forma distinta. ogni parola, quando si pronuncia sola, lascia sentire il suo accento
moda); intonazione, cadenza, pronuncia. passavanti, 229: egli avviliscono
[gherardini]: si considera [la pronuncia] di due sorte: altra elementare
... altra è la pronuncia accentuale, ed è quella che dà il
. accentazione; il dare, nella pronuncia, particolare risalto alla parola; il
sosa in cui sono immersi. aerobacter (pronuncia aerobàcter), sm. (plur.
moderni cominciano a preferirlo, perché di pronuncia più spedita »; e panzini,
a una sala '; cfr. la pronuncia romana alcòva. cfr. arila,
2. ling. che si pronuncia portando la punta della lingua agli alveoli
'e cp<óvr) oi? 'pronuncia '. anàfora, sf. reiterazione
anari); e per l'alterazione della pronuncia popolare cfr. la forma enari registr
. ling. vocale apèrta: che si pronuncia a bocca larga { è, ò
voci vi sono in cui l'arbitrio della pronuncia popolare introdusse qualche dissimilitudine. imbriani,
), sm. disus. chi pronuncia un'arringa, oratore. statuto del
labiale: disposizione delle labbra per la pronuncia delle vocali 0 e u e delle
l'emissione di suoni della voce; la pronuncia chiara e distinta delle parole.
. che presenta aspirazione, che si pronuncia con aspirazione. salvini, 39-vi-138
, agg. fonet. che si pronuncia con aspirazione: consonante il cui stacco
/ esser saprai. 9. pronuncia aspra; suono aspro, dissonante.
: una cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e la cosa
della italia, che hanno qualche grazia nella pronuncia. della casa, 2-3-66: per
adattamento del fr. berceau (secondo la pronuncia), che aveva il significato originario
lingua: parlarla male, storpiando la pronuncia. m. franco, 1-132:
l'antica grafia bisgio indica la pronuncia fiorentina). che ha il colore
nome erano pronunciate col tocco di chi pronuncia una biografia funeraria. cassola, 2-10
, agg. e sm. chi non pronuncia bene il suono della s
blèso, agg. difettoso nella pronuncia, inca pace di pronunciare
deriv. da buon vino (alterato dalla pronuncia meridionale). bombire, intr.
'pelle, cuoio '. nella pronuncia dell'italia centro-meridionale prevale borza.
. = trascrizione, secondo la pronuncia italiana, del- l'ingl. bow-window
giandoli col dito, leggendoli con pronuncia storpiata. bocchelli, 1-iii-215:
brachifonìa, sf. brevità di pronuncia. savinio, 2-46: lo
. = trascrizione, secondo la pronuncia italiana, del fr. boudoir (
solo la prima parola di esso si pronuncia. sarpi, i-392: nella congregazione
di scena improvvisa (accompagnandosi con una pronuncia intensa e con una mimica vivace e
sia civile sia penale, il quale pronuncia su tutti i ricorsi contro provvedimenti dei
aculei temendo. che1 (si pronuncia con la e stretta; con l'apostrofo
amato o l'amata, di cui si pronuncia con appassionato desiderio il nome).
batte l'asticciola contro la tavoletta e pronuncia a voce alta il titolo del film e
. (femm. -a). chi pronuncia male e confusamente le parole; chiacchierone
accento sulla prima sillaba. nessun'altra pronuncia può essere consigliata, poiché questa parola
colloca sotto le vocali a indicare la pronuncia aperta). salvini, 30-2-18:
a un comizio; l'oratore che pronuncia un discorso durante un comizio.
comiziatóre, sm. raro. chi pronuncia un discorso durante un comizio.
. letter. chi condanna; chi pronuncia una sentenza di condanna.
di un fonema: l'alterarsi della pronuncia di un fonema per l'intervento di
, e che hanno qualche grazia nella pronuncia. firenzuola, 76: molti nomi,
i-965: ora è ben certo che la pronuncia solita nostra tende, di due accenti
giù dirupante. 7. che si pronuncia facilmente (una consonante). salvini
diavolo /: esclamazione vigorosa che si pronuncia di fronte a qualcosa che incute spavento
vero = davvero, e simili; nella pronuncia toscana, anche se staccata dalla parola
. rajberti, 2-191: « si pronuncia...? » « schecspir »
. emissione dei suoni della voce: pronuncia (delle parole). speroni,
,... la morale pubblica pronuncia la sua sentenza, e scrive il nome
contesa. 2. dir. pronuncia con cui il giudice (cassazione,
che ogni popolo volendo torcerla alla propria pronuncia storpia e deforma perché nel suo vero accento
2. formula liturgica che si pronuncia frequentemente durante le funzioni sacre e,
/ -prima di andare a dio, pronuncia il nome / del successore. bocchelli
rimangono dessi, senza perdere neppure la pronuncia vernacola. svevo, i-219: in
divelve / che * fatua 'è qual pronuncia le destina. beccuti, 121:
si perde, quasi costante- mente nella pronuncia toscana e talvolta anche nell'uso letterario
del libro dei vangeli e con la pronuncia della formula prescritta dal rituale, e
la base latina; ma la pronuncia più recente preferisce l'accento piano
, 37: chiese con la difettosissima pronuncia della sua bocca dimezzata: -lei cerca
, sì nelle frasi, sì nella pronuncia, che fa pur duopo, sentendola,
di oscillazioni dell'apparato fonotore) nella pronuncia di un fonema nella parola o nella
avere un dato suono, una particolare pronuncia (un vocabolo). dante
mio orecchio coglie nella voce che lo pronuncia ogni intimo disaccordo con la musica eterna
di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo emesse
a, sf. medie. difetto di pronuncia dovuto a lesione anatomica di centri nervosi
dislalia, sf. medie. pronuncia difettosa (dovuta a cattiva conformazione o
dei suoni più duri, facilitandone la pronuncia. foscolo, x-333: i dialetti
con una bacchetta sopra una valigia, pronuncia una dissertazione sull'inebriante profumo di certe
disarmonica. 3. diverso nella pronuncia, nel tono, nell'accento.
e del fraseggiare. -differenza di pronuncia, di accento. l. salviati
provincie il dittongo 4 uo 'è nella pronuncia; secondo, che l'uso non
che * fatua 'è qual pronuncia le destina. = voce costruita su
si contrassegna. -fonet. separare nella pronuncia le vocali di un dittongo.
l'efficacia persuasiva (con esattezza di pronuncia, giusta intonazione di voce, espressività
.: modo di articolare i suoni, pronuncia. c. e. gadda,
suoni vocalici e liquidi: di facile pronuncia e suono chiaro e armonioso (una lettera
che una cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e la
asprezze, né gutturali, o particolar pronuncia difficile; ma è schietta e dolce
'dòmino', dal fr. domino (la pronuncia * dominò 'è assai rara
grafia e si ripete o prolunga nella pronuncia (come in anno, atto,
composto da due elementi vocalici (una pronuncia, una sillaba). tolomei,
un'altra, pur essendo diversa per pronuncia o per formazione; sinonimo. panzini
.). dorismo, sm. pronuncia, voce, locuzione propria del dialetto
3. fonet. di consonante che si pronuncia col dorso (cioè con la parte
di giovanni (19-5) ponzio pilato pronuncia presentando gesù alla folla.
guardasigilli, mi einsteinio (pronuncia ainstàinio), sm. chim. nistro
elisióne, sf. gramm. eliminazione nella pronuncia della vocale finale di una parola davanti
. gramm. che si appoggia nella pronuncia, alla precedente (una parola atona
engastrimismo. savinio, 244: rodolfo pronuncia le frasi metà con voce di ùgola
, iv-224: * enne enne '. pronuncia dell'abbreviatura n. n. =
cui la transustanziazione avviene mentre il celebrante pronuncia le parole della consacrazione). =
dottrina. -pronuncia erasmiana del greco: pronuncia del greco propugnata da erasmo, la
cui caratteristica più saliente è costituita dalla pronuncia e della lettera tj (età) (
età) (e si contrappone alla pronuncia proposta da reuchlin per cui la 7j
erregracchiante, agg. scherz. che pronuncia terre in modo stridulo, arrotandola.
