16: sì che l'avaro come il prodigo son viziosi, sequendo gli estremi de
lupo avaro. tasso, 9-36: prodigo del suo sangue, e de l'altrui
le rimorse avidamente. idem, 9-36: prodigo del suo sangue, e de l'
dio riceva attento / i desiderii e prodigo spanda / in abbondanza l'oro quanto
: vostra altezza non mi abbia per così prodigo, che io per tre soldi la
ricchezze lo savio amadore, sì come prodigo le gitta; ma secondo il podere del
appariscente a scapito dell'utile; esser prodigo, dissipare, scialare. varchi
e le facultà nostre, che tu, prodigo e bestiale, con tua lascivia cerchi
borsa: donare con generosità, essere prodigo, spendere in abbondanza, sperperare il
in su l'uscio a chi sia prodigo, come a una scuola et fabrica de'
-aver le mani buche: essere eccessivamente prodigo. -teste, intelletti buchi: vuoti,
ritegno, le facultà di mano del prodigo: e tanto viene a dire '
stato pratico conoscitore, così n'è stato prodigo pagatore. egli n'ha fatto tanto
fare cerchio all'uscio di chi è prodigo. andrea da barberino, 1-31:
capo più. se a cena così prodigo / sarai nel darmi ber, com'ora
; accomiatai il cocchiere; gli fui prodigo. campana, 90: la neve
fare il generoso, il liberale ed il prodigo. -a indicare solidità, incrollabilità
, 1-509: il mondo romano era prodigo e spregiudicato; il produttore era uno che
dio riceva attento / i desiderii e prodigo spanda / in abbondanza lo oro quanto
fare cerchio all'uscio di chi è prodigo. s. bernardino da siena,
d'altrui cuoio larghe coregge: essere prodigo con i danari degli altri, fare il
che dio riceva attento / i desiderii e prodigo spanda / in abbondanza l'oro quanto
: fu perdonato / ancora al figliuol prodigo; e voi, duro. pascoli,
fare cerchio all'uscio di chi è prodigo. castiglione, 312: ingelosissimo,
prudente? è uno scialacquatore, un prodigo, che rovina la casa e precipita
prima in larga e libera fortuna vivuto prodigo e lascivo, poi per nuove adver-
comporti con soverchia alterigia, che sia prodigo, avaro, intemperante, imprudente?
a due mani: essere spendereccio, prodigo. aretino, iv-1-147: noi gettiam'
ridicolo è l'avaro, che il prodigo: e più il ladroncello furtivo, che
le braccia e dilombavasi [il figlio prodigo] nello scuotere che tutto dì faceva
l'avaro dice che tiene, e il prodigo che gitta; e così si dispaiono
agg. che spende con larghezza, prodigo. chiaro davanzali, 32-12: que'
de'beni spirituali: molte volte il prodigo darebbe per neente tutti li beni spirituali
carità generose che non vittorio emanuele, prodigo turpemente, e spilorcio nella dissipatezza.
l'asse paterno, / pazzo dissipator, prodigo erede. nido eritreo, i-133:
. tommaseo, 3-ii-291: fu dissoluto e prodigo, ma dell'inverecondia non fece moralità
, 13-8: morto sei qui mio prodigo compagno, / ma in ciel sei
aperto; spargi quei chicchi, / prodigo e cauto, tra due filari; /
. -trice). ant. prodigo, scialacquatore. -in partic.:
senza misura,... più presto prodigo che liberale era reputato. rinaldo degli
[s. v.]: un prodigo, un crapulone fa esterminio della roba
2-66: questo medesimo ci dimostra del figliuol prodigo; che figliuolo, dice l'evangelio
medici, ii-144: io son quel prodigo figlio, / che ritorno al padre mio
altro annunciano fuorché la smania di esser prodigo in ornamenti. de sanctis, lett
l'asse paterno, / pazzo dissipator, prodigo erede. leopardi, 32-69: valor
e straziato un popolo sempre fedele e prodigo di sangue a la causa del re.
