzare, rendere mitico qualcuno, attribuendogli valore leggendario; conferire a
vi bazzicare. -cavare di metidio qualcuno: farlo uscir di senno, ubriacarlo
-mettere la mitra in capo a qualcuno: disonorarlo, infamarlo, screditarlo.
infulatemi 'cioè 'mitratemi 'se qualcuno gli avesse chiesto, magari per burla
proclamare la maturità morale e spirituale di qualcuno. dante, purg., 27-142
2. locuz. -a mo'di qualcuno: conforme al suo modo di pensare
, che i signori, quando incontrano qualcuno per via, non gli chiedano come sta
il desiderio di guadagni -che pure in qualcuno è stato il mobile maggiore...
. -essere tutto il mobile di qualcuno; non rimanergli altro mobile: costituire
3. per estens. invitare qualcuno a determinate iniziative; invocarne insistentemente e
con la particella pronom. burlarsi di qualcuno o di qualcosa, farsene beffe.
, moccioso? pratolini, 4-89: qualcuno ci distoglieva dalla nostra commedia, voci
il moccolino dello scherno nel deretano di qualcuno: farlo oggetto di beffa e di
amore. -servire di moccolino a qualcuno: informarlo, renderlo edotto.
piè coi moccoli. -chiedere a qualcuno un moccolo di lume su qualcosa:
panno azurro! -dare fuoco a qualcuno col proprio moccolo: causargli intenzionalmente una
-reggere, tenere il moccolo a qualcuno, fare da moccolo a qualcuno:
a qualcuno, fare da moccolo a qualcuno: favorire o proteggere i rapporti o
locuz. -al modello, sul modello di qualcuno: a sua simiglianza e imitazione;
della bellezza. -di modello di qualcuno: secondo un suo progetto.
trarre il modello o i modelli da qualcuno o da qualcosa: trarne l'ispirazione,
l'ombra gigantesca... di un qualcuno vissuto naturalmente e prima della civilizzazione e
della guerra. -più moderno di qualcuno: posteriore a lui. fr.
— usare modestia a, con o verso qualcuno: trattarlo con discrezione, con riguardo
4-9: se la spagna è, come qualcuno ha detto, più che una nazione
in modo, per il modo di qualcuno: conforme alla sua maniera di pensare,
fierezza fosse toccata. -conciare, abburattare qualcuno per lo modo: maltrattarlo, strapazzarlo
, pigliare modo o il modo a qualcuno o a qualcosa: provvedervi convenientemente,
nera. -fare a modo di qualcuno: accettarne i consigli, eseguirne i
di scansarla. -non avere modo a qualcuno: non averlo a propria disposizione,
-passare, trapassare il modo di qualcuno o di qualcosa: superarli in valore
trovò modo iddio. -trovare modo con qualcuno: mettersi d'accordo, intendersela.
... gli fusse dato retta da qualcuno che, comprato da lui a contanti
-porre il candeliere sul moggio: segnalare qualcuno o qualcosa all'attenzione altrui. monti
. prov. per o prima di conoscere qualcuno (o per stringere amicizia con qualcuno
qualcuno (o per stringere amicizia con qualcuno) bisogna consumare o mangiare con lui
giudicare o, anche, di stimare qualcuno è necessario frequentarlo a lungo e stringere
son sensale. -fare mogliazzo con qualcuno: unirsi in matrimonio con una determinata
li occhi. -andare moglie a qualcuno: sposarsi (una donna).
e m'affogherei. -dare moglie a qualcuno: procurargli una sposa, combinarne il
moglie o come moglie una donna a qualcuno: concederla come legittima consorte a qualcuno
qualcuno: concederla come legittima consorte a qualcuno, accasarla (con partic. riferimento
o consigliare una donna come sposa a qualcuno, sia favorendo e combinando il matrimonio
. 2. figur. spogliare qualcuno dei suoi beni, cavargli avidamente denaro
giocolava come i fanciulli o molestava insolentemente qualcuno, per farsi ridire il suo nome
suo figliuolo. 4. danneggiare qualcuno nella persona, nelle cose, nei
reputazione; nuocere. -anche: rendere qualcuno insicuro di un possesso, di un
. 14. dir. ostacolare qualcuno nell'esercizio di un legittimo possesso o
se pur alcuna volta me ne vien fatto qualcuno, per la molestia che ne ricevo
altro biasimevole motivo, molesti o disturbi qualcuno. rainerio da perugia volgar.,
antipatia religiosa. -impedire o ostacolare qualcuno nello svolgimento di un'azione; provocargli
se l'elmo di scipio desse molestia a qualcuno e gli paresse mito da panche di
attender. -essere di molestia a qualcuno: causargli danni. c.
addormentai. -essere molesto a o con qualcuno: sollecitarlo con eccessiva insistenza, in
. redi, 16-iii-338: perché da qualcuno potea forse dubitarsi che quei moti [della
sente spinto. -far saltar su qualcuno come una molla: comunicargli slancio e
. nell'espressione dare la molla a qualcuno: lasciarlo andare libero, concedergli piena
. viani, 10-220: guarda che qualcuno di noi non ti molli un'imprecazione
, di stringere, di tenere afferrato qualcuno; liberarlo dalla stretta, dalla presa
vino. 12. lasciare solo qualcuno, cessare di seguirlo; smettere di
. -in partic.: dare a qualcuno il segnale di libera uscita, di
-in senso generico: abbandonare, lasciare qualcuno; separarsene; piantarlo in asso.
guerra era già vinta. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare?
feroce, ma un che, un qualcuno di sordido e molle che s'insinua
sole e piove. -ridurre qualcuno una pasta molle: svigorire, togliere
io ho mollificato assai li animi di qualcuno. bizzarri, 41: le parole
ti potrà -moltiplicare nel cospetto di qualcuno: crescere nella sua considerazione, acquistaregrande
— non esser molto a qualcuno: non riuscirgli troppo gravoso, faticoso
n. 3. -essere molto di qualcuno: avere grande familiarità, dimestichezza o
parecchio, essere lontano dalle intenzioni di qualcuno. leopardi, iii-15: l'assicuro
monaco addirittura? -fare, vestire qualcuno monaco: ammetterlo a un ordine monastico
accompagni. -cavare di monastero qualcuno: indurlo ad abbandonare la vita monastica
3. locuz. moncare le braccia a qualcuno: ridurlo all'impotenza. battaglini
pure osserva quei signori e, se / qualcuno ti rompesse il chitarrino, / tu
. e. cecchi, 5-416: che qualcuno, magari sul più abietto pianoforte,
da meno, non mostrarsi inferiore a qualcuno nello svolgimento di un'attività. -anche
3. locuz. -fare mondezza di qualcuno: umiliarlo spietatamente. bernari,
mondezza ». -parlare a qualcuno come se fosse mondezza'. con accentuato
han fatto un mondezzaio! -gettare qualcuno o qualcosa nel o al mondezzaio:
. -riuscire monda la pesca a qualcuno: raggiungere pienamente i propri scopi,
mettere, porre, produrre al mondo qualcuno: generarlo; partorirlo. — anche di
. -essere il mondo tutto di qualcuno: esserci motivo per mostrarsi pienamente soddisfatto
provocare la morte o la scomparsa di qualcuno; sopprimere, uccidere, eliminare.
c'è voluto altro. -mandare qualcuno nel mondo della luna: v.
n. 21. -mettere al mondo qualcuno: procurargli notorietà o fama.
