capo con un nocchino. 2. pronunciare le parole, facendone sentire l'accento
critico. 3. modo di pronunciare le parole (che rivela il luogo
tr. (accèntuo). accentare; pronunciare in modo distinto, evidente; dare
cuccagna, dove fra poco avrebbe dovuto pronunciare il discorso. 12. aeron
. calvino, 1-417: bastava loro pronunciare un nome... per scoppiare a
ammaccarlo. 6. ant. pronunciare le sillabe con suono depresso e schiacciato
loro cittadini. 6. dir. pronunciare a carico di qualcuno l'ammonizione;
possono, sia pure con date cautele, pronunciare un lodo il quale acquisterà di diritto
. (arringo, arringhi). pronunciare un'arringa, parlare pubblicamente (davanti
ben distinti l'uno dall'altro; pronunciare le parole con chiarezza, distintamente,
cartasuga. 6. dire, pronunciare. alfieri, i-17: mi occorre
indipendenza. 7. fonet. pronunciare con aspirazione. tolomei, 1-121:
. castelli, i-249: sentendolo io pronunciare questa sentenza con grande franchezza e risoluzione
? castelli, 1-249: sentendolo io pronunciare questa sentenza con grande franchezza e risoluzione
manigoldo! 2. figur. pronunciare con odio, con tono di sfida
4. tr. pronunciare male, stentatamente; incominciare a parlare
eccessivamente corto. 2. tr. pronunciare male, a stento. bandello,
i sistematici ardimenti, erano lungi dal pronunciare contro di loro un bando perpetuo e
di san nicola e poi costretto a pronunciare i voti. svevo, 2-534: dal
il posto. -al figur.: non pronunciare certe parole. sassetti, 73
. 4. per simil. pronunciare senza chiarezza, come chi rigira e
attori, specialmente se mediocri, di pronunciare le parole affettatamente, con tono nasale
. blesità, sf. incapacità di pronunciare esattamente le consonanti (specialmente > e
pronuncia, inca pace di pronunciare esattamente le consonanti (specie alcune,
-a bocca chiusa: in silenzio; senza pronunciare parole. -tenere la bocca chiusa:
dire, recitare sottovoce, confusamente; pronunciare in modo sommario (e con malumore)
bruciarvi dentro la creatura infame che osò pronunciare davanti a dio un sì bugiardo.
di uno scolaro che abbia imparato a pronunciare la propria lingua dalla bocca di uno straniero
): rispetto all'intonazione giusta; pronunciare con un tono meno intenso (una
col canto; esprimere col canto; pronunciare, recitare seguendo le indicazioni di una
. 15. per simil. pronunciare con voce cantilenante; dire ad alta
lo corresse: « bisogna imparare a pronunciare bene. la grazia è la dote
bocca, lasciarsi cascare di bocca: pronunciare sbadatamente parole, frasi, senza riflettervi
cerebrale: articolata come se si dovesse pronunciare una dentale, ma ripiegando all'indietro
fiorire. fogazzaro, 7-196: nel pronunciare le ultime parole sorse in piedi.
lare in modo quasi inintelligibile, pronunciare male, confusamente le parole; emettere
ant. che pronuncierà o sta per pronunciare una cicalata. l. bellini
. figur. parlare in modo smozzicato, pronunciare stentatamente le parole; recitare in
, dicendo ogni sorta di spropositi; pronunciare male un discorso. caro, 7-95
sia della persona a cui viene fatta pronunciare, sia del pubblico a cui è rivolta
1847 e 48. 5. pronunciare a viva voce le parole di comando,
parlare, prendere a dire, a pronunciare le prime parole di un discorso;
4. ant. l'esporre, il pronunciare in modo semplice e facile a intendersi
provvedimento con cui il giudice (nel pronunciare una sentenza di condanna a una pena
il medico avea tentato, e senza pronunciare la sua opinione sull'infermità, e
nella quale gli ammalati sono spinti a pronunciare parole sconce. -in senso generico:
, stabilire (leggi, decreti); pronunciare (una sentenza, un verdetto)
deartìcolo). ant. emettere, pronunciare i suoni di vocali ben distinti l'uno
una causa, ecc.); pronunciare un giudizio conclusivo su una questione;
con violenza contro cose o persone; pronunciare discorsi veementi di protesta, di accusa
figur. espellere (con disprezzo); pronunciare parole sconce, lanciare grida triviali.
dal notaio. 7. ant. pronunciare, narrare, esporre. bonvesin da
parole, frasi, espressioni, concetti; pronunciare in modo sbagliato. carducci,
hanno strane inflessioni di voce. credono pronunciare il nome della stazione nella maniera più
6-409: io non mi incarico di pronunciare giudizi morali. faccio una diagnosi di
détto). dire parola per parola, pronunciare chiaramente, con lentezza, affinché altri
e del libertino. 3. pronunciare fra i denti, in tono minaccioso
puiati. 8. figur. pronunciare confusamente. d'annunzio, v-2-230:
della favella, esprimere con la voce; pronunciare, proferire, rivolgere parole (è
dell'avvocato, del giudice): pronunciare discorsi, valersi dell'eloquenza, declamare
o di una cosa che non si vuole pronunciare espressamente. magalotti, 25-97:
il balli ideava. 5. pronunciare parola, dire, parlare. -per
d'uno che declami. 6. pronunciare discorsi, declamare. b. cavalcanti
sangue della loro cresta. -giudicare, pronunciare una sentenza. bibbia volgar.,
, 7-341: quell'allievo ufficiale poteva tuttavia pronunciare quella parola: « macello » col
articolare (la voce), emettere, pronunciare distintamente (un suono, una parola
alla condizione dell'innamorato che non osa pronunciare la prima parola. -dividere l'
. barilli, 2-133: si sentivano pronunciare da fanciulli e da vecchie scarmigliate divisamenti
, stipulare (un trattato), pronunciare (una sentenza). m.
sempre sospiro. -difficile da pronunciare, di ingrato suono, aspro (
tr. (egùtturo). letter. pronunciare con suono gutturale, cupo e articolato
pel vento e per l'entusiasmo a pronunciare nettamente le parole. = voce
dir. emanare (una sentenza); pronunciare (un verdetto); promulgare (
religiosi). 5. figur. pronunciare (un giudizio, un'opinione,
. enfatizzare, tr. letter. pronunciare con enfasi. c.
tonno. 3. proferire, pronunciare (una parola). pascoli,
-non aver terre: non saperla pronunciare. pananti, i-42: - sei
(suoni, parole, sospiri); pronunciare, dire. aretino, 1-202
. scoccare. -al figur.: pronunciare con impeto (una parola),
l'essercitazione massimamente li fa mistiero nel pronunciare, acciò possa movere plauso, tristizia
l'angelico pando. -letter. pronunciare. cieco, 39-3: l'incarcerato
latino linguaggio. 9. pronunciare, proferire, articolare, emettere.
opporre un nome, che non osava pronunciare, come se temesse di evocare tra
chiesa, 5-149: m'insegnò a pronunciare, con voce falsata, parecchie parole
. giovio, ii-18: non volse pronunciare perché avea intorno per cortegio alquante barbe
successo una tragedia tutti si guardano dal pronunciare il nome della persona che la fece
, una discussione, una disputa; pronunciare un'orazione; trattare un argomento;
mortis '. -prestare un giuramento; pronunciare un voto, una promessa.
