contr'al- l'uso moderno della nostra pronunzia;... e altressì per lo
lo stesso che alfabeto. l'antica pronunzia de'latini era più simile a quella
quasi da'primi elementi mostrando siccome la pronunzia particolarissima, così particolarissima la lingua.
le s'intendino, sono la pronunzia e gli accenti. l. salviati,
più che su l'altre, dalla pronunzia si fa spezialmente. buommattei,
una vocale, su cui, nella pronunzia, s'ha a battere colla voce,
, 8: per distinguere la varia pronunzia delle parole si sono introdotti gli accenti
scrittura; accentuare, alla correttezza della pronunzia... sebbene nel messale le parole
due l, e due n, nella pronunzia converrà ch'avessero i greci, l'
: per proprio comodo loro seguitano la pronunzia così fatta, non si curando..
conosce e chi ha più provato non le pronunzia se non che con eccezioni e condizioni
fr. agrément (agremà, secondo la pronunzia) e plurale agréments (agremani e
modo stesso che si scriveva, ossia la pronunzia delle sillabe nelle parole francesi corrispondeva al
lingua di suono dolce e spedito nella pronunzia, senza durezza, allisioni o dissonanze,
docum. nel 1852, e l'attuale pronunzia magrebi dime). alméno (disus
difficoltà. leopardi, ii-141: ora la pronunzia francese è tra le pronunzie delle lingue
: [quel costume] fu antichissimo nella pronunzia,... giacché poteva cagionare
mi valea il ben governare. = pronunzia popol. di àncora', lat. mediev
si congettura che da * ambare la pronunzia volgare sia passata alla forma * amdare-andare
. croce, ii-8-63: tutto ciò non pronunzia l'antipoeticità per sé né delle espressioni
ovvero stretta, risponde sicuramente, alla pronunzia dell'g grande o aperta. ojetti
uno di quei mali di cui non si pronunzia mai chiaro il nome.
consilio. varchi, v-42: aringare si pronunzia oggi e conseguentemente si scrive per una
.]: arrozzire le maniere, la pronunzia, i costumi. 2.
. varchi, v-122: si pronunzia... non altramenti che se
h] aspirazione gutturale, perché ella si pronunzia dalla gola semplicemente. magalotti, 22-117
.]: giudizio assertivo, che non pronunzia secondo la piena evidenza, ma scevro
lingua greca era ancor viva, benché la pronunzia fosse cambiata, e agli scrittori non
varchi, v-161: una rivendugliola alla pronunzia sola conobbe teofrasto non essere ateniese,
: ebbe mansueta la voce, e la pronunzia chiara e soave, da guadagnarsi attrattivamente
voce francese = omnibus automòbile. la pronunzia prevalente è àutobus, ma c'è
componitore, e autoritativaménte con sopracciglio censorio pronunzia contro del povero sonetto questa sentenza.
, le irregolarità e le storpiature della pronunzia che pur vengono condannate anche dai grammatici
.. ma l'azione, cioè la pronunzia e i gesti, non soddisfece a
mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune
si chiamano labiali, perché nella loro pronunzia ha parte principale l'atteggiamento delle labbra,
grafia fonet. baciare, secondo la pronunzia tose, del c dolce nel grado tenue
difetto; dove l'altro può denotare la pronunzia imperfetta di poche, anche di una
: essendo adunque andata giù la propria pronunzia del dittongo,... si contentarono
e betre (che meglio riflettono la pronunzia più corrente nell'india), deriv.
, o da lunga abitudine di viziosa pronunzia. manzoni, 988: il giusti.
cui la moglie gliela fa sul naso, pronunzia sentenze bellissime sulle donne, mentre
, io mi ero subito ripurgata la pronunzia di quel nostro orribile u lombardo,
boccuccia che fanno le labbra di chi lo pronunzia. fogazzaro, 7-3: jeanne fece
nero, pure con aria grave; la pronunzia e boce roca e poco grata perché
bolscevista. taluno scrive bolcevico. la pronunzia più frequente è piana, ma si
bolzone in z per maggior facilità di pronunzia) certi agnelli castrati più piccoli dei
, pure con aria grave; la pronunzia e boce roca e poco grata perché
altresì mettendo l'h dov'ella non si pronunzia. = deriv. da cacografìa.
scrittori. la prima alterazione cadendo sulla pronunzia, sulle desinenze, sulla sintassi, tende
non è punto evidente, ha contribuito nella pronunzia piana o sdrucciola. la prima,
: se potessi dipingerti la sua pronunzia, i puoi gesti, la melodia della
nel palato, a canto dove si pronunzia il « c » figurato divenga.
luogo pieno di acacie '. secondo la pronunzia toscana: l'acascia, la cascia
. càseus * cacio '(cascio è pronunzia toscana per cacio) ', cfr
: un musico, se nel cantar pronunzia una sola voce terminata con suave accento
doni, 3-152: un avocato di cattiva pronunzia, essendo dinanzi al cardinal gambara a
di * segno o apice per indicare la pronunzia di zeta '; e poiché il
segno della c 'per la particolare pronunzia. cediménto, sm. il
nel 1429) da cui (per la pronunzia aperta della prima vocale nel catalano)
iv-305: se potessi dipingerti la sua pronunzia, i suoi gesti, la melodia della
, acciocché 10 spirito di chi gli pronunzia abbia dove fermarsi alquanto, e dove
distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il che non si distingue ne'
, e non è da escludersi la pronunzia piana). chermlsico, sm.
della lettera greca x (che si pronunzia chi), di cui si servivan gli
chiusa ovvero stretta risponde sicuramente, alla pronunzia dell'* grande o aperta; ed
poi * segno numerico '), nella pronunzia volgare féfer. cfr. fr.
sempre lo spagnolo cigarro (che si pronunzia sigarro) donde venne l'uso o
torno. e per comodità della nostra pronunzia, si dice comunemente a un bel circa
del temperamento cangia e distingue naturalmente la pronunzia. vico, 356: certamente
di cocca [ma si veda la pronunzia romanesca]. il nigra la faceva
poteva a fatica percepire? con una pronunzia più spiccata, più forte, più
, 1-558: e v'è tale che pronunzia parole simili a coltellate: ma la
hanno in sé grazia ed eleganzia nella pronunzia e son tenuti comunemente per boni e
distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il che non si distingue ne'
7-91: non capisco perché un difetto di pronunzia debba considerarsi elegante. -rifi.
