, della casa del re, fu preso dalli ladroni. 9. econ
2-155: nella grotta le pietre focaie avevano preso umido e facevano cilecca. =
gioco del calcio. -fortemente innamorato, preso da appassionato amore. marino,
, 7-114: avendo [il podestà] preso e condannato nella testa per micidio fatto
che perde fura, / ed è preso e menato alla giustizia. passavanti, 203
avendo udito che per tagliaborse era stato preso, non parendo loro avere alcuno altro
vita degli uomini. firenzuola, 398: preso un sacco e due barili un poco
freddezza glaciale. palazzeschi, i-34: preso il voluminoso e ben sigillato plico dalla
, 5-36: la glaucopide minerva, / preso per mano il fero marte, disse
: lo zio santoro... aveva preso a venire alla messa, per stendere
d'amore con grande abracciamento, e preso per la mano di quella fue allogato
, se molti dei vostri non avessero preso cura d'illustrare il testo che date fuori
gatta che gnaula ci dice ch'ella ha preso il topo. crudeli, 1-178:
, 8-59: in ogni rettangolo abcd, preso imo de * rettangoli interno al diametro
vola, / e colui non è preso a gnun lacciuolo, / che non è
lacciuolo, / che non è giunto o preso per la gola. baldovini, xxx-n-38
. marino, 15-64: son preso ed ardo, e me ne glorio e
, con sua tanta lode, / preso menar tra due sorelle morte: / l'
praticando coi compagni di scuola, aveva preso, senza volere, una cert'aria
pascer l'alma di due luci sante / preso nelle amorose crudel gogne; / sì
. giusti, 3-80: il governo, preso forse affa gola dall'austria, fece
rompere, mi sforzavo di illuderla, preso affa gola dalla mia compassione. -affogare
tagli la gola! io ve l'ho preso. -figur. confutarlo, ridurlo
cena, / or fa ragion trovarte preso a giuoco, / e tutti istar in
/ e da incauto affrettar così fui preso. bocchelli, i-175: così,
pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito. 7. anat
. d'annunzio, v-1-737: mi sentivo preso nel nodo scorsoio i malleoli paonazzi,
detto 4 mimosa nilotica ', ed ha preso il suo nome da quella gomma che
: un serpente, per la coda preso, /... gonfia il collo
: gonfiava di vanità; lo avresti preso per un tacchino quando imporpora i bargigli
che era stato un colpo d'aria preso andando a grande velocità. 2
[alberi]. bilenchi, 40: preso marco, che era ancora in gonnellino
: sceso appena dal treno, fui preso nel gorgo della dimostrazione. 1suzzati,
salute delle nostre vittorie elettorali. -e preso da timore di versare, subito s'
una lieve guanciata o 'gotata', preso il rito della cresima e quasi le parole
via, appena giunse,... preso da un mortale accidente, mancò.
nella seconda metà del secolo xvi fu preso a contraffare con la detta maschera: ma
cioè di citare autori che piuttosto abbiano preso dalla volgare, e quella barbaramente latinizzata
paese che non videro mai, hanno preso un'infinità d'abbagli su vari punti della
, 2-27-54: lui de italia avea preso un gran lembo, / standosi a quella
5. locuz. -andare, restare preso alla grida: credere ciecamente alle opinioni
verosimili, che io per me ne andavo preso alla grida. i. nelli,
-andare o lasciare alle grida; andarsene preso alle grida', lasciare i cani alle
sappiate, che non me ne vo preso a le grida. a. f.
le nuvole raccolte verso la maiella avevano preso il colore diafano e grigio di una massa
me, a cui la patria ha preso il sangue e nega il pane ».
cassola, 6-9: i trucioli avevano già preso, si vedeva da un filo di
nominata simonetta / lo nostro core ha preso incantamento / con tal martoro e con tal
. franco, 1-50: ben tosto hai preso i grilli: / or dalli uh
parole o atti che mostrino lui aver preso il grillo, essere saltato in sulla bica
granfia. marino, 4-270: preso il vaso entro le grinfe acute,
abiti, vuote spoglie appese, che hanno preso il grinzo. = forma accorciata
il manto / giunge ove polinice ha preso albergo. a. verri, i-159:
villani, 4-27: fu... preso e menato a roma in diligione in
zavattini, i-151: tante volte l'ho preso in groppa e correvo per la stanza
buona donna / cenato fuora, e preso un po'di monna. note al malmantile
il bravo: ed è bellissimo traslato preso dal fiume che ingrossa.
a teste di gru, dal che hanno preso tutte queste spezie il nome di geranio
. carducci, ii-4-17: io ho preso di gran polvere e ho grufolato di
,... quando si sente preso, grugnisce come fanno i porci. menzini
teste di gru, dal che hanno preso tutte queste spezie il nome di
inunta la faccia. gherardi, ii-117: preso un fiorrancio con due foglie della olorosa
sonnino. ojetti, iii-24: malatesta ha preso a pedate il parlamento e il gruppo
): padre, il luogo è preso nella città di bologna; màndavi de'frati
di gioia. soffici, v-3-297: avevamo preso sonno,... allarmati dalla
guaiti del coniglio lo insospettiscono di essere preso in giro. 2. per
una lieve guanciata, o gotata; preso il rito dalla cresima, e quasi le
): perché di tanto arbitro hai preso manto / e contra tutti 'l guanto?
amor più non solea, / dappoiché preso e 'n suo poter m'avea / nel
/ che non guardassi d'aver costui preso, / e non gli facci oltraggio
i rai, / quando i'fui preso, e non me ne guardai, /
, egli non sia almeno per forza preso alcuna volta? guglielmo di saint-thierry volgar.
e'monta insino al palco, e preso ch'ebbe il panno, e stretto,
giov. cavalcanti, 340: bernardo fu preso e guasto in firenze. aretino,
voi come il buon prete / ne restò preso, e come ne fu guasto.
venuto in casa e dal cuoco del re preso per guattero, non conosceva ancor nessuno
universo. sanudo, 155: fu preso [il castello] e tolto da la
rinaldo degli albizzi, iii-235: se fusse preso di buona guerra, ne rimarremo pazienti
rimarremo pazienti; ma e'n'è suto preso di furto e d'imbolìo, e
(onde in questi tempi alcuni han preso il nome di guidoni). boterò,
incatenati avanti. lippi, 2-59: preso allora il suo guinzaglio in mano,
ti se'tu, gualtier nostro, / preso sinor piacer? che t'è gustato
ebbi gusto delle cose umane, fui preso da gran curiosità di saperne l'intiero.
. baldini, i-393: ci aveva preso un gusto pazzo, a frequentare tanta
avorio oggi. vedi. allora avevo preso l'abitudine di farmeli miniare con l'
de l'alto bel- lincione ha poscia preso. ottimo, iii-377: è iattura quella
, non s'è approfondito e non ha preso vigore e ardore in nessuna stirpe come
idee. delfico, iv- 90: preso per una miniera inesauribile, senza speranza
.. dal significato tecnico filosofico ha preso a significare « vagheggiatore di nebulosità »
il sentire, il qual sentire, preso così in comune ed idealmente, è quello
, che agisce come emetico, se preso per bocca, ed ha proprietà balsamiche
10-222: con quella pancia che ha preso l'aspetto di un baule, per come
, agg. ant. che non ha preso cibo da un tempo più o meno
libri religiosi; nuovamente per adulazione ha preso il nome di augusto, si come
giornali e cose cimili; così avevamo preso l'abitudine di strappare le foglie ad un
amorevole: ed in questo luogo è preso in tal senso, nel quale è sempre
quale è sempre e per lo più preso nel contado. casalicchio, 254: chiamatemi
, / m'ebbe sì d'amoroso afecto preso, / ch'a ti son dato
. (ant. inlacciato). preso al laccio, legato; catturato.
, agg. letter. disus. preso al laccio, catturato. -al figur
(43): all'entrare si sentì preso da quella suggezione che i poverelli illetterati
bocchelli, 2-v-313: ricordati che t'ho preso per carità, perché sei venuto a
, sconciarli. foscolo, xiv-186: ho preso ad illustrare... la '
il giardino in un pestilente carnaio, preso a un tratto dalla smania d'imbalsamare
3. impegnato, occupato, tutto preso (in un'attività, in un
. f. d'ambra, 58: preso li / miei arnesi con la
sentinella e non so chi altri avevano preso rimbeccata; una lettera era arrivata fino al
. grazzini, 5: noi avevamo preso un assiuolo, / e volevamo farvene
grazzini, 4-95: io n'ho preso questa notte una imbeccata delle buone.
franco / costei seguendo d'amor sembri preso, / l'audace core in sen langue
, né uscire, che non fosse preso o morto. bresciani, 1-i-27: le
in bestia o in mostro; che ha preso l'aspetto di un animale.
: il genio non poco restonne sovra- preso... e, quantunque non si
virile). aretino, 20-158: preso che gli arai il pistello con la
/ che tu lasciassi rimboccato freno / preso per gran durezza e per destino.
poleggia d'un bozzello o per essere preso fra la poleggia e la cassa, o
tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien
', la posizione traversata che ha preso il bastimento all'ancora. l'azione
. a. casotti, 1-8-37: preso il giacinto,... /.
, 7-590: lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato all'ospizio dei
obbligato a bartolo di cione del cane, preso a sua petizione,...
antonio figliuolo del q. gano notaio preso dall'imbreviature di ser grazia arrighi.
avendo in questo tempo il conte maurizio preso in battaglia un bellissimo cavallo, volle
imbrogiottire ', dicesi di chi è preso da tenero affetto o per i figliuoli
moglie. alvaro, 5-21: aveva preso tutte le sue precauzioni per quel viaggio
farà cadere la ribalta della gabbia restando preso. a. f. bertini, 1-55
vede in voi un galantuomo. cappello preso; corrucciarsi cupamente, imbronciare a agg.
