di poter lamentarmi. marino, 357: pronuba allor la notte, / dipinta il
ch'auspice ebbe amore, / e pronuba la moglie del pastore. caro,
: delle aborrite nozze, prendere / fia pronuba megera, auspice aletto. d'annunzio
ben cento città ricca e possente, / pronuba degna a sì bramate nozze, /
il pondo doloroso; / alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto: / cresce
di reine / bella sul crin la pronuba / rosa che il fiato d'ilitia
il grembo doloroso; / alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto. praga
né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi. goldoni
lucina al sacro / talamo geniale / pronuba scenderò, né voglio quindi / partir se
il grembo doloroso; / alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto. nievo
in italia nei mesi estivi (agrotis pronuba). = da riconnettersi a
/ quando al giovin marito unir destina / pronuba agreste man le spose amate. massaia
venere, anch'io t'invoco / pronuba generosa al nostro foco. foscolo, gr
, ch'auspice ebbe amore, / e pronuba la moglie del pastore. panigarola,
buoni uffici per concludere un matrimonio; pronuba, paraninfa. p. f.
le mie cure e de'miei falli / pronuba consapevole e mezzana, /..
divenuto clandestino, e giunone, di pronuba fatta ruffiana, che di furto tien
né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi. conti
propizi verrà sempre appesa almeno una lastra pronuba di felicità a chiunque nutra velleità narcissistiche
ninfentrìa, sf. letter. paraninfa, pronuba. milizia, iii-240: ne'tempi
! oltre torride porte, / dalla pronuba terra nutrice, / quanto vive, quant'
, ch'auspice ebbe amore / e pronuba la moglie del pastore. bandello,
felci della siepe accanto stormirono tutte con pronuba ed alpestre indulgenza, ma un organino
quando al giovin marito unir destina / pronuba agreste man le spose amate. giordani
favitta. d'annunzio, 1-i-18: la pronuba luna un bianco riso / piove su
dove costituiva forse la rappresentante di juno pronuba, la dea protettrice della sposa,
, ch'auspice ebbe amore / e pronuba la moglie del
la sposa romana piagneva e aveva allato la pronuba, che la confortava e rasciugavate le
ne'miei soggiorni / la destra porgerai. pronuba e scorta / ti sarà la germana
fato, / dario lo destinò. / pronuba elesse / me di tal imeneo.
, 2-259: vanno loro incontro giunone pronuba col globo della monarchia nelle mani,
vieni... e appresta, / pronuba citerea, laccio di fede, / per
venere eroica, qual fu la 'pronuba ', furon attribuiti i cigni. monti
divenuto clandestino, e giunone, di pronuba fatta ruffiana che di furto tien mano
, o casta lucina, / o pronuba giunon. manzoni, ii-1-75: spose che
, i... i alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto: /
(1979), 23j: 'pronuba ':... le donne assistenti
di quanta perfidia ella fosse capace. pronuba, per non dir peggio, agli
malizioso, lusinghiero come un sorriso di pronuba. morante, i-158: non fosse stato
anna, volentieri ella avrebbe fatto da pronuba ai due giovani amanti. 3.
. lucini, 4-258: ieri, pronuba la rubinstein, cercò pure [d'
mie cure e de'miei falli / pronuba consapevole e mezzana. 5.
tutto, principio, radice e quasi pronuba, per usar le parole sue. marino
cento città ricca e possente, / pronuba degna a sì bramate nozze / vò che
profitto: poiché fa natura non fu mai pronuba infausta, né invento mai unione che
guerrazzi, 10-608: la infamia diventava pronuba necessa ria a coteste nozze
= voce dotta, lat. pronuba, comp. da prò 'a vantag
avara non veli / tutta la stanza pronuba, / ma solo amica celi / parte
né festa genetliaca, / dove la musa pronuba / del bindi non invitisi. c
ucini, 1-153: la notte corre pronuba e presta. 3. figur
, lat. pronùbus, deriv. da pronuba (v. pronuba).
, deriv. da pronuba (v. pronuba). prònubo2, sm
lat. tardo pronùbus, deriv. da pronuba (v. pronuba).
. da pronuba (v. pronuba). pronùcleo, sm. biol
fiumicello. d'annunzio, i-20: la pronuba luna in bianco riso / piove su
il grembo doloroso, / alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto. carducci
c. i. frugoni, i-10-245: pronuba giuno, alta celeste dea, /
. manzoni, ii-1-75: alla bugiarda pronuba / non sollevate il canto. mazzini,
adoravasi o col soprannome di lucina, pronuba, sospita o salvatrice. =
congiunte ambe le destre, / pronuba e sposatrice / gl'imenei celebrò con
: voi che foste di tai nozze pronuba, / la sposa, voi, non
saranno due colombelle che benediranno la lor pronuba ne'continui tortoreggiamenti d'amore.
cure, e de'miei falli / pronuba consapevole e mezzana; / ecate, che
spose, a cui non rise ancora / pronuba giuno. dessi, 9-10: secondo