ricchissime, che foro / a seminar quagiù buone bobolce! esopo volgar., io
, per dare e mandare l'influenzie quagiù a le cose che si generano e producono
. battoli, 5-112: discese fin quagiù basso, a fare, in abito e
abati, 361: la pietà, che quagiù gli egri sovviene, / d'umido
v'afferra nel tronco per divellervi di quagiù, v'è fibra del vostro cuore,
cause naturali, che l'anima riempie quagiù d'una parte di quella compita felicità che
/ botticine pantane / che poi son quagiù rane. = cfr. pantano1.
sia, / che contra il mio voler quagiù rimanga, / perché fortuna in me
. quaggiù { qua giù, quagiù, quaggiùé), aw. qua
volgar., 3-30: erano due cori quagiù in terra, ma era uno superno
l'angoscia de le genti / che son quagiù, nel viso mi dipigne / quella pietà