: sostanze e accidenti; se io provo che il contagio non può esser né
tuo dolce strale / anticipato senso / provo, e già sento agli amorosi affanni
davanti mi conforta pienamente nell'afflizione che provo del suo presente. foscolo, v-57:
davanti mi conforta pienamente nell'afflizione che provo del suo presente. idem, ii-80
alleviarmi in parte di quella noia che provo nel vedermi costretto usare con questi asini
anche quando io m'allontano per poco provo non so che rammarico, non so che
: o fili d'erba, io provo / un'allegria superba / d'essere altrui
del mondo. papini, 25-180: provo un'acuta voglia di fuggire dalle città
: ma poi che il dolor ch'io provo fuor di misura penosissimo non è bastante
i segni, i giorni ormai caduti / provo a figgerli là come in un tondo
stendo all'erbe la mano, e provo intanto / d'angue voluminoso aspra puntura
, quelle percezioni di sensazioni ineffabili che provo in queste reminiscenze. pascoli, 344
reggimento glorioso. govoni, 2-228: provo il senso di pena / per me /
di vedermi attaccato alla vita / che provo sempre / ogni volta che vedo un
idem, iii-19: il tremito che provo scrivendo a lei,... scrivendo
dicea: -così l'operar mio vi provo. nieri, 187: se muore un
petto. leopardi, ii-1116: io provo... un orrore del non far
aggiunto agli anni ed ai disgusti che provo, giudico addirittura precursore del mio prossimo
i segni, i giorni ormai caduti / provo a figgerli là come in un tondo
che l'immitigabile avversione, che io provo. /. neri, 3-5:
io le credo più culte, e le provo più cortesi de'loro figli, sposi
che ho provata questi mesi passati, e provo ancora presentemente; e questa cattiva sanità
in voi non trovo, / perduto provo -lo chiamar merzidi. / ché tanto
gioco; / se in me lo provo, di miseria è pieno; / è
li getto tosto sulla carta, li provo al clavicembalo, e quando ne sento io
, ii-1-419: diceva elli: s'io provo ch'egli è colpàbile, che farete
è ima compiacenza estrema, che non provo la maggiore in questa vita, il
è una compiacenza estrema, che non provo la maggiore in questa vita, il
con lei congiunto, / ed io provo, oimè! tal congiunzione. alberti,
con lei congiunto, / ed io provo, oimè! tal congiunzione. boccaccio
contemplare e giudicare la vita. provo io questo rinnovamento morale? no, ed
le credo più culte, e le provo più cortesi de'loro figli, sposi
for d'onne pena possedendo altura; / provo tormento, qual non me cuitava,
da tante e tante iniquità deformi / provo acceso e confuso e sprone e freno:
. battista, iii-392: refrigerio non provo a'miei tormenti, / e rimedio dispero
quali depressioni di spirito e di cuore io provo non tanto di rado, comprenderesti il
/ ch'altro diletto che 'nparar non provo: / quattro destrier vie più che
mio qualunque siano, nell'atto che provo l'idea del color cilestro, determinano la
fu di giovamento a nessuno, oggi la provo di non ordinario sollievo alle mie diaboliche
. foscolo, xv-376: ma io non provo agg. munito di diaframma: un motore
infinita in que'superni seggi, / non provo colassi diletto tanto / ch'a la
, 8-68: altro diletto che giuocar non provo: / e da giuocare ormai son
, 457: reprimo la ripugnanza che provo a questo sminuzzamento del pensiero, a questo
fuggendo come un pazzo, quello che ora provo per questa ignominia! comisso, 14-117
santa disposizione. magalotti, 24-164: provo qualche ripugnanza e arrossisco di domandar conto
sentir, tasto, / ch'ai primo provo d'amor si distolte. alberti,
dolce il fòle / provi, come provo io, / questo ardente disio,
'l parlar de la vita ch'io provo, / par che si drizzi degnamente a
gigante. v. colonna, 1-72: provo tra duri scogli e fiero vento /
da èptepatveo * faccio apparire, mostro, provo '); cfr. fr.
