preziosi, per lo più in un proprio laboratorio o bottega (e nell'uso
agg. che si riferisce, che è proprio dell'oreficeria; che riguarda la lavorazione
2. che si riferisce, che è proprio della bocca e delle sue funzioni.
medie. che si riferisce, che è proprio dell'oralità patologica. 5.
agg. che si riferisce, che è proprio della città algerina di orano; che
nei limiti autorizzati, i prelevamenti a proprio favore, per i pagamenti da eseguire
della merce trasportata (ordine di consegna proprio), o dallo stesso caricatore (
di credito atipico o im proprio, creato dalla prassi commerciale, avente
di tutti. -andare per il proprio ordine: in modo ben regolato.
11. determinare, mediante il proprio comportamento, un esito o una condizione
-con le proprie orecchie: con il proprio udito, di persona (e ha
-con i propri orecchi', con il proprio udito, di persona (e ha
. che si riferisce, che ha come proprio argomento l'asino (un discorso)
metalli e pietre preziose, in un proprio laboratorio o in una bottega; orafo
di oreficeria (e tale significato è proprio dell'uso moderno). sacchetti
. che si riferisce, che è proprio dell'oreografia; orografico. targioni tozzetti
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce, che attiene
. anche -chi). che è proprio, caratteristico del personaggio mitico di orfeo
pitt. che si riferisce, che è proprio della corrente pittorica dell'orfismo.
òrfico-cristiano, agg. letter. che è proprio o caratteristico di una concezione filosofico-reli-
organale, agg. che è proprio, che riguarda gli organi del
3. mus. che è proprio, che si riferisce all'organo.
ma la volontà organativa e selettiva che proprio nell'intelletto ha la sua sede.
si trattava di fondare un vero e proprio arbitrio; un regime di tirannide in cui
. m. -ci). che è proprio, che riguarda l'organicismo.
organi. -corpo organico ". quello proprio di animali e piante in quanto composto
appare visibile. 3. che è proprio, che riguarda gli organi degli esseri
, v-2-466: quand'anche l'amor proprio potesse illudermi su questo punto, troverei un
qualche cosa di più e di loro proprio, sono figure staccate, paesaggi,
organico. 7. che è proprio, che riguarda la struttura interna o
'. 8. dir. proprio, attinente a un ufficio ricoperto da
. rappresentanza. 9. che è proprio, che riguarda il funzionamento di un
. -in partic.: che è proprio, che si riferisce, che riguarda
da giovanni barberi di modena ed è proprio dei sonatori ambulanti (anche nell'espressione
). medie. che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'
pavese, 3-7: quando ripetiamo un nome proprio, un gesto, un prodigio mitico
). mus. che è proprio, che riguarda l'organo o, anche
i propri impegni, di disporre del proprio tempo. carducci, ii -io-121:
il lavoro per lei fosse stato organizzato proprio a quel modo. jahier, 167:
organizzativo, agg. che è proprio, che riguarda l'organizzazione, l'
amministrativo. 2. che è proprio di chi sa organizzare. gramsci,
. carducci, iì-8-306: io devo proprio compiacermi dell'organizzazione del mio cervello e
. organòfilo, agg. che è proprio, che si riferisce all'organofìlia.
. m. -ci). che è proprio, che riguarda l'organografia.
. m. -ci). che è proprio, che riguarda l'organologia anatomica.
anatomica. 2. che è proprio, che si riferisce all'organologia musicale
. 3. fonet. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
-ci). medie. che è proprio, che si riferisce all'organopatia.
m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'organoplastia.
-ci). medie. che è proprio, che si riferisce alla nutrizione degli
letter. che concerne, che è proprio dell'òrgia come cerimonia dionisiaca (o
. che si riferisce, che è proprio dell'orgia come forma del culto misterico
sentimento eccessivo, opinione esagerata del proprio valore, del proprio merito, delle proprie
opinione esagerata del proprio valore, del proprio merito, delle proprie qualità, che
. 4. giusto sentimento del proprio valore, della propria dignità; alta
, quando noi stiamo in un amore proprio sensitivo, in una negli- genzia radicata
quale zizania gli diceva jesu esser l'amor proprio e 'l proprio parere.
jesu esser l'amor proprio e 'l proprio parere. 7. locuz.
; prendere, pigliare parere o il proprio parere: assumere una posizione.
di siena, 42: nel tuo proprio parer non ti fidare, / se vuo'
gran nemico al- uom e il parer proprio. = sostant. di parere1.
m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla parestesia.
di attirare gli ingenui per ingannarli a proprio vantaggio. rovani, ii-612: -cosa
sentiva tutto, perché la stalla era proprio a parete. -aprire la parete
fece subito pensiero che lui il bisogno proprio sarebbe de pigliare le donne alle sue
agg. che si riferisce, che è proprio del pensiero sociologico ed economico di
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla paretimologia.
agg. che si riferisce, che è proprio e caratteristico di un fanciullo.
in modo infantile; usare il linguaggio proprio dei bambini. lalli, 1-1-39:
agnello, che per pargolezza lascia il proprio e 'l vero nutrimento. 4
vada. cesari, ii-213: io veggo proprio dante basso basso andar pari di lui
in certi spropositi, non si può proprio non uscire del secolo per la meraviglia.
stato. einaudi, no: il proprio piccolo programma... può essere
parigino. 2. che è proprio della città di parigi o che vi
agg. che si riferisce, che è proprio, caratteristico o originario dell'isola greca
nobile marmo pario? 2. proprio o caratteristico del marmo di paro.
. parkinsoniano, agg. patol. proprio, caratteristico del parkinsonismo (una sindrome
parlamentare3, agg. polit. proprio, caratteristico del parlamento, delle sue
numero sufficiente di eletti per costituire un proprio gruppo). ojetti, 1-116:
parlamentàrio1, agg. polit. disus. proprio del parlamento, della sua prassi
i parlamentari seguito e orgoglio, di proprio arbitrio determinarono lui [re carlo]
agg. che si riferisce, che è proprio di una trattativa svolta fra due parti
(plur. m. -ci). proprio, caratteristico del parlamentarismo. -an
governo, con tendenza a sviluppare il proprio potere a detrimento di quello monarchico;
lucilio stringeva a parlamento tutte le voci del proprio ingegno e del proprio coraggio.
le voci del proprio ingegno e del proprio coraggio. -fare parlamento: stabilire
, spiegare con discorsi e ragionamenti il proprio pensiero, le convinzioni, i sentimenti
che dalla lettera è di sì fatta materia proprio il comin- ciamento e con la lettera
parlar natio, ma che abbia un proprio parlare. bacchelli, 2-1-355: son
e fonetico), per lo più proprio di un ambiente culturale o di un
; la parlatura può essere il modo proprio di pronunziare a tale o tale persona.
uno parietico novo. pratolini, 1-156: proprio stamani, che in laboratorio, dio
equivalenti. 3. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
baiar di, 2: detto per proprio nome era adriano; / non curo
2. che è proprio, tipico o riguarda parma, i
, l'ultimo grande capo ammazzato, proprio in quel locale, con le melanzane
parmigiana ancora in gola. 3. proprio, caratteristico del dialetto che si parla
-chi). letter. ant. proprio della poesia; poetico. g.
. letter. ant. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
), agg. letter. che è proprio, che si riferisce al monte parnaso
parnasòsio, agg. ant. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
dell'arte per l'arte, manchi proprio ogni materia che dia il punto d'
tropi. 3. che è proprio, tipico o che riguarda tale scuola
mescolar parimente dei nuovi, dall'autor proprio fatti. patrizi, 1-68: costui ha
infimo ordine. -ripetere una frase del proprio interlocutore imitandone le parole e il tono
il pensiero di una persona assunta a proprio modello. lucini, 4-141: nella
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla parodia;
della vita ridotta a disseccato compendio del proprio essere 'banale '. =
. -ci). ant. che è proprio, che si riferisce, che coincide
dell'opera o del genere assunto a proprio modello. bacchetti, 9-390: quelle
invidio. -accusa fatta sotto il proprio impegno personale, della quale non vengono
una scienza della parola, il cui proprio oggetto sia non già quello di considerare questa
, iii-331: la padrona notò quel sorriso proprio mentre stava per interrogare la straniera.
parole carte: mettere per scritto il proprio pensiero. mariotto davanzati, lxxxviii-1-412:
né fede né parola, ma il proprio loro stato è la tirannia, la violenza
parola, in parole: con il proprio impegno formale espresso oralmente (per lo
parolai. 8. che è proprio, che si riferisce alla parola,
il metodo delle parole in libertà, proprio della poetica letteraria del futurismo. -sm
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce o che presenta
non occorre per sanalla / veder nel proprio fonte altro afo- rismo. siri,
-ci). medie. che è proprio, che si riferisce, che è caratterizzato
parotidèo, agg. anat. che è proprio, che si riferisce, che interessa
). patol. che è proprio, che si riferisce alla parotite; che
parrasio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce al monte peloponnesiaco
madre, / di cui fu parricida il proprio figlio. tasso, ii-io: i
moravia, 16-16: edipo uccide il proprio padre, diventa il marito della propria
chiesa (intesa come edifìcio) e un proprio pastore (parroco) preposto alla cura
parrocchiale. 2. che è proprio o fa parte della parrocchia; che
, poi scelse impavido le donne, proprio le donne romane. allora il capuana
(651): in quanto al suo proprio podere, non se ne occupava punto
4. agg. letter. che è proprio, che è opera dei fabbricanti di
m. -chi). letter. proprio del parrucchiere. arbasino
sf. equilibrata misura nello spendere il proprio denaro, tendenza costante a evitare sperperi
partaggio di qualcuno o qualcosa: essergli proprio, peculiare, caratteristico; essere affare
io gli avessi scoperto quella parte per proprio ischerno. d'annunzio, tv-1-97:
dalla parte di fuori e a metter proprio le zampe sull'orlo. bontempelli,
si risolvono sempre, presto o tardi, proprio a danno della parte politica in favore
ne tornò a'suoi. -patrimonio proprio di un determinato soggetto. - anche
rispetto di convenzioni sociali o per il proprio tornaconto; immagine che una persona dà
: era più forte la parte di pensare proprio a lei, a mia cugina.
