: riuscì più commovente quel saluto, pronunciato con diversi accenti esotici. panzini,
agg. segnato con l'accento; pronunciato fortemente. annotazioni sul decameron,
palato. 3. figur. pronunciato in modo confuso. l. salviati
notate... che quel poveruomo pronunciato pur ora, quando mi viene applicato,
dietro. 2. soffocato, pronunciato a fatica, con voce rauca.
impegno oratorio. -in particolare: discorso pronunciato da un avvocato in tribunale in difesa
7. distinto, chiaro; bene pronunciato (il suono della voce, le
stuparich, 5-409: e indubbiamente ho pronunciato la parola * dio '. dopo
pass, di balbettare), agg. pronunciato con difficoltà, a stento. -
di barbarizzare), agg. mal pronunciato; scritto scorrettamente; contaminato da forme
, di barbugliare), agg. pronunciato confusamente, balbettato. dossi, 52
stoppa biascicata. 2. pronunciato indistintamente; detto sommessamente e in fretta
, discorsi): che questi ha pronunciato o usa abitualmente. -al figur.
, di borbottare), agg. pronunciato a bassa voce, fra i denti.
aspirato e il c palatale intervocalico è pronunciato come una fricativa palatoalveolare (s)
= deriv. dal lat. codgulàre, pronunciato come trisillabo nella lingua popolare.
cose non abiano luogo in alcuno mercatante pronunciato per cessante, o fugitio con l'altrui
dalle artificiose ragioni degl'interessati, ha pronunciato il suo parere libero, candido, sincero
salutando il compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra. alvaro,
. eccles. monaca che non ha pronunciato i voti ed è addetta al servizio
brucia / la terra. 2. pronunciato per primo, introduttivo (parole,
viti. -discorso di commiato: pronunciato da un personaggio rappresentativo quando lascia un
i consenzienti sono più disinteressati, hanno pronunciato dopo maturo esame, e non sono
grammat. suono che non può essere pronunciato o far sillaba se non unito con
il godimento. -discorso della corona: pronunciato dal sovrano, dinanzi al parlamento,
frase si diffuse però soprattutto dopo il discorso pronunciato da churchill a fulton (u.
accusa e colpa. -emanato, pronunciato (un giudizio, una sentenza)
. rappresentato (un'opera teatrale); pronunciato di fronte a un pubblico (un
sillaba... declamato più che pronunciato, cantato più che declamato dalle unisone
ragazzi. 2. detto, pronunciato con veemenza, con passione, o
3. mus. nella musica vocale, pronunciato secondo i modi del recitativo (una
procedura civile, 135: il decreto è pronunciato d'ufficio o su istanza anche verbale
. (ant. ditto). pronunciato, recitato; reso noto; espresso,
qualunque fosse la somma su cui avessero pronunciato, la sportula non doveva eccedere mai cento
regolamento di pubblica amministrazione o qualche giudizio pronunciato in sua assenza dal senato o dai magistrati
che voi abbiate preso con qualche equivocazione un pronunciato che è verissimo quando vien preso a
o grafico); scritto o pronunciato senza accento. varchi, v-104:
. rompersi (la voce), essere pronunciato indistintamente, sconnessamente (un discorso)
dissertazione intorno a un tema determinato (pronunciato in pubblico o scritto, composto con
n. 8. -discorso accademico: pronunciato in occasione dell'apertura dell'anno accademico
anno accademico. - discorso elettorale: pronunciato da un candidato alle elezioni politiche o
. di dicère 4 dire '(pronunciato toscanamente dixitte), frequente formula d'
abiti da monaca, pur senz'aver pronunciato voti neppure di terziaria, data la
voi abbiate preso con qualche equivocazione un pronunciato che è verissimo quando vien preso a suo
effetto della sua provenienza il nome è pronunciato alla francese dai nostri eleganti?
elògio, sm. scritto o discorso pronunciato solennemente in onore di qualcuno. -in
roma. 5. figur. pronunciato (un giudizio, un parere).
le conclusioni raggiunte. 2. pronunciato. soffici, v-2-614: clamori confusi
cui il sacerdote, subito dopo aver pronunciato le formule consacratorie, chiede a dio
. stor. nella grecia antica, discorso pronunciato da un pubblico oratore in esaltazione
, di esclamare), agg. pronunciato ad alta voce, con tono concitato.
2. frase, parola, suono articolato pronunciato con un tono concitato che manifesta la
il quale non può mai essere pronunciato contro gli eredi non commercianti di coloro
l'odio degli dei. -anatema pronunciato dalla chiesa. tesauro, 3-557:
aiuti. 9. emesso, pronunciato, formulato. bibbiena, 265:
infallibile su tali materie lo ha già pronunciato e dichiarato per un miserabile trascinato a
superi, espressissimo). proferito, pronunciato, articolato (una parola).
