diderunt -destare il rimorso in qualcuno. bocchelli, 2-35: non troveranno
la natura e l'arte, / qualcuno l'inquietudine e l'inedia. landolfi
, investigare; ricercare; informarsi su qualcuno o qualcosa. scala del paradiso,
lo più con spirito fiscale) su qualcuno o qualcosa; cercare di sapere, domandare
il processo penale stesso (inquisizione contro qualcuno), specie se esso si iniziava
di scoppiare come se dalla nuca forata qualcuno seguitasse ad insaccarvi sugna e carne pesta
6. locuz. insalare qualcosa a qualcuno: fargliela pagare cara. crusca
a me piacciono molto. -mangiare qualcuno in insalata: essergli di gran lunga
drappi. -insaponare il capo a qualcuno: stordirlo, confonderlo. g
solo nella locuz. alv insaputa di qualcuno: senza che qualcuno sappia o sia
alv insaputa di qualcuno: senza che qualcuno sappia o sia stato informato o si
. (e spesso anche per ingannare qualcuno). baldini, 13-36: inscenò
schierarsi. -al figur.: allearsi con qualcuno. f. f. frugoni,
, tr. (insidio). immettere qualcuno nel possesso, ufficialmente e, per
anche morire. -portar le insegne contro qualcuno: muovergli guerra. g.
, accompagnare, portare le insegne di qualcuno: combattere ai suoi ordini; spendere
vili. -sotto la insegna di qualcuno: al suo servizio, ai suoi
-porre lamento dinanzi a qualcuno: rivolgerglisi avanzando una protesta o formulando
caprina. -essere lana delle pecore di qualcuno: con riferimento a cosa avuta in
-levare, tosare la lana a qualcuno: spogliarlo dei suoi beni, sottrargli
-sapere quanto pesa la lana di qualcuno: conoscerlo a fondo; sapere con
tevere. 2. figur. fare qualcuno oggetto di offese, di ingiurie,
4. locuz. parlare a lacettate di qualcuno: farlo oggetto di accuse offensive,
in campo! ». -assalire qualcuno lancia per lancia: affrontarlo in combattimento
lancia di monterappoli: trovarsi o mettere qualcuno in una condizione che non ha via
. -pigliare, impugnare la lancia per qualcuno: schierarsi a sua difesa, combattere
-pigliare, vibrare la lancia contro qualcuno o qualcosa: assalirlo. - al
tenuto. -scappare dalla lancia di qualcuno: sfuggire, sottrarsi a un pericolo
o spezzare una lancia in favore di qualcuno: prenderne le difese. de sanctis
-tenere la lancia alle reni di qualcuno: non lasciarlo in pace; non
con violenza, contro qualcosa o contro qualcuno (o, anche, senza particolare
della mia calligrafia. -introdurre qualcuno in un determinato ambiente o campo d'
di tanto in tanto rumorosamente, e qualcuno ne usciva lanciandosi a precipizio per la
, con forza, con violenza contro qualcuno o qualcosa; scagliato, scaraventato.
che rivolge, che indirizza pubblicamente contro qualcuno un'accusa (o un biasimo,
arma, un oggetto contro qualcosa o qualcuno (o, anche, senza particolare obiettivo
agevolare o a favorire l'introduzione di qualcuno in un determinato ambiente o settore o
, con l'idea fissa di diventare qualcuno. il mio paese sono quattro baracche
che fa sentire l'ammalato, alloraché qualcuno tocca la parte offesa = etimo
. locuz. fare gli occhi languidi a qualcuno: fissarlo con sguardi appassionati, provocanti
-languire o languirsi di o per qualcuno: amarlo ardentemente, appassionatamente.
. locuz. — alla lanterna di qualcuno: seguendo l'esempio di qualcuno,
di qualcuno: seguendo l'esempio di qualcuno, assumendolo come modello. lenzoni
lanterna. -portare la lanterna a qualcuno: fungere da esempio, da modello
agli altri artefici. -offrire a qualcuno la propria complicità per azioni o attività
ignobile. -spegnere le lanterne a qualcuno: ucciderlo. falerni, 56:
partigiano, seguace attivo e fanatico di qualcuno. -anche: persona avida e violenta
. fare la gola lappe lappe a qualcuno). lippi, 5-62:
dossi, 1-30: la convinzione che qualcuno, che qual- checosa invidiasse alla felicità
oro in mano. -beneficare disinteressatamente qualcuno. giov. cavalcanti, 271:
sé: intrattenersi per lungo tempo con qualcuno. macinghi strozzi, 1 -77:
difficile. -essere al largo di qualcuno: avere con lui rapporti o legami
v. mano. -mettere, tenere qualcuno alla larga: escluderlo dalla propria presenza
o contatti; evitare, guardarsi da qualcuno o da qualcosa; non interessarsi,
di gesti per richiamar l'attenzione di qualcuno. d'annunzio, iv-2-614: il chiomadoro
durar fatica a domandarlo. -cascare a qualcuno il formaggio sulle lasagne o le lasagne
(làscio, lasci). abbandonare qualcuno allontanandosi dal luogo in cui si trova
. fare sì (o permettere) che qualcuno rimanga più o meno stabilmente in un
, al governo o al comando di qualcuno; dare in balia. -anche al
cielo. 16. attribuire a qualcuno un incarico, un ufficio, una
17. avere, dopo la morte, qualcuno come continuatore della famiglia, della discendenza
o la situazione in cui si induce qualcuno mediante azioni, atteggiamenti e comportamenti
-lasciare in mano o nelle mani di qualcuno: v. mano. -lasciare
-posto in potere, in balia di qualcuno. 5. bernardo volgar.,
poste. -dare il lascio a qualcuno: allentargli il guinzaglio, metterlo in
semifluido. 6. locuz. mantenere qualcuno in lasso: concedergli di vivere nella
popol. radiografia. -fare le lastre a qualcuno: sottoporlo a esame radiologico.
nota anche troppo. — posare qualcuno su una lastra; ucciderlo. salvini
rendere, lasciare lastricata la strada a qualcuno: facilitargli l'appagamento di un desiderio
agg. che si trova al lato di qualcuno o di qualcosa; situato nei fianchi
, fornire il latino o i latini a qualcuno: assegnargli i compiti di latino;
spender poco. -insegnare il latino a qualcuno: fargli da maestro, impartirgli una
, acconciare, raddrizzare il latino a qualcuno: emendarne gli errori, richiamarlo all'
ii-75: si è sempre i meridionali di qualcuno. la provenza che sta sulla latitudine
. 4. luogo determinato assegnato a qualcuno o a qualcosa; spazio libero,
un sedile di marmo. -avere qualcuno o qualcosa dal proprio lato: averlo
lungi. -da lato a qualcuno: accanto a lui. dante,
. -da o dal lato di qualcuno: da parte sua; per quanto
stati. -dare il proprio lato a qualcuno: porgergli il fianco, dargli la
dar lato. -dare lato a qualcuno: dargli il passo, fargli largo
-dare lato, dare lato e luogo a qualcuno o a qualcosa: arrendersi, darglisi
-essere, stare, trovarsi dal lato di qualcuno: stargli vicino, stare dalla sua
la credenza. -mutare, cambiare qualcuno di lato: cambiarlo di posto,
-partire, stare lontano dal lato di qualcuno: staccarsene, abbandonarlo; stare distante
debbono essere. -stare a lato a qualcuno: uguagliarlo, reggerne il confronto.
-per, di, da lato di qualcuno (o paterno o materno):
. chi è incaricato di recapitare a qualcuno lettere, biglietti, pacchi; portatore
ricevuto, comunica a viva voce a qualcuno una notizia, un avviso, una
dato a mano aperta sul cappello di qualcuno. tommaseo [s. v
proprio un'instabilità ostinata. -provvedere qualcuno dei mezzi di sussistenza; sostentare.
-istillare qualcosa col latte: insegnarla a qualcuno fin dai primissimi anni. gigli
latte: poppare. -tenere latte da qualcuno: esserne stato istruito, averlo avuto
custodia una persona o una cosa a qualcuno da cui si ci dovrebbe invece guardare
. — a laude, in laude di qualcuno: al fine di lodarlo, di
, amen. -dare laude a qualcuno: lodarlo, elogiarlo, esaltarlo,
e smanie, perché riuscivo ad appartenere a qualcuno. -ridersi, infischiarsi di qualcuno
qualcuno. -ridersi, infischiarsi di qualcuno; non tenerlo in alcun conto.
villeggiatura. -lavare la faccia a qualcuno con gli sputi: coprirgliela di sputi
sentita: -vi- gliacconi! fatevi fuori qualcuno, che gli lavo la faccia cogli
-lavare la faccia, il muso a qualcuno: dirgli quello che si merita;
. mano. -lavarsi la bocca di qualcuno o di qualcosa: sparlarne con maligna
-dare, fare una lavata di capo a qualcuno: v. capo, n.
si chiamavano l'un l'altro, qualcuno cantava. -di animali.
mondo. -adoperarsi in favore di qualcuno; assecondarne le aspirazioni; appoggiarne le
comunque, coercitiva; cercare di convincere qualcuno (o di sottometterlo ai propri voleri
23. figur. disporre favorevolmente qualcuno a proprio vantaggio; adoperarsi abilmente per
di lavorato. -lavorare addosso a qualcuno: biasimarlo selavoratèrra, sm. e
, 1-8 (38): se qualcuno a noi da voi ritorna e viene
nel prendere in giro o nel motteggiare qualcuno. moniglia, 1-iii-467: seconda quel
-portare, tenere, fare lealtà a qualcuno: essergli amico fedele. fiore
portare, osservare, tenere leanza verso qualcuno: comportarsi nei suoi riguardi con lealtà
vedeva il male dappertutto. -temere qualcuno come la lebbra: provarne disgusto,
, le scarpe, gli stivali a qualcuno: adularlo servilmente. nievo, 822
confessionali. -leccare le mani a qualcuno: v. mano. -leccare le
sepolture: v. sepoltura. -leccare qualcuno con gli occhi: fissarlo con sguardi
gli occhi parlando. -leccare qualcuno da capo a piedi: colmarlo di
-non essere degno di leccare le scarpe a qualcuno: v. scarpa. 9
-essere come pallottola dietro il lecco di qualcuno: cercare di stargli vicino quanto più
-essere fatto lecco degli scherni di qualcuno: divenirne oggetto di beffe e dileggio
-avere lega, essere in lega con qualcuno: essergli unito con un patto di alleanza
guarda. 12. attrarre qualcuno (o 1'animo o i sensi)
275: di tanto in tanto verrà qualcuno più pratico di voi a fare il rimanente
27. andare perfettamente d'accordo con qualcuno, trovarsi bene in sua compagnia,
salame. -legare conoscenza o amicizia con qualcuno: entrare in rapporti più o meno
giocando. -legare conversazione o discorso con qualcuno: intrattenersi a parlare con lui.
mani (o mani e piedi) a qualcuno; legarsi le mani: v.
dito, n. n. -legarsi qualcuno ad un filo della scarpa: giudicarlo
. e letter. lasciare qualcosa a qualcuno per mezzo di un legato o,
9. unito o accomunato a qualcuno da un vincolo di simpatia, di
10. che si trova, con qualcuno o qualcosa, in rapporto di armoniosa
aria. -essere legato in oro con qualcuno: diventarne amico intimo. zena
21. locuz. -a legge di qualcuno: al modo suo, secondo l'
-mettere, porre la legge in mano a qualcuno: disciplinarne strettamente la condotta.
