nella fossa. = forse dal nome proprio melchiorre, nella forma dissimilata merchionne.
-ci). medie. ant. proprio della chiragra, che si riferisce alla chiragra
moderni codici valeva l'atto scritto di proprio pugno dalle parti, senza intervento di
(plur. m. -chi). proprio di don chisciotte, che ricorda
, mi dissi, non è cambiato proprio niente... chi sa, credevano
alla scosciata. = dal nome proprio napoletano jacoviello, forse nome proprio di
nome proprio napoletano jacoviello, forse nome proprio di un attore. covière, sm
corpicciuolo coll'andar sempre rinchiusi dentro il proprio portatile covile. 4. abitazione,
bello il nefando covile, / fosse dal proprio aitar cristo rapito. f. f
qua ed uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella
. che si riferisce, che è proprio della coscia e del femore. tramater
rapporto con la craniometria, che è proprio della craniometria. cranioplàstica,
in italiano 'sputacchio'; e ci sa proprio di salato il para gonare
(plur. m. -ci). proprio del cratere di un vulcano; che
energia progressiva della specie, preparano al proprio elemento spirituale il potere di crearsi una
riferisce alla realizzazione artistica, che è proprio della creazione, dell'invenzione estetica;
mondi, come il desiderio. ma è proprio necessario che il nostro pane quotidiano sia
creatura che si comportava come se proprio per lui fosse stata creata, amante compiacente
creatura '. creaturale, agg. proprio delle creature (il sentimento di venerazione
e duro, mentre la insolenzia, proprio dono dei perdenti, lo assaliva con
che egli è autorizzato a rappresentare il proprio stato: in esso è indicato il
le credenziali: richiamare in patria il proprio rappresentante diplomatico. varchi, 18-3-211
. marotta, 6-57: oggi è proprio il « liquido » che scarseggia, dice
, riservandosi il diritto di rifiutare il proprio intervento in qualsiasi momento, oppure assuma
di questo mi faciate costì creditore me proprio de f. 613 * 4 e debitore
. campanella, i-21: credulo il proprio amor fe'l'uom pensare / non
certo ser imbratta, / vero imbroglion proprio in cremisi tinto. — dall'
asciutti, che annegano bestie e uomini proprio lì dove due settimane prima le une
cortigiani] quasi altro dio che il proprio interesse e dar nell'umore al padrone
'). crepuscolare, agg. proprio del crepuscolo, che si manifesta,
cresce, che diventa più grande secondo il proprio naturale sviluppo (un uomo, un
cresciuto). diventare più grande secondo il proprio naturale sviluppo (un uomo, un
oriuolo. -ingrossarsi, alzare il proprio livello (le acque o altre sostanze
21. ant. accrescere il proprio guadagno (con la prep. di
c'è stata la nuvola dell'amore proprio: che se l'avesse avuta, già
». cresimale, agg. proprio della cresima, che si riferisce alla
di chi vuol far capire la ragione proprio a un ragazzo. « va bene!
spesa: rubare sulla spesa, alterando a proprio vantaggio i prezzi d'acquisto (con
italiana non mi offre altro aggettivo più proprio. cretini è neologismo pedantesco di volgarizzamento
botta addosso, come l'aspettasse proprio lì. ora la trota galleggiava con la
(plur. m. -ci). proprio del criminalista, della criminalistica,
criminosa incapacità ed avarizia? 2. proprio di delinquente, tipico di criminali.
). chim. che è proprio di crioidrato. -punto crioidratico: temperatura
. che si riferisce alla crioscopia, proprio della crioscopia. c. e
, 49: la luce ascolta il proprio metter ali, / che tramuta crisalidi in
e, riunendo tutte le forze a proprio vantaggio, abbia prodotto poi il vantaggio
contiene pure un olio); è proprio dell'america tropicale e dell'africa occidentale
. zool. genere di insettivori (proprio dell'africa meridionale), con pelame
sotto una fitta lancinante, sentiva il proprio spirito diventare di una limpidità cristallina.
: è la protesta del nostro amor proprio che sa come in avvenire noi stessi
scrivere, se quel cristallizzare sempre il proprio pensiero... non gli fosse in
ch'altro non vegg'io che 'l proprio viso! / specchio fallace, ingrato
; il cristallo si era districato del proprio invoglio di trucioli e tritoli di carta.
2. umanamente, come è proprio di un essere umano. e
; che si riferisce, che è proprio del cristianesimo, della sua dottrina,
di decoro e di agiatezza che è proprio dell'uomo; ed è uso derivato
cristiano2. cristiano-sociale, agg. proprio della dottrina (sorta nella seconda
m. -ci). neol. proprio del cristocentrismo. cristolatrìa, sf.
(plur. m. -ci). proprio della cristologia, pertinente alla cristologia
. esprimere le proprie osservazioni, il proprio giudizio (su un'opera artistica,
le possibilità della ragione umana): proprio del pensiero kantiano, fu assunto da
che appartiene alla crisi, che è proprio della crisi (di una malattia).
plur. m. -ci). proprio della crittografia; cifrato, convenzionale,
un determinato campo, sapere il fatto proprio. pataffio, 1: e'
aneddoto storico di don garzia ucciso dal proprio padre cosimo i. questo fatto mi
una di quelle, che, per proprio uso della favella, lo gittan via volentieri
. che si riferisce alla dalmazia, proprio della dalmazia, proveniente dalla dalmazia.
dama ebb'io: trattiene col proprio cavaliere, compagna (nei /
essere già un'altra. una damina proprio per la quale. moravia, vii-57:
ebbene, ci credereste?, erano proprio quelle damine così vezzose a volere il
, sf. ant. comportamento dignitoso proprio di una dama; sussiego.
-chi). letter. che è proprio di una dama; che si addice a
etimo incerto (forse vezzeggiativo del nome proprio andrew). cfr. panzini,
». danése, agg. proprio della danimarca, che si riferisce alla
amicis, i-290: per mantenere il proprio decoro giocava come un dannato, alle
morsa / dentro 'l palato dal suo proprio dente. sarpi, vi-2-23: gabriele
un'opera nuova intrapresa da altri sul proprio o sull'altrui fondo. -danno temuto
che si teme possa derivare a un proprio bene dalle condizioni attuali in cui si
che si riferisce, che è proprio di gabriele d'annunzio; ispirato allo
-chi). di dante, proprio di dante; che concerne dante e la
ritmica senza togliere a taluna il carattere proprio e dominante ornai acquistato. bocchelli,
6-2-364: gli venne nelle mani quel proprio cugino di ser piero che menava la
me dansar convene. -danzare a proprio senno: fare ciò che si vuole
ciò che si vuole, agire a proprio talento. canigiani, 1-98: e
. berni, 82: anzi son proprio cose da dapochi, / uomini da niente
ma biasimare, infamare e ingiuriare è proprio de'vili, ignobili, dappoco e
concedere a se stesso, cercare a proprio vantaggio o profitto (equivale al verbo
su quelle delicate vivande, che era proprio una maraviglia. sbarbaro, 1-118:
al capo. giusti, i-533: è proprio una mano d'iddio che oramai io
, iii-2-252: quest'era una cosa che proprio dava nel genio a barberina: parlare
(plur. m. -ci). proprio del darto, che si riferisce al
: preso il papa il mio moto proprio e voltosi, lo dette in mano
ricerca. de sanctis, 7-359: proprio d'una scienza d'applicazione è,
gelli, 15-176: tal cosa è dono proprio di dio... ch'è
datorile, agg. neol. che è proprio del datore di lavoro, che si
del tono espressivo. 2. proprio del dattilo, che si riferisce al dattilo
. che si riferisce alla dattilografia, proprio della dattilo- grafia; simile ai caratteri
. che si riferisce, che è proprio della dattiloscopia. pirandello, 7-373
un cordone nero, stava in piedi, proprio a farsi ammirare, una impressionante donna
in verità; veramente, effettivamente, proprio. bartolomeo da s. c.
, iv-2-11: e una sera, proprio l'ultima di luglio, una sera si
un fratin preciso, assegnato e devoto proprio per da vero. b. croce,
amicizia, ma allora -pensava ginia -vuol proprio dire che racconta quelle cose a chiunque
idea espressa: veramente, certamente, proprio. leopardi, iii-52: sopporterò ch'
quale volesse serbare intera la libertà del proprio spirito, poteva impunemente mirar davvicino.
]: sarebbe forse più spedito e più proprio 'tariffa daziale 'che * daziaria
tariffe su tali merci sono alte, proprio per scoraggiarne l'importazione dall'estero)
che li arnesi, che son per uso proprio, / pa- gassin dazio. sassetti
al comune appaltarli o riscuoterli per conto proprio. jahier, 63: voglio bene al
. che si riferisce, che è proprio dello scrittore edmondo de amicis (1846-1908
o con essi o con altri il proprio onore. -figur. garzoni,
la gotta. leopardi, v-94: proprio degli spiriti deboli di natura, o
attenzioni e di affetto. -fare il proprio debito: adempiere il proprio dovere,
-fare il proprio debito: adempiere il proprio dovere, soddisfare un impegno, compiere
le toma bene. -mancare al proprio debito, del proprio debito: venir
-mancare al proprio debito, del proprio debito: venir meno al proprio dovere
del proprio debito: venir meno al proprio dovere. s. degli arienti,
debitore di ima piccola soddisfazione di amor proprio, ed io ho ottenuto il mio intento
vestita l'idea, rigetta il termine proprio, energico, vivo, per cercare
la impresa di mantenere non pure il proprio diritto ma quello degli altri e dei
tendenza della sensibilità, scarso controllo del proprio volere, che rende un individuo esposto
, 2-33: il mio debole sta proprio in ciò: la monomania di rendermi
, iii-24-327: che la regina volesse proprio veder me, mi parve un tiro degli
si tratta più di pettegolezzi d'amor proprio, si tratta del tutto; e
cane che me l'ha rubata è proprio il suo, « turco ».
lavoro 'e quindi 4 allontanarsi dal proprio dovere '. debosciato (part
io partecipo ad una mensa comune e proprio oggi mi spetta fare da cameriere e
dicembre 1825 in russia; che è proprio di tale rivolta. 2.
letterario, sospettosa e suscettibile, proprio a firenze cotesta coltura si contemplava nelle
(plur. m. -ci). proprio del decadentismo; che si riferisce
decadere e devolversi a lui, come a proprio e legittimo signore. g. bentivoglio
(plur. m. -ci). proprio di decade, che si riferisce a
illusione con ciò, e nascondersi il proprio decadimento. lanzi, ii-106: dopo
cioè a dire arrivino al termine del loro proprio decadimento e della loro propria distruzione?