5. tr. dire farfugliando; pronunciare, profferire borbottando. bacchelli,
divinità, profezia ', da fóri 'pronunciare, dire (in partic. di
? -sentenziare a fava cruda: pronunciare un parere sfrontatamente. r.
esprimersi in ima lingua; dire, pronunciare, proferire (un suono, una parola
a dirmi che il giudice era per pronunciare la sentenza a mio favore. parini,
-dare la sentenza in favore di qualcuno: pronunciare sentenza favorevole a qualcuno (ed è
andare non potea), ponderatamente dimostrando pronunciare certe parole, dicea cum voce grossa
che tennero più mesi il potere senza pronunciare una sola condanna di morte.
vapori, ecc.); emettere, pronunciare (parole). -anche al figur
del quale il popolo non deve mai pronunciare l'augusto nome, è tenuto a
10. figur. dire, pronunciare in gran numero (parole, discorsi
, afono; che non riesce a pronunciare parola (per paura, timore,
parlando. - in partic.: pronunciare male, sibilando, la lettera so /
buio della notte. 7. pronunciare un discorso con veemenza, impeto e
menare, trascinare alla forca: comminare, pronunciare o eseguire una condanna di impiccagione.
verbale od orale: quella consistente nel pronunciare a voce le parole che esprimono l'
suoni inarticolati; proferire una parola; pronunciare un discorso; modulare una melodia.
con le formalità prescritte dalla legge; pronunciare una sentenza; comminare una pena.
, discorsi); emettere fievolmente, pronunciare in modo rotto, incerto (un
passato questo frattempo là dove imparai a pronunciare il nome di dio. viani,
una proposta sub dola; pronunciare una battuta pungente prima di andarsene
(un suono, un rumore); pronunciare (parole concitate). lorenzo
esito, o signori, a pronunciare un nome... il nome del
(voci, suoni, rumori); pronunciare (un discorso); esprimere (
in poi. -sputar fuori: pronunciare una sentenza senza reticenze; prorompere in
consiste nella difficoltà o nell'impossibilità di pronunciare il suono g duro. =
tutti gargagliando. 2. pronunciare parole in modo indistinto e incomprensibile,
bruciarvi dentro la creatura infame che osò pronunciare davanti a dio un sì bugiardo.
di sfida. 22. pronunciare (una parola, una frase, un
la giustizia; dirimere una controversia; pronunciare una sentenza. gallo da
rilevarne i pregi e i difetti; pronunciare su di essa un giudizio motivato e
10. dirimere questioni e controversie; pronunciare un giudizio in gare, competizioni,
per cura giudicata: considerarlo inguaribile; pronunciare su di lui una prognosi infausta.
di istruire una causa civile e di pronunciare la sentenza entro i limiti e secondo
a dirimere questioni e controversie, a pronunciare un giudizio definitivo in gare, competizioni
giudici di campo: ufficiali incaricati di pronunciare un giudizio sul comportamento dei partiti contrapposti
si può trovare nell'idea ed esplicitamente pronunciare, purché lo spirito consideri ciò che
propria opinione, prendere una risoluzione, pronunciare una sentenza. seneca volgar.,
di giudice, amministrare la giustizia, pronunciare una sentenza. guittone, i-19-66:
-fare, dare, prestare, proferire, pronunciare, prendere, pigliare, rinnovare il
cristo, sulle reliquie dei santi: pronunciare un giuramento con tutta la solennità del
autorità giudiziaria, svolgere un processo, pronunciare una sentenza. -anche al figur.
— anche: indurre i giudici a pronunciare una sentenza ingiusta. compagni,
da sé. -giudicare le giustizie: pronunciare la sentenza. libro di sentenze
il ben arrivato. -iron. pronunciare con voce modulata, trillante. cantoni
intr. (gòrgio). raro. pronunciare le parole con gorgia toscana.
arsura. 7. tr. pronunciare indistintamente; dire, recitare, canticchiare
un'impossibilità per mesi e mesi di pronunciare una parola; onde le conveniva parlare
gremito 'e anche 'segnare e pronunciare con lo spirito aspro ', perciò 4
, che il giudice non poteva più pronunciare (impunità, amnistia), oppure dopo
: me diliberai più volte venire a pronunciare la parola de dio, e godere
7. tr. dire, pronunciare, esclamare, domandare a voce alta
2. tr. dire, pronunciare (con rabbia e disprezzo, sogghignando
dal finestrino a grinta dura, senza pronunciare una sillaba. baldini, 5-215: capace
5. tr. esporre, pronunciare in tono monotono e lamentevole (e
essere pieghevoli, e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro,
anche nel mostrare oggetti sacri e nel pronunciare formule magiche durante i riti iniziatici
un po'impacciatella e arrossata all'udir pronunciare così dolcemente il suo nome.
vittorini, 5-184: metteva nel modo di pronunciare le parole acute una verecondia e un
2. tr. raro. pronunciare con difficoltà, con goffaggine.
né a governare il mondo, né a pronunciare le cose che debbono venire, ma
d'amara bile. 7. pronunciare a stento o in modo indistinto,
pensiero non può cogliere, non può pronunciare. tommaseo [s. v.]
, piena giurisdizione penale; potere di pronunciare e far eseguire sentenze penali, incluse
sembrava riguardarsi da fare un movimento e pronunciare una parola, per paura le si impiastricciassero
lanciare maledizioni, insulti; inveire; pronunciare parole o frasi rabbiose o blasfeme.