, 9-487: quel mìsero figliuol prodigo si sarebbe mai risoluto tor
non se ne fida. -figliuol prodigo: persona sviata (per lo più
... a guisa ancora di figliuol prodigo; ma non pentito, come lui
tornano, come fu perdonato il figliuol prodigo della parabola. io.
lavoro. giulianelli, 1-92: prodigo s'è mostrato nel lodare le di
di rugnatelo: spendere molto, essere prodigo. aretino, ii-198: trovami
. casti, iii-297: paolo i prodigo oltre ogni legge, oltre alle angustie
rito e un sogno del figliuol prodigo. con un batter di palme
. cavalcanti, 2-258: chi chiamasse un prodigo e scialacquatore secca di patrimonio, caribdi
vita in dono, con promesse d'esseme prodigo a sua difesa. forteguerri, 11-83
saria strecto et avaro, l'altro prodigo e gittatóre. 4. tecn
botta, 4-45: costui, uomo prodigo e rapace essendo, andava sempre ghiribizzando
di colombe ove lyde trasse il figliuol prodigo. di là dalla cinta, rossica
servo si fe'di regia corte, / prodigo di se stesso, / e non
-fare grasso di promesse qualcuno: essergli prodigo di promesse. a. pucci,
, magro testamento: chi è eccessivamente prodigo si riduce alla miseria. proverbi toscani
sommersi / [s. elmo] fu prodigo d'aita e di salvezza: /
aria. manzoni, 11: io prodigo le fui di non vii alma, /
finestra, disposta a lasciarsi premere da ogni prodigo e da ogni violento. soldati,
, impegnando da giovane e consumando da prodigo, se dio non gli dava di mano
, impegnando da giovane e consumando da prodigo, se dio non gli dava di
la sponda / del fiume, quel prodigo vecchio scuote / il lembo pieno,
se io fusse tanto avaro quanto son prodigo e non conoscessi i meriti cesarei.
i-179): mostrandosi liberale anzi pur prodigo de la vita propria perché io non
! vasari, ii-522: 11 figliuol prodigo,... stando a uso di
a largheggiare; generoso, munifico, prodigo. muratori, 7-v-367: quanto indulgente
morte. salvini, 39-v-66: chi è prodigo è infestato da un vizio che benissimo
geronimo a damaso papa 'de filio prodigo 'questa parola: 'carmina poètarum
giovane, 9-388: il contrapponi [un prodigo] / a chi non pare aver
con la presente la rappresentazione del figliuol prodigo: scusatemi se l'ò tenuta più che
può esser interessato per un verso, e prodigo nello stesso tempo per altro. leopardi
sprezzo dell'interesse, come l'ingegno prodigo per l'abbondanza del peculio. algarotti
intraprendente che noi consente il dovere, prodigo del sangue, e dalla soldatesca è più
). essere o mostrarsi generoso, prodigo, liberale nel donare, nel concedere
generosamente, che dona con larghezza; prodigo. buonarroti il giovane, 9-254
: che spende con estrema facilità, prodigo; scialacquatore. guittone, i-9-26:
e le facultà nostre, che tu, prodigo e bestiale, con tua lascivia cerchi
, 13-8: morto sei qui mio prodigo compagno, / ma in ciel sei vivo
hassi a vantar che non tema chiunque prodigo è della vita, ma che sia scialacquator
munifica, con prodigalità; munifico, prodigo. guidotto da bologna, 1-84
. frugoni, 1-479: d'un signor prodigo servi avari, negano o difficultano ciò
. casini, i-182: ritornò il prodigo all'albergo del genitore, dopo aver
-sostant. fiamma, 1-95: il prodigo chiamano liberale, il dissoluto nominano buon
cerchio in su l'uscio a chi sia prodigo, come a una scuola e fabrica
ozi. tesauro, 4-148: [il prodigo] più non restandogli né con che
dissimulazione maestro: cupido dell'altrui; prodigo del suo. garibaldi, 3-98: ma
carnascialeschi. d'annunzio, iv-2-605: il prodigo artefice [paolo veronese] che parve
generoso. - in partic.: prodigo. guittone, xlii-10: come malvagio
occhi del fido ed affettuoso servo il figlio prodigo del vangelo. comisso, 12-31:
è un manichino fiabesco accanto al figliol prodigo che ricerca il padre, accanto al
; ma il liberale, e il prodigo. /... / io mi
avaro che n'eri, ne se'diventato prodigo e ne sborri tante.