è uno dei più vecchi, se non proprio il decano. palazzeschi, 6-141:
con insistenza (cercando di imporre il proprio punto di vista, il proprio giudizio
il proprio punto di vista, il proprio giudizio). busenello, ii-103:
. bocchelli, 1-iii-260: nel vero, proprio attraverso quei misfatti, in quello che
prodighi dell'altrui sangue, del sangue proprio. ma i pregiudizi decapitati si rizzarono
. che si riferisce, che è proprio o che ricorda o si ispira al
. che si riferisce, che è proprio dei decemviri, di un decemviro.
e con decoro una ima- gine del proprio corpo; e non si curino che i
io stesso. tozzi, i-315: -hai proprio deciso di andare a siena? -si
e che la finestra dello zio era proprio chiusa. svevo, 6-508: io credo
. che si riferisce alla decidua, proprio della decidua. -reazione deciduale: processo
nella china tutta la campagna è in proprio de i contadini, i quali de
che non vi fussino decimati sotto il proprio vivo e vero nome di chi effettualmente
nove decimi d'esagerazione, se non proprio di falsità; eppure, specie giungendo di
risolutamente, certamente ', non è proprio, perché non comporta il significato che
nuove provincie. cicognani, 9-28: venne proprio a portarmi la decisione del tribunale.
questo mondo che di fare un matrimonio proprio come si vuole. lo si vede
a spiegare ciascuna un carattere deciso e proprio suo. alfieri, i-72: io viveva
una certa diffidenza ombrosa, se non proprio una decisa ripugnanza per lui. pea
si riferisce alla declamazione, che è proprio all'arte oratoria (e implica una
delle arti decorative. -anche: proprio delle arti decorative. pancrazi, 1-205
prodotto dal totale della composizione, forse proprio della decorazione, dell'azione ec.
l'altro sesso, nondimeno questo decoro è proprio delle persone reali, oltra tutti gli
solo a'propri interessi, solo al proprio ornamento mirare. 11. giusta
ciarle, a non umiliar l'amor proprio, e a preparar un passaggio naturale
ella trarrà quanto sia per occorrere al proprio decoroso sostentamento, come richiede e concede
che è mestieri d'in- doviname il proprio dal decorso del ragionare. a. verri
indescrivibili oscenità. 3. proprio, caratteristico, di chi ha raggiunto
. nievo, 775: dunque è proprio necessario?... è un tuo
decumana del campo, ad arrestare col proprio corpo l'ontosa fuga de'suoi?
285: * decumano ', al proprio varrebbe * decimo '; ma s'usa
. che si riferisce, che è proprio dei decurioni; retto, costituito da
, quelle che erano decurtate e quelle proprio loro. c. e. gadda,
(dedàlèo, dedàlio), agg. proprio di dedalo; che si riferisce
, dopo un lungo colloquio: il proprio ritratto con dedica autografa. cicognani,
intere colonne. 6. impiegare il proprio tempo per uno scopo particolarmente importante o
si offre a qualcuno un'opera del proprio ingegno; lo scritto (lettera, frase
spesa giornaliera ed è permesso portarlo del proprio. pirandello, 7-113: tanto,
principi, senza pericolo o diffalco del proprio potere. guerrazzi, 9-i-157: vostra signoria
sol tanto s'affida alle forze del proprio spirito, riconoscerà avere assai defatigato l'ingegno
che si riferisce al canale deferente, proprio del canale deferente. -arteria deferenziale
che me ne farò? ma dunque è proprio deficiente lei? me lo metterò come
definire, che concerne la definizione, proprio della definizione. latini, rettor.
abbandoni anche tu? questo addio significa proprio una separazione definitiva? b. croce,
sono in cielo, come in luogo proprio; non circonscritti, ma diffiniti;
. rosmini, xxii-185: ii carattere proprio della definizione si è che la proposizione
definizione, che sorpassava anche il suo amor proprio abituale. serra, iii-260: per
... cominciava allora a dominare proprio i paesi liberi per definizione. 9
deviata, deformata. pea, 7-135: proprio mentre lo sciampagna deforma i bicchieri di
. rappresentare la realtà oggettiva conferendo al proprio linguaggio (sia nelle arti figurative,
ebreo, 318: la deformità è il proprio del corpo e la bellezza è adventizia
4. figur. letter. ant. proprio dei dannati, infernale. dante
sinazo, e guarda che sia strassinazo proprio e non degagna corno è quella che
quella che mi hai mandata, la qual proprio è degagna. tramater [s.
o corrompe perdendo le qualità originarie del proprio genere; che cambia natura o apparenza
sotto il cielo, fuorché l'uccel proprio del paese ove erano. goldoni, vii-302
dio. svevo, 2-399: era proprio quella la dolce madre cui però emilio,
è conforme, conveniente, proporzionato, proprio, peculiare, caratteristico (e presuppone
. figur. venir meno alla dignità del proprio stato, scadere (con riferimento a
, in combattimento, a fare il proprio dovere di militare senza proteste, senza
, iii-183: il rosso è un color proprio d'un oggetto rosso. ma questo
: deh qual ventura mai, qual proprio merto / d'infelice mortai tan- t'
2. agg. che è proprio del deismo, che si riferisce al
che si riferisce al deismo, proprio del deismo. b. croce
piena, individuata, preso come nome proprio è sussistente persona. d'annunzio,
agg. che riguarda la delazione, proprio della delazione. moravia v-445: da
era occupato dei miei bilanci e credeva proprio di essere stato delegato a sorvegliare il
nel linguaggio de'giuristi per assegnare al proprio creditore, od a chi venga da
. che si riferisce, che è proprio di delegazione o di delegato (come funzionario
, è assegnato da un debitore al proprio creditore affinché si obblighi verso di lui
che taluno assegna in vece sua al proprio creditore, o ad un terzo indicato
dicesi di quello che taluno assegna al proprio creditore, liberandosi per tal modo dal
quando il debitore [delegante) assegna al proprio creditore (delegatario) un terzo soggetto
: de le quali l'una fu lo proprio amore di me medesimo, lo quale
una decisione dopo averla diligentemente studiata per proprio conto. maestro alberto, 6:
ella appunto ha questo per atto suo proprio, e non altro, di dilibrare
perché ella appunto ha questo per atto suo proprio, e non altro, di dilibrare
si tratta di solleticar destramente l'amor proprio degli uomini, e risvegliare, senza
estremo scrupolo di coscienza nel compiere il proprio dovere, o determinate azioni che comportano
5-401: quel corpo fioriva autunnalmente. proprio lo stesso delicato incanto delle rifioriture autunnali
delinquente (o alla delinquenza); proprio, tipico di delinquente (o della
dotta, lat. dèlinquère 1 mancare al proprio dovere, commettere colpa ', comp
adagio adagio la testa aspirando il suo proprio sorriso e il suo proprio sguardo in
il suo proprio sorriso e il suo proprio sguardo in un deliquio di voluttà.
di fumo. 2. proprio di persona che delira; irragionevole,
io non vi porto deliri d'amor proprio, ma evidenze di fondata ragione intorno alla
, celavano del tutto alle due amiche il proprio delirio e disordine. alvaro, 15-52
per vendicare l'onorabilità ritenuta offesa del proprio nome, della propria famiglia.
col senso di * mancare (al proprio dovere) ', quindi * commettere
fascino di una secreta delizia, che è proprio della poesia, come in questo poeta
disonestà, superbia, avarizia e amore proprio di sé. guinigi, 292: tutti
romano, poco facile a concedere il proprio favore. piovene, 3-117: mi
aggettivo di « deliziosa », questa è proprio parma, che pure dà qualche fastidio
agg. che si riferisce, che è proprio del delta fluviale; a forma
, vedendosi respinto, il suo amor proprio mortificato, i suoi desideri frustrati, o
. -ci). che è proprio della demagogia o di demagogo; che è
il linguaggio demagogico e popolaresco che è proprio a molti di loro, saltava sulla seggiola
che si riferisce al demanio, proprio del demanio o dei beni appartenenti
demente '. demenziale, agg. proprio di chi ha perso la ragione,
simo, la pena meritata col proprio modo di agire. cavalca,
(plur. m. -ci). proprio del demiurgo, che si riferisce al
. che si riferisce, che è proprio della democrazia cristiana; seguace, iscritto
democristiano smilzo di credersi (e non era proprio il caso) su un fronte di
(plur. m. -ci). proprio della filosofia di democrito, che s'
plur. m. -i). proprio della filosofia di democrito; seguace di
si riferisce alla demografia, che è proprio della popolazione e del suo incremento.
