e aguzze. idem, iv-2-232: qualcuno dormiva bocconi, con la faccia nascosta
e rabbioso. deledda, iii-689: qualcuno però ci doveva essere, almeno un cane
[egli] ha sempre bisogno di qualcuno che gli faccia da pioppo o da
il dire benché. però se a qualcuno piace, se lo confetti a suo
tr. figur. avvicinarsi, accostarsi a qualcuno per attaccare conversazione. salvini,
così. svevo, 5-12: se avessi qualcuno con cui parlare! -pensò e fu
vostre carte. fuori le carte, qualcuno mi grida dentro. eccole: le
dir. autorizzare; dichiarare ufficialmente che qualcuno è in possesso dei requisiti richiesti per
. chiesa, 5-51: si può ammirare qualcuno come si ammira un dio e non
frocchia, 915: chiede se c'è qualcuno che sappia accapponare un gallo.
tr. cattivarsi, ingraziarsi; rendersi qualcuno amico. piovene, 3-95:
del mare. moravia, ii-225: qualcuno sedeva in un canto, dalla parte
suona, giù, il pianoforte? qualcuno accenna... una gavotta piena di
religioso; accogliere in matrimonio; riconoscere qualcuno come amico, come figlio. - anche
mozzo. viani, 14-101: qualcuno veniva ammaccato dagli acciarini delle ruote.
è la prima volta che accivetta con qualcuno. 4. tr. scaltrire
lat. acclamare 'gridare in favore di qualcuno ': comp. da ad e
striscia d'ombra, così accogliente che qualcuno deve avercela distesa. = nel
agg. chi è sotto la protezione di qualcuno (specialmente il vassallo che usufruisce della
se [qui] c'è nascosto qualcuno, tanto peggio per lui. ora raccomodo
7. ant. collocato presso qualcuno, messo a servizio. strinati
: non farsi scrupoli di sparlare di qualcuno. poliziano, 187: egli è
mettersi al servizio o al seguito di qualcuno; sistemarsi; alloggiare. m.
6-101: ogni tanto s'accosta a qualcuno e biàscica qualche cosa. sinisgalli,
gente volatrice. idem, iv-2-1303: qualcuno s'è accorto che una simile accozzaglia
, come a custodire il sonno di qualcuno. accucciolare, rifl. (m'
poltrona. de amicis, ii-79: qualcuno s'addormentò col viso in
-lavare con l'acqua fredda: sparlare di qualcuno. boccaccio, 9-317: tu mi
tozzi, 2-68: quando sentivano avvicinarsi qualcuno, lasciavano la falce e andavano ad
la mano. -acquistare, acquistarsi qualcuno: cattivarsene il favore, la simpatia
acutezza, scritti in prima persona da qualcuno che faceva i suoi giochi di parole
delle piramidi. beltramelli, iii-1150: qualcuno [dei muli] volse lentamente la testa
di primavera / e di rado / qualcuno passa / su parigi s'addensa / un
divorava le frutta, gittandane al fanciullo qualcuno mezzo addentato. 2. figur
è come vedere scherzar monte cecero o qualcuno altro de'colli qui vicino a firenze
attribuire, riferire, imputare (a qualcuno). tommaseo [s.
!): incitamento a gettarsi contro qualcuno, ad assalirlo. savonarola, iii-187
io starò a me adducatamente e se qualcuno mi noia, dove va la barca
era segno che fra essi doveva esserci qualcuno che o non aveva adempiuto alla promessa
, alto e adiposo al punto che qualcuno disse di lui: « si circonda
seguita da qualche commentatore antico e da qualcuno dei moderni), vedi o
: già trattano di fuga, e già qualcuno / parte furtivamente a l'aer bruno
, da cui affari * parlare a qualcuno ') 'persona con cui si
s'affacci, ve ne manderò anch'io qualcuno. p. verri, 1-16:
prezioso... ce n'è qualcuno che suona un po'male: è
ne'terrazzani che vogliono nissima voce usata da qualcuno per affezione, affetto. le far
. tenere presso di sé, allevare qualcuno come figlio proprio (cfr. affiliare
. b. croce, ii-8-121: qualcuno di quei concetti empirici viene affinato e
pubblici. vittorini, 4-352: e chiama qualcuno di fiducia, e manda all'uomo
madre, avra'dato alle mani di qualcuno di que'volponi vecchi maliziosi, che
. 2. rivolgersi subitamente a qualcuno con tono aspro e offensivo; investire
piante quando agitano le cime come se qualcuno fosse là dentro. 2.
. govoni, 3-64: sa forse qualcuno dir dov'è l'ebbrezza solare del mese
dial. espressione con cui si apostrofa qualcuno per richiamarne bruscamente l'attenzione (e
(plur. -i). chi assiste qualcuno, o collabora, in posizione subordinata
i cani all * erta: incitare qualcuno a un'impresa in cui non lo si
alcuno, pron. indeterm. qualcuno, uno (tanto fra persone quanto
tremolar le fiaccole dei lumi, come se qualcuno invisibile vi soffiasse sopra. palazzeschi,
., i-151: né maraviglia che qualcuno, guardando dante con quella faccia pensosa e
modi a fare fautore di qualche vostro disegno qualcuno che ne sarebbe alieno, è
un genio aligero. civinini, 1-256: qualcuno dei minuscoli guerrieri aligeri [le zanzare
nomi, 11-50: io dovrei pur conoscerne qualcuno, / disse allor piero, e
. viani, 14-241: per ispregiare qualcuno in cucina avevano fatto un enorme tortello
dall'alluvione. moretti, i-726: qualcuno deve essersene disfatto [del cappotto]
piacerebbe egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi? verga,
fino al cuore. / che urli almeno qualcuno nel silenzio, / in questo cerchio
, altra persona; alcun altro; qualcuno, taluno (a volte con valore impersonale
parti che ne fa la sorte cortese a qualcuno, levandolo in grande altura.
boine, ii-116: bisogna pur che qualcuno baratti dell'olio e lo mescoli,
ojetti, 49: se vuoi ingiuriare qualcuno, ingiurialo con amabilità. soffici,
fu iscariotte e se ambachi di trovar qualcuno di noi appiccato fuori via a un pennone
. slataper, 1-145: c'è qualcuno che vive perché è ambizioso; ma
tappeto. viani, 14-101: se qualcuno veniva ammaccato dagli acciarini delle ruote,
l'ammonire è senza dubbio un confortare qualcuno con una certa autorità ed ammaestramento a
6. dir. pronunciare a carico di qualcuno l'ammonizione; infliggere la sanzione dell'
idem, 19-449: tutti ammutolirono e se qualcuno parlava lo faceva piano piano, al
va più avanti. -andare con qualcuno, dietro a qualcuno: seguirlo,
-andare con qualcuno, dietro a qualcuno: seguirlo, imitarlo. -andare
presto presto. -andare al paragone di qualcuno: essergli paragonabile. lorenzo de'
. - che volevate voi, che qualcuno me ne fusse entrato addosso, o
decisione. -andare per la strada di qualcuno: seguire la sua traccia, la
di ieri. alvaro, 7-14: qualcuno ha notato in queste donne...
riposte. -dare l'anima per qualcuno: fare qualsiasi sacrificio. -bersi
denti. -rompere l'anima a qualcuno: importunarlo oltre misura; procurargli noie
anima. -essere anima e corpo di qualcuno: essergli amicissimo. v.
. -essere l'anima dannata di qualcuno: essere il suo perfido consigliere,
rugghio dentro, il giorno che mi parve qualcuno me la volesse rubare? =
-prendere, cattivarsi, guadagnarsi vanimo di qualcuno: ottenerne l'affetto, la stima.
di tutto quello stato. -recare qualcuno al proprio animo: renderselo amico.
-fermare vanimo in qualcosa, in qualcuno: porvi affetto. g.
animo. -essere dell'animo di qualcuno: essere dalla sua parte, parteggiare
ad animo. -guadagnarsi l'animo di qualcuno: accaparrarsene faffetto, la simpatia.
? -prendere, pigliare animo a qualcuno, sopra qualcuno: prendere superiorità.
, pigliare animo a qualcuno, sopra qualcuno: prendere superiorità. - anche al figur
distintivi. panzini, ii-60: ecco qualcuno di voi che si stacca, ecco
... l'ansito cadenzato di qualcuno che dietro la siepe dirimpetto dava lo
... investiva con rabbuffi insolenti qualcuno che non gli aveva mai fatto offesa
dal gr. àvu7tà#eia 4 passione contro qualcuno; avversione '(tcà&og4 passione ')
agg. podere che è divenuto proprietà di qualcuno, o sul quale (a diritto
. dare in appalto: affidare a qualcuno determinati incarichi (lavori pubblici, provvigioni
. figur. ciò che è proprio di qualcuno (o di qualcosa), prerogativa
agg. che è legittima proprietà di qualcuno. settembrini, 1-182: nelle
. tenere). essere proprietà di qualcuno; essere parte di qualcosa. -
estens.: fare appello, ricorrere a qualcuno; invocarne l'autorità (per ottenere
7. locuz. appiccicare qualcosa a qualcuno: darla, farla prendere (con
di firenze, 1-91: se da qualcuno fussi richiesto, potete dolcemente rispondere:
, come se ne foste ricerco da qualcuno, a chi s'appartenesse. idem,
4. legarsi, collegarsi con qualcuno; mettersi dalla parte di qualcuno.
con qualcuno; mettersi dalla parte di qualcuno. federico ii, 1-18: sopra
2. rifl. appiccicarsi a qualcuno; piantarsi in un luogo.
bernardo. 5. con (qualcuno); davanti (ad alcuno);
alla presenza, al cospetto (di qualcuno). latini, rettor.,
, sulla protezione, sull'autorità di qualcuno); ricorrere all'aiuto, all'
sentenza, una condanna a carico di qualcuno. latini, rettor., 64-8
luogo a un altro; portare (a qualcuno), recare. -anche al
seconda del capriccio, della volontà di qualcuno. seneca volgar., 1-52:
figur. addossato, messo a carico di qualcuno (un giudizio negativo, un'accusa
; nella casa, nel paese di qualcuno. boccaccio, i-73: se non
3. figur. l'accostare qualcuno, per accattivarsene le buone grazie,
3. ant. dichiarare di proprietà di qualcuno; annettere (un territorio a uno
le corolle. jahier, 119: qualcuno avea sottobraccio l'ombrello che, ormai
-aprire l'occhio, gli occhi verso qualcuno, a qualche cosa: fissarli,
. -aprire la mente, vintelletto a qualcuno: renderlo più aperto, penetrante,
in balia, abbandonare in potere di qualcuno. ariosto, 24-36: che datogli
in arbitrio: dipendere dalla volontà di qualcuno. tesoro volgar., 6-16:
, che pareva si fosse accapigliata con qualcuno? bar uff aldi, 88:
-fare arco del proprio corpo sopra qualcuno: curvarsi su di esso, con
telefoniche. 5. locuz. -aggirare qualcuno come un arcolaio: confonderlo, fargli
calze 'n gamba. -tirare qualcuno con gli argani: indurlo a gran
sacro -fare argomento a qualcuno: fornire un indizio, argomento non
141: argutamente fu detto da qualcuno che gli altri pontificati finivano alla morte
maestre. -stare in aria con qualcuno: tenere nei suoi confronti un contegno
data posa, che cura di imitare qualcuno. foscolo, 1-347: chi
vecchi scrittori. 3. imitare qualcuno, qualche cosa; cercare di riprodurre
, burbero, severo. -fare a qualcuno il viso dell'arme: dimo- strarglisi
-dare un'arma in mano a qualcuno: offrirgli la possibilità di compiere azioni
. -toglier l'armi di mano a qualcuno: placarlo, renderlo inoffensivo.
