fascicoli scivolarono. fenoglio, 5-ii-239: qualcuno... finiva contro le gambe dei
favore o con contrarietà da parte di qualcuno; godere di buona o di cattiva
. -farne d'ogni stampa a qualcuno: ogni sorta di scherno o malignità
-perdere la stampa di qualcosa o di qualcuno: non terreno). essere più
alla stampa. -rompere la stampa di qualcuno: non fame mai più nascere altri
. -parare minacciosamente di fronte a qualcuno la mano. fenoglio, 5-i-1873
talora nell'espressione appoggiarsi alla stampella di qualcuno o fare da stampella a qualcuno).
stampella di qualcuno o fare da stampella a qualcuno). rebora, 3-i-206: la
2. per estens. sollecitare o costringere qualcuno a uscire dal luogo in cui si
, stancheggi), infastidire, molestare qualcuno con un'azione continua e insistente;
». -sollecitare in modo pressante qualcuno per raggiungere un intento. caro
aprire la porta per far intendere che qualcuno sentiva. -stanzuòla (v.
6. gerg. presa in giro di qualcuno (nell'espressione stanziamento in berta)
tommaseo [s. v.]: qualcuno dice: milizie stanziarle, esercito stanziario
. stappare le orecchie o gli orecchi a qualcuno: da tarantella (v.)
essere al cospetto, alla presenza di qualcuno, presentarglisi. g. cavalcanti,
12. porsi di contro a qualcuno, in opposizione e contrasto; schierarglisi
gli steron contra. -stare contro qualcuno: rintuzzarne gli assalti. ariosto,
di beni. -essere mallevadore per qualcuno. bonavia, 318: piero della
d'oggi. -stare alla speranza di qualcuno: fondarsi sulle sue promesse.
cosa buffa. -non stare qualcosa per qualcuno: non mancare di verificarsi per opera
non essere solo, né separato da qualcuno; trovarsi insieme con una o più
della reciproca presenza; fare dimora con qualcuno per alquanto tempo. giacomo da lentini
. -avere frequentazione, assiduità con qualcuno. dante, xxxviii-95: spesso altri
-ant. assumere nei riguardi di qualcuno un dato atteggiamento. g.
danno. -fare un grande stare con qualcuno: frequentarne ostentatamente la compagnia.
33. stabilire una comunanza di vita con qualcuno, in partic. per prestargli assistenza
; svolgere un lavoro alle dipendenze di qualcuno (nelle espressioni stare a salano, a
cortesia, per informarsi sulla salute di qualcuno. gozzano, ii-140: la bimba
in una determinata disposizione d'animo verso qualcuno. anonimo, i-499: fera pietanza
-rivolgere l'attenzione a qualcosa o a qualcuno; non lasciarsi sfuggire alcunché; porsi
45. stare bene: essere confacente a qualcuno, donare al suo aspetto facendone risaltare
, alla condizione, alla personalità di qualcuno; convenirgli e, anche, spettargli (
-corrispondere, convenire ai meriti di qualcuno. aretino, v-i-915: a voi
dall'im- egno o dalla disponibilità di qualcuno; essere attua- ile se altri accetta
in conformità; essere nella disponibilità di qualcuno (nell'espressione stare in, a,
cooperazione. -toccare, spettare a qualcuno in quanto onere, incombenza, dovere
, dovere; essere di pertinenza di qualcuno. a. pucci, cent.
. 58. parteggiare per qualcuno, sceglierne la parte fra quelle contrapposte
quelle contrapposte; sostenere le ragioni di qualcuno o propendervi. chiose al de
. -ant. agire per conto di qualcuno. compagni, 1-21: erano con
estraneità, l'incongruenza di qualcosa o di qualcuno in un ambito, in un contesto
cotesti tuoi pensieri. -lasciar stare qualcuno: non degnarlo di attenzione; non
signore. -non tentare di cambiare qualcuno, accettarlo così com'è.
casa. -non sapere dove qualcuno stia di casa: esservi del tutto
. 2. -stare a banca con qualcuno: porglisi a pari. canigiani,
loro cavagli. -stare addosso a qualcuno: incalzarlo, non dargli tregua.
. 6. -stare al fianco di qualcuno: v. fianco, n. 6
di salvarsi. -stare alle mani con qualcuno: in un duello o in una
parole ». -stare a parole con qualcuno: accettare di parlargli, di discutere
n. 37. -stare gente a qualcuno: onorarlo, fargli onore. galliziam
15. -stare qualcosa in amore a qualcuno: piacergli, essergli gradito, caro
n. 9. -stare qualcosa per qualcuno: essergli a disposizione. cavalca,
-stare sopra, di sopra a qualcuno: nel triclinio romano, occupare il
-seguire la starna: tenere dietro a qualcuno, pedinarlo. lippi, 5-30:
voli. -scoprire la starna a qualcuno: dargli la possibilità o l'
questo nostro consolo ci disare, incolpare qualcuno, additarlo alla comune riprovazione (ed
e tacitato. 3. compensare qualcuno per danni o mancati guadagni o per
. tacitazione, sf. il tacitare qualcuno per danni o mancati guadagni, ecc
. mancanza di occasioni per dialogare con qualcuno. foscolo, xv-345: la forza
. 4. locuz. - avere qualcuno nel tafanario-, nutrire una profonda antipatia
-frusciare o rompere il tafanario a qualcuno: infastidirlo, seccarlo, dargli noia
riconoscimento. -essere alla taglia di qualcuno: prestargli servizio come soldato mercenario.
ghibellini di toscana. -mettere a taglia qualcuno: costringerlo a riscattarsi per denaro.
e messo a taglia. -pigliare qualcuno a taglia: rapirlo con l'intenzione
e cittadini di siena. -porre qualcuno a taglia: vessarlo con pesanti tricarena,
taglacantóni che dànno delle crocchie spesso a qualcuno. redi, 16-viii-357: mi vien
28. troncare le parole in bocca a qualcuno; farlo tacere, impedirgli di parlare
a tondo: non risparmiare nulla criticando qualcuno; criticare senza ritegno. settembrini [
la libreria. -tagliare corto con qualcuno: non lasciarsene coinvolgere troppo, lasciarlo
: tagliare fuori la difesa. -escludere qualcuno da una cerchia, non coinvolgerlo in
-tagliare i colletti dietro le spalle a qualcuno: criticare nascostamente e malevolmente.
-tagliare i panni addosso, dietro a qualcuno: v. panno1, n.
24. -tagliare i panni addosso a qualcuno, tagliare e cucire i panni del
-tagliare la legna addosso a qualcuno: v. legna, n. 5
. toro. -tagliare le ali a qualcuno: limitare o precludere le sue possibilità
camicia. -confezionato su misura di qualcuno o secondo il modello che gli è
completamente al volere o alle aspettative di qualcuno. a. chiappini, cxiv-14-30:
di fiorini 40 mila per porzione e qualcuno lo faceva malvolentieri per fare contro a
. -essere, stare a tagliere con qualcuno: sederglisi a mensa accanto, attingendo
e così l'avevano preso per pigliare qualcuno e rovinare un raccolto. -ciascuno
delle spade. -non cavare da qualcuno una lente per taglio: per indicare
né quale. -tal sia di qualcuno: peggio per lui (per indicare la
al desiderio o anche al capriccio di qualcuno; garbare, andare a genio.
calvino, 15-70: viene presentato hoffmann come qualcuno che è allo stesso tempo scrittore,
(in partic. nei confronti di qualcuno: anche nell'espressione buon talento)
locuz. - a, in talento di qualcuno: secondo il piacere, la volontà
, l'arbitrio, il capriccio di qualcuno; in sua balia. pier della
-andare, essere, stare in talento a qualcuno: piacergli, garbargli, andargli a
. tallonaménto, sm. l'inseguire qualcuno allo sco po di raggiungerlo
intento di raggiungere o anche di controllare qualcuno (anche nel linguaggio sportivo).
divertimento o per cattiveria. -seguire dappresso qualcuno parlandogli, in par- tic. con
oni'. -venire sui talloni di qualcuno: seguirlo da vicino, incalzarlo.
l'identità e le precise caratteristiche; qualcuno, uno. -con valore collett.
-in correlazione con altro, talaltro-, qualcuno... qualcun altro.
si diceva intamburare. -fare tamburo contro qualcuno: ordinare che qualcuno possa essere accusato
-fare tamburo contro qualcuno: ordinare che qualcuno possa essere accusato attraverso le tamburagioni.
: comandare a bacchetta in modo umiliante qualcuno. poliziano, 1-668: tu mi
padre. zena, 1-300: ci fu qualcuno che propese di fare una colletta pei
vedere il lohengrin. 2. avvicinare qualcuno, corteggiandolo con insistenza. buzzati,
non è su le tanie. -porre qualcuno nelle tanie-. considerarlo alla stregua di
. 2. tr. indurre qualcuno a desiderare ciò che non può ottenere
. 2. tr. indurre qualcuno a sperare vanamente che accadano determinati eventi
machiavelli, 1-i-323: se ne muore qualcuno non possono essere tanti che gl'impedischino
. sentiva il bisogno di dire a qualcuno la sua pena. tabucchi, 14-69
, xxv-i-iio: io picchiarò tanto che qualcuno si affaccierà. fagiuoli, vi-189: fa
. locuz. cantare il tantum ergo a qualcuno: dire chiaramente a qualcuno il fatto
ergo a qualcuno: dire chiaramente a qualcuno il fatto suo. = locuz.
nella faticosa ricerca di qualcosa o di qualcuno; vivere in esilio fuori dalla patria
tanazzi, quando se ne fosse aperto qualcuno. bernari, 6-170: riprese senza
solenni pianure. 2. chiudere qualcuno in una stanza o in una casa,
dissi a linda. « lui magari aspettava qualcuno. oppure viaggiava sul treno e c'
7. locuz. -tappare la bocca a qualcuno: riuscire a farlo tacere, sia
-tappare per sempre la bocca a qualcuno: ucciderlo. fenoglio, 4-204:
-tappare un discorso in bocca a qualcuno: impedirgli di pronunciarlo. bernari
porta sbarrata. fenoglio, 5-i-1630: qualcuno russava dietro la finestra tappata a pianterreno
fiori e petali gettato al passaggio di qualcuno per rendergli onore. b. corsini
tutti parigini. -scherz. caricare qualcuno di vituperi. carducci, iii-25-105:
. locuz. - fare il tappo a qualcuno: raggirarlo, truffarlo. a.
è onesta. -dare tara a qualcuno: imputargli un difetto. grillo,
un supporter renderebbe vivace la trasmissione. forse qualcuno spera che io sia un tarantolato.
-inter. tara per uso: per invitare qualcuno a rendere più credibili e vicine al
lanciano. -essere, farsi tardi a qualcuno che-, avere urgenza, sentire il
non più giovanissimi, nemmeno troppo alti e qualcuno tardigrado. 4. che
), tr. neol. fornire qualcuno o qualcosa di un target.