. il quale dicono ch'avendo moglie preso, disparve. e altri affermano che
; che presenta requisiti tali da essere preso come modello. machiavelli, 1-i-39:
denina, xxiii-232: un certo burger ha preso, non a tradurre ma ad imitar
), agg. che è stato preso a modello, che è stato fatto oggetto
vago, un fiore, un pomo / preso dal proprio ramo, col colore /
o degli errori di ulisse, potrà essere preso dal pittore e dal poeta. b
mira [le cose dipinte] rimane preso dal magisterio e dall'imitazione.
ài... la immaginazione del diletto preso in alcuno peccato, allora vi rimane
, 4-139: l'ulcera aveva preso a suppurare in segreto: lenta
il grieve dolore ch'egli si aveva preso della efferatissima morte della povera giovane sorella
il comandamento d'iddio, gli fu preso il braccio, e mostratogli un montone.
fasciato. monti, iv-125: ho preso il partito di fare buon tratto di
menzini, i-305: quel capro maladetto ha preso in uso / gir tra le viti
nel vestimento del cuoio impacciato, fu preso da due e segretamente a trancredi menato
addiettivo da 'impainare', vale anche preso dalla pania. impainato2, agg
ed uno, che si doleva esser preso sotto la fede, l'hanno impalato.
impalmate. 2. riconosciuto o preso per proprio fidanzato; sposato, maritato
afferrato con la mano; impugnato; preso per mano. la spagna, 4-14
vile. sanudo, xvi-652: à preso e taiati a pezi 300 anglesi e
un paro di forbici terrai / acciò il preso uccelletto non t'impani. tommaseo [
un uccellacelo, colto al vischio o preso alla rete,... quanto più
gli uccellatori fanno, e'potea esser preso da'cacciatori quivi tra 'l visco.
pulci, 6-19: rinaldo vide ulivier preso al vischio / un'altra volta,
fermo. pratolini, 9-530: hanno preso una carrozza e sono rimasti impantanati dentro
laccio d'amor son proprio quello / preso per imparar corno e'si piagne. ariosto
. martini, i-457: da un anno preso e impastoiato nel comitato per l'esposizione
-essere preso da invidia. bellori, i-83:
impaurire), agg. colto o preso da paura; spaventato. cavalca
di chi è nervoso, irritato, preso dalla collera per qualcosa che lo inquieti
, / che la pazzia n'ha preso il padronato. g. gozzi,
cellini, 1-38 (104): avendo preso un sacro ed un falconetto...
moravia, xi-539: intanto l'autobus aveva preso a correre all'impazzata, fuori percorso
una notte o l'altra, essere preso alla chetichella dai 4 rossi ',
certo codice] paruto greco? hanno preso uno sbaglio da uomini... che
al figur. tebaldeo, 1-15: preso, sforziato, superato e vincto /
nome a lei ma per non essere preso di mezzo e doversi impegnare.
impegni. cassola, 3-175: ho preso un impegno, e lo devo mantenere.
): si direbbe che la peste avesse preso l'impegno di raccomodar tutte le malefatte
lotta contro il governo, che ha preso impegno di farla perire. -senza
loro sottane fossero di pece. -tutto preso, impegnato, impegolato, immischiato (
, qualche mese fa, aveva preso moglie. = voce dotta,
2. che non è mai stato preso in considerazione; che non è stato
). ojetti, i-606: ho preso a sfogliare un fascio di lettere di
barberi bei. balbo, i-54: preso il nome vecchio, ma con potenza
sia infrigidita, onde meritamente ha preso ella il nome d'imperatoria, essendo ella
bocchelli, ii-358: il campaniletto era stato preso come punto di riferimento degli artiglieri imperialregi
buonarroti il giovane, i-354: restando preso da sterpi e da vinchi, /
[s. v.]: ha preso un impermalimento per cosa da nulla.
può essere indagato né com preso dalla mente umana; incomprensibile, impenetrabile
alle gotte e alle doglie delle giunture preso per bocca e anco impiastrato. crescenzi
dee., 2-1 (126): preso e in pericolo venuto d'esser impiccato
storie pistoiesi, 1-62: non era preso nessuno per quelli dentro che non
e dugento cavalieri, i quali, preso porto in italia nel territorio de'turii
37 (651): aveva già preso il partito di disfarsi d'ogni cosa,
. restare intricato; essere trattenuto, preso. - anche al figur.
, di impigliare), agg. preso in un intrico, in un viluppo;
. adriani, ii-105: mostrò d'aver preso cruda guerra implacabile. filicaia, 2-2-25
, 1i- 150: il giannini, preso in odio abd er-rahman, lo perseguitò
? d'annunzio, iv-1-387: fui preso da un'irritazione sorda contro l'importuna
signor galileo agli aristotelici), ho preso il presente assunto. lubrano, 2-41:
tuor dicto sai, ex nunc sia preso che 'l sia in facultà de li
non può nel campo, ha di nuovo preso animo / e speranza, ch'a
segno di vostra impotenzia sia ch'avete preso forma di varie bestie. boccaccio, i-477
divien corsale e, da'genovesi preso, rompe in mare. buti
-intrapreso (un viaggio); preso a percorrere (un sentiero, una
3. ant. e letter. preso, occupato. pisacane, vi-172:
più intransigenti di lui, che hanno preso il nome di impressionisti. fanzini,
), agg. dato (o preso) in prestito; prestato.
in una potente repubblica (oltre il preso imprestito dai greci filosofi ed oratori) ha
possa restituire al prescritto tempo il denaro preso ad imprestito, egli viene con qualche
quella di non aver tenuto l'accordo preso con me. nievo, 722:
amore... m'ha perciò preso e impregionato di tal guisa, ch'io
, 1-ii-335: io mi sento di lei preso e legato, / né per me
istanza; sollecitazione. ant. preso a prestito, posseduto accidentalmente e temporaneamente
da barberino, i- 247: avea preso sospetto nel vino per la improntitudine che
. cecchi, 295: hai preso troppa audacia, / e ficchi il becco
modo ch'ella dice. tone improvido fu preso / da le scolte dei goti, e
imprevisto, improvviso, inaspettato; non preso in considerazione (un fatto, un'eventualità
e rotte, [genuzio] fu preso egli e morto. sarpi, ii-106:
. cavalca, vii-139: subitamente è preso dalla morte, e improvvisamente l'anima
orrigille avea il cammino / verso antiochia preso di soria, / d'un nuovo drudo
, 3-14: alcuni scamiciati mi avevano preso a ceffoni per la strada, perché
politica. b. croce, ii-5-347: preso tutto dalla sua arte o dalla
intiera. monti, iii-371: chi ha preso l'impunità ha denunziato anche il corelli
per mostrare che contro a lui non avesse preso sdegno. petrarca, 105-80: e
, 1-181: il fuoco aveva ormai preso in maniera che più non curava gli argomenti
tutte le scene a cui ella ha preso parte, resultano inaccettabili e da rifare
tempo di ritirarsi già, che vi osservo preso dal sonno. d'annunzio, v-2-732
intr. con la particella pronom. essere preso d'amore, innamorarsi. iacopone
quale significa 'prendere 'overo 'esser preso ': colui che ama, dalli
che ama, dalli uncini della concupiscenza è preso e desidera di prendere l'altro col
enamato). letter. ant. preso all'amo. -al figur.:
all'amo. -al figur.: preso d'amore, innamorato. iacopone
sono enamata. musso, ii-208: è preso da dio colui che l'ama:
dio colui che l'ama: è preso all'amo o inamato. inambizióso
non può venire giuridicamente accettato e preso in considerazione dal giudice, in quanto
. innanimato). letter. che ha preso coraggio, fiducia, animo
gagliarda resistenza. galileo, 1-2-9: ho preso risoluzione di ricorrere all'intercessione di vostra
,... e'non si sarebbe preso l'assunto di criticare un letterato,
sopportare. foscolo, xvi-14: ho preso a scriverle appena partito brunetti: mi
nella seconda del marito, aveva preso l'abitudine di una vita ideale,
però... questo piede fu preso dal dramma, che imita il numero inartificioso
che non merita di essere creduto o preso in considerazione; che non è degno
succedere. manni, 2-283: fu preso ruggiero suo figliuolo, e posto a
.. dell'inaugurazione del figliuolo avea preso gelosia. 5. ant.
a speculare il sito del paese, fu preso. a. a dimari,
inawertentemente dormito in quel letto, e preso il contagio, ne restò morto.
la particella pronom.). rimanere preso al laccio. -al figur.: cacciarsi
berni, 6-42 (i-167): poi preso il suo destrier, ratto cavalca:
sé il galoppo incalzante, e fu preso da tale ansietà che non vide più
, s'era compiaciuto chi avete preso? -incalzava il colonnello... -napoleone
indisposizione non cessa d'incalzarmi, ho preso per partito di ricoverare a quelli incalzato (
villani, 5-66: fu... preso, e incamerato e messo in buona
i nostri martiri. -che ha preso una determinata direzione (il corso di
poveri, è da sperare che, preso abborrimento ai vizi, anzi né pur conoscendo
., fu... vinto e preso. -formula magica. cavalca,
; e, diceva, era stato preso d'incantamento. -formula magica.