faretra. idem, 30- 203: qualcuno perfino con una fisarmonica ad armacollo.
la voce di mille raganelle, mentre qualcuno le traversava di corsa. 2.
odii partigiani. -essere in armonia con qualcuno, con qualcosa: in perfetto accordo
loro barca. alvaro, 9-494: qualcuno arrivava vogando sollecito con la sua preda
. (arrèco, arrèchi) portare a qualcuno, in un luogo; apportare,
, senza cornici o tovaglie, o qualcuno dei tanti arredi che adornano gli altari
, alla superiorità, alle ragioni di qualcuno); cedere, piegarsi, accondiscendere
baretti, ii-271: quando scrivo a qualcuno dal vostro canto dell'alpi, quasi non
rispetto. serao, ii- 145: qualcuno passava, sventolandosi col cappello di paglia
-arrotare le armi, vira, contro qualcuno: vol- gerglisi contro, cercare di
far della maldicenza, parlar male di qualcuno. nieri, 353: quanto più
vogliono. comisso, 12-82: se avvicinava qualcuno era la solita gente arruffona, sfruttatrice
per caso o per fraude occulta di qualcuno, il fuoco nel loro arsenale [de'
acutezza, scritti in prima persona da qualcuno che faceva i suoi giochi di parole
oracoli dell'aruspicina e cercasti anche d'ingannare qualcuno di quelli che ricorrevano a te per
la detta città fu fondata sotto sopra qualcuno, non è parola ammessa in questo senso
misericordia ero pur degno. -assaltare qualcuno (in senso buono): fargli
parla, in viaggio, si confida con qualcuno che non vedrà mai più. e
. 5. stare intorno a qualcuno con insistenza, in modo indiscreto;
-porre l'assedio a qualcosa, a qualcuno: affollarsi intorno. botta,
del pigional. -fare assegnamènto su qualcuno, su qualche cosa: farvi conto
una somma di denaro) in favore di qualcuno, destinarli a un dato scopo.
, assegnazione; attribuzione a vantaggio di qualcuno di una somma di denaro, la
perché ha paura che, assente lei, qualcuno le porti via la roba di casa
. e sm. chi collabora con qualcuno, sotto la sua direzione (svolgendo
, i-392: e ogni po'a qualcuno degli assistenti: -venga qua, dica
i ragazzi vociavano prima del silenzio. qualcuno degli assistenti c'incontrava alle svolte,
, viene. 2. prendere qualcuno per compagno (in un'impresa,
calvino, 3-9: non è detto che qualcuno in queirimmobile fila di cavalieri già non
, che quando si attaccano addosso a qualcuno non lo lasciano più. 15
anche non epide -attaccarla con qualcuno: prendersela, litigare, miche ma sporadiche
saletta d'ingresso. idem, v-1-251: qualcuno nella stanza attigua legge non so che
fazzoletto scuro. viani, 19-261: qualcuno s'avvincava sul pancone, s'attortigliava
3. disus. conquistare il favore di qualcuno, cattivarselo. bartolomeo da s
- attraversare la via, il passo a qualcuno: passare o stare attraverso alla via
o stare attraverso alla via davanti a qualcuno, costringendolo a rallentare o a fermarsi;
animo. -ant. attribuire a qualcuno: considerarlo importante, assegnargli autorità,
: il ritratto dello stesso leonardo, da qualcuno temuto non autografo per alcuni piccoli difetti
a fare fautore di qualche vostro disegno qualcuno che ne sarebbe alieno, è farne
-ant. avere (tenere) autorità con qualcuno: avere ascendente, avere potere.
sf. atto con cui si autorizza qualcuno a compiere qualche cosa. arila,
avanti. -stare, essere avanti a qualcuno: superarlo. -anche al figur.
viaggio. -venire, tornare avanti a qualcuno: tornare alla memoria, essere ricordato
valere di più; essere superiore a qualcuno (per qualità sia fisiche sia morali
assol.). essere creditore (di qualcuno); avere in credito (una
casa, scrutando le finestre, geloso che qualcuno potesse averla veduta, sordidamente avaro di
-averla (o avercela) con qualcuno, averla su con qualcuno: provare
) con qualcuno, averla su con qualcuno: provare nei suoi confronti antipatia,
vii-321: dunque sono sfortunato e certamente qualcuno mi vuol male o addirittura il mondo
) fare, o da fare con qualcuno, con qualche cosa, o non
-avere dalla propria (sottinteso parte) qualcuno: averlo favorevole. della casa
iddio. -aver dell'amaro contro qualcuno: avere rancore. lettere di vari
senza scrivergli. -aver parole con qualcuno: altercare, leticare. naddo,
nel cercare di conquistarsi il favore di qualcuno. g. m. cecchi,
se da un momento all'altro dovesse apparire qualcuno con una ciotola. =
celata sul viso. pratolini, 8-52: qualcuno disse: « arrivano i carabinieri »
un avvertimento delle facoltà sensorie, che qualcuno si moveva nella cameretta. palazzeschi,
-rifl. viani, 19-261: qualcuno s'avvincava sul pancone, s'attortigliava
rifl. figur. ant. rivolgersi verso qualcuno; girarsi intorno. bandello,
, un pugno). - azzeccarle a qualcuno: dargli un pugno.
stanno giù per terra... qualcuno si gratta, si picchia la
bacino da barbieri. -tenere a qualcuno il bacino alla barba, al mento
corruccio. -avere il baco (con qualcuno): essere in collera. lippi
-tenere qualcuno alla bada di qualche cosa: fargli
, prendersi o darsi pensiero (di qualcuno o qualcosa); attendere (a
far caso, tener conto (di qualcuno, o qualcosa); interessarsi (
sulla pala di un badile e chiama qualcuno. vittorini, 2-98: così era in
eludere la vigilanza, farsi gioco di qualcuno. pavese, 4-272: i ragazzi
complimentosi amici. bocchelli, 3-78: qualcuno propose di bagnar con un fiasco quel
abbaiata, schiamazzo che si fa contro qualcuno per canzonatura o per dileggio. firenzuola
segni, profili di pugnali. / balbetterà qualcuno sulle scorie, / inventerà tutto ancora
meglio. -aver baldanza addosso a qualcuno: dominarlo; trattarlo con prepotenza.
saggia. -prender baldanza addosso a qualcuno: divenire ardito a suo danno.
dai suoi balilla e avanguardisti, e da qualcuno dei suoi amici, uscì, e
intorno. ebbene? -far ballare qualcuno: metterlo allo sbaraglio, costringerlo ad
ballano a un suono. -far ballare qualcuno come il paleo: tenerlo a segno
ribeccata. -essere di ballata con qualcuno: essere d'accordo. fagiuoli,
. alvaro, 12-32: una sera qualcuno aveva sparato un colpo di rivoltella contro
. tenere a bada, farsi gioco di qualcuno. m. franco, 1-9:
bestia balorda! io pichiarò tanto che qualcuno si affacciarà. cellini, 1-45 (122
ma non / posarti per terra / che qualcuno balordo non ti pesti. c.
balzo. -aspettare, cogliere qualcuno al balzo (oggi più comunemente aspettare
2. per estens. far banca presso qualcuno: affidargli danari in custodia.
uno o più convitati, in onore di qualcuno o a celebrazione di qualche avvenimento
di picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto sullo stradone. cassola,
banda un fischio, segno che veniva qualcuno. nievo, 122: scorrucciato passai
, in una banda di ladri, a qualcuno ripugnasse il grimaldello. viani, 4-135
[l'italia], che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed
-andare il bando da parte di qualcuno, con la tromba di qualcuno:
di qualcuno, con la tromba di qualcuno: farla da padrone. allegri,
-ant. cadere nella barba di qualcuno: danneggiarlo. arrighetto, 230:
raccostamene alla locuz. in barba (di qualcuno) e non senza influsso della dizione
italia] dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed
: a indicare la stranezza di qualcuno (cfr. barbaresco1). =
: tuttavia per lui c'era sempre qualcuno... che, vedendolo passare
. -aiutare la barca: aiutare qualcuno in un'impresa, in un affare
7-190: mi venne in mente che qualcuno non poteva camminare e l'avevano portato
pratolini, 2-322: essi sanno che qualcuno ha tradito. il camerata amadori,
detto forte e tremendo: « questo qualcuno lo dovremo bollire nella pece! *
ella è tenuta bassa. -tenere qualcuno basso a denari: dargli pochi soldi
boine, ii-116: bisogna pur che qualcuno baratti dell'olio e lo mescoli,
quando poi avrò più debiti della lepre qualcuno pagherà per me, perché io non
. -rodere il basto (a qualcuno): dirne male. pulci,
c. e. gadda, 5-52: qualcuno aveva tirato la maniglia: n'era
inventarii. e guai a chi è qualcuno o qualcosa! e poi sotterfugi,
penetrarvi di tra i battenti socchiusi, qualcuno di dentro si mise a spingerli per
oggetto contro un altro, lanciarlo contro qualcuno o qualcosa. pulci, 12-61:
finestra: serrarli violentemente. -battere a qualcuno l'uscio in faccia: rifiutare con
faccia. -battere alla porta di qualcuno: per chiedere, per sollecitare.
