in modo irreprensibile ma, anche, privo di genialità, di originalità, di
gode di una certa grazia ma è privo di originalità; che risponde al gusto
da un musicista esperto, diligente ma privo di genialità, di estro, di fantasia
bisognerà che il mezzo sia fluido e privo omninamente di resistenza all'essere aperto per
dei figli innocenti. -per estens. privo della compagnia di una determinata persona,
si gusta il vitto. -manchevole, privo. filippo da massa, lxxxviii-1-596:
delle loro imposte. 3. privo della vista, cieco. g.
discernere il vero o il bene; privo del lume della ragione; sopraffatto dalla
, che è proprio di chi è privo della vista. - alvorbesca'. a
, che ha corpo serpenti- forme, privo di arti, e rassomiglia a un serpentello
da un errore del volgo che lo crede privo di occhi, mentre in realtà ciò
e letter. condizione di chi è privo di congiunti, in partic. di figli
. òrbido, agg. ant. privo di discernimento, di senno, di
ant. e letter. l'essere privo della vista, cecità; incapacità funzionale
dei genitori; condizione di chi è privo di discendenti o è orfano. giustino
. orbo, agg. che è privo della vista, che non possiede la
alquanto vedere. 4. privo di luce o di luminosità, non illuminato
limitatezza di intelletto o per ignoranza; privo di discernimento e di perspicacia, stolto
, dei genitori, del coniuge; privo di figli, senza eredi; orfano
orfano; vedovo. -anche: estinto, privo di posterità (una famiglia, una
. 7. per estens. rimasto privo o sprovvisto di qualcosa; che manca
orbo è colui che di checché sia è privo. battista, vi-3-10: statua diventò
di tutti gli usi di quella e privo di spacciatura per se ne impipare.
. = dal lat. orbus 'privo '(e nel lat. tardo '
effetto lungo tempo, caccinsi in un orcio privo d'ogni umidezza...;
; che non esce dalla mediocrità, privo di doti pratiche, intellettuali o morali
capacità di patire. 14. privo di eleganza e di delicatezza, non
nel suo gazofilacio. 15. privo di artifici, di ricercatezza; semplice,
o imposto da un committente (quindi privo di ispirazione autentica e personale!.
causata da un uso negligente, disattento, privo di cura). -parte prominente
latina in modo scorretto, grossolano, privo di eleganza, senza osservare attentamente le
essere causata da un uso negligente, privo di cura). cantù, 2-46
gambo, talvolta assente, si presenta privo di anello e di volva. -orecchio
liscia a bordo sottile, e anche privo di pieghe a causa di uno sviluppo
non si accorge di nulla o è privo di discernimento (e ha valore iperbolico
, agg. che è o è rimasto privo di uno o di entrambi i
condizione, stato di chi è privo di entrambi o di uno dei genitori.
di chi si sente come orfano, privo della presenza e dell'affetto dei genitori
. condizione di chi è orfano, privo di entrambi o di uno dei genitori.
situazione, stato di chi è solo, privo di appoggio, di punti di riferimento
-orfano del mondo: chi è privo della patria. pascoli, 291:
3. figur. manchevole, privo, sprovvisto. battista, vi-4-75:
ricco,... ma non privo, ma anzi non orfano del rituale
voce 'orfano 'data ad un tronco privo di frondi. -privo di luce
e vespertine. -desolato, privo di ogni forma o traccia di vita
6. agric. alveare orfano: privo di ape regina. 7. biol
, corradicale del lat. orbus 'privo '(v. orbo).
un cosmo inteso in senso teosofico e non privo di risonanze orfico-cristiane. =
rinnova con regola costante, ma è privo di moto spontaneo e di senso.
-in partic.: poeta, scrittore privo di originalità, che utilizza forme espressive
dinoccolato, senza garbo né virtù e privo di sale dentro la zucca.
in anatomia comparata, quello che è privo di funzione e che presenta una struttura
d'innaffiarlo, quest'organo rimane immantinente privo della sua sensività. lucini, 4-211
tramontana (con valore aggettivale): privo di senso logico. carducci, iii-3-116
essi dall'assurdo che un essere intelligente sia privo al tutto di diritti, come sono
che ha l'asta uniforme ed è privo di grazie. = voce dotta,
che un tempo solo rendeva l'oriuolo privo d'ogni strepito o cicalamento degli urti e
il cervello fatto a orinoli: essere privo di giudizio. moniglia, 1-ii-490:
puro, di zecchino, zecchino: privo della presenza di altri metalli o di
non sottoposto a lucidatura o brunitura, privo di lucentezza.
è supero; il frutto ha embrione privo di cotiledoni. -in partic.: succiamele
el caso tanto amaro / che m'ha privo de pace e de trastullo, /
abbellimento letterario elegante e appariscente, ma privo di reale consistenza espressiva. -anche:
orrende palazzine neo-capitalistiche. -assurdo, privo di ogni senso. monti, vi-133
spropositi orribili del fanfani. 14. privo di valore artistico; che offende il
/ vostra diciate, se d'un occhio privo / è questo volto, se deforme
all'uomo (ma talora anche non privo di selvaggia bellezza: un luogo,
estetico (o anche quello logico); privo di ogni buon gusto; che urta
una birreria bavarese. 4. privo di attrattive fisiche, brutto, deforme,
/ addolcita risponde. -austero, privo di agi. tagliazucchi, 1-i-457:
nell'ortografia. 18. privo di finezza e di eleganza, disarmonico,
paesaggio dirupato e selvaggio, talora non privo di bellezza; distesa spopolata, priva di
con uso iperb.: oggetto brutto o privo di gusto; opera, in partic
orrore, e fu sacrilego insieme o privo di senno, chi pensò...
. medie. sviluppo intellettuale normale, privo di alterazioni. 2. disus
5. per estens. scritto privo di qualsiasi valore e significato o anche
per inquietitudine. 10. privo di un orientamento (culturale, etico
una parte di un ambiente chiuso, privo di finestre o scarsamente illuminato o non
, stonato; sordo, cupo, privo di sonorità (un suono).
osmosi attraverso il tegumento (un organismo privo di apparato digerente).
vedere l'ossadura di un corpo morto privo di carne e vedere un medesimo corpo
indegni. 3. statico, privo di vita, di vitalità. de
forme fisse (il pensiero); privo di duttilità, di espressività (la parola
. -mancare di ossa: essere privo di nerbo, di personalità.
, essenziale (un discorso); privo di abbellimenti retorici, di elementi superflui
8. arido, desolato, privo di vegetazione (un luogo).
9. freddo, poco caloroso, privo di cordialità (un sorriso);
agevole a farsi che da seme / privo d'ogni color nascan le cose /
preossea. -tessuto osteoide: tessuto osseo privo di sali minerali. lessona,
ostessa (con valore aggett.): privo di eleganza e finezza, plebeo.
e in unco. 11. privo di attitudine (a compiere determinati gesti
cm di diametro; l'animale è privo di sifoni e di bisso, il
enormemente e rendere in pratica impossibile o privo di effettivi risultati lo svolgimento dell'attività
23-62: orlando, di pietà questo dì privo, / a suo poter non vuol
offuscato; distolto dal retto intendimento, privo di lucidità (una persona, la ragione
. letter. l'essere smussato o privo di spigoli vivi; qualità di ciò che
e aguzzo o tagliente; spuntato, privo di taglio (uno strumento, un'
-che ha il contorno arrotondato, privo di punte (una foglia).
e tenace. bigiaretti, 11-42: privo di ogni volontà, ero fervido soltanto
vivere troppo placidamente, in un ozio privo di stimoli e di interessi. slataper
-contribuire a rendere banale e privo di mordente un uso linguistico.
, dell'umidità; l'interno è privo di poste con uno spazio di 1
di colore aranciato e privo di verruche, ma il riconoscimento sarà
l'essere banale, assolutamente prevedibile e privo di originalità (e ha valore iron
: banale, troppo comune, privo di ogni originalità. segneri,
desta alcun interesse, che è considerato privo di qualità speciali, che non esce
che ne sono la vittima; che essendo privo di quello stimolo della vita attiva ch'
interlocutori. -per simil. privo di una funzione precisa in una scena
, sarebbero. -inespressivo; privo di efficacia poetica (e anche linguistica
esprime equilibrio, misura e ponderatezza; privo di espressioni concitate e affannate; calmo
5. che trascorre nella tranquillità, privo di ansie e preoccupazioni (un periodo
, calmo (il mare); privo di asperità (un paesaggio).
: sciocco, babbeo. -anche: privo di grazia nelle fattezze e nella fisionomia;
deficienza di sensibilità morale... privo di ogni gusto in ogni sua parola
or vo piangendo che di lor son privo. a. f. doni, 146
, flemmatico, sereno, tranquillo, privo di preoccupazioni. scala del paradiso,
placi- dità, improntato a mitezza, privo di aggressività; calmo, sereno.
carta velina. 8. privo di lotte, di liti, di discordie
degli stessi. -quieto, privo di turbamenti, di ansie. foscolo
conseguire papa urbano. -unico, privo di contraddizioni. bruno, 3-1080:
bassa. -per simil. spavaldo, privo di ritegno. baldini, i-6526:
paesaccio, sm. paese privo di attrattive, brutto, desolato,
paesétto, sm. piccolo paese, non privo di attrattive, ameno, ridente.