. che si riferisce, che è proprio del liberalismo democratico, fautore del demoliberalismo
: mi misi a leggere ad alta voce proprio quella parte che il giorno prima avevamo
. che si riferisce al demonio; proprio, degno del demonio; che partecipa
dottori, 1-42: un demonio parea proprio incarnato / il padovano a gli atti
che si riferisce, che è proprio della demonologia. bocchelli, 2-xv-243
(plur. m. -ci). proprio della demoplutocrazia. demoplutocrazìa,
. che si riferisce, che è proprio di demostene (con particolare riferimento all'
comoda cosa per decifrare l'indecifrabile a proprio talento. boccardo, 1-553: la
). ant. e letter. proprio del denaro, che si riferisce al
sì presto; che se io non ho proprio denari da buttar via, son bene
si potrebbe ben differire a tempo più proprio e più quieto, era necessario che gli
la moneta, specialmente se guadagnata col proprio lavoro. michelangelo, v-191:
). che riguarda la dendrologia; proprio della dendrologia. dendrometrìa,
di quel particolare spirito vendicativo e denigratorio proprio alle persone che per qualche motivo professionale
quando una dizione si tramuta dal suo proprio significato allo im- propio, come fa
dove le avevano erano decisamente nere e informi proprio per denotare che quelle povere finestre mancavano
agg. che si riferisce ai denti, proprio dei denti. -osso dentale: quello
agg. che si riferisce ai denti, proprio dei denti. -arcata dentaria: la
cambiar di podere. -accomodare al proprio dente: adattare, trasformare secondo il
dente: adattare, trasformare secondo il proprio interesse, disporre a proprio vantaggio.
secondo il proprio interesse, disporre a proprio vantaggio. galileo, 3-4-287: vengo
. -fra le mani, in proprio potere. f. d'ambra,
tor moglie, perché nel vero ella sarebbe proprio pasta da'loro denti. garzoni,
diventar più esperto, più competente nel proprio lavoro; rafforzare la propria posizione sociale
figur.: diventar più esperto nel proprio lavoro, essere più agguerrito e preparato
dio. leopardi, 32-237: il proprio petto / esplorar che ti vai?
povero renzo. nievo, 1-192: proprio a'suoi piedi appena dentro dell'uscio
vi si mesce, non vi sta proprio di casa dentro. pascoli, 410:
bene un corso: te lo posso proprio assicurare su la mia parola! vittorini
20. figur. interiormente, nel proprio intimo; nella mente, nel cuore
, perché quando ha bevuto, diventa proprio cattivo, ma dopo arriva l'avvocato e
carità, tollendo via la nudità del proprio amore, il quale dinuda l'anima
rifl. spogliarsi, svestirsi; scoprire il proprio corpo o parti di esso.
.. ma qualche volta si denudava proprio per affascinarmi col suo corpo, col
dall'opera nuova intrapresa da taluno sul proprio o sull'altrui fondo, oppure dalle
non è completo se non tiene nel proprio seno la forma morale, che è completrice
o dai parenti venga a scoprirsi il proprio disonore,... la ingiustizia di
giovani in guerra, e depaupera il proprio stato per l'altrui libertà, temerà
quello che ci porta ad evitare il proprio deperimento: l'altra è il 'bisogno
, si sfascia, si cancella, e proprio nelle sue zone più dolenti e che
, 2-366: ognuno ha il suo proprio banchiere, presso il quale deposita le
1-38: quando s'accorse ch'era proprio morta, la depose sul letto
, far sedimentare (ed è fenomeno proprio dei liquidi, dei corsi d'acqua
autorità, dove potesse ciascuno mettere il proprio danaro con sicurezza ricevendone un biglietto di
che il medico gli assegni il suo proprio luogo. cicognani, i3_554: la
insieme. buzzati, 4-459: oppure proprio lassù, sui tetti trasfigurati in un certo
bastare, a pisacane, in coerenza col proprio sistema, un tale esito doveva riuscire
al suo nume, deprecando / dal proprio capo i perigli e le parche.
che commendano lo volgare altrui e lo proprio dispregiano, dico che la loro mossa
, i-221: la malignità dell'amor proprio ci stimola ad inalzar noi stessi anche
tornasi di lampedusa, 159: il proprio riso depresso gli addolcì la bocca fino
depresso, / nell'altrui male al proprio bene aspira. zeno, xxx-6-205:
: / la virtù splende del suo proprio lume: / ma virtù ignota e merito
se della decadenza religiosa se n'abbia proprio a dar tutta la colpa alla filosofia
aver occhi per quanto la circonda - proprio della gioia è farci diventare espansivi. b
cagione del suo perpetuo rivolgersi intorno al proprio asse, fuggendo dal centro le parti
: esatto giudice poi sarà l'amor proprio di que'spiriti ben nati, i quali
: ed in oltre, in nome suo proprio gli scrisse in raccomandazione e favore del
, su le esequie e su tutto, proprio quanto un canonico; e i deputati
tere de rato: obbligarsi in proprio, farsi garante. documenti della
esposto del povera torella, là, proprio nel mezzo, e alla fine ci
lo guardava e cercava di dare al proprio viso un atteggiamento di derisione, si
flegias, flegias »; era questo il proprio nome del dimonio che la nave
che valentino aveva dimostrata per lui, proprio come quel marinaio che trovandosi per varie
e timido da non avere confidenza col proprio padre. anzi, quasi averne paura
valle, / di che 'l suo proprio nome si deriva, / tenesse volto,
. 7. ant. volgere il proprio corso, dirigersi (un fiume,
: li tinge in parte del color proprio che in tal guisa vi transmette mediante
di acqua, per le necessità del proprio fondo, da un corso d'acqua privata
14. psicol. giustificazione dialettica del proprio comportamento. migliorini [s.
plur. m. -ci). proprio del derma; relativo al derma;
. che si riferisce, che è proprio della dermosifilopatia. 2.
al potere di modificare o revocare il proprio testamento. de luca, 1-9-1-102:
lingua persiana, significa, nel senso proprio, suolo d'una porta, nel senso
: ciascuno mangia da sé al suo proprio deschetto, alto poco sopra due palmi
. che si riferisce al deserto, proprio del deserto, che ha carattere di
in questa materia. 2. proprio di quella facoltà dell'anima che,
fortuna, ma quel che viene dal proprio lavoro e dall'ingegno, ed a
vi-8: li disideratori di quello [del proprio fine] che sono in tanto numero
di essere amata. -venire al proprio desiderio', appagare un'aspirazione, conseguire
. baldini, i-744: a esser proprio sincero, non interesse archeologico, né
erbe e di sassi / gli faccia il proprio mal porre in oblìo, / o
legame 'e $po (juxóc 4 proprio della corsa '(da 8pó|i. oc
che par quasi celia, ma nel senso proprio può cadere. e anche il superi
non ci metteva neppure i piedi [nel proprio podere]; come né anche in
10 a corte e 'gentiluomo 'proprio 'di bocca '(che ha
a chi non gl'importa. il senso proprio però richiede che gli si sottintenda l'
femm. -a). quello stesso, proprio lui, proprio quello; generalmente si
. quello stesso, proprio lui, proprio quello; generalmente si trova, coi
i battimano, e l'avresti detta proprio dessa, se, cessata la paura
-essere, parere, sembrare quel desso: proprio quel tale, certamente lui (e
con certo clangore, i che parea proprio al giudicio chiamassi / in giusaffà,
. destinale, agg. letter. proprio del destino, che si riferisce al
sua roba. -assegnare parte del proprio tempo a una particolare occupazione o attività
cielo sono destinati: la scelta del proprio stato è nelle mani della provvidenza,
nostri affetti; cioè da volontà di proprio arbitrio, o da giudicio universale delle
. locuz. -abbandonare, lasciare uno al proprio destino: disinteressarsi della sua sorte.
fosse tornato indietro. -abbracciare il proprio destino: rassegnarsi all'inevitabile.
suo destino. -essere arbitro del proprio destino; non ammettere interferenze di altri
, se stesso soltanto riconoscendo arbitro del proprio destino. -darsi, mettersi
. stringere amicizia o alleanza; è proprio a questa voce, a 'mani'no.
affretta e tragge, / e dal proprio cammin quasi distoma. idem, n-ii-296:
esattamente il punto dove i soldati avevano proprio allora avvistato un estraneo.
e guadagna ravenna, ribella questa al proprio esarca e all'imperatore. moravia,
scudiero, guidando con la sinistra il proprio cavallo, conduceva con la destra il
alcun sinestro; / v'è pel proprio bisogno corporale, / per tutto dove vai
cfr. tenere). tenere in proprio possesso, avere nelle proprie mani,
-per estens.: chi ha in proprio possesso, possessore. -anche al figur
] alle idee che stimava migliori, proprio perché gli stava a cuore che non si
distingua ben quello che a ciascuna è proprio e principale. galileo, 3-4-287: il
che ebbe dalla natura sui beni del proprio padre, perché dio volle che nascesse
2-9: ciascuna scienza ha un determinato e proprio soggetto, la natura e proprietà del
gola umana hanno... un loro proprio sapore o gusto, un odore
. che si riferisce al determinismo, proprio del determinismo; che si fonda su
coloro che son contenti di manifestare il proprio pensiero colla dolcissima nostra lingua materna,
fatta bene ma quel brano mi parve proprio detestabile. serra, i-377: cecchi
. sotto barbarissima gente, il cui proprio è minare le città, assassinare i
.. non hanno detratto nulla, proprio nulla all'amicizia, all'affetto che
. le tiranniche de tratture dell'interesse proprio. = deriv. da detrarre
non il giudicare d'ogni cosa col proprio giudizio. = lat. dieta,
per sua natura ima storia complicata del proprio male. dettaglia i minuti particolari,
freddamente quel che si dice contro il proprio dettame. forteguerri, 26-87: in
mai: il che dà qualche cosa di proprio ed incomunicabile alla sua maniera di dettare
se un libro sia dettato col carattere proprio della lingua e della nazione italiana. foscolo
i-357: quel dire che da prima era proprio de'più fini ed accorti dettatori,
francheza. malispini, 1-49: suo proprio nome fu alfea. e al detto luogo
, che se l'adottavano per prole di proprio ingegno. pallavicino, 8-103: a
della vendetta di un marito offeso nel proprio onore, la « sorpresa » della
sesso per regolare e mantenere diritto il proprio corso. 3. il trascurare,
dal cammino che si era proposto verso il proprio albergo, si rivolse a quello di
.); venir meno (al proprio dovere, alle proprie idee, all'
, senza lasciarsi deviare dalla linea del proprio ragionamento. -traviare, corrompere, pervertire
decadere e devolversi a lui, come a proprio e legittimo signore. segneri, ii-406
sicilia il 2 per cento circa del proprio reddito. -figur. michelstaedter,
guadagnato? se questa notte non avrò proprio mai vinto, sarebbe stato troppo palese
499: egli aveva la devozione del proprio tornaconto. 2. atto devoto con
indica la provenienza (sia nel senso proprio, sia nel senso figurato); ma
b. davanzali, ii-233: il proprio delli a cavallo è presto vincere,
. indica origine, provenienza (in senso proprio o figurato). giamboni,
di moto da luogo (in senso proprio o figurato). cantilena di giullare
divenne impe- radore, e acquistò in proprio il ducato di osterich, e gran
/ giù digradar, com'io ch'a proprio nome / vo per la rosa giù
. moravia, 12-375: « no, proprio riconciliati non siamo ancora » rispose «
credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro, e le gote
d'oro, e le gote proprio di rosa, e due occhi l'uno
avrai, / e pronte e volontarie al proprio danno, / a'piedi tuoi tutte
. che si riferisce al diabete, proprio del diabete. bisticci, 3-65:
raro diabolicissimo). del diavolo, proprio del diavolo; che deriva dal diavolo,
). che riguarda, che è proprio della diafanimetrìa. diafanìmetro, sm
gli oggetti posti al di là del proprio corpo (l'aria, l'
dei due circuiti si sovrappone al segnale proprio il segnale trasmesso sull'altro circuito,
mus. che riguarda, che è proprio della diafonia. diafonòmetro, sm
. medie. relativo alla diagnosi; proprio della diagnosi. gazola, 1-87
(plur. m. -ci). proprio di un diagramma; ottenuto mediante
disputa '. dialettale, agg. proprio del dialetto; che concerne il dialetto
concetto di dialettica come forma del pensiero proprio a tutta la filosofia pre-hege- liana,
per scrivere, ma per esprimere il proprio pensiero reso lucido dall'evidenza della percezione
scrittore ideale] dee perciò riflettere nel proprio spirito le vicende dialetticali, e trapassare
(plur. m. -ci). proprio della dialettica, conforme ai princìpi della
, portandosi davanti su un'antenna il proprio occhio fosforico. non ci vide e
razza e colore, mi pareva assai proprio per istudiarvi gli uomini, le contraddizioni
, ha sempre tuttavia una spezie di proprio dialetto, che risguarda, se non
città estranea... serbarsi fedeli al proprio dialetto, ai propri costumi, era
ambito di una lingua, sistema espressivo proprio di un determinato ambiente sociale o culturale
si riferisce al processo di dialisi, proprio della dialisi. 3. matem.