: [i repubblicani] tentavano contrapporgli qualcuno dei loro, ma incontravano da per
, 5-145: ogni tanto, a qualcuno di noi, cascava il paravento, cascavano
, pronta alla battuta di spirito se qualcuno avesse ancora voglia di stuzzicarla. piovene
caccia nelle paludi. levi, 1-186: qualcuno partì, per prendere parte a battute
, sul serio, che a qualcuno possa venire in mente, allorquando
qualcuno (di sorpresa e suo malgrado);
-farsi beffe: prendersi gioco (di qualcuno); ridere alle spalle di altri
giusti, iv-26: io credo che se qualcuno si fosse presa la bega di
padrona. -bere le bellezze di qualcuno: con valore di complimento (d'
c'erano anche le femmine: prendete qualcuno di questi tipi, infilategli la sottana
12. locuz. -andare alle belle a qualcuno: compiacergli. gelli, iii-88
volevano mettergli le manette -si mormora da qualcuno in accento di viva soddisfazione - ma
, per lasciare un po'di posto a qualcuno, benché il suo corpo secco come
, cerimonia religiosa (in favore di qualcuno, per impetrargli una grazia, anche
me non riesce. -avere bene con qualcuno: essere d'accordo, vivere in
. baldini, i-49: c'è qualcuno più selvatico ch'è andato invece in
8. locuz. dare la benedizione a qualcuno, a qualche cosa: liberarsene,
, si riscontra pure beneficando talvolta in qualcuno sì grato che ricompensa tutte le ingratitudini
che dimostra benevolenza, ben disposto verso qualcuno; propizio, favorevole; indulgente;
: qualche satira in rima vernacola contro qualcuno del non derivò, signor, la causa
i connotati. -brindare in onore di qualcuno. sannazaro, 9-142: volle che
filosofi. e. cecchi, 1-185: qualcuno... che sia forte in
gliaron di frecce. moravia, vii-39: qualcuno lanciò nella strada un cartoccio di rifiuti
3. locuz. -dar la berta a qualcuno: beffeggiarlo, schernirlo. bandello
avemmaria della bertuccia. -fare a qualcuno la bertuccia: scimmiottarlo, imitarlo goffamente
osceno. ottonaio, 2-375: e qualcuno anche ha preso / orsi e bertucce
, 17-203: tutti ce l'avevano con qualcuno o con qualche cosa:..
fino al cuore. / che urli almeno qualcuno nel silenzio, / in questo cerchio
strade... a vederli, qualcuno pensava a un esercito di morti, e
visto... -dare a qualcuno carta bianca: rilasciargli -male bianco:
incautissimamente, e biasimevolmente per promovere qualcuno. = comp. di biasimevole
, per lo più in onore di qualcuno. palazzeschi, i-181: il sacrificio
il bicchiere: bevendo alla salute di qualcuno. -toccare i bicchieri: brindare accostando
girare ai vari tavoli, riconoscere dappertutto qualcuno e accettare un bicchierino. calvino,
occhi: in particolare di chi fìssa qualcuno con astio, con minaccia, con
la vita e la morte. -tenere qualcuno in bilico; nell'incertezza, in
, ii-56: così avveniva talvolta che qualcuno di noi più birba degli altri desse in
: chi è furbo, trova sempre qualcuno più furbo che lo inganna.
porta, con sorpresa, dato che mai qualcuno cercava di lui, che viveva solo
agostiniani, lisci nelle loro tonache nere, qualcuno bisunto..., ci hanno
lusingare; sedurre, indulgere (a qualcuno: per acquistarne il favore);
autore. d'azeglio, 1-372: qualcuno a mezza bocca lo lasciava capire. giusti
te, come spesso avviene, non sia qualcuno di loro cagione di metterci in bocca
. -in, per bocca di qualcuno (parole, discorsi): che
-per, con la, nella bocca di qualcuno: attraverso le sue parole; secondo
. -andare, cadere in bocca a qualcuno: finire in suo potere.
minimamente. -avere in bocca qualcuno o qualche cosa: parlarne in continuazione
, che c'è da sparare a qualcuno. e zitti e non fumare. la
-cavare, tirare, trarre a qualcuno le parole di bocca: persuadere con
, tappare, turare la bocca a qualcuno: imporgli silenzio; impedirgli di parlare
poco. -empire la bocca a qualcuno: tappargliela, impedirgli di parlare.
tutti. -essere presso la bocca di qualcuno: essere vicino, ascoltare, esaudire
-levare le parole di bocca a qualcuno: interromperlo mentre parla; prevenirlo nel
di bocca: privarsene in favore di qualcuno. -per estens.: fare sacrifici,
farei adesso. -menare per bocca qualcuno: sparlarne, dirne male.
-mettere, porre in bocca a qualcuno (un detto, una frase,
piombo. -pendere dalla bocca di qualcuno: pendere dalle sue labbra; ascoltarlo
. -rompere la parola in bocca a qualcuno: interromperlo mentre parla. boccaccio
mano. -locuz. figur. giocarsi qualcuno alle boccette: esporlo con leggerezza a
fare i bocchi: appuntare le labbra verso qualcuno, in segno di spregio.
un tormento. pavese, 3-204: qualcuno che parla di te ti dice vecchia
alla parete. -contare a qualcuno i bocconi in bocca: controllare (
, o non essere, un boccone per qualcuno: essere o non essere fatto per
una sottocameriera. -far bocconi di qualcuno: calunniarlo, farne oggetto di maldicenze
di buon bocconi. -fare di qualcuno un boccone solo, mangiarselo in un
del necessario, fare sacrifici in favore di qualcuno. -mangiare, prendere un boccone:
-non è boccone per i denti di qualcuno: troppo superiore ai suoi meriti e
locuz. -fare, essere il boia di qualcuno: tormentarlo fisicamente e spiritualmente (in
, di riprendere il loro lavoro e qualcuno di essi, più affaticato, si
di gergo settentrionale: accoccarla, farla a qualcuno *. bolognino1, sm. numism
, per pigliar aria, ogni volta che qualcuno diceva una bomba; e non si
me ne vergogno, molto più quando qualcuno ha la bontà di accogliere e di lodare
ieròn. udì un borbottio sommesso. qualcuno pregava. moravia, ii-242: la
altri soldati arrivavano fischiettando e cantando, qualcuno accompagnato da borghesi che restavano fuori ad
nel periodo della loro borghese decadenza, qualcuno di questi conventi messicani. palazzeschi, 257
quando che sia, ci sarà pur sempre qualcuno che ascolterà a bocca aperta i gonfalonieri
, assottigliare, vuotare la borsa di qualcuno: spillargli denaro. cavalca, 9-113
, 25-306: e ogni settimana c'è qualcuno che pretende da me l'impossibile:
i-263: questi nidiacei si crede da qualcuno che non cantin bene al pari de'
spalle una botta secca, come se qualcuno gli avesse ammollato un pugno a tradimento.
umiliazioni unicamente per fare cosa grata a qualcuno. -anche: indugiare in un'attesa
277: in a brac qualcuno che se ne accorga. salvini, 30-2-228
confronti. -aprire le braccia a qualcuno: in segno di affetto, protezione
-gettare, dare in braccio a qualcuno: porre in balìa di qualcuno,
a qualcuno: porre in balìa di qualcuno, abbandonare in mano di qualcuno.
di qualcuno, abbandonare in mano di qualcuno. -cadere in braccio di qualcuno: venire
di qualcuno. -cadere in braccio di qualcuno: venire in potere. machiavelli
-avere 0 tenere il bracco alla coda di qualcuno: spiarlo, farlo appostare.
per uccidere e rubare la selvaggina. qualcuno vuole che in italiano s'abbia a
3. locuz. far braciole di qualcuno: tagliarlo a pezzi. 1
e cigliati, la fosca magrezza di qualcuno, parevano rianimarsi di tutte le brame
imo. b. croce, iii-22-81: qualcuno dei giovani, più abile alla politica
sulla porta delle case quando è morto qualcuno, nessuno pensa più a levarlo. casca
nell * animo, nel pensiero di qualcuno: iniziare un'opera di persuasione,
andasse in briciole. -tirar su qualcuno a briciole: allevarlo con cura premurosa
-avere briga: essere in lite con qualcuno, avere questioni pendenti (con privati
briga: procurare molestia e affanno a qualcuno; porre qualcuno in una situazione difficile
molestia e affanno a qualcuno; porre qualcuno in una situazione difficile. boccaccio
attaccare, muovere briga: litigare con qualcuno (pigliando l'iniziativa). fazio
da non volerla volentieri. -togliere qualcuno di briga: liberarlo da una preoccup
e necessaria aprire i suoi concetti a qualcuno. tasso, n-iii- 838: è
-figur. porre, lasciare a qualcuno la briglia sul collo: lasciarlo in
sole. panzini, ii-311: se qualcuno ha conoscenza dei brillanti, saprà che
in onore '* alla salute 'di qualcuno (anche bringue, nel 1611)
. -mostrarsi di brocca (contro qualcuno): prenderlo di punta.
rovesciare la broda addosso: addossare a qualcuno la colpa, la responsabilità di un'
spalle? avanti, se c'è ancora qualcuno da questa parte o dall'altra;
e che se scampavo dal tribunale c'era qualcuno in libertà che me l'aveva giurata
, fastidi, molestie. -essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio: dargli
sentivasi le guance riarse come se veramente qualcuno, passando via, l'avesse brutalmente schiaffeggiato
disse brutto. -mi fa rabbia che trovi qualcuno che ti crede ancora. idem,
dabbene di tisico. -farla brutta a qualcuno: fargli uno scherzo di cattivo genere
li redarguì ma per poco, ché qualcuno, più animoso degli altri, rispose
argine] irriconoscibile: una buca dove qualcuno si era appiattato, della dimensione di un
-dare intorno alle buche a qualcuno: tentare subdolamente di cavargli di bocca
3. locuz. fare il buccio a qualcuno: fargli la pelle, ammazzarlo.
buci, esci. dial. per avvertire qualcuno che stia zitto. - anche:
quartetto che è un gran peccato che qualcuno non fosse al buco della chiave.
bue. -andare a bue con qualcuno: essergli pari. busini, 1-38
appoco appoco assedieranno noi. -far restare qualcuno un bue: giocarlo, trattarlo da
ma piccolini, e qui nella terra servono qualcuno a carrettare a modo nostro, ma
vedresti un bufol nella neve. -tirare qualcuno per il naso come un bufalo:
mette l'orecchio, per sentire se qualcuno russa, fiata, bulica là dentro;
iettatura addosso! -dir buona a qualcuno: essergli propizia la fortuna.
. -tenere buono 0 in buona qualcuno: non irritarlo, non farlo andare
farlo andare in collera. -tenersi buono qualcuno: conservarselo favorevole, ben disposto.