, i sentimenti, i desideri di qualcuno; penetrarne i segreti pensieri, gl'
-farsi leggere qualcosa: incaricare qualcuno di leggere per poterlo ascoltare.
. 9. -leggere la vita a qualcuno: v. vita. -leggere le
, nell'anima, nel pensiero di qualcuno; leggergli il cuore, l'anima,
potrebbe essere accaduto il capitar male a qualcuno degli altri prigioni, come che leggiermente
lascerò dare. -prendere qualcosa o qualcuno alla leggera: non dargli l'importanza
leggio '). dicesi per tacciare qualcuno d'eccessiva loquacità. arlia, 1-200:
le legna addosso o in capo a qualcuno: sparlarne, diffamarlo. sacchetti,
locuz. dare del lei: rivolgersi a qualcuno usando la terza persona. -per estens
persona. -per estens.: trattare qualcuno con rispetto e deferenza o anche con
stagione più incerta. luzi, 67: qualcuno come te m'apparve altrove / in
-baciare il lembo delle veste a qualcuno: come segno di omaggio, di
. -mettere il lembuccio in mano a qualcuno: toglierselo di torno. lippi,
. cantoni, 349: oh se qualcuno stando fuori, potesse vedere tutta la
raddoppiare, rinnovare, rendere lena a qualcuno: stimolarne le energie fisiche e morali
, ma leale stato. -mettere qualcuno in lena con altri: spingerlo all'
rami stare. -tenere in lena qualcuno: tenerlo legato a sé; tenerselo
, emungere, levare la lena a qualcuno: togliergli il fiato, le forze,
5 ant. e letter. disporre favorevolmente qualcuno, accaparrarsene la benevolenza; tranquillizzare,
o corrompere con donativi. -prendere qualcuno alla lenza: ingannarlo, raggirarlo.
poltronaggine. -entrare sotto le lenzuola di qualcuno: cercare di carpirne i segreti.
s'è scovata. -pigliare, comprare qualcuno per lepre: ritenere ingenua una persona
9-1045: son tutti poco buoni. se qualcuno si salva, come onestà e come
consistente nel comportamento di chi pratica a qualcuno una violenza fisica da cui derivi una
ledere, a offendere l'integrità di qualcuno o di qualcosa; pregiudizievole, offensivo
'. -dividere il lesso con qualcuno: accettare un suo invito a pranzo
. -gettare, cacciare qualcosa o qualcuno nel letamaio: disfarsene in modo oltraggioso
reputare, disprezzare, abbassare, calpestare qualcuno o qualcosa come letame (o meno
-levare il letame di sotto a qualcuno: ripulirlo dagli escrementi. - anche
; lettera raccomandatoria: scritto col quale qualcuno viene affidato all'interessamento e alla protezione
della pubblica autorità col quale si rimoveva qualcuno dall'ufficio che ricopriva. bernio
giudice di altra sede di far citare qualcuno che risiede nella sua giurisdizione.
: atto con cui si concede a qualcuno la cittadinanza di un determinato stato.
costruire case. con quale materiale? qualcuno anche con materiale che produce in proprio
redi, 3-15: potrebbe però dubitar qualcuno se realmente sia questa opera d'andrea
20-170: fatti scrivere una letterina da qualcuno che tu te ne possa fidare.
bene. -essere liberale di sé a qualcuno: consacrarsi al suo servizio, dedicargli
2. locuz. intonare o cantare a qualcuno il « libera me domine » o
una umiliazione insopportabile. 20. sottrarre qualcuno all'influenza, all'autorità, alla
. -liberarsi di qualcosa addosso a qualcuno: affibbiarglielo. fogazzaro, 1-57
orofino. -liberarsi di o da qualcuno: toglierselo da torno, allontanarlo,
-ant. dotato di potere su qualcuno. boccaccio, dee., 10-4
cento o centocinquanta lire in occasione che qualcuno dei liberi si mariti. -libero
gli altri; ma se nel frattempo qualcuno di quelli che non sono stati avvistati
-dare, fare mano o via libera a qualcuno: concedergli completa facoltà di agire.
. -lasciar libero il posto a qualcuno: cedergli un incarico, un impiego
ultima notte. -avere libertà sopra qualcuno: poterne disporre a proprio beneplacito.
d'estate. -dare a qualcuno la libertà, la sua libertà: permettergli
vita. -dare, concedere a qualcuno la libertà di fare qualcosa: permettergli
. -essere in libertà del giudizio di qualcuno: doverne subire la valutazione, la
amarvi. -essere in libertà di qualcuno: avere la possibilità, la facoltà
. -lasciare qualcosa in libertà a qualcuno o di qualcuno: mettergliela a completa
qualcosa in libertà a qualcuno o di qualcuno: mettergliela a completa disposizione. bisaccioni
sbarazzarsi di un impedimento, liberarsi di qualcuno. manzoni, pr. sp.
di offrirmi. calandra, 6-223: se qualcuno di questi scalzacani si pigliasse la libertà
-a libito, per libito di qualcuno: conforme ai suoi gusti, alle
. 12. locuz. librarsi su qualcuno o su qualcosa: incombere minacciosamente.
in su le mani. -rimettere qualcuno alle librettine: rimandarlo alla scuola elementare
. moretti, ii-209: m'affidava qualcuno de'suoi librettucci, ch'io
libro. -aprire il proprio libro a qualcuno: rivelargli i propri segreti.
le disfà. -far libro nuovo con qualcuno: iniziare un periodo di nuovi rapporti
. -leggere nel o sul libro di qualcuno: sottoporlo a inquisizione spietata, a
va a pelo. -non avere qualcuno nel proprio libro: non provare per
, non poter portare i libri a qualcuno: essergli smisuratamente inferiore, valere infinitamente
. -non essere nel libro di qualcuno: non andargli a genio, non
e di rancore. -notare qualcuno sul libro nero: iscriverlo in un
che in casa non fosse al continuo qualcuno a guardia delle cose. caro,
-con licenza o la licenza di qualcuno: col suo permesso, con la
con licenza parlando. -dare a qualcuno una licenza braccesca: allontanarlo in modo
. -dare, concedere licenza a qualcuno: congedarlo, accomiatarlo. - anche
nelle stanze. -di licenza di qualcuno: con la sua autorizzazione, col
santo jacopo di galizia. -lasciare qualcuno in propria licenza: concedergli piena libertà
-prendere, pigliare, togliere licenza a qualcuno o da qualcuno: ossequiarlo e salutarlo
, togliere licenza a qualcuno o da qualcuno: ossequiarlo e salutarlo prima di allontanarsi
-senza licenza o la licenza di qualcuno: senza la sua autorizzazione (orale
. ant. e letter. autorizzare qualcuno a fare qualcosa o a comportarsi in
3. accomiatare, congedare, concedere a qualcuno la facoltà di partire (per lo
altro modo. 4. costringere qualcuno, per lo più con modi bruschi
dalla regia autorità. 6. allontanare qualcuno da un servizio o da un impiego
al 'licet 'quando sentivan avvicinarsi qualcuno alla porta. pratolini, 9-394: sempre
m'è stato villano. -fare lieto qualcuno di qualcosa: fargliene dono.
suoi. -fare, rendere lieto qualcuno: allietarlo, consolarlo, colmarlo di
. locuz. -farsi, divenire ligio di qualcuno: sottometterglisi con patto di sudditanza,
fatto che nelle famiglie dove c'è stato qualcuno strano od anche matto, spesso
. -essere lima contro lima verso qualcuno: combatterlo aspramente. guerrazzi,
7. indebolire, stancare, sfibrare qualcuno a poco a poco sia fisicamente sia
, essere, trovarsi in linea con qualcuno o qualcosa: essergli paragonabile, stargli
di nobiltà. forse è imparentata con qualcuno che ebbe od ha la camicia,
mano. -avere lingua da o con qualcuno: avere uno scambio di idee,
parlava in maniera affettuosa. -avere qualcuno in sommo della lingua: parlarne continuamente
le ripete. -dare lingua a qualcuno: chiamarlo ad alta voce, salutarlo
sulla lingua. -dire di qualcuno a lingua sciolta: parlarnesenza alcun riguardo e
, chiudere, tagliare la lingua a qualcuno: indurlo, convincerlo a tacere; impedirgli
. -menare la lingua contro o verso qualcuno: parlarne male, diffamarlo, screditarlo
lengua. -muovere la lingua a qualcuno: ispirargli una verità, una profezia
non rappallozzolarsi la lingua in bocca a qualcuno: non provare difficoltà o soggezione a
. -parlare con la lingua di qualcuno: ricalcarne fedelmente il modo di esprimersi
antonio. -sciogliere la lingua a qualcuno: incitarlo, incoraggiarlo, autorizzarlo a
-stare bene la lingua in bocca a qualcuno: distinguersi per singolare facondia.
si frenasse. -tirare in lingua qualcuno: chiamarlo in causa, invitarlo a
che amore. -parlare il linguaggio di qualcuno o un linguaggio diverso: intendersi,
tanto avviene che, nella corsa, qualcuno non bada che l'acqua à, di
. -tagliare corto il linguino a qualcuno: impedirgli di parlare troppo; evitarne
tarchetti, 6-i-607: non so se qualcuno de'miei lettori... si
, è quand'altri, per levarsi qualcuno di torno gli dice: 'va'a
11. locuz. -liquefare in pianto qualcuno: farlo sciogliere in lacrime.
nipotine. -far pagare o pagare a qualcuno ventuno (o più) soldi per
innumerabile e incomoda turba non si alza qualcuno che ci arricchisca di bellissime liriche.
senza lische. -cavare la lisca a qualcuno: fargli raccontare tutto quello che sa
gatti. -lisciare la coda a qualcuno: adularlo, tenerlo buono.
. -passare liscio su qualcosa o qualcuno: non tenerne conto, non attribuirgli
passeranno liscia. -passarla liscia a qualcuno: chiudere un occhio su una sua
-fare qualcuno a liste: farlo a pezzi, rovinarlo
ombra propria. -avere lite con qualcuno: bisticciare, altercare, accapigliarsi.