, degli accenti, della voce che la pronunzia o la dichiara. =
, ii-1-179: non solamente [la pronunzia] alcuna volta scaccia via delle lettere,
avesse questo immenso difetto di corrispondenza colla pronunzia? 4. ant. atto
, perché si variono tanto con la pronunzia che diventono un'altra cosa. bembo
servito. manni, i-30: dalla pronunzia alla scrittura tornando, diffidi cosa sarà
. dal lat. cosinùs, pronunzia vezzeggiativa di có [n] sobrinus -a
mi dilettava molto il parlare e la pronunzia toscana, massimamente paragonandola col piagnisteo nasale
trissino, i-ix: considerando io la pronunzia italiana, e conferendola con la scrittura
nuova maniera di scrivere (essendo nella pronunzia, come in ogni altra parte,
t e d perché nella loro pronunzia occorre molto i denti. sicché ben si
. alfieri, i-99: quanto alla pronunzia di quelle mie parole barbare italianizzate,
sonetto di pucciandone è scritto secondo la pronunzia, 0 dialetto pisano. gravina,
dialetti diversi, secondo il genio e pronunzia di ciascuna regione d'italia. muratori,
città regna talora una sensibile diversità di pronunzia e di modi. le diverse classi
doni, 3-152: un avocato di cattiva pronunzia, essendo dinanzi al cardinal gambara a
io: aveva un leggero difetto di pronunzia, un accenno di balbuzie, che non
che fanno comunemente asprezza e rendono la pronunzia dificultosa e spiacevole; ma ne i
oppure il dittongo francese au che si pronunzia o. la voce è registrata dal
dire ch'elle non siano alla diligente pronunzia italiana necessarie. caro, 1-36:
d'ufficio: l'atto (analogo alla pronunzia di decadenza) con cui la pubblica
i commerci de'settentrionali avendo cangiata la pronunzia francese, e diradata di vocali e
pensione, una giovane dall'aspetto e dalla pronunzia viennese. -figur.
è ima ragione estrinseca al concetto che pronunzia: potrà farlo accettare a diritto o
: una lingua ancora rozza ha e pronunzia ed andamento rozzo, e civilizzandosi,
mitigasi e si ammollisce eziandio la generale pronunzia ed il suono. -raffinarsi
ii-107: se il tuo maestro predilige la pronunzia reucliniana, lascia andare e non turbarlo
[di una lingua] cadendo sulla pronunzia, sulle desinenze, sulla sintassi, tende
, 198: l'istesso platone nel filebo pronunzia che tutte le discipline son vili senza
loro gli altri popoli, che qual pronunzia a un modo, e quale a un
. leopardi, ii- 141: la pronunzia francese, è tra le pronunzie delle
efficace stimava il tuono della voce e la pronunzia a formar credenza o discredenza in altrui
nell'ironia discrepare dalle parole o la pronunzia e i gesti o le persone o
nell'ironia discrepare dalle parole o la pronunzia ed i gesti o le persone o
sotto la coverta de tatto e de la pronunzia. = deriv. da disgiungere
leggere si potrebbe (tal che la vera pronunzia si turberebbe), pur ci è
). trissino, i-xi: la pronunzia di queste parole e di molte e
piuttosto greco. in qualunche modo la pronunzia de'dittonghi è oggi perduta del tutto
(52): e non senza cagione pronunzia il signore che sono da vomicare della
nell'argomentare suole essere per lo più la pronunzia molto varia: percioché il proporre,
alfabeto toscano a riguardo della varia divisata pronunzia, che di essi abbiamo.
qui del testo paiono così aspri alla pronunzia: ruben, simeon, issachar,
distinguerla dalla propria s, che si pronunzia in * rosa ', che deriva
^ e il j; avessero ora una pronunzia ed ora un'altra, cioè ora
della lingua, per la facilitazione della pronunzia, e per quel non so che
vi entrò mai ». intanto che egli pronunzia questo con tuono druidico imponente, e
fanno comunemente asprezza, e rendono la pronunzia difìcultosa e spiacevole; ma ne i nostri
: nella scrittura cinque o otto nella pronunzia, sono appo di noi le vocali:
terminazione vocale fluisce naturalmente dalla corruzione della pronunzia latina, colla semplice elisione delle due
dell'a, e per effetto di pronunzia. carducci, ii-7-313: nell'ultima
ematite). l'accento ossitono discende dalla pronunzia francese; cfr. l'uso dantesco
e la disposizione delle sue labbra nella pronunzia. -eccles. professione (di voti
maestro t'insegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reucli- niana.
5-222: nelle campagne l'eretismo nervoso si pronunzia in manifestazioni grottesche, ma più schiette
delle menti e per la difficoltà della pronunzia dovè nascere dapprima spondaico (onde non
si divertivano un mondo agli errori di pronunzia dei loro amici. gobetti, ii-270
; e però, siccome affrettano la pronunzia e troncano le parole, così anche
essoterico] facili a confondersi e nella pronunzia e nella stampa. papini, 8-123
e con espan sione di pronunzia. = voce dotta, lat
d'una certa dolce e grave e grata pronunzia, del che era marcato il padre
'l lor mutuo consenso avendo estratto / pronunzia il matrimonio esser contratto. pallavicino,
è una ragione estrinseca al concetto che pronunzia: potrà farlo accettare a diritto
anima nostra è spirito. la lingua pronunzia il nome di questa sostanza, ma la
consonante labiodentale spirante sorda, che si pronunzia accostando il labbro inferiore ai denti superiori
proprietà de'vocaboli, e nella facilità della pronunzia, e nella inflessione, e nell'
per necessità / dalla dura e difficile pronunzia. = deriv. da facilitare.
della lingua, per la facilitazione della pronunzia, e per quel non so che
parecchi piccoli stati, che serbarono la pronunzia peculiare a'loro antenati, e quindi
concetto. -appoggiarsi, distendersi nella pronunzia di una vocale, di una sillaba
toscano ritratto al naturale con pennello che pronunzia quello dei fiamminghi cancella la prima sensazione
governare. leopardi, ii-1164: la pronunzia non riceve qualche fissità se non dalla
di quella non par possibile senza una pronunzia già fissata. 6. idea
terminazione vocale fluisce naturalmente dalla corruzione della pronunzia latina, colla semplice elisione delle due
, iii-1-282: nell'accento con cui pronunzia le semplici parole egli pone un eccesso
[di una lingua] cadendo sulla pronunzia, sulle desinenze, sulla sintassi,
plinio credevano. d'annunzio, iv-2-1312: pronunzia [il prete] le formule sacre
spesso: in francese / diversamente si pronunzia. = deriv. da francese.