poco o niente, / a zigoli né prodigo né avaro, / al falco voratore
d'annunzio], del resto figliuol prodigo di poesie e pletorico di imagini e
. brignetti, 3-67: dal prodigo parroco pio, mecenatesco, e materialmente
titon vecchiezza illanguidì; fia meco / prodigo forse il ciel di giorni, e
la sostanza altrui, se sia eccessivamente prodigo ed eccessivamente avaro, e se sia
adietro debitamente avute care, stoltamente diventa prodigo, e, quelle non con misura donando
lungo patimento da giovane meschino, vecchio prodigo, non temperò. cesarotti, 1-xxiv-229
, agg. ant. generoso, prodigo, liberale. guittone, xxviii-21
medici il vecchio, lxxxviii-n-56: il prodigo verrà un avar mida /...
scagliuola: dono / spanto da un prodigo affine, accresciuto / dalla mia mano.
2. figur. dissipatore, scialacquatore, prodigo. -anche sostant. c.
e nel più ha avuto assai del prodigo, adducendo per esempi il principe doria,
le cose, che, per poter esser prodigo nel donare a'musici, cacciatori e
non porre limite alle spese, essere prodigo, vivere e spendere splendidamente. tommaseo
misurato nel biasimo, liberale, anzi prodigo nella lode, cerca il bene ed ama
è giusto una scarica mostruosa a quel prodigo di suo figlio. -immane,
la maniera larga della narrazione e il prodigo colorito della descrizione e il drammatico movimento
. cattaneo, i-307: il figliuol prodigo del vangelo..., ridotto che
prodigalità; estremamente generoso, liberale, prodigo delle proprie ricchezze. collenuccio,
lungo patimento da giovane meschino, vecchio prodigo, non temperò. f. negri,
contemperò la maniera larga della narrazione e il prodigo colorito della descrizione e il drammatico movimento
dicesi a proposito del costume di uomo prodigo e scialacquatore. -tanto piovve che nacque
nostra colpa, appena riconosciuta, e prodigo di tenerezze insperate. ma questo sembra un
o nicchia, con cui il figliuol prodigo chiamava i porci. lustri, 1-3-92
la sponda / del fiume, quel prodigo vecchio scuote / il lembo pieno, e
con una cosa: esserne generoso, prodigo. -farsene onore, farsi onore: donare
primato della sua professione di orafo, e prodigo s'è mostrato nel lodare le di
bell'oratorio sopra il soggetto del gliuol prodigo, che egli medesimo aveva composto in
, 71: procurarò con tesserle prodigo delle mie rime far- lemi conoscere per
i sudditi in pace, sarà avaro o prodigo, ma non tiranno.
, xxxiv-319: io [il figliuol prodigo] era morto, ed or son
così mostra per la parabola del figliuolo prodigo, lo quale tornando allo padre fu
: otto imperadore, da giovinezza, fu prodigo e vago e gratissimo appresso a nerone
. salvini, 39-v-66: chi è prodigo è infestato da un vizio che benissimo
a. cattaneo, i-307: il figliuol prodigo del vangelo..., ridotto
/ il troverò con qualche garzon prodigo / a far qualche pa- struccio
per lungo patimento da giovane meschino, vecchio prodigo, non temperò. a. campana
vecchio maggiormente pazzeggiò effeminato, irreligioso, prodigo. bacchelli, 13-603: la gioventù s'
/ così sparnazzatore che e'pecca in prodigo. f. badoer, lxxx-3-98: peccano
sprezzo dell'interesse, come l'ingegno prodigo per l'abbondanza del peculio.
