seguire con curiosità importuna la condotta di qualcuno. giuliani, ii-186: io voglio
. locuz. - ribadire i ceppi a qualcuno: imprigionarlo, incarcerarlo una seconda volta
caldaia dell'arte. -ribollire qualcosa a qualcuno: ritornargli in mente qualcosa.
di incompatibilità, di avversione istintiva per qualcuno. scalvini, 1-94: mia madre
via, tenere a distanza; respingere qualcuno anche con la minaccia delle armi oppure
suoi e gli altri. -urtare qualcuno fra la folla; andare addosso in
la prosecuzione di un movimento) di qualcuno o di qualcosa.
. 9. fermare, bloccare qualcuno a una frontiera vietandogli l'accesso a
varchi, 23-236: io saperrò (dirà qualcuno) che il sole e la luna
tanto per la sua difficoltà. -indurre qualcuno ad allontanarsi da un certo ambiente,
maniere noll'avranno ributtato. -disgustare qualcuno (un comportamento, il contenuto di
autunnali. 16. riportare nuovamente qualcuno a uno stato d'animo, a
maniche. -ributtare colpa su qualcuno: scaricare una responsabilità su qualcuno;
su qualcuno: scaricare una responsabilità su qualcuno; discolparsi a scapito di un'altra
vostra. 11. rimandare qualcuno in un luogo. pavese, 4-60
14. far ritirare, far rimangiare a qualcuno un discorso o una parola (nella
15. ritornare in potere di qualcuno (nella locuz. ricadere nelle mani
. 25. essere risentito da qualcuno come conseguenza diretta o indiretta di un'
agricoltura. 27. gravare su qualcuno (un'imposizione). galanti,
33. dir. spettare, toccare a qualcuno per eredità o per diritto (un
. caduto di nuovo sotto il potere di qualcuno. pascoli, i-455: parve in
-figur. ricadere sotto il potere di qualcuno. segneri, iii-3-156: chi non
o spirituale; seguire l'esempio di qualcuno (anche elevandolo a modello),
. recalzare), tr. rimettere a qualcuno una calzatura. - anche assol.
fanteria. 4. contraccambiare a qualcuno una cortesia, un consiglio, un
), sm. il contraccambiare a qualcuno una cortesia, un favore o, anche
4. locuz. ricapitare sotto qualcuno: trovarsi nella condizione di subire una
. 5. indurre di nuovo qualcuno verso un determinato modo di pensare,
avere). riprendere una corrispondenza con qualcuno. baretti, i-346: di parigi
ricorda. -stare a ricasco di qualcuno: essergli a carico. = deverb
, la locuz. stare a ricasco di qualcuno è di area romana. ricasso
orecchie, da dilettante. -intimidire qualcuno con minacce più o meno esplicite.
ricattatòrio, agg. diretto a ricattare qualcuno, a piegarlo al proprio volere,
linguaggio comune, delitto consistente nel costringere qualcuno a fare qualcosa e, in par-
letterarie o, anche, direttamente da qualcuno. orsi, cxiv-32-29: s.
non esserci da ricavare un numero da qualcuno: per indicare una persona che non vuole
ricérca1, sf. il cercare qualcuno in un luogo, in quanto sia
dopo di noi? 8. fare qualcuno oggetto di una proposta, di una
. subord.: pregare, sollecitare qualcuno ad agire in un determinato modo;
). ant. e letter. accogliere qualcuno presso di sé; ospitare, alloggiare
luogo prossimo a montecitorio. -ricevere qualcuno al suo arrivo; fargli accoglienza.
ricettato fra 'suoi. -ricettare qualcuno nella propria grazia, in propria compagnia
l'abitazione o il luogo di residenza di qualcuno. porcacchi, i-284: usano di
8. assumere il nome da qualcuno. a. pucci, ii-141:
12. intr. dare ospitalità a qualcuno. cravàliz [gómara], i-129
di sé, il dare ricovero a qualcuno (in partic. a fuorilegge).
che accoglie, che è preposto a ricevere qualcuno. lomazzi, 4-ii-470: il sesto
presente, trovare posto nell'animo di qualcuno o in un luogo (un sentimento,
, porgere, prestare ricetto: accogliere qualcuno in un'abitazione, in una città,
luogo di residenza o di soggiorno di qualcuno (un riparo naturale o artificiale,
/ al pan vital. -accogliere qualcuno in sé (la terra, l'acqua
. -avere imposto un nome da qualcuno. albertazzi, 103: da nostro
si compie o si presta a favore di qualcuno (spesso in espressioni sostituibili con un
miracolo! -avere la benevolenza di qualcuno; goderne l'amorevolezza, le dimostrazioni
subire inganni, maltrattamenti da parte di qualcuno. anonimo, i-616: chi riceve
gioia, soddisfazione da qualcosa o da qualcuno oppure averne dolore, fastidio, molestia
del giorno. d'annunzio, iv-1-205: qualcuno... chiamava ed era ascoltato
pazzo balordo. 15. accogliere qualcuno presso di sé; ammetterlo alla propria
casa mia. -fare accoglienza a qualcuno, anche andandogli incontro (spesso unito
receive'sovra sì quela femena. -ricevere qualcuno nelle braccia, in braccio: accoglierlo
di buon animo ricevuto. -ricevere qualcuno nel cuore: innamorarsene. boccaccio,
e insegna d'alcuna arte. -comprendere qualcuno o qualcosa in un dato gruppo o
e premiati. 21. tenere qualcuno per, in conto di; accoglierlo,
di una ricorrenza o del festeggiamento di qualcuno. l. gualdo, 69:
a un'adunanza o alla presenza di qualcuno. prato, 1-256: venuta l'
9. locuz. -fare buona ricevuta a qualcuno: moverità nella sua fantasia e per
io subito fui lesto a prenderle la mano qualcuno per una visita o per un incontro;
grazia o per concessione da parte di qualcuno (un benefìcio, un favore, una
essi sensibili o intelligibili, potrebbe parere a qualcuno che l'intelletto et il suo intelligibile
un richiamo, un invito efficace perché qualcuno si senta attratto verso un oggetto o
alla battaglia. 20. distogliere qualcuno dal compiere un'azione, dall'assecondare
. attribuire l'esercizio di un potere a qualcuno. frisi, xviii-3-327: la revisione
particella pronom. appellarsi al giudizio di qualcuno, domandando giustizia nei confronti di una
in tribunale. -anche: ricorrere a qualcuno, invocarne l'autorità. novellino
lancia il giostrator richiese. -seguire qualcuno. malpigli, xxxviii-47: or cervi
mortai saette altrui rechede. -interpellare qualcuno per affidargli un incarico o per fargli
, ogni cosa. -interrogare, interpellare qualcuno per avere notizie, informazioni, spiegazioni
. per estens. raccomandarsi, affidarsi a qualcuno (o a dio, a cristo
non l'apprezzavano. ma, acciocché qualcuno... non si rida di me
-mettere in salvo o far fuggire qualcuno; procurargli un rifugio, un nascondiglio
una rifuggendo nell'altra. -voltarsi verso qualcuno. felice da massa marittima, xliii-222
8. ritornare in potere di qualcuno. giuseppe flavio volgar., ii-257
è rifugiato in un luogo o presso qualcuno per cercare protezione o difesa o per
. leonardi, 86: avrai veduto colà qualcuno dei nostri 'rifuggiti, non è
angolo di sinistra. -stringersi a qualcuno. bemari, 3-56: la sentii
tuo cuore. -affidarsi completamente a qualcuno. salvini, 45-9: vincesti,
9. tr. letter. tenere nascosto qualcuno. carducci, ii-n-174: il borgognoni
. letter. far infossare gli occhi a qualcuno (un dolore). pavese
, tranquillità in un luogo o presso qualcuno. livio volgar., 2-143:
anche con me stesso. -ricorso a qualcuno per ottenere protezione e sicurezza (e
6. tr. infondere in qualcuno l'impulso della creazione artistica.
severa censura, proscrizione o interdizione contro qualcuno. mazzini, 29-13: per siffatta
gli ricusassi. 3. ricusare qualcuno per una determinata carica (anche in
quello impresa. -contraddire o smentire qualcuno confutandone gli argomenti, le opinioni,
contingenze. -trovarsi in riga con qualcuno: essere considerato alla sua stessa stregua
atti indifferenti. 8. trattenere qualcuno dal fare qualcosa. forteguerri, 22-3
idee o rifiutandone le proposte; trattare qualcuno con indifferenza o con disprezzo; *
. giuglaris, 2-293: se scopriva qualcuno in relazioni tanto importanti men che fedele
la puttanella freddolina anche stasera / se qualcuno volesse rigiocare al piacere: / chi
un pollo. 8. indurre qualcuno con astuzia, con mezzi ingannevoli,
tutto il giorno, 'florido'- se qualcuno sentisse il digrignare dei miei denti! -ma
si tengono per mano, talvolta intorno a qualcuno che sta al centro e canta o
, per lo più accalcandosi intorno a qualcuno o a qualcosa. pulci, 7-38
rigonfiava il cuore. -prodigare a qualcuno lodi false e soverchie, in modo
la petulanza e reprima l'avarizia di qualcuno. f. f. frugoni, iii-97
le sovrastavano. 11. tenere qualcuno in un dato conto, averne una
. 22. avere sollecitudine per qualcuno e, in par- tic.,
mia. -aver ritegno davanti a qualcuno, provarne soggezione. -anche in formule
di quella. -essere riferibile a qualcuno; essere di sua pertinenza o interesse
di sorpresa; cautelarsi nei confronti di qualcuno. -in partic.: ripararsi;
con la quale si guarda qualcosa o qualcuno; la forza, il potere, l'
. cura che si pone per non esporre qualcuno a pericoli, per non procurare danno
, senza parlare, s'intende avvertire qualcuno di guardare in una certa direzione.
poesie. -a riguardo di qualcuno: nei confronti, a proposito di
: nei confronti, a proposito di qualcuno; nei rapporti con qualcuno. metastasio
proposito di qualcuno; nei rapporti con qualcuno. metastasio, i-iv-578: voi sapete
a nostro riguardo. -nell'interesse di qualcuno; per suo amore. forteguerri,
appassionato. -per considerazione di qualcuno; avendolo presente. nievo,
imaginario uditore. -sul conto di qualcuno. tommaso [s. v.
funzione aggett.: riguardante, concernente qualcuno. foscolo, xviii-103: se il
spalla facea. -avere a qualcuno tutti i riguardi: usargli ogni attenzione
arte. -avere riguardo a qualcuno: guardarlo, custodirlo da pericoli.
chi. -a vantaggio di qualcuno. de luca, 1-11-3-14: presupposto
della sicilia rustica. -nei riguardi di qualcuno: nei rapporti con lui, nei
. -portare mal riguardo all'onore di qualcuno: spregiarlo; infangarlo. berchet
portò. -senza alcun riguardo di qualcuno: ignorandolo totalmente. g.
ferire. -stare in riguardo con qualcuno: tenerlo a distanza. rovani,
con lui. -tenere in riguardo qualcuno: tenerlo sotto controllo, custodirlo;
4. dare come ricompensa a qualcuno. 5. bernardo volgar.,
stelle. 5. ritorno di qualcuno in un determinato paese dopo essere stato
3. rivolgere a propria volta a qualcuno una frase o un'espressione (di
la voleva. -lasciare di nuovo qualcuno, separandosene una seconda volta.