visitate l'armi loro da'padrini e preso il giuramento che non tenessero sopra di
un dente. 3. preso da vivo piacere; profondamente ammirato,
ma per lo suo incantevole verso t'ha preso. = deriv. da incantare1
l'incanto, / fusse all'or preso e non vedesse il frodo. beccari,
il tuo piè, che non sia preso / nei lacci e non incappi nella brace
bene. moneti, 261: si trova preso ed incappato / in femminili insidie,
tesogli dai capitani del re, fu preso, condotto nella città e gettato in
290: tu sol sei che m'ha preso e che mi incappia. commedia di
: novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato, ltnghilesco riscuote i danni
encargo, e lo corente pesse sì fi preso per arte soto le onde de l'
e quindi s'accorsero dall'inganno preso a vista dell'ina spettato
-diavolo o demonio incarnato: che ha preso figura umana. -al figur.:
amor del suo piacere, / m'à preso in ciascun membro for misura, /
cui uno o diventa santo o è tutto preso dal demonio. = voce dotta
stiratore dicono la biancheria 1 aver preso l'incarto 'quando le hanno dato troppa
né fuori, bakùnin... fu preso da un riso smisurato, che lo
finire, ficcarsi, inserirsi, restare preso, bloccato in qualcosa. landolfi,
2. per estens. bloccato, preso in qualcosa; costretto in una posizione
mi convene, / quale era stato preso per ispia; / re di cu-
volontà); affascinato, avvinto, preso da una profonda passione (una persona,
si erano stravolti... e avevano preso un color gialliccio punteggiato di rosso
incazzottare), agg. raro. preso a cazzotti. 2. marin
, 65-122: amor de te m'ha preso e'ncende con ardore.
a. martini, ii-370: e preso il turibolo e riempiutolo di carbone acceso
di carbone acceso dell'altare, e preso colla mano il timiama composto per l'
ai medici l'effetto prodotto da un purgante preso dal suo signore, mostrò egli stesso
fare inquisizione '), e ha preso nuovo significato seguendo il modello del fr
131: inchinando l'oste a fuggire, preso lo scudo di braccio a uno che
a. cattaneo, i-317: era dunque preso con una di queste trappole il lupo
ciampatella, che nel medesimo tempo ha preso un poco di puntura, de la
escludere, che il ricercato giovanotto avesse preso (a un incirca) verso la
voce né volia di muoversi come chi è preso eccessivamente dal vino o rintontito da una
della civetta, che da'superstiziosi è preso per segno di cattivo augurio.
il rimanente della giornata con lei; preso da un'incoercibile sensualità, che mi
della signoria..., mi son preso l'ardire di venire, in queste
/ se m'ode, d'aver preso questo incommodo. sarpi, i-1-105:
nelle sue trasformazioni e invece non aveva preso, per un qualche motivo occasionale o per
anima. borgese, 1-137: aveva preso incomprensibilmente il vezzo di dir cose di
conferire a schiarire la polizia sull'abbaglio preso; deplorabile e inconcepibile, ripeto,
stima essendo da la cesarea maestà vostra preso in augurio felice: né incongruamente essendomi
2. che non merita di essere preso in considerazione; privo di importanza,
è previsto; che non è stato preso in considerazione. savinio, 226:
ma in secondo ballo sarebbe fischiata. ho preso invece i zingari in fiera, e
, 6-ii-503: menato al patibolo, preso con affettuose parole l'ultimo congedo dai
donna, e tuttavia / il mago preso incontra al sasso invia. -per
, 6-239: da meraviglia tu resti preso nel vedere in tali equivochi incorsi ed
poi venne che * trescare 'fu preso in cattivo senso e per azione pericolosa.
incoraggiare), agg. che ha preso coraggio; reso fiducioso, sicuro;
. incorragito). tose. che ha preso coraggio, fiducia, sicurezza; animato
: fingete, dico, che io, preso un cembalo o un liuto ne guasti
g. morelli, 146: aveano preso e incorporato il tutto a loro propietà
il verbo è incorporato, cioè ha preso corpo. bruno, 3-593: il spirto
essere, senza incorrere calunnia, diversamente preso. tassoni, ii-2-143: per difendere la
tutta sua posterità o suc- ciessione è preso e instituito a principazione soffera più e
che è uno increspamento di voce, preso forse da'rosignoli, che non altera
che il parlamento sia degno di esser preso a calci nel c... come
, consolidato; screpolato; che ha preso la forma o l'aspetto di una crosta
5-81: subito il posto incustodito ha preso. salvini, 36- 91:
f. buonarroti, 1-438: essendo bacco preso per una cosa medesima col sole,
vedendo che iddio non permise che fosse preso, né conosciuto, dolevasi molto, reputandosi
lo troveremo esser difettoso, ed esser preso come assoluto quello che non si può
dipendendone la determinazione da preciso punto preso nell'altezza del recipiente, di sopra o
danno a gambe. -figur. preso da una passione travolgente. c.
destino fatale, han qui cipressi / preso piede. mazzini, 23-191: ciò
senza indietreggiare. montano, 1-183: preso alla sprovvista, aveva cercato di
la ti maravigli ch'io mi sia preso di così violento affetto cocca / fece
questo vedendo, levata in piè e preso un bastone, li cani mandò indietro.
leopardi, iii-845: io non ho preso insegne di lutto, per evitare le innumerabili
boccaccio, viii-1-165: la natura ha preso per la sua indigenza quello che l'
palazzeschi, i-541: titì e totò hanno preso l'indigestione, di stufatino o di
[s. v.]: ha preso un'indigestionàccia, che ha dovuto purgarsi
posizione politica o filosofica che può aver preso. 2. senza essere subordinato
, 1-i-121: so ch'io non ho preso errore, d'avere eletti voi,
10-iv-236: i nimici ad uno de'suoi preso da loro indidecoro poetico. scretamente e
.. e d'un oro così individualmente preso, ch'e'non potesse intendersi niun
io avea detto che quei che avean preso interesse nel mio libro dell''economia nazionale
dominici, 1-7: non contenti d'aver preso la parte loro de'vestimenti suoi [
, l'editoria e la pittura ne hanno preso ultimamente il posto. 3
mutare '... il motto è preso dall'uso de'notai, che,
.]: stando alla frescura, ho preso un indolenzimento nel collo. indolenzimento che
. (ant. indolinzito). preso da indolenzimento; dolorante (una persona
5-339: chi non fu morto, fu preso, e chi non volle andar preso
preso, e chi non volle andar preso, a tale salse un coraggio indomabile
morte imminente, la prima decisione che avrebbe preso sarebbe stata quella di partire subito per
, rappreso. massaia, ix-180: preso il vomito, e rigettato qualche pezzetto
mantenermi in grazia delle genti, ho preso industria di tener camere e locande.
per la ruberia d'alcuni polli fu preso di mira, e confinato in una casa
livio volgar., 3-26: sagunto fu preso con grandissima preda. benché molta ne
di quello che io per tema ho preso... e questa è l'altra
natura medesima. delfico, iv-90: preso per una miniera inesauribile,...
terra, ordine assai ristretto e, preso nel suo semplice significato, ineseguibile.
subietto della predicazione corrisponde al subietto dialettico preso in universale. il subietto dell'inesione
, i-14: dio... ha preso uno uomo vile ed inetto a far
citato, che non sia scorretto, come preso da stampe infami e che non si
infanatichisci). diventare fanatico, esser preso da fanatismo religioso. -per estens
. -per estens.: essere preso da passione forte ed esclusiva per qualche
reso fanatico. -per estens.: preso da passione forte, esclusiva, eccessiva
. cassola, 3-80: non appena ebbe preso questa decisione, si sentì più leggera
casa, essendo in quella guerra rimasto preso da'nemici il figliuolo. d.
mancò che nel combattere e'non fussi preso. g. b. adriani,
104: egli è tanto infeminato che ha preso domestichezza con quante donne sono in quella
digerita d'og3. follemente innamorato; preso da cieca — lato di
che già erano inferme il morbo ha preso tanto piede, che è passato in natura
di brente, 48: m'aveva preso il timore che l'intera mia spedizione
pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito. 4. che
. cavalca, 20-600: fu preso e inferriato e messo in una torre.
xxxv-1-848: miser ca- stelano romaxe lassù preso, / e fo inferiado corno pazzo.
bertino co'suoi fiorini, da costoro fu preso, e menato a casole, su
. con la particella pronom. restare preso all'amo casualmente (un pesce).
leggenda aurea volgar., 569: tenevano preso e inferriato san filippo. marino,
traviato. iacopone, 38-20: so preso d'iracundia con tra lo mio defetto
la fede, era infiammato, era preso e percosso, menato, costretto,
dal suo viso turbato. -essere preso d'amore divino. laude cortonesi,
soccorso imperiale. 15. essere preso da un desiderio, da un sentimento,
fortemente commosso; infervorato; stimolato, preso da entusiasmo; desideroso, smanioso.
il corso 422: -parlo sincero: ho preso un colpo basso: infiamd'una febbre
a infilzare maglie, il suo pensiero preso a cotesto filo non si staccava mai
, avea con maravigliosa fortuna e felicità preso la corona di quel regno pipino.
lambruschini, 2-301: quando vi sentirete preso dall'infingardia, annoiato, rincrescevole a
... volle mostrare d'essere preso dalla bellezza de'luoghi della città..
dei parametri dai quali dipende un ente preso in considerazione. 7. fis
dai primordi del regno d'alfonso, avean preso ad esercitare tutti i poteri sovrani.