, bersaglio'. c'è di più. qualcuno ha avuto la bella idea di coniare
sei crede. -avere il tarlo con qualcuno: nutrire nei suoi confronti un astio
che si tengano offesi o ingiuriati da qualcuno, con una pazza volontà cominciano a
fenici. 2. litigare con qualcuno in modo violento, ad alta voce
sopportare. -avere contese d'interessi con qualcuno. carducci, iii-14-103: l'ariosto
4. per estens. privare qualcuno di una prerogativa, di una facoltà
, un'attitudine, un potere a qualcuno impedendogli di agire o di esprimersi liberamente
partic.: annullare le resistenze di qualcuno alla seduzione (anche nelle locuz.
. tarpare le ali, le penne a qualcuno). fiore [dante],
a colonnati. pavese, 3-204: qualcuno che parla di te ti dice vecchia come
-avere a entrare in tasca a qualcuno: per indicare che non ci si
tasca. -avere le tasche piene di qualcuno o di qualcosa: esserne stufo,
-avere, mettersi, pigliare in tasca qualcuno: sedurlo e soggiogarlo sentimentalmente.
esatta. -essere nettamente superiore a qualcuno per abilità e doti, superarlo agevolmente
signora barbara. -non curarsi di qualcuno, non tenerlo in considerazione, non
e le reliquie loro. -avere qualcuno in antipatia, prenderlo a noia.
. -cavare qualcosa di tasca a qualcuno: ottenerlo con grande fatica da chi
-dar di naso in tasca a qualcuno: v. naso, n. 18
giornale. -entrare in tasca a qualcuno: infastidirlo, molestarlo, venirgli a
13. -farsi avere in tasca da qualcuno: diventargli insopportabile o molesto; venirgli
-mettere la mano nella tasca di qualcuno: indagare in modo inopportuno e indiscreto
elargire denaro in partic. a favore di qualcuno o di una causa. verga
: smettere di fissare incessantemente qualcosa o qualcuno. bonsanti, 4-227: si metta
. -non uscire di tasca a qualcuno: stargli continuamente dappresso. fagiuoli
, empiere, avere piene le tasche a qualcuno o di qualcuno: arricchirlo, avvantaggiarlo
piene le tasche a qualcuno o di qualcuno: arricchirlo, avvantaggiarlo economicamente. frottole
. -venire in tasca qualcosa a qualcuno: costituire un vantaggio, in partic
opinione dei francesi. -sottoporre qualcuno a inchieste o domande, per 10
stessa banda. 6. mettere qualcuno alla prova in modo da saggiarne le
cercare di conoscere preventivamente le intenzioni di qualcuno o una data situazione. guerrazzi
riforma elettorale. 4. sottoporre qualcuno a interrogazioni in modo cauto e circospetto
del marito. pirandello, 8-1154: qualcuno ha avuto la cattiva ispirazione di toccare
. il palpare una parte del corpo di qualcuno per lo più a iscopo curativo.
tavarnelle. -rompere le tavemelle a qualcuno: infastidirlo, indisporlo. f.
può fare. -tremare le tavemelle a qualcuno: per indicare uno stato di forte
in tavola: presentare all'attenzione di qualcuno; proporre alla discussione. siri,
ed atro. milizia, i-5: qualcuno crudelmente annoiato... avrà avuta
. 7. locuz. dare a qualcuno trenta, quaranta e tavolato: concedergli
porgere, offrire qualcosa o di raccomandare qualcuno 0 anche, anticamente, per introdurre
, producendo un film sull'altro, qualcuno anche di grandi proporzioni. flaiano,
'di teatro'o di media l'attenzione di qualcuno; finzione, commedia (anche gittata
, 13-55: incanneran le gambe di qualcuno! / uguanno verrà l'acqua a
una persona considerata in quanto padre di qualcuno (e si contrappone a patronimico ed è
9. -fare a teco meco con qualcuno: v. meco, n. 9
essere disdegnoso o incurante nei confronti di qualcuno. s. agostino volgar.,
rallegramento per qualcosa o in onore di qualcuno. foscolo, vi-54: continua l'
? 2. ant. disturbare qualcuno, irritarlo (anche con riferimento a
ne consumò. -avere a tedio qualcuno: provare avversione o odio nei suoi
, riuscire a tedio, di tedio a qualcuno, tenerqualcuno a tedio: annoiarlo, infastidirlo
faccenda, agabito. -tenere a tedio qualcuno: controllarlo, tenerlo a freno,
, tetto. -sotto le tegole di qualcuno: nella sua casa. c.
volti a raggirare o procurare danno a qualcuno; macchinazione, trama, insidia.
« la nazione », 14-ix-1990]: qualcuno comina tale abitudine. - anche sostant
dotato di un piccolo schermo, che qualcuno lo sta cercando telefonicamente. rapporto
telèfono). mettersi in contatto con qualcuno telefonicamente; parlargli per mezzo del telefono.
fortini, i-344: chiamo al telefono qualcuno che non c'è. / mi culla
intr. (telègrafo). comunicare con qualcuno per mezzo del telegrafo. -anche in
attraverso una serie di luoghi alla ricerca di qualcuno. pasolini, 17-421: la terza
dell'attività o della figura politica di qualcuno. g. bocca [«
televisivo l'attività e la figura politica di qualcuno (o anche la propria).
telex un messaggio. -anche: informare qualcuno tramite telex. l.
a rema, ciò che si dice di qualcuno o di qualcosa). eco
6. locuz. essere in temenza a qualcuno: incutergli timore, rispetto e soggezione
questo soggetto, le più coraggiose. qualcuno forse dirà temerarie. 7.
, temerono o temettero). ritenere qualcuno o qualcosa una minaccia per la propria
morte. -paventare qualcosa o qualcuno per il danno che può arrecare.
per la sorte, le condizioni di qualcuno o di qualcosa. giacomino pugliese,
18. locuz. -temperare la cetra con qualcuno: v. ceromoli, 230:
3. locuz. arrotare il temperino contro qualcuno: scrìvere contro di lui.
pria ch'ella crescesse, di tranquillarne qualcuno. muratori, 7-v-488: rimase poi ebone
-che protesta, che inveisce aspramente contro qualcuno. bacchelli, 2-xxiii-544: uno del
raffiche di colpi; accanirsi strenuamente contro qualcuno per lo più in un combattimento;
di percosse, di calci, ecc. qualcuno, picchiandolo furiosamente; assalire, aggredire
. 17. sollecitare, assillare qualcuno (o, anche, dio)
faccia una cuffia della sua ribeca a qualcuno di questi lumaconi, che tutto dì
partic. nell'espressione fare tempo a qualcuno). g. m. cecchi
. -al tempo, ai tempi di qualcuno: nella sua gioventù (contrapposta al
-rompere, rubare il tempo a qualcuno: prevenirlo, anticiparlo nelle sue iniziative
tempo. -toccare il tempo a qualcuno: sollecitarlo, incalzarlo. pavese,
vicendevolmente fra loro. beltramelli, iii-1088: qualcuno ch'ella adorava umilmente e tenacemente era
né so il perché. -costringere qualcuno ad ascoltare i propri lunghi e tediosi
valecchie, alle forche, pensava che qualcuno vi dondolava al vento in pasto ai
alla difficoltà di ottenere delle rivelazioni di qualcuno). moneti, 86: per
tutto su tutto, ha confessato a qualcuno che, psicanalizzandosi, si è scoperto tendenzialmente
10. badare a qualcosa o a qualcuno; prendersene cura, attendervi.
-offrire o porgere un oggetto a qualcuno avvicinandoglielo. d'annunzio, iv-2-952:
tesi. -rifl. protendersi verso qualcuno o qualcosa. d'annunzio, iii-1-131
. che tende, che porge qualcosa a qualcuno. -tenditore di mano: mendicante (
-fare o battere le tenebre addosso a qualcuno: percuoingratitudine. tere in modo violento
: percuoingratitudine. tere in modo violento qualcuno. b. fioretti, i-293
vi tiene stretta. -afferrare qualcuno o qualcosa per non cadere, ag-
fermare, di bloccare, di ostacolare qualcuno impedendogli i movimenti o l'azione o
. 8. convincere o indurre qualcuno a soffermarsi più a lungo in un
3. -tenere in, con parole qualcuno: intrattenerlo in chiacchiere, per lo
parole un pezzo. -tenere in tempo qualcuno: fargli perder tempo. girone il
dissuadere, far desistere, fare astenere qualcuno da un'intenzione, da un progetto,
renò « chi lo può tenere quando vede qualcuno in pericolo.. benedette nature!
tenere il parlare, la favella a qualcuno, per cui cfr. anche favella,
-tenere le mani in capo a qualcuno: v. capo, n. 19
il controllo) a qualcosa o a qualcuno. dante, purg., 10-46
. -tenere gli occhi addosso a qualcuno: v. occhio, n.
luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a qualcosa. -anche con riferimento
n. 16. -non permettere a qualcuno di recarsi o di tornare in un
massimamente mosso per lo suo ingegno, -avere qualcuno in simpatia o in odio. gliuole
-tenere, tenersi buono o in buona qualcuno: v. buono1, n.
della rivoluzione. 35. mantenere qualcuno in una condizione di custodia, di
. -in partic.: comandare su qualcuno in virtù del proprio grado più elevato
qualche giorno a trovarlo. -tenere qualcuno in pugno, in un pugno di ferro
1. -mantenere in serbo per qualcuno. libro di conti castellano del dugento
è stata solo tattica (aveva bisogno di qualcuno che tenesse più a lungo la palla
quest'oggi sconvenienza. -dovere a qualcuno, per conto di qualcuno, una
-dovere a qualcuno, per conto di qualcuno, una carica. leggenda aurea
loro. -fare le veci di qualcuno o di qualcosa; esercitarne l'ufficio
straniera... e nemmeno a qualcuno dei sottoposti che tengono spesso luogo della
poi consulta. -tenere corte di qualcuno: parlare, anche malignando di lui
attore e reo. -tenere ragione a qualcuno: rendergli giustizia. cavalca, 20-234
, una conversazione, una discussione con qualcuno. novellino, xxviii-807: li baroni
67. fare compagnia a qualcuno. -tenere compagniadebba tenere. tortora, i-23
prendersi e avere cura di qualcosa o di qualcuno; esercitarne il controllo o la propria
69. far conto, stima di qualcuno o di qualcosa; averne riguardo,
gli interessi, sostenere le opinioni di qualcuno (per lo più in opposizione ad altri
nel tempo memoria di qualcosa o di qualcuno. scalvini, 1-9: mi fa
un'abitudine. - tenere la maniera di qualcuno: imitarne la condotta, gli atteggiamenti
una disposizione d'animo nei confronti di qualcuno. francesco da barberino, 351:
mantenere un determinato tipo di rapporto con qualcuno; essere legati ad altri da accordi,
cera, immagine, somiglianza, similitudine di qualcuno o di qualcosa: assomigliarsi.
il nome. -dovere a qualcuno (in partic. a un genitore)
-intr. essere d'accordo con qualcuno. vita di frate ginepro volgar.