? * naso '). pronuncia italiana (e indica, per lo più
si erra, snobistica dell'imitazione della pronuncia fransi può poscia terrore ammendare, ma
espresse la propria meraviglia. -errori di pronuncia, di scrittura, di ortografia,
esclamativo, agg. che si pronuncia con tono alto e concitato (una
come una statua. 10. pronuncia eccessivamente aperta. lami, 1-1-14:
si elimina l'occlusione precedente e si pronuncia la consonante occlusiva. 9. fis
anche in nostra lingua le mutazioni della pronuncia latina ec. hanno guasto parecchie parole
2. figur. il tacere nella pronuncia una vocale. l. salviati,
noe ». etacismo, sm. pronuncia, che consiste nel- l'attribuire alla
moderno. -in senso più lato: la pronuncia erasmiana, di cui costituisce una delle
, che deve essere letta secondo la pronuncia originale. = voce dotta,
civile, quando con essa il giudice pronuncia su questioni o materie estranee alle domande
che rigirava le parole italiane con una pronuncia faticosa e lenta; che si esprimeva
che rigirava le parole italiane con una pronuncia faticosa e lenta; che si esprimeva in
che * fatua 'è qual pronuncia le destina. = voce dotta,
sosta e rafforzamento del tono vocale nella pronuncia di una sillaba accentata. carena,
o una sincera convinzione in chi la pronuncia). b. croce, ii-5-254
. emissione di aria che accompagna la pronuncia di certi suoni dell'alfabeto; aspirazione.
pure al contrario, per reazione a tale pronuncia volgare, si ha il passaggio di
duro o sibilante, col quale si pronuncia un fonema (e, in partic.
che varrebbe presso di noi esercitatore della pronuncia o della voce. = voce
la morfologia. 2. disus. pronuncia. pascoli, i-970: dunque noi
3. che indica la retta pronuncia; ortoepico. carducci, iii-i 1-156
le parole, con le quali il sacerdote pronuncia e dà l'assoluzione; e la
tempo. 6. modulazione; pronuncia, articolazione. castelvetro, 3-133:
umani e solo su di essi si pronuncia; il provvedimento emesso da tale giudice
poi 'veste talare '(la pronuncia aperta di frock è stata resa con
. da fretta. freudianaménte (pronuncia froidianaménte), avv. neol.
. di freudiano. freudiano (pronuncia froidiano), agg. neol.
(nel 1910). freudismo (pronuncia froidi§mo), sm. neol.
africogna, per aferesi. friedelite (pronuncia fridelite), sf. miner. minerale
un suono, una voce, la pronuncia di una lettera dell'alfabeto). -anche
9. gramm. ant. sopprimere nella pronuncia, elidere (una lettera, una
balbetta per l'emozione o per difetto di pronuncia. -parlare la lingua dei frulloni:
la pena della fucilazione; chi ne pronuncia la sentenza (e spesso vi è
giochi o gare ginniche); che si pronuncia o si scrive per onorare o commemorare
film 'parlato a stabilire un canone di pronuncia: questione viva e importante per il
: consonante occlusiva velare sonora che si pronuncia sollevando la parte posteriore della lingua contro
ad altre vocali con gi) che si pronuncia appoggiando inizialmente la corona della lingua
negligente, glicine), secondo la pronuncia di gloria, glutine. bembo
gelatina (e nel dalmatico ge-, nella pronuncia ghe-, poteva diventare anche ga-)
gammacismo, sm. difetto di pronuncia che consiste nella difficoltà o nell'impossibilità
gutturale. la lettera 4 r 'si pronuncia col suono rauco del gargarizzare.
chao veterum » (in fiammingo eh si pronuncia come spirante sorda, assai vicina alla
accento originario si modificò in parossitono nella pronuncia volgare, come attesta la falsa etimologia
2. fonet. ripetere e prolungare nella pronuncia una consonante o raddoppiarla nella scrittura
raddoppiamento o prolungamento di una consonante nella pronuncia o ripetizione nella scrittura del segno grafico
-dolce, armonioso (un idioma, una pronuncia, una parola, ecc.)
azione, cioè quella parte che appartiene alla pronuncia e a'gesti, la quale nella
mondiale. pratolini, 2-72: egli pronuncia certe parole e aurora deve rispondergli;
esercita l'ufficio di giudice; che pronuncia una sentenza. bibbia volgar.
sommo sacerdote. 4. chi pronuncia un giudizio col distinguere il vero dal
giuridiche che ne derivano, e infine pronuncia una decisione, detta per lo più
essenza veduta tatto che la costituisce, e pronuncia quest'atto senza relazione alla visibilità del
, cioè di accertare, mediante una pronuncia detta verdetto, se l'imputato ha
degli accenti, della voce che la pronuncia o la dichiara. 5.
ant. e letter. giudice; chi pronuncia le sentenze. ariosto, cinque
mantenuta; senza la vocale i la pronuncia è normale e staccata: g duro
lingua 'e xocxla 4 loquacità, pronuncia '; cfr. ingl. glossolalia e
, per lo più, la stessa pronuncia). tolomei, 2-286:
cattaneo, i-1-269: queste innocenti libidini di pronuncia o piuttosto di gorga, né
. parlata gutturale. -in partic.: pronuncia uvulare dell'r caratteristica della parlata
si pronunciano come fricative. -anche: pronuncia enfatica tipica della parlata fiorentina e toscana
in maniera scientifica per rappresentare esattamente la pronuncia (ed è caratterizzata dalla corrispondenza costante
grammatica, scambio di dentale secondo la pronuncia del luogo, * h 'per '
. il complesso delle norme convenzionali di pronuncia, scrittura, morfologia, sintassi di
-largo, aperto (il suono, la pronuncia di talune vocali). l
, soave (una voce, una pronuncia, un accento); melodioso, armonioso
il timbro aperto. -anche: la pronuncia aperta di queste vocali. trissino,
un idioma, un accento, una pronuncia). bonagiunta, lxiii-62: agio
129: un musico, se nel cantar pronuncia una sola voce terminata con soave accento
una voce, un accento, una pronuncia). tommaseo, 3-1 * 221
dallo spagn. gudeharo, che rende la pronuncia in digena * gudchar \
: in nostra lingua le mutazioni della pronuncia latina ec. hanno guasto parecchie parole
. agg. e sf. che si pronuncia sollevando la parte posteriore della lingua contro
, l'aspirazione stessa con cui si pronuncia una consonante); velare, uvulare
ha asprezze, né gutturali, o particolar pronuncia difficile; ma è schietta e dolce
gutturale. la lettera 'r 'si pronuncia col suono rauco del gargarizzare.
in tutta l'italia merid. e pronuncia gutturale. -per estens.: con voce
), sia per indicare una particolare pronuncia o intonazione della vocale precedente (ah
-fonet. vocale palatale che si pronuncia sollevando la lingua verso il palato anteriore
chiusa; semivocale e semiconsonante che hanno pronuncia simile a quella della vocale ma più
panzini (iv-321), che registra la pronuncia iacinteo (v. iacintino).
= variante di economia, che riproduce la pronuncia biz. del gr. olxovopca.
= variante di economica, che riproduce la pronuncia biz. del gr. otxovopuxf)
= variante di economico, che riproduce la pronuncia biz. del gr. oixovoijuxó
= variante di economo, che riproduce la pronuncia biz. del gr. olxovóp.
7-io: a ogni numero che tullia pronuncia, un'ombra di più cade dagli
2. per estens. difficoltà di pronuncia. salvini, 39-iv-197: come da
9. ant. strascicare (la pronuncia). 0. rucellai, xxvii-6-72
ant. strascicato (l'eloquio, la pronuncia). salvini, 39-vi-173: similmente
2. figur. ant. strascico della pronuncia. salvini, vi-2-101: né anche
in-con va luogo a una pronuncia sul merito, in quanto lore
un processo che giunga fino a una pronuncia sul merito, perché manca dei necessari
di un digramma per conseguire analogia fra pronuncia e grafia. pascoli, i-994:
, ii-410: un comico che malamente pronuncia dieci o dodeci parole francesi,..
