. schiamazzo volgare e confuso; il profferire minacce a gran voce. sassetti,
sapere tanta gramatica, che sappia bene profferire le parole e bene accentuare, e
, l'apertura delle sue labbra nel profferire ciascuna sillaba. 5.
senza forte aspirazione, ella ama di profferire con fiato gagliardo, e con
del parlare, e i lezi del profferire. g. m. buondelmonti, ii-23
promisero di stare un anno intero senza profferire avvedutamente... alcuna bugia.
per vizio naturale o accidentale non possono profferire la lettera r, e in luogo
per vizio naturale o accidentale non possono profferire la lettera r, e in luogo
* pronunziare parole di cattivo augurio; profferire parole empie '(cfr. bestemmiare)
possono coprire le loro volontà chi possono profferire loro parole, perché certamente le parole
intendo da galantuomo; perché nel profferire il latino ciancicherei addirittura, e
l'altra, e pos- sonsi acconciamente profferire. albertano volgar., i-15: parole
tra le persone di condizione s'astengono di profferire parole sporche. g. gozzi,
, annaspando colle mani convulse, senza profferire parola, fissando sul fratello gli occhi
di grande autorità, e assuefatto a profferire la sua sentenza decisivamente. magalotti,
superiore dava all'atto della sua bocca nel profferire le parole e al moto del mento
dal fuoco, ch'e'non poteva profferire niuna di queste consonanti d m n
difficile ad umiliarsi, negava di voler profferire le parole destinate dalla regina e dal
percosso da subita pazzia, non poteva profferire altra parola. settembrini, 1-347:
differenza di parole, di accenti, di profferire, che ben dice, questi molto
dissonanze degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e casta
come alcuni) i denti, per profferire alla dotta la lingua greca. -fare
poter poi con equità e con fondamento profferire il giudizio della dignità loro. beccaria
sola estensione della mano nell'atto di profferire le parole della benedizione. -figur
. tr. dire farfugliando; pronunciare, profferire borbottando. bacchelli, ii-179:
dava all'atto della sua bocca nel profferire le parole e al moto del mento
la lingua tra'denti, mentre vogliam profferire: 'egli, famigli 'e *
spumeggiando nella gola, e non potè profferire nemmeno: — ah, mamma mia!
il gorgoglio della parola che ella non poteva profferire. pratolini, 2-473: il suo
quando... alcuno comincia a profferire qualche cosa così alla grossa in latino,
benché angustiato da mortale affanno, di profferire iaculatorie al signore ed alla madre sua
', con quell'impaniamento della lingua nel profferire il * c \ crusca [s
udire quelle cose che c'è vietato profferire? desideri, lxii-2-vii-120: permessa anche
; e gli altri non hanno a poter profferire né anche una parolina contra voi,
, sentire, provare un'impressione. profferire parole. borgese, 1-16: aperto
così fiere che non le possono molti profferire, se non bleffando, e niuno
credersi, alla pronunzia troppa fatica a profferire 'il amore, il animo,
che non è equo nel valutare, nel profferire giudizi (anche con riferimento a critici
; ricacciare in gola, evitare di profferire (parole, espressioni, ecc.)
. battista, ii-158: per non profferire né anche una parola sconcia contro gli
il battesimo,... quando né profferire potrai le salutevoli parole, né per
quelli che i latini latinamente cominciarono a profferire. salvini, 39-v-91: col suo esempio
che lesina! guerrazzi, 2-58: non profferire il nolo di passaggio gli sembrava cosa
non si vergognò in una sua lezione di profferire francamente che in platone forse vi aveva
già il secolo ragionatore prepara- vasi a profferire sentenza contro la canzone petrarchesca, questa
... i greci vollero che a profferire una lunga andasse tempo quanto a profferir
di tal buon orecchio che, nel profferire parole di due sillabe, sapeva far
de'chiccai. serra, 11-163: basta profferire le sillabe del bel nome (rudyard
politica materialistica vi ha tratto involontariamente a profferire una sentenza ben poco fraterna e civile.
midollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. di breme
dotato, quello fusse l'ambasciadore a profferire la seravezzese valle. 4.