dalla consolazione / che a casa il figliuol prodigo è tornato, / fé rialto;
cose proprie malmena e consuma. un prodigo spensierato e un pellaio. 3.
vie conduce tifi / mi facesse signor prodigo cielo, / non torceria de'miei pensieri
d'este] meritava le laudi che prodigo troppo gli sbraciava; il mondo sa
che sì affettuoso di cuore, sì prodigo di mano faccia del sordo alle querele
tuo signore, pigliando persona del fìgliuol prodigo. -prendere la persona di qualcosa:
[s. v.]: un prodigo fa piazza pulita, spendendo il suo
d'annunzio], del resto figliuol prodigo di poesia e pletorico di imagini e di
. f. casini, i-183: d prodigo era l'istesso che poco poi fu
f. casini, i-183: il prodigo era l'istesso che poco poi fu chiamato
parenti ed amici; l'avaro, divenuto prodigo, affrancava con trenta franchi anche una
[il francese] liberale e più presto prodigo, non essendo gentiluomo alcuno che m
è giusto una scarica mostruosa a qual prodigo di suo figlio e mi ammonì, quanto
le smargiassate e prodezze di cui era prodigo nei racconti, e dandogli alla fine dello
. pròdico *, v. prodigo. pro die, locuz
, agg. ant. che è molto prodigo, che spende eccessivamente, senza misura
* prodigalis, deriv. da prodigus (prodigo), col suff. dei superi
è partita dalla larghezza, perocché u prodigo non dà le sue cose, ma il
senso concreto: atto o comportamento da prodigo; spesa o dono fatto in modo sconsiderato
, iv-1-37: fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza
a sua volta da prodigus (v. prodigo). prodigalizzante (parti pres
sua volta da prodìgus (v. prodigo), col suff. degli aw.
descritto. = comp. di prodigo. prodigare, tr. {
. atto, comportamento o atteggiamento da prodigo. p. petrocchi [s
'prodigata ': atto o vanto da prodigo. = voce di area pist.
come non dee, sì è detto prodigo. busone aa gubbio, 1-234: il
reame: è uomo che è detto prodigo, quanto uomo da cui è dilungi
forteguerri, il quale era stato sempre prodigo e avea parecchie figliuole da marito.
che a'populi piaccia più il principe prodigo che lo avaro. b.
le facuità sue comportano...; prodigo è quegli che sopravanza. s.
... è tanto profuso e prodigo che il re dubita, dandogli carichi grandi
[il francese] liberale e più presto prodigo, non essendo gentiluomo alcuno che in
fu largo, nel soddisfare alle mercedi prodigo quasi; verecondo e modesto. palazzeschi
la sponda / del fiume, quel prodigo vecchio [il tempo] scuote / il
il vizio della prodigalità e il prodigo gitta via il suo. buti, 1-309
dubio più uno principe che abbia del prodigo, che uno che abbia dello stretto;
doverebbe essere il contrario, perché il prodigo è necessitato fare estorsione e rapine,
e nel più ha avuto assai del prodigo. de luca, 266: ne'prodighi
. d. vasco, 409: il prodigo non è già per questo solo che
, i-274: non mi date del prodigo perché noi merito. tutto quello che spendo
stampa periodica milanese, i-229: ogni prodigo è un nemico pubblico, ed ogni economo
da far luogo all'interdizione, e il prodigo potranno dal tribunale essere dichiarati inabili e
a dio. -figliolo o figlio prodigo: chi, dopo una vita dissoluta
così mostra per la parabola del figliuolo prodigo, lo quale tornando allo padre fu
