-ma, di grazia, conosce ella qualcuno de'frati romitani? -no, galantuomo;
ci metta la lingua. -far romito qualcuno: non invitarlo, lasciarlo in disparte
-attenuare la durezza, l'ostilità di qualcuno. tinucci, 2-15: suo gesti
e si era fuggito. -liberare qualcuno. boccaccio, iii-5-46: tu sai
, l'insensibilità, l'indifferenza verso qualcuno, la severità; moderare l'ira
de'patimenti quotidiani non fosse rotta da qualcuno straordinario. tenca, 1-77: dacché
sotto il terrestre pondo. -interrompere qualcuno mentre dice o fa qualcosa; impedirgli
-non avere più rapporti sessuali con qualcuno. capuana, 15-245: dopo alcuni
o economica, i legami commerciali con qualcuno. giustino volgar., 367:
ottocentesco. -urtarsi, scontrarsi con qualcuno; troncare una relazione amichevole o amorosa
« se, beninteso, non mi arresta qualcuno per strada ». 85.
pietrischi. -far rompere il collo a qualcuno: metterlo in pericolo di subire incidenti
collo. -determinare la rovina di qualcuno (un fatto, una situazione)
bicchiere. -lasciare rompere il collo a qualcuno: lasciarlo andare in rovina senza intervenire
5. -rompere gli occhi a qualcuno: sconcertarlo. ulloa [guevara]
sore. -rompere gli orecchi a qualcuno: infastidirlo con discorsi insistenti e importuni
-rompere i detti in bocca a qualcuno: interromperlo bruscamente mentre sta parlando.
stringevano. -rompere il cammino a qualcuno: impedir chiabrera, 1-ii-104
filosofie! -rompere il chiodo con qualcuno: trarlo dalla propria parte.
colle pignatte. -rompere il collo a qualcuno o a qualcosa: v. collo1
dal passato. -rompere il culo a qualcuno: sodomizzarlo. giraldi cinzio, 5-69
, / ei gli -rompere contro qualcuno: dichiarargli guerra. dargli i suoi tìgli
-rompere il cuore a qualcuno: procurargli un dolore grandissimo, quasi
schiena, il fondamento delle rem a qualcuno: fiaccarlo, sfinirlo. batacchi,
. 8. -rompere il muso a qualcuno: v. muso1, n. 11
sier. -rompere in faccia a qualcuno: insultarlo apertamente. pirandello, ii-2-865
. 18. -rompere i rapporti con qualcuno: troncarli bruscamente. cicognani,
ogni cane. -rompere la fantasia a qualcuno: v. fantasia, n.
la favella. -rompere la fronte a qualcuno: v. fronte, n. 16
16. -rompere la gola a qualcuno: strangolarlo (come forma di supplizio
m'aiutino. -rompere la pazienza a qualcuno: fargliela perdere. deledda, v-78
la quaresima? -rompere l'artiglio a qualcuno: metterlo nell'impossibilità di nuocere.
artiglio. -rompere la testa a qualcuno: danneggiarlo gravemente (una situazione)
fascio. -rompere le chicchere di qualcuno: importunarlo, dargli fastidio.
. -rompere le corna a qualcuno: v. corno1, n. 7
gambe. -rompere le gambe a qualcuno: v. gamba1, n. 19
. 19. -rompere le ossa a qualcuno: v. osso, n. 23
difendere. -rompere l'uovo a qualcuno: v. uovo. -rompere l'
. -rompere l'uovo in bocca a qualcuno: v. uovo. -rompere ogni
rompe ogni misura. -rompere paglia con qualcuno: v. paglia ^ n. 14
-rompere, rompersi il ghiaccio fra qualcuno: v. ghiaccio1, n.
. 19. -rompere un augurio con qualcuno: scambiarselo. de marchi, iii-1-327
augurio. -rompere un bicchiere con qualcuno: v. bicchiere, n.
una nuova vita. -romperla con qualcuno: interrompere i rapporti diplomatici provocando la
sale della terra? manzini, 17-225: qualcuno mi ha domandato perché il mio protagonista
ti rompi in mezzo? -rompersi a qualcuno il cervello: confondersi arrovellandosi.
-rompiti il collo: per incitare qualcuno in malo modo a darsi da fare
rompa il collo: per deprecare che qualcuno abbia fatto o lasciato accadere qualcosa o
case contigue, quando vogliono dare a qualcuno del seccante e del rompistivali, sogliono
. per carpire informazioni, per trovare qualcuno. a. cattaneo, i-5:
. la camera, al buio. qualcuno ronfa dietro la cortina. sbarbaro,
modo fastidioso e molesto, intorno a qualcuno o a un luogo, per curiosità
propri pensieri e fantasie su qualcosa o qualcuno. manzoni, pr. sp.
-rivolgere ripetutamente lo sguardo verso qualcuno o qualcosa per desiderio o interesse.
che si aggira intorno a qualcosa o qualcuno in modo insistente e destando sospetto (
6. figur. mettere a parte qualcuno di un bene soprannaturale. dante
: avere una gran voglia di picchiare qualcuno. p. petrocchi [s.
sarebbero mancati, rosa mia. persino qui qualcuno pensava a te. -il sesso
incombenza anche gravosa; responsabilità assegnata a qualcuno. tanaglia, 1-37: io son
. sgradevole, molesto (il rapporto con qualcuno). amari, 1-iii-766: mi
saggio anton pollani. -sparlare di qualcuno. poliziano, 6-355: giovanastri
1 miei voti. -onorare qualcuno celebrandone le esequie con il canto
5-0: coprendo il salmodiare del rabbino, qualcuno gridò: « silenzio! » cassola
gli spiriti francescani, o se ne ammetteva qualcuno, occorreva fosse tale da soddisfare l'
f f -valersi di qualcuno a tutte le salse: per qualsiasi
-fare salsicce o una salsiccia di qualcuno o dell'altrui carne: fare a
ugurd. 5. avventarsi contro qualcuno aggredendolo; assalirlo (nelle espressioni saltare
, saltare agli occhi, al viso a qualcuno). maestro sanguigno, 101:
donna. -saltare al collo di qualcuno: abbracciarlo con entusiasmo. p
la disobbedienza. -venire improvvisamente a qualcuno o a qualcosa, attaccarglisi (una
-far saltare qualcosa in faccia a qualcuno: tirargliela addosso. moravia,
dal tram? -far saltare a qualcuno la finestra: gettarlo giù. giuliani
28. evitare di pensare a qualcuno. piovene, 3-127: vivevamo staccati
. 33. ant. assalire qualcuno. tanaglia, 3-450: perché meglio
. locuz. -fare saltare la testa di qualcuno: v. testa. -far
pagamento del banco. -far saltare qualcuno: indurlo a lavorare senza tregua;
gli dar tregua. -fare saltare qualcuno sulla seggiola: stupirlo, sorprenderlo.
faccia. -saltare al naso di qualcuno: v. naso, n. 18
vicenda). calvino, 7-152: qualcuno mi aveva visto e la storia tornava
. 29. -saltare in bocca a qualcuno: finire in suo potere. vi
al naso, saltare la mosca a qualcuno: v. mosca, n. 24
saltarello. baldini, 5-197: nell'intermezzo qualcuno al pianoforte accennò un saltarello.
si spalancò. -l'awentarsi su qualcuno. fr. serafini, 473:
di saluto nell'accomiatarsi o nell'incontrare qualcuno (per esprimere confidenza o omaggio)
-che si reca a fare visita a qualcuno per porgergli i propri omaggi (con
agisce o si adopera a favore di qualcuno. firenzuola, 306: di lei
), tr. ossequiare, riverire qualcuno rivolgendogli, nell'incontrarlo o nel congedarsene
con la particella pronom. rivolgersi a qualcuno con un saluto. sacchetti, 175-76
. 6. accogliere o accompagnare qualcuno con ovazioni (o, neltimmagine poetica
, ha perduta. -riconoscere in qualcuno colui che ha compiuto un'impresa di
salvatore. -considerare di comune accordo qualcuno come dotato di notevoli o straordinarie capacità
letter. proclamare per acclamazione, riconoscere qualcuno in una determinata carica, ufficialmente o
-omaggiato di saluti, per tramite di qualcuno. metastasio, 1-iv-488: 1salutati vi
mai più avuto a che fare con qualcuno, che si sono interrotti una volta per
usuale nei brindisi per proporre di festeggiare qualcuno o qualcosa. goldoni, xii-997:
14. locuz. -a salute di qualcuno 0 qualcosa (con valore aggett.
-bere, brindare alla salute di qualcuno: augurandogli benessere e felicità.
. 12. -ricuperare la salute di qualcuno: redimerlo da una condotta viziosa.
venuti ». casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo / o in altro luogo voltasi
epistolare. -espressione di ossequio inviata a qualcuno tramite un'altra persona, con un
saluto: avere una conoscenza superficiale di qualcuno. manzoni, storia della colonna infame
-levare, negare, togliere il saluto a qualcuno: assumere un atteggiamento offeso o sdegnoso
atteggiamento offeso o sdegnoso nei confronti di qualcuno, cessando di salutarlo. dotti,
locuz. fare la salva ai quattrini di qualcuno: scroccarglieli. r. bertini
. -condizione o titolo che permette a qualcuno di essere accolto in un ambiente esclusivo
raccomandazione tale da indurre a giudicare positivamente qualcuno o da renderlo simpatico. tarchetti
si getta in mare perché vi si agguanti qualcuno che caduto in acqua pericola di affogare
di seguito. silone, 8-176: qualcuno di essi [i colonna] si è
diretto alla tutela dell'incolumità fisica di qualcuno o, in rapporti privati, come garanzia
costituisce il sostegno psicologico e morale di qualcuno. papini, 27-1012: io sola
una via traversa quando riconoscevo di lontano qualcuno degli antichi commensali. sbarbaro, 5-117:
tuo salvataggio. -tentativo di sottrarre qualcuno alla giusta punizione o alla condanna.
grave pericolo o anche l'evitare a qualcuno di soccombere in una situazione rischiosa o
darsi, non esserci salvazione fuori di qualcuno 0 di qualcosa: in quanto soltanto così
modo. -salva la grazia di qualcuno: v. grazia, n. 24
sembrano già rassegnati a quello che ieri qualcuno definiva come un compito di « donatori
l'occhio di sangue / pare ammicchi a qualcuno e gli segni una strada.
cose sue. -avere a sangue qualcuno: averne a cuore la sorte.
sangue. -avere buon sangue con qualcuno: essere in buoni rapporti.
nero. -avere il sangue guasto con qualcuno: nutrire avversione, rancore nei suoi
po'nel sangue. -avere qualcuno nel sangue: sentirsene istintivamente e irresistibilmente
della terra. -avere sangue con qualcuno: andarci d'accordo. tommaseo [
. -avere un gran sangue a qualcuno: nutrire viva attrazione. contile
bagnasse. -bere il sangue di qualcuno: vagheggiarne lo strazio. cesari
sangue. -bersi il sangue di qualcuno: rovinarlo con lo strozzinaggio.
