in tutto fiore. 30. privo di delicatezza; grossolano, tonto,
un drappo, una stoffa); privo di eleganza, sciatto, trascurato (
un pennello grossolano, né un tocco privo di leggerezza. 2. ruvido
puote il grossolano. 3. privo di eleganza, sciatto, trasandato (un
loro bestialità. 6. privo di grazia, goffo, brutto (una
menti comuni e grossolane. 12. privo di eleganza e delicatezza, sia nella
. -bot. e zool. raggruppamento privo di un preciso valore sistematico (per
detti per transazione. -che è privo di moderazione o di ritegno relativamente a
luochi. 3. che è privo di grazia, rozzo. antonio da
non resta vinto al primo incontro e privo / dell'alma, può ben dir
/ l'amor tuo, di cui privo io non vivrei. mazzini, 77-385:
, una parte del corpo); privo di scioltezza, rigido nei movimenti (una
sublimità... è sentimento puramente privo di forma, inespresso e non-incorporato.
infanzia. 3. che è privo d'estensione spaziale. giov. cavalcanti
una sentenza, la giustizia); privo di vizi, puro, incontaminato,
. incosciènte, agg. che è privo di consapevolezza oggettiva sia del proprio essere
della capacità di intendere e volere; privo di lucidità mentale (una persona)
propria degli stati comatosi, del sonno privo di sogni, della perdita dei sensi
super, incostantissimo). che è privo di fermezza, di perseveranza (nei
, la fortuna. -ant. privo di forza d'animo, incapace di
volubile negli affetti e nei sentimenti, privo di fermezza e di perseveranza nei propositi
cuore suo. 3. letter. privo di realtà concreta, evanescente, incorporeo
amor. 2. disus. privo di creanza, sgarbato, villano,
. letter. incurante, spensierato, privo di preoccupazioni. lieta, incurevole
indecoróso, agg. che è privo di decoro, di dignità;
), agg. non definito, privo di caratteri peculiari atti a determinare e
, un colore); che è privo di contorni ben delineati (una forma
altrimenti che limitato. -che appare privo di confini. carducci, ii-2-296:
regola dell'universo. 6. privo di limitazioni, di controlli o di restrizioni
13. filos. ciò che è privo di limiti; ciò che è privo
privo di limiti; ciò che è privo di forma e inesauribile. rosmini,
è o si è reso o si ritiene privo di onorabilità e dignità morale sia per
merita stima, rispetto; che è privo di senso della dignità, dell'onore;
, mal fatto (un lavoro); privo di pregio, di valore artistico (
illativo. indelicato, agg. privo di finezze, di gentilezza d'animo
.. sono di una ignoranza incredibile, privo di quella vescica piena d'aria, se
caso. 3. irresoluto, privo di decisione, di fermezza; dubbioso
agg. ant. e letter. privo di devozione religiosa; scarsamente devoto.
... la estimava poco, e privo della gloria della mia grande opera.
indifensibile. indiféso, agg. privo di difesa, esposto ad azioni offensive
3. figur. che è privo di condizionamenti morali o psicologici; inesperto
intelligente ed anche libero, e tuttavia privo di ordine morale, quando gli oggetti
autorità di diffinire, né sono tanto privo di senno che in soggetto di dottrina io
simo). ant. che è privo di giudizio; irragionetamente. carducci,
(superi, indiscretissimo). ant. privo di discernimento; che manca di giudizio
. ant. che è incapace o è privo delle disposizioni naturali, delle condizioni,
resteranno indisposte. 5. ant. privo di proporzione, deforme. fasciculo di
stesso. 4. che è assolutamente privo di determinazioni; amorfo. - anche
via arianuova. 2. privo di elementi perturbatori; genuino, spontaneo
, 8-62: mi abbattei sul letto privo di fiato, di forze, colla
dote. 2. figur. privo, sfornito. pallavicino, 1-271:
che non è dotto, che è privo di dottrina, di istruzione, di cultura
. indottrinato, agg. ant. privo di dottrina, indotto, ignorante.
dell'acqua infinita. 6. privo di delicatezza, di morbidezza, di
ineducato, agg. che è privo di un'adeguata educazione intellettuale, di
, di una sufficiente formazione morale; privo di cultura, di istruzione; incolto
. 2. per estens. privo di attitudine, inidoneo; tecnicamente inesperto
rigore estetico; scomposto, imperfetto, privo di misura. foscolo, xv-477:
ineffettuale, agg. raro. che è privo di realtà effettuale. — anche sostant
e inesistente. 2. che è privo di corrispondenza con la realtà. b
; poco persuasivo, non convincente, privo di valore. varchi, 22-102
un negozio giuridico); l'essere privo di efficacia (v. efficacia,
superi, inelegantissimo). che è privo di misura, di grazia, di eleganza
inelegantissima penna. 2. che è privo di distinzione, di finezza; che
presto grassa e inelegante. — privo di gusto, di eleganza (un abito
. ineleganteménte, avv. in modo privo di grazia, di misura, di
inembrionato, agg. bot. disus. privo di embrione. o.
. innèrme), agg. che è privo di armi, disarmato. — per
inermi. 4. letter. privo, sprovvisto di qualcosa. aretino,
i greci. 5. bot. privo di spine e di aculei (una pianta
corpo, un suo membro); privo di movimento. d'annunzio, iv-1-907
cedimenti. -figur. che è privo di vivacità, di acutezza (l'
grava economicamente. -disus. che è privo di elasticità, non elastico (un
tecnologia dei conglomerati e delle malte, privo di funzione legante durante la presa (
pasticcio illustre. 2. privo di erudizione; semplicistico; rozzo;
), agg. non esercitato; privo di adeguato o sufficiente esercizio, addestramento
che non ha valore semantico; che è privo di significato, di carattere espressivo.
.). 3. che è privo di espressione, di vivacità (lo
un incontro comporta. 2. privo degli elementi fondamentali. calvino, 7-162
. inestènso), agg. che è privo di estensione, che non occupa spazio
all'ambito dell'estetica; che è privo di requisiti estetici, di caratteri artistici.
. antiestetico, disarmonico, brutto, privo di valore artistico. di giacomo,
tissimo). che è privo di attitudine per una determinata attività pratica
4. che è del tutto privo di ogni qualità, di intelligenza,
determinato bisogno; inadatto, inadeguato, privo di utilità, inefficace. g.
. -per estens.: che è privo di evidenza, di chiarezza; che
stupidaggine, sciocchezza; argomento inverosimile, privo di fondamento; fandonia, frottola.
infacèto, agg. letter. privo di spirito, di arguzia, di
infacóndo, agg. letter. che è privo di facondia, poco eloquente. -con
. arald. leone, leopardo infamato: privo dei genitali. infamato2 (part
d'ogni fede e di speranza è privo? alamanno rinuccini, 1-240: dubitiamo
infatuazióne, sf. condizione di chi è privo di senno; stoltezza, insensatezza.
dalla nascita di figli; che è privo di discendenza. ariosto, 20-29:
e insegnate dalla chiesa; che è privo di fede; eretico, miscredente.
di scultura o di architettura); privo di valore artistico, manchevole, inespressivo
luogo, una località). -anche: privo di bellezze e di doni naturali,
tempo sopra descritto. -che è privo di comodità, poco accogliente, poco
inghilterra. 14. poet. privo. menzini, ii-127: oh,
.]: che manca od è privo, che difetta, di ciò che il
/ io ti paressi, di te privo resto. trissino, i-7: messer giovanni
; inferocirsi. tentazioni, che è privo di forza morale. come m'inferma amor
simil. ant. brutto, vizzo, privo di freschezza (la pelle).
si è macchiato di una colpa; privo della grazia; affetto da tare,
buoni. 7. debole, privo di vigore, di forza (una persona
. sesso. 8. figur. privo di nerbo, di efficacia poetica,
inferme d'oggidì. 9. privo di doti morali, di carattere, di
12. ant. non sodo, privo di compattezza; che non offre un
rende. 2. figur. privo di ricchezza intellettuale e spirituale; incapace
diventato fiacco, debilitato, svigorito; privo di forza fisica, di energia; spossato
brontolìi dell'orchestra infierita. 5. privo di malleabilità (un metallo).
. 4. figur. diventare privo di efficacia, di validità, di
. 2. figur. divenuto privo di efficacia, di validità, di
pubblico. -divenuto incerto, insicuro, privo di ga- gliardia (l'animo)
3. figur. trascurabile, privo di importanza. e. cccchi,
ciò che è indefinito, indeterminato, privo di compiutezza. dante, conv
, agg. ant. non fine; privo di delicatezza, di onestà, di
pozzetti, 5-98: cadde in terra privo di senso, e restò tutto inflessibile
4-232: modesto uomo di lettere, privo di aderenze e d'influenza. -incarico
. inconsistente, ingiustificato, irragionevole, privo di fondamento (un concetto, una
mali della tirannide. 4. privo di energia, apatico, abulico; debole
condizione e aspetto di ciò che è privo di forma. -anche: deformità.
inidòneo, agg. non idoneo, privo di idoneità; incapace, inetto;
inintelligènte, agg. non intelligente; privo d'ingegno; ottuso, tardo.
d'innaffiarlo, quest'organo rimane immantinente privo della sua sensività. tarchetti,
personaggio serio della commedia dell'arte, privo di maschera e vestito alla moda,
dall'assurdo che un essere intelligente sia privo al tutto di diritti, come sono
alare, per essere tutto scassinato e privo di quel pomo d'ottone solito ad innestarvi
male, il peccato; che è privo di malizia. -in partic.:
in mio favore. 4. privo di consistenza e di interesse; frivolo,
innudo, agg. tose. ant. privo di qualsiasi indumento; spogliato, nudo
ferire. 4. figur. privo di determinate qualità o virtù, pregi
'. innumerato2, agg. privo dei segni della numerazione progressiva (un
inodóro { inodóre), agg. privo di odore; che non emana profumo
, aggiunto di fiore senza odore, privo d'odore, che non ha odore,
, agg. letter. non odoroso; privo di odore. tommaseo [
a offendere, a recare danno; privo di capacità offensiva; privo di malizia
recare danno; privo di capacità offensiva; privo di malizia, innocente; pacifico.
inonorato. inonorato, agg. privo di onori, di stima, di
un opificio, un porto); privo di clienti o di spettatori, deserto
inoperoso. 5. figur. privo di efficacia; insufficiente, inadeguato al
tutti e cinque. 3. privo, non fornito. bellincioni, ii-47
a i cari alberghi. 2. privo di nesso logico, contraddittorio, disorganico
: intemperante, incapace di moderazione; privo di freni, eccessivo, smodato.