. passavanti, 44: quello figliuolo prodigo e sviato... ritornò al padre
., 1-4-263: come quel figliuolo prodigo del vangelio, ritorniamo a lui [
per far la festa del ritrovato figliol prodigo. diodati, 2-79: égli per le
, della dramma trovata e del figliuol prodigo dimostra la misericordia di dio riverso i peccatori
impudica almeno con l'esempio del figliuol prodigo, condotto per soverchia lussuria a pascersi
. giuglaris, 159: il figlio prodigo... con 'l solo proposito di
]: 'il ritorno del figliol prodigo ': di chi dopo avere scialacquato o
: non ti ricordi del 'figliol prodigo 'nel libro che leggevi da ragazzo
? moravia, xii-40: ero un figliol prodigo d'un genere particolare, il quale
cavalli, lii-1-256: tutto procede dal prodigo vivere de'francesi, li quali, spendendo
fede vostra. tasso, 9-36: prodigo del suo sangue, e de 1'altrui
intraprendente che non consente il dovere, prodigo del sangue, e dalla soldatesca è
da un conoscitore profondo e certamente non prodigo nel lodare. foscolo, xv-223:
, or ridendo, or mordendo, prodigo eternamente di tratti di spirito e di
. g. bassani, 5-283: era prodigo di lodi per tutti, e aveva
di cui il tanghero era stato sì prodigo col disgraziato somaro. -che
chi servo si fé di regia corte / prodigo di se stesso e non ha cor
riez: ivi avaro del tempo, qui prodigo di sudore. mascheroni, 8-11:
degno d'onor quanto nemico, / prodigo di se stesso all'altrui bene. [
iv-1-37: fin dal principio egli fu prodigo di sé. moretti, i-632: giunta
savio e di buon consiglio - troppo prodigo. - di che? - di consigli
misero è ben chi vuole / comprar prodigo et egro / una stilla di gioia,
riputazione, di cui non fu mai prodigo in questo genere carlo, non avendo
laynez, accusando il padre francesco di prodigo della sua reputazione. foscolo, xiv-
amasse il proprio onore, sarebbe sì prodigo dell'altrui? -troppo sollecito.
fausto da longiano, iv-249: non fui prodigo in ispedire né avaro in ricevere:
busca, 2-207: l'essere tanto prodigo nel tirare a'nimici consuma e le
sua natura quanto avaro nel dare, prodigo altrettanto nel dire, fece in biasimo delle
vantator guerriero / trovar mai fine a prodigo discorso. pallavicino, 1-51: il
come gran cantante colui il quale, benché prodigo ne'suoi ornamenti, sa contrassegnare la
la maniera larga della narrazione e il prodigo colorito della descrizione e il drammatico movimento
da grandi, che 'l vostro cosi prodigo donativo? chiari, i-137: quella prodiga
amarissima. cattaneo, iv-4-334: fate prodigo dono di quel libro agli elettori, ai
. moretti, 15-292: disgraziatamente e prodigo il nonno. il nonno fa ìa sua
fin da principio oreste ne era stato prodigo. -con riferimento a dio o
dio diviene oggi nelle piazze di cafarnao sì prodigo di onnopotenza che neppure supplicato offerisse
farsi credere ch'egli [dio] sia prodigo d'un tal tesoro [la gloria
lo stile a te destina / con prodigo favore il dio ch'è biondo, /
di lacrime / e di fiori sarà prodigo amore. 9. che è molto
e per quanto il mondo moderno sia prodigo di belle donne, si presentò né
, 48: a padre avaro, figliuol prodigo. = voce dotta, lat.