orazione, e sopra tutto le alterazioni della pronunzia, costituiscono i dialetti. alfieri
ma in modo così scempiato, con una pronunzia così sguaiata da far fremere. bocchelli
salvini, v-409: dall'infingardia di pronunzia che usa la plebe nel dire il
con la quale tratta, e la pronunzia volentieri. -inatteso, impreveduto, improvviso
sentire lo spirito, il popolo la pronunzia quasi come un gamma; ma non è
, rocco! -esclamò con la barbara pronunzia, nella quale gargarizzava, schiacciava,
» è due parole, la seconda si pronunzia con « 1 » scempia. salvini
suono della bocca, e questa si chiama pronunzia; o col moto delle mani,
guillotina, o, secondo la nostra pronunzia, ghigliotina, e il guillotin ebbe
: essendo adunque andata giù la propria pronunzia del dittongo,... si contentarono
essere o poter essere tale qual si pronunzia. b. croce, i-4-109: la
giudizio particolare: sentenza irrevocabile che iddio pronunzia per ciascun uomo subito dopo la morte
. leopardi, i-1281: « la pronunzia volgare spessissimo lo sopprime [il v
, 203: « 4 goal '(pronunzia 4 gol '). voce inglese
aspra sua gorga tedesca alcuni errori di pronunzia. 3. mus. ant.
chiusa ovvero stretta risponde sicuramente, alla pronunzia dell'* grande o aperta.
una certa dolce e grave e grata pronunzia. marino, 196: che giova a
hanno in sé grazia ed eleganza nella pronunzia e son tenuti com- munemente per boni
: -e gli idiotismi in grazia della pronunzia. -in grazia di qualcuno: per
gli accenti alla greca, per aiuto della pronunzia a chi legge. tassoni, ix-425
luogo da'contadini per render più agevole la pronunzia. fucini, 878: quanto freddo
: nella scrittura cinque e otto nella pronunzia sono appo di noi le vocali a,
farne sentire lo spirito, il popolo la pronunzia quasi come un gamma; ma non
questo ticchio arrossendo balbutendo..., pronunzia..., con energia invero
: mi dilettava molto il parlare e la pronunzia toscana, massimamente paragonandola col piagnisteo
chiamano aspirazion gutturale, perché ella si pronunzia dalla gola semplicemente, e non si
,... l'aspra e gutturale pronunzia. lami, 1-1-15: se 1
: se 1 lidii avessero avuto questa pronunzia gutturale come i fenici, l'avrebbono
altrove si ragionò, quanto è la pronunzia e la voce, senza il seguito
. quirini, ded.: che non pronunzia un alessandro cardinal bichi, a cui
, v-115: il sentire la bellezza della pronunzia romana,... l'armonia
mi pare che... la pronunzia italiana sia in qualche parte illuminata ed
s'imborzacchia. ('borzacchio 'è pronunzia più frequente e, credo,
, 6-11: l'autore... pronunzia le leggi immobili e universali del bello
legamento di essa nella spedita o chiara pronunzia di qualche suono. impaniante (
gli antichi, per disegnare più l'invischiata pronunzia, scrivevano 'cierto '),
secentesche. cicognani, v-1-285: una pronunzia impeccabile della lingua inglese. borgese,
: per tanto sua signoria excomunica et pronunzia excomunicati tutti li altri sacerdoti sì greci
1-153: è più che novantenne e pronunzia delle parole inafferrabili, tronche.
vedere il tribunale d'asmara, che pronunzia per gl'indigeni sentenze 4 inappellabili '
selve nutrita... non avrebbe pronunzia umana e distinta; ma voce confusa
incespicare. allegri, 115: variò la pronunzia in ciaschedun linguaggio, di maniera che
? pascoli, i-915: nella dolce pronunzia di colombina io lo sento, codesto
antifrasi. prese di proposito a sostenere la pronunzia e dialetto guerrazzi, 13-207: la
apritura, che di sua natura rende la pronunzia tarda e lenta in quel verso:
, inespeditte parole, mala ed inspedita pronunzia. = voce dotta, lat
sensato, ma per l'infelicità della pronunzia perdono le loro sentenze l'autorità e
abbiano da scrivere non come la nazione le pronunzia, ma come le scrivevano quelli dalle
parendo, come può credersi, alla pronunzia troppa fatica a profferire 'il amore,
.]: può infiorentinirsi non solo la pronunzia e l'idioma, ma le maniere
parli o scriva; uniformità di voce e pronunzia o tono quasi imperativo, inflessibile
de'vocaboli, e nella facilità della pronunzia, e nella inflessione e nell'accoppiamento
cento circonflesso, indicante appunto che ivi la pronunzia, componendosi di due suoni, deve
pontefice, quando, male informato, pronunzia ingiuste sentenzie o per se stesso,
del linguaggio locale, infrancesandone talvolta la pronunzia. 2. intr. con
la differenza, la qual si sente nella pronunzia del * gli 'd'* angli
. si è quella che sottilmente si pronunzia e quasi in suono di due 41
l'aiuto de'gesti, l'accomodamento della pronunzia, l'ingerimento proprio dell'azione,
nel primo capitolo [il concilio] pronunzia: esser l'estrema unzione vero e proprio
divisibile, perché la parola verbigrazia si pronunzia in tempo e a parti, si
ficino, 5-248: questo profeta manifestamente pronunzia... l'ascension di cristo,
a quelli che dicono che tal diversa pronunzia si potrebbe per qualche altro più facile
alla durezza di voce, accento e pronunzia. varchi, 22-95: tu credi
come mai, se per non chiara pronunzia del messaggero o per cattiva interpretazione e
, e serve solamente a dinotar la pronunzia delle lettere se, che poste avanti
sua completa inversione. quando il francese pronunzia la parola di libertà, intende di parlare
antichi, per disegnare più l'invischiata pronunzia scrivevano * cierto '), 1 perciò
romba / rovina e strage a la città pronunzia. f. m. zanotti,
'contrario ', ma o da la pronunzia, o da la persona, o
, cioè quella parte che appartiene alla pronunzia ed a'gesti; la quale nella
già che questo sia la vera pronunzia de'greci antichi; ma almeno conforma la
appoco, per comodo di scrittura e di pronunzia * mongebel ', e da
'. alfieri, i-99: quanto alla pronunzia di quelle mie parole barbare italianizzate,
, beatissimo padre, che considerando io la pronunzia italiana, e conferendola con la scrittura
k '. questa lettera, che si pronunzia 'cappa ', non ocorre,
v.]: 'lallazione', vizio nella pronunzia che consiste nell'esprimere con suono schiacciato
... e con una grazia di pronunzia sì mollemente languescente, da disgradarne le
. pascoli, i-618: 'roma'si pronunzia 'róma'come in italiano, 'illorum
guardatevi sopra tutto da una latineggiante che pronunzia testi e sentenze, perché vanno insieme
, 10-i-27: quando il legittimo giudice pronunzia secondo una opinione probabile, egli la
avverb. desideri, lxii-2-vi-94: si pronunzia assai lene e quasi represso.