. -ci). non organico, privo di capacità vitali; che appartiene al
3. figur. che è privo di organicità, di coerenza fra le
si rimarrebbono. -non rifinito, privo di abbellimenti (un oggetto, uno
italia. 3. figur. privo di ornamenti retorici, di artifici,
. croce, iii-25-173: un sentimento privo di ogni espressione sarebbe un'anima senza
landolfi, 8-62: mi abbattei sul letto privo di fiato, di forze colla testa
ant. che non usa circospezione; privo di precauzioni, incauto. bembo
stoltezza, da sconsideratezza; che è privo di ragionevole motivazione; folle, dissennato
insapiènte, agg. ant. che è privo di sapienza, di saggezza; incapace
[insapóro), agg. che è privo di sapore, insipido. - anche
stesso a disarmar insegno / col cor privo d'amor, carco di sdegno. lippi
illativo. insennato1, agg. privo di senno, dissennato. guittone
agg. (superi, insensatìssimo). privo di senno, di giudizio; che
scappata in città. 9. privo di senso, confuso, sconclusionato,
10. ant. e letter. privo di sensi, caduto in deliquio,
deliquio, esanime. - anche: privo di vita. buti, 2-788:
in chiaro cielo. 3. privo di vita; inanimato, inerte.
privato della sensibilità, della coscienza; privo di sensi, caduto in deliquio.
; impassibile, incurante, indifferente; privo di calore umano, crudele, spietato.
7. che rivela insensibilità, privo di espressione (il volto, l'
insensitivo, agg. letter. privo di sensibilità. -anche: inanimato
2. incapace di sentire, privo di sensibilità. gherardini [s.
insessuale, agg. letter. privo d'intenzione erotica, casto.
po'in ansia. 3. privo di perizia, di padronanza dei propri
tutto. 2. per estens. privo di interesse, di importanza, di
. che manca di personalità, mediocre; privo di attrattive, di caratteristiche personali che
o reso insipido. - anche: privo di gusto. slataper, 2-66
di brio; che non suscita interesse; privo di originalità; che è di mediocre
o anche insipidissime. -che è privo di fondamento, insulso, insensato.
che manca di una personalità spiccata; privo di caratteristiche, di qualità di rilievo o
degli umili. 2. ant. privo di ragione, irrazionale (un animale)
parlare di siena. 3. privo di soavità, di dolcezza (uno stile
. insoccórso, agg. ant. privo di soccorso, di aiuto.
ha un ceffo insofferìbile. 6. privo di attrattive estetiche; che non procura
agg. che non è stato risolto; privo di soluzione; irrisolto.
insostanziale, agg. letter. privo di sostanza, immateriale, incorporeo.
agg. (superi, instabilissimo). privo di stabilità intellettuale o emotiva; che
(la fiducia, una speranza); privo di certezza, non indubitabile (una
offre un solido e sicuro appoggio; privo di stabilità; malsicuro, malfermo;
foglie instabili e passanti. 6. privo di stabilità politica, soggetto a frequenti
volubile negli affetti e nei sentimenti, privo di fermezza e di perseveranza nei propositi
assolvere un determinato compito (in quanto privo delle qualità 0 della preparazione necessarie)
carattere di chi è poco intelligente, privo di personalità, di acutezza intellettuale;
-oggetto o dato reale insignificante, privo di intrinseco interesse; stupidaggine, assurdità
insipido, scipito. -per estens.: privo di sapore, di gusto.
opera d'arte, uno stile); privo di pregio, superficiale, scadente.
di vivacità (una persona); privo di personalità, fatuo; melenso.
un accordo, un giuramento); privo di validità (un atto giuridico).
av io. letter. privo, scevro, esente, libero, im
integri. -crudo, schietto, privo di attenuazioni (la verità, la
unicamente del progresso tecnico specializzato e quindi privo di senso generale, di grandi mutamenti
11 suo animo). -anche: privo di dubbi, di esitazioni. botta
superi, intemperolissimo). che è privo di temperanza; sregolato, sfrenato.
ottenebrato nella mente; reso o divenuto privo di coscienza, di ragione, di giudizio
inciviltà (un'età storica); privo di gioie, di soddisfazioni, tetro,
a punta secca. 3. privo di spontaneità, studiato, artificioso (
con altro. -anche di persona: privo di personalità, anonimo. monelli
nuovo intercluso, per cui mi trovo privo di lettere e giornali dal mese di
sofferto da un popolo neutrale a restar privo ed interdetto dal commerciare con una intera
me, prevaleva il suo carattere autoritario, privo di scrupoli, interessato e diffidente.
). -per estens.: morto, privo di vita. - anche sostant.
fosse di sua natura a un viver privo / quasi d'ogni contento e pien
questa sia intiera. -perfetto, privo di difetti. petrarca, 14-9:
ponte b è interrotto. 9. privo di continuità, discontinuo (il decorso
. e f. dir. disus. privo (per minore età o per una
intiepidato. 2. figur. privo di fervore, di zelo. s
, mi ha intepidito intanto che, privo di forze e di consiglio, mi sono
è, e non piccola, tesser privo della frequente comunicazione della presenza, et
tozzetti, 5-98: cadde in terra privo di senso, e restò tutto inflessi-
-incapace di commuoversi, indurito, privo di vitalità, insensibile. de
divenuto tisico, deperito, debilitato, privo di forze. -in partic.:
fame. 4. figur. privo di originalità, di vivezza, di
sentiva tutta intontita. -inanimato, privo di vita. boriili, 5-26:
). reso o divenuto torbido; privo di limpidezza, di trasparenza; insudiciato.
, monotono, incessante. -anat. privo della naturale limpidezza (una parte trasparente
agg. reso o divenuto torbido; privo di limpidezza, di trasparenza. -
rendere un arto o un membro temporaneamente privo di sensibilità o di mobilità (
una difesa. 3. privo di forza, di efficacia; debole,
intormentito. 4. figur. privo di lucidità, di fervore, di entusiasmo
simil. che è in stato letargico, privo di vita (il suolo, la
. 3. per estens. privo di fervore, di fede, di
sta intozato. 2. privo di scioltezza, impacciato, legato.
uomo, il quale può rimanersi piuttosto privo di pitture e di sculture e di
umidi. 5. figur. privo di vigore, di energia (un atto
a bere ad alcuno lo rende intruonato e privo di mente. a. f.
temeva quegli che, riducendoli, dovesse restar privo di tutto. botta, 5-494:
; basso, caldo, afoso, privo di ventilazione (un luogo).
superi, inumanissimo). letter. privo di umanità; incapace di provare sentimenti
inurbanity. inurbano, agg. privo di gentilezza; scortese, incivile,
inustrinato, agg. letter. ant. privo di impeto, di passione; indifferente
3. che è o è diventato privo d'importanza 0 di significato, di
a poco invalidandola. 2. dimostrare privo di validità, infondato, scorretto,
, infermità; debole, stremato, privo di energie. fazio, ii-42
si crede superiore a chi ne è privo; s'invanisce perciò e diventa ambizioso
qualunque audace rapitore. 7. privo ormai di interesse o di attualità;
invenusto, agg. letter. privo di bellezza, di grazia, di
. (superi, inverecondìssimo). privo di verecondia, di modestia; che si
promessa); incredibile, assurdo, privo di fondamento. gualdo priorato, 3-iii-37
, agg. e sm. zool. privo di colonna vertebrale e di scheletro interno
. 2. per simil. privo di consistenza, di solidità. betocchi
forza. 3. figur. privo di energia, di carattere, di
che tra le analisi di un dilettante privo di mezzi e di serietà e quelle
. tasso, n-iv-99: alfonso è privo di successore e ha in questo non sol
francesi] a differenza del loro, privo di preconcetti, non filtrato attraverso schemi
16-12: or, se di voi son privo, / lasso, come rimango?
in voci chiuse. -letter. privo di volontà, di energia. d'
arabo, un pane schiacciato, gommoso e privo di mollica. -per estens. cingere
). 2. anat. privo della mascella (un feto).
dai margini anteriori lineari e con mantello privo di macchie brillanti, che vivono nella
sm. specie di ferro di cavallo privo di chiodi, che viene fissato mediante corregge
tratti sottili e capricciosi, gli appariva privo di irradiazioni affettuose. 6. diffusione
in modo non conforme a ragione; privo di senno, di giudizio, di buon
nasce da assurda convinzione, che è privo di ragionevole motivazione; ingiustificato, infondato
abbiano inrazionabile? 2. privo di senno, di giudizio, di buon
in modo non conforme a ragione; privo di senno, di giudizio, di buon
pubblico sia passivo, ma non indifferente, privo di partecipazione critica, partecipe quindi irrazionalmente
irreale, agg. che è privo di realtà. -filos.: che
sembra non essere reale; che appare privo delle caratteristiche proprie di un ente reale
). -in senso spreg.: privo di raffinatezza, inelegante, trascurato.