-far ritornare o lasciare di nuovo qualcuno in una determinata condizione. de
compravendita, ecc.); rendere a qualcuno qualcosa dato in prestito (anche dietro
ministeriali. 7. rimettere a qualcuno una colpa, un'offesa, in
. locuz. rilasciare il ben servito a qualcuno: licenziarlo, congedarlo. pratesi
-per simil. stringere con forza qualcuno, avvinghiarlo. dante, inf,
scappare. -anche: legare a sé qualcuno tramite favori o benefici. g
. sottomettersi o sottomettersi di nuovo a qualcuno per riconoscenza, stabilendo un rapporto di
un tratto il mori, -è venuto qualcuno a rilevarti sul piroscafo? viani, 19-144
(una dottrina, la fama di qualcuno). garzo, xxxv-ii-301: fede
2. opporsi o lottare contro qualcuno, essergli ostile, ostacolarlo nelle iniziative
. -in partic.: restituire a qualcuno un oggetto o un bene, da
; accomiatare, congedare, concedere a qualcuno la facoltà di partire. novellino,
9. mandare via, scacciare, allontanare qualcuno da sé. - anche: congedare
casa propria; non andare a raggiungere qualcuno nel luogo in cui si trova.
cioni. -intrattenersi in compagnia di qualcuno. -in partic.: fermarsi a
o abbandonato in un luogo o presso qualcuno (un oggetto). -in partic.
-porsi al servizio o al seguito di qualcuno. varchi, 18-2-111: mandò il
. -restare come eredità alla morte di qualcuno (un bene). documenti
teco porta questo anello. -dipendere da qualcuno o da qualcosa che un evento non
.. la dannazione. -rimanere qualcuno da poco: essere lì lì per.
, in proprietà, in dominio di qualcuno: -anche: toccare in seguito a
-trovarsi posseduto, essere detenuto da qualcuno (anche nell'espressione rimanere in mano
estens.: continuare a essere detenuto da qualcuno (una carica). machiavelli
vittoria. -essere sotto la responsabilità di qualcuno. p. f. giambullari,
morir senza. -essere onere di qualcuno; ricadere (un compito, un
girgenti. -rimanere a carico di qualcuno: riceverne il mantenimento non avendo mezzi
19. -rimanere addietro, dietro a qualcuno: essere lasciato indietro da chi avanza
-rimanere dietro a qualcuno: sopravvivergli. cavalca, 20-353:
manno di fuora. -rimanere di qualcuno: riceverne un'impressione inaspettatamente spiacevole,
rimase. -rimanere in mano di qualcuno: v. mano, n. 47
riman niente. -rimanere obbligato a qualcuno: essere tenuto a riconoscenza nei suoi
macchia. -rimanere qualcosa in dubbio a qualcuno: non riuscire a risolversi.
suoi crediti. -rimanere qualcosa sopra qualcuno: averne egli la responsabilità.
di queste parole. -rimanersi dopo qualcuno: essergli inferiore. algarotti, i-iv-356
avvolgono nelle proprie reti, son da qualcuno ingannati essi stessi. 'tutti gl'ingordi
. locuz. -far rimangiare una parola a qualcuno: costringerlo a ritirare quello che ha
facciamo rimangiare. -rimangiare, rimangiarsi qualcuno: non lasciargli spazio e fiato,
interno di un gruppo; notare che qualcuno c'è, è presente. stampa
accogli. -posto a ricordo di qualcuno (una statua). dante,
agli ordini di rattazzi. -rimasticare qualcuno: raggirarlo. groto, 15:
, ed erano ancora ragazze, che qualcuno chiamava 'antiche'e altri, peggio ancora
-per estens.: infagottare più strettamente qualcuno. - anche rifl. tommaseo
7. che è rivolto con asprezza contro qualcuno (un'ingiuria, una bestemmia)
il grano rimbalzi. -ritorcersi contro qualcuno (un provvedimento, un comportamento,
, alla coscienza o all'attenzione di qualcuno; riaffiorare improvvisamente (un ricordo,
. manetti, 2-40: sentì da qualcuno così di rimbalzo che l'era stata una
sforzato sarà di rimbalzo ad osservarne anche qualcuno più co'suoi sudditi: onde egli
farmi... tenere al battesimo da qualcuno meno ricco. 2. figur
. 3. tr. confondere qualcuno facendogli perdere il pieno controllo delle facoltà
9. rifi. risentirsi energicamente. qualcuno. nievo, 302: gli serbava
(rimbecchétto, rimbecchétti): contestare qualcuno opponendo alle sue insinuazioni o alle sue
lassare inabitate. 2. rendere qualcuno più attraente e piacente. lorenzo de'
ingiuso. -figur. far rimangiare a qualcuno un'ingiuria, una menzogna; ricacciargliela
cadere, rovesciarsi, rovinare addosso a qualcuno. machiavelli, 1-vii-30: trovando il
r fahier, 132: se qualcuno ha bisogno di allenarsi a rinunziare non
5. ant. il rovesciarsi addosso a qualcuno (e al figur. indicare un
ripercuotersi di una circostanza sull'animo di qualcuno (e l'influsso che vi opera)
. { rimbórso). restituire a qualcuno il denaro che egli ha pagato e
altra ragione); rifondere, risarcire qualcuno delle spese sostenute per conto di altri
piangere. 3. inviare a qualcuno il denaro riscosso in sua vece.
(rimbórzo), sm. restituzione a qualcuno del denaro che ha pagato e che
tr. (rimbròtto). rimproverare qualcuno in modo burbero; sgridare con insistenza
un provvedimento. 2. biasimare qualcuno per un'azione compiuta o per un
risentimento o scontento per qualcosa o contro qualcuno; borbottare. frezzi, iv-5-46:
7. intr. ant. inveire contro qualcuno. catzelu [guevara], ii-228
. porre freno ai comportamenti insolenti di qualcuno. bandello, 2-35 (i-1019)
vino. 4. risparmiare a qualcuno un'esperienza dolorosa. fil. degli
. per estens. liberarsi, sbarazzarsi di qualcuno. velluti, 310: lamberto.
al pensiero, il tenere conto di qualcuno o di qualcosa; consapevolezza. è
franza. -essere a rimembranza a qualcuno: restargli nel ricordo. giacomino
e talegranza. -essere rimembranza a qualcuno: perdurare in lui il ricordo.
amore. -fare rimembranza a qualcuno: stimolare in lui un ricordo.
mal passato. -portare a qualcuno rimembranza di qualcosa: fargliela ricordare.
dimenticare, mantenere presente alla memoria di qualcuno. -anche in relazione con una prop
particella pronom. indirizzare il ricordo a qualcuno o a qualcosa; avere il ricordo
a qualcosa; avere il ricordo di qualcuno o di qualcosa, ricordarsene. anonimo
che si serba di qualcosa o di qualcuno. leonardo, 9-40: rememorazione;
). accompagnare indietro; ricondurre qualcuno a casa, ad punto di partenza
. -anche: far ritornare presso qualcuno; restituire alla comunanza di vita con
; restituire alla comunanza di vita con qualcuno. novellino, xxvtii-803: il giovane
dei porti. 6. portare qualcuno nel ritorno (un'imbarcazione).
. (rimèrito) ricompensare, ripagare qualcuno degno di merito per umazione, un
che usava io. 3. punire qualcuno per un'offesa ricevuta o per una
limitrofi, dove un giorno o l'altro qualcuno dei suoi antichi conoscenti avrebbe potuto rimeritarlo
colpi. viani, 19-212: che qualcuno stasera non porti l'acqua alla cucina
, al giudizio, al potere di qualcuno (in partic., di dio)
bande: avvertite che non fosse tratto di qualcuno, che non vorrebbe che si rimestasse
4. riportare alla memoria di qualcuno. stampa periodica milanese, i-333:
o incapace. -anche nell'espressione rimettere qualcuno. m. villani, 10-23:
sogno senza nesso per far rimettere a qualcuno il pranzo. 8. ricondurre alla
-recipr. inviare da uno all'altro qualcuno di cui non si sa che fare
nazareno. io. far ritornare qualcuno in una condizione fisica o spirituale perduta
alla madrepatria. -ant.: affidare a qualcuno un oggetto in attesa di deciderne la
, al giudizio, in mano di qualcuno. compagni, 1-8: d'accordo
soffrirai, rimetto. -invitare qualcuno a tenere conto di determinati fatti nel
lavoro. -ritornare ad amoreggiare con qualcuno; riprendere una relazione. moretti
-rimettere a bacchetta: impedire a qualcuno eccessi, intemperanze. giuliani,
. 26. -rimettere a cognizione di qualcuno: informarlo. nicolò erizzo, lxxx-4-733
. s. -rimettere addosso a qualcuno: scatenargli contro. leggenda aurea volgar
xv. -rimettere alla clemenza di qualcuno: arrendersi chiedendo clemenza.
del re. -rimettere alla correzione di qualcuno: sottoporgli uno scritto perché lo corregga
, n. 23. -rimettere a qualcuno i conti di qualcosa: rendergliene conto
-rimettere gli occhi dell'intelletto a qualcuno: indurlo a riflettere.
trarre profitto. -rimettere in grazia qualcuno: fame riacquistare il favore, la
. 31. -rimettere in potere di qualcuno: lasciare alla sua discrezione.
rimettessero. -rimettere in pregio a qualcuno: rendere nuovamente gradito, stimato.
nelle mani, in mano di, a qualcuno: affidargli una decisione o una scelta
sue mani. -consegnare a qualcuno. alamanni, 6-7-135: il
per non rimettervi piede. -rimettere qualcuno al lavoro: imporgli o, anche,
una tacita obiezzione. -rimetterla in qualcuno: farlo giudice in una controversia.
al caso. -rimettersi alla discrezione di qualcuno: arrendergli senza condizioni.
- rimettersi alla misericordia di qualcuno: farvi elio per ottenere pietà.
a pioggia. -rimettersi bene con qualcuno: ritornare in buoni rapporti.
gambe. -rimettersi in grazia di qualcuno: riacquistarne il favore. f
. 31. -rimettersi in potere di qualcuno: sottometter- glisi nuovamente. ammirato
merito. -rimettersi nella coscienza di qualcuno: affidarsi a essa, per la
toglieva. -rimettersi nella fede di qualcuno: affidarsi alla sua lealtà.
rimettiamo. -rimettersi nella potestà di qualcuno: affidar- glisi senza condizioni.