giambullari, 5-222: l'agiata e lenta pronunzia per sé medesima si discopre. carducci
leziosaggine. leopardi, iii-76: questa pronunzia che non tiene punto né della leziosaggine
correr libero e non fare intoppo nella pronunzia. 51. psicol. libera
, 2-204: 'tenebra'... si pronunzia da noi ordinariamente con la penultima breve
, ma limpida e soave, ella pronunzia queste parole. prati, i-122: poi
, che ogni provincia ha una certa pronunzia particulare, che non la può avere
onore, giacché il lodo ch'egli pronunzia non può sortire l'effetto suo senza
: ella non può figurarsi quanto la pronunzia di questa città [recanati] sia bella
'lunediai', per più speditezza di pronunzia). crusca [s. v.
di procedura, senza esprimere i motivi, pronunzia in questi termini: si fa luogo
. è quella per la quale si pronunzia il male contro alcuno, questo desiderando
cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvi
sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvidezza
, 736: la terza condizione della buona pronunzia... è tesser ornata,
tolta. trissino, i-xi: la pronunzia di queste parole e di molte e
dall'altro, così hanno ancora differente pronunzia nel favellare. annotazioni sul decameron,
forza, in certo modo, nella pronunzia viziosa delle parole. -ritmo solenne
spazi e con un fiato facilmente si pronunzia. barbaro, 1-78: sono alcune
scriversi raddoppiando le consonanti, dove la pronunzia il richiegga, e segnando l'accento sopra
e la onnipotenza di dio, ragionevolmente pronunzia conseguentemente la incarnazione essere a lui possibile
mente, onde proferì alla ringorgatura della pronunzia tartagliona. -imparare, apprendere, studiare
mio ', secondo la sua vera pronunzia, dicevano e dicono 'missere '
: détta alla dattilografa: sussulto quando pronunzia a voce alta il mio nome, e
essere la voce più comoda alla loro pronunzia e perché è accompagnata da un certo
lume d'un nome e dolcezza della pronunzia di vostra sigfnoria], sì come.
, latino, e non già dizione, pronunzia, mimica, portamento e mani in
dicesi comunemente per dolcezza e facilità di pronunzia, invece di 'bimbo'. es.:
effetto il parlar milanese ha una certa pronunzia che mirabilmente gli orecchi degli stranieri offende
e senza mescuglio di forestiero nella nostra pronunzia propria, ti pare sì bello, che
. allegri, 115: variò la pronunzia in ciaschedun linguaggio, di maniera che
. che lucio, considerando la nostra pronunzia e la siciliana e vedendo che la
] fu detto rettore e moderatore della pronunzia. delfico, i-115: la giurisprudenza
]: 'mogilalismo ': difficoltà di pronunzia. — voce dotta, deriv
sente... questa variazion di pronunzia in questa voce 'mezo', scritta
sì adagio e con una grazia di pronunzia sì mollemente languescente, da disgradarne le
, per comodo di scrittura e di pronunzia, mongebel e da ultimo, per
o bergamo, pel solito scambiamento di pronunzia, così forse fu detto per esser
mostruosa in questa favella, così nella pronunzia come nella scrittura. b. fioretti,
, tornarono poi in italia storpiate con pronunzia forestiera, ed a cui gl'italiani
... dànno la cittadinanza con detta pronunzia forestiera; non mai si vide una
s. v.]: 'mutacismo': pronunzia viziosa, che consiste nell'abuso delle
mutato poi in pugna per più dolce pronunzia. manzoni, pr. sp.,
vista, ne aveva un altro di pronunzia; e come cercava di riparar quello
: ella non può figurarsi quanto la pronunzia di questa città, sia bella. è
si son impadroniti del significato e della pronunzia delle parole, come sarebbe a dir
, le irregolarità e le storpiature della pronunzia. bicchierai, 143: nella costruzione
origine greca symphonia ne determini la vera pronunzia, come ne determina il significato,
l'amore del compilatore per la storpiata pronunzia volgare. -che rimane a
/ rovina e strage a la città pronunzia. bruni, 118: perle sì care
romani esser perduti in questa novella toscana pronunzia e molti altri esserne nati nuovamente.
', a cui fu accostato dalla pronunzia il 'd ', per dolcezza,
effetto il parlar milanese ha una certa pronunzia che mirabilmente gli orecchi degli stranieri offende
parola: la seconda s'accomoda alla pronunzia e alla comune regola di così fatte
un'accento. la prima serve alla pronunzia altresì, e i princìpi di cotal voce
vocabolo che non solo è identico nella pronunzia ad altra parola di significato diverso, ma
sono 'omonimi '(cioè hanno una pronunzia identica) 'mer '(mare
la parola 'bière ', che ha pronunzia e ortografia identiche, e che,
è nascoso che, ritrovandosi parimente questa pronunzia diversa e con diversi caratteri scritta nella
considerare due cose, l'una intorno alla pronunzia e modo e figura di proferire e
proprietà de'vocaboli e alla ben accentata pronunzia della favella cinese. fagiuoli, iv-
sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e
. nel linguaggio delle scuole la retta pronunzia, per fare riscontro a ortografia,
, l'ortografia e per conseguenza la pronunzia e tutte le parole e frasi della lingua
noi, porta a leggerlo con la pronunzia italiana più tosto che con la francese
si volle intendere soltanto voci corrotte nella pronunzia o nella ortografia. -grafia
ih dove ella non si pronunzia. d. bartoli, 25-67: certi
. mettendo ih dov'ella non si pronunzia. giuliani, i-127: si discerne
', ortografizzato su la sempre scorrettissima pronunzia del volgo. ortògrafo1, sm
instruiva gli istrioni nei gesti e nella pronunzia loro... istrionica
lettere ispeditissime sono e compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. piccolomini,
, un poco alterata per la pronunzia, è anche del dialetto veneziano,
'palatale ': di consonante che si pronunzia col palato. -consonanti palatali indeuropee:
de sanctis, i-118: un par suo pronunzia * ex tripode ', da papa
con tutti, sempre per via della pronunzia e guardava torvo il facchino che gli
'. stato morboso per cui si pronunzia una parola per un'altra o si stroppia
comprende il cambiamento di voce, la pronunzia nasale, la raucedine, la voce
effetto il parlar milanese ha una certa pronunzia che mirabilmente gli orecchi degli stranieri offende
paese alcuno è. parlata mercatina: pronunzia di persona volgare. cantoni, 202
.]: la parlata è la pronunzia comune a tutti coloro che parlano il
a seconda dell'accento con cui si pronunzia (anche mentalmente), finché tutto
nella penultima. tali sono tutti quelli di pronunzia poeticamente detta piana. = voce
(invenzione, disposizione, elocuzione, pronunzia e memoria) o della tragedia (mito
7-156: la parola... si pronunzia in tempo e a parti.