. 1. -essere in lite con qualcuno: trovarsi impegnato in un contrasto,
, prendere, mettere su lite con qualcuno: bisticciare, rissare, attaccar briga;
è in contrasto o in polemica con qualcuno; che discute o disputa con asprezza
. avere). disputare violentemente con qualcuno per difendere o imporre le proprie ragioni
4. tr. cercare di impossessarsi di qualcuno o di qualcosa, lottando con tutte
vuole impedirlo; rivendicare o contendere a qualcuno accanitamente e ostinatamente un possesso, un
sta litigando; che è in rissa con qualcuno, che pianta grane, che fa
. locuz. -accordare il proprio liuto con qualcuno: intendersela (per lo più amorosamente
con lusinghe e adulazioni nelle grazie di qualcuno. ghirardi, 20: -bene bene
-mettere, porre qualcosa sul liuto a qualcuno, mettersela sul liuto: indugiare a
t 'elmo di scipio'desse molestia a qualcuno e gli paresse mito da panche di
livida. jovine, 67: quando qualcuno dei più piccoli non visto le pizzicava
a livrea. -portare la livrea di qualcuno: essere al suo servizio, alle
8. fare in modo che qualcuno venga a trovarsi in una data condizione
indica il luogo in cui si trova qualcuno o qualcosa, o dove avviene l'
maniera locati, con il riservo di qualcuno dei detti usi o servitù, le
parole le virtù e i meriti di qualcuno; manifestare sincero apprezzamento; esprimere un
sentirsi, mostrarsi, dichiararsi soddisfatto di qualcuno o di qualcosa; provarne compiacimento,
. locuz. -aver poco da lodarsi di qualcuno o di qualcosa: non esserne affatto
morte lodare tutta la vita. -lodare qualcuno di o da qualcosa: attribuirgliene il
favorevole, benché da lungi, a qualcuno de'loro errori? lami, 1-1-
, le azioni, la condotta di qualcuno o per i pregi di qualcosa; giudizio
-lode a te, a loro, a qualcuno: a esprimere consenso, elogio,
locuz. -cantare, dire le lodi di qualcuno: esaltarne, celebrarne le perfezioni,
il merito. -in lode di qualcuno o di qualcosa: a suo onore
-innalzare, intonare, tessere le lodi di qualcuno; innalzare qualcuno con lodi: celebrarlo
tessere le lodi di qualcuno; innalzare qualcuno con lodi: celebrarlo, in modo
leggiero. -porgere, rendere lode a qualcuno: elogiarlo; fargli onore; essere
autorevolezza. -recare qualcosa a lode di qualcuno: attribuirglielo a merito.
. -tener loggia dei fatti di qualcuno: sparlarnemaliziosamente. allegri, 100:
. arte di conoscere la personalità di qualcuno attraverso i suoi discorsi. tramater [
d'ottone. -per logorare di qualcuno (con uso sostant.):
essere lontano da qualcosa o da qualcuno (con riferimento a persona);
possibilità (intellettuali o fìsiche) di qualcuno; che è estraneo alla sua sfera
separazione: alla larga da qualcosa o qualcuno (per lo più in frasi esclamative
nostra incominciare. -guardare dalla lontana qualcuno: non portargli molta simpatia; evitarlo
loricai esteriormente e ne sottoposi anche qualcuno alla macchina pneumatica, senza che mi accor
loto. -fare il loto addosso a qualcuno: recargli offesa, danno, ingiuria
marea. -venire a lotta con qualcuno: affrontarlo in un combattimento a corpo
bisognava impedire che il protocollo desse a qualcuno un vicino meno gradito. perciò ogni
conclusione di un affare o di influenzare qualcuno a proprio vantaggio mediante offerte di denaro
pratolini, 2-449: di tanto in tanto qualcuno gira con in mano un cappello rovesciato
-mettere il lucchetto alla bocca di qualcuno: costringerlo al silenzio, impedirgli di
5. locuz. far luccicare qualcosa a qualcuno: fargli intravedere come imminente, a
mai. pirandello, 8-328: se qualcuno ardiva di levare gli occhi, vedeva
non stan le lucciole. -vendere a qualcuno lucciole per facelle: indurlo in un
, / si volse. -amare qualcuno più che la luce: amarlo al
all'endimione? -dare luce a qualcuno su qualcosa: informarlo esaurientemente, ragguagliarlo
'. -essere diverso da qualcuno più che la luce dal buio:
passeggiare ancora. -fare luce a qualcuno: illuminargli il cammino con una lampada
. -gettare una luce sinistra su qualcuno o su qualcosa: metterne in evidenza
-mettere in cattiva o trista luce qualcuno: diffamarlo. - anche rifl.
nel mondo. -nella luce di qualcuno: al suo cospetto. bembo,
avverati. -togliere la luce a qualcuno o a qualcosa: impedirgli l'illuminazione
padre. -togliere le luci a qualcuno: privarlo della luce, accecarlo.
ogni volta che mi avvien di percorrere qualcuno dei nostri pomposi cimiteri, m'indignano
senza avere avuta la fortuna di allegare qualcuno di queste lucerne legali. carducci, iii7-
serva di edificazione e ammaestramento; indicare qualcuno come luminoso esempio di ogni virtù.
se vai a firenze per carnevale fammi da qualcuno lucidare le sole parole che contengono il
un lucifero, un demonio, se qualcuno volesse frugarmi in tasca.
. -dare, fruttare lucro a qualcuno: procurargli profitti o vantaggi più o
fra sé. -fare ludibrio di qualcuno o qualcosa: deriderli, oltraggiarli,
una persona 0 una cosa ludibrio di qualcuno o qualcosa: renderla oggetto di derisione
ant. farsi gioco, burlarsi di qualcuno o qualcosa; ingannare; irridere.
6. locuz. far ludo di qualcuno: divertirsi, per lo più crudelmente
jahier, 119: pioveva lugubremente; qualcuno avea sottobraccio l'ombrello che, ormai
le cose. viani, 14-156: qualcuno, accennando il nano, gli diceva
fichi secchi. -ornare il capo a qualcuno col distintivo della lumaca: fargli portar
34. locuz. -accendere i lumi a qualcuno, porre i lumi ai piedi di
, porre i lumi ai piedi di qualcuno: onorarlo grandemente, tributargli fervidi omaggi
questo incontro. -chiudere i lumi a qualcuno: assistere alla sua morte.
. -far lume e candela a qualcuno: offrire per lui preghiere e
porsi sotto del vostro. -cogliere qualcuno sul far della luna: sorprenderlo in
. -fare montare la luna a qualcuno: provocarlo all'ira, incollerirlo,
partito che vaglia. -mandare qualcuno nel mondo della luna: ubriacarlo,
bere del brachetto. -mostrare a qualcuno la luna a mezzodì: percuoterlo violentemente
il popolo. -regalare la luna a qualcuno: fare il possibile e l'impossibile
nelle notti 'di luna come per vedere qualcuno che somigliasse a lui, e alzava
la o una lunga, dare lunga a qualcuno o a qualcosa: concedergli una dilazione
lunghe. -mandare, menare, tenere qualcuno alla lunga, in lunga, per
. -non veder più lungi di qualcuno: non vedere altri; non avere
17. -essere lunga la mano di qualcuno: di chi è talmente abile e
le ascelle. -avere luogo con qualcuno: trovarsi in sua compagnia. -
compagnia. -avere luogo innanzi a qualcuno: esserglisocialmente superiore. ariosto, 20-62
una persona o una cosa in luogo di qualcuno o di qualcosa: stimarle, giudicarle
-avere, trovare luogo in o presso qualcuno: goderne la benevolenza, la protezione
luogo. -dare il primo luogo a qualcuno: offrirgli il posto più onorifico;
, cedere, concedere, largire luogo a qualcuno o a qualcosa: offrirgli un ricetto
. -dare luogo alle parole di qualcuno: ascoltarle, con attenzione, interpretarle
-essere, stare, rimanere in luogo di qualcuno o di qualcosa: farne le veci
di ragionare. -fare luogo a qualcuno: fargli posto; offrirgli un ricetto
e su guadiabbandonati. -in luogo di qualcuno o di qualcosa: in suo cambio
il futuro. -lasciare luogo a qualcuno in un patto, in una lega
mare. -non avere luogo a qualcuno: non essergli necessario. boccaccio
-tenere luogo o il luogo di qualcuno o di qualcosa: farne le veci
signore alberto, che venissi o mandassi qui qualcuno. ariosto, 772: intendo che
essere in luogotenente, tenere luogotenente per qualcuno; fargli, servirgli da luogotenente:
lupo con gli altri. -mandare qualcuno nella bocca del lupo: spingerlo verso
non si dice mai pubblicamente qualcosa di qualcuno senza che sia vero o quasi vero.
o benevolenza fìnta o interessata per qualcuno, al fine di carpirne la fiducia
sollecitazione 0 fascino esercitato da qualcosa su qualcuno. -anche: impulso emotivo, stimolo
neppur di mostrarla, per timore che qualcuno non la creda apocrifa. 2
(lusingo, lusinghi). blandire qualcuno con parole o atteggiamenti falsamente benevoli,
eleganza o di ricchezza da parte di qualcuno. moretti, i-179: che lussi
che quella ingiuria coli espressivi potrebbe condurre qualcuno a delle macgalilez, ad imitazione de'
essere capitatein qualche machia. -chiamare qualcuno alla macchia: convocarlo in un luogo
10. locuz. -macchiare con qualcuno: appartarsi in luogo nascosto o segreto
naturali. -macchiarsi con o di qualcuno: avervi rapporti carnali. giorgio
. 13. locuz. -accusare qualcuno di macchiata fede: accusarlo di esser
loricai esteriormente matracci e ne sottoposi anche qualcuno alla macchina pneumatica, senza che mi
arti subdole e astute a danno di qualcuno un inganno, un'insidia, una congiura
subdola e sottile volta al danno di qualcuno; trama, inganno, insidia;
, mori e giudei, e per qualcuno de'gentili. cassiano da macerata, lxii-2-iv-
trarre partito o vantaggio da qualcosa o qualcuno. soldati, 1-105: non avendo
esporre, mandare, menare, portare qualcuno al macello: condurre qualcuno alla rovina
, portare qualcuno al macello: condurre qualcuno alla rovina o, addirittura, alla
fatto un macello. -fare macello di qualcuno: ucciderlo selvaggiamente; farne strazio e
. locuz. -condurre, buttare, mettere qualcuno al macero: mandarlo in rovina,
fogazzaro, 5-436: ella vestiva a qualcuno: liberarlo da una gravissima preocancora a
d'avere. -essere di macina di qualcuno: dipenderne, derivarne come effetto da
avanti alle porte o la casa di qualcuno, o d'httaccarle al muro o
bestialità. -farne una madornale a qualcuno: arrecargli un grave affronto o una
; allevatrice. 34-locuz. -dare a qualcuno la madre d'orlando: prendersi gioco
ogni malizia. -fare da madre a qualcuno: prendersene curacon animo materno. p
far suonare un madrigale sulle spalle di qualcuno: percuoterlo, bastonarlo violentemente. g
-togliere, troncare le maestre a qualcuno: impedirgli i movimenti e le iniziative
. locuz. — avere il maestrato di qualcuno: esserne il capo. boccaccio
vicino ». -dare a qualcuno un maestrato: conferirgli un incarico di
. 22. locuz. -avere qualcuno per maestro o a maestro: riceverne
-fare da maestro, essere maestro a qualcuno: ammaestrarlo, assisterlo, guidarlo.
tempo maestro e marito. -fare di qualcuno il proprio maestro: sceglierlo come guida
. -fare il maestro addosso a qualcuno: sottoporlo a critica severa, trovare
l'esperienza. -prendere, pigliare qualcuno per maestro: sceglierlo per proprio insegnante
proprietà o l'industria o i beni di qualcuno, o promette di non usare violenza
la sua grazia guasta e magagnata a qualcuno qualche volta, di male qualità e
. -avere maggioranza o la maggioranza sopra qualcuno: esercitare, nei suoi riguardi,
ai cuori italiani. -fare maggiore qualcuno: favorirlo, preferirlo (anteponendolo ad
. -dare, apprestare la magione a qualcuno: procurargli una dimora, ospitarlo.
una facciata. -per magistero di qualcuno: per opera sua, col suo
-porre, mettere, mandare in magistrato qualcuno; dargli, conferirgli, concedergli un
per ordine de'supremi, che se qualcuno pretende cosa alcuna con tra il duce o
màlia. -mancare una maglia a qualcuno: non essere completamente equilibrato.