s'inflette ogni suono che varia dal preso tenore, segnatamente abbassandosi alquanto, per
vedi tu che occhi infocati: avrà preso qualche orso per la coda. chiabrera,
organo). aretino, 20-158: preso che gli arai il pistello con mano,
e vi si tengono tanto che abbino preso l'umido a bastanza, poi si cuocono
di maggiormente adornarlo e distinguerlo: e preso questo consiglio, ringrandì la terra d'
il cao] poi da'fisici fu preso per la prima materia delle naturali cose,
), agg. che ha preso un sapore forte, aspro; inacidito,
/... l'ordin già preso / s'allenti o lasci. papi,
braccio: ma la buona vecchia aveva preso la cosa alla lettera, e non
vitruvio, che l'ordine ionico è preso dalle proporzioni della donna, si mise
, / onde furo sconfitti e 'l prenze preso / e più di tal matera non
io ho perduto il pincione e non ho preso il tordo, e uno cieco m'
. che patisce il freddo, che ha preso freddo, infreddolito. bocchelli,
tira vento; tanto che io ho preso una noiosissima infreddatura. soffici, v-2-489:
e come!... io ho preso una grande infreddazióne. = nome
]: 'infreddolire'..., esser preso dal freddo in modo da non poter
infreddolire), agg. che ha preso freddo, che trema di freddo, intirizzito
infrena! d'annunzio, iii-2-291: ho preso al laccio / il cavallo d'adrasto
con chi parlate? voi m'avete preso in iscambio. = denom. da
1-266: quella indifferenza con cui avrebbono preso a disputare gli antichi sofisti e declamatori
, poiché, nello ingabbiar l'uccello preso, scappandogli quello, rimasa gli fosse
un animale). - anche: preso in trappola, irretito. leonardo
4. figur. messo in difficoltà, preso al laccio, caduto in un'insidia
. bocchelli, 1-iii-625: lo sciopero aveva preso proporzioni inaspettate, l'ingaggio di crumiri
non pigliava mai l'ardire che aveva preso; ma tutte l'offese che hanno
un grosso di mano di quello ha preso. castiglione, 2-i-5: alla m
s'era scaldato e ingagliardito e aveva preso l'aire. 2. per
delle lettere, che egli ha novellamente preso a scrivere. = deriv. da
e preso il castellano. gemelli careri, 1-iii-286:
con insensata temerità mostrare di non aver preso inganno, sprezzando i consigli de'suoi,
: quando lo giorno aparbe, egli ha preso conseglio in se medesimo e s'è
/ il cefalo, e dal capo ha preso il nome; / ma scarso ha
e non di socchi, / veder preso colui ch'è fatto deo / da
di tutta sua gente non ne fu preso niuno, cittadino né ingenuo...
/ non sì tosto perciò l'ordin già preso / s'allenti o lasci. roberti
# autobus »... à preso posto, a un angolo, un bòtolo
dei vantaggi spirituali che derivano dall'aver preso parte alle celebrazioni del giubileo.
gli si accostò,... fu preso da una grande ripugnanza assai ingiustificata,
beneficio, e condannollo che fosse preso e messo in perpetua car- ciere.
giacquero in riposo del cibo inglu- viosamente preso. -comp. di ingluvioso.
, i-422: la febbre, onde fu preso a bolgheri e condotto a guarirne a
sazio finché non gli sembri d'averlo tutto preso, tutto succhiato, tutto, direi
fervore; essere tutto intento, tutto preso; immergersi (in un'attività,
3. figur. tutto dedito, tutto preso, immerso, assorto (in un'
ingollato il bicchierino a modo di chi à preso il vizio a buttar giù i liquori
, gittandosene dell'altra, vi resta preso. idem, 247: ingolosite da quel
l'entrata con tre gole, / preso dal nuovo canto stupe e sile.
odore. 6. figur. preso, pervaso, invaso (da un sentimento
-rigonfiamento. gadda conti, 1-46: preso da uno scaffale un fermacarte di bronzo
il caos] poi da'fisici fu preso per la prima materia delle naturali cose,
ingorda, che molti... hanno preso l'espediente di rifiutarle. carducci,
: chissà, se non fossi stato preso nell'ingranaggio amministrativo. baldini, 5-62
: l'anarchico, in quanto è preso dall'ingranaggio sociale, deve per forza
crudele, / de la mia fede ha preso dubbio al fine: / venuto è
xxx-5-312: quando d'un'alma amor preso ha l'impero, / gli usi
, / ben ch'io rimanga pur preso e serrato / dalle tue man con le
cassola, 6-51: il fuoco aveva preso bene; la fiamma guizzava alta fino a
ingrossa, s'ingrossa a chi è preso dal vino, per la difficoltà di spiccicar
, iii-265: mi sembra proprio d'aver preso l'oppio; / l'ingegno mi
parte del corpo comillativo. preso fra l'addome e la radice dell'arto
). petrarca, i-3-146: così preso mi trovo, et ella è sciolta;
nemesi? pirandello, 8-804: ha preso a uscir di mattina, proprio per
, 12-65: avrebbe parlato lei, avrebbe preso l'iniziativa. g. bassani
, iii- 371: chi ha preso l'impunità ha denunziato anche il corelli
... il genere umano aver preso inizio o da uova o da vermi,
, 8-228: durante la trebbiatura aveva preso il forcone e dato una mano ad innalzar
inamoramento, e chi da essa sia preso dicasi inamorato. aretino, 20-9: tuo
d'amore per una persona, esser preso d'amore per qualcuno. rinaldo d'
). che ama, che è preso d'amore, che nutre sentimenti d'amore
inamoramento, e chi da essa sia preso dicasi inamorato. ariosto, 1-5: orlando
, e per mia innamorata mi avevo preso il vagheggiare quello archibusieri, che aveva
: li omini inanti a me nati hanno preso per loro tutte lutili e necessarie teme
4-47 (i-105): i nostri, preso cuor, si fanno innanzi, /
senza averne da lui [petrarca] preso l'innanzi. -recare innanzi:
da voi punto, / sì come preso ch'è rinchiuso in volta, / che
ascolta, comenta, s'innerva, è preso da un delirio che non si
è indotto (il che in soggetto preso da storia non si può fare) e
senso dato a quella voce, e parrebbe preso da 'innocibile ', giacché la
/ veduto l'ho, omè, preso e legato / innudo, tutto quanto
noi dire che anche per questo abbia preso un così gran piede in toscana quella
volta che faceva questa operazione col pus preso dagli ammalati indigeni, stava ansioso di
.. se ella [acqua] abbia preso un diverso pendio per cagione del variato
, di inorridire), agg. preso da orrore, pervaso da raccapriccio, da
ciel s'indore e mostre, / preso il lor campo, e messi in fuga
tristo a dosso a bindo tenghi, funne preso, e, inquietato, confessò l'
casa o in un appartamento che ha preso in affitto e di cui ha la disponibilità
degl'inquisitori di stato l'esecuzione del partito preso dal senato. nievo, 22:
mangiare. solinas donghi, 2-83: avevo preso la mano a trapiantare le insalate.
vuole a uno suo amico mandare, preso il paneruzzo e 'l coltellino, l'
passione amorosa o per esaltazione mentale; preso da amore incontenibile, irrefrenabile. cariteo
. giocosa, ii-514: mi sono preso l'insaponata per farti piacere.
insecchisce la maniera, quando egli è preso per terminare i fini in quel modo.
ignaro. 2. che ha preso stabile dimora, stabilito; stanziato.
leopardi, iii-845: io non ho preso insegne di lutto, per evitare le innumerabili
costoro per adonestare la loro impresa avevano preso per insegna, gli seguivano. guidiccioni,
: tant'è la gioia, lo preso e la piacenza, / la 'ntendenza -e
con insensata temerità mostrare di non aver preso inganno, sprezzando i consigli de'suoi
in insensibili granicoli, li quali, preso il lume dal sole, dall'opposita
mio, il quale per onorarmi aveva preso fatica di raccorgli ed inserirgli in una
che l'uomo alcuna volta / ci è preso, come vermo che s'inseta.
). moravia, xiv-45: ho preso allora a camminare attraverso la stanza,
capitani nuovi. boccaccio, i-120: preso il cibo, il duce insiememente con
: ma la badi di non aver preso come voce usata regolarmente 'insinistrarsi ',
sulla bilancia la giunta coriacea di carniccio preso sottobanco. -figur. fare filtrare
i lochi assegna. idem, 7-236: preso nel lito il primo alloggiamento, /
questo sia uno insolubile, poiché ho preso assunto di biasimare chi biasima, non
non appena dopo tanto smaniare si era preso sonno. -non favorevole al sonno
, non ancora del tutto desto; preso, vinto da sonnolenza; assonnato, sonnacchioso
.). chi prende o ha preso parte a un'insurrezione (v. insurrezione
forte orgoglio è di sentirmi tutto quanto preso dal lavoro senza mai insozzarmi con i
io. 2. che ha preso posto in un determinato luogo; piazzato
luogo; piazzato, sistemato; che ha preso alloggio, che ha stabilito la propria
: in italia [l'inghilterra] ha preso il passo alla francia,..
insofficiente contrito, el corpo di cristo preso te ne farà contrito. -nel linguaggio
. baretti, 1-216: s'aveva preso per modello del suo stile l'insulsamente
nelle ore pomeridiane del 3 marzo, preso a un tratto da un insulto di emottisi
; ma stamani alle otto gli è preso un insulto, e ora c'è il
dal nero,... il ritratto preso di profilo sopra una carta bianca all'
. intr. con particella pronom. essere preso da desiderio, da cupidigia; diventare
tormentarsi. anonimo, i-603: son preso ad amo, sì corno ad amante,
moglie intasca nella rete / e riman preso el colombo alla fava. =
del remeggio da giogo a giogo, preso insieme: e ciò tanto delle triremi nell'
19-9: or qual pensier t'ha preso? / pensi ch'è giunta l'ora
la fabrica d'un palagio, avendo preso errore nel disegno della pianta. bellori
, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle.
della sua vita [hòlderlin] fu preso sempre più forte dal pensiero che la troppo
in tutta la sua intensione, cioè preso nella sua realtà che è l'atto
parti diverse imprese, e non per ventura preso buon cammino, siano di qui proceduti
che sono vicini co'suburbani n'hanno preso e pigliano singulare piacere e contento. s
pane. savinio, io: si sentiva preso a partito. gli sembrava che quel
intercalare, per comando del popolo festeggiante, preso dalla canzonetta a nice del metastasio.
qualche tempo, con gli intimi, aveva preso un intercalare: « il cerchio si
6-43: « potete parlare, ci ha preso pure uno schiaffo » intercesse la ragazza
in innumerevoli casi... ha preso partito per l'uno e per l'altro
dei malati era l'anonimo. aveva preso una scheggia alla regione frontale sinistra,
. boccaccio, 1-vi-441: con quel che preso hanno, ritornano alla lor tana;
: fu proposto se questo liquore, preso per bocca, potesse ammazzare...