, di farfugliare), agg. pronunciato in modo indistinto, borbottato.
voce dotta, lat. fatum * decreto pronunciato dalla divinità, profezia ', da
bella e fatta. 9. pronunciato (un vocabolo); recitato, declamato
lui. 7. dato, pronunciato, scritto a favore di qualcuno o
bocchelli, 6-470: cotesto madrigale era pronunciato con voce roca e rabbiosa, con
. breve allocuzione di carattere religioso, pronunciato, in occasione di comunioni, cresime
me prepara. 22. marcato, pronunciato, rilevato (i lineamenti).
: quella che ha un fittone molto pronunciato (in contrapposizione a radice fascicolata)
formata e limpida vista. 8. pronunciato distintamente (un discorso, una parola
dell'opra già fornita. -scritto, pronunciato per intero, senza troncamento finale (
; prominente (il naso); pronunciato (il profilo). guittone
piovene, 7-372: quasi forzata bianca ha pronunciato anch'essa il voto, ma subito
fraseggiare), agg. composto o pronunciato con accurata (e a volte troppo
fuggono il giorno dopo. -essere pronunciato o scritto, per lo più inavvertitamente
nemmeno fu mai. 7. pronunciato o scritto inavvertitamente o fuggevolmente (una
'l letto funerale! -che è pronunciato o scritto o composto in onore di
. 22. ant. pronunciato con suono aspro, duro; sordo
= deriv. dal lat. caryophyllum (pronunciato sdrucciolo 4. sm.
pass, di gemere), agg. pronunciato gemendo (una parola, un'espressione
, milanesemente e genove semente pronunciato, forse lodato non ne sarebbe. can
dalla finestra. 16. pronunciato (un discorso, una frase, una
, di gorgogliare), agg. pronunciato indistintamente, con tono sordo; mormorato
gorgottato, agg. ant. pronunciato con tono gutturale. albertano volgar
pass, di gridare1), agg. pronunciato a voce alta; cantato a voce
: espressione contenuta nel discorso della corona pronunciato da vittorio emanuele ii il io gennaio
gra, gra, gra ', pronunciato con suono gutturale. abitano i luoghi
degli equini. 2. che è pronunciato con la gola (un suono).
« in toscana dio dopo vocale viene pronunciato ddio (esempio solo ddio2), la
improvvisare), agg. composto o pronunciato senza preparazione o studio, affidandosi all'
una totale comprensione 2. raro. pronunciato con tono acuto. del proprio oggetto
che non è articolato; che non è pronunciato chiaramente; indistinto (un suono,
. rajberti, il nome, pronunciato con tutta chiarezza, della casata il
tuo nome non sarà più scritto né pronunciato,... poiché niente rimane
bocchelli, 9-215: ogni altro tetto è pronunciato al di sotto [delle mura]
. ant. non riuscire a essere pronunciato, incepparsi (una parola, una
due rami del parlamento, al discorso pronunciato dal sovrano di fronte alle camere riunite
dal gr. mediev. èvxupi (pronunciato endivi) che è dal gr. tardo
senso concreto: arrotondamento più o meno pronunciato del dorso di un volume.
'l corpo. 2. figur. pronunciato con enfasi esagerata (una parola)
. 2. per estens. pronunciato con difficoltà, abborracciato stentatamente (un
sorsate enormi. 2. essere pronunciato nella gola; avere un suono o
5-167: il nostro popolo si è pronunciato. e il popolo tedesco no.
-chiaro, distinto, comprensibile; pronunciato completamente (una parola); pieno
dal vescovo) o comunque da lui pronunciato. passavanti, 93: sono malagevoli
grido (o anche semplice suono) pronunciato con particolare intensità per esprimere una viva
de'gesuiti, e 1 " arresto 'pronunciato in quella... par interlocutorio
oggi. palazzeschi, 3-238: venne pronunciato il nome di gemma bellincioni, interprete
filosoficamente. 4. per estens. pronunciato a voce alta e distinta.
; lodato, esaltato, ringraziato; pronunciato a gran voce (il nome del
che si deve attribuire a ignoranza; pronunciato preterintenzionalmente, distrattamente (un discorso,
; che manifesta derisione; che è pronunciato o compiuto per irrisione; ironico,
batticuore l'irruzione di un nuovo tema pronunciato dagli ottoni. -intervento impetuoso in
il compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra. banti,
civile, 43: la sentenza che ha pronunciato sulla competenza insieme col merito può essere
altri. 2. proferito, pronunciato, gridato di nuovo (un nome
il compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra. -con
cadere dal labbro: essere detto, pronunciato (per lo più inavvertitamente o imprudentemente
suono, una consonante); che è pronunciato con protensione e arrotondamento delle labbra
contra li cristiani. 6. pronunciato fra le lacrime, rotto dal pianto
, in partic., dai romani; pronunciato o scritto in tale lingua (un
latrare), agg. letter. pronunciato con tono di furore rabbioso (un
il francese. onufrio, 245: aveva pronunciato, o meglio leggiucchiato, un
successivi solo una determinata parte del discorso pronunciato. tramater [s. v.