11. bot. che è privo di piani di simmetria (un fiore
(superi. sregolatissimo). disus. privo di regola, di controllo, di
che non è religioso, che è privo di spirito religioso; che non ha
nobile azione); che è rimasto privo di riconoscimento adeguato. boccaccio,
2. per estens. esatto; privo di difetti, di mende; corretto
il nuovo stato... si trovava privo di risorse finanziarie... con
agg. (superi, irresolutissimo). privo, per natura, di risolutezza,
. 3. figur. che è privo di vigore espressivo; improprio, generico
scettico e irridente luciano un accento non privo di malinconia. -sostant.
quasi coetanee. 3. letter. privo di consapevolezza; candido, ingenuo.
il lamento. 7. privo di energia, svigorito, illanguidito (un
alto iddio. -aspro; privo di armonia, di scorrevolezza (un
irrelevante), agg. che è privo d'intrinseca importanza o valore, insignificante,
osservare le forme prescritte, sia perché privo di requisiti essenziali alla validità.
. 2. per estens. privo di valore, di significato, di
ispido di peli: brutto è l'albero privo di fronde, / brutto il cavallo
, gr. ùoxépyjott; 'l'essere privo, mancanza 'da ùoxepéto 'vengo
anche: che non ha valide ragioni, privo di logica giustificazione, irrazionale. -per
nel sorriso istrionico. -figur. privo di autenticità, falso; esibizionistico,
legato a quella carne,... privo di volontà e di pensiero, istupidito
solo telaio e al motore monocilindrico, privo di carrozzeria e con un solo sedile
un orsacchiotto, con grosso capo e privo di coda, dotato di estremità prensili
, minuziosa. 3. privo di energia, di fermezza, di tenacia
, maltrattarlo. batacchi, ii-121: privo ornai dell'uso di ragione, / nudo
. m. -chi). tose. privo di vigore, fiacco.
e degli uomini per esser quasi affatto privo delle solite colonnette o lacerti e fibre
-ripugnante al buon gusto; scadente, privo di pregio. tommaseo, 15-211
ritardo nel pagamento, che voi siete privo di libri; è l'ultima lacuna
, / veggendo che sarà di vita privo, / e con pietose lagrime fa lagne
xix). -in senso generico e privo di implicazioni o connotazioni polemiche: laicalità
lungo e soffice rivestimento di lana, privo di gibbosità; vive sulla cordigliera delle
, il collo lungo ed il dorso privo di gibbosità. e alto quattro piedi,
. 3. limpido, trasparente, privo di impurità (l'olio, il
facilissimo a intendersi, agevolmente intelleggibile; privo di ambiguità, preciso. manzoni,
lume. g. gozzi, i-16-21: privo dell'uso e dell'esercizio della facoltà
e talora erroneamente considerato un pesce, privo di scaglie e con pinna dorsale a
settentrionale e atlantica a terreno acido e privo di calcare. 7. astro della
, agg. debole, stanco, privo di forze, prostrato, sfinito,
poca che rimane. 6. privo di vivacità per sfinimento o sfiducia:
a piangere. -austero, monotono; privo di vivacità, di brio (uno
. che ha perso lo slancio creativo; privo di vitalità, di originalità; che
struggimento, serena mestizia. -anche: privo di vitalità. baretti,
aranci. 8. figur. privo di nerbo, di movimento, di
senso di vuoto allo stomaco); privo di forza, debole, fiacco,
da una grave prostrazione dello spirito; privo di vigore; pigro, indolente, svogliato
abile in una particolare tecnica figurativa; privo di capacità creativa ed espressiva (un
ant. e letter. languido, privo di forza, di energia, di vitalità
... per non essere affatto privo di vista, serviva molte volte agli
accorgimento, e ne lasciò l'uom privo? / fu la tua cieca largitate,
.: spazio libero in un bosco, privo di vegetazione di alto fusto.
origini istintive. -che è privo di consistenza, di concretezza; sbiadito
-in partic.: affranto, stremato, privo di forze, estenuato (il corpo
cacciare. 3. debole, privo di energia, svigorito, fiacco.
empia e violenta mia fortuna, / che privo m'ha di sì dolce speranza.
parole, c'è un uomo non privo di sensi liberi e risoluti.
della compiuta grandezza, e si vedeva privo della solita latticinosa pasta. targioni tozzetti,
che si diffonde con chiarore smorto, privo di brillantezza (una luce).
come in questa misera età mia, / privo d'onor, tuo bel nome s'
da pennello, e un fonte o privo d'umore o pieno d'acque corrotte.
, condanà la mità più per pena privo * etc. '; e disse quanto
nel gran mondo. 12. privo di armonia, di eleganza (uno stile
3. scarso; sprovvisto, privo, sfornito. berni, 14-31 (
27. fiacco, debole, privo di energia (un colpo, una
a'loro temporali. 37. privo di importanza, di utilità, di interesse
-in partic.: ben conformato, privo di difetti, perfetto (il corpo
manufatto, un'opera d'arte); privo di difetti; eccellente. capitoli
ha il suo tarlo: nessuno è privo di difetti; nulla è perfetto.
famiglia. 3. figur. privo di morbidezza, di pastosità; secco
e legnoso d'aspetto. 5. privo di scioltezza e di agilità, pesante
e chi vorria / d'amor esser privo / in luogo sì giulivo / e sì
? -avere poca lena: sentirsi privo di forze, di slancio, di
per tua cagion del ciel mi veggo privo, / e vo nel foco senz'aver
al pelame del leone, muso roseo privo di peli e circondato da un'abbon
lesto come una gatta di piombo: privo di agilità, di scioltezza; pesante.
, 4-232: modesto uomo di lettere, privo di aderènze e d'influenza.
senza lettere, di poche lettere, privo di lettere: che non sa leggere.
leucobattèrio, sm. biol. solfobatterio privo di pigmento. = formaz
imperfezione); privarlo (o considerarlo privo). compagni, 1-4: tanto
. reso liscio; spianato, polito; privo di ruvidezza e di asperità.
2. per estens. morbido, privo di rughe, vellutato (l'epidermide
chiaro, nitido, distinto (ma non privo di affettazione: il tono della voce
; affettato, sdolcinato, mellifluo, privo di spontaneità. algarotti, 1-iv-366:
sf. dial. ant. veicolo campestre privo di ruote; traino, slitta.
e gli faria bramar, d'ogn'agio privo, / che di sé fosse già
ii-61: io resterei tutto confuso e privo di colpo di schena per poter rilevarmi
franco, di un atteggiamento spigliato; privo di inibizioni; spensierato. -anche:
lor divenir sante. 9. privo o guarito da un'infermità; sollevato
); aperto, non ostruito; privo di ostacoli, di impedimenti. tasso
. letter. spazio esteso, aperto, privo di ostacoli creati dall'uomo.
toscani, 167: chi di libertà è privo, ha odio d'esser vivo.
gobetti, 1-i-477: un partito liberale privo di una dominante 'passione libertaria '
una dottrina, uno stile); privo di originalità, di spontaneità, di
canali più lievi. -ant. privo, vuoto, mancante di qualcosa.
confonde. -fiacco, debole, privo di energia (un colpo, una
la sua ruina. 20. privo di importanza, poco rilevante (un
che non fu. 22. privo di nerbo o di validità (un'opera
opera poetica, uno stile); privo di efficacia espressiva (un personaggio,
/ che d'arbitrio rimasi nudo e privo. mascardi, 3-47: farà..
dell'ingegno ch'esercitava studiando, rimase privo del padre. cesarotti, 1-xxv-150:
in poca fiamma. 4. privo di scioltezza, di agilità. d'
e col leopardo. 5. privo di sensibilità, arido; rigido; cocciuto
aridi filologi. 6. privo di grazia, aspro, inelegante, rozzo
aveva ragione lui. 4. privo di chiarezza, di spontaneità, di eleganza
lima, / io mi godevo, eccomi privo a un tratto / di speme di
6. per estens. che è privo di compattezza; che tende a sciogliersi
limpidézza, sf. l'essere limpido, privo di torbidità, di impurità (un
agg. (superi, limpidissimo). privo di impurità; terso, pulito,
pulito. svevo, 8-449: ora era privo di colletto e il suo vestito era
8. evidente, chiaro; semplice, privo di complicazioni; essenziale, schematico.
decorativa ubertosità. 5. figur. privo di nerbo, di vigore; bolso,
attraverso il tempo (e può essere privo di strutture grammaticali con i tempi verbali
scadente; modo di esprimersi fiacco, privo di nerbo. botta, 7-326:
. liòfobo, agg. biol. privo di proprietà liofile (un colloide)
. [i. ato <; 'privo di una lettera ', comp.
j. figur. tardo d'ingegno, privo di intuito e di perspicacia; di
-per estens.: liscio, levigato, privo di scabrosità. brasca
lisce; superi. liscissimo). privo di scabrosità, sporgenze, diseguaglianze o
tipo di velluto); che è privo di rientranze o sporgenze, che non offre
sottile. -in partic.: privo di rigature (la canna di un'
del corpo); morbido. -anche: privo di peli. -per estens.:
e col ventre pieno. 4. privo di onde o di increspature; calmo,
terso, limpido (il cielo); privo di nuvole. ojetti, i-810
. 8. per estens. privo di ornamenti, di abbellimenti, di
salirono in camera. 9. privo di complicazioni, di difficoltà o di
in ogni critica? 11. privo di asprezze o irregolarità, scorrevole,
17. meccan. vincolo liscio: privo d'attrito. 18. numism.