monete... fu già ofizio proprio e solo del pubblico, e ci teneva
ne dirà a parte. -per conto proprio, in modo autonomo. tortora,
nel contrasto con altri, considerare come proprio alleato. latini, rettor.,
fratello minore e maggiore ', ma proprio in fondo al cuore non lo poteva
causa che riguarda direttamente, giudicare a proprio vantaggio. galiini, 90: -signor
un personaggio teatrale congeniale, adatto al proprio temperamento. montale, 3-87: il
-fare la propria parte: compiere il proprio dovere; prendere provvedimenti adeguati.
alunni svantaggiati]. -interpretare il proprio personaggio con perfetta aderenza fìsica e psicologica
mille riprove. -privare del proprio favore o del potere, esautorare.
popolo, né più né meno che del proprio ordine, o piuttosto prendon sopra ogni
il gendarme) -questo scocciatore, adesso proprio non ci voleva. -quanto alla
comune, o anche ottenuto e fatto proprio da più persone.
causa delli altri; formale che è proprio; l'altro che non è proprio ma
è proprio; l'altro che non è proprio ma per partecipazione. leone ebreo,
una determinata origine; acquisito, fatto proprio (una qualità). dante
: l'essere delle creature non è proprio loro, ma partecipato e comunicato loro
di emissione, cioè l'acquisto a proprio rischio di titoli di nuova emissione;
colui che passeggia per la nave suo moto proprio è quello del passeggio e per participazione
causa delli altri; formale che è proprio; che non è proprio ma per partecipazione
che è proprio; che non è proprio ma per partecipazione. piccolomini, 1-44
: che è favorevole alla partecipazione del proprio partito (o della propria forza politica
. che si riferisce, che è proprio del partecipazionismo. einaudi, 3-8:
intr. (parteggio). dare il proprio appoggio diretto o indiretto, il proprio
proprio appoggio diretto o indiretto, il proprio favore, la propria solidarietà a un
al senato. 3. manifestare il proprio appoggio morale e la propria simpatia;
(plur. m'. -ci). proprio, caratteristico della partenogenesi. -anche:
la fine. 2. che è proprio, che riguarda la città di napoli,
di registrazione, ma almeno si pronunci proprio alla fiorentina 'parterre '! arbasino,
. -per la propria particella: nel proprio ambito limitato. s. agostino
particellare, agg. fis. che è proprio, che si riferisce alle particelle,
materia). 2. dir. proprio o relativo a una particella catastale.
agg. gramm. che è proprio, che si riferisce al participio, dal
. anché -ce). che è proprio, che si riferisce ai parti o al
superi. particolarissimo). che è proprio, che si riferisce o concerne
all'intelligenza del nostro racconto si richiede proprio d'averne qualche notizia più particolare.
figli. 7. che è proprio, che si riferisce o pertiene a
casa particolare. 9. che è proprio o si riferisce esclusivamente a un determinato
il nome lor particolare. -esclusivamente proprio di un'area geografica ristretta; locale
. 10. specificamente o esclusivamente proprio, peculiare, tipico di una determinata
e da dio. 3. proprio di un singolo oggetto; specifico.
in quanto ponevano le basi di un proprio potere. -isolazionismo. b
proprietà, come a molti parve, aver proprio luogo, ma ella è sparsa e
taglieggiavano costoro il paese nemico ed il proprio, rapinavano tutto quello che appartenesse al
da molti anni. -che è proprio, che si riferisce a tali combattenti;
i piani e le mire all'interno del proprio paese o ne approva la politica.
i partigiani europei del senatore taft erano proprio i più lontani da lui per tendenze
un uso o si trova particolarmente a proprio agio in una determinata condizione. mascardi
. -per estens.: che è proprio, che si riferisce e, in partic
prerogativa. -partire qualcosa da sé per proprio commiato', rinunciarvi spontaneamente. -anche:
di cattività. -anche: allontanarsi dal proprio ambiente naturale. bondie dietaiuti,
compagno di viaggio, andarsene per conto proprio; congedarsi da un interlocutore, da
caterina da siena, i-26: l'amore proprio... partesi dalla giustizia e
impegno preso; non attuare lo scopo proprio di un'attività. -anche: allontanarsi
prestazione d'opera (ed è termine proprio degli antichi contratti agrari).
, / non mi debbio partir dal proprio accento. bembo, iii-83: senza pietà
elli da questa materia e ritorna al proprio intendimento del testo. iacopone, 80-101
, in modo che lo scoppio partisse proprio di lì? -trarre l'origine
lì? -trarre l'origine del proprio essere, derivare la propria esistenza;
(per argomentare, per sviluppare il proprio pensiero, per attuare un ragionamento deduttivo
, / lasciando a chi riman suo proprio afanno. aretino, 13-36: la
giunsi. -con valore e significato proprio, specifico. bembo, 2-82:
ant. banchiere che prestava il proprio denaro allo stato o a un sovrano
e i diritti, anche con il proprio intervento e impegno diretto; fautore,
2. imprenditore, appaltatore (ed è proprio dell'area napol.).
. 2. agg. che è proprio, che si riferisce a un partito
partiti cita, sf. l'essere proprio o caratteri stico di un
. m. -ci). che è proprio, che riguarda, che è caratteristico
e fatto argine di se stessi al proprio partito, non avessero e sostenuta e repressa
e quelle di altro stato in guerra col proprio (partito b, o partito rosso
ha rifiutato due o tre partitoni, proprio coi fiocchi, non so perché.
. ni. -ci). che è proprio, che riguarda la partitocrazia; che
più parti che l'oratore fa nel proprio discorso; parte del discorso in cui
parto2, agg. stor. che è proprio, si riferisce, è tipico,
partoriale, agg. letter. che è proprio, si rife risce al
muovere!... ha voluto partorire proprio a casa sua! bacchetti, 1-ii-265
di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una ni pote
ni pote di suo zio proprio? -con riferimento a uomini (
partoriscono un terzo influsso che senza essere proprio di alcuno cagiona qua giù molte volte
, / chiuso e parvente del suo proprio riso. -distinguibile. dante
in isfondi in isfumature languidamente indefinite: proprio come le parvenze de'sogni. tarchetti,
, non criticamente fondata (ed è proprio del linguaggio omiletico). zanobi da
il secondo. 6. che è proprio, che si riferisce a una o più
escono dai primari; peduncolo parziale il proprio di un solo ed unico fiore,
o colono parziario) produceva per il proprio consumo e non aveva mai numerario.
. pascaliano, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
pascarelliano, agg. che è proprio, che si riferisce, che è
), dimin. del nome proprio pascale per pasquale, con dissimilazione;
città ha il suo pastore, e ufficio proprio di questi è il pascer e
nodre l'intelletto come cibo e latte proprio della nostra mente. fiamma, 6
non sazian mai. -sottomettere al proprio dominio. giamboni, 10-151: a
383: avendo la pittura il proprio suo ufficio,... chiamiamo
, e che veniva posposto al nome proprio (e tale titolo, abolito in
stor. dir. contratto agrario tradizionale proprio del lazio e delle zone vicine (
pascoliano, agg. letter. che è proprio, che si riferisce a giovanni pascoli
ii-931: non tema, sorella: sono proprio un pascoliano di stretta, strettissima osservanza
letterarie, alle forme poetiche, allo stile proprio dell'opera di giovanni pascoli.
in domenica: riuscire qualcosa secondo il proprio desiderio. grazzini, 4-22: s'
. che si riferisce, che è proprio della festa di pasqua o del periodo
3. per estens. che è proprio, riguarda o ricorda l'atmosfera e
, è probabile la sovrapposizione del nome proprio pasquale (cfr. migliorini, 4-229
belle mai. = dal nome proprio pasquèlla, deriv. da pasqua.
. -ci). ant. che è proprio, che si riferisce alla solennità della
. che si riferisce, che è proprio della pasquinata; burlesco, satirico.
pasquino2, agg. gerg. che è proprio, che si riferisce alla pasqua.
accordata a una o più persone sul proprio mezzo di trasporto per un determinato tragitto
quella parte avessero i collegati snervato il proprio esercito sotto la piazza, comandarono a
un fondo contiguo altrui per raggiungere il proprio fondo; e tale diritto è per
acqua sul fondo altrui per condurla al proprio fondo. ceredi, 90: per
: quella terra gli fa gola, arriva proprio fin sotto la casa sua. acquistandola
la coltivazione e il conveniente uso del proprio fondo. 12. parte anatomica
senza lasciare un'orma profonda incancellabile del proprio passaggio! govoni, 814: questo
che non fa passaggio né digressione dal proprio trattato in altri diversi ragionamenti. mascardi
, 1-251: pregando volevo domandare non proprio il passaggio di un esame, bensì ciò
mente come dettati dalla logica, sebbene proprio la logica fosse la qualità princi
in mano un oggetto rimanendo fermi al proprio posto (per lo più nell'espressione
3. ciò che costituisce un segno del proprio mestiere, della propria collocazione sociale.
il passaporto a qualcosa: darvi il proprio benestare o avallo, accondiscendervi; ammetterla
li cavalli. muratori, 7-iv-515: proprio di questi piccioli tiranni era di suscitar
umile e reverente. -toccare nel proprio tracciato una determinata località (una strada
. proseguire nella propria esistenza, nel proprio sistema di vita. chiaro davanzati,
gioberti, 4-2-228: il passare non è proprio dell'esistenza in generale, ma solo
, così per nome del re come proprio. r. zeno, li-6-221:
sentimenti di altre persone; interporre il proprio interessamento, una mediazione (nell'espressione
. 81. telecom. cedere al proprio interlocutore la facoltà di parlare nel corso
venuta di filogono è tanto opportuna e succede proprio tra lo stratagemma del senese fatto passare
persona. piovene, 260: crede proprio ch'io l'abbia lasciato per disistima
alle estreme conseguenze una proposizione, il proprio pensiero. panigarola, 119:
all'ultima ora, credendo necessario il proprio tradimento alla vittoria di maconnen, pose
fu costretto fare una passata e col proprio denaro pagar coloro che erano venuti a
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al passatismo.