-rimettersi nelle braccia, in mano di qualcuno: darglisi incondizionatamente, porsi in sua
lo sguardo verso o sopra qualcosa o qualcuno. francesco da barberino, ii-257:
. -intr. guardare intorno per trovare qualcuno o qualcosa; ricercare. chiaro
: ritornare a vedere o a incontrare qualcuno; rivederlo. dante, inf
segno. 13. osservare qualcosa o qualcuno cogliendolo in una determinata condizione o in
. -per estens. ammirare e assumere qualcuno come esempio per il suo valore.
non sia duro. 15. tenere qualcuno in un dato conto, farlo oggetto
dio rimiri. 20. rivolgersi a qualcuno, facendo conto o assegnamento su di
. -anche con valore attenuato: indurre qualcuno a seguirlo o portarlo con sé,
'a strascico'. -a rimorchio di qualcuno: seguendolo forzata- mente, controvoglia,
: essere indotto o allettato a seguire qualcuno. barilli, 5-84: t'accorgi
vita nazionale. -muoversi a rimorchio di qualcuno: seguirlo subito dopo che si è
. -procedere o venire a rimorchio di qualcuno: aggregarsi a qualcuno, seguirlo controvoglia
a rimorchio di qualcuno: aggregarsi a qualcuno, seguirlo controvoglia, senza entusiasmo o
-percuotere brutalmente, pestare con violenza qualcuno fino a mutarne i connotati. marinetti
pasta d'uomo. -far ritornare qualcuno a essere quello di prima (in
ia. allearsi, fare causa comune con qualcuno. alvaro, n-102: in calabria
2. tr. far ritornare in patria qualcuno. -in par- tic.: ricondurre
pass, di rimpellicciare), qualcuno per caso, ah'improwiso.
). -far rimpedulare il cervello a qualcuno: riporl'agiatezza. rimpecettare
, di faccia, davanti; anteriormente a qualcuno o a qualcosa (per lo più
, in confronto a qualcosa o a qualcuno. pallavicino, 1-114: il numero
alla pazza realtà. -relativamente a qualcuno o a qualcosa, per quel che
a qualcosa, per quel che riguarda qualcuno o qualcosa. f. cetti,
sempre. rifl. riconciliarsi con qualcuno. machiavelli, 14-ii-197: se
. -figur. farsi schermo di qualcuno, trovarvi sostegno. pea, 7-72
tr. offrire nascondiglio, dare rifugio a qualcuno; tenere nascosto. magalotti,
stati anche i nere degnamente il posto di qualcuno. primi a rimpiattirsi. casti,
6. riempire verbosamente la mente di qualcuno di idee e concetti. bresciani
rinvoltino de'guanti. -rimproverare, rimbrottare qualcuno. imbriani, 4-206: il goethe
rimpossèsso). ripristinare o riconfermare a qualcuno il possesso (fi un luogo.
rimproccio). rimproverare bruscamente e animosamente qualcuno; rimbrottare. -anche assol.
. 4. rimproverare qualcosa a qualcuno. fatti di cesare, 263:
, come confronto e paragone, per qualcuno. guittone, i-24-18: o che
ant. rimproverare, rinfacciare qualcosa a qualcuno. iacopone, 58-60:
che costituisce un motivo di rimprovero per qualcuno (una realtà, un fatto).
: un bisogno istintivo di prendersela con qualcuno e se la prendeva con se stesso.
derisione, favori o benefici fatti a qualcuno, oppure difetti, imperfezioni, una
motivo di vergogna e di biasimo per qualcuno. -anche: comportamento irreprensibile che,
e'altrettanto. 2. ricambiare qualcuno in un sentimento. g. f
un bene con un male; ricompensare qualcuno in modo inadeguato o contrario ai meriti
liberare, completamente o in parte, qualcuno da un'imposizione o un debito.
, v-1-900: egli fu cliente di qualcuno che in regina coeli attende l'ora di
da poco. -separare a forza qualcuno da colui al quale è avvinto.
2. allontanare, far allontanare o indurre qualcuno ad allontanarsi da un luogo, anche
o fare in modo di tenere lontano qualcuno da un luogo (anche con riferimento
. -indurre o costringere qualcuno ad allontanarsi da un luogo; tenere
diseguale. -far venire meno a qualcuno la forza o la bellezza o anche
da un potere. -anche: richiamare qualcuno dalla sede della carica che ricopre per
: se pure la sorte cadrà in qualcuno che non sia a proposito, ci saranno
dalle dignità. -licenziare, allontanare qualcuno da un servizio o da un impiego
. -escludere, radiare, bandire qualcuno da un'organizzazione, da una corporazione
strida. -sostituire, soppiantare qualcuno. cieco, 15-91: non pur
miserie e di guai. -indurre qualcuno (o, anche, dio) a
ella fosse. -far dimenticare a qualcuno una persona. ugurgieri, 31:
16. rivolgere di nuovo a qualcuno determinate parole. boccaccio, dee
stare lontano, separarsi o allontanarsi da qualcuno. intelligenza, 181: quattro re
5. indurre, convincere o forzare qualcuno (o il suo animo) a
da una carica o da un ufficio qualcuno sostituendolo con un'altra persona. -
ne saggiarono tre. -far subentrare qualcuno ad altri in un incarico o alternarlo
di posto). -anche: far spostare qualcuno con la forza della posizione in cui
9. ant. far venir meno in qualcuno uno stato d'animo. niccolò
: in aiuto, in soccorso di qualcuno. c. e. gadda,
. incappare per la seconda volta in qualcuno. pataffio, 3: s'i'
). incapricciarsi nuovamente di qualcosa o qualcuno. tommaseo [s. v
di gennaio. -rincarare il fìtto a qualcuno: cercare di fare a una persona
descrivere, rievocare vivacemente la personalità di qualcuno. carducci, iii-19-119: né pure
2. il correre dietro a qualcuno; il corrersi dietro. -in partic
sono tutti a un piano, / qualcuno ebreo in mano n'ha granelli, /
li faceva rincrescere. -rincrescere di qualcuno: avere di che dolersene, di
biasimo. pasini, iv-1260: a qualcuno, che vede l'eroismo soltanto in
-sentimento di avversione nei confronti di qualcuno. f. galiani, 4-80:
o rincrescimento. -sfavore della fortuna verso qualcuno. brusoni, 70: prencipe di
6. locuz. -essere in rincrescimento a qualcuno: essergli inviso. cavalca,
altre molestacione. -fare rincrescimento a qualcuno: recargli molestia, danneggiarlo.
scostare'. -venire a rincrescimento a qualcuno: non essere più ammissibile.
inaspettate e spiacevoli, o incalzato da qualcuno, o, anche il retrocedere rispettoso
invettive. 2. il rinfacciare a qualcuno quanto si è fatto per lui- il
(rinfaccio). rimproverare a qualcuno una colpa, un difetto, una vergogna
suo delitto. 2. ricordare a qualcuno in modo umiliante quanto si è fatto
3. evocare con forza davanti a qualcuno. manzoni, fermo e lucia,
avessero parlato. -porre dinanzi a qualcuno un antagonista, metterglielo a confronto.
5. ant. e letter. rimproverare qualcuno, riprenderlo duramente, muovendogli un'accusa
rinfacciare), agg. rimproverato a qualcuno, ricordato in modo umiliante (un
rinfaccio, sm. il rinfacciare a qualcuno una colpa, un difetto, una
. 2. il rinfacciare a qualcuno quanto si è fatto per lui;
, tr. ant. porre o restituire qualcuno in una buona fama; fargli riavere
della barbarie. 4. rivestire qualcuno con abiti che gli conferiscono l'aspetto
tr. (rinferraiòlo). avvolgere qualcuno in un ferraiolo; imbacuccare. fanfani
), tr. ant. rimettere qualcuno in buone condizioni economiche soccorrendolo con denaro
. 2. figur. infervorare qualcuno suscitando in lui sentimenti intensi, passioni
, rinfigurisct). tose. riconoscere qualcuno identificandone le sembianze. p
. 3. eccitare, infervorare qualcuno rafforzandone o ridestandone passioni o desideri.
prima anticipazione stessa. -aiutare qualcuno, dandogli manforte. cesarotti, 1-xv-55
di quel che si spende. -rimborsare qualcuno di una somma di denaro; risarcire
. 2. trattenere, distogliere qualcuno da comportamenti o sentimenti riprovevoli o eccessivi
per lo più offerto in onore di qualcuno; merenda, pasto più o meno
. rinnovare il ricordo o la fama di qualcuno o di qualcosa; riportare alla mente
, anche brutalmente, la memoria a qualcuno. -anche: far ritornare d'attualità
. 5. figur. ripercuotersi su qualcuno (un tormento, l'odio)
nuovamente una misura penale o amministrativa contro qualcuno. nardi, ii-266: essendo stati
rinnova. 33. presentarsi a qualcuno, farsi avanti. cicerchia, xliii-329
la vita consuma. 4. scuotere qualcuno da una condizione di inerzia, spingendolo
6. tr. far sì che qualcuno ritorni saggio e assennato. leoni,
ingobbirsi sempre di piu ogni volta che qualcuno lo chiama, lo tira per una
della natura. -figur. costringere qualcuno a condividere un sentimento in un legame
chiude per poter parlare con confidenza con qualcuno). cantari cavallereschi, 219:
ci racconti, anche lassù devi trovare qualcuno che ti conosca. rintanfìto,
-figur. scagliare maledizioni ah'indirizzo di qualcuno. faldella, i-5-158: nella campagna
. -ant. incontrare nuovamente qualcuno; ricongiungersi con esso. ottimo
5. locuz. -rintoppare gli occhi con qualcuno: scambiarsi sguardi. pulci,
rintoppa. -rintopparsi innanzi a qualcuno: presentar- glisi, pararglisi davanti.
frequente e violento (per attacco contro qualcuno). giusti, 3-106: in
rintràccio). andare in traccia di qualcuno (e, in partic., far
tempo; riuscire a mettersi in contatto con qualcuno; venire a sapere chi è stato
2. cercare le tracce del passaggio di qualcuno. -per simil. e al figur
sulla folla, sì che ogni anno qualcuno toma a casa, se pur ci
fontanazzi, quando se ne fosse aperto qualcuno. -attutire un colpo.
altrui. -anche: tenere a bada qualcuno, tenergli testa. benvenuto da imola
la petulanza e reprima l'avarizia di qualcuno. garopoli, 19-59: tu meco
far sì che non si abbatta su qualcuno un castigo, che non si attui
-rintuzzare i denti a, di qualcuno: rimetterlo al suo posto, rispondergli
rinculare il secolo? -rintuzzarsi a qualcuno l'animo di fare qualcosa: non
2. locuz. stare a rinunziaménto di qualcuno: attenersi alle informazioni che fornisce.
rapporto; non volerne più sapere di qualcuno. s. caterina da siena,
chiesa. calvino, 7-152: se mai qualcuno avesse tentato di rinvangare quella storia,
è disperato di rinvenirle. -incontrare qualcuno nell'aldilà. berchet, 412:
7. tr. far ritornare in sé qualcuno, fargli riprendere i sensi. -anche
o la responsabilità d'un misfatto a qualcuno. tesauro, 5-279: io vuò
varchi, 24-27: tu avrai udito da qualcuno di questi riporta novelle, che vanno
. 2. investire di nuovo qualcuno, mediante un atto solenne, di
2. rimettere alla decisione di qualcuno. foscolo, xiv-102: mancandomi il
, sollecitare nuovamente o con più enfasi qualcuno a compiere una determinata azione.
possibilità di offrire o restituire qualcosa a qualcuno. strambotti anonimi, lxv-226: dio
(un'opinione, il giudizio su qualcuno). matteo correggiato, 4:
3. riti. riconciliarsi con qualcuno. -anche con uso reciproco.