agg. ant. detto, pronunciato. giov. cavalcanti, 4:
v. opera. -mandato fuori: pronunciato. l. salviati, 1-1-190:
viso intelligente e allegro: il naso pronunciato e a punta, le guance incavate
fecero battezzar molti. 9. pronunciato in modo fortemente e distintamente scandito;
. 6. figur. pronunciato in maniera monca e strascicata; detto
. marino, xii-478: ha pronunciato il suo parere libero, candido,
modulato dal fachiro. 2. pronunciato con una particolare intonazione, proferito con
esprime, il tono con cui è pronunciato). -anche: che procura piacere
(un modo di parlare); pronunciato non per intero, smozzicato o,
, nelle labbra curve e nel mento pronunciato, un'arguzia e una forza contadinesche
-discorso, sermone della montagna: discorso pronunciato da gesù cristo, probabilmente sul colle
e quasi continuo e il mento poco pronunciato (una persona). trattati antichi
di voce). -anche: recitato, pronunciato a bassa voce. g.
di mormorare), agg. pronunciato sottovoce, bisbigliato, sussur
sommessa e indistinta; frase o discorso pronunciato a bassa voce; bisbiglio, sussurrìo
un concetto); che può essere pronunciato o scritto da uomini; che è
grande doglia moto. 5. pronunciato (un discorso, una parola).
deifobo mozzicato. 2. figur. pronunciato in modo incompleto o con interruzioni,
e mozza. 16. pronunciato con stento, espresso in modo frammentario
uncini. 3. suono inarticolato pronunciato per esternare dolore, ira, disappunto
un ele19. essere proferito, essere pronunciato (unmontemorello, ricogliendo in sé tutte quelle
bisbiglio, sussurrio; frase o discorso pronunciato a bassissima voce. regola
sentire nella pronuncia; che non viene pronunciato (una lettera). salvini,
zool. genere di primati cerco- pronunciato con voce nasale (anche per burla o
causa delle particolari condizioni in cui è pronunciato o per influsso dei suoni che lo
li sta di fronte. -essere pronunciato (una parola). guglielminetti,
naseggiare), agg. letter. pronunciato, intonato, cantato con voce e
, di nasicchiare), agg. pronunciato, detto, proferito con voce sgradevolmente
, sm. scherz. naso grande e pronunciato. ranieri, 1-170: terzo fra
nasóne1, sm. naso grosso, pronunciato, imponente. caro,
, sf. scherz. naso grande e pronunciato. rieri, 391:
nasutissimo). fornito di naso molto pronunciato e prominente o spro porzionato
prominente sulla linea mediana, camerrinia, pronunciato prognatismo, occhio sporgente e labbra everse
ha ricevuto un'ordinazione sacerdotale o ha pronunciato voti religiosi solenni. a.
arrotondato, agg. fonet. che è pronunciato con le labbra tese (una vocale
in fine di parola, obbligatoriamente pronunciato come sordo). =
è al 11. detto, pronunciato, scritto o compilato da funzione di
3-no: appena il sovrano motore aveva pronunciato il castigo al peccato d'adamo che
inflessione di voce con cui noemi avea pronunciato il « ti ringrazio » fu colpito
2. ling. che è scritto o pronunciato allo stesso modo di un'altra parola
tecnica di persuasione o anche del discorso pronunciato davanti a un uditorio; che si
in morte: discorso celebrativo ed encomiastico pronunciato per onorare uno o più defunti,
sano di corpo e di mente, ha pronunciato ad una sua governante che..
che l'aiutavano. 7. pronunciato, espresso in modo scurrile, turpe
, frase che un centurione romano avrebbe pronunciato dopo l'incendio di roma da parte
, più raramente in versi, pronunciato alla presenza di un vasto uditorio in
zimarra nera e maschera scura con naso pronunciato e pizzo sul mento).
. -anche: seno femminile di volume pronunciato. 5. disus. tipo di
offro la scelta. fatta, è pronunciato il partito. gobetti, 1-i-934:
solenne del candidato che un tempo era pronunciato da uno degli accompagnatori o presentatori nella
agg. detto, proferito, pronunciato. cavalca, ii-225: eziandio
valore aggett.): detto, pronunciato. castelvetro, 8-2-299: queste parole
gentile, suadente o anche adulatorio, pronunciato nell'intento di ingraziarsi una persona (
6. maggiore del normale, spiccato, pronunciato; eccezionale. jfella casa,
.: qualsiasi componimento, scritto o pronunciato, di tono mordace, ingiurioso e di
, pur che la metà passi, è pronunciato eletto dal secretario maggiore. idem.