-bruttarsi le mani nel sangue di qualcuno: rendersi colpevole di assassinio.
io! -cavare sangue del volto a qualcuno: ferirlo in viso. libri
. -cavare tutto il sangue a qualcuno: ottenerne tutto quello che si chiede
bestemmie paterne. -fare sangue a qualcuno: ferirlo. vite degli imperatori romani
-far gelare il sangue nelle vene a qualcuno: procurargli sbigottito terrore. solaro
. -farsi rosso il sangue a qualcuno: coglierlo l'ira. talli,
peccati. -gelarsi il sangue a qualcuno; sentirsi gelare il sangue: divenire
, dare un giro il sangue, a qualcuno: alterarsi gravemente, turbarsi profondamente.
grondano sangue. -guastare il sangue a qualcuno: angustiarlo, irritarlo.
in cantina. -guastarsi il sangue con qualcuno: inimicarsi. rovani, ii-511:
. -imbrattarsi le mani nel sangue di qualcuno: essere responsabile o esecutore di un
con veleno. -inacerbire il sangue di qualcuno: renderlo ostile, avverso.
-insanguinarsi le mani nel sangue di qualcuno: ucciderlo o farlo uccidere.
da chi -leggere il sangue a qualcuno: saperne inten del sangue
si correggeva. -levare sangue a qualcuno: salassarlo. tarchetti, 6-ii-586:
gran sangue. -mettere a qualcuno il cuore a sangue e a fuoco:
-pascere il sangue, pascersi del sangue di qualcuno: ucciderlo, scannarlo; provocarne la
. -mettere mano al sangue di qualcuno: ucciderlo. -piangere gocciole, lacrime
duca -non avere sangue a, verso qualcuno: dimoe vicaria, che tu abi
nutrire rico -mettere sangue fra qualcuno: fomentare odio. sangue e
nuova. -rimescolarsi il sangue a qualcuno; sentirsi rimescolare il sangue: essere
». -spandere il sangue di qualcuno: ucciderlo. antonio di meglio
creare. -spargere il sangue di qualcuno: ucciderlo. di costanzo,
miei. -spargere il sangue per qualcuno: sacrificarsi per lui.
. -succhiare il sangue a, di qualcuno: sfruttarlo senza pietà, portandogli via
. -suggere il sangue di qualcuno come miele: provare piacere neh'ucciderlo
. -trarre il sangue a qualcuno: rovinarlo con le tasse.
. -trarre il sangue da qualcuno: discenderne. s. girolamo volgar
il denaro dal sangue e dalle ossa di qualcuno: essere sottratto a chi più ne
sventurate fanciulle. -vedere in qualcuno il sangue caldo contro qualcun altro:
mosaici. -volere il sangue di qualcuno: volerlo uccidere. metastasio, 1-i-20
6. brindisi alla salute di qualcuno (ed è prestito dal francese circoscritto
-bere alla, la, in sanità di qualcuno: brindare in onore di qualcuno augurandogli
di qualcuno: brindare in onore di qualcuno augurandogli benessere e felicità (anche nell'
, n. 19. -mandare sano qualcuno: congedarlo, licenziarlo, dargli commiato
indicare la testardaggine o la determinazione di qualcuno disposto anche a danneggiare se stesso pur
probabile appare invece l'accostamento proposto da qualcuno a un san telmo. santéma
ecc.). - dichiarare, fare qualcuno santo: canonizzarlo. - anche sostant
., dalla volontà di recare beneficio a qualcuno (un'azione, un comportamento)
avere il santo, il proprio santo con qualcuno o per qualcosa: non averlo in
sentimenti, lo stato d'animo di qualcuno; essere al corrente delle sue intenzioni.
sapere). -sapere novella, nuova di qualcuno: acquisirne notizie. -non sapere né
ant. fare a sapere) qualcosa a qualcuno, fare che qualcuno sappia qualcosa:
) qualcosa a qualcuno, fare che qualcuno sappia qualcosa: informarlo di qualcosa,
sanno solo le capre. -conoscere qualcuno personalmente per averlo frequentato. fioretti
retoriche che negano l'effettiva competenza di qualcuno riguardo a una data questione. g
nelle espressioni sapere buono, meglio a qualcuno o, anche, al palato di
o, anche, al palato di qualcuno, per indicare il gradimento o la
-in costruzioni impers. sapere male a qualcuno di qualcosa: provenirgliene rincrescimento, dispiacere
19. -non sapere che farsene di qualcuno o di qualcosa: v. fare1
-non sapere più né fumo né bruciaticcio di qualcuno o di qualcosa: v. fumo
-non saperne buccicata di qualcosa o di qualcuno: v. buccicata. -non
-non saperne straccio di qualcosa o di qualcuno: v. straccio. -non
sapere, non volerne più sapere di qualcuno o di qualcosa: non provare più alcun
saputo mai. -sapere a qualcuno mille anni un'ora, ogn'ora
, buon grado, grado e grazia a qualcuno: essergli riconoscente, portargli gratitudine;
grado, mal grado e grazia a qualcuno: portargli rancore, avere risentimento nei
. locuz. - avere il sapone da qualcuno: farsi corrompere con denaro.
del governo. -dare il sapone a qualcuno: lodarlo ipocrita- mente, adularlo.
il capo d'altro che di sapone a qualcuno: rimproverarlo aspramente. bandello,
sapone al filisteo. -sprecare sapone con qualcuno: tentare inutilmente di correggerlo.
5. locuz. -a saputa di qualcuno: secondo quanto sa, in base
a un assetato. -al cospetto di qualcuno. a. cattaneo, i-354:
conoscenza di un fatto da parte di qualcuno; con sua informazione. ottimo
-essere di, in saputa di qualcuno; venire in saputa di qualcuno:
di qualcuno; venire in saputa di qualcuno: essere, giungere a sua conoscenza;
-senza la saputa, senza saputa di qualcuno: senza che qualcuno sappia o sia
senza saputa di qualcuno: senza che qualcuno sappia o sia stato informato o si
). che è a conoscenza di qualcuno, noto a una persona o a una
; che è venuto a conoscenza di qualcuno (una nozione o un insieme di
-ant. portato a conoscenza di qualcuno (nella locuz. fare saputo un
locuz. fare saputo un fatto a qualcuno). bembo, 10-iii-271: tra
vane e vili. 2. vincolare qualcuno con un giuramento. albertano volgar.
, giunse la reina. -fare qualcuno sicuro per il saraménto: dargli garanzie
fatte per quella cagione. -richiedere qualcuno a saraménto: portarlo davanti al giudice
avvenimento che, contravvenendo alle aspettative di qualcuno, sembra beffarlo crudelmente. gozzano
5. locuz. versare sarcasmi su qualcuno: attaccarlo con ironia offensiva e crudele
-che è fortemente critico nei confronti di qualcuno. carducci, iii-20-393: è un
tr. (sàrcito) ant. impiegare qualcuno in un'attività, incaricarlo di un
5. locuz. -distendere le sartie appresso qualcuno: seguire un esempio, un modello
questo, 0 sassi: per indicare a qualcuno, in tono perentorio che non ha
bocca!: per intimare il silenzio a qualcuno. -sasso di pane: tozzo di
1. -far voltolare un sasso a qualcuno: dargli un incarico di poco conto
sassi dall'uscio della chiesa: danneggiare qualcuno mostrando ipocritamente di voler procurare il suo
colombaia, n. 4. -volgere qualcuno in sasso di stupore: provocargli un
, xi-67: nell'albero più in là qualcuno russava beato, la bocca rotonda,
-cacciare un sassolino dentro la scarpa a qualcuno: insinuargli nella mente un sospetto.
in persona. jovine, 2-158: qualcuno diceva che nella gotta del gargano la
satireggio). fare oggetto di satira qualcuno; schernire, mettere in ridicolo.
e di ironia; colpire, riprendere qualcuno con la satira. - anche assol.
satirizzare, tr. irridere, schernire qualcuno per lo più in modo pungente,
-che ne sanno? la prendono. qualcuno ci spera magari un migliore raccolto.
nell'espressione fare il satrapo addosso a qualcuno). berni, 151: far
letter. sfamare, nutrire, saziare qualcuno (o, anche, se stessi)
-influenzare in modo esclusivo l'animo di qualcuno con idee o insegnamenti. baldini,
sazio ogni mio membro del sangue di qualcuno. -appagare un profondo bisogno interiore (
polvere. d'annunzio, iii-2-1016: qualcuno ha sprimacciato le materasse e sbacchettato la
: serrare l'uscio in faccia a qualcuno per impedirgli di entrare. ferd.
patologica o per insofferenza nei confronti di qualcuno o di qualcosa). dante
-tirare gli sbadigli dalle calcagna a qualcuno: annoiarlo profondamente. verga,
sbaffare, tr. sporcare, macchiare qualcuno con sbaffi di colore. moravia
gattina, ii-144: tutti cospiravano contro qualcuno, e l'austria, la francia e
sbalestrò lontano. -picchiare, percuotere qualcuno con violenza. melosio, 3-i-314:
in segno di disprezzo nei confronti di qualcuno). burchiello [crusca]:
estens. disorientare, confondere, sbalordire qualcuno, facendogli perdere la calma, l'equilibrio
modo improvviso, imprevedibile e controvoglia, qualcuno da un luogo a un altro, in
tre saette'. -rivolgere, indirizzare a qualcuno gesti di cortesia. jsreme, conc
ci contano. 4. rimuovere qualcuno da una carica, esonerarlo. comisso
. 6. confondere, distrarre qualcuno con discorsi capziosi. verga,
forse ancor qualche sballone, / ma qualcuno dirà le cose pure. giusti,
spostare o far spo stare qualcuno da una parte a un'altra con poco
strapazzo. 2. scuotere qualcuno, farlo sobbalzare bruscamente, in partic
-fare ondeggiare o saltare violentemente qualcosa o qualcuno (le onde, un gorgo).