, i-101: quando si vuol bene a qualcuno, si sopporta di buon animo ogni
bellezza. tecchi, 11-153: solo rarissimamente qualcuno si salvava nel giudizio di mio padre
capo. leopardi, 1027: se qualcuno mi parla di un avvenire lontano come di
-fare a meno di qualcosa o di qualcuno; sopportarne la mancanza, la privazione
luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a qualcosa. a. pucci
: non avere rapporti o contratti con qualcuno; guardarsene. misasi, 0-i-143:
in rapporto (spesso epistolare) con qualcuno. -anche con uso recipr.
105. fare resistenza, opposizione a qualcuno o a qualcosa; contrastare piani,
; essere soddisfatto di qualcosa o di qualcuno. r. martini, 25:
essere alleato, con la parte di qualcuno (nell'uso moderno per lo più senza
scena. 119. assomigliare a qualcuno (in partic. ai genitori)
. 121. essere affezionato a qualcuno; dare importanza alla sua amicizia,
-tenere briglia, la briglia in mano a qualcuno: moderarne gli eccessi; frenarlo.
il seguito; fare codazzo dietro a qualcuno; tallonare, pedinare. novellino,
, partigiano, sostenitore, discepolo di qualcuno (in partic. di cristo);
in partic. di cristo); scegliere qualcuno come guida spirituale, farne proprio l'
attenzione il ragionamento, le argomentazioni di qualcuno; comprenderle bene, ascoltare o leggere
30. -tenere in pugno qualcosa o qualcuno, tenere qualcuno in un pugno di
-tenere in pugno qualcosa o qualcuno, tenere qualcuno in un pugno di ferro: v
mano, la mano o di mano a qualcuno o a qualcosa: aiutare, favorire
testa. -tenerla bene, male con qualcuno: mantenere con lui un buono o
, benevolenza accordata nel compiacere o giudicare qualcuno. boccaccio, viii-2-174: la qual
favorevole, simpatizzante; che parteggia per qualcuno o per un'associazione; benevolo.
della altrui. -chi tiene qualcuno in proprio potere. guido delle colonne
3. chi sostiene, sorregge qualcuno impedendo che perda l'equilibrio e cada
tenore, il tenore a qualcosa, a qualcuno: in un'esecuzione musicale, accompagnare
tenore, il tenore a qualcosa, a qualcuno, tenersi il tenore-, adattarsi ai
o all'umore, ecc. di qualcuno. bonfadio, 1-70: benché con
? 6. interrogare o sondare qualcuno, il suo animo, anche indirettamente
tentaro. forteguerri, 4-59: se qualcuno mette la testa fuora, / le tentan
(l'immagine, la rappresentazione di qualcuno o di qualcosa). p
un oggetto alla ricerca di qualcosa o qualcuno. 1. alighieri, 93:
le mani distese, / pronto se mai qualcuno sfuggisse tra le pecore. calvino,
tergo. -al tergo di qualcuno: dopo il suo passaggio. pascoli
-andare di retro al tergo di qualcuno: procedere in direzione opposta.
tempesta ripete « terra » udita da qualcuno e le sorride pur senza vederla.
. inter. a terra! per invitare qualcuno a concorrere ad abbattere una costruzione (
questi vizii! -come incitamento contro qualcuno. stefani, 9-36: quando il
bruciare, n. 15. -levare qualcuno della terra: v. levare, n
: buttare, far cadere da cavallo qualcuno; ucciderlo; eliminare, annientare in
scoprire le intenzioni o i sentimenti di qualcuno o di venire a conoscenza di notizie
amico, pregandolo di tastare il terreno con qualcuno dei pe- trjanni. cassola, 2-323
vogliano seri, ovvero impedire che qualcuno svolga effettivamente un tema cacopedico, propo
. figur. che è al servizio di qualcuno; che svolge un lavoro dipendente.
proprietari finitimi. fenoglio, 1-61: qualcuno cercò di metter pace, suggerì di
di passioni. -fare tesoro di qualcuno: averlo molto caro, tenerlo in
, tr. { tèsserò). munire qualcuno di tessera, in partic. di
prolisso il proprio apprezzamento nei confronti di qualcuno; pronunciare un elogio. r
, insidie, tradimenti ai danni di qualcuno. giostra delle virtù e dei vizi
che trama inganni, insidie ai danni di qualcuno. a. cattaneo, i-392:
... se si può diventare qualcuno nella vita e non lo si fa è
servitore su una qualche langa. -avere qualcuno in testa: esserne innamorato. verga
si è scelta. -domandare la testa di qualcuno: chiedere che ven- avere la testa
-cavare di testa il ruzzo di qualcuno: far smettere di pensarci, di
. -dare sopra, sulla testa a qualcuno: picchiarlo. fagiuoli, 1-1-8:
orchestra. -trasferito per opera di qualcuno da un luogo all'altro (una
. 3. costretto ad allontanarsi da qualcuno; rapito (una persona).
, n. 23. -portare qualcuno alla tomba: provocarne o affrettarne la
concedersi ai desideri, alle voglie di qualcuno. loredano, 11-22: quando mai
tombino). - fare un tombino a qualcuno: metterlo a dura prova con domande
ma intanto mi guardava come se avessi sciolto qualcuno di quei lacci che sostenevano tutto intorno
. -scrivere componimenti fortemente critici contro qualcuno. betteioni, iii-349: c'è
loro tondeggiar di paroioni, trovano pur qualcuno... che gabella le costoro
. -tondere i grassi: raggirare qualcuno sottraendogli denaro (ed è proprio del
il baston tondo. -menare in tondo qualcuno: v. menare, n. 41
la spada senz'alcun rispetto. -menare qualcuno a tonda, menarla tonda: agire secondo
e delle qualità di qualcosa o di qualcuno. redi, 16-vii-54: io spero
tonfai, detto in modo seccato quando qualcuno insiste in un comportamento o su un argomento
, 7-55: lentamente, ogni tanto qualcuno si sporgeva a fatica,...
locuz. fare tonnina o la tonnina di qualcuno: farlo corre fra la terra e
-metterla, prenderla su un certo tono con qualcuno: mostrarsi risentito, trascendere con qualcuno
qualcuno: mostrarsi risentito, trascendere con qualcuno. carducci, ii-6-199: io ho
tutti quanti perduti. -deh! contatemene qualcuno, che voi mi fate strabiliare.
v.). -vedere se qualcuno è topo 0 pipistrello-, scoprire di
ha d'aver la borsa -fare di qualcuno toppe da scarpe-, sottoporlo a un
7. locuz. torbidare vacqua chiara a qualcuno: confonquido). derlo, disorientarlo
dire. -per estens. affliggere profondamente qualcuno, angustiare, tormentare il suo animo
fiori delle agavi americane. -allontanare qualcuno da un proposito, da un'attitudine,
7. distogliere lo sguardo da qualcuno o da qualcosa, due giudici per
concetti. 11. ritorcere contro qualcuno o, anche, contro di sé
qualcosa a danno o a vantaggio di qualcuno. c. campana, 2-25:
. -torcere il naso a qualcuno; rimproverarlo aspramente.. guarini,
tirchio1). -mettere, tenere qualcuno sotto il torchio, sotto torchio:
3. locuz. dare il tordbudella a qualcuno: ostacolarne fortemente le attività; rendergli
, n. 3. -dare a qualcuno come il tordo alla ramata: v.
n. 3. -infilzare, infilare qualcuno come un tordo: trapassare facilmente.
per natura e sensuale. -mettere qualcuno allo spiedo come un tordo: ingannarlo,
8. -prendere il tordo: sorprendere qualcuno in fallo. g. m.
. -per estens. fare oggetto qualcuno di ripetute e insistenti manifestazioni d'affetto
. -per estens. che sottopone qualcuno a maltrattamenti, a vessazioni, a
tormento dell'animo / di chi aspetta qualcuno; e massima- / mente, se spera
. 2. andare nuovamente verso qualcuno o da qualcuno che si è lasciato
2. andare nuovamente verso qualcuno o da qualcuno che si è lasciato in un luogo
persona; recarsi nuovamente al cospetto di qualcuno per il quale si è svolto un
gloria adorno. -ricongiungersi, riunirsi con qualcuno (in partic. con la persona
andarsene, allontanarsi da un luogo o da qualcuno; venire indietro (talora specificando l'
, rivolgere nuovamente i propri pensieri a qualcuno, a qualcosa, in partic.
con la me moria a qualcuno o a qualcosa: v. memoria,
preciso (in 17. ricadere su qualcuno, ritorcersi contro qualcupartic. un verso
scusa la -riversarsi, gravare su qualcuno come conseguen villania dello scriverti
: e messo mano / in sul qualcuno (ed è in relazione con un compì
prora. -rivolgersi nuovamente su qualcuno o qualcosa (lo sguardo).
un luogo. -in partic.: riconsegnare qualcuno ai propri famigliali; ricongiungere alla persona
signore ». 29. riammettere qualcuno nel corpo militare di appartenenza. colletta
, la sovranità o l'egemonia di qualcuno. conti di antichi cavalieri, 2-66
far riprendere le forze, la salute a qualcuno. alamanni, 7-i-203: sopra il
. -far tornare il cervello a qualcuno: v. cervello, n.
, n. 2. -riportare qualcuno a una condizione di benessere economico risanandone
voltare il viso (per lo più su qualcuno o qualcosa). fiore [dante
36. rivolgere un sentimento nei confronti di qualcuno o di qualcosa. guidotto da
-far ricadere una colpa o una pena su qualcuno. giamboni, 8-ii-411: laida
del cielo. 37. trasformare qualcuno con un travestimento (in relaz.
secondo un determinato esito o conseguenza per qualcuno. libro di sentenze, 1-10:
. -per estens. facoltà concessa a qualcuno di ritornare in un luogo.