; comprensivo e affettuoso rabbuffo; consiglio pronunciato per lo più da un superiore di
dette scuole paterne. -espresso, pronunciato dal padre. buonarroti il giovane,
pecora: volto con profilo convesso e pronunciato. -anche con sineddoche, per indicare
mozione degli affetti. -anche: discorso pronunciato in difesa della validità di una teoria
-parlato (e, in partic., pronunciato) in modo molto scorretto da uno
lo più falsa e lusingatrice; elogio pronunciato per pure ragioni di convenienza, molto
modiglioni. -poco formato; poco pronunciato (il petto femminile).
di valore awerb.). -anche: pronunciato con tale tono. flore de
nel profondo della notte. -compiutamente pronunciato. -anche: profondamente espressivo (una
dolcemente sonoro, suadente. -anche: pronunciato con chiarezza e decisione (d'intonazione
posatamente ciò che la voce stridula avrebbe pronunciato invece con orgasmo. -chiaro e
la voce di regina. -essere pronunciato, per lo più in rapida successione
prose, ecc.); essere pronunciato in gran quantità (chiacchiere, ingiurie
liquido incolore, mobile, con odore pronunciato di ammina, alquanto tossico, infiammabile
metalli preziosi. 5. essere pronunciato con ostentazione; apparire con evidenza,
posatamente ciò che la voce stridula avrebbe pronunciato invece con orgasmo. 3
dentro di noi, smanioso di essere pronunciato; e vedremo perfette le azioni illustri
tanti preamboli, per indicare un discorso pronunciato o un atto compiuto con prontezza e
baldanzosi. 6. proferito, pronunciato, articolato rapidamente, con concitazione o
sm. ant. e letter. avviso pronunciato ad alta voce dal banditore, bando
e noioso), per lo più pronunciato da un superiore di grado o di età
è della grammatica. 3. pronunciato per esprimere una preghiera, una richiesta
divina. -con metonimia: il discorso, pronunciato o pensato, per compiere tale atto
doti e dei meriti di una persona pronunciato in occasione della sua ammissione in un
danni. -che sta per essere pronunciato (una parola). bembo,
. per simil. scherz. naso particolarmente pronunciato. tesauro, 2-196: egli starà
nati a la mensa. -empiamente pronunciato o invocato (il nome di dio
. (profferito). detto, pronunciato. trissino, i-46: teofrasto,
credenze cattoliche. 8. pronunciato (un voto, in partic.
. che è o che sembra scritto o pronunciato da un professore (e per lo
miei diletti? 3. pronunciato a viva voce o, anche, enunciato
, agg. ant. e letter. pronunciato, proferito. cavalca, 20-104:
-la grande proletaria si è mossa: discorso pronunciato nel teatro di barga il 26 novembre
solennemente assolte. -voto religioso pubblico pronunciato da chi entra a far parte di
come a me. -essere pronunciato senza titubanza, tempestivamente e con sollecitudine
fra michele, 22: voi ci avete pronunciato le pene [della vita peccaminosa]
sano di corpo e di mente, ha pronunciato ad una sua governante che, per
sociale. mamiani, 6: fu pronunciato che il supremo assioma della filosofia naturale
e che un muramento di fratellanza fu pronunciato tra l'italia e la polonia!
suo regno d'inghilterra, fu da quello pronunciato legittimo re di francia e fu deliberata
italiano. = comp. di pronunciato. pronunciatézza, sf. l'
essere marcato, rilevato, molto pronunciato. 1. baldini, 78
. verb. da pronunciare. pronunciato (part. pass, di pronunciare)
secondo l'uso della greca nazione benissimo pronunciato. bontempi, 3-2-215: in questa
, che pareva nuovo e mai prima pronunciato. 2. detto, proferito (
batticuore l'irruzione di un nuovo tema pronunciato dagli ottoni. -chiaro, distinto
. montale, 7-124: un divorzio pronunciato contro di loro (e a nuova
un uomo di trent'anni, dal mento pronunciato e gli occhi neri. cassola,
viso intelligente e allegro: il naso pronunciato e a punta, le guance incavate,
relativi all'intensità... 'pronunciato ': violento, molto forte,
ho mai veduto desiderio universale così ben pronunciato. -accentuato, spiccato (una
a dire la conformità fra il carattere pronunciato degli eroi epici e la loro condotta
energiche tinte tutte d'un particolare e pronunciato carattere in molta armonia coi sentimenti vigorosi
elle sue fabbriche e si fa più pronunciato e ardente il tono bizantino dei suoi
: io tacerò qui, signori, quel pronunciato che, per esser sempre vero,
concetto. rosmini, xiii-202: il pronunciato di dio ha un'esistenza identica coll'
lo stesso essere manifesto, laddove il pronunciato dell'uomo è un puro atto accidentale,
puro atto accidentale, diverso dal soggetto pronunciato e altresì diverso dall'essere ideale che
essere ideale che è una parte del pronunciato, la parte formale, quella parte
o nembi. 4. essere pronunciato ad alta voce o con veemenza (
. -rivolto a numerosi ascoltatori; pronunciato o letto davanti a un uditorio.
