, verdi, riunite a rosetta e prostrate sul terreno, da cui si eleva ^
sgabello / son le sepolte, e le prostrate mura / l'arduo monte al suo
restavano in molti luoghi spogliati i monasteri, prostrate timmagini, rovinati gli altari e bruttamente
altre contrade d'italia già eran molto bene prostrate e quasi deserte, prima che l'
gialleggiavano a destra e a sinistra, prostrate nella vampa fremente del pomeriggio. sbarbaro
, xvi-213: le sue forze sono prostrate; il suo petto è affannoso;
vii-145: s'io ho le muse vilmente prostrate / nelle fornice del vulgo dolente,
gialleggiavano a destra e a sinistra, prostrate nella vampa fremente del pomeriggio. c
possendo il molle incarco, / cascan prostrate, come morte, a terra. tasso
, l'altra le mie monache; quali prostrate a'piedi vostri vi raccomando.
senza solitudine, / repressi squilli da prostrate messi, / estate. 2.
; sono erbe annuali, pelose, prostrate, con foglie pinnate, lobate o
nepentàcee che vivono nelle regioni tropicali, prostrate o rampicanti, talvolta epifite, a
vii-145: s'io ho le muse vilmente prostrate
, né tonda del tempo avrà forse prostrate quelle orgogliose moli, dove giaceano le
che l'antiche leggi del regno erano prostrate a terra e che andava decadendo l'
/ in sì gran copia che, prostrate e dome / dell'infermo le forze,
portamento variabili (alte pochi centimetri e prostrate o alcuni metri ed erette),
o inspessite; possono essere erette, prostrate o rampicanti; sono per lo più
sono dicotiledoni dialipetale, striscianti o prostrate, carnose, con foglie alterne, le
. guerrazzi, 14-46: stavano tuttogiomo prostrate in chiesa certe pinzochere di professione,
. guerrazzi, 7-238: disprezzate o prostrate le muraglie costruite neh'armenia cosroe potè
m'era da mesi addossato le avea prostrate. carducci, ii-13-20: io sto bene
, vii-144: io ho le muse vilmente prostrate / nella fornice del vulgo dolente,
di dieci vergini, 9: stianci qui prostrate in orazione, / con puro affetto
l'altra le mie monache, quali prostrate a'piedi vostri vi raccomando. d.
del pulpito, immobile stava colle braccia prostrate e le mani appena giunte.
possendo il molle incarco, / cascan prostrate, come morte, a terra. straparola
cavalca, 9-150: iddio fece le bestie prostrate ed inchinate alla terra, per prendere
serao, i-311: come morte, giacevano prostrate sull'altar maggiore le vecchie parenti.
i-998: le suore del convento / prostrate sugli avelli / cantano, tutte eguali,
in molti luoghi spogliati i monasteri, prostrate l'immagini, rovinati gli altari. barbarigo
m'empie la visione / di campagne prostrate nella luce. pasolini, 14-158: vola
le bellezze di rosalia nello scorgere che, prostrate, non poteano impetrar amore. f
/ in sì gran copia che, prostrate e dome / deh'infermo le forze,
stato ecclesiastico, quasi che ormai fossero prostrate le forze de'barberini. siri, i-251
altre contrade d'italia già eran molto bene prostrate e quasi deserte prima che l'empito
i giudici o le corti tolti via, prostrate le leggi. birago, 759:
una e l'altra di queste stanno prostrate a terra. monti, x-4-359: io
nari / in sì gran copia che, prostrate e dome / dell'infermo le forze
tropicale; sono annue, erette o prostrate, dotate di foglie scabre con stipoli
perdon non v'atterrate, / distendete, prostrate: / ed ingoiati, poi fìa
perdon non v'atterrate. / distendete, prostrate: / ed ingoiati, poi fia
in molti luoghi spogliati i monasteri, prostrate l'immagini, rovinati gli altari e
piante legnose, di lentissimo accrescimento, prostrate al suolo. pietro ispano volgar
... /... prostrate trireme, sarpe e cimbi / spogliar d'
temete, o grandi, e vi prostrate, o genti. pananti, iii-177:
cimenti, avendo già vinta la virtù, prostrate le forze, combattuti i sensi,
ha le spalle logore, fiaccate o prostrate per la vecchiaia o per l'eccessivo
che comprende circa venti specie erbacee, prostrate o cespugliose con foglie strette e opposte
in molti luoghi spogliati i monasteri, prostrate l'immagini, rovinati gli altari.
temete, o grandi, e vi prostrate, o genti. govoni, 9-353:
seguono il loro impulso, ma ripiegate e prostrate a tapineggiare con i tapini.