455 — -non mancar maglia a qualcuno: essere armato di tutto punto.
cannone. sbarbaro, 1-49: bussa qualcuno alle porte d'italia con un maglio
carne ad beccaria macellata, e da qualcuno arrostita e magnata. serafino aquilano,
, ma ancor io ne ho avuto qualcuno. montecuccoli, i-526: furono consci
in funzione dopo soli venti minuti. qualcuno preferisce gli esperimenti di magnetismo e si
appropriate le virtù e i meriti di qualcuno; riconoscere e dichiarare degno di approvazione
volontà. -riconoscere la superiorità di qualcuno. livio volgar., 1-314:
. locuz. -avere (o fare a qualcuno) magramente le spese: ricevere o
gli italici aspettavano, pazienti, che qualcuno si ricordasse di loro. -povero
per pingue. -rimanere magro di qualcuno o di qualcosa: perderli, separarsene
poterlo meglio subiugare. -tenere magro qualcuno: tenerlo a corto di mezzi;
8. locuz. -dare del maiale a qualcuno: ingiuriarlo con questo epiteto; definirlo
fummo all'angolo di via monte napoleone qualcuno, scantonando, l'urtò un poco:
disposizione d'animo ostile nei confronti di qualcuno o qualcosa; malevolenza, avversione;
, rancore, astio nei confronti di qualcuno o di qualcosa. mercante in
modo, o poltroni; / vengano qua qualcuno almen che sia / presto, che
festino. -dare il malanno a qualcuno: arrecargli grave danno o fastidio.
malanni. -mettere il malanno in qualcuno: causarne la perdizione, mandarlo in
tamburo funesto. sbarbaro, 1-154: qualcuno ha atteso... l'uccellaccio al
-fare, portare il malaugurio a qualcuno: in dirizzargli un malefizio, il
voglio essere profeta malauguroso), qualcuno tra voi berrà ancora il dolce lume
5. locuz. -dare malaventura a qualcuno: cagionargli danno. fra giordano
malaventura ». -per malaventura di qualcuno: con suo danno. lettera in
piacevano. -che non è contento di qualcuno o di qualcosa; che, per
lugano. bocchelli, 1-iii-209: a qualcuno, ogni tanto, l'insolazione d'
lampedusa, 233: quando trattano male qualcuno,... non è tanto
masticare1, n. 16. -mettere qualcuno male: metterlo in cattiva luce.
scongiuri minuziosissimi. -parere male a qualcuno: dargli una cattiva impressione.
un motto solamente e una arguzia di qualcuno raccontasse. -pensare male: avere un'
male: avere un'opinione malevola su qualcuno o qualcosa in base a congetture,
: resisto. -star male di qualcuno: esserne follemente innamorato. aretino
». pascoli, i-217: c'è qualcuno che fece il male? oh!
, di rovina, di maledizione per qualcuno o qualcosa. dante, purg
disinore. -essere a male a qualcuno: portargli disgrazia, sventura, malanno
v'andò. -essere male con qualcuno, esser male di qualcuno: essere
male con qualcuno, esser male di qualcuno: essere in cattivi rapporti con qualcuno;
qualcuno: essere in cattivi rapporti con qualcuno; nutrire astio, diffidare.
v. rimedio. -in male a qualcuno: in danno di qualcuno. bibbia
-in male a qualcuno: in danno di qualcuno. bibbia volgar., vii-44:
sé e sé, come deve aver riso qualcuno di quei grandi pittori (crudele come
nutrire astio o rincrescimento nei confronti di qualcuno. berni, 10-5 (i-261)
li asciuga. -per male di qualcuno: per sua disgrazia; a suo
. -prendere, venir male a qualcuno: sopravvenirgli un malore, un mancamento
buono e corretto al cattivo comportamento di qualcuno. berni, 305: egli è
-come imprecazione, per augurare a qualcuno la sanzione e il giudizio divino di
ostilità o di stizza nei confronti di qualcuno. boccaccio, dee., 3-3
maledisti). augurare il male a qualcuno, esecrare (per una colpa commessa
attirare, invocare la maledizione divina su qualcuno o qualcosa mediante pratiche magiche.
3. lanciare l'anatema contro qualcuno (con riferimento alla maledizione, generalmente
ovvero si invoca il castigo divino sopra qualcuno. fra giordano, 3-85:
violenta per augurare guai e malanni a qualcuno; malaugurio, profezia infausta. -anche
in due. puoi dirlo. e magari qualcuno che suona. ma da soli è
letter. azione diretta a danno di qualcuno o a detrimento di qualcosa o che
cattiva disposizione d'animo nei confronti di qualcuno; malanimo, animosità; astio,
accuse, per ostilità nei confronti di qualcuno; che mette in risalto difetti e manchevolezze
4. locuz. -fare il malgoverno di qualcuno: torturarlo, ucciderlo. dante
aspettativa, il parere, la volontà di qualcuno (per lo più nelle espressioni a
13-iii-9: di questi vecchi de'zoboli qualcuno seppe doversi fare e, potendo rimediarvi con
a giudicare o a parlare male di qualcuno; maldicenza. c. bini,
, ordire trame malvage ai danni -di qualcuno; molestare, maltrattare, affliggere;
tr. ant. e letter. fare qualcuno oggetto di atti dannosi, di gesti
co- teste son calunnie... qualcuno che maligna il mio gustavo gli appicca
non ci sia sotto qualche malignità di qualcuno che abbi voluto far male a lui
di rendergli ossequio. -usare malignità con qualcuno: comportarsi nei suoi riguardi in modo
13. locuz. addarsi al maligno con qualcuno: comportarsi con lui duramente, con
15. locuz. -adoperare malizia contro qualcuno: trattarlo in modo iniquo, fargli
civetteria. -insegnare la malizia a qualcuno: smaliziarlo, scaltrirlo. guadagnoli
. -mettere, porre in malizia qualcuno o la malizia in qualcuno: insospettirlo
in malizia qualcuno o la malizia in qualcuno: insospettirlo, renderlo diffidente. f
mestiere. -fare una malizia a qualcuno: sottoporlo a un incantesimo.
ria femena en nequizia. -passare qualcuno di malizia: dimostrarglisi superiore in malvagità
s'accende.] ovine, 2-127: qualcuno dopo qualche istante si alzò e gli
come garante o fideiussore in favore di qualcuno circa il pagamento di un debito o
impegnare la propria autorità a favore di qualcuno. avea di te, io ho
impegnare la propria parola a favore di qualcuno; rispondere per lui. bresciani,
. tr. dir. ant. proteggere qualcuno con la propria mallevadoria, impegnandosi,
obbligo di natura giuridica o politica verso qualcuno; promettere solennemente un dato adempimento;
11. locuz. malmenare per bocca qualcuno: diffamarlo, sparlarne. g
, sfavorevoli o negativi nei confronti di qualcuno o di qualcosa. fra giordano,
-cacciare, gettare, lasciare, mandare qualcuno in malora o alla, colla,
malora. -in o per malora di qualcuno: in suo danno, a suo
bar etti, 1-313: chi sa che qualcuno non mi attribuisse anche qualche segreto maltalento
nessuno. -essere di malumore con qualcuno: essere irritato nei suoi confronti.
discorsi. -mettersi di malumore con qualcuno: mettersi in conflitto con lui,
-trasudare la malvasia dai pori a qualcuno: presentarsi con l'aspetto congestionato che
2. locuz. fare malviso a qualcuno: riservargli una cattiva accoglienza, trattarlo
ma'-perché chinandosi gemeva e aveva sempre qualcuno nelle gambe. -amore di mamma:
e di premure materne nei confronti di qualcuno; benefattrice, protettrice. maconi,
-dare, offrire, porgere le mamme a qualcuno: allattarlo. b.
donna freddolosa. -fare da mamma a qualcuno: allevarlo o prendersene cura con premure
un mammalucco. -dare del mammalucco a qualcuno: accusarlo di stoltezza e goffaggine.
porgere la mammella o le mammelle a qualcuno: allattarlo. arrighetto, 224:
inferta pesantemente con la mano distesa su qualcuno o su qualcosa (e può aver
. -gettare manate di fango su qualcuno: diffamarlo ignobilmente. moretti,
a qualcosa o di qualcosa o di qualcuno: soffrirne la mancanza, esserne privo
di vettovaglia. -fare mancamento a qualcuno: mancare (condanno e disagio).
9. locuz. -fare mancanza di qualcuno: farne strage, eliminarlo.
, esistere, trovarsi; appartenere a qualcuno. cecco d'ascoli, 1172:
; poter disporre di qualcosa o di qualcuno in modo più o meno conveniente e
. 27. locuz. -mancare a qualcuno: venire meno alla sua fiducia e
. parola. -mancare di qualcosa a qualcuno: rifiutargliela, negargliela (con partic
non risentirmene seco. -mancare di qualcuno: trovarsene separato e lontano; rimpiangerne
rispetto. -mancare il nono mese a qualcuno: essere nato prematuro e minorato fisicamente
e cadde. -mancare le gambe a qualcuno: v. gamba1, n.
-mancare o non mancare da o per qualcuno che qualcosa avvenga o si compia',
le ginocchia. -mancare sotto a qualcuno: rifiutargli o ritirargli l'appoggio materiale
-non lasciare, non fare mancare nulla a qualcuno; non farlo mancare di nulla:
quelle poi. -non mancare a qualcuno: comportarsi, nei suoi riguardi,
. -non mancare di qualcosa a qualcuno: fare in modo che non ne
in francia. -fare mala mancia a qualcuno: offenderlo, danneggiarlo. a
mancina. -dare la mancina a qualcuno: cedergli il lato sinistro, collocarsi
si vibra. -restar mancino a qualcuno: sottrarsi abilmente a sue indagini o
dir. rom. cedere la proprietà di qualcuno o di qualcosa mediante la mancipazione;
potesse trattare come semplice mancipio o che qualcuno pensasse lontanamente di farlo.