catarro che si vede. 2. pronunciato durante la quaresima (un ciclo di
: voto speciale di obbedienza al papa pronunciato dai gesuiti in aggiunta ai tre voti
intessuto di lagnanze o di rimproveri; pronunciato con voce fastidiosamente lagnosa. sannazaro
. ad accennarne nel discorso da lui pronunciato di recente a sinagoga italiana. -in
raddoppia, s'intreccia. -essere pronunciato con una lettera doppia (una parola
a galoppo concitato. 3. pronunciato o scritto doppio (un suono, una
. radiodiscórso, sm. discorso pronunciato alla radio (e non in
io parea contento. -discorso pronunciato in pubblico (anche nell'espressione ragionamento
ant. ricitato). detto, pronunciato ad alta voce, in pubblico,
competenza '. la sentenza che ha pronunciato sulla competenza insieme col merito può essere
visibile rilassamento. 3. proferito, pronunciato, gridato o risonato di nuovo o
2. discorso importante e solenne, pronunciato generalmente davanti a un consesso di notabili
. -nel processo penale, discorso pronunciato daltawocato difensore o dal pubblico ministero.
, atto d'accusa o di condanna pronunciato o scritto contro qualcuno o contro qualcosa
.: scioglimento di un contratto, pronunciato dal giudice su richiesta della parte interessata
1 è calco del fr. résistance (pronunciato dal generale de gaulle nell'appello lanciato
incidenti cu esecuzione dal giudice che ha pronunciato la sentenza di condanna.
citazione davanti allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata. 3. disus
e pesti. 2. marcato, pronunciato (una forma). viani,
), agg. letter. pronunciato insieme con altre in un discorso in
589: che ridicansi i numi quand'han pronunciato? / ov'e- sempio fu mai
giudicio sarà ridotto in scritto e dopo pronunciato dalla bocca del colonnello. siri, xii-98
recitazione. -riempire la bocca: essere pronunciato con enfasi, con effetto retorico.
toma dentro il maschietto. -non pronunciato o non tenuto (un discorso,
sporgente del normale, molto marcato, pronunciato. crescenzi volgar., 9-64:
-che ha il naso schiacciato, poco pronunciato o il volto deforme. l
lo più di clausura), avendo pronunciato i voti monastici. iacopone, 16-6
in italia: titolo del discorso inaugurale pronunciato dal carducci nell'università di bologna il
orecchie rintuonar s'udranno. -essere pronunciato (un nome) o proclamato ad
forza (la voce); essere pronunciato in modo stentoreo (la parola);
ricevuta nella cancelleria del giudice che ha pronunciato la ordinanza o sentenza impugnata. codice
di grado eguale a quello che aveva pronunciato la sentenza annullata (per lo più
di diritto sul uale essa ha pronunciato. codice di procedura penale, 543:
di grado eguale a quello che aveva pronunciato la sentenza annullata (per lo più
di grado pari a quello che ha pronunciato la sentenza cassata. ibidem, 392:
i-263: la commissione della crusca ha pronunciato sul premio di 500 napoleoni, ripartito
parole piene di splendide promesse che avea pronunciato l'illustre giudice del mio lavoro, mi
uno scevà (ma spesso non effettivamente pronunciato) al termine di una sillaba chiusa
delineato in modo netto, marcato, pronunciato (i lineamenti, una ruga,
2859: 'risoluzione delle forze': abbassamento pronunciato della contrattilità muscolare o della nevrilità motrice
1264: 'risoluzione delle forze': abbattimento pronunciato dell'incitamento motore o indebolimento accidentale dell'
ad un tempo. -essere pronunciato, soprattutto ad alta voce; essere
concreto: parola, frase o discorso pronunciato per fornire un'informazione su richiesta d'
acceso. -restare non espresso o pronunciato. cesarotti, 1-xxxii-2: l'ondeggiante
recuperata al melodico. 2. pronunciato o recitato in modo da pome in
qualche particella ambivano. -essere pronunciato con venerazione; suscitare sentimenti di rispetto
il ministro di culto che l'avrà pronunciato, sarà punito col bando, se
, latino (la lingua); pronunciato o scritto o tradotto in tale lingua
: « è una rottanculo », ha pronunciato con sicurezza. 2.