-essere il buono e il bello di qualcuno: esserne il favorito, il beniamino
salsiccia '). -dare la burla a qualcuno: prendersi gioco, burla » sf
la particella pronominale. farsi beffe di qualcuno; prendersi gioco, fare oggetto di
, nulladimeno i primi compositori ne fecero qualcuno intorno a cose serie. algarotti,
le stanze di loro abbigliamenti, buscarne qualcuno. caro, 12-i-239: buscatemi qualche
e ribussavano inutilmente. -bussare a qualcuno: chiedergli una grazia, un favore
un favore. -bussare alla borsa di qualcuno: tentare di ottenerne quattrini in prestito
lavapiatti. -regolarsi con la bussola di qualcuno: regolare il proprio comportamento secondo quello
brigante. -buttarsi nel fuoco per qualcuno: fare qualunque sacrificio. manzoni
necessità di leticare spesso e volentieri con qualcuno. fucini, 84: dice che hanno
vantaggio proprio, per far danno a qualcuno. caro, 15-iii-134: con quelle
raggirare, ordire trame ai danni di qualcuno. cabalèo, sm. ant.
aperto, rivela la sua / solitudine. qualcuno verrà. 3. selvaggina,
chi sta fuggendo; cercare di catturare qualcuno; perseguitarlo, tormentarlo. boiardo,
. e al figur.: perseguitare qualcuno, cercare di ottenere qualche cosa.
canaglia malandrina. -spingere a inseguire qualcuno. d. bartoli, 4-2-56:
per cacciar fuori. -cacciar fuori qualcuno di una cosa: liberarlo da essa
tempo, quello, per i cacciatori. qualcuno partì, per prendere parte a battute
. caccolétta. pirandello, 6-152: qualcuno, passando davanti al portone del fascio
, cadendo l'anniversario, ci fu qualcuno che riuscì a deporre un fascio di
alcuni fatti familiari. -cadere sopra qualcuno: precipitarglisi sopra, avventarglisi contro.
essere dimenticato, perdere l'affetto di qualcuno. dante, conv.,
arrossate van cadendo dal sonno / e qualcuno piangendo. -figur. parini,
sguardo. -cadere la sorte su qualcuno: essere designato per sorteggio.
cadere le armi (di mano a qualcuno): sconfiggerlo; placarlo.
sul tardi, provatevi a capitare in qualcuno di quei caffeucoli quasi sospetti, che
i-264: certamente avete conosciuto anche voi qualcuno di questi catoncelli che vengono a scuola con
con la moglie, ella non avesse qualcuno che invece di lui, quando non c'
qualche cagna a cane: avere sempre qualcuno intorno come adulatore. buonarroti il giovane
più forti dan morsi alla corda / e qualcuno si libera e corre a seguire il
che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota! palazzeschi,
sapeva di aver cambiato i connotati a qualcuno: di aver soppresso il naso a
calamari sotto gli occhi. -fare a qualcuno un occhio come un calamaro: livido
alquanto maggiore; onde è stata da qualcuno detta lodola maggiore... la
raccomando. 2. locuz. fare qualcuno calandrino: dar a credere una cosa
a calarlo bene scolpito su la schiena di qualcuno. montale, 2-60: un freddo
21. locuz. calarla a qualcuno: giocarlo, fargli un brutto tiro
alle calcagna: sparlare alle spalle di qualcuno. giusti, i-309: piuttosto che
ai calcagni, azzannare le calcagna di qualcuno: attaccarlo con violenza, aggredirlo.
. -chiuder vuscio sulle calcagna a qualcuno: sbattergli la porta dietro (per
-mettere qualcuno, mettersi alle calcagna', come spia
-insidiare, fracassare il calcagno a qualcuno: tentarlo, indurlo al male.
calcagno. -levare il calcagno contro qualcuno: insorgergli contro, ribellarsi. -levare
. -levare, porre il calcagno sopra qualcuno: conculcarlo, dominarlo umiliandolo, schiacciarlo
calcagna. -volgere le calcagna a qualcuno: piantarlo in asso. berni
. -calcare le orme, le vestigia di qualcuno: seguirne la traccia, fare lo
, 6-128: villa adriana, insinua qualcuno dei miei amici, doveva essere molto
. 2. locuz. -avere qualcuno in un calcetto: disprezzarlo. caro
voi non volete. -mettere qualcuno in un calcetto: vincerlo, superarlo
come festo annunzia, non mai, come qualcuno ha malamente supposto, dall'essere collocato
molestare, tormentare, far danno a qualcuno. gelli, iv-65: tu e
assegnamento, fondarsi, contare (su qualcuno o qualche circostanza). arila,
di agire. - far calcolo su qualcuno: farvi assegnamento. -far calcolo:
: a sollecitazione, a incitamento di qualcuno. a. pucci, cent.
mettere il piede su qualcosa o qualcuno (per passare oltre), premere
: calunniare, offendere, permettere che qualcuno sia calunniato per punirlo dei suoi peccati
. 5. locuz. -non fare qualcuno calvo d'un capello: non togliergli
riuscire abilmente a trarre di bocca a qualcuno un segreto, un'indiscrezione. giusti
di calzature; mettere le scarpe a qualcuno. boccaccio, dee., 10-10
carpire con l'inganno i segreti di qualcuno. leonardo del riccio, 2-50:
cinereo dell'elefante. pavese, 4-292: qualcuno comparve sulla strada. due giovanotti,
la sua e uscir fuori e conoscere qualcuno nei paesi. -empirsi, empiersi
medesimi; e volentieri mi sarei cambiato con qualcuno di loro. manzoni, pr.
per mettersi in salvo dalla persecuzione di qualcuno. manzoni, pr. sp.
fosse pareggiata questa somma, che da qualcuno di voi due avrei aspettato o a
col manico d'ottone. -avere qualcuno di camerata: ospitarlo in casa propria
di camerata. -far camerata con qualcuno: andare ad abitare insieme.
col proposto girolamo burali. -tenere qualcuno in camerata: conversare insieme.
senza tanti cristi. -regalare a qualcuno la camicia per levarselo di torno:
, portar via la camicia: privare qualcuno delle ultime cose che gli restano, spogliarlo
! -trovarsi nella camicia di qualcuno: essere al suo posto, nella
. -essere culo e camicia con qualcuno: essere in intima amicizia, in
. la camicia non tocca il culo a qualcuno: di chi è fuori di sé
3. locuz. -camminare sui calli a qualcuno: pestargli i piedi camminando.
in cammino. -sul cammino di qualcuno: al suo passaggio. -al figur
soffici, ii-371: au'awicinarsi di qualcuno degli innumerevoli dibattiti in tribunale, dai
chiesa. -essere più legato a qualcuno che la campana al campanile: essere
al campanile: essere indissolubilmente legato a qualcuno da affetto, da riconoscenza. allegri
campana al campanile. -fare a qualcuno la testa come una campana: stordire
. -suonare le campane addosso a qualcuno: eccitargli contro l'ostilità generale.
rompere spiritatamente il silenzio... qualcuno aveva tirato la maniglia: n'era conseguito
campanelle. -attaccare una campanella a qualcuno: attribuirgli falsamente una colpa, calunniarlo
che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota! ojetti,
-appiccare un campanello dietro a qualcuno: attribuirgli falsamente difetti o colpe.
resisterono; pure si fece testa per qualcuno di loro, ma disceso il romore
allo stesso sant'antonio della parrocchia e qualcuno era venuto davvero la notte prima a
capezzoli di amelia. -cancellare qualcuno da un registro, da un libro
i socialisti, semplicemente. -cancellare qualcuno da un bando, da una condanna
pericolo). -accendere una candela a qualcuno: essergli infinitamente grato. brancoli
[ecc.]. -ridurre qualcuno alla candela: a rovina completa,
che stanno sul candeliere. -mettere qualcuno sul candeliere: tenerlo in grande stima
candeliere. -reggere il candeliere a qualcuno: favorirlo nelle sue imprese, per
avanti a toccarla. -lasciare qualcuno in bocca ai cani: in grave
né cane né gatto che abbai per qualcuno: non trovare alcuno che se ne dia
a guardarlo dai tavolini intorno, e qualcuno zittì. cangiatóie, agg. e
a canna badata. -essere dietro a qualcuno con le canne aguzze: perseguitarlo,
forte zampillo. pascoli, i-50: qualcuno... vuol procacciarsi la popolarità
horo. civinini 7-34: era qualcuno che avevo... già visto
o senza conoscerla). -cantare a qualcuno: a sua gloria. fioretti,
. -cantare le lodi di qualcuno: celebrarle apertamente, esprimerle pubblicamente.
. -cantare le medesime parole di qualcuno: conformarsi in tutto al suo esempio
-far cantare il vespro siciliano a qualcuno: eterno e pio, / donami
discorso improvvisamente. -rompere il cantino a qualcuno: molestarlo, infastidirlo. -tirare su
-dal canto: dalla parte (di qualcuno, di qualcosa). iacopone
-tirare dal proprio canto: attrarre qualcuno in un partito, in una fazione
passo dei merli »: c'era sempre qualcuno, specie nelle ore in cui la
non disturbare, non arrecar fastidio a qualcuno. panzini, ii-690: tutti gli
da parte, non tenere in considerazione qualcuno. savonarola, 7-i-10: io ti
scherzare, ridere di qualcosa o di qualcuno; dire e fare per scherzo.
al vero; raccontare frottole burlandosi di qualcuno. sassetti, 53: egli sgrignando
: far mutare propositi e opinioni a qualcuno. boccaccio, 20-96: prima che
canzonella: beffarsi, prendersi gioco di qualcuno; canzonare. pecchi, 2-98:
piaceva, tutti lo sapevano; e qualcuno gli dava anche la canzonella perché,
persuaso. -fare capace, rendere capace qualcuno: persuaderlo, convincerlo. alla capacità d'
, in rapporto -fare capace qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno di qualcosa.
-fare capace qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno di qualcosa. bisticci, 3-130:
. giusti, i-389: quando passava qualcuno di sua conoscenza: che, chinati giù
. -avere le mani nei capelli a qualcuno, tenere qualcuno per i capelli:
mani nei capelli a qualcuno, tenere qualcuno per i capelli: comandarlo, dominarlo.
capito abbastanza. moravia, iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola,
. botta, 6-i-150: in caso che qualcuno fosse querelato... per omicidio
fattone capitale. -fare un capitale a qualcuno: costituirgli una rendita. - anche
con la cinghia. -capitare a qualcuno: fargli visita. -capitare a un
conservare il cipiglio. -capitare in qualcuno, in qualcosa: imbat- tervisi,
al marito. -capitare innanzi a qualcuno: presentarglisi, venire alla sua presenza
. in toscana se ne ritrova pur qualcuno, e chiamansi ghiozzi. porzio,
-avere le mani in capo a qualcuno: averlo in proprio potere.
lato. -camminare sul capo di qualcuno: trattarlo duramente, mortificarlo, umiliarlo
della coda capo. -fare a qualcuno il capo come una cesta, come
. -fare, rifare capo a qualcuno (a qualcosa): rife- rirvisi
. -fare capo da qualcosa, da qualcuno: iniziare da essi (un lavoro
facendo capo. -fare capo di qualcuno, di qualche cosa: stimarlo,
-mangiare la torta in capo a qualcuno: superarlo in altezza, soverchiarlo.