. i). -anche: promuovere la pronuncia di inabilitazione. - in senso improprio
che non può dar luogo a una pronuncia sul merito perché manca delle necessarie condizioni
dal capitano dei carabinieri. -che pronuncia sentenze contro le quali non si può
-in partic.: avere difficoltà di pronuncia, esprimersi stentatamente, intopparsi.
delle straniere pronuncie. -difficoltà di pronuncia, intoppo. soldati, x-223:
, il tono della voce, la pronuncia). borgese, 1-23: talvolta
alcun poco, è così sfigurato dalla pronuncia e dai germanismi, che un giovanetto
aspirate), divise a seconda della pronuncia in labiali (p, b, bh
che il vero indole italiano oggi si pronuncia e solennemente si universalizza, ed ha
. ant. lento, incerto (una pronuncia). biondo, xlv-133: la
un idioma, un vocabolo, la pronuncia). tommaseo [s.
un idioma, un vocabolo, la pronuncia). gigli, 4-227:
11. fonet. ant. che si pronuncia schiacciando in vario modo la lingua contro
cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna.
eseguita nel termine di quaranta giorni dalla pronuncia. = voce dotta, lat.
dovemmo sostare. 3. difficoltà di pronuncia, inceppamento della voce. bocchelli
che il vero indole italiano oggi si pronuncia e solennemente si universalizza, ed ha
per estens. elevazione di tono (nella pronuncia, nella voce, nel discorso)
abia una ellegante e mesurata e squadrata pronuncia cum intellecto che non facesse vergogna a
pianura insubrica ne restasse vestigio indelebile nella pronuncia. = deriv. da insubre
risultano sufficienti prove per condannare, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione per insufficienza di prove
... la bocca che le pronuncia, può insufflarvi un contenuto spirituale.
il cameriere si chiama rodolfo... pronuncia le frasi metà con voce di ùgola
... l'integrità della pronuncia toscana e della romana. delfico,
l'arte. 16. ant. pronuncia, suono chiaro, distinto, facilmente
forte. -consonante intensa: che si pronuncia con tensione articolatoria maggiore, tale da
-per estens. il documento contenente la pronuncia di tale sanzione. niccolò del rosso
o provvisorie (sentenza provvisisionale) o pronuncia solo in parte sul merito della causa
e intinto in tutti di colorito di pronuncia emiliana, se non ferrarese,.
riguarda l'altezza di voce tenuta nella pronuncia di una sillaba, la quale può
. 10. avere difficoltà di pronuncia, esprimersi stentatamente; tartagliare, balbettare
manate di sabbia. -difficoltà di pronuncia; balbettamento. - anche: groppo
: il secondo modo col quale dalla pronuncia l'accidentale intoppo si modera delle vocali,
che abia una ellegante e mesurata e quadrata pronuncia cum intellecto che non facesse vergogna a
5. per estens. strascicato (la pronuncia). salvini, vi-2-101: l'
? 10. ant. che pronuncia parole d'amore, di pace.
coscienza di sé stesso, e ne pronuncia tatto. leopardi, iii-907: colloqui
un altro contesto greco). -anche: pronuncia ionica. tommaseo [s
3. medie. difetto patologico di pronuncia, consistente nell'uso del suono i
linguistica (anche soltanto grafica) e pronuncia che risulta da ipercorrezione.
forma linguistica, una grafia, una pronuncia). -anche: che è
(anche grafica) o di una pronuncia, consistente nel sostituire deliberatamente a una
fenomeno linguistico in base al modello della pronuncia di un centro urbano in contrapposizione a
: senza la faccia di chi la pronuncia o la firma di chi la scrive.
sf. retor. ant. difetto di pronuncia; pronuncia poco chiara, indistinta.
. ant. difetto di pronuncia; pronuncia poco chiara, indistinta. citolini
dal gr. ioxvóttjs 4 imprecisione di pronuncia per tenere la bocca troppo stretta '.
ispressióne, sf. ant. espressione, pronuncia. agostini, 83: hai
civile, con cui si chiede la pronuncia di una sentenza (o di altro
oppure nei modi ordinari quando insieme con la pronuncia sulla competenza si impugna quella sul merito
dall'altra, che non prevede la pronuncia di voti formali e la pratica della
ottava lettera dell'alfabeto greco, nella pronuncia bizantina e moderna). =
itacismo, sm. sistema di pronuncia della lingua greca (propria del periodo
attribuire alla yj (età) una pronuncia uguale a quella dell'i (iota)
un vocabolo, un costrutto, una pronuncia); tradotto in italiano (un
un costrutto, lo stile, la pronuncia, l'accento); che è
cioè la consonante laterale palatale, che si pronuncia col dorso della lingua aderente al palato
voler dare maggiore risalto alla durata della pronuncia; il nesso gl davanti alle vocali
incirconciso di labbra: che ha una pronuncia imperfetta, che parla a stento,
in una tipica parlata dalla strettissima pronuncia, in cui la liquida 'r '
nel xvi se colo la pronuncia laida, sebbene però raccomandi la
sm. dislalia consistente in una difettosa pronuncia della lettera l o nella sua sostituzione
s. v.]: 'lamdacismo', pronuncia viziosa della lettera '1 'raddoppiandola
un suono, una vocale, una pronuncia). l. salviati, ii-1-142
i giudici deliberano soli e 11 sindaco pronuncia la loro sentenza. tutto ciò si fa
. -per estens.: si pronuncia per esprimere la soddisfazione per il compimento
-anche: con tono amabile, con pronuncia spiccata e spedita, in modo accattivante
un termine, un vocabolo, una pronuncia); elegante, aggraziato (un
per maestra del buon parlare nella sua pronuncia; e che le altre voci non
. 6. ling. con pronuncia sonora, con lenizione. tommaseo [
i suoni in una determinata lingua; pronuncia. 16. teatr. parte iniziale
liberatoria, sf.): che pronuncia il proscioglimento, il rigetto della domanda
'; poiché queste innocenti libidini di pronuncia, o piuttosto di gorga, né vengono
colpirlo sgradevolmente fu prima un difetto di pronuncia, oh lievissimo, ma del quale
(un suono); che si pronuncia mediante un particolare movimento della lingua (
a persone affette da qualche difetto di pronuncia). = deriv. da
di marmellata. 8. pronuncia difettosa della s seguita da consonante,
: è la prima volta che la macchina pronuncia 'no '. è un suono
cento banderillas loggionistiche. lògia (pronuncia: lòghia), sm. plur.
di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo emesse
, parole, grida; prolungato nella pronuncia o neiremissione; strascicato. -anche al
spiran- tizzarsi del tutto, mentre la pronuncia legata della frase, tipica delle lingue
'mafioso 'o, imitando la pronuncia dialettale, * maffuso ': settario appartenente
meno corretta, ma diffusa, la pronuncia magiàro. 2. che è proprio
); che suona indecisa, che pronuncia in modo confuso e un poco balbettando
purchessia). manchesteriano (pronuncia mancesteriano), agg. (anche
tralasciare, sopprimere nella pronuncia o nella scrittura; elidere, troncare
non dipende dalla partecipazione di chi la pronuncia. morante, 3-130: questa
), la punteggiatura, l'esatta pronuncia (e tale opera monumentale fu definita
(v.), forse attraverso la pronuncia iberica. mass mèdia,
ore. 4. scherz. pronuncia. faldella, iii-52: di tanto
, quasi un'eredità rivelante, con la pronuncia greve, veramente materna, una nascita
cure ed espedienti appropriati i difetti di pronuncia e di dizione. e. cecchi
formatosi nella tradizione ecclesiastica e variato nella pronuncia e nel lessico rispetto a quello classico
. mu'adh- dhìn * colui che pronuncia l'invito alla preghiera '.
generico: modulazione di suono o di pronuncia, abbellimento melodico, ritornello.
di voce dolce amabile, carezzevole; pronuncia chiara e distinta; cadenza armoniosa di
in polvere ritornerai ', che il sacerdote pronuncia imponendo la cenere sul capo dei fedeli
anche una correzione tose, di una pronuncia sett. * menso. menciógna
che il vero indole italiano oggi si pronuncia e solennemente si universalizza. viani,
trattata). -decisione di merito o pronuncia sul merito: quella che riguarda,
; giudice di merito, quello che pronuncia anche sulla verità dei fatti rilevanti ai
, se non quanto, secondo quella pronuncia, dicesi 'mescole '.