in ora / contando anni ventuno interi preso, / morte disciolse, né già
in modo che il padre, quale ha preso consiglio meco sopra tal fatto, sarà
per non so quale amoroso dispiacere ha preso due once di vitriuolo di cipro,
fresco, che 'l re di francia abbia preso per moglie l'infanta di spagna,
aretino, v-1-507: io avevo già preso la penna, intintola ne l'inchiostro e
di s. caterina, 161: avendo preso la comunione,... ella
cavaliere 'chi gli negava per partito preso un po'di fumo. 7
un tratto. moravia, ix-122: avrei preso a schiaffi luisa che pareva farlo apposta
1-77: neppure adesso, che si sente preso dentro le morse, pone giù il
i fiorentini come il duga di milano avea preso e corsa la ciptà di pisa per
intramagliato, agg. letter. che è preso fra le maglie; circondato, stretto
variar la materia di cui si è qui preso a trattare, talché riesca meno increscevole
innanzi. belo, 5: doresti aver preso un partito, un ricapito, una
padova si trasferì, ove, avendo preso amistà con alcuni gentiluomini vicentini, che
. conosciuto appena, superficialmente; preso in considerazione solo parzialmente. tommaseo,
intricato ne'lacci d'amore che ha preso per moglie la più bella giovane di
miseria. verga, 2-225: aveva preso quindi a ben volere cesare per quel
lv-64: fu, con la zenta, preso una grazia che... abbi
elli dicie che iqualmente dunque iacopo ha preso il truono di ierusalem? questo ciertamente
il peccato suo, rinonziò al male preso vescovato, cercando l'assoluzione dal vero
iii-1-1044: è per quella che ha preso il posto suo, per la femmina
meramente possibile, l'essere ideale universalmente preso, è a noi misura di tutti gli
matita, e il foglietto pareva avesse preso la pioggia. -ant. irrigare
tarol mi facevano presso che pentito d'essermi preso l'impegno che la commedia non oltrepasserebbe
. soffici, v-6-475: l'inusitato preso senza discrezione è fonte principalissima di sconvenienza
. g. bassani, 5-153: preso all'improvviso da un senso profondo di
e signore. dovila, 81: preso burges,... trattavano i capitani
. letter. accesso d'amore, preso da desiderio, da passione amorosa;
ama l'italia. 2. preso da vivo interesse, da entusiasmo, da
assalito, e per l'invalida resistenza preso. carducci, iii-12-96: fallite le
è entrato nell'uso; che ha preso piede; diffuso, radicato, comune
marito, / più mesi son ne arei preso partito. f. f. frugoni
loro mediocrità. 4. preso totalmente da un sentimento, da una
invasato, cioè invaso, assalito; preso dal lat. * invasus '. zanoia
berni, 7-47 (i-194): preso che fu, fu giudicato / che morisse
80 ed è impotente, per tanto sia preso che li sia dato taxa per 3
inverserete il lupo, e resterà preso e morto. dossi, i-247: d'
disposizione, e lasciato uno che non abbia preso un altro essere. leti, 5-ii-268
. leti, 5-ii-268: non si è preso mai per miracolo nel mondo d'investir
, / e sol quand'ello è preso, el si ripiglia. albertano volgar.
, / più volte aveva un vario cammin preso. -inarrestabile. mazzini,
come supplici. idem, iii-1-840: preso il boccale, ella verserà il vino su
, ii-81: marico nella battaglia fu preso e gittato alle fiere; e perché non
come chi compera, è invescato, cioè preso d'avarizia. paganino bonafè, xxxvii-164
loro si accosta ne rimane impaniato e preso. g. bassani, 4-40: mi
: benché l'animo sia inveschiate e preso dalla cura delle cose active e terrene,
se questo è 'l cibo ov'io son preso al laccio, / come son dolci
a modo che un vento, io fui preso e portato via, e fui menato
di didone. aretino, 20-81: preso l'abito fratino,...
né sapendo apelle tra essi vederlo, preso un carbone dal focolare, nel muro lo
parte in parte /... / preso con violenta, invitta forza. bandello
ogni dubbietà. monti, vi-265: ha preso ultimamente a pretendere che il trattato del
di uccello, vale 'incolonnarsi ', preso da sospetto, mentre è già in volo
. bocchelli, 12-59: fu anche preso da un'incongrua stizza, che s'
bibbia volgar., ix-169: preso ch'ebbe josef il corpo di jesù
ospizio. guerrazzi, iv-200: aveva preso la breve scrittura, ed involtatala dentro sottilissima
c. dati, 4-81: mi son preso sicurtà di consegnar loro per v.
mostrando involto un cer- biattin ch'ha preso, / le fa cenno se 'l vuol
parte e vomendo la bocca il sangue preso e li denti involti nel sangue. fatti
-nascosto. boccaccio, i-116: preso fiorio, involto seco in una oscura
cercando d'inzeccare la strada che avevano preso gli altri. = voce dell'italia
bocca de'mortaletti, i quali, preso fuoco, gli fanno saltare all'aria.
18-289: per nettare 11 pavimento ho preso un catino. v'ho versato dell'acqua
contemplativa allo stato di cose: hanno preso il colore della pietra e dei tronchi morti
., il * professorino * aveva preso quasi gusto a sbalordire quella scolaresca..
.. sotto il cisto, onde ha preso il nome. mattioli [dioscoride]
fanciulla dei campi, che non ha preso ancora l'aria furba e ipocrita della
. cassola, 2-227: fu preso da un'ira irrefrenabile e si mise
, 815: quanto poi al non aver preso in ira la clara, prima di
di quelli animali da i quali eglino han preso il nome. = comp.
dioscoride], 17: la iride ha preso il nome dalla sembianza che ha con
: fra le figure retoriche delle quali abbiamo preso a trattare, niuna è sì celebre
nelle sue trasformazioni e invece non aveva preso, per un qualche motivo occasionale o
monte casino, che l'avea dato preso al re, per non essere irregolare,
che gli abissini fecero qui che fu preso schiavo. bocchelli, 2-323: [
ostinata / irresolubil, che t'ha preso addosso / una gran signoria.
iii-32-96: ora, purtroppo, si è preso il vezzo di asserire che il bianco
, di quell'irresponsabilità a cui ha preso il vizio di abbandonarsi. -in senso
che l'uomo alcuna volta / ci è preso, come vermo che s'inseta
, 'più fui irretito '; cioè preso ed impacciato io dante, come è
, agg. [inretito). preso nella rete. -anche: intrappolato, catturato
baltasar mio, tu sei subietto e preso, / nei lacciuoli d'amor sempre irretito
/ e prese un cavriol dall'altre preso: / morto 'l gittò nelle '
. dir. che non può essere preso in considerazione neppure in linea preliminare dall'
dinanzi alla irrimediabilità della cosa egli fu preso da uno scoramento immenso, da una
d'annunzio, iv-1-387: anch'io fui preso da un'irritazione sorda contro l'importuna
e tanto smisurato dono irriverentemente e tiepidamente preso e male ritenuto. [sostituito da
e impedisce l'andar diritto. * ha preso un'ischiade. malato d'ischiade '
fr. della valle, 4: ho preso ardire di darlo fuori con l'iscrizione
po'se avessi ardito / d'equivocare e preso per errore /... /
a un'intensa esaltazione interiore; tutto preso da un'idea, da un progetto,
metà li ho lasciati perché mi à preso l'ispirazione di tentar la scalata per rocche
da giglio, lx-3-93: aveva già lucio preso ardire dalle cose pervenute alla sua notizia
di ferrara, a instanzia del quale era preso. musso, iii- 394: comincia
, ecc. accanto all'istmo, preso pel gorgozzule o canna della gola.
vino, nuovo desiderio e piacere da lor preso, passarono l'alpi. chiose sopra
un monaco di siria, che fu preso e datogli moglie per forza. petrarca,
, qualche impiegato di strade ferrate, preso al laccio dagli associatori, potrà in
4 champagne * ma io dopo averne preso qualche bicchiere... ero ritornato
l'isola della madera, già aveva preso ciascuno la sua dirotta, e perdutici di
ad abitare in italia; che ha preso la cittadinanza italiana; che ha contratto
4-167: solo recentemente i gesuiti hanno preso a sostenere la tesi dell'italianismo dei sanfedisti
usanze, la lingua; che ha preso la cittadinanza italiana; annesso allo stato
il proprio * cabinet ', ho preso un paravento di seta chiarissimo, giocondissimo
, ch'è assessore, sì t'ha preso a condennare, / d'onne officio
tal massa. machiavelli, 149: preso veio, e'vi mandarono una colonia,
che nostra iurisdizione era, s'hanno preso, e abitanlo oltre a nostro volere.
scriveva per una rivista francese, e preso il * la ', si è sentito
riguardi, dice: 'm'ha preso per il suo lacchè '.
con gli occhi freddi di un lupo preso alla lacciata, s'era seduto sulle
pesce al lasso, / ch'è preso a falsa parte, / son quei c'
iv-146: anche i giovani, appena preso nel fiume qualche pesce, od al laccio
. roverella, xxxviii-166: allora fui preso / cum dolci lazzi e fiama,
: chi si truova in degno laccio preso, / se ben di sé vede sua
né maraviglia è se ruggier n'è preso, / poi che tanto benigna se la
/ che poi da quello è giustamente preso. s. bernardino da siena, iv-194
? pirandello, 5-420: mi sentivo già preso nei lacci della vita. bechi,
lo metta in tormento! / che sia preso a reo lazo, / giudicato di
, la prigion dura, / dove, preso, colui che l'alme fura /
, un gagliardo spiffero di jodio aveva preso a circolare negli otto ambienti del piano
a gli occhi di tutti tormentato e preso dal diavolo, che tutto quanto si
. firenzuola, 706: io credetti aver preso marito e aver trovato la casa mia
caro, 9-1-53: la lagrima ha preso non so che de la botte e
situazione lagrimevole? neppure la compassione ha preso il luogo dell'amore. g
ad ifigenia in tauris, dico aver preso ad scrivere questa, essendomi parsa non
patrizi, i-339: il ladro, preso tempo, avventossi all'oste suo, e
incontravo il maestro,... ero preso da peritanza come il ladracchiolo quando incontra
è levato, / e per man preso il ladruccio affricano. g. m.