), sm. paese piccolo, privo d'importanza, di risorse, di attrattive
nostro aversar, ch'è d'ogni pace privo, / e chi gusta suo civo
, uomo dappoco, senza carattere, privo di energia e di volontà o che,
caratterizzati da becco corto, ricurvo, privo di lamelle, due ali molto robuste
, in partic. mantello o cappotto, privo di garbo (e ha valore iron
palla di un quattrino: essere completamente privo di denaro. guadagnoli, 1-ii-142:
sbiadite o biancastre di diverse gradazioni; privo di vivacità e di intensità, sbiadito
tu sei morta. 4. privo di vivacità e di intensità, sbiadito,
di muntz. -arrendevole, pavido, privo di carattere, di personalità, di
furberia. 6. aeron. aerostato privo di gruppo moto- propulsore costituito da un
pallóne volante), sm. aerostato privo di gruppo motopropulsore. alfieri, i-246
spera poi che m'avrà di vita privo, / d'ogni bell'arte e di
. sm. plur. gruppo di uccelli privo di preciso valore sistematico (anche se
. attrezzo rustico ricavato da un ramo privo di corteccia, recante due o più
del bene, 2-76: deve poi esser privo d'umidità il ricetto, nel suolo
nelle colonie dei sifo- nofori, filamento privo di cellule urticanti che svolge funzioni tattili
indica un ambiente o un gruppo politico privo di idee e posizioni proprie e disposto
9. avviato alla decadenza o privo di vitalità e di idealità; torpido
valore aggett.): futile, privo di fondamento (una notizia, un discorso
lo più s'indossa sotto la giacca, privo di maniche, di falde e di
pancreatoprivo, agg. medie. che è privo di pancreas in seguito a intervento chirurgico
. gr. nayxpéato ^) e privo (v.). pancreatosi,
pane: perdere il lavoro, rimanere privo di mezzi di sussistenza. fagiuoli,
mal levato: uomo da nulla, privo di energia e valore. a
salsiccia. -nutrimento intellettuale povero e privo di nerbo; dottrina banale.
/ non lo potrai veder del spirto privo: / spezzato tutto, sempre sarà vivo
uovo. -uovo col panno: uovo privo di guscio e ricoperto unicamente dalla membrana
emanazione o manifestazione di essa, pertanto privo di essenza propria) e in panteismo
chim. acido pantoico: acido pantotenico privo di p-alanina. = deriv.
4. figur. comportamento esibizionista, privo di serietà e decoro. beltramelli
scernere dal rosso il paonazzo', essere privo di ogni capacità di giudizio. rosa
di forma tonda con fondo piatto, privo di tesa, di dimensioni variabili (
). -iron. papa debole e privo di energia. tommaseo [s.
discorso o scritto prolisso e farraginoso, privo di costrutto. zena, 1-398:
figur.: tessuto stilistico molle, privo di nerbo. scarfoglio, 112
un contesto ipotetico): essere assolutamente privo di scrupoli morali. l.
comportamento o di pensiero; illogico, privo di senso e di giustificazione; irragionevole,
spesso risultandone addirittura un capovolgimento; privo di consequenzialità (un avvenimento).
mente. 4. figur. privo di poteri effettivi o della possibilità di
, agg. colpito da paralisi, privo della normale funzionalità muscolare, costretto all'
apatia. -intorpidito dall'ozio, privo di vivacità. tarchetti, 6-1-142:
dadi del 'whist '. 5. privo di traffico e di animazione. gozzano
i tratti dello scroccone famelico e privo di scru poli, docile
parassiti dell'oggetto. 18. privo di necessità e di significato; inutile,
di chi è mantenuto da altri perché privo di autosufficienza economica. fogazzaro, 1-40
mortali. bruno, 3-883: io privo de l'ergastulo corporeo dovenni vagante spirto
che usa uno stile sobrio, semplice, privo di eccessi retorici. -con connotazione negativa
anche da un legame puramente giuridico (privo di base biologica), ma considerato
era, fin dall'adolescenza, rimasto privo de'parenti, ed esercitava la professione di
da me. -estremamente modesto, privo di sontuosità. caro, 8-845:
perpendicolare rispetto al terreno, verticale, privo di inclinazione. castriotto, 35:
, astruso, incomprensibile o confuso, privo di chiarezza. panzini, iv-717:
veglia: discorso, narrazione, racconto privo di ogni credibilità; chiacchiera inconcludente,
ridondante e retorico ma per lo più privo di originalità di pensiero e di contenuti
l'uomo era un giocatore sfortunato, privo di ardire, e consumava la sua mediocre
1-717: io son poi del cuor privo, / s'io la veggio ballare,
-non avere né arte né parte: essere privo di mezzi di sussistenza e di redditi
. ant. e letter. che è privo di cariche pubbliche (un individuo)
3. posizione, atteggiamento parziale, privo di equanimità nel giudizio. delfico
13: oimè, sei tu così privo de partiti che non sappi ritrovare qualche
nemmeno passabile. -in partic.: privo di particolare eleganza (un'espressione,
. impiegato con mansioni molto modeste, privo di ogni potere decisionale.
, sm. tipo di ago grosso e privo di punta, usato per fare passare
1-305: piangi, sventurato amante, privo / d'ogni tuo bene che per el
9. elettrotecn. che è privo di sorgenti localizzate di forza elettromotrice.
caratterizzato da tonalità tenui, sfumate, privo di colori accesi e brillanti. rebora
polenta pasticciata ». 2. privo di nesso logico, farraginoso (uno
metalmeccaniche e commerciali. 3. privo di coordinamento nei movimenti e nell'esecuzione
. s s -essere privo di senso logico, di un significato
un pasto asciutto: essere squallido, privo di piaceri. rubino, 191:
2. per estens. discorso privo di senso logico. varchi, 3-98
di proposito e ne resti poi affatto privo nelle giuste occorrenze d'obligo indispensabile.
di belvedere]... sembra privo di quella morbidezza che si vede con tanto
tenera al tatto, cedevole alla pressione; privo di consistenza, coesione e compattezza,
una composizione musicale); scorrevole, privo di asprezza (un modo di parlare
. 14. oref. torbido e privo di trasparenza (una pietra preziosa)
8. atteggiamento studiato e falso, privo di spontaneità, di rispondenza interiore o
ora patisco molto di lettere e son privo affatto. -subirne le conseguenze (
, il corpo, il viso); privo di luminosità e di freschezza, opaco
psicologismo patologico, clinico. 4. privo, occasionalmente o costituzionalmente, delle caratteristiche
, i-288: è certo miserabile cosa tesser privo de la patria, spogliato de le
spaurito. -anche: pavido, privo di coraggio. giamboni, 80:
, ma di dimensioni più piccole e privo della lunga coda negli esemplari maschi.
maestoso ed elegante, talvolta non privo di un'accentuazione enfatica. incerto
. -in senso concreto: scritto letterario privo di senso comune. pulci, vi-98
imprudenza (o ne è caratterizzato); privo di ragionevole motivazione; dettato da follia
dei liberali. -che è privo di via d'uscita, di soluzione;
nostro aversar, ch'è d'ogni pace privo, / e chi gusta suo civo
in teorica. 4. chi è privo di discernimento o ha scarse capacità intellettuali
? -con uso aggett.: privo di creanza e buone maniere, maleducato
roma, magistrato di basso grado, privo della sedia curule, che si occupava
autonoma, partecipando alla discussione ed era privo di suffragio deliberativo, dovendo semplicemente aggregarsi
senza la minima variazione; che è privo di originalità e di inventiva; che
le bellezze del cielo, onde or son privo? i. meri, 11-40
passeroni, iii-276: un vero dotto è privo d'ogni vizio: / se voi
gran pelago di gioia che, restando quasi privo di senno, saltò fuora del bagno
, pelado, pellato). privo di peli o di capelli; che ha
ne levò pelate. 2. privo di peli; che li ha persi per
. 4. per simil. privo di vegetazione arborea, di erbe o
di estraneo e pellegrino, del tutto privo di letizia, e quasi una necessità
, un'opera d'arte); privo di difetti, perfetto. boccaccio,
atteggiamento o un comportamento eccessivamente spregiudicato e privo di scrupoli. manzoni, fermo e
il pelo: essere o divenire insensibile, privo di scrupoli, nel contempo assumendo atteggiamenti
pelo addosso a qualcuno: restare completamente privo di denaro. lanci, 15:
solo missionario per ospizio, questo resterebbe privo del sagramento della penitenza. manzoni,
, 'l dì che fu ai vita privo, / era, se non avea la
giornalista, comportandosi in modo venale e privo di scrupoli morali. - anche sostant
.): allegro, spensierato, privo di preoccupazioni. canti carnascialeschi, 1-478
. pass, penuriare), agg. privo, carente, mancante.
o anche spirituale; che ne è privo. - anche sostant. anonimo,
/ e perderò chi d'onestà fu privo. varano, 1-303: s'egli s'
o appare fuori luogo, futile, privo di attualità e di importanza. carducci
valore aggett.): inutile, privo di funzionalità. guarini, 2-25:
-perduto del corpo e della mente', privo di qualsiasi facoltà e sensibilità, in
foco / perduto resteria. -assolutamente privo di qualcosa. fazio, i-12-40:
: io son qua povero peregrino, privo dolcemente della presenzia de'padroni e della
, le preordina. 2. privo di pause o interruzioni; continuo,
perènto, agg. letter. disusato, privo di attualità. soffici,
eccellenza che non può essere superata; privo di difetti, di lacune, di mancanze
all'essenziale, ritruovandosi però per lo più privo dell'intonicatura ne'muri, non che
fissa servendomi con il suo sguardo perforante privo di simpatia. -molto intenso e
solevi, ahimè, che prima / privo di luce il gran signor di deio /
mondo corrotto e cattivo, / di perpetuo privo, / perpetuo non dà stato o
avuto perseveranza, questi non sarebbe stato privo della sapienza né quello delle forze. c
1-85: l'ignominia di poter essere privo di ciò che faceva la prova pubblica e
molto scosso, sconvolto interiormente; privo di serenità, inquieto, ansioso
incapace di suscitare interesse e attenzione; privo di personalità. roberti, ii-395:
20. che induce noia e tedio; privo di originalità, di interesse, di
in modo goffo, rozzo e faticoso, privo di perizia e di eleganza o anche
è verisimile in giovane uomo) tesser privo di bellissima e onestissima moglie. salvini
avanti. -occhio di pesce: privo di espressione. montale, 8-183
sezione appiattita formata dalle ossa premascellari; privo di denti e squame, di colore
ciò che risulta superfluo, inadatto, privo di valore (in un'opera o in
riferito al materiale ridotto in polvere e privo di vuoti). m.
locuz. avere la mano pesa: essere privo di tatto, di discrezione.
in modo infausto, disgraziato, del tutto privo di prospettive positive, rovinoso.
bevanda). -anche: scarsissimo o privo di valore nutritivo. romoli, 204
debole chiarore, da poca luce; privo di luminosità (un colore).
come fosse nulla! 5. privo di discrezione; che si manifesta con
pezza (con uso aggett.): privo di vita, di forza morale,
frammisto di elementi eterogenei o discrepanti; privo di uniformità e armonia; disordinato,
agg. ridotto in estrema miseria, privo di mezzi economici e del necessario per
sf. condizione di chi è privo di mezzi economici o costretto a mendicare
. indurito, tenace, coriaceo, privo di morbidezza (un organo o una fibra
1-296: se il bambino ha da esser privo una qualche volta d'un piaceruzzo.