. = forma toscaneggiante, ricalcata sulla pronuncia fiorentina móstra per maestra. mestrino
si elimina l'occlusione precedente e si pronuncia la consonante occlusiva; esplosione. =
5. per estens. chi pronuncia, chi proferisce. -mettitóre di bestemmie
nei diagrammi come segno distintivo di una pronuncia particolare. sdiviati, 1-1-187: dico
, ii-581: la sua omelia la pronuncia in piedi sotto il baldacchino, accanto al
il proprio linguaggio alle particolarità di pronuncia, lessicali ed espressive di un determinato
. e letter. che esprime o pronuncia minacce; che fa ricorso a minacce
minòsse, sm. letter. chi pronuncia un giudizio inflessibile, di spietato rigore
, giovine ingegnoso e scrittore indefesso, pronuncia in tuono dittatoriale che i romantici proposero
da chi gli ascolta né da chi li pronuncia, ammira come sacerdoti della sapienza i
, affettato (una lingua, una pronuncia). muratori, 5-iii-217: quella
, senza che possa conoscersi differenza nella pronuncia d'una lingua o dell'altra; come
9. intonazione o cadenza o pronuncia cantilenante, strascicata, languidamente armoniosa.
silenzio, mentre la mollezza della sua pronuncia, tutta orientale, facea sì che
si distingue dalla religiosa o suora che pronuncia solo i voti semplici). -in
, nel capitolo primo della regola, pronuncia una condanna contro il monachismo girovago,
; la presenza di ò aperta nella pronuncia toscana si spiega con l'influsso di
e ciò a seguito di un'apposita pronuncia del tribunale, detta dichiarazione (o
articolare la parola corrispondente, non lo pronuncia; logoplegia. 3. figur.
dell'ar. muadhdhin 'colui che pronuncia l'invito alla preghiera (adhàn) '
anche in nostra lingua le mutazioni della pronuncia latina ec. hanno guasto parecchie parole
, personaggio di un dramma che non pronuncia battute in scena. nardi, 6-49
e rimasto o come testimonianza di una pronuncia antica o per ragioni etimologiche (come
-che non si fa sentire nella pronuncia; che non viene pronunciato (una
parlare napurièllo. = deriv. dalla pronuncia dial. nàpuri * napoli ', col
-rendere inavvertibile (un difetto di pronuncia). pirandello, 7-170: oltre
estensore di una necrologia. -anche: chi pronuncia un'orazione funebre. de
ordine ortografico, senza riferimento alla loro pronuncia. -nesso sintattico: serie di parole in
e niccianismo rappresentano l'adattamento grafico della pronuncia del ted. nietzschiano [
e nicciano rappresentano l'adattamento grafico della pronuncia del ted. nietzschismo [niccìsmo
. nicceismo rappresenta l'adattamento grafico della pronuncia del ted. niève,
nitidezza e precisione. -chiarezza della pronuncia, del canto. v. bellini
giudizio morale e giuridico sull'italia e la pronuncia di un castigo che essa deve espiare
professione religiosa e si conclude con la pronuncia dei voti temporanei).
-con riferimento all'apertura della bocca nella pronuncia di tale fonema. cellini, 2-60
femminili, che possono comportare o no la pronuncia dei voti. magalotti, 23-338
-sostant. = adattamento della pronuncia angloamericana della savonarola, i-257:
del canale dell'aria espirata; la pronuncia di tale consonante comporta una fase di
che tra noi è tenuto... pronuncia contadinesca e nimica dello odore e uso
. per estens. che compie azioni o pronuncia frasi che recano offesa; che assume
. -i). chi compone o pronuncia omelie. carducci, iii-21-102: restituì
. luminello1, n. 4) pronuncia passando al successivo il fiammifero o il
trissino (1478-1550), per indicare la pronuncia chiusa contrapposta alla pronuncia aperta di
per indicare la pronuncia chiusa contrapposta alla pronuncia aperta di < 0 (v.
. on3, sm. invar. pronuncia giapponese dei caratteri cinesi.
ed interiore d'onde il grande maestro pronuncia i suoi oracoli con autorevole impero.
esprimere pareri? -chi compone o pronuncia un discorso di argomento religioso, in
ed organizzati. -riservato a chi pronuncia un discorso. beltramelli, i-79:
dell'elocuzione, della memoria, della pronuncia e i generi deliberativo, dimostrativo o
legge prescrive in quali casi il giudice pronuncia sentenza..., ordinanza..
qualsiasi altro rito nel quale il sacerdote pronuncia tale invito e recita una preghiera.
, eccessivamente altisonante, iperbolico; con pronuncia sonora, fluente (e può assumere
ortoepìa, sf. ling. corretta pronuncia dei suoni, delle parole di una
intesa a determinare le norme della retta pronuncia di una lingua. cattaneo
: quello che indica l'esatta pronuncia delle parole. = voce registr
, sf. ling. corretta e normale pronuncia di una lingua, inquanto priva di
causa dell'instabilità e della variabilità della pronuncia e delle variazioni fonetiche che intervengono in
, ma fa registrare varianti (la pronuncia, la grafia, la morfologia di
. progressiva attenuazione e scomparsa; mancata pronuncia, voluta o incidentale (di singoli
tante opere illustri. -attenuare nella pronuncia fino a dileguarsi. pascoli,
tutta l'italia la medesima purità e pronuncia della lingua latina che si osservava in
essa le corde vocali non vibrano; la pronuncia avviene mediante l'opposizione del labbro inferiore
col c-del lat. censorem, secondo la pronuncia dell'età repubblicana). -anche:
della lingua (ed è il caso della pronuncia s-, in molti dialetti dell'italia
contessina di castelbarco. lucini, 6-134: pronuncia delle frasi che palpeggiano ancora come mani
(spagn. panama), attraverso la pronuncia ingl. con accento sulla sillaba iniziale
sono ormai che spettri accusanti. -chi pronuncia un elogio funebre. carducci, iii-19-150
deriv. da panicela (secondo la pronuncia sett.), col suff. -ana
ha canizie né pappo, / pronuncia enormità contro la società / con
. paracappacismo, sm. alterazione nella pronuncia del fonema c [k] che
paraclètus (o paraclitus, secondo la pronuncia itacistica del biz. attestata dal sec
labiodentale, è forse dovuta alla pronuncia biz. di -d-fricativa. paradiso2
sm. patol. alterata o mancata pronuncia del fonema ga e sua sostituzione con
disturbo del linguaggio che consiste in una pronuncia eccessivamente affettata delle parole le quali vengono
discorso '. paralambdacismo, sm. pronuncia difettosa del suono della consonante l,
. pararotacismo, sm. medie. pronuncia alterata del fonema 'ra ',
. parasigmatismo, sm. medie. pronuncia alterata della 'esse 'sorda e
= dal portogh. pardao (alla cui pronuncia nasalizzata è dovuta la var.
voce, con una determinata inflessione o pronuncia, con maggiore o minore celerità (
sia per scritto, considerato per la pronuncia, il tono o lo stile e la
l'accento, l'inflessione, la pronuncia, sia per gli elementi lessicali, morfologici
). ojetti, ii-489: la pronuncia non è ancora la voce, come
messer palmieri abati. -chi pronuncia i recitativi in un'opera musicale.
stefano parlucchiasse l'inglese. non ha una pronuncia corretta ma si fa capire.
castiglione, 4-30: mali accenti nella pronuncia e specialmente quelli accenti parmesani si come
bascià (dovuto però a influsso della pronuncia ar. d'egitto o, anche,
(del latte). per più facile pronuncia si dice: 'pastorizzare, pastorizzazione
(nel 1380), per la pronuncia piana. patènta, v.
pareva di cogliere. -che pronuncia con chiarezza e con regolarità le parole
cardarelli, 1064: i difetti della sua pronuncia, la sua voce di contralto nelle
inglese (non bisogna naturalmente pedanteggiare sulla pronuncia). -dedicarsi a ricerche e
. di pahlavi, dovuta in parte alla pronuncia persiana mod., in parte all'
: giudice assiso in tribunal penoso / pronuncia altrui la disegual sentenza.
dei movimenti dell'organo fonatorio necessari alla pronuncia di una consonante. castelvetro,
o 1'emissione di fiato necessaria alla pronuncia di un determinato suono. l.
movimenti dell'organo fonatorio necessari per la pronuncia di un determinato suono).
o movimento dell'organo fonatorio necessario alla pronuncia di un fonema. buommattei, 29
due lettere che dà origine, nella pronuncia, a una cacofonia. piccolomini,
dal commettere altri reati; comporta la pronuncia di una sentenza -anziché di condanna -di
art. 169 del codice penale, pronuncia sentenza con la quale dichiara non doversi
regolette inventate per rimediare al male della pronuncia perduta. g. b. martini,
cognizione e concetto. -conservarsi nella pronuncia, non andare incontro ad alterazioni (
indeuropea; la var. è secondo la pronuncia lat. peróne2, v.
intr. (peroro o, secondo la pronuncia lat., peroro). sostenere
var. è probabilmente un adattamento della pronuncia francese. perplesità, v.
: è la prima volta che la macchina pronuncia 'no'. e un suono sferico
v. pezice), trascritto secondo la pronuncia ted. pe? i? àcee
di idiotismi piemontesi; fortemente influenzato dalla pronuncia, dalla cadenza, dalla fraseologia propria
(v.), attraverso la pronuncia portogli, (v. pichurim) e
quasi un'eredità rivelante, con la pronuncia greve, veramente materna, una nascita
: terrestrità del sole!, / ti pronuncia quest'impeto insensato, / nel nome
, iv-526: 'poker': inglese (pronuncia inglese 'póucha', ma comunemente in italia
impaccio, lentezza e un certo disturbo della pronuncia, vertigini; cioè paralisi incompiuta o
1-47: la costei polidezza con la suave pronuncia per tal modo ha ligato li astanti
variabilità di altezza o di modulazione nella pronuncia serve a distinguere i valori semantici di
(come, per esempio, nella pronuncia della r italiana).