7. locuz. -avere mancipio qualcuno o qualcosa) avere mancipio di qualcosa
tutti in uso. -fare mancipio qualcuno: assoggettarlo alla propria volontà; asservirlo
vostri mancipi. -farsi mancipio di qualcuno: assoggettarsial suo volere, diventarne succubo.
: combattendo con ferocità ritornavano sempre con qualcuno manco. lud. guicciardini, 1-9:
6. locuz. -aver manco di qualcuno o di qualcosa: provarne con disagio
, agg. che manda o invia qualcuno o qualcosa. - anche sostant.
cinque giorni soltanto. -mandare per qualcuno: inviare qualcuno con l'incarico di
. -mandare per qualcuno: inviare qualcuno con l'incarico di cercare, di
. -mandare per qualcosa: inviare qualcuno con l'incarico di prendere, di
accuso persona; e'me ne viene qualcuno alle volte a parlare e toccommi la
gli mandi dolore, mandi in malora qualcuno: come imprecazione o minaccia. giacomo
tutto a carte quarantotto. -mandare qualcuno a carte quarantotto: v. carta
n. 3. -mandare al fuoco qualcuno: condannarlo al rogo. g
spalle: v. spalla. -mandare qualcuno a prete: v. prete.
dio1, n. 7. -mandare qualcuno più su che a roma: liberarsene.
: quanto allo scandalo della lantision, qualcuno non era stato a mandarla a dire
papa. -mandato della volontà di qualcuno: espressione categorica del suo volere.
posto, la parte destra rispetto a qualcuno (in segno di onore, di precedenza
propria volontà o autorità; disporre di qualcuno secondo i propri fini, i propri
a pagolo,... avere invitato qualcuno degli altri condottieri a occupare in compagnia
cavallo al suo modo o passeggia con qualcuno. cesarotti, i-xv-39: certo
impossibile maneggiare li danari d'altri che qualcuno non te ne rimanga fra l'unghie.
o intellettuale; prodigarsi a favore di qualcuno; sforzarsi per riuscire a superare o
a. verri, 2-ii-54: qualcuno lo avvertì che si guardasse e si
avere a che fare, trattare con qualcuno. guicciardini, 2-3-211: fu [
lingua che la spada. -maneggiare qualcuno per bocca: sparlarne. lotto
guida, il dominio nei confronti di qualcuno; che ne influenza la volontà,
-dare, prestare, tenere manforte a qualcuno: aiutarlo validamente, sostenerlo efficacemente,
coi gladiatori. -prendere manforte su qualcuno: prenderne il sopravvento. viani
-dare mangiare, dare da mangiare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per
a mangiare, far mangiare qualcosa a qualcuno: somministrarla come cibo. cavalca
n. io. -fare mangiare qualcuno: somministrargli il cibo. iovine
v. crepapelle. -mangiare addosso a qualcuno: sfruttarne la generosità, farsi
oggi. -mangiare della carne di qualcuno: compierel'atto sessuale insieme. aretino
. 4. -mangiare il cibo di qualcuno: nutrirsi alla sua mensa, vivere
». -mangiare il cuore a qualcuno: angustiare, turbare profondamente, sconvolgere
. - mangiare il pane di qualcuno: v. pane. -mangiare il
. 15. -mangiare la camicia a qualcuno: ridurlo in estrema miseria.
. 2. -mangiare l'anima a qualcuno: ucciderlo; farlo soffrire intensamente.
. -mangiare la minestra in testa a qualcuno: v. testa. -
. -mangiare la pappa in capo a qualcuno: v. pappa. -mangiare
. -mangiare la torta in capo a qualcuno: v. capo,
v. silenzio. -mangiare, mangiarsi qualcuno di baci: coprirlo di baci,
suoi occhi. -mangiare, mangiarsi qualcuno come il pane: sopraffarlo con estrema
più forza. -mangiare, mangiarsi qualcuno o qualcosa con gli occhi: fissarli
- mangiare, mangiarsi vivo qualcuno: v. vivo. -
pane pentito o del pan pentito: -mangiarsi qualcuno in un boccone: v. bocv.
cavallo. -mangiare qualcosa insieme con qualcuno, mangiare insieme: consumare abitualmente i
, la pappa insieme. -mangiare qualcuno in insalata: v. insalata,
, n. 4. -mangiare qualcuno in un boccone: v. boccone,
o le ossa o una spalla a qualcuno: sfruttarne la generosità, farsi mantenere
gioie e arienti assai. -lasciare qualcuno senza mangiare: negargli 11 cibo,
. locuz. -alzare la mangiatoia a qualcuno: ridurgli i mezzi di sostentamento;
diceva il marchese. -togliere a qualcuno la provenda della mangiatoia: privarlo dei
in becco '. -avere qualcuno nella manica: averlo in simpatia;
per difendersi. -dare manica a qualcuno di fare qualcosa: offrirgliene la possibilità
pazientemente che capiti alla 'piazza'... qualcuno di quei capicomici di maniche larghe.
manica larga. -entrare nella manica di qualcuno: riuscire a conquistarne la fiducia,
si dice. -essere nella manica di qualcuno: goderne i favori, la benevolenza
-non valere la manica del vestito di qualcuno: essergli nettamente inferiore.
, con questo caldo! -tenere qualcuno per le maniche del saio: assisterlo
del saio. -tirare per la manica qualcuno: per richiamarne l'attenzione.
. -dare manicare o il manicare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per
manichetto: rivolgere tale gesto a qualcuno. -piccola fascia di lana che
maschili e femmi- mettere i manichini a qualcuno: ridurlo alnili, di varia foggia
il manico della granata. -benedire qualcuno col manico della granata o della scopa
: arrecare grave danno o offesa a qualcuno; fargliela grossa. g. m
a r uscir la merda dal manico a qualcuno: spingerlo all'esasperazione.
fuori del manico. -servire qualcuno del manico: rendergli un cattivo servizio
bene. -trovare il manico a qualcuno: accattivarsene la benevolenza per trarne vantaggi
co 'l sacrifizio dell'umanità, ha condotto qualcuno al manicomio e qualche altro in galera
estens. trattamento tenuto nei confronti di qualcuno. g. bentivoglio, 4-140:
. -a maniera o in maniera di qualcuno: allo stesso modo, a simiglianza
nella piazza. -tenere maniera di qualcuno: essergli simile. arrigo testa o
edifici. gioia, 1-ii-4: se qualcuno, per es., si presentasse attualmente
che si fa interprete, portavoce di qualcuno (e, in partic.,
, appoggio, solidarietà nei confronti di qualcuno o di qualcosa. mazzini, 30-187
6. guidare, dirigere, manovrare qualcuno o qualcosa conforme al proprio particolare interesse
. 4. ridotto in balia di qualcuno o di qualcosa. manzini, 8-21
. influenza esercitata rozzamente e interessatamente su qualcuno. gentile, 2-i-192: con rousseau
non disimulare meco. -maneggiare qualcuno da buon maniscalco: trattarlo con astuzia
in bocca o fra i denti a qualcuno: capitargli la buona occasione o una
2. locuz. cascare il mannarese a qualcuno: perdersi d'animo, di coraggio
la mano di sposo o di sposa a qualcuno). g. m. cecchi
qualcosa: o anche a non molestare qualcuno. manzoni, pr. sp.
strano. -accorciare le mani a qualcuno: impedirgli di agire liberamente.
, proprio, dalla smania d'acchiappar qualcuno, di non tornare a mani vuote
-a mano, alle mani di qualcuno: in sua balìa, alla sua
n. 24. -a mano di qualcuno: per sua iniziativa, per suo
prossimo. -andare alla mano a qualcuno: tenerlo a freno. magalotti
il potere, sotto la dominazione di qualcuno (una città, un paese,
come guadagno), in consegna di qualcuno; essere affidato alla sua custodia;
pervenire, essere recapitato o consegnato a qualcuno (una lettera, un documento).
-cadere sotto il controllo di qualcuno (un'attività). carducci,
.); venire alla conoscenza di qualcuno (una notizia). cavalca,
-andare con le mani sul muso a qualcuno: minacciarlo a pugni chiusi.
. -andare per mano di qualcuno: ricorrere ai suoi favori, servirsene
, mettere le mani in mano a qualcuno: rifornirlo di armi; incitarlo a combattere
. -avere cura alle mani a qualcuno: prestare attenzione, badare che non
. -avere gli occhi alle mani di qualcuno: sorvegliarlo attentamente, tenerlo sotto controllo
poco tatto e discrezione nei confronti di qualcuno. bocchelli, 1-iii-246: non era
capo, nelle chiome a o di qualcuno: v. capello1, n. 2
di mano: scadere nella considerazióne di qualcuno. bonghi, 1-107: paragona i
. 33. -chiudere le mani a qualcuno: negargli un aiuto finanziario.
-con la mano sulla spalla di qualcuno: seguendolo, accettandone e professandone le
59. -correre con le mani in qualcuno: v. correre, n.
rispondeva a concerto. -da mano di qualcuno: a causa sua, da parte
, porre, raccomandare, rassesso a qualcuno (una proprietà, una somma di
mani, per le mani a o di qualcuno: far cadere, abbandonare in sua
alla discrezione, sotto l'autorità di qualcuno; raccomandare alla cura, all'assistenza,
, alla dominazione, all'autorità di qualcuno (una città, un paese,
presentare, far incontrare una persona a qualcuno. macinghi strozzi, 1-439: recommi
dare in consegna, in custodia a qualcuno (un documento, una somma di denaro
, all'amministrazione, alla cura di qualcuno (un incarico, una funzione,
-dare della mano sulla spalla a qualcuno: posarvela in segno di protezione e
a, in, su, addosso a qualcuno: trattenerlo, imprigionarlo, arrestarlo,
vinte. -dare mano libera a qualcuno: v. libero1, n.
-dare, porre in mano il freno a qualcuno: affidargli un'autorità, un incarico
mano, la mano, una mano a qualcuno o a qualcosa: portargli aiuto,
stessa funzione o affinità di concezioni con qualcuno. nievo, 725: dalle calabrie
mano a una pistola e sparava a qualcuno -lei sapeva a chi - magari a
. -dare una mano nel viso a qualcuno: schiaffeggiarlo. goldoni, iii-387:
. -dare una mano sulla spalla a qualcuno: posarvela confidenzialmente per esprimere comprensione,
è festa. -di mano di qualcuno (con valore avverb.):
la guida, sotto l'insegnamento di qualcuno. leonardo, 2-199: il giovane
nelle mani, per le mani di qualcuno: essere sotto la guida, la tutela
, a disposizione, agli ordini di qualcuno (una persona, anche nella prospettiva
sotto il dominio o agli ordini di qualcuno (un paese, un territorio,
, in consegna o a disposizione di qualcuno (un oggetto, una somma di
, dalla responsabilità, dall'autorità di qualcuno (un'istituzione, un'impresa,
. -essere la mano dritta di qualcuno: esserne il collaboratore più valido e
. -essere lunga la mano di qualcuno: v. lungo1, n.