. spianato perfettamente (un terreno); privo di asperità. b. galiani
asiatico. 4. zoot. privo del cornetto dentario esterno (il dente
ant. lissa), sf. veicolo privo di ruote, a forma di slitta
ragionevole. -per estens. privo di partecipazione emotiva; impassibile, freddo
-senza lombi (con valore attributivo): privo di energia; debilitato, cascante,
non credenti ». 12. privo, mancante; libero, esente, immune
loppa 2. figur. privo di brio, di vivacità, di forza
intellettuali o morali meno che mediocri; privo di perspicacia, di discernimento; corto
guida, / misero vecchio e delle luci privo? monti, v-401: ormai da
esser accorto, / per decidere se privo / sia di spirto o se sia vivo
eccessivamente elaborato, studiato, rifinito, privo di spontaneità, artificioso; mostrare pedanteria
evidente, perspicuo; chiaramente comprensibile; privo di oscurità, di complicazioni; agevole
biondi capegli, voi lo vederete rimaner privo d'ogni bellezza, spogliar d'ogni grazia
s. pietro. 13. privo di scorie, di impurità; puro,
lucullo: marmo bianco, lucido, privo d'impurità. filarete, 16
, 1-1-403: -ed io dunque resterò privo di voi, o mia signora, da
: mia donna è lungi; e io privo / de'suoi conforti, di spedire
. figur. orpello, fronzolo retorico, privo di valore artistico, ma di facile
. figur. orpello, fronzolo retorico, privo di valore artistico, ma di facile
maccheronica. — goffo, ridicolo, privo di grazia (la voce).
vive in modo artificioso, innaturale, privo di spontaneità (una persona).
anima senza spiriti ragionevoli, un cuore privo di senso, fingendosi almeno insensato alle
caratterizzato da grandi dimensioni; hanno orecchio privo di trago; denti molari con cuspidi
maggiore disarticolato dalla scapola; secondo dito privo di unguicola; sono frugivori e diffusi
signorina (come appellativo familiare, non privo spesso di ironia).
nudo. -al figur.: essere privo di ogni malizia. -fare da madre
tranquilli e neri con uno sguardo lento non privo di una sua inconscia maestà.
era occultato ». 6. privo di arte, di originalità, di vigore
. maggévole, agg. ant. privo di ornamenti; semplice, trasandato (
: oggi è ritirato in se stesso, privo di ogni maggioria estrinseca e ridotto a
di altra fibra lavorato a maglia, privo di apertura anteriore, con maniche corte
le gemme preziose. -certo non è privo di questi beni il signor don ferrante
. in partic.: che è privo di grasso o è condito con poche
figur. che manca, scarseggia o è privo di qualcosa (ed è, per
per ristorarsi. 3. privo di ornamenti o di artifìci stilistici,
malaccòrto (maleaccòrto), agg. privo di accortezza e di senno; imprudente
n-iii-946: già non sono io sì privo d'avedimento che non conosca esser vero
, agg. ant. sprovvisto, privo (in relazione con un compì,
demo per moglie. 4. privo di comodità e di agi; poco confortevole
3. che cresce stentatamente, privo di vitalità e di rigoglio; intaccato
bargigli; corpo tozzo, subcilindrico e privo di squame; pinna dorsale carnosa,
2. figur. corrotto moralmente; privo di senso morale. salvini,
che ha contratto cattive abitudini; privo di senso mo rale,
-star male a qualcosa: esserne privo o scarsamente provvisto. manzoni,
/ mostro d'ogni intelletto e pietà privo, / che gliene vorrò mal mentre
ricevuto una cattiva educazione e si mostra privo di buona creanza; villano, incivile
, anche. 4. privo di forza d'animo, di equilibrio interiore
mal fondato), agg. disus. privo di serio fondamento; inconsistente, ingiustificato
e limitato (un principe); privo di stabilità, di forza politica (
3. ant. debole di carattere, privo di doti morali e spirituali. -
malgraziosa e preoccupata. 2. privo di misura, di grazia, di eleganza
, la stette '. 3. privo di bellezza, brutto; spiacevole alla
cosa in misura limitata e insufficiente; privo, sprovvisto. pallavicino, 6-1-323
malmòrto, agg. letter. privo di energie fi siche e
scellerato. -con significato attenuato: privo di senso morale; vile, spregevole
vedere una femmina. 29. privo d'intensità, di forza. boccaccio
3. che cresce stentatamente; privo di vitalità e di rigoglio; intaccato
amore. 8. debole, privo di carattere, di coerenza interiore,
cultura. io. privo di spontaneità, innaturale, forzato (
nome un impasto di tipo bituminoso, privo di acqua). -con uso improprio:
qualcuno: soffrirne la mancanza, esserne privo. anonimo, 1-555: per
(superi, mancantissimo). sprovvisto, privo, sfornito di qualcosa; che manca
tanto mancare. 16. rimanere privo o insufficientemente fornito di un bene materiale
. -mancare in qualcosa: esserne privo o poco fornito; difettarne.
al cardinale. 2. svenuto, privo di sensi; spossato, esausto.
intero suo gusto. 2. privo, sprovvisto, carente, sfornito (per
-venire al manco di qualcosa: rimanerne privo. c. campana, i-690
inferiore al necessario, mancarne, esserne privo. francesco da barberino, 128:
, * 1-91: quel suo canto privo quasi di ogni armonia istromentale, e che
guerriero scalcinato, male in arnese, privo di caratteristiche marziali. bar etti,
breve e il muso in buona parte privo di peli e colorato vivacemente; di
mandróne, / d'ogni lum privo, d'ignoranza figlio, / povero d'
oscura e quieta camera, acciocché sia privo dello stimolo della luce e del suono
maniche (con valore attributivo): privo di esse, sbracciato (un indumento)
riferimento a persona dal portamento rigido, privo di scioltezza. de roberto, 1-9
-non avere né manico né verso: essere privo di senso comune, di logica e
con valore attributivo): stereotipato, privo di individualità; imitato, non autentico
o un comportamento convenzionale; che è privo di naturalezza e di spontaneità (una
esemplato sui modelli canonici, in modo privo di naturalezza e di spontaneità; raffinato
-anche: stile affettato, artificioso, privo di naturalezza e di spontaneità.
artista che lavora di maniera, che è privo di originalità. -in partic.:
, uno scrittore). -anche: privo di naturalezza, di spontaneità; affettato
animo crudele, spietato; chi è privo di scrupoli; malintenzionato; ribaldo,
dispera. 10. ant. privo di valore artistico. a. f
interamente da altri autori o opere; privo di originalità. de sanctis, 9-189
e sterile, incapace di rinnovamento e privo di valori autentici, e svolgente,
stessa. lamenti storici, iii-329: privo l'è del vital manto, /
al termine del proprio corso storico; privo di ulteriori possibilità di espansione. bontempelli
vasto lago, per lo più salato e privo di emissario (e si riferisce in
) dell'unione monetaria latina, ora privo di corso legale, ma ancora oggetto
3. figur. personaggio letterario privo di originalità e poco riuscito artisticamente,
riuscito artisticamente, o anche manierato, privo di naturalezza. papini, 27-1202:
cocomero, cocomero! 3. privo di sensibilità; arido, freddo, indifferente
verde. 6. liscio, privo di onde o increspature, tranquillo (
. ant. disonesto, truffatore, privo di scrupoli. giamboni, 4-452:
intendono preparare. -marsala vergine: totalmente privo di zucchero, non avendo subito nessun
particolare (con un tratto capillare) privo di aria e contenente in parte acqua
m. -chi). ant. privo di raffinatezza e d'eleganza; rozzo,
-di massello (con valore aggettivale): privo d'impurità, raffinato (un metallo
in diversi blocchi compatti); massiccio e privo di vuoti all'interno (un manufatto
degli altri, così affatto rozzo e privo delle grazie dell'arte. -figur
-non problematico, semplicistico (e non privo di una certa grossolana e volgare esuberanza
pieno di latte, non debbe esser privo di qualche tepore. codèmo, 149:
mastino2, agg. disus. privo di eleganza, di snellezza, di
caso tutto che si trova in un individuo privo ancora dell'ultima determinazione, pel quale
questo turbine di cecità, un mondo privo d'anima che si andava sostituendo a me
condizione, prerogativa di chi è o appare privo dell'uso di ragione; mattezza,
, aspetto di chi è o pare privo dell'uso della ragione; pazzia,
, da imprudenza e da temerarietà; privo di ragionevole motivazione (un sentimento,
sterile '. matto2, agg. privo di lucentezza e di brillantezza, opaco
. bot. region. varietà di carciofo privo di spine (cynara scolymus).