-dire con particolare e conveniente cura della pronuncia e del tono del discorso e con ricerca
(la parola 'pomo'viene adattata alla pronuncia giapponese), all'odore d'anguilla
]. -insistere, indugiare nella pronuncia (la voce). d.
annunzia una doppietta o diade domestica con pronuncia femminile prevaricatrice. pantò toma a fregarsi
-abbassamento del tono di voce nella pronuncia della sillaba o del piede di un
. montale, 18-298: chiedere chiara pronuncia a voci femminili è come cercare la
3. accelerazione dell'eloquio, della pronuncia. piccolomini, 10-184: il finire
. -affrettato, accelerato (la pronuncia di un verso). piccolomini
(di convalida del sequestro, di pronuncia della confisca, oppure della restituzione del
procedura civile, 279: il collegio pronuncia sentenza:... quando definisce il
procedura civile, 279: il collegio pronuncia sentenza... quando definisce il
restante dell'essercito, e poi si pronuncia e nel medesimo tempo si essequisce la sentenza
estinzione di un reato determinata dalla mancata pronuncia di una sentenza definitiva di condanna entro
annunzia una doppietta o diade domestica con pronuncia femminile prevaricatrice. 4
20. tose. affettare proprietà di pronuncia. nieri, 2-242: questi sono
proposto e svolto fino a concludersi con una pronuncia di merito (un'azione giudiziaria,
il relativo processo si conclude senza una pronuncia di merito. -anche: perseguibile (
i provvedimenti del tribunale, che questo pronuncia con sentenza. -dir
delle parti destinatarie degli effetti giuridici della pronuncia (sentenza) con cui si conclude
sole fasi del giudizio che precedono la pronuncia della sentenza). latini, rettor
eventualmente a dare in ordine a essa una pronuncia di condanna e, rispettivamente, quello
giungere a un accertamento o a una pronuncia definitiva) o che si svolga in
gramm. che si appoggia, nella pronuncia, alla parola seguente (un monosillabo
sulla parola seguente, alla quale si pronuncia unita. g. i. ascoli [
profàzio1, sm. ant. pronuncia, modo di parlare. monaldo da
. modo di proferire, di pronunciare; pronuncia. giamboni, 8-ii-128:
il dire; il modo con cui si pronuncia una parola o una frase;
o una frase; dizione, pronuncia. capellano volgar., i-287
-sostant. modo di parlare; dizione, pronuncia. guidotto da bologna, 1-120:
che, invasata da una divinità, pronuncia in suo nome oracoli, vaticini, presagi
agg. (profittante). che pronuncia vaticini; che si esprime per mezzo
solenne di fede. -in partic. chi pronuncia i voti solenni per entrare a far
da chi gli ascolta né da chi li pronuncia, ammira come sacerdoti della sapienza i
modo venivano a variar la prelazione ower pronuncia delle figure. g. b.
, pronònzia e deriv., v. pronuncia e deriv. pronormoblasto,
'g ': lettra prontissima alla pronuncia et ha il sono grasso.
di due vocaboli rende più facile la pronuncia e l'uniformità di due voci.
risonava, ch'era più vicina alla pronuncia semplice che non al canto. cesarotti,
bonghi, 1-55: la fissazione della pronuncia e delle forme grammaticali è uno dei
non mutare il suo accento e la sua pronuncia. carducci, iii-3-145: come questo
e in modo da imparare la vera pronuncia ». -risultato acustico dell'articolazione
non si distingua all'altra per la pronuncia, suono degli accenti, termina- zion
aveva usato per scherzo, con esagerata pronuncia piemontese. -con riferimento al modo
e una allegra risata, quella sulla pronuncia di arrio. cicognani, 13-358: venne
certi ragazzi alle soglie della pubertà, dalla pronuncia leggermente blesa. -per simil.
vernacolo; ha già potenzialmente una sua pronuncia finemente letteraria. 3. il
di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo emesse
domani termina il tempo fissato per la pronuncia del voto. -testo di una
, sm. modo di pronunciare; pronuncia. albertano volgar., 126
agg. (pronunziale). che pronuncia, proferisce o, anche, esegue
una cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e
', malgrado la dieresi, si pronuncia 'stai '. c. e.
intensità o la variazione di tono nella pronuncia di un fonema. ruscelli, 2-317
da sé, intorno alla quale l'uomo pronuncia ossia predica. -esprimere,
unissi seco in tutte le decisioni che ella pronuncia. romagnosi, 3-ii-751: in che
il delitto, lo dichiara non colpevole e pronuncia immediatamente l'assoluzione del medesimo.
della libertà del reo, tosto si pronuncia assoluto et è rifiutata la parte degli
della metà il condannaranno, subito si pronuncia dannato. b. davanzali, ii-360:
il quale, consultato da noi, pronuncia sempre risposte fedeli e veraci.
e a nuova york il divorzio si pronuncia * contro 'una della parti)
quella parte per la quale il reale si pronuncia come ente. mamiami, 4:
suoni nel parlare; articolazione fonetica, pronuncia (anche con rife rimento
col contenuto logico del discorso che si pronuncia e con la situazione che lo determina
, da un'imputazione, mediante una pronuncia di proscioglimento (e nel linguaggio giuridico
ragioni di natura processuale); la relativa pronuncia del giudice. -in partic.,
partic., nel linguaggio comune: pronuncia liberatoria da un'imputazione, data in
sede istruttoria. -anche: la richiesta di pronuncia liberatoria avanzata dalla pubblica accusa o la
reato, da un'imputazione, mediante pronuncia di proscioglimento. b.
costantinopolitano in italia. dicevasi con diversa pronuncia 'protosevasto '. d'annunzio,
0 da protrarre. -prolungare la pronuncia di un suono. foscolo, iii-1-60
lentamente e con affettazione; prolungato nella pronuncia. pirandello, 6-141: parlavano tutti
, anche una persona nelle parole che pronuncia). -anche: delicato, premuroso
. medie. difficoltà o difetto di pronuncia. - in partic.: balbuzie.
vages intende per psellismo tutti i vizi della pronuncia. = voce dotta, lat
, che esprime l'unione, nella pronuncia, di un'occlusiva labiale con la
). caratterizzato da psilosi (una pronuncia dialettale). -anche: che non
dialettale). -anche: che non pronuncia lo spirito aspro (una persona, un
studio della lingua elegante a pulir la pronuncia. alfieri, 7-178: ho scritto un'
mette. -sostegno di voce nella pronuncia di una parola o di un verso
indica lettura incerta o lettera la cui pronuncia deve essere trascurata o è esclusa dal
2-61: la lettera 'r 'si pronuncia col suono rauco æl gargarizzare (come
coniugi (ed esso, fino alla pronuncia di nullità, produce gli effetti propri
ai coniugi, fino alla sentenza che pronuncia la nullità, gli effetti del matrimonio valido
e di chi le compie o le pronuncia. segneri, 2-3-470: o come
col nesso labiovelare qu; rispetto alla pronuncia si distinguono i seguenti gradi: grado
per esercizio di lingua e correzione della pronuncia, poesia e testi dei prediletti goethe e
della r latina e germanica; la pronuncia si ottiene facendo vibrare la punta della
consonante liquida vibrante; alcune varianti di pronuncia (tendenti soprattutto all'uvulare) sono
. - anche: chiuso (nella pronuncia). l. salviati, ii-i-150
letter. che riguarda la facilità di pronuncia di una parola; eufonico.
successo radio-libero consista in gran parte nella pronuncia slang. = deriv. da radiolibera
o per scritto, considerato per la pronuncia, il tono, la forma dell'
palmi di canna. = dalla pronuncia [ràlter] del ted. reiter,
. (ramadàn; ramazàn, secondo la pronuncia persiana e turca), propr.