-sm. il mese precedente (ed è proprio del linguaggio burocratico ed epistolare).
tempo trascorso; che è decaduto dal proprio ufficio. rinaldo degli albizzi, i-590
il passato. svevo, 8-134: io proprio non ne ricordavo il nome. ficcai
potersi mostrare progressista e di proclamare il proprio passato antifascista. -in partic.:
, per amore; questo è innegabile. proprio per amore, quantunque sua moglie fosse
un luogo all'altro per esercitare il proprio mestiere. b. corsini, i-143
, i-325: è tutto scoglio, ma proprio balzo, non costeggia punto (gli
prostituirsi. -per estens. vagare per proprio diletto e senza una meta preordinata,
al compagno. -passeggiare il campo per proprio: ritenere di avere approfondite conoscenze e
panzini, ii-99: questo olmo si direbbe proprio un olmo magico... era
del passero. -piede passerino: quello proprio di tale uccello, con il pollice
. -misurare gli altri col proprio passetto: v. misurare, n
neghi che lo 'ntelletto, preso in proprio significato per l'anima ragionevole, non
biz. 7ro- deriv. dal nome proprio del fornaio nà ^ a ^ to ^
. che si riferisce, che è proprio delle passioni; che è suscitato o
2. che si riferisce, che è proprio della passione amorosa. -in partic.
in sé passioni, di alimentare il proprio animo con sentimenti, desideri, emozioni
: via ha... di proprio nella sensazione la passività e nell'agente
questa sommissione e passività di tutto il proprio essere adduce una incredibile soddisfazione e una
vero che lui ci potrà contare, proprio nella gentile passività con cui la ragazza
gir tostamente. -incapace di moto proprio. viani, 14-306: 'la
della posizione dei piedi senza variare il proprio equilibrio. -ciascuno dei vari movimenti
passi. g. gozzi, i-23-201: proprio alla carità era il suo loco, /
. -in partic.: scelta del proprio stato, decisione di sposarsi, matrimonio
critica e poesia. -di proprio passo: con la propria andatura normale
giardino e, no, non gli pareva proprio di riconoscerla, quella 11.
, davanti al cancello spalancato, che proprio dai suoi si trebbiava, fu a
altro da 'guardare ', e proprio di chi sguarda attentamente o con maraviglia
: arriva alla porta. c'era proprio sul passo un mucchio di gabellieri.
, possibilità di mutare in meglio il proprio stato; momento in cui si verifica
com'ella desideri qualcosa di particolare e proprio per sé, non sieno la maledizione
conca. -impedire di raggiungere il proprio fine, costringere. 0. rucellai
né passa. -che è proprio dell'età matura. c. e
locuz. stare al passone: rimanere al proprio posto. iacopone, 55-43:
mi patulla, mi liscia come se proprio mi volesse mangiare dal troppo bene.
bene. -disporre favorevolmente qualcuno a proprio vantaggio. verga, ii-289:
[pastòriano], agg. che è proprio, che si riferisce a pasteur e
inventiva e fare più buon mercato del proprio conformismo: nei gioielli massicci, nei
di prodotti dolciari e affini, sia in proprio sia come dipendente, in un'industria
o vigna santa, fondata nel proprio conoscimento, piantata su la croce di
, o degli augelli / fia pasto il proprio corpo o delle belve. giannone
, 27-21 (ii-303): ben se'proprio figliuol duna puttana, / che perso
duelli, giostre, torniamenti, / son proprio pasto di sì fatte genti. berni
nobile e ricco, mercatante nel nome, proprio pasto da puttane. -ant
bene allo spirito. -secondo il proprio desiderio. gonzaga, ii-49: con
plur. anche pastorai). che è proprio, che si riferisce ai pastori;
: la nazione selvaggia si procurerà dal proprio fondo le derrate necessarie alla vita, sia
. 4. eccles. che è proprio, che si riferisce alla dignità e
7. letter. che è proprio, che si riferisce a componimenti,
potrà mai riempire nel principato il suo proprio dovuto scopo. breme, 122:
di tali componimenti. -che è proprio, che si riferisce o è tipico di
8. mus. che e proprio, si riferisce a componimenti o rappresentazioni
- in partic.: che è proprio, si riferisce a composizioni vocali o
dall'antico flauto a condotto d'aria proprio della tradizione classi- co-bucolica).
città ha il suo pastore, e ufficio proprio di questi è il pascer e regger
ministro del culto designato dalla comunità al proprio governo. frisi, xviii-3-363: essendosi
(pastorìccio), agg. che è proprio, che si riferisce al mondo
allegri dànno / il dovuto ristoro al proprio corpo. goldoni, xiii-15: o vaghe
pastorile, agg. che è proprio, che si riferisce agli usi
nell'orecchio. 2. che è proprio, si riferisce ai pastori d'anime
pastorìzio, agg. che è proprio, che si riferisce ai pastori,
vegetazione. 3. che è proprio, si riferisce alla dignità e alle
tolto il pastore della chiesa dal suo proprio offizio, che è in guardare la
ritornarsene per la contea di foix al proprio paese. magalotti, 26-288: la regina
, che permette il volo vero e proprio nei pipistrelli e il volo planato negli
dopo. pascoli, 1-314: sono proprio malato e febbricitante per un forte raffreddore
. ant. e letter. che è proprio, che riguarda un padre; paterno
paternale. 4. che è proprio, che si riferisce a dio in
manfredi,... reputando esser proprio della sede apostolica di protegerlo e riceverlo
paternalismo, sm. atteggiamento, proprio di governi di carattere assolutistico e di
paternismo, sm. letter. carattere proprio di chi instaura, anche attraverso la
e severa affettuosità, esercitando con il proprio carisma un fascino misurato e consolatorio.
-come espressione di riguardo nei confronti del proprio genitore. parlamenti ed epistole, v-468-10
agg. che si riferisce, che è proprio del padre, della sua funzione procreativa
paterno, / chiuso e parvente del suo proprio riso. niccolò cieco, lxxxviii-n-210:
. 6. che è proprio, che si riferisce a dio in
, le bellezze, senza amore, son proprio come una bella casa, la vernata
-scorgere il paternostro: sapere il fatto proprio, essere accorto. f.
-togliere fino ai paternostri: prendersi proprio tutto. tommaseo [s.
né il patetico. 16. carattere proprio di un'opera d'arte o letteraria
sa trattare il patetico. -carattere drammatico proprio della tragedia classica (e, secondo
, di passionalità, di forza espressiva proprio della tragedia, contrapposto a quello più
patibolare, agg. che è proprio, che si riferisce al patibolo,
empistolados '. 3. che è proprio di un boia, di un torturatore;
lei [luisa sanfelice], specie e proprio quelli che poi condussero la sciagurata al
antico. borgese, 1-222: raggiungeva proprio ora la finitezza della sua beltà,
patisce per lo cuore, come per suo proprio stormento. campanella, 4-367: non
che la divisione quinaria sia naturale e proprio della comedia, non segue però che
-ricevere in contraccambio svantaggioso del proprio comportamento, subire come punizione immediata (
con persuasione, e non patito il proprio bisogno di vivere. bacchelli, 2-xxii-482
giovi né possano ottenerne emolumento alcuno a proprio comodo. g. m. casaregi
amico consiste nel non patire che al proprio cospetto si dica ingiuria dello amico.
nella medesima connessione logica; tollerare nel proprio ambito senza che ne derivi contraddizione o
ci si patisce per il creatore, proprio come se il creatore fosse una persona
-ci). medie. che è proprio, che si riferisce alla patogenesi. -meccanismo
). medie. che, essendo proprio ai una determinata malattia (un sintomo
è suo segno patognomonico o vogliamo dire proprio e demostrativo. a. f. berlini
pensi, appunto perché il pensare è proprio dell'uomo come tale (a meno
prudenza, perché sono massime dell'amor proprio ('selbstliebe '), ossia
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla patologia e
, in contrapposizione dialettica (ed è proprio della terminologia storico-politica francese).
incomprensione e l'avversione che s'incontra proprio nel luogo natio. f f
origine loro, quantunque ne abbiano un proprio e come dir recato da casa, doverranno
del dovere civico, perseguendo solo il proprio tornaconto. tommaseo [s. v
patriale, agg. ant. che è proprio, che si riferisce alla patria come
. e sm. letter. che è proprio, che si riferisce alla città greca
patriarcale, agg. eccles. che è proprio, che si riferisce o appartiene a
universo. 3. che è proprio della figura biblica del patriarca quale è
volta oscura del duomo antico. eran proprio gente semplice e patriarcale. cicognani,
. patrilocale, agg. etnol. proprio, relativo all'istituto o alla consuetudine
proprietario e di possedere cosa alcuna del proprio, ma che il tutto, anche il
arme che il feudatario poteva reclutare nel proprio feudo. tassoni, 8-23: dichiarato
, che in uno specifico momento del proprio divenire storico vi si riconosce compiutamente.
agg. che si riferisce, che è proprio o ha luogo, è esercitato nella
espressivo ai vari livelli di comunicazione; proprio di tale lingua, che appartiene al
pàtrio2, agg. che è proprio del padre, che deriva dal padre
4. agg. ant. che è proprio di chi ama e serve con dedizione
compiuto per il bene di essa; proprio, degno di buon patriota (un'azione
della propria opera le vicende storiche del proprio paese, l'esaltazione di esso e
appartiene o viene espresso o prodotto dal proprio paese. pratesi, 1-194: maledetto
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce ai padri della
. che si riferisce, che è proprio del patriziato; patrizio, nobiliare.