18. -non esserci più mondo per qualcuno: non avere più motivo di vivere
viene. -portare all'altro mondo qualcuno: farlo morire. collodi,
: continuare a vivere; sopravvivere a qualcuno. lapo gianni, xxxv-n-583: voi
genio. -sorridere il mondo a qualcuno: essergli particolarmente favorevole la vita,
ci si picchia. -tenere al mondo qualcuno: permetterne la sopravvivenza. panciatichi
guardarlo e fischiarlo. -morto qualcuno, morto il mondo: non è il
-battere, coniare, fare moneta falsa per qualcuno: essere disposto a fare qualsiasi cosa
spendere. -cambiare le monete a qualcuno: contraccambiare un'offesa, un'ingiuria
'. -dare la moneta a qualcuno: conferirgli il privilegio di coniare denaro
erano quasi tutti fiji de papà, qualcuno col montgomery, qualcuno coi bernardoni.
de papà, qualcuno col montgomery, qualcuno coi bernardoni. = dall'ingl
4. locuz. -dare la monna a qualcuno: dileggiarlo, beffarlo, schernirlo.
? -essere cotto come una monna per qualcuno: esserne fortemente innamorato. petruccelli
il culo alla brigata: esaltare eccessivamente qualcuno affinché, sentendosi lodato, si tradisca
, al proprio potere; disporre di qualcuno secondo i propri fini e interessi;
attirare su di sé l'attenzione di qualcuno in modo esclusivo; coinvolgere qualcuno,
di qualcuno in modo esclusivo; coinvolgere qualcuno, suo malgrado, in una data
tratti che la porta s'apriva perché qualcuno od usciva od entrava veniva più largo di
i pannolini del bucato. -mandare qualcuno a respirar varia montanina: esiliarlo in
montare i fumi o le chiare a qualcuno: farlo arrabbiare. de amicis,
collera '. -far montare in cielo qualcuno: contribuire in modo rilevante ai progressi
rilevante ai progressi e ai successi di qualcuno. pontano, 189: piaccia
-far montare la luna a qualcuno: v. luna,
-far montare la mosca al naso a qualcuno: v. mosca, n.
-montare alla bocca o sulle labbra di qualcuno: fargli provare un bisogno impellente di
ricade la responsabilità? -montare a qualcuno i fumi o i fumi al capo:
. 23. -montare il capo a qualcuno: indurlo ad atteggiamenti e modi di
non è. -montare il ghiribizzo a qualcuno: concepire improvvisamente un'idea strana,
. 6. -montare la fantasia a qualcuno: concepire un'idea bizzarra.
. 5. -montare la fumana a qualcuno: v. fumana1, n
la mosca o la mosca al naso a qualcuno: v. mosca, n.
. 24. -montare l'estro a qualcuno: provare improvvisamente un impulso bizzarro e
d'artificio. -montare le buggere a qualcuno: arrabbiarsi. palazzeschi, 6-484:
-montare un piuolo nella stima di qualcuno: salire nella considerazione di qualcuno
qualcuno: salire nella considerazione di qualcuno. dossi, 3-25: io aveva
stima di babbo. -montarla a qualcuno: incollerirsi, stizzirsi; imbronciarsi.
fila con precisione, s'indovina che qualcuno vi ha impiegato delle ore, e
fecer monte. -fare un monte di qualcuno: farne strage. berni, 7-59
fare un monte. -far essere qualcuno piano di monte: abbassarne la superbia
, tr. far indossare o indurre qualcuno a indossare un'uniforme, una divisa,
. vittorini, 1-18: sento che qualcuno mi spia. è un vecchio monumentale,
[monuménto). letter. immortalare qualcuno, onorarne la memoria con un monumento
mia ira. -fare un monumento a qualcuno: manifestargli profonda gratitudine e riconoscenza.
come una mora. -non curare qualcuno una mora: non tenerlo in nessun
12. locuz. -fare la morale a qualcuno: pretendere di impartirgli ammonizioni o biasimi
. 7. locuz. uccidere moralmente qualcuno: colpirlo nell'onore, negli affetti
-fare uscire o passare il morbino a qualcuno: fargli passare la voglia di ridere,
attrazione o inclinazione verso qualcosa o qualcuno; patito. cagna, 3-490:
di inter. che il morbo spenga qualcuno! venga o possa venire il morbo a
venga o possa venire il morbo a qualcuno o a qualcosa!: come maledizione o
: sconsideratamente. foretti, i-739: qualcuno aveva già osservato ch'egli amava fin
mettere la mordacchia o le mordacchie a qualcuno o a qualcosa: trattenere; reprimere.
lasciare una traccia viva e durevole su qualcuno o qualcosa; forza espressiva; incisività
altezzoso; vituperare, umiliare, diffamare qualcuno per mancanze, errori, difetti,
legge. -quando dicono il nome è qualcuno che non morde, si sa, -fece
modo gentile, non offensivo; criticare qualcuno in modo non troppo aspro. boccaccio
con il dente: invidiare o odiare qualcuno; desiderarne il male. tramater [
. 8. -mordere il nome a qualcuno: v. nome.. -mordere
— fare il cervello la moresca a qualcuno: confonderglisi le idee. cellini
o le moresche intorno o addosso a qualcuno: ronzargli vorticosamente intorno (con riferimento
una moresca o le moresche intorno a qualcuno: fare un gran fracasso e molta confusione
moresche. — fare ressa intorno a qualcuno per ottenerne i favori. aretino
donna in maschera che si ribelli a qualcuno che voglia toglierle la moretta.
tra le bestie. cassieri, 220: qualcuno avanzò l'ipotesi di un'intossicazione [
* compiacere, sopportare l'umore di qualcuno ', passato nel lat. mediev
]: 4 morinèllo ': nome che qualcuno dà all'ulivo detto moraiuolo. fanfani
muffa. -fare il morione a qualcuno: tradirlo (con riferimento sia al
27. provocare la morte di qualcuno; esserne la causa, l'occasione
moriva di notte '. -credere che qualcuno fosse morto: provare vivo stupore nel
morire tra'pazzi '. -fare morire qualcuno: procurargli una morte violenta, condannarlo
mano ». -mettere a morire qualcuno: causargli un grave pericolo di morte
alcuno, a o per le mani di qualcuno: esserne ucciso, diventarne la vittima
-morire di, per o dietro a qualcuno: esserne ardentemente innamorato; struggersi,
, il discorso, la lingua a qualcuno in bocca o in gola (o nelle
tempo non tuo. -morire per qualcuno o per qualcosa: immolare la vita
-non morire la lingua in bocca a qualcuno: v. lingua, n.
9. per estens. fare maldicenza contro qualcuno, criticandone, con velata ipocrisia e
. de roberto, 1-426: già qualcuno mormorava di loro, già le malignazioni
-per antifrasi: dire bene di qualcuno. d. battoli, 44-47:
. locuz. - dare da mormorare a qualcuno: porgergli motivo e occasione di protesta
all'inferno. (dicendo male di qualcuno). il caffè si prende ritti e
recare danno o pregiudizio alla reputazione di qualcuno; denigrazione, detrazione. — anche
difetto d'altrui. e se pur qualcuno ne sostengono o servono ad altrui, sì
. andavano già a morosa. -prendere qualcuno per moroso: innamorarsene. mescolino,
mora. -fare la morra con qualcuno: tenergli compagnia. genovesi, 538
— giocare alla morra al buio con qualcuno: riporre in lui una fiducia illimitata
3. locuz. -dare morselletti a qualcuno: dargli un contentino, una piccola
6. macchinazione, trama ai danni di qualcuno. biondi, 1-i-162: gli fu
2. locuz. dare un morsico a qualcuno: farlo oggetto di ostilità, aggredirlo
-attaccare, agguantare il o un morso a qualcuno o a qualcosa: addentarlo, azzannarlo
attempato. -dare un morso a qualcuno: affrontarlo risolutamente. carducci, ii-20-253
ritiensi. -avere il morso di qualcuno: averne il dominio assoluto.