. f f -che pronuncia in fretta le parole (una persona)
stridulo, strascicato (la voce, la pronuncia, la risata). pavese
. -per simil. eliminare nella pronuncia una lettera. salvini, 39-iv-107:
compattezza d'impasto, una più naturale pronuncia. idem, 17-13: con questo stile
la sentenza del tribunale ecclesiastico, che pronuncia la nullità del matrimonio, o il
'r '[a parigi] si pronuncia col suono rauco del gargarizzare (come
stridono. 8. incepparsi nella pronuncia di parole difficili (la lingua)
30 un delitto dopo un crimine: si pronuncia il massimo della pena; 40 un
: suddivisione delle parole in sillabe, pronuncia stentata o rotta dall'emozione. lenzoni
faremo appunti, salvo che reims si pronuncia 'rens 'e non 'rem
. v.]: « la pronuncia buona è reclùta, ma nell'uso prevale
non casuali, la parola stampata come si pronuncia regionalmente e non come si scrive in
nei modi ordinari quando insieme con la pronuncia sulla competenza si impugna quella sul merito
regolette inventate per rimediare al male della pronuncia perduta. b. croce, i-2-86:
il silenzio. -che si pronuncia all'ingresso in un ordine o in
loro ammontare; indi il pubblico ministero pronuncia le sue requisitorie e successivamente i difensori
fase del procedimento stesso (volta alla pronuncia di una sentenza che sostituisca quella impugnata
un atto giuridico, come contratto o pronuncia giudiziaria; annullare; revocare; risolvere
un atto giuridico, come contratto o pronuncia giudiziaria). oriani, x-13-191
un contratto o testamento o di una pronuncia giudiziaria); annullamento, revoca, risoluzione
concreta nel giudizio di merito; cioè nella pronuncia di una nuova sentenza che sostituisce quella
periodica milanese, i-156: la retta pronuncia del volgare italico è propria della toscana
quale in italiano la parola si pronuncia e si scrive, indif
] (reucliniano), agg. pronuncia reuchliniana: la pronuncia del greco antico
, agg. pronuncia reuchliniana: la pronuncia del greco antico conforme a quella bizantina
lessona suppl., 132: 'pronuncia reuchliniana modo di pronunciare il greco antico
: 'reu- cliniana noto attributo di pronuncia del greco (dal nome dell'umanista
umanista reuchlin, 1455-1522). l'altra pronuncia è detta erasmiana, da erasmo:
2. sostant. sostenitore di tale pronuncia. carducci, ii-9-107: anche a
-per estens., con riferimento a una pronuncia solenne dell'autorità ecclesiastica. pallavicino
, il che serve a distinguere detta pronuncia giudiziaria da quella di annullamento).
di una precedente condanna (e la pronuncia di tale provvedimento è subordinata alla condizione
persona che assume tali comportamenti, che pronuncia tali discorsi. garzoni, 7-47:
1-211: coll'atto col quale l'io pronuncia 'io sono io'... l'
cinematografico, commettere un errore involontario di pronuncia, di dizione, di scambio di
che rigirava le parole italiane con una pronuncia faticosa e lenta. 5.
parte) e fatto oggetto di conseguente pronuncia giudiziaria (una situazione di fatto o
7. particolare enfasi usata nella pronuncia di parole o frasi. jovine
-che pronuncia una serie di parole piattamente, senza
che giuocano alla palla, lità e pronuncia. fagiuoli, 1-2-57: vuol egghi rimbeccar
. 6. rafforzato (la pronuncia di una sillaba). salvini,
co'denti loro. -avere una pronuncia aspra, stridente (una lettera).
. -intr. valere, nella pronuncia, per quattro. manni, i-39
di procedura penale, 530: la corte pronuncia l'annullamento senza rinvio:..
simil., per indicare nettezza di pronuncia. manzini, 17-122: la voce
accento); molto aperto (una pronuncia). castelvetro, 8-1-537: le
e s'indebbolisce. 6. pronuncia larga e aperta, corrispondente all'accento
sia nulla determinato, un'altra volta si pronuncia il termine del reo esser prolungato.
conseguire un risultato giuridico favorevole (una pronuncia giudiziaria di assoluzione, una licenza amministrativa
paccento sopra la seconda sillaba, si pronuncia in maniera che la penultima par breve.
una lingua dai termini impun, la pronuncia da inflessioni dialettali. baruffaldi, 1-203
(risoluzione consensuale) o da una pronuncia giudiziale data su richiesta della parte interessata
intonazione particolare, inflessione o cadenza nella pronuncia delle parole (anche dovuta a un'emozione
passo ineguale. 2. con pronuncia scandita o anche ripetendo ossessivamente. pascarella
una sillaba (la scansione, la pronuncia). pascoli, i-909: così
come fonda- mentale garanzia formale per la pronuncia finale di una giusta decisione (e
magistrato mediante scelta fra i candidati, pronuncia di una sentenza) sotto forma di
: i decreti di morte che la chiesa pronuncia si spandono per l'aere colla rapidità
medicina, 740: 'rotacismo': viziosa pronuncia della lettera 'r'. fanzini [1905]
per bile. -inflessione larga di pronuncia di una parlata. fanzini, ii-293
rotondo e pastoso. -velare (la pronuncia di una consonante). l.
-con un ordine di lettura, di pronuncia o di numerazione inverso, dalla fine
. giuliani, ii-51: quella rozza pronuncia, quelle storpiature di vocaboli, que'
straniere italianizzate nella scrittura e seguenti la pronuncia originale (tranvài, parterre, tè,
cattolico-francescolitico-domemcana. 6. asprezza nella pronuncia di determinati suoni. caro, 5-205
nelle due varietà sorda e sonora; la pronuncia si ottiene sollevando l'apice della lingua
lazio settentrionale (un accento, una pronuncia). moretti, ii-433: la
é, ma può riflettere anche la pronuncia bizantina di r (. saracinare
satana); il termine è dovuto alla pronuncia medievale con accento tonico sull'ultima sillaba
annullando lo sbadiglio. 3. pronuncia difficoltosa e cacofonica di un nesso vocalico
. sbrodolatóre, sm. persona che pronuncia discorsi prolissi, che ripetono sempre gli
e scacciate. 5. eliminato nella pronuncia (un suono). minturno,
29. 13. errore di pronuncia. s. maffei, 5-1-51:
qualcuno; trarre conclusioni dai discorsi che pronuncia, valutarne le forze. giovio,
e le sonorità. 2. pronuncia scandita di una parola. cicognani,
basse precipitose, tambureggianti. -che pronuncia distintamente le parole (una voce)
in sillabe (e anche la loro pronuncia marcata e differenziata). speroni,
995: il consiglio di prefettura pronuncia... sulle domande e controversie
di d > r e con probabile pronuncia velare dell'elemento iniziale.
), con grafia che riproduce la pronuncia fricativa tipicamente centro-merid. scelazióne,
una parola per errore di grafia o pronuncia oppure come espediente retorico. -in partic
dì gli estremi. -moscio (la pronuncia della erre). panzini, iii-669
. riduzione, nella grafia o nella pronuncia, di una consonante doppia alla forma
2. ridurre nella grafia o nella pronuncia le consonanti geminate alla forma scempia.
unico suono o non è raddoppiata nella pronuncia (e per lo più si presenta
dichiarato accademico. -difetto di pronuncia; balbuzie. nomi, 11-1:
scilinguataménte, avv. ant. con una pronuncia strascicata, poco chiara. toscanella
soprabito verde. -vernacolare (una pronuncia). foscolo, x-358: le
foscolo, x-358: le voci di pronuncia scilinguata e incertissima, per la infanzia
filastrocca priva di significato e di difficile pronuncia per le particolari sequenze consonantiche e vocaliche
. -svenevole, strascicato (la pronuncia). bembo, iii-140: molte
attuale si è affermata per influsso della pronuncia dell'ingl. schist o shist.
borgata. = adattamento (secondo la pronuncia napol. e ro- man.)
ave al campanile. 2. pronuncia di una frase, di una sentenza.
scolpitaménte, aw. con una pronuncia chiara e forte; distintamente.
d'one flore se'forma pronuncia lenta e distinta. to,
, un modo di parlare, una pronuncia). b. davanzati, ii-480
di una lingua, la purezza della pronuncia. gravina, 120: all'estinzion
sgraziato, stonato (un suono, una pronuncia); rozzo, grossolano (una
cervelli mal ristuccati e scuciti. -che pronuncia frasi incoerenti, confuse. bettelom,
), agg. non raddoppiato nella pronuncia, scempio (un suono consonantico)
-che scorre facilmente e velocemente nella pronuncia (una parola). bembo,
recitò la benedizione del vino con la pronuncia sefardita, rotonda e solenne, invece che
e armi proprie. = dalla pronuncia anglo-americana di signorina, forse anche con
e nella messa etiopica non solamente si pronuncia tutto a chiara voce, ma ogni parte
. -che ha cadenza dialettale (la pronuncia). d'annunzio, 5-485:
5. piatto, scialbo (una pronuncia). sacchi, 132-116: le
spesa? 5. ridurre nella pronuncia o nella grafia le consonanti geminate alla
seconda della funzione del giudice che la pronuncia: sentenza di primo grado o di
il giudice irroga una sanzione penale; pronuncia di condanna penale. guidotto da
per il tipo di giudice che lo pronuncia. g. villani, iv-9-55:
. 5. per estens. pronuncia del provvedimento decisorio del giudice.