siano anche di felici, ma non mi provo a citarli perché darebbe loro l'esclusione
di molto in giù per la difficoltà che provo nell'espel- lerlo. de roberto,
a così vari sensi, ch'io provo un vero bisogno d'esporle, o d'
, sf. ant. sfogo d'aria provo cato nei vasi sanguigni mediante
tocca, e io il nego e il provo con evidentissima ragione che potrai con l'
! ahimè che tremo ho fatto! provo / se mi fa bono un po'
piacere che ne ho provato e ne provo, eguaglia l'amor grande che io gli
che ha fatto. brancoli, ii-234: provo un grande benessere pensando che ho fatto
dolce il fèle / provi, come provo io, / questo ardente disio, /
feceste corporato. iacopone, 90-17: provo tormento, qual non me cuitava, /
in queste due righe quale io lo provo nella più viva parte del cuore,
, / che stiramenti per la vita io provo! / -bene! si dorme?
compatimento. de amicis, i-142: provo a chiamarla per nome non so perché.
fu di giovamento a nessuno, oggi la provo di non ordinario sollievo alle mie diaboiliche
inutile anch'essa la virtù, e provo forte come non ho mai / il senso
.. quali meraviglie della tua potenza, provo io a sì grand'uopo ed in
, forzati, e pure io ne provo l'effetto. g. gozzi, 1-57
crepanti. v. colonna, 1-72: provo tra duri scogli e fiero vento /
edmondo no, questo francamente non lo provo. moravia, iv-79: io in certe
non parto, non resto, / ma provo il martire, / che avrei nel
provai le furie... e provo. monti, 2-29: colla furia della
dio si muova. e per prima il provo per l'autorità del grande gerarca dionisio
. croce, iii-32-265: confesso che provo un certo fastidio nel vedere i miei modesti
v-1-117: mercé de i vostri versi provo come sa gonfiar la superbia. fiamma
sgonfiato. foscolo, xv-376: io non provo né spine, né diaframma gonfiato,
sia un amico fedele, io lo provo al presente: e nel vero io
le credo più culte, e le provo più cortesi dei loro figli, sposi,
. v. colonna, 1-72: provo tra duri scogli e fiero vento / tonde
or la credo, però ch'io la provo / en tal guisa, che,
di paradossi parrò, se esemplificando non provo, o almeno non identifico il mio
: la casa è devastata, / provo / questa acqua. dalla croce, iii-29
. saba, 412: per voi provo un dono raro, / del diamante la
felice. guarini, 132: i'provo / la pena de la morte / e
i-1-21: altro diletto che 'mparar non provo. b. segni, 9-22: all'
luogo e direttamente per la sollecitudine che provo verso la verità. -ant.
enperzò che lo fogo lo qual è da provo suol plui danar e piu scotar che
core. della casa, 661: tal provo io lei; che più s'impetra
. beccaria [caffè], 37: provo in esperienza che l'odore mi eccita
irruginite, e non forbisco e non provo le mie, a che si riuscirà?