. -che si riferisce, che è proprio del patriziato dell'antica roma; che
. -che si riferisce, che è proprio dell'aristocrazia; esercitato o praticato dall'
. avere). rassomigliare notevolmente al proprio padre, sia nelle fattezze fìsiche sia nel
2. dir. che presta il proprio patrocinio (rappresentanza e assistenza tecnico-giuridica)
scalpore. 3. chi presta il proprio patrocinio (rappresentanza e difesa tecnico-giuridica)
marsiliesi fecero gran novità ribellandosi scopertamente dal proprio re per opera del console casotto e
v. sig. venendo protetto dal proprio merito. c. dati, 16:
, overo nel mal consigliarli per il proprio indegno guadagno a pigliar e sostener liti
grado di procurarsi e retribuire direttamente un proprio difensore e intende però agire o resistere
(plur. -ci). che è proprio, che riguarda la patrologia.
agg. dir. rom. che è proprio, che si riferisce, che
2. dir. canon. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
abbazia. 3. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
arbi- trii e a sopprimere gli abusi proprio in materia di patronato di laici sulle
patronimicale, agg. ant. che è proprio, che si riferisce ai nomi patronimici
, 11-75: avicenna non è nome proprio d'uomo, ché i tiri sono
2-xi-16: l'altro prigioniero dichiarò il proprio nome e patronimico: -jacob di giosef
..; reservato se fosse patruno proprio, dummodo non facesse dampno ad altro
le cose in questa maniera, sarebbe proprio peccato il dirne male: quasi quasi ce
), agg. ant. che è proprio, che riguarda un patto, un
mi patulla, mi liscia come se proprio mi volesse mangiare dal troppo bene.
e immotivata dell'umore (ed è proprio del linguaggio familiare, per lo più
della margarita, 101: è tutto proprio def moderati quel grande sfoggio di sentimenti
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al pauperismo.
-timore di vedere compromesso o insidiato il proprio potere politico. testi fiorentini, 100
di una conseguenza spiacevole o funesta del proprio operato. giamboni, 42: le
di ragionarvi con un modo piano, proprio e facile di parlare. -sfiducia,
si teme di alterare la coerenza del proprio pensiero o la validità delle proprie scelte
in verno immite; ed io, proprio quella sera che tu mi scrivevi con tanta
. -anche: composizione strumentale che fa proprio il ritmo e l'andamento di tale
1124: egli era dio d'un proprio suo diviso / regno di dio.
ora paventi nel porre ad esecuzione il proprio disegno? 4. region.
, paviése), agg. che è proprio, si riferisce alla citta di pavia
più volte mi chiese pavidamente se era proprio vero che la si poteva girare tutta
. pavimentale, agg. che è proprio, si riferisce a un pavimento;
pavimentàrio, agg. letter. che è proprio, si riferisce a un pavimento;
pavloviano, agg. che è proprio, che si riferisce al medico e
torino, in qualche gazza ladra (proprio ladra) a firenze, in qualche putta
pago- neggiandovi le code, / andate proprio come le cutret- tole. della porta
-chi). letter. che è proprio, che si riferisce a un pavone;
(paonino), agg. letter. proprio, tipico del pavone; composto di
. moravia, ix-9: vedendo che ero proprio risoluta [a non cedergli],
. 4. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
, quale estremità, cima o termine proprio dell'atto passivo di lui.
] poi alcuna azione dimostra il suo proprio uficio, che e significar e accennar
atteggiamento interiore, abituale o occasionale, proprio di chi accetta o sopporta il dolore
suo, ed è relativo all'incomodo proprio, che non è obbligata a soffrire,
-chi). ant. che è proprio, che si riferisce alla pazzia e ai
(plur. m. -chi). proprio o tipico di un pazzo, da
, 314: trent'anni prima, proprio in quel tempo che suo marito correva
le pazzie: profondere smoderata- mente il proprio denaro. aretino, 20-214: io
rise marisa. moravia, 1-617: proprio in vista di quella sciarpa di cui era
sponde del fiume. ojetti, 1-59: proprio non volevo mettermi a ridere come un
. che si riferisce, che è proprio del partito democratico di unità proletaria (
. che si riferisce, che è proprio del peana; che ne ha il
la pietra peanite non è nova e proprio in quella parte ov'è la tomba /
passo passo il podere, non ebbe proprio dove metter pecca. 6.
bello, anch'esso abbiam detto che è proprio della natura dell'uomo e, considerato
lo avevano inquietato nel collegio dei preti proprio durante i suoi rapimenti mistici. bernari
quel d'altrui, ma il suo proprio. bisaccioni, 1-238: l'uomo che
regola stabilita); venir meno al proprio dovere; delinquere. boccaccio, dee
5. errare (anche con danno proprio), sbagliare in un'attività,
si ralegra del male altrui come del proprio suo bene. fiamma, 1-17: è
stesso tavolo, toccandole il piede col proprio. pecchi, viii-36: «
accattare singolarità con rimpulizzire in fronzoli il proprio io,... si ascriverebbero
stessa cosa vile si descrive apertamente col proprio vocabolo, senza qualche figurato ricoprimento.
non faccia più la ballerina, è proprio un peccato, la qualità di ballerina
: per indicare che la confessione del proprio torto predispone all'indulgenza.
, da chi restava in discordia col proprio fratello, dalle meretrici ed altre tali
(ùekinése), agg. che è proprio, che si riferisce a pechino.
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce ad animali nei
una licenza di tintoria che non vi spetta proprio! = voce di area centrale
sempre... che bisogna parlare proprio a quelli che sono più lontani, i
di manifestare la propria personalità e il proprio carattere, se la passa male.
. f. -ce). che è proprio, che si riferisce alle pecore e
! tronconi, 2-171: non le mancava proprio più nulla per essere una buona pecorella
pecorile1, agg. che è proprio, riguarda, è ca
. pecurino), agg. che è proprio, che riguarda, che è caratteristico
quei suoi occhioni di bue, che proprio pare, come è chiamato, un
da quello istituzionalmente previsto a profitto proprio o altrui [peculato per distrazione).
superi, peculiarissimo). che è proprio di una determinata cosa o persona (
pedagno2, agg. letter. che è proprio, fa parte, si riferisce al
proprie della ricerca scientifica e allargando il proprio campo d'azione dall'ambito della scuola
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'educazione (
via le statue. 3. proprio, caratteristico di chi insegna, educa
8-149: l'abilità di onofrio consisteva proprio nel sapere fondere l'ambiguità in un
le quali, calcate dal sonatore col proprio piede, fanno crescere di mezza voce
2. bot. che è proprio, si riferisce al piede del tronco
. 3. zool. che è proprio, si riferisce al piede di un
strati che è la 'tosca ': proprio perché è un'opera nello stesso tempo
una regione). -anche: che è proprio, si riferisce al piemonte; pedemontano
pedano2, agg. stor. che è proprio, si riferisce alla città di pedo
ostenta con compiacimento e sussiegosa presunzione il proprio sapere, mantenendo un atteggiamento saccentemente
. pedantarìa), sf. atteggiamento proprio di letterati e di ciotti (e originariamente
bar etti, 6-196: mi fanno proprio compassione i due grami figliuoli del mio
sue lodi. 4. che è proprio, che si riferisce a un tipo
: sarà pur loro forza rintuzzare il proprio entusiasmo, porre i piedi nelle pedate
]. -mantenere l'abito morale proprio di una determinata virtù. s
gergo del giornalismo sportivo, che è proprio, che si riferisce al gioco del
letter. che si riferisce, che è proprio del piemonte; che ne è originario
. che si riferisce, che è proprio della pratica di rapporti sessuali di maschi
2. che si riferisce, che è proprio di fante o della fanteria.
disadorno, che nell'antichità era ritenuto proprio della prosa (un tipo di stile,
dalle fasce e dalla culla un singoiar suo proprio spirito nelle cose civili e una certa
. che si riferisce, che è proprio del pedio. -classe pediale: classe del
. che si riferisce, che è proprio del pidocchio; provocato dall'infestazione di
mostrano all'aspetto e ne'modi come proprio la natura volle stamparli: o ingenui
-spingere la pedina: procedere ulteriormente nel proprio tentativo. bandello, 1-9 (i-119
). pedag. che è proprio, che deriva dal pedocentrismo, che si
. biol. modo di fecondazione, proprio di alcuni protozoi, in cui si uniscono
. che si riferisce, che è proprio della pedogenesi. pedogenìa, sf
. che si riferisce, che è proprio della pedologia; che intende considerare il
. che si riferisce, che è proprio del pedometro; rilevato con tale strumento
. sguazzare pedrina: passare allegramente il proprio tempo, fare baldoria.