2. che non si deve pronunciare; innominabile. dardi bembo [tommaseo
udiva io stesso è impossibile o difficile pronunciare. ora spaventar con minacce, ora svillaneggiare
. comporre versi o musica o pronunciare un discorso senza preparazione o studio,
ch'io aveva alzata al cielo nel pronunciare queste parole. carducci, iii-4-2x0:
inacutare, tr. ant. pronunciare con tono nievo, 1092:
agg. che è difficile o impossibile pronunciare. a. monti, 381
scampo al 2. figur. pronunciare balbettando. fuggire. calvino, 1-44
incapace di compiere qualsiasi movimento o di pronunciare parola (una persona). luhrano
stesso, prima che il giudice possa pronunciare in ordine alla questione di merito;
comportarsi in un dato modo, a pronunciare un discorso (ed è seguito da una
parlare, prendere a dire, a pronunciare le parole di un discorso e,
... si credeva in diritto di pronunciare grandi parole come il mistero della vita
, 5-491: accade ai bambini di pronunciare parole così crudeli... in
l'epoca felice. -iron. pronunciare, recitare con tono solenne. moretti
se le mie labbra indurite, potrebbero pronunciare ancora le piccole parole senza senso.
è lecito proferire, che è proibito pronunciare (il nome di dio).
, da effàri * dire chiaramente, pronunciare una formula '. ineffabilità,
3. che non si riesce a pronunciare isolata- mente (un suono, una
irrogare una punizione, un castigo, pronunciare una condanna. boccaccio, viii-1-67
sinistra. 4. figur. pronunciare affrettatamente; leggere, recitare precipitosamente.
mammelle. 2. per estens. pronunciare con difficoltà; abborracciare un discorso stentatamente
incepparsi nel discorso; non riuscire a pronunciare distintamente, a esprimersi con chiarezza;
, ecc.). — anche: pronunciare indistintamente. della casa, 5-iii-347:
lattonare. 2. figur. pronunciare accentando l'ultima sillaba di una parola
e del sangue. 4. pronunciare, emettere dalla gola o con suono
). letter. farsi monaco, pronunciare i voti religiosi. goldoni,
, levare (grida, urla); pronunciare ad alta voce; proferire, enunciare
, iii-25-23: si ha vergogna a pronunciare quei grandi nomi, a parlare con
3. dir. stor. pronunciare sentenza interlocutoria. = voce dotta,
ricordo d'una rivoluzione cittadinesca. — pronunciare a un dato momento, inserire nel
. cominciare a parlare ad alta voce; pronunciare con tono concitato; gridare; ripetere
parte inganna. 17. pronunciare farfugliando (una parola). f
tono freddo, nel modo lento di pronunciare le parole avvertiva una punta d'indulgenza
tr. (invòco, invòchi). pronunciare ad alta voce e con tono devoto
antichi. 2. tendenza a pronunciare col suono i vocali o dittonghi del
linguaggio, che consiste nell'impossibilità di pronunciare parole composte di più sillabe.
le labbra in fuori, come per pronunciare i \ i greco. berni
favellare. 2. ant. pronunciare. girolamo da siena, 1-66:
. a camerino. -diffìcile a pronunciare (un vocabolo). pascoli,
ispirar l'anima. 2. pronunciare, proferire. gherardi, ii-17:
corte d'appello, con la funzione di pronunciare
delle frutte. 2. ridire; pronunciare, proferire, gridare di nuovo;
. iurare1, intr. ant. pronunciare un giuramento, fare una promessa solenne
a casaccio, malamente. -anche: pronunciare con ostentata indifferenza. manzoni,
tr. (labbràggio). letter. pronunciare sommessamente, a fior di labbra.
una persona sente il bisogno irrefrenabile di pronunciare o è in procinto di pronunciare.
di pronunciare o è in procinto di pronunciare. tasso, 3-18: a quella
castigare, punire con il laccio: pronunciare o eseguire una sentenza di morte per
riparare all'estero. 4. pronunciare stentatamente, balbettare. aretino, 1-127
latrano. 6. tr. pronunciare con alte grida, con voce rabbiosa
lodarono la pace. -assol. pronunciare un lodo; emettere una decisione arbitrale
e comprendere. -in partic.: pronunciare (una sentenza); promulgare (
, pronunziato lenemente... lenissimamente pronunciare. = comp. di lene.
tono freddo, nel modo lento di pronunciare avvertiva una punta d'indulgenza ironica che
, dopo anni e anni, che sentiva pronunciare sul serio il verbo amare. pavese
. -cadenza, accento, modo di pronunciare le parole che rivela il luogo d'
: non riuscire lì per lì a pronunciare una parola o a esprimere un concetto,
senza poter esprimere le ultime volontà o pronunciare un atto di pentimento. ricciardo
più nella locuz. avere la lisca: pronunciare male la s, essere bleso)
. (ha la lisca e non può pronunciare l'esse e la zeta).
delle cose. -recitare lentamente; pronunciare con tono uniforme e monotono.
2. locuz. -dare, fare, pronunciare un lodo: prendere una decisione,
, sia pure con date cautele, pronunciare un lodo il quale acquisterà di diritto
fame! 4. modo di pronunciare caratteristico di un luogo o di un
loquentare. 2. tr. pronunciare. giov. cavalcanti, 96:
propria lubricità il cardinale duca, nel pronunciare l'arresto di chi fra gli spiriti
. - anche: comporre o pronunciare complimenti galanti. galileo, 5-166
-chiamare, dire babbo e mamma: pronunciare queste che sono le prime parole del
in vapore. 19. emettere, pronunciare, dire, proferire, anche ad
. 21. -mandare a ceppo: pronunciare o eseguireuna sentenza di morte per decapitazione.
fuori i raggi. -emettere, pronunciare, dire, proferire. - anche
tanto più pronta. -facile da pronunciare (un termine, un vocabolo).
la mangiano viva. 6. pronunciare male o in modo incompleto una parola
è libertà vera. 11. pronunciare con tono più alto o con enfasi,
lavorarlo colla margherita. 2. pronunciare come recitando una filastrocca. c.
accoglie sia laici sia ecclesiastici tenuti a pronunciare un voto particolare al servizio di maria
ora del tempo. 10. pronunciare scandendo, articolando, sillabando distintamente e
argomento inesauribile. 8. pronunciare a denti stretti, con tono basso
megafono. -sillabare a megafono: pronunciare a voce alta, molto lentamente e
per la strozza: dire bugie madornali, pronunciare falsità spudorate, ingannare sfrontatamente.
padre cristoforo]. 2. pronunciare (un nome). parafrasi del
ragioni. 17. emettere, pronunciare, proferire (una voce, anche
. 4. -gettare in mezzo: pronunciare, proferire; proporre. salvini
tr. dire, proferire, esprimere, pronunciare con voce stridula e acuta o con
rituale di convenienza, che si suole pronunciare prima di una gara, di una
l'onestà sbandita. 4. pronunciare minacce all'indirizzo del diretto avversario (
grazie. 14. assol. pronunciare, esprimere, manifestare minacce; ricorrere
mi penso che... si debba pronunciare la voce 'horribilis 'con aspirazione
2. tr. iron. proferire, pronunciare, dire. c. e.