, violentemente. 3. rifondere qualcuno di una somma di denaro avuta in
altrui dolore. 6. ricompensare qualcuno dimostrandogli gratitudine, contraccambiando un favore,
! 9. locuz. -ripagare qualcuno della stessa moneta: v. moneta
. moneta n. 16. -ripagare qualcuno per nuovo: per indicare iperb.
a lui. 4. rimproverare qualcuno in modo aspro e minaccioso (anche
e minaccioso (anche nell'espressione ripappare qualcuno vivo). fanfani [s
occhio. -impedire la vista a qualcuno parandosi dinnanzi. graf 5-811: alcuni
. 14. ricoverare, accogliere qualcuno nella propria dimora; ospitarlo. -anche
-per simil. soccorrere, assistere qualcuno aiutandolo con parole e atti a superare
un abuso, al potere eccessivo di qualcuno, al malfare o alla violenza altrui.
avere ricetto, trovare posto neltanimo di qualcuno (una virtù, ecc.).
intr. rivolgere nuovamente la parola a qualcuno dopo un intervallo più o meno lungo
poi. -far riparlare di qualcuno: dare nuova occasione di discorso.
, il coprire, il proteggere « qualcuno o qualcosa da intemperie, fattori nocivi
innamorato. -per estens. riservare a qualcuno un trattamento. f.
.. gli pesava come un involto che qualcuno gli avesse affidato senza dirgliene il contenuto
. 3. tr. indurre qualcuno al pentimento. cavalca, 20-67:
del poeta. -cercare di sapere da qualcuno o, anche, d'intuire da
abbiate a ripescare il manico. -ripescare qualcuno: percuoterlo. tommaseo [s.
-dire per l'ennesima volta all'indirizzo di qualcuno (in relazione col discorso diretto)
nutriti. 4. ritorcere contro qualcuno un'accusa. g. ferrari,
nuovo a voce alta il nome di qualcuno; invocare di continuo la persona amata.
la personalità o i caratteri biologici di qualcuno. pasolini, 12-59: ti leggo
non sapremmo dare noi. -chiamare qualcuno a chiedere conto del proprio operato.
l'imperatore. -riconoscere come proveniente da qualcuno un aiuto, un beneficio.
-ripeti con me; per invitare qualcuno a pronunciare le parole (in partic
.. errato restringere, come fa qualcuno, la sua opera [di de-
7. locuz. ripezzare la pelle di qualcuno con la propria: salvarlo dai pericoli
ritornare a chiedere con umiltà qualcosa a qualcuno; postulare con importuna insistenza per ottenere
10. locuz. -ripicchiare le cerchia a qualcuno: caricarlo di botte. g
le cerchia. -ripicchiare le parole di qualcuno: riprenderle nel proprio discorso con intenzione
cose di murialto. -rivolgere contro qualcuno. varchi, 23-184: sono i
sente. -ricadere, scaricarsi su qualcuno (un com- pito).
i-987: nel paese nuovo trovava subito qualcuno che si esponeva ingenuamente agli sfoghi faticosi
41. locuz. -far ripigliare ardire a qualcuno: infonderglielo nuovamente. tortora,
influenza. -ripigliare la bandiera di qualcuno: riprendere le idee e i programmi
il buco scompaia. -ripigliarla per qualcuno: prenderne le difese. tommaseo [
sostenerlo apertamente. -ripigliarsi con qualcuno: azzuffarsi. ariosto, 26-113:
cuore. -ritorcersi, ricadere su qualcuno. mazzini, 2-40: quell'onta
o improvviso in un luogo o presso qualcuno. mezzanotte, io7: arrivato il
7. avventarsi, scagliarsi contro qualcuno. nievo, 796: era come
esercitarsi. -ripiombare nelle grinfie di qualcuno: essere costretto a subirne nuovamente rautorità
tr. ant. rimproverare, accusare qualcuno. giamboni, 10-106: non
ridare o offrire di nuovo qualcosa a qualcuno. dante, inf, 31-3:
stato all'arbitrio o alle decisioni di qualcuno. ariosto, 41-38: di riporgli
della carriera o della salvezza nell'aiuto di qualcuno, in una circostanza che si dimostri
l'ebrietà dei sensi. -confidare a qualcuno sentimenti o pensieri. lollio [barbaro
ricadere la responsabilità di un evento su qualcuno. porzio, 3-156: i baroni
, alle scelte, alle decisioni di qualcuno. piccolomini, 1-546: non giudicando
la propria fortuna in qualcosa o in qualcuno. loredano, 1-4: il soldato
varchi, 24-27: tu arai udito aa qualcuno di questi riporta novelle...
alla mammina. -riportare male di qualcuno: parlarne con malevolenza. bandello,
facoltà intellettuali, sulle doti fisiche di qualcuno; affidarglisi completamente. fatti di
. d'annunzio, iv-1 -212: qualcuno piangeva, gemeva, oppresso dall'angoscia
, gemeva, oppresso dall'angoscia; qualcuno... si riposava nella clemenza del
contendo. 14. rimettere a qualcuno una preoccupazione; affidargli un ufficio.
-per estens. mettersi a giacere con qualcuno nel rapporto sessuale. sercambi,
fitto. -dare il riposo a qualcuno: esonerarlo da un incarico.
. -essere di gran riposo a qualcuno: contribuire a renderlo sereno, tranquillo
. -fare o prendere riposo in qualcuno: essere, manifestarsi o radicarsi nel
-mettere riposo di un sentimento in qualcuno: farlo radicare, nel suo animo
ripósto). puntare un'arma contro qualcuno in risposta a un'azione dell'avversario.
anche, a nascondere o a segregare qualcuno. bibbia volgar., vi-441:
patti / immemorabilmente stretti. -rivolto a qualcuno (un pensiero). loredano,
riposta. -affidato o deputato a qualcuno (un compito, un'azione)
nuovo, insistentemente o a propria volta qualcuno con umiltà perché compia una determinata azione
o (con valore attenuato) invitare qualcuno di nuovo o insistentemente, in modo
. 12. rinnovare la fama di qualcuno. machiavelli, 1-i-184: dopo di
errore, un vizio; rimproverarlo a qualcuno. giamboni, 7-5: così crebbe
. -mettere qualcosa a riprensione a qualcuno: imputargliela a colpa, rimproverargliela.
fu messa a grande riprensione. -reputare qualcuno a riprensione: ritenerlo meritevole di biasimo
in fabbrica. -recarsi al cospetto di qualcuno. esopo volgar., 6-22:
qui si sia monstro qualche spiraculo in qualcuno da potere ludicare che fussi ordinato da dio
la dichiarazione di ossequio nei confronti di qualcuno. - anche rifì.
o un'attesa in qualcosa o in qualcuno; aspettarsi, sperare; progettare.
- anche: tentare nuovamente di indurre qualcuno a qualcosa. belfradelli, xvti-296-17
modo da contrastare o da opporsi a qualcuno, al volere, alle indicazioni,
modo di essere o di comportarsi di qualcuno o con le caratteristiche o le tradizioni
, per lo più istintivo, verso qualcuno che non si stima o di cui
. avere o nutrire timore o paura di qualcuno. nardi, 6-51: di chi
raria. 17. avversare, osteggiare qualcuno. g. morelli, 540:
: quando... si nuoce a qualcuno fuor d'ogni pensiero e considerazione nostra
simil causa, gli venisse scaricato e ferisse qualcuno che egli non vedesse. gozzano,
aveva faticosamente accumulato. -privare qualcuno di cose o di denari con il
4. locuz. fare una ripulita di qualcuno: esonerarlo da un ufficio perché incompetente
su nell'ombra o nell'imitazione di qualcuno. lucini, 13-88: stia invece
carlo. 4. il respingere qualcuno, il mandarlo via, il tenerlo
inviti: saper rifiutare qualcosa o respingere qualcuno con grande abilità e gentilezza, senza
l'occhio. -riquadrare qualcosa a qualcuno: andargli a genio, stargli bene
con un po'di pazienza, che qualcuno non ci arrivi. mi aspetto la
in sospeso; pareggiare i conti con qualcuno. ariosto, 1-iv-34: io ho
nel 1903. -essere ispirato da qualcuno (un'iniziativa). vittorini,
colleghi da officiare. 2. salutare qualcuno in risposta al saluto che per primo
egro posò. 6. ravvisare qualcuno in un'altra persona; rivedere in
-conservare una carica a qualcuno. sanudo, lvii-iii: fu posto
3. per estens. liberare qualcuno dal dolore, da un tormento,
-venire a conoscenza dell'identità di qualcuno. tesauro, 5-175: la sola
tovaglia. moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta!
con l'oggetto della persona: compensare qualcuno dei danni patiti o di torti, offese
-con l'oggetto della persona: rimborsare qualcuno di un danno economico subito, di
, 8-1144: quando si riscalda contro qualcuno o per qualche cosa...,
ii-770: non era difficile scorgere in qualcuno di quei volti... il semo
, 8-1144: quando si riscalda contro qualcuno o per qualche cosa (il che,
leone. -riscaldare gli orecchi a qualcuno: v. orecchio, n.