. -blando, poco energico e privo di effetti dannosi (una medicina)
2. figur. che ha un corpo privo di forme (una donna).
. carro merci con sponde basse o privo di esse. soldati, ix-24:
farle pianeggiare. -essere calmo, privo di moto ondoso (il mare)
, agg. disposto in piano, privo di pendenza. bea, 7-10
, un percorso senza disliveùi eccessivi; privo del tutto o in gran parte di
. 2. figur. agevole, privo di rischi, di avversità, di
lionate galleggianti intorno. 3. privo di scabrosità, di sporgenze, di disuguaglianze
liscio e piano. -poco aggettante; privo di sporgenze o di rilievi (un
piana lo premi. -figur. privo di particolarismi, perfettamente unificato.
eccessivo sforzo intellettuale per essere compreso; privo di espressioni oscure, di allusioni;
svolge su un percorso assolutamente pianeggiante e privo di ostacoli (e fra quelle incluse
rinnova con regola costante, ma è privo di moto spontaneo e di senso.
. -essere al pianterreno: essere privo di risorse economiche, averle esaurite completamente
anat. elemento corpuscolare del sangue, privo di nucleo, del diametro da 1,
peccato! -aderente al capo, privo di volume, di vaporosità (la
profila uniforme (l'orizzonte); privo di onde, in calma assoluta (l'
costituito da case tutte ugualmente basse; privo di costruzioni che s'innalzano sulle altre
7. figur. insignificante, banale, privo d'interesse e d'intimo valore;
; che si svolge sempre uguale; privo di avvenimenti degni di nota, di
novità; monotono; banalmente quotidiano, privo di originalità; che non offre occasioni
. poco interessante, scarsamente stimolante; privo di problematicità, banalmente rassicurante; scontato
, vieto e, in partic., privo di originalità stilistica. -anche: che
slanci, da entusiasmi. -anche: privo di volontà, d'iniziativa singolarmente autonoma
disgustoso. -figur.: testo letterario privo di originalità e valore (v.
, sebbene ad altro indirizzo, non andava privo di un certo piccante. oriani,
sei stato tu, come il più privo di serena rispondenza fra le tue parti,
13. poco intenso e vivo, privo di autentica forza interiore (una sensazione
è di modestissima condizione e del tutto privo di autorità o ascendente (spesso in
intellettuali, sentimenti gretti e meschini; privo di ideali, incapace di iniziative coraggiose
e abitudini sempre uguali; che appare privo di prospettive, monotono e angusto (
2-4 mm, di colore grigiastro, privo di ali e dotato di unghie ben
corra ogni stella. parini, xii-104: privo di rimorsi, / col dubitante piè
prete. -restare a piè: rimanere privo di aiuto, in una condizione
altre volte. -senza piedi: privo di firma (una lettera).
-dai piedi di argilla: debole, privo di forza e di autorità.
i piedi addosso al nostro tempo come privo d'ogni virtù e bene.
una piega. -essere esatto, privo di errori o difetti. baldini,
un'opinione o da un pregiudizio; privo di ostinazione e pervicacia; che si
opportunisticamente o per debolezza alle circostanze; privo di coerenza morale o politica (un
è vero che l'essere io stato privo di questi soccorsi possenti mi avrà privato d'
/ e di speranza di salvarsi privo, / degli orecchiuti bracchi e seguaci
, minerale compatto, per lo più privo di splendore metallico o di aspetto salino
sonni di pietra. -figur. privo di emozioni e di sentimenti, insensibile
cuor di pietra', per denotare un uomo privo d'ogni compassione e pietà verso l'
viene apposta. -individuo inerte, privo di vitalità. c. bini,
ora siamo pietrificati. 7. privo di vivacità intellettuale e di reattività morale
. 2. figur. poeta privo di ispirazione e di talento, autore
. strumento a fiato simile al flauto, privo di chiavi e con sei o otto
una pignatta. -edificio massiccio e privo di eleganza. barilli, i-193:
ben mischiato, / sia della grazia privo / vostra così celeste, / s'eternamente
avere un aspetto inerte e pesante, privo di dinamismo. e. cecchi,
sornione. -impacciato nel parlare, privo di scioltezza. fausto da longiano,
buon pinàce di manico sicuro, / privo deu'ago. = voce dotta
, causano una raccolta di materiale purulento privo di germi. - anche sostanti
che esposto all'aria si oscura, privo di tenacità e di elasticità, che
piombo. -appesantito, intorpidito; privo di agilità. govoni, 609:
tridattilo, privo del piccolo dito posteriore, è la
, / che son d'ogni speranza privo e nudo. sacchetti, vi-135: tutte
una rendita o un guadagno sicuro e privo di rischi. bandini, 2-i-155:
cm di apertura alare e ha muso privo di appendici, orecchie larghe e arrotondate,
sec. xix, tipo di pastrano privo di maniche e fornito di mantellina ricadente
).. figur. avido e privo di scrupoli. iusti, 4-i-205
capo. 3. figur. privo di scrupoli; illegale, abusivo.
dicesi 'spirito piroacetico'un liquido etereo, privo di colore, più leggiero e più volatile
da due sillabe brevi (ed essendo privo di tesi e di arsi è considerato
il corpo ovale e depresso, talvolta privo di ali posteriori, lungo circa 1 cm
cane, a forma di martello e privo di pietra, batte su una capsula
conduce una vita di stenti e privazioni; privo dei mezzi di sussistenza. -anche,
sfamare! -vile, spregevole, privo di autentico valore. graf, 1-255
, grossolano, di scarso talento, privo di sensibilità. -anche, al figur
pitturazzo, sm. spreg. pittore privo di talento. lomazzi, 4-i-90:
uccellino / in volar fin al sol privo de piume. romoli, 216: l'
suoi sintomi, ma che è obiettivamente privo di un'attività specifica nei confronti della
-che digrada dolcemente (un pendìo); privo di asperità (un paesaggio).
14. terso, sereno; privo di perturbazioni atmosferiche; immobile, in
. 2. per estens. imitatore privo di originalità nell'ambito della scienza,
. che copia l'opera di altri, privo di originalità. marinetti, 2-i-416
può mancare e, se esiste, è privo di apertura anale; la fecondazione è
platonico. 7. che è privo o che prescinde da qualsiasi osservazione o
-soltanto intenzionale, puramente dimostrativo; privo di conseguenze pratiche. betteioni, iii-334
. ma sono un omaggio platonico, privo d'ogni pratica utilità. de roberto,
vive. 9. inelegante, privo di leggiadria e di venustà di forma
fa prò). -figur. privo di originalità, di efficacia espressiva (
, quale restato in quella tenera età privo de'padri, fu raccolto da un rinegato
sottordine di crostacei dopepodi con l'addome privo di arti natatori. =
non è per questo che sia totalmente privo il sonetto di poeticheria. 2
critico prolisso, pedantesco, insulso e privo di gusto. dossi,
miriapodi chilopodi con il corpo depresso, privo di occhi e il tronco formato da
politicato, agg. ant. ripulito, privo (di mezzi economici).
opinione, di solito per opportunismo; privo di coerenza. - anche sostant.
attitudini, poco avveduto e prudente, privo di lungimiranza o, anche, intrallazzatore,
capacità e attitudini, di mentalità ristretta, privo di lungimiranza o, anche, intrigante
luca, 126: la sterilità e tesser privo de'figli era una specie di mancamento
e letter. liscio, levigato, privo di scabrosità. - anche: lucido
, dello scrittoio. -per estens. privo (o apparentemente privo) di asperità
-per estens. privo (o apparentemente privo) di asperità, di rilievi;
-per estens. limpido, trasparente, privo di impurità (l'acqua);
stile, ecc.); puro, privo di contaminazioni dialettali o straniere; affinato
o straniere; affinato, corretto, privo di forme erronee o improprie (una
di stile, o con un linguaggio privo di volgarità, di allusioni oscene.
inabile a governare un pollaio: essere privo di ogni capacità di comando.
, lo acconciò in modo da lasciarlo privo di sensi sul pavimento della stanza polluta.