. fu... vinto e preso. -stor. il buon ladrone
. pascoli, ii-169: sarà presto preso pe'suoi ladronecci, impiccato e squartato.
d'ascoli, 2995: quand'è preso [il cervo] forte mugge e piagne
col dolce onor che d'amar quella hai preso / a cui io dissi:
adriatico, il mal di mare m'aveva preso dopo mezz'ora di viaggio.
boccaccio, 1-vi-292: è questo vocabolo preso, cioè * lai ', dal parlar
aveva fatto fare, quando buovo fu preso a sinella. bresciani, 6-xiii-109: deh
il sapranno gl'ipocriti vilissimi che hanno preso a calunniare laidissimamente me
niunu restituimentu. guittone, xxxv-74: preso è solvitor d'ogni legato, / laidita
, e niun diletto sarà da te preso, che io col lamentevole disio non
cuor ghiaccio: / amor amor, preso m'hai col tuo lamo. savonarola,
[di cristo], pensando avere preso una buona esca, e nondimanco lei
merzé, com'io che forse / preso non son da men tenace lamo.
. buonarroti, 1-65: come cresciuto e preso il regno, [erictonio] istituisse
ricchezza, acceca, come un pesce preso alla lampara. 2. raro
facoltà estimativa, ogni lampo d'idea avreste preso per idea perfetta. fortis, xxiii-482
, 1-i-347: messasi dolciata la camicia e preso 'l lume, fuori della camera
g. villani, 7-31: fu preso, e tagliatogli il capo, e per
tal barone, / vedemmo lasso, preso e denudato, /... /
amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso. firenzuola, 919: ben mille dardi
venuto fia per divin opra. / e preso un lancio, e'vi saltava sopra
tavolo, non appena la pallina ebbe preso a girare, languidamente stavolta. 4
41: l'ora del 'vermouth 'preso con rispetto, / offerto con la
: chi si truova in degno laccio preso, / se ben di sé vede
dee., 3-2 (281): preso adunque un picciolis- simo lume in una
lanzi. b. segni, 51: preso san donato,... vi
el per nui martu- riado, / preso e batuo e lapidado, / e sì
fu ritrovato il ladro, e fu preso e lapidato. firenzuola, 237: instigavano
la carta azura. brusoni, 7-153: preso il lapis le rescrisse i medesimi versi
bravansi in onore di giove: avevan preso il nome da acca laurenzia, nutrice
altro amante, / a tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza
dell'amicizia, e quasi da ogni linguaggio preso in diversi significati. frachetta, 2-5
non mi commuovono i secoli che hanno preso nomi di persone; passo al largo.
] con la calcina, e à preso il bigio,... ma come
filippo da messina, 235: sì son preso e da vostr'amor punto, /
cento. idem, 90: chi ha preso, mal sa lasciare. a lasciar
machiavelli, 1-iii-1241: sua maestà aveva preso qualche alterazione della lasciata di marcantonio e
il trovato e il non trovato, il preso e il lasciato, 4 dili- genter
una vaga femmina, l'avea già preso. papini, i-546: ecco la donna
barone, / ve- demo lasso, preso e denudato, / legato en fondo,
alessandrini. 2. disus. preso alla lastra (un uccello: v.
4 lastrato ': aggiunto di uccello preso alle lastre. 3. sm
). -latinismo sintattico: costrutto sintattico preso a prestito dal latino (p. es
cioè di citare autori che piuttosto abbiano preso dalla volgare, e quella barbaramente latinizzata e
definita con riferimento al centro del sole preso come origine del sistema di coordinate.
all'amico. -ant. lato preso: posto occupato, spazio riservato.
v'è dentro, e scrive lato preso. note al malmantile, 12-14: 'scrive
al malmantile, 12-14: 'scrive lato preso '... è da sapere che
scrivevano in lettere cubitali: 'lato preso ': e questo serviva per impedire che
: 'il tale ha scritto lato preso in quella casa, ecc., intendesi
così dice che martinazza * scrive lato preso 'in quel monte di scope,
/ con vostra buona grazia, lato preso. crusca [s. v.]
v.]: la locuzione 4 lato preso ', scritta in alcun tratto di
altrui. oggi comunemente dicesi 4 posto preso ', in senso così proprio come
esse. galileo, 8-viii-389: ho preso la lontananza dall'occhio alla corda che
v-93: in tal maniera tanto lato ha preso / ed è nello spiegarsi sì felice
siccome il piccoletto non la piantava, preso da un attacco di rabbia, gli ammollò
prima che essi il matemale latte abbiano preso, se n'uccidono! m. savonarola
signor ravegnao, il tuono che avete preso è di grande aristarco, ma i vostri
conveniente il lungo uso del latte vaccino preso la mattina a digiuno, alla dose
apparire. canteo, 37: fu preso il suo candor da l'alto cielo,
mi venne a dire che pagolo miccieri aveva preso una casa per quella puttanella della caterina
destino fatale, han qui cipressi / preso piede. d'annunzio, v-1-540: un
, xxv-36: grav'è ciò ch'è preso a disinore, / ch'a lausore
pascoli, 73: una macchia avea preso quell'oro, / di ruggine, presso
. ariosto, 8-35: la donna preso ebbe il sentiero / dietro il gran
è cavata sangue, sua santità ha preso un lavativo. a. casotti, 1-4-48
, dicesi al contrario, che * ha preso un lavativo, un bel lavativo '
per cento mila lire; ma ha preso un lavativo, che non ne merita settanta
no, sta'tranquilla, gli hanno preso il sangue. i lavativi hanno la pelle
targioni tozzetti, 8-270: hanno i malati preso del pan lavato, cioè biscotto all'
a feisoglio (1934), paco aveva preso a lavonon manduchi. p. strozzi
, viene, al momento della pesca, preso, come la minestra col mestolo.
invece di * lui 's'è preso a dire 'li ', e 'le'
occhi levar puolle; / ma tutto preso dal vago splendore, / non s'accorge
gran dano. bonsi, i-ii-2-94: abbiamo preso oggi... a dovere disputare
e del vin di spalla che aveva preso di spunto, gli tirava certe lecche
l'italia e alla quale hanno preso parte tutti i dantologi di cui si vanti
di tigre o di leena, / né preso il latte nella selva ircana. ariosto
1-301: la estensione dell'agro romano preso insieme potrebbe mantenere abbondantemente circa duecentomila persone
: il topo vide come lo mone era preso, e andò a lui, e
, 1120: questo suo figliolo fu preso da'nemici e legato in prigione. ariosto
. per cui la coalizione che avesse preso il 50 % -fi dei voti avrebbe avuto
uno di detti cirugi,... preso il coltello feri- torio, percosse leggiermente
cassola, 3-80: non appena ebbe preso questa decisione, si sentì più leggera
ed isfacciato / s'avesse di legiero / preso bene sì altero, / e ch'
impiegato legittimamente nel sillogismo, dee esser preso o tutte e due le volte universalmente,
e legitimi, mi fa avvertire un equivoco preso da moltissimi, li quali pensano che
oggi fino a tutto novembre io sarò preso nel turbine leguleio. ma no, aspettate
/ esco del labirinto ov'io fui preso. -con frenata lena: rallentando
per non lentar de la fortuna / il preso corso, or baldovin disegna / due
maggiori delle lenticchie, da cui ha preso il nome. cestoni, 440:
; il perché in vari modi è preso questo nome lenticchia. citolini, 197
maggiori delle lenticchie, da cui ha preso il nome. = voce dotta
ma lensa, onde il suo cuore / preso al lamo col sangue aveali amore.
: o lasso me, che son preso ad inganno / sì come il pesce ch'
inganno / sì come il pesce ch'è preso a la lenza. maestro alberto,
a pigliare el lombrico, e rimane preso lui. caro, i-288: si davano
simili, si dice del pesce che riman preso all'amo. es.: '
. sacchetti, 198-195: elli avea preso l'alluminato alla lenza, aescando cento
tasso, n-iii- 1078: alessandro, preso dal piacere di elena, si vestiva
marchi, i-195: quest'uomo, che preso da un amore selvatico per la bellezza
salvini, 39-v-113: quando i vizzi han preso possesso,... poco giovano
salutatala, ella, dalla sua letizia preso ardire, disse: -o signor mio,
induca letizia e allegrezza. -essere preso da letizia: provare un'intima gioia
. sacchetti, vi-123: poi comanda, preso maggior core, / che gli stormenti
, / ancor se vede ch'a preso il peggiore; / extima più valore /
e l'umiltà, secondo il vangelo preso alla lettera. silone, 5-166: ecco
cavalca, iii-3: questa opera ho preso di fare solamente per alquanti secolari non
e rettorica anche dove non sono, abbia preso a oggetto di predilezione e di studio
tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien
alvaro, 17-70: lo svedese aveva preso la parte di un intellettuale tedesco e
... da'vecchi franchi è preso, e nelle leggi saliche antiche ed in
l. ugolini, 138: stamani ho preso un fringuello e l'ho messo alla
dice similmente 4 far leva eius', preso il principio dell'antifona 4 laeva eius '
sale. pirandello, 7-66: aveva già preso l'abitudine di levarsi ogni giorno all'
conte de'gabrielli d'agob- bio avean preso arezo per tradimento. fiore, 123-9:
baffi: tutt'altro; io ho preso pe'miei baffi un'affezione cordiale,
noi italiani sta sulla fronte, avrei preso quindici o venti uomini con me e mi
un giovanotto neanche male, che aveva preso la fissa per me. -leva
una bambina bella e gagliarda, che ha preso possesso del mondo aprendo gli occhi e
alla pelle, e quivi raffreddatosi, preso un non so che di lezzo, che
lo ciel ne già, poi ch'ebbe preso / giove, il diletto che di
all'osteria forse di radicofani, egli ha preso la via di bologna. fagiuoli,
conferire a schiarire la polizia sull'abbaglio preso; deplorabile e inconcepibile...