(plur. m. -ci). proprio del dialogo; composto da dialogo,
(plur. m. -ci). proprio del dialogismo, del dialogista. -
era un mezzo compiacente per abbordare il proprio dramma. piovene, 5-82: i
introduzione dell'autore nel dialogo narrato, proprio delle opere narrative, o semplicemente facendole
più strumenti, in stile concertante (proprio del xvii secolo). -composizione vocale
averle accettate e aiutate, bisogna rafforzare il proprio egotismo, dare ai propri diritti la
. che si riferisce al diamante, proprio del diamante. tesauro, 2-i-67
. m. -ci). mus. proprio del diapason, che si riferisce al
). geol. che è proprio, che si riferisce al diapirismo. -strutture
giorno proprio nel quale le cose da me raccontate fatte
. m. -ci). che è proprio del diario, che si riferisce al
m. -ci). medie. proprio della diarrea, che si riferisce alla diarrea
rife risce, che è proprio della diascopia. diascòpio, sm
a un genere di melopea, perché proprio ad allargare i cuori, eccitandovi la
-ci). anat. che è proprio, che si riferisce alla diastole.
ne difendono accortamente. altronde non meritano proprio nulla. sono brutte diavolacce, mal
aspettar la morte del marito, perché proprio quel buon diavolaccio del cavalier carvano non
= deriv. da diavolo (ed è proprio dei dial. sett. e roman
ad un tratto, con gran fracasso, proprio sotto la pensilina arrivare una decina di
che il passaggio sia giustificato, e proprio in quella particolare direzione (il passaggio
stesse quello che le si volgano che proprio pare che l'abbino il diavolo in
d'ambra, 64: questi vecchi han proprio il diavolo / nell'ampolla. non
padre eterno ha fatto casa del diavolo proprio per voi. -luogo rumoroso;
alcuna utilità. pananti, i-185: proprio la schiena all'asino ho lavata,
ponente un tempaccio così brutto da parer proprio che il diavolo avesse buttato via pel
il diavolo: di persona che col proprio comportamento si è attirata addosso la disistima
: di chi, tutto inteso al proprio interesse, non si cura, fra
stridere e a urlare in guisa che pareva proprio che vi fosse il trentamila paia di
. che si riferisce, che è proprio della diazèusi. tramater [s.
e ha dibarbicata la radice dell'amore proprio, va innanzi, e non volle
pazzi, ii-77: [l'amor proprio] multiplica come gramigna sopra la terra
medesima perché la radice de l'amore proprio non è dibarbicata. dibassaménto, sm
dibatteva contro un tale che aveva bestemmiato proprio sotto la mia casa a marina di
, esaminare a fondo, analizzare nel proprio intimo (un problema, una questione
impegnarsi con ogni mezzo al raggiungimento del proprio scopo, al conseguimento del proprio ideale
del proprio scopo, al conseguimento del proprio ideale (superando gli ostacoli che vi
); rivoltarsi, manifestare attivamente il proprio dissenso, la propria opposizione a un'
ippolito-ione), onde un vero e proprio dibattito. 2. per estens.
forza e sostegno, la terra quando proprio le cascano le braccia, sfiancata dal
di terreni, volendo assicurare ciascuno il proprio vitto. giusti, i-386: quelle sommità
sentimento di rosecchiare, che sembra il proprio ed originario del secondo, quasi operar
. 6. intr. perdere il proprio colore naturale, spogliarsi (il vino
diburano; perocché tutti tirati ad amore proprio e non al bene comune. =
e solitaria vita? 2. proprio, caratteristico di persona mordace. scdvini
. che si riferisce, che è proprio di un dicastero, che dipende da un
. che si riferisce, che è proprio di un dicastero. rajbcrti, 2-76
là, un giorno peggio dell'altro, proprio come un lume che ha finito l'
; e, solleticando il suo amor proprio, fossero dicevoli soltanto alle sue ricchezze
vi converrà però l'umile che è proprio del comico. foscolo, xi-2-586:
l'aver voluto il re del suo proprio ricompensare gli ugonotti, tanto più dichiara
parli più. -denunciare (il proprio reddito al competente ufficio delle imposte)
: il contribuente dichiara egli stesso il proprio reddito imponibile (nella ragione del 13,
12. ant. spiegarsi, chiarire il proprio discorso. varchi, v-8o: -ionon
. 2. letter. manifestazione del proprio vero essere, dell'intimo sentire.
, dichiarazione): il palesare il proprio amore con aperte parole (o anche
essendo compiuti allo scopo di esternare il proprio pensiero, manifestano 1'esistenza di una
, noto comunemente col nome, meno proprio, di cianogeno (v.).
incolpano la materia, cioè lo volgare proprio, e commendano l'altro lo quale
{ questo carattere, tuttavia, è proprio anche di molte gimnosperme), radice
forma più adatta a farle apprendere; proprio di persona o di opera che si propone
: e, per uscire dal vero e proprio didascalismo e per tornare...
critica del concetto di scuola, come oggetto proprio della didattica. e. cecchi,
e non fu pensatore. 3. proprio di chi insegna (il modo di esprimersi
= etimo incerto: forse dal nome proprio di persona. dielèttrico, agg
. che si riferisce, che è proprio del diencefalo. -centri diencefalici: i
. m. -ci). chim. proprio del diene. -reazione dienica: reazione
. che si riferisce, che è proprio della dieresi.
agg. che si riferisce, che è proprio della dieta. montecuccoli,
. che si riferisce, che è proprio della dieta. baldelli, 5-1-55
giudicare d'ogni cosa col proprio giudizio. cesarotti, i-92: dietro
il marito. e veniva il sospetto, proprio per tale accanimento, che costui fosse
volgar., 1-13: quelli è proprio difenditóre, che difende l'amico suo a
imperadore. garzoni, 1-114: il proprio ufficio di quello è...
potendo schifare la lite, arà per proprio e per capo principale lo schifarla.
, e non trascurare la tutela del proprio campo. 8. riparo,
far valere la propria innocenza o il proprio interesse a un favorevole trattamento punitivo,
argomenti svolti dal difensore a favore del proprio cliente (e, specie, dell'
la calamità di quegli originali che vogliono proprio annegarsi riservatissimamente. 5. sostenuto
la sua versione del secondo dell'eneide, proprio la sera del venerdì santo.
non c'è uomo senza difetto, proprio. -solo dio è senza difetti:
. salviati, ii-n-119: in breve è proprio errore di quel testo, come anche
tommaso volgar., xxi-799: segondo proprio, le cose hanno differencia inseme, e
. differenziale, agg. che è proprio della differenza, fondato sulle differenze,
discepoli, sotto di loro trattenendogli per proprio guadagno, non già per desiderio d'
5-108: aveva suonato dei pezzi difficili ma proprio belli, che riempivano la casa.
e, anche, far sospirare il proprio consenso, il proprio favore.
far sospirare il proprio consenso, il proprio favore., p. verri
che il pensiero rimandi, come a proprio antecedente, alla sensazione: dottrina, che
e d'una commiserante sopportazione, avevano proprio difficoltà a non uscir dai gangheri.
fortuna, ma quel che viene dal proprio lavoro e dall'ingegno. d'annunzio,
il pregiudizio, e lo avvalorano per loro proprio interesse. tommaseo, 3-i-439: l'
ragione,... [ed è proprio] d'uomo vizioso e quasi fieri
armadio, venne un momento a chinare il proprio viso difforme, con mugolii strazianti,
beni; che tende a partecipare 11 proprio valore. buti, 3-589: corpi
: il comunismo trae la sua forza proprio da un'agiatezza diffusa, basata su un
. che si riferisce alla diffusione, proprio della diffusione. = deriv.
si riferisce alla difterite, che è proprio della difterite.
letto e studiato; assimilare, far proprio, acquistando conoscenza e compiuta coscienza (
si riferisce alla digestione, che è proprio della digestione. dante,
d'alberti, 300: 'digestore', vaso proprio a cuocere con prestezza la carne ed
dito o alle dita; che è proprio di un dito o delle dita.