-riscaldare le reni, il fornello a qualcuno: picchiarlo violentemente (colpendolo sulle natiche
la nostra locuzione. -riscaldarsi a qualcuno: fidarsi di una persona. pratolini
dalle leggi. 8. liberare qualcuno da un male, da un vizio o
sua debolezza ed erigersi a protettrice di qualcuno. -compensare la presenza di caratteristiche
e ventura, a tutto rischio di qualcuno: con assunzione a carico di un
pendio sdrucciolevole. fenoglio, 27: qualcuno, provatosi tre o quattro volte a
. locuz. prepos. alla riscontra di qualcuno: incontro a una o più persone
ora di minchioneria. -identificare qualcuno. fenoglio, 5-i-432: i secondini
. ant. e letter. incontrare casualmente qualcuno; imbattervisi (e sopravvive nell'uso
principe. -fare la conoscenza di qualcuno. machiavelli, 1-ii-328: io confesso
. -figur. ostacolare, contrastare qualcuno. abate isaac volgar., 1-49
estens. urtare con violenza qualcosa o qualcuno; sbattervi dentro. -anche con uso recipr
. 18. trovarsi d'accordo con qualcuno o qualcosa. machiavelli, 1-iii-578:
. ant. e tose. imbattersi in qualcuno. compagni, 1-22: i giovani
sul campo di battaglia; misurarsi con qualcuno in combattimento. sconfìtta di monteaperto
-avere, trovare riscontro di, in qualcuno: averne, trovarne il consenso,
buona unione. -tenere riscontro a qualcuno: comportarsi analogamente. carducci, iii-12-294
. -mettere qualcosa a riscontro di qualcuno: opporglielo, metterglielo di fronte per
, al riscontro a, di qualcosa 0 qualcuno: di fronte, dirimpetto.
un'opinione contraria a quanto affermato da qualcuno. botta, 4-18: alcuni teologi
-scrivere e inviare una nuova lettera a qualcuno (anche nella forma iter. scrivere
'1 posso. 25. scuotere qualcuno dallo stato di confusione, di attonimento
. nuova seccatura; l'importunare nuovamente qualcuno. manzoni, v-2-150: scusa la
persona. -risedere bene indosso a qualcuno: stargli bene, attagliargli perfettamente.
. -risedere bene sul volto di qualcuno: essere in armonia con la fisionomia
. -risedere sotto la protezione di qualcuno: esserne protetto. agostini,
. -provare compassione nei confronti di qualcuno. c. arrighi, 2-53:
mezzo per preservamela? -inveire contro qualcuno (in una polemica letteraria o in
verno si nserba. -riservare per qualcuno o anche per sé un oggetto o
stanzette. 2. assegnare a qualcuno o a sé un luogo in una
troppo sollecitamente. -assegnare a qualcuno una prova, un compito, un
-nutrire un sentimento nei confronti di qualcuno in modo precipuo o esclusivo.
2. assegnato in modo esclusivo a qualcuno; destinato, toccato in sorte.
od organo. -con riserbo di qualcuno: a eccezione di qualcuno. s
-con riserbo di qualcuno: a eccezione di qualcuno. s. filippo neri, 284
vene. 2. tenere chiuso coattivamente qualcuno in un luogo o in uno spazio
locuz. riserrare le porte sulla faccia a qualcuno: precludergli l'ingresso. campiglia
al nemico. -tenere in riserva qualcuno in un luogo: metterlo in collegio
è riservata a voi. -rivolgere a qualcuno un trattamento o un atteggiamento particolari.
riservo). servire a propria volta qualcuno; fare oggetto qualcuno, come contraccambio,
a propria volta qualcuno; fare oggetto qualcuno, come contraccambio, di un favore
riservi. sassetti, 224: hacci qualcuno che lo fa per incetta, per
dovresti costì in livorno far scorrere da qualcuno i numeri della « nazione » del '6i
più ardita di questa, se non fosse qualcuno dei più famosi ed imprecati stagli di
si risguarda. -controllare l'operato di qualcuno. fiori di filosafi, 132:
pene. 6. rispettare qualcuno; avergli riguardo. segneri, iv-267
portogallo. -a risguardo di qualcuno: o nei confronti di qualcuno.
di qualcuno: o nei confronti di qualcuno. fed. della valle, 1-90
insufficienza, salire. -per risguardo a qualcuno: da parte di qualcuno. stampa
-per risguardo a qualcuno: da parte di qualcuno. stampa periodica milanese, i-147:
torcia. bacchelli, 2-xxiii-11: se qualcuno gli [al villico] spiegava com'
, benevolenza e simpatia nei confronti di qualcuno, o come mezzo di seduzione femminile
nsa. -dare il riso a qualcuno: dar motivo di ridere. caro
a tutti desiderio. -dare riso a qualcuno su qualcosa: suscitarne l'ilarità ironizzando
. -fare le risa grasse di qualcuno: deriderlo, dileggiarlo grandemente.
-farsi risa o le risa di qualcuno: farsene beffe, prendersene gioco.
-fuggire il riso dalle labbra di qualcuno: venire meno in modo subitaneo l'
. -mettere in riso qualcosa o qualcuno: scherzarvi sopra; canzonarlo, beffeggiarlo
-scappare il riso o le risa a qualcuno: riuscirgli impossibile conservare un atteggiamento serio
letter. invitare nuovamente e con insistenza qualcuno a mantenere fede a un impegno preso
24. far ricadere in abbondanza su qualcuno. salvini, 48-54: mali sempre
risomìglio). ant. rassomigliare a qualcuno, in partic. nell'aspetto fisico
. - trarre caratteristiche da qualcuno. marco polo volgar., 3-125
ma se tornassero a uscire? se qualcuno risortisse? papini, 28-50: gli
economico. 3. allontanare nuovamente qualcuno in modo temporaneo da una funzione o
. 2. figur. indurre qualcuno a ritornare in un luogo o a
sui propri passi: far ritornare indietro qualcuno. sbarbaro, 1-243: gli chiedo
barbarie. 4. far desistere qualcuno da un proposito; reprimere un'aspirazione
. ricordo. -avere risovvenenza di qualcuno: ricordarsi di lui. fra giordano
3. ant. venire in aiuto a qualcuno; portargli soccorso. canigiani,
pronom. ricordarsi di qualcosa o di qualcuno. 5. maffei, 5-3-127:
peccato. 5. tr. rifornire qualcuno di quanto necessita. porzio, 3-22
. pervertire di nuovo, indurre nuovamente qualcuno all'eresia. d. bartoli
. locuz. non risparagnare i beni di qualcuno: confiscarglieli. siri, i-350
bretagna. 5. evitare a qualcuno o a se stessi il compimento di
dispiacere. -evitare una punizione a qualcuno. chiari, 5-8: il maggiore
dal rivolgere insulti o giudizi denigratori contro qualcuno (per lo più con litote)
guadagno di uno ». -sottrarre qualcuno a una condanna o a una pena
campagne. -non essere presente in qualcuno (un difetto). ottimo,
si faccia, che vi sia stato prima qualcuno il quale abbia 'risparmiato', ossia abbia
. 13. -risparmiare i passi a qualcuno: evitargli di recarsi in un luogo
in ossa. -fare risparmio di qualcuno: risparmiarlo, averne riguardo.
{ rispavénto). impaurire di nuovo qualcuno; incutere paura. 2.
persone. -bearsi nella contemplazione di qualcuno. cagna, iii-203: le mammine
mio. -per estens. rimandare qualcuno, anche bruscamente, nel luogo da
questuanti. 2. restituire a qualcuno ciò che aveva inviato a sua volta
mettergli in preda. -risparmiare qualcuno da ingiurie o da violenze (e
loro corpi. -lasciare illeso qualcuno (i proiettili, una malattia,
dignità, l'elevatezza di grado di qualcuno, astenendosi dall'offenderle e anche tributando
estens. evitare di ledere i diritti di qualcuno o di turbarne o offenderne i sentimenti
legge; non contraddire la volontà di qualcuno. pigafetta, 3-94: chiese se
da stima, deferenza, considerazione verso qualcuno che è o si ritiene superiore e
il discorso o di atteggiare il rapporto con qualcuno (e ha talvolta una connotazione negativa
-mancare di rispetto: non tributare a qualcuno il dovuto riguardo; trattare con eccessiva
della tua libertà. -che tiene qualcuno in una particolare considerazione. pascoli,
-che si sottomette al volere di qualcuno; consenziente. buonarroti il giovane,
lumicino. -non risplendere il sole a qualcuno: essere cieco. f
offesa o una calunnia; dire a qualcuno il fatto suo. - anche sostant.
mi ricordo bensì che ogniqualvolta s'incontrava qualcuno che domandasse al prete ivaldi cosa fosse
conflitto di idee e di interessi con qualcuno. siri, vii-200: le [
di cui siano stati privati; reintegrare qualcuno nella posizione che gli compete di diritto
diritti di cittadino. -far ritornare qualcuno nel luogo da cui si è o
reintegrato nella benevolenza e nei favori di qualcuno. spallanzani, iii-401: somma.
dentro ristagna. betocchi, 7-128: qualcuno che non toma più /...
9. locuz. ristampare le orme di qualcuno: imitarlo pedissequamente. emiliani-giudici,
, in partic. in compagnia di qualcuno. g. cavalcanti, xxxv-ii-515:
di dolore. 3. indennizzare qualcuno di un danno o di una perdita
erario. 4. ricompensare qualcuno per il comportamento o per i benefìci
ristorar l'oste loro. -provvedere qualcuno di una copia o di un duplicato
-compensare l'assenza o la perdita di qualcuno con la propria presenza, attività e
chiara. -essere di ristoro a qualcuno: riuscire di sollievo e di piacere
mi dispiaccino. -essere di ristoro a qualcuno: consolarlo, riconfortarlo, appagarlo.
sta senza paraggio. -far ristoro a qualcuno: rimettergli le proprie colpe; perdonarlo
a stretto colloquio o a consiglio con qualcuno. g. m. cecchi,
relazioni personali, commerciali o politiche con qualcuno. sarpi, ii-208: il cardinal
le terre ristrette. -alleato con qualcuno; schierato a fianco a fianco con
. bassani, 5-298: si poteva immaginare qualcuno più israelita, e insieme più ferrarese
tenere il pugno ristretto. -tenere qualcuno ristretto nel seno: tenerselo stretto al
3. per simil. attirare a sé qualcuno, anche contro la sua volontà;
. 4. figur. coinvolgere qualcuno in un'attività o in una condizione
. -consumare le energie vitali di qualcuno (una persona). landolfi
. -sconvolgere le facoltà razionali di qualcuno. viani, 4-21: la voragine
risuggellatela e fategliela dare per mano di qualcuno, che così m'ordina ch'io
), agg. nuovamente unito a qualcuno in un profondo amore.