delle quali ha qualche particulare proprietà di pronunzia, di modi di dire e di
parole, ma si ferma dopo la pronunzia delle voci perfette. marini, 128:
nell'idioma alla sua lingua ed alla sua pronunzia straniero, sotto pena di falsità?
vita e lo spirito della propria lor pronunzia, e le sentisser da noi proferir
certo ch'a gran pena nella nostra pronunzia riconoscerebbero o intenderebbero le proprie lingue loro
stessa materia di lingua, ma con pronunzia così cambiata che penerebbero a intendersi fra
hanno altra cura che di regger la pronunzia. -essere, rimanere sospeso,
o sulla seconda? per determinare la pronunzia o la percezione, ci voleva quella
l. salviati, 1-1-176: nella pronunzia d'alcuna consonante la regola mostra.
toschi versi con parole lombarde, la pronunzia certo non saria mai toscana, ma
è alcuna volta che il riguardo della pronunzia, a cui naturalmente, sì come malagevoli
del mugito, considerato nella scrittura e pronunzia ci porterà alcuna osservazione. i grammatici
. poi, nella lingua italiana la pronunzia popolare e la scomunica grammaticale della 's'
foscolo, ix-1-243: nella lingua italiana la pronunzia popolare e la scomunica grammaticale alla 's'
gigli, 2-22: i fiorentini secondo la pronunzia loro, scacciato il t da certe
, 3-152: un avocato di cattiva pronunzia, essendo dinanzi al cardinal gambara a
, e pareva che gliel'aggiungesse la pronunzia abruzzese che non aveva mai affatto lasciata
mi dilettava molto il parlare e la pronunzia toscana, massimamente paragonandola col piagnisteo nasale
iii-75: ella non può figurarsi quanto la pronunzia di questa città [recanati] sia
debba pur anche legittimar le stravaganze della pronunzia e come, piantando l'uso per norma
: queste parolucce, brevissime accorciature della pronunzia, pigmee de'vocabolari, cifere del
. platia§mo, sm. difetto di pronunzia, che consiste nel parlare aprendo eccessivamente
osservi nell'italiano parlato quanti errori di pronunzia fa l'uomo del popolo: profùgo
di voce più piccola e che si pronunzia con la bocca manco aperta che quando
l'uno, così portando la riposata pronunzia del parlare sciolto. relazione dell'impero
e tanto in fretta che chi gli pronunzia par che s'affoghi. salvini,
sostenerlo, il fanno per troppo frettolosa pronunzia andare a rompicollo. carducci, iii-8-33
, come si notano le pose della pronunzia nel verso, non vi sieno anche da
nella scrittura si pone per avviso alla pronunzia, affinché in questa o quella sillaba più
, 3-370: che la natura della vera pronunzia nostra sia di pur farla [la
qualche positura che vi fa sopra la pronunzia, ma se tal voce si allunghi,
armonia..., che nella nostra pronunzia fanno a noi sentire cesare e tullio
un astrologo che guarda il cielo e pronunzia con gran possesso: quella, che è
montale, 18-346: un ulteriore addolcimento della pronunzia italiana dovrebbe aprirle tutto il repertorio postbelliniano
ora dice mamma e papà; ora pronunzia le prime parole che sono i simboli dei
, l'ortografia e per conseguenza la pronunzia e tutte le parole e frasi della
parole, non quel volubilissimo principio della pronunzia predicato dalla crusca. carducci, iii-7-346
cumea sibilla dal segreto luogo del tempio pronunzia e predice orribili e non manifeste parole
, 1-125: io non mi aconzio la pronunzia al spechio / né cun la prefazion
a prendermi un linguaggio così affettato nella pronunzia, nella frase, nell'espressione,
nella forma suddetta creati, il gran cancelliere pronunzia ad alta voce i lor nomi e
incompatibile. buommattei, 15: la pronunzia... non si può cavar né
carducci, iii-26-131: i vocaboli di varia pronunzia e ortografia saranno specificamente dichiarati..
. anche dal cognome berecche, corrotta pronunzia, a suo credere, d'un nome
i suoni, gli schemi grammaticali (la pronunzia, una forma, un'espressione)
b. cavalcanti, 2-360: la pronunzia... tiene il principato nel-
: alcuna volta che il riguardo della pronunzia, a cui naturalmente sì come malagevoli spiacciono
naturalmente quei giudici passassero dalla messa alla pronunzia di condanne capitali. = nome
', da cui anche profàtus 'pronunzia '. profàzio2, v. prefazio
poesia è dono di dio », pronunzia col consentimento di tutti nel principio d'
'ci aiuterà mirabilmente ad asseguire la pronunzia toscana e la cortigiana. muzio, 1
trasportandolo. lanzi, 1-2-218: la pronunzia che ha abbreviata la voce £ vicesma
hanno in sé grazia ed eleganzia nella pronunzia e son tenuti comunemente per boni e significativi
trissino, 5-70: pare che ancora nella pronunzia del 's 'qualche differenza si
5-229: poiché noi siamo entrati nella pronunzia, io non voglio lasciarvi indietro l'
il barbarismo fosse un difetto piuttosto di pronunzia che di lingua. alfieri, 1-66:
: io mi ero subito ripurgata la pronunzia di quel nostro orribile 'u 'lombardo
che fanno le labbra di chi lo pronunzia. bonghi, 1-55: la fissazione
nell'aspra sua gorbia tedesca alcuni errori di pronunzia, non ostante che ella intendesse benissimo
anche per via di un difetto di pronunzia che nei giorni normali non si nota,
leggere: dopo due carte la mia pronunzia diventa più rapida e termina borbottando in
l'amore del compilatore per la storpiata pronunzia volgare. cesari, i-151: quanto
in 'pugna 'per più dolce pronunzia. carducci, ii-9-107: per me la
carducci, ii-9-107: per me la pronunzia erasmiana è senza paragone più bella della reu-
, anche dal cognome berecche, corrotta pronunzia, a suo credere, d'un nome
fortuna, la conoscenza viva e una pronunzia impeccabile della lingua inglese. moretti,
non le aveva certo insegnato la bella pronunzia; tanto ch'io solevo dirle..
