o può far con la voce nel profferir lo elemento. idem, 30: con
in un grande allibbimento, né potevano profferir parola. allibire (disus.
leggere, che prima di rilevare o profferir la parola che leggono, la compitano sotto
ammaestrato, non so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini. comisso
e così ingrechito montar in bigoncia e profferir quella difìnitiva sentenza del primato fra'tragici
profferire una lunga andasse tempo quanto a profferir due brievi. questa adunque è la
qual vuoisi, / tra i cari amici profferir sua mente. cattaneo, iii-4-54:
asperse testure, accenti dissonanti, profferir fastidioso. mescolato diletto, gli
,... senza mai profferir verbo. nomi, 8-85: alle minchiate
, movendo le labbra senza arrivare a profferir parola. d'annunzio, iii-2-307: -è
, non so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini.
sé. leopardi, 284: con un profferir torbo ed impuro / che fean mezzo
'colla vocale appresso, si debbe profferir per dittongo, cioè in una sillaba
xxvi-2-128: gli osti, ch'ai profferir mai non son parchi, / volean ch'