. condurre affannosamente e in modo convulso qualcuno da un luogo a un altro.
sbalordisco, sbalordisci). stupire profondamente qualcuno; lasciarlo attonito. vasari, 4-i-547
4. tramortire qualcuno, fargli perdere i sensi. berni
, tr. far saltare in alto qualcuno, fargli fare un balzo, farlo alzare
sbalzare dadi. 3. far cascare qualcuno. -in partic.: disarcionare da
, trasferire improvvisamente e a più riprese qualcuno da un luogo a un altro; sballottare
d'una miserrima folla? -emarginare qualcuno dalla società. michelstaedter, 703:
minchiona al ministero. 8. rallegrare qualcuno, far saltare dalla gioia (un
: potrebbe darsi... che qualcuno credesse fine del cubismo il giungere al risalto
). letter. ant. invitare qualcuno ad alzarsi da tavola. allegri,
). letter. destituire o sostituire qualcuno in una funzione o in una carica
notturne tenta insinuare. -licenziare qualcuno da un servizio. cattaneo,
della vita. 4. escludere qualcuno dalla propria compagnia o dal proprio affetto
insopportabile. -escluso dai favori di qualcuno. muzio, 7-50: qual può
né amato. -sbandito dal cuore di qualcuno: non più amato. g.
a sbaraccare tutto. -costringere qualcuno a dimettersi; eliminare dalla scena politica
. -buttare, gettare, mandare qualcuno allo sbaraglio: obbligarlo o indurlo a
in sbaraglio le vite loro per uccidere qualcuno e mangiarselo. guidiccioni, 4-9:
il mondo. 4. colpire qualcuno con violenza; malmenarlo. boiardo,
ventotto! 2. liberare qualcuno di quanto l'ingombra, in partic
sentimenti penosi; sottrarsi al compianto di qualcuno. nievo, 772: non conosci
5. figur. ottenere da qualcuno, per lo più con la forza
i morbi. 7. privare qualcuno del rango, della stima, della
-senza sbarbare un capello dalla testa di qualcuno: senza fargli il minimo male.
freno, reprimere (l'arroganza di qualcuno). giovio, i-280: né
a sbarbicare. 4. allontanare qualcuno dal luogo d'origine o in cui
5. figur. ottenere da qualcuno con l'astuzia o l'insistenza ciò
. 4. tr. mettere qualcuno in difficoltà, a disagio; fargli
, intralciare o impedire il passo a qualcuno ponendoglisi davanti. manzoni, fermo e
ant. aprire e facilitare il cammino a qualcuno precedendolo, per sgombrargli la strada da
-ridurre il potere e l'autorità di qualcuno; ridimensionarne l'esercizio. machiavelli
qualcosa contro una superficie o addosso a qualcuno. spettacolo della natura, 1-ii-176:
offrire esplicitamente una donna in moglie a qualcuno, al fine di sbarazzarsene. bandi
tristi sacchi. 9. mandare qualcuno a finire chi sa dove. guerrazzi
... sbalordita del fatto. qualcuno osservò tra l'impaurito e il faceto:
-buttare qualcosa addosso o sul viso a qualcuno. de roberto, 3-232: ella
-per estens. puntare addosso a qualcuno una luce particolarmente intensa. bernari
crearono il fuoco. 4. spingere qualcuno violentemente, anche a più riprese,
temeva che un passante, o qualcuno, da una finestra o dal giardino,
, allontanarla da sé; mandare fuori qualcuno da uno spazio chiuso e ristretto.
via giorgio. -figur. mettere qualcuno di fronte alle proprie contraddizioni.
sue stupidaggini sui vescovi. y inviare qualcuno in un certo luogo, obbligandolo a
ospedale. -sbattere fuori: cacciare via qualcuno in malo modo da un luogo o
-riflettersi intensamente su qualcosa o su qualcuno (la luce). brancati,
. -impegnarsi energicamente a favore di qualcuno. moravia, ix-149: filippo era
-sbattere la porta in faccia a qualcuno o a qualcosa: opporre un rifiuto
: disinteressarsi totalmente di qualcosa o di qualcuno; non prenderli in considerazione, infischiarsene
forte (o anche eccessivo) per qualcuno o per qualcosa. 6. tr
(sbavìcchió). letter. bagnare qualcuno di saliva baciandolo (con valore iron.
, aironi, nitticore e altri trampolieri. qualcuno, quasi a invidia per i 'reclusi'
atto con cui si mette in ridicolo qualcuno o qualcosa per lo più con accanimento
si prende gioco, irride o dileggia qualcuno o mantiene un atteggiamento irridente e canzonatorio
a mettere in ridicolo o a rimproverare qualcuno. -anche: sgarbo beffardo.
per 10 più crudelmente e con accanimento qualcuno mettendone in ridicolo i difetti e rilevandone
difetti e rilevandone le debolezze; schernire qualcuno nelle sue convinzioni, nelle sue idee
per lo più con accanimento e malevolenza qualcuno o ha un atteggiamento canzonato- rio nei
ant. far ridere smodatamente e fragorosamente qualcuno. l. bellini, 1-66:
. ant. ridurre a miti consigli qualcuno smorzandone la prepotenza, l'aggressività,
, tr. (sbèndo). liberare qualcuno (o una parte del corpo)
occhi, gli occhi della mente a qualcuno: rivelargli una verità, fargli vedere le
velenoso strale. -pigliare sbergo contro qualcuno: assumere un atteggiamento ostile.
, tr. ($bèrlo). colpire qualcuno con schiaffi, con ceffoni.
. ant. fare oggetto di smorfie qualcuno in segno di beffa, di scherno
, scherno, disprezzo nei confronti di qualcuno o, anche, di disgusto, di
musulmano. -figur. rendere omaggio a qualcuno riconoscendone il valore, il mento.
gli altri poeti. 2. salutare qualcuno togliendosi il copricapo con atto riverente e
3. togliere il berretto a qualcuno. carena, 2-36: 'sberrettare':
il malaugurato progetto. 2. beffare qualcuno. giusti, 4-i-305: perdi alla
risentimento o il proprio spirito polemico contro qualcuno. siri, iii-372: parve a'
t'accese. 6. indurre qualcuno, anche con la forza, ad abbandonare
di violento. 5. liberare qualcuno da remore psicologiche, da condizionamenti culturali
saputo e non ho voluto, perché a qualcuno poteva forse interessare di scorrere almeno a
non si può sperare di fare di qualcuno dei cattivi ancoraggi della migiurtinia uno sbocco
germanica. -sminuire il prestigio di qualcuno. nascosto ai vecchi, e i
cacciano innanzi, finché con le sbolzonate qualcuno non gli fa arrestare. = comp
. 8. tr. schiacciare qualcuno con il proprio peso, cadendogli addosso
costrizione a soggiacere ai desideri carnali di qualcuno. b. segni, 143
rendere meno borghese, togliere (a qualcuno) il carattere borghese. =
. tr. scorgere, vedere, fissare qualcuno. nieri, 142: una sera
, aprire pienamente il proprio animo con qualcuno. castiglione, 3-i-1-468: nostra signoria
11. scaricare un'arma da fuoco contro qualcuno. sanudo, xxiii-137: turchi sboromo
12. figur. confidare a qualcuno, manifestare con scritti o con parole
di rabbia, odio, rancore contro qualcuno. n. franco, 64:
risarcire spese sostenute o danni arrecati a qualcuno, per fare un prestito, per
. -per estens. provvedere qualcuno dei mezzi di sostentamento (un lavoro
sborsata o da sborsare 0 dovuta a qualcuno. f. vettori, 1-342
figur. rilassare, mettere a proprio agio qualcuno (o anche il proprio animo)
. -rifl. aprirsi confidenzialmente con qualcuno, riferendogli con ampiezza di particolari,
tose. denigrare o prendere in giro qualcuno con battute scherzose e mordaci; punzecchiare
. 4. crescere, allevare qualcuno dall'infanzia fino all'età in cui
, all'approvazione o alla deliberazione di qualcuno. siri, 11-369: i deputati
: poi vedono o sentono qualcosa 0 qualcuno che li interessa, e addio compostezza:
sbramarsene ferocemente. -stufarsi di qualcuno; averne abbastanza. g. f
7. aggredire qualcuno verbalmente, in modo iroso, con
. per estens. allontanare o far appartare qualcuno da un gruppo; staccare uno stato
raccolte da lei. -sottrarre a qualcuno consensi e voti con raggiri e macchinazioni
j j 4. liberare qualcuno da una grave minaccia. liburnio,
da un gruppo di persone o da qualcuno, anche definitivamente; disperdersi, sparpagliarsi
. 15. locuz. -sbrattarsela con qualcuno: vedersela. nievo, 48:
sbratto1, sm. cacciata di qualcuno dal luogo in cui abita o lavora
di spavalderia. cantù, 2-432: qualcuno, che o forestiero o sbraveggiante fumava
. 2. fare a pezzi qualcuno. - anche assol. beolco,
timore riverenziale, dove, entrando, qualcuno si interrompe e al banco vi servono
in pochi mesi. 8. liberare qualcuno da un peso che lo schiaccia,
boine, cxxi-iii-923: ha bisogno di qualcuno pratico che la sbrighi dalle noie della
aveano grandissimo dispiacere. -liberarsi di qualcuno che tiene legato o stretto, della
già tanti conigli. -liberare qualcuno da precetti morali e culturali tradizionali,
loro il capostorno. -lasciare libero qualcuno di ragionare, di argomentare senza restrizioni
taciuto nel giro delle critiche autorevoli: qualcuno lo chiamò 'la sbrigliatura definitiva incoraggiata dall'
gesto vano. 5. liberare qualcuno o qualcosa da ostacoli, vincoli o
lettere. 11. liberarsi di qualcuno, allontanandosene o concludendo rapidamente la conversazione
. -avere perso la tutela su qualcuno. f. f. frugoni,
. tr. far prendere una sbornia a qualcuno. pavese, i-107: « senti
spruzzare, aspergere, irrorare qualcosa o qualcuno. pietro ispano volgar., 2-18
risata. -sbruffare il viso a qualcuno: farsene beffe, dileggiarlo. giovio
. formarsi, avere origine nella mente di qualcuno (un pensiero, un'idea)
, cemecchia. 3. privare qualcuno dei denari al gioco. burchiello,
sbuzzati come pescheria. -trucidare qualcuno infilzandolo o sgozzandolo (anche in espressioni
gratti. -grattare la scabbia a qualcuno: percuoterlo violentemente, infliggendogli la punizione
o scabbia. -adulare, lusingare qualcuno. l. adimari, 16:
. botta scacata: imbroglio ai danni di qualcuno. macinghi strozzi, i-250: quando
ungaretti, xi-67: dentro c'era sempre qualcuno o a fare sulla stuoia gli inchini
sua volta una pedina. -vedere qualcuno o qualcosa fatto a scacchiera: attraverso
locuz. fare il sole lo scacchiere a qualcuno: per alludere alla condizione di carcerato
strumento usato per allontanare con la forza qualcuno. dante, inf, 18-81:
. -allontanare da sé o da qualcuno la possessione diabolica per mezzo di preghiere
-allontanare da sé o da qualcuno un animale, un insetto molesto.
da sé non scassa. -indurre qualcuno ad abbandonare un luogo (un bisogno
! einaudi, 41s: se c'è qualcuno che ha rotto, paghi e vada
. -dare scaccomatto la morte a qualcuno o i medici alla vita di qualcuno
qualcuno o i medici alla vita di qualcuno: farlo morire. gelsi, 118
). tose. umiliare, mortificare qualcuno con un successo. nieri, 3-185
sminuisce. -spettare di diritto a qualcuno (un bene). d.
ira, violenza, risentimento alfindirizzo di qualcuno apostrofi, critiche, rampogne, minacce
. -scoccare baci all'indirizzo di qualcuno. sergardi, 256: si scaglian
. rifl. gettarsi contro o addosso a qualcuno con intenzioni ostili per aggredirlo e colpirlo
pietra: essere il primo ad accusare qualcuno. d annunzio, 8-179: la
arroganza o con malevolenza all'indirizzo di qualcuno (una domanda, un'invettiva,
-non arrivare le scale alle finestre di qualcuno: per indicare l'inferiorità palese o
. 4. tr. sottrarre qualcuno a un'insidia, a un raggiro,
. 7. radiare o escludere qualcuno dall'organico del personale o dai ranghi
scalare4, tr. far scendere, calare qualcuno verso il basso dalla sommità di un
scalcagnare, tr. pestare i calcagni a qualcuno mentre gli si cammina dietro.