. -lasciarsi mettere il morso da qualcuno: lasciarsene dominare. bandello,
— mettere, porre il morso a qualcuno o il morso in bocca a qualcuno
qualcuno o il morso in bocca a qualcuno o a qualcosa: debellare, soggiogare
figur.: prendere il sopravvento su qualcuno; assumere energicamente l'iniziativa, reagire
desideri. -tenere il morso a qualcuno: afferrare, in prossimità delle aste
ubidiva al morso. -usare qualcuno al morso: abituarlo all'ubbidienza,
! -prestare il proprio mortaio a qualcuno (una donna): concederglisi carnalmente
o stabilito per provocare la morte di qualcuno (un inganno, un tradimento,
32. che, nei riguardi di qualcuno o qualcosa, nutre avversione profonda,
mezzo (l'opposizione contro qualcosa o qualcuno, il tentativo di provocarne la rovina
13. -essere guerra mortale per qualcuno o per qualcosa: costituire un pericolo
a fior di terra, pel caso che qualcuno di essi, crepando, spandesse l'
stupida. -avere morte da qualcuno (o da qualcosa): esserne
o briga. -campare da morte qualcuno: proteggerloda un pericolo mortale; mantenerlo in
. -cercare o volere a morte qualcuno: darglila caccia per ucciderlo. d'
il dolor mio. -chiedere qualcuno a morte: reclamarne la condanna capitale
vivi. -commettere la morte di qualcuno: rendersi colpevole del suo assassinio.
porre, recare, trarre, trasportare qualcuno a morte (o alla morte):
, porgere morte o la morte a qualcuno: ucciderlo, farlo morire. giamboni
. -dare sentenza di morte su qualcuno: giudicarlo inguaribile. pirandello,
-passere la morte (o morte) di qualcuno: causarne o affrettarne il decesso.
morte della poesia. -essere per qualcuno vita e morte: tenerne il destino
. -far vedere la morte a qualcuno: ridurlo in condizioni disperate.
. — giurare la morte addosso a qualcuno: giurare di ucciderlo. firenzuola
per celebrare o commemorare il decesso di qualcuno (anche nell'espressione per morte).
che diviene operante dopo la morte di qualcuno. citolini, 450: le maniere
veracemente. — odiare o nimicare qualcuno a morte; averla a morte con
a morte; averla a morte con qualcuno: nutrire verso di lui un'avversione
scuole. — offendere, strapazzare qualcuno a morte: recargli un grave oltraggio
morte '. -prendere morte da qualcuno o da qualcosa: esserne ucciso.
lei, gliene giuro. -togliere qualcuno di bocca alla morte', salvare da
a gli strani. -venire a qualcuno il sudore della morte'. sentirsi morire
per la casa', chi desidera che qualcuno muoia presto, rimane per10 più amaramente deluso
— che annuncia la morte di qualcuno. f. f. frugoni,
è sempre mortificante e malinconico assistere quando qualcuno « accetta i termini », si
fame. -far sentire o rendere qualcuno disincantato, privandolo di illusioni, slanci
dal figlio ha preteso e ottenuto che qualcuno firmasse, come garante, l'obbligazione
13. locuz. dare una mortificazione a qualcuno: umiliarlo o rimproverarlo aspramente.
, 3-30: finirà per destarsi n qualcuno / e per chiamare un treno / se
-, come imprecazione e maledizione contro qualcuno. pananti, ii-20: non vuol
di un banditore, la morte di qualcuno (ed era uso diffuso nell'età medievale
18. -catturare (o consegnare) qualcuno 0 vivo 0 morto: catturarlo a
o poco nobile. -chiedere a qualcuno se è morto 0 vivo; sentire
è morto 0 vivo; sentire se qualcuno è vivo 0 morto: rimproverarlo amabilmente
una cassa da morto ': quando qualcuno ci invita a una spesa che accettiamo
. -dare o piangere per morto qualcuno; fare morto qualcuno: considerarlo spacciato
piangere per morto qualcuno; fare morto qualcuno: considerarlo spacciato; supporre, per
colla persona. -dire i morti contro qualcuno o qualcosa: maledire, imprecare.
di, con, per o dietro a qualcuno: esserne ardentemente innamorato. aretino
. -essere morto a o per qualcuno: non contare più nulla per lui
— fare vomitare il morto a qualcuno: costringerlo a restituire il maltolto,
, n. 19. — lasciare qualcuno per morto: ridurlo in fin di
le altre. — mandare morto qualcuno: ammazzarlo, finirlo. cesari
-non avere visto qualcuno nè vivo né morto: non averlo
moragio, lasso! -piangere morto qualcuno; piangere sopra un morto: partecipare
, il trapasso o i funerali di qualcuno. pulci, 27-50: tutto il
vivo. -volere morto, per morto qualcuno: desiderarne o provocarne la morte o
forze la rovina o la morte di qualcuno. p. petrocchi [s.
24. locuz. -arrostare le mosche a qualcuno: fargli passare i grilli dal capo
gli arrosti. — assomigliare a qualcuno come mosca a mosca: essergli molto
mosche dal capo, di dosso a qualcuno: picchiarlo, percuoterlo di santa ragione
— essere il luogo di una mosca per qualcuno: infastidirlo, costituirne un assillo,
far venire la mosca al naso a qualcuno: fargli perdere la pazienza, irritarlo
-fare uscire la mosca dal naso a qualcuno: percuoterlo in modo violento.
-non posarsi le mosche addosso a qualcuno: evitare un castigo meritato.
mosca al naso; saltare la mosca a qualcuno: stizzirsi, adirarsi; perdere la
farsi rispettare. varchi, 18-3-93: qualcuno de'più cari e intrinsichi servidori del
disperatamente. -darla a moscacieca a qualcuno, girare a moscacieca: parlare di
, girare a moscacieca: parlare di qualcuno senza alcun riguardo. varchi,
. locuz. — puzzare il moscato a qualcuno: essere particolarmente schifiltoso, avere gustimolto
, saltare il moscerino sul naso a qualcuno: irritarlo, farlo stizzire. grazzmi
volanti. -toccare il moscerino a qualcuno: farlo arrabbiare, irritarlo.
2. locuz. — salutare qualcuno a suono di moschettate: farlo segno
in mezzo ai suoi compagni, di cui qualcuno cadeva per non più rialzarsi.
3. locuz. -a vere qualcuno più a vile che un moscione:
-mettere un moscone nel fiasco a qualcuno -. insinuargli un sospetto.
. -ronzare il moscone nel fiasco a qualcuno: venirgli un dubbio, un sospetto
minute pretensioni. -ricevere il moto da qualcuno: conformarsi all'iniziativa o alle opinioni
conformarsi all'iniziativa o alle opinioni di qualcuno. loredano, 2-i-147: il senato
vivande. -tenere in moto qualcuno o qualcosa: tenere in movimento,
, con l'intento di burlarsi di qualcuno. corona de'monaci, 95:
a sentire che in qualche luogo, qualcuno si prendeva una specie di libertà,
, trarre motto o un motto a qualcuno). boccaccio, dee.
». -dare qualche motto con qualcuno: scambiare con lui qualche parola.
. -entrare in festevoli motti con qualcuno: intrattenersi in chiacchiere leggere, frivole
-fare, gettare un motto a qualcuno, con qualcuno per o in beneficio
gettare un motto a qualcuno, con qualcuno per o in beneficio o in giovamento di
parlare o, anche, di incontrarsi con qualcuno. s. caterina de'ricci,
decretato il magistrato. -fare motto a qualcuno: rivolgergli la parola. giacomo da
babbuino. -recarsi a casa di qualcuno con l'intento di parlargli, di
faceva motto. -fare motto a qualcuno di qualcosa: metterlo al corrente di
. -fare un gran motto a qualcuno: ossequiarlo. domenichi, 2-296:
-non fare motto nè totto a qualcuno di qualche cosa: non dirgli nulla
più motto. -senza fare motto a qualcuno: senza rivolgergli la parola.