dissonanze degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e casta
/ mutò quell m in c nel profferire. sarpi, viii-218: questa maniera di
/ mutò quell * m in c nel profferire. / dio gli perdoni così gran
nodi. guerrazzi, 2-58: non profferire il nolo di passaggio gli sembrava cosa
16. ant. pronunciare, profferire (un discorso). busone da
propria opera, il proprio aiuto; profferire il proprio ossequio, la propria amicizia
l'ho mai né meno sentita così profferire in toscana né dal volgo, né
, [jacopo altoviti] non poteva profferire parola. -con riferimento a organismi vegetali
odi lo mio prego: vatti a profferire e a offerire a'nostri iddei e sacrificali
proferire mezzanamente e lo piccolo fatto dèi profferire piccolamente. d. bartoli, 5-109:
parole et avere memoria chi non sae profferire e dicere le sue parole con avenimento.
? '. ghislanzoni, 18-65: nel profferire quel 'ma poi? 'l'ostessina
pochi che ad un fiato si possano profferire. onde da'greci è detta di
]: 'profergere ': per 'profferire '. nidi, 3-158: '
nidi, 3-158: 'profergere ': profferire, esibire, offrire, fare un'
proferire. proferire { preferire, profferire; ant. proferare, proferire,
. proferare, proferire, profferare, profferire, profirire), tr. { proferisco
né so quel ch'io m'intendo profferire. felice da massa marittima, 64
midollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. manzoni,
: il pover uomo non ha potuto profferire una parola e si è rincacciato nel
, 274: è uso alle assise u profferire un sermone dinanzi ai membri costituenti la
362: le parole e 'l vostro profferire / da sana orecchia non si può
22-94: guardati, signor mio, dal profferire, / disse filena, ché d'
e odi lo mio prego: vatti a profferire e a offerire a'nostri iddei e
proffenda, v. profenda. profferire e deriv., v. proferire e
profferte. = deriv. da profferire, per proferire, attraverso il pari,
dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e casta abital
: tu presumi che ti vengano a profferire fino a casa il danaro? alla rana
suo disio palesare, e infine a1 profferire recò le parole. -collocare in
volto debba sapere il detto suo ben profferire. giamboni, 31: muta la vecchiezza
1-40: il pover'uomo non ha potuto profferire una parola e si è rincacciato nel
non ci dia altra occasione che di profferire un 'no'così sterile come agevole a
un 'no'così sterile come agevole a profferire. -involuto (un costrutto sintattico
già il secolo ragionatore prepara- vasi a profferire sentenza contro la canzone petrarchesca, questa
detto culiseo. -promettere, profferire roma e toma: fare promesse esagerate
v.]: esclamazione che risica di profferire il suo nome invano: 'dio santissimo
la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e casta
/ mutò quell''m'in 'c'nel profferire. mascardi, 2-336: a guisa
detta '1', non si finisce di profferire, ma solamente s'avvicina la lingua a
in ognimidollo d'alessandro scorrea nel solo udir profferire il nome di achille. foscolo,
iii-162: se io mi facessi animo di profferire una sola parola in sua lode,
: ipocriti! in qual modo potrebbero profferire siffatto consenso labbra sigillate dalla paura?
dava all'atto della sua bocca nel profferire le parole e al moto del mento
cassetto del tavolino. profferire siffatto consenso labbra sigillate dalla paura?
sigma stessi che noi confondiamo, dovevansi profferire distinti; dico quel che s'accompagna
, i'ho molto fallato / nel profferire di prima con tai patti.
spasimo sincero, gli irregolari sti2. profferire un giudizio accompagnandolo con una nacciano
la dissonanzia degli accenti, il fastidio del profferire, ha voluto tutta bella e
ne'tempi, ne la durezza del profferire e in somma ne la voce stessa
da statualizzare. sa, statuaria, senza profferire una parola. gozzano, i-208: io
cattedrali e palazzi sentono il bisogno di profferire parole, i modelli cui ricorrono per
suo disio palesare, e infine al profferire recò le parole, e poi dubitando le
e tome per qualcuno-, promettere, profferire roma e toma: v. roma,
: pareva fosse diventato sordomuto, non poteva profferire parola. borgese, 1-44: il
naturale, o accidentale, non possono profferire la lettera r, e in luogo di
, a insulto e scherno ebbe a profferire: - ah, che puzzo di merda