5. tose. avvilire, maltrattare qualcuno. tommaseo [s. v.
una superficie con il piede; calpestare qualcuno. buti, 1-178 [far.
. 3. tr. colpire qualcuno tirando calci con le zampe posteriori (
-suscitare desideri carnali, eccitare sessualmente qualcuno. - anche assol. fiore (
. -ispirare un vivo affetto verso qualcuno. dante, purg., 21-134
sparpagliato. 12. ferire, colpire qualcuno con un'arma. vadi, xcii-ii-170
. 4. -scaldare le orecchie a qualcuno: sgridarlo, rimproverarlo aspramente.
-scaldare le reni o le spalle a qualcuno: picchiarlo violentemente. forteguerri,
riconoscere la superiorità di qualcosa o di qualcuno. tassoni, vhi-2-23: dell'altre
locuz. parere pietra per lo scalpello di qualcuno: essere materia degna del suo talento
18-79: ci salutammo, inquantoché, se qualcuno ci avesse veduto sortire insieme dall'antro
4. tentativo insistente per ottenere da qualcuno risposte o rivelazioni. libro delle
, scalsaré), tr. privare qualcuno (o se stessi o i piedi)
vorrà. -togliere le scarpe a qualcuno o a se stessi (anche involontariamente
-per estens. togliere un indumento a qualcuno o, anche, a se stessi
con lunghe interrogazioni. 7. estromettere qualcuno dal potere, da una carica,
non essere atto o degno di scalzare qualcuno o qualcosa: essergli assolutamente inferiore,
gran lunga minore importanza o pregio di qualcuno o di qualcosa. dominici, 4-130
sul filo erano ancora d'osso e qualcuno non aveva perso ancora lo smalto,
2. figur. che induce qualcuno, anche in modo infido, sottilmente
zuffol di montagna ». -mandare qualcuno scalzo a letto: minaccia fatta scherzosamente
per fascisti avanzanti. -attribuire a qualcuno una qualifica che non gli spetta.
tanto. c. carrà, 486: qualcuno lo potrebbe anche scambiare per un feroce
e e 3. sostituire qualcuno con qualcun altro. -in partic.
4. con meton.: chi sostituisce qualcuno in una carica politica o in una
2. lo scampare, il salvare qualcuno. latini, rettor., 117-23
lugubre il trapasso o i funerali di qualcuno. foscolo, xviii-221: i miei
pubblico, per protestare nei confronti di qualcuno o per tributargli lodi. fagiuoli,
campanacci e altri strumenti improvvisati per schernire qualcuno. -in partic.: quella che
che se scampavo dal tribunale c'era qualcuno in libertà che me l'aveva giurata.
, alla violenza o alle insidie di qualcuno; sfuggirgli dalle mani evitando la cattura
scampare dalle mani, dalle unghie di qualcuno). dante, xliv-22: la
., in espressioni del tipo scampare qualcuno salvo. g. rucellai, 9-180
ecc. scampino da qualcosa o da qualcuno, spesso con uso scherz. e
l'orrore nei confronti di qualcosa o di qualcuno. fagiuoli, 1-2-110: che il
sai? -salvare la vita a qualcuno. casalicchio, 382: ben mi
10. schivare, sfuggire qualcuno. bonvesin da la riva, 1-294
-che si è sottratto al potere di qualcuno. -anche in contesto figur.
11. locuz. -mettersi allo scampo di qualcuno: porsi sotto la sua protezione (
l'eccidio. -non avere scampo da qualcuno: essere alla sua mercé.
: di lì a tre o quattro giorni qualcuno portava la nuova d'averli rivisti in
io con qualche principio d'ordine, qualcuno la farebbe dopo, non senza,
un'acqua lentissima. cassola, 6-62: qualcuno aveva provveduto a incastrare una scorza di
. l'amore, l'affetto per qualcuno; annullare un piacere. cicco,
per la sala fino a raggiungere di scancìo qualcuno cui quel sorriso pareva destinato.
o l'animo, il carattere di qualcuno; tentare di portarli in luce;
estensione e le implicazioni l'atteggiamento di qualcuno; trarre conclusioni dai discorsi che pronuncia
-scandagliare il fondo a qualcuno: riuscire a conoscerne o a intuirne
l'interesse pubblico o di nuocere a qualcuno. a. garofalo [«
estens. stupire o irritare o infastidire qualcuno, urtandone la suscettibilità o il gusto con
parole che potessero scandalizzar l'animo di qualcuno contro dio e contro lo stato e
6. adirarsi, indignarsi contro qualcuno. iacopone, 24-114: battaglia continua
3. adirato nei confronti di qualcuno. castiglione, 2-ii-116: monsignor di
provocato appositamente con l'intento di indurre qualcuno a peccare). pallavicino, 10-iii-79
pasticceria omoboni. -venire a scandalo con qualcuno: a un contrasto, a una
. 7. muoversi minacciosamente contro qualcuno. serdini, 1-156: o giusto
9. locuz. -fare o porre qualcuno scannello dei piedi di altri: in
si duole. -lasciar passare qualcuno facendosi da parte. ferd. martini
-tenere a distanza, non lasciare avvicinare qualcuno a un luogo. fenoglio, 5-i-707
. -per estens. evitare a qualcuno una circostanza, un evento spiacevole.
da mille onte. -dispensare qualcuno da un incarico. banti, 8-87
da parte per lo più bruscamente da qualcuno o da qualcosa per riguardo, per imbarazzo
, per lo più per non incontrare qualcuno; andarsene di soppiatto, in fretta
alla sorveglianza o alla compagnia fastidiosa di qualcuno. boccaccio, dee., 8-7
fatto. -tenersi a distanza da qualcuno manifestando indifferenza, antipatia, ostilità.
4. far sborsare denaro a qualcuno a poco a poco, a più
. letter. far sentire meno vecchio qualcuno destando in lui entusiasmo e ottimismo.
con il palmo della mano sulla nuca di qualcuno. -in senso generico: schiaffo
movimenti insoliti. bianciardi, 4-10: qualcuno dei mutilati aveva dovuto imparare a scrivere
e si solcano. 3. decapitare qualcuno. b. giambullari, iii-2:
(scapezzóno). region. colpire qualcuno con scapaccioni. fanfani, i-163:
scapigliò). spettinare, scarmigliare vistosamente qualcuno. -per estens.: mettere in grande
politici, se si pensa al colore di qualcuno dei letterati citati, e che perfino
scapitare1. scapitanare, tr. deporre qualcuno dalla carica di capitano; togliergli il
meno nella stima o nella considerazione di qualcuno; subire una diminuzione di prestigio,
. { scàpito). ant. deporre qualcuno dalla carica di capitano. detta
3. salvare la vita a qualcuno. m. cavalli, lii-3-128:
-sfuggire a qualcuno, alla sua custodia, al suo
in senso attenuato, al controllo di qualcuno (per lo più nelle espressioni scappare
è un buon acquisto. -lasciarsi scappare qualcuno: perdere l'occasione di un incontro
in espressioni con cui si vuole invitare qualcuno a essere meno impaziente di arrivare in
. 8. -scappare dalle mani di qualcuno: v. mano, n.
-scappare il sangue dalle vene a qualcuno: per indicare una violenta emozione.
maglia, n. 26. -uscito qualcuno, scappato un altro: per alludere
6. sfuggito all'attenzione di qualcuno. bottari, 5-35: il volerne
tr. { scappello). privare qualcuno del cappello togliendoglielo; privare un falcone
li testicoli. 2. salutare qualcuno in modo ossequioso, togliendosi il cappello
. 4. ant. decapitare qualcuno (per lo più con valore scherz
ossequio o di rispetto nei confronti di qualcuno, per lo più salutando, oppure
l'ossequio o anche l'ammirazione per qualcuno. algarotti, 1-ix-89: da filadelfia
il palmo della mano sulla nuca di qualcuno come punizione o anche in segno
figur. favoreggiamento con cui si agevola qualcuno in una carriera 0 in un esame,
(scapponèo). ant. rimproverare qualcuno. salvini, v-3-4-11: il
rispetto e di ossequio nei confronti di qualcuno. - per estens.: fare atto
5. tr. soddisfare, accontentare qualcuno in un capriccio, in un desiderio
. 4. tr. rendere qualcuno docile reprimendone lo spirito bellicoso.
3. locuz. rompere le scarabattole a qualcuno: infastidirlo notevolmente. verga,
estirpare un occhio o gli occhi a qualcuno. bartolini, 19-66: in omero
rumorosamente scherno e dileggio nei confronti di qualcuno. crusca, hi imfress. [
specie di principato efimero: trova sempre qualcuno per giurare nelle sue parole ed una
camera ardente e parlavano sottovoce, e qualcuno toccava per scaramanzia il panno marrone per
terra, contro qualcosa o addosso a qualcuno un oggetto, un indumento, ecc.
inventato da tapparella 2. spingere qualcuno violentemente, facendolo urtare in malo modo
le era già sopra. -sbalzare qualcuno dal proprio dorso (una cavalcatura).
! 3. figur. inviare qualcuno in un luogo, obbligandolo a permanervi
quando in quando pe 'l bavero dell'abito qualcuno degli sciagurati e lo scaraventa in qualcuna
nuovi, pesanti lavori. -costringere qualcuno a compiere lavori o attività gravose,
4. rivolgere, indirizzare a qualcuno parole o frasi per lo più insultanti
fiato la ragazza. -comminare a qualcuno una pena; imporre un provvedimento malaccetto
. 6. avventarsi addosso a qualcuno; rincorrerlo con foga. b
. polemizzare aspramente; litigare violentemente con qualcuno. de roberto, 311: tra
per giusta sorte. -lasciare uscire qualcuno dopo un periodo di forzata reclusione domestica
e sgargiante. -consentire a qualcuno di alzarsi dal letto dopo un periodo
, lo stame, la tigna a qualcuno). pulci, 22-174: omè
. 3. -scardassare la lana a qualcuno: litigarci con particolare livore.
