che costanza / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi, e domani abbatterà
infinito sorriso illuminava la faccia dell'eroe prosteso: infinito e distante come l'iride dei
f. f. frugoni, xxiv-910: prosteso a piede di un cerro, appoggiando
f. f. frugoni, xxiv-910: prosteso a piede di un cerro, appoggiando
ogni notte, e così giacente e prosteso in terra orare. [sostituito da]
, 32-214: quel che ieri schernì, prosteso adora i oggi, e domani abbatterà
, 9-24- 1-16: egli si giace prosteso sopra un morbido e soffice letto,
smisurato che attinga dal taigeto col collo prosteso per bervi dentro l'eurota?
imperadore di roma,... prosteso sopra il terreno, potea sostenere su
365: o vergin diva, se prosteso mai / caddi in membrarti, a questo-mondo
bene, 2-96: ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi
. f. f>ugomt, vi-36: giacea prosteso, come sonnacchioso e stanco sulla poppa
, atteso che ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi
, atteso che ogni pesce, che sta prosteso, più colle narici che con gli
, 1-2: mi pareva come se fossi prosteso sul pavimento dell'oceano e che l'
i mesti achivi e fanno / al prosteso cadavere d'intorno / sospirosa piagnevole corona
. f. frugoni, vl-36: giacea prosteso come sonnacchioso e stanco sulla poppa di
ch'io non vo'più giacer qui prosteso a prefigurarmi moribondo. = voce dotta
di fucile. un figlio dell'infanti fu prosteso in mezzo alla piazza, mentre sorrideva
mattio franzesi, xxvi-2-120: chi s'era prosteso e chi le mani / si teneva
della terra]; io mi sono prosteso per abbracciarla. -accovacciarsi (un
prostendere. prostènso, v. prosteso. prostergare, tr. (
senza legarmi né tenermi gente, / prosteso in letto, come pecorino / ch'ai
radore di roma,... prosteso sopra il terreno, potea sostenere su
sangue. ci è un corpo al suol prosteso. sestini, 103: arrestàr le
, di sghembo, sul dorso dell'uomo prosteso e dell'uomo ritto in piedi.
sfogo di dolore, in cucina, prosteso sulla madia. d'annunzio, tv-2
un infinito sorriso illuminava la faccia dell'eroe prosteso. quaglino, 1-159: prostesa,
bene, 2-96: ogni pesce che sta prosteso più colle narici che con gli occhi
lo splendor di tanti eroi / che poi prosteso il cieco vulgo adora. monti,
costanza / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi. carducci, ii1-4-241
smisurato che attinga dal taigeto col collo prosteso per bervi dentro teurota? guerrazzi,
10-661: abbandona le redini e, prosteso giù lungo il collo, con ambe le
volò col piede aleggiante per un corritore prosteso di lungo tratto. grafi 5-701:
. 3. locuz. in prosteso: diffusamente, in modo particolareggiato.
costanza / quel che ieri schemi, prosteso adora / oggi, e domani abbatterà
man già pronte; / tal, prosteso, più fiero in piè ribalza.
presente] / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi, e domani abbatterà
somministrare piede aleggiante per un corritore prosteso di lungo tratto, alla metà di
f. f. frugoni, i-338: prosteso a gambe squarciate più che seduto,
iii-7: scenderei da questo pergamo, e prosteso a quell'altare: ecco, direi