, trattare, ragionare, discutere con qualcuno. lettere e istruzioni de'dieci di
tra -fuori di mano, delle mani di qualcuno: sercambi, 1-i-433: azzo,
. 7. -forzare la mano a qualcuno: indurlo, anche con mezzi coercitivi
, dalle o delle mani a o di qualcuno: liberarsi da lui; sottrarsi alla
, alla soggezione, all'arbitrio di qualcuno (una persona o anche un paese
impressi. -giurare nelle mani di qualcuno: v. giurare, n.
più santi. -guardare alle mani a qualcuno: sorvegliarlo con oculata diffidenza.
-in possesso, a disposizione di qualcuno. dante, par., 6-86
la gestione, l'interessamento sollecito di qualcuno. bocalosi, ii-157: la lingua
-tramite, mediante, per mezzo di qualcuno. caro, 12-ii-303: e vi
. -insozzare, sporcare le mani a qualcuno: disonorarlo. -insozzarsi, sporcarsi le
condimento. -lasciare mano libera a qualcuno: concederglipiena facoltà di agire. b
. morire. -lavarsi le mani di qualcuno o di qualcosa: disinteressarsene, dimostrare
). -leccare le mani a qualcuno: adularlo servilmente. fagiuoli, 4-81
-legare la mano o le mani a qualcuno: ostacolarlo, inibirlo; impedirgli di
. -legare mani e piedi a qualcuno: vincolarlo, subordinarlo, impedirgli di
. -levare, togliere le mani da qualcuno o d'addosso a qualcuno: privarlo
mani da qualcuno o d'addosso a qualcuno: privarlo del proprio appoggio e aiuto
dalle o delle mani a o di qualcuno: sottrarre alla potestà, al dominio
-levare la palla di mano a qualcuno: vedi palla.
palla. -levarsi di mano qualcuno: lasciarlo in libertà, lasciarlo andare
, bruttarsi le mani del sangue di qualcuno; mettere, lavarsi le mani nel sangue
mescolare. -mettere alle mani con qualcuno: istigare una persona contro un'altra
cascare -mettere le mani innanzi a qualcuno: attribuirsi i suoi diritti e i
man. -parlare nella mano di qualcuno: parlare per la sua bocca.
per le mani, per mano di qualcuno o per diverse mani: dipendere dalla
? -avere a che fare con qualcuno. g. r. carli,
compie per accompagnare, sostenere, guidare qualcuno o anche per dimostrargli affetto, comprensione
la mano, per le mani di qualcuno: per opera o merito suo, per
, stringere, toccare la mano a qualcuno: porgergliela, stringergliela in segno di
, tenere mente o cura alle mani a qualcuno: esaminarlo, scrutarlo con grande attenzione
princìpi i giovani. -prendere, sorprendere qualcuno con le maninel sacco: v. sacco
-prudere, pizzicare le mani a qualcuno: avere gran desiderio o mania di
leraggine mostruosa. -rivenire a mano di qualcuno: cadere nuovamente sotto il suo dominio
-tenere, avere le mani in capo a qualcuno: v. capo, n.
, di mano, la mano a qualcuno o a qualcosa: aiutare, coprire,
famiglia. -tenere le mani addosso a qualcuno: proteggerlo, custodirlo, sorvegliarlo.
volentieri. -tenere le mani a qualcuno: trattenerlo, dissuaderlo dal fare qualcosa
. -ungere, toccare la mano a qualcuno: dargli un compenso per ottenerne favori
. -uscire vivo dalle mani di qualcuno: scampare alla morte grazie alle sue
. dove sono le mie carte? qualcuno... senza dubbio è venuto
4. mettere le mani addosso a qualcuno, ridurlo in pessime condizioni fìsiche con
bonsanti, 4-387: c'è sempre qualcuno che si precipita verso l'uscita quando
. locuz. fare mansione con o presso qualcuno: dimorare, risiedere presso di lui
cupi, chiusi nei loro mantelletti. qualcuno con la mantellina di militare, stretta
. -coprirsi, ricoprirsi col mantello di qualcuno: giustificare se stessi accusando altri.
farvi una confidenza. -non esserci per qualcuno né mantello nébraca: mancare dell'indispensabile.
provvedere al sostentamento o al mantenimento di qualcuno; rifornirlo dei mezzi necessari per vivere
senso generale nell'espressione farsi mantenere da qualcuno). -anche: nutrire.
lingua d'italia. -ant. patrocinare qualcuno in giudizio. sacchetti, 77-15:
isola, n. 13. -mantenere qualcuno sulla data: v. data2, n
2. che provvede al mantenimento di qualcuno, che sostenta, che mantiene.
bell'agio? -tirare i mantici a qualcuno: servirlo, favorirlo, sostenerlo.
vero. -portare il manto di qualcuno: essergli suddito fedele. angiolieri
o di un impegno da parte di qualcuno. grimani, li-5-106: egli
materiali, alle esigenze di vita di qualcuno; sostentamento, approvvigionamento. dovila
è pronta a sopraffare, a tradire qualcuno non appena ne intraveda la debolezza o
e positivista. bocchelli, 2-xi-145: qualcuno dei fedeli alla « vecchia guardia rivo
teschio umano. beltramelli, iii-1228: qualcuno era smarrito, co'suoi vent'anni
14. locuz. -far marciare qualcuno: farlo rigare diritto; farlo lavorare
: v. tamburo. -marciare con qualcuno: averlo come alleato. a.
il trovarlo. -essere marcio a qualcuno: avere, ricevere danno.
quattro passeggeri son chiusi in cabina; qualcuno ha cominciato a soffrire: sebbene non
agli animali immondi): fare partecipe qualcuno di cosa che non è in grado
ellittica, per indicare un discorso che qualcuno non è in grado di comprendere,
modi lusinghevoli cercare di ottenere qualcosa da qualcuno. a. casotti, 1-7-45
. — fare una marmellata di qualcuno: spiaccicarlo, farlo a pezzi (
16. -essere il mal marmo per qualcuno: riuscirgli dannoso, compromettente.
tristezza al giudice. buzzati, 4-65: qualcuno... giungeva dall'infida notte
.. giungeva dall'infida notte, qualcuno aveva attraversato le barriere di pioggia,
di significati. -dare martello a qualcuno: farlo ingelosire; tormentarlo fingendo freddezza
3. locuz. sonare la martinèlla a qualcuno: biasimarlo apertamente, riprenderlo con asprezza
(come nei cappotti militari). qualcuno fa derivare la parola dal provenz. '
da martinicca, mettere la martinicca a qualcuno: limitarne la libertà, trattenerlo, condizionarlo
-fare martire o far morire martire qualcuno: provocargli continue e gravi sofferenze fisiche
pena. -farsi un martirio di qualcuno o di qualcosa: tormentarsi,
tormentarsi, crucciarsi, preoccuparsi eccessivamente per qualcuno o per qualcosa senza un motivo valido
colla legge marziale. cassola, 2-470: qualcuno sosteneva invece che i tre erano colpevoli
, volendoli fare cosa grata, mandategline qualcuno. castiglione, 559: castagne e noci
mascelle. -costringere le mascelle a qualcuno: tenerlo a freno, regolarne le
tranare. -fare sgangherare le mascelle a qualcuno: farlo ridere a crepapelle.
mascelle. -ingrassare le mascelle a qualcuno: arricchirlo. ghirardi, 48
budella. -sbranare la mascella a qualcuno: derubarlo, defraudarlo, spogliarlo senza
la maschera!: per intimare a qualcuno di mostrare il suo animo e le
, timore, sospetto nei confronti di qualcuno che si comporta ipocritamente e ambiguamente (
-cavare, levare, strappare la maschera a qualcuno o a qualcosa: mostrarne l'animo
-mettere una brutta maschera al volto di qualcuno: accusarlo di gravi colpe, coprirlo
troppo tiranniche. -vestire in maschera qualcuno: mascherarlo. -anche per simil.
siepe di pitosfori, era d'uso che qualcuno (madre o zia o cugina o
anche beppe, la signora enrichetta e qualcuno della gentil masnadétta di livorno.
un discorso. bernari, 3-179: se qualcuno, nuovo dell'ambiente, si rivolgeva
-latrare i mastini nelle vene a qualcuno: sentirsi ardere di furore, essere
disegnare altro fino non ne avessi matassato qualcuno di loro: ed ogni altro che
ostessa. -servire di materasso a qualcuno: sorreggerlo durante il sonno o il
bicchiere di meno. -in materia di qualcuno: nei suoi riguardi. c
a nome mio. -togliere a qualcuno materia di fare, di dire qualcosa
. -togliere la buona materia a qualcuno: privarlo del lume della ragione.
bona materia. -trarre di materia qualcuno: farlo uscire di senno, privarlo
fogazzaro, 1-638: parrà certamente strano che qualcuno ne manchi senza materiale impedimento.
di materiali. cassola, 2-470: qualcuno sosteneva invece che i tre erano colpevoli
arte. -fare la matricola a qualcuno: sottoporre da parte degli studenti
matricola', cancellare, cassare dalla matricola qualcuno: escluderlo dall'albo professionale; impedirgli
della farmacia). -anche: riconoscere a qualcuno determinate prerogative; conferirgli un attestato
, avversi, crudeli nei confronti di qualcuno o dell'umanità in genere, tradendo
farsi, parere matrigna a o con qualcuno: comportarsi nei suoi riguardi con severità
fede nuziale. alvaro, 11-266: qualcuno porta l'anello di matrimonio al dito
-congiungere, sostentare il matrimonio con qualcuno; congiungere qualcuno al proprio matrimonio:
sostentare il matrimonio con qualcuno; congiungere qualcuno al proprio matrimonio: sposarlo.
n. 3. -contrarre matrimonio con qualcuno o qualcuna: sposare. velluti
piana. -essere accompagnato in matrimonio a qualcuno: essere sposato con quella persona.
6. locuz. -cavare, sottrarre qualcuno di mattana: liberarlo dalla noia o
alla mattana. -dare mattana a qualcuno: annoiarlo, infastidirlo, molestarlo.
5. locuz. -passare le mattie a qualcuno: perdonargli le idee bizzarre, il
di caffè. -andare matto di qualcuno: esserne folle- mente innamorato.