2. locuz. -dire mirabilia: pronunciare straordinarie formule magiche. aretino,
(con riferimento all'uso antico di pronunciare discorsi e orazioni che non superassero il
, moderare. -in senso generico: pronunciare, proferire. bisticci, 3-512
alle parole in un contesto discorsivo; pronunciare, proferire con una determinata cadenza.
riconoscente profumo di famiglia.. pronunciare. avinio, 1-122: aveva
a prendere il velo o a pronunciare i voti in un ordine monastico.
il velo o l'abito monastico; pronunciare i voti. ser giovanni, 3-470
eran monacate non appena in età di pronunciare i voti, per amore o per forza
che consiste nell'incapacità del soggetto di pronunciare non più di una sola pa
monosillabe, era molto necessario intendere e pronunciare l'accento e l'aspirazione, quando
; pretendere di dettar legge, di pronunciare sentenze inappellabili. g. gozzi
morte. 12. tr. pronunciare con tono sommesso (e talvolta in
mortorio. -fare il mortorio: pronunciare un discorso di biasimo molto duro.
terra. 2. figur. pronunciare in modo incompleto, mormorare fra i
. emettere (suoni, grida); pronunciare, proferire (parole, insulti,
infame! -figur. spreg. pronunciare concetti o giudizi che rivelano ottusità e
napoli. 5. tr. pronunciare in modo confuso, impreciso, incomprensibile
3. tr. dire o pronunciare a bassa voce, fra i denti
e nuove frondi. 6. pronunciare, dire, proferire (una parola,
fiato: senza aprir bocca, senza pronunciare parola, senza controbattere. siri,
tando. 2. tr. pronunciare in tono sommesso, borbottare. vincenzo
soffocare impedendo di articolare distintamente e di pronunciare compiutamente una parola. chiari,
e letter. incapacità di articolare e pronunciare le parole, mancanza della favella;
finali, massime quando nasalizzare, tr. pronunciare con voce nasono non di vocali ma
? -evitare di scrivere o di pronunciare una parola sconveniente o oscena o di
naseggio). letter. parlare, pronunciare con voce nasale. alfieri,
14. che si è appena iniziato a pronunciare; appena accennato (una parola,
del decalogo mosaico, che vieta di pronunciare il termine sacro di dio senza motivo
'nome 'e calàre 'chiamare, pronunciare '. nomenclatorio, agg
da nòmen 'nome 'e calàre 'pronunciare '. nomenculatóre, v
vista', per indicare che spesso basta pronunciare il nome di una persona antipatica per
quelle onde ser- vivansi i giudici per pronunciare le loro sentenze. erano di tre
ecc. (e anche il modo di pronunciare una parola, di emettere una risata
vestendone talvolta l'abito, senza però pronunciare i voti solenni e senza abbandonare del
spagnuoli. 16. ant. pronunciare, profferire (un discorso).
operaistica, ma non riuscirebbe mai a pronunciare la parola 'merda '.
, ai vivi! 5. pronunciare un discorso, dire una parola,
propone. - anche: usato nel pronunciare un'orazione. landino, 79:
pregare '. oratorizzare, intr. pronunciare un discorso solenne in pubblico, fare
, ricevere, trasmettere un ordine; pronunciare, gridare un ordine; con ordine
dare inizio a un'impresa, di pronunciare o di sostenere afferma zioni
stesso 'provinciale 'e che sembrava pronunciare la parola col * p 'maiuscolo
sm. disus. modo provinciale di pronunciare o scrivere il latino, proprio dei
fa, mentre cadevi, t'ho udito pronunciare il nome di dio. e quest'
trovo in grado, non solo di pronunciare qualche formula: « né dio né
il pagliaccio: assumere atteggiamenti buffoneschi; pronunciare frasi scherzose, in modo da suscitare
parere. -persona che si compiace di pronunciare paradossi. g. ferrari
, non leggere i testi sacri, non pronunciare il nome di brama. moravia,
parlare davanti a più persone riunite; pronunciare un pubblico discorso, arringare.
o il tono, il modo di pronunciare, la capacità, la maggiore o
a un giudizio che si preferisce non pronunciare). a. f. doni
compì, dell'oggetto interno: pronunciare, proferire. monte, 1-iv-53:
classiche lisciature. 2. modo di pronunciare le parole o di parlare, considerato
di ispezione; all'obbligatoria richiesta di pronunciare il motto convenuto si risponde con la
espressione o frase che è considerato sconveniente pronunciare o scrivere (per lo più in
latino, né l'autore osò mai pronunciare il nome di machiavelli; onde non
musica. 71. dire, pronunciare; narrare, raccontare; comunicare,
compiere volontariamente un atto (o anche pronunciare una parola, soffermarsi su un pensiero
avea peccato. io. pronunciare erroneamente, sbagliare nella lettura.
falsità? -facoltà o autorità di pronunciare un giudizio, di irrogare una sanzione
a una serie di domande evitando di pronunciare la parola perché', chi sbaglia deve
avvicinandosi alla battuta. -per estens. pronunciare una sillaba facendovi cadere l'accento.
mancanza di prontezza, l'occasione di pronunciare una battuta o un motto di spirito
774: la morte? non pronunciare, perdio, questa parola, o
detta pena, il giudice può astenersi dal pronunciare il rinvio al giudizio, quando,
imposte fra i singoli contribuenti e a pronunciare su reclami in materia.
'performanza', cioè l'attività di pronunciare proposizioni complete indi viduali »
. -anche: fare una perorazione, pronunciare un'arringa, un'orazione in pubblico
vago? 2. tr. pronunciare (un'orazione, una supplica,
petùla. 2. tr. pronunciare con voce acuta e fastidiosa. la
servotta. 37. mus. pronunciare in modo netto e distinto un suono
parlare ad essere pieghevoli e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro,
anche: che ha appena finito di pronunciare qualcosa. chiabrera, 1-i-43
a comportarsi in un dato modo, a pronunciare un discorso (in relazione con una
cuore del principe. 10. pronunciare in modo difettoso una consonante, con
le ingiurie e maledicenze che si possono pronunciare, dette contro nitachero e consenzienti a
una via tra quelle labbra tormentate per pronunciare il nome di ugo. -di
3. indugio della voce nel pronunciare una sillaba. piccolomini, 10-184
. -con riferimento al modo di pronunciare: distintamente. ruscelli, 3-370
tutto il verbo. -indugio nel pronunciare una sillaba. gigli, 2-16:
si abbellisce di complicazioni. -uso di pronunciare le parole in un determinato modo.