2. per estens. lasciare a destinazione qualcuno dopo averlo trasportato o accompagnato. -in
operai di troppo. -piantare in asso qualcuno senza alcun riguardo, liberarsi della sua
a li carosielli. » -rimuovere qualcuno dalla propria coscienza, cancellando ogni rimorso
occhiate terribili. -fare ricadere su qualcuno una maledizione, un cattivo augurio.
un brano o fare una confessione a qualcuno in modo rapido, diretto, concitato
più presto scaricare i propri pensieri su qualcuno: « il signore », mi
mazza, un'accetta contro qualcosa o qualcuno. berni, 20-29 (ii-i5o)
un calciatore). 22. sollevare qualcuno da una responsabilità o da un'incombenza
: a me piacerebbe assai scaricarmene de qualcuno, ma quelli poledri non so ciò che
pioggia); abbattersi su qualcosa o qualcuno o disperdere la propria carica (il
cinquecento cavalli. -rivolgersi minacciosamente contro qualcuno. pananti, i-58: ognun con
possenti. 42. abbattersi su qualcuno o qualcosa (un colpo).
con manifestazioni di violenza ai danni di qualcuno (un tumulto). guerrazzi,
cloaca si scarica. -riversarsi contro qualcuno (l'ira, la violenza).
nuca. 43. ricadere sopra qualcuno a suo scapito, anche in modo
. -indirizzarsi in modo polemico contro qualcuno o qualcosa (un discorso, una
9. -scaricare alloro in casa di qualcuno: coprirlo di lodi di poeta.
, la faretra o un dardo verso qualcuno: farlo innamorare (con riferimento a cupido
percossa); indirizzato con violenza contro qualcuno (un'ingiuria). f
della cauzione). -a scarico di qualcuno: a favore di qualcuno (per
-a scarico di qualcuno: a favore di qualcuno (per indicare il destinatario di un
mancanze. -a, per scarico di qualcuno o di, della coscienza: come preventiva
: come preventiva giustificazione della condotta di qualcuno o come prevenzione di un eventuale futuro
bigello: mettere a disposizione qualcosa o qualcuno di qualità o valore di gran lunga
2. per estens. malmenare qualcuno in una zuffa scompigliandolo vistosamente.
scarmignare, tr. ant. scompigliare qualcuno vistosamente in una zuffa. bandello
2. locuz. scarminare la lana a qualcuno: rimproverarlo aspramente, strapazzarlo.
di chi gli ode. -impoverire qualcuno fino alla miseria. duodo, lii-15-150
-indebolire il potere, l'autorità di qualcuno. g. landò, li-8-241:
, scarognisci). far smettere qualcuno di comportarsi in modo spre
perdere un privilegio, il favore di qualcuno. g. m. cecchi,
/ hanno le lor difficoltà. -avere qualcuno nelle scarpe: ritenerlo indegno di stima
nelle scarpe. -cadere a qualcuno la broda sulle scarpe: capitargli disavventure
vivi. -essere fra le scarpe di qualcuno: infastidirlo con la propria presenza.
lontano. -fare quel conto di qualcuno che si fa delle scarpe vecchie:
-fare la scarpa o le scarpe a qualcuno: rubargli la borsa. nuovo
rotte! -leccare le scarpe a qualcuno: v. leccare1, n. 8
. 8. -lustrare le scarpe a qualcuno: adularlo servilmente per ottenerne favori,
leccare o di sciogliere le scarpe a qualcuno, non essere capaci di lustrare le
essere capaci di lustrare le scarpe a qualcuno: essergli di gran lunga inferiore.
-non essere qualcosa scarpe per i piedi di qualcuno: non essergli adatto, proporzionato ai
. -sapere più la scarpa di qualcuno: per indicare una persona molto più
. -stare sotto le scarpe di qualcuno: essere completamente soggetti alla sua autorità
-non mostrare la punta delle scarpette a qualcuno: v. punta1, n.
42. -non valere le scarpette di qualcuno: essergli di gran lunga inferiore.
4. tr. portare, accompagnare qualcuno in un luogo determinato o, anche
ho pieno una scarsella, -avere qualcuno nella scarsella: imporgli il proprio volere
sue selvaggerie, questo nuovo venuto era qualcuno. il nostro maestro non sapeva ancora
2. per simil. escludere qualcuno da una compagnia, da un gruppo
scuoteva. 2. schivare qualcuno, passandogli accanto senza toccarlo.
sue parenti. 2. privare qualcuno della casa, distruggergliela (una calamità
3. per estens. allontanare qualcuno dal suo paese, farlo espatriare;
pesante condizionamento psicologico operato nei confronti di qualcuno. • marinetti, 2-i-796: violento
ortografia. -sconvolgere 1'esistenza di qualcuno. faldella, ii-2-182: gioiazza si
p. levi, 6-137: si udì qualcuno scatarrare e sputare. fenoglio, 1-143
di attacchi aspri e denigratori rivolti contro qualcuno. deste, 57: in quest'
(scateno). sciogliere, liberare qualcuno dalle catene. boccaccio, dee.
della milizia. -ant. derubare qualcuno dei monili che porta addosso.
il sangue. moravia, 25-76: qualcuno vorrà forse sapere come fa il diavolo a
-intraprendere violente campagne di stampa contro qualcuno. pasolini, 13-95: i clerico-fascisti
con la particella pronom. avventarsi contro qualcuno; agitarsi scompostamente, mostrando ira,
è credibile. -senza conoscere personalmente qualcuno. montale, 15-785: la
-avere o averne piene le scatole di qualcuno o di qualcosa: essere esasperato,
qualcosa: essere esasperato, disgustato da qualcuno o da qualcosa; non poterne più
-far girare le scatole o la scatola a qualcuno: infastidire, esasperare, portare qualcuno
qualcuno: infastidire, esasperare, portare qualcuno al limite della sopportazione. deledaa
cittadino medio e benpensante. -girare a qualcuno le scatole: essere particolarmente nervoso,
-rompere, scocciare le scatole a qualcuno: recare noia, disturbo a qualcuno
qualcuno: recare noia, disturbo a qualcuno; infastidirlo, esasperarlo, assillarlo con
. io. -stare sulle scatole a qualcuno: essergli insop portabile,
, tr. (scàttedro). privare qualcuno della cattedra, dell'insegnamento.
scattolicato. scattolicizzare, tr. allontanare qualcuno dai princìpi della fede cattolica.
di sella, buttare giù da cavallo qualcuno nel corso di una battaglia, di
suoi passi. -ant. aiutare qualcuno a scendere da cavallo. tavola ritonda
(un oggetto, lanciato o porto da qualcuno). carducci, m-1-31: per
, nelle grazie o nei favori di qualcuno, nel potere, nell'autorità,
. 3. figur. privare qualcuno dell'autorità, del potere o del
- sostituire una persona nel cuore di qualcuno. vallato e col fratello suo diore
riuscire ad averla, anche estorcendola a qualcuno. verga, 3-101: ei voleva
vabisso, la fossa, la sepoltura a qualcuno; scavargli la fossa, la terra
gorgozzule. -scavare un abisso fra qualcuno: determinare una profonda divergenza ideologica.
colpa loro. -scavarsi un abisso fra qualcuno: prodursi una profonda divergenza ideologica,
è stato determinato da qualcosa o da qualcuno (un profondo divario di opinioni,
. -rompere un bastone addosso a qualcuno picchiandolo violentemente. goldoni, xii-261
collo); slogare un arto a qualcuno o, anche, fratturarselo, slogarselo
14. locuz. -scavezzare il passo a qualcuno: ostacolarlo nel conseguimento degli obiettivi prefìssi
. con valore recipr.: litigare con qualcuno. 3. intr. dare molto
. 2. il prendere a botte qualcuno. pasolini, 3-288: al forlanini
figur. esempio. -pigliare la sceda da qualcuno; togliere la sceda a qualcosa-,
-fare, farsi scede di, intorno a qualcuno: farlo oggetto di beffe spietate,
un facchino. -fare sceda di qualcuno: fame scempio, strazio. fazio
2. locuz. -fare sceglimento di qualcuno: privilegiarlo. bibbia volgar.,
della notte. -a scelta di qualcuno: a sua discrezione, a suo
scapito della reputazione o del prestigio di qualcuno. ammirato, 1-i-113: con ragione
donne. 6. sottrarre a qualcuno denari, oggetti, beni, possedimenti
-sminuire la fama o il prestigio di qualcuno; far perdere o, anche,
un pregio, svilire il valore di qualcuno; rendergli lodi non adeguate al merito
il bene. 14. rendere qualcuno meno potente. novellino, xxvtii-804:
vero. -decadere dal favore di qualcuno. ammirato, 1-i-150: né è
20. ridursi o venire a mancare in qualcuno (una dote fisica o morale,
la salute o anche il potere di qualcuno). cammelli, cvi-413: gli
della reputazione, del buon nome di qualcuno. forteguerri, 11-59: dir solea
si verifica un evento o in cui qualcuno si trova ad agire, a operare
africano'. montale, 3-122: disgraziatamente qualcuno girò una chiavetta e su uno schermo
mosso da altri, diciamo: 'qualcuno ci ha a essere dietro la scena'.
insomma taccio la scena'. -fare qualcuno scena: esporlo alla chiacchiera e allo
: fare di nuovo riferimento esplicito a qualcuno o qualcosa nel contesto di un discorso
a far vittime sulla terra... qualcuno disse che il fulmine era sceso lungo
rugiada. -indirizzarsi, rivolgersi a qualcuno (lo sguardo, l'attenzione,
. -scendere fino a, verso qualcuno: degnarlo del proprio interessamento, della
procedere, provenire da qualcosa o da qualcuno. -in partic.: derivare,
maestro seguiva l'intonazione e se notava qualcuno che scendeva un pochette, lo riprendeva.
porre giù, far discendere qualcosa o qualcuno. - anche assol. boccalini,
: immaginare in anticipo un comportamento di qualcuno. nievo, 1-vi-526: credo che
. messinscena ideata per trarre in inganno qualcuno al fine di beffarlo. goldoni,
comico dilettante, egli fu cliente di qualcuno che in regina coeli attende l'ora di
o da un'altra persona; riconoscere qualcuno fra molti. n. franco,
5. ant. indicare, mostrare qualcuno. dante, purg., 26-115
-strappare la lingua o i capelli a qualcuno; cavargli gli occhi. esopo
la forza un oggetto dalle mani di qualcuno. - anche in un contesto fìgur.
isceverarli dalla folla. -tenere lontano qualcuno da un luogo. c. gonzaga
più alte sue operazioni. -distogliere qualcuno da un'attività, da un'impresa.
. 2. prendere da parte qualcuno per parlargli confidenzialmente. i. nelli
ant. separato, tenuto lontano da qualcuno. iacopone, lxxxiii-494: da
sparivano dietro una porticina, e qualcuno certo saliva su,?
, le idee, le proposte di qualcuno poco attuali, superati o inattuabili.
19. locuz. entrare negli schemi di qualcuno: essere consono al suo modo di
5-205: chi altri, se non qualcuno che ne conoscesse perfettamente il rifugio.