occhi del fido ed affettuoso servo il figlio prodigo del vangelo, e lo commiserava come
nel conservar il denaro quanto il padre è prodigo nel donarlo e profunderlo. loredano,
ant. dimostrarsi (anche esageratamente) prodigo, magnanimo; offrirsi come amico e alleato
generoso, talora in modo eccessivo; prodigo. petrarca volgar., ii-13:
sessa... è tanto profuso e prodigo che il re dubita, dandogli carichi
; spargi quei chicchi, / prodigo e cauto, tra due filari; /
michiele, ii-220: mentre il cielo prodigo comparte / a lui di poesia pungente
procurai di non avere nemici, non fui prodigo in ispedire né avaro in ricevere,
, vi-3-134: anche l'operaio, prodigo per affetto paterno, è sovente lieto di
ad un rettore de puopolo, l'essere prodigo overo avaro? fioretti, 2-4 (
colerico è piloso, fallace, racondo, prodigo, audace, astuto, magro,
come il lussurioso, il goloso, il prodigo. tasso, n-ii-515: io per
. palmieri, i-142: si diviene prodigo quando per vizio si consuma il ragunato
lungo tempo. 8. diventare prodigo, largheggiare. seneca volgar. [
dubio più uno principe che abbia del prodigo, che uno che abbia dello stretto
doverebbe essere il contrario, perché il prodigo è necessitato fare estorsione e rapine, lo
cappello, lii-9-10: è realissimo, anzi prodigo. a. tie- polo, lil-5-149
quest'opera segna il ntomo del figliuol prodigo prokof'ev in pa tria
di lacrime / e di fiori sarà prodigo amore. /... / né
avaro, chi rederà? forse un prodigo. guerrazzi, g-i-150: ora qual figlio
il lussurioso, il goloso, il prodigo. bruno, 3-698: la prudenza,
nulla falsità è reperta; / simoniaco o prodigo noi veggo. 2. verificare
. passavanti, 44: quello figliuolo prodigo e sviato,... ritornò al
. soranzo, 43: quando vi feci prodigo restrinsi / in voi quei don ch'
tutto rabbellì più che privato / lusso prodigo d'oro, e quel di sculti /
, / ché a casa il filiuol prodigo è tornato, / fe'rialto; pelar
egli amasse il proprio onore, sarebbe sì prodigo dell'altrui? tommaseo [s.
troppo rilassato et entri in concetto di prodigo, perché anco quello è dannato.
e liberale o, per meglio dire, prodigo di quello poco che avea, et
figliuoli rimproveri questo governo, avido e prodigo, ambizioso e servile, e questi
forteguerri, il quale era stato sempre prodigo, e avea parecchie figliuole da marito.
corsini, 13-8: morto sei qui mio prodigo compagno, / ma in ciel sei
lii-15-55: il re è liberalissimo, anzi prodigo, dando tutto quello che ha senza
. sacchetti, v-168: tra il prodigo e l'avaro, qual è il mezzo
ii-244: credete voi che quel misero figliuol prodigo si sarebbe mai risoluto tornare al padre
non vuol miseria': il fallito è prodigo. o chi sta per fallire ostenta agiatezza
duca, non più ministro e giocatore e prodigo e matto, farà saltare que'milioni
privo di beni di fortuna per essere stato prodigo dei tesori sperando d'acquistare con essi
, e in modo che più presto prodigo che liberale era reputato, mancandoli denari,
il qual era un gran giocatore e prodigo, tal che sbaragliava quanto aver
avaro che n'eri ne se'diventato prodigo e ne sborri tante! 13
: una genova sbrindellata dove il figliol prodigo del dopoguerra è solo con i propri simili
bresciani, 6-i-177: mentre il fìgliuol prodigo scapestrava ne'suoi traviamenti, il buon
priorato, 9-7: che il soldato sia prodigo della vita che tanto vale e 'l
propria riputazione, di cui non fu mai prodigo in questo genere carlo, non avendo
della povertà, cotanto più penosi al prodigo, quanto l'abito del godere glieli
scilacquar la roba o sia l'asser prodigo, per conseguente il conservarla è virtù
i sudditi in pace, sarà avaro o prodigo, ma non tiranno. guerrazzi,
e vanità; spendaccione, sprecone, prodigo. scialacquatamente quantunque volte io parlo
per tutti? 2. prodigo, scialacquatore (una persona).
x-612: guisa restava aggravato dalla fama di prodigo, scialacquatore, soggetto a sconcerti di
poco o niente, / a'zigoli né prodigo né avaro. = deriv. da
con la tenacità scorticatrice che 'l ricco prodigo con la profusione ostentosa. = nome
e so all'erta o prodigo sempre d'anatemi. spetto (una
andare e non v'inviti: / da prodigo non faccia chi è petecchia. saccenti
. guiniforto, 154: sovrabbonda il prodigo in dare, perocché indiscretamente dà così
. salvini, 39-v-66: chi è prodigo è infestato da un vizio che benissimo può
... descrivendo la parabola del figliuol prodigo, dice brina /..