màzzero, agg. ant. che è privo di lievito, che non è
, innaturale; astratto, irreale; privo di spontaneità, eccessivamente studiato ed elaborato
diventato tanto meccanico nella sua attività e privo di fantasia, e così ampolloso per la
norme della semplicità e della chiarezza; privo di sensibilità per l'arte e di
meco. agostini, 29: io, privo di ragione, semivivo respiro, con
incapace. -anche: medico novellino, privo di esperienza. cellini,
verità. -dimesso, piano, privo di artifìcio. pasolini, 9-105:
alquanto scadente, di poco valore; privo di originalità, difettoso, imperfetto;
sgobboni. -meno che mediocre: assolutamente privo di capacità, di intelligenza, di
. tardo e limitato d'intelletto; privo di energia; goffo nel contegno; lento
una corte granducale. 5. privo di originalità e di valore: generico,
non offre alcun vantaggio; che è privo di efficacia, senza risultato, inconcludente
notturni, per essere membranoso, va privo di forza tri- turatrice. -meningeo
/ che d'ogni libertà m'avete privo / e menato captivo. boterò, 8-268
mencia, appassita. 2. privo di consistenza, di floridezza, di sodezza
mendicando vanno. -figur. essere privo di tutto, mancare di tutto.
che, colpa il vaiuolo, rimaso privo affatto della vista da bambino, non
de'cari genitori. 6. privo di naturalezza e di spontaneità; artefatto,
mendicità disprezzabili. tasso, ii-31: privo di tutti quegli oggetti che possono dilettare
bisognoso, ridotto in gravi strettezze, privo di mezzi di sussistenza. guittone,
salire. baldovini, i-251: chi privo non è di senno a pieno, /
di meno qualcosa: mancarne, esserne privo, averla perduta. novellino, 54
che è di poco o nessun valore; privo o quasi d'importanza, d'interesse
mente (con valore attributivo): privo dell'uso di ragione, dissennato,
offre la fede: / l'uno è privo di vita, / l'altro è
non colui che, volendolo, è privo poi d'artificio per colorir la menzogna
1-139: maraviglia sarebbe in te se, privo / d'impedimento, già ti fossi
volte tanto, ma sterile, inculto, privo di commerci, con pochi e deboli
ti lagnar, se tu ti vedi privo. goldoni, ix-748: zilia ai spagnuoli
, / né altrove ripossar di pace privo, / mentre che l'alma chiuderà
o la mancanza totale di atmosfera; privo di satelliti, è il più vicino
corrotta dal gr. 'merdo 'io privo, e 'thricos 'genit. di
merendone? 2. agg. privo di valore, volgare, sciocco.
raffigurazione in smalto nero di un uccello privo di becco e di zampe e con le
mèri. -sobrio, semplice, privo di ornamenti. d'annunzio, iii-2-370
periodo di tempo). -anche: privo di interesse, mediocre, insignificante.
cassola, 2, -351: un uomo privo di generosità, ecco chi è azzali
. sì, è un uomo gretto, privo di generosità, acido, meschino.
meschino, posseggo. -manchevole, privo; sfornito, sprovvisto. patrizi,
un luogo, un'abitazione); privo di pregi architettonici e di solidità strutturale
provenz. mesquin 'povero; debole; privo di valore; miserabile; sfortunato',
che non è originale, che è privo di autenticità (un poeta, uno
la messa del venerdì santo: essere privo di coerenza logica, confuso, sconclusionato
'. 3. uomo politico privo di scrupoli, il quale, per
-con uso aggettivale: chiaro, concreto, privo di inutili astrazioni. carducci,
imitatore meccanico e a monotono ripetitore, privo di idee proprie e di originalità.
meteoròlito, sm. disus. meteorite privo di parti metalliche. tramater
e i sussulti vani di un piacere privo di rispondenza interiore. -dedicare,
fra il bene e il male; privo di particolare gravità, veniale (una
-con litote. non mezzano: privo di moderazione, eccessivo, smodato,
media importanza, consistenza, valore; privo di eccessiva pompa. -anche: di qualità
, piacevole, dimesso. -anche: privo di sottigliezze formali, di difficoltà e
4. figur. moralmente corrotto; privo di carattere, rammollito, infrollito,
; composito, commisto. -anche: privo di tratti distinti, incerto, ambiguo
e gli faria bramar, d'ogn'agio privo, / che di sé fosse già
, come un piccolo popolo del tutto privo di mezzi per combattere sappia contrastare la
con uso aggettivale): povero, privo di beni di fortuna. moretti,
. -anche: tramortito, svenuto, privo di sensi. boccaccio, dee
considerato socialmente e civilmente inferiore, quindi privo di diritti, pari a schiavo.
talvolta di uno o più flagelli, privo di sostanze di riserva e più piccolo
articoli, apparato boccale a tromba e privo di mascelle e di mandibole, testa
alla midolla: forzato, artificioso, privo di naturalezza, di spontaneità. p
posteriormente, lasciano fuoruscire il midollo spinale privo di meningi e, nella parte centrale
migrabóndo, agg. letter. che è privo di una patria stabile, che
; mi volsi e lo vidi enorme, privo di vita, l'interno occultato da
, a illudere; argomento inverosimile, privo di fondamento; corbelleria, sproposito,
scarso valore, di poco conto, privo d'importanza; oggetto, costruzione di
-che non si esplica attivamente, che è privo di slancio, di forza emotiva (
figur. diventare insensibile, indifferente, privo di calore umano. sbarbaro, 1-11
d'ingegno e garbo e di memoria privo, / benché ve ne sia sempre qualche
esprime idee confuse, disordinatamente prolisse; privo di
ha sufficiente energia espressiva o efficacia; privo di vigore, di incisività.
scarsissima intensità (una sensazione); privo di profondità, di forza interiore (
3. che è divenuto o reso privo, in tutto o in parte,
minuire), agg. ant. privo di nerbo, debole, fiacco, svigorito
7. breve, semplice, privo di complessità (un'opera letteraria, teatrale
9. modesto, di scarso valore, privo di intrinseca importanza; insignificante; meschino
scarso valore o importanza o ne è privo; che è o appare marginale, secondario
» e « tuo » sia 'l mondo privo / nell'util, nel giocondo e
, d'animo meschino, gretto, privo di lungimiranza; che ha scarse capacità
.. / lo fei, di voce privo e di vita orbo, / rotolando
effettivo riscontro nella realtà, astratto; privo di fondamento, assurdo.
(detto anche mirino ottico), oppure privo di lente e con mascherina fornita di
figlio eaco, che ne era rimasto privo per una micidiale pestilenza. guido
, di estrema povertà; che è privo dell'essenziale per vivere dignitosamente, che
risorse economiche molto scarse o ne è privo per lo più a causa di crisi economiche
attitudini molto scarse (o ne è privo) per esercitare determinate attività artistiche,
a traiano. -per estens. privo di vita intellettuale; che non produce
un errato convincimento e destinato a rivelarsi privo di rispondenza nella realtà (un'opinione
posta di colui, il quale, privo di beni mobili ed immobili, viveva
, povertà culturale, scarsa ispirazione; privo di valore (un'opera, un
col sufi. accr. -one, non privo di valore peggior. mìsero (
. ant. e letter. mancante, privo (per lo più seguito da un
fragile la barchetta. 8. privo del necessario per vivere dignitosamente; indigente
traiettoria o per parte di essa), privo di pilota, fornito di solito di
ant. e letter. svenuto, privo di sensi, tramortito. - anche
, e nodi e fino al gomito e privo di dita a eccezione del aghi ed
corpo appiattito, discoidale o allungato, privo di tracce esterne di metameria, fornito
robuste con tre sole dita, era privo di ali; si estinse fra il 950
saluzzo roero, 3-i-32: sprezzato e privo d'ogni speme ei [altifone]
venderli e rimanere al tutto denudato e privo d'ogni bene. sanudo, xlix-219:
dovrà subire una spesa corrispondente o restare privo de'piaceri che procurano. fu.
), affine al crotalo, ma privo di sonaglio caudale, di colore bruno
plur. -chi). ant. privo, spoglio. lomazzi, 221
col cor, ch'io ne son privo, / cara mia diva, al tuo
-caratterizzato da sobria semplicità; privo di eccessivi artifici e di ricercate preziosità
cultura; civilmente maturo; che è privo di inibizioni e si comporta in modo
modestia alle prefazioni: esserne del tutto privo (con allusione agli autori che nelle
un oggetto, un indumento); privo di sfarzo e di lusso, poco
stato di torpore o di letargo; privo di vivacità, lento, impacciato nei
nessuno raccoglie. 3. privo di vigore e di incisività, di vivacità
4. che manca di vigore; privo di energie, fiacco. moretti
per la prolissità; poco suggestivo, privo di interesse e talvolta, anche,
alla pressione, morbido al tatto; privo di durezza, di consistenza, di coesione
il duro. -che è privo di elasticità, che subisce deformazioni definitive
fitta e composta; che si presenta privo di consistenza. zanon, 2-xviii-318:
molle: settore posteriore del palato, privo di scheletro; velo palatino, velo
giovanile, dello stato di salute; privo di vigore; flaccido, cascante,
molli carni. 11. privo di sistema osseo e, in partic.
dall'aspetto o dai movimenti si riconosce privo di scheletro. g. brancati [
non ha unica e costante parvenza; privo di un aspetto definito; che può assumere
. -che ha andamento lento, privo di vigore, di tensione ritmica (
un metro, un verso); privo di una salda struttura, incerto, approssimativo
più contraria puntura. 57. privo di virtù fecondante; freddo, inerte
, incostante, inetto, rinunciatario; privo di coraggio, di ardimento, di
mio lagrimar non faccia molli, / privo del lume de'belli occhi tui. gherardi
non usato. -mare molle: privo di forza, con scarso moto ondoso
-essere una foglia molle: essere privo di iniziative e di determinazione; dimostrarsi
mollemente, rispetto a gli altri, privo dell'esercizio, non delle insegne né
prezzare una mollica: considerare trascurabile, privo di valore, di pregio; non
medicina. 7. figur. privo di energia fisica o di vigore morale
ridotto, malconcio. - anche: privo di sodezza, flaccido, cascante.