, a biasimo, ecc. di qualcuno). dante, conv.,
di aver desiderato o progettato di uccidere qualcuno. manzoni, pr. sp.
calvino, 15-70: viene presentato hoffmann come qualcuno che è allo stesso tempo scrittore,
l'azione risvegliatrice. -capace di scuotere qualcuno profondamente assorto (un timbro di voce
? -cercare di impedire qualcosa a qualcuno. tasso, 1-1-31: or che
temere). ant. temere fortemente qualcuno. bartolomeo da s. c.
men sentita. -avere rispetto di qualcuno. francesco da barberino, 140:
o tentare di fermare, di ostacolare qualcuno impedendogli i movimenti e non lasciandolo avanzare
morso. -indurre, costringere o invitare qualcuno a rimanere lontano o discosto da una
, un'azione o un'attività di qualcuno o, anche, di un animale
o, anche, con i denti) qualcuno o qualcosa, per lo più saldamente
. tenere prigioniero o continuare a detenere qualcuno (anche in relazione con un compì,
3. accogliere presso di sé qualcuno, concedendogli amichevole ospitalità o anche offrendogli
4. fare rimanere, convincere o indurre qualcuno (anche un contingente di truppe)
-anche: non restituire o non consegnare a qualcuno ciò che è dovuto o che è
1-646: a me piacerebbe assai scaricarmene de qualcuno, ma quelli poledri non so ciò
6. trattenere, detrarre a qualcuno, da ciò che gli spetta legamente
, non versare una somma dovuta a qualcuno o non rimborsare una spesa sostenuta da
, mettere una somma a disposizione di qualcuno. macinghi strozzi, 1-136: veggo
-mettere da parte, serbare qualcosa per qualcuno. zucchetti, 52: colla loro
patriotta gli suggerisce. -affidare a qualcuno un compito, un incarico. g
distogliere, far desistere, fare astenere qualcuno (o anche dio, con la preghiera
che si vuole sconsigliare o evitare a qualcuno). dante, inf, 26-123
ogni sentore. -far trattenere a qualcuno le lacrime (con riferimento a soggetto
(di amicizia o di parentela) con qualcuno. giamboni, 10-104: ben veggio
una colpa; mantenere a carico di qualcuno un obbligo, un impegno.
preso o ritenuto. -dominare sentimentalmente qualcuno. -anche: affascinare, sedurre (
19. far rimanere o costringere qualcuno (o, anche, se stessi
, starsene in un luogo o presso qualcuno temporaneamente, farvi tappa (anche in
spesa. -intrattenere rapporti cordiali con qualcuno; intrattenersi, conversare piacevolmente con lui
s'apria. -ritenere in fede qualcuno: conservare la fedeltà, la lealtà
conservare la fedeltà, la lealtà di qualcuno nei propri confronti. c. campana
-ritenere la briglia: tenere a bada qualcuno, fronteggiandolo, contrastandolo. ariosto
-ritenere memoria o la memoria di qualcuno o di qualcosa: tenerlo ben presente
milanesi di federico primo. -ritenere qualcuno nel mezzo di un'impresa: coinvolgervelo
loro maestà. -ritenersi in petto qualcuno: averlo molto caro. bellincioni,
il rimandare la partenza o l'invio di qualcuno. p. della valle, 3-538
modo. -anche: discrezione nei rapporti con qualcuno. giamboni, 8-ii-134: là ove
cercare di nuovo o ripetutamente di convincere qualcuno a compiere un'impresa; riprovare a
; mancanza di confidenza nei confronti di qualcuno. -in senso concreto: atto o
di una somma di denaro spettante a qualcuno); arretrato (un affitto).
. il trattenere a forza e indebitamente qualcuno (soprattutto un ambasciatore o un cittadino
-per estens. distogliere lo sguardo da qualcuno. -al figur., con riferimento
, con riferimento a dio: privare qualcuno della propria protezione e benevolenza. foscolo
/ non m'abbandona. -trascinare qualcuno, tirarlo per condurlo o ricondurlo in
quando lor piace. -ritirare qualcuno nel proprio grembo, nel proprio seno
ragione gli pesava come un involto che qualcuno gli avesse affidato senza dirgliene il contenuto
14. ant. e letter. distogliere qualcuno da un'attività, da un'impresa
della luterana. 15. porre qualcuno al riparo o al sicuro in un
pensava far qualche impresa. -accogliere qualcuno presso di sé, nella propria casa
molto putiva. 16. attirare qualcuno presso di sé, in un dato
18. trarre un beneficio; ottenerlo da qualcuno; ricavarlo da qualcosa. bandello
23. stirare il viso a qualcuno, lisciarne la pelle con cosmetici o
una parte rispetto a qualcosa o a qualcuno. manzoni, pr. sp.
non le usa. -distaccarsi da qualcuno, smetterne la familiarità, la frequentazione
più. -sonare la ritirata a qualcuno: invitarlo a desistere da un dato
tic. economica, manifestato nei confronti di qualcuno durante una contrattazione. caro,
intorno a un argomento; insistere con qualcuno, sollecitarlo ripetutamente (anche in relazione
16. intr. toccare nuovamente a qualcuno per dovere o per diritto (un
come! -capitare di nuovo a qualcuno (una disgrazia, un malanno)
-ritoccare un motto: fare cenno a qualcuno di un problema; richiamarne di sfuggita
via, togliere o togliere nuovamente a qualcuno con la forza ciò di cui si è
resta lunge. -imporre a qualcuno la restituzione di ciò che ha rubato
dare e rittórre. -privare qualcuno del favore della donna amata (con
a romanino. 5. sottrarre a qualcuno una persona cara; privarlo del suo
passato. -portar via nuovamente a qualcuno con la morte la persona amata (
seco sani e salvi. -sollevare qualcuno da un compito meschino o sgradevole.
togliamo e ritogliamo. -ritogliere qualcuno al mondo: farlo morire (dio
e oscuronne il mondo. -ritogliere qualcuno a se stesso: turbare profondamente una
rischiara. -sottratto alla custodia di qualcuno. roseo, iv-114: mentre s'
nella memoria. betocchi, 7-128: qualcuno [dei vecchi]... non
modo indebito e pretestuoso a danno di qualcuno. ferd. martini, 1-i-71:
(un sentimento); volgersi contro qualcuno (le circostanze). martello,
18. locuz. - ritorcere a qualcuno il gusto: disgustarlo. fed.
. -ritorcere qualcosa di mano a qualcuno: strappargliela di mano. leandreide
a padova. -riportare lo sguardo su qualcuno o su qualcosa. dante, par
-rientrare nella benevolenza, nel favore di qualcuno; riacquistare il prestigio, la considerazione,
prima. 18. ridiventare proprietà di qualcuno; ricadere (un bene o un
. -andare a beneficio materiale di qualcuno. savonarola, i-36: se tu
in, nel o sul capo di qualcuno). anonimo, 1-538: lo
lo ritornino. 25. ristabilire qualcuno (o anche una comunità) in
passioni. 33. riportare qualcuno col pensiero a un luogo o un
la minestra al peso! -ritornare qualcuno in ubbidienza, in ufficio: ricondurre
chi ritorna; l'awenuto ritorno di qualcuno. -in partic.: ritorno in patria
: nel viaggio di ritorno; quando qualcuno ritornerà o sarà ritornato. cavalca,
-91: luca ebbe il timore che qualcuno, vedendo quella andiera uscire dai suoi
attenzione, i pensien o i desideri da qualcuno o da qualcosa. ubertino d'
-dissipare un dubbio, allontanarlo da qualcuno. n. degli scacchi, 1-126
ritragia. -distrarre la mente di qualcuno da una questione, da un interesse
male. 2. trascinare via qualcuno da un luogo o da un pericolo
voleva maritare. -figur. distogliere qualcuno da un'occupazione, da un pensiero
altezza. 4. ricondurre qualcuno in un luogo; farlo ritornare nel
all'opere necessarie. -trarre di nuovo qualcuno a sé; costringerlo a riavvicinarsi.
. 6. raffigurare qualcosa o qualcuno con le tecniche delle arti figurative o
secondo debito modo. -riferire a qualcuno un messaggio; riportare parole di altre
-riportare un fatto, esporlo a qualcuno. dante, conv., ii-vi-4
, da documenti, dalle parole di qualcuno o dall'osservazione diretta. sanudo,
conoscere i sentimenti e i pensieri di qualcuno deducendoli dall'aspetto, dallo sguardo.
. 16. figur. indurre qualcuno a una data condotta, a una
sono ritratte. -assumere da qualcuno comportamenti per imitazione. fra giordano
dal sortilegio. 20. assomigliare a qualcuno nei tratti fisici o caratteriali.
sfavillanti. 21. parlare di qualcuno o di qualcosa; trattare di un
indietro, ritirarsi rispetto a qualcosa o a qualcuno. dante, inf., 3-106
fue. 26. accostarsi a qualcuno; stringerglisi contro. dante, purg
28. congregarsi, coalizzarsi con qualcuno. compagni, 1-12: intorno a
penna. -ritrarre a simiglianza a qualcuno: assimi- gliare, paragonare.
mondo. -ritrarsi il cuore a qualcuno: venirgli meno. leopardi, 345
rame che debordavano. -condurre nuovamente qualcuno in un luogo, anche con la
-far ritratto a, da 0 di qualcuno: assomigliare, richiamarsi a qualcuno,
di qualcuno: assomigliare, richiamarsi a qualcuno, imitarne o seguirne il comportamento (
de sanctis, iii-314: ecco, qualcuno spinge l'uscio. è lui.
poco disponibile, chiuso nei confronti di qualcuno; dimo strare animosità.
1 miei versi sono meravigliosi; a qualcuno / potrà sembrare tutta robetta da fiera,
o di raso. -lasciare in robetta qualcuno: spogliarlo del mantello. a.
3. rendere più sicuro, più fiducioso qualcuno nei suoi propositi, nelle sue opinioni
argomenti, o mediante l'autorità di qualcuno. boccaccio, vni-1-86: dove i
proprietà un argomento o di celebrare adeguatamente qualcuno. aretino, v-1-313: son roco
riconosciuto o saldo (la fama di qualcuno). finiguerri, 74: se
, ecc.) o, anche, qualcuno o un oggetto per sfogare ira violenta
moto di fastidio, ai insofferenza per qualcuno. s. girolamo volgar. [
6. avversare, contrastare o combattere qualcuno con odio implacabile. - anche recipr
esca dalla casa. -derubare, depredare qualcuno. s. giovanni crisostomo volgar.
corno rugenenti e orni durissimi. -sottoporre qualcuno a tassazioni molto esose (nella locuz
situazione o, anche, a causa di qualcuno; innervosirsi, stizzirsi. cavalca
che rodere. -dare da rodere a qualcuno: compensarlo di un favore, di
da rodere. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola: indurlo a
: avere un gran desiderio di percuotere qualcuno. latti, 2-117: mi rodevan
. 8. -rodere il basto a qualcuno: v. basto, n. 4
ant. rùito, ruto). pregare qualcuno di qualcosa; chiedergli che compia un'
. 2. ant. interrogare qualcuno relativamente a qualcosa. cicerchia,
rogna. -dare rogna da grattare a qualcuno: metterlo in difficoltà.