enzio (sospiri, lamenti); pronunciato a stento, con frequenti interruzioni,
/ corronsi ad incontrar. -concitato, pronunciato ad alta voce. de amicis,
. 2. che viene pronunciato nell'amministrazione di un sacramento o nella
investito di dignità ecclesiastiche; che ha pronunciato i voti monacali. - anche sostant.
ricci, faccia larga e naso ben pronunciato. 4. geol. periodo sahariano
grande e massiccio con il naso molto pronunciato; fu cacciata a lungo dai nomadi
senza discutere. 6. espresso, pronunciato o pensato con intento ironico e beffardo
suo regno d'inghilterra, fu da quello pronunciato legittimo re di francia e fu deliberata
e anche l'accento con cui è pronunciato), ragionamento, ammaestramento. dante
. faldella, ii-2-7: dopo aver pronunciato il sacramentale complimento 'loro hanno buon tempo'
-fatto, compiuto, ottenuto o pronunciato con abilità, nel modo dovuto,
calcolatrice. 7. essere pronunciato in modo confuso, smozzicato, come
sbòbbia, sf. tose. mento molto pronunciato, particolarmente evidente nelle persone rachitiche.
sulla punta dei piedi. -essere pronunciato con vivacità (parole o frasi)
3. che è divenuto prominente, pronunciato (le mammelle). moravia
2. per estens. detto, pronunciato con impeto, con slancio, in
prua. 2. figur. pronunciato all'improvviso, con veemenza o con
dare particolare risalto all'andamento ritmico; pronunciato distaccando bene le singole sillabe e le
scappai a ridere! 12. venire pronunciato o espresso, anche senza ponderazione o
de'lor gangheri! 5. pronunciato senza un controllo razionale, in modo
aggett.): molto lungo, pronunciato (il mento, il naso).
cervelli / scarrucolanti. 2. pronunciato rapidamente, senza interruzione; cantilenante.
arte » di firenze, giornale che ha pronunciato l'editto di prescrizione ad ogni scenografia
.. la frase che aveva pronunciato nel corso del pianto. 5
scultura, caratterizzato da un aggetto scarsamente pronunciato, inferiore a quello del bassorilievo (
aggressiva di zalda. 2. pronunciato all'improvviso, con tono di voce
né selvaggi né matti. -scritto o pronunciato in modo erroneo; storpiato, smozzicato
-con metonimia: discorso lungo e pronunciato senza impaccio o chiacchiera pettegola, insolente
lui. collenuccio, 205: clemente fu pronunciato luiessere vero papa e urbano esser scismatico e
ingiuria, un'imprecazione); essere pronunciato (una sentenza). dante
sentenze nella teologia morale. 2. pronunciato, indirizzato a qualcuno (un discorso,
fessi delle roccie. ha odore poco pronunciato e sapore molto acerbo. venne adoperato
veduti mancar nell'opere a ciò che aveano pronunciato al mondo con le parole. tornielli
cucina! 6. pronunciato distintamente, scandito (una parola,
. 2. per estens. pronunciato nello scomunicare (una formula).
, 14- 151: aveva appena pronunciato queste parole che la sua faccia pingue
buticissimo celibato. 3. pronunciato con durezza, in modo autoritario (
dell'animale. 26. essere pronunciato, uscire dalla bocca. segneri,
di lettere prive. 11. pronunciato a stento (una parola).
, perspicuo. -in partic.: pronunciato chiaramente. boccaccio, 1-ii-131: la
giudicio sarà ridotto in scritto e dopo pronunciato dalla bocca del colonnello. brusoni,
passi sdrucciolevoli. - pronunciato in fretta (una parola).
col comando 'fuori i secondi! 'pronunciato dall'arbitro cinque secondi prima dell'inizio
-stabilito, fissato (una legge); pronunciato (una sentenza). castiglione
così delicato. -che dev'essere pronunciato con voce sommessa, in partic.
conrozzo stile ciò che più altamente altri ha pronunciato. cavour, ii-163: dopo il
essa è depositata. -provvedimento decisorio pronunciato da un giudice ecclesiastico. falier
dei municipali nella quale il villetard avea pronunciato sentenza di morte contro venezia.
controversia non prodotto in sede giudiziaria o pronunciato sul maggiore pregio fra più persone o
-che investe argomenti importanti, che viene pronunciato con gravità; ponderato (un discorso)
abbiam noi. -discorso pubblico, pronunciato in modo solenne davanti a un'assemblea
. 5. restare inespresso, non pronunciato. pea, 3-37: le parole
per impellente necessità (un'azione); pronunciato senza pensarci, contro la propria vera
4. rivolto all'indietro, poco pronunciato (la fronte, il mento)
si sentono! 13. venire pronunciato o espresso quasi inavvertitamente, senza ponderazione
trebbiatura). 8. pronunciato o scritto inavvertitamente, senza una precisa
sgolata, sf. discorso concitato, pronunciato con tono di voce alto e sforzato
fra i libertini. 3. pronunciato in modo sconnesso, senza coerenza logica
strade che i -figur. essere pronunciato o scritto di getto, ragazzetti benedicono il
un in -per estens. pronunciato a bassa voce, sussursetto).