di sentenziare), agg. che pronuncia una sentenza. s. agostino
. (femm. -tricé). che pronuncia una sentenza, giudice. -anche con
. di cercare, con probabile influsso della pronuncia dello spagn. cercar. sercattivo
di sermocinare), agg. che pronuncia un discorso, che predica. l'
), agg. letter. che pronuncia un discorso o è interlocutore di un
. (femm. -trice). che pronuncia un discorso per ammonire o incitare a
2. ling. vocabolo, locuzione o pronuncia caratteristica dei dialetti parlati nelle regioni settentrionali
una parte in un giudizio (una pronuncia giudiziaria). sentenza di corte
di una parte in causa (una pronuncia giudiziaria). sentenza di corte di
alcun poco, è così sfigurato dalla pronuncia e dai germanismi che un giovanetto allievo
voce di soprano sfogato. -che pronuncia le parole in modo chiaro, ad
). parlare il francese con cattiva pronuncia o con molti errori; fare sfoggio
grazia, delicatezza di intonazione o di pronuncia. d'annunzio, iv-2-37: pareva
, repulsione, fama un difetto di pronuncia, oh lievissimo, ma del quale liziano
di serpe. -che accentua la pronuncia delle consonanti fricative. d'annunzio
. 10. parlare con una pronuncia strascicata, accentuando in partic. le
dente allentato. -essere proferito con una pronuncia fischian- te, difettosa. gadda
sibilazióne, sf. difetto che consiste nella pronuncia blesa della consonante s.
duro o sibilante e allitterativo prodotto dalla pronuncia di determinati fonemi (in partic.
sm. fonet. alterata o mancata pronuncia del fonema sa o sua sostituzione con
. sigmatismo, sm. difetto di pronuncia in cui si accentua la lettera s
più o meno allusivo con cui si pronuncia un discorso. ricci, 2-4:
. silvester (v. silvestre) alla pronuncia ted. silfòide, sm. entom
. di sillabare), agg. che pronuncia nettamente le parole scandendo le sillabe.
,... agevolando l'esatta pronuncia, gioverebbe pur molto all'esatta ortografia.
parola, sia per apprenderne l'esatta pronuncia sia, nello scrivere, per interromperla
altra sillabazione. -per estens. pronuncia lenta delle parole per la difficoltà della
sulla sillabazione. -nella recitazione teatrale, pronuncia particolarmente scandita. montale, 18-343
sf. retor. nella metrica classica, pronuncia di due vocali, o dittonghi,
ravvisarsi un'obliterazione del suddetto principio della pronuncia, come quella della corte d'appello di
fusione fonetica per il quale, nella pronuncia di due vocali contigue, una rimane
. ricercato, affettato, stucchevole (una pronuncia regionale, l'uso di un vocabolo
-stretto, acuto (un accento, una pronuncia). salvini, 39-vi-140: io
]: 'smog *: voce inglese (pronuncia 'smog5), coniata con l'incrocio
. 3. balbettamento, farfugliamento; pronuncia, dizione artificiosamente frammentata. c
. 9. ant. che si pronuncia agevolmente. bembo, 2-54: puri
sociètas (v. società), nella pronuncia popol. sòcietas. soccidante
impressione di armonia di suoni o di pronuncia o di efficacia (una parola);
sonno). sonnilòquio, sm. pronuncia di parole o di frasi di senso
di fagiani. 5. secondo la pronuncia sonora della lettera 's'. ramusio,
21. prolungare una sillaba nella pronuncia. piccolomini, 10-276: conciosiaché gli
goldoni, ii-410: un comico che malamente pronuncia dieci o dodeci parole francesi e affetta
. 43. sospendere provvisoriamente la pronuncia di una sentenza. cavalca,
pendenti dai tetti? 3. pronuncia chiusa di una vocale. l.
discorso 0 caricarlo di sottintesi con la pronuncia alquanto marcata di talune parole, col
l'originario iota ascritto, caduto nella pronuncia. sottoscrittóre, agg. e
i decreti di morte che la chiesa pronuncia si spandono per l'aere colla rapidità
. divenire più sciolto, fluido (la pronuncia); farsi più pronto e duttile
. -con rapidità e scioltezza di pronuncia, fluente- mente. -in partic.
po'd'umore nero. -che si pronuncia agevolmente, senza sforzo (un suono
sillabe o in parti una parola nella pronuncia o fra due versi consecutivi o per andare
intramezzo e spiccaménto. -pausa nella pronuncia fra una parola e l'altra.
3. in modo scandito, con una pronuncia articolata che conferisce particolare rilievo alle parole
rappresentazione grafica dell'aspirazione che accompagna la pronuncia di un suono. varchi, 8-2-122
iv-351: le donne si inondavano pronuncia (e si contrappone allo spirito dolce o
-privare una parola di determinati suoni nella pronuncia. foscolo, x-335: i dialetti
da elementi dialettali e gergali (una pronuncia, una lingua). f.
: c'è lo slang, una pronuncia sporca che non ha niente a che fare
maturità e semplicità di scrittura e di pronuncia sempre nuove e sempre crescenti.
con la celebrazione delle nozze; che si pronuncia in occasione delle nozze (un discorso
sm. e f. invar. chi pronuncia giudizi recisi e radicali, anche in
abia una ellegante e mesurata e squadrata pronuncia cum intel- lecto che non facesse vergogna
con un balzo la sua compagna dalla pronuncia straniera gli sgusciò al fianco, avventandosi in
verso, un modo di scrivere, una pronuncia). grazzini, 361: regole
-che compie errori di grammatica, sintassi o pronuncia. leopardi, i-1534: molti.
pochissime cose necessarie ad osservarsi intorno alla pronuncia: per metterlo subito in istato di
lessicale e commettendo errori sintattici e di pronuncia (una lingua). montale
= adattamento dell'ingl. steamer, nella pronuncia degliemigrati in america. stimàbile,
, 4-148: ciascuna di loro [la pronuncia delle province toscane] ha una ragione
oscura. 2. errore di pronuncia. pratesi, 5-234: leggendo,
2. figur. alterazione della pronuncia o della grafia di una parola.
-parlare male una lingua, stravolgendone pronuncia e sintassi. s. maffei
il francese. -contraffare per caricatura una pronuncia straniera. g. manganelli, 18-132
e moltissimi dialetti. so storpiare la pronuncia di tutti gli stranieri che vengono alla
2. in modo distorto, alterando la pronuncia e il senso di un testo.
innumerabili. 2. deformazione della pronuncia o della grafia corretta di una parola
vecchio signore. -alterazione o corruzione della pronuncia e degli elementi morfologici, sintattici e
-imporsi nell'uso della lingua (una pronuncia). b. croce,
2. figur. indugio della voce nella pronuncia di un suono, di una sillaba
modo anche eccessivo e stucchevole, la pronuncia di suoni o sillabe (un modo di
monotono e stucchevole (la voce, la pronuncia di una persona). baretti
strascicata sì adagio e con una grazia di pronuncia sì molle- mente languescente, da disgradarne
strascicatura, sf. letter. pronuncia strascicata di sillabe, di parole.
. 11. dizione, pronuncia strascicata (di suoni, di sillabe)
oxeaxtiyóg (v. stratego) secondo la pronuncia bizantina. straticoziale (stradicoziale),
2. sgradevole e dissonante per tono o pronuncia (una parola). bembo
fonetica quello del canale vocale durante la pronuncia delle consonanti continue o costrittive. -in
lega colla 'sentenza'che la volontà pronuncia in favor della legge non trae tanto
. 3. per estens. pronuncia strascicata di un suono. f.
. -cantilenante, strascicato (la pronuncia di una frase). marchesa
di refusi tipografici); errore di pronuncia o di ortografia, storpiamento.
ereditari. 2. errore di pronuncia o di ortografia. moneti, 2-76
o sussurratore plebeo. -che pronuncia incantesimi e formule magiche con tono sommesso
-in partic.: che non pronuncia parole sulla scena, che funge da
. dal gr. xaùxoxóyog, secondo la pronuncia neogreca. tafurèlla, sf.