. = femm. del nome proprio pietro, con suff. dimin. e
. che si riferisce, che è proprio dei peduncoli, in partic. del cervello
. che si riferisce, che è proprio del mitico pegaso o delle sue vicende
uomo più che bestia e, dicendo più proprio, molto più peggio diventa che bestia
guscio, ma almeno conoscere bene il proprio prima di entrare nel guscio degli altri
contra di noi, ma contra il proprio lor fondatore e capo incrudeliscono et imperversano
il podere che facea innamorare; proprio, a vederlo, era un disio
, cupidi dello altrui, avari del proprio, vendicativi. -crescere in peggio
fiorini. 4. deprezzato nel proprio valore intrinseco (una moneta).
ei corse / e pospose il divino al proprio amor e. tortora, iii-20:
. che si riferisce, che è proprio della pegmatite, che la contiene o
una particolare procedura e di soddisfarsi del proprio credito nella somma cosi ricavata con preferenza
spettante a ogni creditore sul patrimonio del proprio debitore. carta fabrianese. v-20-21:
beni del debitore) a garanzia del proprio credito. institutio cabellarum genuensium (1668
aver distrutto il pegno che la legava al proprio amante. -impaccio gravoso, carico
, i-405: a me par veder proprio il gonfio che bollendo levava su la
. peguano, agg. che è proprio, che si riferisce alla regione del
2. geol. che è proprio o si riferisce a una formazione sedimentaria
spogliato dei propri beni, perdere il proprio denaro. salvetti, 85: in
. pelagiano, agg. che è proprio, che si riferisce al pelagianismo.
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al mare aperto
pelavano. -privare una parte del proprio corpo dei capelli o dei peli con
, gli nutrisce e sostenta insino col proprio sangue e, veggendo mancar loro le penne
. -ci). stor. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
3. agg. che è proprio, che si riferisce, che è
. che si riferisce, che è proprio dell ^ eroe greco peleo, o anche
. che si riferisce, che è proprio del cordone litoraneo di pellestrina (nella
. -ci). letter. che è proprio, che si riferisce al monte pelio
peligno, agg. stor. che è proprio, che si riferisce all'antica popolazione
. che si riferisce, che è proprio dello studio sistematico della pellagra e delle
pellagróso, agg. medie. che è proprio, che riguarda, che si riferisce
è stato e che vi ho raccontato volete proprio prendermi la pelle? 5
cannoni vi rimbombavano sordamente e cupamente, proprio come quando si sferra un pugno sopra una
, i-405: a me par veder proprio il gonfio che bollendo levava su la pegola
pelle e così spento / ch'ei par proprio il ritratto dello stento. c
è così difficile, oggidì, sentirsi a proprio agio nella pelle di un guerin meschino
cruna razza pellegrinante. 3. proprio di un viaggiatore. f. f
: il pellegrinare a luoghi santi è proprio d'ogni religione che sia religione.
'ncendo tutta! 2. proprio o peculiare di chi è solito viaggiare;
obligati ad impiegarle ad altrui beneficio con proprio rischio. mascheroni, 8-285: quanto
, cioè ch'avesse più tosto del proprio che del metaforico e del pellegrino, e
3. agg. che è proprio, che si riferisce alle tribù indigene
si squarciasse il petto per nutrire col proprio sangue la prole).
pellicciale, agg. letter. che è proprio, che si riferisce alla pelliccia;
, per i pellicini', recare il proprio in pellicino; rovesciare i pellicini del
per i pellicini'. avere perso il proprio tempo. buonarroti il giovane, 10-927
pe- sterella, stentata sì che pare proprio che ogni pelo gli chiegga un pane
pelo. -lasciare il proprio pelo: consumarsi, diminuire di peso
pelopèo, agg. letter. che è proprio, che si riferisce al mitico
peloponèse), agg. che è proprio, che si riferisce al peloponneso, che
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al peloponneso;
. peloritano, agg. che è proprio, che si riferisce ai monti peloritani
6. figur. che mira unicamente al proprio utile, al proprio tornaconto in maniera
mira unicamente al proprio utile, al proprio tornaconto in maniera ipocrita e ambigua,
. -ci). stor. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
. -ci). anat. che è proprio, che si riferisce alla pelvi;
penale, agg. dir. che è proprio, che riguarda, che si
demerito di colpevolezza. -che è proprio, che si riferisce ai castighi (in
. m. -ci). che è proprio, che riguarda il diritto penale.
che riguarda il diritto penale. -anche: proprio di un penalista. penalità
penalizza e danneggia chi sta facendo il proprio lavoro sono dannate al disastro. g
la mia figliuola, certo. - proprio / tua figliuola! ve', se fa
anche noi di persona, si pèncola proprio quando non si dovrebbe ».
: avendo tolto al mondo, al proprio mondo, i perni legittimi e naturali
, 11-139: il nostro egoismo, proprio lui, testimonia del fatto che non
b. segni, 7-191: il proprio perfettivo dell'uomo, quanto alla parte
e funzionale; che ha raggiunto il proprio fine intrinseco; che non può essere
: è iddio perfetto perfettamente, peroché egli proprio è lo essere istesso di se medesimo
regnò tom perfetto. 8. proprio di chi segue e mette in pratica
prosperosi effetti: i prudenti devono moderare il proprio gusto e negare la propria volontà per
le proprie sostanze, gli averi, il proprio sangue e quello de'loro figlioli offrirono
perfetto: quello che coincide con il proprio derivato. -quadrato perfetto: numero intero
ci trascina l'altrui malizia, è proprio sol de'perfetti. -stor.
cioè di dio. il perfezionamento è proprio delle esistenze, e in ispecie delle
, per il momento abbastanza sicuri del proprio pane, cercavano di compensare, a
quale mi occuperà due o tre giorni proprio dal 15 in poi. faldella,
arte, un genere letterario, il proprio stile). de dominici, iii-25
perfezione prima) e attua pienamente il proprio fine (detta anche perfezione seconda);
completamente in atto, in rispondenza del proprio fine. g. cavalcanti, i-215
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce, che riguarda
di compiutezza formale, alla perfezione del proprio stato o della propria qualità, alla
(e nel linguaggio teologico è attributo proprio della grazia divina). buti,
unghie di carlotta che gli diede per proprio conto una rabbiosa stretta e se lo
tanta rabbia di quella perfidia che aveva proprio bisogno di un po'di sfogo.
parla o scrive (e tale termine fu proprio della polemica antigiudaica, indicando la pervicace
insistenza del popolo ebraico nel mantenere il proprio credo in contrasto con quello cristiano;
[l'ira] su figli del proprio sangue e carne. 2.
8-ii-109: né per avviso mio è più proprio d'alcun altro, come di quelle
. 11. zool. che è proprio, che si riferisce ai foraminiferi politalami
. pergamèno1, agg. che è proprio, che si riferisce asa città greca
ossia della sostanza (ed è termine proprio della filosofia scolastica). d'
carducci, iii-6-473: nata questa scuola dal proprio seno del secolo decimottavo...
. persiénnó), agg. che è proprio, che si riferisce, che è
, ant. -ce). che è proprio, che si riferisce alla persia,
-in senso concreto: persona che per il proprio comportamento o modo di vivere e di
2. che non è più in proprio possesso o sotto il proprio dominio (
più in proprio possesso o sotto il proprio dominio (un territorio, una città,
bocca. -non più fruibile in quanto proprio di un periodo della vita definitivamente concluso
-e). ant. che è proprio, che si riferisce alla persia;
di una persona che noi conosciamo, proprio di una 'persona'; nella sua sostanza
nella propria intrinseca dignità personale, nel proprio valore essenziale espresso dalla natura razionale e
personale, anche rafforzato dall'agg. proprio, assume il valore del corrispondente pron
sociali o, anche, per il proprio tornaconto; l'immagine che un individuo
competono tutti gli attributi divini; di proprio e distinto hanno le relazioni di paternità
-con la persona: prestando direttamente il proprio servizio, dando il proprio contributo personale
direttamente il proprio servizio, dando il proprio contributo personale. documenti diplomatici milanesi
della propria persona: essere compiacente del proprio corpo. sacchetti, 106-2: nel
solito con successo. -con il proprio comportamento; con l'esempio personale.
-con valore aggett.: vero e proprio; personificato (e indica il grado
: nella persona di lui [cesare] proprio furon gittate queste parole: -tu comperasti
quando uno a sua utilità compri col proprio denaro l'officio in testa o in
cristiano. -proprio com'è, proprio esso. magalotti, 7-84: dal
-con valore aggett.: vero e proprio, autentico; personificato (per lo
che, bramando volare con i vanni del proprio merito ad imparadisarsi nel trono dell'immortalità
personaggio di principe che non era lor proprio. segneri, iii-i-iio: sappiate
presso cui è inviato a svolgere il proprio mandato, in quanto è requisito giuridicamente
esser accreditato e continuare a svolgere il proprio incarico (e se tale qualità manca
superi, personalissimo). che è proprio, che riguarda una persona, un singolo
della principessa. -che presta il proprio lavoro o servizio a una sola persona
più creta della creta, cretaccia ma proprio di quella vile su cui dio santo ancora
alla guerra, sotto un capo loro proprio. sarpi, vi-2-98: non solo
lombardoveneto, e insomma un vero e proprio tradimento al papa, per salvarlo suo
o no possibile scrivere soltanto ad uso proprio. -svolto secondo idee e convinzioni
. 16. che comporta nel proprio svolgimento la presenza di uno o più
. chi produce ricchezza unicamente con il proprio lavoro (e si contrappone a capitalista)
-ci). filos. che è proprio, che si riferisce alla dottrina del
e più che mai personale e originale proprio nel ripudio o illusione di ripudiare ogni
14-67: la coscienza, unita all'amor proprio, constituisce la 'personalità'(le moi
iii-50: facoltà di poter fare a modo proprio, con la presunzione di poter far
né comprare, né vendere a nome proprio. idem, vi-192: non godendo
di giudicare, di pensare che è proprio di un determinato gruppo di persone;
e non ciò che ciascuno ha di proprio, la personalità, che è solo
nel mastro, ha il suo posto proprio, le sue pagine contraposte di debito
creare, comporre, elaborare secondo il proprio gusto personale, in modo non convenzionale
artisti quando vanno fino in fondo al proprio animo per cercarvi le radici dell'arte
in modo da formarne un vero e proprio nume (come nell'antica religione romana
che si riferisce, che è proprio della prospettiva; prospettico. piccolomini
una volta, per intendere il suo proprio italiano, ricorrere al testo greco.