. chi si adopera per assecondare servilmente qualcuno, non esitando a compiere azioni indegne
amore. 6. locuz. -cavare qualcuno di scherma: fargli perdere il filo
ai scherma affatto. -levare a qualcuno la scherma: superare le sue difese
amorosa; essere insensibile al fascino di qualcuno. morando, 420: narrò la
responsabilità; sfuggire alle pressanti insistenze di qualcuno, eluderne le richieste, le pretese,
che vale a coprire, a riparare qualcuno o qualcosa da agenti esterni, intemperie
schermo. montale, 3-122: disgraziatamente qualcuno girò una chiavetta e su uno schermo
troppo severi. -a schermo di qualcuno: per difenderlo, per salvarlo.
alla fossa. -fare schermo di qualcuno: far ricadere le proprie colpe su
nelle espressioni fare, farsi schema di qualcuno o di qualcosa). - anche:
-essere, venire in schema di qualcuno: esporsi al ludibrio, all'oltraggio
in ischerne di cesare. -tenere qualcuno schema o a schema: disprezzarlo,
tono derisorio e denigratorio nei confronti di qualcuno o di qualcosa. bartolomeo da
prendere, tenere a, in scherno qualcuno: farsene beffe, deriderlo, disprezzarlo.
-fare, farsi, prendere scherno di qualcuno: deriderlo in modo oltraggioso.
dice arguzie o si prende gioco di qualcuno. c. gonzaga, i-139
spirito e arguzie, prendendosi gioco di qualcuno o di qualcosa, nascondendo e dissimulando
-non scherziamo!: per esortare qualcuno a un comportamento più serio o a
minaccia o un atto di insubordinazione contro qualcuno. siri, 1-vii-576: il re
senso di farsi giuoco o beffe di qualcuno, minchionare, canzonare, e non
16. locuz. non scherzare con qualcuno o con qualcosa: agire con prudenza
sonante pernacchia sociale che fa dire a qualcuno 'caricatura'. -dipinto con stile e in
per burla, per prendersi gioco di qualcuno, per divertire e divertirsi, per
dileggio. -farsi, pigliare scherzo di qualcuno: canzonarlo, sbeffeggiarlo. davila,
colpisce, per lo più inaspettatamente, qualcuno (anche nelle espressioni fare, tirare
-fare, scoccare o tendere una schiaccia a qualcuno: preparargli un inganno, un'insidia
prende. -giungere, prendere alla schiaccia qualcuno: metterlo nei guai, arrecargli un
cerotto. -spiaccicare in faccia a qualcuno. calandra, 3-119: gli avrei
verità. -rompere la testa a qualcuno (anche con valore enfatico, in
la testa. 6. spingere qualcuno contro qualcosa, costringendolo a occupare uno
. 8. figur. mortificare qualcuno, umiliandolo con un castigo, suscitandogli
-affliggere, opprimere pesantemente, prostrare qualcuno suscitandogli uno stato di profonda angoscia o
divise. 17. stringersi contro qualcuno. pavese, 7-83: loro due
». -fare una schiacciata di qualcuno: sculacciarlo. cantoni, 853:
con forza e con violenza qualcosa contro qualcuno, in un moto di rabbia o di
con brutalità e perentorietà all'indirizzo di qualcuno giudizi bruschi, concetti perentori, verità
ipocrisie: quando ce l'aveva con qualcuno non glie le mandava a dir dietro
contro un provvedimento, una querela contro qualcuno. deamicis, xi-277: io h
, per punire o togliersi d'intorno qualcuno; adibire a un compito o a
5. spingere violentemente a terra qualcuno. tommaseo, 2-iv-235: allor stringe
pratesi, 1-54: gli rispose subito qualcuno, confuso in mezzo alla folla che
, imprecazioni, minacce all'indirizzo di qualcuno. pirandello, 8-336: le due
-per simil. persona che serve ad attirare qualcuno in un tranello. b
: ferire a morte il cuore di qualcuno con una grave ferita al petto (nelle
, il petto, l'anima a qualcuno). -per estens.: uccidere,
l'anima, lo spirito dal corpo di qualcuno: separarla dal corpo facendolo morire (
4. ammaestrare qualcuno illustrandogli princìpi etici o religiosi; liberarlo
capuana, 12-170: per sfogarsi contro qualcuno, sciabolava colla mazzettina, rabbiosamente,
dalla bile. -parlare male di qualcuno, riferire maldicenze e pettegolezzi.
cicognani, 2-60: il ponte deserto: qualcuno si spinge perun cento passi; dà un'
disagi o determina effetti negativi su qualcuno o rispetto a una data situazione anche
-far versare inutilmente il sangue di qualcuno. oriani, x-4-13: il sangue
poco vale. -infondere in qualcuno vane speranze. buonafede, 2-vi-191:
: conoscono malcolm x e, qualcuno, oltre a che guevara, camillo torres
scianco, scianchi). rendere storpio qualcuno. pecchio, conc., i-488
. 11. locuz. lasciare qualcuno con la bocca sciapita-. non soddisfarne
immagine che ci chiamava il sorriso, qualcuno dentro ci avvertiva che poteva essere l'
disapprovazione o di derisione nei confronti di qualcuno. imbriani, 6-190: troppo
3. locuz. fare sciarra di qualcuno: picchiarlo buti, 1-721: questi
sciattato. 2. danneggiare irreparabilmente qualcuno nella salute o nell'integrità fìsica;
agilità dalla stretta o dall'abbraccio di qualcuno. tommaseo [s. v.
i messaggi fra le missioni, salvoa sgozzare qualcuno dei padri, al momento richiesto. alvaro
estens.: freccia. — aspettare qualcuno sulla scocca, stare sulla scocca:
-scagliare con forza una freccia contro qualcuno o contro un bersaglio (una persona
me meschino eterna morte. -ferire qualcuno con una notizia spiacevole. d'annunzio
(anche quello della morte) contro qualcuno. petrarca, 87-1: sì tosto
. scaricare un'arma da fuoco contro qualcuno. ulloa [zarate], 155
-rivolgere l'ira o il furore contro qualcuno. b. tasso, i-143:
suoi sdegni. 3. indirizzare a qualcuno una parola, una frase, un
notiziache mi sbigottì. giuria a qualcuno; pronunciare una maledizione. buonarroti
un'occhiata, rivolgere lo sguardo verso qualcuno o qualcosa. martello, 6-iii-20:
. rivolgere l'odio o il furore contro qualcuno. giraldi cinzio, iii-5-97: non
dardo. -infliggere un dolore a qualcuno. mariotto davanzati, ciii-207: se
o portare a effetto un inganno contro qualcuno. sacchetti, 145-12: messer dolcibene
dritto al tendine. -rivolgersi a qualcuno, facendolo innamorare (lo sguardo)
virtù fatto possente. -colpire qualcuno, uccidendolo (la morte).
. 16. scattare, imprigionando qualcuno (una trappola). -al figur
suggestionata. -figur. rivolgersi contro qualcuno (un'operazione bellica, la rabbia
flettuto. -figur. rivolto a qualcuno (uno sguardo, un tentativo di
. 2. pronunciato, indirizzato a qualcuno (un discorso, un motto,
tanima, le palle, le scatole a qualcuno). sergardi, 1-375: maladetta
quasi fosse stato anche lui un visitatoreoccasionale o qualcuno che aspettasse, molto 'scocciato', d'
. 2. percuotere, colpire qualcuno. nomi, 1-72: tu già
-scodellare la minestra, la pappa a qualcuno: garantire il sostentamento, il vitto
che ci si aspetta di ottenere da qualcuno. boccaccio, dee., 2-10
c. e. gadda, 10-80: qualcuno favoleggiava addiritturadi un pesce-spada o pesce-spilla..
e prego il vento. -ripicchiare qualcuno a scoglia precipitarlo nella sventura, riservargli
... mi pare una sera che qualcuno ne uscirà scuoiato come san bartolomeo.
tr. { scolpo). riconoscere qualcuno innocente di colpa, di responsabilità;
. assumere l'aspetto, le caratteristiche di qualcuno. cino, cxxxviii-123-40: oimè,
. incline, ben disposto ad ascoltare qualcuno con pazienza, con benevo
scoltrinare, tr. letter. interrogare qualcuno per ottenerne informazioni o per conoscerne il
il cervello di faraone. -confondere qualcuno per raggirarlo. i. netti,
». -istigare, aizzare contro qualcuno. fatti di cesare, 86:
12. figur. venire in disaccordo con qualcuno. regola di altopascio, 15:
ant. prendere commiato, congedarsi da qualcuno. istorietta troiana, xliii-397:
2. tr. accomiatare, congedare qualcuno. m. adriani, v-323:
be modo). importunare qualcuno, arrecandogli disturbo, noia, incomodo
. mettere fuori posto qualcosa o costringere qualcuno ad assumere una posizione scomoda. e
6. alterare o turbare profondamente qualcuno; ste. targioni tozzetti, 6-26:
; allontanare da sé o da altri qualcuno, in partic. la persona amata
. 9. venire meno a qualcuno (una qualità, uno stato d'
da una o più persone; diviso da qualcuno, in partic. dalla persona amata
, smaniando. 2. spogliare qualcuno delle vesti che indossa. fucini,
preoccuparsi quando sarà necessario attirare in casa qualcuno che le porti via, che le
. piacere). essere scortese verso qualcuno; rifiutare di concedergli qualcosa, di
. 3. tr. scontentare qualcuno, non soddisfarlo in un desiderio,
2. sconvolgimento dei piani di qualcuno. segneri, iii-2-116: il paragonare
momento la folla ondeggiò e si scompose, qualcuno gridava: « fate largo o vi
carcerazione sofferto dal condannato. -addebitare a qualcuno l'acquisto di un bene. documenti
le opinioni e l'operato; privare qualcuno della propria amicizia. - anche scherz
severo gastigo. -interdire a qualcuno la frequentazione di un luogo.
sarà tutto sconcacato dalla paura, forse qualcuno gli avrà fatto la festa ».
disus. scritto che ingiuria e dileggia qualcuno. c. gozzi, i-347
, tr. (sconcètto). privare qualcuno o qualcosa della stima o del credito
8. mandare in rovina; danneggiare qualcuno negli interessi, far precipitare in una
di sconcordia. papini, ii-1037: qualcuno c'è sempre che inventa o sfigura giudizi
, mancanza di fiducia nei confronti di qualcuno. m. villani, 5-9
sé o in altri; diffidare di qualcuno. s. caterina da siena
della donna. -che diffida di qualcuno, dell'aiuto che può recare.
molineri, 1-143: si arrabbiava se qualcuno... non divideva la sua
(sconfòrto). sconsigliare, dissuadere qualcuno dal compiere un'azione, dall'intra-
giove'. -scoraggiare, far desistere qualcuno da un proposito, da un progetto
, facevano un perfetto menzia grande sconfortare qualcuno da cosa dannosa o vergognosa. salvini
2. far perdere d'animo qualcuno; privarlo di coraggio, di fiducia
senso concreto, fatto o -privare qualcuno del proprio conforto. serdini, 1-207
. ant. il dissuadere, lo scoraggiare qualcuno da calcare scongelato. un proposito,
scungnuraré), tr. esortare, sollecitare qualcuno a compiere determinate azioni, ad agire
falsatore. 6. intimare a qualcuno di rispondere con assoluta sincerità.