le adempiono. verga, 1-134: provo delle sfumature sì care...,
, devo forse l'incomodùccio che provo da due mesi a questa parte
sono animali indomiti, e io lo provo per quotidiana esperienza. 2. per
un'ansietà che non so placare. provo e riprovo il fucile, v'innesto la
invita / con accidenti tai che spesso i'provo / la morte istessa e punto non
: sostanze e accidenti; e se io provo che il contagio non può esser né
ridare alternativamente l'accensione al motore, provo cando così una serie di
compagnia che nel corporale, sì 'l provo e mostro per quattro belle ragioni;
non può formarsi, / s'io stesso provo in lei mio stil cangiarsi, /
pensiero. guidiccioni, i-85: 10 provo un solo / vivo conforto fra cotanta noia
, quell'instrumento e quegli animali, provo la stessa emozione che mi percuote quando fisso
acerbi e velenosi stecchi, / ch'io provo per lo petto e per li fianchi
, il petto, le spalle. provo, al fresco lavaggio, come se mi
sarebbe leggero conforto al dolore ch'io provo, se potessi come tu dici,
. testa cillenio, xxxix-n-43: or provo el dicto antico ch'un gran bene
12. 9. caro amico, provo un vero rimorso di esaurirti in tal guisa
, sì, locco e ve lo provo. borsi, 1-103: per qualche annetto
amor, i''l so, che 'l provo a le tua mani. / vedesti
sguardo. lapo gianni, xxxv-n-599: provo ben ciò: che la luce del
luetismo, sm. medie. intossicazione provo cata dal treponema della lue
miei] la morte / ch'i'provo lunge da madonna stando. petrarca, 164-14
guardate se questo è essere il medesimo: provo dunque la minore (essendo la maggiore
marinetti, 2-iii-299: addormentatomi profondamente provo nella austera magra gelata stazione di mosca la
immersa in una gran malinconia? anch'io provo la stessa malattia. delfico, ii-50
male senza rimedio, e io lo provo. tasso, 12-85: qual in membro
amor di valimento; / cotale amante provo / ch'è ricco e maritato, /
so perché l'ho provato e lo provo. giovani lavoratori delle arti intellettuali e
e marmi per la noia ch'io provo nell'usar con loro. tommaseo [
parto, non resto, / ma provo il martire / che avrei nel partire,
delle parole. spallanzani, i-90: provo un indicibile piacere nel vedere che noi
che queste parti li convenghino, vel provo... col mostrarvi questo nelle
. anonimo, 1-555: cotale amante provo / ch'è ricco e meritato,
, xvii-236: la pace ch'io provo mestamente quassù, sarebbe invece lietissima s'
, di una quantità di medicine che provo continuamente a mettere, chissà mai imbroccassi
ministri. guerrazzi, 9-ii-180: io provo senza fine amaro il calice della mia
questo è essere il medesimo; provo dunque la minore (essendo la maggiore manifestis-
sempre a te, non vivo e non provo conforto alcuno se ti vedo sconfortato e
di raccapriccio e di consolazione ch'io provo, abbracciandoti. papini, i-1085: una
a te, non vivo e non provo conforto alcuno se ti vedo sconfortato e
, miser a me, sovente il provo, / veggendo bella la nemica mia
un segno di riconoscimento. / mi provo a modularlo nella speranza / che tutti
pesante mole / di silenzio profondo / provo tacendo inusitate pene. cesarotti, 1-xli-229
ii-192: notabile mortificazione e rossore [provo]... per la continua
oh, questo no. / ve lo provo: in monastero / v'è un
guida amor, ch'ogni segnato calle / provo contrario a la tranquilla vita. b
provato sì amaro morsello, / e provo e proverò, stando esitic- cio,
seguito all'ostruzione del codotto nasale provo cata da un episodio flogistico
murrina2, sf. veter. malattia tropicale provo cata dal tripanosoma hippicum,
sostenere il concetto dell'anima universale, provo una tale mortificazione di questo sapere che
). mazzini, iv-1-260: io provo un bisogno ardente, un bisogno tutto
. angiolieri, xxxv-11-370: la provo [la pena d'amore] /
'(e, nel medio, 'provo prurito '), da connettere probabilmente
odio è una passione, e io non provo più passioni. -recipr.