; il tessuto colpito dall'infiammazione è privo di aria, perciò compatto, e
16-12: or, se di voi son privo, / lasso, come rimango? e
animale ovino (pecora o capra) privo di coma. fanfani, i-141:
chiuso in un sacco o guaina, affatto privo d'ali, di ossa cretose e
da signori. pirandello, 8-35: non privo d'un certo sprezzo lieve lieve,
-senza polso, senza polso e lena: privo di sensi; esanime. dolce
odore della polvere: essere del tutto privo di esperienza militare. tommaseo [s
con la sabbia. -smorto, privo del colorito naturale. tramater [s
abbandono. 8. antiquato, privo di attualità o interesse, noioso in
. 2. milit. terreno privo di edifici, posto fra la cortina
alare, per essere tutto scassinato e privo di quel pomo d'ottone solito ad
portanti sono conficcati nel muro, essendo privo di sostegni a terra. sacchetti,
-fondato su un'opinione corrente, privo di un riscontro oggettivo. cesarotti
chiuse. 6. inelegante, privo di leggiadria e di venustà di forme
2. agg. figur. rozzo e privo di scrupoli. filippo degli agazzari,
3. opera o spettacolo del tutto privo di valore, che provoca disgusto e
4. componimento letterario o saggio privo di valore artistico o scientifico.
come ero io e son rimasto, privo di qualunque attitudine alla declamazione ed al
. 2. figur. discorso privo di senso logico, insensato, stupido
antonio, in villa, d'ogni invidia privo, / e mover sassi da un
luce sua con grave scorno, / privo di luce, il portator del giorno.
che lo caratterizzano. -porto aperto: privo di difese naturali, rada. -con
un solenne portone di quercia scura, privo affatto di maniglie..
quelli di che molto scarseggia o è privo affatto il museo di pavia. pellico,
3. caratteristica di un vino privo di asprezza, che ha aroma e
-che si innesta sul tronco in modo privo di eleganza (la testa).
-regolato dalla moderazione e dalla tranquillità; privo di turbamenti, di eventi clamorosi e
10. dettato da misura e ponderatezza; privo di espressioni concitate, affannate o eccessive
un'argomentazione); stilisticamente equilibrato e privo di eccessi; che rifugge dall'oratoria,
volgari, scritta con linguaggio corrente e privo di ricercatezze, diffusasi dalla seconda metà
fantasticavano. -che esprime disincanto; privo di sentimentalismo. piovene, 3-147:
fedeli. 13. semplice, privo di sfarzo o di lusso; modesto,
?? delfico, ii-439: privo... per la mia posizione e
un, l'altro dal caso, / privo già quei del posolino estremo, /
/ ed uom di vita e di conforto privo / è possente a tornar beato e
erano attossicate, le quali lo fecero privo della vita del mese di ottobre dell'
-aperto alla molteplicità del reale; privo di pregiudizi. pasolini, 14-283
tanto vorrei che facesse chiunque mi ascolta privo di dio per le schifose posteme della colpa
6. figur. non fondato criticamente, privo di intima coerenza logica; appreso in
(una teoria, una disciplina); privo di riscontro nella realtà (un'affermazione
. cesarotti, 1-xxviii-267: il popolo, privo d'ogni diritto d'autorità e posto
sciate beneette da deo. 3. privo, sfornito (in relazione con un compì
grosso mandrone, / d'ogni lum privo, d'ignoranza figlio, / povero d'
essere poesia. -scarso di inflessioni; privo di musicalità, di grazia (la
, quale si può trovare fra chi è privo di beni materiali. pulci,
di modesta condizione sociale; semplice cittadino privo di ricchezze, di potere, d'
un altro. 3. individuo privo di spiccate qualità, di personalità limitata
, avente valore generale e permanente ma privo delle forme solenni di una vera e
realtà concreta; pragmatico. -anche: privo di formazione accademica. manzoni,
-pratica dei dieci: in firenze, consiglio privo del diritto di voto che, dal
motto. bandi, 229: cairoli rimase privo di sensi sul lastrico,..
determinato campo di attività, ma è privo delle relative cognizioni teoriche (per lo più
precario1. precàrio1, agg. privo di stabilità e di sicurezza; malsicuro
malsicuro, incerto. -in partic.: privo di autorità o di stabilità politica,
ordinato da risultare noioso. -anche: privo di fantasia, caratterizzato da intelligenza limitata
centrava più preciso. -strettamente funzionale, privo di incertezza (un gesto).
orribile storia, d'un bambino così privo di tutto, d'un uomo così
2. spreg. prefetto incapace, privo di polso. tommaseo [s.
riconosceva... il suo rapporto privo di distacco verso se stesso, la nevrosi
era una preghiera / ma altro così privo di senso, / privo di pietà
ma altro così privo di senso, / privo di pietà, privo di assolvimento,
senso, / privo di pietà, privo di assolvimento, cos'era, / paura
monte fiorito: or ch'io son privo / di lei che in pregio un tempo
. -con uso aggett.: privo di valore artistico. cesarotti,
giudizio preventivo affrettato o avventato, privo di giustificazione razionale o emesso a
) di a. hitler. -anche: privo dei caratteri poi impressi dall'ideologia nazionalsocialista
e in modo artificioso, affettato, privo di naturalezza, poco spontaneo.
esatta, si sentiva schiacciato da quell'uomo privo di grammatica e di scienza che traversava
gli occhiali. il suo naso, privo di quell'arnese che ne attutiva la sporgenza
e reso dalla regia auttorità insufficiente e privo d'ogni prerogativa. faldella, i-4-111:
. cinem. abbozzo di sceneggiatura ancora privo di indicazioni tecniche. = voce dotta
/ gittato in terra e da lor mensa privo, /... / ché
pio destinato a un chierico già ufficiante privo di prebenda o a un chierico studente
for- mole. 3. privo di sobrietà e di gusto; appariscente,
. 2. troppo comune, privo di originalità o di particolare significato;
dispera! -condizione propria del peccatore privo della grazia divina. uguccione da
corporea, ma l'attributo è così privo di letizia, così povero, così
poi che son di speranza al tutto privo / e che amor pur mi voi per
d'ottenere la primogenitura della povertà, privo e sé e i suoi anche della
solo pezzo e di linea diritta, privo di cucitura in vita.
fé sembianza. = deriv. da privo, sul modello di onoranza, rimembranza,
(part. pass. ant. anche privo, senza desinenza). rendere qualcuno
, senza desinenza). rendere qualcuno privo, sfornito, sprovvisto (per lo
mi dirai: non t'ho de arbitrio privo. / l'è ver, ma
se medesimo. 2. rendere qualcuno privo della presenza, dell'affetto, della
, ché me n'ha sì morte privo 7 e fatto mi ha gran torto,
colletto [miracoloso] che mi avea privo di tre figliuoli [votati al sacerdozio
/ zefir me vesta quel che borea ha privo. -sottrarre, portare via qualcosa
impadronisse. bernardo, lii-13-357: fu privo due volte della dignità di primo visir
. 8. rendere un organo privo della completa funzionalità; annichilire, ottenebrare
il tuo voler, ti sei / privo d'ogni tuo bene e a me
e non l'avendo de compor me privo. a. dandolo, lii-14-167: con
(una cerimonia). -anche: privo della consueta solennità. navagero, lii-1-342
che possedeva prima; che è rimasto privo di qualche cosa, in partic. di
sacra senza colpa. 2. privo di una dote o di una qualità fisica
della vita privato. 3. privo della compagnia di una determinata persona,
, iii-289: soffrirei con pazienza di restar privo delle lettere degli amici, se non
formarsi in istatua, si dice esser privo di quella forma in atto solamente perché ei
, comp. da pnvus (v. privo) e dalla radice di gignère '
, comp. da prxvus (v. privo) nel signif. originario di p
). epicuro, 21: privo... d'ogni ben, colmo
estimate. erizzo, 3-299: vedendosi privo rimaso della sua robba, co'panni solamente
europei. foscolo, xii-669: stanco e privo di patria andrò ripensando al sicuro riposo
. cattaneo, iii-2-27: bertoletti, privo di viveri, smantellò la piazza; e
divenni, d'uno e d'altro privo. attribuito a cino, ii1-2-37: paura
paura avea, perch'era del cor privo / e perché amore mi stringea sì
possente / che folle mi fa gir, privo di mente. buonaccorsi, 167
167: di pensier carco e di speranza privo, / cerco, donna, fuggir
53: madonna, 10 son sì privo di me stesso / che pensando al mio
, / vecchio, d'anni ripien, privo di sangue. guarini, 207:
, a chi del tutto / non è privo di senso, 11 patrio nido.
1-455: lucrezio,... privo d'invenzione, volle meritar il titolo di
polsi, egli si trovò all'improvviso privo affatto della sua voce naturale. passeroni
, tesser bello, / se sei privo di cervello? cesarotti, i-xvi-1-281: a
ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno), l'intervallo è un
deltimposte intarlate, pieno d'impazienza e non privo d'inquietudine. mazzini, 28-140:
marx si dimostra in ogni sua pagina privo di amore. borgese, 1-11: sebbene
esatta, si sentiva schiacciato da quell'uomo privo di grammatica e di scienza, che
2-351: è un uomo gretto, privo di generosità, acido, meschino.