, nome d'agente da praecentàre 'pronunciare una formula magica preventiva ', comp
crede essere norma etica universalmente valida; pronunciare l'omelia durante una funzione religiosa.
sia più comune. 5. pronunciare in tono sentenzioso, autoritario, pedante
-predicare vavvento, la quaresima: pronunciare in una medesima chiesa il ciclo completo
maggiore / almerico. 2. pronunciare o scrivere un discorso introduttivo o una
a tavola. -introdurre un argomento, pronunciare un preambolo. periodici popolari,
a comportarsi in un dato modo, a pronunciare un discorso (in relazione con una
. pallavicino, i-23: si poteva pronunciare che un tal uomo [martin lutero
prevenuta. cassola, 2-30: stavo per pronunciare un giudizio poco benevolo sul libro,
: il pudore si fa strada a pronunciare nomi come adonella, garsenda o biancofiore
epigrafi. -tenere una conversazione; pronunciare un discorso. michiel, lxxx-4-205:
di guardare, di nominare o di pronunciare o, anche, con riferimento a
letter. modo di proferire, di pronunciare; pronuncia. giamboni,
. 3. emettere, pronunciare (un giudizio, un verdetto).
la tua morte. 4. pronunciare solennemente (un voto, una promessa
sedere. 6. articolare, pronunciare in un dato modo (un suono
). ant. dire, proferire, pronunciare. cicerone volgar.,
sul passato di lei. 3. pronunciare (un voto, in partic. religioso
e professavano verginità. -assol. pronunciare i voti che introducono in un ordine
-introdurre in un ordine religioso; far pronunciare i voti religiosi. a.
un grande avvenire. 3. pronunciare una frase, un discorso di natura
invernata. 2. intr. pronunciare, emettere profezie, vaticini; parlare
. ant. e letter. modo di pronunciare le parole; tono di voce.
numi. -emettere una sentenza, pronunciare un verdetto. s. giovanni crisostomo
, pronónzia), sf. il pronunciare, l'articolare un suono o una
finemente letteraria. 3. il pronunciare una parola, una frase, un discorso
offende. = deverb. da pronunciare. pronunciàbile (pronunziàbile),
con litote per indicare l'impossibilità di pronunciare uno o più suoni o la non
. = agg. verb. da pronunciare; cfr. anche lat. tardo
puronuxiaméntó), sm. modo di pronunciare; pronuncia. albertano volgar.
. = nome d'azione da pronunciare. pronunciaménto2 (pronunziaménto),
pronunciane * ribellarsi '(v. pronunciare). pronunciante (part. pres
pronunciante (part. pres. di pronunciare), agg. (pronunziale)
che non ha domani. pronunciare (prenunziare, prononciare, pronon
della lingua e delle labbra si possono pronunciare le parole distintamente e con chiarezza.
statura, di lieto aspetto, balbuziente in pronunciare. lanzi, 1-1-42: importante sopra
colmo della disperazione e l'ho udito pronunciare parole di sdegno e d'infamia a
cultura, intellettuale, metteva nel modo di pronunciare le parole acute una verecondia e un
se in tutte le controversie è difficile pronunciare un giudizio definitivo, pretendere di emettere
55: mandò il guardiano del convento a pronunciare a l'arcivescovo che lui con la
è questo: abbiam trovato intempestivo il pronunciare ieri raltro la repubblica; non meno
raltro la repubblica; non meno intempestivo il pronunciare quest'oggi il principato.
che sua maestà incaricherà una commissione di pronunciare il discorso dal trono. borgese,
, 1-24: ogni nuovo discorso da pronunciare in una sala o in tribunale era
spondaico per la difficultà e tardezza del pronunciare de'primi uomini. -eseguire la
più raccomandata nelle antiche scritture che di pronunciare de'giudizi retti. mazzini, 46-185:
sospetta / qualcosa, né si vuol pronunciare? -manifestarsi nel comportamento.
. = agg. verb. da pronunciare. pronunciato (part. pass
pronunciato (part. pass, di pronunciare), agg. (prononziato,
d'agente da pronuntiàre (v. pronunciare). pronunciazione (pronunziazióne; ant
tiazióne, pronuziazióné), si. il pronunciare, l'articolare un suono o una
brevi o di lunghe. -modo di pronunciare tipico di un gruppo di parlanti;
d'azione da pronuntiàre (v. pronunciare). pronunziaménto, v
pronunziare e deriv., v. pronunciare e deriv. pronùnzio, sm
8. prendere d'improvviso a pronunciare parole o anche a levare grida,
in varie maniere. 2. pronunciare le parole lentamente, ostentando il proprio
pure alla monacanda che si appresta a pronunciare voti reli- giosi).
so di non meritarne. 9. pronunciare una solenne dichiarazione, affermare solennemente (
tribunali: agire (tenere udienza, pronunciare sentenza) nell'esercizio di funzioni giurisdizionali
secondo la tonalità voluta; cercare di pronunciare una parola. verga, 8-368
delle parole, come il sentirle pronunciare, suscita pure in taluni l'idea
: 4 psittacismo ': abitudine di pronunciare o ciarlare cose udite, come i pappagalli
22-328: il pudore si fa strada a pronunciare nomi come adonella, garsenda o biancofiore
sorte di talune parole. provatevi a pronunciare 'pulcella ', senza sentire immediatamente
e bastoni; e di lassù dovettero pronunciare a loro volta qualche sommaria allocuzione che
: non aveva nemmeno il coraggio di pronunciare chiaramente: è un imbroglione. la parola
6-i-238: credetti mostrarmi abbastanza severo nel pronunciare una sentenza che lo spogliava semplicemente dalla
più o meno lungo che occorre per pronunciare una vocale, la quale risulta pertanto
cui non si conosce o non si vuole pronunciare il nome: quella donna, quelvuomo
che spagna guarda. -ant. pronunciare più rapidamente, con un suono più
più raccomandata nelle antiche scritture che di pronunciare de'giudizi retti. -prezzo
. 3. ant. il pronunciare una formula, un discorso. valerio
per compiere un'azione pericolosa o per pronunciare un discorso. d'annunzio,
statuario. 5. ling. pronunciare con maggiore intensità, raddoppiare una consonante
rauchéggio, rauchéggì). letter. pronunciare in modo incomprensibile come per effetto di
dal suo reboare! 2. pronunciare con voce alta e forte (per lo
anima? 4. dire, pronunciare (un profluvio di parole o di
religiose, collegi di magistrati); pronunciare. boccaccio, viii-1-35: essendo
onore. 11. ant. pronunciare, enunciare a viva voce (una
ringhi). ant. arringare, pronunciare un discorso in pubblico per difendere,
aver tentato due o tre volte di pronunciare tutte le consonanti che fan ressa nel nome
, 132: 'pronuncia reuchliniana modo di pronunciare il greco antico in cui predomina grandemente
rimuginato. bernari, 3-123: nel pronunciare quel nome si tappò la bocca, quasi
ne * luoghi, e quelle ricordevolmente pronunciare. = comp. di ricordevole
dallo sforzo che il trombettiere fa nel pronunciare 'te te'dentro il bocchino dello strumento
trama d'italiano che era riuscito a pronunciare. 2. sminuire, annullare
, un discorso, una domanda; pronunciare di nuovo un voto. tommaseo [
, non leggere i testi sacri, non pronunciare il nome di brama. gobetti,
18. decifrare una parola; pronunciare di seguito i suoni delle lettere che
estens. smozzicare le parole; non pronunciare bene e compiutamente. cantù,
. 7. per estens. pronunciare con particolare enfasi. siri, 280
10. per estens. dire, pronunciare qualcosa con voce altisonante o con tono
quando suonò per lui l'ora solenne di pronunciare il suo parere. viani, 13-73
fessure. 7. tr. pronunciare con veemenza rabbiosa, con tono ostile
rimangiarsi le parole che si stavano per pronunciare (per prudenza, per rabbia,
mai avuto. -non riuscire a pronunciare le parole. magalotti, 26-119:
quelle letterarie. 2. non pronunciare un discorso che si vorrebbe dire.