-mettere una persona nel capo di qualcuno: conciliargliene la stima.
volta tirarlo in buona strada. mi dirà qualcuno: perché vuoi tu romperti il capo
-rompersi, spezzarsi il capo con qualcuno: battersi con lui.
-venire a capo: aver ragione di qualcuno o di qualcosa; concludere; ottenere
questi si chiamano capogatti, e sono da qualcuno più dell'altre propaggini approvati.
di luigi ix. panzini, iii-174: qualcuno fu crudele, io non lo nego
se lo meritava. moravia, iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola,
forma. -correre il cappello a qualcuno: raggirarlo, tendergli un tranello.
fuochi. -orlare il cappello di qualcuno: tramare ai suoi danni.
-gettare, mandare il cappello a qualcuno: sfidarlo a duello. andrea
. « hanno salvato », ha detto qualcuno senz'ombra di ironia, « capra
e pensavo che fusse stato posto avanti da qualcuno per una materia sofistica e capziosa ed
col grido, un rovinìo. qualcuno ha atteso sul letto gelido di luna
il carattere, la volontà, di qualcuno). leonardo, 6-153: vogliamo
credo, da non negarla, se qualcuno l'avesse interrogata in proposito.
scricchiolano sotto il piede. -segnare qualcuno col carbone: bollarlo; indicarlo alla
le trasfigura. -spalancare il carcere a qualcuno: liberarlo dalla prigione. parini
2. figur. dir male di qualcuno in sua assenza, sparlare.
-dare il cardo: parlare aspramente contro qualcuno, con violenti e irosi rimproveri.
suo pensiero, sorse una presenza, qualcuno simile a suo padre, forte,
del bisogno. poliziano, 198: se qualcuno el piè ti pesta, / non
. b. galiani, 1-7: se qualcuno in luogo di colonne adoprasse statue
-a danno, a scapito di qualcuno. -anche: a sua opera,
di adoperarsi disinteressatamente per il bene di qualcuno, mira invece unicamente al proprio.
da vincoli di parentela di sangue con qualcuno. girone il cortese, i-172:
carne e unghia: divenire intimo di qualcuno, essere legato da stretta amicizia con
, essere legato da stretta amicizia con qualcuno. inghilfredi, v-243-4: del meo
qualcuno sta facendo, non distinguere esattamente chi
uomini in carne viva. -vestire a qualcuno le carni: generare un figlio.
, il tormento, la pena di qualcuno (anche senza eseguirli personalmente).
ch'i'muoia. viani, 14-415: qualcuno gurate e ridicole. del popolino minuto
amato, diletto. -aver caro qualcuno, qualche cosa: sentirne affetto, tenerezza
affetto, tenerezza. -esser caro a qualcuno: esserne amato, riuscirgli simpatico.
cara la vita. -farsi caro qualcuno: accattivarselo, acquistarne l'affetto,
, con l'inganno; cogliere (qualcuno) di sorpresa, sorprendere. -
ciglio del colle due uomini che trascinavano qualcuno, certo un ferito grave. moravia
ma piccolini; e qui nella terra servono qualcuno a car- rettare a modo nostro.
un furbo. -ungere la carrucola a qualcuno: cercare di ottenere la protezione o
ai giocatori. -fare le carte a qualcuno: leggere la ventura con appositi giochi
dal gregge conformista. -avere qualcuno a carte quarantotto: averlo in uggia
, carta canta. -dire a qualcuno una carta di villanie: dirgliene molte
un libro. -far carta a qualcuno: impegnarsi mediante un atto scritto.
volesti. -fare carte false per qualcuno, per qualche cosa: essere disposto
più bisogno. -mandare qualcuno a carte quarantotto: liberarsi con modi
magrezza eterna. -strappare le carte a qualcuno per mescolarle noi: pretendere di saperla
noi: pretendere di saperla più lunga di qualcuno. nievo, 1-30: dice,
: biglietto con il quale si sfida qualcuno a duello. -per estens.: dichiarazione
a sua volta, sotto di sé qualcuno più debole, sul quale rifarsi più tardi
giambullari, 128: ma dirammi forse qualcuno: a casa non si può ire
baccano, andare in escandescenza. -mandare qualcuno a casa del diavolo: levarselo dai
quaranta. -essere di casa con qualcuno, di qualcunof o in un luogo
una parte della sua mobilia. -avere qualcuno per casa: un visitatore assiduo,
per proprio conto. -fare casa con qualcuno: convivere insieme, coabitare.
in napoli. -lasciare a casa qualcuno: non volerlo come compagno (di
. venere e nettuno stan di casa in qualcuno di questi palazzi. -stare
ricordiamo. -stare in casa di qualcuno: abitare presso di lui, essere
metterle addosso ad altri. -tenere qualcuno per casa: a convivere, ad
. -tirare, tirarsi o ritirare qualcuno in casa: portarselo a vivere in
deve. -tornare in casa di qualcuno: decidere di andarvi a convivere insieme
mi ricordò bensì che ogniqualvolta s'incontrava qualcuno che domandasse al prete ivaldi cosa fosse
vedessi che 'l non fussi bene che qualcuno cascassi, certo non lasseria cadere nessuno
seconda. -caschi il naso a qualcuno: a suo marcio dispetto.
di far fare o far dire a qualcuno ciò che non vuole. varchi,
. -dire i casi suoi a qualcuno: dirgli ciò che più si adatta
loro. -essere nel caso di qualcuno: trovarsi nell'identica situazione.
cura, interessarsi di qualcosa o di qualcuno, porvi mente, badarvi, darvi
. e. gadda, 302: talora qualcuno ha uno sguardo, che una fanciulla
questa tolleranza veramente evangelica facesse caso a qualcuno, l'amico risponde subito che,
: perché, metti caso, incontrarono qualcuno che gli disse: « curiosa! a
, esagerare. -battere la cassa a qualcuno: dime male. baldinucci, 6-12
allora dietro alla cassetta. -mettere qualcuno a cassetta: farlo partecipe di un
al cassone: morire. - mandare qualcuno al cassone: ucciderlo. cellini
. -cavar le castagne dal fuoco per qualcuno: trarlo d'impaccio a proprio rischio
il tempo degli equivoci! e se qualcuno, a questo proposito, si illudeva
castagne. -fare a qualcuno le castagne: in segno di scherno
: esserne punito. -dare castigo a qualcuno: castigarlo. fra giordano '
degli spettatori, ma è raccontata da qualcuno. e da ciò il suo potere di
che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota! cicognani,
. -mettere la catena al cotto di qualcuno: sottometterlo al proprio potere.
che ben difficilmente avrebbe fatto gola a qualcuno. 3. decreto catenaccio:
stanza della conceria, al buio, qualcuno (e forse a bella posta!)
. guicciardini, 292: è bene stato qualcuno che ha cercato di acquistare la riputazione
-a indicare il comodo, l'interesse di qualcuno. del tuppo, 502: comanda
signora correggitrice. -fare la causa di qualcuno: favorirlo, fare il suo gioco
assicurato mediante cauzione. -fare, rendere qualcuno cauto: dargli garanzia, sicurezza.
e fu prudentissima. -fare cauto qualcuno: avvisarlo, metterlo in guardia.
. stare a cavalcioni sopra qualcosa o qualcuno. boiardo, 2-4-18: per questo
-scherz. fare cavaliere bagnato: sottoporre qualcuno a un gran bagno (per scherzo,
educatamente, con cortesia nei confronti di qualcuno (special- mente nei confronti di una
cavalletta: beffare, ingannare, imbrogliare qualcuno in modo da ottenere per sé o
della collina. locchi, 32: [qualcuno] restava su nel letto / di
alle selle: ricavare un giudizio su qualcuno dal solo suo aspetto esteriore. berni
lasciarsi levare a cavallo: indurre qualcuno con malizia a credere, a fare
-mettere, mettersi a cavallo: porre qualcuno in sella o aiutarlo a salirvi;
-sapere quanto corra il cavallo di qualcuno: conoscere fin dove possono arrivare la
risolva; riporre fiducia o sperare in qualcuno senza motivi che giustifichino tale atteggiamento.
. -portare a cavallo: alleviare a qualcuno con motti faceti o con piacevoli discorsi
-pigliare, prendere a cavallo: far salire qualcuno in groppa al proprio cavallo; far
-rimettere a cavallo: porre nuovamente qualcuno in condizioni favorevoli, ridargli potenza,
-mandare un cavalluccio: inviare a qualcuno una citazione. - anche al figur
a cavalluccio: seduto sulle spalle di qualcuno con una gamba al di qua e l'
); trascinare, trasportare via (qualcuno dal luogo in cui corre 0 sta
(di prigione, dal dominio di qualcuno, ecc.). sacchetti,
di una pena; rasserenare, confortare qualcuno; alleviargli il dolore. monti
spillare, far spendere molti quattrini a qualcuno. - anche: ferire, ferirsi.
, ecc.: liberare, salvare qualcuno in difficoltà. cavalca, 9-91:
qualunque: far cessare, far lasciare a qualcuno il proprio lavoro, la propria attività
sensi, di sentimenti: far delirare qualcuno, fargli dimenticare qualcosa; cadere in
di necessità: fare in modo che qualcuno non debba subire spese; risarcirlo dei
perdere la bussola, l'orizzonte a qualcuno. -cavare di sotto: levare
levare, togliere qualcosa dalla potestà di qualcuno; ottenerla con l'astuzia, con
fuori: levare, togliere qualcosa o qualcuno da un luogo riposto; liberarlo (di
: incominciar a dir male di qualcuno. varchi, v-54: dar
togliere, eliminare ciò che impedisce a qualcuno di parlare liberamente. machiavelli,
testa: far passare l'ubriachezza a qualcuno. salvetti, xxvi-3-196: a chi
occhio: procurare un gran dispiacere a qualcuno. pulci, 18-198: chi mi
più provi il contento. -allentare a qualcuno la cavezza: concedergli una certa libertà
a cavezza. -levare, togliere a qualcuno la cavezza: concedergli una libertà assoluta
la cavezza al collo, alla gola di qualcuno: costringerlo a fare qualcosa.