/ piangendo quello ch'è di vita privo. b. segni, 88: i
,... poiché sentirono esser privo di vita il principale autore di tutte le
erano attossicate, le quali lo fecero privo della vita nel mese di ottobre dell'
[s. v. j: 'privo della vista ': cieco. '
della vista ': cieco. 'privo di senno, di senso comune ':
testi, i-85: muto e di sensi privo / paride stava. forteguerri, 29-72
i-249: lo vide steso al suolo privo di sensi. -letter. in
, / rallegratevi voi, che sete privo / di tutto quel ch'io provo ognora
212: non fu mai guercio di malizia privo. -che non ha generato figli
stato e ricchezze, ma de'figliuoli privo. 3. che è stato
cino, iii-68-5: trovandomi di sua veduta privo, / del nanto che m'abbonda
fui vostro, e se di voi son privo / via men d'ogni sventura altra
mio cor, ch'è di te privo. s. maffei, 7-73: mira
: era, fin daltadolescenza, rimasto privo de'parenti. giorgini-broglio [s. v
[s. v.]: 'privo di genitori, de'parenti ':
che seria diserto / se 'l fessi privo di tanta salute. deltuva, 34:
'l mio stile in qualche parte è privo / del dolce che versar suole elicona,
10-222: essempio del costume reo e privo di bontà, senza che forza o necessità
. frugoni, 1-2-88: so che privo di tua luce / altro cielo ti rappella
essere il suo [di dante] poema privo di passione. pananti, i-276:
anime turbate un sentimento ignoto ch'era privo della dolcezza primiera, esse conobbero alfine
era una preghiera / ma altro così privo di senso, / privo di pietà,
ma altro così privo di senso, / privo di pietà, privo di assolvimento,
di senso, / privo di pietà, privo di assolvimento, cos'era, /
/ imperio, che tanti anni è stato privo. -per estens. estinto;
per tua cagion del ciel mi veggo privo. lamenti storici, ii-222: in tanta
non resta vinto al primo incontro e privo / dell'alma, può ben dir che
atto] generativo / ragione gli porge privo, / ché fuor di quella legge /
. sottoposto a procedimenti di raffinazione, privo di scorie, puro (un metallo)
probità nel volto / mostrava, tutto privo de ambizione. guicciardini, viii-228:
; il romanzo, lasciato incompiuto e privo di titolo dall'autore, fu pubblicato
, che, colpa il vaiuolo, rimaso privo affatto della vista da bambino, non
venuti su dalla gavetta, del tutto privo di ambizioni artistiche, specializzato in film
: era, fin dall'adolescenza, rimasto privo de'parenti, ed esercitava la professione
forma della sezione retta di un solco privo di segnale (e di solito è un
ch'egli si industrii come uno schiavo privo di attributi legali, che gli si vincoli
comportamento, per lo più vizioso; privo di remore, che agisce senza misura
il dipeptide che ne risulta e quindi privo di gruppi amminici). =
20. conciso, sintetico; privo di enfasi e ridondanza (un'opera
e l'altra e chi non è privo del senso comune può con ogni agevolezza avvedersene
rinnova con regola costante, ma è privo di moto spontaneo e di senso. pascoli
corpo benché di genere totalmente diverso e privo di vita, il che chiamano essi putredine
proprie. 16. pulito, privo di sporcizia. -in partic.: tenuto
lat. proprìus, dalla locuz. prò privo 1 a titolo privato, personale '
in modo comune, banale o mediocre, privo di mistero, di fascino, di
agg. reso banale, meschino, privo di grandezza, di slancio ideale;
o dottrinale e didascalico, ed è privo di valore estetico (uno scritto).
donna celeste. 7. privo di fascino personale, di attrattive.
e discorsivo, sciatto e disadorno, privo di pregi estetici. carducci, ii-1-34
2. piano, oggettivo, privo di accensioni liriche (un tipo di
prigionia. 6. rendere arso, privo di saliva. moravia, viii-205:
che bisogna esser accorto / per decidere se privo / sia di spirto o se sia
difetto « runa fede comune... privo di fede siffatta, l'uomo si
campane. 6. figur. privo di ogni forza fisica, languente,
combattivo / risento e un cuor non privo d'antiche protervie rideste. bocchelli,
una qualche parte di cui egli è privo; tali sono un occhio di cristallo,
eliminas simo tutto lo spazio privo di materia e riunissimo i suoi
il gruppo prostetico dell'emoglobina, privo di ferro. = voce dotta
. croce, iii-27-90: qualche pensatore non privo di temperamento che le provenne [all'
ha aspetto e tono di centro minore, privo del movimento convulso e dell'attività febbrile
cresciuta in quell'alto umido paesello, privo anche d'acqua, coi pregiudizi angustiosi
-intellettuale rinchiuso entro angusti orizzonti culturali, privo di adeguato aggiornamento nei confronti dei fenomeni
ben provveduto. -mal provveduto: privo del necessario, dei mezzi di sostentamento
non uccida; ignudo, perché, privo di pietà, senza rimedio impiaga.
che si comporta come un acido pur essendo privo di gruppi carbossilici. =
pseudocèfalo, sm. mostro teratologico apparentemente privo di testa. lessona, 1210:
a differenza delle categorie spirituali, è privo del carattere dell'universalità { pseudoconcetto empirico
le proporzioni del diptero, ma è privo della fila interna di colonne (un
). pseudopessimismo, sm. pessimismo privo di autentico fondamento, derivato da fatti
). pseudorazionale, agg. privo di serio, di autentico fondamento razionale
gr. tardo 4'xóxeptu; 'privo di coma ', comp. da <
recente (postglaciale), con sporofito privo di radici e dotate di soli rizoidi
', perché ha il fusto quasi totalmente privo di foglie. psilotòpside,
trasparente, allungato e, negli adulti, privo di conchiglia e di sacco viscerale;
libertà, tradito da'lavori degli amici, privo del- l'affezzione... deluso
parole. -opera, scritto insulso, privo di valore. cesarotti, i-xl-88:
. uccello marino, il quale è privo di penne ed ha il corno vestito soltanto
gesto, comportamento spettacolare, ma privo di seria motivazione; pagliacciata, buffonata.
purezza di una lingua; l'essere privo di contaminazioni dialettali o straniere, di
liscio, levigato, regolare, privo di asperità. -anche: lucido, lucente
sono. -brullo, spoglio, privo di vegetazione (il terreno);
di vegetazione (il terreno); privo di boschi e foreste (una zona,
sono puliti. -scapitozzato, privo di rami (un albero).
sodaglie. -limpido, trasparente, privo di impurità (l'acqua, un
incontrollato. 3. scherz. privo di beni materiali (in relazione con
(lo stile); puro, privo di contaminazioni dialettali o straniere; affinato
o straniere; affinato, corretto, privo di forme erronee o improprie (anche
landolfi, 8-62: mi abbattei sul letto privo di fiato, di forze, colla
2. che manca di qualcosa, privo, in partic., di denaro
landolfi, 8-62: mi abbattei sul letto privo di fiato, di forze, colla
, si differenzia dall'interruttore in quanto privo della possibilità di permanere in posizione di
per natura ch'ei sia di rider privo, / ma, affé, questo sarebbe
: tipico dei- automa, del fantoccio privo di volontà propria e mosso da altri
2. figur. personaggio insignificante, privo di profondità morale e psicologica o ritratto
: il giorno pupillare rende il fanciullo privo in tutto dei comuni diritti. botta,
avere quel delinquente in mano e renderlo privo di questo beneficio del- l'immmunità,
: di tal composi- zion fui fatto privo, / ché un certo non so chi
. f f -anche: privo di vapori malsani, di miasmi, di
espedito delle deliberazioni. 16. privo di errori e impurità, in partic.
. -con connotazione spreg.: privo di marcata caratterizzazione stilistica. barilli
con una stanga da purgatori della vita fecero privo. tesauro, 2-287: ancor di
santo. 4. terso e privo di miasmi insalubri (l'aria).
perché dotato di salde virtù morali); privo di malizia; innocente, irreprensibile (
, afflitto e mal sicuro; / privo di chi il più bel fior ne cogliea
naso. 32. metall. privo di impurità, liberato dalle scorie,
'tempi. vivenzio, xxxvi-215: privo io di chiara cetra, privo e
xxxvi-215: privo io di chiara cetra, privo e d'armenti ne vengo, /
corno benché di genere totalmente diverso e privo di vita, il che chiamano essi putredine
non vi pare? 8. privo di vita interiore, infiacchito, snervato;
in pochi giorni spogliato di roba, privo di figliolanza, gettato sopra un montone di
, faceva paura. 13. privo di vita interiore, infiacchito, snervato;
della, di putta: uomo spregevole, privo di dignità; figlio di puttana.
di una puttana: uomo spregevole, privo di dignità. -amche con uso scherz
servitrice ». -per estens. privo di dignità (un sentimento).
-positivo, concreto (e anche privo di fantasia, un poco troppo terra
: che non può essere classificato, privo di una posizione o di un titolo
io divenni, d'uno e d'altro privo. idem, par., 23-46
rimmagine che ne dava un umorista non privo di qualità, ma talmente ignoto che
pria di un uomo mediocre, privo di spiccate e positive caratteristiche che lo
cittadina e ai proprietari terrieri che era privo nella francia prerivoluzionaria di una propria organizzazione
resuscitarle. 5. asservito, privo di dignità da gran tempo. mamiani
quatti. 5. piatto, privo di rilievi (una regione).
a un fiore di quattro petali stilizzato e privo dell'infiorescenza centrale (e nell'araldica
un solenne portone di quercia scura, privo affatto di maniglie. -fronda di
. ortes, xviii-7-62: questo misero privo di ricchezze e di ogni utile e
: maraviglia sarebbe in te, se, privo / d'impedimento, giù ti fossi
e limpidissimo gaudio. -equo; privo di inconvenienti (una soluzione adottata)
quieto, io. ant. privo. boccaccio, 1-i-516: o
povertà conduca. -ottenuto o mantenuto privo di fastidi, incomodi e pericoli,
tempo dopo. 17. che è privo di movimento o ha cessato di muoversi
di un titolo esclusivamente onorifico, privo di valore politico). amari
[il grande palazzo] diruto e privo del tetto in un paesaggio nevoso: una
alzate. 3. figur. privo di nesso logico, incoerente, confuso
.: ripiegato su se stesso, privo di slanci vitali; inaridito.