agente fìsico); agire in modo da provo care tormento, disagio fisico
, 3-33: di morte e d'amor provo l'offese. 5. ant
, riesce onnipotente; e io lo provo; ma che riesca funesto, t'inganni
ched io non saccia in che guisa mi provo; / ardo, consumo e struggo
zampe sull'orlo. sbarbaro, 2-57: provo un disagio simile a chi veda /
200: buona donna, / non sol provo pietà de'casi vostri, / ma
queste due sonetti... e mi provo a dichiararne (e forse le oscurerò
libreria è abbastanza grande, ma io provo un senso di rabbia ogni volta che
libreria è abbastanza grande, ma io provo un senso di rabbia ogni volta che
infantile. lapo gianni, xxxv-n-599: provo ciò: che 'l tuo senno pargoletto
ho animo: il rossore, / che provo, parla abbastanza. manzoni, pr
avventurosi colli. guarini, 130: 1'provo / la pena de la morte /
leggerli non mi fo forza, ma provo un diletto infinito e squisitissimo. moretti,
tuoi, a cui noi siamo a provo, / e che ne mostri là dove
viso, il petto, le spalle. provo, al fresco lavaggio, come se
la partita / sì malagevolmente pato e provo / per una fratellanza sì gradita?
svegliandomi il mattino, a volte io provo / si acuta ripugnanza a ritornare /
orribilmente volgare, laido, repellente e provo una voglia pazza di baciarlo.
: dopo aver scritto alcune lettere ne provo io stesso dispetto, tanto mi accorgo di
7tet, pàcw, allotropo di rceipàco * provo, sperimento '.
'l semegliante: / e s'i'noi provo, vo'che l'om me penda
amor, ch'ogni segnato calle / provo contrario a la tranquilla via. boccaccio
affrontarla. c. arrighi, 1-199: provo nell'anima non peranco inaridita un palpito
perdizione. d'annunzio, iv-1-233: provo come una instigazione sorda a far qualche
crebbe in me, e periodicamente la provo in primavera. leopardi, iù-716: ripeto
/ alla materia e all'utensile. provo / la mia perizia, e l'ansia
l'ho provata, ma ora non la provo più, quella dolce malinconia che partorisce
del vostro pensier, ke pervera la provo. = comp. da per
che sotto amor mi trove / e provo spesso in me com'è molesta / la
occhi all'occidente. montale, 9-92: provo dolore per tutto, anche per l'
queste piaghe: dal dolore ch'io ne provo, m'immagino il tuo.
canteo, 51: chiaramente io veggio e provo / per lunga experienzia esser molesto /
comandare che a quattro gatti. né provo alcuna vergogna a convenire di questa ambizione
: il plumbeo piede invano a mover provo, / già un'angoscia mortai mi
, / vi porto impresso, qual vi provo in fatto, / un pochétto incostante
libreria è abbastanza grande, ma io provo un senso di rabbia ogni volta che
politica, non che cristiana, evidentemente non provo non poter mai aver fama o di
, sì come per lo vangel provo, / presso a la croce 'n esso
], a cui noi siamo a provo, / e che ne mostri là dove
era, sì come per lo vangel provo, / presso a la croce 'n
conforme di positura. lancellotti, 2-125: provo ancora qualche difficoltà in pensando che non
non è vero, / e vel provo or per le poste. c. gozzi
la sapete rinvestire: - mi ci provo e mi vien preciso preciso: allora non
sarebbe leggero conforto al dolore ch'io provo, se potessi, come tu dici,
: or, poiché chiaramente io veggio e provo / per lunga experienzia esser molesto /
, quanto io, essendone privato, provo ogni ora, ad alcuni è stata spesso
privo / di tutto quel ch'io provo ognora e sento / e sentirò perfin
di solito. montale, 9-92: provo dolore per tutto, anche per l'ilota
odio è una passione, e io non provo più passioni. leoni, 43:
, pruov are), tr. { provo). sottoporre a una prova un
provato. giuglaris, 148: chi provo una volta il mare in furiosa tempesta non
guida amor, ch'ogni segnato calle / provo contrario a la tranquilla vita. g
può formarsi, / s'io stesso provo in lei mio stil cangiarsi / per soverchia
che suole? vimina, 19: io provo che a me ancora interviene il medesimo
sudore aspersa / stendo la mano e provo / ancor gelate le noiose piume.