. -tornare in gola qualcosa a qualcuno: bloccare, stroncare sul nascere una
sul nascere una parola, un discorso di qualcuno. forteguerri, 8-53: si prova
come 'allergico', 'carti13 -tornare qualcuno in vita: riportare in vita, ridargli
vita. -rianimare, far rinvenire qualcuno. nannini [ovidio], 141
, furberie, e goffaggini. -mettere qualcuno sul tornio: assillarlo con domande insistenti
. -andare affannosamente alla ricerca di qualcuno o di qualcosa. laude cortonesi
te. -girarsi da torno a qualcuno: sedurlo, circuirlo. molza,
fiorentino. -togliere da dosso a qualcuno un indumento. paleario, 82:
. non fare motto né totto a qualcuno di qualche cosa: v. motto1,
2. battere, picchiare, malmenare qualcuno. briccio, 28: finché non
levandosi traballoni. pratesi, 5-224: qualcuno andò per le terre: e tra questi
ad un'altra signoria. -indurre qualcuno a mutare propositi e atteggiamenti. aretino
11. locuz. trabalzare in barca qualcuno: farlo infuriare. aretino, 26-15
traboccanti di gerani. moravia, 19-10: qualcuno, ecco, si af
insidia, inganno ordito di nascosto contro qualcuno per danneggiarlo, raggirarlo o beffarlo.
ambiguamente in modo da trarre in inganno qualcuno o fargli dichiarare ciò che non avrebbe
4. figur. inganno ordito contro qualcuno per danneggiarlo, ingannarlo o raggirarlo.
cassetti trabordavano di diari minimi abbandonati, qualcuno mi chiedeva dove fossero finiti certi testi
. seguire la traccia o le tracce di qualcuno). a. pucci, 4-280
). -far perdere la traccia a qualcuno: confondergli le idee, sviarlo circa
sottrarsi alla compagnia o all'inseguimento di qualcuno; dileguarsi. bernari, 3-27:
-in traccia di: alla ricerca di qualcuno o qualcosa. morando, 360:
sulle tracce, andare in cerca di qualcuno o qualcosa; porsi all'inseguimento.
traccia. -perdere le tracce di qualcuno: non avere più notizie o informazioni
oliva. -raggiungere la traccia di qualcuno: arrivare a inseguirlo da vicino,
7. tr. danneggiare gravemente, rovinare qualcuno, avessi dovuto separar la sua parte
8. locuz. fare tracollare qualcuno dentro alla tomba: farlo morire.
a una situazione, agli interessi di qualcuno, alla potenza o al prestigio di
mi tra- dare l'ultimo tracollo a qualcuno: giustiziarlo per còrdó).
2. tr. imputare a qualcuno una negligenza, una mancanza.
. ant. prestar fede a qualcuno, credergli fermamente e senza ombra di
, tr. ant. consegnare, cedere qualcuno ad altri, in partic. in
tr. ant. e letter. ingannare qualcuno venendo meno alla parola data e deludendone
. 3. condurre, portare qualcuno in un luogo mettendolo in una determinata
la fiducia, raggirando la buona fede di qualcuno; in seguito a tradimento.
femm. le tradiménto). il tradire qualcuno nella fiducia che nutre ragionevolmente, in
(tradisco, tradisci). ingannare qualcuno nella fiducia nutrita sul fondamento di rapporti
libertà politica alla mercé, nelle mani di qualcuno. bartolomeo da s. c.
monte- ltro. -privare qualcuno di qualcosa col tradimento. dante,
irragionevolmente vita e fortune in balia di qualcuno. loredano, 1-73: annibaie,
il capo. arpino, i-311: qualcuno, forse tradito dalla stanchezza, forse travolto
amori. 13. ant. indurre qualcuno ad assumere determinati comportamenti, atteggiamenti,
pronom.: avere rapporti sessuali con qualcuno. aretino, 20-72: sposò il
, trucidare; togliere la vita a qualcuno. bibbia volgar., viii-358:
11. locuz. trafiggere il cuore di qualcuno: farlo innamorare. -anche con riferimento
di utensili per traforare il legno. qualcuno o il suo potere, agendo con astuzia
tentato di trafugarlo. -nascondere qualcuno e portarlo altrove per porlo in salvo
le legne del fuogo, lo re qualcuno; truffatore, imbroglione. -anche: impofuogo
una tragedia. carducci, ii-15-152: qualcuno ti chiese, se mal non ricordo,
che si prova per gi oggetti appartenuti a qualcuno tragicamente morto. c. carrà,
. 4. locuz. vedere qualcuno trainato a un fosso: vederlo morto
. locuz. spiccare dai tralci: strappare qualcuno al proprio ambiente. burchiello,
8. far andare, inviare qualcuno in un luogo determinato; trasportare.
soldatesche. -mandar via, congedare qualcuno. relazione dal giappone, 63:
5. locuz. porre in trambusto qualcuno: suscitargli fermento, attesa.
per tramite o per il tramite di qualcuno). pascoli, 1-311: lei
prepos.: grazie all'intermediazione di qualcuno; avvalendosi di determinati strumenti o mezzi
3. ant. lo stordire qualcuno con un colpo, una percossa,
pala. -lasciare attonito, far impietrire qualcuno dallo spavento. calvino, 11-113
mia stortura. -modificare radicalmente qualcuno nella natura, nella mentalità o nel
, le condizioni sociali o economiche di qualcuno (o anche la persona che è coinvolta
disprezzo delle pompe insane. -destinare qualcuno a mansioni differenti da quelle precedentemente
monaci. -caricare, far salire qualcuno su un mezzo di trasporto. panigarola
gerusalemme, quivi morì. -mettere qualcuno in una posizione diversa. purgatorio di
che perder te. -fornire a qualcuno le proprie doti e capacità (con
. ant. e letter. rassicurare qualcuno infondendogli coraggio, serenità o fiducia;
. 7. tenere a bada qualcuno con continui rinvii; tenerlo quieto con
condizione a un'altra; trasformazione operata su qualcuno o qualcosa (in partic. con
e di potere in tal modo conquistare qualcuno di loro il suo avversario. g.
,... fino a che qualcuno dietro non li spingeva a terra. mediante
vecchio palazzo. 5. guardare qualcuno fissamente, con insistenza, scrutandolo con
espressione trapassare il cuore, il petto di qualcuno, con partic. riferimento a cupido
nostra farai. 6. superare qualcuno per qualità fisiche, morali, intellettuali,
lama di coltello. -affliggere fisicamente qualcuno. buzzati, i-134: il bambino
indicazioni frammentarie o tramite la delazione di qualcuno (un fatto, una notizia, un
scoccherebbe / addosso. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola: v.
2. per estens. ingannare, raggirare qualcuno, truffarlo; abbindolarlo raccontandogli frottole,
per trappolar i pollastri. -mettere qualcuno in una situazione a cui è difficile
3. sedurre, fare innamorare, conquistare qualcuno, il suo cuore. arduini
comperare e vendere. -prendere qualcuno per un lembo degli abiti, tirando
e vano. -indurre, spingere qualcuno a recarsi in un luogo, ad
per l'esilio eterno. -trattare qualcuno in un dato modo, tenendo un
per estens., l'attenzione di qualcuno. pignotti, 300: voi che
sentimento amoroso o alla passione amorosa per qualcuno. - anche: allettare, sedurre,
: portare dalla parte, a sostegno di qualcuno; convincere, persuadere. f
lei nello stesso smarrimento. -portare qualcuno su un argomento di discussione. baldelli
corona. 26. prendere denaro da qualcuno con l'inganno o la romanzo di
chiarezza, conobbe. -ottenere da qualcuno una risposta, un'informazione; estorcere
, io lo vedevo. -dirigersi verso qualcuno (o anche verso un animale)
morali; provare attrazione amorosa per qualcuno. cavalca, 20-80: cominciandosi a
-far ricadere punizioni, castighi in capo a qualcuno (un atteggiamento, un comportamento riprovevole
colombi suoi. -trarre a fine qualcuno: finirlo, ucciderlo. tavola ritonda
da parte con sé; appartarsi con qualcuno (per interrogarlo, per conferire,
-trarre il filo della camicia a qualcuno: piegarlo ai propri voleri o desideri
elvira raccogliersi, tutte tacere. « qualcuno canta », egle proruppe, sollevata.
trasaltava uando, alfimprowiso, gli passava qualcuno accanto. pavese, • 43:
un determinato compito; eleggere o destinare qualcuno a una carica, a una mansione
-soverchiare le facoltà e le capacità di qualcuno. - in partic.: risultare
all'eccesso dall'entusiasmo e dalla passione qualcuno giunse a giustificare la profanazione delle tombe allo
-tricé). che tira, che muove qualcuno o qualcosa trascinando; che attrae o
passare oltre, proseguire; allontanarsi da qualcuno. - anche in un contesto figur
figlio del portinaio titolare attaccar lite con qualcuno, e dalle parole grosse trascorrere improvvisamente
del cielo. 24. sopravanzare qualcuno, in partic. nel corso di
e leggerezza. 36. indurre qualcuno a comportarsi in un determinato modo.
di attenzione e riguardo nei confronti di qualcuno. leopardi, i-239: parlo anche
si dà pensiero di qualcosa o di qualcuno; trascuratezza. mocati o monaco
di cura e attenzione nei confronti cn qualcuno e qualcosa; mancanza di sollecitudine e
, anche, una diversa denominazione a qualcuno o a qualcosa. landino, 195
e tuo, provvederà a trasferirla a qualcuno, e acquisterà con il ricavato una
poteva conoscere. 5. sottoporre qualcuno a una metamorfosi soprannaturale, a una
radicalmente l'aspetto o l'espressione a qualcuno (una forte emozione, una malattia,
. 6. medie. sottoporre qualcuno a trasfusione ematica. v. zambardino
particella pronom. infondersi, imprimersi in qualcuno, trasmettersi (una qualità, un'emozione
. 8. identificarsi profondamente con qualcuno, stabilire con qualcuno una perfetta identità
identificarsi profondamente con qualcuno, stabilire con qualcuno una perfetta identità psicologica e spirituale.
14. ant. immedesimarsi con qualcuno (in partic. con la persona
identificazione spirituale, affettiva e sentimentale con qualcuno, in partic. con la persona
uscir di casa senza aver nell'orecchie qualcuno di loro. de lu
bande. 3. tr. trasferire qualcuno ad altra sede lavorativa o ad altre
traslocazióne, sf. trasferimento di qualcuno da un luogo a un altro
pervenire, consegnare, inoltrare qualcosa a qualcuno, in partic. un oggetto,
trognon. -rimettere, far pervenire a qualcuno una somma di denaro (in partic
regno nativo. 2. inviare qualcuno in un luogo o presso altre persone;
essere sconoscente. -ant. immettere qualcuno in un luogo, consentendone l'accesso
17. locuz. -trasmettere la fiaccola a qualcuno: metterlo in condizione di intraprendere un'
. trasferire, anche con la forza, qualcuno in un luogo diverso da quello di
-consegna, fornitura di qualcosa a qualcuno. codice dei delitti e delle pene
una somma di denaro a favore di qualcuno. cattaneo, iv-i-73: voi farete
sopraffatto dall'angoscia assistendo alla morte di qualcuno. lucini, 1-131: colei
2. discostarsi dal buon esempio di qualcuno, tralignare. francesco da barberino,
4. tr. mutare la natura di qualcuno o di qualcosa rendendolo radicalmente diverso.
, le parve, o traudì, che qualcuno camminasse nel giardino. e. lecchi
mentina: lei sì, aveva bisogno che qualcuno avesse bisogno di lei; tino in
, straparlare. -anche: sparlare di qualcuno, dir male di qualcosa.