, se per disgrazia sarete stata da qualcuno udita dire que'versetti ney quaisi nomina la
intervenga a favore o a danno di qualcuno. vita di s. petronio,
del dogmatismo positivista. -privare qualcuno dell'aura di fama e di autorevolezza
/ ogni delitto! -liberare qualcuno dal peccato (un sacerdote, per
2. suscitare disapprovazione o malcontento in qualcuno. mazzini, 52-115: manin esci
la particella pronom. essere insoddisfatto di qualcuno; aversene a lamentare. boccaccio,
, una vaga amarezza, come se qualcuno o qualcosa mi avesse deluso. -motivo
xxvi-3-86: la povertà è detta da qualcuno / timida perché in fatti un poveretto
v. filare. -fare sconto con qualcuno: soppesare con cura le parole di
: soppesare con cura le parole di qualcuno sfrondandole delle eventuali esagerazioni. del
2. tose. contraddire, contrariare qualcuno. p. petrocchi [s.
anche senza desinenza scóntro). incontrare qualcuno in una particolare occasione o, anche,
e umile orazione. -dirigersi verso qualcuno per accoglierlo. marino, 1-16-249:
, -incrociare lo sguardo di qualcuno. sestini, 317: quel grido
saxi. 3. urtare qualcosa o qualcuno, per lo più involontariamente e,
positive o negative, in qualcosa o in qualcuno. pallavicino, 8-25: s'io
, -far cadere lo sguardo su qualcuno o su qualii- 281: rileggendoli [
con la particella pronom. incontrarsi con qualcuno in una determinata occasione; imbattersi casualmente
. -incrociarsi (gli occhi di qualcuno con quelli di altri).
-entrare in polemica o in competizione con qualcuno; avere divergenze con qualcuno. carducci
competizione con qualcuno; avere divergenze con qualcuno. carducci, ii-10-11: la stampa
a sbattere, urtare contro qualcosa o qualcuno per lo più involontariamente e violentemente.
una particolare circostanza. -venire scontrato a qualcuno: imbattersi casualmente in qualcuno.
scontrato a qualcuno: imbattersi casualmente in qualcuno. a. degli agli,
2. che non si addice a qualcuno, in quanto contrasta con la sua
caratteri, propri di qualcosa o di qualcuno. ottonaio, 64: tanto si
: cfr. convertire). indurre qualcuno a mutare religione. della casa
. lesivo del valore e dei meriti di qualcuno. caro, 12-iii-71: questo nome
un bambino. -rendere la scopa a qualcuno: ricambiare nello stesso modo.
via, espellere, allontanare con violenza qualcuno. -anche: scacciare energicamente un insetto
una volta, no? però scopi con qualcuno, alla fine, mica sarai una
capannoni. -scherz. privare qualcuno del cappello. piovene, 10-424:
a modo. 4. liberare qualcuno da un luogo angusto, da una
. moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta!
(o anche delle proprie intenzioni a qualcuno). magistrato dei dieci [in
, mostrare apertamente la propria ostilità a qualcuno. carducci, ii-7-33: ai così
-dare nello scopo, ferire allo scopo di qualcuno: schi della camia) si estraggono alcaloidi
l'ultima guerra, a fontamara sapeva qualcuno contro chi fosse? -verificarsi in
. { scòppio). ant. separare qualcuno da un'altra persona con cui costituiva
in un'estasi sovrumana. -rilevare in qualcuno una caratteristica prima ignorata, un atteggiamento
in vacanza. 13. riconoscere qualcuno, identificarlo in base alle caratteristiche peculiari
, predicativo dell'ogg.: conoscere qualcuno in un aspetto nuovo; riconoscergli qualità
predicativo dell'oggetto, nell'espressione scoprire qualcuno in colpa o unito con un compì
letter. vedere, scorgere qualcosa o qualcuno, in partic. in lontananza. -anche
intenti, desideri; rendere noto a qualcuno o di pubblico dominio. - anche
poeticamente i pregi, le virtù di qualcuno. serdini, 1-40: l'inclita
mondo noi voglia scoprire. -denunciare qualcuno, farne conoscere un comportamento riprovevole.
loro in fronte. -presentarsi presso qualcuno. ser giovanni, 3-188: messer
mosso o essere messo in opera contro qualcuno (una guerra, una persecuzione).
, le intenzioni, i propositi di qualcuno. muratori, 8-i-159: certi grandi
-scoprirsi contro, nemico o a favore di qualcuno: dichiararglisi nemico, prendere apertamente posizione
, / così vostri raggi). privare qualcuno del coraggio, della fiducia decreti e
lanciafiamme. 2. il privare qualcuno di coraggio e di fiducia, in
scoraggisco, scoraggiseli. tose. scoraggiare qualcuno, anche distogliendolo da un'iniziativa o
giovani. 2. lo scoraggiare qualcuno, suscitando in lui avvilimento, sconforto
, privare di serenità, di sicurezza qualcuno, anche distogliendolo da un'attività o
, deridere, dileggiare pesantemente e clamorosamente qualcuno, anche esponendolo pubblicamente al biasimo con
, scherno, umiliazione nei confronti di qualcuno. = nome d'azione da scorbacchiare
letter. che si fa beffe di qualcuno; burlatore, canzonatore. tommaseo,
perdere il ricordo di qualcosa o di qualcuno, dimenticare. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37
, 2-106: ogni -venire in disaccordo con qualcuno. -in par- anno,
pronom. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; perderne la memoria, porlo in
correggeva. 6. disamorarsi di qualcuno. tasso, n-ii-512: se l'
. - scordarsi, la morte, di qualcuno: di chi diventa vecchissimo.
anche di caratteristiche negative; prendere per qualcuno o qualcosa (in relazione con
mortificare, svergognare, umiliare, offendere qualcuno nel- l'amor proprio suscitando delusione e
limiti e della propria inferiorità; superare qualcuno in modo umiliante. -con valore attenuato:
-al figur.: danneggiare, offendere qualcuno. magri, 1-161: appresso i
selvaggio. 7. accompagnare qualcuno in giro, a piedi o con
silenziosa del tempo. fenoglio, 5-i-516: qualcuno alle spalle del biondo cominciò a liberarsi
d''antigone'. -leggere a qualcuno. mazzei, ii-163: checco,
ant. far adirare, muovere a sdegno qualcuno. barbaro, 1-16: l'ira
; corruccio. -essere in scorruccio con qualcuno: essere risentito, stizzito con lui
, sf. il condurre o l'accompagnare qualcuno in un determinato luogo; il guidarlo
sorveglianza, protezione esercitata nei confronti di qualcuno, per lo più da parte di una
3. chi conduce o accompagna qualcuno in un certo luogo, lo guida
. persona o gruppo di persone legate a qualcuno da vincoli sentimentali, affettivi, di
esercitato da qualcosa su qualcuno; impulso emotivo, stimolo irrazionale.
tene. 22. l'osservare qualcuno nascostamente; azione di spionaggio.
anche senza desinenza scòrto). accompagnare qualcuno in un luogo, facendogli strada;
fino all'alloggio. -seguire in gruppo qualcuno. botta, 5-294: scortavano tutta
in movimento. -accompagnare, seguire qualcuno per proteggerlo, sorvegliarlo o, anche
scortare1), agg. accompagnato da qualcuno in un determinato luogo. ghislanzoni,
francesco. -seguito o accompagnato da qualcuno. ungaretti, xi-196: il vicolo
che cedere. -farsi scorticare per qualcuno: affrontare qualsiasi traversia per amore o
derubare incisivo, scorticativo e corrosivo. qualcuno senza che neppure se ne accorga. 2
. oddi, xxi-ii-345: costui è qualcuno che vuole ammazzare qualcun'altro e poi
-aiutato, sorretto, indirizzato da qualcuno (o ell'avìe male e per
accompagnato o guidato nel proprio cammino da qualcuno (o anche da una stella
-non dare una scorza per qualcosa o per qualcuno: non essere disposto a sacrificare o
disinteresse o il disprezzo verso qualcosa o qualcuno). fazio, v-26-66: s'
. -non temere una scorza di qualcuno: non averne il benché minimo timore
una scorza. -rodere la scorza a qualcuno: privarlo dei pochi beni che possiede
. per estens. spaccare la testa a qualcuno. balducci pegolotti, i-17:
-compromesso (l'autorità, il prestigio di qualcuno). moravia, xi-517: ugo
della compagnia o della guida spirituale di qualcuno. fra giordano, 3-301: jesù
. 2. energica scrollata data a qualcuno per svegliarlo, per incitarlo, ecc
che mi svegliavo di soprassalto, come se qualcuno mi avesse dato uno scossone.
(anche affettiva o psicologica) da qualcuno. cassiano volgar., xxiv-3 (
reciproca antipatia. 4. distogliere qualcuno da una determinata opinione, da un
o per invocare una severa punizione per qualcuno. c. i. frugoni,
che si scotenna. 3. privare qualcuno del denaro, dei beni (o di
la. -scotolare la polvere a qualcuno: picchiarlo, percuoterlo. f.
). dial. ant. percuotere qualcuno fino a rompergli la testa. bastiano
pazienza irritata. 9. suscitare in qualcuno dispiacere, fastidio, disappunto, disagio
, la terra, il terreno a qualcuno, sotto i piedi a qualcuno: essergli
a qualcuno, sotto i piedi a qualcuno: essergli insopportabile o molto rischioso rimanere
. -scottare qualcosa il capo a qualcuno: infastidirlo e danneggiarlo. baldinucci
molti profeti barbati che girano intorno / qualcuno avrà anche toccato la verità / ma
all'osteria. -fare lo scotto a qualcuno: dargli da mangiare, sostentarlo.