simplice... è pura di suo proprio colore, perspicua, senza sapore,
'mi creda'. pirandello, 8-290: era proprio lui, sì, fillicò di grotte
il lungo tormento sedentario, che sia proprio 'il mio dovere'questa gioia di uscire
sono questi ». e poggiò l'indice proprio su quelli dei quali già allora non
essere distolto dal fine che gli è proprio (un proposito); che ispira o
; che è strumento o schema intellettuale proprio di una determinata disciplina. -in partic
e occupante una precisa collocazione sociale; proprio di una determinata cerchia, rispondente ai
sentimento generale... e non proprio di pertinenza della vicenda, dei personaggi
14-286: portare a termine / il proprio ruolo è pertinenza dei santi, che
fosse chiusa. -di pertinenza: proprio, caratteristico. carducci, iii-9-172:
pertinenziale, agg. dir. che è proprio, che si riferisce alla pertinenza
menomo pertugetto che non abbia il suo proprio che fare. grossi, ii-427:
: e una ragazza / che vai proprio un perù, savia e modesta: /
agg. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del perù; che vi
. che si riferisce, che è proprio del pittore pietro vannucci detto il perugino
2. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di perugia, dei suoi
, agg. che si riferisce o è proprio del perù, che ne è originario
le donne altrove incominciano a valersi del proprio cuore negli uffici della vita e a
pervenire. -essere acquisito o fatto proprio (una caratteristica, una qualità)
erano incapaci di possedere cosa alcuna del proprio mentre anche quello che a loro perveniva
nostro non è spogliato d'ogni amore proprio e piacere di sé e del mondo
dell'emiro. -riuscire con sforzo nel proprio intento o in un'azione determinata (
e creder magari alla squisitezza attica del proprio intelletto. -mania. bemari
fé monaco. casalicchio, 95: è proprio degli uomini perversi et iniqui suscitar le
in virtù della quale egli ha col proprio somiglianza, vuole fabricame anche degli altri
de'sacri altari, dispregiatori dell'onor proprio, seduttori della gioventù, e d'ogni
naturale, perch'è pervertimento dell'uso proprio, conciò sia cosa ch'il danaro
sua malata,... dell'amor proprio continuamente offeso, dell'altiero intelletto pervicacemente
entrare per bere un bicchiere / quando proprio si gela, e contempla il suo vino
valore de le persone se pesarà per proprio valore e virtù, non per lignaggio antiquo
parole con cui si vuole esprimere il proprio pensiero, calcolando accuratamente gli eventuali effetti
mano. 8. fare gravare il proprio peso su qualcosa (con riferimento a
a qualcuno: insistere nel sottolineare un proprio merito, una propria dote, rimportanza
: questi si innamorano quasi sempre del proprio fucile, della propria canna da pesca
di rosa pesca o verde pistacchio, proprio da gelati. moravia, iv-122:
: ho più di trecento pianete stampate proprio bene per militari, ragazze da marito
a gente diversa da loro, mai proprio identici a se stessi. 15
del genere... pescan giù proprio nell'anima. -tr. immergere
, non combinare nulla; perdere il proprio tempo. pataffio, 1: in
-pescare per sé: badare unicamente al proprio utile. fazio, ii-6-102
pescarése, agg. che è proprio, caratteristico, tipico di pescara.
magari beccava i pesci piccoli, quando proprio non poteva fame a meno. ma
quello sidere quale da'latini non ha proprio nome, ma da'greci è dicto
segno ovoidale, che finisce appuntito, proprio lì dove occorre fare l'inserzione.
dottore, è un errore vero e proprio ». la portinaia faceva il pesce in
-chi). spreg. che è proprio, che si riferisce o che è tipico
. m. -chi). che è proprio, che si riferisce ai pesci.
e pecorose campagne. 4. proprio dei pescatori e, per estens.,
peschìcolo, agg. agric. che è proprio, che si riferisce alla coltivazione del
; smergo minore (ed è termine proprio dell'italia centrale). -pesciaiòla grossa
pesciatino, agg. che è proprio, che è originario della cittadina di
. ant. e letter. che è proprio, che si riferisce ai pesci
« guarracino » scorge la sardella, che proprio in quel tempo ha congedato il suo
-saperlo i pesciolini: essere noto proprio a tutti. pulci, 22-84
pescióso, agg. letter. che è proprio dei pesci. salvini,
attributo antonomastico del mare (ed è proprio della tradizione letteraria).
-ci). sport. che è proprio, che si riferisce ai pesisti o alla
si pone sulle spalle un oggetto pesante proprio di una determinata professione, e il giocatore
fare apparenza di movimento nato da un proprio principio dell'arte che che vi sia
(286): là c'era proprio la meta. indovinate un poco: un
unità di misura prescelta (ed è proprio del linguaggio parlato). posi,
l'obligo di sostenere i sudetti pesi del proprio. vico, 193: tai
chi dipende interamente da altri per il proprio sostentamento, costituendo talora grave carico economico
peso, la lusinga del mio amor proprio... han composto una soave
razziale. 21. costr. peso proprio: quello delle membrature costituenti una costruzione
, n. 25. -avere il proprio peso, un peso: costituire elemento
il suo peso. -commerciare a proprio peso: comperando in proprio.
-commerciare a proprio peso: comperando in proprio. g. r. carli,
credere che ciò solamente accada allorché a proprio peso commerciasi, cioè allorché si compera
il peso di una cosa, il proprio peso'è un dare più o meno molestia
partic., cattolico): quello proprio della morale cristiana, che si fonda
, 583: - capitano, siete proprio infelice e pessimista in amore? -
la più pessima: ciascuna bestia ha uno proprio male, ma l'uomo gli ha
finanze. carducci, ii-10-195: devo proprio (oltre la pessima condizione delle mie
. pestalozziano, agg. che è proprio, che si riferisce all'educatore
pestano, agg. letter. che è proprio, che si riferisce all'antica
d'alzare il pesante ferro dimostra il proprio dell'azzione con la debita simetria e
violenza. buzzati, 6-273: doveva proprio pestarle sul muso due manrovesci da farla
la pianta del piede, schiacciandola col proprio peso. tozzi, v-17
. fenoglio, 1-217: « era proprio giorgio della brigata di mango? »
a la vendetta, / queste il proprio fallir sospireranno. b. corsini, 6-24
vii-184: il vanitoso pignolo invece è proprio una peste, da scansarlo peggio dello
di pesterella, stentata sì che pare proprio che ogni pelo gli chiegga un pane
parte, infra gli stami / e proprio in mezzo. 7. gioc
pesti ale, agg. ant. proprio o tipico della peste.
mescolato da quel pestifero veleno dell'amor proprio. marino, 1-12-arg.: da
/ che lavando il mio error co 'l proprio sangue / mi togliesti all'inferno,
e prediche morali. -che è proprio della derisione sprezzante ed empia delle cose
insopportabile. buzzati, 6-171: era proprio quel pestilenziale cagnolino a rendere estremamente ridicola
un frate apostata. -che è proprio della derisione sprezzante ed empia delle cose
narici il sangue rende / e al proprio servitor giace vicino. carducci, iii-23-315
inferto pesantemente dall'alto in basso col proprio piede sul piede altrui.
pestóso, agg. medie. che è proprio, che si riferisce alla peste (
effetto della vigilanza de'difensori avvertiti del proprio rischio, restando uno de'petardieri morto
un singolo, anche influente, in nome proprio o quale rappresentante, ufficialmente incaricato all'
potere giudiziario per ottenerne un provvedimento a proprio favore o la riparazione del torto subito
), agg. ant. che è proprio, che riguarda il peto. -val
e letter. modo espressivo e stilistico proprio dell'opera di francesco petrarca e dei
manco. 3. che è proprio, che riguarda, che si riferisce
petrino2, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
. m. -ci). che è proprio, che riguarda la petrochimica in quanto
agg. anat. disus. che è proprio, che riguarda la rocca petrosa e
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla petrografia.
'petrografia'e la 'petrologia', che si riferiscono proprio alle 'pietre'e non al petrolio)
m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla petrolchimica;
ideologi e rivoluzionari. -che è proprio, che riguarda chi lavora in tali
stati che possiedono importanti giacimenti petroliferi nel proprio territorio. franco colombo [in
petrolièro, agg. disus. che è proprio, che riguarda l'estrazione, la
arabia? 3. che è proprio, che si riferisce all'estrazione,
. m. -ci). che è proprio, che riguarda la petrologia.