, 30: carissima tania, non riesco proprio a scriverti, oggi; mi hanno
di figura rotonda e col marmo. il proprio suo nome è * desco '.
, 7-137: mi avvedo che è proprio fuori della grazia di dio e
si levano, prima siano lisciate paiano proprio zingare, o voliamo noi dire quelle stanno
satana, perché merita un altro e proprio e non immaginoso ma prosaico nome, quello
rapporti sociali, sui propri meriti e sul proprio grado; e, insieme, il
/ giù digradar, com'io ch'a proprio nome / vo per la rosa giù
tanarsi dall'argomento principale del proprio discorso; procedere per digressioni.
. abbandono temporaneo dell'argomento principale del proprio discorso per parlare di altri temi che
letter. deviazione dal soggetto principale del proprio discorso; digressione. cieco
digrasso, / tirò il marito col proprio linguaggio / a farsi trarre il più bello
presa dal grande letto di ferro, proprio di quelli napoletani, appena di- grezzati
. tale operazione chiamano, con nome più proprio, 'sbozzare \ 3
.. è cominciare a fare del proprio,... né le statue abbozzate
, 1-158: questo poi è il ramo proprio e principalissimo dell'umana prudenza. ella
forze degli antichi nostri difesa, da un proprio figlio dilacerata ed oppressa.
gli stracci di quella carta dilacerato il proprio cuore, disperò per l'avvenire.
gli considero alla pari de'dilapidatori del proprio patrimonio. monti, ii- 91
chi mai può trovarsi lusingato nell'amor proprio per aver parte ad una universale e
siena, i-26: questo [l'amore proprio] ti stringe il cuore, che
e divinamente: siccome ti doe essemplo proprio del fuoco, il quale arde il
de marchi, i-629: c'è proprio dentro di noi qualche cosa che si
2-360: quella stanzetta abbandonata era proprio ciò che ci voleva per me
parolai e a musaico, senza volto proprio, senza sugo, senza vipore, ora
, / si deslegua e distempre / dal proprio obiecto in forma d'uom che muora
il dì prima, ricevuto un biglietto « proprio del signor conte ».
incontentabile. svevo, 253: aveva proprio messo il dito sulla piaga e così,
dilenquisci). ant. mancare al proprio dovere. statuto dell'arte dei vinattieri
* radicale '; ma radicale sono proprio nel senso inglese, cioè non un dilettante
eleganza. 2. che è proprio del dilettante; che deriva dal dilettantismo
, 5-i- 95: il vero proprio della poesia, ornato della bellezza a
. 11. ant. trovarsi a proprio agio in un determinato terreno o clima
strumento esemplare, anche per gusto suo proprio d'immonda e perversa dilettazione crudele.
nelle scienze; competenza e gusto artistico proprio dell'amatore che raccoglie quadri, monete
sera a casa, / come a proprio covil, se ne tornava. d'annunzio
-fare il proprio diletto di una persona: piegarla alle
le possibilità che mi restano di scrittore in proprio: ben ridotte, se le appaga
/ dentro 'l palato dal suo proprio dente; / e, se mia vita
amorosi. frezzi, ii-1-75: loro liccio proprio, e non di stame d'alcuno lanaiuolo
nazione dee essere la coltura diligentissima del proprio terreno. tarchetti, iv-56: come il
la quale attribuisce a duo quello ch'è proprio d'uno; ed ha similmente del
. ant. fare uscire dal proprio posto, spostare. e.
il formidabile dì dei morti ch'è proprio il centro della novella, finora non avendo
, i-85: ognuno vive legato al proprio passato, a quello di suo padre
dottori, 1-42: un demonio parea proprio incarnato / il padovano a gli atti
da un dio per te diluviante del proprio sangue? 3. figur.
di bravacci, di banditi, facce proprio da viacruci; e li manda a commettere
6. rifl. procurare il proprio dimagramento, macerarsi. segneri,
ne era stato punto in queu'amor proprio di vanità, dal quale erano dimanati
propria naturale dimensione, un esito al proprio istinto. 8. ant.
poesia. comisso, 15-125: -hai proprio sonno? -e lo guardò come per vedere
, ossia non le riconobbe come suo proprio interesse presente. g. raimondi,
cauta e parsimoniosa delle provincie marchigiane è proprio ciò che ha potuto così ben serbarvi
/ ed a noi s'avvicina, il proprio corso / tanto degli altri segni anco
il dorso tanto curvo da prostituirsi al proprio simile. verga, ii-304: il principe
vennero ad abitare o in quel luogo proprio, o ne'suoi contorni.
a persona: inetto, inferiore al proprio compito, alla propria dignità.
. croce, iii-23-121: strappare questi dal proprio petto non si può e non gioverebbe
in dimino, a dimino: avere in proprio potere, possedere; piegare al proprio
proprio potere, possedere; piegare al proprio volere. -tenere in dimino: tenere
per mio ordine. -anche: per proprio conto. pier della vigna, ii-117
, che s'ha nella confessione, del proprio peccato. tosso, iii-135: è
paganesimo. -ant. inferiore al proprio compito. getti, 15-195: chi
si rappresenta come male diminutivo del bene proprio. p. f. giambullari,
oscurazione assai dolce: perché addosso al proprio male tutta l'anima subito si rifà con
, e per lo illanguidimento dell'amor proprio che va di pari colla quasi diminuzione
. diminuzione del capo: mutamento del proprio stato giuridico personale (personalità giuridica o
-diminuzione civile: mutamento sfavorevole del proprio stato giuridico, e, per estensione
, per estensione analogica, anche del proprio stato sociale (riduzione o perdita della
; decaduto dalle proprie funzioni, dal proprio ufficio. - anche sostant.
desiderare la prosperità della patria, che il proprio splendore ed il proprio interesse.
, che il proprio splendore ed il proprio interesse. -dimissioni d'ufficio:
è il tempo passato... il proprio tempo del dimostrante è il presente,
mettere le cose usuali al paragone del proprio stato d'animo: lo fermano, lo
chi non sappia guardare oltre la punta del proprio naso. 14. mostrare
assennati dell'età che dimostrava: -eravate proprio giovinetta, quando sposaste - dissi.
, 5-91: la luna poi dimostra in proprio fatto / co'lunatici aver tal simpatia
ima questione di nervi, se non proprio una dimostrazione di gentilezza d'animo.
come persona infame, nominandolo traditore al proprio re. sarpi, vi-1-139: fu
e d'affetto. -esprimere il proprio pensiero, pronunciarsi in un dato senso
forza o sistema di forze); proprio della dinamica come scienza del moto e
vizio di volere spiegare ciò che è proprio per mezzo di ciò che è comune od
far presente ciascun di loro il suo proprio male? foscolo, xvi-13: vedo che
coloro che avea chiamato a spettatori del proprio trionfo, fecesi incontro a loro gonfio di
giudaica, maomettana). — come nome proprio usato senza articolo. ma cfr.
, o il prevalere della considerazione del proprio interesse sul dovere di solidarietà. b
. che si riferisce, che è proprio della diocesi. giovanni dalle celle
. che si riferisce, che è proprio del matematico greco diofanto. -analisi diofantea
da nietzsche fu inteso come l'atteggiamento proprio del super-uomo, come il fondamento di
agg. che si riferisce, che è proprio di dionigi il piccolo (il quale
. che si riferisce, che è proprio delle dioriti. stoppani, 1-62
. che si riferisce, che è proprio della diottrica. -sistema diottrico: sistema
dipartire. dipartimentale, agg. proprio di un diparti mento (
al suo luogo dispose, / secondo il proprio lor primo desio, / d'intorno
tu sei percosso si può dire nel tuo proprio, ed in quello che depende dalla
maggior fondamento, in quanto che dipenda proprio da te volerci stare. alvaro,
operare, ch'è il massimamente suo proprio, [l'anima] non dipende dalla
accidente. muratori, 5-i-96: il vero proprio della poesia è tutto quello che nei
trasparire nelle opere che compie il suo proprio animo, le sue vere intenzioni;
quella casa certo dir si poteva il proprio albergo della allegria. goldoni, viii-1192
, / e l'ottava ci sta proprio dipinta. settembrini, iv-374: ti ringrazia
). che concerne i diplomi, proprio dei diplomi, desunto dai diplomi.
stentato volumetto di versi. 2. proprio degli studiosi di scienza diplomatica. balbo
3. che riguarda la diplomazia, proprio della diplomazia. -agente diplomatico: v
un governo, per mezzo di un proprio agente diplomatico, a un altro governo.
sione diplomatica. 4. proprio degli agenti diplomatici, che si riferisce
dipolare, agg. fis. proprio del dipolo, che appartiene al dipolo
bot. albero della famiglia dipterocarpacee, proprio dell'india, da cui si estrae
, traendolo quasi a forza nell'idea del proprio secolo. pirandello, 8-14: anche
solo primario, cioè al nostro amor proprio, o sia al desiderio della nostra felicità
si riferisce a dirce, che è proprio di dirce. -per estens.: tebano
che trova. -assol. aprire il proprio animo, parlare con assoluta sincerità,
ucciso nelle braccia di donna isabella, proprio fra le braccia, sul petto di donna
mosca, tu sei, ve', proprio simile / alle mosche, importunacelo;
incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. idem, inf., 1-4:
12-389: a dirla francamente non è proprio di essere scoperte che ho paura.
alla grossa per mezzo delle battute del proprio polso. g. raimondi, 3-82:
\ -dire la sua: manifestare il proprio parere. sacchetti, 192-109: il
ciò è falso, è rettorico, proprio dei nostri poeti classici. burger comincia
* vitae aetemae '. 2. proprio della direzione o di un direttore;
pieno di zelo, 12. proprio, principale (il significato di un
in esempio d'ogni virtù lo spirito proprio delle costituzioni. lambruschini, 2-74:
schedole sulle quali ciascuno doveva scrivere il proprio voto per l'elezione de'magistrati.