: altro diletto che 'mparar non provo. boccaccio, dee., proem.
g. gozzi, i-7-221: io chiaro provo / io sento già fra 'l gelo
20: io che faccio così, ratto provo / e non trovo - merzede in
bellincioni, i-227: ventura avete, e provo con ragioni, / voi, che
che mi face amare; / e provo al core ch'egli è quel che vede
questa via; ma io te insegno e provo / per lu testamento novu. castelvetro
era, sì come per lo vangel provo, / presso a la croce 'n esso
guevara], i-163: io accetto e provo, laudo e benedico la medicina,
io non saccia in che guisa mi provo. chiaro davanzati, xxiii-70: d'esto
. nelle locuz. awerb. a provo, da provo: presso, vicino;
. awerb. a provo, da provo: presso, vicino; accanto.
streiti passi, / e de provo e de loitam / de montagne forti
pergò che lo fogo lo qual è da provo suol plui danar e piu scotar che
de'tuoi, a cui noi siamo a provo, / e che ne mostri là
gli ochi torti da longi e da provo, / che d'ora in ora qualche
(v. prope). provo * (pruòvo), sm. ant
sentir tasto, / c'al primo provo d'amor si distolle, / quanto
, non che cristiana, evidentemente non provo non poter mai aver fama o di
e deriv. pruòvo, v. provo. pruporre, v. proporre.
di dedicarlo. monti, v-219: mi provo a scriverti due sole righe per dirti
foscolo, xvii-236: la pace ch'io provo mestamente quassù sarebbe invece lietissima s'io
né la ventura. quel ch'io provo in questo momento. levarsi la mattina alle
mio spirito si sono raccartocciati: non provo più il bisogno di espandermi, anzi
, 669: l'amor dello studio provo di racconciarlo colla passione, proponendo così
senso di disagio e d'arsura che provo in tutto il corpo. pavese,
chiarezza di cognizione, quale ora io provo. de sanctis, ii-18-93: tra
ed io che faccio così, ratto provo / e non trovo -merzede in cui son
avanti a elio, stavan inter lo provo e si li ameistravam, che elli no
viene e io, chissà perché, ci provo gusto a schiacciarmeli davanti allo specchio per
: pianger vorrei; ed a ritroso io provo / presso a sgorgar le lagrime rispinte
. anonimo, i-555: cotale amante provo / ch'è ricco e meritato, /
di aria libera. monetti, i-155: provo a rubar qualche rifiatata di sfroso tirando
12-183: a rimar chiacchieracce ora mi provo / co 'l solo intento, e voi
pene, / e ciò senza rimedio spesso provo. forteguerri, 8-6: il danaro
contento, tanto è il piacer ch'io provo, / ch'ogni momento il giubilo
un concetto. cesari, i-355: provo in me stesso quel medesimo che già
ancora / risguardo, in me gli provo, e 'l ghiaccio sfarsi / sento e
tu de'pensar lui esser, pena provo / or no''nd'oscisse. boccaccio,
irruginite, e non forbisco e non provo le mie, a che mi riuscirà
augusta maestà vostra, quanta ora ne provo nel voler esprimere la rivoluzione che ha
matteo galiano. spallanzani, i-175: provo una spezie di filosofico rossore nel mettere
, quanto io, essendone privato, provo ogni ora, ad alcuni è stata spesso
agravao de lo dormir, / chi provo fo de lo morir, / e stremortio
il sangue per la passione ch'io provo; ma ci vuol pazienza. -ingrossarsi
nel caso di mio fratello buona memoria provo tutto al contrario, che 'l sangue
amanti: / l'un stato or provo e l'altro già provai, / e
mi fanno queste cose è la stessa che provo leggendo certe pagine dei libri di storia
de streiti passi, / e de provo e de loitam / de montagne forti xassi
non vedea mai il ben ch'io provo. -placato (l'ira,
approssimativo, casuale, sbadato e ne provo un fastidio intollerabile. 2.
