gran mercato mondiale. = daltanglo-americ. punk, propr. 'legno marcio '.
culturali e di costume del movimento 'punk '(e ha valore iron.
» si domanda se schopenhauer 'era un punk ', in quanto 'l'essenza
», 21-iii-1986], 7: i punk non accettano i diversi, il tamarro
: barboni buoni, borghesi gretti, punk terribilisti, drogati, pensionati-zom- bies.
l'unità », 17-xi-1995]: passato punk, situazio- nista, sempre sedotta dalla
. da cyber [netics] 'cibernetica'e punk. cybersèsso [sajbersèsso],
genere musicale evolutosi negli anni ottanta dal punk, caratterizzato da atmosfere notturne e decadenti
idem, 1-123: un terzo cuciniere molto punk che porta l'orecchino solo durante le
cui sonorità sono state riprese in chiave punk negli anni '8o. = voce fr
rock che combina sonorità heavy metal e punk. = voce ingl. americ.
genere musicale che costituisce una variazione del punk, caratterizzato da ritmi estremamente veloci e
ingl., comp. da hardcore e punk. hard-cover [ardkóver], sm
[20-vii-1986]: a new york i punk sono nella bowery (un quartiere malfamato
modo di fare musica che arrivava dal punk e dalla new wave'. 2
a base di chitarre lancinanti, voci punk, contaminazioni free jazz. =
giovanile, ballo, in origine tipico dei punk, che consiste nel saltare dandosi spinte
usato? non lo vogliono capire che i punk che conoscono loro sono finiti a metà
= deriv. da pungolare. punk [pank], agg. invar.
messaggero [17-vii-1979]: amate lo sgangheratissimo punk? = voce gerg. ingl.
. gerg. forma estrema della musica punk, affine all'hardcore-punk. 2
affine all'hardcore-punk. 2. punk che porta all'estremo il rifiuto provocatorio delle
e punkabbéstia. = comp. da punk e bestia. punkeggiante, agg
punkeggiante, agg. che si atteggia a punk. 2. che imita,
abbigliamento o i modi espressivi tipici dei punk. l'espresso [3-iv-1983],
stars. = deriv. da punk, coi suff. dei verbi frequent.
punkettaro, agg. che appartiene al movimento punk (e ha valore spreg. e
terrazze. = incr. di punk con [gruppettaro. punk rock
di punk con [gruppettaro. punk rock [pank ròk], sm.
. mus. genere musicale proprio dei punk, dal ritmo violento e caotico.
molto lontani dalle rasoiate degli adepti del punk rock? = locuz. ingl.
locuz. ingl., comp. da punk e rock. puntàt, inter
, la generazione meno controllabile dopo i punk. = voce ingl.,
s. ballestra, 2-18: il circuito punk aveva... sostenuto senza mezzi
kill? erano il gruppo capofila del punk femminista statunitense, quel filone che poi fu
, luddisti, disperati, alcolizzati, punk. = locuz. ingl. americ
due pariolini di questa minchia che facevano i punk. – rompere, scassare, spaccare
clx -199: 'cresta': pettinatura comune tra punk e new waver, consistente in capelli
di aggregazione più trend della città oltre ai punk ortodossi ci sono anche i new waver
una bella pogata da centro sociale con gruppo punk emiliano che pompa tosto nel fondo della
, ballo, in origine tipico dei punk, che consiste nel saltare dandosi spinte e
è spazio per il sesso nel nichilismo punk, il corpo viene usato come territorio di
mortificazioni ed autolesionismo, come nel ballo punk per eccellenza, il 'pogo', che in
/, sf. invar. fanzine punk. m. philopat, 11-1
in via misurata a fare qualche festa punk. t. scarpa, 3-60: fine
= voce ingl., comp. da punk 'punk'e da [maga] zine 'rivista'
. – in partic.: musica punk che tratta temi legati all'omosessualità.
. attivista o seguace di un movimento punk postfemminista sorto negli stati uniti nel 1991.
sm. e f. invar. ballo punk eseguito muovendo ritmicamente gambe e braccia come
5-190: « datosi che è scoppiato il punk, voglio un taglio un po'punk
punk, voglio un taglio un po'punk », dice. il barbiere lo guarda