troppo. 3. figur. privo di energia, di vitalità, di
conduce una vita nomade ed errabonda; privo di sede stabile. bellotti [tommaseo
coda molto lunghe, con un tratto privo di barbe e termi nanti
e materiali (monadecorpo)] è privo di estensione, indivisibile, assolutamente semplice
della statua giaceva immobile, del tutto privo di vita. -per estens
plur. m. -chi). privo di una o di entrambe le mani,
malformazione congenita. -per estens.: privo di uno o di entrambi gli arti
acefale. -per estens. privo totalmente o in parte dell * uso
. 3. per estens. privo o scarso di fronde e di rami
rachitica e monca? 6. privo di vitalità, di entusiasmo, di sensibilità
. moncóne, sm. arto privo della parte terminale per cause traumatiche,
. 5. nucleo familiare rimasto privo del capo- famiglia. banti,
adegua al gusto esteriore, superficiale, privo di problematiche e di contenuti, di
saturno e le stelle fisse, sia privo d'altri corpi mondani? g. del
. caratteristica di ciò che è puro, privo di sostanze eterogenee o di elementi estranei
lecto riceve. 2. privo di corpuscoli in sospensione; decantato,
perfettamente pulito; netto, terso; privo di sporcizia, di untume, di sudiciume
orientale. -in senso generico: privo di sostanze estranee. boccamazza, i-1-489
ha inclinazione a compiere il male; privo di malizia, innocente. -anche:
mangiare. 12. ant. privo, manchevole, sprovvisto (in relazione
, insolito o incredibile; assurdo, privo di logica; che suscita stupore e
che, abbandonato a se stesso e privo di una vera educazione, trascorre quasi
base a modelli stereotipi, si rivela privo di una precisa caratterizzazione e di una
sm. medie. disus. chi è privo di una mano per malformazione congenita.
(monòculo), agg. che è privo di un occhio per malformazione congenita o
. monocòrde, agg. letter. privo di varietà di tono, uniforme,
a un conformismo pedante, monotono, privo di vivacità. berchet, conc.
cenere. 3. figur. privo di varietà espressiva o stilistica; uniforme
esquirol al delirio parziale, cronico, privo di febbre, limitato ad una sola idea
esistenziale; modo di vivere tedioso, privo di interesse, frustrante. pananti,
che ha un ritmo sempre uguale, privo di varietà e vivacità e, per lo
uniformità di colori, di sfumature; privo di vivacità coloristica. memorie per le
in modo tedioso, frustrante, perché privo di interessi, di stimoli, nel grigiore
anche, scialbo, insignificante, privo di interessi o di scopi (un
sensazione di noia, di tedio; privo di animazione, di movimento, di
in un paesaggio pianeggiante e uniforme, privo di bellezze panoramiche (una strada)
, vigoroso, energico, e non privo di una certa rudezza (una persona
naturale e spontaneo, ma artificioso e privo di originalità. papini, ii-650:
della società, non ne lascia alcuno privo di aiuto, ma abbolisce poi tutt'i
al tatto, cedevole alla pressione; privo di compattezza, di coesione, di consistenza
-contraddistinto da linee eleganti e armoniose, privo di ogni asprezza e secchezza di linee
musicale); gradevole, scorrevole, privo di asprezze (una lingua).
achillini, 196: va largo dal censor privo di pietà, / perch'io non
contrasti ideologici, ai cavilli giuridici e privo di realismo, di praticità, di
ma poi ch'io fu'della speranza privo / della risposta di sua alma immensa
la loro lavorazione. -morsetto gobbo: privo di vite, da usarsi inserito
ciò in capo a due giorni restò privo di vita. zucchetti, 76: se
del tutto) mortale: che è privo di anima immortale, che non ha possibilità
mia ». -estremamente tedioso, privo del tutto di interesse e vivacità,
'. 2. in modo privo di vivacità, in maniera spenta,
è o appare o è rappresentato come privo di vita, morto. vasari
dal freddo. 2. privo di sensi, esanime. bresciani,
colti marciscono. 6. privo di ardore, di vitalità (la fede
langue. 3. avvizzito; privo di vigore vegetativo, rinsecchito, spoglio
il nostro cannone. 15. privo di elevatezza formale, di sublimità stilistica
correre alla vittoria. -nato morto: privo delle funzioni vitali. — al figur
possibilità di successo, di sviluppo; privo di valore, di validità. de
-sterile, arido (un terreno); privo di vegetazione (un luogo).
morte. -caduto in deliquio; privo di sensi. buonarroti il giovane,
luci morte. 6. privo di vita, inanimato. fra giordano
culturale angusta, soffocante, inerte; privo di vita, di animazione. macinghi
si capisce perché. -poco frequentato; privo di traffico; solitario, deserto.
sopra le ruote morte. 14. privo di brillantezza, di lucentezza; opaco
influenza o efficacia; che è ormai privo o vuoto di significato; dimenticato, abbandonato
, meschino. mazzini, 69-144: privo di fede siffatta [verso dio],
dell'idolo interesse. 20. privo di forza espressiva. bellori, ii-87
, per puri motivi umani, perciò privo di merito soprannaturale (unatto, un'opera
. arald. attributo del leone raffigurato privo di lingua, denti, artigli e coda
sapeva anche lui. -corpo umano privo di vita, salma, cadavere.
e sepolta. -essere apatico, privo di energie, inetto. alfieri,
-fare o fingere il morto: fingersi privo di vita; restare assolutamente immobile per
sue sere. 5. ambiente privo di attrattive, di risorse, di
, spettacolo, evento mondano malriuscito, privo di allegria, che suscita scarso interesse
mezzo palmo. -per estens. privo di asperità, liscio. -anche sostant
; atteggiamento culturale avventato e approssimativo, privo di solidi fondamenti e di autentiche motivazioni
. móscio, agg. privo di sodezza, di compattezza, di
di prostrazione e di turbamento e appare privo di vitalità; inetto, pigro, svogliato
non vogliono beccare. 3. privo di valori, di ideali, di principi
principi (un periodo storico); privo di interessi, di attrattive, di
vivacchiavano. 4. privo di energia espressiva, di nerbo (
a giosuè carducci. — privo di forza espressiva; fiacco (un artista
colpisce l'attenzione o l'interesse; privo di mordente (un'idea, un messaggiopubblicitario
famiglia cervidi, di piccola statura, privo di coma, di colore bruno e
colti e boschi, e qual terren sia privo / o di sassi o d'umor
mostrino3, sm. dial. feto privo di vita espulso nel parto abortivo.
quasi sembra una mostruosità e lo fa privo d'odorato. landolfi, 2-26:
madornale; idea, tesi, discorso privo di ogni validità. galileo, 4-1-447
e pieno di capricci et in somma privo d'arte e d'ingegno. cesari,
da una scarica elettrica in un organismo privo di vita (con riferimento agli esperimenti
immobile o motore primo, poiché è privo di potenza, essendo atto puro e,
paura avea, perch'era del cor privo / e perché amore me strinzea sì tutto
. -anche: volubile, incostante, privo di fermezza, di perseveranza nei propositi
pallido, freddo, muto, e quasi privo / di movimento, al marmo gli
che quel tal simulacro era morto e privo dell'inspirazione divina. = deriv
. 7. elemento culturale ormai privo di vitalità e significato; relitto.
un edificio, una costruzione); privo della sommità o della parte terminale (
il dito di un guanto); privo delle punte delle dita (il guanto stesso
mozzo e il plebeo. 5. privo di conclusione, frammentario, incompiuto,
si rimettono. 8. letter. privo, mancante (in relazione con un
(una persona). -anche: privo di valore, di autentica ispirazione,
un discorso, ecc.); privo intenzionalmente di chiarezza, ambiguo (il
o nulle qualità morali o intellettuali, privo di vivacità, di personalità; stolto
mucillaggine (con valore aggettivale): privo di vigore, inconsistente, informe.
febbraio. 4. figur. privo di energia morale, di vigore,
concreto: ciò che è o appare privo di attualità, sorpassato, antiquato;
. 3. che è o appare privo di attualità e di interesse; antiquato
di tono smorto; poco vivace, privo di brillantezza. redi, 16-v-413:
. 4. che è o appare privo di attualità, di vitalità, di
4. figur. anacronistico, privo di attualità, desueto; logoro,
e piagne / veggendo che sarà di vita privo. boiardo, 3-152: la mia
masticarlo (con riferimento a chi è privo di denti). muratori,
queste mirabil varietà. 7. privo, mancante. maestro alberto, 14
son monto. -in partic. privo di energia morale o di coraggio;
, il buio venivano a murare quello stanzino privo di finestre, privo di luce,
murare quello stanzino privo di finestre, privo di luce, in cui andrea era stato
potenza virile, rammollito. -anche: privo di forza e di volontà, pigro
sf. region. spallina del corpetto privo di maniche, che un tempo usavano le
musica (con valore aggettivale): privo di credibilità; da operetta. g
un ritorcerlo daltimmutevole. 5. privo di fermezza, di perseveranza; soggetto
indosso soltanto tale indumento; seminudo; privo dei calzoni. d. bartoli
esso). -in partic.: privo di reste (una varietà di frumento,
. v.]: 'mutico che è privo di reste, che non ha né
condurre allo scioglimento. -abbreviato, privo di appendice o di coda (un
quali sanno cavare letter. privo degli arti o delle estremità di essi;
nemici fuor -per estens. vuoto, privo. di un fortissimo sito, per fargli
per qualche anomalia acquisita, per unamutilazione; privo di voce (un animale, conpartic.
