te ricevere il servigio che tu mi profferì. paolo da ccrtaldo, 323: dei
lingua ionadattica. salvini, 39-v-126: profferì con arguta spagnola breviloquenza l'acuto marziale
porti nel cuore e un'altra ne profferì con lingua fallace, sicché meritevolmente se'
cosa porti nel cuore e un'altra ne profferì con lingua fallace, sicché meritevolmente se'
franchissimo animo e con fronte sicura si profferì di entrare prigione, e di starvi
a. cattaneo, ii-22: lesse, profferì tanti mila racconti impuri; ogni racconto
, ii-39: alla vista del quale profferì druso con feroce sogghigno quel detto amaro
verbo che umano / labbro non mai profferì. gobetti, i-47: in francia
di gaio lepore. bocchelli, 2-xxiv-145: profferì queste parole con tanto lepore, che
e, meravigliando della mia commozione, profferì alcune parole. de amicis, 21
la faccia terrosa con gli occhi pallidi profferì pacatamente: -piuttosto m'ammazza.
rebbe per verso. pallavicino, 1-131: profferì questi ultimi detti il querengo con una
di un sussulto febbrile, ma non profferì parola; i suoi occhi, fissi su
conponi alcuna orazione sanza alcuno legame e profferì ciascuna parola per sé, sanza congiugnere
, 2-32: « dunque, dicevate » profferì, senza alzare lo sguardo dal registro
'sitio 'ch'egli [gesù] profferì sulla croce, che alcuni allegoricamente spiegano
rinfrenare è la lingua, che non profferì sozze parole. = comp. dal
la faccia terrosa con gli occhi pallidi profferì pacatamente: - piuttosto m'ammazza.
qualunque lavora o farà lavorare ariento e profferì meglio che lega, e non fusse quello
; fu dolce e sommessa; non mai profferì un lamento, o un rimprovero,