sostanza. muratori, iii-159: ha preso [la pestilenza] possesso della città
, 130 -tit.: berto folchi è preso, standosi al fuoco, da una
non mi lusingava che tu avessi oramai preso il costume di rispondermi a volta di posta
la patria. davila, 501: preso lagni ed aperto l'adito del fiume,
a norma dell'ordine morale di ragione preso in tutta la sua estensione. tommaseo,
servi a libertade, affermando se avere preso la difesa di tutti li miseri.
amorevole nel comprender il prosperar d'altrui ho preso io, o nobile e chiaro messer
in sua libertà; come essere imprigionato, preso per cammino. -essere,
. muratori, 7-v-442: mi son preso io qui la libertà di pubblicar tre
viii-37: le licenze ch'egli ha preso nell'architettura, discostandosi dalla severità antica
. della robbia, 94: lui, preso, con le manette, il libriccino
., 18 (320): preso da una cassetta del suo tavolino, un
. sanudo, lii-597: sia 'insuper'preso, che 'l sia fatto doi libri,
fogazzaro, 13-426: avendo il prevosto preso licenza colla promessa di ritornare alle sette
, 1-viii-37: le licenze ch'egli ha preso nell'architettura, discostandosi dalla severità antica
sparsero, avendo baldoino a una fenestra preso di notte da lei licenza. tasso,
la difesa della città, si hanno preso un modo di vivere licenzioso. f.
cambio di bambagia filata; onde ha preso questa erba il nome di licnide. domenichi
parte del sangue, e quivi abbia preso e pigli, per vizio del luogo,
è simile al formento, il quale è preso da una donna e nascosto dentro a
da'vecchi franchi [ligio] è preso, e nelle leggi saliche antiche ed in
: il poeta [carducci] ha preso gusto e fatto la mano a tornire dei
miracolo maggiore che la polizia non abbia preso lingua delle sue parole. bandi,
dato un'occhiata agli avamposti ed aver preso lingua dagli scorridori che aveano esplorato il
ore / disposti gli ami ov'io fui preso, e l'esca / ch'i'
denaro, come si dice, liquido, preso consiglio da un suo nipote frequentatore di
lasciato il fran- guello del padre e preso per le ali il calderino del figliuolo,
. d'annunzio, iv-1-12: andrea, preso da un impeto lirico infrenabile, si
sm.): ballo lento o preso in tempo lento, non sincopato, che
. goldoni, x-914: il sarto ha preso tutto, / e drappo, e
scritto,... non ho preso un vecchio per sagrificarmi in tal modo.
quale di loro... ha preso miglior parte. bandello, 1-25 (i-309
trattenne ancora quel soldato / che aveva preso a litigar con l'oste. mazzini
moglie in presenza dei suoi, avrebbero preso tutti le parti di lei.
rivolta] se la controversia non avesse preso un altro aspetto e indirizzo, trapassando
far conoscere loro l'errore che avevano preso, si fece livellare all'indietro. g
cielo e di terra onni allegrezza! / preso è solvitor d'ogni legato, /
... nel lividore del neon aveva preso un tono violaceo. -bagliore,
presa di pepe. quando la cipolla avrà preso colore unite un pizzico di prezzemolo tritato
tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien
a perdonarmi l'ardire che me ne son preso. foscolo, iv-297: se m'
. tecchi, viii-58: egli aveva preso fin da piccino l'abitudine di localizzare
del mortai viaggio. 8. preso o concesso in locazione; che è oggetto
/ di lodarsi da sé s'è preso 'l carico. bacchetti, 1-i-168: uno
che piglierebbe lodo tale su'fatti del preso, che l'una parte e l'altra
). fazio, ii-14: preso m'ha come smerlo la lodola / e
3-71: tutta quella umidità che aveva preso, gli aveva fatto venire la mer-
a non attender a leggi, arete preso buona resoluzione a mandarlo alle lezioni di
che mi deve... ma è preso alla gola dalle speculazioni dei messaggeri,
noi lombardamente 'zenzuino ', aveva preso nome un'osteria, presso la quale
c. arrighi, 2-11: io aveva preso subito grande simpatia pel bergamasco, che
per pigliare el lombrico, e rimane preso lui. landino [plinio],
definita con riferimento al centro del sole preso come origine del sistema di coordinate.
le armi francesi nei luoghi ov'esse hanno preso ferma stanza. tommaseo [s.
luce lubrica. pratolini, 9-847: aveva preso un cannocchiale, glielo passò. ella
bramosa, poi che un desiderio aveva preso la sua carne. stuparich, 5-70
ho paura che questa poverina abbia preso un lucciolone per un 'becco a gaz
figura sostiene un vecchio che, abbracciatola e preso animo, fatto gli occhi tondi con
tenebror della notte, men dalla carne preso che da'pensieri quasi leone che da
più dolce e più gaio. anche preso adulto, in pochi giorni si familiarizza,
che gli suggerì l'ingegno, e preso un mezzo foglio di carta bianca, la
alla terra che quando ne parlava era preso da ribrezzo. 9. bello
: prestamente lui per un picciolo lucignolétto preso della sua barba, e ridendo sì
. lùcar -àris 4 compenso dei commedianti preso dai proventi dei boschi '(da lùcus
letto tristo, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli
, 14-7: a'bulgari, lui preso, il giogo pone. grazzini, 2-152
sol, suonato il mezzodì / e preso non avea neanco un luì. savi,
a infiorescenze. ungaretti, xi-123: ho preso a bastia quel treno reso celebre da
8-194: e se il punto a è preso nel mezzo dell'arco bac, esse
. cantiì, 2-273: manzoni fu preso anch'esso dàll'entu- siasmo generale per
l'ancore, e mise vela: preso prima dalla lungi comiato, con lettere d'
predica e avendo udito il nuovo riparo preso da lui, e quanto da lungi
l'han fatto splendido: gli han preso luogo distinto nel camposanto. borgese,
ove stato non sia, nel fuggir, preso. bandéllo, 1-4 (i-56):
m. villani, 9-50: essendo preso da quelli da pavia uno milanese d'
segue della pillotta, e forse ho preso / errore a non lo por nel primo
cavalli che, tenendo l'animo tutto preso, che luogo vi lasciano alle
al suo luogo, poiché fu pubblicamente preso per pazzo e fatto portar via dall'
., 3-3 (288): preso luogo e tempo, al santo frate se
molte volte lo numero del nove ha preso luogo tra le parole dinanzi. sacchetti,
come e in che modo egli aveano preso il luogo in sul monte della verna,
anno dugento tinelli, e tutte hanno preso luogo, che adesso non si troverebbe
, e venendomi a noia, et avendo preso luogo quel foco della stizza,.
luogo alle altre cose. -trovare preso il luogo alla predica, prendere 11
, anche, che tu / trovassi preso il luogo alla predica. baldinucci,
per valermi del proverbio volgare) già ha preso il luogo alla predica.
grosso, famelico, sanguigno, veniva preso da una fame lupigna che lo sradicava dal
. [tommaseo]: senza indugio, preso per la lusinganza delle dilettevoli acque,
: per la infinita alegreza quale avemo preso noi tuti servitori di va. ecca.
cecchi, 1-160: tronchi e fogliame hanno preso un lustro grasso e profondo come quello
luttato, agg. che ha preso il lutto; vestito a lutto
leopardi, iii-845: io non ho preso insegne di lutto, per evitare le innumerabili
loco ciciliano, / tal giardinero t'à preso in condotto, / che ti dra
emanuele ii si era fatto uomo, aveva preso dalle mani della madre lo scettro luttuoso
amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso. idem, inf., 8-65:
per me. sul principio l'ho preso per un maccaco vestito da uomo,
annunzio, 4-ii-70: quando tu hai preso il primo maccarello, taglialo in tanti pezzi
particolarmente energico e perentorio, fusse preso. maestro martino, lxvi-1-142: maccaroni
soprattutto con l'estro che mi aveva preso di far la parodìa dei tenori comprimari,
pascoli, 73: una macchia avea preso quell'oro, / di ruggine, presso
errore l'avere il marino nel suo adone preso copia, iddio ce ne desse a vedere
secondo il comandamento d'iddio, gli fu preso il braccio, e mostratogli un montone
-essere colto alla macchia: essere preso alla sprovvista, a tradimento.
il volto. tasso, 20-143: preso è repente e pien di strage il
loro [delle matematiche] che ha preso il nome dalle machine, e si chiama
il viaggio può far sicuramente, / avendo preso un abito sì rozzo / che il
vostro aiuto? io so di non aver preso oggi l'impresa di macinare diamanti;
. domenico suo giovine, comecché egli preso l'avesse in casa più per lo macinio
-messere, voi avete qui ruggieri d'aieroli preso per ladro, e non è così
questioni la filo sofia ha preso due indirizzi che riescono... da
, 35: la dea iuno, aveva preso la cura d'esser madrina d'alessandro
così usarono spesso i nostri questa voce preso il modo da loro). landolfi,
lingua nostra e la greca, ho preso a riflettervi sopra seriamente e, aperto
raccontato ho di lei,... preso 2. astutamente, scaltramente.
poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento e si disponeva a maneggiarlo
. pirandello, 8-260: le aveva preso a nolo un pianoforte, comperate le
sonagli, disse: tu hai preso lo sparviere del re. gherardi, ii-94
p. del rosso, 25: fu preso ancor due volte nel far faccende dal
pollice nell'occhio della tavolozza e, preso un pennello dal mazzo, si era messo
g. morelli, 325: egli era preso un loro cane ch'avea imbolato,
e avea nome iscatiza; e stato preso più dì, e messere giorgio il rivolea
, ii-340: quei della lega, preso maggior animo, per la seguita unione
accender maggior fuoco, se, finalmente preso da'turchi, non fesse stato scorticato
, 1-104: 'magia': con traslato preso in prestito dai francesi, dicono taluni,
magion fin a la prima, / preso con violenta, invitta forza. bronzino,
, il qual sino a lui fu preso casualmente. f. corsini, 2-ii:
beicari, 6-108: un vecchio fu preso dal magistrato di alessandria, che aveva
finiguerri, 171: tu m'hai preso come pescie ad maglia. lorenzo de'
: poiché da gli occhi tuoi fu preso e vinto, / così scomposte queste aurate
cinelli, 1-185: anche lui era preso dalle maglie delle ristrettezze giornaliere, e se
magnesio. carducci, ii-n-281: io ho preso la magnesia, io sono andato a
e risparmiato. montale, 3-152: aveva preso tra il pollice e l'indice della
da vostra eccellenzia, più volte ho preso sicurtà di scrivere e di ricordare a
del vino catturato dalle salmerie, avevano preso una sbornia maiuscola che li faceva traballanti,
vascello... averebbe potuto esser preso all'oscuro da'corsari malavari. gemelli
con maravigliosa mutazione si avvide che avea preso un portante destrissimo. -incapace..
