il rogo. / doppiamente falsario e prostituto / lo pagan tutti e ancor non è
polso a'miei germani, che hanno prostituto i tempi, gli altari, i sacramenti
cittadino augusto dritto / per tutta italia prostituto. ghislanzoni, 10-112: alla fibra macerata
alla fibra macerata i redditi / del prostituto inchiostro un dì fien lauto / compenso,
tu fare? il mio decoro è prostituto. = voce dotta, lat.
(v. prostituire). prostituto *, sm. uomo, ragazzo che
il tossicodipendente] anche a diventare ladro, prostituto, spacciatore per potersela pagare.
moravia, 21-261: erostrato era oggettivamente un prostituto che si faceva mantenere da una donna
tuo dilemma: « o scrittore o pubblico prostituto ». e quanto ho sofferto e
un vigliacco né un traditore né un prostituto? i. tavolato [in lacerba,
vindice. - (all'impiegato) prostituto! = adattamento masch. di