. -senza fare motto a qualcuno di qualcosa: senza parlargliene, senza
poi. -mozzare le maestre a qualcuno: metterlo nell'impossibilità di nuocere.
, per manifestare irritazione e risentimento contro qualcuno. poliziano, orfeo, 94:
stesso giudizio. -mettersi a mucchio con qualcuno: abbassarsi al suo stesso livello trattandolo
, venire la muffa al naso a qualcuno: provare un senso di viva irritazione,
bel ciuffetto! -se non veniva qualcuno il pane muffava: sarebbe stata davvero
nella locuz. muffare il capo a qualcuno: adirarsi violentemente, arrabbiarsi. sacchetti
conservàrmela muffa. bontempelli, i-647: qualcuno pilucca acini d'uva muffi.
sembro un mugnaio. -stimare qualcuno come l'asino del mugnaio: pochissimo
4. -cavalcare la medesima mula di qualcuno: comportarsi alla stessa maniera, imitarne
altrui, perdere tempo in attesa di qualcuno (come le mule dei medici che
? -far fare mula di medico a qualcuno: non prestargli attenzione. g
gnuola ai calci '. -lasciare qualcuno mula di medico', costringerlo ai propri
e pedanteria. settembrini, v-287: qualcuno di questi stranieri che vengono in italia
inganno o una beffa ai danni di qualcuno; congiurare, complottare, cospirare contro
girevole provvisto didegli ospiti, per evitare che qualcuno possa berlo due pale quadrate o rettangolari
senza quarti che serve a manovrare il da qualcuno o, anche, per effettuare giochi di
la testa o il capo) a qualcuno come un mulino', essere in preda
che ti vegna. -mettere qualcuno come animale bruto al proprio mulino:
-portare acqua o l'acqua al mulino di qualcuno: coadiuvarne l'opera, favorirne gli
le numerose e dure percosse inferte a qualcuno. tommaseo [s. v.
: saper riconoscere le reali intenzioni di qualcuno. aretino, 20-338: egli [
africa. 2. contestare a qualcuno un'infrazione che può comportare, da
. -far muovere la lingua di qualcuno: darglil'occasione di fare pettegolezzi.
viene a caso. -muovere a indignazione qualcuno: v. indignazione, n.
n. 7. -muovere a mercede qualcuno: v. mercede, n.
della terra. -muovere battaglia a qualcuno: indurlo in tentazione. cavalca,
n. 7. -muovere a meraviglia qualcuno: v. meraviglia, n.
. 11. -muovere un dito per qualcuno: v. dito, n. 11
. n. -muoversi a misericordia di qualcuno: v. misericordia, n.
senza il parere o la volontà di qualcuno: v. foglia, n. 19
sbarbaro, 1-174: qualche volta a qualcuno, nell'attimo che si affranca,
alle bitte. -a murata di qualcuno: a fianco, accanto a qualcuno
qualcuno: a fianco, accanto a qualcuno. viani, 14-168: ora son
murielle coi tegami', scaraventare addosso a qualcuno stoviglie, pentole, oggetti vari.
un'altra o ne renda due: colpire qualcuno con tanta violenza da farlo rimbalzare contro
a oglio. -mettere al muro qualcuno: condannarlo a morte mediante fucilazione;
la mettessero al muro. -mettere qualcuno al muro, con le spalle al
ambiente chiuso e ristretto, o che qualcuno ha interesse a continuare a tenere celati
baccano; ma sere arlotto aspettò indarno che qualcuno lo musasse. viani, 4-116
-putire, puzzare il muschio a qualcuno: essere una persona schifiltosa, che
tutti. -mettere la museruola a qualcuno: impedirgli di parlare o di parlare
, fare, tenere il muso a qualcuno; mettere, mettere su o arricciare
gridare, spiattellare qualcosa sul muso a qualcuno: esprimergli con estrema franchezza ciò che
tavoli sul muso, sul muso a qualcuno: impedirgli con decisione di entrare,
-con le mani sotto il muso di qualcuno: a indicare un rapporto di intima
-dare una scarpa sul muso a qualcuno: sfidarlo, provocarlo.
-fare lima lima sul muso a qualcuno: sfregare l'indice della mano destra
eterno. -gonfiare il muso a qualcuno: percuoterlo violentemente sul viso provocandogli enfiagioni
riconvenne. -lavare il muso a qualcuno: v. lavare, n. 15
-mettere le mani sul muso a qualcuno: colpirlo sul volto, schiaffeggiarlo in
muso duro, rigrignare il muso a qualcuno: manifestargli ostilità, diffidenza, indifferenza,
donna! -per il bel muso di qualcuno: per suo amore, per sua
-ridere, fare una risata sul muso a qualcuno: manifestargli disprezzo e aperta irrisione,
crestomazie. -rompere il muso a qualcuno: picchiarlo violentemente sul viso; spaccargli
, manigoldo! cassola, 6-17: se qualcuno si azzarda a mancare ai rispetto a
muso. -sbadigliare sul muso a qualcuno: dimostrargli un disinteresse assoluto, un'
. -sbattere qualcosa sul muso a qualcuno: gettargliela in faccia. -anche:
-strappare la maschera dal muso a qualcuno: smascherarlo, sbugiardarlo rivelando verità scomode
racchiusi nel pane angelico. -vedere qualcuno sul muso: fissarlo attentamente in viso
musolièra o la musolièra dell'orso a qualcuno o in bocca a qualcuno: impedirgli
dell'orso a qualcuno o in bocca a qualcuno: impedirgli di parlare, di manifestare
ciascuna la sua voce, e quando qualcuno, leggendo, non aveva la voce
essere miseri a biancheria. -spogliare qualcuno sino alle mutande: portargli via tutti
per lui. -far decadere qualcuno da una carica, rimuoverlo da un
lo più nuova e pulita; fornire qualcuno del cambio degli abiti o della biancheria
d'entrar subito in cerimonia. -indurre qualcuno a travestirsi. leggenda aurea volgar.
suono. -mutare il capo a qualcuno: decapitarlo. nannini [ammiano]
passi: v. passo. -mutare qualcuno di lato: v. lato1, n
. cavalcanti, 2-262: potrebbe parere a qualcuno che si dovesse porre tra queste mutazioni
montale, 9-100: una volta / qualcuno parlò per intero / e fu incomprensibile
. -portare le nacchere: assecondare qualcuno in una tresca. g.
piccola, misera, insignificante rispetto a qualcuno o a qualcosa (una persona)
cornuti. -cantare la nanna a qualcuno: cercare di tenerlo buono, a
perfetto silenzio! moravia, ix-346: qualcuno mi aveva raccontato una favola secondo la
-farsi nano: umiliarsi davanti a qualcuno in modo pusillanime. mazzini,
5. locuz. essere più nante di qualcuno: essergli superiore, al di sopra
e fidenti. -dare del napoletano a qualcuno: considerarlo o giudicarlo esibizionista, frivolo
rabbia. -fossi un napoli, -disse qualcuno, -potresti andare a mare- chiaro.
gli aneddoti che mi sono stati narrati, qualcuno pur ne ho udito che mi lascia
, n. 15. -meglio per qualcuno non essere mai nato, non fosse
a mala luna. -nascere a qualcuno i funghi sotto le ginocchia: per
io, cioè quella coscienza di esser qualcuno di unico e permanente che soltanto la memoria
ubertose. pavese, 10-103: passasse qualcuno / il ragazzo dal buio oserebbe fissarlo
o alle ricerche, alle mire di qualcuno riponendolo in un posto adatto allo scopo
, alle mire o alla curiosità di qualcuno col sistemarla in un luogo riparato e
soffitta. -far appostare in agguato qualcuno. ariosto, 9-41: io dietro
, dalla presenza, dall'influenza di qualcuno. carducci, ii-8-156: mi ha
estens. costituire un mezzo per nascondere qualcuno, per fornirgli un rifugio. s
'. -sottrarre alla giurisdizione di qualcuno. passavanti, 86: nascondonsi ancora
12. rifl. sottrarsi alla vista di qualcuno, celarsi, occultarsi, rimpiattarsi dietro
sfuggire alle mire o alla curiosità di qualcuno, sia per osservare senza essere visto
carrozza ove suppongo / che possa riconoscermi qualcuno, / mi turo, mi rannicchio,
di occultare, di celare qualcosa o qualcuno; il venire nascosto, occultato,
la conoscenza di qualcosa o di qualcuno. -in partic.: che finge,
celare, il tenere segreto qualcosa a qualcuno. cantù, 2-461: delicatezza verginale
-di nascosto da * a, di qualcuno: senza che si accorga; senza
3. locuz. mettere la nasiera a qualcuno: impedirgli di agire liberamente.