, sf. strozzatura della voce nel pronunciare le sillabe, propria di chi tartaglia.
. (rinomino). dire, pronunciare di nuovo. c. bruni
-in relazione con il discorso diretto: pronunciare con voce cupa. viani,
un'altra volta. -per estens.: pronunciare a propria volta parole dette da altri
-ripeti con me; per invitare qualcuno a pronunciare le parole (in partic. di
finestrino il compagno. ma gli ripugnava di pronunciare a voce alta, in pubblico,
. giovio, ii-18: non volse pronunciare perché avea intorno per cortegio alquante barbe
. giovio, ii-18: non volse pronunciare perché avea intorno per cortegio alquante barbe
32. tr. dire o pronunciare come risposta a una domanda, a
6-60: costui prende le mosse dal pronunciare solennemente che la vera filosofia non è
altri, che attendevano l'ambasciatore per pronunciare la loro sentenza. botta, 6-i-396:
nell'ultimo luogo ciò che si dovrebbe pronunciare nel primo. -ritorsione.
pericolanti o sviate, che, senza pronunciare i voti, obbediscono a una maestra
2. medie. impossibilità o difetto nel pronunciare la consonante erre. dizionario dei
scientifica, la difficoltà o l'impossibilità dì pronunciare questa lettera (fenomeno che appare ne'
nome e se e'l'hanno a pronunciare tenue o rozzo. 40.
rage. 18. tr. pronunciare concitatamente e con voce alterata un discorso
zanne. -intonazione, modo di pronunciare le parole aspro, sgraziato.
la coma? 3. pronunciare a denti stretti, mormorare, bofonchiare.
, che mminasse. -per estens. pronunciare a bassa voce una preghiera; mormorare
(un suono); difficile da pronunciare, di ingrato e aspro suono (le
, imprecare. -con valore attenuato: pronunciare parole o frasi rabbiose, lanciare insulti
. locuz. -giurare al proprio sacro: pronunciare un giuramento solenne. duodo,
. 2. tr. dire, pronunciare con rabbia (in relazione col discorso
-per estens. essere sul punto di pronunciare con compiacimento una parola. jahier
la loro importanza. -non pronunciare una o più lettere. fenoglio,
del verde. -fare sangue: pronunciare e far eseguire una condanna a morte
. -fare giustizia di sangue: pronunciare (e far eseguire) condanne alla
fiolo che dormiva. 15. pronunciare parole con sofferenza. michelstaedter, 123
, collo stesso compiacimento che metteva nel pronunciare le parole più scelte della sua parlata
saraménto. -fare il saraménto: pronunciare la formula di giuramento; giurare.
formula solenne. -in partic.: pronunciare il voto di fedeltà feudale durante la
tutto. 3. tr. pronunciare con tono concitato o risentito un discorso
pranzo di natale. -dire, pronunciare una frase in maniera concitata. -
fiamme. 4. figur. pronunciare discorsi boriosi e pieni di vanitosa superbia
9. dire, affermare, esprimere, pronunciare con disappunto, con stizza, con
non abbia dello scabroso. -difficile da pronunciare. boschini, 32: nomi turcheschi
contigue, seduti ad uno scacchiere, senza pronunciare parola, attendevano al giuoco il senator
contra 'l nimico. 7. pronunciare con ira, violenza, risentimento alfindirizzo
grosso, scarmigliata e scamiciona, a pronunciare la parola sciopero. = deriv.
fin troppo personali. 3. pronunciare in modo staccato e marcato. svevo
la cava ». 2. pronunciare con lentezza, in modo ben distaccato
impegno, rivelando superficialità e leggerezza; pronunciare motti di spirito e arguzie, prendendosi
gridare. 15. dire, pronunciare con tono scherzoso (in relazione con
parlare o di articolare i suoni, di pronunciare le parole. buonarroti il giovane
e favellò. -imparare a pronunciare parole (un uccello). accattabrighe
avere appena incominciato ad articolare, a pronunciare i primi suoni (un bambino).
3. tr. dire, pronunciare in modo poco chiaro, balbettando,
in scialinguate piche. -incapace di pronunciare le parole in modo appropriato, senza
i-64: non s'era sentito il coraggiodi pronunciare quella parola che durante il giorno gli
parola, verbo: non riuscire a pronunciare parola. ricchi, xxv-1-213: certo
-sciogliere gli accenti: dire, pronunciare. fagiuoli, xii-26: non
parola, locuzione, frase difficile da pronunciare correttamente. c. e. gadda
: mettersi a parlare; dire, pronunciare parole, discorsi. tolomei, 3-106
fatto, una diceria, una notizia; pronunciare una frase, un motto o trattare
(un veicolo). -figur. pronunciare in modo incerto o strascicato parole di
sbigottì. giuria a qualcuno; pronunciare una maledizione. buonarroti il giovane
un particolare, colorare un episodio, pronunciare una certa parola; ma la logica
particolare, a scolorare quell'episodio ea non pronunciare quella parola. rebora, 3-i-18: la
: ciascuno s * av- vezzi a pronunciare interamente ogni parola e quasi scolpirne ogni
mi fa del tuo venire. piangere, pronunciare parole a manifestare a o
di consigli. 5. non pronunciare, non nominare più. bemi,
: non s'era sentito il coraggio di pronunciare quella parola che durante il giorno gli
grana. 3. proferire, pronunciare. pratolini, 10-412: cos'hai
con il nome assunto al momento di pronunciare i voti. panzini [1905]
-gesto da compiere o parola da pronunciare o oggetto da esibire per rendere inequivocabile
dubito se le mie labbra indurite potrebbero pronunciare ancora le piccole parole senza senso.