diventerà schiavo dei tristi e tradirà il proprio dovere. svevo, 1-88: il
in inghilterra, quantunque il marx elaborasse proprio colà la sua dottrina e di colà dirigesse
forma allungata, capace di sostenere il proprio peso grazie alla spinta statica che l'
. m. -i). neol. proprio del dirigismo, che si ispira al
. m. -ci). neol. proprio del dirigismo. -scherz.
comisso, 1-34: potevo vedere, proprio dirimpetto, la testa del violoncellista.
intelletto. leopardi, ii-126: nel senso proprio nel quale egli [il verbo «
vittoria di pisa. 12. proprio, interamente, del tutto; davvero,
. -anche al figur.: perseverare nel proprio dovere (contrapposto a cadere nel senso
. mentre a tagliar dritto per conto proprio ci si sente stranieri senza rimedio e
sputato diritto nell'occhio sinistro socchiuso, proprio nel punto in cui il volto del marchese
lo stravolto al dritto, e 'l non proprio al naturale. carducci, iii-6-145:
conte ercole dandini traduttor fosse del suo proprio dialogo. arici, i-212: talora
il senso diritto. -ant. proprio, inerente alla natura. giamboni,
con valore rafforzativo, equivalente agli avverbi proprio, davvero, esattamente. malispini
: nella direzione di. -diritto al proprio naso: in avanti. raffini,
tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto
di usare ed abusare del frutto del proprio lavoro, ma l'altro sommamente ingiusto,
giuridica, che un terzo tenga a proprio vantaggio un dato comportamento. -diritti sociali
le sue storie. -avere il proprio diritto: ottenere che siano soddisfatte le
. -anche al figur. -essere nel proprio buon diritto: trovarsi in una situazione
-in diritto di sé: per proprio conto. latini volgar., i-84
privilegiate in diritto. -recare a proprio diritto: ridurre in proprio potere.
-recare a proprio diritto: ridurre in proprio potere. sacchetti, 49:
due, tre cariche di quella polvere proprio inglese, che, a sentirlo, pareva
'l diro dragone. 2. proprio di chi è spietato; che nasce da
principalmente del sopradetto monte veso col suo proprio nome alla marina discorre, togliendo a
non vi si reggono, ma col proprio peso... dirupano, finché si
, si usa altresì per * riconoscere il proprio errore ', ed anche questo è
disacerbasse le piaghe del mio trafitto amor proprio! foscolo, 1-455: il vide
attitudine, che non si trova a proprio agio in un ambiente, in un
il mio disadorno pensiero nella cornice del proprio. b. croce, ii-8-117: laddove
che noi portiamo ancora con noi il fiuto proprio della guerra, preparati ancora al disagio
da'beni loro e con tanto disagio proprio scosse, esser rubate, né andare
trovarsi a disagio: non essere a proprio agio; provare un senso di molestia
impedimento; non aiutare; abbandonare al proprio destino, trascurare. -anche assol.
ma la verità è che il moto proprio degli uccelli, dico del lor volare,
2. intr. uscire dal proprio alveo (un fiume); straripare
disambiènto). raro. togliere dal proprio ambiente; portare (un oggetto)
7. rifl. esaminarsi, sottoporsi al proprio giudizio, interrogare se stesso.
e disanimi la coltura delle medesime nel proprio paese. de giuliani, xviii-3-659:
sf. il disapprovare manifestamente o nel proprio intimo; biasimo, riprovazione.
di nascondere sotto una vivacità disinvolta il proprio disappunto, « si fa per parlare
a ripetere che gli piaceva di noialtri proprio la forza, la volgarità contadina..
vien alla bocca con dispensarmi di farlo di proprio pugno, essendone io così disassuefatto,
nell'animo suo, oltre l'interesse proprio, impressione grandissima i disastri e la
in cui vidi ada ancora, bella proprio quale s'era rifiutata a me. poi
. che indica, che rivela disattenzione; proprio di persona distratta (un atteggiamento,
, 1-378: chi mi domandasse del proprio e verace nome del nostro fallo; io
svellendo e disbarbicandone ogni radice d'amore proprio e tenerezza di voi. -rifl
. papini, vi-461: è ufficio proprio di orfeo disbelvare le belve.
a scarico di coscienza, ma a proprio discarico; non già per non meritare
gran camino; che se non è proprio di quelli tradizionali capaci di accogliere sotto
bar e lì gli amici mi dissero che proprio il giorno prima la faccenda della bisca
se un libro sia dettato col carattere proprio della lingua e della nazione italiana. de
propria coscienza, studiare a fondo il proprio intimo. bianco da siena, 64
, si prende un nome da sostituire al proprio della podagra. -in
quelle di mano in mano che superan col proprio discensivo momento la violenza dell'impeto progressivo
(di cui par che almeno principalmente sia proprio) e francese per * discemente '
tenebre, se ne vuol discemere il proprio e il vero. cattaneo, iii-1-105:
4. rifl. rivelare il proprio animo, aprire il proprio cuore.
rivelare il proprio animo, aprire il proprio cuore. 5. caterina da siena
le tempia, e poi colla faccia proprio sopra la sua, mi misi a
'l desio / che da te sia dal proprio amor disciolto. trissino, xxx-4-34:
direttiva da realizzare. alvaro, 12-29: proprio questo fatto, di occuparsi interamente dei
concordi, e tutti zelanti per il proprio dovere. 12. per meton
per infliggere punizioni corporali, o sul proprio corpo, per penitenza).
preferenza, naturalmente, offende l'amor proprio degli ufficiali più anziani ed è causa
berretto, mostrasse ora di non far proprio nessunissimo conto di quei zelanti « disciplinati »
? 2. intr. perdere il proprio colore; diventare sbiadito. soderini
1-24: mi condannereste se ora, proprio sul punto di confessarvi il peccato,
l. salviati, ii-n-73: il nome proprio discompagnato dall'addiettivo all'articolo non dà
-anche assol.: non ottenere il proprio intento. salvini, 10-3-160:
ancor essa ha lecito un tal suo proprio modo, che alla piana e schietta isposizione
di idealità di- scopritiva sia stato proprio della stirpe celtica in ogni età
discordanti, e ciascuno penserà più al proprio e particolare, che al comune e
tali che, per affinare l'amor proprio de'letterati e renderlo ad un tempo men
italia discorreva, cominciò a riputare pericolo proprio il danno alieno. firenzuola, 283
, e a ciascuno di formare il proprio giudicio. de roberto, 355:
tasso, 12-333: degli speculativi è proprio il discorrere, sì come degli attivi l'
che designa il procedimento razionale (ritenuto proprio della ragione umana e contrapposto alla scienza
pronom. mutare opinione, cambiare il proprio giudizio; ricredersi; persuadersi di aver
che cade. 5. palesare il proprio animo, i propri sentimenti, le
e gelose; confidarsi, aprire il proprio intimo; sfogarsi. palmieri, xv-401
la verità o falsità delle opinioni col proprio giudicio, quali solamente le seguono o
è possibile lusingarsi che abbia ad essere proprio come prima, ma almeno potrà rimettersi
, bastando ad ogni uomo civile il proprio avvedimento per saperne quanto si conviene,
ebbe avviso, il ministro aspettarla nel proprio palazzo. verga, 2-156: s'
e di decisione, non per il proprio interesse, ma per l'interesse pubblico
e vale la facoltà dell'usare il proprio discernimento a distinguere i casi in cui l'
l'ordine d'una cosa ad altra è proprio atto di ragione », e è
le due discrezioni, / per nullo proprio merito si siede, / ma per l'
interpretare per congettura, per virtù del proprio discernimento, ciò che altri dice o
le idee contrarie: è effetto dell'amor proprio: due uomini sono sempre più concordi
una propria idea, per documentare il proprio giudizio); attenta considerazione.
fra sé e sé, analizzare nel proprio intimo. svevo, 6-234: puoi
è non si confessa, e questo è proprio 'negare ': sì come disdicere
diseducati dal vivere e dal lavorare per proprio conto e con la propria responsabilità? piovene
i quali, è certo, sceglieranno proprio questi. piovene, 5-198: il palazzo
il tal fatto può istoriarsi, come sì proprio di tal luogo, che a
senza perdere i disegni, che è proprio di tutti i grandi. 12
-colorire un disegno, avere il proprio disegno, incarnare un disegno: attuare
roberto, 42: dunque si sarebbe proprio visto questa enormità? il capo della
), sf. illegittimo abbandono del proprio posto di servizio o di combattimento da
. raro. privo degli attributi del proprio sesso. viani, 4-35: quella
da quella sua stessa potenza uscire il proprio suo disfacimento. mazzini, i-168:
mi negherà cotale esser il vero e proprio vocabolo di questa lingua, conciossiacosaché così
[la vita] in alcun suo proprio soggetto, senza forza di necessità e
che le battono, le battessero con proprio danno. -intr. con la particella
inglesi dei quali ti disfaresti, quelli proprio per me. pirandello, 7-825: non
marito. baldini, 7-125: bisogna proprio che io aiuti cesarino e la sora cleofe
personale nuovo. -abbandonare al proprio destino. collodi, 335: la
dispiaceva di disfarsi del suo antico amor proprio di scolaro, ormai inutile e ingombrante
, runico, è lui; proprio lui, solerte editore; che fa finta
retorica che consiste nel sostituire al termine proprio, in cui è insita di solito
sé, oltre a quello ch'è il proprio della scoltura, ancor nella proprietà dell'
marsilio ficino, xxxi-943: o mente proprio desiderosa dell'infinito bene, o mente
desiderosa dell'infinito bene, o mente proprio figliuola dell'infinito bene, deh fa presto
né similitudine si trova, / né proprio, che la possa disfinire. bottari,
; sfogarsi. -anche: aprire il proprio animo, confidarsi. dante, inf
negli altri, e come odiandolo per conto proprio, la storia letteraria dell'ordine sia
commini prò posporre / si debba il proprio, or come può costui / che
termine polare; ma ti assicuro che fa proprio al caso); e i motivi
5-242: hanno ancora i disgiunti questo di proprio, che con equale spazio di tempo
privare della gratitudine; escludere dal proprio favore, dalla propria simpatia; misconoscere;
dalla faccia! moneti, 98: il proprio padre, che gli stava a lato
, 3-66: il caso volle che proprio il giorno nel quale io composi questa
. segneri, ii-422: l'amor proprio è disgregativo. 2.