7. figur. pungente, pronunciato o scritto con ironia, rancore o
consonanti fricative (una lingua); pronunciato rilevando le fricative. baretti, 6-87
orecchie di questa procura. 2. pronunciato strascicando le consonanti fricative. comisso,
termine senza che il sindaco si sia pronunciato, l'interessato ha il diritto di
). scandito distintamente in sillabe; pronunciato sottolineando le sillabe per ottenere un-effetto di
. letter. che avviene o è pronunciato in una riunione conviviale.
altra lingua un discorso mentre questo viene pronunciato.
ben formato, mento piccolo e pronunciato. = voce dotta, deriv
bianco. l'allappamento ne è molto pronunciato; nell'acqua si disgrega in frammenti.
2: il tribunale di sofia ha pronunciato la sentenza a carico di una organizzazione sionistica
dollare il cacio'. -non pronunciato o non scritto per intero. -per estens
. 2. per estens. pronunciato con un tono di voce con «
rispondere alle parole, che irma aveva pronunciato con semplicità, ma che il luogo,
delle sporchissime arti. 4. pronunciato in modo incompleto e confuso, balbettato,
fatto caso al tono con il quale ha pronunciato la parola 'sodomizzata', parola tabù che
. solilòquio, sm. discorso pronunciato, con voce più o meno
. -in partic.: essere pronunciato, soprattutto ad alta voce; essere
suonano addii inascolati. -essere pronunciato con una particolare inflessione (un fonema
govematri- 5. per estens. pronunciato con difficoltà (una parola, cortesia
passione. -con valore aggett.: pronunciato sottovoce. bartolini, 201: a
un pianto sommesso di bambino. -essere pronunciato con violenza, prorompere (la parola
? » 8. espresso o pronunciato con sospiri di tristezza, languore,
sostegno -... si era pronunciato per il passaggio dell'alunno in seconda
di giustizia nel '75 * nell'81 ha pronunciato i voti solenni. il sottopriorato britannico
pensiero sconcio, scurrile, osceno, pronunciato anche come ingiuria (e l'ingiuria
sparso al vento, all * aria: pronunciato vanamente (parole); che non
spaventativo, agg. gramm. ant. pronunciato per indurre timore (un'interiezione)
indispensabile cultura storica. 5. pronunciato distintamente (le parole di un discorso)
secondo l'uso della greca nazione benissimo pronunciato. moretti, i-567: lo scrittore cominciò
soltanto alla parte a favore della quale fu pronunciato il provvedimento o stipulata pobbligazione, o
si può pronunziare spezzata. 20. pronunciato a stento, con interruzioni o in modo
). -in partic.: esser pronunciato in modo scandito (le sillabe di
); essere espresso dall'animo, pronunciato (una parola); avere origine (
ne offro la scelta. fatta, è pronunciato il partito. tarchetti, 6-ii-
di vena. 7. essere pronunciato (una parola, una frase).
7. espresso, manifestato o pronunciato con sforzo e controvoglia. costo
milizia porta. 9. pronunciato con tono umile e sottomesso. detta
isolotto del pomo ti di scarso interesse, pronunciato o composto con ene con le gambe
8. largo, di taglio molto pronunciato (la bocca). -per estens
grottesco e pipistrellesco. -ant. pronunciato con la bocca molto aperta (un
un cavallo bianco. -ben pronunciato (le mammelle). g.
acerbo e selvaggio. -restare non pronunciato; cessare, tacere (un grido,
aa stampa. -della buona stampa: pronunciato in modo chiaro, con risolutezza (
dente dentro. -tal quale è stato pronunciato (di un discorso che -nei
di promissione. 31. essere pronunciato (le parole) o modulato (il
pass, di stonacchiare), agg. pronunciato con tono sgradevolmente aspro.
.]: 'stop': vocabolo che viene pronunciato ad alta voce e con la maggiore
andare a balzi e per storno: essere pronunciato balbettando (una parola).
