, e le faville / s'ap- preser tosto a l'accensibil ésca. tommaseo,
significa tristezza. caro, 6-438: quinci preser la via là 've si varca
aver di cesar l'amistade, / preser dominzio e dierlo in tradigione. m.
sp., 7 (121): preser la strada fuori del paese. la
lenze e gli ami sgombri / che non preser già mai barbi né scombri / t'
bacchetti, 1-iii-666: una notte, preser fuoco due fienili; di lì a
con altri pisani, / li quali il preser per tirarlo a loro / e a
. sequestrare. fagiuoli, 3-4-3: preser compenso di lasciarmi andare. catturaron però
fior lieti e soavi, / che preser nel passar vigor da lei, / e
boccaccio, iii-7-118: e in quel preser quella porzione / che giustamente lor fu
; altre volte poi con caracolli ordinati preser la carica. = deriv. da
misurato, usciron dalla casetta, e preser la strada fuori del paese. la più
liberati dal terrore e dall'avvilimento universale preser coraggio, la religione recuperò i suoi
fuga per la notte susseguente, / preser congedo alla maniera usata. f. galiani
sp., 7 (121): preser la strada fuori del paese. la
/ sì che fuggenti dall'ettóreo ferro / preser conforto e respirar gli achivi. settembrini
vi-90: fragili navi / che troppo preser dei felici venti, / tutte aprendo
. panciatichi [tommaseo]: né mai preser piacere di cosa alcuna, se non
di tutte forme. campanella, i-63: preser l'alme belle ad impregnare / di
ma del padre / quando l'istanze preser maggior forza, / divenne incerto d'
364): questo fatto, non preser guari d'indugio le tentazioni a dar battaglia
qui nell'odioso racconto infervoratasi, le preser... veementi le doglie del parto
dentro misero l'artiglio, / e preser la città chiar, come stella.
ingozzando di bacco il buon liquore, / preser cantando ingorgogliare, intr. (
questo. b. corsini, 19-25: preser qui a lacrimar meste le donne,
'nver levante per le belle erbette / preser la via. pulci, 9-54:
polonia. b. corsini, 19-25: preser qui a lacrimar meste le donne,
ma del padre / quando l'istanze preser maggior forza, / divenne incerto d'
lietamente, / e per signor li preser volentieri, / com'avean gli altri avuti
o muro. salvini, xxxiv-66: preser porto dentro / la propontide, dove
e gli ami sgombri / che non preser già mai barbi né scombri / t'appendo
carlo non vollero esser ligi, / preser tanto coraggio e tanto ardire,
, / gli angeli santi, e preser la sua anima, / che in servire
col salario di dodici legnate. - la preser male sì. -quel meno male che
, / gli angeli santi, e preser la sua anima, / che in servire
amore e di pietà sembianti / non preser mai così mirabilmente / viso di donna,
misurato, usciron dalla casetta, e preser la strada fuori del paese. tarchetti
incontanente e'cavalieri / verso di giosafà preser la strada; / el palagio montò
ma del padre / quando l'istanze preser maggior forza, / divenne incerto d'animo
pucci, ceni., 81-48: preser la gente e '1 navilio di piano
oliva. pagliaresi, xliii-186: l'anima preser di giosafà santo / e 'n paradiso
mente il loro desiderio onestato col pretesto della preser -per sineddoche, per lo
era opportunissima, ripresi..., preser cura di provare quello che essi far
/ come briganti di galea scappati, / preser di qui, senza pur dirmi addio
idem, vi-136: quello di cui più preser diletto nel mondo lor si tramuta in
. alato. cariteo, 380: preser la via de lo stellato claustro / i
, / tal che tutti da me preser timore. manzoni, pr. sp.
. c. campana, iii-5-8-142: preser alcuni scrittori indotti da inconsiderate apparenze a
suoi / sì pien'd'amor che mi preser nel core / l'anima isbigottita,
amore e di pietà sembianti / non preser mai così mirabilmente / viso di donna
, ii-78: come tutti, gli spagnuoli preser lor arti dalle nostre; ma le
lor arti dalle nostre; ma le preser primi, e vi furono sommi dopo
e non basse, / assai ne preser meraviglia e scandolo. machiavelli, 555
amore e di pietà sembianti / non preser mai così mirabilmente / viso di donna,
a preferenza delle altre forme poetiche e preser radice ovunque. stampa periodica milanese,
., 3-10 (i-iv-334): non preser guari d'indugio le tentazioni a dar
misura che cessarono le fisiche influenze, preser corso le morali, ed in questa second'
che fur su dritti relevati, / preser iesù con molta villania. -con
b. giambullari, 3-34: preser commiato da suor umilia, / ed
subito ch'alia rippa s'accostaro, / preser gran salto e in terra se lanciaro
saraceni / s'awiliro, tremar, preser la fuga, / e giù del monte
da l'ima valle ascesi appena / preser tutti la via contenti e lieti, /
allora lietamente, / e per signor li preser volentieri, / co- m'avean gli
alte e non basse, / assai ne preser meraviglia e scandolo; / alcun lo
camera bianchi e rossi uscirò, / preser la cioccolata col biscotto. 2.
e gli ami sgombri / che non preser già mai barbi né scombri / t'appendo
come briganti di galea scappati, / preser di qui, senza pur dirmi addio.
ma del padre, / quando distanze preser maggior forza, / divenne incerto d'animo
amore e di pietà sembianti / non preser mai così mirabilmente / viso di donna,
/ del conte, di donar si preser cura / scampo ai feriti e ai
forza dentro misero l'artiglio / e preser la città chiar come stella.
confermare / gli altri imenei e poi preser commiato / l'uno dall'altra. i
giunta la gente con gran valiménto / preser partito di coraggio fino / de'nemici
sul mezzogiorno in un bel prato aperto / preser riposo appiè d'una fontana / chiara
-gorgo. caro, 6-439: quinci preser la via là 've si varca / il
, i-428: un vino ben fatto può preser = var., di area seti