, trapelare; venire a conoscenza di qualcuno, divulgarsi (una notizia, un'
trasportate pure la -inviare, destinare qualcuno ad altra sede. terra dove vi piace
, indirettamente, con la mediazione di qualcuno. calvino, 13-198: lo stesso
ant. che è simile o ricorda qualcuno o qualcosa già descritto o menzionato.
sue schiave. vertire, distrarre qualcuno per lo più intrattenendolocon giochi, passatempi,
ant. farsi beffe, prendersi gioco di qualcuno (anni a nulla, / tutti
. tolomei, i-62: trattiene qualcuno con giochi, passatempi. trastullaci con
dosi in attività piacevoli e in compagnia di qualcuno. cose, et avea nome
assoggettata al capriccio tirannico e sprezzante di qualcuno o, anche, che è oggetto di
suo fremito. -prendersi trastullo di qualcuno: fame il proprio zimbello, irriderlo
-figur. serrare la tratta a qualcuno: imporgli il silenzio. caro,
subdola e sottile volta al danno di qualcuno; trama, macchinazione; congiura,
. 2. modo di trattare qualcuno o di essere trattati da qualcuno;
trattare qualcuno o di essere trattati da qualcuno; maniera di comportarsi, condotta assunta
partic.: accoglienza, ospitalità riservata a qualcuno. ramusio [oviedo], cii-v-528
chevalier. -modo di rivolgersi a qualcuno. magalotti, 9-1-103: lo non
di una ricorrenza, del festeggiamento di qualcuno, di una serata mondana o anche di
21. il discutere privatamente con qualcuno su un argomento o una questione;
una causa ideale, l'interesse di qualcuno, un diritto, un'opinione, ecc
. 14. incontrare, frequentare qualcuno, intrattenendo relazioni o rapporti o avendo
(per lo più irregolare) con qualcuno. piccolomini, xxv-2-8: da voi
ridurli all'ubbidienza del papa. -interpellare qualcuno su un dato argomento. s.
divota genuflessione. -accogliere, ospitare qualcuno in un certo modo
ecc.). -fare oggetto qualcuno di cure, di attenzioni. leggenda
certo modo; rivolgersi o riferirsi a qualcuno o a qualcosa con un determinato tono
giudicare, reputare, ritenere qualcosa o qualcuno in un certo modo. - anche rifl
danno, la rovina, la morte di qualcuno. arrigo di castiglia, v-317-25:
4. che ha avuto contatto con qualcuno per discutere una questione (una persona
di me. -frequentato stabilmente da qualcuno in quanto ha con lui una relazione
una persona o di essere trattato da qualcuno: modo di comportarsi. -anche:
. motteggiare, ironizzare, farsi beffe di qualcuno o di qualcosa. - anche sostant
-in partic.: far rimanere qualcuno a pranzo o a cena presso di
certamente trattenuto a desinare. -costringere qualcuno a fermarsi o a soggiornare in un
masse nemiche. -trattenere in vita qualcuno: impedirgli di uccidersi. forteguerri,
. -far passare il tempo piacevolmente a qualcuno, per lo più con discorsi interessanti
li può più trattener. -dissuadere qualcuno dal compiere un'azione; impedirgli di
delle piazze. 5. mantenere qualcuno legato a sé (con un rapporto
-evitare di impugnare un'arma, di aggredire qualcuno con la spada (nell'espressione trattenere
perché non si vuole essere uditi da qualcuno (e può indicare genericamente uno stato
del giudice, 2-124: c'è sempre qualcuno che si trattiene oltre la fine del
. trascorrere il tempo in compagnia di qualcuno. a. f. doni,
impedito a compiere una determinata azione da qualcuno o a causa di una particolare situazione
piano escogitato, predisposto ai danni di qualcuno. fra giordano [crusca]:
-far pendere la giustizia a favore di qualcuno; dar ragione a una parte.
tratto. -non risparmiare tratto a qualcuno: dargli filo da torcere.
-come esclamazione, per interrompere ciò che qualcuno dice o fa con un'obiezione: un
-vincerla del tratto-, prevenire, anticipare qualcuno nelle sue iniziative o nelle sue mosse
, il tornar solo in trattoria quando qualcuno ti ha piantato. calvino, 8-59
con cui si ordinava di provvedere a qualcuno il necessario per il viaggio'(con ampliamento
, le parve, o traudì, che qualcuno camminasse nel giardino. montale, 1-85
che fare, trattare, accompagnarsi con qualcuno. - anche sostant. aretino,
che affligge, che tormenta; che perseguita qualcuno. m. adriani, iv-258:
tambasciatore non sappia. 3. sovrastare qualcuno per doti, potenza, forza (anche
. ant. pararsi di fronte a qualcuno, fermandone il passo o imponendosi alla
sia pure episodici e occasionali, con qualcuno. grazzini, 4-506: levamelo dinanzi
, una controversia, un dissapore con qualcuno. scarlatti, lxxxviii-ii-528: bisognati operar
è in contrasto con l'interesse di qualcuno (una situazione). -per estens.
.. ». -fare traverso qualcuno: cingerlo, legarlo. sacchetti
. -rendere indigesto un pasto a qualcuno. sbarbaro, 4-61: vano
n. 46. alla vita qualcuno con forza e decisione, per sollevare
tr. { travesto). vestire qualcuno con abiti diversi da quelli che indossa abitualmente
allontana = adattamento di travet. re qualcuno dalla strada intrapresa, dalla direzione travettopoli
meno non -influenza corruttrice esercitata su qualcuno. ebbe mai tanta forza con me
essere professore della università ita3. distogliere qualcuno (o il suo animo, il suo
... per avere voluto travindi qualcuno. cere erano caduti in gravissimo stroscio.
-spingere, indurre qualcuno a compiere una determinata azione, a
. 2. mettere, sistemare qualcuno in posizione supina. aretino, 20-243
degli individui ed a malincuore ho parlato di qualcuno esponendo solo i fatti, convinto fosse
. figur. duro castigo inflitto a qualcuno perché si si; fratturarsi. emendi
. -beffa, burla nei confronti di qualcuno (in partic. con riferimento figur
vivono solitari, di fare un sacrificio a qualcuno. -donnetta intrigante e pettegola.
non le merita. -dare a qualcuno in moglie una donna che gli è
fede. -stare in tregua con qualcuno: vivere in armonia con lui,
l'avverarsi di qualcosa, il sopraggiungere di qualcuno, in partic. mosso da intenzioni
pena e in angoscia per la sorte di qualcuno. quasimodo, 6-61: per lui
-tr. ant. e letter. temere qualcuno o qualcosa; considerarlo con timore,
dopo una mezz'ora di cammino silenzioso, qualcuno molacchianti, insalatacce orribili, senza alzar
non voglio essere profeta malauguroso), qualcuno tra voi berrà ancora il dolce lume
-insieme di persone al servizio di qualcuno. gualdo priorato, n-ii-515: don
di persone che si accalca attorno a qualcuno. s. degli arienti, 129
e sempre sempre quando io dormo con qualcuno mi fa de le tresche che tu odi
, macchinazione, maneggio ai danni di qualcuno o volto al conseguimento di utili e vantaggi
. — fare le tresche attorno a qualcuno: girargli attorno (anche in un
lungamente con serafino. -mettere qualcuno nella tresca: ammaliarlo, sedurlo,
carnalmente, avere un rapporto sessuale con qualcuno. - anche sostant. petrarca,
3. trattare, intrattenere rapporti con qualcuno; averci a che fare. -
pazzi trescar. -ant. vedersela con qualcuno, affrontarlo. parlantina da firenze,
tresco: muoversi in cerchio attorno a qualcuno. ritmo laurenziano, xxxv-i-6: a'
. angosciare, angustiare, far soffrire qualcuno fisicamente o moralmente talora con perfidia,
per le vessazioni e la malvagità di qualcuno); infelice; misero, sventurato
-trice). disus. che affligge qualcuno provocando sofferenza, inquietudine, disagio o
-trasferire un bene in proprietà di qualcuno. sercambi, 2-ii-162: rustico,
per estens. gruppo di persone che chiama qualcuno a rispondere del proprio operato.
, agg. che rende omaggio a qualcuno. - anche sostant. bellini,
3. riservare, rivolgere a qualcuno, omaggio, ossequio, applausi,
onore alla fama o al merito di qualcuno. loredano, 2-438: temperanza che
estens. che riserva o che rivolge a qualcuno atti o sentimenti di gratitudine, di
2. riservato, rivolto a qualcuno come omaggio, riconoscimento di meriti o
, che cerca di sedurre o accattivarsi qualcuno, che esprime un vivo desiderio.
. 4. chi difende qualcuno da un'aggressione, da un'attacco
7. locuz. fare trincea a qualcuno: interporre il proprio corpo per difendere
: interporre il proprio corpo per difendere qualcuno, fargli scudo. manzoni
-per estens. picchiare, percuotere violentemente qualcuno. i. neri, 1-57:
è? ». -fare oggetto qualcuno di critiche maliziose eccessivamente aspre, severe
giudizi eccessivamente severi, critiche maliziose su qualcuno. ghislanzoni, 8-101: le donne
. locuz. - trionfar bastoni: bastonare qualcuno di santa ragione. buonarroti il
qualità, del valore delle ragioni di qualcuno (o, per estens., rivalsa
. -portare in trionfo: accompagnare qualcuno in mezzo alla folla festante, in
. 2. locuz. dare a qualcuno trippàccia di sette sabati: indennità di luoghi
bagnati: mattazione o offendere o percuotere qualcuno con asprezza o con violenza.
mescolando il vino con l'acqua a qualcuno, per tripudiare. goldoni, iii-56:
6. inter. triste a qualcuno: espressione con cui si commisera qualcuno
qualcuno: espressione con cui si commisera qualcuno o si esprime preoccupazione per la sua
bottegai di lì. -fare tristo qualcuno: malmenarlo riducendolo in malo modo.
- criticare, biasimare aspramente qualcuno. busini, 1-2: loda
orso cacciare. -fare tromba di qualcuno: dichiararne, propalarne i meriti.