2. locuz. figur. mettere a qualcuno il cavezzone, governarlo col cavezzóne:
l'avversario, e per opera di qualcuno che lo favorisce, par che duri fatica
si lavora e si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare
fra non molto finirebbe col cedere a qualcuno, innamorato solamente della sua dote.
lasciare la parte destra della strada a qualcuno; dare la precedenza. - al
: presto, presto (griderà talora qualcuno), si suoni all'arme, si
appena con l'orecchio illanguidito, pronunziare qualcuno de'nostri nomi. pavese, 8-175:
soggiunse: - anche troppo-. -mettere qualcuno in celia: canzonarlo. -mandare qualcosa
celibe, è uno sciocco gallicismo, che qualcuno vorrebbe accettare per cittadino italiano. fogazzaro
, di biancheria ormai inservibili. -trattare qualcuno come un cencio: assai male,
con i cenci suoi. -levare qualcuno dai cenci, uscire dai cenci:
di parte nera. v'è qualcuno nei palazzi di via maggio e dei lungarni
credo a novantotto per cento, che qualcuno abbia voluto provarsi se sapeva contraffare il
ritrovare il cuore di cera molle a qualcuno: riuscire ad abbindolarlo, a farlo innamorare
mangiavamo. -far cera: accogliere qualcuno dimostrando gioia e simpatia, - anche
accogliere con entusiasmo, con gran festa qualcuno. caro, 9-1-284: sono stati
. cannuccia usata per parlare sottovoce a qualcuno o per comunicare con altri a distanza
per cerbottana: parlare in segreto con qualcuno servendosi della cerbottana. — al figur
getti, ii-ii: che non fosse stato qualcuno, che mi favellasse nell'orecchio per
le scale cercasse di lei, sentiva che qualcuno si fermava alla sua porta. pavese
perlustrare (un luogo, per trovarvi qualcuno o qualcosa o per averne notizie)
fare indagine, inquisizione; chiedere di qualcuno; ricercare, arrestare (la polizia)
, informarsi per mezzo del telefono se qualcuno è in casa. pavese,
andare in cerca di qualcosa o di qualcuno dove certamente non è; compiere un'
, intorno a qualcosa (o a qualcuno), circondare. dante, purg
ammucchiati in un angolo... qualcuno dormiva bocconi, con la faccia nascosta
per sminuire l'importanza di ciò che qualcuno ha detto. cercinatura, sf
sempre quando si sentiva assoluto padrone di qualcuno. d'annunzio, iv-2-79: le
affare, con la donna bisogna essere qualcuno. pavese, 6-126: andavamo per
tocco sul vivo. pavese, 6-35: qualcuno [dei disegni] somigliava a degli
mi pregava, che se io ne conoscevo qualcuno, gnene avviassi. b. davanzali
: il lupo cervaro che, guardato da qualcuno, mentre sta mangiando, perde.
in mille cose. -mettere a qualcuno il cervello a partito: fargli mettere
chi ti ode. -mandare a qualcuno il cervello a zonzo, a processione
partito. -pensare col cervello di qualcuno: non aver idee proprie, accogliere
-rimettere, far tornare il cervello a qualcuno: farlo rinsavire. gelli,
mangiare. -sdrucire il cervello a qualcuno: fargli perdere il giudizio, confondergli
bene in mente. -tenere qualcuno in cervello: costringerlo a stare al
-togliere, levare il cervello a qualcuno: confondergli la mente. ariosto
fare il capo come una cesta a qualcuno: rintronarlo di chiacchiere fastidiose. machiavelli
vo'ripetere. -temperare la cetra con qualcuno: accordarsi. f. villani,
l'eccezionaiità di qualche cosa o di qualcuno: e spesso si usa ironicamente (cfr
ai cuore. / che urli almeno qualcuno nel silenzio, / in questo cerchio
getta ancora ella nel capannello che che qualcuno di costà se ne dica. tasso
disturbare, non turbare la tranquillità di qualcuno. c. gozzi, 4-45:
esso: colui che fa le veci di qualcuno. -chi di dovere: colui al
convenzionale con cui una sentinella, udendo qualcuno che si avvicina, gli intima di
capo. 2. ant. qualcuno. g. villani, 7-29:
molto sciolta. -essere a chiacchiere con qualcuno: chiacchierare insieme.
: voi troverete, che sarà stato qualcuno altro, o egli, per far piacere
: attorniare, disporsi circolarmente intorno a qualcuno o qualcosa. dante, inf.
20. imprigionare, incarcerare; costringere qualcuno in un luogo da cui non possa
v'opprime. -chiudere la bocca a qualcuno: impedirgli con ogni mezzo di parlare
rifiutare un favore, un consiglio a qualcuno, trattarlo in malo modo.
qualche parte o contro, addosso a qualcuno: precipitarsi verso un luogo o contro
, rinchiudersi, imprigionare; tenere chiuso qualcuno in un luogo. g. m
di lì a tre o quattro giorni qualcuno portava la nuova d'averli [i reparti
ciabatta. -leccare le ciabatte a qualcuno: essere vergognosamente servile nei suoi confronti
-non stimare una ciabatta qualcuno o qualcosa: carducci, i-855: ciò
sventolando le brachette di maglia rattoppate, qualcuno ciabattando già in zoccoli per l'acciottolato
e, per ascoltarlo, non lavoravano. qualcuno cercò di sorridere e non ci riesci
o il corpo della cicala: provocare qualcuno a parlare. buonarroti il giovane,
-anche tr. serao, i-659: qualcuno fumava in una pipetta corta, di
di creta, da due centesimi; qualcuno ciccava. panzini, iii-io8: sanno
di porco. -far ciccioli di qualcuno: tagliarlo in pezzetti minutissimi.
evidenza i pregi artistici. -fare a qualcuno da cicerone: servirgli da guida, per
e cieco di anima. -cieco di qualcuno: infatuato, innamorato pazzamente. -cieco
per amor del cielo: nel supplicare qualcuno affinché faccia una data cosa.
diamine si chiamasse. -porre qualcuno in cielo: tenerlo in grande stima
mostra di voler dare qualche cosa a qualcuno, e fargli qualche rilevato benefizio e
con delle corbe piene di roba e qualcuno perfino con una fisarmonica ad armacollo;
d'altessa montonno. -menare qualcuno per le cime degli alberi: cercare
/ questa fanciulla ebrea. -porre qualcuno in cima dei propri affetti: amarlo
4. scherz. mozzare il capo a qualcuno. ariosto, 18-52: guglielmo da
quanto al fucile, c'era sempre qualcuno che glielo prestava: o i campagnoli
diciamo d'uno sdegnato. -venisse a qualcuno il cimurro: come imprecazione. bocchelli
, 6-128: villa adriana, insinua qualcuno dei miei amici, doveva essere molto
portarla in giudizio. -cingere di viltà qualcuno: accusarlo di viltà, dimostrare chiaramente
-cingere il ferro, la spada per qualcuno: combattere per lui. petrarca
della milizia, cingere la spada a qualcuno: farlo cavaliere. dante, par
. 9. locuz. -cingerla a qualcuno: fargliela, ingannarlo. bandello,
il massaro mi menasse ima cinghiata o qualcuno mi dicesse bastardo. cinghiato (part
gran bene al mio cane, ma se qualcuno dovesse chiamarmi cinòfilo, quasi me ne
gravità... [quanto] in qualcuno de'nostri cinquecentisti. giusti, i-225
lui con l'amato cinquecento e con qualcuno del seicento. carducci, i-1360:
di terzo grado. pasolini, no: qualcuno, in quel silenzio, si muove
, magari mi sarei appeso economicamente a qualcuno di essi con la cintola dei calzoni;
. 3. locuz. -cucirsi qualcuno alla cìntola: tenerselo sempre vicino.
cintola. -star cucito alla cintola di qualcuno: non abbandonarlo mai. forteguerri
oro, ferdinando terzi di torregrande aspettava qualcuno. d'annunzio, ii-171: e
. 6. lavare il capo a qualcuno con i ciottoli: sparlarne; sgridarlo
dell'eterno riposo, è rimasta vigilata da qualcuno del parentado. 2.
da tutti; far uscire di prigione qualcuno restituendolo alla vita sociale. cuoco
società. -in senso eufemistico: uccidere qualcuno. cuoco, 1-170: in cinque
a qualcosa per meglio osservare; attorniare qualcuno, fargli corona. bisticci, 3-156
3. attorniare, far cerchio intorno a qualcuno o qualcosa; accalcarsi, stringersi intorno
4. figur. essere vicino a qualcuno, stargli abitualmente accanto, vivere insieme
. cingere la vita o le spalle di qualcuno per sorreggerlo. nievo, 239
. -circondare le braccia al collo di qualcuno: abbracciarlo strettamente. bibbiena,
). darsi da fare intorno a qualcuno con raggiri e artifici per trarlo in
rase. 5. locuz. -avere qualcuno per il ciuffétto: dominarlo, averlo
, rag girare; incantare qualcuno con parole; parlare abbondantemente,
del malo spirito. -ciurmare qualcuno di un titolo, di una carica
civetta per sì poco. -toccare qualcuno a civetta: bastonarlo di santa ragione
insidie e inganni. - civettare intorno a qualcuno: cercare, con artifici, di
e quasi civettando come se volesse sedurre qualcuno, la sbagliavano per una vecchia cortigiana
vivono insieme, è stato necessario fare qualcuno governatore del ben comune. 9
vuole richiamare l'attenzione di tutti su qualcuno. gozzano, 114: oggi l'
alla carcerata, e, in mezzo, qualcuno più classico, col ble e le
letter. portare, prestare aiuto a qualcuno in un ufficio, fame le veci
aiutare, favorire con la propria opera qualcuno o qualcosa. sarpi, i-227
unite dal proposito di procurar danno a qualcuno, o a forze che concorrono a uno
violentare la volontà o la coscienza di qualcuno. = voce dotta, lat.
rivolta alla volontà o alla coscienza di qualcuno. cavalca, 9-312: debbe
esercitata sulla volontà o sulla coscienza di qualcuno allo scopo di influenzarne o determinarne il
, farsi beffe, prendersi gioco di qualcuno con gesti, atti, scritti o
; gabbare, imbrogliare, farla a qualcuno. girolamo leopardi, 1-11:
d'un mulino, l'ansito cadenzato di qualcuno che dietro la siepe dirimpetto dava lo
. moretti, ii-959: sapevo che qualcuno poteva dirmi: « perchè questo?
derate di racquistare. -avere qualcuno alla coda: che sollecita, in
-lasciare la coda negli artigli di qualcuno: lasciarci le penne. giusti
buommattei, 172: se scriverò a qualcuno che si trovi a venezia,.
i miei. 11. sorprendere qualcuno all'improvviso, scoprirlo colpevole di qualche
crisi di pianto. 12. trarre qualcuno in inganno. pulci, 10-83:
della serata. -coglier baldanza sopra qualcuno: assumere un atteggiamento arrogante, prepotente
bello e intelligente. -cogliere qualcuno in cambio: scambiarlo per un'altra
: i coglioni duri. -avere qualcuno sui coglioni: vederlo di malocchio.