nel vederla partire. graf 5-280: provo dentro, nel cor stretto e conquiso,
la stessa, benché più plastica, che provo quando scorgo dentro ogni mio atto un
, scintilluzza. guazzo, 1-263: provo con mio infinito martora che, s'el-
stati d'animo e di passioni incontrollate o provo migliorini [s. v
a te, non vivo e non provo conforto alcuno se ti vedo sconfortato e disanimato
dolce il fèle / provi, come provo io, / questo ardente disio / che
31: lo fogo lo qual è da provo suol pluidanar e piu scotar che quelo che
: marinarla. jahier, 126: provo come un rimorso sociale quando li trovo
palato, che sdegno di stomaco io provo! -infiammazione, irritazione di un
acerbi e velenosi stecchi, / ch'io provo porse il biglietto, che ella
. vimina, 19: io provo che a me ancora interviene il medesimo
guida amor, ch'ogni segnato calle / provo contrario a la tranquilla vita. lorenzo
la sembianza. iacopone, 90-17: provo tormento, qual non mecuitava, / che
tutti i miei guai, / ch'io provo nello e. gadda, 18-239
, 8-100: tra i miei compagni provo la spiacevole sensazione di dovermi verfognare di
è ribellato il sensointeriore, / entro cui provo un stimolo pungente ». -senso
200: buona donna, / non sol provo pietà de'casi vostri, / ma
moravia, 14-68: io provo in questo momento un certo sentimento che
som degni, / venze gare e provo de cento! registro lucchese del1268, v-375-14
/ ogni anima gentil sì come io provo, / avrìa de la sua laura sfitto
, i-6-84: sforzare i marinari invan mi provo: / negan tentar, finché quel
nascosto. monelli, i-155: prima provo a rubar qualche rifiatata disfroso tirando su un
troppo affanno è quel che per lei provo. pindemonte, iii- 74:
confesso, con tutta l'ammirazione che provo per il grande hugo e per le sue
3-3-198: che fallacia assolutamente vi sia lo provo col tessere un argumento formato su le
fuori. pellico, 2-119: s'io provo a mangiare per due o tre giorni
, e tutte / di re le smanie provo: il rio sospetto, / il
viso, il petto, le spalle. provo, al fresco lavaggio, come se
, 457: reprimo la ripugnanza che provo a questo sminuzzamento del pensiero.
dico, stasera; non so quel che provo.. è una strana volubilità.
all'intelletto ed il sollievo ch'io provo in trovarmi a contatto con chi l'
'l semegliante: / e s'i'noi provo, vò che l'om me penda.
. lapo gianni, xxxv-ii-509: provo ciò: che 'l tuo [di amore
questo il suo universo: più io provo uno strano gusto a lasciarla in sospeso
politica non che cristiana evidentemente non provo non poter mai aver fama o di prudente
, o divini padri, ch'io provo gli effetti della vostra clemenza, soverchianti
metodi illegali e violenti, spesso fino a provo 5. agitare violentemente la
ho d'abbracciarti, e la consolazione che provo della vicinanza del momento, non lo
sciupare un oggetto o tori, ben provo che mi hanno favorito come padri. denina
cose troppo note alla mente, / e provo raccapriccio a saper che ho vissuto.
gozzano, i-779: non so che cosa provo nel rivederti così spaziosamente bella!
dono / dai più speciali c'ogne giorno provo. pietro de'faitinelli,
, e in specie adesso / lo provo più stucchevole e indiscreto. angiolini, 2-148
. guidiccioni, i-85: io provo un solo / vivo conforto fra cotanta noia
di cose su cui io mi dispero, provo più soggezione che simpatia.
mia vita privata. pasolini, 18-192: provo una strana antipatia per i tre astronauti
ii-8-62: da mia parte, non provo il rossore di cui altri sentirebbe inondato il
5-39: è vino locale. lo provo: spillato dalla botte, fresco, amaragnolo
. foscolo, xv-376: io non provo né spine, né diaframma gonfiato,
ched io non saccia in che guisa mi provo. dante, purg., 3-80:
e velenosi stecchi, / ch'io provo per lo petto e per li fianchi.