. che lucio, considerando la nostra pronunzia e la siciliana e vedendo che la
beatissimo padre, che, considerando io la pronunzia italiana e conferendola con la scrittura,
pronunzia in qualche parte sovenire. foscolo, xi-1-5
grammatica, l'ortografia e per conseguenza la pronunzia e tutte le parole e frasi della
i-15: 1 francesi colla loro pronunzia tolgono a infinite parole che han prese
gli italiani sono obbligati a sapere la pronunzia dei francesi, così io scrissi il
effetto il parlar milanese ha una certa pronunzia che mirabilmente gli orecchi degli stranieri offende
senza mescuglio di forestiero ne la nostra pronunzia propria. muratori, 7-iii-45: più
: ella non può figurarsi quanto la pronunzia di questa città sia bella. e
/ tanto appreso non ha che la pronunzia / lombarda possa totalmente ascondere. l
, e pareva che gliel'aggiungesse la pronunzia abruzzese che non aveva mai affatto lasciata
, cosa che non meno della sua pronunzia me lo scoperse scozzese. pascoli, i-
, una giovane dall'aspetto e dalla pronunzia viennese. manzini, 12-30: da
12-30: da quegli anni ha riportato una pronunzia affettata e maniere che accusano lo sforzo
. emenda la voce e fa la pronunzia dolce, acuta, grave e sonora secondo
comandare è accomodato, secondo che la pronunzia lo fa distinguere da un modo all'altro
, ii-8-128: parole ea atti e pronunzia e intonazione non molto soave ci furono
struiva gli istrioni nei gesti e nella pronunzia loro... istrionica arte si
'di sofocle con tal sicurezza di pronunzia e di prosodia e con tanta verità che
sensato, ma per l'infelicità della pronunzia perdono le loro sentenze l'autorità e
la locuzione, la memoria e la pronunzia. 4. atto con cui
ad eugenio notificarlo. questa così fatta pronunzia ricevuta, il papa chiamò il cavaliere e
< n che detta sentenza o vero pronunzia sarà stata fatta. c. e.
nostro sermone, la quale con una cotale pronunzia del futuro, o con l'aiuto
, dove non si pronunzia come nel dire 'negligente '.
italia chi meglio intende e più naturalmente pronunzia e favella il parlar de'predetti autori
una maniera si scrive, d'altra si pronunzia. -fare sentire l'intensità o
fatto, perché con una sola si pronunzia, non con due. altri vogliono
non si scrive ove non si pronunzia, fuor che ove è una vocale sola
cumea sibilla dal segreto luogo del tempio pronunzia e predice orribile e non manifeste parole e
, 1-3-33: la favolosa [teologia] pronunzia o compone, la civile o consente
benignitade e la onnipotenza di dio ragionevolmente, pronunzia conseguentemente la incarnazione essere a lui possibile
poiché evidentissimamente questa prencipessa fu buona, pronunzia parimente che fu bella. oliva, i-2-48
causa, il più solenne / giuramento pronunzia. foscolo, iv-472: che se
, senza saper leggere né scrivere, pronunzia inappellabil sentenza. rosmini, xxi-352: niuna
pallavicino, 10-i-27: quando il legittimo giudice pronunzia secondo una opinione probabile, egli la
e il tenor n'è? - morte pronunzia. io. predire, prevedere.
romba / rovina e strage a la città pronunzia. romagnosi, 3-i-188: l'implicito
... meglio è più certamente pronunzia e predice lo stato dell'infermo.
leonardo, 7-i-172: il muscolo in sé pronunzia spesso le sue particole mediante l'operazione
è del tuo grado indegno: / pronunzia pure, io son contenta. pananti
petto [della diva], che si pronunzia timidamente tra le ripiegature della tunica,
irregolarmente abbottonati del nostro nuovo commensale si pronunzia un lembo di camicia. -apparire
per intero la sua dignità d'uomo, pronunzia effettivamente, con energia invero sproporzionata al
proprietà de'vocaboli e alla ben accentata pronunzia della favella cinese. c. dati
di tutti gli altri, per la pronunzia e per l'azione e per la
ne 'di sofocle con tal sicurezza di pronunzia e di prosodia e con tanta verità
che può venir dallo scrivere come si pronunzia; e ne'paesi d'italia ove non
iii-9-264: anche lui, l'orestano, pronunzia la parola 'metafisica 'col pudico
verseggiando, si riferisce ora a una pronunzia forte, punteggiata, ora a una
dir meglio, serrate, come nella pronunzia suol farsi, senza un mimmo spazio
si creda degli antichi linguaggi, agevolmente pronunzia la lingua nostra: 'lacciuoi,
secondo l'uso com- mune della nostra pronunzia è quasi e senza quasi insensibile et
nasce dal tuono di quella lor naturai pronunzia che l'accompagna. 2. sul
maestro t'insegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reucliniana, cioè
accurata esecuzione, di accorgimenti opportuni alla pronunzia, all'ortografia e alla retta grammatica
v.]: per più facilità di pronunzia, il popolo dice 'rachidine '
intendendo di dire 'rachitidoso ', pronunzia 'rachidinoso '. de amicis,
'li ', allora per la diversa pronunzia di toscana si raddoppiano o no,
lingua all'altra o perché la cattiva pronunzia alterò in essi qualche elemento radicai della
chiarire i sensi con quei vantaggi che la pronunzia non possono alterare, che degli antichi
correr libero e non fare intoppo nella pronunzia, sì come fa la 't '
antigone 'di sofocle con tal sicurezza di pronunzia e di prosodia e con tanta verità
una pronunzia lenta e solenne, spiccando le parole in
ragioni civili e criminali, tanto razionabilmente pronunzia le sentenze. = comp.