, ii-21-105: pensare, comporre, pronunciare una degna commemorazione di vittorio alfieri nel
stizzita. 11. intr. pronunciare una sentenza in qualità di giudice;
si volesse procedere nel 12. pronunciare una condanna. latini, rettor.
tono predicatorio, moraleggiante; che ama pronunciare aforismi e massime. guazzo, 128
parole. -in partic.: udire pronunciare o dire. dante, purg,
sente bene. -ant. udir pronunciare. cino, iii-43-1: se lo
venga il batticuore. 2. pronunciare una predica o un discorso. guido
. 3. tr. pronunciare. guido delle colonne volgar.,
sermonare, intr. (sermóno). pronunciare un discorso, per lo più in
sta a ascoltare. 2. pronunciare un'omelia; predicare. cavalca,
plebea. -per estens. pronunciare un discorso morale o di ammonimento o
. (sermoneggio, sermoneggi). pronunciare un discorso, talvolta in modo insistito
materia di lingua? 2. pronunciare tomelia. dirlo par ch'i'smalvi
: o piuttosto come indispensabili voci a pronunciare ciascuna il suo particolare 'apriti sesamo'.
. -gridare ai sette venti: pronunciare con ostentazione, recitare a voce alta
gli occhi. 12. pronunciare a bassa voce, borbottare, farfugliare.
fornace. 2. figur. pronunciare un discorso, in partic. con
prestanza. 7. affettazione nel pronunciare le parole. salvini, vii-1-4:
nelle baracche tedesche. 20. pronunciare un discorso. luca pulci, i-38
losgranarsi del rosario. 3. pronunciare senza interrompersi un discorso o una serie
. 3. figur. dire, pronunciare in lunga sequela, anche con studiata
i denti. -per simil. pronunciare con profusione di suoni aspri.
comincia ad addormentarsi. -dire, pronunciare, rispondere sì, di sì, del
e ripugnante che, prima ancora di pronunciare il sì, assumono i bruti d'
risa! 12. sussurrare, pronunciare sommessamente, mormorare. savonarola,
chiamava su loro. 14. pronunciare in modo strascicato le consonanti fricative.
impeto del gonfiato mare dare sicurtà: pronunciare i voti ecclesiastici. caro,
- in senso generico: pronunciare, dire. - anche assol.
gallina. 5. leggere e pronunciare a fatica le parole di una lingua
si trovò in grado non solo di pronunciare qualche formola: « né dio né padroni
(sinalèffo). ant. costringere a pronunciare in modo confuso, indistinto, borbottando
orco. 8. tr. pronunciare o cantare con voce rotta dall'emozione,
intr. (smadònno). region. pronunciare una sequela di bestemmie (e anche
e 3. per estens. pronunciare una lingua in maniera smancerie, per
straniera; abbreviare un nome storpiandolo; pronunciare a stento, con esitazione e impaccio
4. figur. dire, pronunciare velocemente, in rapida sucessione, senza
i cui membri non sono tenuti a pronunciare i tre voti pubblici (povertà,
nel compimento di un'azione, nel pronunciare un discorso, nel sillabare una parola
21. per estens. esprimere, pronunciare, dire, per lo più a
e con le prime che questi deve pronunciare (e serve al direttore di scena
lidi impallidiscono. 4. tr. pronunciare indistintamente parole; accennare un canto.
, l'altra consistente di più nel non pronunciare cosa alcuna, anche come semplicemente probabile
19. dire, proferire, pronunciare parole, frasi, discorsi; comunicare
con un partner infetto. 9. pronunciare con violenza o con grande rapidità una
7. l'emettere, il pronunciare parole. a. cattaneo, i-87
la terra divise. 6. pronunciare chiaramente le parole distaccandole una dall'altra
ne sono spiccate. 5. pronunciare le parole distaccandole nettamente l'una dall'
[s. v.]: spiccatamente pronunciare. capuana, i-i- 44 quel 'prima
spicciò. 5. articolare, pronunciare a stento. -anche per introdurre il
4. articolare, proferire parola; pronunciare frasi con stento, difficoltà, timidezza
bene alcun pensiero. 5. pronunciare frasi distaccandone notevolmente le parole o parole
voci profonde. -per estens. pronunciare un'affermazione; comporre versi.
di fiato. -per estens. pronunciare parole a fatica. campofregoso, i-51
cinica eloquenza. 27. dire, pronunciare parole (anche in relazione con il
mirto. -intonazione o aspirazione nel pronunciare una parola o una consonante. -in
ampiamente un argomento, una dottrina; pronunciare un'orazione, spiegare, rendere chiaro
voce o le parole; dire, pronunciare. filicaia, 2-2-213: non,
, o peggio. 7. pronunciare o citare motti sentenziosi di scarso o
locuz. spumare tossico (le labbraf. pronunciare parole piene di livore, malevole.
. 16. tose. pronunciare parole offensive o blasfeme. viani,
smattugito. 2. tr. pronunciare una parola con voce stridula e balbettante
, dissero. 16. pronunciare le vocali molto aperte. de amicis
neri. -apertura della bocca nel pronunciare un suono. monti, xii-3-162:
lezione. -ant. riuscire a pronunciare le parole. aretino, 20-252:
, collo stesso compiacimento che metteva nel pronunciare le parole più scelte della sua parlata
nare e la buoca. 5. pronunciare. cagna, 3-326: chamowtzki!
semitono. -per estens. pronunciare una parola con intonazione alterata.
in segno prolifico, che se pole pronunciare che avrà pochi figlioli.
padri della chiesa. 11. pronunciare con lentezza, pacatamente o anche con
aerofonica (è caratterizzata dall'impossibilità di pronunciare i fonemi rinofoni ma e na).