! 18. locuz. -amare qualcuno e il suo naso: amarlo molto
naso: v. puzza. -avere qualcuno per il naso: averlo in proprio
bestiale. -bagnare il naso a qualcuno: superarlo, vincerlo, far meglio
naso in o contro qualcosa o in qualcuno: incapparvi, incontrarlo, trovarlo.
menare, portare, prendere, tirare qualcuno per il naso: fargli fare, con
, di naso, sul naso a qualcuno: dargli noia, molestia, fastidio;
perché senza dubbio darà nel naso a qualcuno. moneti, 37: sacerdoti vi sono
in cupola, in tasca) a qualcuno: intromettersi nelle sue faccende, andarvi
tasca. -dare di naso in qualcuno: entrare in rapporti con lui,
-fare un palmo di naso a qualcuno: beffeggiarlo. p. petrocchi [
. 24. -fumare il naso a qualcuno: v. fumare, n. 11
incerto. -mangiare il naso a qualcuno (in espressione ipotetica): come
naso o la punta del naso a qualcuno: non poterlo trattare con confidenza,
del proprio naso. -parere a qualcuno che gli cada il naso: restare
né poi! -perdere di naso qualcuno: perdere le sue tracce.
teatrale). -ridere sul naso a qualcuno: irriderlo, beffarlo apertamente.
. 8. -saltare al naso di qualcuno: aggredirlo, saltargli addosso.
. 9. -soffiare il naso a qualcuno: fare in modo che riesca a
allegramente. -sotto il naso di qualcuno: molto vicino a lui, in
preda. -toccare il naso di qualcuno: infastidirlo, dargli noia.
più bruttamente del mondo. -toccarsi qualcuno il naso se altri gli dice che
-trovarsi a naso a naso con qualcuno: trovar- glisi di fronte molto vicino
per lò più illecito, per trarre qualcuno in errore, per indurlo ad agire contro
come un nastro lasciato cadere pigramente da qualcuno. -figur. plur. abbigliamento
natali. -dare i natali a qualcuno: esserne la patria, il luogo
natale. -fare i natali di qualcuno: festeggiarne il compleanno, il genetliaco
-ficcare un palo nelle natiche a qualcuno: indurre qualcuno a un comportamento rigido
palo nelle natiche a qualcuno: indurre qualcuno a un comportamento rigido e altezzoso;
sdegnoso. casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo / o in altro luogo voltasi
natiche? -mostrare le natiche a qualcuno: in segno di disprezzo e di
le natiche. -voltare le natiche a qualcuno: volgergli le spalle a significare il
la natta o di gran natte a qualcuno, attaccare natta a qualcuno).
natte a qualcuno, attaccare natta a qualcuno). novellino, 1-131: della
mostra di voler dare qualche cosa a qualcuno e fargli qualche rilevato benefìzio e poi
se non fra gli uomini soli, qualcuno che lo commette [l'atto dell'ucci-
, caratteri simili a qualcosa o a qualcuno (anche con riferimento a soggetti paradigmatici
. -diventare secondo la natura di qualcuno: assumerne gli atteggiamenti, il comportamento
di una persona fatta al dosso di qualcuno, avere una natura fatta al dosso di
avere una natura fatta al dosso di qualcuno: avere la stessa indole, i medesimi
, per buona natura di qualcosa o qualcuno: per mezzo suo, per merito suo
di propria naturalezza', essere congeniale a qualcuno. redi, 16-vii-306:
innato, intrinseco di qualcosa o di qualcuno (talvolta in contrapposizione a ciò che
are), tr. attribuire a qualcuno la cittadinanza o la nazionalità di uno
naufragando. -perdersi nello sguardo di qualcuno. piovene, 128: dietro a
nuotando, un braccio io porgerò a qualcuno. solaro della margarita, 26: nel
tr. [nauseo). provocare in qualcuno = voce dotta, lat.
le navi', interrompere ogni collegamento con qualcuno o, anche, con il proprio
desiste da un'attività rischiosa soltanto perché qualcuno si è rovinato nel praticarla. panzini
: tra i giovanotti c'è sempre qualcuno che ci si mette e vuota il sacco
va la vita! -volerne a qualcuno: nutrire rancore nei suoi confronti.
rilievi e però stanno malcontenti. -portare qualcuno la nebbia: per indicare la visita
n. 36. -per necessità di qualcuno: alla ricerca di esso, per
non riconoscere o dichiarare di non conoscere qualcuno o qualcosa a cui si è invece
fede o credenza a qualcosa o a qualcuno: non credere a quanto si afferma o
capacità di riuscita di qualcosa o di qualcuno (un giudizio, una critica,
. -che trascende le possibilità di qualcuno; impossibile. s s
cavalieri nuovi. -essere negligenza in qualcuno: essere trascurato, negligente.
soverchia diligenza. -usare negligenza verso qualcuno: non curarsene, trascurarlo.
dell'armata. segneri, iii-2-82: se qualcuno negligerà di conoscere le sue obbligazioni e
: probabilmente quel luogo fu abitato da qualcuno che amava le piante e che partì
secreti. -essere a colloquio con qualcuno. f. badoer,
scambiare opinioni, discutere, dibattere con qualcuno (per lo più in relazione con un
avere contatti, rapporti, relazione con qualcuno. e. zani, 24:
ora di celia. -mettere in negoziato qualcuno: spingerlo, sollecitarlo a un'attività
proprio negozio. -avere negozio con qualcuno: trattare con lui. m.
, di riprovazione per un bene che qualcuno gode senza esserne degno o senza averlo
bene o un onore goduto da qualcuno che non ne è degno o non l'
ostilità, di malevolenza nei confronti di qualcuno, e che, per lo più
guerra, in conflitto, in contesa con qualcuno; provocare o mantenere un rapporto di
avversione, di ostilità nei confronti di qualcuno, e cerca, per lo più,
sia collettivamente, come diretto antagonista di qualcuno. simintendi, 2-127: io mi
avversione, di astio nei confronti di qualcuno e, comportandosi in conformità, per
m'è stato lontanamente. -recarsi qualcuno a nemico', renderselo ostile. v
nemmanco, il coraggio di sfogarsi con qualcuno. faldella, i-3-84: non ci guardava
e. cecchi, 6-125: da qualcuno fu notato che questa neo-cattolica evasione della
. moravia, 18-58: sì, qualcuno cerca di penetrare nella mia caverna neolitica,
; messo in atto a danno di qualcuno; che deriva da grande scelleratezza (
oggetto. d'annunzio, v-1-331: qualcuno [dei tronchi carbonizzati] ha la
bruma. d'annunzio, iv-2-53: -senti qualcuno? -chiese nora, sollevando la testa
riprovevole; che è diretto a danneggiare qualcuno o che rivela corruzione, depravazione,
-farla nera o farne delle nere a qualcuno: combinargliene di tutti i colori.
la morale dispone di poche parole / qualcuno ne ha contate quattrocento / e il record
-mettere a dura prova i nervi di qualcuno: esasperarlo, spazientirlo. gramsci
2. locuz. a nesciente di qualcuno: a sua insaputa. gioberti
una prop. interrog. o ipotetica: qualcuno, una qualche persona. boccaccio
lo più autoritaria o oppressiva) di qualcuno (spesso in relazione con un compì
n. 62. -farla netta a qualcuno: giocargli un brutto tiro, procurargli
dei conquistatori si contradicevano neutralizzandosi, ma qualcuno sarebbe pur riuscito finalmente a soverchiare,
del fondo. 3. privare qualcuno della personalità, di vitalità, di
, nibbiaccio!: a indicare che qualcuno sta per lasciarsi prendere da allettamenti,
o è calato: per indicare che qualcuno sta per lasciarsi o si è lasciato
volar ai nibbi. -piacere a qualcuno il volgare del nibbio; piacergli poter
ti pare sentire di fuori / sovente qualcuno che picchia che picchia...
lavoro; luogo, ambito in cui qualcuno esercita la propria attività (ed è
. -essere nicchia degna della statua di qualcuno: essere luogo degno di ospitarlo.