7. locuz. -in cognizione di qualcuno: conosciuto da quello. varchi
, tr. (cointerèsso). rendere qualcuno partecipe degli utili e delle perdite o
fra foglia e foglia gl'indorava ogni poco qualcuno dei suoi riccioli castagni. palazzeschi,
alla colla o sulla colla: sottoporre qualcuno alla tortura della corda. compagni,
aiuto pratico o morale offerto costantemente a qualcuno. de sanctis, ii-1-174: è
. locuz. dare la collata: consacrare qualcuno cavaliere con i rituali colpi di spada
identica volontà; essere in rapporti con qualcuno. -anche al figur. compagni,
felicemente insieme. d'annunzio, iv-1-199: qualcuno ora mi canta, riprendendo la canzone
. -essere, stare in collera con qualcuno: essere adirato, sdegnato con lui
. pea, 3-108: poi, qualcuno, del paese, si faceva iniziatore di
, in opposizione, in lite con qualcuno o qualcosa. cuoco, 1-106:
pagamenti. -allungare il collo a qualcuno: impiccarlo. -alzare, levare il
due dita dal collo. -avere qualcuno sul collo: esserne oppresso. settembrini
, sospendersi, aggrapparsi al collo di qualcuno: abbracciarlo in segno d'affetto.
in disgrazia, perdere la stima di qualcuno. burchiello, 1x5: di collo
strette. -correre al collo di qualcuno: correre verso di esso, con
altrui. -darsi in collo a qualcuno: buttarglisi fra le braccia. -
gabella. -fare il collo a qualcuno: ingannarlo, imbrogliarlo. girolamo leopardi
alla necessità. -portare, tenere qualcuno in collo: tenerlo in grande pregio
quattro lettere tignose che fanno. -prendere qualcuno per il collo: afferrarlo bruscamente e
archi. -innalzare la colonna a qualcuno: celebrarlo, rendergli onore.
7. locuz. dire a qualcuno un colonnello, un colonnello d'ingiurie
buona cattura. -descrivere, dipingere qualcuno con buoni o cattivi colori: dirne
cento colori. -prendere colore di qualcuno, di qualche cosa: assumerne l'
fu subito di avere fatto male a qualcuno, una colpa vaga, indefinita, che
colpa, far colpa di qualcosa a qualcuno: attribuirgliela. dante, conv.
gravi espiazioni. -far colpa a qualcuno di qualcosa: attribuirgliene la colpa.
. -recare qualcosa a colpa di qualcuno: attribuirgliene la colpa, la responsabilità
-trasferire, trasportare la colpa a qualcuno: attribuirgliela, al fine di scagionare
[sulla tastiera] colpeggiava sugli acuti, qualcuno pensava addirittura a un picchiar d'ossa
tassa); recare danno agli interessi di qualcuno, ai privilegi di una situazione (
. -sottoporre a pene, infierire contro qualcuno, perseguitarlo. boccardo, 2-1073:
con la moglie, ella non avesse qualcuno che invece di lui, quando non c'
, si diceva. pratolini, 9-281: qualcuno lo stesso era mancato, peccato:
. -a comandamento, al comandamento di qualcuno: sotto il suo comando, sotto
lezioni. -fare il comandamento di qualcuno: eseguirne gli ordini. cielo
fontanazzi, quando se ne fosse aperto qualcuno. = deriv. da comandare.
prontezza a mettersi a completa disposizione di qualcuno (e più che altro è una formula
per comando, sotto il comando di qualcuno: in obbedienza ai suoi ordini,
-essere, stare al comando di qualcuno: ai suoi ordini, alle sue
finto! -chiedere i comandi di qualcuno: formula cortese e ossequiosa di commiato
malvagi. -fare il comando di qualcuno: eseguirne con prontezza gli ordini.
non combatterai mai. conti qualcosa per qualcuno? -combattere con se stesso: essere
5. disus. incontrare, imbattersi in qualcuno. alfieri, i-204: in siena
, mettersi, entrare in combutta con qualcuno: associarsi a qualcuno per loschi motivi.
in combutta con qualcuno: associarsi a qualcuno per loschi motivi. fagiuoli, 1-4-7
ricchi in rovina. -far combutta con qualcuno: stare spesso in sua compagnia.
come tremola, sola. -come da qualcuno: come se venisse da lui,
sembrava un fantoccio automatico, a cui qualcuno di là avesse dato corda per fargli
e momina. « sarebbe comica incontrarci qualcuno * pensavo. = voce dotta
4. locuz. -fare comitiva: accompagnare qualcuno in segno di onore e di stima
: travestimento usato per farsi beffe di qualcuno. bandello, 2-10 (i-776)
di commuovere o di trarre in inganno qualcuno. cellini, 2-23 (343)
uno scherzo è finito male. -mettere qualcuno in commedia: metterlo in ridicolo,
. -poter fare la parte di qualcuno in commedia: essere simile, nell'
-locuz. fare commendatore: insignire qualcuno di tale onorificenza. silone,
lavora e si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare?
, tenere commercio: avere relazione con qualcuno (per lo più di affari).
del pugnar. -commettere le mani in qualcuno: fargli violenza, fargli danno.
portici. -figur. commettersi con qualcuno: mettersi dalla sua parte, compromettersi
ojetti, i-713: qualcuno entra, gira il commutatore, ci
compiacenza servizi umili e non piacevoli a qualcuno; sostituire qualcuno in incombenze fastidiose.
e non piacevoli a qualcuno; sostituire qualcuno in incombenze fastidiose. goldoni
. ant. vicino, prossimo. -avere qualcuno o qualche cosa comodo: averlo vicino
-aspettare i comodi o il comodo di qualcuno: aspettare quando più gli piaccia,
con uno: unirsi, accompagnarsi con qualcuno. a. pucci, cent.
avere come compagni; essere insieme con qualcuno. ariosto, 17-33: quivi abitava
vicino, accompagnare, essere compagno a qualcuno. - anche: aver la facoltà
compagnia, di compagnia: insieme con qualcuno, con qualche cosa. - anche al
(e indica specialmente il giungere di qualcuno da fuori o da lontano, o
i giovanotti, perché era raro che qualcuno non ci avesse fatto una comparsata.
, sf. l'aver pàrte con qualcuno di un bene, di un utile.
. -venire, prendere compassione a qualcuno: provare compassione, impietosirsi.
complemento oggetto di persona: dare a qualcuno un compenso (in denaro, in natura
solleciti. -fare qualcosa a competenza di qualcuno: in modo da reggerne il paragone
, pigliare, venire a competenza con qualcuno: gareggiare, competere con lui.
]. -stare sulle competenze di qualcuno: non voler essere tenuto da meno
e 1 tempi composti). concorrere con qualcuno (per il conseguimento di una carica
. competere una cosa: disputarne con qualcuno il conseguimento. caro, 5-117:
di far cosa gradita, di accontentare qualcuno; condiscendenza, cortesia. sacchetti,
. -fare qualcosa a compiacenza di qualcuno: per fargli cosa gradita, per
ad alcuno; soddisfare il desiderio di qualcuno (volentieri e con cortesia).
. e intr. fare piacere; accontentare qualcuno, venendo incontro ai suoi desideri,
4. locuz. - a compiacimento di qualcuno: per compiacergli, per fargli cosa
que'popoli. -avere compiacimento da qualcuno: esserne accontentato in una richiesta,
si voglia? leopardi, 1027: se qualcuno mi parla di un avvenire lontano come
locuz. - cantare vespro e compieta a qualcuno: dirgli chiaro e tondo il proprio
senza fretta, senza quel rodio per qualcuno, magari il più necessario, babbo
ossequio; lodare, congratularsi con qualcuno. goldoni, vii-1155: converrà
senso di 'avere riguardo, rispetto verso qualcuno '. dallo spagn. il fr
2. parlare sottovoce e concitatamente con qualcuno. pavese, 6-310: avevamo lasciato
voltabile. nievo, 207: -ma se qualcuno ci scopre in questo frattempo! -sì
. « tutti i giorni ne casca qualcuno che poteva restarsene a casa tranquillo.
: se il confessore piglia a riprendere qualcuno di questi audaci, essi, in
7. locuz. fare comunale qualcuno: farlo membro di una comunità organizzata
parte alle vicende, ai casi di qualcuno condividendone i vantaggi, i rischi,
: accomunare, associare, far partecipe qualcuno di qualcosa. -anche: comunicare,
comunicare, rendere partecipe di una notizia qualcuno. cavalca, vii-5: quelli che
-non avere nulla in comune con qualcuno: non avervi in nessun modo a
, far passare a comunione: ammettere qualcuno a ricevere per la prima volta il
conca o vaso da viuoli / piglia a qualcuno del capo la misura. note al
il dare in mano, in potere di qualcuno (una persona). machiavelli
-fare concorrenza: mettersi in gara con qualcuno (per conseguire un risultato analogo o
rarissima..., quando vedi qualcuno premiarsi e primeggiare ne'concorsi accademici,
, giungeva agli stati uniti ed apriva qualcuno dei fogli più popolari,..
, rimanere bene o male condizionati con qualcuno: essere, trovarsi in buoni o
partecipare al dolore altrui; esprimere a qualcuno (a voce o per scritto) la
(una disgrazia, un fastidio a qualcuno). marino, vii-176: non
io, che di mestieri ne ho fatto qualcuno, sono sicuro che niente è più
persone o animali); portar seco qualcuno in un luogo (dopo averlo persuaso
19. figur. esercitare un'autorità sopra qualcuno; comandare (eserciti, milizie)
che sta per confederarsi o allearsi con qualcuno. bembo, 7-1-48: [
. per estens. letter. unito a qualcuno da amicizia, solidarietà, comune interesse
sottoporre al giudizio, al parere di qualcuno (l'abbozzo di un'opera, o
sottoposto al giudizio, al parere di qualcuno. caro, 12-ii-iox:
. -essere disposto a confessarsi da qualcuno: avere illimitata stima e fiducia in
, assicurazione. -mettersi in confidanza di qualcuno: affidarglisi con piena fiducia.
gode della confidenza, della fiducia di qualcuno; fidato. ser giovanni, i-301
. ant. che è in confidenza con qualcuno, intimo, intrinseco (in questo
le difficoltà. leopardi, 1027: se qualcuno mi parla di un avvenire lontano come
atto confidenziale, che denota intimità con qualcuno. a. verri, 2-iii-6:
? 2. figur. sopraffare qualcuno, convincerlo con argomentazioni serrate.
mi confondeano, mi sconfortavano. -mettere qualcuno nell'imbarazzo soverchiandolo di cortesie, di
, usata nel chiedere un favore a qualcuno). pulci, 6-51: in
antenati. -mettersi a confronto con qualcuno: paragonarsi a lui, confrontare,
di: a vergogna, a scorno di qualcuno, allo scopo di umiliarlo o di
-dare confusione: far vergognare, confondere qualcuno. abate isaac volgar., 1-67
paura. -essere di confusione a qualcuno: fare in modo che col proprio
venire in disaccordo, in discordia con qualcuno. s. caterina de'ricci,
di alba. alvaro, 9-499: quando qualcuno occupava un posto più o meno importante
15. rifl. figur. associarsi con qualcuno; partecipare alla medesima azione, al
austro inclinata. -essere congiunto con qualcuno: essere in sua compagnia.
dotti stranieri. -star a congiura contro qualcuno: tutti uniti ai suoi danni.
la reputazione; agire ai danni di qualcuno. g. villani, 5-38:
per estens. che concorre ai danni di qualcuno (eventi, azioni, situazioni)
. concorso di più eventi ai danni di qualcuno. arrighetto, 224: tutte le
dotta, lat. congràtulàri * rallegrarsi con qualcuno '(comp. di gratulàri '
diversi tempi e modi o solo in qualcuno di questi (un verbo).