, le rogne, rogne a, di qualcuno: procurargli escoriazioni, graffiarlo.
trifolato. 3. locuz. -servire qualcuno alla, nella, sulla, in
-consacrare, ergere un rogo a qualcuno: onorarlo, celebrarlo degnamente.
roma e toma, rome e tome per qualcuno: adoprarsi per qualcuno in ogni modo
e tome per qualcuno: adoprarsi per qualcuno in ogni modo; fare quasi l'
lieto fine. moretti, i-938: qualcuno ha pur detto che il romanzo '
tien la rosa. -dare a qualcuno l'acqua di rose col bicchiere a
le cose in rosa. -vedere qualcuno in colore di rosa: giudicarlo con
4. locuz. dare roselline: adulare qualcuno. varchi, 3-56: usasi ancora
rosicare ». -consumare a qualcuno l'intero patrimonio. f. d
rosico il capitale. -sfruttare qualcuno approfittandone in modo sconveniente. verga
; ma ci vorrà pazienza finché a qualcuno venga l'ispirazione di darmene. faldella
rosicchiare le costole, le ossa a qualcuno). faldella, ii-2-205: certo
quella mattina intorno allo scoglio e a qualcuno forse riusciva d'intaccarlo, per la vally
capigliatura). moravia, 17-130: qualcuno, adesso, avanza dal fondo della
simile cortesia. 7. picchiare qualcuno, lasciandogli i segni delle percosse.
. 9. ardere, infiammare qualcuno (un sentimento, una passione)
13. locuz. -rosolare la bile a qualcuno: tormentare, assillare (un sentimento
sempre più, scappa non appena vede qualcuno ». g. bassani, 7-157:
simili? -fare il rospo a qualcuno: fame il verso in segno di
. non godere il cane dei rosumi di qualcuno: per indicarne l'estrema povertà.
. volgersi intorno o verso qualcosa o qualcuno (lo sguardo). buonarroti il
4-52: « lei sa, basta qualcuno che mi ripaghi con la sua presenza
successione di più persone; sostituzione di qualcuno in un incarico, in una funzione
-per estens. stare assiduamente presso qualcuno, assillandolo con attenzioni eccessive; fargli
». -roteare la clava sopra qualcuno: vessarlo. aleardi, 1-59:
bene; mancare una o qualche rotella a qualcuno; non avere tutte le rotelle a
sull'erba, anche per allontanarsi da qualcuno. moravia, 26-26: per un
, disse infine un pietoso, e qualcuno si provò ad aprire lo sportello che mi
dieci ore! -rotolarsi davanti a qualcuno: umiliarsi supplicandolo. moravia, 24-206
capitano e i soldati, se mai qualcuno sciogliesse il rotolo della mantella, per
rotoloni in un niente. -facendo ruzzolare qualcuno. rovani, i-410: quel vostro
, xi-67: nell'albero più in là qualcuno russava beato, la bocca rotonda,
imperatori. -girare a rotondo a qualcuno: fargli girare, fargli perdere la
alla rotta e andare in rotta con qualcuno). caro, 12-i-56: son
licenza. tiepolo, lii-1-85: da qualcuno dey suoi m'è stato alle volte fatto
-in rotta o alle rotte con qualcuno: interrompendo un rapporto di collaborazione o
disaccordo, in contrasto o adirato con qualcuno. caro, 12-iii-82: il mio
o fare la rotta o una rotta a qualcuno: infliggergli una disfatta militare.
tra i cortili. -mettere qualcuno su una rotta: indurlo a fare o
, ogni terrazzo, è stato qualcosa per qualcuno. -sconnesso, sfasciato (le
e contentezza. arpino, 13-22: qualcuno s'era certo avventurato verso le roulettes
. -non pigliare della rovella da qualcuno: non acquistare da lui assolutamente nulla
su una superficie; spargere addosso a qualcuno o sopra qualcosa. caro, i-275
5. per estens. rivolgere profusamente a qualcuno le espressioni o le manifestazioni di un
di uno stato d'animo; indirizzare a qualcuno un gran numero di parole, di
di ammonizioni. -anche: riversare su qualcuno punizioni o anche favori e vantaggi (
e risentimenti. -passare a qualcuno un incarico; scaricare su un altro
dei due vice-curati. -attribuire arbitrariamente a qualcuno la paternità di un'affermazione.
. piegarsi, prostrarsi; sporgersi verso qualcuno, accostarsi con foga; chinarsi; abbandonarsi
. 14. ripercuotersi, ritorcersi contro qualcuno; andare a cadere su qualcuno.
contro qualcuno; andare a cadere su qualcuno. caro, i-54: mi basta
foga concentrata, col battibecco intenore di quando qualcuno o qualche cosa viene a mobilitarle cuore
-rovesciare o far rovesciare lo stomaco a qualcuno: provocargli una sensazione di disgusto,
. -rovesciare la broda addosso a qualcuno: v. broda, n.
la falta a, sopra o addosso a qualcuno: addossare a qualcuno, anche a
o addosso a qualcuno: addossare a qualcuno, anche a torto, una colpa,
manìa leonardesca. 5. rivolto a qualcuno con veemenza (uno sfogo d'ira
star cheti. -mandare a rovescio qualcuno: a gambe all'aria, facendolo
tutto il rovescio. -saltare a qualcuno alla rovescia: dargli di volta il
partic. nell'espressione essere la rovina di qualcuno). machiavelli, 1-i-334: quando
se stesso in rovina. -opprimere qualcuno di rovina: condurlo a morte.
6. che minaccia di abbattersi su qualcuno (la punizione divina).
6. scagliarsi, avventarsi con foga contro qualcuno. benvenuto da imola volgar.,
rovinano. 21. danneggiare gravemente qualcuno sul piano personale, sociale, politico
. -rovinare il mondo addosso a qualcuno: essere colpito da una grave sventura
rovinato. -rovinare il pane a qualcuno: impedirgli di lavorare. pratolini,
ode, col grido, un rovinìo. qualcuno ha atteso... l'uccellaccio
consola in tanto rovistaménto di scaffali trovare qualcuno che le storie dei suoi soggetti preferisce
. 3. perquisire qualcosa o qualcuno. ariosto, 1-iv-232: quante volte
, nei pensieri, nella coscienza di qualcuno. orìani, x-26-234: io non
la rozzezza! aiutano nella vita, qualcuno lo dice. -fisicità bruta degli istinti
frascariuole e vedrai che ci sarà ben qualcuno che ti rimetterà nel banco dinanzi gli
? -portare via i risparmi di qualcuno col gioco. aretino, 25-44
. per estens. togliere il lavoro a qualcuno facendogli concorrenza. bacchetti, 18-i-221
8. per estens. togliere indebitamente a qualcuno l'onore, un diritto, una
abbacchio ridendo. -sottrarre a qualcuno un argomento di conversazione. pecchi,
e i propri discorsi il tempo a qualcuno, distogliendolo dalle occupazioni più gradite o
il tempo a tradimento. -distrarre qualcuno dagli impegni e dalle relazioni sociali consuete
quiete. -logorare 1'esistenza di qualcuno (un travaglio spirituale).
15. allontanare e separare una persona da qualcuno o dalla famiglia per averne l'affetto
che una donna si ruba sempre a qualcuno e bisogna sbrigarsi, perché poi viene
. -per simil. ritrarre di soppiatto qualcuno in un dipinto. vasari,
. con uso recipr. cercare di avere qualcuno solo per sé, in esclusiva,
. 24. disus. derubare qualcuno di averi o di sostanze con l'
e me n'accorsi. -espropriare qualcuno in seguito a una sentenza esecutiva.
particella pronom. sottrarsi alla compagnia di qualcuno, ritirarsi da un luogo, isolarsi
peste. -rubare con gli occhi qualcuno: fissarlo intensamente e a lungo lasciando
-rubare di mano un oggetto a qualcuno: toglierglielo bruscamente. loria,
. 22. -rubare gli occhi di qualcuno: attirarne l'attenzione. c.
. 2. -rubare il cuore di qualcuno: avvincerlo affettivamente in maniera esclusiva;
mestiere al boia: giustiziare senza giudizio qualcuno per una colpa commessa. manzoni,
pubblico. -rubare la mano di qualcuno: v. mano, n. 47
. -rubare la parola di bocca a qualcuno: anticipare una battuta in una conversazione
-fare testo e rubrica dei fatti di qualcuno: divulgarli con tutti i particolari.
2. figur. adulare bassamente qualcuno per ottenerne favori o guadagni. -
segno inteso a far innamorare di sé qualcuno. settembrini [luciano], iii-2-279
atteggiamento inteso a far innamorare di sé qualcuno. foscolo, xviii-93: della topina
espediente, mezzo adottato per far innamorare qualcuno. equicola, 251: finge giunone
espediente inteso a guadagnarsi il favore di qualcuno. firenzuola, 317: ecco costei
. letter. che tende a ingraziarsi qualcuno. baccnelli, 1-ii-230: entrò premurosa
venerando conspecto. -togliere la ruggine a qualcuno: farlo ravvedere. cavalca, ii-120
4. per estens. proferire contro qualcuno, nel- l'empito dell'ira,
tutti attende una morte per la passione di qualcuno. nella carne e nel sangue di
. cantoni, 349: oh se qualcuno, stando fuori, potesse vedere tutta
riducessino. -correre alla ruina di qualcuno: opprimerlo. savonarola, 16:
nei putti. -in ruina di qualcuno: recandogli offesa o danno.
mina. -porre in ruina con qualcuno: mettere in disaccordo con altri.
carcerazione. ricchi, xxv-1-232: se qualcuno / m'accusasse [di furto]
15. far precipitare o scaraventare qualcuno a terra, sferrandogli un colpo potentissimo
folla in subbuglio, in agitazione contro qualcuno. guidiccioni, 4-20: essendo notte
-entrare in rumore con qualcuno: litigare violentemente. bandello, 2-28
sopra il capo o in testa a qualcuno: riempirgli la testa, insistendo in consigli
. -far rumore nella testa di qualcuno: provocargli uno stato mentale di confusione
o il rumore contro o addosso a qualcuno: fomentargli contro il furore popolare,
umano. -stare in rumore con qualcuno: in lite. beolco, 1141
-manifestarsi con evidenza (il valore di qualcuno). breme, 2-189: come
dimin. rumoriétto. una voce su qualcuno. tommaseo, lxxix-i-225: ella
, voltare la ruota a o per qualcuno: divenirgli propizia la sorte. -girare,
, voltare la ruota a o contro qualcuno: divenirgli contraria la fortuna, mutarsi
dipingevano il volere ruota e forca per qualcuno). sole, e di lì andavano
a ruota. -a ruota di qualcuno (con valore aggett.): condizionato
mano. -dietro alle ruote di qualcuno o del carro di qualcuno: al
ruote di qualcuno o del carro di qualcuno: al suo seguito in modo servile.
cosa pubblica o il comportamento politico di qualcuno. p. contarmi, li-1-573:
, 213: anche in rai c'è qualcuno che condivide le critiche, fatte dai
sangue. -ruttare in faccia a qualcuno la cena, la mal digerita orgia
. di bambini -fare alla ruzzola di qualcuno: schernirlo, che si rincorrono e
il moto angustiava il pensiero che qualcuno potesse riconoscerlo perpetuo alle budella; / lupi
-far cadere giù dalle scale qualcuno. e. cecchi, 5-148:
frustare come ribaldi. -faresaccente qualcuno di qualcosa: rendereedot- ta una persona
-mettere qualcuno in un sacchetto: mettere alle strette
racconciare, stracciare i sacchi; mettere qualcuno nel sacco; trarre qualcuno dal sacco
; mettere qualcuno nel sacco; trarre qualcuno dal sacco; per via o per
cantonate. -parlare male di qualcuno o imprecare contro di lui oltre ogni
passato di fascista. -confidarsi con qualcuno, rivelargli i propri segreti, aprirgli
spende sei. -avere nel sacco qualcuno: in proprio completo potere.