pasolini, 18-177: non posso che pronunciare sui loro consumatori [dei film pornografici]
, cantare. - per estens.: pronunciare canticchiando (e può introdurre il discorso
2. pronunciare una parola o un nome in modo scorretto
con una gondola. 4. pronunciare o emettere con esagerata e spesso stucchevole
7. tr. dire, pronunciare, esclamare a voce alta o anche
si mostrano troppotiepidi. 28. pronunciare in modo strascicato le parole. manzoni
l'aurora. -per simil. pronunciare con asprezza o a mezza voce
esce nulla. q. pronunciare a denti stretti o a stento frasi,
state stroppiate. -scrivere o pronunciare in modo erroneo un vocabolo; leggere
lasciare prorompere un grido, un canto; pronunciare con impeto e passione. ghislanzoni
già noleggiata ad altro noleggiatore. pronunciare mormorando in tono bassissimo, quasi impercettibile
una falsa perizia ecc. o a pronunciare una decisione contrastante con quella cne,
in coscienza, il giudice avrebbe dovuto pronunciare). boccaccio, viii-2-49: essendosi
doveri di giudice (e cioè a pronunciare una sentenza ingiusta) o di notaio
, a fare una falsa perizia, a pronunciare una sentenza ingiusta, a commettere falso
una falsa interpretazione, un giudice a pronunciare una sentenza ingiusta, un notaio a
12. bollare di un giudizio irrevocabile; pronunciare un giudizio definitivo. -anche per concludere
mercanzie. -dare suono ai detti: pronunciare parole, parlare. buonarroti il giovane
: mormorare. 3. tr. pronunciare con voce bassa o in tono dimesso.
unanime benedizione. 6. tr. pronunciare, dire in tono sommesso o a voce
lessicale, linguistico o verbale-, divieto di pronunciare il nome di certi oggetti se non
. che non è consentito o consigliabile pronunciare o trattare (una parola, un argomento
tu tacere. 18. non pronunciare, tralasciare una parola o una frase
singhiozzi; senza parlare o anche senza pronunciare le parole a voce alta.
di tribunale partigiano, al momento di pronunciare il verdetto, diceva semplicemente 'tampa'
li tango. 9. dire, pronunciare, rivolgere parole. fazio, iii-22-31
gonfia. bernari, 3-123: nel pronunciare quel nome si tappò la bocca,
ad essere pieghevoli, e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro,
2. tr. esporre o pronunciare confusamente, stentatamente un discorso o una
dallo sforzo che il trombettiere fa nel pronunciare 'te te'dentro il bocchino dello strumento
per un prestito. 9. pronunciare con tono roboante. cagna, 3-335
proprio apprezzamento nei confronti di qualcuno; pronunciare un elogio. r. zeno,
dio, che solo i sacerdoti potevano pronunciare in particolari circostanze rituali. intelligenza
insulti altindirizzo di qualcuno. -anche: pronunciare improperi, bestemmiare. cellini, 821
. -far dire, far pronunciare. n. ginzburg, i-1337:
comportarsi in un dato modo, a pronunciare un discorso (in relazione con una
15. dire con foga e veemenza; pronunciare con enfasi e solennità. monti
discorso, in una recitazione, nel pronunciare una frase, un'espressione, ecc.
o regionalmente adeguandolo al modello toscano; pronunciare una parola con accento toscano. chiabrera
tramestasse là dentro. 6. pronunciare in modo alterato, storpiato un testo.
dio onnipotente gli condannerà 7. pronunciare male e in modo incompleto lettere,
e come vivere. 10. pronunciare in modo eccessivamente prolungato e strascicato.
trattiene il respiro. -evitare di pronunciare una parola, una frase. angioletti
. numero che il paziente è invitato a pronunciare durante l'auscultazione del torace, perché
, 1-24: ogni nuovo discorso da pronunciare in una sala o in tribunale era una
. -far risonare una risata, pronunciare un richiamo, un'esortazione ad alta
l'aria! ». 7. pronunciare giudizi severi, criticare aspramente per lo
9. ant. dire, raccontare, pronunciare; sostenere perentoriamente. lamb. frescobaldi
tr. { tritèllo). ant. pronunciare male un nome, storpiarlo.
la più sciocca trivialità che si possa pronunciare. = deriv. da triviale,
teatro della gloria. 2. pronunciare, declamare con enfasi. g.
tr. (trombóno). disus. pronunciare, di re con voce
10-168: giocai di sorpresa, e senza pronunciare parola, mi scagliai a tuffo su
attori e dei cantanti sulla scena devono pronunciare la stessa frase contemporaneamente. 18
4. tr. dire, pronunciare urlando, anche in preda al terrore
mol- lone. 12. pronunciare o scrivere parole scelte fra i possibili
i-906: le quali lettere non si possono pronunciare se non cogli organi, vale a
intr. (vaticino o vaticino). pronunciare vaticini, profezie. boccaccio,
, dopo anni e anni, che sentiva pronunciare sul seno il verbo amare.
, intellettuale, metteva nel modo di pronunciare le parole acute una verecondia e un
vincolata dal segreto, si risolse infine a pronunciare il nome della diana.
caso al gran persecutore, dovendurite potrebbero pronunciare ancora le piccole parole senza dolo
-dire, mettere, porre, pronunciare fra virgolette: rifeentro s'intrica /
rie alla società elegante che lei pareva pronunciare tra virgo- ette, come per fargli
patibolo. -gettare in viso: pronunciare apertamente, dire con franchezza.
alcuna di toscana fu mai in uso a pronunciare o scrivere il nome di questo pesce
toccare terra. 16. teatr. pronunciare una battuta, una serie di parole
menzogne; blaterare. - anche: pronunciare espressioni oscene. a. f.
-fare, prendere, professare, pronunciare i voti: entravoyeurismo [vwajòrismo]
s'eran monacate non appena in età di pronunciare i voti, per amore o per
2. medie. disartria nel pronunciare la consonante 'z \ piccola
voce francese che sovente lessi ed udii pronunciare con squisita compiacenza come se essa avesse un
(emfiiéggio), intr. letter. pronunciare parole empie, discorsi blasfemi; commettere
eresio). letter. dire eresie, pronunciare discorsi o fare affermazioni contrarie ai dogmi
. 2. per estens. pronunciare bisticci di parole; fare discorsi confusi,
della lingua francese, che consiste nel pronunciare due parole consecutive unendo la consonante finale
non capisce che spesso si tratta di pronunciare buffamente un poncif di stagione, esagerare
innocenza mia, battette le mani al pronunciare della fatai parola 'self-defence', e l'
perché la moda, ripeto, porta a pronunciare e scrivere alla francese.
le labbra in fuori, come per pronunciare i; i greco. folengo,
naso. r nasalizzare, tr. pronunciare con voce nasale, alterare un suono
devono compiere un gesto liberatorio imparando a pronunciare le parole chiave. f. rampini [
intr. (salamelècco, salamelècchi). pronunciare la caratteristica formula di saluto araba sala¯'
, primao poi, è chiamato a pronunciare, senon altro per leggestatistica, indipendentemente