. tollero è forse un adattamento della pronuncia bavaro-austriaca. tàllero2, sm.
dall'inglese 'tank', ma attraverso la pronuncia e l'uso degli ascari eritrei e degli
tank ^ cisterna, contenitore', alterato dalla pronuncia degli ascari eritrei e abissini durante la
-strascicato, prolungato (una pronuncia, la voce). castelvetro,
forse anche per quel suo difetto di pronuncia, poteva sembrare buffo ma era proprio
2. per estens. che parla o pronuncia in modo stentato una lingua, per
del cielo attribuì poi l'integrità della pronuncia toscana e della romana, soggiungendo che
servato quella nazion gentili accenti ne la pronuncia e ordine gramaticale nelli casi e numeri
linguaggio consistente in un'alterata o mancata pronuncia della sil laba 'ta \
frinii (v. teca), con pronuncia itacistica; cfr. anche ingl.
= voce dotta, comp. dalla pronuncia della lettera 't', 'simbolo della temperatura
giornale ». = dalla pronuncia delle lettere t e g (v.
d'istruzione, la formula si pronuncia esattamente. pascoli, 816: vi
una lettera, ne indica una particolare pronuncia (come, per es.,
. balbettante, vacillante nel tono o nella pronuncia (la voce). boccaccio
allegra imbarcata sulla seicento-extra-lusso-élite-vip. = pronuncia di tv, sigla di televisione.
. -ant. velarizzato (la pronuncia di una consonan- te).
17. ling. variazione di altezza nella pronuncia di parole che in alcune lingue (
tr. adeguare (nella scrittura o nella pronuncia) modi, parole, espressioni al
éian la voce littoria, senza difetti di pronuncia, di grammatica e di sintassi.
a un fenomeno linguistico, specialmente di pronuncia, comune alle varietà romana e toscana
usano il 'z'comune, quando la pronuncia è simile al 'g5, e quando
tipo di grafia usata per trascrivere la pronuncia delle parole con una corrispondenza biunivoca fra
lettere convenzionali che ne permette l'esatta pronuncia). e. cecchi, 2-59
lessicale, commettendo errori sintattici e di pronuncia, stentato (una lingua).
lat tribus, di formazione incerta; la pronuncia tronca è per influenza del fr.
5. per estens. che pronuncia affermazioni o giudizi avventati, presuntuosi o
(una parola, un uso, una pronuncia). bettinelli, i-142: quanto
ebrea che si rallegri delle sciocchezze che pronuncia. e. cecchi, 13-
scompiglia. 13. alterare una pronuncia o un accento. trissino, i-xv
potrebbe (tal che la vera pronuncia si turberebbe), pur ci è
ucraino ukrajne deriverebbe l'altro esito della pronuncia; cfr. tingi. ukrainian (
. 6. per simil. pronuncia simultanea di parole; concordia di voci
= dallo spagn. uruguayo, secondo la pronuncia dello spagn. americ.
ecc. (una lingua, la pronuncia). bembo, iii-137: tante
varix -dcis, di origine incerta; la pronuncia piana è sul modello di radice,
. allegri, 115: variò la pronuncia in ciaschedun linguaggio, di maniera che
. di vaticinare), agg. che pronuncia vaticini. - anche sostant.
: velari e gutturali, la cui pronuncia interessa il palato molle o velo.
(il modo di parlare, la pronuncia). caporali, lxv-71: vedrai
di voci e d'accenti toscani la sua pronuncia veneta. tornasi di lampedusa, 134
cavate 'venderezzo'e 'veme- rezzo'esser toscana pronuncia, e donde cavate di scriver 'danze'
in giudizio postula la richiesta di una pronuncia, passabile in giudicato, ai efficacia costitutiva
al neutro plur. pii coiva, con pronuncia tardo vìssina) 'del colore del bisso'
certo ch'a gran pena nella nostra pronuncia riconoscerebbero o intenderebbero le proprie lingue loro
per vizio de'testi. -difetto di pronuncia o di articolazione fonetica. lanzi,
sillaba da solo, perché la sua pronuncia non necessita dell'appoggio di una consonante
uno mette l'imbuto alla bocca e pronuncia a gran voce alcune sillabe o un
risulta vana. -anche: persona che pronuncia avvertimenti inascoltati. fanzini [1905
voce dotta, comp. da vu, pronuncia di v, simbolo di volt,
\ è difficile indicare norme sincroniche per la pronuncia sorda e sonora di quella lettera,
{ idealizzare, idealizzazione); la pronuncia di z intervocalica è sempre geminata,
). imitare i modi e la pronuncia ritenuti tipici degli statunitensi (anche con valore
: un tale luciano savoretti americaneggiava nella pronuncia: gli riusciva persino di fare la
altri ebrei nelle pratiche liturgiche e nella pronuncia dell'ebraico. - anche sostant.
2. medie. difetto di pronuncia per cui alcune consonanti, in partic
hoepli, 727: 'chileno': (pronuncia ci-) del chile. 3.
deriv. da claque, con adattamento della pronuncia. clacsonare, intr. (clàcsono
= locuz. ingl., dalla pronuncia ingl. di dj (sigla di disc-jockey
deltacismo, sm. medie. difetto di pronuncia delle lettere 'd'e * t \
brani musicali in esso contenuta. = pronuncia della sigla lp di long playing.
dimin. di foulard, rifatto graficamente sulla pronuncia. foulé [fulé], sm
.). = deriv. dalla pronuncia di freak. fridericiano, agg.
angeli di bontà. = propr. pronuncia it. della sigla russa [0]
2. per estens. frase che si pronuncia a proposito di una qualsiasi elezione o
. ecco un nome inglese che si pronuncia assai ben dolcemente, hai-laif; e vuol
. = voce ingl., dalla pronuncia delle lettere g. p., iniziali
altissime e nobili parole. = dalla pronuncia della sigla kgb. kajal [
del kappaò ». = dalla pronuncia ital. di k. o.,
eccezionalmente e solo da persone colte si pronuncia [kappa-uei], ma oggi quest'
, ma oggi quest'ultima è la pronuncia più corrente. = nome commerc,
, comp. della lettera k, con pronuncia ingl., e dal- l'ingl
deriv. da leader, con adattamento della pronuncia. lidocaìna, sf. farmac
in inglese, anche se con diversa pronuncia media: di qui mediale. -che
(nel sec. xviii), dalla pronuncia cantonese del cinese di pechino pai-hao.
ingl. (nel 1922), probabilmente pronuncia cinese dell'ingl. business 'affare'.
nel 1977 dall'onu, basandosi sulla pronuncia di pechino. = voce ingl
che le stesse parole di tremaglia le pronuncia il cognato di di pietro.
[spèllin], sm. invar. pronuncia distaccata delle singole lettere che compongono una
1673 in questa accezione), forse dalla pronuncia della lettera t per la forma del
ingl., comp. da tee, pronuncia della lettera t, per la sua
far fruttare tanta bellezza, ma la pronuncia è romanesca. = voce ingl
tornitori senegalesi. = deriv. dalla pronuncia della sigla html. accattòlico,
ai mondiali ». = dalla pronuncia di c. t., forma abbrev
sm. e f. oratore che pronuncia un discorso durante un comizio. – anche
dei giudici riuniti in sezioni unite, che pronuncia un definitivo atto di fede nella teoria
la var. è un adattamento della pronuncia inglese. deburocratizzare, tr.
vocale per renderne la grafia e la pronuncia. = denom. da dieresi col
di calcina sbriciolata. = dalla pronuncia italiana di ss, sigla del ted.
= voce pseudoing., grafia e pronuncia ipercorrette dell'ingl. flooding (v
flash; la var. è adattamento della pronuncia. flash mob / fle.
sm. ef. invar. chi pronuncia battute irriverenti o, anche, sorprendenti,
a parigi nel 1840, il cui protagonista pronuncia continue battute salaci; cfr. anche
lingue si mutano coll'insensibile alterarsi della pronuncia. immodulato, agg. disus
filologia. savinio, 4-84: la pronuncia stretta dell'inglese, un tale la imputava
sicurezza dello stato'), con adattamento della pronuncia alle regole fonetiche del russo.
non dipende dalla partecipazione di chi la pronuncia. papini [in leonardo-rivista d'
. scanditura, sf. scansione, pronuncia delle parole. g.
...; o la facoltà si pronuncia per la sospensiva. r sospettabilità,
; la var. è un adattamento alla pronuncia ital. nl spècchio1, sm
voce ingl. americ., con la pronuncia della lettera v, tratta da video1,
movimento della muscolatura del viso conseguente alla pronuncia di ciascun fonema di una lingua.