3. -cogliere, prendere, trovare qualcuno con le mani nel sacco: sorprenderlo
. 16. -dare col sacco a qualcuno: nuocergli più di quanto non sembri
collera o nel colmo del litigio con qualcuno. l. strozzi, 1-157:
. -fare il sacco a qualcuno: per indicare lo scherzo diffuso in
-mettere, cacciare in o nel sacco qualcuno: indurlo a credere una cosa non
e da'sacchi. -rimanere a qualcuno il sacco per i pellicini: v
nell'umano consorzio. -servire qualcuno col capo nel sacco: trattarlo con
in capo. -squarciare il sacco a qualcuno: liberarlo da una condizione dolorosa,
assai. -tenere il sacco a qualcuno: essergli complice o connivente in un'
-venire alle più triste del sacco con qualcuno: venire ai ferri corti.
di migliaia di lire. -mettere qualcuno in saccoccia: superarlo nel reddito,
? » -portare in saccoccia a qualcuno del denaro: procurargli un guadagno.
. -rompere, riempire le saccocce a qualcuno: importunarlo, infastidirlo. c
questo sofà. -venire in saccoccia a qualcuno (il denaro): costituire un
). ant. raggirare, imbrogliare qualcuno. vignali, 54: quando gli
voi vi trovarete. 3. spogliare qualcuno dei beni. 1. guicciardini,
tutte a saccomanno. -rapinare qualcuno. ariosto, 30-9: capitò al
-mettere a saccomanno il cervello di qualcuno: esaurirne le facoltà mentali; farlo
baionette. 5. obbligare qualcuno a qualcosa mediante giuramento o a una
si assume un impegno nei confronti di qualcuno chiamando dio (o altri valori considerati
dato incarico). -dare sacramento a qualcuno: fargli prestare giuramento da parte di
militare). -dare il sacramento a qualcuno: iscriverlo nei ruoli di una milizia
giuri e sacramenti: cercare di convincere qualcuno della verità di un'affermazione o della
, l'anima o l'intelletto a qualcuno; rivolgere a una persona i propri sentimenti
-attribuire una caratteristica o un simbolo a qualcuno. lomazzi, 4-ii-74: convertirono [
-dedicare un giorno alla celebrazione di qualcuno. aretino, v-1-437: o beato
conto...: se anche qualcuno resta sacrificato, ce ne avanzano sempre
idee o la propria fede, per salvare qualcuno, per un ideale. - in
/ e accade anche a me stesso per qualcuno. / che sacrificio orrendo questa compensazione
. ant. tributo, omaggio reso a qualcuno in segno di reverenza, di devozione
sarebbe grande. -far sacrificio di qualcuno: punirlo con la morte. domenichi
. moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta!
dai colpi della mano paterna, si sentì qualcuno che applaudiva. era il dottore.
la saetta, venire la saetta a qualcuno). arrighetto, 222:
stizza. -fare saetta a qualcuno: farlo stizzire. i. lori
mostrarsi ostile o sdegnoso nei confronti di qualcuno. g. b. ricciardi,
. -anche: prendere di mira, tenere qualcuno sotto il tiro di una freccia.
vivamente l'udito o l'animo di qualcuno, suscitandogli dolore, orrore, timore,
gloria parrebbe respingere ogni sindacato, sorse qualcuno a saettarlo [manzoni] ob- bliquamente
di conquistare e dominare. -tacciare qualcuno di una colpa. poerio, 3-87
biancherie. io. far oggetto qualcuno di sguardi provocanti di seduzione (una
da l'occhialetto lucido. -seguire qualcuno con insistenza e interesse (gli occhi
con sguardi di adorazione. -fissare qualcuno con sguardo minaccioso o diretto a incutere
, senza battere ciglio. -fissare qualcuno per invitarlo a comportarsi in un dato
innamorare o di piombo per far disamorare qualcuno (cupido e gli amorini).
al predetto verso. -accanirsi contro qualcuno per screditarlo e nuocergli. settembrini
compiere azione di seduzione nei confronti di qualcuno. - anche sostant. sacchetti,
far diglie. -indirizzato a qualcuno con l'intento di offensamorare qualcuno.
a qualcuno con l'intento di offensamorare qualcuno. 7. composto (un
si frati e ingagia. -consultare qualcuno per averne il parere, misurare le
.. non ho forse udito in francia qualcuno che opponeva questo centone di sagrestanerie alla
. -fare oratorio e sagrestia di qualcuno: v. oratorio2, n.
ghiotto: non è conveniente affidare a qualcuno cosa di cui sia particolarmente avido.
bene un certo saio in dosso a qualcuno: per indicare disdegno e indifferenza di
dosso a un toscano. -tenere qualcuno per le maniche del saio: seguirlo
esprimere la propria indifferenza verso qualcosa o qualcuno. tommaseo [s. v.
10. locuz. salare il denaro a qualcuno: non dargliene più o evitare di
10. locuz. -dare salario a qualcuno: salariarlo. g. villani,
utilità materiale. -prendere, togliere qualcuno a salario: assumere come lavoratore
. 2. figur. costringere qualcuno a eccessive spese o a gravose contribuzioni
colpe che si hanno nei confronti di qualcuno (anche di dio) o ai
soddisfare un creditore, liquidarlo; retribuire qualcuno per un servizio, per una prestazione lavorativa
. -con valore antifrastico: congedare qualcuno in malo modo; toglierlo di
quelle. -concludere un accordo con qualcuno. -an che assol.
6. locuz. -dare il saldo a qualcuno: regolare i conti (anche metaforicamente
saldo. -fare un saldo con qualcuno: pareggiare i conti (anche metaforicamente
e fatica, cercando di ottenere da qualcuno cose che, per impossibilità obiettiva o
-con il pepe e con il sale di qualcuno: v. pepe, n.
fatto! -dare il sale a qualcuno: canzonarlo, dileggiarlo. moneti,
-lasciare di sale qualcuno: riempirlo di stupore con un comportamento
-mangiare il pane e il sale con qualcuno: v. pane, n.
fortemente t'à disavorato. -manicare qualcuno senza sale o con il sale o con
impeto d'ira momentaneo ma violento contro qualcuno. s. bernardino da siena,
di sale sulla coda di o a qualcuno: bloccarlo, catturarlo (con riferimento
. -parlare col sale: rivolgersi a qualcuno in modo pungente e sarcastico.
a maraviglia. -porre in sale qualcuno: gettarlo a mare, annegarlo (
partic., è inutile chiedere a qualcuno ciò che non può dare).
tutti quanti perduti. -deh! contatemene qualcuno, ché voi mi fate strabiliare. -
alti di un edificio. -far salire qualcuno: invitarlo a entrare nella propria casa
bordo di un'imbarcazione. -far salire qualcuno: invitarlo ad accomodarsi sul veicolo.
-porsi a sedere sulle spalle di qualcuno, stando cavalcioni. benivieni,
. 000 lire. -far salire qualcuno: indurlo a offrire più denaro in
risposta m'è salita alle labbra se qualcuno mi sollecitasse a un'impresa. -salire
occhi. -salire in capo a qualcuno: tiranneggiarlo. macinghi strozzi, 1-470
. -veder salire il petto a qualcuno: vederlo respirare affannosamente. martello
. locuz. -fare salita nella grazia di qualcuno: conquistarne la fiducia e il benvolere
-venire la saliva alla, in bocca a qualcuno: nascergli un forte desiderio, una
f 4. rallegrare, allietare qualcuno, il suo animo; farlo ritornare
il viso. 5. informare qualcuno di qualcosa; liberarlo da duobi,
17. locuz. schiarire il sangue a qualcuno: calmarlo avendo con lui un rapporto
4. locuz. -fare balzare qualcuno in una schiavina: mandarlo come rematore
. -fare una schiavina a qualcuno: malmenarlo, caricarlo di percosse.
locuz. -mettere a schidione il cuore di qualcuno: fargli patire le pene d'amore
bosco, ungere la schiena: picchiare qualcuno con un bastone. belo, xxv-1-117
sessanta sulla schiena. -avere qualcuno alla schiena: esser seguito da vicino
. -avere sulla schiena la mano di qualcuno: essere incoraggiato o guidato nell'agire
e savigliano. -dare la schiena a qualcuno: voltargli le spalle. fenoglio,
schiena. -essere alla schiena di qualcuno: stargli alla calcagna. cantari cavallereschi
-rompere, spezzare la schiena a qualcuno: stancarlo oltremisura, stroncarlo.
la schiena. -deludere le aspettative di qualcuno. malatesti, 80: conosco il
-per estens. destinare o mandare qualcuno, dotato di caratteristiche specifiche, a
che si profila minaccioso ai danni di qualcuno (una sventura). giuglaris,
, anche, a favore o contro qualcuno. mazzini, 25-113: quando l'
profondo disprezzo e disapprovazione nei confronti di qualcuno (nella locuz. avere a schifa
incontrare o non incontrare o non frequentare qualcuno; non passare o cercare di non
, alterigia, presunzione nei confronti di qualcuno. -con metonimia: atteggiamento, comportamento
3. disgustare, deludere profondamente qualcuno (una persona). papini
delusione, fastidio per qualcosa o per qualcuno. c. e. gadda,
tradimento che si fa in grazia di qualcuno: il quale, quantunque sia utile
invece schifo. -avere qualcosa o qualcuno a schifo: ritenerlo indegno, disprezzarlo
, fastidio o disinteresse nei confronti di qualcuno o a riguardo di qualcosa; riluttante
. 6. locuz. schioccarla a qualcuno: giocargli un landolfi, 2-110:
, e sciuperà tutto. è come se qualcuno mi regalasse una cassa dove so che
care la schiòffia: ingannare, turlupinare qualcuno. -sgranare imprecazioni o bestemmie.
assomigliano. 6. preservare o salvaguardare qualcuno da danni; metterlo al riparo da
simboliste. 7. scatenarsi contro qualcuno (la collera di una persona)
». -schizzare gli occhi a qualcuno: per indicare iperbolicamente una reazione furibonda
soffrire. -fare lo schizzo a qualcuno: imitarne gli atti; scimmiottarlo.