! » 4. che è pronunciato o scritto in forma erronea o vistosamente
stragozzato, agg. tose. pronunciato in modo rauco (una parola)
gadda, 22-164: era strasocialista ed ha pronunciato che con la particella pronom. (
(un grido, un lamento); pronunciato stentoreamente (una parola, una frase
della favella. 4. essere pronunciato in un sibilo (parole); risonare
pass, di strillare), agg. pronunciato a voce alta; cantato a voce
abbia mai riveduta. -scritto o pronunciato in modo erroneo; storpiato (un
o spegnersi nella strozza: non venire pronunciato a causa di un abbassamento della voce
lo strozzatissimo 'frac'. 3. pronunciato a bassa voce, con difficoltà, in
notevole, macroschelia, bacino stretto, pronunciato prognatismo, fronte diritta, occhio sporgente
un ordine o congregazione, che ha pronunciato i soli voti semplici. -per estens.
suora: religiosa che non ha ancora pronunciato i voti solenni. piovano arlotto,
. -suora -professa: che ha pronunciato i voti solenni. frottola di tre
nella necessità susseguente della creazione per quel pronunciato supremo ontologico che dio vuole il bene
, agg. (susurrató). pronunciato con tono di voce basso, smorzato,
concitazione). -anche: parola o discorso pronunciato a fior di labbra. s
lo scritto e il telegramma, aveva pronunciato le memorabili parole: « bisogna sventrare
del contratto. 11. ant. pronunciato, proferito a bassa voce; sommesso.
pass, di tartagliare), agg. pronunciato con difficoltà, a stento o,
fora de mesura. 2. pronunciato balbettando o in modo stentato (una
). telemessàggio, sm. discorso pronunciato da un'autorità politica o religiosa e
al contesto in cui viene scritto o pronunciato (una frase, una parola).
parole. -in senso generico: pronunciato in modo smorzato, piano. -anche
, e dettogli: voi ci avete pronunciato le pene, diteci alcuna cosa del premio
il terziario secolare, che pur avendo pronunciato alcuni voti, conduce vita secolare.
un'altra lingua un discorso mentre viene pronunciato. -traduttore simultaneo: v. simultaneo,
genovese- in poesia, milanesemente e genovesemente pronunciato, forse lodato non ne sarebbe.
e sprono? 5. pronunciato senza adeguata riflessione, in modo corrivo
li portassero. 7. pronunciato o scritto in una forma notevolmente alterata
di rivolte tribunizie. 3. pronunciato da un tribuno. d'annunzio,
di trombare), agg. ant. pronunciato con tono o voce alta, potente
è lì sotto sepolta. 8. pronunciato in maniera incompleta o non del tutto
f f -emesso da molti, pronunciato da una vasta moltitudine di persone (
pass, di urlare), agg. pronunciato, declamato a voce alta e stentorea
. impiegato parlando o scrivendo; detto, pronunciato, scritto (parole, espressioni)
17. venir detto, esser pronunciato da qualcuno anche in maniera poco conveniente
. -uscire di bocca: essere pronunciato (una parola, una frase)
chiamava maestro pastoso. -espresso, pronunciato (una parola, un'affermazione).
, 1-12-144: abita alcun di lor ha pronunciato testé, a la valletteria acconciata a riceverle
norma, un ordine); essere pronunciato (una minaccia). piccolomini,
aperte: ventilate. 9. pronunciato a bassa voce, sussurrato (una parola
. 2. religiosa che ha pronunciato il voto di castità; suora,
. religiosa per lo più giovane che ha pronunciato il voto di castità; suora,
verbale, affermazione, parola o discorso pronunciato. dante, inf, 16-41:
pass, di vociare), agg. pronunciato con voce alta, urlato o,
altra sua curiosità 9. essere pronunciato, indirizzato, rivolto a qualcuno (
vincennes, nella quale de gaulle ha pronunciato l'ultimo suo discorso, è stata
1. -voto di verginità: quello pronunciato dalle monache. s.
chiesa il canto. -essere pronunciato con irruenza o, anche, con vivacità
, con polpa farinosa e sapore poco pronunciato; è impiegato e cucinato in vari
: 'k-way': questo nome viene di solito pronunciato [ki- uei] da negozianti e
, sm. breve discorso di omaggio, pronunciato per lo più da un capo di
antico etiopico. – anche: scritto, pronunciato in tale lingua. e
deputato verde, werner schulz, ha pronunciato un violento discorso di condanna della « farsa
di dean, joe trippi, avrebbe già pronunciato le fatidiche parole: « eccoci al
in onda sul canale britannico itv, ha pronunciato parole distensive, dicendo fra l'altro
, senza dubbio, per lo più pronunciato con tono scherzoso. malaparte
, sm. sorriso malizioso e beffardo appena pronunciato. c. e.
voce yiddish, dall'ebr. rabbiˆ 'rabbi'pronunciato all'ashkenazita. reblochon / reblo
assai sintone con l'altro nostroprincipio appena pronunciato, che il sistema – individuo o