. -cavare il matto dal capo a qualcuno: ridurlo alla ragione. vignale
matto. -dare del matto a qualcuno: accusarlo di insensatezza nel modo di
-diceva santa, -siccome una volta conoscevo qualcuno e ho fatto la matta, anche tu
'senza genio'. baldini, i-715: qualcuno se ne veniva fuori con ricordare che in
per via indiretta; per tramite di qualcuno o di qualcosa; senza essere direttamente
o il mattutino degli ermini) a qualcuno: parlare a qualcuno in modo franco
degli ermini) a qualcuno: parlare a qualcuno in modo franco e risoluto; rimproverarlo
maturato. 8. far diventare qualcuno saggio, esperto, prudente, conscio
6. locuz. fare a qualcuno un liquido mausoleo: farlo perire nelle
me. -cascare le mazze a qualcuno: rimanere stupito e deluso.
re cristianissimo. -concedere la mazza a qualcuno: conferirgli una carica, investirlo di
-essere ghiotto di qualcosa (o vago di qualcuno) come il cane della mazza (
ben menar la mazza. -gravare qualcuno con la mazza: infliggergli, in
mazza. grazzini, 2-21: a qualcuno incresceva del misero pedante, parendogli che
silenzio. -passare la mazza a qualcuno: trasmettergli un potere. deliberazioni
abito e di razza. -sottoporre qualcuno alla mazza: tartassarlo, tormentarlo senza
apostatar dalla mia razza. -sonare qualcuno con le mazze: sparlare di lui.
giungere, pigliare, prendere, pescare qualcuno a mazzacchera: trarlo in inganno,
ceppi e le serrature. -caricare qualcuno di mazzate: percuoterlo senza pietà.
mazzate. -dare la mazzata a qualcuno: toglierlo di mezzo, finirlo.
mazzate sorde. -essere vago di qualcuno come i cani delle mazzate: non
cane delle mazzate. -piacere a qualcuno come le mazzate ai cani: riuscirgli
. ant. e letter. affogare qualcuno gettandolo in un piumacciolo, per
capuana, 12-170: per sfogarsi contro qualcuno, sciabolava colla mazzettina, rabbiosamente,
le meglio a profitto proprio o di qualcuno. 'tutti gli stilli tuoi? ài
-andare, trovarsi a o in mazzo con qualcuno o con qualcosa: starvi frammischiato,
disagio. -fare un mazzo di qualcuno o di qualcosa, far di tutti
-legato in un sol mazzo con qualcuno: compromesso con lui, unito con
considerare alla stessa stregua; annoverare qualcuno fra gente di pessima risma. s
odierni presi in mazzo. -rivendere qualcuno a un tanto o a un soldo
duro regime. -fare 11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto, farlo faticare.
muso. -aggiustare il mazzocchio a qualcuno: fargli passare i capricci, ridurlo
un mazzocchio in rotondo. -rinfrescare qualcuno con una insalatina di mazzocchi: bastonarlo
tr. (mazzòlo). colpire qualcuno con la mazzuola fino a provocarne la
fan tuttora. 2. picchiare qualcuno con oggetti contundenti, per lo più
4. locuz. -fare il mazzolino a qualcuno: offrirgli un omaggio delicato e grazioso
locuz. -dare un colpo di mazzuola a qualcuno: abbattere, deludere, deprimere,
20-131: si andava difendendo meccanicamente da qualcuno che cercava di denudarla. manzini,
. -fare a teco meco con qualcuno: opporglisi caparbiamente, contrastarlo ostinatamente.
. 15. locuz. -appuntare a qualcuno la medaglia: distinguerlo fra altri in
male. -dare la medaglia a qualcuno: riconoscerne e premiarne i meriti in
medaglia; apprezzare meno che una medaglia qualcuno 0 qualcosa: non stimarlo per niente
medaglia. -non temere una medaglia qualcuno: non temerlo affatto. fatti
un medesimo o una medesima cosa con qualcuno: legarsi con lui con vincoli strettissimi
che si vede avenir tal volta a qualcuno la vernata, mediante il troppo fredo.
o più contendenti o di facilitare a qualcuno il conseguimento di un determinato scopo;
-per o con la mediazione di qualcuno: grazie al suo intervento, al
12. locuz. -adoperare medicine con qualcuno: mettersi d'accordo, venire a
4. locuz. -a meditazione di qualcuno: tenendone presente l'interesse, la
2. locuz. essere il megascopio di qualcuno: apparire come l'immagine ingrandita di
11. ciò che, in qualcuno o in qualcosa, ha più valore
di gareggiarvi. -avere meglio di qualcuno: trovarsi in condizione migliore di lui
si suole consumare. -avere meglio qualcuno: prediligerlo, preferirlo. pasolini,
aver amaramente buona meglio a o per qualcuno: convenirgli di più, riuscirgli più
. 62. -fare il meglio di qualcuno: favorirlo, beneficarlo in più larga
così accada. -per il meglio di qualcuno: per il suo maggior bene;
, come niente! -tenere di meglio qualcuno: tenerlo in maggiore stima, rispettarlo
se ne vantaggino. -volere a qualcuno meglio che mai, il meglio del
scienza della storia. -volere meglio a qualcuno: amarlo più di un altro o
cagione. -dare la mela a qualcuno: tacitarlo con un piccolo dono,
-far piovere le mele jracide addosso a qualcuno: farlo oggetto di severa disapprovazione,
dividere o a spartire la mela con qualcuno: non aver nulla a che fare con
pungente della proposta. -venire voglia a qualcuno della mela del duomo: sentirsi assillato
d'oro! alvaro, 15-151: qualcuno, prima di addormentarsi, masticava le
venir riveriti come oracoli. -tenere qualcuno per un melangolo: non tenerlo in
4. locuz. puzzare a qualcuno i fior di melarancia: riuscirgli molesti
migliorare, lo stato di qualcosa o di qualcuno al di là dei limiti posti dalla
o restrizione mentale: atto con cui qualcuno, al momento di manifestare un'opinione
-a mente o di mente di qualcuno: conforme al suo pensiero, alla
mente -avere, tenere a mente qualcuno o qualcosa: ricordarli molto bene,
. 12. -contro la mente di qualcuno: contrariamente alle sue intenzioni; non
-dare, fare, mettere mente a qualcuno o a qualcosa: porgergli ascolto,
. -dare un tieni a mente a qualcuno: rimproverarlo severamente; malmenarlo, strapazzarlo
rimanere a mente o in mente a qualcuno: essergli presente nel pensiero o nel
sanctis. -fare a mente a qualcuno: richiamargli alla memoria. ottimo
. -levare, togliere la mente a qualcuno: farlo uscire di senno, farlo
ficcare, imprimere in mente qualcosa a qualcuno: indurlo o costringerlo a pensare in
mente? -pigliare la mente a qualcuno: condizionarlo psicologicamente. iacopone,
margine. -porre, mettere mente a qualcuno o a qualcosa: rivolgervi viva attenzione
tirare, ridurre qualcosa in mente a qualcuno: richiamargliela alla memoria, ridestargliene il
mente, alla mente o nella mente di qualcuno: fargliela rivivere nella memoria, ricordargliela
, piegare, ficcare la mente a qualcuno o a qualcosa: tenervi fisso il pensiero
-tenere, avere mente o la mente a qualcuno o in qualcuno o qualcosa: osservarli
o la mente a qualcuno o in qualcuno o qualcosa: osservarli attentamente con lo
, porre, avere mente o la mente qualcuno o qualcosa: guardarli, osservarli,
trarre, cancellare dalla mente qualcosa a qualcuno: fargliela dimenticare, fare in modo
ala montagna. -toccare la mente a qualcuno: commuoverlo, indurlo a miti consigli
, in mente o nella mente a qualcuno o di qualcuno; entrare, cadere
o nella mente a qualcuno o di qualcuno; entrare, cadere, saltare in
mentecatti. -dare del mentecatto a qualcuno: definirlo pazzo. baretti
mentecatta ». -prendere, tenere qualcuno per mentecatto', fare di qualcuno un
tenere qualcuno per mentecatto', fare di qualcuno un mentecatto: considerarlo, a torto
gola o per le canne della gola qualcuno: accusarlo di falsità e menzogna;
2. locuz. - mettere qualcuno a mentire o al mentire: costringerlo
. atto col quale si accusa formalmente qualcuno di mendacio, di doppiezza, di
nel toccare la punta del naso di qualcuno col pollice inumidito di saliva.
-dare la mentita o una mentita a qualcuno (o in faccia a qualcuno)
a qualcuno (o in faccia a qualcuno): accusarlo formalmente di mendacio,
. locuz. — dare del mentitore a qualcuno: accusarlo di mendacio. carducci
-fare mentitore o fare rimanere mentitore qualcuno: accusarlo di menzogna; convincerlo di
in cervello. -pelare il mento a qualcuno: strappargli la barba. -per estens
strada. -toccare sotto il mento qualcuno: fargli una promessa solenne, assumere
4. locuz. -fare da mentore a qualcuno: ammaestrarlo, educarlo, guidarlo.
4. locuz. mentovare qualcosa o qualcuno per nome: farne menzione in modo
consigliere torre. -fare menzione di qualcuno: ricordarlo, anche con sentimenti di
cima dell'arte. -tenere menzione di qualcuno: tenerlo presente, prenderlo in considerazione
. -trovare, incontrare menzione di qualcuno o di qualcosa: vederli ricordati,
storica filosofia. -rinfacciare menzogna a qualcuno: accusarlo di falso, contestarne le
7. locuz. -convincere, tacciare qualcuno menmèo4, sm. tose. persona
creazione del mondo e sti qualcuno per beffa, disapprovando, sotto specie di
faceva lo schiz -fare menzognero qualcuno: accusarlo di menzinoso e poi è
fa suggetto. a meraviglia di qualcuno: a sua lode e glorificazione.
farsene maraviglia. -avere, tenere qualcuno in meraviglia: stimarlo moltissimo, tenerlo
maggior maraviglia. -con meraviglia di qualcuno: procurandoglisorpresa, stupore, ammirazione.
. -dire, scrivere meraviglie di qualcuno o di qualcosa: lodarli entusiasticamente,
meraviglie o la meraviglia di o a qualcuno o qualcosa: mostrarsene intensamente sorpreso;
aspettasse la sua visita. -fare qualcuno in meraviglia e in maledizione: detestarlo
in maledizione. -mettere meraviglia in qualcuno; muoverlo ameraviglia: procurargli una grande sorpresa
. piovene, 6-224: dicevo a qualcuno che mi stava accanto, inconsistente come
io retrocedo rinculando. -fare meraviglioso qualcuno: colmarlo di stupore e di ammirazione
. 6. locuz. -mercantare qualcuno o di qualcuno o sopra qualcuno:
6. locuz. -mercantare qualcuno o di qualcuno o sopra qualcuno: sfruttarlo in modo
-mercantare qualcuno o di qualcuno o sopra qualcuno: sfruttarlo in modo indegno. bibbia
al mito della patria. -sfruttare qualcuno a proprio vantaggio in modo più o
vedere le stelle. — trattare qualcuno mercantilmente: servirsene per il proprio vantaggio
con somma avvedutezza e ingegno / gravan qualcuno e vanno via col pegno. rezasco
ogni tempo opportuno. -fare mercanzia di qualcuno o sopra qualcuno: sfruttarlo ignobilmente.