, rendersela propria. -divenire connaturale a qualcuno (una cosa): divenirgli così propria
modo che una qualità diventi naturale in qualcuno, far sì che diventi parte della
agg. divenuto parte della natura in qualcuno, radicato profondamente, congenito, conforme
conforme alla natura di qualcosa o di qualcuno. dante, conv.,
altre facce di comuni conoscenti, persino qualcuno del mio albergo. 5
con essa alcun rapporto. -far conoscere qualcuno: fare in modo che ne vengano
o stringere rapporti familiari, amichevoli con qualcuno. -anche recipr. - conoscere tutti
-far conoscere: presentare. -non conoscere qualcuno: non voler avere con esso alcun
22. locuz. -conoscere qualcosa da qualcuno: riconoscere di essere debitore, di
essere debitore, di dovere qualcosa a qualcuno. francesco da barberino, 44:
dal gigante ero abbattuto. -conoscere qualcuno per un dato nome, un dato
padre in figlio. -conoscersi con qualcuno o con qualche cosa: averne esperienza
conoscesi colli romani. -conoscersi da qualcuno: differenziarsi da esso. v
. 3. ant. far qualcuno conoscitore: renderlo consapevole dei propri errori
alla storia. 11. votare qualcuno a essere preda della vendetta di una
l'ira degli dèi sul capo di qualcuno. ser giovanni, ii-119: appio
14. dedicare, offrire a qualcuno, come atto di omaggio, il
che si pone volentieri al servizio di qualcuno, riconoscendone l'autorità. foscolo
un'insegna o un oggetto simbolico a qualcuno perché ne abbia cura e lo custodisca
conségno). dare, rimettere a qualcuno una cosa; affidare a qualcuno una
a qualcuno una cosa; affidare a qualcuno una persona in custodia; trasferire il
la proprietà; trasferire una cosa a qualcuno perchè se ne serva, o ne
interessi spirituali; mettersi al servizio di qualcuno, affidarsi alla benevolenza di una persona
inseguire, rincorrere, andar dietro a qualcuno. -anche al figur.: accompagnare,
si rivolge un invito, una richiesta a qualcuno). d'annunzio, iv-2-436:
il compito di tutelare i diritti di qualcuno in una controversia (su richiesta della
a esame. -venire in considerazione a qualcuno: venirgli in mente. guicciardini
a pomarance. -cadere in considerazione di qualcuno: essere oggetto del suo interesse,
vostri. -essere in considerazione a qualcuno: godere della sua stima. -essere
credito. -mettere in considerazione a qualcuno: far apprezzare. caro,
, responso. -prendere il consiglio di qualcuno: ascoltarlo. - uscire dal consiglio
ascoltarlo. - uscire dal consiglio di qualcuno: scostarsene, non seguirlo. compagni
in consiglio: mettersi d'accordo con qualcuno; combinare, concertare qualcosa. breve
ordinamento cun alcuna persona. -fare qualcuno di consiglio: consigliarsi abitualmente con lui
tadini. -prendere consiglio da qualcuno: lasciarsi consigliare da lui. -
a'goti. -tenere consigli con qualcuno: scambiare pareri, esortazioni, propositi
con l'intenzione di recare conforto a qualcuno (in occasione di un lutto,
-componimento poetico scritto a consolazione di qualcuno. carducci, iii-10-295: dalla giovenile
cardarelli, 3-88: è probabile che qualcuno giudichi non troppo consono alla natura dei
la croce, girare la croce: morire qualcuno, esservi gran numero di morti.
addosso, contro, dietro, sopra qualcuno o qualcosa: dime male pubblicamente,
-fare croce, la croce di qualcosa a qualcuno: supplicarlo, scongiurarlo con le braccia
viene il vostro discontentarvene? -fuggire qualcuno o qualcosa più che il diavolo o
la croce: lo stesso che fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo l'acqua
voi sto in croce. -tenere qualcuno in croce: tenerlo in uno stato
la croce addosso a uno, contro qualcuno o qualcosa. bandello, 1-17 (
. -fare un crocione a o sopra qualcuno o a qualcosa: rinunciarvi del tutto
bisogno di prima di prendersela con qualcuno, egli era tornato a rimuginar l'
. gridar crucifige; sparlare aspramente di qualcuno, biasimarlo con parole crude e spietate
principi? -ant. crudele a qualcuno, crudele di qualcuno, crudele in
-ant. crudele a qualcuno, crudele di qualcuno, crudele in qualcuno: spietato,
, crudele di qualcuno, crudele in qualcuno: spietato, feroce nei confronti di
del giure. -fare entrar qualcuno in una cruna d'ago: avvilirlo
cani: imprecazione per augurare male a qualcuno. g. m. cecchi
8. locuz. - cucire qualcuno: ingannarlo, truffarlo, raggirarlo.
, alla gonna, alla cintola di qualcuno: che si tiene sempre vicino,
beffare, canzonare; prendersi gioco di qualcuno. — anche assol. salvetti,
. -fare calze e cuffioni di qualcuno: mormorare sul suo conto.
specie di principato efimero; trova sempre qualcuno per giurare nelle sue parole ed una
. 7. figur. tenere qualcuno in uno stato di fiduciosa certezza,
v. cece. -avere in culo qualcuno: averlo in antipatia, odiarlo.
dignità. -entrare nel culo a qualcuno: diventargli antipatico, dargli fastidio.
. camicia. -fare il culo a qualcuno: ingannarlo, imbrogliarlo, primeggiare su
-fare il culo rosso a qualcuno: batterlo con forza. lippi
-la camicia non tocca il culo a qualcuno: v. camicia. -mettere
vero. -pelare il culo a qualcuno: spillargli molti quattrini, spennarlo.
; l'onore che si dimostra a qualcuno per la sua eccellenza e dignità;
cuocere un uovo fresco al caldo di qualcuno: non poter fare affidamento su una
picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto sullo stradone. 6
il cuore, porre il cuore in qualcuno, in qualche cosa: affezionarsi.
: affezionarsi. -prendere il cuore a qualcuno: farlo innamorare. giacomo da
paesi. -avere il cuore a qualcuno o a qualche cosa: tenervi rivolto
novella? -cascare di cuore a qualcuno: perderne il favore, l'affetto
nimico. -cavare il cuore a qualcuno: ucciderlo, trucidarlo ferocemente.
-cavarsi il cuore per qualcuno: aiutarlo in ogni modo (
-dare il cuore in deposito a qualcuno: abban- donarglisi con affetto.
consiglio. -essere il cuore di qualcuno: suo amico intimo. machiavelli
popolo. -essere nel cuore a qualcuno: esserne amato. -anche: esserne
le genti. -prendere cuore addosso a qualcuno: mettersi a soverchiarlo.
). -restare a cuore di qualcuno: rimanere affidato alle sue cure.
gusto. -far ridere il cuore a qualcuno: farlo ridere di gusto. aretino
di morti. panzini, iii-355: qualcuno di quei violenti doveva, nelle cupe tenebre
si venne. -pigliare in cupola qualcuno: prendere in uggia, in antipatia
tranquillità, sempre con la paura che qualcuno indovinasse la cura insopportabile che aveva dentro
, prender cura, tener cura di qualcuno, a qualcuno, di qualcosa,
, tener cura di qualcuno, a qualcuno, di qualcosa, a qualcosa:
-aver cura, tener cura a qualcuno o di qualcuno, a qualcosa o
cura, tener cura a qualcuno o di qualcuno, a qualcosa o di qualcosa:
pagar voi. -avere in cura qualcuno: curare durante il decorso della malattia
? ». -avere in cura qualcuno o qualcosa: avere in custodia.
facciate coraggio. -aversi cura da qualcuno o da qualche cosa: stare in
-essere sotto la protezione di qualcuno, essere affidato alla sua tutela.
-metter cura, por cura a qualcuno o a qualcosa: considerare attentamente,
mettea co'sui. -mettere in cura qualcuno: destare il desiderio, suscitare la
-dar cura, lasciar cura di qualcosa a qualcuno: curàbile, agg. che può essere
paura. -dare in cura a qualcuno: affidare in custodia, porre sotto
». -essere a cura di qualcuno: stare a cuore, premere molto
di qualcosa; che ha a cuore qualcuno o qualcosa (e gli importa cosi
. letter. far caso o stima di qualcuno o di qualche cosa, farne oggetto
). aver cura, interessarsi di qualcuno; badare, far caso o stima
toscana. -pubblicato a cura di qualcuno (un'edizione); commentato (
assistere, custodire, prendersi cura di qualcuno; chi presiede, sovrintende al buon
3. letter. che ha cura di qualcuno o di qualche cosa; sollecito,
singolarissima; perchè, metti caso, incontrarono qualcuno che gli disse: « curiosa!
all'ordine. -mettere al curro qualcuno: indurlo, istigarlo a far qualcosa
addetto alla cura e alla sorveglianza di qualcuno. algarotti, 2-503: lesbia,
2. locuz. -forbire la cute a qualcuno: satireggiarlo aspramente, criticarne con duro
un oggetto; determina il luogo ove qualcuno o qualche cosa si trovano, ove
parteggiare per me, per te, per qualcuno. giov. cavalcanti, 52:
del lume e dei dadi: dare a qualcuno quanto gli viene, quanto merita,
-pigliare, tenere i dadi a qualcuno: impedirgli di agire togliendogli l'iniziativa