, agg. anat. che è proprio, che riguarda l'apofisi petrosa del
petrosfenoidale, agg. anat. che è proprio, che riguarda la rocca petrosa e
petrosilìceo, agg. petrogr. che è proprio, che si riferisce alla petrosilice.
torrenti scrosciano a primavera, lasciando poi il proprio letto più arido e petroso di prima
pettegolàio, agg. tose. che è proprio, che si riferisce a una persona
. m. -chi). che è proprio, che si riferisce a una persona
sono mancati, nella letteratura intemazionale, proprio nel nostro secolo. 4.
e da due pettegole! e costui par proprio che ci sguazzi dentro. fucini,
: io, credi, ti pettinai proprio con un pettine da lino. 10
, / e dica come, a conto proprio tuo, / tu desti cento pettini
moravia, ix-166: aveva un petto non proprio grosso ma sviluppato di donna fatta.
lo aveva fatto grande nella esplorazione del proprio petto, ne'colloqui col suo povero
po'una mano sul petto, son proprio questi i germi onde possa venir su
doverria così pigliar a petto contra il proprio figliuolo e tanti amici suoi come fa
seguendo unicamente la propria esperienza, il proprio buon senso, senza una rigida applicazione
che viva sa tanto poco che gli è proprio vergogna vada tronfio e pettoruto, come
, benedetto cairoli annunziò la composizione del proprio ministero. 4. ridondante
vigoroso. rajberti, 1-181: venir proprio a denunziarmi per pettoruto e beato sul
di emilio, che tingeva altrui del proprio fallo. canaldo, 67: se
suoi mali diportamenti provenissero da un amor proprio fuorviato, da una smania eccessiva di
. 6. atteggiamento pettegolo, proprio di chi è incline alle chiacchiere,
. che si riferisce, che è proprio del picciolo. peziolato, agg.
vivere da gran signori. 5. proprio o caratteristico di chi non ha mezzi
fr. di gueux, lo fecero proprio, come parola d'ordine);
. si trattava di un vero e proprio pezzo da museo. -quadro,
parla; e di questo lusinghiere si è proprio assentare, cioè piagentare. salvini,
tentazione di farsi lusingatori e piacentieri del proprio popolo e godere la dolcezza dei facili
cacio. 3. che è proprio o si riferisce a piacenza o ai
a poco lo stesso, ma non proprio esattamente lo stesso ». nasce dal
tragedia quello piacere che non è suo proprio, come è quello piacere che si trae
riconciliati insieme, il quale è piacere proprio della comedia e non della tragedia.
-chi). letter. che è proprio, che si riferisce alla poesia giocosa,
ginnica di mangiarsi un 'fondant'sul suo proprio gomito tirandoselo fin presso alle labbra.
possono i padri, nel fatto del nome proprio, chiamare i figliuoli a lor piacimento
: tutti possono andare, / girare a proprio piacimento; / anche un poeta ci
cognoscimento di sé, con odio del proprio piacimento e reputazione, e mettanle nel
8. offesa alla sensibilità, all'amor proprio, all'onore di una persona;
siena, iii-102: e [l'amor proprio] la più perversa lebbra e piaga
inghilterra ha avuto molto maggior parte il proprio interesse dei prìncipi che la opinione di martino
ridicoli bugiardi. -offeso nell'amor proprio, ingiuriato, oltraggiato; diffamato,
. per meglio spatriarsi grecizzò il nome proprio e si fece chiamar giasone con vile
propio è un tristo, l'amor proprio è un traditore che sempre ne piaggia e
, 80: gli è come il confettar proprio una rapa / il piaggiar ogni giorno
esprime costantemente e in modo lamentevole il proprio malcontento; lamentoso. carcano, 369
modestamente ascendere in campidoglio, e del proprio valore e di quel dei soldati ascrivere
abbronzate: non era più scalza, ma proprio sulla soglia tolse i piedi dalle
aperti pianeri. emiliani-giudici, 1-74: proprio gli è tempo perso. e si farà
: ho più di trecento pianete stampate proprio bene, per militari, ragazze da marito
), agg. ant. che è proprio, si riferisce ai pianeti;
o d'osso, punzìo come stile proprio da disegnare dall'un de'lati, dall'
lamentevoli. 16. esprimere il proprio cordoglio per la morte di una persona
casa ci sono stato a delizia; proprio la piango. quasimodo, 1-47: qui
leggi ferree..., rapita nel proprio parlarsi e piangersi addosso bisognoso e desiderante
in mest'aspetto. 2. proprio di una persona solita a lagnarsi,
esistenziale. moravia, xiv-120: proprio la memoria del passato permetterebbe..
a piena mano, / bianche che paion proprio di bucato, / morbide come un
). mus. che è proprio, che riguarda il pianoforte o, anche
(piiano), agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda
poste, tra le quali gode louvois in proprio quelle delle nuove conquiste, si pretende
buona speranza. 2. che è proprio, che si riferisce al portogallo,
rico (antìlle); che le è proprio, che vi si riferisce. -
non vale alcuno, si io come suo proprio navarco e portorio non gli traiecto.
portuale, agg. che è proprio, che si riferisce al porto (
risente profondamente l'influenza socio- culturale del proprio porto (una città). caproni
portuènse1, agg. che è proprio, che si riferisce all'antica città
2. eccles. che è proprio, che si riferisce alla sede vescovile
portuènse2, agg. che è proprio, che si riferisce alle due basiliche
tenuto per legge a rimettere al parroco proprio del defunto (ed era dovuta ogni
vedevasi ridotto a cedere una buona parte del proprio. -per estens. circoscrizione territoriale in
posò la terra. -arrestarsi nel proprio divenire. b. croce, ii-13-177
termine definitivo. -ant. fermare il proprio corso (un astro). petrarca
immoto. piccolomini, i-78: e proprio degli animali il poter o moversi o
di bambagia. -fare gravare il proprio peso appoggiandosi a terra; reggersi.
legno sdrucciolevoli. -fare cadere il proprio accento principale (un verso).
monumento. pascarella, 1-42: era proprio una cosa pietosa il sentir dire da quel
per persuadersi che la bella bagnante è proprio lei? 22. assumere e
così mentre guidavo. -distendere il proprio corpo per riposare. l. martelli
. che si fonda; che ha il proprio fondamento (un ragionamento, un'asserzione
aggiunta che segue al testo vero e proprio di una lettera già firmata (e
agg. che si riferisce, che è proprio dell'antica città di posidonia o paestum
2. considerazione della vita o del proprio agire in una prospettiva realistica che mira
2. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del positivismo, che ne
alla realtà dei fatti e, nel proprio agire, mira all'utilità pratica e
quel bisogno d'astrazione e di positivo proprio nella mente umana, precisamente come fa
, bensì la triste, se non proprio squallida -come taluno mi diceva -vai di
cui è collocato un oggetto rispetto al proprio asse. m. adriani, iv-262
, agg. che si riferisce o è proprio della posizione che assume o viene fatta
. che si riferisce, che è proprio del posizionalismo. pasolini, 9-348
economiche, per gli impegni inerenti al proprio stato. -dir. posizione giuridica: ciascuna
. -prendere posizione: esprimere il proprio parere su opinioni in contrasto; pronunciarsi
-presa di posizione: enunciazione netta del proprio pensiero riguardo a una questione; dichiarazione
, iii-51: l'opposito fa chi il proprio amore prepone al proprio odio e l'
fa chi il proprio amore prepone al proprio odio e l'amore di dio pospone per
l'amore di dio pospone per lo proprio amore. niccolo del rosso, 303-12:
e tra plebei, di posporre al proprio il nome del padre. muratori, 7-ii-252
ed esercitando la propria influenza o il proprio potere di comando; potenza, supremazia
altri facendo valere la propria autorità, il proprio prestigio, la propria influenza; potere
collocava la stessa possanza del principato nel proprio merito, non nelle apparenze della maestà
i-5: dalla superbia nasce l'amore proprio e dall'amore proprio la superbia,
nasce l'amore proprio e dall'amore proprio la superbia, perché, subito che
o in un dominio; estendere il proprio dominio su un determinato territorio, anche
un altro e anche diversi luoghi per proprio acquisto, come, per esempio, sono
11. ant. racchiudere nel proprio animo sentimenti, emozioni, sensazioni,
diede libertà di danari, facendolo tesoriere suo proprio, e lo esortava a donare e
addietro, di solito conosce soltanto il proprio quartiere e per molti anni non gli giova
ci afferra e ci possiede interi. è proprio vero che la solitudine è per lo
. 6. chi estende il proprio dominio su un determinato territorio; chi
abbatterci, vi si condusse parte per suo proprio istinto e parte a sommossa di possentissimi
a sì possente foco, / non è proprio valor che me ne scampi. idem
spadone a due mani, coperti di sangue proprio e dei nemici. alla loro testa
di penar rende il desio / e del proprio dolor l'anima vaga, / ed
produrre l'effetto voluto, rispondente al proprio fine, alle proprie esigenze; efficiente,
epidermide il parrucchiere deve correggerle od estirparle proprio con l'arte delle sue mani. di
riacquistar anche, ove fosse venuto il tempo proprio, la dalmazia. -possedimento coloniale
di santo ianni, che è il proprio e particulare vescovado del papa.
altrui e non esser mai disturbati nel proprio regno loro, se non. fusse da
aggettivo derivato per lo più da un nome proprio o comune, di cui sostituisce il
aumentativo, il possessivo. -che è proprio, che si riferisce a tale nome.
della tutela legale, può così ricongiungere il proprio possesso a quello del suo dante causa
può dimandare in modo alcuno a suo proprio nome o particolare autorità a'marinari l'
condotta per esser rimesso nel possesso del proprio dominio. -reintegrare nell'esercizio della
. viani, 13-300: rinvangare il proprio passato è agevole soltanto per chi l'
al pericolo altrui, senza dimenticarsi del proprio, fecero tutto il loro possibile per mantenersegli
, sm. polit. atteggiamento politico proprio dei socialisti possibilisti francesi della fine dell'
dove ciò che la salva, è proprio la sua corruzione, cioè la sua
pareti. 4. che nel proprio sistema metafisico attribuisce una funzione centrale al
pasolini, 17-70: la vicenda, proprio nelle ultime pagine,...
