di sapere s'ella abbia in animo di pubblicarle [le georgiche]. panzini,
belle occasioni, si risolve arditamente a pubblicarle. = deriv. da bramoso
tutto lo zelo di raccoglierle, di pubblicarle. de sanctis, ii-15-231: non
delle rime; e credo tu possa pubblicarle. c'è un po'di frondeggiamento
ancora peggiore, pregandomi d'aiutarla a pubblicarle. 6. mus.
, scrivere in ogni giovedì le sentenze, pubblicarle al dì appresso, eseguirle nel sabato
a rivistucole ignote che fanno difficoltà a pubblicarle e pagarle. 7. che è
essere stata la mia prima intenzione di pubblicarle in breve. la sua
manco. carducci, iii-5-443: deliberai pubblicarle; portando in nota certe congetture di
, che, dovendo poi... pubblicarle, mi corse di subito per la
delle rime; e credo tu possa pubblicarle. c'è un po'di frondeggiamento di
iurisdizioni, facciamo leggere le presenti, pubblicarle, registrarle, guardarle e osservarle.
, dimmi se ho fatto male a pubblicarle. -peggior. prosàccia.
pensiero di ridurle a libro e di pubblicarle nacque dopo assai tempo, quando,
vostre che siate un po'scarsùccio nel pubblicarle. = dal lat. volg
lacunoso. carducci, iii-5-443: deliberai pubblicarle; portando in nota certe congetture di
maltrattato come scrittore, credo utile pubblicarle, per segno delle zucconerie a cui