giornate. 3. per estens. privo di vita, inanimato. cavalca,
. che trascorre, si trova o è privo di collegamenti, di contatti, di
che seria diserto / se 'l fessi privo di tanta salute. / le lingue serian
che non risuona di alcuna voce; privo di suonio, per estens., di
con un compì, di limitazione); privo di vitalità, di entusiasmo, di
. -che non reca scritture, privo di comunicazioni verbali (un foglio)
. mancante di una caratteristica determinata, privo. -muto di luce', buio,
-consonante, vocale muta', grafema privo di corrispondenza nel sistema fonematico di una
linguaggio gestuale, caratteristico di chi è privo della parola. calvino, 1-200:
. 2. per estens. privo di voce, incapace di emettere alcun
guise gli appella. 3. privo di vita, inanimato. guidotto da
mutola. 14. figur. privo di fede; inaridito. ochino,
altezzosità, di alterigia, di sussiego; privo di affabilità, musone.
apparire o manifestarsi misero e meschino, privo di significato, di importanza (un
carattere latino dotato di asta uniforme e privo di grazie. 5. agg.
pinne dorsali e una anale, è privo di bargiglio ed è assai diffuso nell'
senza naso: essere convinto di essere privo di qualcosa di necessario; sentirsi o
di perspicacia, di esperienza; essere privo di un minimo di lungimiranza, avere
, sfarzoso e raffinato (e non privo di leziosaggine e artificiosità). loredano
, schietto, spontaneo, ingenuo, privo di artifìcio (uno stile, un componimento
-per estens. semplice, schietto, privo di artifici (uno stile, un
di un oggetto o di un materiale privo di tintura (il colore, con partic
innanzi fusse passato. 10. privo di cultura, non affinato o (secondo
e viceversa. -rozzo, privo di finezza (una persona). -anche
sentimento, ecc.); che appare privo di premeditazione o di preparazione; immediato
. -che rivela semplicità geniale, privo di macchinosità, di complicazioni inutili (
; preciso, chiaro, esplicito, privo di arzigogoli (una risposta, un'
esecutore (un suono armonico); privo di meccanismi atti ad alterare la lunghezza
figur. disperato, smarrito, confuso; privo di valori, di certezze.
velato, e e privo di limpidezza (l'occhio, lo sguardo
velo di polvere o di sudiciume; privo di trasparenza, opaco. boccaccio,
gloria di luce. 4. privo di lucentezza e di vivacità; spento,
di una decisione definitiva, irresoluto, privo di volontà. prati, i-50:
vago e indefinibile o alquanto confuso, privo di determinazione e di concretezza. bacchetti
, vago, incerto, indefinito, privo di chiarezza e di precisione; indeterminatezza
luna] apparia. 4. privo di contorni definiti; che non si distingue
figur. vago, confuso, incerto; privo di concretezza. -anche: difficile da
da una forza superiore; incapace o privo di libertà di scelta. arrivabene
. (superi, necessitosìssimo). privo di mezzi di sussistenza, di beni di
in me. -città o quartiere privo di animazione, solitario e silenzioso,
d'italia. 4. totalmente privo di disposizione, di capacità, di
sentina. 2. figur. privo di artifici, semplice, naturale.
negletta. alamanni, 7-i-253: oggi privo d'onor negletto giace / il nome ancor
negletto vostro amor. 5. privo di ornamenti, di fronzoli; disadorno,
-scarsamente illuminato, pieno di ombre; privo di luce, avvolto nell'ombra; immerso
razza, secondo il significato generico e privo di valore scientifico attribuito a tale termine
cranio prevalentemente dolicomorfo, piccolo, privo di rilievi sopraorbitali o globellari, fronte
componimento poetico di scarso valore artistico, privo di originalità, noioso e lamentoso o
colore scurissimo o al nero smorto, privo di lucentezza; bruno molto intenso.
e, quantunque nerboruto e storico, privo però del più vago, del più vivo
drammatici. -immerso nell'oscurità, privo di illuminazione. brancati, ii-342:
-per estens. caratterizzato dall'oscurità, privo della luce diurna. banti, 10-18
tenebroso, buio, cupo, fosco; privo di luce o poco illuminato (un
calunnia! -gretto, utilitaristico; privo di ogni preoccupazione morale e sociale.
le cose sempre negli aspetti più negativi; privo di speranza, di fiducia, infelice
, sintetico, essenziale, conciso; privo di ogni inutile ornamento. giordani
non informato. -anche: ignorante, privo di istruzione. guittone,
di cristiani. -inesperto, privo di perizia. castelvetro, 256:
trasmettere un pensiero. -senza nesso: privo di significato, di senso comune.
-roba di nessuno: bene materiale privo di proprietario, che può cadere in
dial. ant. mancare, essere privo. dominici, 4-146: come
. carattere di ciò che è puro, privo di difetti. -in partic.:
con straordinaria diligenza. -non imbellettato, privo di cosmetici. burchiello, 2-6:
accioché al tempo della guerra si truovi privo il nemico di quelle comodità per le quali
piazza non è. 3. privo di impurità, non mescolato con sostanze
pietra preziosa, ecc. ì; privo di fumo (il fuoco).
netta di gente. -pianeggiante e privo di alberi d'alto fusto; privo
privo di alberi d'alto fusto; privo di asperità. erasmo da valvasone,
sentieri passorono filippopoli. -completamente privo di denaro; squattrinato. ariosto,
carnagione); liscio, bianco, privo di rughe. guido delle colonne,
20. sicuro, agevole, privo di pericoli e di difficoltà (un
luogo pulito, lindo e ordinato, privo di sudiciume. segneri, iii-2-113:
una soluzione). -olio neutro: privo di acidità. - rosso neutro',
.: poco brillante, non vivace, privo dievidenza (un colore, una tinta)
senza volontà e vigore. -anche: privo di senso, di valore, svuotato di
-figur. ingenuo, inesperto, candido, privo di malizia per lo più a causa
'che ti stringe. -ambiente privo di vita intellettuale o morale. leopardi
(con valore di agg.): privo di doti, di qualità positive;
(con valore di agg.): privo di valore, di importanza.
niente: ridursi in povertà, trovarsi privo di mezzi economici. boccaccio, dee
. nientedibuono, agg. invar. privo di qualità o di doti apprezzabili
. assolutamente beato e sereno, totalmente privo di preoccupazioni, di affanni. de
nitide da specchiarvisi. 4. privo di nuvole o di nebbie; terso (
per riscaldamento del nitrato di ammonio, privo di tossicità, noto come * gas esilarante
brusco, secco, spigoloso, sgraziato, privo di morbidezza (un gesto, un
man di noccioli: essere dappoco, privo di doti, di capacità, non essere
: granuloma da 'sporotrichum ', privo di caratteristiche morfologiche patognomoniche; granuloma
-che trascorre nella noia e nell'ozio, privo di occupazioni piacevoli (un periodo di
e invidia; molesto, importuno, privo di discrezione. patecchio, xxxv-1-571:
noioso e ingrato: l'essere qui privo / d'amici. foscolo, xv-353:
trascorre nella noia e nell'indolenza; privo di occupazioni piacevoli o interessanti. passeroni
letter. parola che indica un concetto privo di importanza o che non ha corrispondenza
valore puramente convenzionale o di comodo; privo di corrispondenza con la realtà.
o a un oggetto che ne è privo; il dare un nome. -in partic
. 2. ciò che è privo di valore, che non merita di
è il nulla, assolutamente indeterminato, privo di ogni possibile contenuto, antitesi all'
e altre pazzie. -che è privo di guscio (un uovo: con partic
-da nonnulla (con valore aggettivale): privo di doti, di qualità positive;
850: non ostante l'essere ancora privo delle altre cognizioni, io sento tuttavia
secolo decimonono. 2. testo letterario privo di valore estetico. b. croce
sm. ragionamento, atto o discorso privo di significato logico o contrario al senso
vivere il presente in modo positivo; privo di fiducia nel futuro e per lo più
il concerto d'un animo signorile andrebbe privo di quell'armonia eh'a tutti lo può
o di un ambiente scarsamente illuminato o privo di luce. pindemonte, ii-428:
. per simil. condizione di chi è privo della vista; tesser cieco, cecità
parere notte a qualcuno: farlo stramazzare privo di sensi, abbatterlo. ariosto,
alla fase del novilunio (quindi è privo della illuminazione lunare: il periodo del
qualcuno il secondo dei novissimi: essere privo di giudizio, di buon senso (
). - per estens.: privo di sufficiente pratica nell'attività a cui
di qualche nome. 9. privo di malizia, di astuzia, ingenuo (
; e si contrappone ad anucleato: privo o privato di nucleo).
fertilissimi campi. 7. lasciare privo di difesa, di soccorsi militari;
, agg. bot. che ha caule privo di foglie, nudo. =
si distinguono per la nudità del suolo privo d'ogni vegetabile. targioni pozzetti,
, nudis simo). privo degli indumenti, denudato, spogliato (
forti. -a testa nuda', privo di copricapo (una persona).
con valore avverb.): sul corpo privo di abiti, senza abiti (guardare
chinava. 4. che è privo di spoglia mortale, che è diviso
il mondo tutto. 5. privo della carne (le ossa, nel processo
corpo umano). -in partic.: privo di barba, glabro (il viso
un organismo unicellulare). 11. privo delle foglie, dei fiori, dei frutti
nuda. -bot. che è privo di una parte anatomica di copertura,
modificata. - in partic.: privo di pericarpio (un seme); non
o parzialmente di perianzio, aclamide; privo di sepali e di foglie (un fiore
, lo stelo); che rimane privo di calice (il pericarpio di una
12. privo di vegetazione, brullo; arido, sterile
rara, stenta, grama. -anche: privo di raggruppamenti consistenti di cespugli, che
monte fiorito: or ch'io son privo / di lei che in pregio un tempo
in terra. 14. che è privo di armi, in partic. di difesa
guerra s'accozzaro insieme. 15. privo di sella e finimenti (un cavallo)
dorso nudo '. 16. privo di rivestimento, libero da quanto ricopre
d'una scivolosa argilla. -scoperto, privo di avvolgimento isolante (un filo elettrico
cosa alcuna. 20. privo di qualifiche e titoli. s.