/ posso dir veramente / ch'è preso malamente, / quando l'ausello vedesi
] d'uscire fuori per non esser preso, sapendo che la regina gli aveva
codèmo, 134: il cuoco era stato preso in aiuto per quella sera, un
ch'era infinito; però fu tal preso. marsilio ficino, 3-215: per
verri, 2-iv-139: spero che non avrai preso male che nei scorsi ordinari io ti
un giovanotto neanche male, che aveva preso la fissa per me. g. bussarli
rimboschimento si presentò un carbonaio: -è preso male al vecchio lizza, - disse
malavviato), agg. che ha preso una strada sbagliata; sviato. -anche:
una maledizione, gridò quasi. fu preso da un'ira irrefrenabile e si mise
vero ser rigaccio che voi mi avete preso per il boccia barbiere; e per ciò
: si direbbe che la peste avesse preso l'impegno di raccomodar tutte le malefatte
l'uno scampare, l'altro essere preso e talora giudicato a morte. iacopo
fu portato alla signoria e incolpato e preso ne fu il padre del garzone. boccaccio
gelida. jahier, 271: mi à preso l'ispirazione di tentar la scalata per
f. giambullari, i-145: messere ha preso madonna, e la vuole scannare,
calmeta, 6: dico, ho preso la penna non con presupposto maligno di voler
l'amore. allegri, 96: essendo preso per ladro il carpigna, / il
certo la vostra insegna addita esser voi preso d'amorosa malinconia; che proceda questa
. d. battoli, 4-3-233: preso lui, inviarono altri ufficiali a legar
quel che perde fura, / ed è preso e menato alla giustizia. bibbia volgar
, / che le vuol dar ruggier preso ed orlando. g. m. cecchi
da lesage e da voltaire devi avere preso la maliziétta spiritosa, ma lascia la loro
di dio lasciati andare giù, non fu preso dalla maliziata tentazione del diavolo.
che l'usciva dal nidio, avesse preso due volponi maschi, ma tra gli altri
, / i quali contro a lui preso avean gara. livio volgar.,
contatto dei veterani anche i borghesi hanno preso tono e piglio militare, e i
[di azzolino] avevano un dì preso un pentolaio per malleveria e, menandolo
/ fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto, dir non è
, i-297: per mal segno fu preso che in pochi mesi, d'ogni
soddisfatta che si fosse divulgato che avesse preso farmi di consenso degli austriaci, mentre
correva la voce che dalla mamma avesse preso il malsottile. gozzano, i-252:
malvagia usanza, / sovra le donne ha preso om segnoria. neri de'visdomini,
170: se ella [cornelia] avesse preso lo miluogo del letto, si sperava
. essendo in una malvagissima valle, fu preso. bembo, 10-v-162: non so
che lor vertute / ànno perdute - e preso ogne malvagio. -giocare, mettere
per la mala versazióne del nel menaro preso a loro signore presto giovanni, il quale
, 79: a quattordici anni aveva preso il malvezzo, assai raro, per fortuna
buti, 1-806: mamma è nome preso dalla popola. dominici, 1-176:
mammolétto sendo sempre male allevato, avea preso baldanza e quasi più vizi in consuetudine
. delfico, ii-96: livio avendo preso dagli antichi storici lo scheletro della romana
eran mancate, / tornò, congedo preso, a quella strada / ove convien ch'
. goldoni, ix- 1123: al preso impegno / più non lice mancar. chiari
ad accadere. aretino, 20-66: preso licenza da la madonna, ritornò alla
francia, / che co'frate'fu preso alla monsura / da'saracin, com'
è vero? e noi l'abbiamo preso a quel servizio! perché siete una
buono ': ed in questo senso è preso nel presente luogo. è però voce
: mancipio, il quale è servo preso con mano. frachetta, 60: i
del signor galileo agli aristotelici), ho preso il presente assunto. 6
e folgorare i nodi, ond'io son preso, / or su l'omero destro
manco. giraldi cinzio, iii-23-75: preso il coltello, la manca mammella /
28 maggio, avendo l'agà generale preso il suo campo vicino alla città in vastissima
volgar., 3-53: credendo aver preso l'animo della gente con tanto buona
: all'uccisione del raguseo, dove fu preso il fra- tognone, andò solo.
col conte fazio, mandarono l'antipapa preso a vignone in su due galee provenzali
ibidem, 133: il bene va preso quando... iddio lo manda.
incontrato... significava bernardo essere preso e i suoi compagni fugati e morti
tneridionale (e in questo caso avrebbe preso e non dato elementi al cristianesimo e
al lazzeretto, si esaminavano come avessero preso la peste, se per aver maneggiato robe
veder poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento e si disponeva a maneggiarlo
maneggiare), agg. toccato, preso, usato con le mani; che è
mercati, 40: poi che io ho preso il maneggio di queste mie faccende,
anche ad alcuni utensili, che, preso colla mano, serve ad aprire e
della robbia, 94: lui, preso, con le manette, il libric-
viani, 10-181: i camerali avevano preso man forte sui gendarmi.
volge al purpureo, il quale ha preso nome dal luoco dove fu prima trovato
cristallino / ritrovo un fauno ch'avea preso agli ami / in mezzo l'acqua
: avendo la corrente del fiume preso il corso nella sponda contraria, mangiandovi
il principe che da tanto tempo è preso di me sì pazzamente,..
essequito l'ordine, il mangione fu preso e, inanzi che ne uscisse, pagò
e anche bizzarra) per qualcosa; preso interamente da idee fisse, velleità,
esasperazione. pasolini, 9-80: abbiamo preso l'esemplare del commento che scorre lungo
parare, pensandosi che dovesse esser tanto preso, ch'io mi potessi avanzare la
ai francesi, dai quali è stato preso, e, invece di 'industria manifatturiera
manifestò; per lo quale awisamento fu preso il conte mariotto e più altri congiurati
: lo servo per decreto de'consoli fu preso e git- tato da monte tarpeio,
= voce dotta, lat. manifestus 'preso per mano ', da di
manigoldi della infinita dignità di colui cui preso aveano a flagellar fieramente. papini,
mercurio veder i poeti galeotti purganti. già preso avean l'elleboro, manipolato in piastrelle
cent., 60-97: il monaco fu preso alla primaia, / che nelle stinche
suona, fa tutto a perfezione. ho preso una brava cameriera: sa far di
: così ogni giorno facendo meglio, aveva preso la mano di masaccio, sì che
rondel gira la mano, / del campo preso. pazzi de'medici, 197:
: pur dovete stimar giusto il mio ordin preso dello 'ncominciare, se non per
. e. gadda, 6-264: pareva preso, proprio, dalla smania d'acchiappar
sparavieri, / ch'e's'avea preso e acconcio a sua mano. d.
e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle. cronichetta
ritto, el cavallo di giunione fue preso dalla gente di borcut; e furono
passando per lunigiana, da malandrini fu preso e rubato e, così male in arnese
ormai il tono disinvolto e beffardo mi ha preso la mano e non c'è più
ventura. betteioni, iii-200: fui preso da così grande sdegno contro di me
concetti astratti. carducci, iii-i2-200: preso a mano dalla magia e dall'alchimia
dopo un lungo e doloroso scervellarsi, preso tutto il suo coraggio a quattro mani,
stesso dì nel quale egli era stato preso. guicciardini, 2-6-84: dissemi ancora
un qualche orgoglio. montano, 1-183: preso alla sprovvista, aveva cercato di sottrarsi
53): conoscendo che giannòle, cui preso tenea, figliuolo era di bemabuccio e
[zibaldone], 5-279: poiché avete preso il manin un umile mantellùccio. bresciani
tutti; derossi, l'ammirazione. ha preso la prima medaglia, sarà sempre il
media perché non studiano. di media à preso sei; dieci su venti. legger
. bassani, 4-26: che facoltà avrei preso, io, all'università? non
desiderasse altro corpo migliore e non avesse preso volentieri, per esser purgato da'venefici di
pellegrina, / che par che l'abbi preso medicina. lippi, 8-25: galeno
medico-chirurgo di una società francese che avea preso sopra di sé i lavori delle miniere
era rifugiata nel veneto, chi aveva preso le vie della toscana e dell'italia
gli elementi dell'orbita terrestre] ho preso il principio del 1805, ossia il
7. pitti, 2-38: avendo egli preso la protezione de'pisani, pensò con
iii-25-311: il 'mediocremente 'essendo preso nel senso antico e italiano di '
trovò più dio. 2. preso in considerazione come oggetto dell'orazione mentale