. 6. locuz. -tenere qualcuno a scotto: mantenerlo. mattio franzesi
, ecc.). qualcuno: stare alla stessa mensa o, per
massaio. -stare in compagnia di qualcuno. sermini, 428: ogni lusingatore
2. per simil. andare a cercare qualcuno là dove sta nascosto; trovarlo e
dove lo feci appiattare. -raggiungere qualcuno che non si trova all'indirizzo abituale
le intenzioni, indagare l'animo di qualcuno; scoprirne i più riposti segreti.
con l'esperienza le conoscenze teoriche di qualcuno; svilupparne le doti innate.
y locuz. scozzonare puledri: dare a qualcuno i a stallieri ed a palafrenieri
incomincia. -stare a scranna con qualcuno: pretendere di porsi allo stesso livello
3. che è in disaccordo con qualcuno. b. davanzati, i-31:
: noi abbiamo dovuto cacciare dalla città qualcuno di quegli scribacchiatoli americani, assoldati dalle
fontanini. -redatto e inviato a qualcuno (una lettera). guicciardini,
14. intestato, attribuito in proprietà a qualcuno detti delle porte notare e descrivere tutta
(nell'espressione scrivere a o in qualcuno). boccaccio, dee.,
intacco dovesse essere ritrattata. -nominare qualcuno titolare di una posizione mediante un atto
leggere né scrivere. -scrivere bene qualcuno: educarlo rettamente, insegnargli buoni precetti
, n. 34. -scrivere a qualcuno a lettere maiuscole: in maniera chiara
-lanciare un'affermazione all'indirizzo di qualcuno. ser gorello, 840: figliuolo
regalare un vasetto [di tabacco] da qualcuno di cotesti signori. un vasetto di
via denaro, alleggerire la borsa a qualcuno; vuotare il proprio portafoglio, spendendo
. 4. strapazzare, strattonare qualcuno, per lo più in un moto
cason sia convegnivele al -far sobbalzare qualcuno con movimenti bruto servisio. bibbia volgar
6. sollecitare, incoraggiare, stimolare qualcuno. carducci, ii-16-142: questo zanichelli
scrolla. 9. liberarsi da qualcuno la cui compagnia è poco gradita,
scrollarsi, fare un mo qualcuno (una situazione, un sentimento).
16. locuz. scrollare a qualcuno il sangue: provocargli una forte emozione
3. per estens. costringere qualcuno ad abbandonare un luogo. fenoglio
regole. casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo o in altro luogo voltasi /
premura nel rivolgersi o nel trattare con qualcuno o nel menzionarlo, anche in considerazione
pianea e le scarpe. -interrogare qualcuno a fondo per conoscerne un'opinione,
vedere o di venire a conoscenza di qualcuno o di qualcosa. f. f
il compito di investigare sull'operato di qualcuno. f. f. frugoni,
cappella. -porre a scrutinio qualcuno: eleggerlo a un pubblico ufficio per
-estorcere una somma di denaro a qualcuno con minacce o inganno. govoni
e quindi una corona d'alloro verso qualcuno che non si vedeva. =
. monelli, 2-459: ogni tanto qualcuno faceva cenno ad uno schiavo o scudiero
-atteggiamento autoritario e sprezzante nei confronti di qualcuno. lucini, 4-284: per la
per lo più neltespressione fare scudo a qualcuno). beccuti, i-195: qual
apriva al sorriso. baldini, 9-170: qualcuno duellava con la riga facendosi scudo della
non faceva nulla come luca, e qualcuno diceva: « che cosa fa? fa
mai. -fare una scuffia a qualcuno: rimproverarlo aspramente. na scuffia
scuffia! -girare la scuffia a qualcuno: essere fortemente adirato. p
dialetto; e se vengono in sogno a qualcuno perché è da credere avesse cinque o sei
. -essere a scuola da qualcuno: averlo come maestro. carducci,
sul mercato. -fare scuola con qualcuno: fare comunella. a. pucci
simili. -mandare, rimandare a scuola qualcuno: per rilevarne l'ignoranza o l'
scuola. -stare a scuola di qualcuno: accettare con deferenza l'insegnamento di
-scuotere il giogo dal collo a qualcuno: liberarlo da un'oppressione tirannica.
ostessa. -scuotere il mantello a qualcuno: picchiarlo, bastonarlo. cantari,
. -scuotere la polvere di dosso a qualcuno: v. polvere, n.
, collera, ostilità nei confronti di qualcuno (una persona, lo sguardo, il
ha un comportamento ostile nei confronti di qualcuno. veneno ascoso, / che nel
. -cercare di ritrovare la scusa presso qualcuno: cercare di scusarsi con lui.
egli non le avrebbe approvate. -considerare qualcuno in buona fede. de luca,
sua pazzia, che lo -rifiutare, risparmiare qualcuno (la morte). scusasse se
rosa. 3. giustificare qualcuno per le manchevolezze, per la scarsità
per la colpa commessa ai danni di qualcuno. guittone, i-13-67: non già
. che scusa o prende le difese di qualcuno, o giustifica un comportamento,
letter. tenuto lontano, separato da qualcuno. intelligenza, 137: sextusso
: carri, uomini a cavallo, qualcuno raro a piedi, passavano e tutti sentivano
. -per estens. superare qualcuno in una disputa verbale o nella lotta
. urtare accidentalmente o colpire intenzionalmente qualcuno o qualcosa con gomitate. sbarbaro
posizione rannicchiata. cicognani, v-2-83: qualcuno dei viaggiatori si sgomitolava: poi,
. 4. sbudellare o strozzare qualcuno (in espressioni di minaccia).
7. famil. importunare, infastidire qualcuno. - anche assol. p
moho del babio? -far inorgoglire ulteriormente qualcuno (la superbia). catzelu
gambe ». cicognani, 3-246: qualcuno di loro ogni tanto, sgrandinare, tr
rono, molti ingegni si accesero. privare qualcuno del dominio su un granducato o
sul dorso. -per estens.: liberare qualcuno dall'armatura e dalle armi che indossa
. pea, 7-487: il bisogno che qualcuno lo sgravasse da questa preoccupazione diventava urgente
più verificabili. 9. affrancare qualcuno da una condizione di sudditanza o dalla
tolo'. -sgretolare il cuore di qualcuno o a qualcuno: procurargli un dolore
-sgretolare il cuore di qualcuno o a qualcuno: procurargli un dolore molto intenso.
» svevo, 8-848: sgridare una volta qualcuno che non ha il diritto e il
3. ammonire severamente o censurare pubblicamente qualcuno per dissuaderlo da un comportamento scorretto o
9. rivolgere la parola a qualcuno a voce alta e con tono di
il suo male. -fare oggetto qualcuno di un abbaiare rabbioso (un cane
, urlare. 12. inveire contro qualcuno o qualcosa; manifestare disapprovazione, risentimento
espressione aggressiva e offensiva all'indirizzo di qualcuno. f. f. frugoni,
tr. straziare, sfregiare la faccia a qualcuno. aretino, vi-224: vorrei svisare
quanto ne pare degno; irridere a qualcuno. garzoni, 1-258: sgrignano insipidamente
impunemente. -scappare alle sgrinfie di qualcuno: sottrarsi alla presa. p
presenti risero. 6. aizzare qualcuno contro una persona. aretino, v-1-37
. guardare di qua e di là cercando qualcuno. settembrini [luciano], iii-2-197
. fissare lo sguardo su qualcosa o su qualcuno. sacchetti, 200-92: ella è
3. proteggere, prendere a cuore qualcuno. mazzei, i-313: pregovi.
calamari. -posare gli occhi su qualcuno, manifestando amore anche spirituale, desiderio
fare attenzione, porre mente, badare a qualcuno o a qualcosa; darsi pensiero,
volgere gli occhi verso qualcosa o qualcuno, spesso esprimendo uno stato d'animo
, per lo confronti di qualcuno. sguardo del volto e della
uno sguardo. -non degnare di uno sguardo qualcuno o qualco 6. attenzione
8. liberarsi della presenza di qualcuno. c. e. gadda,
-amoreggiare, sollazzarsi, prendersi piacere con qualcuno. bibbiena, 2-61: - vi
. (sguercio, sguerci). privare qualcuno della vista, accecare. -con valore
persone all'inseguimento o alla ricerca di qualcuno, anche per spiarlo o per fuori
della pesca. -incaricare o istigare qualcuno a tramare, a compiere atti ostili
ai propri ordini. -inviare qualcuno a svolgere un compito o a fare
migiocoliere di razza. ricerca di qualcuno (in partic. le forze dell'ordine
tutti e atti ostili nei confronti di qualcuno. cesareo, 245: riversi
sguizzava lungo i muri, sparendo dentro qualcuno dei buchi delle rozze pareti umidicce.
sì; con come volete che qualcuno possa farmi male, quando sono obbligato
vita è prolifica di problemi sociali e se qualcuno e il no di ciascuna cosa. sacchetti
che consisteva nel proporre un argomento a qualcuno (originariamente un fanciullo) che offriva
con un apposito strumento, per chiamare qualcuno, per fare segnali, per dare
ancora sparato uncolpo, nemmeno per prova, qualcuno non sa nemmeno se la sua arma
confortare, far sentire sicuro e tranquillo qualcuno offrendogli appoggio e difesa.
vedevano. 2. fare certo qualcuno, con opportune garanzie, che non
8. intr. garantire per qualcuno, versando una cauzione. casalherti
. rapporto censis 1992, 18: qualcuno... dovrà giuocare senza rete
c. carrà, 571: per enumerarne qualcuno: successione di valori cromatici e formali
, della fedeltà o dell'amore di qualcuno. boccaccio, dee., 10-3
-rassicurante, edificante (la nomea di qualcuno). porcacchi, i-15: ciascuno
. -essere al sicuro da qualcuno: non aver nulla da temere da
fo sicura'. -fare sicuro qualcuno: assicurarlo, farlo certo. burchiello
di me pietade. -fare sicuro qualcuno da qualcosa: scamparlo a essa.
-farsi sicuro da qualcuno: difendersi, premunirsi dalla sua aggressione
la vita. -mettere in sicuro qualcuno: dargli certezze. g. gozzi
beati posto in sicuro. -porre qualcuno nel sicuro di una malattia: garantirgli
coll'italiano rinnegato. -rendere sicuro qualcuno: dargli assicurazione. boccaccio, dee
poco amiche sue. -tenere a siepe qualcuno: tenerlo a freno, controllarlo.
-mettere il sigillo alla bocca di qualcuno: imporgli il silenzio su notizie o
chi io mi dolgo. -tenendo qualcuno rinchiuso e impedito di comunicare con altri
. linati, 17-31: io rammento qualcuno di quegli incendi. si esce di
zolle, la sigla del telegiornale e qualcuno che diceva: « vieni a sentir
'phi'. -far conoscere o presentare qualcuno all'attenzione di altri. buccio
significarono la ricchezza. -conferire a qualcuno un determinato aspetto. pasquinate romane,
che un'azione assume nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi degli eventi.
o un evento assumono nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi dei fatti. fra
, il valore di qualcosa o di qualcuno. cicognani, 3-95: allora,
-dare del signore, rivolgersi e qualcuno con tale appellativo. -per estens.
appellativo. -per estens.: trattare qualcuno con rispetto e deferenza. baretti
. -indica chi esercita l'autorità su qualcuno e ne guida le scelte imponendo la
li staffieri dietro. -portare a qualcuno il signore: portargli il viatico.
. -rendere signore:, arricchire qualcuno. cesarotti, i-xxviii-6: son cose
simulare affetto non suo. -superare qualcuno in altezza. tavola ritonda, 1-128
in lui. -pieno potere su qualcuno, in partic. da parte del
particolare importanza o rilievo nell'affetto di qualcuno. moscoli, vii-559 (14-10)