per estens. colmo di tranquilla fiducia; privo di inquietudine (un periodo di tempo
preparato uno o due giorni prima; privo di fragranza e di freschezza (il
tendaggio. -figur. antiquato, privo di attualità o di modernità. papini
di gesti; squisito, sottile (e privo di ogni volgarità). cesari,
cie, hanno fusto afillo, privo di radici e ridotto; la
altro. -ragionamento o discorso futile o privo di senso. p. e
fermò raggelata. -per estens. privo di passionalità e di partecipazione emotiva;
-per simil. reso gelido, astratto, privo di vita e di autenticità di sentimento
che si esprime in modo rozzo, privo di grazia. g. g
incantesimi e macchine... sarà privo del verisimile nobile. cesarotti, 1-i-20
raggricchiata e inerte. -stentato, privo di linearità e chiarezza. thovez,
. -sentirsi inetto, incapace, privo o svuotato di idee. deamicis
; abbassati, vergogna. 2. privo di consistenza, sodezza o turgidezza;
insieme senza disavantaggio. -uniforme, privo di sbalzi o di interruzioni. magalotti
intùito), e perciò non può essere privo d'intùito, cioè privo di pensiero
può essere privo d'intùito, cioè privo di pensiero. gentile, 2-ii-96: il
un nume. batacchi, ii-121: privo ornai dell'uso di ragione, / nudo
vivo, / trovandomi di sua veduta privo, / del pianto che m'abbonda,
riuscita a coprire il greto che, privo di rive, sembrava senza fine, i
nella tecnica edilizia, quando tale piano sia privo di gradini, non deve superare la
regno, che a tant'uopo era privo di soccorso così importante. g.
. 2. l'essere privo di attualità, vitalità e interesse (
dell'uso antico, fuori moda, privo di attualità, vitalità e interesse, vecchio
y l'essere o l'apparire privo di attualità, vitalità e interesse.
6. non più attuale, divenuto privo di interesse, sorpassato. tansillo
monda come una rapa: essere completamente privo di capelli. p. petrocchi [
. incline al furto, alla rapina; privo di princìpi morali, malvagio, crudele
. 3. figur. privo di vegetazione, brullo. e.
rapida calligrafia snodata. -sciolto, privo di impedimenti (un passo);
11. succinto, stringato, breve; privo di inutili ridondanze o di digressioni (
maestà della quartina. -conciso, privo di enfasi, essenziale (io stile)
aartano, 457: il nimico non totalmente privo di forza ha ripigliato lena; e
strimpellatore. -raschiatóre di cetra: verseggiatore privo di ispirazione poetica. monti, x-2-45
più tenero. -per simil. privo di vita (un luogo).
), agg. reso o divenuto privo di acqua o di umidità per azione dell'
t'impose d'escire. -figur. privo di denaro (un fondo monetario);
nulla. -per estens. arido, privo d'acqua (un luogo, il
rasciutta. 6. per simil. privo di freschezza; avvizzito. alvaro,
di parnaso. 7. privo di alberi, di vegetazione d'alto fusto
10. figur. rimasto o fatto privo di un bene (fisico o morale
proprietari. 5. dimesso, privo di solennità (uno stile, un
compiuto in suo nome da un rappresentante privo di poteri o che ha ecceduto rispetto ai
rattenuto nelle carceri dalla fortuna e ormai privo della speranza di mostrare all'italia qualche
stupido e rattratto. 2. privo in parte o in tutto della funzionalità
tuttora ravviluppato tra folte nebbie per andar privo di quell'ammasso di esperimenti e di osservazioni
li avvenisse di necessitade, elli sarebbe privo di tale raziocinabilitadé. = deriv.
del denominatore di una frazione quando è privo di radicali. -numero razionale: ogni
un'altra equivalente il cui denominatore è privo di radicali. -metrol. operazione di
minuzioso di fatti e notizie; autore privo di originalità che desume spunti, idee
-al figur., per indicare un sovrano privo di effettivo potere o incapace di governare
». -conciso, essenziale, privo di prolissità. cesari, ii-61:
luogo. mascardi, 5: sarei ben privo di senno, se dall'erario almeno
el mondo / e ciaschedun del paradiso privo. masuccio, 58: o signore mio
/ co'suoi seguaci, vien di vita privo. / parte orlando i tesor;
sincerità di note. -sterile, privo di vegetazione. stampa periodica milanese,
esprimersi in modo affettato, ricercato, privo di spontaneità. s. girolamo volgar
in cuffia... un signore privo di cadenze regionali. -medie. malattia
-basato su princìpi morali costantemente osservati; privo di qualsiasi sregolatezza (la vita).
, 1-85: l'ignominia di poter essere privo di ciò che faceva la prova pubblica
in questo triangolo è contenuto, resta privo eli regolar movimento, non vivendo in
6. che ha un decorso privo di complicazioni (una malattia).
rispetto a canoni estetici generalmente accettati; privo di imperfezioni, di elementi disarmonici,
architettonici di proporzione e di simmetria; privo di eccessi o squilibri di forma.
all'intento presente. -piano, privo di asperità (il letto di un fiume
in un organismo che ne è rimasto privo. la repubblica [24-viii-1989]
in un organismo che ne sia rimasto privo. -in partic.: somministrazione di soluzioni
a vivere ai margini della società, privo di assistenza 0 considerazione, in condizioni
non la riconcedessero, il re rimarria privo ai questo buon capo di rendita.
ch'egli pretendeva doversegli, dicendo esserne stato privo quasi violentemente dal re francesco ii.
. l'essere relativo o contingente, privo di valore assoluto, di necessità ontologica,
3. figur. luogo, ambiente ormai privo di vitalità, che conserva soltanto il
. -in senso generico: residuo privo di valore, scoria (in contesto
per che d'ogni salute io sono privo. » b. segni, 11-274:
agevole. mascardi, 5: sarei ben privo di senno, se dal- e
, incline al male, malvagio; privo di scrupoli nel cercare il proprio interesse
spada- gada. 6. privo delle necessarie doti, qualità morali o
lacrime e segreti. 9. privo di corrispondenza col vero; erroneo,
. ordine di uccelli corridori con scheletro privo di carena, a cui appartiene il
relative a un procedimento processuale, ma privo di potere decisionale. de
male e per la mancanza di pentimento; privo della grazia divina o della salvezza soprannaturale
che nella sola legitima, siché resti privo della restante eredità. vico, 4-i-976:
dalrarte del dire? mazzini, 86-121: privo della sola bandiera che possa restituir roma
un tronco nuovo in un paese meridionale privo di comunicazioni. soffici, v-2-
effetto, discorso altisonante e ampolloso, privo di un valido contenuto o di corrispondenza
degeneravano in un vero e proprio lavoro privo di retribuzione. -per estens. guadagno
muove strisciando sul terreno (un animale privo di zampe o dotato di zampe
figur. evidente, chiaro, semplice, privo di complicazioni; essenziale, schematico.
una macchina). -per estens. privo di aggetti, di sporgenze, di
-che ha percorso tendenzialmente rettilineo e privo di anse (un fiume).
furore. -innocente, puro; privo di colpe. panigarola, 2-336:
e de l'acuta foscina tagliente / privo e di reti impoverito e ignudo / mal
fu conceduto potè farsi da un predicatore privo della lingua de'paesani, riaffezionò alla legge
che della presenza di lui si resto privo. calandra, 6-38: madama enida non
non ha gusto. 3. privo di umidità, asciutto. bencivenni,
divide un fiume nei tratti in cui è privo di alveo. -anche: piccolo corso
-procedimento processuale basato su false accuse e privo di fondatezza giuridica. settembrini, iv-557
di irrisione e di sprezzo; individuo privo di scrupoli, mascalzone, farabutto.
corsini, 12-55: de'vitali / spirti privo riman simon sottini / gran ribaldone,
ne astiene. -in partic.: privo di pietà, refrattario all'amore.
culturale, artistico o politico) assolutamente privo di originalità in quanto ripete esperienze o
troppo 'chic', e un bimbo troppo privo di umanità per esser vita od arte o
un ercole, forte e franco, e privo d'ogni paura di ricaduta: onde
empio padre, / così d'umanità privo e d'affetto, / nelle viscere
riceve. pallavicino, 1-335: un moribondo privo de'sensi non riceverà tormento dalle punture
faccia richiamo. bernardo, lii-13-357: fu privo due volte della dignità di primo visir
far colei confusa. 3. privo di aperture. ariosto, 9-78:
non la riconcedessero, il re rimarria privo di questo buon capo di rendita.
sciocca baldanza di colui che nacque / privo di sale e cui la terra soffre /
assolutamente cattivi. 6. privo di determinate proprietà fisiche (una sostanza
in quanto provocato da assurde convinzioni o privo di ragionevoli motivazioni (un atteggiamento,
passaggeri erano rifinite. 4. privo di sostanze, ridotto in miseria.
manzoni, iv-673: un aperto rifiuto, privo d'una ragione sufficiente...