sgradite o male accette; offendere col proprio comportamento o con i propri discorsi la
prendersela con la sorte, ma con il proprio desiderio. -mettere in contrasto
in modo evidente e con affettazione il proprio disgusto; il proprio risentimento.
con affettazione il proprio disgusto; il proprio risentimento. p. della porta,
altrui, disimpararono a spargere il proprio. imbriani, 1-33: que'gallettacci,
in modo disinteressato, senza mirare al proprio utile; gratuitamente. d'alberti,
, raro disinteressatissimo). noncurante del proprio interesse, che non ha ambizioni o
di successo; che non ricerca il proprio tornaconto o piacere, ma è
bastava essere disinteressato, portare amore al proprio mestiere e sopra ogni cosa avere il senso
disinterèsse, sm. noncuranza del proprio in teresse (ricchezza,
correva pericolo di perdere i risultati del proprio progresso. pavese, i-28: l'
saggio fra gli scogli nascosi dell'amor proprio, non è buono però il disistimarsi
: 'dislacciare '... è proprio lo scalzar delle viti, levando la
di una nave (risultante dal peso proprio e dal peso dei carichi) che
quel dismagaménto ossia smarrimento di colore proprio ai teatri diurni. = deriv
toscani, 128: * ragazzi'nel senso proprio vorrebbe dir servo, garzone o mozzo
potrebbe rendersi imitatrice, senza dismettere il proprio decoro. -non seguire più (
gigantesco, s'egli stesso potea star nel proprio cuore. -molto esteso, grandissimo,
tuttoché mostruosamente nate fuor del sito lor proprio in altro luogo diverso, non perciò
uomo tenta disnaturarsi negando la dignità del proprio spirito, prendendo abiti di ferocia bestiale
dottori, 1-42: un demonio parea proprio incarnato / il padovano a gli atti
ii-571): ella disonestamente amò il proprio fratello, che il re aveva fatto
macchiare la propria reputazione; perdere il proprio onore comportandosi in modo impudico e scostumato
(una persona, un ambiente con il proprio comportamento). bibbia volgar
. figur. persona che, con il proprio comportamento riprovevole, disonora la società,
cose, di eseguire con ordine il proprio lavoro; che non sa disciplinarsi nel
spaventa la città; che cade / nel proprio sangue orribilmente involta. 2
: essi soffrono di un male più proprio. -discontinuità di stile, mancanza
costei da venezia?... fosse proprio vero?... dimorasse ella
ebbe mai ora tranquilla / dacché dal proprio fin sì dolc'errore / per così
63: così non è a voi alcun proprio 0 naturai bene, che nelle cose
dispensare le sue proprie facoltà secondo il proprio genio ed il proprio volere. filicaia
proprie facoltà secondo il proprio genio ed il proprio volere. filicaia, 2-1-214: se
dicendo cose nuove fa anche quello che è proprio della istoria. l. salviati,
, non fu veduto alcuno pensare al proprio bene, scorgendo il loro imperadore in
volta, sul parapetto; e pare proprio uno che vi si è arrampicato disperatamente.
condizioni di cronica e disperata trascuratezza il proprio palazzo. pavese, 1-8: diedi
com'ei cuce, / da far proprio morir un disperato, / vuol trucidar ognuno
malmantile, 1-28: 4 da far proprio morire un disperato ': ciò si dice
2-422: desperazióne è afflizione del male proprio, assente appresso, sensa
diversi e a rinunciare alla solidarietà del proprio gruppo; mandare in esilio; costringere
anco il sole si ruota dintorno al proprio asse, e quindi il medesimo si
. separatamente; in disparte, per proprio conto. sozzini, 120: fece
avvilito; sperduto; smarrito in un proprio mondo interiore, assente col pensiero;
, a dispetto: per sfogare il proprio dispetto o, anche, per fare un
, iv-160: i popoli, gelosi del proprio onore e fortemente dispettosi, come sono
fossi immaginato... mi dispiace proprio. comisso, 14-17: mi dispiace
-toccare in dispiacere: non essere di proprio gusto, infastidire, seccare.
l'aspetto esteriore); che è proprio di persona spietata; che ha in
. alunno, 86: lezo è proprio fetore displicibile de corpi vili, come di
. che si riferisce, che è proprio di displuvio. -linea displuviale (anche
una disponibilità pittorica talmente doviziosa non sia proprio ciò che scoraggia gli artisti locali dall'
volgerlo a essa come all'oggetto del proprio amore, del proprio desiderio, della
all'oggetto del proprio amore, del proprio desiderio, della propria speranza e attesa
di disporre: particolare aspetto del contenuto proprio di ogni diritto disponibile, consistente nel
o su gruppo di persone; provvedervi a proprio talento, deciderne arbitrariamente la sorte.
né merito di doverlo far per me proprio, è un ramo di presunzione.
le proprie azioni, fare a modo proprio. ariosto, 44-39: che 'l
al quale officio, come intorno al proprio soggetto, quasi tutta la virtù dell'arte
eccedentemente di frutti, che si vede proprio che la sua interna economia è sconcertata.
: non aver niente in testa per conto proprio, è preziosa disposizione alla fedeltà.
11. facoltà di disporre a proprio talento di una persona o di un
a disposizione di qualcuno: offrirgli il proprio aiuto incondizionato, essere pronto a soddisfare
di servirsene liberamente, di usarne a proprio talento. d. bartoli, 2-3-354
spolverini, xxx-1-44: o sempre al proprio danno e sempre / contro 'l ver util
, dispoticamente. 2. a proprio piacere, secondo il proprio comodo e
2. a proprio piacere, secondo il proprio comodo e interesse, a capriccio.
ha lasciato farneticare e sgovernare in nome proprio una setta malvagia ed ignorante. ojetti
spese. 3. che è proprio del despota, del tiranno; che
anche lui tutt'a un tratto, proprio in quella sua prima visita di medico
per il disprezzo che subito espresse del proprio paese, e quell'aria scocciata,
. -difendere, salvaguardare un bene proprio o altrui contro gravi e imminenti pericoli
emanuelli, i-18: da quella parte, proprio sotto il bastione, c'era ancora
. locuz. -disputare fra sé, nel proprio cuore: pensare, meditare, riflettere
di profugo, ecc. ed è termine proprio della nomenclatura burocratica). cfr.
che riguarda la disquisizione, che è proprio del disquisitóre. soffici, iv-125:
..., quando si trascuri il proprio significato del dipinto, il movimento d'
appresso. tecchi, 11-104: era proprio mia madre a invitarmi a frugare
una secchezza o un disseccamento dell'amor proprio. ungaretti, xi-76: dove il
medie. che si riferisce, che è proprio della dissenteria. mattioli [
partic., che proclama apertamente il proprio dissenso con l'opinione ufficiale di un
, i quali hanno ciascuno il suo proprio letto, corso o indirizzo, ma
: tra questi scheletri di monumenti, proprio color d'ossa dissepolte, ciò che più
. dissertativi), agg. proprio della dissertazione, grave ed erudito.
dissertatòrio, agg. che è proprio della dis sertazione; grave
, agg. che non manifesta il proprio intimo essere, che non si apre
oh trista / sorte dei re! del proprio cor gli affetti, / non che
.); che non manifesta il proprio intimo e vero essere (l'animo di
i pensieri, le intenzioni, il proprio vero essere); che falsa, travisa
fredde hanno del dissipito, che è il proprio dell'acqua perfetta. d. bartoli
o delle umiliate nell'anima: quasi, proprio, una dissociazione di natura panica,
di progressiva infermità dovuta anch'essa al proprio disordine, lasciava la moglie che di poco
disolventi 'o * coagulanti ', proprio de'quali si è o lo squagliare e
il cielo. altri, troppo confidati del proprio intelletto, stimano per mancamento alla parte
l'un con l'altro nell'amor proprio municipale, dissotterrando recriminazioni e rancori morti
di vecchie calunnie, cadrebbe forse più proprio 'dissotterratore '. dissótto, v
. leopardi, ii-931: l'amor proprio non mai lusingato si distacca inevitabilmente dalle
distaccata di pretura aveva tenuto una udienza proprio qui a grassano. g. bassani,
o il re, vestendo un carattere proprio ed essendo assai distanti dal popolo,
. che si riferisce, che è proprio alla disteleologia. distelìa, sf
. che si riferisce, che è proprio alla distelia. -caratteri distelici: che
/ si deslegua e distempre / dal proprio obiecto in forma d'uom che muora
fa così, ma condanna ciascuno secondo il proprio fallo. macinghi strozzi, 1-136:
: mi par di riconoscere il mio proprio ritratto, con un viso di mummia,
, pur rimanendo inalterato lo schema metrico proprio della prima stanza (invece l.
che restano si vede mutata del suo proprio tempo. 20. con uso
de marchi, i-629: c'è proprio dentro di noi qualche cosa che si
. che si riferisce, che è proprio della distimia. distillare e deriv.