. -fare mercanzia di qualcuno o sopra qualcuno: sfruttarlo ignobilmente. - anche:
per sé. -riuscire la mercanzia a qualcuno: fare ottimi affari, guadagnare molto
3. locuz. mercare bene qualcuno: coprirlo di botte e di lividi
lavora e si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare?
l'uscio? faremo le baie con qualcuno, overo il mercato, racontando e'
-avere mercato, avere buono o grande mercatodi qualcuno: piegarlo facilmente alla propria volontà;
nero. -fare malo mercato a qualcuno: recargli una grave offesa, un'
e i santi beneficii. -vendere qualcuno in mercato: abbandonarlo, tradirlo,
-rivendere, dare per propria la merce di qualcuno: farsi bello delle fatiche e dei
6. con valore di prep. mercé qualcuno, mercéa o di qualcuno, la mercé
prep. mercé qualcuno, mercéa o di qualcuno, la mercé di qualcuno: grazie
mercéa o di qualcuno, la mercé di qualcuno: grazie a lui, per suo
di dio. -alla mercé di qualcuno o di qualcosa (anche con valore
-arrendersi a mercé o alla mercé di qualcuno: capitolare senza condizioni. malispini
non intese. -dire mercé a qualcuno: ringraziarlo. allegri, 59:
, vivere, andare alla mercé di qualcuno: trovarsi in sua balìa, dipendere
. -fare mercé di qualcosa a qualcuno: concedergliela con generosa condiscendenza.
. -gran mercé a o di qualcuno o qualcosa: grazie a loro,
mercé. -mettersi alla mercé di qualcuno: sottomettersi alla sua autorità, uniformarsi
efeso oppressa. -rendere mercé a qualcuno: esprimergli la propria riconoscenza, ringraziarlo
terribili. -valere a mercé di qualcuno o a qualcuno: riuscire a suo
-valere a mercé di qualcuno o a qualcuno: riuscire a suo merito, a
prep. mercede o per mercede di qualcuno: per sua benigna concessione, grazie
. -andare alla mercede di qualcuno: andare a chiedergli grazie e favori
umiliando me. -avere mercede a qualcuno: nutrire per lui riconoscenza, dimostrargli
-essere alla mercede o nella mercede di qualcuno: trovarsi in suo potere, in
paesi vasti. -fare mercede a qualcuno di qualcosa: concedergliela, donargliela,
e sussurri. -muovere a mercede qualcuno: indurlo a pietà. capilupi,
mercede? -mettersi a mercede di qualcuno: porsi alle sue dipendenze, rimanere
. 5. locuz. dare qualcuno al mereiaio: consegnarlo a un venditore
. pigionali e merciaietti di campagna, qualcuno magari con la stilografica affacciata al taschino
che ho per la testa. -considerare qualcuno una vera merda: non tenerlo in
feste, poi disse: -c'è qualcuno che ha fatto un natale di merda.
lo lascio. -dare la merenda a qualcuno: preparargli e offrirgli un leggero spuntino
salute. -dare, portare merenda a qualcuno: conce- derglisi carnalmente. aretino
una donna per merenda alla fame di qualcuno: lasciarla in balìa della libidine e bramosia
4. -essere o diventare merenda di qualcuno: fornirgli con le proprie carni un
5. locuz. -mergere al basso qualcuno: opmergoglione guittone, i-3-70
degno dell'affetto e della stima di qualcuno.
gloria nell'altra. -procurare a qualcuno afflizioni o castighi; costituirne la causa
. 7. ant. ricompensare qualcuno per le sue virtù e i suoi
avrà servito. 8. premiare qualcuno con un adeguato compenso per un lavoro
ricompensare. -in partic.: trattare qualcuno con la medesima bontà e amorevolezza con
e 2 / 5. -compensare qualcuno per un prestito ricevuto con un aggio
di, appo, presso, con qualcuno o qualcosa: rendersi benemerito nei suoi
, meritatìssimo). che compete a qualcuno come giusto riconoscimento delle sue virtù e
meritata. 2. dovuto a qualcuno come castigo per un comportamento biasimevole o
la madonna, gesù renda merito a qualcuno: per esprimergli riconoscenza e gratitudine per
15. locuz. -ascrivere a merito di qualcuno: attribuirgli la paternità di un'azione
lo sa? -avere merito a qualcuno: essergli riconoscente, obbligato.
-dare, fare merito o il merito a qualcuno: riconoscerlo come artefice di un'azione
-fare merito di qualcosa a qualcuno: dedicargliela, consacrargliela. macinghi
sia convenevole. -mettere a merito qualcuno: lodarlo, encomiarlo. lungamente t'ho
. -non sciogliersi dai meriti di qualcuno: essergli obbligato, debitore di un
della contessa. -per merito di qualcuno: per sua opera; grazie al
tutte. -dare del merlo a qualcuno: rinfacciarglil'enorme ingenuità. cantoni,
-avere i merli più alti di qualcuno: essergli molto superiore per grado di
5. locuz. -essere il merlotto di qualcuno: trovarsi in sua balia, fargli
. -ingabbiare il merlotto: trarre qualcuno in inganno con abili raggiri, abusando
i merlotti: spillare molto denaro da qualcuno, approfittando della sua ingenuità e dabbenaggine
pratica. -riservato all'esclusiva competenza di qualcuno (un potere, un diritto,
; porgere, servire da bere a qualcuno. bibbia volgar., viii:
, raggrupparsi; avere stretti rapporti con qualcuno. melosio, 3-i-340: del tempo
spoglia. -mescere le mani con qualcuno: ingaggiare una lotta furibonda; scontrarsi
di meschino. -non dare a qualcuno il tempo a dire mesci: non
4. locuz. togliere la mescola a qualcuno: privarlo dell'autorità domestica, della
generare. 12. accompagnarsi con qualcuno; entrare in rapporti personali, più
alla folla -m escolarsi nelle colpe di qualcuno: aiutarlo a commetterle, offrirgli la
viene. -mancare il nono mese a qualcuno: v. mancare, n.
-ite. -turbare il mesenterio a qualcuno: causargli mesenteropessìa, sf. chirurg
cantare o a servire messa!: perinvitare qualcuno a togliersi dai piedi (e, al
bianca. -dire la messa a qualcuno: rinfacciargli, enumerandoli punto per punto
sua privata. -dire messa, per qualcuno: applicarla a lui (in seguito
-far dire o celebrare una messa per qualcuno: farla officiare, versando l'elemosina
suffragio dopo la morte. -insegnare a qualcuno a cantare una nuova messa: impartirgli
servir messa. -servire la messa a qualcuno: rivelarne le colpe; accusarlo pubblicamente
celebrarla. -figur. recare a qualcuno un gravissimo danno o un'offesa umiliante
faranno eglino volontieri. -incaricare qualcuno di un messaggio, imporgli un messaggio
il sesso. -credere a qualcuno come al messale: accettare le sue
arcadia nel messere. -avere qualcuno a messere: tenerlo in conto di
-dare di messere o del messere a qualcuno: chiamarlo con questo titolo onorifico.
divino. -dire manco che messere a qualcuno: trattarlo senza riguardi; rimbrottarlo aspramente
-fare messere (o il messere) qualcuno: raggirarlo, abbindolarlo, prendersi gioco
ogni giustizia. -voltare il messere a qualcuno: voltargli la schiena. monti
quale persistono gli ebrei. -aspettare qualcuno come il messia: attenderlo con vivo
alla meglio. -messo su da qualcuno o da qualcosa: fomentato, istigato
re. -ciò che compete a qualcuno o a qualcosa o che gli è
di tanto elleboro? -considerare qualcuno del mestiere: giudicarlo esperto o abile
prendere o insegnare un mestiere a qualcuno): provvedere alla loro formazione culturale
pagarli. — essere mestiere da qualcuno: essere affar suo, essergli
mestiero per vivere. -fare mestiere di qualcuno: essere in lutto per la sua
. 21. -guastare il mestiere a qualcuno: v. guastare, n.
esperienza. -non essere mestiere di qualcuno o per qualcuno: esulare dalle sue
-non essere mestiere di qualcuno o per qualcuno: esulare dalle sue mansioni, dalle
-rubare, levare, rodere il mestiere a qualcuno: sconfinare dal campo della propria attività
. -senza mestiere di qualcosa o di qualcuno: senza averne bisogno, senza sentirne
-portare mestizia di qualcosa o di qualcuno: affliggersi per causa sua.
14. locuz. - cangiare in mesto qualcuno: renderlo triste, addolorarlo.
matemattiche discipline. -mettere alle mosse qualcuno: metterlo in grado di dimostrare le
porta o l'uscio sul mostaccio a qualcuno; dargli dell'imposta nel mostaccio:
, gridare, spiattellare sul mostaccio a qualcuno; dare nel mostaccio, per il mostaccio
padre callà — fuggire dal mostaccio di qualcuno: allontanarsi precipitosamente dalla sua presenza.
nel mostaccio, per il mostaccio di qualcuno: davanti all'interessato, in sua
-lavare, spolverare il mostaccio a qualcuno: percuoterlo al viso con schiaffi o
suon di ciaffoni. -mancare a qualcuno la verga dell'asino per
più dal mio covaccio. -pelare qualcuno di barba e mostacci: conciarlo male
vestita. -ridere sul mostaccio a qualcuno: manifestargli il proprio disprezzo, deriderlo
, infrangere, spezzare il mostaccio a qualcuno: percuoterlo selvaggiamente in viso; ridurglielo
cauto quando si trova di fronte a qualcuno più forte e risoluto. g.
mostra. pavese, 8-165: se qualcuno ci procura un disagio con la mostra della
sentimento di solidarietà, noi odiamo questo qualcuno, con tutte le forze. -apparizione
portare a mostra: presentarsi o accompagnare qualcuno presso un datore di lavoro per essere
tavolino. -mandare, menare a mostra qualcuno: esporlo al pubblico scherno e dileggio
12. portare a conoscenza di qualcuno una verità, una scienza, un
, n. 2. -mostrare a qualcuno la luna a mezzodì: v.
, buon volto, buona cera a qualcuno: accoglierlo affabilmente, trattarlo con buone
.. che altrove. -mostrare qualcuno per un buco, per un fesso
? -mostrare un dito a qualcuno e vedersi prendere la mano o il
. nuovo. -non mostrarsi chiaro con qualcuno: v. chiaro1, n.
ad un rimprovero sì mostruoso s'opponesse qualcuno meglio reputato e qualificato,..
. 9. locuz. -conciare qualcuno con liscio e non con mota:
s'adagiava nella sua fiocaggine / riapparve qualcuno di vivo, d'indignazione brandendo /
4. locuz. per motiva di qualcuno: di sua iniziativa. g
dei nastrini di guerra per darli a qualcuno che ci teneva. ma chi più di