distratto e da quello che va de prescia, a ora d'agio, un piede
mio padrone mi manda così all'im- prescia a casa di iacovella. b. stefani
in im-) con valore modale e prescia (v.). cfr. impressa
gridare. = denom. da prescia (v.) col pref. in-
dietro un reverendo; e di gran prescia... una, come a segnare
: dove ne voi andare che tanta prescia meni? ulloa, 59: menavano
: tommasino era impaziente, andava di prescia: c'aveva da fare, lui,
fur quei ch'uscirò a sì gran prescia, / non curando erta né siepe
che per la puzza e per la prescia non guardai loro. firenzuola, 332:
: dove sete voi aviari con tanta prescia, or che egli è di notte?
75: batteva la porta con molta prescia. redi, 16-viii-276: stia certa
con ogni sollecitudine. ma perché tanta prescia? e un giovanotto robusto par suo
lascia / alla guerra così con tanta prescia? guerrazzi, 9-i-241: il marchese,
il marchese, senza disonestare con la prescia il baronale sussiego, si accosta al
gli facevo notare poco fa! la prescia! sciascia, 10-84: -andiamo -si
impazientì filomena. -ti è venuta la prescia -constatò michele. -sollecitudine.
tempo a parigi da molti colla stessa prescia e colla stessa disposizione cu animo si pagava
1-7: appresso si misse per la prescia de'cavalieri e tutti gli veniva abbattendo
in su la sala, aprì la prescia della gente e appressossi al re carlo
. locuz. -con, di, in prescia: con grande premura o rapidità,
: fu facta congregazione la domenica in prescia. documenti sul teatro delle corti padane,
la meza notte, e per voluntà con prescia vatosi, li pareva fusse mezo giorno
vien da brescia, / marciando in prescia in prescia / un certo spadaccino bello /
brescia, / marciando in prescia in prescia / un certo spadaccino bello / a
siena, 290: quelli che parlano con prescia non tengono mai tradimento nel cuore.
paese noto come massone, andava di prescia, gli chiesi dove, con tanta furia
spillo ci va di premura, di prescia, di fretta insomma, allora lo spostamento
. che voi non vi rimoviate in prescia del vostro senno e che non vi spaventiate
marina. ho bisogno de parlargli im prescia. -dare prescia: rendere più
de parlargli im prescia. -dare prescia: rendere più rapido e spedito, affrettare
prescia a questi lavori. m. ricci,
i fondamenti della casa, e per dar prescia a quest'opera, pigliomo a pigione
levare dinanzi tutti i suoi, gli dette prescia che uscissero al campo alla pianura.
campo alla pianura. -fare prescia: sollecitare con pressanti inviti alla rapidità
per voi non vorrei vi fussi fatta prescia, ché in cotesta opera vorrei che
né oggi né doman non mi fa'prescia: / lassali pur andare al suo piacere
= voce roman., deriv. da prescia. prescióne, v. prigione.
altrimenti attestato), deriv. da prescia. prescire, tr. (
presa1. prèsia, v. prescia. presiare e deriv.,
presso2. prèssia, v. prescia. pressìbile, agg. fis.
1-205: fece cadere qualche cosa nella prescia d'uscire, e andò alla porta.
il marchese, senza disonestare con la prescia il baronal sussiego, si accosta al povero
.. che voi non vi rimoviate in prescia del vostro senno e che non vi
lentare il passo. rafaello, avendo prescia, molto lo sollecitava col menare delle
tempo a parigi da molti colla stessa prescia e colla stessa disposizione di animo si pagava
scarpettando dietro un reverendo; e di gran prescia... scongiurarono in coro:
6-42: uscì... tutta de prescia, smovenno er culocome una quaja e ticchettando
li due smascherati batterò la porta come se prescia avessero. tasso, n-iii-674: la