, a rendere specifico e riconoscibile; proprio, caratteristico. s.
improntata, e fa di essi il proprio e il distintivo dell'arte. soffici
o in sostituzione del modo di dire proprio, per designare puntualmente persone, oggetti
del complesso intemazionale. 5. proprio, originale, caratteristico, specifico.
un ceto elevato (una persona); proprio del ceto elevato: signorile, raffinato
7: lingua, nel suo vero e proprio significato, si piglia per un membro
rapporto diretto con la dignità o l'ufficio proprio del titolare dell'arma. 9
, e segue '1 suo proprio danno. fed. della valle, 277
altri faccia comodo di compiere del nostro proprio pensiero. = deriv. da distoreere
schiatta, posti in vece del nome proprio, quell'uscita si dee fuggire, che
, distraendo da lui la scurità del proprio sguardo dolente. pascoli, i-403:
con la particella pronom. deviare dal proprio corso (un fiume). a
giusto, dalla propria natura, dal proprio fine, ecc.). niccolò
, agg. stor. che è proprio del distretto, che abita nel distretto,
ammin. che si riferisce, che è proprio del distretto; preposto alla direzione o
, nulla di voi dica d'avere proprio; distribuite tra voi la vivanda e 'l
, perché la pretesa nuova tecnici è proprio quel nuovo romanzo, quel nuovo quadro,
quasi sempre, la quale iniquitade è proprio effetto d'imperfezione. cavalca, iii-138
verri, i-150: il nostro amor proprio è sempre il più costante distributore degli
. moravia, xii-412: « giungi proprio nel buon momento » disse con piaci -
per ritornare, lentamente, a pensare col proprio cervello. 5. ant.
. che si riferisce, che è proprio della distrofia; sofferente di distrofia.
, indicandomi nel piatto certa salsetta che proprio allora avevo lodato: « eh schizzinoso!
, opporsi ostinatamente per fare valere il proprio punto di vista; andar contro,
punto di odiare se stesso e fare il proprio danno. agostini, 55:
se medesimi, e tanto nemici del proprio bene, che per mercede d'intollerabili
. 2. che non è proprio dell'uomo e del suo mondo consueto
disurbanato, agg. neol. avulso dal proprio ambiente urbanistico. bocchelli,
/ per gli anni e grave del suo proprio pondo, / l'arme, che
sbigottiti i cavalli si rivoltavano in danno proprio. - assol.
atti o con le parole, il proprio carattere o moti interiori, sentimenti,
bracciolini, 17-97: quindi dal destrier proprio erinta oppressa / disventurosamente immobil giace
volte è chiamato per lo suo nome proprio, e è fatto disviare talvolta in
apo- cinacee (alstonia scholaris), proprio dell'asia sud-orientale, delle filippine,
. che si riferisce, che è proprio del ditirambo; che ha modi e
di dioniso. ditirambo2, agg. proprio del ditirambo, ditirambico. - anche
dettatore. dittatoriale, agg. proprio del dittatore, come capo di un
2. che si riferisce, che è proprio della dittatura come forma di governo autoritario
dittatorio. dittatòrio, agg. proprio del dittatore come magistrato romano;
romano; che si riferisce, che è proprio di una carica pubblica in cui è
dittatura, che ardite attaccare l'amor proprio di tanti e che vi credete superiori
questa scuola dal proprio seno del secolo decimottavo,..
., 16-98: quel fiume c'ha proprio cammino / prima da monte veso inver
. farsi, svilupparsi, raggiungere il proprio compimento. alvaro, 7-134: l'
ponente, al cel diverso, / così proprio se urtarno quei baroni. ariosto,
montecuccoli, 2-146: se il paese proprio... è di tal sorte
, che si renderan più confacevoli al proprio genio, sopra le quali i sudditi
separato. -in partic.: deviato dal proprio corso (un fiume, un canale
tempo la propria attività; dedicare il proprio tempo a un dato scopo.
diviso. leopardi, 35-4: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale,
15-51: noi, cominciando da oggi, proprio da oggi che hai avuto questa bella
: la colazione assurge a vero e proprio gaudio quando nei giorni di vigilia si dividono
, obbedita al solito con furore, proprio in quell'anno prescriveva alle donne di
divinale, agg. ant. proprio di dio; che appartiene alla sfera
. in modo divino (cioè proprio di dio); per opera,
. che riguarda la divinazione, proprio degli indovini. savonarola, 8-ii-44
segreto. 2. che è proprio di profeta, di chiaroveggente, di
22-4-10: in niuna cosa peccare è proprio di divinità anzi che d'umanità. libro
. devino), agg. che è proprio di dio, che appartiene a dio
». aretino, iv-1-46: refulgerete nel proprio splendore, come nume divino. bruno
. -che concerne la religione, proprio della religione. botta, 4-214
, 2-1-15: costui fu de'cristian proprio un flagello, / sì come in questo
. che si riferisce, che è proprio di una divisione militare; che fa parte
. che si riferisce, che è proprio della divisione. -finanz. moneta divisionaria,
-retor. partizione che l'oratore fa del proprio discorso in più parti; la parte
. che si riferisce, che è proprio del divisionismo. linati, 13-15
stalla una carrozza e due cavalli in proprio. b. croce, iii-27-
vaga, / or tutta è duol nel proprio sangue intrisa. orsino, iii-288:
separatamente, insieme con altri o per proprio conto; sotto tutti gli aspetti.
. che si riferisce, che è proprio del divismo. migliorini [s.
. ant. e letter. che è proprio di una divinità pagana; divinizzato
genitrice. 2. che è proprio di dio; divino, soprannaturale;
la sua occhiata non mi divorò fu proprio perché non la poteva. de roberto
di ogni figlio è di divorare il proprio padre, dico divorare psicologicamente, moralmente
del divorato pasto / in un proprio nativo e largo vaso / ove il ripone
scioglimento (o l'annullamento) del proprio matrimonio. m. leopardi,
anche divorziare, rimaritarsi, seguendo il proprio beneplacito. deledda, ii-1091: egli,
(o annullare) mediante divorzio il proprio matrimonio. -per estens.: rompere
431: l'università poi delle cose è proprio come un libro scritto con le dita
che l'avrebbe ricavato dalla prima sillaba del proprio cognome; ma la citazione dell'aretino
. -che si riferisce, che è proprio della documentazione. bartolini, 17-19:
2. che ha basato il proprio lavoro su una buona e vasta documentazione
carducci, iii-25-96: passò a milano proprio per istudiare nei manoscritti del parini e
l'intensità, esaltandole come documenti del proprio valore. ojetti, i-205: -rimaneste
, * ma chère '. -le avrà proprio dette, la divina paolina, queste
dunque l'èra nuova ha da cominciare proprio da domani, questi manifesti sono nientemeno
, potrà ciascuno, e per sé proprio e per bene publico, prendere molti
. che si riferisce, che è proprio della documentologia. documentotèca, sf.
. che si riferisce, che è proprio della dodecafonia. bacchetti, 10-18:
un uncino dell'ancora andasse a conficcarsi proprio nella grossa cintura di cuoio che serviva a
al doge (di venezia); proprio del doge; che ricorda (nell'aspetto
comprar terre o altri stabili sotto il proprio nome, anche l'averli per eredità
si riferisce alla dogana, che è proprio della dogana; che dipende o è
. m. -ci). scherz. proprio della dogana, doganale.
questo mio mezzado: / e parea proprio un signoretto e un conte. / era
. che si riferisce, che è proprio del doge (e, per estens.
al bagno per la doglia: giungere proprio al momento giusto per avere cattive notizie
della propria intelligenza squallidamente umiliata come del proprio buio egotismo. -fondato su princìpi rigidi
estens. nel linguaggio comune, atteggiamento proprio del credente e, fuori dell'ambito
1-159: pure essa sapienzia volse parlare proprio e dovutamente, insegnando a tutte l'altre
. -fare il dovuto: fare il proprio dovere. tavola ritonda, 1-132:
con patir di ogni cosa appartenente al proprio comodo e sostentamento per qualche tempo: e
a quella d'un crine; ed è proprio della persia e dell'indie tanto orientali
. che si riferisce, che è proprio del dragone. salvini, 24-334
-essere o non essere all'altezza del proprio dramma: essere o non essere in grado
la passione o l'affetto altrui o proprio, è altra dall'ordinaria, e
tasso, i-no: avendo l'epico per proprio fine il mirabile, che non è
fine il mirabile, che non è proprio fine del drammatico, cerca più il
tutta racconti e novelle, che è proprio il genio e il carattere della vecchiaia
e farlo suo nel riferirlo, non è proprio che d'un ingegno riflessivo ed esercitato
panzini, iii-477: un ampio mantello proprio romantico, di color turchino chiaro,
sono inutili come il resto, ma forse proprio per questo s'addicono per ricoprire di
bartoli, 4-1-321: li ricevette nel proprio suo brigantino, sotto un tendale di velluto
prò fugge, e segue 'l suo proprio danno. b. corsini, 15-68:
rife risce, che è proprio dei druidi, che ricorda la vita,
far presente ciascun di loro il suo proprio male? -con uso neutro.
noto, che non offre garanzie del proprio stato, della propria condizione, sospetto,
divenne impe- radore, e acquistò in proprio il ducato di osterich e gran parte
. che si riferisce, che è proprio del duca; legato al duca da
(cioè al secolo xiii); proprio di quei tempi. negri,
assai più fortunati, avevano esaltato il proprio gusto dialettico assistendo ai duelli fra eschine
imo sciocco riparare dietro false distrazioni -il proprio: e diretto, tutto chiaro,
palle dum-dum, e quanto diffondeva dal proprio canto la propaganda tedesca.
, né vi vegga tenebrose per amore proprio, ma con amore ineffabile, nel quale
cose o argomenti diversi, se non proprio opposti (e si riferisce sia a
inverno, e quasi come nel suo proprio natio paese, sino a natale.
s'eo non m'agiungo a voi proprio incarnato, / non po'durar ch'io
i-229: il sentierino durava ancora poco perché proprio all'estremità di quei prati che ormai
la prudenza e parsimonia nell'uso del proprio denaro, delle proprie forze.
terreno, perché la notte chiusa, proprio nell'ora degli spettri, saliva gente
[le materie più gravi] superano col proprio discensivo momento la violenza dell'impeto progressivo
ebbe il timore che l'altro parlasse proprio di eliminazione fisica. -persistenza.
a sentimenti che temperino l'assolutezza del proprio punto di vista; resistenza a ordini
, per caratterizzare i quali ci vuole proprio il « durissimità ». =
che gli faceva bisogno di procacciare al suo proprio mantenimento, vivendo molto alla dura,