naso. foscolo, ix-1-568: la pronunzia popolare straziava la verseggiatura e la lingua
hanno altra cura che di regger la pronunzia. 41. marin. sfruttare
poco, ove l'alfabeto era regolato dalla pronunzia, come avvenne un tempo nelle varie
e quasi repressa... si pronunzia i assai assai lene e squasi represso
e discorre con gesti accomodati e bella pronunzia e con memoria stabile... le
il capponi invece [sulla scena] pronunzia rettamente, canta retta- mente, si
perfetto, immune da errori (la pronunzia); regolare, non anomalo (
accurata esecuzione, di accorgimenti opportuni alla pronunzia, all'ortografia e alla retta grammatica
s. v.]: 'retta pronunzia ': che proferisce i vocaboli secondo
maestro t'insegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reu- cliniana;
la vocale rj: il dittongo ai si pronunzia come una e. questa maniera di
come una e. questa maniera di pronunzia del greco antico lo avvicina pel suono
fallimento... la sentenza che pronunzia la riabilitazione ordina la cancellazione del nome
le sue orecchie sono offese da una pronunzia sgraziata, ch'è tale perché non
'ricalata': cantilena. 'le ricalate della pronunzia senese'. non comune. = denom
pontefice, quando, male informato, pronunzia ingiuste sentenzie o per se stesso o
nel suono, negli accenti e nella pronunzia riteniamo alcuni segni della patria senza discostarcene
non una sola lingua o una sola pronunzia è in toscana, ma sono molte e
alfabeto toscano a riguardo della varia divisata pronunzia che di essi abbiamo. tornasi di
ammutolisca la lingua in bocca a chi pronunzia in sì brevi parole tante menzogne,
cumea sibilla dal segreto luogo del tempio pronunzia e predice orribili e non manifeste parole e
qualche vocabolo e modo di dire e pronunzia differente dalla mia, per le quali le
, onde li proferì alla ringorgatura della pronunzia tarta- gliona. = nome d'
tante altre voci, per dare alla pronunzia più risalto. = comp.
motivi proposti contro la prima, la corte pronunzia a sessioni riunite. se la seconda
di vista, ne aveva un altro di pronunzia; e come cercava di riparar quello
18-103: il petto, che si pronunzia timidamente tra le ripiegature della tunica,
finché non ebbero lettere perfettamente esprimenti la pronunzia della lor favella, vennero aggiungendo e
una forma. manzoni, vi-1-57: pronunzia... il sistema esserci 'la
il fine dell'antecedente verso possa la pronunzia riposarsi. aleandro, 2-241: riposando
1-66: io mi ero subito ripurgata la pronunzia di quel nostro orribile u lombardo o
non perdeva il suo omeoteleuto con la pronunzia ritmica ossia con l'ictus nell'ultima
instruiva gli istrioni nei gesti e nella pronunzia loro... istrionica arte si domandava
appresso / per intender se motto si pronunzia / da farsene sollecita denunzia. foscolo
suono o meglio la sillaba rotonda della pronunzia galla. ojetti, ii-752: la
per altro che per insegnar la vera pronunzia toscana a chi non la sa, e
t sull'ultimo che scema la fatica alla pronunzia. salvini, 39-iii-144: tutti questi
sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvidezza
... vergognandosi della loro naturale pronunzia, la cangiano, per parere di
senza pensare che eglino col mutare la pronunzia mutano anco il linguaggio e la favella
dotata di voce gradevole e di buona pronunzia. 6. che non ha subito
santuario. gioberti, 4-182: la divina pronunzia si rendeva nella parte più intima e
t sull'ultimo che scema la fatica alla pronunzia. 7. delicatezza di situazioni e
sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvidezza
2-22: 1 fiorentini, secondo la pronunzia loro scacciato il 't'da certe voci
o bergamo, pel solito scambiamento di pronunzia, così forse fu detto per esser città
pronunzi per 'f'quello che il portoghese pronunzia per 'p', essendo frequentissimi nelle lingue
nuove lettere e usatele molto contrariamente dalla pronunzia vera toscana e in molti luoghi aver
e in molti luoghi aver posta la vera pronunzia vicentina, ha scandalizati molti bellissimi ingegni
non per altro che per insegnar la vera pronunzia toscana a chi non la sa e
qualche altra voce cominciante per '1'si pronunzia da'contadini sanesi scapezzata, come 'aberinto'
, e una sola lettera di quello si pronunzia: 'fuoco, infocare'; 'tuono
pronunziar bene. non parla bene chi pronunzia male. e noi, quasi tutti
s. v.]: scempiare nella pronunzia o nello scritto le consonanti che altri
ma in modo così scempiato, con una pronunzia così sguaiata da far fremere.
orientale), ecco il sostantivo 'shampooing'(pronunzia 'scempùin') a indicare specialmente l'
orientale), ecco il sostantivo 'shampooing5 (pronunzia 'scempùin') a indicare specialmente l'
riconoscimento di persone dovuto a diversità di pronunzia: è il tipo dello 'scibboleth'biblico
acconciaalle modulazioni e non nasale, ed una pronunzia schietta, sicché l'attore scilinguato è
singole vostro rinsegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reucliniana, cioè
a prendermi un linguaggio così affettato nella pronunzia, nella frase, nell'espressione,
cui derivano, o perché la cattiva pronunzia alterò in essi qualche elemento radicale della
vandali stemperò l'orecchio e sconcertò la pronunzia. -disturbare l'esecuzione di un
, cosa che non meno della sua pronunzia me lo scoperse scozzese. 20
fiorentini tener presso di loro ilcorista della toscana pronunzia, quando così scordata- mente lo fischiano
: quella che cerca di riprodurre la pronunzia il più esattamente che sia possibile.
'z'. varchi, v-42: aringare si pronunzia oggi e conseguentemente si scrive per una
la intermittente ma limpida coscienza morale che pronunzia la riprovazione di quell'operare..
per quello speciale significato si adoperò la pronunzia un po'storpiata degli interessati: 'segnorina'.
compagni che si beffavano della mia salvatica pronunzia d'abruzzi. io. ant
, come si notano le pose della pronunzia nel verso, non vi sieno anche da
i-306 noi: il sesterzio grosso si pronunzia in latino'sestertium'e vale mille sesterzi piccoli
sussiste sin dall'origine in relazione alla pronunzia sfavorevole e nasce direttamente da questa,
le sue orecchie sono offese da una pronunzia sgraziata, ch'è tale perché non
2-78: molti vocaboli sono stati dalla pronunzia, poi dalla scrittura francese talmente sfigurati
. giuliani, ii-51: quella rozza pronunzia, quelle storpiature di vocaboli, quei
. getti, 12-30: la quale pronunzia arreca agli orecchi de'fiorentini un suono così
ma in modo così scempiato, con una pronunzia così sguaiata da far fremere. g
tantigone'di sofocle con tal sicurezza di pronunzia e di prosodia e con tanta verità che
instruiva gli istrioni nei gesti e nella pronunzia loro... istrionica arte si domandava
sillabe, che si faceva ascoltare nella pronunzia. giordani, vii-21: dubito
parole, ma si ferma dopo la pronunzia delle voci perfette, quanto maggiore obbligo
l'omeo- teleuto suona sì con la pronunzia grammaticale e sì con quella musicale.