-fare la nicchia nel cervello di qualcuno: entrargli in testa; essere imparato
impiego, occupazione; ambito in cui qualcuno esercita la propria attività o anche conduce
hanno il nido. -cacciare qualcuno o qualcosa di nido, del nido
han portato il vanto. -covare qualcuno il diavolo nel nido: possedere gagliardamente
-fare, porre le nova nel nido di qualcuno: attribuirsi i suoi meriti, trarne
dentro, in mezzo agli occhi di qualcuno: con riferimento alla presenza di amore
mondo d'anteguerra. -lasciare a qualcuno un nido senza le uova: causargli
di nidio d'avvoltoio. -spingere qualcuno fuori del nido: indurlo ad allontanarsi
vano. -mettere al niego qualcuno: indurlo a rifiutare, ad assumere
. segneri, iii-1-118: se pur'è qualcuno tra voi sì disumanato che senta poco
arteriale. -non essere niente a qualcuno: non importargli affatto, essergli del
amato. -non far niente a qualcuno: v. fare1, n. 62
ostilità, di rifiuto nei confronti di qualcuno; odio, malevolenza, malanimo,
5. locuz. -acquistare nimicizia con qualcuno: renderselo ostile, nemico.
ostile, nemico; guastarsi (con qualcuno). caro, 12-i-257: le
sentimento di ostilità, di odio contro qualcuno; inimicizia, malevolenza.
stadi. -cadere nella nimistà di qualcuno: inimicarselo. felice da massa marittima
7. locuz. -dare a qualcuno da fare la ninna'. andare a
. sinisgalli, 6-192: vorrei veramente che qualcuno riuscisse a ritrovare il filo delle mie
-quasi niuno: poche persone, qualcuno. gherardi, ii-184: quasi neuno
mi resti ignota. 7. qualcuno, qualche persona (per lo più in
. 8. celebrare, esaltare qualcuno, renderlo illustre e famoso con opere
, la volontà, i sentimenti di qualcuno; consigliere, ispiratore; educatore.
, per lo più sulla testa di qualcuno. paolieri, 212: volarono pugni
ghianda, n. 11. -domesticare qualcuno senza nocciole: piegarlo al proprio volere
-non stimare un nocciolo: reputare qualcuno o qualcosa insignificante, di scarso o
di noccioli. -non volere qualcuno al gioco dei noccioli: rifiutarsi di
nella locuz. fare alle noccolate con qualcuno). fucini, 726:
insistere con tutti i mezzi per persuadere qualcuno. menztni, 5-45: perocché 'l
. -mangiare noci: sparlare facilmente di qualcuno, essere pungente e impertinente.
-schiacciare la noce: farla finita con qualcuno; porre termine, interrompere una relazione
a nocella: piegare al proprio volere qualcuno, allettandolo con una ricompensa minima,
(spesso nell'espressione far nociménto a qualcuno, a qualcosa) ', nocumento
-fare nodo o fare nodo a qualcuno, o alla gola, in gola
-non passare un nodo al pettine di qualcuno: non riuscire a risolvere un problema
-porre il nodo al collo a qualcuno: costringerlo ad agire secondo la volontà
al pettine. -venire fra i piedi qualcuno come ad alessandro il nodo gordiano:
: passare sotto silenzio le pecche di qualcuno, nasconderne le vergogne (con ^
che l'hanno veduto: dà noia a qualcuno. carletti, 13: alcune
proprio sapere. -indurre o convincere qualcuno a fornire determinate prestazioni, a svolgere
3. locuz. fare nomanza di qualcuno: parlarne in modo adeguato ai meriti
; farne cenno; chiamare in causa qualcuno per una questione, per un problema
nostro secolo... paresse a qualcuno porre nomi nuovi, io non avrei niente
nome, in nome, per nome di qualcuno: da parte di una persona determinata
o a nome e nell'interesse di qualcuno: in rappresentanza (legale nel caso
, o di un ente) di qualcuno: minore o interdetto, preponente o
, in nome, sotto il nome di qualcuno (con valore aggettivale): dedicato
, 6-363: in certi ambienti, sei qualcuno. come dice la gente, hai
un nome. -cavare di nome qualcuno: chiamarlo con epiteti offensivi, insultarlo
pedoni. -dare il nome a qualcuno: riconoscerlo legalmente come figlio, adottarlo
e sepoltura. -dare nome a qualcuno: renderlo famoso, conferirgli notorietà.
più che manifeste. -dire a qualcuno il nome delle feste: v. festa
spirito. -fare il nome di qualcuno: citare una persona, menzionarla nel
eugenio montale. -fare notne a qualcuno: nominarlo. cellini, 3-56:
banca. -mettere in nome di qualcuno: cedere o intestare a una persona
morir. -mordere il nome a qualcuno: farlo oggetto di critiche spietate e
mutato nome. -mutare nome a qualcuno, a qualcosa: attribuirgli una denominazione
casa. -negare il nome a qualcuno: non riconoscerlo come proprio figlio.
diavolo, n. 16. -nominare qualcuno pel nome suo: dire chi veramente
fratelli. -rifare il nome di qualcuno: chiamare un neonato come un'altra
-sotto il nome, sotto nome di qualcuno: per conto o da parte di
ne nasce? -spendere il nome di qualcuno: valersi dell'autorità di una persona
. -tremare al solo nome di qualcuno: averne straordinario timore. g
viso buio si rischiarava d'improvviso: qualcuno presso di lui aveva nominato la romagna,
letterario. 11. attribuire a qualcuno (mediante una designazione fatta da un
-chiudersi a nona il giorno di qualcuno: morire innanzi tempo, in giovane
non si preoccupa di qualcosa o di qualcuno (per lo più in relazione con
si dà pensiero di qualcosa o di qualcuno (e può essere in relazione con
manifestare antipatia, insofferenza, avversione per qualcuno; non potersi soffrire, non andare
limite di sopportazione nei confronti di qualcuno o di qualcosa. ojetti, i-539
-dare il tabacco del nonno a qualcuno: liberarsene, disfarsene. p
nonnullo, pron. indef. ant. qualcuno. -al plur.: alcuni,
e certezza di successo nei confronti di qualcuno. = letteralmente: 'non
. -per norma di qualcosa o di qualcuno: in modo da potersi regolare in
, pigliare norma o la norma da qualcuno: ispirarsi a una determinata persona,
). letter. accettare, ammettere qualcuno in una determinata cerchia o ambiente.
per tutti quanti. che c'è sempre qualcuno che si mette di mezzo, e
osservazione, valutazione, riflessione di cui qualcuno o qualcosa è oggetto (per lo più
o l'ostentazione e l'esibizionismo di qualcuno). dante, par.,
l'un coll'altro. -bollare qualcuno con una sanzione. colletta, iv-73
nozze opera del demonio. -indicare qualcuno o qualcosa puntando il dito.