le possibilità che mi restano di scrittore in proprio. idem, 5-17: era un
pagò i debiti de'poveri del suo proprio... e ordinò che le gravezze
che riguarda la potenza (nel senso proprio della filosofia aristotelica). d.
a non dirò invidiare i possidenti del proprio, ma a compiangermi che io non possegga
che io non possegga più nulla di proprio mio e che io abbia messo insieme una
o in parte i mezzi per il proprio sostentamento. lastri, 1-2-166: il
cerca il trasporto fuori stato del fitto proprio: l'uno la possidenza in questo
, tra le quali gode louvois in proprio quelle delle nuove conquiste, si pretende
. -da propria posta: per conto proprio, da se stesso, per volontà
. -con valore rafforzativo e intensivo: proprio, per l'appunto. lippi
: fanno altre buche, fosse e postazioni proprio ridosso alla mia casa. da ogni
postcrociano, agg. filos. che è proprio, che si riferisce o che appartiene
che si riferisce, che è proprio del postcubismo; che appartiene a tale
schiavo inceppato nella catena della servitù al proprio signore. faldella, i-2-70: un
ricchezze di polidoro, postergato il mio proprio piacere, vollero che piegassi la mia volontà
, 1-v-263: postergato il servizio del proprio principe, per privati interessi del favorito,
creditore ipotecario iscritto anteriormente di soddisfare il proprio credito a preferenza del creditore o dei
bel calcio nelle posterga). quello proprio che ci voleva. = voce dotta
un amico, non esprimere mai il proprio giudizio sulle bellezze posteriori d'una passeggierà
, non ci accorgiamo che il valor proprio è quello che è nobile, e
uomini delle età future; che è loro proprio. c. i. frugoni,
. m. -i). che è proprio, che riguarda il superamento o l'
(un testo, ed è termine proprio della critica stilistica). =
loro gli accresce con la luce del proprio merito. roberti, iii-108: jubert.
e... il suo nome proprio tra gl'indiani si è picielt, ché
quel che appare inopportuno e postìccio è proprio il tragico. -pretestuoso.
. che si riferisce ai postimpressionisti; proprio dei postimpressionisti. r.
agg. che si riferisce o è proprio del periodo storico in cui lo sviluppo
. m. -ci). medie. proprio della postite. postiza,
m. -i). che è proprio, che si riferisce alla crisi dell'
cerca di pensare con il prefisso 'post'è proprio l'atteggiamento che... nietzsche
(plur. m. -i). proprio della filosofìa post-moderna. a
architettura, che si riferisce o è proprio dello stile sorto agli inizi degli anni
concretezza delle istituzioni architettoniche e recuperare del proprio mestiere il carattere... di
quindi socializzare senza inattuali aspirazioni populistiche il proprio lavoro intellettuale. idem [in immagini
sorta di diritto di primogenitura perché è proprio in campo letterario che la parola 'post-moderno'
cultura in genere). -anche: proprio della cultura poste riore a
ballo, e quindi nasce il piacere suo proprio che i riguardanti ne colgono. cesarotti
sbottanti. bonsanti, 4-41: era proprio lui già in posizione per assicurarsi un buon
società. bisaccioni, 1-86: è proprio del villano il valersi del posto della
con segnale di tromba, per disimpegnare il proprio incarico in determinate circostanze, giusta i
superi. a postissimo): a proprio agio. cantù, 3-77: soprattutto
morale; pienamente convinto della correttezza del proprio modo di agire. piovene, 15-10
spicca il salto, e va a cascare proprio sull'orlo della sponda, che un
la rovina. -mantenere, tenere in proprio posto: conservare la propria dignità,
di azione personale energica in sostegno del proprio diritto, e di prepotenza o turbolenta
, in sul posto: studiare il proprio atteggiamento, abbigliarsi con cura e con
dall'austria. -stare al proprio posto: non essere indiscreto, non
sistemi chiusi, ciascuno retto da un proprio principio o da una categoria, è
(plur. m. -chi). proprio del postribolo e della prostituzione;
che per prezzo come temine publicavano il proprio corpo. 5. locuz.
2- xxiii-318: cotesti 'soggetti', e proprio la genialità funzionale del primo e la
m. -i). che è proprio, che si riferisce alla fine delle utopie
postulatòrio, agg. ant. che è proprio del postulare, del richiedere. -anche
artisti. -dedicato ai morti, proprio dei morti. govoni, 1-80:
fogazzaro, iv-261: il castello non aveva proprio niente di raro, toltone la postura
potato, e dell'avere del corpo proprio. -ridurre al minimo un'attività
beni prodotti, per l'ampiezza del proprio mercato, per i profitti ottenuti (
fantasia. leopardi, iii-16: l'amor proprio è assai potente e fa che si
, 2-3 (40): e egli proprio della sapienza d'affidarsi alla costanzia fanciullesca
1-695: solo essendo potentemente avvinghiati al proprio secolo si diventa eterni! -con
con lo stile scabro ed efficace che è proprio di lui, il crispi descrive potentemente
agg. che si riferisce, che è proprio della città di potenza, capoluogo della
. tansillo, 2-43: se nel proprio valor cotanto fidi / ch'a natura
, a convertir tutto in sostanza del proprio spirito, a trasformar tutto, a
istinto di distruzione, ma d'amor proprio che gode di sentir la sua forza,
esserci modo o verso (ed è proprio dell'italiano regionale sicil.).
il rendere più forte o adatto al proprio scopo, il fornire maggiori mezzi a
. che si riferisce, che è proprio del potenziometro; effettuato o rilevato con
una provincia avere un signor naturale nel proprio suo seno, l'altra averlo lontanissimo
se ne può più e si vede proprio che la natura rabbonisce? tommaseo [s
in cui non se ne può, proprio più; e ci vuole lo sfogo,
intervenire sui fenomeni naturali, sfruttandoli a proprio vantaggio e riducendone gli effetti negativi.
secoli rivendicato dalla chiesa come accessorio del proprio potere giurisdizionale). oriani, x-7-187
specie se elettivo) al momento del proprio insediamento per constatare che i nuovi singoli
un sovrano o da uno stato a un proprio ambasciatore o rappresentante politico-diplomatico per partecipare
-potere legante: coefficiente di cementazione proprio di vari tipi di pietrisco bagnati con acqua
, di, giusto, secondo il proprio potere, tutto il proprio potere:
secondo il proprio potere, tutto il proprio potere: per quanto si può,
grado di prestigio e di autorevolezza nel proprio ambito professionale. arbasino, 12-17:
-fare, mettere il potere, il proprio potere, tutto il proprio potere:
, il proprio potere, tutto il proprio potere: adoperarsi in tutti i modi,
come né quando. -oltre il proprio potere (con valore aggett.):
, per lo più per mezzo del proprio ascendente, del proprio prestigio o del
per mezzo del proprio ascendente, del proprio prestigio o del proprio fascino (e
ascendente, del proprio prestigio o del proprio fascino (e ha valore scherz.)
una simile podestà sopra i frutti del proprio ingegno è quell'unica appunto che suol
podestà ma non cuore d'insignorirsi per conto proprio della corona di napoli. -libertà
te vivente e consenziente, gd fai proprio dal tuo distinto, dico di quedo
potòrio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce all'atto del
. organo sessuale femminile (ed è proprio del linguaggio triviale, anche in locuz
m. -i). che è proprio, che si riferisce, che riguarda
[pàundiano], agg. che è proprio, che si riferisce al poeta e
nuova poesia'di claudio tolomei che uscì fuori proprio in quegli anni (1535) e
, 1-ii-121: -ma c'è poi proprio bisogno di signori? -chiese il pizzacarino
poverile, agg. disus. che è proprio o destinato ai poveri. -tassa poverile
. m. -ci). neol. proprio del poverismo (come finzione e ostentazione
'albergo dei poveri'è crollato e proprio nella parte che tutti i tecnici.
: un pusillo innocuo, se non proprio innocente. 6. mendicante
di paese è tanto stillante), è proprio un colore 'interno'anatomico, il
proprio ramo, / povera foglia frale, /
stavano quasi sempre insieme: erano amici proprio di cuore, celioni tutti e due
signore tra gli uomini? 32. proprio dei poveri, della gente umile e
! vedete se quelle due figuracce dovevano proprio piantarsi sulla mia strada, e prenderla
mio assegnamento su quella gallina! è proprio vero, chi disegna e chi squadra
comuni su shakespeare e balzac, ma proprio al linguaggio. bemari, 3-179: alla
così nell'incapacità di avere niente del proprio... ed anche perché sieno
ed anche perché sieno affatto privi del proprio volere. cavazzi, 276: essi
zelanti della stretta povertà come capitale del proprio instituto, ricusarono quel donativo, e ringraziatane
poveruomo ». moravia, viii-63: era proprio un poveruomo, come mi dissi,
il poveromo [leopardi] si trova proprio alle strette e non può durare la
acconcia, sì come accostantesi all'amor proprio. 4. congerie caotica di
e con gli occhi cerchiati, incavati, proprio pozzanghere di un'acqua che svampisce,
pozzanghere di un'acqua che svampisce, erano proprio occhi fissi e lentamente movibili come le
pozzeruòlo, agg. ant. che è proprio, che si riferisce al pozzo.
nel pozzo. -essere acqua del proprio pozzo: essere opera del proprio ingegno
del proprio pozzo: essere opera del proprio ingegno, delle proprie capacità (ed è
. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla pozzolana;
(pozzuoliano), agg. che è proprio, che si riferisce alla città,