una piccola cassetta. pea, 7-156: provo intanto a se- dermici, sopra quei
ora bona, / stor- mezam fin provo nona / con bataia forte e fera.
stormo. zo che note era, / provo lo sol de stramontar, / pensam lo
scherzosa. emiliani-giudici, 1-39: provo cento volte più diletto a leggere una
: per zo che note era, / provo lo sol de stramontar, / pensam
sudata, sf. abbondante emissione di sudore provo cata da uno sforzo fisico
remo nel suo svolgersi... ora provo a riversare tutta l'attenmartello, 6-ii-237
fors'io, tantalo novo, questo supplizio provo, acciò in doglia e martìro nel
di casti eremiti. moravia, 18-300: provo intanto un sentimento furioso di rimorso,
non sarebbe leggero conforto al dolore ch'io provo, se potessi come tu dici,
pers, 3-62: oh quanto per te provo invìdo affetto! / deh, potess'
migliore. refrigerio, xxxviii-89: io provo tante angoscie e tedio / che più non
via; / ma io te insegno e provo / per lu testamento novu. arrighetto
, sf. biochim. sostanza tossica che provo ca un aumento della pressione
, 1-227: ventura avete, e provo con ragioni, / voi, che i
proprio o caratteristico della tossinfezione; che provo = comp. da toss
un così trafiggente dolore come questo che provo nel vedermi dinanzi il documento che siamo
avrà certo sentito raccontare come me. provo a trascriverla più esattamente possibile. p
lettere), e il tremito che provo scrivendo a lei, che scrivendo a re
/ per zo che la stae ì'è provo, / tute fam fiior de novo
sigaro. svevo, 8-511: il fanciullo provo e, pare, riuscì presto perché
e la gran gioi che lei vedendo provo. 2. sm. poesia
turbamento interiore. loredano, 2-492: provo nella mia anima una tumultuazióne d'affetti
diletti e lunghe doglie, / ch'io provo, che tua serva sono e fui
: li studio attento e di raccor mi provo / all'usato esercizio i materiali /
provato sì amaro morsello, / e provo e proverò, stando esiticelo, / che
e allora mi raddoppiami la gioia che provo nel vedere i tuoi caratteri. c
sarebbe leggero conforto al dolore ch'io provo, se potessi come tu dici,
'l semegliante: / e s'i'noi provo, vo'che l'om me penda.
: che fallacia assolutamente vi sia, lo provo col tessere un argumento formato su le
del vezzosissimo seno. goldoni, xi-72: provo un novel tormento, / provo un
: provo un novel tormento, / provo un novello ardore: / per quegli
da viziosa e turbolenta passione, il provo anche alla mansuetudine e alla umiltà che
personificati. guidiccioni, i-85: io provo un solo / vivo conforto fra cotanta
propria volontà. loredano, 2-i-124: provo con mia soverchia mestizia, che l'incostanza
é a differenza di lei, non provo nessuna curiosità voyeuristica. 2. per
bo-cavernoso e dello sfintere esterno dell'ano, provo sono molti falconi. carducci
fianchi, e a la coscia / provo la punta de la mia zagaglia.
sent'io lo zufolétto, / io ne provo un tal diletto, / che non
[6-xi-1993]: io, politrasfuso, provo grande rabbia. = voce dotta
[to] provide 'provvedere'. provo [provo], agg. invar.
] provide 'provvedere'. provo [provo], agg. invar. (anche
s. lorenzini, clxxvi-354: provo adesso una certa meraviglia nel ripensare come
penso serpente leone ed aquila tutti insieme provo una sorta di ardua strematezza. =
, 59: qui sento, godo, provo qualche emozione, senza dover ricorrere allo