. - chi è totalmente privo di attrattive fisiche. moravia, ix-66
et arceo'. -risultare vano, privo di efficacia. stampa periodica milanese,
. -per estens. l'essere privo di vita e di movimento (in
posizioni militari); movimento del corpo privo di elasticità, di morbidezza. pascarella
. -tracciato con precisione meticolosa, privo di elementi divaganti o dispersivi (forme
, / che mandricardo avea di briglia privo. domenichi [plinio], 35-10
di rose e di gigli il volto è privo. b. corsini, 7-13:
quotidiano de'villaggi. -sobrio, privo di lusso. moretti, i-975:
che ha atteggiamento alquanto formale, privo di familiarità. -anche: che ha cura
argomentazioni in modo pedantesco, noioso, privo di interesse. goldoni, ii-213:
eccessiva permessività nei confronti di un comportamento privo di moderazione e di rigore morale,
pirandello, 7-521: alto umido paesello, privo anche d'acqua, coi pregiudizi angustiosi
). -anche: sfrenato, smodato, privo di ogni controllo nella ricerca del piacere
; poco saldo nelle proprie convinzioni o privo affatto di convinzioni; cedevole, arrendevole
: comportamento o atteggiamento vizioso disonesto, privo di fini morali, dissoluto, licenzioso
ultimata, come bollito in acqua e privo della caratteristica crosta bruna. tommaseo
. agric. tose. tipo di erpice privo di denti usato per ricoprire di terra
-infondere nuovamente l'anima in un corpo privo di vita. s. gregorio magno
arreca spasimo tale, ch'io ne rimango privo di sentimento. massaia, iii-69:
), sm. il poco (privo di valore, pregio o, anche,
. -con connotazione spreg.: lavoro privo di pregio. domenico da prato,
, pallido, freddo, muto e privo di movimento, come testa di morto
non eccelse doti morali e intellettuali, privo di ambizioni, di ideali. -anche:
le gambe. 5. basso, privo di solennità, semplice, di tono
e potersene cibare. 9. privo. bronzino, 1-268: più alte
peccaminosa, da tedio o angoscia); privo di malizia, puro. bonagiunta
vigenti in materia di circolazione, mezzo privo di motore, ma provvisto di dispositivo
muliebre). 11. scarso, privo. palladio volgar., 12-5:
omore. 12. ant. privo. tanaglia, 1-1227: quando el
avere gli orecchi a rimpedulare: essere privo di parte bassa. rore,
immeschimre. -anche: sentirsi piccolo, privo d'importanza. giusti, v-94:
. -con riferimento a chi è privo della libertà politica. tommaseo, 3-i-vi
frotte. 9. serrato, privo di comunicazione con l'esterno (un
. -per estens. isolato, privo di sbocchi. e. cecchi,
perché arrogante, violento, villano; privo di ogni torma di cortesia e di
scolopio censore, dopo varie rinettature, privo di riferimenti pericolosi.
ceresa, 1-1112: come potrò, privo e d'arte e d'arme? /
. buonaparte, 1-1-3: essend'io privo di lei e della roba, non volsi
accumulo di acqua in uno spazio ristretto privo di sfogo adeguato. lecchi,
un torzolo, cioè duro, tosto e privo di umore... più comunemente
pass, di rintristire), agg. privo di vigore, stento (una pianta
rintuzzata e transitoria. 4. privo di vigore espressivo (un componimento);
trovato. -seguace pedissequo, divulgatore privo di originalità di dottrine altrui.
/ vecchio, d'anni npien, privo di sangue, / poi che il foco
locale, per lo più piccolo e privo ai finestre, o armadio a muro
. 4. debilitato, spossato, privo di forze. baiardi, 18:
nerazio neri... era stato trovato privo d'ogni risorsa e mentecatto fra gli
persone riscaldate dal vino e... privo di dignità, rustico e ridicolo,
discernimento, di capacità di giudizio; privo di pregiudizi. magalotti, 23-07:
, 20-56: un linguaiolismo fiorentinesco non privo di fascino, è vero, e abbastanza
riunirsi delle loro estremità. -rimanere privo di saliva (la bocca, la lingua
in partic. la faccia); privo di morbidezza e di elasticità (la
, una parte di esso); privo di vivezza (gli occhi).
può risedere in soggetto alcuno che sia privo di forma sostanziale, per essere la
ministro che si trova a un tratto privo del potere e dell'autorità di cui era
loro. 8. sobrio, privo di eccessi, essenziale (lo stile di
un cosmo inteso in senso teosofico e non privo di risonanze orfico-cristiane. -traccia
visione ottica già colmo di verità e privo di vagheggiamenti stilizzanti. vittorini, 7-7:
. 2. figur. facile, privo di difficoltà. mamiani, 3-375:
? 6. fresco, candido, privo di macchie e imperfezioni (il viso
lizato con la terra, avendo il lume privo di quella risplendenza solare e tendente al
brividi e i sussulti vani di un piacere privo di rispondenza interiore. cassola, 5-203
sei stato tu, come il più privo di serena rispondenza fra le tue parti,
. -che grava in un ambiente privo di ricambio d'aria (un puzzo
pianure. 2. figur. privo di vitalità; incerto. lubrano,
ottusa, sentimenti gretti e meschini; privo di ideali, incapace di iniziative coraggiose
e abitudini sempre uguali; che appare privo di prospettive, monotono e angusto (
moglie è di travaglio, / tesserne privo non è men dispetto. f
è svuotato della sua funzione rinnovatrice perché privo di una dominante passione libertaria e si
gli affetti. delfico, ii-439: privo inoltre, per la mia posizione e
: enrico re di francia, quantunque privo, ritenne però sempre il titolo di
io, poi che ero di te privo, / o dolce luce mia, ma
. venne in gran parte a restare privo anco della ritentiva. -capacità di
è l'istesso che dire attonito e quasi privo di sensi per il ritiramento di muscoli
un luogo appartato o in solitudine; privo di intense relazioni sociali e piaceri mondani
alcune ammonizioni escomunicato da innocenzio iii e privo del regno, nella cui successione elesse
, sm. spreg. ciò che è privo di originalità, che è frutto di
quel gran re, che non sia privo di moltissimi beni che ancor vorrebbe;
privo d'un figliuolo molto reverente e amorevole
rovescio: mancare di senso, essere privo di logica. -perdere la mano ritta
berto, 13-22: a questo giardino privo di dolore di vivere - e di
a logorarlo, a renderlo banale e privo di efficacia espressiva (un genere letterario
di alto significato, e non è privo di importanza che sia esente dal senso
: fu [colosimo] capoccia politico non privo di abilità, giustiziere, rivendicatore;
si riversa isolier tremando al piano, / privo di senso e di vigore ignudo.
fa l'avarizia. -che giace privo di sensi, abbandonato. casoni,
della sua speranza? -sconvolto, privo di ordine. s. giovanni crisostomo
viveri un luogo che ne sia rimasto privo. siri, ii-1522: tutte le
cirripedi: hanno corpo non anellato, privo di membri e di bocca, in forma
, per esser il terreno spogliato e privo affatto di legname. ammirato, 1-ii-113:
che soggiorna in un luogo disabitato e privo dei servizi essenziali, portando con sé pochi
pergamena da rocca: considerare nullo, privo di valore (un documento, un atto
14-1-244: un tempo solo rendeva formolo privo d'ogni strepito..., conservandosi
salute e per?.. per rodere privo di libertà un tozzo di pane di
stile polifonico sacro 'a cappella', cioè privo di accompagnamento strumentale (con l'eccezione
-per estens.: povero, privo di agi (il tenore di vita
delle altre navi; ha scafo tondeggiante privo di chiglia, corazzato con spessori fino
scudo analogo alla rondaccia nelle dimensioni, privo, però, di decorazioni e ornamenti
petali con bottone al centro e normalmente privo di gambo, di smalto rosso o
che m'ha talor de la parola privo. summo, 1-iii-590: è immaginabile che
. che ha colore rosso stinto, privo di brillantezza. u. tommei
4. gerg. ant. chi è privo della vista, cieco. nuovo modo
generico, indica un oggetto liscio, privo di spigoli). -anche con riferimento
non vede che, infiacchito affatto e privo di nervo da sospinger oltre e terra
solo, vestito e coperto di cilizio, privo d'ogni mondana delizia. menzini,
ponderato (gesti). -irriguardoso, privo di cautele, sprezzante. b
. ed il cielo corpo essendo, essere privo di mutamento non può. ma quanto
ma don chisciotte persuaso,... privo cioè di quella dolce felicità del potersi
abruzzese. 2. non intonacato, privo di arricciatura (un muro).
(un edificio, un oggetto); privo di bellezza e di decoro architettonico (
. che si presenta informe, caotico, privo di distinzione e di forma (la
percosso ed incrinato. 18. privo di leggiadria, goffo, sgraziato (il
, una parte di esso); privo di attrattive (l'aspetto).
di rimostranza irritata. 36. privo di pregio stilistico; che non si eleva
è semmai un goffo 'naif'rozzone e toccone privo di esperienza vera. 3
non sa comporre né accompagnarsi e resta privo del miglior gusto, e della maggiore
», maurrasiano, assai sostenuto e privo di unzione ecclesiastica..., tono
inerti li trovò. -arido, privo di affetti (il cuore).
la grazia al coppiere. 15. privo di armonia, inelegante, grossolano,
l'alpe silente. -instabile, privo d'equilibrio (un'andatura).
pensato nei minimi particolari. -anche: privo di originalità, banale.
o espansive; che denota estroversione; privo di riserbo o ritegno (un desiderio
tuo augel l'occhiuta insegna; / ché privo di sua pompa egli non degna /
, accioché al tempo della guerra si truovi privo il nemico di quelle commodità per le
autofinanziato, ruspante. -spreg. privo di rigore scientifico, improvvisato, poco
6. rozzo, grossolano, privo di raffinatezza. ugurgieri, 247:
medicine. -semplice, disadorno, privo di artifici retorici (lo stile,
sozze o ecc.); privo di ornamenti. boccaccio, 9-18
collo. -in uno stile scarno e privo di artifici. gir aldi cinzio
estens.: conciso, scarno, privo di ornamenti o di elaborazione (uno
ceresa, 1-1113: come potrò, privo e d'arte e d'arme? /
13. sobrio, semplice, privo di ornamenti (una costruzione, un
, / che mentre più d'esseme privo geme, / più se n'affligge e
corpo simile a un piccolo calice, privo di peduncolo. = voce
3. gonna di taglio diritto, privo di modellature. tommaseo, 2-ii-68:
rapporto fra l'uomo e dio, privo di intermediazione ecclesiastica, nelle religioni riformate
tale provvedimento il colpevole veniva a trovarsi privo della protezione del gruppo sociale e passibile
,... e tuttavia non privo di qualche vantaggio -, gli era
nel cattolicesimo: impartito da un celebrante privo dell'investitura e dell'autorità richieste o
, 6-201: fu sacrilego insieme o privo di senno chi pensò...