4. per estens. bocciare qualcuno a un esame o a un concorso
. tessere pubblicamente, divulgare le lodi di qualcuno, per lo più con enfasi e
l'asta. 6. elogiare qualcuno parlandone o scrivendone pubblicamente o diffusamente,
, criticare o schernire, beffeggiare pubblicamente qualcuno. machiavelli, 1-vi-235: dite a
vanto o di lode nei confronti di qualcuno colma di sussiego, di presunzione.
con enfasi eccessiva, a qualcosa o a qualcuno. c. carrà, 474:
. letter. divulgazione o esaltazione di qualcuno o di qualcosa caratterizzata da toni propagandistici
quanto puote. 6. uccidere qualcuno con un'arma da fuoco (ed è
. -troncarla con qualcosa e con qualcuno: smettere di interessarsi, di occuparsi
, professionali, ecc.) con qualcuno. g. bassani, 5-30:
improvvisamente e drammaticamente, la vita di qualcuno (anche con riferimento alla morte stessa
in partic. la testa, di qualcuno. tasso, 16-66: questa
. -non essere mai troppo per qualcuno: con riferimento a chi non conosce
un luogo o per tenersi al passo con qualcuno (una persona, in partic.
sia trovata. 4. incontrare qualcuno casualmente, attraverso una ricerca o in
281: vado a vedere se trovassi qualcuno, e se davvero non san far
, questi pusilli. -sorprendere o raggiungere qualcuno all'improvviso e in modo inaspettato,
lo condussero alla prigione. -rintracciare qualcuno al telefono. calvino, 20-271:
. 6. individuare o riscontrare in qualcuno o in qualcosa una qualità, un
tutti parlavano del bombardamento di torino, qualcuno ci s'era trovato, le sirene
sulla città 16. incontrarsi con qualcuno casualmente o in seguito a un appuntamento
un appuntamento, vedersi e abboccarsi con qualcuno; riunirsi, convenire in un luogo.
una certa situazione o in compagnia di qualcuno (per lo più con litote)
. chi sa trovare o scegliere qualcosa o qualcuno; ricercatore. - anche: chi
, allo scopo di truffare o danneggiare qualcuno. c. e. gadda,
pronom. ant. farsi beffe di qualcuno, rivolgergli gesti di scherno, di dileggio
, smettere di operare a favore di qualcuno. savonarola, iii-483: in questo
, senza far rumore, l'attenzione di qualcuno, per lo più per indurlo al
. -dare del tu: rivolgersi a qualcuno usando la seconda pers. sing.
in un fazzoletto, in grembo a qualcuno, in un cuscino, ecc.;
. - tuffare in lete la memoria di qualcuno: dimenticarlo completamente. boccaccio,
: ultima azione o possibilità consentita a qualcuno. m. franco, 1-18:
, la cui esistenza non si scopre se qualcuno non lo indica, e a cui
, che è soggetto al dominio di qualcuno. novellino, xxviii-820: messere,
imposte. -fare il tupè a qualcuno: importunarlo, vessarlo, infastidirlo pesantemente
agonia terminasse. pavese, 5-162: qualcuno sparò i mortaretti. vidi irene bionda
orecchie. -tappare la bocca a qualcuno (anche in un contesto scherz.
, ecc.; coprire gli occhi a qualcuno in partic. a un condannato al
più viola. -turare la bocca a qualcuno: riuscire a farlo tacere, sia
-alterare l'espressione del volto di qualcuno, rendendola inquieta o corrucciata.
17. locuz. -turbare i sonni di qualcuno: v. sonno, n.
io. -turbare lo stomaco a qualcuno: v. stomaco, n. 8
collera, di risentimento nei confronti di qualcuno. cavalca, 11-2: non si
tr. far girare, far roteare vorticosamente qualcuno (in partic. in una presa
; insofferenza, animosità nei confronti di qualcuno. da porto, 1-61:
tenere un atteggiamento adulatorio nei confronti di qualcuno. giovio, ii-31: alora noi
momento o circostanza in cui spetta a qualcuno esercitare un determinato incarico o funzione,
). che tutela gl'interessi di qualcuno. alvaro, 21-116: non credo
per simil. chi vigila sulle azioni di qualcuno, difendendolo, proteggendolo e, anche
disonesto e illegittimo, gli interessi di qualcuno (e ha valore iron.)
al campanello della porta, aspettando che venisse qualcuno in abito da sera per giustificare l'
ne indica il predominio nella personalità di qualcuno. b. cerretani, 2-50
. -essere tutto di, a qualcuno, essergli totalmente devoto, fedele;
strane ubbiacce. = etimo incerto: qualcuno pensa a un continuatore del lat.
bidientissimo). che ubbidisce a qualcuno, si sottomette alla sua volontà,
autorità più o meno estesa. -avere qualcuno a ubbidienza: ai propri ordini,
-all'ubbidienza o sotto l'ubbidienza di qualcuno: sotto la sua autorità, il suo
-levare, togliere l'ubbidienza a qualcuno: dichiararsi sciolto da doveri di fedeltà
natura giuridica; vincolare formalmente, impegnare qualcuno a fare qualcosa. - anche assol
2. per estens. costringere qualcuno a fare qualcosa e a tenere un
altra cosa. 3. legare qualcuno a sé con un vincolo morale derivante
sentimento di gratitudine, di riconoscenza verso qualcuno per i benefici o i favori ricevuti
piacevoli ragionamenti. -legato a qualcuno da viva amicizia o da affetto;
3. che ha particolari doveri con qualcuno derivanti dal proprio stato, in partic
derivante dalla riconoscenza, dalla gratitudine verso qualcuno; dovere morale di tenere un determinato
(ubbriacare), tr. rendere ubriaco qualcuno facendogli bere bevande alcoliche (anche con
. 4. ingannare, raggirare qualcuno, sottraendogli beni o denaro con la
o tentare di sedurre, di allettare qualcuno con moine affettate e leziose, con
6. schernire, sbeffeggiare, dileggiare qualcuno; scimmiottarlo nei gesti, nel comportamento
derisorie e denigratorie; stuzzicare, punzecchiare qualcuno per burla. sacchetti, x-84-27
12. farsi beffe, prendersi gioco di qualcuno. aretino, 10-106: la corte
lippi, 5-44: a qualunque ladro rare qualcuno. il più famoso / martinazza in
4. locuz. - mandare, menare qualcuno all'uccellatolo-. giuseppe degli aromatari,
carpire la fiducia o i favori di qualcuno. anonimo, i-572: amor fa
inganni, tende raggiri ai danni di qualcuno per procurarsi vantaggi o guadagni o, anche
azione o un fatto o con cui qualcuno fa qualcosa o, anche, l'impossibilità
-uccidere un uomo morto: infierire contro qualcuno che ha già subito un danno,
. per estens. il dare ascolto a qualcuno, l'attenzione che gli si presta
2. ascoltare con attenzione e con interesse qualcuno prestando attenzione alle sue parole; stare
o accogliere, seguire il parere di qualcuno, un consiglio, un ammaestramento (
. nelle espressioni udire da o sotto qualcuno). -anche assol.
. sentire parlare, riferire o raccontare di qualcuno o qualcosa. dante, purg
, le argomentazioni, il discorso di qualcuno, in partic. di un oratore o
(il valore, l'importanza di qualcuno). pascoli, i-710: persino
, sf. funzione, veste ufficiale di qualcuno; carattere ufficiale di qualcosa; ispirazione
-azione, maneggio contrario agl'interessi di qualcuno, messo in atto per nuocergli (
remunerazione, si compie nell'interesse di qualcuno presso terze persone. -in partic.
cortesia, benevolenza, urbanità nei confronti di qualcuno. -anche: rispetto reciproco, formalismo
, anche, odio nei confronti di qualcuno. aretino, 20-201: lamentandosi de
far venire l'acquolina in bocca a qualcuno. -per estens.: aumentargli il
un nemico invasore. 4. raggiungere qualcuno, divenirgli pari in forza, in
il fatto più recente e singolare riguardante qualcuno o qualcosa; la barzelletta più nuova.
3. presentare, sottoporre con deferenza a qualcuno un discorso, uno scritto, una
-in formule di cortesia, porgere a qualcuno i propri omaggi, il proprio ossequio
devozione o di riverenza nei confronti di qualcuno, in partic. prostrandosi a terra o
, deferenza anche esagerata nei confronti di qualcuno o che si rivela poco dignitoso,
, nei propositi, ecc. con qualcuno. del carretto, 2-11:
4. per estens. afferrare qualcuno per un braccio. marotta, 4-137
mia piaga. 3. segnare qualcuno con l'olio consacrato per farlo sacerdote
e veleno. 7. corrompere qualcuno con offerte di beni, di denaro,
8. battere, picchiare, malmenare qualcuno. nievo, 123: gli occhi
tratta le pelli -ungere la mano a qualcuno: v. mano, n. 47
il suo -ungere la schiena a qualcuno: lisciarlo, lusingarlo. nome
un pellagroso notammo l'ipertrofia -bastare a qualcuno le unghie alla tigna: essergli di
col delitto. -dare sulle unghie a qualcuno: infastidirlo, aggredirlo o biasimarlo aspramente
-liberare, salvare, trarre dalle unghie di qualcuno: unghiata (ugnata), sf
-mettere le unghie o l'unghia addosso a qualcuno: catturarlo, arrestarlo, ridurlo in
, in potere, in balia di qualcuno. segneri, ii-97: lasciarvi
an -tagliare le unghie a qualcuno o a qualcosa: ridurne nunzio
. locuz. mettere gli unghielli addosso a qualcuno: catturare una persona; ridurla in
4. locuz. -dar dell'unguento a qualcuno: lusingarlo, = voce dotta,
, di concupiscenza a qualcosa o a qualcuno; porsi in unione mistica con dio.
me, congiuntamente; in compagnia di qualcuno allo stesso modo o allo stesso tempo
sta, che si trova in compagnia di qualcuno (con partic. riferimento alla condizione
3. legato, accomunato a qualcuno da vincoli di sangue, morali,
e'principi mancare di non essere odiati da qualcuno, si debbano prima forzare di non
4. locuz. -untare gli stivali a qualcuno, untarsi gli stivali, adularlo o
. -far assaggiar l'unto a qualcuno: imbandire per gli ospiti un lauto
finzioni. -fare l'uomo addosso a qualcuno: imporgli con la violenza la propria
guastare i piani, i progetti di qualcuno; intralciarlo. lippi, 3-1:
-mondare l'uovo o le uova a qualcuno: prendersi un incomodo, assumersi una
pericolo'. -non curarsi un uovo di qualcuno: non preoccuparsene affatto. a
-guastare i piani, i disegni di qualcuno. b. giambullari, i-474:
: che si accanisce con invettive contro qualcuno. foscolo, xviii-123: tutto questo
violente, inveire; scagliarsi verbalmente contro qualcuno, alzare la voce, protestare,
, anche, odio nei confronti di qualcuno (per lo più nell'espressione
espressione avere, prendere in urta qualcuno). serdonati [tommaseo]
spinta violenta inferta a qualcosa o a qualcuno, collisione contro un ostacolo.
per lo più involontariamente, ualcosa o qualcuno con il proprio corpo o, anche,
; tornava sui propri paesi; urtò qualcuno, e più volte rischio di rimanere
infastidire, irritare, importunare od offendere qualcuno, i suoi sentimenti, la sua suscettibilità
urtata. 6. contrastare, contraddire qualcuno, le sue opinioni, i princìpi
con la particella pronom. sbattere contro qualcuno o qualcosa, con il proprio corpo o
, in polemica, in competizione con qualcuno; essere o entrare in contrasto con
sistemarsi, urtato e stretto dagli altri, qualcuno armeggiava da un lato, smovendo sassi
, per lo più inavvertitamente e leggermente qualcuno. - anche sostant.