, 9-455: non dèe versar l'uom prodigo 'l sangue / e fra la
dote guadagnata. -ant. essere prodigo delle proprie cose. sercambi, 2-ii-220
zio, iv-2-605: egli, il prodigo artefice [il veronese] che parnemmeno
... / tal riguardar che prodigo s'avventi, / nuovo pesce inva-
riferimento alla parabola evangelica del fi- gliuol prodigo (luca, 15, 11-32).
della repubblica. e spacciarla da prodigo. goldoni, i-947: non gli darei
la scagliuola: dono / spanto da un prodigo affine, accresciuto / dalla mia màno
e sparnazza il suo, e pecca in prodigo. manzoni, fermo e lucia,
/ così sparnazzatóre che e'pecca in prodigo. b. davanzati, i-106: germanico
. 2. incline a spendere, prodigo. malagoli, 396: 'spendioso':
396: 'spendioso': che spende molto, prodigo. = deriv. da spendio-,
ant che spreca, che scialacqua; prodigo; sprecone. iacopone, 14-45:
consolazione / che a casa il figliuol prodigo è tornato, / fé rialto; pelar
. g. bassani, 5-284: era prodigo di lodi per tutti, e aveva
volgar., 1-1-142: lo figliuolo prodigo è ristorato allo stato della prima gloria
: ivi avaro del tempo, qui prodigo di sudore; ivi di tesoreggiare non
così stillando va [il figliol prodigo] la vita in pianto.
cellerario] all'avarizia e non sia prodigo overo stirpatóre della sustanza del monastero.
, volubile et a caso come il prodigo. -molto limitato (una lode
fatti altrui sono stretto, ne'miei prodigo. ariosto, vi-361: -è egli possibile
egli paresse non tanto limosiniere, ma prodigo. bonghi, 1-230: « che mente
dubio più uno pnncipe che abbia del prodigo che uno che abbia dello stretto.
aperse, e accolse il nostro figliuol prodigo con quel maladetto misto di sussiego, di
, e tacciarlo da scostumato e da prodigo. alfieri, xv-114: di che lo
co'tavernai. aretino, 26-205: un prodigo, uno avaro, un puttaniere,
moglie. il liberale e il prodigo... / io mi tentenno,
scioglie. castellani, xxxiv-290: el prodigo gli dà danari e dice: « or
della povertà, cotanto più penosi al prodigo, quanto l'abito del godere glieli
. verri, 2-i-74: altronde egli è prodigo e mi obbliga ad un treno di
al triregno è nato, / versa prodigo un rio d'oro e d'inchiostro /
. vasari, ii-522: il figliuol prodigo, il quale stando a uso di
in una genova sbrindellata dove il figliol prodigo del dopoguerra è solo con i propri
otto imperadore, da giovinezza, fu prodigo e vago e gratissimo appresso a nerone,
il capitano bassà in vedere con sì prodigo versamento del suo sangue consumarsi più tempo
riferimento alla nota parabola evangelica del figliol prodigo). d'annunzio, 2-103:
avventurato, e non mi giudico tanto prodigo della mia felicità per rinunciarvi volenterosamente;
o niente, / a zigoli né prodigo, né avaro, / al falco voratore
ragione però che fossi accolto come il figliol prodigo. 4. sf. econ
8 marzo. vorrebbe, il figliol prodigo dell'azionismo torinese, una chiesa giudicante
e uno scherano, il chierico mamyrov prodigo di turpi consigli: entrambi segnati dalla loscaggine