di sacripanti. 4. individuo privo di scrupoli, mascalzone, farabutto,
l'altiera pianta. / l'esseme privo causa maggior lutti, / poi ch'
avveduto, pronto (un giudizio); privo di dubbi (una convinzione);
perducibile, anci essere frangibile e secco, privo de umidità, adonche pare che esso
umidità, adonche pare che esso sia privo di sale, solfo, argento vivo
sciocca baldanza di colui che nacque / privo di sale e cui la terra soffre /
or fa'per me un decreto / che privo io sia di così illustre pegno:
vie della vita, io stanco e privo di patria andrò ripensando al sicuro riposo
vorrebbe che stia. -figur. privo di struttura o di coesione interna e
3. brusco, netto, privo di gradualità. delfico, iii-451:
al salumaio: di nessun pregio, privo di interesse. carducci, 111-2-8:
d'innaffiarlo, quest'organo rimane immantinente privo della sua sensività, e, sebbene
popolo di dio? -avido, privo di scrupoli. leti, 4-9:
[agramante] e de la spada privo. lomazzi, 4-ii-578: più avanti
. -per estens. sereno, privo di preoccupazioni e di affanni. -in
sano. 11. sicuro, privo di pericoli (un luogo).
da tenere; essere sconcertato, disorientato, privo di risorse per affrontare una situazione o
. 4. per estens. privo di interesse o di novità, in
aperte. -figur. facile, privo di difficoltà (un testo).
. -anche: uomo senza carattere, privo di energia, di autorità, di
una città più importante e sviluppata e privo di autonomia amministrativa. tornasi di
lxxx-45209: con la figliolanza numerosa, privo di beni di fortuna per essere stato prodigo
dopo il pranzo dormii un sonno tranquillo privo di sogni. gozzano, ii-81:
sbaffato2, agg. che è privo di baffi, che si è rasato
, di sbagagliare), agg. privo ai bagaglio; liberato dall'impaccio dei bagagli
. (superi. sballatissimo). privo di fondamento concreto o di criterio;
mai. 4. tramortito, privo di sensi. g. roncaglia,
. oliva, 195: tu, privo di meriti, per biasimevole slancio di
/ e del favor di corte in tutto privo. -escluso dalla beatitudine eterna.
prezioso sangue. fiamma, 109: privo del migliore interno lume, / giacqui
sbando (con valore aggett.): privo di punti di riferimento, senza guida
. (sbarrazzato). sgomberato; privo di ingombri. falconi, i-13:
estinto il calore. -mancante, privo. cagna, 1-142: il sole
. 2. che è ancora privo di barba o di peli sul volto
-figur. lezioso, affettato, privo di vigore (un'opera, uno
pass, di sbardare), agg. privo di bardatura (un animale).
doveva cadérmi sbasita dinanzi. -spossato, privo di forze. documenti visconti-sforza, ii-355
mura. 2. figur. privo di forze e di risorse, stremato,
sbiaditi del commissario. 6. privo di originalità, di forza espressiva; mediocre
di sentimenti ricucinati. -fiacco, quasi privo di espressività (un attore).
queste pitture. 7. figur. privo di lucidità, ottenebrato. viani,
, di sbilanciare), agg. privo di equilibrio a causa dell'andatura veloce o
4. figur. bizzarro, bislacco, privo di logica; scorretto; imperfetto,
sbocca fuori della tomba affatto delirante e privo di sentimento. zendrini, vii-1253:
fiera azzannare. 2. figur. privo di ritegno, di moderazione nei comportamenti
.). sbocchettato, agg. privo della bocchetta di metallo (una serratura
(con valore aggett.): privo di soluzioni positive. borgese, 1-39
. che ha perso le borchie, privo di borchie. baldini, i-763
sbordellata, vacca! 2. privo di ritegno e di misura nell'agire e
pass, di sborrare2), agg. privo di borra, di imbottitura.
. -condotto in modo disordinato, privo di regole e di senso morale o
. sbraculato, agg. ant. privo di calzoni o con i calzoni allentati
3. insieme frammentario, assolutamente privo di coesione, di organicità.
. (superi. sbrigliatissimo). privo delle briglie o con le briglie allentate
già d'uomini cime? -totalmente privo di limiti e di controlli. montanelli
. sbriglio1, agg. letter. privo di briglie. borsi, 1-175:
gelso sbracato. -per estens. privo di foglie, rinsecchito (un ramo
. (sbuchiato). region. privo di una qualità morale o libero da
nella sua fuga. -privato o privo delfinvolucro, della protezione. pratolini,
soffia. 2. figur. privo di forze, debole, fiacco.
(una montagna). -anche: privo di vegetazione, brullo, arido,
severa sobrietà (un comportamento); privo di sentimentalismi (una passione)
titolo di spahì. 7. privo di eleganza, di raffinatezza, di delicatezza
pane. -umile, modesto, privo di ambizioni o pretese (un autore
scaciato1, agg. tose. rimasto privo di cacio (anche in un contesto
legno o di metallo, per lo più privo di ante di chiu sura
superi. scalcinatissimo). scrostato, privo di intonaco (un muro, una
uffici. 2. ant. privo di scorie (un minerale).
castello. -per estens. irregolare, privo di simmetria (un elemento architettonico o
a tutti. -per simil. privo del ferro (la zampa di un cavallo
i. -per estens. nudo, privo di riparo (una mano).
ha un aspetto misero, malridotto; privo di mezzi di sussistenza, di risorse economiche
scalzóne, agg. ant. privo di mutande (con valore spreg.
angelo di bronzo. 6. privo del rivestimento esterno (un proiettile).
. 7. sm. abito femminile privo di maniche. scamicióne, agg.
immagine. 5. ant. privo di capestro, libero dalla cavezza (
scapo, sm. bot. asse fiorifero privo di foglie che alla sommità presenta un
(ant. scapellato). privato o privo del cappello (una persona);
. -che indossa un abito talare privo di cappuccio. botta, 4-98:
. 2. per simil. privo del manto nevoso (una montagna).
-per estens.: scrittore mediocre, privo di talento e di originalità.
, di carattere episodico e occasionale, privo di effetti definitivi (ma anticamente può
. che non ha un carattere tipico, privo di elementi distintivi. savinio
dell'onore. 5. privo di misura o di ritegno, sfrenato;
catene scarco. 3. privo di affanni, preoccupazioni o turbamenti;
lauri e mirte, / di pensier privo e con la mente scarca. g.
scarco un seggio. 9. privo di nubi o di nebbia; sereno.
un tranello. 5. privo di rigore e di regole formali nelle
mani. -arido, secco, privo di vivacità (uno stile).
distraevano a osservarli. -del tutto privo di vegetazione. de roberto, yyr
capelli. 2. snello; privo di adipe. patrizi, 2-27:
a uido. 6. privo di inutili ridondanze, alieno da ampollosità,
di quelli di che molto scarseggia o è privo affatto il museo di pavia.
di giudizio: e di tutto è poi privo chi noi cura e lo disprezza.
scrivermi, e per non essere affatto privo di tutte le consolazioni mi vado ingegnando
-molto limitato nelle capacità intellettuali o privo di genialità. moneti, 31:
-alquanto modesto, poco ragguardevole o quasi privo di ogni pregio (un merito, un
agg. ant. preso a prestito, privo di originalità (un'opinione).
tre scartati. 6. ant. privo della carta di chiusura (una finestra,
l'alare, per essere tutto scassinato e privo di quel pomo d'ottone solito ad
. scasso2, agg. ant. privo. a. braccesi,
dal vialone. 4. privo dei ritegni della ragione, del pudore,
buccia d'arancio. 4. privo di chiusura, senza catenaccio (una
. servilmente, supinamente, in modo privo di originalità. carducci, iii-5-133
. per estens. servile, abietto, privo di dignità, (un comportamento,
; possesso legale di un uomo, privo di libertà personale e della stessa personalità
come di un bene economico, quindi privo non solo della libertà personale, ma
schiavitù, asservito a un padrone, privo della libertà personale. s.
della storia della civiltà. 4. privo della libertà politica, di autonomia, di
). schietinato, agg. privo delle virtù devote e del rigore religioso
s'imprime. -per estens. privo di ornamenti, di abbellimenti, di
, leale, spontaneo, sincero; privo di difetti morali, di vizi,
. -anche: ingenuo, innocente, privo di malizia. s. caterina da
nobiltà o da sincerità d'animo; privo di calcolo, di secondi fini, di
meticcio galeotto ruffiano. -semplice, privo di artifici, sobrio, scorrevole,
un attività 0 per quanto si ritiene privo di valore, del tutto inefficiente, assolutamente
se fosse gonfia di siero. -totalmente privo di bellezza, di leggiadria. -
tanto vorrei che facesse chiunque mi ascolta privo di dio per le schifose posteme della colpa
. schinellato, agg. ant. privo di vigoria, di forza fisica.
una chioma rada o ne è addirittura privo. tesauro, 3-203: il
ammonticchiate. 2. per simil. privo di fronde, spoglio, sfrondato.
contro a'popolani. -aperto, privo di riparo (un sentiero).
essi, no, di qual sia privo / lume più che terren, più che
lanciare da terra il modello che sia privo del carrello. si tiene il piccolo