giovani. -accreditare a favore di qualcuno (una somma, un bene)
entrate. 11. esortare, sollecitare qualcuno a compiere una data azione, a
notare in fede. -notare qualcuno per conto di stato: giudicarlo nemico
funzione di portare qualcosa a conoscenza di qualcuno; comunicazione, informazione. -anche:
4. ant. atto con cui qualcuno (e specialmente un privato cittadino)
avere o venire in notizia di qualcuno o di qualcosa o essere qualcosa in
essere qualcosa in o a notizia di qualcuno o nell'espressione degno di notizia)
di chiamarmi. -fuor di notizia a qualcuno o a qualcosa: senza conoscere colui
proposito l'argomento. -avere in notizia qualcuno o qualcosa: conoscerlo, esserne informato
suo notizia desse. -dare (qualcuno) notizia di qualcosa: manifestarla,
alla o in notizia di o a qualcuno: diventargli noto, conosciuto, manifesto;
notizia dei ministri inglesi. -venire qualcuno in notizia di, in o presso
in notizia di, in o presso qualcuno: diventargli noto acquistando rinomanza o fama
-rendere famoso, celebre, rinomato qualcuno o qualcosa; celebrare, esaltare.
sentiva parlare di provvedimenti da prendere contro qualcuno, se non era un antifascista notorio
-fare nottata, la nottata a qualcuno: vegliare un infermo, prestargli assistenza
camicia da notte. -dare notte a qualcuno: ridurlo ah'impotenza, all'incapacità
rifacendosi. -fare parere notte a qualcuno: farlo stramazzare privo di sensi,
parigi? -porsi in novella con qualcuno: discutere, questionare, litigare.
-subentrato o succeduto da poco a qualcuno in una carica, in una dignità
5. locuz. mancare a qualcuno il secondo dei novissimi: essere privo
(anche nell'espressione fare novità contro qualcuno, a qualcuno: deliberare o attuare
espressione fare novità contro qualcuno, a qualcuno: deliberare o attuare provvedimenti punitivi a
, i-635: non sanno chi, ma qualcuno certamente vorrà pensare alla coppia 1945 che
-andare a nozze, sembrare a qualcuno di andare a nozze, essere come
ne mancò. -fare le nozze di qualcuno: sposarlo. storia di rinaldo da
in pace. -invitare a nozze qualcuno: proporgli qualcosa di gradito, di
a'discepoli miei insegnando ». -tenere qualcuno in nozze: farlo stare allegro.
. -sfregare la nuca a qualcuno: farlo oggetto di riprensione, di
chi dorme: scoprire le magagne di qualcuno all'insaputa dell'interessato, e quando
rete e lacciuoli in modo ne presono qualcuno. burchiello, 76: e fieri grilli
n. 26. -essere nulla a qualcuno: essergli estraneo. pascoli, 1-795
realtà della sua sventura, conosciuta da qualcuno in città, se non anche rispetto
9. in una prop. ipotetica: qualcuno, taluno. cavalca, 20-30:
negazione nè e ullus * alcuno, qualcuno '. nullóra, avv.
interesse e del loro onore. se qualcuno vuol emigrare, parta in nome di
l. viviani, 1-i-63: direi salutassi qualcuno, ma. ssai che oggidì sono
rilevare, non ricavarci un numero da qualcuno: non riuscire a interpretarne o intuirne
-annunciare la presenza o l'arrivo di qualcuno. bibbia volgar., i-148:
fìsica o morale nei confronti di qualcuno; danneggiare, fare del male; recare
tr. ant. e letter. danneggiare qualcuno personalmente, nelle cose, nei beni
38. subentrato o succeduto a qualcuno in una carica, in una dignità
anca. -far libro nuovo con qualcuno: v. libro, n. 31
seminudo, affrantoche: provvedere al mantenimento di qualcuno; di stanchezza, intirizzito di freddo,
locuz. nutrire intelligenza, corrispondenza con qualcuno: intrattenere legami, intese, relazioni,
, talvolta segretamente e a danno di qualcuno. gualdo priorato, 3-iii-50: professava
o della stessa specie (che celano qualcuno o qualcosa oppure abbagliano e offuscano
. 2. che obbedisce a qualcuno, si sottomette alla sua volontà,
, comando. -sotto l'obbedienza di qualcuno: sotto l'autorità, il comando
sotto l'autorità, il comando di qualcuno; agli ordini di qualcuno. -essere
comando di qualcuno; agli ordini di qualcuno. -essere, stare all'obbedienza o a
stare all'obbedienza o a obbedienza di qualcuno: essere agli ordini di qualcuno.
di qualcuno: essere agli ordini di qualcuno. -avere a propria obbedienza: avere ai
vincolare, impe gnare formalmente qualcuno a fare qualcosa. testamento di
questa parte. 2. legare qualcuno a sé con un obbligo o comunque
pressione anche solo psicologici o morali) qualcuno a fare qualcosa. -anche in relazione
. -affidare, commettere per contratto a qualcuno l'esecuzione di un'opera.
obbligata... » gli suggeriva qualcuno nella coscienza. -come sottoscrizione di
figlio ha preteso e ottenuto che qualcuno firmasse, come garante, l'
favori ricevuti; il sentirsi obbligato a qualcuno. - anche come espressione diringraziamento e di
riportare, tenere obbligazione o obbligazioni a qualcuno: riconoscere i benefici ricevuti, sentirsi
professare, sapere, tenere obbligo a qualcuno: essergli riconoscente per un beneficio o
lo vede insidiato. -correre a qualcuno vobbligo', v. correre, n
. 59. -dare l'obbligo a qualcuno: legarsi o impegnarsi con una promessa
. -essere, restare in obbligo a qualcuno o a qualcosa: serbargli riconoscenza »
gioiello. -faticare negli obblighi di qualcuno: operare al suo servizio.
locuz. -a obbrobrio, in obbrobrio di qualcuno: in modo da provocargli vergogna o
sud. -alzare un obelisco a qualcuno: colmarlo di onori. fagiuoli
d'annunzio, iv-1-617: mi pareva che qualcuno a un tratto fosse venuto a togliermi
, pareri diversi o contrari rispetto a qualcuno degli oggetti trattati; eccezione, conte-
lingua vulgare, secondo il giudicio di qualcuno, non capace o degna di alcuna
oblatori. 2. chi reca a qualcuno un'offerta, un dono, un
offerta, tributo, omaggio reso a qualcuno in segno di reverenza, di gratitudine,
, rimembranza, traccia, vestigio di qualcuno o di qualcosa. rugieri d'
ogni nostra usanza. -mandare qualcuno in oblianza di qualcosa', far sì
la notte è mite, / e qualcuno si oblia / ad ascoltare quello che
in condizione di inferiorità nei confronti di qualcuno; non reggere il confronto. anonimo
-prendere oblio di qualcosa o di qualcuno: dimenticarsene, non curarsene.