vedraimi e sluterano loria, 1-181: una pronunzia smaccatamente dialettale. pa / perbenché ognun
giate. gigli, 4-207: la pronunzia pistoiese è grata e niente smaniosa o
delicatezza e soavità, negli accenti e nella pronunzia, la lingua latina. spallanzani,
: la differenza la qual si sente nella pronunzia del 'gli'd''angli'e quel
idioma alla sua lingua ed alla sua pronunzia straniero, sotto pena di falsità c.
l. bellini, ii-113: lo pronunzia con una gravità / di signorilità,
più spazi e con un fiato facilmente si pronunzia. salvini, 41-229: passiamo al
signore nostro iesu cristo, del quale pronunzia l'apostolo, quasi come una cosa di
uso, di chi, leggendo, pronunzia distintamente e in modo da farsi bene
tardezza delle menti e per la difficoltà della pronunzia, dovè nascere dapprima spondaico..
lettere ispeditissime sono e compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. varchi,
si convenga quasi stringere l'avversario con la pronunzia e spesseggiare il parlare. stigliani,
, / per intender se motto si pronunzia / da farsene sollecita denunzia. galanti,
gelli, 12-30: la (^ uale pronunzia arreca agli orecchi de'fiorentini un suono
14 (253): con una pronunzia lenta e solenne, spiccando le parole
, che scotendo gravemente il capo ti pronunzia il famoso: 'pulvis et umbra
delle menti e per la difficoltà ella pronunzia dovè nascere dapprima spondàico. -sostant
aggiunga la lettera 'taa'si pronunzia 'i'assai assai lene e squasi represso con
vandali stemperò l'orecchio e sconcertò la pronunzia. foscolo, 1-160: or ardi
e la teorica, che dante ne pronunzia, si riferisce a lui, non ad
con un certo suo bocchin galante / la pronunzia cucini, 8-88: freme dei
metri con... confusione di pronunzia e con... storpiatura di sillabe
, le irregolarità e le storpiature della pronunzia. manzoni, vi-i- 618:
nostro? foscolo, ix-1-568: la pronunzia popolare straziava la verseggiatura e la lingua
l. salviati, ii-i-179: la pronunzia il percotimento fugge oltre modo delle diverse
loro differenza dalle nostre in quanto a pronunzia e struttura. alvaro, 11-195:
che non le aveva certo insegnato la bella pronunzia. -sostant. stoppani,
.]: 'succianespole': persona che pronunzia male. = dal nome di un
, che ne la parola non si pronunzia. -senza tener conto dell'implicita
nostro, quindicesima delle consonanti, e si pronunzia te; 't a ta frittata,
tardezza delle menti e per la difficoltà della pronunzia ové nascere dapprima spondaico.
.., l'aspra e gutturale pronunzia, il ridurre i verbi al suo tema
che mediante un qualche temperamento o di pronunzia o di decisione o d'altra cosa
poi i vocaboli barbari con l'italiana pronunzia, i descendenti di bandelchil si chiamarono
tempi, com'ebbero nella metrica loro pronunzia i greci e i latini. g
riformisti e dei 'comunisti'tendenziali non si pronunzia, non si compromette. gobetti,
-e il tenor n'è? -morte pronunzia. monti, ii-203: sono in grado
, 1-125: io non mi aconzio la pronunzia al spechio / né cun la prefazion
, che la tua grugnesca fisonomia tal ti pronunzia ». -sm. cupezza di
versi greci si leggeranno seguendo la guasta pronunzia degli accenti,... saranno tirati
lettere ispeditissime sono e compimento dànno alla pronunzia e tondezza alla sillaba. 4
, per doppia si considera nella maggior pronunzia: altra è dolce, altra è aspra
'che la scrittura non s'allontani dalla pronunzia un minimo che'; e non trapelando
e non trapelando lume, né cenno di pronunzia certa dalle scritture, pigliarono quella che
trappéso', rendendo nella prima sillaba la volgare pronunzia arabica. = voce di
fanciulli nel leggere e chiunque trascina la pronunzia delle parole, a quelle lettere che non
, viene riportata la trascrizione fonetica della pronunzia di tutte le parole italiane e straniere
si creda degli antichi linguaggi, agevolmente pronunzia la lingua nostra: tacciuoi', 'rosignuoi'
con una monotonia insoffribile, con una pronunzia del nostro vernacolo più triviale e plebeo
conte rodolfo, di bella voce e pronunzia esemplare (perché lo fanno cantar seduto
parli o scriva; uniformità di voce e pronunzia o tono quasi imperativo, inflessibile sempre
, che voi conoscete il suono della pronunzia, alla cui voce ecco, vi mostro
caratteri co'quai notiate essa più chiara pronunzia del parlare. galileo, xxvi-3-168:
not.: il sesterzio giorno si pronunzia in latino 'sestertium'e vale mille sesterni piccoli
alla verità della parola, non bado alla pronunzia variabile, dacché mi pare dover esser
, 2-313: era la voce, la pronunzia e l'accento di una 'vasciarola'
grossa, tarda e veloce giusta la pronunzia. fanzini, ii-419: la sua voce
veneziano. pascoli, i-915: nella pronunzia venezievole a me par di riconoscere questo
con una monotonia insoffribile, con una pronunzia del nostro vernacolo più triviale e plebeo
il visarga è una spirante affievolita e si pronunzia da taluni come * n'da altri
vita e lo spirito della propria lor pronunzia, e le sentisser da noi proferir
tommaseo [s. v.]: pronunzia viziosa, viziosa ortografia, forme viziose
di voce più piccola, e che si pronunzia con la bocca manco aperta, che
rappresentavano un suono o una specialità di pronunzia come... l'y in
, 1-iii-4716: 'zetacismo': difetto di pronunzia della lettera zeta. = deriv.
contesti muta, cioè senza corrispettivo nella pronunzia, alla vocale iniziale della parola seguente.
poco il loro terribile 'spelling'dall'effettiva pronunzia odierna; l'irlandese, tra le lingue
inglese in tale divario fra grafia e pronunzia. f. colombo, 1-25: la
campanella, i-421: quando poi si pronunzia col fiato uguale in tutte le parti
diversa da quella leggiadrissima che, gorgiata pronunzia, siparla e per le strade e