. figur. infastidire, irritare, offendere qualcuno. alberti, il-ni: vincemi la
infastidire, irritare leg germente qualcuno. giusti, ii-341: la folla
, violenta inferta intenzionalmente o accidentalmente a qualcuno o a qualcosa da una persona,
urto: suscitare la reazione negativa di qualcuno; contrariarlo, contrastarlo. carducci,
tornaconto o piacere. -anche: impiegare qualcuno in un'attività subordinata. seneca
fratello. 19. rivolgere a qualcuno un atteggiamento, riservargli un comportamento;
sforzato sarà di rimbalzo ad osservarne anche qualcuno più co'suoi sudditi. pananti,
intr. avere frequentazione, consuetudine con qualcuno; intrattenere rapporti amichevoli o di affari;
.; allacciare e intrattenere rapporti con qualcuno, acquistare familiarità. latini,
23. avere rapporti fisici con qualcuno, accoppiarsi; intrattenere una relazione erotica
bisognerà bene ch'io cerchi di descrivere qualcuno almeno dei principali fra que'begli umori
cognome lasciare l'articolo. ora da qualcuno vissuto certo tempo in toscana, ho sentito
abusare: valersi di qualcosa o di qualcuno anche eccedendo i giusti limiti. mazzini
posseditori. -che dispone liberamente di qualcuno, in partic. di se stesso
baratti. -graffiare gli usatti a qualcuno: offenderlo, ingiuriarlo. boccaccio,
chiusura di una porta in faccia a qualcuno. tommaseo, lxxix-iii-157: perché nel
-battere a un uscio: rivolgersi a qualcuno per chiedere aiuto, appoggio, consiglio
4: con sin- mandare, mettere qualcuno all'uscio: cacciarlo via. ghiozzo
17. venir detto, esser pronunciato da qualcuno anche in maniera poco conveniente e inavvertitamente
34. tr. region. accompagnare fuori qualcuno. fenoglio, 185: il bambino
uscire da qualcosa o, anche, da qualcuno,: non trovare, non saper
una selvaggia. -uscire addosso a qualcuno: assalirlo, avventarglisi addosso.
sue proposte. -uscire incontro a qualcuno: andare verso di lui. boterò
, non attribuire importanza a qualcosa o qualcuno. s. caterina da siena,
6. tenuto nei confronti di qualcuno (una condotta). caro,
a, per, in uso di qualcuno). dante, purg.,
di strada. -a uso di qualcuno: seguendone l'esempio; imitandone la
maggioranza dei casi, o non faccia qualcuno. petrarca, 296-8. luvide parche
qualcuno (o anche la possibilità di farlo)
. -dare uso di sé a qualcuno: concederglisi sessualmente. d'annunzio,
da un momento all'altro dovesse apparire qualcuno con una ciotola. = var
parte liberale. -servirsi di qualcuno, sfruttarne in modo conveniente le capacità
ècci più amicizia. -fare utile a qualcuno: giovargli, essergli d'aiuto o
: azione utile, comportamento vantaggioso per qualcuno. boccaccio, vili-1-53: a così
4. ant. e letter. avvantaggiare qualcuno. gualdo priorato, 8-402: antonio
la particella pronom. rendersi utile a qualcuno o a qualcosa. mazzini, 12-290
2. ant. recando vantaggi a qualcuno. b. segni, 11-5:
, nel quale non sarà difficile di trasferire qualcuno dei cancellieri del censo attuali.
prima tratta, dove fosse nella ballotta qualcuno che vacasse. 3. essere libero
era accaduto qui, dove parve a qualcuno che le parole 'et d'ogni quantità di
fisso perdendola ignominiosamente. -mungere qualcuno o qualcosa come una vacca: sfruttarlo
disonesta volta a ferire moralmente o danneggiare qualcuno. = deriv. da vacca
; mostrare scarsa fiducia nei confronti di qualcuno, delle sue parole, del suo comportamento
di questo secolo. -rimandare vacuo qualcuno: non soddisfare le sue richieste.
, per indicare repulsione o per allontanare qualcuno che offre proposte allettanti, ma inaccettabili
inter. apostrofe scurrile, per ingiuriare qualcuno o per manifestare la noia, o il
vaganti, che giungevano come sospiri di qualcuno che dormisse greve, cessarono: solo
2. per estens. corteggiare qualcuno, in partic. una donna,
di geltrudina. alvaro, 15-50. qualcuno poteva anche tentare di far recapitare una
spettacolo, una visione, l'aspetto di qualcuno o di qualcosa). cennini
particella pronom. servirsi di qualcosa o qualcuno per raggiungere lo scopo voluto; fare
, anche, di un affronto su qualcuno o qualcosa. rinaldino da montalbano,
, apportare, far attribuire qualcosa a qualcuno. cesarotti, 1-xli-65: le poche
sostenere nell'espressione dio o maometto valga qualcuno). lo indovinello, lv1i-3 8
. 15. schierarsi a favore di qualcuno, allearsi con lui. bembo,
8. locuz. -fare valico in qualcuno: indurlo all'innamoramento. febus el
: adirarsi o far adirare, risentire qualcuno, in partic. per una beffa
-mettere o cacciare in valigia: impedire a qualcuno di agire liberamente. g.
, / e fatto cornamusa. -confutare qualcuno con un'argomentazione incontrovertibile. tommaseo [
che un'azione assume nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi degli eventi. metastasio
, pregio estetico a qualcosa o a qualcuno. 2. che è abile
, i miei prieghi, e la qualcuno con cui si era in disaccordo o che
valpolicella. soldati, 6-20: quando sento qualcuno che domanda: « scusi, le
nell'espressione essere di valuta intesa con qualcuno). manzoni, iv-438: quelle
(vantàggio). disus. superare qualcuno per qualità morali, intellettuali, fisiche
una trattativa, ecc.; favorire qualcuno, i suoi interessi. e
sbocco. 3. migliorare qualcuno nell'aspetto esteriore. pisacane, ii-18
. e tose. sopravanzare, lasciare indietro qualcuno nel cammino. ugurgieri, 22
ani e tose. acquistare un vantaggio su qualcuno in un cammino, in un percorso
, a favore, a profitto di qualcuno. g. villani, iv-12-134:
vantaggio: in favore, a guadagno di qualcuno. a. pucci, cent.
stima, un giudizio positivo nei confronti di qualcuno o di qualcosa (un giudizio,
anche con scritti, con discorsi; lodare qualcuno con un giudizio autorevolmente positivo, manifestando
vanto cede. -dare il vanto a qualcuno o qualcosa: celebrare, esaltare,
vanto. -togliere il vanto a qualcuno o a qualcosa: superarlo in una
g. manganelli, 13-103: qualcuno mi leggera a vanvera, e dunque
timidetta fera. sbarbaro, 1-154: qualcuno ha atteso... tuccellaccio al varco
occasione propizia per vendicarsi o rivalersi di qualcuno. goldoni, x-1205: attendiamolo al
varco la sera dopo. -attendere qualcuno con impazienza (con uso enfatico).
sta per accadere o può accadere a qualcuno. nievo, 701: chi sa
acchiappare al varco: catturare o cogliere qualcuno di sorpresa al suo passaggio. dante
pazientemente. -accadere all'improvviso a qualcuno (un evento). frateili,
particella pronom. premunirsi, guardarsi da qualcuno, cautelarsi da pericoli, tentazioni.
.]: 'varo': il varare. qualcuno dice: 'varo di nave, varo
. -colmare, traboccare il vaso: portare qualcuno all'estremo grado di esasperazione.
. dominio, autorità dispotica e arbitraria su qualcuno. fagiuoli, ii-134: vorrebbe aver
: grossa beffa orchestrata ai danni di qualcuno. imbriani, 6-184: la scolastica
fedeltà, obbedienza, dedizione personale a qualcuno che è in posizione sociale sovraordinata o
e scientifici; annunciare il futuro di qualcuno. siri, ii-48: vaticinavano tutti
, inter. per indicare qualcosa a qualcuno, per attirare lo sguardo e l'attenzione
2. per sollecitare l'approvazione di qualcuno: non è vero? gigli
senectam viaticum condito. -mettere a qualcuno la vecchiaia nella bambagia: procurare a
s. v.]: dicendo di qualcuno: 'è vecchino'inten- desi anche,
o si è radicato nella vita di qualcuno (un'usanza, un'abitudine).
posto di non vedente. -vedente qualcuno: sotto i suoi occhi, al suo
ecc. la vece, le veci di qualcuno o diariosto, 1-iv-257: per il gaudio
-a, in vece e nome di qualcuno: per conto e in nome suo
li frutti. -essere in vece di qualcuno: stargli a pari, sostituirlo degnamente
dello studente minore. -nelle veci di qualcuno: al suo posto. tombari,
7. sostituto, rappresentante di qualcuno in un'incombenza, carica o funzione
problemi architettonici. 4. incontrare qualcuno anche casualmente; fargli visita. -anche
che 'l tutto vede. -comprendere qualcuno, il suo animo. dante,
racconti brevi. 8. tenere qualcuno in una data considerazione, reputarlo in
con la particella pronom. incontrarsi con qualcuno casualmente o in seguito a un appuntamento,
abboccarsi. -anche: far visita a qualcuno. giacomo da lentini, 37:
una finzione. -farla vedere a qualcuno: dargli una lezione, vendicarsi.
una riunione mondana; andare a trovare qualcuno. verga, 8-212: i ben
-far vedere i sorci verdi a qualcuno: v. sorcio1, n. 6
che vedere. -non poter vedere qualcuno: detestarlo, non poterlo soffrire.
. -non vedere più avanti di qualcuno: esserne perdutamente innamorato. boccaccio
cuori. -vedere e non vedere qualcuno: trovarlo mal ridotto, in cattive
, n. 37. -vedersela con qualcuno o qualcosa: confrontarcisi con buone possibilità
pericoli o per soddisfare le esigenze di qualcuno. aretino, 20-158: fa che
a uno spettacolo; spettatore; chi vede qualcuno o qualcosa. f
ant. e letter. rendere vedovo qualcuno uccidendone il coniuge. guido delle colonne
campo acheo. 4. mutilare qualcuno di un organo. pindemonte, 1-102
nel paese rendeva l'anima a dio qualcuno dei suoi pari, lasciando per il mondo
vedere o la possibilità di vedere qualcosa o qualcuno; osservazione attenta. -anche in senso
, alla presenza, al cospetto (di qualcuno). cassiano volgar., i-
. in presenza, al cospetto di qualcuno. salvini, 6-116: 'vo'che
più andare a veglia. -chiamare qualcuno a veglia: destarlo dal sonno.
alba. -rimanere sveglio accanto a qualcuno, in partic. a un bambino
la solita lista di luce. so che qualcuno veglia, là dentro, accanto al
, tramare nell'ombra ai danni di qualcuno. ammirato, 594: donato acciaiuoli
-essere costantemente presente alla mente di qualcuno (una preoccupazione, un ricordo);
sospetti. 6. vigilare su qualcuno, averne cura provvedendo alle sue necessità
. 12. assistere, curare qualcuno, in partic. un bambino malato
. che tutela e cura gli interessi di qualcuno. testamento di francesco patini, ii-293
più di mille scogli. -seguire qualcuno nel cammino, divenirne seguace, aderire
agire in modo diverso dalla volontà di qualcuno, evitare di assecondarlo. r.