di tale artefice. -portare qualcuno all'oblivione di qualcosa: indurlo a
ingiuria. -venire in oblivione di qualcuno, di qualcosa: rimuoverne il pensiero
. caro, 12-iii-23: pare a qualcuno che l'occasione del dialogo si potesse
-figur. particolare attenzione rivolta criticamente a qualcuno o a qualcosa. c. gozzi
osservare attentamente; vedere, scorgere qualcuno o qualcosa che richiama improvvisamente l'attenzione
, tenere d'occhio, badare a qualcuno o a qualcosa (e può avere
della terra. -provare interesse per qualcuno, tenerlo in considerazione. pavese
attirare l'attenzione o lo sguardo di qualcuno. papini, 8-322: donne
, tr. (occhieggio). guardare qualcuno per lo più insistentemente, con compiacimento
all'occhiello. -pigliare per l'occhiello qualcuno: prenderlo per il bavero, affrontarlo
o che vuole attirare l'attenzione di qualcuno. pulci, 19-97: margutte
complicità, di ammirazione o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'attenzione, anche
occhio in segno di intesa, per corteggiare qualcuno. contile, i-20: ottavio non
per la duchessa. -modo di guardare qualcuno o qualcosa per formarsene una determinata idea
alla casa del salto e ne passava qualcuno sullo stradone, lui gli diceva con
prediletto, favorito, sommamente caro a qualcuno; persona amata (anche nell'espressione
locuz. essere l'occhio destro di qualcuno e essere l'occhio diritto, per
il collaboratore più valido e fidato di qualcuno. guicciardini, iv-185: né può
: esortazione a vigilare, a sorvegliare qualcuno o qualcosa, a prestare molta attenzione
come esortazione a vigilare, a sorvegliare qualcuno o qualcosa, a prestare molta attenzione
celeste. -aprire gli occhi a qualcuno: restituirgli la vista. vangeli
occhi. -aprire gli occhi a qualcuno per qualcosa: metterlo in una data
truffa. -aprirsi gli occhi di qualcuno: prendere coscienza, conoscere una verità
l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o a qualcosa: avere un determinato
particolare attenzione, fissare lo sguardo su qualcuno o su qualcosa, per lo più
. -avere gli occhi alle mani di qualcuno: v. mano, n.
-avere, sentirsi addosso gli occhi di qualcuno: sentirsi osservato, sorvegliato.
essere pieno fin sopra agli occhi di qualcuno o di qualcosa: esserne stufo,
33. -battere l'occhio destro a qualcuno: per indicare scherzosamente incredulità, scetticismo
oggetto di riflessione, di giudizio di qualcuno. de sanctis, 9-21: è
, di ammirazione, o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'attenzione, anche
sentenza coi miei occhi. -considerare qualcuno o qualcosa come il fumo negli occhi
p -coprire la terra gli occhi a qualcuno: morire. bernardo, lii-13-4io:
, n. 59. -credere a qualcuno quanto ai propri occhi: credergli ciecamente
ria deformità deforma. -essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio:
negli, sopra, sugli occhi di qualcuno: essere in vista, essere visibile,
sul punto di cadere nelle mani di qualcuno. g. moro, lii-14-373:
spino, uno stecco negli occhi di qualcuno: costituire un fastidio, una molestia
-fare qualcosa un occhio così fatto a qualcuno: farglieli spalancare per la meraviglia,
così fatto. -far fare a qualcuno occhi pazzi', fargli perdere la ragione
. -fuggire d'occhio qualcosa a qualcuno: sfuggirgli all'attenzione, alla vista
. -fuori degli occhi di qualcuno: v. fuori, n. 25
. 41. -giocare d'occhio con qualcuno: ammiccargli, strizzarglielo in segno di
guardare, n. 22. -guardare qualcuno nel bianco degli occhi'. guardarlo fissamente
sei. -lasciare gli occhi dietro qualcuno o qualcosa: guardare con bramosia,
. -levare qualcosa dagli occhi di qualcuno: impedirgli di vederlo. giannotti
dagli occhi, dinanzi agli occhi di qualcuno: allontanarla, tenergliela lontana. -anche
antichissimo. -mangiare gli occhi a qualcuno: rimbrottarlo aspramente, maltrattarlo.
gli occhi. -mangiare, mangiarsi qualcuno o qualcosa con gli occhi: v
-mettere la benda agli occhi di qualcuno: v. mettere, n.
, su, in o a qualcosa o qualcuno: nutrire o mostrare vivo interesse o
o attenzione, talvolta eccessiva, per qualcuno o per qualcosa; esserne fortemente attratto
proporre all'attenzione o alla considerazione di qualcuno (anche in vista di una scelta
fauni. -presentare alla vista di qualcuno, in bella evidenza, perché osservi
. -mostrare gli occhi a o in qualcuno: rivolgere o fissare lo sguardo su
versi. -nicchiare l'occhio a qualcuno: strizzarglielo in segno d'intesa.
in capo o in testa che per qualcuno: ammirarlo, amarlo profondamente, talvolta
lasciare soltanto gli occhi per piangere a qualcuno: procurargli dolori, dispiaceri o danni
o togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da
qualcosa o di o da dosso a qualcuno: guardarlo fissamente, con insistenza,
riabilitare o a salvare l'onorabilità di qualcuno (una vendetta). alamanni
altrui onore, difendere l'onore di qualcuno, essere in gioco l'onore, intaccare
, intaccare, ledere l'onore di qualcuno, tenere all'onore, toccare nell'
, ecc.; rimettere l'onore a qualcuno: riabilitarlo, riconoscerne pubblicamente l'integrità
da una particoche davano rilevanza, in qualcuno dei suddettilare azione, comportamento o attività,
d'esequie', attendere alla sepoltura di qualcuno, alle onoranze funebri. mazzini,
scapiti d'autorità. -parlare di qualcuno con poco onore: sparlarne, denigrarlo
-a onta, in onta di qualcuno: con grave danno e pena,
-a onta, in onta di qualcuno: contrariamente al parere, all'opinione
parere, all'opinione, alla volontà di qualcuno; nonostante l'opposizione o l'ostilità
e durano. -all'insaputa di qualcuno, senza che questi lo sappia o
14. -in o nell'opera di qualcuno, di qualcosa', per quanto la
. -mettere, porre in opera qualcuno: indurre una persona a esercitare un'
grossa la banda. -mettere qualcuno in opera di qualcosa: fargli ricoprire
di volontà. -per opera di qualcuno: per mezzo, per intervento,
fuori di ragione. -senza opera di qualcuno: senza il suo intervento, spontaneamente
alpi, -era minaccia bastante, quando qualcuno voleva resistere ai suoi affigliati e ai
. segni, 11-21: forse a qualcuno parrà che la cognizione di tal bene
non si parlava più; tanto che qualcuno poteva ritenerli scomparsi. 3
sembra cerchino di strapparsi alla stretta di qualcuno che le ha prese per i capelli,
-potere di influire in modo determinante su qualcuno, di produrvi un'immediata rispondenza d'
: con me fanno di peggio, qualcuno mi chiama per scherno l'operista.
7. locuz. opinare con qualcuno: essere d'accordo con lui,
nelle espressioni a o per opinione di qualcuno, di o per propria opinione,
talvolta nell'espressione fuori dell'opinione di qualcuno) ', aspettativa, attesa;
, ammirazione, considerazione nei confronti di qualcuno o di qualcosa (anche in unione
-dare una determinata opinione a qualcuno: indurlo a credere (in relazione
-mettere una persona in opinione di qualcuno: fare in modo che abbia stima
mormoralo. -quanto per l'opinione di qualcuno: secondo il suo parere, il
loro fatti. -tenere l'opinione di qualcuno; parteggiare per lui, essergli favorevole
o, per estens., per incoraggiare qualcuno, in par- tic. un bambino
anche, per richiamare l'attenzione di qualcuno. g. bassani, 4-63
. [òppio). intontire o drogare qualcuno (consenziente oppure inconsapevole, o anche
in cui le circostanze sono favorevoli a qualcuno, onde se ne può trarre il
cui l'azione, l'intervento di qualcuno si determinano come più opportuni ed efficaci
vendetta, della resa dei conti per qualcuno. guido delle colonne volgar.,
fare. -essere le ore contate a qualcuno: essergli disponibile pochissimo tempo. carducci
lampo. -dare l'ora a qualcuno: vincolarlo a fare qualcosa in un
essere battuto duramente. -far sentire a qualcuno che ora fa: percuoterlo. fagiuoli
come formula d'imprecazione per augurare a qualcuno la rovina. lippi, 6-75