21. ling. che si presenta privo di elementi di formazione (la radice
assente e mite. 23. privo di equipaggio (una nave); sguarnito
una nave); sguarnito militarmente, privo di difesa o di scorta di soldati
svolge in modo uniforme, monotono, privo di gioie, di piaceri (l'esistenza
impressione. 26. figur. privo di beni di fortuna, di mezzi
intera deputazione. 28. privo della grazia di dio (e, anche
con proclamazione di modestia, che è privo di pregi artistici, letterari); non
austeramente addobbato; spoglio, disadorno, privo o quasi di ornamenti, di decorazioni
di decorazioni. -in partic.: privo di arredi, di paramenti liturgici.
-sgombro di mobili, di suppellettili; privo di tovaglia, non apparecchiato.
che ha lo scafo e il corpo privo d'ogni attrezzo e corredo. dizionario di
muso a parecchi. -che è privo di nozioni innate, che si confronta
1-8-34: poiché fu morto, nudo e privo di tutte quelle delizie, ogni cosa
denari, solo. -letter. privo di difese naturali contro le malattie.
, xlvii-205: son d'ogni speranza privo e nudo. lamenti dei secoli xiv e
-rimanere al nudo di qualcosa: restarne privo. giusti, iv-39: infinite famiglie
giovane musulmano. 2. figur. privo di elementi aggiuntivi o superflui. rosmini
nugatòrio, agg. disus. del tutto privo di importanza; inconsistente, ridicolmente futile
lo stesso che l'essere puro, privo di determinazioni, indissolubilmente legato e convertibile
-non sapere di nulla', essere privo di sapore, insipido, inodoro
, non avere alcun valore, essere privo di interesse o di pregio. alamanni
filos. considerato come astratto e privo di una collocazione spaziale; mancante
). letter. rendere nullo, privo di valore; ridurre a nulla.
. nullitade), si. l'essere privo di valore, di importanza, di
; che è o appare insignificante e privo di conseguenze; che rappresenta un'entità
corporatura modesta, insignificante o sgraziata; privo di attrattive fisiche. pirandello, 5-272
idea. 8. figur. privo di soggettività, di individualità; che
si chiamano. -numero assoluto: privo di segno negativo o positivo (cfr
risultare anonimo, confuso nella moltitudine, privo di spicco o di utilità.
: coleottero te- nebrionide, nero, privo di ali, puzzolente, innocuo,
è fornito, e quel n'è privo. baldi, i-77: molti e molt'
delle generazioni venute dopo il novecento', privo di un indirizzo stilistico unitario, era
, compieta- mente o in parte, privo di gambo (un fiore) o di
distratto, svagato o, anche, privo di senso pratico, idealista, sognatore
lo trovano, a differenza del loro, privo di preconcetti, non filtrato attraverso schemi
e di pensare abulico, accidioso, non privo di un inerte e astratto velleitarismo
da obnubilamento. 3. figur. privo di lucidità, confuso, offuscato nelle
deprezzati e poco appetibili. -essere privo di forza e di vigoria fisica;
esterne, non scelto o 2. privo di uno svolgimento prefissato e regoil quale
10. tipogr. titolo di un'opera privo dell'indicazione dell'autore e dell'editore
10. tipogr. titolo di un'opera privo dell'indicazione dell'autore e dell'editore
pressione endoculare. -occhio porcino: privo di espressione, piccolo, infossato,
n. 6). -cilindro privo di lenti usato un tempo (soprattutto
). -titolo di un'opera, privo dell'indicazione dell'autore e dell'editore
vedere. -al figur.: essere privo di capacità di giudizio, di buon
e 'tuo 'sia 'l mondo privo / nell'util, nel giocondo e nell'
; mi volsi e lo vidi enorme, privo di vita, l'interno occultato da
brutto esteticamente, sgradevole, inelegante, privo di grazia e amenità; spiacevole,
quasi sembra una mostruosità e lo fa privo d'odorato. -con riferimento ad
squamati, con corpo molto flessibile, privo di arti, rivestito di squame cornee
'serpente 'e tjjixó ^ 'privo di peli, nudo '. ofiossilina
oggetto, / perché d'amore è privo, / degno non è de l'
i-4: lontano dall'amato oggetto e privo di quei divertimenti che sogliono sollevare lo
di un quadro, variamente modificato e privo di limitazioni associative. -nella teoria
(sm. e f.), privo di cilindro macinatore ma provvisto di organo
d'arte caratterizzata da ossequio pedantesco e privo di originalità a canoni artistici tradizionali.
forma di degenerazione di un governo aristocratico privo di leggi (e le altre forme
. -per simil. specchio d'acqua privo di onde, di increspature.
d'olio: essere eccessivamente elaborato, privo di spontaneità, artificioso; mostrare pignoleria
. bot. frutto perfettamente sano, privo di fenditure. lessoìia, 1017:
scheletro cartilagineo e da corpo fusiforme privo di cloaca e di centri vertebrali, con
e provocatoriamente tracotante, protervo, privo di rispetto; che vilipende l'onore,
-per estens.: atto o comportamento privo di umanità, moralmente riprovevole ed esecrabile
apparire scandaloso o eccessivamente esplicito e privo di pudore, ardito, audace.
inadeguato alla situazione presente; che appare privo di attualità. b. croce,
-ciò che è insignificante, trascurabile, privo di valore, non degno di essere
oltre l'ombra del piede: essere privo di lungimiranza, avere idee e pensieri
insignificante, vano, inconsistente; privo di significato e di valore.
-in partic.: luogo ombroso, privo di luce solare. giuliani,
sole, ombroso. -al figur.: privo di valore, vano, inconsistente,
scuro e più piccolo del precedente e privo di barbiglio. -ombrina leccia: pesce
apre una rosa. 2. privo di luce, oscuro, cupo; che
brilla di luce propria, opaco; privo di trasparenza. ristoro, 3-8:
capriata, 1-14: chi è così privo di senso il quale possa dubbitare,
qui mi trovo con molto disagio e privo di tutto il bisognevole, non essendovi né
a una classe sociale subordinata; chi privo di qualsiasi qualità distintiva, in senso
. uomo di scarsa levatura intellettuale e privo di cultura, rozzo, ignorante, sciocco
. mocèfalo, sm. mostro privo di braccia e con la testa
l'altro sole, ond'egli è privo. 16. ant. dovunque
oneroso l'esser rimasto da 15 mesi privo del benché minimo sussidio e frutto dei
era, fin dall'adolescenza, rimasto privo de'parenti, ed esercitava la professione
di un potere reale, che è privo di qualsiasi forza effettuale; che riveste
molestissima mo terzo dì, per esser privo de la onorevole sua presenzia a la
dall'intuito finito come essere ideale, privo dei suoi termini. rosmini,
-che si svolge in modo avvilente, privo di dignità (la vita).
anterozoide o spermatozoide, oppure libero e privo di flagelli, col nome di spermazio)
. -anche: il divenire opaco, privo di trasparenza. 2. il
posti al di là di esso; privo di trasparenza. frezzi, iii-4-1
opaco di rugiada. 5. privo di brillantezza, di luminosità; sbiadito,
cieco? 9. letter. privo di luce, buio; tetro, fosco
appare con contorni incerti e confusi, privo di nitidezza e di chiarezza; sfocato.
, flebile; soffocato, sordo; privo della giusta intonazione (una voce,
14. inespressivo, fisso, privo di vivacità;
, deserto. 19. privo di vigore, di espressività (una parola
che è di mediocre valore artistico; privo di originalità, di forza espressiva (un'
nell'opaco incantesimo. -che appare privo di senso, di significato, di
irrilevante; azione, lavoro inutile, privo di effetti tangibili. petrarca,
di risvolti comici ed erotici, ma privo di forti idealità e profondi caratteri letterari
scarso interesse (un romanzo); privo di vivacità, di brio, di
-provocato da un ambiente uggioso, privo di animazione. de pisis,
di fastidio; che desta scarso interesse; privo di vivacità, di brio.
armonia da febo istesso. -tramortito, privo di sensi. metastasio, 1-ii-49:
stato di indigenza, di afflizione, privo di dignità, avvilente. galateo,
-anche: oscurare, rendere bigio e privo di luminosità, di chiarore (il
con valore attenuato: rendere completamente privo di forze, inabile e incapace di sopportare
: ogni animale, quantunque irrazionale e privo d'intelletto, fugge dalla morte e
4. ritenuto e dichiarato falso, privo di validità e di fondamento, erroneo