-volgere le vele al vento di qualcuno: attenersi ai suoi ordini, alle
tic. il volto, propria o di qualcuno, per nasconderla alla vista altrui o
sfogo all'odio o al livore verso qualcuno; spargere maldicenze, diffamare. brancati
il petto. -fischiare veleno contro qualcuno: v. fischiare, n.
, odio, livore nei confronti di qualcuno (una persona, il suo sguardo)
in ricognizione o a raccogliere informazioni su qualcuno. bandi 2-ii-39: mentre accadeva quanto
-far tremare le vene e i polsi a qualcuno, far tremarequalcuno per ogni vena: spaventarlo
le vene o il sangue nelle vene a qualcuno: v. gelare, n.
vena. -succhiare le vene a qualcuno: esaurirne le forze, spossarlo,
personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (uno scrittore, un giornalista).
locuz. - essere fatta la vendemmia di qualcuno: essere trascorso il tempo della giovinezza
4. per estens. tradire qualcuno in partic. consegnandolo ah'avversario o
. - mettersi al servizio di qualcuno. l. donato, lii-6-402:
. - venderla a qualcuno: ingannarlo, raggirarlo. firenzuola,
. - vendere la pelle di qualcuno: v. pelle, n. 23
. il vendicare, il vendicarsi di qualcuno o di qualcosa, vendetta.
consumo popolare. penna, 167: qualcuno vi parlava e voi rispondevate / sullo
7. ànt. concesso in appalto a qualcuno. m. soriano, lii-3-357
, astio, odio nei confronti di qualcuno; malignità, maldicenza. bibbia volgar
gravemente deleteri e corruttori dell'animo di qualcuno. siri, ii-561: venne ricevere
pieno di livore, astio nei confronti di qualcuno; maldicente. alberti, i-320:
(il ricordo, la memoria di qualcuno); degno di alta stima e
è voluto, desiderato, deciso da qualcuno; deliberazione, disposizione (in partic
espressioni fare, adempiere la volontà di qualcuno). romanzo di tristano, 181
. propensione; disposizione d'animo nei confrontidi qualcuno (in partic. nelle espressioni buona o
valore aggett.: soggetto all'autorità di qualcuno; disponibile ad assecondare i suoi desideri
-porre la propria volontà: fare affidamento su qualcuno. busone da gubbio, 1-290:
essere presa per una forestiera e che qualcuno osi offrirle un go, un lotregan,
ragione gli pesava come un involto che qualcuno gli avesse affidato senza dirgliene il contenuto
, sentiva il bisogno di dire a qualcuno la sua pena. -con uso
opportuno, occasione in cui spetta a qualcuno, per diritto o per dovere compiere un'
espressione a volta, alla volta di qualcuno). boccaccio, dee.,
canti. 9. indurre qualcuno a comportarsi, ad agire o a pensare
principi. -opporsi con veemenza a qualcuno, manifestando rancore, risentimento.
lo stomaco o voltare lo stomaco a qualcuno: farlo vomitare. -anche: disgustarlo,
. -voltare le armi o voltarsi contro qualcuno: ribellarsi, insorgergli contro; muovergli
. 2. -voltare le piante a qualcuno: v. pianta, n. 25
l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno 0 qualcosa: v. occhio,
-voltate di spalle:, il lasciare qualcuno dietro di sé allontanandosene. -al figur
non prendere in considerazione le richieste di qualcuno, negandogli amicizia o aiuto.
lato o all'indietro; rivolto verso qualcuno (una persona o, anche, una
, tr. mutare profondamente, radicalmente qualcuno nella coscienza. papini, vi-164:
, disposizione della sorte nei confronti di qualcuno. boccaccio, iii-1-138: fortuna avea
8. locuz. — al volto di qualcuno: dinnanzi a lui, alla sua
del mio africano. -cadere a qualcuno la maschera dal volto-, venir smapetrarca,
fermo dir. alla fortuna. dar qualcuno nel volto ad altri: infastidirlo con la
. -dir qualcosa in volto a qualcuno: dirglielo apertamente. chiari, 3-57
ascolti. -far buon volto a qualcuno: accoglierlo cordialmente, con amicizia.
girato in una determinata direzione o verso qualcuno per guardarlo, per parlargli, per
determinata disposizione d'animo nei confronti di qualcuno. cellini, 1-60 (148)
tare e rivoltare ripetutamente qualcosa o qualcuno facendolo rotolare; far girare un meccanismo
, sf. il far rotolare, ruzzolare qualcuno. amari, 1-ii-230: coltolo un
, con cui si avvolge qualcosa o qualcuno. uguccione da lodi, xxxv-i-605
: uscendo di così buonora / sorprenderò qualcuno di quegli essermi / che soffiano tra
accesa di furore? 8. indurre qualcuno a prendere una determinata decisione, ad
. -indirizzare, rivolgere un sentimento a qualcuno. domenico da prato, lxxxviii-i-456:
far cadere dall'alto, rovesciare su qualcuno (porte, finestre). -anche:
giudizi malevoli o calunniosi all'indirizzo di qualcuno. g. p. maffei
al livore, al risentimento nei confronti di qualcuno o di qualcosa; diffondere maldicenze sul
di qualcosa; diffondere maldicenze sul conto di qualcuno (anche con riferimento a un soggetto
fisica o morale, di disgusto per qualcuno o per qualcosa; insofferenza, o
grave. comisso, ii-373: se qualcuno moriva giovane era per la tisi,
/ perpetuo celibato. -fare oggetto qualcuno di un voto religioso. serao,
. dedicare interamente la propria vita a qualcuno, alla sua memoria. tarchetti,
, in un recipiente, addosso a qualcuno, ecc. sacchetti, x-161-15:
propria personalità e mentalità per amore di qualcuno. govoni, 2-65: credei di
-votare la faretra: suscitare l'amore in qualcuno (con riferimento all'immagine tradizionale di
conformemente ai desideri, alle aspirazioni di qualcuno. caviceo, 1-50: il resto
. dedicato in onore o in memoria di qualcuno (un'opera letteraria).
opinione e, anche, in difesa di qualcuno. a. verri, 2-i-2-201:
. -offendere l'onore di qualcuno; infamarlo. fr. morelli,
ubriaco. 13. mancanza di qualcuno o di qualcosa che provoca solitudine e
. -fare il vuoto intorno a qualcuno: isolare una persona inimicandole gli altri
buzzati, 4-501: ci sarà ben stato qualcuno che ha avvertito: da oggi la
eco, 4-7: ma non appena qualcuno inventa la possibilità di stampare xilograficamente pagine
-anche: strappare qualcosa di mano a qualcuno. sanudo, xiv-475: et
attaccare nella parte posteriore del corpo di qualcuno per beffarlo a sua insaputa. -al figur
nella locuz. attaccare le zaganelle a qualcuno: dileggiarlo, esporlo al pubblico ludibrio
tutta quella gente fossero ombre invisibili. qualcuno si levava il cappello e andrea lo
per manifestare inquietudine per l'arrivo di qualcuno o impazienza). erasmo da
4. tr. percuotere, colpire qualcuno o qualcosa con le zampe anteriori.
-mettere lo, uno zampino addosso a qualcuno: esercitarvi il proprio potere, i
-appiccare zane: parlare con malignità di qualcuno, recandogli discredito, accusarlo di colpe
-zappare la terra sotto i piedi a qualcuno: nuocergli gravemente. baretti,
critiche, sparlare di qualcosa o di qualcuno. rime anonime napoletane del quattrocento,
., per parlare all'orecchio di qualcuno. pagliari dal bosco, 133:
-che ha particolarmente a cuore qualcosa o qualcuno; fortemente interessato, premuroso, sollecito
nella pazzia. -intervento a favore di qualcuno; aiuto, raccomandazione. buonarroti il
le nari. 2. rimpinzare qualcuno, in partic. con cibi eccessivamente
sul marciapiede opposto. emanueui, 3-93: qualcuno a a manovrare zigzagando. fenoglio
lo più a deridere, a schernire qualcuno. aretino, 20-269: baie
2. figur. lusingare, allettare qualcuno, per lo più con l'intento
cenci o segatura usato per colpire scherzosamente qualcuno. galileo, 3-4-504: alla vostra
lusingare, a circuire, a persuadere qualcuno. g. gozzi, ii-153:
o per esprimere disapprovazione nei confronti di qualcuno. pirandello, 8-98: la
lo zoccolìo dei suoi cavalli / e poi qualcuno usserà alla porta. cancogni, 189
i zoccoli. -non stimare qualcuno uno zoccola non avere alcuna stima nei
. locuz. - baciare le zolle di qualcuno, le zolle calpestate da qualcuno-,
stomaco. 2. avventarsi contro qualcuno con intenzioni ostili, con minacce o
o con percosse (nell'espressione zompareaddosso a qualcuno). bernari, 5-161: papà
rivolto al primo essere vivente incontrato: qualcuno così lordo e sbrindellato che da lontano
lampo, il tempo. -pigliare qualcuno a piè zoppo: essergli nettamente superiore
: essere capito, compreso perfettamente da qualcuno. pratesi, 5-468: fatemi trovare
, piccolo compenso o favore concesso a qualcuno per rendergli accettabile un com-
si indi5. locuz. tirare su qualcuno a zuccherini: allevarlocano soluzioni zuccherine concentrate,
n. 5. -mettere a qualcuno lo zucchero in bocca: allettarlo,
zuffo. -fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso ostile. muratori
che stia per accadere qualcosa o che qualcuno avverta che si sta parlando di lui
. il volgo dice esser segno che qualcuno ci rammenta; e ne trae buono
11. insinuare qualcosa all'orecchio di qualcuno, spifferare un segreto (anche in
. -celebrare, esaltare qualcosa o qualcuno con discorsi o scritti. fanfani
12. locuz. zufolare dietro a qualcuno: sparlarne o calunniarlo o, anche
modo arrostiren quel bufolo. -menare qualcuno a zufolo e tamburo: farne quello
avere la sensazione di essere citato da qualcuno. e ogni volta odono il zufolino
. locuz. suonare lo zunnene addosso a qualcuno: percuoterlo brutalmente. tommaseo
potevi zurlare. -scherzare familiarmente con qualcuno. aretino, 20-255: dato uno
tenerlo a cavezza. -mettere qualcuno in zurlo: fargli venire voglia di